quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
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Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
- i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
- l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
- i comunicati diramati alla stampa;
- l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
Buona lettura
Lo staff di "Vaccari news"
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La sezione del catalogo comprende complessivamente 1.447 titoli
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La copertina della “Libreria filatelica” |
Dai cataloghi 2009 delle principali case editrici mondiali allo studio di Gérard Lhéritier su “ballon monté” e “boule de Moulins”, dal volume per Simone Tasso di Giorgio Migliavacca e Tarcisio Bottani al numero unico della recentissima mostra di filatelia religiosa organizzata a Roma dell’associazione “Terrasanta”. È la “Libreria filatelica” di Vaccari srl, il catalogo già on-line (con altre novità) la cui versione cartacea sarà distribuita a partire dal convegno di “Romafil”, in calendario tra il 10 ed il 12 ottobre. “Comprende 593 titoli, tutti dedicati alla filatelia, alla storia postale e al collezionismo”, precisa la responsabile editoriale dell’azienda, Valeria Vaccari. “Rispetto all’edizione di un anno fa, 66 voci sono nuove: un numero significativo, che testimonia la vitalità del nostro settore”. In più, va aggiunta la sezione “1x1”, con ulteriori 850 articoli. Qui si possono trovare testi principalmente usati, riviste, decreti e regolamenti postali. Non mancano, naturalmente, le produzioni firmate dalla società vignolese. Ad esempio, vi sono “Letter Mail from and to the Old Italian States 1850-1870” di Mario Mentaschi e Thomas Mathà ed anche, al debutto a Roma, la sua traduzione in italiano. Nella serie “Ritrovati”, altra novità, figura la monografia “Ducato di Parma e Governo Provvisorio. Raccolta di studi”, che raccoglie i primi lavori di Emilio Diena, aggiornati con le ricerche di Paolo Vaccari. Il catalogo, in distribuzione gratuita, conta 152 pagine illustrate a colori; 110 sono dedicate alla “Libreria filatelica”, le restanti alla nuova “Libreria storica”. L’azienda parteciperà con un proprio stand al salone della filatelia di Roma. Chi preferisce prenotare e ritirare direttamente quanto desiderato ha tempo fino a lunedì 6 ottobre.
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Secondo le indagini dei carabinieri, servivano per ingannare i collezionisti
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Sequestrati 150 timbri di varie misure e fogge, in gomma e metallo, che riguardano ad esempio la posta aerea transadriatica di Fiume e Venezia, il lineare “Corrispondenza sottratta da partigiani”, il bollo datario della Prima armata. Utilizzati, secondo le ipotesi, per falsificare la corrispondenza da campo del primo Novecento, al fine di aumentarne la rarità e di conseguenza il valore economico. L’operazione è dovuta al Nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale di Firenze e al reparto operativo di Roma, coadiuvati dall’Arma presente nella città toscana. I militari erano stati allertati grazie a segnalazioni di fonte collezionistica; da qui i controlli presso attività commerciali, case d’asta ed associazioni. Le indagini hanno permesso di identificare un pensionato fiorentino che, perquisito, risultava in possesso dei falsi timbri, “abilmente riprodotti da originali dell’epoca e di altro materiale filatelico sul conto del quale sono in corso tuttora accertamenti sull’autenticità”. È stato denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di contraffazione. “Si tratta della prima volta -precisa la Federazione fra le società filateliche italiane- in cui viene applicata la legge «Giovanardi» sulla falsificazione di materiale filatelico non più in corso”.
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I testi leggibili di alcuni dei timbri sequestrati |
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Ora presiede la Camera di commercio a Vicenza
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Dalla presidenza di Poste italiane, incarico nel maggio scorso assunto da Giovanni Ialongo, al vertice della Camera di commercio, industria, artigianato ed agricoltura vicentina. Nuova tappa del percorso professionale di Vittorio Mincato. Il quale, dopo l’abbandono del gruppo, aveva declinato l’offerta di Giancarlo Galan per entrare nella giunta della Regione Veneto e seguire le politiche economiche. Vittorio Mincato, che ha un passato come amministratore delegato dell’Eni, è stato eletto ieri dal consiglio dell’ente autonomo per acclamazione; resterà in carica per cinque anni. Il 20 ottobre verrà definita la giunta. Sul suo territorio, la Camera conta oltre 85mila imprese e 27mila artigiani; è stata fondata nel 1811. Nato nel 1936, il neopresidente è al vertice, inoltre, della Fondazione del Centro universitario di organizzazione industriale.
