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  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
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Sul Titano ritornerà il Museo filatelico
11 Dic 2009 01:22 - SAN MARINO
Il Consiglio grande e generale ha fatto propria la richiesta presentata da alcuni cittadini. Intanto, a Roma il progetto per il Museo nazionale della comunicazione postale e telegrafica giace nelle commissioni
San Marino valuta l’ipotesi di riaprire il Museo filatelico e numismatico
San Marino valuta l’ipotesi di riaprire il Museo filatelico e numismatico

La proposta era stata sottoscritta da alcuni cittadini, e il Consiglio grande e generale l’ha approvata. San Marino, dunque, tornerà ad avere un Museo filatelico e numismatico. Tempi e modalità sono ancora sconosciuti, ma è già un dato di fatto.

La sua ricostituzione -si legge nel documento- “dovrebbe interessare i sammarinesi e coloro che li amministrano per vari scopi”, perché “le emissioni dei francobolli, delle monete e delle medaglie sono rappresentative della nostra storia”. L’ipotesi è realizzare una struttura che non valorizzi soltanto la singola emissione, ma consideri tutto il lavoro artistico preparatorio, cosa che “creerebbe una situazione di carattere culturale di altissimo livello”.

Intanto, l’idea simile di creare in Italia un Museo nazionale della comunicazione postale e telegrafica, dopo il progetto di Giorgio Benvenuto risalente alla scorsa legislatura ma interrotto dallo scioglimento delle Camere, è stata ripresa quest’anno, a palazzo Madama da Cecilia (Franca) Donaggio, sostenuta dai colleghi Silvana Amati, Marco Filippi, Raffaele Ranucci e Luigi Vimercati e a Montecitorio da Giuseppe Berretta. In entrambi i casi, l’iniziativa non ha subìto evoluzioni formali dopo la sua assegnazione alle rispettive commissioni.

Il progetto dell’Italia
La realizzazione del Vaticano
           


Rinnovato l’ufficio dei mosaici futuristi
10 Dic 2009 22:38 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’intervento riguarda la sede di La Spezia Centro; domani la cerimonia inaugurale
L'annullo previsto per domani
L'annullo previsto per domani

L’annullo commemorativo disponibile dalle ore 10 alle 18, la cerimonia ufficiale alle 11 e la possibilità per tutti, dalle 14.30 alle 18, di ammirare i mosaici di Fillia ed Enrico Prampolini presenti nella torre, nonché di vedere un filmato d’epoca sul Futurismo.

Giornata speciale, domani, per l’ufficio della Spezia Centro, restituito al servizio dopo i lavori degli ultimi tempi, che avevano rivoluzionato le normali attività.

La sede di piazza Verdi si ripropone al pubblico nella sua veste originale dopo l’intervento di restauro conservativo svolto sotto la supervisione dei tecnici che fanno capo alla Soprintendenza regionale per i beni architettonici e paesaggistici. Alla cerimonia è atteso, fra l’altro, il sindaco, Massimo Federici.

Progettato e realizzato nel 1933 dall’architetto Angiolo Mazzoni (citato nel francobollo da 41 centesimi uscito il 30 giugno 2003 per il complesso postale di Latina), l’edificio rappresenta -precisano dagli sportelli- “l’emblema della fortunata stagione artistica e culturale della città”.

Il rinnovamento ha restituito “dignità e fruibilità ad uno dei monumenti cittadini più imponenti” ed ha consentito, tra l’altro, di rendere indipendente l’accesso dei visitatori alla torre. Il cantiere si è concentrato soprattutto sugli esterni: ha comportato la pulizia con sabbiatura delle facciate dai graffiti e dallo smog, il cambio degli infissi e la sistemazione delle aree di pertinenza.

Quanto agli interni, è stata impiegata la documentazione fotografica dell’epoca, così da rispettare il più possibile l’impianto originale.

La struttura ora offre undici sportelli attrezzati e quattro aree più riservate, un sistema elettronico di gestione e monitoraggio delle attese e un’area self esterna accessibile ai casellisti, con postamat operativo 24 ore su 24 caratterizzato da dispositivo anticlonazione e sistemi di sicurezza passiva.

