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dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
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  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
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L’Irak denuncia le fosse comuni
26 Dic 2008 01:36 - DALL'ESTERO
Accanto alle emissioni per sottolineare l’agognata normalizzazione, quelle che ricordano il passato e le sue vittime

Le festività ormai in corso non fanno dimenticare le tragedie che avvengono nel mondo. Come ricorda la recente serie irachena, che rende omaggio alle vittime del lungo periodo di Saddam Hussein, sepolte in fosse comuni nell’intero Paese. Durante la dittatura, furono uccisi molti oppositori al regime, soprattutto a partire dalla Prima guerra del Golfo. Senza contare le stragi contro i curdi e i soldati iraniani che sembra finirono nello stesso modo.

I due francobolli hanno un costo di 250 e 500 dinari ed offrono motivi abbastanza simbolici (resti umani e donne in lutto) ma eloquenti. Disegnati da Atheer Mohammed, sono stampati direttamente a Baghdad.

I due francobolli, usciti il 14 dicembre
I due francobolli, usciti il 14 dicembre
Le altre produzioni recenti
           


Tutti i santini dell’Unificato
25 Dic 2008 13:14 - LIBRI E CATALOGHI
Non solo francobolli, monete o figurine Liebig: la casa editrice milanese si lancia nel catalogo-guida dedicato alle immagini sacre
Il nuovo lavoro dell'Unificato
Il nuovo lavoro dell'Unificato

Natale con i... santini. Perché ora c’è il catalogo di questi oggetti, realizzato da chi di cataloghi se ne intende: l’Unificato, dal 1974 casa editrice attiva nel settore dei francobolli, anche se non trascura altri ambiti.

“Una decina di anni fa -conferma il direttore responsabile, Paolo Deambrosi, in questa intervista a «Vaccari news»- abbiamo rivolto lo sguardi ad altre specializzazioni, come le figurine Liebig e le sorpresine della Kinder, per le quali siamo appena usciti con un aggiornamento. Senza dimenticare, naturalmente, monete e banconote”.

Ed ora, le immaginette... “Il punto di partenza del «Primo catalogo internazionale dei santini», questo è il titolo, è la collezione di Graziano Toni, il quale si dedica al settore da tanto tempo. Erano almeno quattordici anni che ci pensavamo ed ora ci siamo. Al di là dal successo che il repertorio potrà avere (le prime avvisaglie, anche mediatiche, lasciano ben sperare), abbiamo ottenuto l’apprezzamento da parte degli specialisti, ed ora puntiamo ai collezionisti ed al pubblico generico. Perché, ne siamo sicuri, in tutte le case d’Italia c’è almeno un santino e, sapendo che esiste un catalogo, potrebbe sorgere l’esigenza di approfondire, saperne di più. Non è un caso se la tiratura del volume, per il quale mancano precedenti comparabili, è di diecimila copie”.

Articolato in 512 pagine a colori (prezzo 34,00 euro), è suddiviso in nove capitoli, organizzati in ordine cronologico. Partendo con i primi esemplari repertoriati, xilografie che risalgono al Cinquecento (valutazioni, qualità permettendo, fra i 30 ed i 160 euro), ed arrivando ai decenni che aprono il XX secolo (dai 3 ai 35 euro). Ma la classificazione va oltre, concentrandosi sulle perle, cioè su “quelle immaginette sacre insolite e preziose”, sia per l’utilizzo di materiali pregiati (stoffa, oro ed altro) sia per le tecniche di produzione (collage, canivet, traforati di pizzo con sorpresa, tridimensionali...). In questo caso si può arrivare addirittura a 3.300 euro con un “Ecce Homo” del XVII secolo che offre il dipinto centrale inserito in una struttura ad altarino.

Pur sapendo che è impossibile un repertorio completo, vengono individuati e quotati oltre duemila pezzi; provengono da diversi Paesi, dall’Italia alla Germania, dalla Spagna agli Stati Uniti, dalla Russia a Cuba e all’America Latina.

Il volume comprende informazioni dedicate alla storia del santino ed a come classificarlo, conservarlo e restaurarlo. L’indice alfabetico considera pittori, incisori e editori, ma non un elenco per soggetti e personaggi.

La scheda
Francobolli come santini: le serie di Liechtenstein uscite nel 2007…
…e nel 2004
           


Auguri dalle Poste papali
25 Dic 2008 00:01 - VATICANO
Oltre all’annullo, che riporta la data di oggi, la busta: riprende un’opera di François Le Moyne, ai filatelisti già nota...

Una tradizione, anche quest’anno confermata: dal Vaticano giungono l’annullo speciale con la data di oggi e la busta ricordo per il Natale. L’obliterazione propone la Madonna col Bambino, opera firmata da Irio Ottavio Fantini, l’artista che ha al suo attivo anche diverse cartevalori. Per averne un’impronta c’è comunque tempo fino al 26 gennaio.

La busta, sulla quale è apposto lo stesso manuale, è affrancata con il 60 centesimi che riproduce l’“Adorazione dei magi” di Raffaello, uscito il 13 novembre in emissione congiunta con la Germania. Sul lato sinistro del documento è raffigurato un particolare della “Natività” di François Le Moyne, dipinto custodito presso il sistema museale diocesano di Susa, parrocchiale di Novalesa (Torino). Un soggetto che i filatelisti conoscono: era stato impiegato tre anni fa per l’emissione dentellata natalizia.

