Protagonista, per il fine settimana che si sta aprendo, la “Perla verde”. Sarà visitabile da oggi e fino a domenica la “59ª Fiera internazionale del francobollo”. Ospitata al palazzo del Turismo in piazzale Ceccarini 10, propone il convegno commerciale con le amministrazioni postali (fra cui, per la prima volta, la Cina Popolare), gli operatori e l’allestimento “Elogio del francobollo - Stamp on stamp”.

“Vaccari news” ha chiesto un primo commento al coordinatore generale degli eventi collezionistici internazionali, Renato Russo. “Come è noto –precisa Russo- quest'anno saranno presentati a Riccione tutti e tre i principali cataloghi italiani di francobolli, così come quelli di numismatica e di card. Siamo soddisfatti di aver centrato ancora una volta l’obiettivo prepostoci di confermare quello che non è soltanto l’headline della campagna promozionale: «Riccione capitale europea del collezionismo». Veramente europea considerando la presenza di ben 62 amministrazioni postali, fra partecipazioni dirette e di Paesi rappresentati da agenzie, alla «Fiera internazionale del francobollo» e di tanti operatori esteri soprattutto al salone numismatico nazionale. Ampia la mostra di cimeli museali e di emissioni, veramente un elogio al francobollo”.

Tra gli appuntamenti in calendario figurano gli incontri delle associazioni che riuniscono i commercianti e gli editori specializzati mondiali: l’International federation of stamp dealers associations si troverà oggi alle ore 10.30 e alle 15.30; l’Association internationale des éditeurs de catalogues de timbres-poste, d’albums et de publications philatéliques domani alle 10.30 e alle 15.30.

Agenda occupata anche per gli iscritti all’Unione stampa filatelica italiana (oggi alle 21 e domani alle 16.30), all’Associazione filatelisti italiani professionisti (domani alle 13) e, naturalmente, per i giornalisti interessati ai nuovi cataloghi (domani alle 18.45), alla cui conferenza stampa parteciperanno i rappresentanti di Bolaffi, Sassone e Unificato.

Senza dimenticare le premiazioni, tutte previste per domani: il “Gran premio Riccione dell’arte filatelica” (alle 11.15), il “Francobollo d’oro” e il “Cavallino d’oro” del “Collezionista” (alle 16), il “Fulvio Apollonio” (alle 16.30).

Ad ingresso libero, la Fiera rispetterà i seguenti orari: dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. L’ammainabandiera ed il saluto alla sessantesima edizione è previsto per domenica alle 14.

Paola Ruffo di Calabria, regina del Belgio, sta per compiere settant’anni, essendo nata a Forte dei Marmi (Lucca) l’11 settembre 1937. Da qui la decisione di Bruxelles di renderle omaggio con un’emissione straordinaria: un foglietto da 1,04 euro, al debutto lunedì 3 settembre.

La foto utilizzata -precisano agli sportelli- proviene dalla collezione personale.

Dieci anni fa la moglie di Alberto II era stata protagonista di una congiunta che coinvolse anche l’Italia: il 750 lire propone la sovrana e castel Sant’Angelo (richiamo all’infanzia trascorsa a Roma), mentre il 17 franchi locale offre lo stesso ritratto con villa Belvedere (residenza a Bruxelles della coppia). Entrambi gli esemplari ebbero il battesimo il 23 maggio.

Aumentano i “bit”, persino nelle consegne. Anche perché -ammettono dal ministero alle Comunicazioni- “un numero sempre crescente di operatori sta progettando e avviando la fornitura al pubblico” di servizi di recapito a data o ora certa degli invii, generati elettronicamente con il supporto di tecnologie quali gps e gsm-gprs.

Da qui la decisione del dicastero di predisporre strade più agevoli, abolendo l’obbligo di usare l’abituale modulistica. In alternativa, sono ammessi strumenti di nuova generazione, purché “atti a provare sia il momento del prelievo presso il mittente, sia la data ovvero l’ora e la data di recapito dell’invio”, ai fini della tracciabilità e per dimostrare l’avvenuto recapito alle condizioni prestabilite contrattualmente con il cliente.