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Vittorio Mincato è ora presidente della Camera di commercio vicentina |
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Promozione per il pacco celere internazionale e sviluppo del servizio di ritiro a domicilio
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Promozioni e sviluppo del servizio per il settore pacchi |
Paghi uno e invii due. Questa volta, non si tratta di uno sbaglio, ma di una effettiva campagna commerciale. Fino all’11 ottobre, con paccocelere internazionale la seconda spedizione è gratuita. Per ogni collo consegnato il mittente riceverà un buono omaggio con cui effettuare un ulteriore inoltro, pesante al massimo cinque chili, nel mondo. La promozione è valida fino ad esaurimento dei coupon; per verificare gli uffici che aderiscono all'iniziativa occorre chiamare il numero verde 803.160. Novità anche per il servizio pacchi interno: il ritiro a domicilio ora è operativo pure ad Ancona, Cagliari, Fermo, Genova, Modena, Parma, Perugia e Pescara. Il costo è di 3,50 euro ad oggetto; con lo stesso importo chi utilizza i carnet prepagati può consegnare fino a tre spedizioni. La cifra scende ancora con le aziende che hanno sottoscritto accordi commerciali. Per concordare il passaggio del fattorino basta chiamare il numero 803.160, dal lunedì al venerdì fra le ore 8.30 e le 18, il sabato dalle 8.30 alle 12.30. Il ritiro verrà effettuato al piano terra dell’indirizzo dichiarato tra le 9 e le 18, dal lunedì al venerdì.
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Parte della serie neozelandese è firmata da giovanissimi; i bozzetti scelti tra i 20mila pervenuti attraverso un concorso
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Bambini protagonisti. Della festa di Natale ma anche dei francobolli che annunciano la ricorrenza. Succede in Nuova Zelanda, che oggi ha emesso la serie augurale. Se i tre esemplari dedicati alla Natività (tagli da 0,50, 1,00 e 1,50 dollari, ripetuti negli adesivi da rotolo a 0,50 e 1,50) sono dovuti all’illustratore Martin Bailey, i restanti tre portano la firma di giovanissimi artisti, scelti dopo un concorso che ha originato 20mila proposte provenienti da 2.400 scuole. Così, Kirsten Fisher-Marsters, di dieci anni, per un ulteriore dentello da mezzo dollaro ha immaginato una pecora con il berretto di Babbo Natale. Un po’ la stessa idea che ha avuto Molly Bruhns, nata sette anni fa. Il suo disegno, un kiwi con il medesimo berretto, campeggia nell’esemplare da 2,50 unità. Meno immediato, almeno per i nostri occhi, è il terzo disegno, trasformato in carta valore da 2,00 dollari. Dovuto alla dodicenne Tamara Jenkin, propone le allegorie locali delle feste. Ossia il pohutukawa, equivalente dell’albero natalizio, e il koru, simbolo maori che celebra il nuovo ciclo.
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I tre francobolli con i soggetti disegnati dagli scolari e, sotto, i tre (due riproposti anche in versione adesiva per rotoli) dell’illustratore Martin Bailey |
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Fino al 27 ottobre, diciotto dipinti a tema postale esposti al winebar “Maciste”. L’autore, Marcello Saolini, intervistato da “Vaccari news”
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Marcello Saolini al lavoro |
Apre questa sera e resterà visibile fino al 27 ottobre presso il winebar “Maciste” di Empoli (via Neri 32, orari 19-23.45, ingresso libero) la mostra personale di Marcello Saolini. L’esposizione, dal titolo “Cartoline di viaggio”, offre diciotto dipinti incentrati sul tema del viaggio e della corrispondenza postale. L’autore è nato a Roma nel 1976; dopo un’infanzia trascorsa in Australia, ha frequentato il liceo artistico e ha cominciato il lavoro nello studio fotografico “Photo 66” di Roma. Attualmente vive in Toscana, dove si occupa di pittura, fotografia e grafica. “Per me -spiega in questa intervista a «Vaccari news»- la mostra rappresenta una riflessione sul nostro modo di comunicare oggi, facendo un confronto fra un modo più calmo e riflessivo come quello postale, che sa ancora regalare tante emozioni, ed uno più efficiente e tecnologico ma assai più freddo, che è la comunicazione telematica di oggi”. Come vengono create le opere, caratterizzate da “francobolli” e “timbri”? “La mia pittura nasce dalla fusione di vari elementi: da disegno, fotografia, grafica ed anche dall’elaborazione digitale di fotografie scattate da me o di «cartoline» appunto, tutto per ampliare le possibilità creative. Alla fine, i dipinti su tela vengono eseguiti rigorosamente a mano, usando vari materiali dall’acrilico allo smalto e perfino la bomboletta spray, per cercare un risultato il più unico e personale possibile. È il mio primo progetto sull’argomento, ma penso di sicuro sarà un tema che svilupperò ulteriormente in futuro”. Perché questo riferimento postale? “L’idea -aggiunge- nasce da una e-mail ricevuta da una mia grandissima amica che vive in Francia, dove si scusava per il modo un po’ «freddo» con cui mi informava che aspettava un bambino. Questo episodio mi ha fatto venire voglia di andare a cercare tutta la nostra corrispondenza postale di tanti anni addietro, e riscoprire il piacere di rileggere le sue lettere, scritte magari anche dieci anni fa. Sono lettere che conservano ancora un fascino molto poetico, cosa che le e-mail di oggi non hanno e di cui non rimane nel tempo nessuna traccia”. Che significato ha una cartolina vera? “In tanti anni e in tutti i viaggi che ho fatto fin da piccolo ho sempre avuto la passione di spedire ad amici o a me stesso cartoline dei posti che visitavo; penso che questa passione abbia influenzato il mio modo di dipingere. Le cartoline possono godere di un vastissimo pubblico di ammiratori; dall’appassionato più evoluto o semplicemente dal turista più distratto, in pochi sanno resistere al loro intramontabile fascino”. Filatelista? “Da bambino avevo una piccola collezione di francobolli”. Alla serata inaugurale è prevista la performance del musicista Marco Caverni, che eseguirà brani del suo repertorio e classici jazz.