In più, c’è l’ufficio business, realizzato per soddisfare le esigenze di aziende e professionisti con due sportelli (uno è ribassato, quindi facilmente accessibile ai diversamente abili) e due sale riservate.

Confermato, anche nel centro ligure, l’attuale standard in materia di sicurezza: quasi totale eliminazione del contante dai banconi attraverso i dispensatori di denaro a tempo (“roller cash”), monitoraggio della sala al pubblico con telecamere, porte adeguate. Uno sportello è adattato per i disabili, proseguendo quindi il progetto per eliminare le barriere architettoniche negli uffici cittadini.

Il servizio, sia per i prodotti postali che per quelli finanziari, effettua il consueto orario al pubblico, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18.30, il sabato dalle 8 alle 12.30.

Gli esterni adesso (foto a sinistra) e qualche mese fa. Sotto, uno dei mosaici conservati nella torre; è dovuto ad Enrico Prampolini e si intitola “Le comunicazioni telegrafiche, telefoniche, aeree”
Gli esterni adesso (foto a sinistra) e qualche mese fa. Sotto, uno dei mosaici conservati nella torre; è dovuto ad Enrico Prampolini e si intitola “Le comunicazioni telegrafiche, telefoniche, aeree”
La valorizzazione compiuta quest'anno
Il Futurismo in posta
           


Antoine de Saint-Exupéry a 360 gradi
10 Dic 2009 15:54 - LIBRI E CATALOGHI
L’autore, sì, ma anche l’uomo, il combattente durante la Seconda guerra mondiale, il pilota postale, la fonte per fumetti e film, in un percorso “Sulle orme del piccolo principe”
Il lavoro curato da Valeria Menichini
Il lavoro curato da Valeria Menichini

È tutto sommato facile fare un articolo, o una collezione, su Antoine de Saint-Exupéry (1900-1944) utilizzando i francobolli emessi nel mondo, comunque più numerosi di quanto ci si aspetterebbe.

Più difficile è avere un approccio allargato, poiché il personaggio si presta. Di professione pilota sugli aerei, ha lavorato per le compagnie (come Latécoère, poi diventata Aéropostale) che nei primi decenni del secolo scorso si contendevano il trasporto di lettere e pacchi lungo le rotte più commerciali. Al tempo stesso, è stato scrittore di fama, apprezzato in Francia e in parecchi altri Paesi. Ha raccontato -e disegnato- i personaggi della fantasia, ma anche la sua esperienza tra le nuvole fronteggiando problemi tecnici, sacchi di missive, avventure.

Il volume “Sulle orme del piccolo principe”, nato come supporto alla mostra itinerante organizzata a Mantova in settembre da Circolo filatelico numismatico banino e Centro studi internazionale di storia postale, e poi destinata a diverse altre tappe (da domani a domenica sarà a “Veronafil”), vuole rappresentare questa sintesi.

“Il filo conduttore della sua vita -scrive il presidente del primo sodalizio, Angelo Lunghi- è stato sicuramente la responsabilità, intesa come assunzione nei confronti propri, dei propri amici, del proprio lavoro, dei propri affetti e del mondo intero. Conservando quel nucleo infantile di fantasia e di libertà, in un equilibrio perfetto. E così si spiega il coraggio e la determinazione nel lavoro di pilota, la scelta di partecipare attivamente alla guerra, la scelta di un amore tormentato, profondo e appassionato vissuto come un giardiniere, la scelta di narrare le proprie avventure e le proprie fantasie con uguale convincimento”.

