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Polemiche dentellate anche in Quebec
01 Feb 2008 00:15 - DALL'ESTERO
Uno dei francobolli canadesi che citano l’eredità francofona: è dedicato al capo indiano Membertou, che instaurò una solida relazione con i pionieri francesi
Uno dei francobolli canadesi che citano l’eredità francofona: è dedicato al capo indiano Membertou, che instaurò una solida relazione con i pionieri francesi

Fiume, poi Capodistria. Ancora una volta, quando i francobolli toccano sensibilità storiche, linguistiche o politiche, i toni si alzano. Ma non solo in Italia: una vicenda in qualche modo paragonabile (pur con i dovuti distinguo) sta accadendo in Canada.

Nel Paese nordamericano è querelle fra “Le journal de Montréal” e l’amministrazione postale. Quest’ultima è stata accusata di scordare nei propri francobolli i temi francofoni. L’esempio eclatante sarebbe dato dalla serie, uscita il 29 giugno scorso, che cita quattro artisti, tutti anglofoni, Paul Anka, Gordon Lightfoot, Joni Mitchell ed Anne Murray. Perdendo quindi l’occasione -precisa il periodico- “per onorare almeno una leggenda della canzone del Quebec”.

Ma Postes Canada non ci sta e risponde con una lettera, che “Vaccari news” ha potuto leggere. È firmata dall’addetto stampa dell’azienda, François Legault. Nonostante questa serie non abbia riferimenti diretti -scrive il funzionario- “diversi francobolli che abbiamo emesso in passato e che emetteremo in futuro onorano artisti, istituzioni ed avvenimenti francofoni, particolarmente del Quebec”. Già in distribuzione sono, tanto per citare alcuni esempi degli ultimi tempi, i tributi per il capo nativo filofrancese Membertou, la storica Port-Royal, la spedizione di Samuel de Champlain, il Festival internazionale di jazz di Montréal, il pittore Jean-Paul Lemieux e così via. Fra quelli in procinto di uscire figurano la congiunta con la Francia per i quattro secoli della città di Quebec, attesa in maggio, e poi, in autunno, il saluto al summit della francofonia.

“Con ogni evidenza -conclude François Legault- il Quebec e la francofonia canadese continuano e continueranno ad occupare un posto importante nel programma di francobolli”.

La stessa società, tuttavia, è stata costretta a scusarsi per una dimenticanza: la festa nazionale del Quebec (il 24 giugno, giorno di san Giovanni Battista) non è stata citata nel calendario 2008 distribuito a tutti i dipendenti. Entro il mese di febbraio -assicura la presidente-direttrice generale di Postes Canada, Moya Greene- sarà disponibile la versione integrata, con questa ed altre ricorrenze provinciali.

La serie degli artisti uscita l’anno scorso
Il recentissimo caso di Capodistria
           


Liberalizzazione/3 - La situazione in Italia
31 Gen 2008 16:51 - DALL'ESTERO

Grazie al meccanismo che ha gradualmente ristretto il monopolio, già oggi, accanto a Poste italiane, altri operatori possono fornire prestazioni specializzate, sia nell’ambito del servizio universale, sia al di fuori di esso. In base ai dati resi noti dal ministero alle Comunicazioni, attualmente risultano in attività circa 250 operatori nell’ambito del servizio universale e 1.300 al suo esterno.

Il consumatore, tuttavia, deve per forza rivolgersi a Poste italiane per spedire lettere che abbiano un peso fino a 50 grammi e che non siano caratterizzate da servizi accessori (come il corriere espresso che, oltre alla maggiore rapidità, offre al cliente il ritiro a domicilio, il recapito nelle mani del cliente, la possibilità di cambiare destinazione o altri servizi personalizzati).

In qualità di fornitrice del servizio universale, ora Poste italiane è obbligata ad erogare su tutto il territorio nazionale il servizio postale base (universale): raccolta, trasporto, smistamento e distribuzione di invii postali fino a 2 Kg e di pacchi fino a 20 Kg, nonché i servizi relativi alle spedizioni raccomandate e a quelle assicurate.

Non solo Poste italiane: dal 2011 altri operatori potranno assicurare i servizi base, oggi sottoposti a monopolio
Non solo Poste italiane: dal 2011 altri operatori potranno assicurare i servizi base, oggi sottoposti a monopolio
Il provvedimento e le sue conseguenze
           


Liberalizzazione/2 - Cosa comporta la direttiva europea
31 Gen 2008 16:34 - DALL'ESTERO

Approvando la relazione di Markus Ferber, oggi il Parlamento Europeo ha chiuso la direttiva riguardante il settore postale. Direttiva che -precisano da Strasburgo- impone agli Stati membri di garantire la fornitura del servizio universale. Questo dovrà comprendere almeno la raccolta, lo smistamento, il trasporto e la distribuzione degli invii postali fino a 2 kg e dei pacchi fino a 10 kg (innalzabile fino a 20 kg), nonché raccomandate ed invii con valore dichiarato. Il servizio universale dovrà essere garantito come minimo per cinque giorni lavorativi a settimana. Fatte salve, tuttavia, le circostanze o le condizioni geografiche “eccezionali”.

Gli Stati dovranno assicurare che le tariffe riguardanti il servizio universale siano “ragionevoli” e, come richiesto dal Parlamento, permettano di fornire prestazioni accessibili “all’insieme degli utenti, a prescindere dalla situazione geografica e tenendo conto delle condizioni nazionali specifiche”. Gli Stati potranno mantenere o introdurre un servizio postale gratuito per gli utenti non vedenti e ipovedenti. I prezzi, inoltre, dovranno “essere correlati ai costi”, ma gli Stati potranno decidere di fissare una tariffa unica in tutto il territorio per motivi di interesse pubblico. Ciò, tuttavia, non esclude il diritto del fornitore o dei fornitori del servizio universale di concludere con gli utenti accordi individuali in materia di prezzi. Le tariffe, comprese eventuali tariffe speciali, dovranno essere trasparenti e non discriminatorie.

Previsti obiettivi pubblici in materia di qualità, in particolare per quanto riguarda “i tempi di instradamento, la regolarità e l’affidabilità”. Tale compito spetta agli Stati per i servizi nazionali ed al Parlamento e al Consiglio per quelli transfrontalieri intracomunitari. Per questi ultimi, peraltro, la direttiva conferma gli attuali obiettivi che prevedono la consegna dell'85% degli invii entro tre giorni lavorativi dalla data di deposito ed entro cinque giorni per il 97% degli invii. “Specifiche situazioni infrastrutturali e geografiche” consentono di derogare. Il controllo delle prestazioni dovrà essere effettuato “almeno una volta l’anno”, in modo indipendente da organismi esterni e alle condizioni normalizzate che saranno fissate a livello continentale. I risultati di questa valutazione dovranno essere resi pubblici.

