quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
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Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
- i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
- l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
- i comunicati diramati alla stampa;
- l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
Buona lettura
Lo staff di "Vaccari news"
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Pochi i cambiamenti introdotti nella Commissione per lo studio e l’elaborazione delle carte valori postali
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La sede dell'Antitrust, presieduta da Antonio Catricalà, si trova a Roma in piazza Verdi, davanti all'Ipzs |
Gli addetti ai lavori la chiamano con il più sbrigativo termine di “Giunta d’arte”. In realtà, il nome formale è Commissione per lo studio e l’elaborazione delle carte valori postali. Ora sottoposta ad un aggiornamento. La modifica più vistosa è, naturalmente, di origine politica: il cambio del consigliere del ministro. Nicola Burdiat, che fa riferimento a Claudio Scajola, ha sostituito Stefano Gabbuti, scelto dall’allora responsabile Paolo Gentiloni. Un’altra “new entry”, già preannunciata dal sottosegretario Paolo Romani, è Antimo Prosperi. Il presidente resta Antonio Catricalà, al tempo stesso a capo dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato. I componenti di diritto sono: il capo di gabinetto del ministero dell’Economia e delle finanze Vincenzo Fortunato; il direttore generale per la regolamentazione del settore postale Mario Fiorentino; il capo della direzione VI del dipartimento del tesoro al ministero dell’Economia e finanze Antimo Prosperi; il responsabile per la filatelia di Poste italiane Marisa Giannini; il responsabile dell’Officina carte valori dell’Istituto poligrafico e zecca dello stato Giuseppe Ghisa; il consigliere del ministro per il settore delle cartevalori postali e per le politiche filateliche Nicola Burdiat. A livello di esperti figurano: Alessia Cellitti, Paolo Coluzzi, Luigi Fiorentino, Giovanni Magnera, Renato Russo e Fabio Santoro. Il gruppo di lavoro, precisano dal ministero allo Sviluppo economico, da cui ora dipende, “esprime parere sull’immagine da raffigurare sui francobolli, manifestando le proprie valutazioni in merito alle caratteristiche tecniche e all’aspetto grafico”.
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Tra il 18 ed il 19 aprile la “Giornata nazionale del naso rosso”, organizzata in tutta Italia da “Vip - Viviamo in positivo”. Nella stessa raccolta fondi confluirà l’incasso, raddoppiato, per il lotto 928, proposto per l’asta Vaccari
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“Vivere in positivo”? Perché? “Perché è bello; per carattere preferisco vedere il bicchiere mezzo pieno, e non mezzo vuoto”. Così si esprime Maurizio Gallerani, in arte “Barney”, che rappresenta l’associazione “Vip - Viviamo in positivo”. La onlus raccoglie tremila volontari (medici ma anche impiegati, casalinghe, studenti...) che, dopo un periodo di formazione specifica, portano la clownterapia fra coloro i quali hanno poco da ridere. Tra il 18 e il 19 aprile, in tutta Italia, organizzeranno la “Giornata nazionale del naso rosso”, mirata a raccogliere fondi da destinare alle attività. “Il ricavato -precisa- verrà diviso in due parti uguali. La prima sarà impiegata con i terremotati in Abruzzo, area in cui opereremo attraverso dei progetti mirati. Ora stiamo lavorando alle idee, che andranno poi concordate con chi segue la situazione sul posto. Il restante 50% servirà a finanziare il progetto «Circostanza», nel senso di «circo in una stanza». Intende infondere autostima o, più semplicemente, strappare un sorriso in situazioni difficili, come possono essere comunità di tossicodipendenti, carceri o ragazze minorenni sottoposte a pesanti disagi”. In tale contesto rientra un lotto dell’asta, programmata per sabato 18 da Vaccari srl. È il n°928 e riguarda francobolli, buste ed altri documenti a carattere spaziale. La base di partenza è libera; l’importo raggiunto con la vendita verrà raddoppiato dalla società e donato allo stesso sodalizio. “Le prenotazioni per questo e gli altri 1.858 lotti -precisano dagli uffici- sono possibili ancora fino alle ore 12 di venerdì 17 aprile, inviando le offerte per corrispondenza, fax, e-mail o internet. Poi, deciderà la sala”.