Una busta artistica tre volte: il francobollo con l’opera di Raffaello, nell’annullo un lavoro di Irio Fantini e nell’immagine di sinistra il dipinto di François Le Moyne
Una busta artistica tre volte: il francobollo con l’opera di Raffaello, nell’annullo un lavoro di Irio Fantini e nell’immagine di sinistra il dipinto di François Le Moyne
Il Natale vaticano del 2008
L’emissione del 2005 con il lavoro di François Le Moyne
La tradizione delle buste ricordo: così il 2007
           


Francobolli speciali per le feste. Era il 1906
24 Dic 2008 20:51 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Il progetto prevedeva di impiegarli per individuare la corrispondenza augurale e farla giungere in tempo

Chissà in quanti, anche questa volta, riceveranno gli auguri troppo tardi, cioè dopo le feste. Eppure, già nel 1906 si lavorava ad un progetto che, oltre al semplice scopo celebrativo, ne aveva un secondo, di ordine pratico. A Londra -relazionava allora il “Giornale della libreria, della tipografia e delle arti e industrie affini”- venne presentata la proposta di “istituire speciali francobolli per il Natale ed il Capo d’anno i quali francobolli dovrebbero servire per l’affrancatura degli oggetti da spedirsi in qualunque epoca, ma da distribuirsi esclusivamente in occasione del Natale e del Capo d’anno”. Tale idea -ed è qui il principale aspetto innovativo- “tenderebbe a facilitare il lavoro di carteggio e distribuzione della corrispondenza ed anche di altri oggetti affidati alla posta; ed il pubblico stesso potrebbe così essere servito con sua maggiore soddisfazione”. Il progetto, tuttavia, rimase lettera morta. Almeno oltre la Manica.

Secondo la tradizione, il primo francobollo che cita il Natale, anche se non in tono augurale, venne emesso dal Canada il 7 dicembre 1898 e costava 2 centesimi. Presenta il pianeta con evidenziati i territori controllati dalla regina Vittoria ed il commento “Possediamo il più grande impero mai esistito”. La stessa immagine venne citata da Ottawa un secolo dopo, il 29 maggio 1998.

Il francobollo canadese del 1898 che richiama il Natale
Il francobollo canadese del 1898 che richiama il Natale
           


“Perugia amica”, grazie a Postecom
24 Dic 2008 13:16 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Da febbraio i certificati anagrafici, e poi il resto, fra cui i pagamenti a domicilio, la consegna di referti medici e farmaci...
Il Comune umbro ha sottoscritto con Poste il progetto “Perugia amica”
Il Comune umbro ha sottoscritto con Poste il progetto “Perugia amica”

Consegnare la posta? Alla società guidata da Massimo Sarmi, è noto, non basta. Per questo cerca di utilizzare la sua ampia presenza sul territorio per fornire altre prestazioni, magari più remunerative. Non è un caso se, poche settimane, fa, l’azienda ha sottoscritto un protocollo di intesa con il ministro per la Pubblica amministrazione e l’innovazione, Renato Brunetta, riguardante “la realizzazione di servizi avanzati per il cittadino”.

In tale contesto si evidenzia Perugia, dove il rapporto tra Poste e città è particolarmente stretto, basti pensare ai quadricicli ecologici “free duck”, al debutto un anno fa. Attraverso Postecom, l’azienda tecnologica del gruppo, ha realizzato in collaborazione con Semplicittà (operatore attivo nel campo delle nuove tecnologie e del management) numerosi servizi. Tra questi figura la piattaforma “Città in tv”: nel centro umbro come in altri, fra cui Monza, diffonde informazioni di pubblica utilità attraverso internet e punti video, distribuiti nei luoghi più frequentati.

Il passo successivo -ha detto l’amministratore delegato di Postecom (nonché direttore clienti affari di Poste italiane), Dario Cassinelli- è stato studiato direttamente con il Comune di Perugia, “che al momento sarà il primo ad attuarlo”. Intende “portare a casa dei cittadini uno sportello amico virtuale in modo che, via internet e con tutte le sicurezze garantite da Poste italiane, sia possibile accedere ai servizi comunali, postali e non”.

Il progetto si chiama “Perugia amica” e prevede il rilascio dei certificati anagrafici presso l’ufficio postale tramite postazioni informatiche o lo “sportello amico”. Esattamente come succede già a San Giorgio a Cremano (Napoli) e a Milano, ma il supporto potrà essere esteso ad altre prestazioni comunali, nonché ad ulteriori interlocutori, come la Motorizzazione e l’Aci.

Una prima sperimentazione sarà svolta in febbraio, presso l’ufficio di Perugia 13 (strada Santa Lucia 6/e). “È rilevante sottolineare -ha precisato Dario Cassinelli- come un cittadino di Perugia che dovesse necessitare di un certificato anagrafico, potrà rivolgersi a qualsiasi ufficio postale dotato di sportello amico sull’intero territorio nazionale”.

Il passo successivo sarà la fornitura a domicilio dei servizi, consegnando preventivamente il pc o il solo software occorrente “a condizioni economiche di assoluto favore”.

Più in là nel tempo, gli altri elementi definiti nel protocollo. Per i quali bisogna che il normale portalettere sia attrezzato della necessaria apparecchiatura. Sarà possibile, così, il pagamento senza spostarsi da casa di conti correnti, raccomandate e telegrammi. Ma potranno essere consegnati pure referti sanitari e medicine, quest’ultimo un servizio da tempo attivo a Beverino (La Spezia).

Durante la presentazione, il sindaco Renato Locchi ha ricordato il rapporto fruttuoso di collaborazione esistente con la direzione locale delle Poste, citando “i motorini per postini, il recupero della sede centrale di piazza Matteotti, la risoluzione dei problemi per nuova sede del Tribunale”, contrapponendoli ai rapporti “non sempre pacifici con Roma”.

La recente adesione di Poste italiane al progetto “Reti amiche”
I quadricicli ecologici
L'avvio a Milano
           


Assicurati quei “Testoni”
24 Dic 2008 01:46 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Non solo la filatelia ottocentesca. “Sicil-post magazine” affronta, dal punto di vista postale, anche i periodi successivi. Il punto di riferimento è la Sicilia
La copertina, con la preziosa assicurata del 1859
La copertina, con la preziosa assicurata del 1859

In attesa del “compleanno” (compiranno il secolo e mezzo l’1 gennaio), i “Testoni” con Ferdinando II sono i protagonisti dell’ultimo numero, il diciassettesimo, di “Sicil-post magazine”. Una preziosa assicurata affrancata con 14 grana campeggia, infatti, nella copertina del semestrale, voluto dall’Associazione nazionale di storia postale siciliana. È il richiamo all’articolo “Sicilia 1859-1860. Corsa da Palermo a Messina per la via delle marine”, firmato dal nuovo collaboratore alla testata Francesco Lombardo.