Nero su bianco l’obbligo di procedure trasparenti, semplici e poco onerose per la gestione dei reclami presentati dagli utenti, prevedendo, nei casi giustificati, “un sistema di rimborso e/o compensazione”. Gli Stati sono anche chiamati a incoraggiare lo sviluppo di sistemi extragiudiziali indipendenti con cui risolvere le controversie.

Al fine di assicurare il servizio universale, gli Stati potranno designare una o più imprese che coprano tutto il territorio nazionale. Potranno anche designare più imprese per fornire i diversi elementi del servizio universale e/o coprire differenti parti del loro territorio. Ma dovranno garantire che le condizioni cui viene affidato il servizio universale “si basino su principi di trasparenza, non discriminazione e proporzionalità, garantendo in tal modo la continuità della fornitura del servizio universale e tenendo conto del ruolo importante che questo svolge nella coesione sociale e territoriale”.

Gli appalti riguardanti il servizio universale potranno essere bilanciati da fondi pubblici o con altri criteri, nel caso gli obblighi derivanti comportino un costo netto.

Per i servizi che esulano dall’ambito di applicazione del servizio universale, gli Stati potranno introdurre autorizzazioni generali, subordinate però a clausole che garantiscano la riservatezza della corrispondenza, la sicurezza del funzionamento della rete in materia di trasporto di sostanze pericolose, il rispetto delle condizioni di lavoro e dei sistemi di sicurezza sociale e, nei casi in cui sia giustificato, la protezione dei dati, la tutela dell’ambiente e l’assetto territoriale.

Norme comuni ed aggiornate per tutta l'Europa postale: è una delle conseguenze del provvedimento chiuso oggi
Norme comuni ed aggiornate per tutta l'Europa postale: è una delle conseguenze del provvedimento chiuso oggi
L'esito del dibattito
           


Liberalizzazione/1 - L’Europarlamento conferma, si parte dal 2011
31 Gen 2008 15:29 - DALL'ESTERO

Quasi una mera presa d’atto: il provvedimento, che il Parlamento Europeo aveva modificato l’11 luglio 2007, e il Consiglio aveva accettato l’1 ottobre, è tornato all’assemblea di Strasburgo, la quale oggi l’ha confermato in seconda lettura. Un passaggio obbligatorio, coerente con le procedure comunitarie.

Il mercato postale, dunque, non verrà liberalizzato l’anno prossimo ma solo dall’1 gennaio 2011, peraltro con una dilazione al 2013 destinata ad alcuni Paesi (Grecia, Lussemburgo e tutti i nuovi aderenti, tranne Bulgaria, Estonia e Slovenia). È l’ultima tappa di un lungo percorso avviato nel 1997, ma la più importante: riguarda infatti le lettere ordinarie fino a 50 grammi, essendo quelle più pesanti già svincolate.

Il passaggio successivo è la pubblicazione della direttiva in “Gazzetta ufficiale”.

Ora -precisano dall’istituzione- “gli Stati membri non potranno concedere né mantenere in vigore «diritti esclusivi o speciali per l'instaurazione e la fornitura di servizi postali» (raccolta, smistamento, trasporto e distribuzione degli invii postali). Si tratta, in sostanza, del tramonto dei monopoli statali, sottolineato anche dal fatto che la definizione di «rete postale pubblica» è stata sostituita da quella di «rete postale», tout court”.

Una nuova fase del servizio postale europeo; comincerà nel 2011
Una nuova fase del servizio postale europeo; comincerà nel 2011
La tappa del luglio 2007...
...e quella di ottobre
           


Il Comitato ex allievi - “Questa è la nostra proposta”
31 Gen 2008 10:53 - EMISSIONI ITALIA

Una foto d’epoca dell’edificio: è l’idea che il Comitato ex allievi del “Carlo Combi” ha per il discusso francobollo, atteso in data che oggi non è ancora formalizzata.

“Un bozzetto nato per gioco”, precisa, in rappresentanza dello stesso Comitato, Piero Valente. “Serve solo -aggiunge in questa intervista a «Vaccari news»- per mostrare come dovrebbe essere realizzato. E, da quello che ci risulta, è più o meno l’immagine, adattata graficamente, scelta per la carta valore”.

Se sulla vignetta c’è sostanziale accordo, manca sulle diciture. Il recente comunicato di Poste italiane avverte che la titolazione definitiva è “Già Liceo Combi oggi R.Carli - Capodistria”. “Messa così -prosegue Piero Valente- sembra che questa scuola slovena per la minoranza italiana sia l’erede e la continuazione del «Combi»; finisce che il francobollo celebra una scuola slovena. Noi, la specificazione «R.Carli» non la abbiamo mai citata nella richiesta ufficiale, presentata al ministero delle Comunicazioni nel 2003. A Roma, certamente, non sapevano dell’esistenza della scuola, per cui è sicuro che l’input è partito dalla Slovenia. Niente di più falso, visto che per quanto ci riguarda il «Combi» è stato cancellato dalla storia nel febbraio del 1950, quando, con una azione vandalica, i titini distrussero a martellate tutte le lapidi storiche dell’atrio, rimossero il monumento del cortile con la torretta del sommergibile «Giacinto Pullino» di Nazario Sauro inviandola in fonderia ed espulsero tutto il corpo docente. Cosa sia successo in seguito, non ci interessa saperlo”.

“Lo spirito della richiesta -conclude- era solo di ricordare il nostro antico istituto, nato nel 1675 con un decreto del doge Nicolò Sagredo”.

Intanto, dall’Unione degli istriani, il presidente Massimiliano Lacota annuncia che, oltre ad un erinnofilo, ricorrerà ai personalizzabili austriaci. Ottenuti, precisano da Vienna, non con un accordo formale con Österreichische post ag (intesa che, a livello centrale, non risulta), ma probabilmente ricorrendo a qualche circolo filatelico.

Il bozzetto messo a punto dal Comitato ex allievi, probabile base per il francobollo
Il bozzetto messo a punto dal Comitato ex allievi, probabile base per il francobollo
La versione di Poste italiane e i fatti degli ultimi giorni
           


Veterinaria: il lavoro, la collezione, il libro
31 Gen 2008 00:30 - LIBRI E CATALOGHI
La copertina del volume
La copertina del volume

“Tra i colleghi chi non ha in mente il Burgelat, il Ramon, il Calmette, l’Hutyra e il Marek e tanti altri uomini celebri che hanno fatto grande la Veterinaria?” A porsi la domanda è il segretario della Fondazione iniziative zooprofilattiche e zootecniche di Brescia, Stefano Capretti. Il quale precisa che tutti questi esperti “sono ricordati anche sui francobolli”.

La presa di coscienza giunge grazie alla “Piccola storia della medicina veterinaria raccontata dai francobolli”, 236 pagine a colori (senza indicazione di prezzo) dovute a Franco Guarda e edite dalla stessa Fondazione.

Oltre ad insegnare alla facoltà di Medicina veterinaria dell’Università di Torino, l’autore è collezionista. Anzi, lui stesso si considera “un appassionato di filatelia tematica con un grande entusiasmo per la veterinaria”, che si è divertito a scrivere il libro traendo il materiale (a fianco delle cartevalori figurano annulli, affrancature meccaniche, cartoline ed altro) dalla propria raccolta.