La pubblicazione, proposta da Editoriale Sometti, è curata da Valeria Menichini; si articola in 176 pagine a colori e costa 16,00 euro. Una decina gli interventi. Spaziano dagli aspetti biografici (il contributo è di Delphine Lacroix) e sentimentali (Francesco Riboldi) alla produzione letteraria (ancora Valeria Menichini), rafforzata poi con le illustrazioni filateliche (Umberto Savoia) e con i disegni (Giulio Cuccolini). Non manca il capitolo riguardante l’esperienza aerea (Sergio Borghi), più specificamente di trasporto postale (Flavio Riccitelli) e di impegno durante la Seconda guerra mondiale (Valeria Menichini). Come autore di fama è valorizzato attraverso le citazioni riscontrate nei fumetti (Roberto Roda e Valerio Sometti) e nei film (Enrico Alloni e Valeria Menichini).

Anche filatelia e storia postale nel volume dedicato ad Antoine de Saint-Exupéry
Anche filatelia e storia postale nel volume dedicato ad Antoine de Saint-Exupéry
Il debutto dell’allestimento a Mantova
La nuova tappa di Verona
L’introduzione (file pdf)
           


Da domani è “Veronafil”
10 Dic 2009 11:36 - APPUNTAMENTI
Accanto al popolare convegno commerciale, la Scaligera propone le mostre, il progetto giovani e gli incontri
Il numero unico in distribuzione gratuita
Il numero unico in distribuzione gratuita

Oggi è la giornata dei preparativi, perché domani si apre. È “Veronafil”, il popolare salone firmato dall’Associazione filatelica numismatica scaligera

“Da oltre cinquant’anni -ricorda il presidente del sodalizio, Giuseppe Citarella- è il punto di riferimento del collezionismo, non solo italiano, ma di tutta Europa. Anche questa 113ª edizione -com’è ormai ampiamente consolidato e malgrado la crisi economica che ha colpito tutti- vedrà la presenza a Verona dei maggiori operatori economici del settore filatelico, numismatico, delle cartoline, delle stampe e della componente hobbistica e di migliaia di collezionisti”.

La manifestazione si svolgerà presso i padiglioni 10 e 11 della Fiera di Verona, situata in viale del Lavoro. Ad ingresso libero, potrà essere visitata venerdì fra le ore 10 e le 18, sabato tra le 9 e le 18, domenica tra le 9 e le 13.

La parte commerciale (cui parteciperà anche Vaccari srl, presente allo stand 1 del padiglione 10), seppure preponderante, non completerà l’offerta. Un percorso espositivo sarà dedicato all’aviazione e, in particolare, al veronese Mario Calderara (citato dall’Italia con un francobollo da 52 centesimi il 12 settembre 2003), il primo italiano a conseguire il brevetto di pilota di “quell’aeromobile, più pesante dell’aria”, che si sollevò da terra nel dicembre del 1903 a Centocelle. Altri allestimenti riguarderanno il secolo del Futurismo e i vini prodotti sulla sponda orientale del lago di Garda.

In più, c’è il progetto giovani, che -grazie agli sponsor- ha superato i dieci anni di vita.

Tra gli appuntamenti, vanno segnalate le assemblee elettive di sabato della Federazione fra le società filateliche italiane (alle 10) e dell’Associazione filatelisti italiani professionisti (alle 18.30 presso l’hotel Leopardi).

Ritorna l'appuntamento invernale di Verona
Ritorna l'appuntamento invernale di Verona
La partecipazione di Vaccari srl al convegno commerciale
Fra gli incontri, quelli della Federazione fra le società filateliche italiane…
…e dell'Associazione filatelisti italiani professionisti
           


Fiume: ci fu anche la protesta all’Upu
10 Dic 2009 01:57 - EMISSIONI ITALIA
Firmata dalla Croazia, si riferisce al francobollo italiano uscito, alla fine, il 10 dicembre 2007. La nota venne presentata all’Upu e quest’ultima l’ha condivisa, solo di recente, con tutti i Paesi membri

“Siamo spiacenti di dover attirare l’attenzione dei Paesi membri dell’Upu sulla condotta inappropriata di uno di essi, ossia dell’Italia”. Comincia così il documento che la Croazia ha sottoposto all’Unione postale universale e che quest’ultima ha girato, ma solo di recente, agli altri aderenti. Riguarda il 65 centesimi “Fiume - Terra orientale già italiana”, alla fine uscito, dopo una serie di colpi di scena ed abbinato al bollettino illustrativo firmato dal presidente dell’Associazione libero comune di Fiume in esilio, Guido Brazzoduro, il 10 dicembre 2007. Due anni fa esatti.