Cartacea o virtuale, la documentazione dovrà essere “registrata e conservata per almeno sei mesi a cura del fornitore del servizio”. Dando comunque la possibilità al mittente, e su richiesta al destinatario della corrispondenza, di accedere alle informazioni, anche tramite accesso al proprio sito web.

Pubblicità, tessere, vignette, fumetti, manifesti, locandine cinematografiche, copertine di libri... E naturalmente, cartoline: come scrive Maria Grazia Francalanci in “Cento anni di «Quarto stato»” (M&B publishing), “Fu proprio questo mezzo economico e popolare di propaganda postale a diffondere tra le masse la fama dell’opera”.

La fortuna del “Quarto stato” di Giuseppe Pellizza da Volpedo (1868-1907) prosegue da oltre un secolo. Fino al 16 settembre sarà possibile ammirare l’originale a Milano, non presso la Galleria d’arte moderna ma alla sala delle Cariatidi di palazzo Reale. Nonostante la grandezza del quadro (misura 293x545 centimetri), l’enorme ambiente permette una valorizzazione davvero inconsueta.

L’opera, naturalmente, è ripresa anche da annulli e francobolli, fra i quali spicca il 1.000 lire - 0,52 euro del 15 settembre 2001 che ricorda i cent’anni trascorsi dal completamento del dipinto. Preceduto, il 28 aprile 1990, dal 600 lire che, nel celebrare il secolo della “Festa dei lavoratori”, ne propone una rielaborazione con varie bandiere, fra le quali quella Ue.

Non solo il francobollo italiano, atteso l’1 ottobre (notizia precedente), e poi l’aerogramma vaticano, in calendario a novembre. Per festeggiare i cinque secoli della nascita di Jacopo Barozzi detto “Il Vignola”, la città emiliana ha varato diverse iniziative, che troveranno nell’emissione del 2,80 euro uno fra i momenti più significativi.

“A proposito del francobollo -svela Valeria Vaccari- come comitato promotore erano state predisposte anche delle ipotesi alternative, realizzate dal grafico modenese Fabrizio Annovi. Riprendono lo stesso ritratto scelto poi per la versione definitiva, ma anche altri elementi, come la scala «a chiocciola» di Vignola, molto probabilmente attribuita all’architetto e fotografata per l’occasione da Alfonso Malferrari”.

Offre uno dei ritratti che gli esperti ritengono con maggior certezza attribuibile al commemorato, ripreso dall’opera “Regola delli cinque ordini d’architettura di m. Jacopo Barozzi da Vignola”. E poi la scala Regia di palazzo Farnese a Caprarola (Viterbo), fra le sue opere più famose. È il 2,80 euro con cui l’Italia, per la seconda volta, saluterà esplicitamente l’architetto Jacopo Barozzi detto “Il Vignola”, nato nel centro modenese cinque secoli fa e scomparso a Roma nel 1573.

Seconda volta perché, nel quarto centenario dalla morte, il 21 settembre 1973, uscì un 90 lire, nel quale viene mostrato l’intero complesso edilizio laziale, tratto da un’antica stampa.

Il nuovo tributo, valido per spedire una raccomandata di primo porto per l’interno, debutterà l’1 ottobre, salutato dall’annullo fdc impiegato a Vignola. Verrà formalmente presentato, nel corso di una conferenza stampa organizzata da Comune e Circolo filatelico, mercoledì 26 settembre (ndr: poi rinviata all’1 ottobre).