Altri argomenti ed altri periodi sono affrontati nelle restanti pagine (complessivamente 56, tutte illustrate a colori). Giulio Santoro ricorda l’occupazione militare alleata relativa alla Seconda guerra mondiale, Giuseppe Marchese ripensa alla spedizione dei Mille nei rapporti con la Marina italiana, Cateno Nisi cita la “comarca”; ossia una tradizionale suddivisione spagnola del territorio, introdotta da Madrid nell’isola mediterranea. Oltre alle rubriche, ulteriori studi si soffermano sulle collettorie poco conosciute (di Andrea Amoroso) e sulla filatelia pittorica, secondo l’interpretazione data dall’artista Maurizio De Simone (Vincenzo Fardella de Quernfort).

Il periodico, distribuito da Vaccari srl, costa 12,00 euro.

La scheda
Il numero precedente
Lo sguardo d'insieme
           




Antivigilia, con i bambini è la... resa dei conti
23 Dic 2008 19:15 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Allo spazio filatelia di Venezia Babbo Natale è già arrivato, in gondola. Circa 130mila le lettere che, più in generale, i giovanissimi gli hanno scritto

La dilagante influenza e la scossa di terremoto, sentita oggi pomeriggio anche a Venezia, non hanno fermato il Babbo Natale di Poste italiane, arrivato allo spazio filatelia cittadino per incontrare i piccoli presenti e donare loro un puzzle dedicato alla serie di francobolli delle Regioni. Ma, soprattutto, giunto per ritirare i giocattoli, circa trecento, destinati a chi altrimenti non se li potrebbe permettere.

L’iniziativa veneta “anticipa” quella della tradizione, per la quale è ormai questione di ore. Ed i bambini sono in trepida attesa. Soprattutto se hanno diligentemente spedito la letterina. Imbucata, magari senza affrancatura, a indirizzi di fantasia, che vanno da un semplice “Ufficio di Babbo Natale” ai più elaborati “via della Neve-Paese Slitta al Polo Nord”, “via Glaciale 25 in Finlandia”, fino a “via delle Stelle”, “via delle Renne”, “via dei Sogni”, “via del Cielo”.

Ma cosa chiedono? Tra i desideri figurano un cinghiale da mangiare il 25 dicembre, un premio milionario al “Gratta e vinci”, l’intramontabile Ciccio Bello, e poi pace, amore, salute e soldi. I regali attesi -precisa l’Adnkronos- variano dai semplici e più tradizionali giocattoli, videogiochi o bambole, alla “maglietta di Kaká quella originale”, fino a richieste più bizzarre come “mi piacerebbe vedere la tua casa e anche la tua signora che fa tanti dolci” (forse la befana, ndr), “uno scaffale di 30 centimetri di altezza, 40 di profondità, 70 di larghezza in plastica o legno da mettere in camera”, “una bicicletta alta”, “un cavallo per me e un cane per la mia mamma”. Non mancano i riferimenti all’attualità, e nei testi fa capolino la crisi economica.

Desideri e speranze affidati a fogli di carta. Non finiscono al macero con l’indicazione “destinatario sconosciuto”, ma vengono recuperati, raccolti e letti dagli... elfi che, in realtà, indossano la divisa di Poste italiane. Da anni la società si incarica di lavorare i messaggi -130mila quelli stimati per il 2008- destinati a Santa Claus e di spedire poi ai bambini, se c’è il mittente, la risposta insieme a un piccolo gadget.

“Ogni giorno ci sono circa 23 milioni di oggetti postali nei circuiti di Poste italiane, che vanno dai pacchi alle semplici lettere e cartoline, tra questi circa 3mila letterine per Babbo Natale”, spiega all’agenzia giornalistica la responsabile del progetto “Postini di Babbo Natale”, Alessandra Pulli. “Continuavamo a trovare tantissime lettere”; da qui l’idea di dare loro un seguito.

A mettere nero su bianco risultano anche gli adulti, a volte perché i figli sono troppo piccoli: “Caro Babbo Natale chi ti scrive è la mia mamma -si legge in una missiva- perché io non so scrivere, ho 15 mesi e puoi regalarmi quello che vuoi”. La maggior parte usa penna o matita e carta addobbata con disegni, ma c’è anche chi, al passo coi tempi, impiega il computer.

Quest’anno -aggiunge dal marketing della società Alberto Ambrosino- nella risposta “sosteniamo anche una causa molto importante per noi, quella dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù per favorire la cura di bambini malati di leucemia che vivono all’estero e purtroppo nel loro Paese non possono curarsi”.

L'arrivo di Babbo Natale, oggi pomeriggio, allo spazio filatelia di Venezia
L'arrivo di Babbo Natale, oggi pomeriggio, allo spazio filatelia di Venezia
I dettagli sul progetto benefico veneziano
Le altre iniziative per l'Italia
           




Abrogata la convenzione postale con la Francia. Definitivamente
23 Dic 2008 15:55 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Quasi un secolo e mezzo dopo la sua entrata in vigore, finisce -insieme a molte altre normative, anche del settore- in soffitta

Sotto la scure del ministro Roberto Calderoli sono finite le leggi che approvano le convenzioni postali con la Francia, la Grecia e la Svizzera, sottoscritte tra 1861 e 1862, agli albori dell’Unità d’Italia. Cancellata pure quella stipulata con la società Vincenzo Florio, riguardante la concessione del servizio di trasporto della corrispondenza tra “il continente e l’isola di Sicilia e intorno alle coste della Sicilia” (è la 559 del 16 aprile 1862). Carta straccia persino il materiale sulla riforma postale dello stesso 1862, come il via libera, dell’anno successivo, per una spesa straordinaria mirata a costruire carrozze postali. O le regole del 1911, che riguardano la spedizione pneumatica e quelle, del 1929, relative alla Milizia speciale delle comunicazioni, cioè ferroviaria e postelegrafica. Cancellati, inoltre, i dispositivi riguardanti le cartevalori, come quel decreto con cui il capo provvisorio dello Stato, il 7 ottobre 1946, autorizzò “una serie di francobolli celebrativi dell’avvento della Repubblica italiana”.

