Non sono soltanto i collezionisti a lamentarsi se i francobolli non circolano più e, in alcuni casi (come la recentissima “raccomandata1”), le condizioni di servizio ne vietano l’impiego.

L’allarme arriva pure dall’Istituto poligrafico e zecca dello stato che, dopo aver annunciato i dati di sintesi del bilancio 2006, ora ha presentato l’analisi. È in tale contesto che definisce “molto consistente” la contrazione produttiva riguardante i francobolli, valutata con un -52% rispetto al 2005.

In termini economici, il capitolo che considera le cartevalori (francobolli ma anche cambiali, marche, carte d’identità e gioco lotto) è sceso di 16,7 milioni di euro, registrando un fatturato di 31,3 milioni, di cui 19,2 per francobolli, cambiali e marche.

Il trend, in effetti, non è una sorpresa, anche se resta qualche barlume di speranza esaminando il primo scorcio del 2007. Dove è stato evidenziato “un significativo miglioramento per la produzione di valori bollati (specie i francobolli per la posta prioritaria)”.

In crescita rispetto all’anno precedente, invece, tessere sanitarie, ricettari, bollini farmaceutici e tasselli per tabacchi.

Tra gli investimenti destinati all’Officina cartevalori, anche “un sistema per l’annullo di francobolli e valori bollati con tecnologia laser”.

Giustamente un po’ lontani dalla solita iconografia, arrivano oggi, giorno del bicentenario della nascita, anche i due tagli da 1,40 real con cui il Brasile ricorda Giuseppe Garibaldi.

La serie giunge in coppia con una iniziativa identica firmata dall’Uruguay, in questo caso dai nominali pari a 15 e 37 pesos. Entrambe fanno riferimento al periodo in cui il condottiero, scappato dopo il fallimento dei moto genovesi, nel 1835 ripara in America. Lì partecipa alla rivolta dello stato del Rio Grande do Sul contro il governo brasiliano, poi si dirige in Uruguay, che cerca di rendersi indipendente dall’Argentina.

La prima delle due vignette propone l’“Eroe dei due mondi” a cavallo, con la bandiera del gaucho rivoluzionario. Il soggetto simbolizza il suo ruolo nella “Guerra dos Farrapos” contro il dominio centralizzante del Brasile. Sulla destra viene richiamata la nave “Seival”, protagonista, insieme alla “Farroupilha”, di un episodio poco noto: bloccate in una laguna, le barche furono trasportate via terra, utilizzando duecento coppie di buoi, per guadagnare l’Atlantico senza incappare nel nemico.

Sullo sfondo è rappresentata la città di Porto Alegre mentre, in alto, compare il riferimento alla Massoneria, alla quale era affiliato.

La seconda immagine offre una fregata del XIX secolo che batte bandiera uruguayana; sottolinea il ruolo assunto da Garibaldi come comandante della flotta che difese il Governo locale. In più, il francobollo comprende il ritratto del commemorato ed il richiamo, con l’uso dei colori, alla bandiera italiana.

Tanta festa, un pizzico di nostalgia e numerosi francobolli: le stime, riguardanti solo ieri e solo la città di Torino, parlano di 70mila esemplari venduti sugli 85mila arrivati. Oltre a 5mila cartoline, 5.500 tessere, 1.000 folder e 5mila buste primo giorno. Tutti riguardanti il 60 centesimi dedicato alla “Fiat 500”. Ora si stanno attendendo le nuove forniture da Roma, che comunque restano abbondanti: la tiratura complessiva è di 3,5 milioni di pezzi.

Il francobollo è stato tenuto a battesimo, ieri alle 19.30 in piazza Vittorio, da due padrini d’eccezione: il presidente del consiglio di amministrazione Fiat, Luca Cordero di Montezemolo, ed il ministro alle Comunicazioni, Paolo Gentiloni. Quest’ultimo -come ha spiegato all’Agi- è fra coloro che nutrono un buon ricordo dell’utilitaria: “Tutti quelli della mia generazione -ha detto- hanno avuto per vent’anni una 500”.

Intanto, si scopre che anche l’ideatore dell’auto, Dante Giacosa, era collezionista. Lo rivela la figlia Mariella in un’intervista pubblicata oggi dal “Giornale”. “Non mi accorsi mai –rivela- di cambiamenti nella nostra vita dovuti ai suoi successi. Tranne il fatto che la sua posta a casa aumentava di volume. Egli era molto apprezzato all’estero e arrivavano riviste americane, francesi, tedesche, e poi anche pubblicazioni giapponesi con articoli tecnici che riguardavano i suoi progetti. Papà incominciò allora a fare la raccolta dei francobolli, cercando di coinvolgermi in questa impresa: ma io non avevo la sua pazienza!”.