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Il pieghevole pubblicitario e, sotto, due delle opere esposte |
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In meno di un anno, superato il mezzo milione di “sim”
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Se i costi dei conti correnti postali, nonostante le proteste diffuse da associazioni come Federconsumatori, sono aumentati, telefonare può essere più conveniente. A condizione, però, di aderire al nuovo piano tariffario di Poste mobile. Si chiama “Caro vecchio operatore, ti saluto!” la campagna firmata dalla società del gruppo Poste italiane. Operativa da oggi al 30 novembre, si rivolge a chi decide di cambiare gestore. Compiuta la procedura scegliendo il piano “Convenienza”, tutte le chiamate nazionali costeranno 11 cent al minuto, senza scatto alla risposta. Lo stesso importo è valido per gli “sms”. In questi giorni il marchio ha superato il mezzo milione di “sim”, venduto in meno di un anno. Il successo -commenta l’amministratore delegato, Massimo Sarmi- “è l’effetto dell’introduzione di tecnologie e servizi d’avanguardia e di una strategia commerciale che inverte la tendenza al rincaro dei costi e propone le tariffe più convenienti nel confronto con gli altri operatori. In questo modo abbiamo contribuito a far crescere ed evolvere un mercato maturo”.
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La società di telefonia si avvale del sostegno pubblicitario diffuso anche attraverso gli uffici postali |
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Clamoroso svarione sul bordo del francobollo “La donna nell’arte”
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Poligrafico bocciato in... matematica. Circolano fogli del 10 centesimi “La donna nell’arte”, il francobollo con la statua femminile in terracotta e sotto l’indicazione “Ipzs spa”, con un clamoroso svarione. Il singolo esemplare si presenta senza anomalie, perché la sorpresa è sul bordo della confezione. Dove si legge: “Il foglio di cento francobolli vale € 5,00”. In base alle informazioni raccolte da “Vaccari news”, non sarebbe... un saldo di fine stagione. Gli sportelli postali avrebbero ricevuto la disposizione di staccare il margine incriminato prima di porre in vendita le cartevalori. Che dirà il ministro all’Istruzione, Mariastella Gelmini?
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Non è una svendita al 50%, ma un errore di stampa |
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I soci rinnovano parte del gruppo dirigente. Tra gli obiettivi, sviluppare il sito
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L'esperto Carlo Sopracordevole presiederà l'Ufi ancora per tre anni |
Secondo mandato consecutivo per Carlo Sopracordevole: l’assemblea dell’Unione filatelisti interofili gli ha confermato l’incarico di vertice per altri tre anni. Accanto a lui figurano il nuovo vicepresidente Enio Spurio, il segretario e tesoriere Giancarlo Casoli, i consiglieri Mauro Mirolli e Flavio Pini. Come probiviri la scelta è caduta su Riccardo Bodo, Piero Corsi e Orazio Sillano, mentre alla mansione di revisore sono stati chiamati Luca Lavagnino e Valentino Vannelli. “Rispetto al passato -spiega Carlo Sopracordevole a «Vaccari news»- la squadra è stata parzialmente rinnovata, con l’ingresso di nuovi nomi e una disposizione diversa delle cariche. Tra gli impegni che ci siamo assunti figura l’incremento delle pubblicazioni interne e lo sviluppo del nostro sito. Quello ora on-line deve necessariamente essere implementato. Lo seguirà da vicino Enio Spurio, che si occuperà anche del nostro trimestrale «L’intero postale», mentre Marco Mirolli è stato incaricato di curare le aste sociali”. L’assemblea, svoltasi nel fine settimana a San Colombano al Lambro (Milano), ha dato la possibilità di aggiornare lo statuto, il cui nuovo testo invita tacitamente -ma non vincola- il presidente uscente a non candidarsi oltre due mandati. “Di contenuto spesso pregevole -conclude l’esperto- la decina di collezioni, esposte grazie al supporto del Circolo filatelico numismatico banino”.