Sono alcune delle oltre 29mila leggi che il Governo ha cancellato dall’ordinamento. “In vista -precisano dal dicastero per la Semplificazione normativa- della prossima entrata in funzione di «Normattiva», la banca dati pubblica e gratuita della normativa statale vigente, prevista entro giugno 2009”, è stato approvato un decreto legge che abroga documenti obsoleti.

In particolare, vengono cancellate tutte le norme primarie del Regno d’Italia ancora in vigore. Basandosi sulla banca dati storica del ced della Corte di Cassazione, sono state selezionate le leggi, i regi decreti legge, i decreti legge luogotenenziali, i decreti legislativi luogotenenziali e i decreti legislativi del capo provvisorio dello Stato, per un totale di oltre 31mila atti. Da questi sono stati salvati quelli ritenuti sicuramente vigenti; sono così rimasti circa 29mila atti primari di incerta o dubbia vigenza, “che comunque è utile abrogare (o ri-abrogare) espressamente”. In tal modo, “si contribuisce in maniera decisiva alla certezza del diritto” e soprattutto si consente di non dover procedere alla loro marcatura e al conseguente inserimento nella nuova banca dati. Cosa che gli esperti valutano in duecento euro a provvedimento.

Tra le 29mila leggi definitivamente abrogate, quella che riguarda la Milizia delle comunicazioni, risalente al 1929
Tra le 29mila leggi definitivamente abrogate, quella che riguarda la Milizia delle comunicazioni, risalente al 1929
           




Piemonte fedele
23 Dic 2008 11:14 - LIBRI E CATALOGHI
I vent’anni del Gruppo di filatelia religiosa dedicato a don Pietro Ceresa e le sue attività in 160 pagine
Da vent’anni attivo: è il Gruppo di filatelia religiosa dedicato a don Pietro Ceresa
Da vent’anni attivo: è il Gruppo di filatelia religiosa dedicato a don Pietro Ceresa

È intitolato a don Pietro Ceresa, il fondatore, ed ora ha compiuto i due decenni. È il Gruppo di filatelia religiosa oggi guidato da Luigi Mobiglia che, per il giro di boa, ha edito il numero speciale “Vent’anni di filatelia religiosa in Piemonte” (160 pagine in bianco e nero, 12,00 euro per rimborso spese).

“Ricordi, memorie, curiosità, conoscenze, classificazioni, segnalazioni -scrive il presidente- sono gli elementi fondanti che con pazienza e continuità sono stati raccolti in questo volume”; riguardano “quattro lustri di incontri, di discussioni, di riunioni, di adunanze, di assemblee sociali, di mostre, di conferenze”, che hanno permesso di condividere la passione per la filatelia in generale e per quella religiosa in particolare.

Oltre al percorso dedicato al sodalizio (che oggi accoglie una quarantina di persone ed ha una quota annua di 15,00 euro), il volume offre un approfondimento dedicato a Giovanni Bosco e alla sua opera, visto che il sodalizio è nato nell’ambito del torinese Centro salesiano di documentazione storica e popolare mariana.

Anche gli altri temi toccati riguardano principalmente il Piemonte: la Sindone, i personaggi, le visite di Giovanni Paolo II, i luoghi e gli avvenimenti sacri. Un piccolo capitolo, perché “sono stati promossi pochi annulli”, riguarda le altre confessioni religiose attive nella regione.

Informazioni presso Luigi Mobiglia, via Pavone 20, 10010 Banchette (Torino).

           




“Privi notizie telegrafa”
23 Dic 2008 02:49 - APPUNTAMENTI
La Grande guerra vista, a Trieste, attraverso gli oggetti dell’epoca. Nelle esposizioni un ruolo di primo piano è assicurato alla corrispondenza
A coordinare le iniziative per il novantesimo è l'assessorato cittadino alla cultura
A coordinare le iniziative per il novantesimo è l'assessorato cittadino alla cultura

Gli incontri, svoltisi l’8 ed il 15 dicembre. E l’allestimento al Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa (piazza Vittorio Veneto 1), che fino all’11 gennaio accoglie il percorso “La posta degli irredenti”. Dove, accanto a cartoline patriottiche e buste commemorative, una quindicina di pannelli con richiami epistolari (lettere, cartoline illustrate e in esenzione...) è dedicata ad altrettanti giuliano-dalmati i quali, come Fabio Filzi, Nazario Sauro, Carlo e Giani Stuparich, scelsero di combattere contro Vienna.

Non basta. La posta è una delle protagoniste anche nelle altre tappe espositive di Trieste. In particolare a “Trieste 1918 - La prima redenzione novant’anni dopo”, visitabile fino all’11 gennaio alla ex Pescheria centrale, situata in riva Sauro 1. In sei sezioni racconta il conflitto attraverso strumenti espressivi differenti: gli oggetti e i reperti, le immagini, la vita quotidiana, la letteratura, i fumetti, la conservazione della memoria.

Tra cannoni, maschere antigas, una carrozza di sanità e istantanee d’epoca spicca una bacheca con i diari e la corrispondenza scambiata tra Mario Marcolini ed Elena De Almerigotti. È ancora completa delle buste, affrancate tra l’altro con le cartevalori della posta da campo austroungarica. Tante missive, volutamente accatastate, per dare l’idea della quantità.

Più avanti, le cartoline, questa volta ingrandite, diventano fonte iconografica per illustrare pannelli esplicativi riguardanti la vita giornaliera di quel periodo, mentre nel formato reale ricompaiono nell’area riservata alle attrezzature dei soldati, insieme a calamaio, pennino, pipa, accessori per il fumo e bossoli.