“Essendo un dato di fatto -prosegue la nota- che la città di Rijeka fa parte del territorio della Croazia e che il contenuto del testo associato al francobollo in questione è estremamente oltraggioso per il popolo croato e, in sovrappiù, storicamente inesatto, consideriamo che l’emissione di francobolli di questa natura sia inappropriata e contraria all’articolo 8 della Convenzione postale universale, la quale prevede chiaramente che i soggetti e i temi dei francobolli debbano essere conformi allo spirito del preambolo della Costituzione dell’Upu e non avere carattere politico od offensivo per una personalità o un Paese”.

Nel documento viene espressa, inoltre, “profonda preoccupazione sul fatto che altri francobolli aventi carattere politico ed offensivo analogo possano essere emessi. La Croazia, d’altro canto, ha già presentato le sue lamentele e preoccupazioni alle autorità italiane”.

L’emissione era stata programmata per il 30 ottobre del 2007, e solo all’ultimo momento bloccata, ma non pochi esemplari avevano lasciato gli uffici postali, causando, oltre alla polemica politica, la speculazione economica. La successiva vendita generale, dopo gli strascichi di critiche, aveva chiuso il caso. Ma non, evidentemente, il confronto diplomatico.

Milano, via Cordusio, davanti allo spazio filatelia: il presidente dell’Associazione libero comune di Fiume in esilio, Guido Brazzoduro, intervistato dopo la notizia che il francobollo era stato bloccato. Era il 30 ottobre 2007
Milano, via Cordusio, davanti allo spazio filatelia: il presidente dell’Associazione libero comune di Fiume in esilio, Guido Brazzoduro, intervistato dopo la notizia che il francobollo era stato bloccato. Era il 30 ottobre 2007
Il francobollo presentato da “Vaccari news” l’1 ottobre 2007
Il blocco del 30 ottobre
Le polemiche del giorno dopo
           




Quando lo scrivere diventa arte
09 Dic 2009 18:54 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Il gusto dell’Ottocento attraverso la collezione -ora in versione elettronica- di Giannarosa Righetti Mazza
Giannarosa Righetti Mazza
Giannarosa Righetti Mazza

Il sito non è che l’applicazione elettronica di una sua passione. “Alcuni anni or sono -ammette la bolognese Giannarosa Righetti Mazza a «Vaccari news»- ho avuto l’idea di cominciare a raccogliere tutto ciò che postalmente ed esteticamente c’era di più singolare nella corrispondenza di un tempo. Concentrandomi sull’Ottocento, il periodo in cui le cose sono cambiate in maniera significativa”.

La ricerca è iniziata con le missive di piccolo formato, considerando beninteso gli eventuali francobolli, ma non soltanto quella. Sotto esame finiscono intestazioni, decorazioni (“valentine” comprese), fascette, chiudilettera, bolli... E poi naturalmente i contenuti, così da distinguere, tanto per fare qualche esempio, i messaggi augurali, le lettere anonime o contenenti proposte indecenti, i cataloghi di merci, gli atti giudiziari.

I documenti sono stati scelti tra quelli più significativi per valorizzare il gusto, i tempi, la cura dell’epoca. Accanto al materiale cartaceo, gli altri oggetti, dalle penne ai calamai, dai taglierini ai portafrancobolli. Nacquero così due collezioni, “L’estetica nella corrispondenza nel secolo XIX” e “Scrittura e comunicazione nel secolo XIX”. Quest’ultima venne acquistata dal Museo storico pt ed oggi è conservata in una decina di teche a Roma.

Ma come si è arrivati ad internet? “È per me importante informare anche chi non sa di storia postale. In tutto il mio periodo lavorativo e di ricerca (ero titolare dello studio filatelico Broker phil a Bologna) ho sempre dato ampio spazio alla diffusione epistolare, sia alle affrancature, sia ai contenuti”.