Al Circolo speleologico romano sono soddisfattissimi. Il commento, rilasciato a “Vaccari news” in nome del sodalizio da Federico Sirtori, riguarda il francobollo che uscirà il 9 luglio. È il secondo francobollo che, in qualche modo, tocca l’associazione, oggi ente morale: nacque 103 anni fa in seno alla Società geografica italiana, che i collezionisti conoscono per il 40 lire uscito il 20 marzo 1967. Almeno allora, il tributo dentellato è giunto ad un secolo esatto dalla fondazione.

Ed è proprio alla Società geografica italiana, dislocata a Roma in via della Navicella 12, che lunedì alle ore 18 la carta valore sarà formalmente presentata. All’incontro parteciperà il presidente del Circolo, Valerio Sbordoni.

Il nuovo francobollo costa 1,40 euro, equivalente al secondo porto della lettera ordinaria. Raffigura uno speleologo ritratto di spalle, che esplora una grotta con stalattiti e stalagmiti; in basso a sinistra è rappresentato un pipistrello in volo, scelto come simbolo da chi pratica tali attività.

L’annullo d’occasione sarà disponibile allo spazio filatelia cittadino.

Dopo il bicentenario di Giuseppe Garibaldi, il Risorgimento, con l’obiettivo di avvicinarsi al centocinquantesimo anniversario dell’Unità di Italia, che scoccherà nel 2011.

Così la Federazione fra le società filateliche italiane e il Gruppo parlamentari amici della filatelia si preparano, per la quarta volta, a ritornare nella sala della Lupa di Montecitorio con un nuovo allestimento, intitolato “Quel magnifico biennio”. La data esatta non è ancora stata fissata; per ora si parla genericamente del 2009, ad un secolo e mezzo dalla Seconda guerra d’indipendenza.

“Stiamo lavorando -annuncia a «Vaccari news» il curatore scientifico ed organizzativo, Bruno Crevato-Selvaggi- affinché sia la migliore fra le esposizioni già realizzate in questa sede. Combinerà storia, filatelia, storia postale, storia dell’arte, epistolografia, diplomatica ed altre discipline. Insieme, narreranno le esaltanti vicende che in un paio d’anni condussero all’Unità, attraverso un punto di vista centrale nella società dell’epoca”.

Il percorso verrà strutturato in 84 quadri; ci sarà un prologo che si articola dal 1796 al 1858, poi il corpo principale, sviluppato tra il 1859 ed il 1861. L’epilogo verrà dedicato alle tappe che hanno permesso di concludere l’unificazione, riguardanti il Veneto, Roma, il Trentino, la Venezia Giulia, l’Istria, la Dalmazia”.

Dal punto di vista filatelico, grazie al supporto di collezionisti anche stranieri, saranno ammirabili le maggiori rarità del periodo, alcune delle quali non si vedono da decenni. Previsti, inoltre, dipinti d’epoca a soggetto postale, oggettistica e lettere d’autore.

Già impostato pure il catalogo, in grado di conservare l’insieme anche quando la mostra chiuderà i battenti. Organizzato su due volumi, verrà curato dallo stesso Crevato-Selvaggi, il quale promette “accurate ricerche in tutti gli Archivi di stato italiani che conservano documentazione, in modo da offrire molti dati inediti”.

È festa per la “Fiat 500”: sia per la versione nuova, sia per quella d’epoca. Quest’ultima compare nella carta valore in distribuzione da oggi e in diversi annulli. Fra cui i “primo giorno” impiegati a Torino e Garlenda (Savona), dove ha sede il “Fiat 500 - Club Italia”, uno dei circoli di appassionati. Sono proprio gli esperti che fanno notare come l’immagine utilizzata, ispirata ad un dipinto di Antonio Aimone del 1968, non rispecchi il primo modello dell’auto, ma uno successivo. Lo dimostrano alcuni dettagli, il più evidente dei quali è rappresentato dagli sportelli, che si aprono controvento.

Accanto al francobollo, debuttano sei modellini in scala 1:43, firmati da Poste italiane. Si differenziano fra loro per i colori e le decorazioni applicate; ogni versione costa 4,90 euro.