Probabilmente la sezione più significativa riguarda i letterati, con richiami a Giulio Camber Barni, Enrico Elia, Giuseppe Prezzolini, Umberto Saba, Scipio Slataper, Giani e Carlo Stuparich... Qui cartoline, lettere e telegrammi (eloquente la comunicazione spedita da Gigetta Slataper a Scipio Sandri il 13 dicembre 1915: “Privi notizie telegrafa. Carniel”) testimoniano contenuti, ordinari e non. Diversi protagonisti sono intellettuali giuliani che, anche in questo caso, hanno lasciato la loro terra per sostenere l’Italia.

Persino “Il tesoro riscoperto” (fino al 25 gennaio a palazzo Gopcevich, in via Rossini 4) offre un piccolo richiamo. Il percorso propone una selezione dei 9.460 oggetti appartenenti ai “depositi giudiziali” cittadini. L’antico istituto trae le sue origini da sequestri, recupero di refurtiva, spese legali e cauzioni, patrimonio di defunti in presenza di figli minori, di persone sottoposte a tutela, di eredi irreperibili e fallimenti. Dopo la Prima guerra mondiale i materiali rimasti in custodia vennero consegnati all’Intendenza di finanza e recentemente sono passati all’Archivio di stato, che li espone per la prima volta. Sotto teca vi sono, ad esempio, argenteria, banconote di varie origini, gioielli ed altri preziosi. Spesso sono conservati in buste dell’epoca o sacchettini per le merci, quelli che riportano la scritta “campione senza valore”. La storia, a volte, sa essere ironica...

Alcuni dei richiami postali nella serie di mostre ospitata in questi giorni a Trieste
Alcuni dei richiami postali nella serie di mostre ospitata in questi giorni a Trieste
I dettagli del percorso “La posta degli irredenti” e il quadro d'insieme
L'incontro dell'8 dicembre, dedicato all'archivio della famiglia Seunik…
…e quello del 15 dicembre, sulle origini della posta militare
           




I supporti del ministro
22 Dic 2008 21:19 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Un ulteriore decreto, il n°198, individua gli uffici che aiutano direttamente il titolare del dicastero allo Sviluppo economico
Il dpr individua e definisce i rapporti tra il ministro, oggi Claudio Scajola, e gli uffici di stretta collaborazione
Il dpr individua e definisce i rapporti tra il ministro, oggi Claudio Scajola, e gli uffici di stretta collaborazione

Oltre alla costruzione generale (news di questa mattina), un secondo dpr individua le relazioni tra il titolare del dicastero e i servizi a lui più prossimi. È il “Regolamento di definizione della struttura degli uffici di diretta collaborazione del ministro dello Sviluppo economico”, emanato il 28 novembre con il n°198 e pubblicato nel supplemento ordinario n°277 della “Gazzetta ufficiale”, datata 17 dicembre.

Con il ministro, considerato l’organo di direzione politica del dicastero, collaborano l’ufficio di gabinetto, la sua segreteria tecnica, il segretario particolare, la segreteria, gli uffici legislativo, del consigliere diplomatico e per la stampa, il servizio di controllo interno ed i relativi uffici di sostegno, le segreterie dei sottosegretari. Essi “esercitano le competenze di supporto all’organo di direzione politica e di raccordo tra questo e l’amministrazione, collaborando alla definizione degli obiettivi ed all’elaborazione delle politiche pubbliche, nonché alla relativa valutazione ed alle connesse attività di comunicazione, con particolare riguardo all’analisi dell’impatto normativo, all’analisi costi-benefici ed alla congruenza fra obiettivi e risultati”.

Dieci, complessivamente, gli articoli del provvedimento.

La rinnovata struttura del ministero allo Sviluppo economico
La lente sul settore postale
           




L’azienda chiude fino all’11 gennaio
22 Dic 2008 16:55 - NOTIZIE DA VACCARI
Domani è l’ultimo giorno, poi le vacanze per gli uffici. Ma non per i servizi internet...

Tempo di vacanze, anche per Vaccari srl. Gli uffici resteranno chiusi da mercoledì 24 dicembre a domenica 11 gennaio compresi.

“Auguriamo -dice il presidente della società, Paolo Vaccari- delle buone feste e un ottimo 2009 anche alla nostra clientela, che continua nel tempo a mostrarci la sua fiducia”.

Aperto resta il “negozio” virtuale, ossia il sito internet. Dove si trovano tutti i libri e i cataloghi attualmente in vendita, materiale di supporto (come fogli, tasche, cartelle, album, classificatori anche personalizzati) ed una selezione per ogni tasca di francobolli, dai “bustoni” dedicati ai giovanissimi alle offerte speciali riguardanti principalmente Antichi Stati, Regno, Repubblica e il resto dell’area italiana. Senza interruzione è possibile consultare, scegliere ed ordinare, fermo restando che gli invii avverranno dopo l’11 gennaio.

Nessuna interruzione per il quotidiano on-line “Vaccari news”, che continuerà a seguire il settore filatelico e postale. Sia con le notizie giornaliere pubblicate direttamente sul sito della testata, sia con la newsletter del venerdì. Entrambi i servizi sono gratuiti.

Non solo l’area italiana: anche diversi altri Paesi hanno emesso francobolli per le ormai imminenti festività
Non solo l’area italiana: anche diversi altri Paesi hanno emesso francobolli per le ormai imminenti festività
Il sito di Vaccari srl
Le offerte promozionali
Il sito di “Vaccari news”
           




Quattordici le competenze ministeriali
22 Dic 2008 09:03 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il nuovo dpr le attribuisce alla direzione generale per la regolamentazione del settore postale

Il “Regolamento di riorganizzazione del ministero dello Sviluppo economico” (news precedente) stabilisce il quadro d’insieme, ma poi scende nei dettagli, settore per settore. E quello postale è contemplato dall’articolo 21.