Lo studio, ampliato, è alla sua seconda edizione ed offre un piccolo saggio storico sulla specializzazione scientifica. Buona parte del volume è però dedicata ad illustrare come la disciplina venga affrontata negli oggetti postali, dalla mitologia e dalle pitture rupestri sino alla moderna “pet therapy”.

Nel 2005 la prima edizione
La Fondazione iniziative zooprofilattiche e zootecniche
           




Non teme crisi il risparmio postale
30 Gen 2008 17:08 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Futuro roseo per la Cassa depositi e prestiti, che oggi ha definito il budget 2008
Futuro roseo per la Cassa depositi e prestiti, che oggi ha definito il budget 2008

Pur in un contesto di turbolenza dei mercati finanziari (i problemi registrati dalle borse mondiali lo dimostrano), il risparmio postale nel 2007 è cresciuto “oltre le attese”. Ecco perché “si prevedono anche per il 2008 buoni risultati operativi e la conferma della redditività complessiva conseguita” nello scorso anno.

Questo grazie alla raccolta svolta in posta. Ad affermarlo è la Cassa depositi e prestiti, che oggi ha riunito il consiglio di amministrazione della società, presieduto da Alfonso Iozzo, per approvare il budget 2008.

Ma non c’è solo il risparmio postale. Per quanto riguarda le previsioni sui volumi di attività, “le aree caratterizzate dai maggiori tassi di crescita saranno gli impieghi della gestione ordinaria e le erogazioni a valere sul fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca”.

La Cassa, con il 35% delle azioni, è il secondo referente di Poste italiane spa; il primo è il ministero dell'Economia e delle finanze, che detiene il restante 65%.

           


Guglielmo Marconi... espone a Trieste
30 Gen 2008 14:33 - APPUNTAMENTI
L'1,25 lire della serie emessa il 24 gennaio 1938 per ricordare lo scienziato
L'1,25 lire della serie emessa il 24 gennaio 1938 per ricordare lo scienziato

Venne ricordato già il 24 gennaio 1938, a pochi mesi dalla scomparsa. Allora, l’Italia gli dedicò tre francobolli, la base per una collezione che -anche grazie a notevoli contributi provenienti dall’estero- è decisamente sostenuta.

Ed ora, dal 31 gennaio al 25 febbraio, Guglielmo Marconi finisce al Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa, che si trova a Trieste in piazza Vittorio Veneto 1.

Sin dalla fondazione -spiegano gli organizzatori- la struttura ospita nel suo ambito esterno alcuni reperti originali della mitica nave “Elettra”, “elementi che appartengono al patrimonio culturale di Poste italiane”. E dopo la recente inaugurazione di uno spazio dedicato alla radiotelegrafia, la direzione del Museo, insieme all’assessorato alla cultura del Comune di Trieste e in collaborazione con il Circolo filatelico “Guglielmo Marconi” di Sasso Marconi (Bologna), ha deciso di allestire la mostra “Marconi nella filatelia”.

Si tratta di una rassegna di documenti -francobolli, cartoline, annulli speciali, telegrammi, affrancature meccaniche, lettere oceaniche e marconigrammi- prestati da Antonello Caputo, Giuseppe Dall’Olio, Giancarlo Morolli e Giuliano Nanni. Materiali “che rappresentano un ulteriore, inedito e curioso tributo alla figura del noto scienziato, con particolare riguardo per lo sviluppo della radio nelle sue diverse forme”.

Il percorso verrà inaugurato domani alle ore 12.

Uno dei marconigrammi che verranno proposti nel percorso
Uno dei marconigrammi che verranno proposti nel percorso
Gli ultimi sviluppi del Museo
           




Modulistica vaticana - Dopo il blu, il verde
30 Gen 2008 00:30 - VATICANO

In attesa della prima emissione di francobolli vaticani, programmata per marzo, l’Ufficio filatelico e numismatico prosegue nel suo intervento per razionalizzare la corrispondenza inviata dai collezionisti.

Dopo il modulo blu (da impiegare per le ordinazioni filateliche), ecco quello verde. Serve a richiedere le produzioni numismatiche ma anche quegli articoli che, in realtà, non sono né carne né pesce. Come la “busta filatelico-numismatica” in distribuzione domani, che ricorda gli ottant’anni compiuti da Benedetto XVI.

Il modulo verde, riguardante gli ordini a carattere numismatico
Il modulo verde, riguardante gli ordini a carattere numismatico
Il primo modello
La «busta filatelico-numismatica» in uscita domani
           


Con Fanfani torna la Costituzione
29 Gen 2008 13:07 - EMISSIONI ITALIA
Uno dei francobolli, questo non dentellato, emessi nel 1965 dal Paraguay: in secondo piano, dietro a Paolo VI, si vedono Sithu U Thant e, ultimo a destra, Amintore Fanfani
Uno dei francobolli, questo non dentellato, emessi nel 1965 dal Paraguay: in secondo piano, dietro a Paolo VI, si vedono Sithu U Thant e, ultimo a destra, Amintore Fanfani

“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. Anche se la carta valore dimentica la fonte, non è difficile individuare da dove proviene la frase: è il primo articolo della Costituzione italiana, entrata in vigore sessant’anni fa ed oggetto di un francobollo commemorativo uscito il 2 gennaio. Frase presente nel commemorativo di Amintore Fanfani, atteso per il 6 febbraio, perché è stato il politico democristiano -e storico dell’economia- a proporla.

Nato a Pieve Santo Stefano (Arezzo) il 6 febbraio 1908, partecipò ai lavori della Costituente. Dal 1947 al 1950 è stato ministro del Lavoro e operò per una legge che favorisse la costruzione di case riservate ai lavoratori, tanto che il provvedimento divenne noto come “piano Fanfani”.

È stato segretario della Dc tra 1954 e 1959 e poi tra 1973 e 1975, nonché sei volte presidente del Consiglio, fra 1958 e 1987. Guidò il primo governo di centrosinistra.

Come presidente dell’Assemblea generale Onu, carica mantenuta dal 1965 al 1966, è citato in una serie del Paraguay emessa il 19 novembre 1965 per celebrare la visita di Paolo VI al “Palazzo di vetro”. Degli otto esemplari (oltre ad un foglietto) prodotti e replicati nella versione non dentellata, due -quelli da 0,10 e 0,50 guarani- lo associano a Giovanni Battista Montini e al segretario generale dell’Onu allora in carica, il birmano Sithu U Thant.

Amintore Fanfani è morto a Roma il 20 novembre 1999.

Il francobollo vale 1,00 euro, un taglio... tondo, che a tariffario corrisponde ad una lettera fino a 20 grammi per l’Oceania. Verrà tenuto a battesimo da due annulli, uno impiegato all’ufficio postale del paese aretino e l’altro allo spazio filatelia di Roma.