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Da sinistra: il segretario Giancarlo Casoli, il presidente onorario Franco Filanci, il presidente dell’assemblea Emilio Zucchi, il presidente Ufi Carlo Sopracordevole, i consiglieri Mauro Mirolli ed Enio Spurio |
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Ultimo giorno prima delle variazioni tariffarie
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Bancoposta più caro; i primi ritocchi in vigore da domani |
Pagare, da domani, sarà più caro. Dall’1 ottobre -annuncia Poste italiane- “è prevista una variazione di 0,10 euro sulla commissione del bollettino di conto corrente pagato allo sportello”. Che, quindi, sale del 10%, passando da 1,00 euro a 1,10 euro. Resta invece invariato a 0,77 euro il balzello “per i clienti che hanno raggiunto i 70 anni di età”. Non è l’unico ritocco riguardante il bancoposta. Ancora domani prende il via una serie di variazioni che, adeguandosi all’indice Istat, colpisce soprattutto i correntisti. L’estratto conto resterà gratis solo se si accetta una periodicità trimestrale (finora era mensile); dall’1 novembre, poi, risulteranno più salati pure i bonifici (da 2,00 a 2,50 euro). Il pacchetto di aggiornamenti già annunciato si completerà solo a gennaio, quando la commissione unitaria di incasso dei bollettini passerà da 1,00 a 1,10 euro.
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Tra le bandiere dei Paesi membri figura quella italiana
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Il nuovo francobollo |
La sigla, forse, è nota soltanto agli addetti ai lavori, ma la Namsa, cioè il principale organismo Nato di gestione e sostegno logistico, fu fondata in Francia nel 1958. Dieci anni dopo, a causa del raffreddamento di Parigi nei confronti dell’Organizzazione, emigrò a Capellen, in Lussemburgo. I settori di intervento della Namsa comprendono, fra gli altri, il sostegno alle operazioni militari della Nato, l’approvvigionamento comune di ricambi ed altri beni, la fornitura dei servizi necessari a sostenere i diversi sistemi d’arma impiegati. Compiti in questi ultimi anni decisamente aumentati, avendo esteso l’operato in più progetti di smilitarizzazione mirati a distruggere mine anti-uomo, munizioni convenzionali ed armi leggere. Per celebrare il giro di boa, oggi il Granducato emette un 70 centesimi commemorativo, nel quale la cifra “50” è composta dalle bandiere dei ventisei Paesi attualmente membri, Italia compresa. Un omaggio particolare, anche se -avrebbe detto l’ambasciatore della Russia presso la Nato, Dmitry Rogozin, riferendosi agli attriti delle ultime settimane -quest’ultima “non è un’associazione di collezionisti di francobolli... ma un’alleanza militare”.
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L'anniversario è stato citato anche attraverso l'affrancatura meccanica
della struttura (immagine: Carlo Cetteo Cipriani) |
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Nella terra dei Savorgnàn di Brazzà, l’incontro con il pronipote di Detalmo, Roberto Pirzio Biroli
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L'ingresso della mostra, allestita presso l'ex chiesa della Fratta |
Pensare che il suo avo, Detalmo Savorgnàn di Brazzà, rimasto sconosciuto fino a pochissimi anni fa, sarebbe stato l’ideatore del primo modello di affrancatura meccanica realmente utilizzato per posta. Lasciando, quindi, all’Italia il primato dell’invenzione. Per questo, dopo aver organizzato la propria assemblea nazionale a San Daniele del Friuli (Udine), l’Associazione italiana collezionisti di affrancature meccaniche ha voluto conoscere l’erede. È Roberto Pirzio Biroli; insieme al fratello Corrado rappresenta il pronipote dell’inventore. L’inconsueto incontro si è svolto nell’ex chiesa della Fratta, dove sotto teca sono finite diciotto collezioni meccanofile. Puntualmente esaminate con il rappresentante di tale vivace famiglia. Un secondo antenato, l’esploratore Pietro, fratello di Detalmo, è citato in un francobollo italiano uscito il 14 settembre 2005, ma è presente in diverse cartevalori africane, ad esempio nella serie di Gabon emessa il 17 febbraio 1930 come segnatasse, in quella di posta ordinaria del 26 settembre 1932 e nel commemorativo per il centenario dalla fondazione di Franceville, datato 30 giugno 1980. La “due giorni” friulana ha permesso, inoltre, di rinnovare il vertice dell’Aicam. Se il presidente Paolo Padova e il segretario Manlio De Min sono stati confermati, il resto del consiglio direttivo ha visto avvicendarsi tre membri su cinque. Ora è composto da Fabio Bonacina, Gianantonio Gloder, Michele Passoni, Gian Carlo Rota ed Achille Vanara. Paolo Padova ha voluto ricordare il lavoro assicurato fin dal 1982 dalla “vera anima dell’Aicam, Nino Barberis. Senza il suo formidabile apporto di competenza, tempo e impegno, ben difficilmente saremmo arrivati a questo livello”.