Il punto di riferimento è la direzione generale per la regolamentazione del settore postale. È ad essa che sono affidate le competenze come Autorità di regolamentazione. Si distribuisce in quattro uffici di livello dirigenziale non generale e lavora per:

a) regolare i mercati postali;

b) partecipare ai lavori e alle attività dell’Unione Europea e internazionali, recepire le norme comunitarie;

c) individuare il fornitore del servizio universale;

d) perfezionare e applicare il contratto di programma e tenere i rapporti con il fornitore del servizio universale;

e) definire con provvedimenti regolatori di natura non regolamentare la qualità e le caratteristiche del servizio universale postale, “anche con riferimento alla determinazione dei criteri di ragionevolezza funzionali alla individuazione dei punti del territorio nazionale necessari a garantire una regolare ed omogenea fornitura del servizio”;

f) adottare i provvedimenti regolatori di natura non regolamentare per assicurare l’accesso alla rete postale pubblica e ai relativi servizi, determinare le tariffe in relazione ai costi evitati e promuovere la concorrenza;

g) individuare le tariffe dei servizi riservati e dei prezzi dei servizi rientranti in quello universale, anche con riferimento alle agevolazioni per l’editoria;

h) sostenere la politica filatelica e l’emissione delle cartevalori postali, garantendo al tempo stesso il segretariato della Consulta per l’emissione di cartevalori postali e la filatelia e della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali;

i) rilasciare le licenze individuali, seguire l’istruttoria inerente le autorizzazioni generali, tenere il registro degli operatori;

l) acquisire al bilancio dello Stato i contributi inerenti l’espletamento dei servizi postali e gestire il fondo di compensazione per gli oneri del servizio universale;

m) svolgere, anche attraverso terzi, il monitoraggio, il controllo e la verifica per il rispetto degli standard di qualità del servizio;

n) vigilare sull’assolvimento degli obblighi a carico del fornitore del servizio universale e su quelli derivanti da licenze ed autorizzazioni; coordinare gli ispettorati territoriali in materia di vigilanza e di accertamento delle violazioni;

o) vigilare sull’Istituto postelegrafonici;

p) studiare e monitorare i mercati postali.

Sintetizzate in quattordici punti le attività del ministero nel settore postale
Sintetizzate in quattordici punti le attività del ministero nel settore postale
Il regolamento nel suo complesso
           




Sviluppo economico, in decreto la ristrutturazione
22 Dic 2008 00:38 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Individuata dall’Esecutivo il 19 novembre, la riorganizzazione del ministero è protagonista del dpr pubblicato in “Gazzetta ufficiale”
In “Gazzetta ufficiale” il rinnovamento del ministero allo Sviluppo economico
In “Gazzetta ufficiale” il rinnovamento del ministero allo Sviluppo economico

Dal Consiglio dei ministri al Quirinale, dove le indicazioni dell’Esecutivo del 19 novembre sono state formalizzate con un decreto in ventisette articoli, sottoscritto dal presidente della Repubblica il 28 novembre. E il 17 dicembre pubblicato attraverso un supplemento, il n°277, della “Gazzetta ufficiale”.

È il “Regolamento di riorganizzazione del ministero dello Sviluppo economico”, che prende atto del cambiamento diventato operativo con l’attuale Governo (principalmente dell’accorpamento allo Sviluppo economico dei vecchi dicasteri a Comunicazioni e Commercio estero).

Con il dpr, il ministero si articola in quattro dipartimenti (per l’impresa e l’internazionalizzazione; l’energia; lo sviluppo e la coesione economica; le comunicazioni), coordinati dalla conferenza permanente dei rispettivi capi, e in un ufficio per gli affari generali e le risorse.

Al dipartimento per le comunicazioni, in particolare, “sono attribuite -recita l’articolo 18- le funzioni di promozione, di sviluppo e di disciplina del settore delle comunicazioni, di rilascio dei titoli abilitativi, nonché di attività di pianificazione, di controllo, di vigilanza e sanzionatoria. Presta attività di supporto alla vigilanza del ministro sulla Fondazione Ugo Bordoni”. Sotto il suo controllo pure l’Istituto superiore delle comunicazioni e delle tecnologie dell’informazione.

Sono considerati organi tecnici consultivi il Consiglio superiore delle comunicazioni, la Consulta per l’emissione delle cartevalori postali e la filatelia e la Commissione consultiva nazionale per l'immissione nel mercato, la libera circolazione e la messa in servizio delle apparecchiature radio e delle apparecchiature terminali di telecomunicazione.

Tre le direzioni generali: seguono, rispettivamente, la pianificazione e la gestione dello spettro radioelettrico, i servizi di comunicazione elettronica e di radiodiffusione, la regolamentazione del settore postale.

Il provvedimento abroga una serie di normative precedenti (fra cui il dpr n°176 del 22 giugno 2004, riguardante il regolamento di organizzazione del ministero alle Comunicazioni) e sottolinea che la legislazione residua, anche quella in capo al ministro e al ministero alle Comunicazioni, ora deve essere automaticamente riferita al ministro e al ministero per lo Sviluppo economico.

Le decisioni del Consiglio dei ministri. Era il 19 novembre
Tra le norme abrogate, il dpr n°176 del 22 giugno 2004
           




Gli anni del cambiamento
21 Dic 2008 01:42 - LIBRI E CATALOGHI
L’ultimo aggiornamento dello storico volume “I francobolli dello Stato italiano” repertoria le emissioni uscite tra 1994 e 1998. Poste italiane sta lavorando alle due tappe successive, programmate per l’anno prossimo
Nuovo volume, il settimo, per il monumentale lavoro che repertoria le produzioni italiane
Nuovo volume, il settimo, per il monumentale lavoro che repertoria le produzioni italiane

Il primo volume, cura da Luigi Piloni e edito dal ministero delle Poste e delle telecomunicazioni nel lontano 1959 con tutte le produzioni dentellate emesse fino al 1957, è ormai conteso in asta a prezzi amatoriali. Non a caso Poste italiane avrebbe l’idea di ristamparlo. Nel frattempo, l’azienda ha varato la settima parte, cioè il sesto aggiornamento, con le produzioni datate fra il 1994 e il 1998. È “I francobolli dello Stato italiano” (296 pagine a colori e di grande formato, 40,00 euro), il volume di riferimento per chi vuole conoscere di più, e da fonte ufficiale, sulle emissioni nazionali.