Il sito propone, inoltre, degli scorci su argomenti collegati, come la calligrafia. “Ho elaborato un piano introduttivo, ma l’argomento è più esteso e va integrato con molti altri documenti di valore storico e filatelico”. “Il discorso -promette- continuerà”.

Uno dei documenti presentati nell'allestimento virtuale
Uno dei documenti presentati nell'allestimento virtuale
           


Rino Piccirilli, ora il ricordo
09 Dic 2009 14:35 - APPUNTAMENTI
Da venerdì il Circolo di Vasto, di cui è stato il presidente per undici anni, porterà il suo nome. Anche mostra e numero unico lo commemoreranno
L’annullo dell’intitolazione
L’annullo dell’intitolazione

Un appuntamento che vuole ricordare, innanzi tutto, il per undici anni presidente del Circolo filatelico numismatico “Vastophil”, Rino Piccirilli, scomparso il 24 settembre. Uno dei... motori della manifestazione omonima, ospitata ogni anno a Vasto (Chieti). E che è stata confermata anche per il 2009; si svolgerà dall’11 al 12 dicembre, sempre presso palazzo d’Avalos in piazza Pudente (orari: venerdì 16-20, sabato 9-13 e 16-20, ingresso libero).

“Come si può benissimo immaginare -spiega dal sodalizio il vicepresidente Giuseppe Galasso- in questa fase di transizione non è facile programmare il proseguimento delle attività del Circolo in quanto tutto quello che gira intorno alla «filatelia a Vasto» è ancora turbato dal triste evento”. Ecco perché questa edizione “sarà speciale”, priva del convegno commerciale e “incentrata su due aspetti fondamentali: la commemorazione di Rino e la speranza per il futuro”.

Il primo tema -sottolineato da un annullo- si svilupperà venerdì 11, quando l’associazione sarà intitolata alla sua memoria. Anche un piccolo allestimento e il numero unico di 48 pagine a colori, in vendita a 2,00 euro, lo ricorderanno. Sabato, invece, si guarderà avanti con la “Giornata della filatelia”, che vuole rappresentare un momento di incontro tra il settore e i giovani. Saranno le scuole, in particolare, ad essere coinvolte e la seconda parte del percorso espositivo, che va dalla prefilatelia alle emissioni attuali, è stata pensata principalmente per loro. Ad essa verranno associati i disegni degli alunni locali che hanno visitato “Italia 2009”. Un altro manuale e la presenza dell’artigiano cartaio di Fabriano saranno ulteriori elementi di animazione.

All’appuntamento è atteso il sottosegretario Carlo Giovanardi.

Era il 2008: il presidente del Circolo Rino Piccirilli (a sinistra), con la responsabile della filatelia di Poste italiane, Marisa Giannini, il sottosegretario Carlo Giovanardi e il presidente federale Piero Macrelli. Sotto, uno dei disegni realizzati dagli studenti di Vasto dopo la visita ad “Italia 2009”
Era il 2008: il presidente del Circolo Rino Piccirilli (a sinistra), con la responsabile della filatelia di Poste italiane, Marisa Giannini, il sottosegretario Carlo Giovanardi e il presidente federale Piero Macrelli. Sotto, uno dei disegni realizzati dagli studenti di Vasto dopo la visita ad “Italia 2009”
La scomparsa di Rino Piccirilli
La manifestazione l’anno scorso
           




Anche per le associazioni filateliche il modello “Eas”
09 Dic 2009 09:22 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’adempimento richiesto dall’Agenzia delle entrate entro il 15 dicembre. Cosa dice la Federazione dei circoli

Si chiama “Modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini fiscali da parte degli enti associativi” (abbreviato in “Eas”) ed è stato approvato dall’Agenzia delle entrate il 2 settembre scorso per essere presentato dai diretti interessati entro il prossimo 15 dicembre.