A firmare il bollettino illustrativo è il presidente della Vaccari srl, Paolo Vaccari. Che Jacopo Barozzi -si legge nel testo di presentazione- “sia da sempre stato considerato uno dei «grandi» architetti rinascimentali, annoverandosi con l’Ammannati, Giulio Romano, Ligorio, Martini, Meleghino, Serlio, Sangallo, Palladio, Paciotto Peruzzi, Sansovino, il Vasari ed altri ancora, è un fatto accertato e più volte sostenuto anche dal Vasari, e non solo. Ciò malgrado la sua fama e quella celebrità che meritava, forse anche a causa del suo carattere austero che non ha mai ostentato vanità ma solo professionalità e profondissima devozione verso i principi della sua architettura, hanno stentato, e non poco, a mantenersi nei secoli”.

Paolo Vaccari già nel 2002 aveva realizzato il bollettino per il 41 centesimi dedicato al centenario del francobollo parmense.

Un fatto che ha messo definitivamente la parola “fine” al Ventennio e alla Seconda guerra mondiale.

Tra il 29 ed il 30 agosto 1957, la salma di Benito Mussolini, per oltre undici anni nascosta dal Governo a Cerro Maggiore (Milano), venne traslata a Predappio (Forlì) e posta nella cappella della famiglia.

Lo ricorda l’indagine storica “La salma nascosta - Mussolini dopo piazzale Loreto da Cerro Maggiore a Predappio (1946-1957)”. Il volume è edito da Vaccari srl in collaborazione con il Comune di Cerro Maggiore; ripercorre le circostanze, che a tratti assumono i colori del giallo, subite dai resti del dittatore.

“Nell’esatto anniversario -precisa la responsabile editoriale dell’azienda, Valeria Vaccari- abbiamo voluto riprendere il lavoro. La prima edizione, uscita nel 2004, ha riscosso un notevole successo ed è da tempo esaurita. Altri lettori potranno così scoprire la questione, che letta oggi ha quasi dell’incredibile”.

Le recensioni -precisa il sindaco di Cerro Maggiore, Antonio Lazzati- “hanno trovato spazio sui media nazionali e il saggio è stato citato nella bibliografia di altri lavori. Un esemplare del libro è conservato alla biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Persino una pièce teatrale si è ispirata alle vicende... In effetti la ricerca ha il pregio di aver colmato un vuoto storico e a oggi rimane l’unico testo che ricostruisce in maniera esemplare e minuziosa le vicende della «salma nascosta»”.

Il racconto si sviluppa in 192 pagine, con foto in bianco e nero. Costa 15,00 euro.

Nuovo allestimento per il Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa, ospitato in piazza Vittorio Veneto 1 a Trieste. Fino al 14 ottobre è possibile vedere “Storia e filatelia una sintesi di valori e cultura”.

Protagonista è il francobollo, nelle sue più varie sfaccettature. Vuole essere -spiega la curatrice, Chiara Simon, a «Vaccari news»- una mostra didattica, un approfondimento sulla storia e le caratteristiche del francobollo e della filatelia. “Penso risulterà più utile ai «non addetti ai lavori» e alle scuole, che così scopriranno le origini e le caratteristiche del francobollo, da tutti molto usato, ma in realtà poco conosciuto”: il pubblico generico, infatti, non sa quando e perché è stato inventato e come si fa a collezionarlo.

Il percorso, ad ingresso libero, è visitabile ogni giorno dalle ore 9 alle 13 (domenica dalle 10 alle 12). Parte dalle origini della carta valore, citando poi gli strumenti che servono ai filatelisti, senza dimenticare i cataloghi e le riviste specializzate, per una esposizione utile anche a far capire come, silenziosamente con il passare del tempo, il francobollo abbia acquistato quel ruolo di testimone della storia che oggi possiede.

Ormai archiviata l’emissione del 24 agosto, San Marino dà appuntamento al 3 dicembre, quando, salvo imprevisti, dovrebbe arrivare l’infornata che chiuderà l’anno.

Tre le emissioni in calendario: “Artisti” (tagli da 0,60, 0,65, 1,00, 1,80 euro), “Pari opportunità per tutti” (1,00 euro) e “Natale” (tre francobolli non ancora definiti nei nominali).

