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dir. resp. Fabio Bonacina
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Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
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  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
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  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
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Il “come eravamo” visto con le cartoline del “Corriere”
01 Set 2006 00:00 - APPUNTAMENTI
L'allestimento è montato nel nuovo spazio organizzato dal Centro internazionale di fotografia Forma, che si trova a Milano in piazza Tito Lucrezio Caro 1 (zona Ticinese)
L'allestimento è montato nel nuovo spazio organizzato dal Centro internazionale di fotografia Forma, che si trova a Milano in piazza Tito Lucrezio Caro 1 (zona Ticinese)

Finite le vacanze, arrivano le cartoline: località esotiche ed altre più domestiche, dai mari o dai monti, senza dimenticare le città d’arte. Fenomeno certo ridimensionato rispetto ad un tempo, quando la “fame” di immagini era praticamente insoddisfatta ed anche un semplice “Saluti da” iconografico aveva il suo peso. Ed il suo significato sociale. Tanto che non mancavano coloro che inviavano il ricordo dalla villeggiatura persino ai giornalisti del proprio quotidiano preferito.

“Cartoline d’Italia” (a Milano fino al 17 settembre presso Forma, piazza Tito Lucrezio Caro 1, biglietti 6,50-3,00 euro) offre un percorso di oltre settecento cartoline d’epoca scritte al “Corriere della sera” ed ora conservate all’Archivio storico.

“Fin dai primi anni del Novecento -spiegano dalla mostra- abbonati e lettori cominciarono a testimoniare la loro affezione per il giornale, spedendo alla redazione cartoline illustrate da ogni parte d’Italia e inaugurando una prassi che si è protratta fino agli anni Settanta”.

Seppiate o a colori, pieghevoli o articolate con più immagini, disegnate o caratterizzate da qualche fotomontaggio troppo evidente, i reperti permettono di ricostruire il “come eravamo”, proponendo vedute di città e paesi, ma anche di singoli monumenti (Garibaldi in primis), eventi (come le feste a Montecatini Terme) o tragedie (il terremoto di Messina del 1908). E non mancano gli edifici postali (Ferrara, Lugo, Novara, Palermo), un tempo simboli di progresso che meritavano di essere immortalati e diffusi.

Tutte le cartoline sono posizionate sotto teca dal lato veduta.

Una delle oltre 700 cartoline messe sotto vetro fino al 17 settembre; fa parte di un archivio di circa 6.500 pezzi
Una delle oltre 700 cartoline messe sotto vetro fino al 17 settembre; fa parte di un archivio di circa 6.500 pezzi
La scheda
           


Vaticano, il 12 ottobre l’uscita conclusiva
31 Ago 2006 12:07 - VATICANO

I francobolli, e poi il foglietto, il libretto e le cartoline: salvo sorprese, il Vaticano chiuderà la produzione 2006 il 12 ottobre, con l’ultima infornata in calendario. Ben cinque le serie previste, di cui ora si conoscono anche i valori nominali. Questi ultimi mostrano la transizione tra il vecchio ed il nuovo tariffario, transizione avvenuta l’1 luglio scorso.

A... denunciarlo è in particolare la serie “Anno dei deserti e della desertificazione”, che prevede un 62 centesimi ormai scomparso dalle tabelle, accanto ad un secondo taglio da 1,00 euro.

Più complesse le emissioni per i cinquecento anni dei Musei vaticani, articolata in tre esemplari (0,60, 0,65 e 1,40 euro) nonché un foglietto (dal costo di 2,80 euro), e per il Natale, altri tre dentelli (tagli 0,60, 0,65, 0.85 ) e questa volta un carnet (contiene quattro pezzi da 0,65).

La congiunta con Singapore per il quarto di secolo compiuto dalle relazioni diplomatiche del Paese asiatico con la Santa Sede, altra voce in uscita, è articolata in due francobolli, rispettivamente da 0,85 e 2,00 euro.

Infine, la confezione interofila: si tratta di cinque cartoline postali, dal costo di 0,65 euro ognuna, che celebrano i 75 anni compiuti dalla Radio vaticana.

Cinque le emissioni vaticane in uscita il 12 ottobre; qui due anticipazioni riguardanti la congiunta con Singapore e il Natale
Cinque le emissioni vaticane in uscita il 12 ottobre; qui due anticipazioni riguardanti la congiunta con Singapore e il Natale
           


Auguri sì, ma a rate
31 Ago 2006 00:00 - DALL'ESTERO

Ogni cultura, per i momenti di festa, ha le proprie canzoni. Difficilmente, però, approdano tra i dentelli. Fa eccezione “The twelve days of Christmas”, per la quale una serie dedicata è da oggi disponibile nell’isola di Sant’Elena.