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I volontari della onlus “Vip - Viviamo in positivo” e, sotto, il lotto 928 |
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Questa sera e sabato, al Quarticciolo di Roma, la riduzione teatrale del romanzo di Kressman Taylor
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Dal romanzo di Kressman Taylor, le due serate teatrali |
La prima lettera che si scambiano due amici e soci in affari -Max Eisenstein ebreo statunitense e Martin Schulse tedesco rientrato in patria- è scritta a San Francisco il 12 novembre 1932. L’ultima, sempre redatta negli Usa, è del 3 marzo 1934. Non sarà recapitata. Tornerà indietro perché il nome vergato sul plico non risulta. Martin Schulse è stato cancellato, non è mai esistito. “Destinatario sconosciuto” è il titolo del racconto in forma epistolare di Kressman Taylor (Rizzoli) che ricostruisce il rapporto, ormai a distanza, fra due amici. E riflette gli stati d’animo in evoluzione: si insinua una nuova freddezza, l’affetto si incrina, i contrasti ideologici precipitano fino a diventare insanabili. L’amicizia è ormai impossibile, ma Max continua a credere nella lealtà dell’antico socio, e si rivolge a lui per chiedere aiuto in una circostanza drammatica che coinvolge la sorella, in passato amante di Martin, ora attrice a Berlino, pericolosamente esposta al crescente furore dell’antisemitismo. La reazione di Martin, che nel frattempo ha assunto un incarico di rilievo nel Partito nazista, sarà, prevedibilmente, crudele. Ma imprevedibile si rivela il colpo di scena che segue: una svolta inattesa, un ribaltamento radicale dei rapporti di forza tra i due protagonisti, un inquietante scambio di ruoli tra vittima e carnefice determinano il precipitare della tragedia, e... La pièce verrà proposta questa sera e sabato al Quarticciolo di Roma da Giampiero Ingrassia, Mauro Mandolini, Lorena Scintu, con l’amichevole partecipazione in voce di Arnoldo Foà. La regia è di Mauro Mandolini e Gianluca Ramazzotti. Il teatro si trova in via Ostuni 8 (VII municipio). Lo spettacolo inizia alle ore 21; biglietti da 9,00, 6,00 e 1,00 euro.
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Contro la limitazione degli orari all’ufficio postale cittadino, il Comune di San Marco in Lamis coordina le proteste
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Il sindaco, Michelangelo Lombardi |
Poste italiane decide di chiudere al pomeriggio l’unico ufficio esistente nella località, quello di piazza Europa 2. Ma il Comune non ci sta. Non solo reclama e promuove un’assemblea pubblica; per dimostrare l’affollamento che si concentra ogni mattina davanti agli sportelli, organizza un servizio fotografico. Succede a San Marco in Lamis (Foggia). Adesso il sindaco, Michelangelo Lombardi (Pd), parla di “notevole disagio” arrecato ai cittadini. La scelta della società di limitare gli orari “è avvenuta nonostante le proteste e le obiezioni della comunità sammarchese”. Quest’ultima “ha fatto rilevare che i numeri relativi alla produttività della filiale di San Marco in Lamis sono ai livelli più alti in Italia, sia in termini di depositi finanziari, che per il numero complessivo di operazioni agli sportelli”.
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Due delle immagini realizzate per testimoniare la maggiore affluenza |
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Dal 1800 al 1950: un secolo e mezzo di storia locale attraverso la posta
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La copertina del libro, che richiama il tipico frutto del Cotogno ma “affrancato” |
Senna Lodigiana, Livraga ed ora Codogno. Nuova tappa, in viaggio nella Bassa, con Francesco Riboldi e il Circolo filatelico numismatico banino. Che propongono “Codogno 1800-1950” (124 pagine a colori), omaggio al centro del Lodigiano famoso, oltre che per il nodo ferroviario e le attività casearie, per il frutto del Cotogno, non a caso “affrancato” e citato nella copertina. Tre le sezioni in cui lo studio si articola: la prima è più filatelica, con lettere, buste e altri documenti che dal periodo della Repubblica Cisalpina giungono alla ricostruzione dopo la Seconda guerra mondiale, completandosi con un repertorio riguardante i bolli. La seconda è dedicata alle cartoline, dove al fianco di immagini di strade e monumenti compaiono altre di vita quotidiana (come il gruppo di addetti ai treni, ritratto nel 1914) o addirittura per singoli progetti (una doppia, risalente al 1939, offre il modello del nuovo ospedale). A metà strada è l’ultimo capitolo; valorizza le attività produttive locali che nel tempo hanno veicolato la propria esistenza e le relative attività attraverso il sistema postale. “Per Codogno -commenta il sindaco, Emanuele Dossena- trattasi sicuramente di un’opera innovativa che ci presenta una città che non c’è più e che rivediamo anche con nostalgia”. Il libro è stato tenuto a battesimo con una mostra, indirizzata principalmente al pubblico locale. Non filatelico, dunque, per questo è stata privilegiata la sezione delle immagini piuttosto che quella collezionistica. Devo dire -sottolinea l’autore- “che anche quest’ultima parte ha suscitato parecchio interesse e molte sono state le domande relative al materiale puramente filatelico esposto”. Il volume è diffuso dalla Pro loco cittadina (piazza XX Settembre 12, 26845 Codogno, Lodi) a 15,00 euro postali compresi.