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Da sinistra: il rieletto presidente Aicam Paolo Padova, Roberto Pirzio Biroli ed il presidente del Circolo “Lucio Manzini” Sandro Iervasutti |
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Oggi le commemorazioni dentellate; comprendono, fra l’altro, un foglietto ed un carnet di prestigio
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Se il progetto italiano ha rappresentato, forse, una semplice incomprensione (ma il 13 agosto 2004 “La Padania” aprì la prima pagina del quotidiano con il titolo “Arrivano i francobolli regionali”), nel Regno Unito le cose vennero fatte seriamente, ed ora si festeggia il mezzo secolo delle prime emissioni locali, essendo nate il 18 agosto 1958. Per questo Londra ha ripreso, aggiornandoli nel valore, alcuni tagli dell’epoca, caratterizzati da una giovanissima Elisabetta II e dai simboli di Galles e Monmouthshire (in particolare, dragone e porro), Scozia (croce di sant’Andrea, cardo e liocorno porta stendardo), Irlanda del Nord (fiore di lino, mano rossa con stella a sei punte, cancello a cinque sbarre orizzontali). L’emissione celebrativa arriva oggi. Presentata a 3,24 sterline sotto forma di foglietto, contiene nove esemplari (tre per regione, tutti al costo di 36 pence) e una vignetta che sintetizza le diverse realtà. Tra gli altri prodotti in uscita figura un libretto di prestigio da 9,72 sterline, dove il responsabile della sezione filatelica al British postal museum and archive, Douglas Muir, ricostruisce la lunga vicenda che mezzo secolo fa portò alla “deregulation” postale, ai bozzetti e poi all’emissione.
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Il foglietto con i nove esemplari d'epoca aggiornati nel costo, ora equivalente a 36 pence |
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La sede delle Poste veneziane al gruppo Benetton. Sarebbe l’esito della vendita, secondo quanto anticipato dalla stampa
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Da oltre un secolo, l'edificio ospita le Poste centrali cittadine |
Il bando si è chiuso il giorno 22 con alcune candidature, ma una formalizzazione dell’esito non è ancora stata diffusa. Ad anticipare i risultati è tuttavia il quotidiano “La nuova di Venezia e Mestre”, il quale indica nella Edizione property, braccio immobiliare dei Benetton, l’acquirente del fondaco dei Tedeschi, storica sede delle Poste veneziane. In base all’articolo, firmato da Enrico Tantucci, l’offerta ammonterebbe a circa 53 milioni di euro, 2 in più rispetto all’importo minimo stabilito dalla attuale proprietà, che fa capo alla Europa gestioni immobiliari (gruppo Poste italiane). Nel servizio si legge: “Questa volta, come invece era accaduto qualche anno fa, l’asta non è andata deserta, anche perché -nonostante i vincoli urbanistici del Comune che gravano sui circa diecimila metri quadri dell’edificio e che prevedono attualmente solo la destinazione ad uffici pubblici- ca’ Farsetti è disposta ad allentarli, se il progetto presentato da Benetton risulterà interessante per l’Amministrazione, come spiega anche l’assessore al patrimonio Mara Rumiz, senza però fare riferimento all’esito della gara. «Certamente non consentiremo che il fontego dei Tedeschi diventi un nuovo albergo -spiega, a questo proposito, l'assessore Rumiz-. L’attuale destinazione è a uffici pubblici, ma il Comune è disponibile a estenderla parzialmente ad attività commerciali o di rappresentanza, se queste siano inserite in un progetto di valorizzazione”. L’obiettivo del gruppo Benetton -prosegue il giornalista- sarebbe di insediare al fondaco “un «megastore» di forte impatto simbolico, che rappresenti quasi una sorta di immagine globale per il gruppo di Ponzano”.