Canzone che già i collezionisti conoscono, presente ad esempio nelle serie augurali emesse dal Regno Unito e dalle Christmas nel 1977.

La nuova produzione è articolata in sei francobolli tondi, che propongono la prima parte della filastrocca natalizia. Perché nell’isola che ospitò Napoleone è stato deciso di creare suspense e di completare la sequenza solo nel 2007, con la seconda tornata. Così, occorre accontentarsi di pernice, tortore, francesine, uccelli, anelli d’oro ed oche. Cigni, lattaie, tamburini, suonatori di flauto, danzatrici e signori saltanti l’anno prossimo!

A Sant'Elena troncata in due tappe la popolare canzone «The twelve days of Christmas»: ora la prima, nel 2007 la seconda parte
A Sant'Elena troncata in due tappe la popolare canzone «The twelve days of Christmas»: ora la prima, nel 2007 la seconda parte
           




Con il Melillo la cronaca delle comunicazioni
30 Ago 2006 00:00 - LIBRI E CATALOGHI
La testimonianza del funzionario del ministero alle Poste e ai Telegrafi Enrico Melillo, dimenticata per decenni, è stata ripresa dall’Istituto di studi storici postali. Per pubblicarla sono stati necessari otto volumi; ora è uscito l’ultimo
La testimonianza del funzionario del ministero alle Poste e ai Telegrafi Enrico Melillo, dimenticata per decenni, è stata ripresa dall’Istituto di studi storici postali. Per pubblicarla sono stati necessari otto volumi; ora è uscito l’ultimo

Ci sono voluti vent’anni, ma ora è terminata: Simone Fari, su incarico dell’Istituto di studi storici postali, ha completato la pubblicazione dell’opera “Ordinamenti postali e telegrafici degli Antichi stati italiani e del Regno d’Italia”.

Il manoscritto è dovuto ad Enrico Melillo e fu portato a termine attorno al 1910 e poi consegnato all’allora ministero delle Poste e dei Telegrafi in attesa di essere pubblicato. Rimase invece in un cassetto e solo molto tempo dopo fu ritrovato e ne venne compreso il valore.

Primo esempio –secondo Clemente Fedele, che nel 1984 presentò il progetto- di storia postale italiana fra Otto e Novecento, conserva anche un valore di fonte documentale, in quanto Melillo era un funzionario del dicastero. Quindi, si trovava in una posizione privilegiata per vedere le cose ed accedere alle informazioni.

L’ultimo tomo, l’ottavo (196 pagine, 30,00 euro), ha come argomento principale lo sviluppo delle telecomunicazioni in Italia dall’Unità ai primi anni del Novecento. Parla di telegrafi (senza dimenticare le tariffe), telefoni, radiotelegrafia ed applicazioni militari, in quest’ultimo caso riprendendo anche la posta da campo. Visti comunque con un’ottica peculiare. “Melillo -annota Simone Fari- non era uno studioso di professione, ma solo per passione. È quindi naturale che la trattazione risulti più simile ad una cronaca che ad un vero e proprio testo di storia, come lo si intende oggi”.

La scheda
           




L’Italia torna in Libano
29 Ago 2006 11:57 - NOTIZIE DALL'ITALIA

Con una cerimonia ufficiale a bordo della portaerei “Garibaldi”, il presidente del Consiglio, Romano Prodi, ed il ministro alla Difesa, Arturo Parisi, questa mattina hanno salutato il contingente italiano in partenza per il Libano. Il primo gruppo dei 2.500 militari per ora messi a disposizione è atteso a Naqoura, dove verrà accolto dal generale francese Alain Pellegrini.

Ieri il Consiglio dei ministri aveva approvato il decreto-legge che definisce i dettagli, prevedendo, precisano da Palazzo Chigi, “le modalità del rafforzamento della presenza militare italiana nella missione Unifil (United Nations interim force in Lebanon)”.

Un vero e proprio ritorno, come d’altro canto testimoniano i documenti postali: Beirut e Naqoura, sia pure con obiettivi diversi, hanno ospitato servizi di posta per i militari italiani a partire dalla fine degli anni Ottanta del Novecento.