L'omaggio per il politico italiano sarà disponibile dal 6 febbraio
L'omaggio per il politico italiano sarà disponibile dal 6 febbraio
Il francobollo per la Costituzione
           




“Combi-Carli”, Poste italiane corregge il nome
29 Gen 2008 11:39 - EMISSIONI ITALIA
Il francobollo del 24 marzo 2003 con Gian Rinaldo Carli e l'ex Liceo di Pisino d'Istria distrutto nel 1943
Il francobollo del 24 marzo 2003 con Gian Rinaldo Carli e l'ex Liceo di Pisino d'Istria distrutto nel 1943

“L’emissione filatelica originariamente programmata per il giorno 9 febbraio 2008 è stata rinviata per un’imprecisione nella denominazione. L’esatta titolazione è infatti «Già Liceo Combi oggi R.Carli - Capodistria»”.

Con queste parole e senza indicare una data precisa, Poste italiane ha comunicato ieri ad alcune testate, e solo oggi ad altre, la sua versione dei fatti circa il francobollo al centro delle polemiche. Francobollo che inizia la sua “storia” il 15 marzo 2006, quando il ministero alle Comunicazioni formalizza la scelta, affrontata in Consulta, di citare nella serie “Scuole e università” “il Liceo classico Dante Alighieri di Gorizia e il Liceo ginnasio Carlo Combi già di Capodistria”.

Il 29 novembre 2007, nel momento in cui mette a punto il nuovo programma, Poste italiane lo identifica come “Francobollo ordinario serie tematica «Scuole e università» dedicato al Liceo ginnasio «Carlo Combi», già di Capodistria”. Poi diventato, in un secondo elenco della società datato 22 gennaio 2008, “Francobollo serie tematica «Scuole e università» dedicato a «già Liceo-ginnasio Carlo Combi oggi Rinaldo Carli Capodistria»”.

Intanto, è ancora polemica. L’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia definisce la situazione “paradossale”. “Il francobollo -si legge in una nota- doveva celebrare lo storico Liceo Combi di Capodistria, che nulla ha a che fare con l’attuale denominazione e utilizzo della scuola. È evidente la caduta di stile anche in questa occasione: ci si è voluti sottomettere al desiderio sloveno di indicare l’attuale istituto. Ma perché mai Poste italiane dovrebbe celebrare una scuola slovena? Ha una valenza storica il «Combi» di Capodistria per la sua tradizione, così come indicato dalla Consulta” per l’emissione delle cartevalori postali e la filatelia.

“Nell’incontro tra il Governo e la Federazione degli esuli - gruppo di lavoro di competenza del ministero degli Esteri - che avrà luogo il 6 febbraio” -aggiunge il presidente della delegazione di Trieste dei Dalmati nel mondo, Renzo de’ Vidovich- “verrà sollevato anche il problema delle illecite pressioni esercitate dal Governo sloveno sul ministero degli Esteri italiano, che hanno determinato la sospensione dell’emissione del francobollo commemorativo dell’ex Liceo-ginnasio Carlo Combi, nonché sulla richiesta di aggiungere la scritta «oggi Rinaldo Carli». I dalmati italiani nel mondo nel mentre esprimono il proprio disappunto per il fatto che la notizia sia stata appresa solo dal mutamento del programma delle Poste italiane pubblicato su internet, senza neppure una comunicazione ufficiale, chiedono fin d’ora che venga mantenuta la data dell’emissione, che coincideva con le manifestazioni del Giorno del Ricordo, anche perché il rinvio appare del tutto ingiustificato. Non si comprendono, infatti, le ragioni della sospensione, collegata alla presidenza slovena dell’Unione Europea che durerà fino a giugno, che appaiono ispirate solo alla volontà di ridimensionare l’importanza del Giorno del Ricordo e del francobollo”.

Nessun problema, almeno ora, per il secondo esemplare, riguardante l’istituto di Gorizia. Nel calendario è previsto a settembre, in coppia con un altro tributo, dedicato all’Università degli studi di Perugia.

Nonostante certe anticipazioni di stampa, alle ore 15 di oggi fonti ufficiali hanno confermato a “Vaccari news” che la data dell’emissione per il discusso francobollo “è da definire”.

I fatti di ieri
           


Parlami d’amore, anzi... scrivimi
29 Gen 2008 00:15 - APPUNTAMENTI
Tra gli oggetti proposti alla mostra, spicca «Le dernier amour du Petit prince», ultima corrispondenza illustrata di Antoine de Saint-Exupéry; qui un particolare (collezione privata, diritti riservati)
Tra gli oggetti proposti alla mostra, spicca «Le dernier amour du Petit prince», ultima corrispondenza illustrata di Antoine de Saint-Exupéry; qui un particolare (collezione privata, diritti riservati)

Non soltanto i “soliti” francobolli. Per la festa dedicata a san Valentino, Parigi promuove una mostra incentrata sulle lettere d’amore. Visitabile fino al 20 aprile presso il Musée des lettres et manuscrits (8, rue Nesle), si intitola “Parlez-moi d’amour”.

Sotto teca, una selezione di missive firmate da politici (fra cui Napolone e Alessandro II), scrittori e poeti (Alexandre Dumas padre, Victor Hugo, Anatole France, Guy de Maupassant, Paul Verlaine, Guillaume Apollinaire), artisti (Théodore Géricault, Francis Picabia), cantanti ed attori (Jean Marais, Edith Piaf). “L’abbondante corrispondenza -precisano gli organizzatori- che suscita ogni separazione amorosa, trabocca di sorprese e arditezze! Siano infiammate, torride, civettuole, platoniche o febbrili, le lettere d’amore sono sempre commoventi e spesso appassionanti da leggere”.

Al percorso vengono affiancati libri, fotografie, cartoline, scatole e specchi in tema, oltre ad una vera e propria chicca: l’ultima corrispondenza illustrata con acquerello di Antoine de Saint-Exupéry, “Le dernier amour du Petit prince”.

Il programma, infine, prevede letture e spettacoli, tavole rotonde, concorsi ed altri eventi. Naturalmente, una giornata speciale è prevista per il 14 febbraio.

Sono visibili documenti come questa lettera di Napoleone a Joséphine de Beauharnais (appartenente al Musée des lettres et manuscrits) e la cartolina «Le langage des baisers» (collezione privata)
Sono visibili documenti come questa lettera di Napoleone a Joséphine de Beauharnais (appartenente al Musée des lettres et manuscrits) e la cartolina «Le langage des baisers» (collezione privata)
Per saperne di più sul Musée des lettres et manuscrits (sito in francese)
La serie francese del cuore 2008
           




Ex Liceo, monta il clamore
28 Gen 2008 17:59 - EMISSIONI ITALIA

Non solo l’Unione degli istriani: lo spettro di una “Fiume 2” comincia ad agitare anche la carta stampata. Tra le testate che hanno già ripreso la notizia riguardante il rinvio del 60 centesimi per l’ex Liceo ginnasio “Carlo Combi” figurano “Il messaggero veneto” e “Il piccolo”.

