Campigli, Carrà, De Pisis, Manzù, Marini, Martini, Morandi, Rosai, Savinio, Sironi e ancora altri autori, in un percorso dedicato alla grande arte italiana del Novecento. È “dal Futurismo a De Chirico”, in mostra fino al 13 novembre presso villa Ponti di Arona (Novara).

Ed è proprio dovuto a Giorgio De Chirico il principale collegamento con il mondo dei dentelli. Si tratta dello “Studio per «Le muse inquietanti»”, uno schizzo a matita che porta indietro al 1915.

La versione postale è dovuta a San Marino, che il 6 dicembre 1979 ha voluto ricordare il pittore scomparso l’anno precedente. Tre i francobolli prodotti, uno dei quali, esattamente il 40 lire, propone la versione definitiva dell’opera, eseguita tra il 1917 ed il 1918. I restanti offrono “I cavalli antichi” del 1954 (valore da 150 lire) e “Autoritratto” (170 lire).

L’allestimento della cittadina piemontese, che raccoglie 150 opere provenienti da collezioni private, è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19.30 (il venerdì chiude alle 22.30); biglietti da 6,00 e 5,00 euro.

Lunedì si torna a scuola per avvicinarsi ai carteggi pubblici datati fra il XIV ed il XIX secolo. È la terza edizione del seminario di specializzazione “Scrittura e comunicazione”, organizzato dall’Istituto di studi storici postali di Prato presso l’Archivio di stato cittadino.

Ai partecipanti aspetta una settimana intensa di incontri, dedicati ai vari aspetti da affrontare: dalle missive ufficiali fra Oriente e Occidente al problema dei falsi nella diplomatica, dalle lettere di governanti al femminile ai tempi della corrispondenza.

In più, il percorso dedicato alla lettura e all’interpretazione degli antichi documenti mercantili; in questo caso sono previste esercitazioni pratiche che si completeranno con una prova scritta di trascrizione paleografica.

L’esperienza, a tempo pieno, è aperta a tutti; si svilupperà dal 10 al 15 ottobre. Informazioni allo 0574.604.571.

Anche la foto-simbolo della donna indiana che piange una vittima dello tsunami è stata premiata da World press photo. Ed ora figura nel blocco con cui i Paesi Bassi ricordano il mezzo secolo dell’associazione.

Dieci i francobolli da 39 centesimi inseriti nel foglietto disponibile da domani, ma le istantanee sono molte di più perché occupano pure i bordi. Tutte hanno due elementi in comune: essere diventate icone emblematiche di una certa situazione ed aver ottenuto il riconoscimento firmato dalla organizzazione olandese che, senza scopi di lucro, si è ripromessa di sostenere il lavoro dei fotogiornalisti professionisti.

Dagli studenti neri nella North Carolina alla bambina vietnamita nuda che fugge i bombardamenti al napalm in Vietnam, dagli scontri tra cattolici e protestanti di Londonderry alla colonna dei carri armati bloccati da un dimostrante a Pechino: tutti i 47 scatti che hanno vinto (per tre anni il riconoscimento non è stato attribuito) trovano uno spazio grande o piccolo, ideato -sottolineano dalla stessa fondazione- come se fosse la prima pagina di un quotidiano.

Tra le istantanee premiate, quella dell’italiano Francesco Zizola dell’agenzia Contrasto: scattata nel 1996 a Kuito, in Angola, è dedicata alle vittime della guerra civile.

Nella news dell’1 febbraio scorso, l’ipotesi: anche altri tagli prioritari potrebbero essere distribuiti nella versione fogli da quaranta esemplari ma con scritte sul bordo in nero e naturalmente zigrinature verticali.

Oggi, grazie alla segnalazione di Leonardo Pipitone, la conferma: riguarda l’1,40 euro, utile per un invio rapido in Italia entro i 50 grammi. In “ditta” ha il millesimo 2004.