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Un tempo sede dei mercanti nordeuropei, potrebbe ritornare alle sue origini commerciali |
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A Vasto il collezionista ottiene il doppio oro con i suoi lavori di storia postale
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Il doppio vincitore Emanuele Gabbini |
Novantadue punti, oro grande e gran premio di competizione per lo studio “Aoi - Relazioni postali con l’estero”; 91 punti ed un altro oro grande per “Occupazione anglo-americana in Sicilia - Relazioni postali con l’estero”. Con il doppio riconoscimento, Emanuele Gabbini “sbanca” a Vasto (Chieti), dove in questo fine settimana si è tenuta la mostra voluta dalla Federazione fra le società filateliche italiane e concretizzata con il Circolo filatelico numismatico “Vastophil”. Entrambi i lavori sono stati presentati alla esposizione nazionale in categoria storia postale moderna. Gli altri due partecipanti ai quali la giuria (presidente Giuseppe Di Bella; componenti Franco Giannini, Costantino Gironi, Italo Greppi e Nicolino Parlapiano; aspirante Enzo De Niccolò; commissario federale Bruno Crevato-Selvaggi) ha riconosciuto l’oro grande hanno concorso in aerofilatelia. Sono Flavio Riccitelli, che ha firmato “Il servizio aeropostale con il Sudamerica sulla linea «Mermoz» - Aéropostale e Air France (1928-1940)” totalizzando 91 punti e Carlo Milanesi, in gara attraverso “Voli con elicottero in Italia dai primi esperimenti ai giorni nostri”, collezione valutata un punto in meno. Quanto al percorso di qualificazione, il collegio di esperti ha concesso come livello massimo gli 85 punti, quindi l’oro normale. Andati in aerofilatelia a Francesco Dal Negro per “Assedio di Parigi - Ballons montés” e nella “un quadro” a Claudio Manzati per “Gli usi del 100 lire Risorgimento”.
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Un momento della premiazione: da sinistra, il presidente del collegio giudicante Giuseppe Di Bella, il delegato federale a manifestazioni e giurie Paolo Guglielminetti, il presidente del Circolo ospite Rino Piccirilli, il consigliere federale Nicolino Parlapiano e il vicepresidente del Circolo Giuseppe Galasso |
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Questa mattina a Legnago la consegna del Premio internazionale “San Gabriele”
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È vaticano uno dei precedenti francobolli che riprendono la basilica di Einsiedeln |
È con il foglietto da 85 centesimi per la “Giornata del francobollo”, uscito il 20 novembre scorso, che la Svizzera conquista oggi il Premio internazionale d’arte filatelica “San Gabriele” numero ventisei. La cerimonia è in calendario questa mattina al Museo Fioroni di Legnago (Verona), organizzata dal Circolo filatelico locale. Firmato da Christian Kitzmüller, il blocco propone la chiesa abbaziale e la Madonna nera di Einsiedeln. A scegliere tra le tante emissioni a tema religioso, prodotte nel mondo durante il 2007, sono stati i presidenti delle associazioni Gabriel attive sul pianeta, e con loro Jan Vallo, da poco eletto al vertice dell’Unione mondiale che, come le organizzazioni associate, si ispira all’arcangelo dell’Annunciazione. Il complesso architettonico elvetico sorge nel luogo dove il benedettino ed eremita Meinrado “più di mille anni fa con la sua santa vita e la sua morte -come ricordò Giovanni Paolo II durante la consacrazione del nuovo altare maggiore della basilica-santuario- accese la fiamma della fede e della venerazione di Dio nella cosiddetta «selva oscura». I figli di san Benedetto l’hanno mantenuta ardente attraverso i secoli mediante la loro fedele preghiera e testimonianza di vita e l’hanno trasmessa alle generazioni successive fino al giorno d’oggi”. Per lungo tempo importante punto d’incontro per i pellegrini che si muovevano verso Santiago de Compostela e la tomba dell’apostolo Giacomo, l’abbazia benedettina di Einsiedeln fu fondata nel 934. Quella attuale, in stile barocco, venne eretta in tre tappe tra il 1674 e il 1735, secondo il progetto del monaco Caspar Moosbrugger. Affreschi e stucchi interni furono firmato dei fratelli Asam, che qui hanno realizzato la volta affrescata più estesa di tutta la Svizzera. I due personaggi del gruppo statuario sono rivestiti di preziosi manti che cambiano secondo le festività, lasciando scoperto solo il volto e le mani, mentre il capo della Vergine è cinto dalla corona. Già in passato il “monasterium Einsidlense” approdò al dentello postale. È presente sull’ordinario da 2,00 franchi al debutto il 10 maggio 1960, poi ripreso con i nominali da 1,70 e 2,20 franchi il 4 febbraio 1963. È citato, inoltre, sulla cartolina di uguale costo e data del foglietto premiato. Il 28 febbraio 1961, celebrandosi l’XI centenario del martirio di Meinrado, la Città del Vaticano ha onorato il santo con tre valori, raffigurando sul 100 lire l’abbazia e riservando i tagli minori allo stesso commemorato (30 lire) e alla Vergine col Bambino (40 lire). Da oltre Tevere è giunto anche, era il 20 novembre 1986, il 2.000 lire celebrativo della visita di Karol Wojtyla. Un’ulteriore citazione proviene dal Nicaragua; è il 2 centavos inserito nella serie natalizia del 15 novembre 1975, che propone il coro all’opera.
