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editor Fabio Bonacina

27262 news from 8/3/2003

I due sovrastampati per raccogliere fondi e ripristinare l’ospedale da campo non furono sufficienti; pochi mesi dopo giunse un’emissione realizzata appositamente

Altra è la faccenda per la serie “Pro combattenti”, appositamente creata da San Marino con il medesimo scopo di quella distribuita a fine 1917 (news precedente). Arrivò agli sportelli con l’1 giugno di cento anni fa in nove tagli (2, 5, 10, 20, 25, 45 centesimi, 1,00, 2,00 e 3,00 lire, tutti gravati da 5 centesimi quale balzello).

Come la precedente, avrebbe dovuto finanziare il ripristino dell’ospedale da campo, donato dall’antica Repubblica all’Italia ma perso durante le fasi più drammatiche del conflitto. Questa emissione -si legge nell’articolo di Ugo Fidora pubblicato da “Il bollettino filatelico” il 30 giugno 1918- “fu regolarmente denunciata”. Gli esemplari “sono belli, bene ideati e meglio incisi” (vi lavorò Alberto Repettati, su bozzetti di Carlo Carpaneto); i primi sei rappresentano la locale statua della Libertà, i restanti il panorama.

“Plaudo, per conto mio, all’emissione… che dovrebbe insegnare al nostro Governo (quello italiano, ndr) il modo di far quattrini con poca spesa”. “Né vi è pericolo che rimangano degli stock; a questo ci penseranno i collezionisti italiani prima e quelli esteri… dopo guerra!”. In realtà, il 2 dicembre parte delle rimanenze venne sovrastampata “3 Novembre 1918” (si utilizzarono i sei nominali più alti) per festeggiare la fine del conflitto e comunque, dal 1920, quanto rimaneva della versione originale fu venduto senza applicare la sovrattassa.

“O perché anche l’Italia -siamo ancora in tempo- non potrebbe anch’essa emettere una serie di francobolli «Pro combattenti», ma limitando il massimo valore a lire 0,45 per rendere la serie accessibile a tutte le borse?”. Proponendo, tra i soggetti, la famiglia reale, il martire Cesare Battisti, il comandante Luigi Rizzo, la Vittoria. Alla fine, e solo nel 1921, sarebbe stata adottata quest’ultima. Ma è un’altra storia… (fine).

Quattro dei francobolli emessi nel 1918, due dei quali con il testo “3 Novembre 1918” per la fine del conflitto
Quattro dei francobolli emessi nel 1918, due dei quali con il testo “3 Novembre 1918” per la fine del conflitto



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