Sull’argomento è intervenuta la Federazione fra le società filateliche italiane, che -dopo aver consultato sia commercialisti sia la stessa Agenzia- ha annunciato l’adempimento a tutti i sodalizi iscritti, tanti dei quali non erano a conoscenza del termine.

“Innanzitutto -dice la Fsfi- un invito a tranquillizzare le società filateliche: si tratta di un censimento, e la ridotta, a volte molto ridotta attività dei circoli e delle associazioni non dovrebbe creare problemi di alcun genere”. Il modello “Eas” deve comunque essere presentato entro il 15 dicembre.

Il dato di partenza è lo statuto; se questo è conforme a quanto previsto dal testo unico imposte sui redditi del 2008 (in particolare, al punto 8 dell’articolo 148, che parla di utili, patrimonio, rendiconti economico e finanziario, modalità elettive ed altro ancora), ed è registrato, “non vi è -viene precisato- altro da fare”. In caso contrario, occorre prima adeguarsi appunto con lo statuto -per questo è stata definita una bozza di riferimento- e poi registrarlo.

Anche le associazioni filateliche sottoposte alla nuova procedura
Anche le associazioni filateliche sottoposte alla nuova procedura
L’intervento della Federazione, l’articolo e la modulistica di riferimento
Il provvedimento presentato dall'Agenzia delle entrate
La bozza di statuto coerente con le normative (file rtf)
           


Due francobolli contro la corruzione
09 Dic 2009 01:55 - DALL'ESTERO
L’inconsueta emissione giunge oggi da Formosa
Uno dei francobolli cubani del 1943
Uno dei francobolli cubani del 1943

A sfogliare i cataloghi, le emissioni a forte carattere sociale non sono moltissime, ma ci sono. Come la famosa serie di Cuba del 3 luglio 1943 contro la “quinta colonna”.

Ed ancora adesso compaiono. L’ultima iniziativa proviene oggi da Formosa: due francobolli da 5 e 25 dollari locali per la “Giornata internazionale anti corruzione”.

L’iniziativa -fanno sapere da Taipei- serve a dimostrare il supporto del Paese agli sforzi per arginare il fenomeno.

Il soggetto delle cartevalori è unico: il pianeta con in evidenza l’isola, mentre paralleli e meridiani individuano l’ideogramma cinese che significa “pulito e onesto”. Vorrebbe esprimere il concetto che “Taiwan si sta impegnando nel promuovere un governo retto e competente, e sta sviluppando con determinazione gli sforzi per affrontare la corruzione”. Allo stesso tempo, i francobolli spiegano che il Paese “sta facendo passi concreti nella società internazionale”.

La serie di Formosa dedicata alla lotta contro la corruzione; è in uscita oggi
La serie di Formosa dedicata alla lotta contro la corruzione; è in uscita oggi
           




Auguri da Aurelio Bertiglia
08 Dic 2009 17:49 - LIBRI E CATALOGHI
Terza parte della raccolta dedicata all’illustratore torinese e ai suoi inconfondibili bambini
Il terzo volume del lavoro dedicato all’illustratore torinese
Il terzo volume del lavoro dedicato all’illustratore torinese

Non poteva essere altrimenti: “Le cartoline di A.Bertiglia”, il terzo volume dedicato alle cartoline e ai bambini di Aurelio Bertiglia, uscito in questi giorni, riguarda le produzioni augurali. Quindi, Natale (e sue varianti, come regali, consegne, pranzi, brindisi, fine anno, neve, sci...), ma anche Pasqua, compleanno ed onomastico, quando quest’ultimo ancora si festeggiava.

La tematica -si legge nell’introduzione- “è stata la più prolifica non solo per Bertiglia ma per tutti gli illustratori dell’epoca. Il messaggio spesso era ricco di fantasia, sorprendente e gratificava chi lo riceveva... Anche scelto per i costi economici, era il mezzo più rapido per raggiungere le persone da non dimenticare onorandole con un pensiero tangibile”. Senza contare che i soggetti, con un minimo di intervento per tradurre la frase di circostanza, permettevano all’autore “di essere conosciuto ed ammirato in tutto il mondo”.