Punto di riferimento principale per l’anniversario resta Torino, dove sono in calendario numerose iniziative. In piazza Vittorio Veneto, ad esempio, dalle ore 9 di oggi saranno ammirabili 800 esemplari storici, mentre dalle 14 alle 24 opereranno ben sei uffici postali mobili, dove acquistare il francobollo e gli altri prodotti.

Intanto, si promuove il nuovo modello. Il 4 luglio di cinquanta anni fa -ricordano dalla Fiat- Torino festeggiò l’utilitaria con una memorabile sfilata di oltre 150 vetture e oggi la sua erede riceve gli stessi onori con una manifestazione che si protrarrà anche il giorno 5. Oltre alla cittadinanza, l’evento sarà seguito da 7.000 persone provenienti da 63 Paesi di tutto il mondo, tra le quali 3.750 dealer, importatori e rappresentanti di grandi aziende, più di 1.000 giornalisti, circa 100 analisti finanziari, 200 fornitori e 1.000 tra autorità, imprenditori e personaggi del mondo dello spettacolo, della moda e dello sport.

Poi, l’estensione delle proposte in altre trenta città italiane, con particolari scenografie, spettacoli, giochi e musica a tema, iniziative benefiche.

Una semplice quanto triste combinazione, poiché Madrid aveva programmato da tempo il francobollo. Ben prima dell’attentato con cui, il 24 giugno in Libano, sono stati uccisi sei soldati spagnoli dislocati sotto le bandiere dell’Unifil.

L’omaggio dentellato arriverà domani, per ricordare i trent’anni dall’istituzione del ministero alla Difesa e, al tempo stesso, per salutare le missioni di pace garantite dalle Forze armate nazionali. Come hanno sottolineato, nella cerimonia di presentazione, il segretario generale della Politica di difesa, Luís Cuesta, ed il presidente di Correos, José Damián Santiago Martín.

In questo momento, i soldati di re Juan Carlos sono presenti in Bosnia-Erzegovina (nell’ambito dell’Althea-Eufor), Kosovo (Kfor), Afghanistan (Isaf) e, appunto, Libano (Libre hidalgo). La Spagna mantiene inoltre osservatori in diversi mandati Onu e Ue, per un totale di circa 3mila effettivi. Dal 1989 ha partecipato a 52 operazioni di pace, dispiegando 72mila militari.

In base ai calcoli effettuati dalla stessa amministrazione postale, finora il Paese ha emesso 93 francobolli dedicati alle Forze armate.

L’inglese di Oxford è certo diverso da quello californiano, il quale differisce notevolmente dalla parlata che si può ascoltare in Nuova Zelanda. Dove, addirittura, il “kiwi slang” viene formalmente riconosciuto attraverso il sistema postale. Uscirà domani la serie “Classic kiwi”, che riprende venti diverse espressioni locali, ognuna protagonista di un francobollo da mezzo dollaro.

Sono frasi che non è possibile tradurre dando un significato letterale alle singole parole. Ma nessun problema: per scoprirne il senso è sufficiente un... dito! Basta cioè la temperatura corporea per attivare lo speciale inchiostro che copre la parte destra della vignetta, sotto la quale appare la risposta cercata.

Tra i precedenti che impiegano inchiostri evanescenti figurano uno dei francobolli britannici 2001 per il centenario del Premio Nobel, la serie natalizia 2003 dei Paesi Bassi e quella neozelandese del 2006 per la corsa all’oro.

Ci sarà anche l’arcivescovo di Milano, Dionigi Tettamanzi, questa sera a Galliano per celebrare il millenario della basilica dedicata a san Vincenzo. Il cardinale, insieme ai vescovi della Conferenza episcopale lombarda, celebrerà alle ore 21 una funzione religiosa.

Nel frattempo continua la vendita del francobollo in legno. In base ai primi riscontri, la carta valore si stacca agevolmente dal foglio e si incolla su lettere e cartoline altrettanto bene. Forse, però, assorbe un po’ troppo l’inchiostro quando viene obliterata.

Secondo i presenti, il numero di persone che da questa mattina si è presentato a Cantù per l’acquisto è notevole, in tutte le tre postazioni: al complesso monumentale (dove la vendita oggi proseguirà fino alle ore 24), allo sportello filatelico cittadino (chiusura alle 18.30) e alla mostra organizzata dal Circolo filatelico al Centro espositivo “Corte san Rocco” (fino alle 19).