Un mercato che, negli ultimi anni, non conosce rallentamenti. È quello delle varietà, dove la domanda resta superiore all’offerta, come testimoniano anche i risultati delle aste più recenti. Ed è in tale contesto che la Sassone ha predisposto la nuova edizione del proprio catalogo riguardante specializzazioni, varietà e storia postale di Luogotenenza, Repubblica e Trieste. Il volume verrà presentato a Riccione, ma “Vaccari news” è già in grado di dare qualche anticipazione.

“È un momento abbastanza brillante -conferma il curatore del lavoro, Gianni Carraro- e le quotazioni, rispetto alla precedente edizione di un anno fa, rispecchiano il trend, con aggiornamenti all’insù tra il 10 ed il 20%. Soprattutto per quanto riguarda il materiale più vecchio, emesso tra 1945 e 1985. Qualche esempio? Il 100 lire «Democratica», la «Tabacco» senza il centro, il «Pinocchio» su carta seta”.

Oltre ad aver corretto gli errori riscontrati, sono state aggiunte nuove voci. Come il 900 lire “Donne nell’arte”, che in realtà ritrae un uomo, ripreso da un dipinto presente nella volta della cappella Sistina (è l’“Ebbrezza di Noè”). “La nostra politica -prosegue Gianni Carraro- è inserire tutto quanto si scopre e si accerta come autentico, indipendentemente dalla sua provenienza. In questo caso parliamo di un progetto di francobollo, arrivato ad una fase avanzata del ciclo produttivo e poi, per qualche ragione, accantonato. Un po’ come successe per l’emissione del K2”.

Il prezzo di copertina del catalogo è di 55,00 euro.

Furto sì, tuttavia speciale. Il postino disonesto questa volta non si è accontentato di pescare nel mucchio dei destinatari qualunque, ma ha puntato direttamente su Elisabetta II.

Un portalettere britannico di sessant'anni -riporta l’Ansa- è stato arrestato per aver sistematicamente sottratto e seppellito la corrispondenza destinata alla regina.

Dopo alcune segnalazioni di un furgone della Royal mail che si aggirava nei dintorni della residenza reale di Sandringham, la polizia ha organizzato un’operazione di sorveglianza. L’appostamento non è durato molto: dopo poche ore, il mezzo è ricomparso. In un boschetto delle vicinanze, gli agenti hanno sorpreso Mark Lister, dipendente dell’ufficio postale di Norfolk, nell’atto di scavare una fossa e seppellirvi numerose lettere.

“Non sappiamo da quanto tempo vada avanti questa storia -ha detto uno dei colleghi del ladro-, o cosa esattamente sia stato sottratto alla regina. È chiaro che Lister sperava di imbattersi in qualche oggetto di valore, e che nessuno ne avrebbe notato la scomparsa. Probabilmente il suo piano era di ritornare in un secondo momento a disseppellire la posta rubata e portarla via con sé”.

Dopo essere stato interrogato dalla polizia, Lister è stato rilasciato ma sospeso dal servizio.

La prima partenza è prevista per oggi, destinazione Lourdes: è l’esito dell’accordo tra la compagnia aerea di Poste italiane, Mistral air, e l’Opera romana pellegrinaggi.

Alla presentazione, questa mattina, sono attesi il presidente dell’Opera, cioè il cardinale Camillo Ruini, l’amministratore delegato del gruppo Poste, Massimo Sarmi, e il presidente della società aerea, Francesco Pizzo.

L’intesa, della durata di cinque anni, prevede l’utilizzo di un Boeing 737-300, con partenze dagli aeroporti di Roma, Verona, Bari, Brindisi, Lamezia Terme, Catania ed Ancona. Fatima, Lourdes, Santiago de Compostela, la Terra Santa, Czestochowa ed il Sinai saranno le destinazioni che verranno raggiunte dal 2008. Il traffico stimato è di circa 150mila passeggeri all’anno.

Aggiornata la Commissione per lo studio e l’elaborazione delle carte valori postali, il gruppo di lavoro che “esprime -precisano dal dicastero- parere sull’immagine da raffigurare sui francobolli, manifestando le proprie valutazioni in merito alle caratteristiche tecniche e all’aspetto grafico”.

