Non possiede una propria rete (si avvale di quella controllata da Vodafone), ma anche Poste italiane entra da oggi nel business della telefonia, in qualità di operatore virtuale.
Con il prefisso 3771, fornirà normali servizi di telecomunicazione, impiegando il proprio marchio “Poste mobile” ed offrendo tariffe in grado di solleticare il mercato. Al tempo stesso, prevede una serie di servizi aggiuntivi che concentreranno in un unico partner attività tipicamente postali, come inviare telegrammi, e bancarie, come richiedere saldi e movimenti (funzione gratuita fino al 29 febbraio), pagare bollettini di conto corrente o effettuare bonifici.
Sono queste le principali caratteristiche del servizio, che verrà presentato questa mattina alle ore 10.30. All’incontro, in calendario a Roma, parteciperanno il ministro alle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, l’amministratore delegato, Massimo Sarmi, ed il referente della nuova società, Roberto Giacchi.
Tre i piani tariffari, comunque senza scatto alla risposta: “Con tutti” (16 centesimi al minuto, 12 per gli sms, indipendentemente dall’operatore di telefonia mobile o fissa), “Con noi” (prevede un doppio computo: 6 centesimi a minuto o a messaggino per numeri di “Poste mobile”, 22 cent al minuto e 12 per gli sms se si chiamano i concorrenti) e “Con tutti premium” (è la tariffa collegata al conto bancoposta o alla carta prepagata “Postepay”; costa 6 cent al minuto o a sms per “Poste mobile”, 16 al minuto e 12 a sms per gli altri operatori).
In più, c’è l’opzione “Con te”, applicabile ad ogni profilo tariffario. Comporta 16 centesimi ogni 30 minuti per un numero “Poste mobile” a scelta del cliente. L’offerta è gratuita per un anno.
Punto di riferimento principale cui rivolgersi, anche per gli abbonamenti, sono gli uffici postali.