Si svolgerà questo pomeriggio alle ore 14, nella sala “Donizetti” di “Veronafil”, la cerimonia per l’iscrizione all’Albo d’oro della filatelia italiana.

È il massimo riconoscimento del settore, come spiega la Federazione fra le società filateliche italiane: “Possono essere iscritti filatelisti (uno all’anno), benemeriti della filatelia (uno all’anno) e, dal 1997, tre società federate all’anno, scelte dal Consiglio direttivo della Fsfi tra quelle che maggiormente si sono distinte per il prestigio della loro attività e l’impegno e la costanza nella promozione”.

A Verona verranno iscritti nove sodalizi, per gli anni 2003, 2004 e 2005. I relativi rappresentanti riceveranno una medaglia che propone il profilo della ninfa Aretusa, la stessa utilizzata nella serie “Siracusana”, contornata da nove francobolli degli Antichi stati italiani.

Contemporaneamente verrà proclamata la “Società dell’anno 2004”, cioè quel circolo federato “che ha svolto la maggiore attività”, con un sistema di punteggio legato a mostre, conferenze, riunioni, incontri, pubblicazioni, annulli, attività promozionali, lezioni nelle scuole ed ogni altro genere di iniziative. “Il premio, quindi, onora le società che annualmente hanno dimostrato maggior fervore nella realizzazione degli scopi di diffusione e valorizzazione della filatelia”. Si tratta di sette realtà locali divise per macroaree, una nazionale nonché la “Società dell’anno 2004” propriamente detta. Ogni gruppo premiato riceverà il diploma, ed il suo presidente il distintivo d’oro federale.

Dopo il complesso sull’Aventino (news del 12 ottobre), arriva la serie per l’altra sede dello Smom, il palazzo Magistrale che si trova a pochi passi da piazza di Spagna, fra le vie Condotti e Bocca di Leone. Palazzo recentemente rinnovato, tanto è vero che la serie punta a promuovere alcuni dettagli dell’intervento. Nelle cartevalori figurano l’ingresso principale (ricordato dal taglio in vendita a 45 centesimi), lo stemma posto sul balcone (85 centesimi), l’angolo sud-ovest dell’immobile (1,00 euro) e la lapide marmorea che lo qualifica (2,50 euro).

I francobolli, prodotti in 20mila serie, saranno disponibili dal 5 dicembre.

Per lo stesso giorno sono attesi pure il tributo natalizio ed un’emissione, non prevista, dedicata alle monete dello Smom.

Resta da definire l’ultima voce del programma, riguardante la convenzione postale con la Georgia.

Anche Poste italiane sostiene l’“Operazione Salvacuore”, che si svolgerà tra il 25 ed il 27 novembre in tutta Italia. Promossa dal Coordinamento delle associazioni dei cardiopatici (Conacuore) e dalla Federazione italiana di cardiologia, l’iniziativa è patrocinata dal ministero della Salute.

Si tratta di una raccolta fondi per la ricerca e la prevenzione delle malattie vascolari, con l’obiettivo di divulgare la cultura della profilassi e dell’educazione alla salute. In cambio si riceverà un sacchetto da 500 grammi di noci: secondo i più recenti studi, aiutano il cuore. “Le proprietà contenute -spiegano i promotori- si sono rivelate di grande importanza nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, i suoi grassi polinsaturi sono in grado di proteggere efficacemente il cuore riducendo il livello di colesterolo «cattivo»”. “Acquistando le noci, quindi, non solo si farà del bene agli altri, ma si potrà compiere un gesto di auto prevenzione aiutando il proprio cuore e fare un primo passo verso una dieta sana ed equilibrata”. Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte in Italia, responsabili del 44% dei decessi.

Sul sacchetto che viene dato in cambio del contributo compare il logo del gruppo Poste italiane.

Un conto corrente pagato in un ufficio postale siciliano? Oggi è lavorato a Torino. Se invece il cliente effettua l’operazione in Lazio il riferimento è Ancona.

Sono alcuni degli esempi riguardanti la geografia del Bancoposta, recentemente rinnovata. Il cambiamento più significativo è la scomparsa del centro unificato automazione servizi (che gli addetti sintetizzano con l’acronimo Cuas) di Palermo, le cui competenze sono state dirottate a Bari e Torino.