È attesa, insieme all’Ifsda, a Riccione per gli incontri del 31 agosto - 2 settembre. Nel frattempo, l’Association internationale des éditeurs de catalogues de timbres-poste, d’albums et de publications philatéliques -più nota con lo sbrigativo Ascat- ottiene un ulteriore omaggio dentellato da San Marino, previsto per il 24 agosto.

Costa 65 centesimi ed offre una pila di cataloghi ed album destinati ai collezionisti, giusto per evidenziare anche visivamente l’attività del sodalizio. Sodalizio che raccoglie i maggiori operatori del settore a livello planetario, fra cui Vaccari srl.

L’esemplare offre un’informazione decisamente più efficace rispetto al 300 lire che la stessa Repubblica ha varato l’1 settembre 1982. Francobollo, come ricorda Antonietta Bonelli in “Una montagna di francobolli”, dedicato alla costituzione dell’Ascat, “la cui riunione costitutiva ha avuto luogo a San Marino durante le manifestazioni celebrative del primo centenario del francobollo sammarinese”. Cioè nel 1977, trent’anni fa.

La nuova carta valore è tirata in 65.004 esemplari.

Fra le altre amministrazioni postali che nel passato hanno ricordato l’Ascat figura Monaco.

Animazione oggi nel Comasco, dove debutta il francobollo dedicato alla basilica di San Vincenzo in Galliano a Cantù. Francobollo che ha la particolarità di essere prodotto in legno, come ulteriore omaggio alla tradizione della zona e, più in generale, della Brianza.

Un primato per l’Italia, ma certo non un record assoluto. Lo testimoniano il 5 franchi elvetico del 7 settembre 2004 ed altri esempi, ancora precedenti, fra cui alcuni foglietti africani. Sono stati emessi da Gibuti, prodotti per il mezzo secolo di Air France (250 franchi, uscito il 7 ottobre 1983), il bicentenario del pittore e disegnatore John James Audubon (200 franchi del 27 gennaio 1985), la lotta contro la lebbra (500 franchi del 23 marzo 1987), il matrimonio della coppia imperiale giapponese (500 franchi del 10 gennaio 1994). Oppure dal Gabon, per i ventidue anni di indipendenza (2.000 franchi del 17 agosto 1982, riproduce l’okoumé, “ricchezza nazionale”) e per il XIX Congresso mondiale Upu (1.000 franchi del 19 giugno 1984).

Allo scopo di sottolineare la nuova emissione, fino all’8 luglio il Circolo filatelico canturium organizza una mostra al Centro espositivo “Corte san Rocco”, che si trova a Cantù in via Matteotti 39. Oggi resta aperta dalle 9.30 alle 19, gli altri giorni solo al pomeriggio, tra le 15.30 e le 19.30.

C’è la Williams Fw11 pilotata da Nigel Mansell nel 1986. Ma ci sono anche i bolidi guidati da Graham Hill, Stirling Moss, Jackie Stewart, Jim Clark e James Hunt. Tutti in “pole position” per la serie in partenza domani a 3,23 sterline.

È “Grand prix”, omaggio ideato da Londra per i grandi eroi dell’alta velocità su quattro ruote. Oltre al tema facilmente gettonabile, l’occasione è data da due anniversari: il secolo degli sport a motore nazionali e i cinquant’anni della vittoria di Stirling Moss al “British grand prix”.

“Associando -precisa da Royal mail la responsabile delle emissioni speciali, Julietta Edgar- gli uomini e le loro macchine, abbiamo cercato di rappresentare la velocità, la tensione e la storia di questo incredibile sport”.

Dieci anni fa l’ammainabandiera, l’ultimo, definitivo. E la restituzione di Hong Kong a Pechino, dopo 156 anni di dominio britannico.

Al silenzio -almeno per quello che se ne sa in questo momento- del Regno Unito, ora guidato da Gordon Brown- risponde oggi la congiunta, sottoscritta da Hong Kong e Cina Popolare. Cioè, dai protagonisti della teoria “un Paese, due sistemi”, voluta da Deng Xiaoping alla fine degli anni Ottanta. Per Margaret Thatcher la formula rappresentò la scappatoia con cui risolvere una questione sempre più complessa e indifendibile (l’atto di sottoscrizione finì anche su due cartoline distribuite nel 1984 da Pechino).