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Un momento della mostra |
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Inconsueto richiamo nella pubblicità che l’Ente del turismo nazionale ha proposto ai passeggeri delle linee metropolitane milanesi
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La pubblicità applicata nel passaggio della metropolitana |
La strada (postale) che da Milano oggi arriva alla Malaysia passa da... Vicenza, ma quella del 1923! Si potrebbe sintetizzare così il messaggio che scaturisce dalla pubblicità voluta dall’Ente del turismo della Malesia ed applicata sui pavimenti del passaggio che, sotto piazza Duomo, nella città lombarda collega la metropolitana 1 alla 3. Messaggio secondario, visto che quello principale mira a proporre ai frettolosi passanti che vanno da una all’altra linea (27mila persone al giorno) un’alternativa, fuori dalle consuete rotte, per la stagione estiva. Le foto dentellate che richiamano una natura incontaminata e istanti di riposante benessere sono affiancate a tracce d’epoca in cui spiccano timbrature impiegate nella località veneta quasi novant’anni fa. Dietro c’è il lavoro del grafico Giorgio Pozzi. Il quale si è trovato per le mani una busta d’antan e l’ha impiegata per creare l’immagine, poi approvata dal cliente ed utilizzata. Un lavoro non troppo inconsapevole. “Abbiamo -dice l’autore- probabilmente dimenticato il piacere di ricevere una cartolina e pensare da dove arriva, un pezzettino di cultura che arriva proprio da lì, da quel posto che vorremmo visitare, un piccolo foglio di carta stampata su cui sono stati apposti dei timbri e un francobollo, che ha attraversato l’intero oceano per arrivare fino a casa nostra, segno tangibile di un viaggio che un giorno, magari non molto lontano, potremo fare ripercorrendo il tragitto”.
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L'immagine completa (realizzazione grafica di Giorgio Pozzi, per gentile concessione dell'Ente del turismo della Malesia - Italia) |
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Predisposte due obliterazioni che richiamano l’impegno in Afghanistan delle “penne nere”
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Due annulli in tre giorni di iniziative. Verranno impiegati al foro Giulio Cesare di Cividale del Friuli (Udine) domani e sabato 18 per ricordare l’impegno degli alpini in Afghanistan. L’iniziativa postale si inserisce all’interno di una manifestazione cominciata già oggi pomeriggio con, fra l’altro, la mostra “Rap camp”, dedicata ai mezzi, ai materiali ed alle attrezzature impiegati per la missione, e un allestimento fotografico sullo stesso tema. Il primo manuale registra il rientro dal martoriato Paese asiatico dell’8° Reggimento. Il 5 aprile, dopo sei mesi, sono ritornati tutti i reparti della brigata alpina “Julia”, comandati dal generale Paolo Serra, ora sostituito dal pari grado Gianfranco Rossi. Il secondo annullo, oltre a festeggiare gli 85 anni della sezione “Montenero” che fa capo all’Associazione nazionale alpini, cita il progetto “Un ponte per Herat”. Richiamando il ponte del Diavolo presente nel centro friulano, e coinvolgendo alcune cittadine legate alla formazione militare, ha inteso aiutare chi vive nella località afgana. L’obiettivo -precisano i promotori- non è fare “una raccolta di fondi «sterile» ma «cosciente», senza nessuna presunzione di migliorare né certamente di risolvere la situazione dell’Afghanistan, ma semplicemente di donare un po’ di sollievo e felicità a chi è più bisognoso di noi, magari accrescendo le nostre conoscenze ed esperienze culturali”.
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Gli annulli richiesti per Cividale del Friuli |
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Si svolgerà ad Anversa dal 9 al 12 aprile dell’anno prossimo: è il Campionato europeo patrocinato dalla Fepa
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La mostra si terrà fra un anno, esattamente dal 9 al 12 aprile, ad Anversa, in Belgio. Ma chi vuole partecipare in qualità di espositore ha ancora poco tempo, perché dovrà iscriversi entro il prossimo 20 maggio. Lo fa sapere il commissario aggiunto, Ezio Gorretta (via Galileo Ferraris 2, 15100 Alessandria), cui occorre rivolgersi per ottenere moduli e informazioni. L’esposizione internazionale “Antverpia 2010” è patrocinata dalla Federation of European philatelic associations e prevede tutte le classi, tranne la campioni. Il costo ammonta a 25,00 euro per quadro di 16 fogli o per titolo nella categoria letteratura.
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Per promuovere la manifestazione, il prossimo 11 maggio questo foglietto sarà in vendita generale |
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Oggi il foglietto con cui Vienna saluta l’artista bulgaro. Presto, si accoderà Parigi
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Gli artisti Jean-Claude e Christo (foto: Wolfgang Volz) |
Era più logico se i due francobolli annunciati per oggi dall’Austria fossero destinati al servizio pacchi, visto il personaggio citato. Le cartevalori, entrambe da 65 centesimi e raccolte in foglietto, sono dedicate a Christo, l’artista bulgaro nato nel 1935 e diventato famoso in tutto il mondo per la sua abilità nel “confezionare” palazzi e monumenti, proprio come se fossero dei colli da spedire. L’immagine impiegata dalle cartevalori proviene da un collage preparatorio per il progetto, risalente a due anni fa, di coprire una delle vecchie torri antiaeree di Vienna. “Non c’è dubbio -dicono dalla città del Danubio- che questa stella di rinomanza internazionale abbia scoperto una forma espressiva non solo spettacolare ed insolita, ma anche particolarmente evidente, nel più vero senso della parola”. Con le sue performance, “ha stupito i critici globali, colpendo e affascinando il pubblico internazionale”. Anche Parigi ha messo in programma un omaggio dentellato per Christo e per la sua compagna, nell’arte come nella vita, la settantaquattrenne statunitense (ma nata in Francia) Jean-Claude Denat de Guillebon. In base a quanto è dato sapere, l’emissione dovrebbe essere messa in vendita dal 13 giugno e riprendere un lavoro, databile fra il 1975 e il 1985, riguardante il pont Neuf, situato nella capitale. Fonti molto vicine ai due artisti sottolineano che i francobolli in procinto di uscire rappresentano i loro primi omaggi postali. Pur non collezionando francobolli, sono soddisfatti dei risultati.