L’onorevole Carlo Giovanardi -riporta il quotidiano triestino- attribuisce la responsabilità del rinvio al ministero agli Affari esteri, “per non creare problemi con la Slovenia”. Ed aggiunge che “la dicitura «liceo Combi già di Capodistria» era stata criticata nelle scorse settimane dalla commissione filatelica che avrebbe deciso comunque di modificarla”.

Intanto, sorge la curiosità per questa scuola, che adesso è intitolata all’economista Gian Rinaldo Carli, nato a Capodistria nel 1720 e morto a Milano nel 1795. Personaggio che i filatelisti già conoscono, in quanto presente in un altro francobollo italiano, dalla vita decisamente più tranquilla. È il 41 centesimi del 24 marzo 2003, dedicato ad un secondo edificio scolastico a lui intitolato. Si trovava a Pisino d’Istria (oggi Pazin, Croazia) ma venne distrutto dai bombardamenti tedeschi nel 1943.

Il Ginnasio di Koper-Capodistria ha una storia antica: fondato nel 1612 con il nome di Collegio dei nobili, rappresenta la prima scuola laica cittadina; l’esperienza, tuttavia, dura poco. È solo nel 1675 -ricordano ora dalla realtà didattica- che Venezia ne approva la riapertura. I ragazzi riprendono a frequentarlo nel 1676 e sette anni dopo si trasferiscono nel nuovo edificio, quello che ancora oggi accoglie gli studenti. Se gli austriaci, dopo la caduta del dominio veneziano, confermano la missione del Collegio, i francesi lo trasformano in Liceo ed estendono le cattedre ai professori laici. Chiusa la parentesi napoleonica, nel 1814 diventa Ginnasio giustinopolitano e conserva la lingua di Dante, almeno per qualche decennio.

Dopo il 1918 ritorna sotto la piena giurisdizione italiana, assumendo il nome del letterato istriano Carlo Combi (Capodistria 1827, Venezia 1884). Nome e funzione che rimangono immutati anche al termine del Secondo conflitto mondiale ed al passaggio di Capodistria alla Jugoslavia. “Con l’esodo degli italiani dall’Istria, nel periodo del dopoguerra il numero di iscritti ebbe un forte e quasi definitivo calo. Poi, fortunatamente, ebbe inizio una lenta ripresa, fino ai giorni nostri quando il numero di iscritti si è ormai consolidato”. All’indipendenza della Slovenia l’istituto viene dedicato all’illuminista e poligrafo Gian Rinaldo Carli.

Il Liceo, oggi (fonte: Ginnasio «Gian Rinaldo Carli», Koper)
Il Liceo, oggi (fonte: Ginnasio «Gian Rinaldo Carli», Koper)
La vicenda del rinvio
Il francobollo del 2003 dedicato alla vecchia scuola di Pisino d’Istria
           


Piccoli centri: il servizio non va
28 Gen 2008 12:31 - NOTIZIE DALL'ITALIA

Non solo le grandi città, anche i paesi più minuti subiscono i disservizi di Poste italiane. Così, il Coordinamento nazionale piccoli comuni italiani, “dopo aver svolto una doverosa analisi sulla situazione di autentico disagio sociale provocato”, chiede le dimissioni dell’intero vertice della società.

“Dalle valli alpine ai monti siciliani -si legge in una nota- il disagio prodotto da Poste italiane ai cittadini è notevole come dimostrano le migliaia di proteste che arrivano quotidianamente al Coordinamento piccoli comuni. Per milioni di cittadini residenti nei piccoli comuni, soprattutto quelli montani, il livello di disservizio ha raggiunto limiti inaccettabili”.

In molti luoghi il recapito non è adeguatamente e nei tempi dovuti garantito, e per numerose località il servizio a giorni alterni è ormai prassi consolidata. Un disagio che investe anche le aree metropolitane e soprattutto i quartieri più popolari delle grandi metropoli.

“La situazione -commenta il portavoce dei Piccoli comuni, Virgilio Caivano- è destinata a peggiorare con l’approvazione da parte dell’Unione Europea di misure che vanno verso la privatizzazione del servizio postale in Europa”. Privatizzazione che dovrebbe tornare all’Europarlamento proprio questa settimana.

In materia di ritardi, nei giorni scorsi le associazioni dei lavoratori postali hanno addirittura predisposto una lettera tipo, in cui si rivolgono ai sindaci delle zone coinvolte, invitandoli ad incontri informativi. Nel documento ammettono che “non vengono garantite le prestazioni assicurate nel contratto di programma in essere fra Poste ed il Governo e dalla carta della qualità sottoscritta con le associazioni dei consumatori”.

Non solo le grandi città: anche i piccoli centri risentono dei disservizi postali
Non solo le grandi città: anche i piccoli centri risentono dei disservizi postali
           




Giovanni Ialongo resta commissario straordinario Ipost
28 Gen 2008 12:01 - NOTIZIE DALL'ITALIA

È stato, molto probabilmente, uno degli ultimi decreti firmati da Paolo Gentiloni in qualità di ministro. Riguarda la proroga della gestione commissariale all’Ipost, ossia all’Istituto postelegrafonici, la realtà che segue le forme obbligatorie di previdenza e assistenza rivolte al personale che dipende da Poste italiane e dalle società collegate.

“Al fine di garantire la continuità dell’azione amministrativa dell’ente e delle finalità pubbliche dallo stesso perseguite” -si legge nel testo- appare opportuno “prorogare temporaneamente il commissariamento”, rinnovando il mandato fino al prossimo 30 settembre.

Nell’incarico è stato confermato, con poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, Giovanni Ialongo. In questo periodo “continuano ad operare, nelle rispettive funzioni”, il consiglio di indirizzo e vigilanza, il direttore generale e il collegio dei revisori dei conti.

Intanto, la crisi di governo rende difficile rinnovare a breve termine i mandati di rilievo in scadenza. Fra essi figura quello riguardante il gruppo dirigente di Poste italiane, a cominciare dall’amministratore delegato Massimo Sarmi. In una nota diffusa oggi dall’Ansa, il centrodestra chiede che non si tocchi nulla prima delle elezioni, perché “spetta al prossimo governo decidere”.

Giovanni Ialongo (a sinistra, in primo piano) con Paolo Gentiloni
Giovanni Ialongo (a sinistra, in primo piano) con Paolo Gentiloni
La precedente decisione sull’Ipost
Massimo Sarmi e il suo mandato in scadenza
           


Dopo Fiume, Capodistria? È già polemica per il rinvio
28 Gen 2008 10:09 - EMISSIONI ITALIA

Dopo il problema del francobollo per Fiume, bloccato e alla fine rinviato per le pressioni della Croazia, ci sarebbe quello della carta valore riguardante l’ex Liceo ginnasio “Carlo Combi”, posticipata per le pressioni della Slovenia? L’Unione degli istriani - Libera provincia dell’Istria in esilio è sicura. Il dentello sarebbe stato accantonato per precise esigenze politiche.