Al francobollo commemorativo della riunificazione, disponibile nella versione da 1,40 dollari per Hong Kong e da 1,20 yuan per la Cina, si aggiungono altre due cartevalori emesse da quest’ultima con tagli da 1,20 e 1,50 yuan. I quattro pezzi, che hanno tutti significato simbolico, sono anche raccolti in un unico foglietto.

Alla lista occorre aggiungere una ulteriore serie, realizzata solo nella ex colonia. Si tratta di sei esemplari dal costo complessivo di 16,1 dollari ed un foglietto dal valore di 30, destinati a sottolineare il primo decennio della regione amministrativa speciale.

Una piacevole sorpresa anche per il Comune, che ha chiesto agli organizzatori di non chiudere oggi, come inizialmente era previsto. Viene prorogato fino al 15 luglio compreso il percorso lodigiano “Matite d’autore - Vita e satira tra Adda e Po”.

“L’elemento che più ci appaga e ci dà motivo di soddisfazione -spiega a «Vaccari news» Francesco Riboldi, in rappresentanza del Circolo banino- sta nel fatto che la quasi totalità dei visitatori è risultata essere molto attenta ed attratta dal materiale esposto, visitando la mostra con un livello di interesse ed attenzione, nei confronti del materiale esposto, impensabile per una mostra dal taglio essenzialmente filatelico”.

Il punto di attrazione principale è stato, naturalmente, il complesso di plichi umoristici e satirici messi insieme da Giovannino Guareschi e dai lettori del “Candido” mezzo secolo fa. Ma anche gli altri allestimenti, fra cui la raccolta sulla guerra psicologica letta in chiave postale di Gianfranco Pastormerlo, il carteggio dello stesso Guareschi dai lager presentato da Sergio Leali e Stefano Siliberti e le “cartoline lametta” ideate da Giuseppe Novello, hanno trovato l’apprezzamento generale.

A ricordo e a documentazione resta il catalogo omonimo (160 pagine in parte a colori, 14,00 euro, info@cfnb.it), che ripropone in sintesi l’iniziativa.

Un impegno che resta di prestigio, nonostante il compromesso registrato pochi giorni fa a Bruxelles e le ulteriori richieste preannunciate ieri dalla Polonia. Un impegno, comunque, da valorizzare con un’apposita emissione.

Si consumerà formalmente domani il cambio della guardia tra Germania e Portogallo, che si alterneranno alla guida dell’Unione Europea. Ed anche Lisbona, un po’ come ormai tutti i Paesi chiamati, a turno, a presiedere la complessa macchina continentale, sottolinea l’avvenimento pure in posta.

Le priorità politiche definite nel programma congiunto con Berlino e Lubiana, cui alla fine dell’anno passerà il compito di guidare i Ventisette, sono: l’avvenire comune, il consolidamento dello spazio di libertà, di sicurezza e di giustizia, il rafforzamento del ruolo esterno nei settori dello sviluppo, delle relazioni economiche e della sicurezza.

Per quella che è la terza presidenza portoghese domani verranno varati un francobollo da 61 centesimi e un foglietto da 2,45 euro. Entrambi propongono uno dei luoghi più caratteristici della capitale, il “Terreiro do Paço”, simbolo del potere politico ma anche luogo di incontro. Con una particolarità: i bordi laterali delle cartevalori presentano, per la prima volta nel Paese lusitano, la perforazione di sicurezza, nel caso specifico a forma di croce. Un accorgimento che, garantiscono agli sportelli, da ora in poi verrà impiegato tutte le volte che sarà tecnicamente realizzabile.

Un libro? Può costare anche mezzo euro. Basta approfittare della promozione che Vaccari srl ha lanciato per l’area “1x1”.

“È la prima volta -conferma la responsabile commerciale, Silvia Vaccari- che la nostra azienda introduce sconti in questa sezione. Sezione dove, di norma, le copie disponibili per il singolo titolo sono appena una. Si tratta di volumi usati e nuovi, riguardanti la filatelia e la storia postale italiana ed estera, le poste militare, marittima ed aerea. Si possono trovare anche cataloghi (categoria in cui ci sono le maggiori offerte), decreti e regolamenti postali, riviste, opere di storia e di storia militare (come le collane di Mursia o dello Stato maggiore dell’Esercito), oltre a numerose curiosità”.

Gli sconti variano in funzione del singolo articolo e possono arrivare fino al 60% del prezzo di copertina. La promozione resterà in vigore fino al 15 luglio.