Il catalogo, ancora una volta, è dovuto al Cartolinea club. Si articola in 280 pagine, che propongono a colori e quotano 800 cartoline (i due precedenti contano 266 pagine per 650 cartoline ciascuno). Nel costo, pari a 50,00 euro, è compreso l’omaggio di dodici cartoline ristampate. A soggetto pasquale.

In base alle attuali programmazioni, il lavoro si completerà nel 2010 con le due ultime sezioni: regionalismo, paesaggistica, commemorative, politiche e pubblicitarie da una parte; glamour, osé, moda e miscellanea dall’altra.

La scheda
Le parti precedenti: la prima...
...e la seconda
           


Canone postale a carico del destinatario? No dalla Svizzera
08 Dic 2009 14:55 - DALL'ESTERO
L’idea -viene precisato- non è compresa nella nuova legislazione elvetica, ma è in discussione tra i direttori delle poste in diversi Paesi europei

Una proposta... indecente, che la Svizzera non sente propria e non sta considerando. Dalla Posta -contattata da “Vaccari news”- viene confermato che “questa idea non ha in ogni caso a che vedere in modo immediato con la discussione in corso al Parlamento svizzero sulla nuova legislazione postale”.

Intanto, però, il direttore generale Michel Kunz ne ha parlato sabato ad un giornale di Basilea, il “Basler zeitung”, e la sua dichiarazione ha fatto scalpore. Non è detto che prima o poi, in qualche parte del globo, qualcuno la introduca.

“Si tratta -viene spiegato da oltre le Alpi- di un’idea che è in discussione da qualche tempo tra i direttori delle poste nazionali in diversi Paesi in Europa”. Di fronte al calo costante degli invii, alla sempre più grande diffusione delle e-mail e all’impossibilità di razionalizzare all’infinito strutture e processi lavorativi, “è necessario trovare nuove soluzioni”. Fra queste vi potrebbe essere, appunto, “una sorta di canone, come già si fa per la radio e la televisione, per potere beneficiare dei servizi della posta. Si tratterebbe di un contributo unico, fisso in tutto il Paese e indipendente dalle quantità di posta ricevuta”.

Non rappresenterebbe -è l’ulteriore precisazione- una sovrattassa, ma “un contributo per il servizio di base, che permetterebbe di garantire la buona qualità delle prestazioni in tutto il Paese a un costo accettabile e controllato”.

Diverso è il parere del capo del dipartimento federale dell’Ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (Datec), il consigliere Moritz Leuenberger. “L’idea -dice- di introdurre un canone sulle cassette delle lettere non è presa assolutamente in considerazione dal Datec e io, personalmente, mi dissocio in modo netto da questa iniziativa. È assurdo concepire di fare pagare alle singole economie domestiche una tassa di allacciamento in questo settore. Il confronto con il canone radiotelevisivo non regge. Quest’ultimo rappresenta l’unica fonte di introiti per la radio e la televisione, oltre ai ricavi derivanti dalla pubblicità; la Posta, invece, già riscuote delle tasse per il trasporto di pacchi e lettere come anche per le transazioni finanziarie”.

“È vero -conclude il consigliere federale- che il traffico delle lettere, settore di attività centrale della Posta, è in calo perché le lettere sono sostituite sempre più spesso dalle e-mail”. La revisione in corso della legge prevede, però, “la possibilità per la Posta di operare in nuovi campi, in particolare nel settore di Postfinance. Grazie agli introiti generati in questi nuovi settori di attività, l’azienda potrà coprire i costi del servizio universale e continuare a garantirlo a tutta la popolazione del nostro Paese”.

Attualmente in Svizzera il servizio universale è finanziato con i proventi del residuo monopolio. La riforma ora all’esame del Parlamento prevede, quando fra qualche anno il settore sarà liberalizzato, un fondo simile a quello già esistente in Italia.