Con i testi in nero sono noti i valori da 60, 62 ed 80 centesimi, nonché da 1,40, 2,00 e 2,20 euro.

Il mondo collezionistico italiano sta cominciando a ragionare sulla manifestazione che si vorrebbe organizzare nel 2007 (“Vaccari news” del 22 settembre); intanto c’è chi ormai pensa ai dettagli, ma per un’altra iniziativa.

Fra un anno si aprirà “España 2006”: lo ricorda il francobollo che Madrid mette in circolazione oggi.

Dal 7 al 13 ottobre –confermano agli sportelli- “Malaga sarà la sede dell’Esposizione mondiale di filatelia. Con il suo carattere aperto ed ospitale, la città accoglierà l’arrivo di numerosi visitatori ed appassionati che si daranno appuntamento qui per ammirare le migliori collezioni internazionali”.

Il dentello costa 53 centesimi e propone il logo del salone.

Crisi della filatelia? A giudicare dai realizzi d’asta parrebbe proprio di no.

In 320 pagine il “Bolaffi 2005 international” (75,00 euro) registra i risultati delle aste svoltesi sull’intero pianeta che nella stagione 2004-2005 hanno superato i 10mila dollari. Ebbene, sono 1.868 le voci considerate e riguardano francobolli singoli, blocchi ed anche buste.

Al vertice si trova il 24 centesimi aereo statunitense, uscito nel 1918 ma stampato per errore con il centro invertito: partito da 170mila dollari, è passato di mano a 525mila, saliti a quota 577.500 considerando i diritti.

Tra gli operatori che con la propria attività hanno contribuito a fornire dati al lavoro c’è pure Vaccari srl, presente con undici lotti dell’asta svoltasi il 12 marzo scorso.

È morto 550 anni fa, nel 1455, fra Giovanni da Fiesole, al secolo Guido di Pietro. Più noto come Beato Angelico, è oggi ricordato ad esempio per la “Crocifissione” al convento fiorentino dedicato a san Marco, come per gli affreschi alla cappella Nicolina in Vaticano.

A dare il via alle celebrazioni dentellate si è prenotato, per il 20 ottobre, lo Smom, che ha posto in calendario una serie articolata in sei esemplari, tre dei quali raccolti in foglietto.

Il soggetto è l’opera “Madonna col Bambino e Santi”, conservata presso il Museo diocesano di Cortona (Arezzo). I tre francobolli sciolti propongono rispettivamente gli angeli alla destra (taglio da 65 centesimi) e alla sinistra del trono (90 centesimi) nonché il Gesù crocefisso (3,00 euro). Il blocco offre invece l’opera completa e contiene altre tre cartevalori da cui sono ricavati nuovi dettagli: i santi Giovanni Evangelista e Giovanni Battista (nominale da 2,00 euro), Marco e Maria Maddalena (un altro 2,00 euro) e la Madonna col Bambino (4,00 euro).

Ventimila le serie prodotte, che scendono a 15mila per i foglietti.

Anche Italia e San Marino hanno in programma, per le settimane successive, un saluto all’artista.

La filatelia entra anche nel mondo di cronisti e redattori. L’ultimo numero di “Noi giornalisti”, l’organo dell’Ordine dei giornalisti veneto, presenta addirittura in copertina il 45 centesimi per Guido Gonella, che viene considerato il promotore della legge istitutiva dell’Ordine.

Ma anche all’interno il periodico coordinato da Claudio Baccarin si occupa di francobolli. Proponendo il testo, dovuto a Lorenzo Del Boca, del bollettino illustrativo dedicato alla stessa emissione e poi utilizzando, per aggiornare i lettori sulle novità dell’Unione stampa filatelica italiana, quanto “Vaccari news” ha scritto il 29 agosto scorso.

Il 21 settembre la Consulta per l’emissione di cartevalori postali e la filatelia si era riunita e, oltre a mettere a punto il programma 2006, aveva introdotto alcune suppletive per il 2005, elencate da “Vaccari news” il 22 settembre.