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Il foglietto elvetico vincitore della selezione 2008; sotto, il rappresentante della Posta svizzera, Reto Godenzi, riceve il premio dal presidente del Premio "San Gabriele", Gianni Fontana |
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I due nuovi cataloghi Michel dedicati all’Europa
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Il Benelux e le Isole Britanniche da un lato; Bielorussia, Moldavia, Polonia, Russia, Ucraina e Urss dall’altra. Non si tratta di una nuova disposizione geopolitica ma, più semplicemente, dei due volumi firmati dalla Michel ancora freschi di inchiostro. Volumi che contribuiscono a rinnovare i cataloghi di francobolli dedicati all’Europa (complessivamente sono sette, Germania esclusa). A livello redazionale -precisano i curatori- oltre ad inserire le novità uscite negli ultimi dodici mesi, sono state sviluppate le descrizioni dei soggetti e aggiunti i risultati di alcune ricerche. Quanto ai prezzi, la revisione ha interessato da un lato Belgio, Eire e varietà di Regno Unito, dall’altro Urss fino al 1948 e poi Russia ed Ucraina. Scritti in tedesco ed illustrati a colori, i volumi costano 53,00 euro l’uno; il numero 6 è sviluppato in 1.200 pagine, il 7 in 1.072.
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Nuovo appuntamento con l’editoria tedesca |
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I celebri gnomi blu, ideati dal fumettista belga Peyo, compiono mezzo secolo. Saranno ricordati lunedì
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Il francobollo con il Puffo Postino, uscito il 20 ottobre 1984; all’epoca, fece scalpore |
In Belgio li chiamano “schtroumpfs”, ma in ogni Paese è stato coniato un termine ad ok. In Italia sono diventati famosi come “puffi”. Sì, proprio gli omini blu, che vivono in casette a forma di fungo e sono sempre in fuga dal terribile Gargamella e dal gatto Birba. Creati dal fumettista belga Peyo (all’anagrafe Pierre Culliford, 1928-1992), compiono mezzo secolo di vita. Per questo Bruxelles non ha badato ad economie, varando un carnet e un blocco, entrambi in uscita lunedì. Si tratta, complessivamente, di quindici francobolli da “1”, indicazione che oggi equivale a 54 centesimi. Il libretto comprende dieci esemplari con altrettanti personaggi, dal Grande Puffo a Puffetta, dallo stregone al Puffo Occhialuto. Non poteva mancare il Puffo Postino, peraltro non nuovo nella galleria dentellata. Nel suo genere, l’8 franchi per la filatelia giovanile uscito il 20 ottobre 1984 ha rappresentato una pietra miliare. Il nuovo blocco, invece, offre un’immagine unica, dedicata ai festeggiamenti. Al suo interno si trovano le restanti cartevalori.
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Le due nuove confezioni, carnet e foglietto, in vendita da lunedì |
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Il nuotatore Markus Rogan: “Adesso posso scrivere una lettera usando il francobollo a me dedicato”
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Il francobollo istantaneo per Thomas Morgenstern, uscito nel 2006 |
Cominceranno oggi a finire su buste e plichi (ma anche nei classificatori degli appassionati) gli omaggi dentellati che l’Austria ha tributato a Markus Rogan e Thomas Morgenstern. Riguardano -precisa, per conto di Österreichische post, Michael Homola- il più famoso e migliore nuotatore che l’Austria abbia mai avuto ed uno dei più giovani ed anche meglio preparati specialisti nel salto con gli sci. Di certo, è abbastanza per tributare loro un francobollo”. L'asso del nuoto, sentito da “Vaccari news”, mostra di avere le idee chiare. “È un grande onore e una cosa divertente -dice- perché adesso posso scrivere una lettera usando il francobollo a me dedicato”. La carta valore, dove l’atleta compare in una delle gare per le quali -come si legge nella vignetta- è diventato campione mondiale, costa 1,00 euro. È il debutto nel mondo postale, almeno per le sue conoscenze. Perché la scelta di commemorarla? “Sono -dice- il primo campione del mondo per l’Austria. Nel nostra Paese non vi sono nuotatori come Federica (Pellegrini, ndr) e Filippo (Magnini)”. “So che in genere i francobolli non sono dedicati a personaggi viventi, tranne re o grandi politici, ma vi sono anche fiori, alberi e animali...”. È filatelista? “No, penso che una lettera sia più importante rispetto al suo francobollo”. Meglio allenato è il secondo protagonista nazionale, citato oggi in un’altra carta valore di uguale nominale. Lo sciatore Thomas Morgenstern vinse alle Olimpiadi invernali del 2006 e, come tutti gli altri campioni austriaci, fu ricordato da un francobollo istantaneo. Francobollo che, precisano Massimo Menzio e Alvaro Trucchi nel loro catalogo, esiste in due versioni: con e senza l’indicazione “Torino 2006”.
