Le collezioniste o, più semplicemente, le mogli dei collezionisti sono avvertite: oggi possono sfoggiare la passione persino negli accessori, indossando “bracciali postali” ma anche collane e portachiavi firmati Clizia Ornato e contenenti regolari dentelli.

“L'idea –spiega a «Vaccari news» la stilista- mi è venuta riguardando i francobolli, raccolti in una vita dai miei parenti, come se fossero cartoline in grado di raccontare mondi lontani nel tempo, nello spazio, nell'immaginario”.

Gli esemplari giungono da tutto il mondo; alcuni sono usati, altri nuovi. Vengono fissati sulla pelle di qualsiasi colore.

Il cliente, poi, può adattarli secondo le proprie preferenze filateliche. “È già successo che mi abbiano dato dei francobolli per realizzare bracciali e portachiavi personalizzati”.

Variabili pure i prezzi, che si aggirano sui 25-30 euro per i portachiavi, 40 per le collane e 50-60 per i bracciali.

L’elenco dei tributi dentellati per Karol Wojtyla è in crescita e sicuramente siamo solo agli inizi.

Oggi -giorno dei funerali- è arrivata anche la Romania, che propone due francobolli, da 5mila e 21mila lei, raccolti in un blocco da quattro esemplari, due per tipo. Riproducono rispettivamente Giovanni Paolo II e la Basilica di San Pietro.

Il lutto dovuto alla scomparsa di Karol Wojtyla, ma anche le misure straordinarie decise per gestire l’evento dei funerali, stanno pesantemente condizionando la capitale.

Fra le decisioni introdotte, lo “stop” a scuole ed attività professionali. Scelta che tocca pure gli uffici postali: tutti quelli situati all’interno del Grande raccordo anulare manterranno le saracinesche abbassate per l’intera giornata, ad esclusione dei seguenti, che lavoreranno “prioritariamente per i servizi essenziali”:

- Roma Ostiense, via Marmorata 4,

- Roma 158, via Marsala 77,

- Roma San Silvestro, piazza San Silvestro,

- Roma Nomentano, piazza Bologna 3,

- Roma Montesacro, viale Adriatico 136,

- Roma Tiburtino Sud, viale Togliatti 1505,

- Roma Eur, viale Beethoven,

- Roma Trullo, via Lenin,

- Roma Cinecittà Est, via Cardinali 11,

- Roma Torpignattara, via Canosa di Puglia 3,

- Roma Aurelio, via Accursio 1,

- Roma Bravetta, via degli Arcelli,

- Roma Belsito, via Sappada.

A poche ore dalla conferma ufficiale, secondo la quale la stazione Termini verrà intitolata a Giovanni Paolo II, Poste italiane presenta il francobollo dedicato al centenario delle Ferrovie.

Il bozzetto è stato scelto attraverso un concorso (“Vaccari news” del 22 novembre) cui poteva partecipare chiunque, a condizione di avere almeno sedici anni. A vincerlo è stata Simona Castellani, che ha proposto il numero cento per “rappresentare una locomotiva a vapore posta idealmente su un binario”.

Il dentello sarà in vendita a 45 centesimi da venerdì 22 aprile, data esatta dell’anniversario. Per quel giorno alle ore 11 è prevista la cerimonia di presentazione, cui interverrà anche il ministro alle Comunicazioni, Maurizio Gasparri.

Presso l’ufficio filatelico di Roma l’annullo speciale.

La tavola mediterranea è la protagonista della serie che San Marino dedica alla gastronomia, tema 2005 scelto da PostEurop.

Due gli esemplari varati, il 62 centesimi e l’1,20 euro, dedicati rispettivamente a pane e vino, “che l’inventiva popolare ha saputo elaborare in migliaia di ghiotte, raffinate, intriganti variazioni”.

Usciranno il 25 aprile, insieme alle altre due proposte dedicate agli Alpini e alla Milizia, segnalate rispettivamente il 18 marzo ed il 2 aprile.

È un francobollo da 1,30 zloty quello che Varsavia sta per varare in onore del pontefice, del suo pontefice. Realizzato da Andrzej Pagowski, che in posta non hanno difficoltà a definire “uno dei migliori grafici polacchi”, uscirà già domani. Vale 1,30 zloty ed è stato tirato in 5,6 milioni di esemplari.

Offre il viso di Giovanni Paolo II, mentre sulla busta primo giorno compare la Basilica di San Pietro.

Il locale programma 2005, in maggio, prevedeva pure un dentello per festeggiare gli 85 anni di Karol Wojtyla, che li avrebbe compiuti il giorno 18. Adesso il nome del francobollo, per ora confermato, è stato cambiato in “Emissione per il papa”.