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Il foglietto austriaco |
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Nel francobollo un prezioso monile creato nel 1965. Oggi il ministro Scajola è intervenuto su made in Italy e contraffazioni
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Il francobollo |
Una collana in oro giallo e platino con ametiste, turchesi, smeraldi e diamanti. Con questo prezioso gioiello Roma rende omaggio a Bulgari, il prestigioso marchio nato 125 anni fa nella Città Eterna e che a livello internazionale si è distinto nell’alta oreficeria. Dal 1884, infatti, l’azienda definisce lo stile nazionale nel settore, “traendo ispirazione dalla bellezza senza tempo della tradizione figurativa greca e romana e traducendola in linguaggio contemporaneo grazie all’audacia delle sue scelte estetiche”. Il monile individuato per l’immagine venne realizzato nel 1965 ed appartiene alla collezione “Vintage”. Ben più economico è il francobollo che lo cita: costa 60 centesimi e sarà disponibile dal 24 aprile, con sottolineatura marcofila allo spazio filatelia della capitale. L’esemplare è inserito nella serie volta a promuovere le eccellenze del Bel Paese. Sullo stesso argomento, letto da un altro punto di vista, oggi è intervenuto il ministro allo Sviluppo economico, Claudio Scajola, che ha presentato la prossima campagna contro i falsi richiamando il tema calcistico. “La contraffazione -ha dichiarato- è un grave danno per l’economia, un rischio per il made in Italy e per la sicurezza dei consumatori, che ha determinato negli ultimi 10 anni una perdita di 40mila posti di lavoro con un mancato introito fiscale superiore al 21% dell’iva e all’8% dell’irpef”. Allo scopo di combattere il fenomeno “abbiamo fortemente inasprito le norme e le pene per i contraffattori, stiamo proseguendo nel dare forte impulso all’azione dei desk anticontraffazione all’estero e istituiremo presto il Consiglio nazionale anticontraffazione”.
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Oltre alle telefonate, spediva zampe di gallina, oggetti erotici, escrementi per lettera ordinaria e raccomandata
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Lo stalking passa anche per il sistema postale |
Telefonava, inviava “messaggini” ma spediva anche, per posta ordinaria e addirittura raccomandata, i più diversi oggetti, compresi zampe di gallina putrefatte, ossa di pollo, articoli erotici in gomma, escrementi. A farne le spese era una signora quarantenne di Reggio Emilia ma anche i familiari e gli amici in comune. Bersagliati dal 59enne milanese R.M., arrestato sabato scorso dopo le indagini, condotte dall’ufficio della divisione anticrimine che fa capo alla sede reggiana della Polizia di stato. Ufficio che si occupa di minori ma anche di situazioni come questa. Le ricerche hanno richiesto parecchio tempo perché il molestatore utilizzava parecchie “sim” (una trentina quelle trovate, oltre a tre cellulari) e risultava irreperibile. Alla fine, è stato individuato, e la perquisizione ha permesso di scovare il materiale compromettente. Anche se lui ha negato ogni addebito. L’uomo aveva cominciato ad infierire un paio di anni fa e nel 2008 la vittima ha presentato denuncia.
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Ripreso, nelle zone terremotate, il recapito. Il punto di riferimento è dove si trova la Protezione civile
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Questa mattina le modalità per spedire i pacchi, ed ora gli aggiornamenti sulle lettere. È stato ripreso il recapito nell’area dell’Aquila, il 6 aprile colpita dalla prima scarica fatale del terremoto. La corrispondenza è stata smistata, secondo le destinazioni, nel centro meccanizzato di Avezzano. Da oggi viene consegnata nel circondario aquilano e nelle frazioni del capoluogo. Nelle tendopoli allestite a San Demetrio ne’ Vestini, Paganica, Pagliare di Sassa, Onna e Monticchio il punto di riferimento è la sede del nucleo di Protezione civile; qui sosta l’addetto di Poste italiane per distribuire lettere e plichi agli sfollati. Anche all’Aquila si è ricominciato: la società ha provveduto in primo luogo a servire gli uffici pubblici, gli enti locali, la polizia e le forze armate. Da domani saranno completati gli elenchi delle persone ospitate nelle quattro tendopoli allestite in città e i portalettere potranno attivarsi per consegnare la corrispondenza alla popolazione, stabilendo anche in questo caso il centro di raccolta nei pressi della tenda dell’unità di Protezione civile.