Questi i Cuas attuali:

- Torino, competente per le operazioni svolte in Piemonte, Sardegna, Sicilia e Valle d’Aosta;

- Milano, per Liguria e Lombardia;

- Venezia, per Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Umbria e Veneto;

- Firenze, per Campania e Toscana;

- Ancona, per Lazio e Marche;

- Bari, per Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise e Puglia.

Prima la carta valore in suo onore, ora la rinunzia obbligata agli incarichi, travolto da uno scandalo.

Secondo quanto appena diffuso dall’Ansa, il ricercatore sudcoreano Hwang Woo-suk, “celebrità mondiale per le sue ricerche di frontiera sulla clonazione terapeutica, in particolare sulle cellule staminali embrionali clonate «su misura», ha annunciato oggi le dimissioni irrevocabili da direttore della prima banca data mondiale di cellule staminali”.

“Presento le mie più profonde scuse per l’imbarazzante e tragica notizia di aver utilizzato ovociti prelevati da due ricercatrici del mio gruppo”, ha detto Hwang in una conferenza stampa all’Università statale di Seul.

Il diretto interessato, 53 anni, ha precisato di dimettersi anche “da tutte le altre cariche ricoperte in seno a organismi governativi e privati. È il mio modo di mostrare il pentimento per quanto accaduto”.

Stamani tuttavia –prosegue il comunicato diffuso dall’Ansa- il ministero della Sanità aveva “assolto” Hwang. “Il ricercatore non ha infranto alcun codice etico. Tutto è avvenuto a sua insaputa”, aveva detto un portavoce ufficiale del ministero.

Il francobollo che lo riguarda è uscito proprio in Corea del Sud il 12 febbraio scorso e “Vaccari news” lo aveva annunciato il giorno precedente. Vale 220 won e sottolinea, attraverso un disegno esemplificativo, le attese per le ricerche del professore.

L’idea delle trenta schede trasparenti su cui riportare tutte le 994 sigle dei perfin italiani è piaciuta alla giuria di “Chicagopex”, tanto da sottolinearlo nel verbale conclusivo.

Così, l’aggiornamento al catalogo “Perfin italiani”, edito quest’anno da Vaccari srl integrando un lavoro predisposto da Enrico Bertazzoli e Beppe Ermentini, ha trovato ulteriori apprezzamenti, meritando l’argento con le felicitazioni.

Ma la presenza tricolore alla manifestazione statunitense era composta anche da altri titoli, tutti realizzati dalla società di Vignola. Sono il catalogo Vaccari del 2004-2005 dedicato agli Antichi stati italiani ed il “Lire, soldi, crazie, grana e bajocchi”, scritto da Mario Mentaschi. Ad entrambi è stato riconosciuto il vermeil.

L’iniziativa, svoltasi tra il 18 ed il 20 novembre, è stata organizzata dalla Chicago philatelic society e prevedeva, accanto alla mostra di letteratura, anche un allestimento filatelico nelle varie classi. Nessun italiano fra gli espositori.

È il massimo monumento cittadino, voluto sul modello delle altre corti europee da Carlo di Borbone, che intendeva celebrare così i fasti del Regno di Napoli.

La Reggia figura sul 45 centesimi che dal 5 dicembre ricorderà i sessant’anni trascorsi dalla ricostituzione della Provincia di Caserta. Un Ente comunque “giovane”: proprio quest’anno la Provincia di Roma, con varie iniziative, ne festeggia 135.

Ma perché questa scelta? La vignetta –spiegano da Poste italiane- raffigura la facciata principale della Reggia, quest’ultima “sede della cerimonia di inaugurazione delle celebrazioni per il 60° anniversario”. La carta valore, inoltre, propone in alto a sinistra lo stemma, “ripetuto a destra con effetto monocromatico”.

Il complesso è già presente nel 25 lire con cui l’1 febbraio 1952 (il giorno successivo nella versione per Trieste) è stato sottolineato il bicentenario del progetto edilizio, dovuto a Luigi Vanvitelli. E per ricordare i due secoli dalla scomparsa dell’architetto un altro 25 lire, l’1 marzo 1973, ne ha proposto la scala monumentale.