In Libano tornano gli italiani: torneranno anche i servizi postali? Qui una busta con l’annullo di Beirut del 1983
In Libano tornano gli italiani: torneranno anche i servizi postali? Qui una busta con l’annullo di Beirut del 1983
           




Riccione – La nuova stagione parte con la “Conferenza nazionale della filatelia”
29 Ago 2006 00:00 - APPUNTAMENTI
Con Riccione riprende l'attività filatelica
Con Riccione riprende l'attività filatelica

Lo impone la tradizione: l’anno collezionistico comincia con la “Fiera internazionale del francobollo” di Riccione, in programma al palazzo del Turismo dall’1 al 3 settembre. Con, questa volta, una marcia in più, anzi due: la “Conferenza nazionale della filatelia” (che si svolgerà venerdì 1 dalle 10.30 alle 12.45 e dalle 15 alle 18.40) e la festa per il quarantesimo anniversario dell’Unione stampa filatelica italiana.

La Conferenza sarà presieduta da Antonio Catricalà, che, oltre ad essere garante della concorrenza e del mercato, è al vertice della Commissione ministeriale per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali. L’incontro -precisano gli organizzatori, cioè Usfi, Comune di Riccione e divisione filatelia di Poste italiane- è senza precedenti nella storia del collezionismo. “Siamo convinti –aggiunge il presidente della stessa Usfi, Renato Russo- che ne possano scaturire indicazioni preziose per il futuro del settore dando una qualche risposta alla costante pressante domanda quale filatelia aspetti noi e le generazioni future”.

Per il giro di boa registrato dall’Unione che raccoglie giornalisti e scrittori specializzati, dopo i tributi dentellati di Smom, Vaticano e San Marino, debutterà venerdì il francobollo italiano.

Non mancheranno, naturalmente, gli altri appuntamenti che vedono protagonista la “Perla verde”, fra cui la mostra “Da Babilonia alla Luna – Tremila anni di comunicazione – Storie di papiri, corrieri a cavallo e cosmonauti” ed il convegno commerciale (visitabili venerdì e sabato negli orari 9-12.30 e 15-19, domenica 9-14), la presentazione dei cataloghi Bolaffi e Sassone (sabato alle 18.45), il consiglio direttivo dell’Associazione italiana filatelisti professionisti (sabato alle 13) e l’assemblea dell’Usfi (sabato, in prima convocazione alle 15.30).

Tra le iniziative, l'emissione del francobollo italiano per l'Usfi, al debutto venerdì 1 settembre. È unito ad una bandella che ricorda la «Conferenza nazionale della filatelia»
Tra le iniziative, l'emissione del francobollo italiano per l'Usfi, al debutto venerdì 1 settembre. È unito ad una bandella che ricorda la «Conferenza nazionale della filatelia»
Gli interventi previsti dalla «Conferenza nazionale della filatelia» (file pdf)
Il programma del fine settimana a «Riccone 2006» (file pdf)
           




Contro il Giappone le due Coree sono concordi
28 Ago 2006 00:00 - DALL'ESTERO

Senza pace la controversia che divide le due Coree dal Giappone. Si è infatti riaperto il contenzioso sul gruppo di isole chiamato Dokdo da una parte e Takeshima dall’altra. Ancora una volta ad accendere la miccia è un’emissione postale, che evidentemente tocca un nervo sensibile.

A riprendere l’iniziativa è stata Pyongyang, che ha firmato un foglietto con otto esemplari dedicati alla protezione ambientale di queste terre rocciose e disabitate, attorno alle quali ci sono mari pescosi e, forse, giacimenti di petrolio.

Ed ora giunge il “via libera” da parte di Seul: il ministero per l’Unificazione ha infatti autorizzato la vendita sul territorio a sud della penisola. Scelta non adottata nel 2004, quando altre produzioni dentellate sullo stesso argomento avevano fra l’altro provocato le proteste di Tokyo.

Seul ha deciso di autorizzare la commercializzazione sul proprio territorio di questo foglietto nordcoreano
Seul ha deciso di autorizzare la commercializzazione sul proprio territorio di questo foglietto nordcoreano
Il caso precedente
           




Con “Carmel” sotto la lente c’è Israele
27 Ago 2006 00:00 - LIBRI E CATALOGHI
In 263 pagine tutta la produzione postale israeliana
In 263 pagine tutta la produzione postale israeliana

L’Israele postale, a colori e in 263 pagine. È “Carmel 2006”, catalogo che classifica l’intera produzione dentellata locale offrendo anche le date di emissione, i nomi degli artisti e delle stamperie nonché tutti quei dettagli (come “tab”, sistemi di perforazione, filigrane, bande di fosforo) che interessano gli specialisti.