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Primi accenni di normalità, anche dal punto di vista postale |
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Il 60 centesimi, atteso per il 16 aprile, risulta già venduto: a Venezia è stato utilizzato con cinque giorni di anticipo
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Una manovra per... cogliere di sorpresa il nemico? No, molto probabilmente una svista, l’ennesima, dell’ufficio postale, che ha messo in circolazione prima del tempo la novità di turno. L’informale prevendita riguarda il 60 centesimi dedicato ai granatieri di Sardegna. Il francobollo risulta applicato su una circolare e timbrato a Venezia già l’11 aprile, cinque giorni prima di quanto previsto. Lo segnala il giornalista Claudio Baccarin. Considerato che il 12 ed il 13 erano festivi, si può anche dimostrare che, questa volta, la lettera è giunta puntuale. I granatieri, insomma, corrono. Proprio come i bersaglieri.
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La busta spedita l'11 aprile da Venezia |
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Gli indirizzi devono indicare il numero telefonico del destinatario ed essere diretti al fermo deposito
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Proseguono i lavori di sgombero delle macerie (foto: “Corriere dell'Umbria”) |
Ad otto giorni dal terribile terremoto in Abruzzo, Poste si organizza, almeno per il servizio pacchi. È di pochi minuti fa la nota che “le spedizioni destinate alla città dell’Aquila saranno consegnate esclusivamente fermo deposito presso l’unità mobile dislocata in località Centi Colella”, operativa nella fascia oraria 8.30-13.30. I documenti della spedizione dovranno indicare nome, cognome e numero telefonico del destinatario. L’indirizzo è fermo deposito ufficio postale mobile, Centi Colella, 67100 L’Aquila. “A causa dei problemi legati alla viabilità nella provincia dell’Aquila -precisa la comunicazione- non si assicura il rispetto delle tempistiche previste per ogni singolo prodotto”. Non è stato aggiornato, invece, il quadro degli sportelli presenti ad esempio nel capoluogo. In base all’archivio disponibile nel sito di Poste, figurerebbero regolarmente funzionanti.
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Un ufficio postale mobile nella tendopoli |
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Ancora novità per il servizio di consegna. Gli obiettivi sono maggiore sicurezza per i portalettere e risparmio nei costi
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Si chiama piano regolatore postale e prevede un approccio diverso, modificando il giro delle consegne da un’impostazione radiale alla concentrica. Con una maggiore sinergia logistica tra i portalettere e un investimento di mille vetture “Panda”. Potrebbe cambiare così il recapito di Poste italiane, da sempre... ventre molle dell’intero servizio. La constatazione che sia necessario migliorare non arriva dal pubblico, da qualche sindaco o dalle associazioni dei consumatori. Giunge dalla stessa società, che evidentemente sta cercando soluzioni adeguate, anche per rispondere alle proteste degli ultimi tempi. La proposta “prevede la realizzazione di un modello di recapito più adatto alle caratteristiche del territorio”, che punti a migliorare l’incolumità del personale (non a caso si valuta un impiego minore di moto) e a risparmiare sui costi. Ogni centro di distribuzione dovrà progettare il recapito sul proprio territorio, assicurando le consegne, nelle zone più prossime, a piedi o in bicicletta. In modo da superare “l’attuale modello «radiale» effettuato prevalentemente con motomezzo”. Al tempo stesso, avrà il compito di ridefinire gli itinerari introducendo, appunto, il sistema concentrico o uno misto. L’elemento chiave è il “raccordo integrato”: i portalettere si devono spostare in auto fino ad un certo luogo, e da questo, a piedi, servire una o due zone. Con tutte le combinazioni possibili, così da adeguare la teoria alle effettive e specifiche esigenze. Ad esempio, dall’impianto di Poste possono partire due auto con quattro portalettere, due dei quali vengono lasciati nelle zone centrali da trattare a piedi. I restanti operatori, col mezzo, raggiungono le aree periferiche, e poi tornano per recuperare i colleghi. Il problema sarà di coordinamento, così da evitare che si creino delle inutili attese. L’idea del “raccordo integrato” potrebbe toccare almeno 400 situazioni, anche se le zone interessate dalla manovra, cioè quelle con percorso inferiore ai sei chilometri, superano le 2.200, mentre quelle con itinerari fra i sei e gli otto chilometri (adatte alla bicicletta) sfiorano le 2.700. Se tutto andrà come ipotizzato, già a fine anno le zone lavorate a piedi passeranno da 273 a 1.873, la bicicletta verrà impiegata in 2.200 situazioni (ora sono 1.200) e l’auto in 11mila (10mila). Scenderà, invece, l’impiego delle moto, da 24mila a 20mila casi.