Come “Vaccari news” aveva annunciato venerdì, il 60 centesimi appartenente alla serie “Scuole e università” non uscirà più il 9 febbraio (in concomitanza con la “Giornata del Ricordo dell’esodo e del dramma delle foibe”), ma è stato rinviato in data non definita, compresa tra giugno e luglio.

La motivazione di tale scelta, secondo quanto rivelato dall’Unione degli istriani, “sarebbe l’ennesimo cedimento alle richieste -questa volta della Slovenia- per non turbare politicamente gli ambienti politici del piccolo Stato durante il semestre di presidenza di turno dell’Ue”.

“Da fonti giornalistiche con le quali siamo incessantemente in contatto” -conferma il presidente dell’Unione, Massimiliano Lacota- “abbiamo avuto l’informazione che l’emissione del francobollo dedicato allo storico Liceo ginnasio Carlo Combi, vanto di tutti i capodistriani, è stata differita addirittura alla prossima estate, per soddisfare una precisa richiesta del Governo sloveno”, quando il mandato semestrale al vertice della Ue sarà assolto.

L’Unione degli istriani ha inviato una nota a Poste italiane ed all’ex ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, nella quale viene chiesto “di dichiarare doverosamente i motivi che hanno indotto ad assumere la decisione di posticipare l’uscita del francobollo, ignorando del tutto che l’emissione è stata calendarizzata”, in modo da rientrare nell’ambito delle manifestazioni per la “Giornata del Ricordo”.

Allo studio ci sarebbe l’ipotesi, espressa dall’associazione degli esuli, di realizzare in alternativa un erinnofilo.

Un momento della presentazione del francobollo per Fiume, il 10 dicembre scorso a Milano
Un momento della presentazione del francobollo per Fiume, il 10 dicembre scorso a Milano
Le modiche al programma, con il rinvio del francobollo per Capodistria
La vicenda della carta valore per Fiume
           




Anche i tabaccai vogliono trasferire soldi
28 Gen 2008 00:15 - NOTIZIE DALL'ITALIA
La Federazione italiana tabaccai sostiene i propri aderenti che vogliono sviluppare i servizi di trasferimento denaro
La Federazione italiana tabaccai sostiene i propri aderenti che vogliono sviluppare i servizi di trasferimento denaro

Trasferire denaro rende. Ad accorgersene non sono solo le poste. Ora anche i tabaccai, da sempre (perlomeno in Italia) dei piccoli uffici postali meglio distribuiti sul territorio e soprattutto senza file da fare, guardano al settore.

La Federazione della categoria, la Fit, promuove infatti fra i suoi aderenti l’accordo con l’intermediario finanziario Finint. Dietro c’è Western union, lo stesso colosso mondiale che già lavora con la società di Massimo Sarmi.

Chi aderisce -spiega la Federazione italiana tabaccai ai propri iscritti- ottiene due vantaggi: “è una nuova fonte di reddito, grazie alla riconoscibilità del marchio, attira nuova clientela nel vostro punto vendita”.

La locandina promozionale
La locandina promozionale
           


Modena - La posta ai tempi del Ducato
27 Gen 2008 00:15 - LIBRI E CATALOGHI
Il libro dedicato alla storia del Ducato modenese è edito da Artioli
Il libro dedicato alla storia del Ducato modenese è edito da Artioli

Modena, capitale. Lo è stata per 261 anni, gli stessi ai quali è dedicato il volume “Ducato di Modena & Reggio 1598-1859”. Edito da Artioli per conto del Banco San Geminiano e San Prospero di Modena - Gruppo banco popolare, offre 322 pagine a colori di grande formato e costa 80,00 euro (su richiesta a Vaccari srl).

Il periodo -scrive il coordinatore del lavoro, Paolo Vasco Ferrari- “ha avuto un forte riscontro nelle attività economico-amministrative, nella vita di corte, nella politica estera, nelle corporazioni, ed in tutte quelle proprie di una città che, seppure piccola, esprimeva questa alta dignità”.

L’intento è fornire “un quadro di insieme che consenta di dare una appropriata collocazione” al Ducato nella prospettiva italiana di quei secoli, “attraverso un percorso che interessa l’iconografia e la vita dei duchi, le alleanze matrimoniali, le modalità di espansione del territorio, soffermandosi su quanto prodotto in campo culturale, artistico ed artigianale”. Si parla, quindi, di storia, governanti, stemmi e distinzioni, monete, medaglie, arti e mestieri, stampa, arte.

Ma si parla anche di posta e di francobolli, questi ultimi introdotti nel 1852. Ad illustrare l’argomento è stato invitato Paolo Vaccari. “Ho voluto -spiega lo stesso esperto- offrire un colpo d'occhio di cosa la posta del Ducato ci ha lasciato. Visto il tipo di pubblico eterogeneo cui il libro è destinato, non ho approfondito l’argomento nei dettagli tecnici. Mi interessava, invece, proporre a chi è interessato alla storia locale una panoramica, in grado di rappresentare il nostro settore e le sue possibilità”. Spazio, dunque, alle scelte organizzative preparatorie, alle prove, agli aspetti produttivi della serie con l’aquila estense e di quella del Governo provvisorio. Il saggio offre anche diversi documenti affrancati; uno riporta il timbro con lo stemma sabaudo, ideato in modo da coprire l’emblema della casata precedente. Un nuovo capitolo si era così aperto...

Una parte dell'articolo di Paolo Vaccari
Una parte dell'articolo di Paolo Vaccari
           




Piacenza chiude superando i 4mila visitatori
26 Gen 2008 18:10 - APPUNTAMENTI
Chiusa la 23ª «Pantheon», la manifestazione piacentina che, per tradizione, segnala la ripresa delle attività dopo la pausa natalizia
Chiusa la 23ª «Pantheon», la manifestazione piacentina che, per tradizione, segnala la ripresa delle attività dopo la pausa natalizia

Calato il sipario sulla 23ª edizione di “Pantheon”, la manifestazione ospitata alla Fiera di Piacenza ieri pomeriggio ed oggi che, come di consueto, riavvia le attività dopo la pausa natalizia.

Buona l’affluenza di pubblico, soprattutto questa mattina: in certi momenti si faceva davvero fatica a camminare tra le corsie. Corsie che proponevano stand di filatelia, numismatica, cartoline ed altro ancora. Senza dimenticare la piccola mostra dedicata a Diabolik e quella di manifesti e proiettori d’antan.

Alla chiusura definitiva delle ore 17, i visitatori paganti sono risultati 4.016.

Intanto, è stato reso noto il calendario degli appuntamenti piacentini, fino al 2011. Un modo per agevolare chi propone altre iniziative e gli stessi espositori. “È anche un modo -spiega a «Vaccari news», in rappresentanza degli organizzatori, Benedetto D’Anna- per dare la possibilità ai visitatori di programmarsi. Questa volta, per favorire la partecipazione, abbiamo contribuito a pagare le spese di trasporto a tre pullman di appassionati, provenienti da Alessandria, Livorno e Pordenone: sono ulteriori 117 persone entrate, gratis, grazie alla promozione. Anche il biglietto d’ingresso, che a Piacenza costa (per i maggiorenni) 3,50 euro, non necessariamente rappresenta un freno: se i visitatori trovano quello che cercano, ritornano. Come ritornano i commercianti che restano soddisfatti”.