L’immancabile Sirenetta, ma non solo: nel 144 centesimi che la Germania vara oggi figurano infatti diversi protagonisti creati dalla fantasia di Hans Christian Andersen, nato esattamente duecento anni fa.

Ma non è l’unica emissione per il compleanno: il celebre artista sta infatti collezionando diversi tributi, che giungono qua e là dal mondo.

“Vaccari news” ha già pubblicato un primo elenco il 2 marzo scorso, sicuramente da aggiornare. Ad esempio, con Malta, che a sorpresa ha firmato una congiunta con la Danimarca proponendo i medesimi soggetti. Altri omaggi sono già arrivati da Bosnia Erzegovina, Marshall e Polonia.

Riproduce l’insegna della Reverenda camera apostolica, ossia il padiglione della Basilica e le chiavi decussate, la nuova serie che il Vaticano –stando a “Cronaca filatelica”- dovrebbe emettere martedì 12 aprile per la “Sede vacante”.

I valori sono stati scelti fra i tagli più impiegati: 60, 62 ed 80 centesimi, corrispondenti a tre dei quattro porti base per spedire un corriere prioritario fino a 20 grammi in Italia, in Europa e Mediterraneo, o in Africa, America ed Asia (resta escluso l’1,00 euro destinato all’Oceania).

Anche dopo Karol Wojtyla viene confermata la scelta introdotta nel 1958 alla scomparsa di Pio XII e sempre mantenuta nei decenni successivi (“Vaccari news” del 3 aprile).

La tiratura ammonta a 700mila esemplari.

Non solo capo di Stato: Ranieri III, spentosi oggi ad 81 anni, è stato anche attento filatelista, passione, quella per i francobolli, ereditata dalla famiglia.

Il nucleo della collezione è dovuto al principe Alberto I, che dal 1917 cominciò a sviluppare una propria raccolta. Operazione proseguita con Luigi II e poi appunto con Ranieri III, il quale nel 1987 creò una commissione consultiva incaricata di classificare oltre 15mila pagine di album. Dieci anni più tardi l’insieme diventò bene della Corona.

Oggi è suddiviso in tre sezioni ordinate cronologicamente: precursori (fino al 1885), classici (fino al 1921) e moderni. Oltre cento album di grande formato costituisce un patrimonio, come sottolineano a Monaco, “vivente e in continua espansione, sia che si tratti di integrarlo immediatamente con le nuove emissioni che del suo arricchimento permanente attraverso l’acquisto dei pezzi mancanti o di migliore qualità”.

Grazie al Musée des timbres et des monnaies parte della raccolta è presentata al pubblico. Un’altra occasione per ammirare alcune delle gemme è la manifestazione “MonacoPhil”, l’ultima delle quali svoltasi nel dicembre scorso (news del 30 novembre e del 5 dicembre).

L’Austria batte tutti e comunica anche in forma dentellata il cordoglio per la scomparsa di Giovanni Paolo II. Il francobollo, dal nominale di 1 euro (foto), uscirà giovedì 14 aprile, tirato in un milione di esemplari. Offre il viso di un anziano Karol Wojtyla.

Non è la prima volta che Vienna si dimostra, in tali frangenti, così rapida. L’anno scorso ha ricordato il cardinale Franz König, una delle figure più note della Chiesa cattolica mondiale: König è scomparso, a quasi 99 anni, il 13 marzo ed il francobollo era disponibile dal giorno 30. “Vaccari news” l’ha segnalato il 23 marzo 2004.

Nuova tappa per l’Enciclopedico, che ora rinnova il volume dedicato ad uno fra i periodi più difficili della storia nazionale: quello a cavallo della Seconda guerra mondiale.

Il tomo (416 pagine, 20,00 euro) propone infatti i capitoli riguardanti Repubblica sociale italiana, Luogotenenza, Comitati di liberazione nonché Trieste “A” e “B”. Senza dimenticare i settori specialistici, come quelli dedicati alla posta dei soldati ed alle occupazioni straniere. Revisionati “utilizzando –precisano dalla redazione- anche dei suggerimenti dei lettori, spesso essi stessi protagonisti, con esperienze dirette” acquisite durante il conflitto.

Rispetto al passato anche una novità: “alcune pagine di lettura ai periti filatelici nazionali con domande-risposte scaturite da sondaggi proposti in alcuni convegni filatelici”.

È ufficiale: la vendita del foglietto per le nozze fra Carlo e Camilla viene rinviata a sabato 9 aprile, ma la data posta sul bordo del foglietto, contrariamente alle notizie apparse anche sulla stampa italiana, non verrà cambiata.