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La “guerra” delle due ruote: più biciclette e meno moto, considerate pericolose |
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Dall’Estonia un’ulteriore emissione volta a sottolineare la propria identità e il proprio passato
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Il francobollo per il secolo dell'istituzione; è disponibile da oggi |
Quasi vent’anni di indipendenza non sono bastati: l’Estonia prosegue, attraverso le cartevalori, a sottolineare la propria identità e il proprio passato. Oggi è il turno del Museo nazionale, che compie un secolo di vita. Per il giro di boa è pronto un 5,50 corone simbolico. La storia della struttura -precisano da Tallinn- “è la storia dell’autoconsapevolezza e dell’autoasserzione del popolo; ha parecchi caratteri ma solo una figura centrale: il popolo”, appunto. Visitando l’allestimento, si scoprono l’impegno per la conservazione e lo studio della cultura spirituale e materiale, avviato dall’intellighenzia locale nel momento in cui, il 14 aprile 1909, si decise di aprire l’istituzione. In tutto questo tempo ha serbato e protetto senza soste l’eredità culturale, e questo nonostante “diverse guerre e periodi di occupazione”. La raccolta di materiali, foto ed espressioni artistiche oggi ha superato il milione di oggetti. Nella stessa politica celebrativa rientra la serie a più tappe dedicata ai vecchi presidenti della Repubblica.
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Dall’Ufi una monografia dedicata ai telegrammi pubblicitari italiani
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La copertina |
Un campo ancora difficile quello della telegrafia, per certi aspetti poco studiato e caratterizzato da riferimenti bibliografici ridotti. Tanto che persino Poste italiane cade in errore... inventandosi nuovi servizi (nel caso specifico l’anticipazione telefonica), in realtà attivi da decenni. Un sostegno rivolto a quanti vorrebbero saperne di più, e soprattutto ai tematici, è offerto da “Telegrammi pubblicitari italiani”, monografia dell’Unione filatelisti interofili dovuta ad Enrico Bertazzoli, Paolo De Magistris e Carlo Sopracordevole (224 pagine a colori, 36,00 euro). Non si occupa di normative ma repertoria e illustra i modelli utilizzati nel tempo per riportare, accanto alla comunicazione del mittente, consigli con cui promuovere prodotti, spettacoli, fiere, lotterie, alberghi. Tutte le versioni esistenti? Difficile dirlo, perché -al contrario di francobolli ed interi- mancano dati ufficiali. Però, confermano gli autori, reduci da anni di ricerche, ragionevolmente sì, soprattutto per il Regno: il sistema venne impiegato tra il 1933 e il 1938 ed ora sono stati individuati 127 tipi e 5 varietà. Contrariamente a quanto si potrebbe credere, gli stampati della Repubblica (che li utilizzò fra il 1951 e il 1960) sono meno comuni: lo sviluppo delle comunicazioni telefoniche ridusse decisamente l’importanza dei telegrammi e, di conseguenza, l’interesse delle aziende a trasformarli in vettore promozionale. Per il periodo sabaudo, oltre al modello 30, che arrivava al destinatario, è considerato anche il 25, impiegato dal mittente per presentare allo sportello la richiesta. Sfogliando il lavoro, emergono degli elementi che potrebbero interessare anche chi si occupa di sociologia e comunicazione. Da una parte lo stile dei messaggi pubblicitari, decisamente lontano da quello attuale, con richiami roboanti (persino nei nomi dei prodotti, come la benzina “Victoria” o l’auto “Ardita”) e spesso con l’impiego dell’imperativo (“Badate alla croce Bayer”, “Bevete un Cinzanino”). Stile che diventa pressante all’epoca dell’autarchia, quando si sostengono il riso, “l’alimento più sano, più nutriente, più elegante”, o “Robur il «nostro» carburante” che “contiene il 52% di prodotti italiani”. Sostanzialmente immutato dopo il conflitto, in cui -sia pure in un clima più soft- si promuovono anche i soggiorni a Sanremo e il Totip. Ma dove si mostra onnipresente l’Olivetti, impegnata a propagandare soprattutto la propria addizionatrice scrivente “Summa 15”. L’altro aspetto interessante, e certo non esaustivo, è dato dalla lettura dei messaggi, perché i moduli sono essenzialmente usati. Sempre... telegrafici, ma che spaziano, andando dalle relazioni commerciali (“Ricevuto lettera Farrovvi rimessa 25 Fatemi spedizione come precedente”) ai rapporti familiari (“Salute ottima arriverò sabato ore 21 baci = babbo”), dagli immutabili “attendo ansiosamente notizie baci” o “Buona Pasqua abbracci” al semplice “happy birthday”, spiegabile perché lo speditore era a Los Angeles. Il materiale è valutato principalmente in funzione della tiratura (almeno per la fase prebellica, poiché dichiarata sugli stessi moduli), con gradini che vanno da 2,00 a 50,00 euro. Si tratta -viene precisato- di una stima “per ora provvisoria, in attesa che si formi un mercato consolidato”.