Quello considerato è un periodo particolarmente impegnativo: nel 1994 comincia ad operare l’ente pubblico economico Poste italiane, quattro anni dopo trasformato in società per azioni; sempre nel 1998 nasce la divisione filatelia e ci si prepara per adottare l’euro, tanto che dal 1999 comincia il regime della doppia valuta.

Per ogni serie vengono forniti i dati tecnici, una scheda di approfondimento, l’immagine (questa volta di qualità non eccelsa) e i rinvii al decreto di autorizzazione e al bollettino illustrativo. Appena citati, ma non illustrati, sono alcuni margini figurati (“Juventus campione” del 1997), foglietti (per la congiunta con San Marino dedicata alla Basilica di san Marco del 1994 e per la Seconda guerra mondiale dell’anno successivo) e carnet (“Ente pubblico economico” del 1995, “Giornata dell’Europa” del 1998). Come nei precedenti volumi, non sono considerati gli interi postali.

I testi descrittivi sono proposti pure in francese ed inglese. Di particolare utilità risultano gli elenchi finali, che raccolgono i provvedimenti legislativi e ministeriali, nonché gli indici che organizzano le cartevalori per autori delle immagini (disegnatori, grafici ed incisori) e per soggetti (personaggi, località ed oggetti, fatti, “cose notevoli”, serie tematiche).

Ora la divisione filatelia -assicura il suo direttore, Marisa Giannini- sta lavorando alle integrazioni successive, con l’obiettivo di repertoriare entro l’anno prossimo il periodo compreso tra 1999 e 2006. Due le tappe previste, che dovrebbero debuttare a “Milanofil” e a “Italia 2009”.

Una delle pagine
Una delle pagine
La scheda con l’indice
           


Le leggi razziali, tragedia italiana
20 Dic 2008 13:54 - APPUNTAMENTI
Per ricordare, per sapere: a settant’anni dalla loro promulgazione, Roma ospita una mostra. Tra gli oggetti, anche testimonianze epistolari

Vecchi oggetti, documenti ormai storici, che rivelano prima le speranze, poi la delusione ed il terrore per quanto accaduto. Testimonianze lasciate in un cassetto e “salvate” da studiosi e collezionisti. Ed ora proposte al pubblico, affinché ricordi e sappia.

Anche la posta, grazie in particolare al filatelista Gianfranco Moscati, è protagonista della mostra “Leggi razziali - Una tragedia italiana”, che resterà aperta fino al 22 febbraio a Roma presso la gipsopteca del Vittoriano (ingresso gratuito dall’Ara Coeli; orari: dal lunedì al giovedì 9.30–19.30; venerdì e sabato 9.30–23.30; domenica 9.30–20.30).

A settant’anni dalla legislazione antiebraica, l’allestimento, posto sotto l’alto patronato del presidente della Repubblica e con il patrocinio di Senato e Camera, propone testimonianze, filmati inediti, riviste, fotografie, lettere, diari, registri scolastici e oggetti di vario genere. Racconta ciò che accadde tra il 1938 e il 1945, dalla revoca dei diritti civili fino alla deportazione. “Preceduta -è la presentazione- da una martellante propaganda e da un censimento volto a individuare gli appartenenti alla cosiddetta «razza ebraica», l’emanazione delle leggi del 1938 portò a una crudele esclusione dei cittadini italiani ebrei dalla vita in un Paese di cui, fino ad allora, erano stati una componente attiva”.

Il percorso offre tre sezioni, anticipate da un prologo dedicato al ruolo svolto dalla minoranza ebraica nell’Italia unita, in particolare durante la Grande guerra. Nella prima sezione, relativa al fascismo tra gli anni Venti e Trenta, sono inserite le vicende degli ebrei in Germania, dall’arrivo al potere di Hitler alla “Notte dei cristalli”. La seconda è interamente dedicata alle leggi razziali, concentrandosi in particolare sulle conseguenze nei settori dello sport, della cultura e della scuola. L’ultima parte considera le conseguenze della persecuzione, cioè gli arresti e lo sterminio.

Tra gli sponsor, figura Poste italiane.

Anche Gianfranco Moscati, con il proprio materiale, ha contribuito all'allestimento
Anche Gianfranco Moscati, con il proprio materiale, ha contribuito all'allestimento
L'anniversario, caduto il 17 novembre
           


La Calabria sotto la lente postale
20 Dic 2008 01:37 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Aperto a Castelsilano il Museo iconografico della storia postale regionale. Quaranta pannelli raccontano il territorio, dalla prefilateliche agli annulli di oggi
I due francobolli di Tanzania dedicati a Versace
I due francobolli di Tanzania dedicati a Versace

Due francobolli da 300 scellini per il reggino Gianni Versace. Li ha emessi, era il 20 agosto 1999 nell’ambito di una serie sugli stilisti, la Tanzania. Ora fanno parte del percorso organizzato a Castelsilano, piccolo centro da 1.300 abitanti della provincia di Crotone, per il nuovo Museo iconografico della storia postale calabrese.

“«Museo» -precisa a «Vaccari news» l’ideatore dell’iniziativa, don Francesco De Simone- è una parola grossa, anche se il Comune ha scelto questo termine. Diciamo che si tratta di una mostra iconografica permanente dedicata alla Calabria e letta attraverso il materiale postale. Ci sono tante curiosità, ormai dimenticate o addirittura poco conosciute. Come i vecchi timbri che citano Cotrone, poi diventata Crotone, oppure di Monteleone, ora Vibo Valentia”.