Una delle corsie questa mattina
Una delle corsie questa mattina
L'annuncio della manifestazione
           


Giotto, Leonardo, Botticelli... Parigi saluta i grandi artisti
26 Gen 2008 11:30 - DALL'ESTERO

Una galleria d’eccezione, e per giunta che parla anche l’italiano. Esce oggi in prevendita (la distribuzione generale da lunedì) il libretto francese dedicato a dieci pittori classici, di cui vengono rappresentati altrettanti capolavori.

Apre la minigalleria un maestro del XIII secolo, Giotto di Bondone, per il quale è stato scelto l’affresco “Predica di san Francesco agli uccelli”. Collocato nella basilica Superiore ad Assisi, vede come protagonista il “Poverello”.

Segue, in ordine cronologico, il Botticelli, tra gli artefici del XV secolo. Sua à “La nascita di Venere”, conservata agli Uffizi.

Più articolata è la... sala virtuale del XVI secolo, che cita Raffaello con “La bella giardiniera”, Leonardo da Vinci con “La Gioconda”, Quentin Metsys con “Il cambiavalute e sua moglie” (tutte le opere sono al Louvre) e Giuseppe Arcimboldo con “L’Estate” (l’originale, in realtà, si trova a Vienna ma è più famosa la copia, dovuta allo stesso autore, presente al Louvre).

Tre gli artisti eletti in rappresentanza del XVII secolo. Sono Claude Gellée detto “Il Lorrain”, di cui è stato individuato “Porto di mare al tramonto”, Diego Vélasquez con “L’infanta Maria Margherita” (entrambi i lavori sono ubicati al Louvre) nonché Johannes Vermeer per la “Ragazza con l’orecchino di perla (o con turbante)” (Mauritshuis dell’Aia).

Chiude la pinacoteca Jacques-Louis David, del quale viene citata un’altra icona: “Napoleone che valica il Gran San Bernardo” (Musée du château de Malmaison, Rueil-Malmaison).

Ogni francobollo è in vendita a 54 centesimi, equivalente al porto necessario per spedire una lettera prioritaria fino a 20 grammi per l’interno.

I dieci capolavori dentellati proposti dalla Francia
I dieci capolavori dentellati proposti dalla Francia
           




Francobolli e annulli per il “Giorno della Memoria”
26 Gen 2008 00:15 - DALL'ESTERO
L'annullo in uso oggi a Romagnano Sesia
L'annullo in uso oggi a Romagnano Sesia

Uffici postali aperti, domani. Ma per una buona causa: Israele e Nazioni Unite varano infatti una emissione congiunta per il “Giorno della Memoria”, ossia per il ricordo della persecuzione subita dagli ebrei durante la dittatura nazista. Ogni anno, anche in Italia, si intende ricordare quel 27 gennaio del 1945, quando le avanguardie sovietiche raggiunsero il primo dei campi di concentramento, Auschwitz-Birkenau, e confermarono al mondo quello che già si mormorava ma al quale non si voleva credere.

Non si tratta solo di rendere omaggio alle vittime. Dobbiamo anche -ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon- “andare oltre i ricordi, e accertarci che le nuove generazioni conoscano questa parte della storia. Dobbiamo applicare le lezioni dell’Olocausto al mondo di oggi. E dobbiamo fare del nostro meglio in modo che tutte le popolazioni possano godere delle protezioni e dei diritti che le Nazioni Unite rappresentano”.

Quattro i francobolli in uscita, tutti con lo stesso soggetto: il filo spinato che si trasforma in fiore con lo slogan: “Memoria ed oltre”. Tre vengono emessi dal “Palazzo di vetro” nelle monete abituali (0,41 dollari, 0,85 franchi e 0,65 euro); l’ultimo giunge da Tel Aviv (taglio da 4,60 shekel).

Fra le iniziative in Italia, la mostra a Romagnano Sesia (Novara), promossa dal Centro italiano filatelia resistenza, che resterà aperta oggi dalle ore 10 alle 18 presso il Museo comunale. In contemporanea, verrà impiegato un annullo commemorativo.

Per l’occasione, si parlerà di posta anche all’Italian cultural institute di Londra. Dove lunedì alle 18.30 verrà presentata la collezione di Gianfranco Moscati, il cui nucleo centrale, un anno fa, è stato donato all’Imperial war museum.

I quattro francobolli firmati da Onu e Israele; usciranno domani
I quattro francobolli firmati da Onu e Israele; usciranno domani
La recente iniziativa di Cesano Maderno
L'appuntamento di Londra con Gianfranco Moscati (sito in inglese)
           


Giuseppe Verdelocco, l’incisore dei castelli
25 Gen 2008 20:15 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il 50 lire dedicato a Niccolò Tommaseo
Il 50 lire dedicato a Niccolò Tommaseo

Erano anni che non lavorava più ai francobolli, ma ha dato una sua impronta, soprattutto per quanto riguarda le emissioni italiane. Dopo Tullio Mele, è spirato Giuseppe Verdelocco. Il fatto è avvenuto ieri, a Roma.

Incisore del Poligrafico fino al 1992, ha al suo attivo diversi commemorativi, a cominciare dal 50 lire per Niccolò Tommaseo del 30 luglio 1974.

Parecchi sono poi gli esemplari della serie “Castelli d’Italia” che ha firmato: dell’infornata uscita il 22 settembre 1980 gli appartengono il 30 (Santa Severa), il 120 (Lombardia, Enna), il 170 (Serralunga d’Alba), il 350 (Mussomeli), il 400 (Imperatore, Prato), il 500 (Rovereto), l’800 (rocca Maggiore, Assisi), il 900 (Saint-Pierre) e il 1.000 (Montagnana) lire. Anche alcune integrazioni dell’ordinaria sono dovute a Giuseppe Verdelocco, come i due esemplari del 25 luglio 1985, cioè il 50 (Scilla) ed il 450 (Piobbico, Pesaro) lire, oppure buona parte di quelli dell’1 marzo 1988: oltre al 50 ed al 450, riproposti confezionati in modo diverso, anche il 100 (Santa Severa), il 650 (Serralunga d’Alba) ed il 750 (Venafro) lire. Ancora, va aggiunto, del 23 marzo 1991, l’800 lire (rocca Maggiore, Assisi).

Manieri pure tra le cartoline, in particolare quelle del 31 marzo 1988 da 550 (San Giorgio, Mantova) e del 29 ottobre 1990 da 650 (Acaya-Vernole, Lecce) lire.