Ma evidentemente non erano sufficienti, visto che già ora viene ufficializzato un ulteriore appuntamento con gli sportelli: un francobollo dedicato al sommergibile “Enrico Toti”. L’estate scorsa, attraverso un impegnativo trasporto su strada, il sottomarino era stato trasportato al Museo nazionale della scienza e della tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano, dove l’allestimento sarà inaugurato il 7 dicembre.

“L’evento -dice il ministro alle Comunicazioni, Mario Landolfi- è particolarmente importante per il nostro Paese, ritengo opportuno sia ricordato con l’emissione di un francobollo”.

Per adesso -spiegano dalla struttura scientifica- “il sottomarino è visibile dall'esterno e si trova nell'area di cantiere. All'interno del padiglione aeronavale è possibile visitare la mostra dedicata al Toti e vedere i filmati dei lavori di preparazione al viaggio del sottomarino verso il Museo”.

È l’Organizzazione delle Nazioni Unite la protagonista principale di Romafil, il salone della filatelia che Poste italiane ha promosso all’Eur tra il 7 ed il 9 ottobre e che verrà inaugurato alle ore 15 di venerdì.

Per ricordare il mezzo secolo di presenza italiana all’Onu saranno fra l’altro proposti i bozzetti dei francobolli realizzati nel 1956 con il sistema anaglifico ed ora conservati al Museo storico delle poste e delle telecomunicazioni.

Percorsi particolari sono stati poi dedicati alla missione tricolore svoltasi in Corea negli anni Cinquanta (San Marino vi dedica l’annullo), alla Seconda guerra mondiale (nel sessantesimo dalla conclusione) e agli sport invernali (in vista di “Torino 2006”). In più, la “Giornata della filatelia” e l’iniziativa con le scuole “Storia e filatelia”.

Al fianco dell’allestimento, naturalmente, il convegno commerciale, cui partecipa anche Vaccari srl.

Immancabile, infine, il concorso fra i visitatori, che fra i cinquanta premi in palio prevede un “Gronchi rosa” e la serie “Crociera nord atlantica”.

Romafil è ospitata dalla Fiera di Roma, in via Colombo 287 angolo piazza Rufino 8; resterà aperta il 7 e l’8 ottobre dalle 10 alle 19, il giorno 9 dalle 10 alle 14. L’ingresso è gratuito.

Anche i restauri fanno notizia, e soprattutto fanno... francobolli. Usciranno il 25 ottobre i due esemplari dedicati al ciclo pittorico “Storie di santo Stefano e di san Giovanni Battista”, dovuto a Filippo Lippi e conservato a Prato presso la cappella maggiore della cattedrale.

Realizzato fra il 1452 e il 1465 -secondo Isabella Lapi Ballerini della Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio di Firenze, Pistoia e Prato- il ciclo “rappresenta senz’altro, per la complessità e la qualità della pittura, il punto più alto nella produzione dell’artista fiorentino”.

Il cantiere è stato aperto nella primavera del 2001 ed è possibile visitarlo, per “apprezzare a distanza ravvicinata, attraverso la progressione del restauro, le straordinarie qualità espressive dell’opera del Lippi, la capacità di resa atmosferica, la maestria della costruzione prospettica, la bellezza senza tempo delle figure femminili, la «passione» dell’atto del dipingere”.

L’iniziativa postale, che naturalmente avrà suggello marcofilo nella città toscana, è inserita nella serie “Il patrimonio artistico e culturale italiano”. Le cartevalori, dal costo di 0,45 e 1,50 euro, propongono altrettanti dettagli. La seconda, ideata come prioritario per l’interno di terzo porto (da 50 a 150 grammi di peso) o prioritario per Africa, Asia ed America di secondo (da 20 a 50 grammi), è accompagnata dalla etichetta per il corriere veloce.