L’annullo fdc del nuovo francobollo sarà disponibile al locale sportello filatelico.

Anche Vaccari srl, come di consueto, sarà presente alla manifestazione di Verona del prossimo fine settimana (news precedente).

Il punto di riferimento è lo stand 7, dove si potranno acquistare le ultime novità editoriali come i “best seller” di sempre, soprattutto cataloghi e manuali di approfondimento.

“Verona -spiega la responsabile editoriale della società, Valeria Vaccari- terrà a battesimo alcune delle nostre produzioni più recenti. Penso ad esempio al «Catalogo Vaccari 2006-2007 Antichi stati e Regno d'Italia 1850-1900», al volume sul «Re di maggio» come alle due ristampe della collana “Ritrovati”, dedicate rispettivamente ai francobolli delle Romagne e del Lombardo-Veneto. Senza dimenticare il numero 34 del semestrale «Vaccari magazine»”.

“In più, sarà disponibile il nuovo catalogo di vendita a prezzo netto n°70, incentrato sull’Italia ma con offerte anche di pezzi esteri. Quest’ultimo lavoro è in distribuzione gratuita e può essere consultato pure via internet”.

Tre giorni di filatelia, numismatica, cartoline, telecarte, piccolo antiquariato ed hobbistica: sono quelli che attendono i visitatori della 105ª “Veronafil”, in programma tra il 25 ed il 27 novembre.

Se viene confermato il programma di sempre, che ruota attorno al convegno commerciale, cambia un dettaglio: la manifestazione si svolgerà al padiglione “9” (e non più all’“8”) della Fiera. Presenti, oltre agli operatori, le amministrazioni postali e in particolare Italia, San Marino, Smom, Vaticano e Nazioni Unite.

Ad ingresso libero, “Veronafil” sarà visitabile venerdì fra le ore 10 e le 18, sabato fra le 9 e le 18, domenica fra le 9 e le 14; è promossa dalla Associazione filatelica numismatica scaligera.

Fra gli appuntamenti figura l’iscrizione di nove sodalizi all’“Albo d’oro della filatelia italiana” per gli anni 2003-2005 e la proclamazione della “Società dell'anno 2004”. L’iniziativa, voluta dalla Federazione fra le società filateliche italiane, si svolgerà sabato alle ore 14 nella sala “Donizetti”.

Finalmente, anche il 45 centesimi per i sessant’anni della ricostituita Provincia di Caserta sembra aver trovato una collocazione definitiva. Arriverà il 5 dicembre.

In base all’ultimo adeguamento del programma, diffuso questa mattina da Poste italiane, due giorni dopo -cioè il 7 dicembre- sarà il turno dell’esemplare da 0,62 euro dedicato al sommergibile “Enrico Toti”. L'emissione dovrebbe chiudere l’annata. Ammettendo implicitamente che il progetto riguardante la “Migliore produzione televisiva relativa all’immagine positiva della famiglia” è stato archiviato.

Ad oltre sette mesi dai fatti giunge il doppio tributo italiano per il vescovo di Roma. Usciranno come previsto il 26 novembre i francobolli dedicati a Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.

Davanti alla cupola di San Pietro figurano Karol Wojtyla nell’atto della preghiera (taglio da 45 centesimi) e Joseph Ratzinger con il pastorale (esemplare da 65 centesimi).

La tiratura è quella standard, ossia 3,5 milioni di serie, mentre per la confezione è stato adottato il foglio da venticinque pezzi.

L’annullo primo giorno verrà naturalmente impiegato a Roma presso lo sportello filatelico o, come si chiama adesso, lo “Spazio filatelia”.

Pronti alla valanga olimpica? Ad ottanta giorni dall’apertura dei Giochi invernali, gli annunci dentellati cominciano ad infoltirsi.

Ieri, ad esempio, è arrivata la tripletta del Liechtenstein (1,20, 1,30 ed 1,40 franchi i facciali), che punta sull’ironia: l’angelo nel momento in cui aiuta lo sciatore impegnato nel salto, lo specialista del biathlon rincorso da un cinghiale, lo slalom ostacolato da troppi paletti.

Oggi, invece, è il turno della Svizzera, presente con il franco dedicato al curling e l’1,30 di servizio per il Comitato internazionale olimpico, che richiama l’hockey.