Senza dimenticare i prodotti correlati ai francobolli, ad esempio buste primo giorno, fogli ricordo, cartoline maximum, libretti, automatici.

Il catalogo è scritto principalmente in inglese; le valutazioni sono anche in dollari Usa. Ha un prezzo di copertina pari a 48,00 euro.

La scheda
           




Trento, le missive raccontano l’amore
26 Ago 2006 00:00 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Da Trento una iniziativa che considera anche le lettere d'amore
Da Trento una iniziativa che considera anche le lettere d'amore

Le lettere? Utili per salvaguardare la memoria: non solo quella personale, cioè del mittente o del destinatario, ma talvolta anche la collettiva.

L’ultimo esempio giunge dal Comune di Trento. In questi giorni, nell’ambito dell’iniziativa “Una canzone, una città” (ispirata alla canzone di Ivano Fossati “L’amore fa”), sono stati aperti i “Laboratori della memoria e dei sentimenti” che vedono come punto di incontro il Centro servizi anziani di via Rodolfo Belenzani 49.

Alle sollecitazioni giunte attraverso la canzone, la struttura “risponde con cento storie diverse, semplici oppure avventurose, felici e insieme tragiche: sempre storie d’amore, comunque, che spesso intrecciano i destini individuali di chi le ha vissute alla storia della città”. Saranno proprio questi ricordi amorosi i protagonisti: raccontati, ma anche scritti sulla carta, “perché non vadano perduti”.

Nati dalla collaborazione tra Comune, Museo storico e cooperativa Kaleidoscopio, i laboratori non si fermano alle parole, ma mirano a mettere insieme una galleria di ritratti. Ritratti raccolti attraverso video-interviste, storie scritte, diari e appunto vecchie lettere.

Una volta classificati -promettono gli organizzatori- i materiali saranno rielaborati per venire restituiti alla comunità.

Uno dei documenti raccolti attraverso il progetto
Uno dei documenti raccolti attraverso il progetto
Il sito
           




Le poste testimoni del decollo industriale
25 Ago 2006 09:40 - LIBRI E CATALOGHI
Nuovo capitolo per l'impegnativo progetto editoriale che Laterza sta realizzando con il patrocinio di Poste italiane
Nuovo capitolo per l'impegnativo progetto editoriale che Laterza sta realizzando con il patrocinio di Poste italiane

Terza tappa del lavoro di Laterza che intende ricostruire la storia d’Italia attraverso quella delle sue poste. “Le poste in Italia”, dopo un saggio introduttivo uscito nel 2004 ed il primo volume del 2005 dedicato al periodo postunitario, arriva con l’approfondimento riguardante l’età del decollo industriale, ossia il periodo compreso tra il 1889 ed il 1918.

“Si tratta –sintetizza a «Vaccari news» Andrea Giuntini che, con Giovanni Paoloni, ha curato il libro- di un progetto ampio ed organico. L’idea è cercare di far luce su ogni aspetto del servizio postale. Per questo viene data la massima attenzione agli elementi materiali, organizzativi, gestionali e tecnologici, in modo da arrivare ad una storia totale, cominciata come tipico servizio pubblico di monopolio e che giungerà alla privatizzazione”.

Tra i temi di questa tappa, l’ordinamento amministrativo (studio scritto da Marina Giannetto), l’organizzazione degli uffici (Cristina Badon), l’associazionismo e la sindacalizzazione (Marco Soresina), le comunicazioni a distanza (Giovanni Paoloni), il risparmio (Leandro Conte), la posta militare (Beniamino Cadioli), gli aspetti internazionali (Andrea Giuntini).

Il volume conta 350 pagine e costa 28,00 euro.

Anche il banale calendario augurale, tratto dall'Archivio storico-artistico di Poste italiane e riprodotto sulla copertina del volume, offre uno spaccato dell'epoca: era in tema e veniva regalato dai portalettere che speravano così di ricevere una mancia
Anche il banale calendario augurale, tratto dall'Archivio storico-artistico di Poste italiane e riprodotto sulla copertina del volume, offre uno spaccato dell'epoca: era in tema e veniva regalato dai portalettere che speravano così di ricevere una mancia
Il volume introduttivo
Il primo volume
           



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