Chi ha falsi storici in collezione può “stare tranquillo, chi concorre dolosamente a fabbricare o a commercializzare francobolli falsificati dopo l’entrata in vigore della legge può stare molto meno tranquillo”. Ad affermarlo è il presidente dell’Associazione Gruppo parlamentari amici della filatelia: l’onorevole Carlo Giovanardi ha infatti diffuso un comunicato stampa per aiutare i collezionisti nell’interpretare meglio lo spirito della norma.

Il punto di partenza è il dpr 156/1973, sull’argomento rivisto dalla legge 254/2004, in vigore dal 29 ottobre dell’anno scorso ed intitolata “Modifica all'articolo 33 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 29 marzo 1973, n°156, in materia di tutela del commercio filatelico” (“Vaccari news” del 17 settembre e del 28 ottobre 2004).

Prima della legge -ricorda Giovanardi- “chiunque poteva impunemente stampare «Gronchi rosa» o «Repubbliche romane» o qualsiasi tipo di francobolli fuori corso senza incorrere in nessun pericolo, scattando il reato soltanto nel momento in cui tentava di truffare un acquirente spacciando per autentico il francobollo falsificato”.

Dopo l’entrata in vigore della normativa “anche chi falsifica carte valori fuori corso può essere perseguito, naturalmente non per il passato, non potendo essere la legge penale retroattiva”.

“È evidente poi –conclude- che sarà la Magistratura a chiarire singole fattispecie controverse: l’importante è non dare ai giudici maliziosi e fuorvianti suggerimenti, soprattutto chiarire che le finalità della legge sono a tutela dei collezionisti e non dei falsari che minacciano la passione filatelica”.

Mao e tutta l’iconografia ufficiale sulle spille, sulle illustrazioni dei libri, sui drappi e naturalmente sui francobolli. È l’opera “My thinghs n.6 – The hangover of Revolution in my home”, che Hong Hao ha realizzato nel 2002 e che fino al 16 ottobre sarà osservabile alla mostra “Cina – Prospettive d’arte contemporanea” (Milano, spazio Oberdan, viale Vittorio Veneto 2).

“È nella rappresentazione dei profondi sconvolgimenti sociali degli anni ’90 -commentano gli organizzatori- che la nuova fotografia cinese manifesta la sua spettacolarità e uno stile capace di padroneggiare una grande varietà di tecniche e di effetti visivi. Hong Hao usa tecniche digitali nuove per renderci partecipi del mondo coloratissimo della miriade di oggetti che è entrata improvvisamente a far parte del panorama un tempo spoglio del cinese medio. Egli non riprende più gli oggetti fotograficamente, ma mappa le sue proprietà”.

Fra le cartevalori inserite nell’opera, diverse sono quelle appartenenti al periodo della “Rivoluzione culturale”.

È durata poco più di un mese –esattamente fra il 9 maggio ed il 13 giugno 1946- la vita da monarca di Umberto II; per questo è passato alla storia come il “re di maggio”.

Un periodo convulso sotto molti punti di vista ed anche quello postale non si è rivelato da meno. Tanto da ispirare Emilio Simonazzi e Paolo Vaccari a realizzare una sorta di “calendario specializzato”, dal titolo “I 36 giorni del «re di maggio»”.

In 128 pagine vengono riprodotte e commentate missive originate in quel periodo, ma anche corrispondenze, immagini e documenti che più in generale riguardano Umberto II.

“La Storia vista attraverso francobolli, timbri e documenti postali –scrive nell’introduzione Maria Gabriella di Savoia- ha una sua originalità anche sotto il profilo politico. L’idea di ripercorrere in tal modo il regno di mio padre nel 1946 mi ha entusiasmato da subito”.

Scritto in italiano ed inglese, il volume è in vendita a 29,00 euro; alla recentissima nazionale di letteratura svoltasi a villa Manin ha ottenuto l’oro.