“L’unica cosa da fare –commenta la responsabile per i francobolli speciali di Royal mail, Julietta Edgar- in conseguenza all’annuncio del rinvio per il matrimonio, era di emettere i francobolli un giorno dopo rispetto a quanto stabilito”.

Anche l’annullo ricordo sarà impiegato il 9, mentre la serie resterà in vendita un anno.

Ancora non si sa chi esattamente prenderà parte ai festeggiamenti del 9 maggio, ma intanto Mosca si prepara: cinque sono i francobolli disponibili oggi, accompagnati da un foglietto. Ricordano che sono trascorsi sessant’anni dalla vittoria nella “Grande guerra patriottica”, come da quelle parti definiscono il Secondo conflitto mondiale.

Tra gli invitati d’onore alle manifestazioni, che sin d’ora si preannunciano grandiose, si sono prenotati George Bush ed i leader dei maggiori Paesi del mondo; per il giorno successivo è in calendario pure un vertice fra Russia ed Unione Europea.

Alcuni rappresentanti ufficiali tuttavia diserteranno, per protesta contro le conseguenze belliche ed i relativi capitoli rimasti ancora aperti. Fra i “contestatori” vi sono Estonia e Lituania; anche Giappone e Polonia hanno manifestato perplessità.

Si intitola “Storia della Germania attraverso la filatelia (1871-1945)” la tesi discussa oggi alla Facoltà di scienza politiche della Statale di Milano. A proporla è Giorgio Luca Giovanni Brughera, trentanovenne con la passione per il francobollo da quando ne aveva sette.

L’argomento è stato scelto con il supporto del relatore, la docente di tedesco Virgina Cisotti, mentre per correlatore è stata chiamata la professoressa Marina Ghedini.

Lo studio si articola in 669 pagine, comprendenti un migliaio di immagini, ed è suddivisa in due volumi. “Descrive –spiega lo stesso autore a «Vaccari news»- la storia tedesca di questo periodo ricchissimo di avvenimenti attraverso le emissioni e i documenti postali, dando una spiegazione storica, amministrativa o ideologica del percorso che ha determinato la nascita dei francobolli ed il loro utilizzo”.

Il lavoro, per il quale è stato selezionato materiale da oltre sei anni, è suddiviso in capitoli ordinati cronologicamente: nascita dell’Impero e dell’Upu, le autonomie postali, le colonie e gli uffici all’estero, la fine dell’Impero, la Repubblica di Weimar, la Germania nazionalsocialista e la Seconda guerra mondiale. “In pratica si tratta di una tesi di filatelia storica del Deutsches Reich, dalle origini alla sua fine. La Reichspost viene ad assumere il carattere di un organo amministrativo che ha anticipato gli avvenimenti storici o ne è stata una parte importante, mai passiva, con lo sfondo del pensiero pangermanista. Di alcuni avvenimenti storici, come nel caso del periodo dei Freikorps, è stata data una chiave di lettura diversa da quella fino ad oggi conosciuta”.

Da sedici anni Giorgio Brughera si è specializzato nell’Impero tedesco, concentrandosi in particolare sul “plattaggio” del 50 pfennig uscito nel 1889.

Ancora sorprese per il matrimonio di Carlo e Camilla, previsto per venerdì 8 aprile ma spostato al giorno successivo, in modo da non sovrapporsi alle esequie in onore di Giovanni Paolo II e dare la possibilità al principe di assistere ai funerali.

Royal mail aveva deciso di distribuire l'emissione contemporaneamente alla cerimonia ("Vaccari news" del 9 marzo). Si tratta di due esemplari, raccolti in un blocco che contiene due serie.

Un’immagine semplice, comprensibile in qualsiasi lingua e che quindi non richiede testi o approfondimenti.

Anche Poczta Polska, ossia l’amministrazione postale polacca, esprime oggi il proprio dispiacere per la scomparsa di Giovanni Paolo II.

Il segnale, in ricordo di Karol Wojtyla, è pubblicato sulla home page del sito ufficiale.

Non collezionano più soltanto le “rosse”, i meccanofili. Anzi, sembra proprio che questo colore sia destinato all’archivio, anche in Italia. Da qualche mese è stato introdotto -come in Germania- il più visibile blu; per ora si tratta di macchine sperimentali, che associano la tonalità alle procedure di collegamento remoto, come segnala la piccola “e” cerchiata.