Con il tributo per la Guardia pontificia (notizia del 20 ottobre), per Berna questa è la seconda emissione odierna che cita lo Stivale. Rapporti storici ma anche interessi diretti: dati alla mano, i filatelisti nostrani sono i secondi dopo i tedeschi nel comprare le novità dentellate elvetiche. “L’Italia -ammette la responsabile dell’unità francobolli e filatelia della Posta svizzera, Elsa Baxter- assorbe il 10% delle nostre vendite complessive ma offre un grosso potenziale di crescita”.

Una convenzione “per dare la possibilità agli studenti di operare sul campo”. È quella sottoscritta dall’Istituto di studi storici postali di Prato con l’Università di Firenze onde permettere agli studenti di acquisire esperienze e, allo stesso tempo, dare una mano nel classificare il ricco patrimonio conservato a palazzo Datini, sede dell’Istituto.

L’accordo prevede stage da 150 ore ed il primo studente, un laureando in Storia, è già al lavoro. Si chiama Dario Tinti ed il suo compito consiste nel completare il condizionamento e l’inventario dei fascicoli personali riguardanti gli ufficiali e gli agenti che appartennero al servizio postale militare italiano durante la Seconda guerra mondiale.

“Prosegue così -commenta il presidente dell’Istituto, Andrea Giuntini- il nostro impegno nel confrontarci e nell’agire insieme con le realtà universitarie. Un approccio, questo, che permette di presentare il nostro settore con criteri più scientifici, sviluppando al tempo stesso interessanti sinergie”.

Salvo sorprese, giovedì scorso per San Marino si è chiuso il 2005 e domani anche il Vaticano archivierà l’annata. Tre le produzioni che le poste biancogialle porranno in vendita. Oltre alla congiunta con Berna per la Guardia svizzera pontificia (segnalata da “Vaccari news” il 20 ottobre) e l’aerogramma in onore di san Nicola da Tolentino (notizia 15 novembre), sarà distribuita anche la serie natalizia.

In questo caso unico è il soggetto, suddiviso però in più dettagli attraverso i tre i francobolli, dal valore di 45, 62 ed 80 centesimi e prodotti in 300mila serie complete. È l’Adorazione dei pastori di François Le Moyne (1688-1737), pittore francese esponente del Rococò, opera conservata presso la chiesa parrocchiale di Novalesa (Torino), dedicata a santo Stefano.

Per osservare la visione d’insieme bisogna ricorrere al carnet: contiene quattro esemplari del francobollo da 0,80 euro non dentellati lateralmente e sulla copertina propone appunto l’opera completa. La tiratura del libretto ammonta a 100mila pezzi.

“In questa scena evangelica –è il commento firmato dall’Ufficio filatelico e numismatico- appare particolarmente significativa la presenza dei poveri, umili pastori che si avvicinano alla capanna di Betlemme ad adorare un bambino che è appena nato ma del quale, proprio in virtù della loro semplicità e spontaneità, colgono la straordinaria forza e potenza”.

Chi lo dice che per le marche da bollo d’epoca non c’è più nulla da scoprire? Nonostante il tempo trascorso, le trouvaille e gli aggiornamenti sono ancora possibili, tanto da indurre gli studiosi ad implementare il proprio lavoro. Ed è capitato con “Marche da bollo d'Italia 1863-1957 e delle Colonie italiane d'Africa 1911-1943”, edito da Vaccari srl.

Ad un anno dall’uscita del volume, il materiale individuato è tale da aver consigliato all’autore, Fortunato Marchetto, uno scritto supplementare. “Sono soprattutto –spiega la responsabile editoriale della società, Valeria Vaccari- aggiunte nella parte legislativa, anche se non mancano sorprese fra i tipi di marche. Ci è sembrato opportuno condividere i ritrovamenti con gli appassionati del settore e con quanti vogliono conoscerlo meglio. Sono più di quanti si creda, tanto è vero che il volume è stato ristampato”.

L’integrazione si compone di dodici pagine ed è allegata gratuitamente al manuale base (648 pagine, 43,00 euro). È possibile scaricarla senza spese anche in formato elettronico, cliccando il pulsante collegato a questa notizia.