Sempre presieduta dall’attuale garante per la concorrenza ed il mercato, Antonio Catricalà, (in questi giorni alle prese con i prezzi dei libri scolastici), comprende rappresentanti dei ministeri alle Comunicazioni, all’Economia e finanze, della Presidenza del Consiglio, dell’Istituto poligrafico e di Poste italiane.

Unico elemento “laico”, nel senso di delegato del mondo collezionistico, è il giornalista Renato Russo, che è anche presidente dell’Unione stampa filatelica italiana.

Due le sostituzioni introdotte, dovute ad un semplice avvicendamento nelle rispettive cariche: il direttore dell’Officina carte valori dell’Ipzs è ora Giuseppe Ghisa (che ha sostituito Luciano Petrone), mentre il consulente del ministro alle Comunicazioni per il settore delle carte valori postali e per le problematiche filateliche è Stefano Gabbuti in luogo di Augusto Preziosi.

La Commissione è stata oggi citata in “Gazzetta ufficiale” tra gli organismi confermati al servizio del dicastero. Le strutture citate -si legge nel testo- “durano in carica tre anni decorrenti dalla data di entrata in vigore del presente decreto”. La durata è prorogabile di altri tre anni. I componenti restano in carica fino alla scadenza del termine “e possono essere confermati una sola volta nel caso di proroga”.

Da dieci anni ritornata alla Cina Popolare, ma con una storia postale e filatelica alle spalle di tutto rispetto. È Hong Kong, l’ex colonia britannica protagonista dello “Yang’s postage stamp & postal history catalogue of Hong Kong”.

Scritto anche in inglese, il pratico manuale ricostruisce la storia dentellata della città a partire dalle produzioni della regina Vittoria, cioè dal 1862, fino ad arrivare alle proposte degli ultimi tempi, sempre più articolate, sgargianti e spesso fogliettate.

I capitoli integrativi comprendono, tra l’altro, framabolli, occupazione giapponese, interi, annulli speciali, libretti. Una sezione repertoria le agenzie postali britanniche presenti in Cina, Giappone ed Estremo Oriente.

Articolato in 184 pagine a colori, costa 20,00 euro.

Il miglior francobollo Ue inciso ed uscito nel 2006? Da Bruxelles non hanno dubbi, è il 45 centesimi italiano dedicato alla Corte costituzionale, attiva da mezzo secolo. A decretarlo sono “Les grands prix de l’art philatélique belge et européen”, iniziativa nata nel 1966 grazie a Guy Harnould ed ora coordinata da Guy Coutant.

Il gruppo di lavoro che ha effettuato la scelta si compone di venticinque esperti provenienti dal mondo collezionistico ed artistico, anche se alla decisione contribuisce il pubblico degli appassionati attraverso la rivista delle Poste belghe “Philanews”.

Emessa il 22 aprile e incisa da Antonio Ciaburro, la carta valore offre la “Sala delle udienze”, che ha sede nel palazzo della Consulta in piazza del Quirinale, a Roma. Un lavoro indubbiamente di qualità, anche se la scena, presentandosi vuota, non sembra dare un messaggio funzionale allo scopo della celebrazione.

Oltre al “Grand prix du meilleur timbre gravé de l’Union Européenne” viene attribuito il “Grand prix ambassadeur”, dedicato alle produzioni nazionali. La scelta è caduta sul 46 centesimi con re Leopoldo I, dovuto a Eddie Van Hoef; l’esemplare fa parte del foglietto “175 Anni di Democrazia”, uscito il 20 febbraio.

La cerimonia di consegna dei riconoscimenti si svolgerà l’8 settembre presso il municipio di Bruxelles. L’Italia sarà rappresentata anche dall’ambasciatore Sandro Maria Siggia; invitato anche il direttore della divisione filatelia di Poste italiane, Marisa Giannini.