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Le due cartevalori oggi al debutto |
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L’iniziativa, che si è conclusa oggi con l’arrivo al fondaco dei Tedeschi, ha voluto ricordare i 450 anni della linea postale tra la Polonia e Venezia
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I tre protagonisti dell'iniziativa, Dariusz Malon, Malgorzata Wesolowska e Ludwik Sieczkowski |
Sono partiti il 10 settembre da Cracovia. Si chiamano Dariusz Malon, Malgorzata Wesolowska, Ludwik Sieczkowski e di professione fanno i portalettere a Lublino, centro situato a 150 chilometri da Varsavia. In bicicletta intendevano percorrere i 1.300 chilometri dell’itinerario tracciato tra la Polonia e, passando da Vienna, Venezia. Esattamente come facevano i messaggeri imperiali 450 anni fa, nel XVI secolo. Un progetto impegnativo, tanto è vero che la ragazza ha rinunciato e al traguardo sono arrivati soltanto in due, dopo aver pedalato per 1.282 chilometri. Hanno raggiunto la sede di Poste italiane a Mestre e poi, questa volta con un passaggio in motoscafo, lo storico fondaco dei Tedeschi, sede delle Poste centrali cittadine. Qui hanno consegnato un messaggio da parte del loro direttore generale. “Il collegamento permanente fra le tre città -ricordano da Varsavia- fu stabilito da re Sigismondo Augusto il 18 ottobre 1558, per mantenere buone relazioni diplomatiche ed economiche. Le comunicazioni erano garantite attraverso corrieri a cavallo”. Il primo responsabile fu proprio un italiano, Prospero Provana. “Bravi -commenta l’esperto Clemente Fedele- i postali polacchi a festeggiare il 1558, anche se di fatto i desideri reali di impiantare un moderno sistema di posta cavalli su tale asse si scontrarono con il problema dei costi. Quella prima gestione si arenò in fretta e anche in seguito risultò difficile stabilire contatti stabili diretti con l’Italia. La soluzione fu di far arrivare le lettere a Vienna, in modo che trovassero coincidenza con l’ordinario diretto a Venezia. Anche in seguito, per i polacchi, Vienna sarebbe stata la porta postale d’Italia”.
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I due portalettere che hanno resistito mostrano oggi il contachilometri, che testimonia il percorso effettuato; in motoscafo sul canal Grande e l'incontro al fondaco dei Tedeschi, sede delle Poste veneziane
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Il nuovo francobollo dedicato alla “Giornata della filatelia”
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La carta valore ideata per diffondere il collezionismo a matrice postale |
La filatelia è folclore, turismo, spettacolo, regioni, personaggi illustri, attività nelle scuole. Ma è anche -la vignetta non lo sottolinea- storia, economia, sociologia, politica, comunicazione ed ancora altro. In una cornice che richiama l’Italia nonché i mondi della scuola (citato con le matite colorate) e del collezionismo (con la dentellatura e i frammenti di francobolli), il 60 centesimi celebra la “Giornata della filatelia”. Uscirà il 10 ottobre, nel primo giorno di “Romafil”. Dunque, debutterà insieme ai due tagli promozionali -uno dei quali in lamina dorata- ideati per “Italia 2009”. L’ufficio dove sarà impiegato l’annullo fdc è il Roma Eur.
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Il Portogallo propone un soggetto davvero particolare
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Vasi e vasetti che ricordano gli azulejo di cui il Portogallo va fiero, tanto da aver dedicato loro, negli anni Ottanta, una serie articolata. E poi, l’immagine di un’antica bottega, con i lavoranti intenti a confezionare i preparati e i clienti in attesa del proprio turno. Lisbona ha lanciato oggi la serie dedicata alla ceramica da farmacia, sviluppata in quattro francobolli (tagli da 31, 47, 67 ed 80 centesimi) e un foglietto (da 2,48 euro). “I recipienti per medicinali -viene sottolineato- sono antichi quanto i medicinali stessi. In Mesopotamia sono stati scoperti vasi di ceramica che risalgono a cinquemila anni fa, forse impiegati per conservare sostanze terapeutiche”. Contenitori in alabastro, terracotta e vetro per unguenti, balsami e cosmetici sono stati usati, si sa, anche in Egitto, Grecia e Roma. Le prime tecniche per lavorare la terracotta fiorirono nell’VIII secolo in Persia, da cui, dopo il XIII secolo, vennero esportate attraverso il Nordafrica alla Spagna e da qui al resto dell’Europa. Altre innovazioni furono messe a punto nelle regioni iberiche controllate dagli arabi. L’arrivo in Italia permise di costituire numerose officine, alcune delle quali a Faenza, da cui il termine “faenza”. Nel resto dell’Europa, fra il XVI ed il XVIII secolo, vennero fondate in almeno settanta località aziende specializzate nelle terrecotte per usi farmaceutici, da Londra a Varsavia, da Marieberg in Svezia a Caltagirone in Sicilia.
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I quattro francobolli ed il foglietto, usciti oggi |
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