In base agli esperti dell’Associazione italiana collezionisti di affrancature meccaniche, il primo lotto di nuovi apparecchi ha coinvolto i quattro operatori presenti sul mercato italiano, ossia Audion, Francopost, Neopost e Pitney Bowes. L’impronta nota con la data più vecchia è quella impiegata dal Comune di Liscate (Milano) il 30 novembre scorso, utilizzando una Pitney Bowes.

A dirla tutta, l’inchiostro blu era stato usato anche in passato, ma si trattava di errori: al tempo era destinato soltanto a evidenziare le macchine che sostituivano i segnatasse.

Ammontano ad un milione e centomila i chilometri percorsi da Giovanni Paolo II durante la sua missione. Equivalenti a 29 volte il giro del mondo o, se si preferisce, tre volte la distanza che corre fra la Terra e la Luna. “Il continuo viaggiare –dice Luigi Accattoli dal «Corriere della sera»- è stato l’aspetto insieme più vistoso e più originale del suo pontificato, e anche quello più discusso. Ha usato le visite pastorali e i pellegrinaggi sia come mezzo di comunicazione di massa, sia come strumento per il governo della Chiesa”.

Anche se non introdotte da Karol Wojtyla (in epoca moderna si sono distinti pure Pio VI, Pio VII, Pio IX e Paolo VI), è stato grazie alla sua iperattività che le visite hanno assunto l’estensione ed il valore odierni.

Tanto da originare una specialità collezionistica, suggellata da numerosi francobolli. Quest’anno, ad esempio, il Vaticano ha in programma il ricordo dentellato delle tappe effettuate nel 2004, ossia Berna (Svizzera) e Lourdes (Francia).

Senza contare le buste. “Per noi –spiega Vidmer Sintoni della Filagrano- è stata quasi una scommessa. Dopo aver fatto qualcosa in precedenza, abbiamo cominciato con Giovanni Paolo II: il papa partiva per Dominicana e Messico ed io lo seguii, predisponendo per ogni tappa una busta. Ebbe un successo incredibile e l’interesse continua tuttora, anche se la flessione generale che ha registrato la filatelia tocca pure questo ambito. Abbiamo quindi cercato di ridurre i costi, rinunciando a qualche plico in più. Ora l’incognita è il prossimo pontefice: se viaggerà ed avrà il medesimo seguito”.

Almeno tre le aziende maggiori che hanno seguito il settore: accanto alla Filagrano vanno ricordate Capitolium e Golden Italia.

L’insegna della Reverenda camera apostolica -cioè il padiglione della Basilica e le chiavi decussate- potrebbe ragionevolmente essere il soggetto della nuova “Sede vacante”, quella che designerà il successore di Karol Wojtyla.

Almeno questa è stata la scelta del passato, se si esclude quanto accaduto nel 1939. Allora, per il passaggio fra Pio XI e Pio XII, non venne introdotta un’immagine originale, ma si recuperò la prima emissione del 1929, composta da sette esemplari con triregno e chiavi decussate, che venne sovrastampata dal testo “Sede vacante MCMXXXIX”.

Tutte le successive uscite hanno invece proposto versioni differenti dell’emblema e si compongono di tre francobolli, che variano fra loro soltanto per colori e beninteso nominali.

Differente, ma di poco, la validità postale, sempre comunque molto contenuta, in quanto le “Sedi vacanti” sono poste fuori corso nel momento in cui il nuovo pontefice viene elevato al soglio pontificio.

La versione di maggior impiego è quella del 1939, in uso per dodici giorni. Sette le giornate utili per impiegare la versione del 1958 e sei per la successiva, del 1963. Il minimo storico, almeno finora, è stato toccato dalle due proposte del 1978, la prima buona tre e la seconda quattro giorni.

Alla “Sede vacante” 2005 dovrebbe seguire il saluto rivolto al nuovo papa.

Anche il mondo postale in lutto ed alle prese con i prevedibili cambiamenti dopo la scomparsa di Karol Wojtyla, primo pontefice polacco e primo papa non italiano in 455 anni.

Attesa ora la serie per la sede vacante, la sesta dalla nascita della Città del Vaticano. Le precedenti uscirono nel 1939 (sette valori sovrastampati per la scomparsa di Pio XI), 1958 (tre francobolli in memoria di Pio XII), 1963 (ancora tre tagli dedicati a Giovanni XIII) e 1978 (altrettanti per Paolo VI e, a ruota, Giovanni Paolo I).

L’emissione costituisce pure lo spartiacque, aprendo un nuovo capitolo nella filatelia vaticana.

Confermata intanto la sospensione delle uscite previste per il 5 aprile, parte italiana della congiunta inclusa (“Vaccari news” dell’1 aprile).