Com’è nata l’iniziativa? “Sono il parroco di Castelsilano da quattro anni, e un po’ tutti sanno della mia passione per la filatelia. Prima è sorta l’idea di fare una conferenza e poi una mostra; le due proposte sono piaciute tantissimo, così il sindaco ha preso il progetto sul serio...”.

La sede di trova in via dei Gelsi. In una di quelle casette abbandonate dagli emigranti che il Comune -sovvenzionato da fondi pubblici- ha acquistato ad un valore simbolico, ristrutturato ed ora destinato ad ospitare il Museo. Dei tre piani, due sono occupati dall’allestimento. “Il materiale -prosegue don Francesco De Simone- è stato montato in una quarantina di fogli «A4», poi riprodotti, ingranditi e applicati su pannelli. In questo modo si possono valorizzare anche i particolari dei francobolli, spesso troppo minuti”. Questo perché “l’iniziativa è rivolta ai collezionisti e soprattutto a quanti sono interessati al patrimonio storico e culturale della nostra regione, presentato in una forma diversa”.

Accanto alle cartevalori di Tanzania ve ne sono italiane e non, che riguardano fatti, luoghi e personaggi collegati alla Calabria. Numerose provengono dal Vaticano; la Grecia ha citato l’antico campione di lotta Milone di Crotone e il filosofo Pitagora, Malta ha celebrato Mattia Preti, cioè il pittore più famoso del Seicento dopo il Caravaggio... Naturalmente, non sono stati trascurati gli altri elementi, dalle prefilateliche ai bolli borbonici, dalle impronte di ambulanti e natanti agli annulli speciali di oggi. “Spazio permettendo, vorrei ampliare il lavoro, dedicandone una parte alla storia postale di Castelsilano. Spunti, insomma, ce ne sono”.

“È importante sottolineare -aggiunge il sindaco, Ernesto Scola- come l’iniziativa si inserisca in un percorso di attività culturali capace di innestare anche il nostro piccolo Comune in itinerari turistici e culturali di nicchia. Il Museo della storia postale calabrese si pone, dunque, nell’ottica di proporsi allo sterminato pubblico di appassionati per offrire una piccola, ma qualificata, rassegna di storia locale e regionale. Un grazie di cuor a don Ciccio De Simone, il quale ha voluto fare questo bellissimo regalo a Castelsilano”.

Ad ingresso libero, è visitabile su appuntamento telefonando, in Comune, allo 0984.99.40.25. Il paese ospita anche il Museo all’aperto della cultura contadina.

La presentazione del progetto con il sindaco Ernesto Scola, l'inaugurazione (a fianco del primo cittadino, don Francesco De Simone), alcuni pannelli
La presentazione del progetto con il sindaco Ernesto Scola, l'inaugurazione (a fianco del primo cittadino, don Francesco De Simone), alcuni pannelli
Il sito del Comune
           


Quando la pubblicità arriva con il postino
19 Dic 2008 14:36 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Secondo gli esperti della Nielsen, “il direct mail si conferma tra i media più importanti del mercato pubblicitario italiano”
La pubblicità via posta: secondo gli esperti, è apprezzata dal mondo produttivo
La pubblicità via posta: secondo gli esperti, è apprezzata dal mondo produttivo

In tempo di crisi, si sa, tutto può tornare utile. Soprattutto se risulta particolarmente efficace, come il direct mail. Non è un caso, dunque, che sia stato ideato un progetto per rilevare gli investimenti pubblicitari nel settore. A condividerlo sono Poste italiane e Nielsen, multinazionale Usa attiva, fra l’altro, sul mercato delle informazioni di marketing.

L’universo considerato riguarda le spedizioni indirizzate personalmente a destinatari domiciliati in Italia e consegnate da Poste italiane.

“Oggi -afferma Alberto Dal Sasso, sales and marketing director di Nielsen media- possiamo già dare alcune importanti anticipazioni per capire le dinamiche e il posizionamento del direct mail che va ad affiancarsi agli altri mezzi che già giornalmente rileviamo: tv, stampa, radio, outdoor, cinema, internet e cards. La prima evidenza che emerge dalle nostre rilevazioni è che il direct mail si conferma tra i media più importanti del mercato pubblicitario italiano: occupa il quarto posto dopo tv, periodici e quotidiani per volume di investimenti e il primo per numero di aziende attive”.

Tra gennaio ed ottobre ha fatturato circa 500 milioni di euro (considerando le attività di stampa e spedizione) e le aziende che hanno comunicato con questa modalità sono quasi 12mila, con un investimento medio intorno ai 40mila euro. Lo strumento è utilizzato da tutti i comparti merceologici; a sorpresa, i settori “top spender” (media-editoria, distribuzione, finanza-assicurazioni ed enti-istituzioni) non coincidono con quelli più rilevanti negli altri supporti monitorati. Per quanto riguarda, invece, le tipologie di campagne più utilizzate, il 63% sono mailing, il 16% magazine, il 12% cataloghi, il 7% no profit e il 2% cartoline.

“Il direct mail -prosegue Alberto Dal Sasso- sta assumendo un ruolo sempre più importante nelle strategie di marketing evolute perché è in grado di coinvolgere direttamente il cliente e definire in maniera interattiva i valori determinanti che inducono all’acquisto e alla relazione con la marca”.

Secondo il responsabile marketing media e editoria di Poste italiane, Massimo Curcio, l’Italia è il terzo Paese europeo ad aver inserito il direct mail nella rilevazione degli investimenti pubblicitari, dopo Regno Unito e Germania. Le informazioni raccolte consentono “di elaborare analisi puntuali e utilizzare in maniera sempre più consapevole e scientifica” questo veicolo. “Grazie ai suoi attributi unici, innanzitutto la fisicità e la misurabilità dei ritorni, è uno dei mezzi più adatti per trasmettere informazioni personalizzate a target profilati, instaurare un dialogo interattivo e sviluppare una relazione duratura con il cliente”.

Le iniziative precedenti
Il “Posta target”
           



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