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Una pagina interna, che propone un inconsueto modulo non usato |
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La festività cristiana cade nel momento in cui l’Abruzzo cerca di riprendersi. Dal punto di vista postale, la ricorrenza citata da annulli e francobolli
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Il manuale vaticano |
Mentre l’Italia si misura ancora con i disastri provocati dal terremoto in Abruzzo, il mondo cristiano celebra la Pasqua. Lanciando un messaggio che -pur consapevole dei lutti e delle distruzioni- cerca di guardare avanti, ad una resurrezione al tempo stesso morale e materiale. E di resurrezione parlano anche gli annulli messi a punto dalle Poste vaticane. Ai due meccanici celebrativi, in uso dal 6 aprile al 30 maggio, si aggiunge un manuale con la data di oggi, a disposizione degli interessati fino al 12 maggio. Riproduce il dettaglio con i discepoli di Emmaus tratto dall’85 centesimi per il 49° Congresso eucaristico internazionale, uscito l’anno scorso. L’obliterazione e il francobollo sono serviti per predisporre una busta ricordo. Oltre le Alpi, uno sparuto gruppo di Paesi -soprattutto dell’Europa centrale- ha provveduto a sottolineare l’appuntamento con apposite cartevalori. A soggetto religioso, come il 75 fiorini ungherese che dal 24 febbraio aiuta quanti ancora spediscono per posta i propri auguri. Due giorni dopo è arrivato il foglietto romeno, contenente tre francobolli da 1,00 leu replicati tre volte. Laici, con uova e leprotti, sono il 33 centesimi slovacco del 27 febbraio (la versione in libretto, adesiva, è profumata all’anemone), il 10 corone ceco disponibile dal 18 marzo e il 3,50 kune croato emesso il successivo giorno 30. Nell’intento di trovare idee originali si è distinta la Finlandia: il 18 marzo ha proposto un prima classe (costo 0,80 euro) che offre alcuni piatti dovuti allo chef da due stelle Michelin Hans Välimäki.
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Alcuni dei francobolli emessi per augurare la Pasqua 2009 |
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Tre le località campane citate dalla serie “Antiche vedute”. Probabilmente in maggio l’uscita successiva
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Il lago del Fusaro, Vietri e Marechiano (il nome è corretto) nella punta di Posillipo. Sono i soggetti delle tre gouache realizzate a cavallo tra il Settecento e l’Ottocento ora trasformate in altrettanti francobolli dallo Smom. È l’ulteriore tappa delle serie “Antiche vedute”, attesa il 20 aprile. Ulteriore perché il filone ha visto già quattro emissioni, predisposte in epoca precedente l’accordo con Poste italiane. L’esperienza è stata avviata con i panorami di Roma, realizzati utilizzando tempere su carta di Giovanni Battista Busiri ed impiegati nella prima (tre francobolli da 6 scudi del 26 aprile 1999) e nella seconda uscita (quattro da 5 scudi del 26 aprile 2000). Poi, si è passati alle gouache del Napoletano (cinque pezzi da 5 scudi del 15 ottobre 2001), tornando alla Città Eterna con i dipinti di Gian Paolo Pannini (quattro tagli da 6 scudi proposti il 13 ottobre 2003). “Insistiamo su queste tematiche -fanno sapere dalle Poste magistrali- perché particolarmente gradite ai collezionisti”. I tre nuovi esemplari hanno nominale da 1,70, 2,20 e 2,50 euro; sono prodotti in fogli da dodici e tirati in 12mila serie. Debutteranno insieme alle cartevalori con il profilo del gran maestro Matthew Festing e alla “Antichi costumi e tradizioni”. Il programma proseguirà con una nuova infornata probabilmente in maggio.
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La versione 2009 della “Antiche vedute” |
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In mancanza di “risposte certe ed esaurienti” da parte della società -ha detto il sindaco, Rosario Olivo- la questione sarà portata a Roma
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Il primo cittadino di Catanzaro, Rosario Olivo |
Servizio postale insoddisfacente, pure a Catanzaro. Ancora una volta, è un primo cittadino a prendere l’iniziativa. In questo caso si tratta di Rosario Olivo, che a Catanzaro guida una coalizione di centrosinistra. Dalla città calabrese, l’amministratore promette: se nei prossimi giorni non si avranno “risposte certe ed esaurienti” da parte dei vertici provinciali di Poste italiane, porterà la vicenda dei disservizi all’attenzione del Governo nazionale. Lo ha affermato durante la seduta aperta del consiglio della seconda circoscrizione, svoltasi alla presenza dei delegati di Cgil, Cisl e Uil, delle associazioni dei consumatori Codici e Codacons e di “numerosi consiglieri comunali che hanno seguito la problematica”. La discussione ha permesso di focalizzare gli inconvenienti più importanti che toccano il capoluogo e la provincia. Sono servizi -ha sottolineato il sindaco- “che rivestono un elevato carattere sociale, le cui inefficienze colpiscono in primo luogo le persone più deboli e gli anziani. Ecco perché pretendiamo che Poste italiane dia immediate ed esaurienti risposte”. L’incontro -è stato sottolineato- segna l’inizio di un percorso che prevede altre iniziative, in grado di coinvolgere i rappresentanti della stessa società.