Alcuni dei francobolli della serie «Castelli d'Italia» dovuti a Giuseppe Verdelocco
Alcuni dei francobolli della serie «Castelli d'Italia» dovuti a Giuseppe Verdelocco
La scomparsa di Tullio Mele
           




Poste e lavoratori, c’è l’accordo
25 Gen 2008 20:00 - NOTIZIE DALL'ITALIA

Accordo trovato e sottoscritto. Quindi -sottolineano dalla Cisl- sciopero sospeso, anche se non revocato. Poste italiane e le sei rappresentanze sindacali più importanti (Slc-Cgil, Slp-Cisl, Uil post, Failp-Cisal, Sailp-Confsal e Ugl comunicazioni) hanno ricomposto la rottura, partendo dall’intesa sottoscritta il 15 settembre 2006.

L’esame odierno ha riguardato recapito ed uffici postali.

Con riferimento al recapito, precisa il verbale, le parti “hanno condiviso la necessità di pervenire a modifiche del modello organizzativo sulla base delle valutazioni emerse nella discussione e anche delle ulteriori valutazioni, che saranno complessivamente oggetto di specifico confronto negoziale da realizzarsi entro il 31 gennaio”. In particolare, l’esame si concentrerà sul “recapito dedicato”, le “consegne speciali” e gli indici concernenti i carichi di lavoro e gli apporti produttivi. La volontà è riequilibrare con dati aggiornati il numero delle zone, i civici ad alto traffico e il rapporto fra le tre articolazioni, cioè “recapito universale”, “recapito dedicato” e “consegne speciali”. Il nuovo modello verrà introdotto sperimentalmente fino al 30 aprile nei centri non ancora interessati dalla riorganizzazione e in quelli dove sono stati riscontrati problemi.

Per quanto riguarda gli uffici postali, le parti hanno riconfermato le previsioni precedenti, sia in tema di quantificazione degli sportellisti, sia in materia di organici. Prevista “una forte accelerazione delle assunzioni da graduatoria”.

Accordo siglato tra la società e i sindacati
Accordo siglato tra la società e i sindacati
Lo sciopero proclamato dalla Slp-Cisl
Il caso Lombardia
           


Quadruplica l’omaggio a “Italia 2009”. Mistero per i diciottenni
25 Gen 2008 17:03 - EMISSIONI ITALIA

Passano da uno a quatto i dentelli per la manifestazione internazionale dell’anno prossimo e, intanto, dall’elenco delle produzioni 2008 “scompare” il francobollo per i diciottenni. Frutto, quest’ultimo, delle difficoltà riscontrate in Consulta e della scelta di approfondimento assunta il 17 dicembre dal ministro Paolo Gentiloni. Rinvio che ora, con la crisi di governo, potrebbe dilatarsi ancora di più.

Ma non sono le uniche novità. Vanno infatti segnalati alcuni aggiustamenti di calendario e, soprattutto, l’aggiunta di date esatte e valori per quasi tutte le integrazioni adottate un mese fa.

Stando alle ultime notizie, l’annuncio postale per “Italia 2009” si articolerà in due momenti. Il primo è fissato per il 7 marzo, quando -in occasione di “Milanofil”- debutteranno un francobollo da 60 ed un altro da 65. Per avere il secondo saluto occorrerà attendere il 10 ottobre e “Romafil”: in questa sede arriveranno altri due esemplari, dal costo di 85 centesimi e 1,00 euro.

Nel breve periodo, febbraio si conferma come un mese impegnativo, con uscite stabilite nei giorni 6 (francobollo per Amintore Fanfani), 8 (Borsa italiana), 12 (Olivetti), 18 (Giuseppe Piermarini), 20 (Cnel), 23 (Dorando Pietri) e 25 (“Nel blu dipinto di blu”). Rispetto alla versione precedente del programma, è rinviato tra giugno e luglio il 60 centesimi per l’ex Liceo ginnasio “Carlo Combi” di Capodistria e viene aggiunto l’analogo taglio per la canzone portata al successo mondiale da Domenico Modugno.

Diverse le novità apportate al programma 2008 firmato da Poste italiane
Diverse le novità apportate al programma 2008 firmato da Poste italiane
L’annuncio di «Italia 2009»
Le decisioni della Consulta un mese fa
Il programma italiano aggiornato (file rtf)
           


Svizzera - Referendum popolare per la serie di supporto
25 Gen 2008 15:18 - DALL'ESTERO
Il francobollo che promuove i Campionati europei, in calendario per il 4 marzo
Il francobollo che promuove i Campionati europei, in calendario per il 4 marzo

Non solo Vienna: anche Berna sta andando nel... pallone. Colpa di “Euro 2008”, le cui fasi finali sono in programma dal 7 al 29 giugno.

“Il nostro Paese -confermano da oltralpe- organizza insieme con l’Austria gli Europei di calcio 2008. Si tratta di un evento sportivo di grande importanza”. È la prima volta che, in una manifestazione di questo genere, “la domanda di biglietti supera di gran lunga l’offerta, e saranno ben 10 miliardi gli spettatori di tutto il mondo che seguiranno la manifestazione al piccolo schermo”.

In campo c’è pure la Nazionale elvetica; ecco perché la Posta “ha pensato ad un incoraggiamento del tutto speciale per la squadra ospitante”. L’8 maggio (il 24 aprile in prevendita) emetterà una carta valore, la cui immagine è sottoposta ad un referendum pubblico. Sei gli artisti in campo, che hanno firmato altrettanti bozzetti: ora, e fino al 31 gennaio, sarà il pubblico a dire la sua, votando l’alternativa preferita.

Ma l’appetito vien mangiando: così, tra coloro che parteciperanno alla scelta, verrà organizzata un’estrazione di cinquanta premi, il primo dei quali è un fondo di Postfinance del valore di duemila franchi.

Questo in attesa delle altre emissioni che la terra di Guglielmo Tell ha predisposto per l’appuntamento. Fra cui, il francobollo con il campo, che uscirà il 4 marzo (immagine in alto).

I sei bozzetti fra i quali scegliere il «Forza Svizzera»
I sei bozzetti fra i quali scegliere il «Forza Svizzera»
Per partecipare al concorso
Le iniziative austriache
           


Dopo le cartevalori, la busta
25 Gen 2008 12:17 - VATICANO

I francobolli, dal costo di 60, 65 ed 85 centesimi, sono usciti il 16 marzo 2007, un mese esatto prima della festa. Ma il prossimo 31 gennaio ci sarà una specie di replica.

Per gli ottant’anni di Benedetto XVI, il Vaticano firma una più collezionistica “busta filatelico-numismatica”. Costa 45,00 euro e comprende le tre cartevalori con l’annullo speciale del 16 aprile 2007 e la moneta commemorativa bimetallica da 2,00 euro.

Quindicimila i plichi predisposti; le assegnazioni -fanno sapere da oltre il Tevere- “verranno effettuate in base alla data di arrivo delle richieste e comunque fino ad esaurimento del prodotto”.

La «busta filatelico-numismatica»
La «busta filatelico-numismatica»
I dettagli dell'emissione 2007
           



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