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Sono gli uffici mobili dislocati in Abruzzo per sostituire gli sportelli inagibili e dare servizi nelle tendopoli. Accanto allo sciacallaggio, il phishing
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Terremoto: oggi il giorno dei funerali |
Normalmente sostituiscono una sede chiusa temporaneamente, magari per lavori, o per prevenire afflussi straordinari, ad esempio in vista di una scadenza nei pagamenti. Senza, naturalmente, dimenticare il presidio durante le manifestazioni filateliche. Gli uffici postali mobili, però, hanno un impiego ulteriore nei casi di emergenza. Come quello attuale, a supporto dei terremotati abruzzesi. In base a quanto comunicato da Poste italiane, dieci sono già operativi nell’area coinvolta, ed altri due dovranno essere allestiti. Complessivamente, i mezzi disponibili sono una trentina, dislocati in tutto il Paese. Possono raggiungere con relativa facilità e in tempi ridotti qualsiasi centro collegato ad una rete stradale in buone condizioni e sono in grado di erogare tutti i principali servizi. Il furgone standard ospita due sportelli, uno dei quali accessibile ai disabili, ed ha una tettoia esterna rientrabile per proteggere le persone in attesa. È completamente autonomo: le postazioni hanno tastiere e videoterminali e sono collegate via satellite in banda larga alla reti informatiche e telefoniche. L’ufficio, inoltre, è dotato di aria condizionata e di un gruppo elettrogeno. Quanto alla sicurezza, gli accorgimenti sono analoghi a quelli impiegati nelle sedi tradizionali: “roller cash” (un dispositivo blindato che custodisce il contante), cassaforte bifronte, allarme volumetrico e impianto per la localizzazione satellitare. A poche ore dai funerali solenni delle vittime, svoltisi alla presenza delle più alte cariche dello Stato, si registrano ancora fenomeni di sciacallaggio, persino informatico. La Polizia postale e delle comunicazioni -dice l’Asca- ha oscurato alcuni siti, apparentemente riconducibili alla Croce rossa, che promuovevano false iniziative solidali. Si trattava di trappole che, con il sistema del phishing, inducevano a inviare i dati riguardanti la propria carta di credito. Intanto, la terra continua a tremare...
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Il furgone nella tendopoli |
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La cerimonia organizzata venerdì 17 a Brescia, la città da dove tradizionalmente parte la gara
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Il francobollo italiano del 1953 |
Un 25 lire dall’Italia il 24 aprile 1953, lo stesso giorno replicato per Trieste con la sovrastampa “Amg-Ftt”. Senza dimenticare San Marino che, accogliendo in transito i bolidi, ha citato la manifestazione sportiva il 12 marzo 1987 (700 lire per la 60ª edizione), il 26 marzo 1992 (50 lire nella serie “Turismo - Invito a San Marino”) e il 19 maggio 1997 (1.500 lire inquadrato nella “Sport”). La piccola collezione, tuttavia, è destinata ad essere ampliata con un ulteriore tributo. Sarà ancora italiano e potrà essere acquistato dal 14 maggio a 60 centesimi. Ad 82 anni dal primo confronto e a due anni dalla nuova gestione, dovuta al comitato organizzatore presieduto da Alessandro Casali, il mondo postale, dunque, tornerà ad interessarsi alla “Mille miglia”, che si svolge tra Brescia e Roma. La presentazione della carta valore, annunciata per venerdì 17 aprile presso la Camera di commercio della città lombarda, conterà su un padrino d’eccezione: il ministro allo Sviluppo economico, Claudio Scajola.
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L'invito per la presentazione |
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Misure di sicurezza, videosorveglianza, opuscoli. Ma anche un servizio di assicurazione gratuita
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Il consigliere capitolino Fabrizio Santori |
Anziani rapinati o raggirati davanti agli uffici postali o da incaricati che si presentano utilizzando il nome di Poste italiane per farsi aprire la porta di casa? Un fenomeno da cronaca quotidiana, un po’ ovunque. A prendere la parola è il presidente della commissione sicurezza urbana del Comune di Roma, il consigliere Fabrizio Santori (Pdl), che plaude alle iniziative di sensibilizzazione realizzate dalla società. È importante -dice- “continuare su questo percorso, intraprendendo forme di collaborazione con Poste italiane volte a ridurre eventuali rischi e pericoli di furti, truffe, rapine, soprattutto ai danni di persone anziane. A questo proposito Poste italiane ha anche attivato un servizio di assicurazione gratuita destinato ai pensionati, correntisti postali, rapinati entro le due ore dal ritiro della pensione. Tale iniziativa rappresenta uno strumento di enorme impatto sociale”, poiché spesso per gli anziani la pensione costituisce l’unica forma di sostentamento a disposizione. A Roma il trend delle rapine negli uffici postali è in calo, grazie anche alle misure di sicurezza e agli impianti di videosorveglianza. Nel 2008 sono risultate 82, contro le 86 del 2007 e le 94 del 2006. E la copertura assicurativa? A rispondere è direttamente Poste italiane. A chi accredita la pensione sul conto Bancoposta, dal 2001 la società offre un’assicurazione nel caso di furto del contante prelevato negli uffici postali o presso gli sportelli automatici. La polizza è gratuita e diventa automaticamente operativa con la richiesta di versare il vitalizio. Copre anche il furto di liquido prelevato da eventuali cointestatari del conto o da persone delegate.
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Nel 2008 le rapine negli uffici postali romani sono diminuite rispetto ai due anni precedenti |
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