Il direttore generale della Posta svizzera, Michel Kunz (© La posta svizzera), e il capo del dipartimento federale dell'Ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni, Moritz Leuenberger (© Datec, Béatrice Devènes)
Il direttore generale della Posta svizzera, Michel Kunz (© La posta svizzera), e il capo del dipartimento federale dell'Ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni, Moritz Leuenberger (© Datec, Béatrice Devènes)
Il fondo di compensazione in Italia
           




Al via le celebrazioni per Matteo Ricci
08 Dic 2009 02:36 - APPUNTAMENTI
I quattro secoli trascorsi dalla scomparsa del missionario ricordati in una mostra al braccio di Carlo Magno in Vaticano
Il francobollo italiano per Sisto V
Il francobollo italiano per Sisto V

Accantonata dall’Italia (l’idea figura fra quelle rimaste sul tavolo alla Consulta) e fatta propria dal Vaticano, l’iniziativa dentellata per padre Matteo Ricci nel quarto secolo dalla morte rappresenterà uno dei momenti celebrativi.

Da mesi, ad esempio, la sua città natale, Macerata, ha predisposto delle commemorazioni ed anche a piazza San Pietro ci si è organizzati. Fino al 24 gennaio, infatti, al braccio di Carlo Magno è visitabile la mostra “Ai crinali della storia - padre Matteo Ricci (1552-1610) fra Roma e Pechino”.

Composta da oltre centocinquanta opere (anche se non è facile capire la successione che lega l’una all’altra) e organizzata in cinque sezioni, vuole ricordare il protagonista e, allo stesso tempo, la sua Compagnia di Gesù nonché la Cina del Seicento. Per questo annovera persino una statua di Budda, presenza alquanto inusuale nello Stato del pontefice.

Il percorso si apre e si chiude con due testimonianze epistolari. La prima è stata scritta il 6 maggio scorso da Benedetto XVI. Diretta al vescovo di Macerata, Claudio Giuliodori, in essa si legge tra l’altro che “non si può non rimanere favorevolmente colpiti dall’innovativa e peculiare capacità che egli ebbe di accostare, con pieno rispetto, le tradizioni culturali e spirituali cinesi nel loro insieme”.

L’altra testimonianza, invece, riprende lo scritto di Giovanni Paolo II rivolto ai partecipanti di un congresso dedicato al missionario, svoltosi il 24 ottobre 2001. “Uno degli aspetti” -affermò Karol Wojtyla- “che rendono originale e sempre attuale l’opera del padre Ricci in Cina, è la profonda simpatia che egli nutrì fin dall’inizio verso il popolo cinese nella sua totalità di storia, cultura e tradizione”.

Tra i quadri proposti nel percorso, uno è finito per... affrancare. È il ritratto di papa Sisto V dovuto a Pietro Facchetti, trasformato da Roma nel 1.500 lire con cui il 24 aprile 1985 si ricordò il quarto secolo dall’elevazione al soglio pontificio. Anche un secondo oggetto risulta noto: è il reliquiario in argento che riproduce la tomba di san Francesco Saverio; quest’ultima è ubicata a Goa ed ha il richiamo postale nel 5 tangas di India Portoghese risalente al 25 ottobre 1952.

Più specifico è un ultimo reperto: la matrice in legno della lettera con cui lo stesso Sisto V contattò nel 1588 l’imperatore.

Da Macerata (lo stendardo appeso sul Duomo) al Vaticano (l'ingresso alla mostra), sono state aperte le iniziative per ricordare padre Matteo Ricci
Da Macerata (lo stendardo appeso sul Duomo) al Vaticano (l'ingresso alla mostra), sono state aperte le iniziative per ricordare padre Matteo Ricci
Per saperne di più sulla mostra
Il messaggio completo di Giovanni Paolo II del 2001
Il programma vaticano del 2010
           


Torino perde il Cuas
07 Dic 2009 21:15 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Cambio di rotta in Poste italiane: quello che fino a pochi mesi fa era destinato a diventare l’unico centro di riferimento è stato cancellato. Il “mistero” della Valle d’Aosta

Il Cuas perde Torino: proprio in questi giorni la comunicazione sta raggiungendo i correntisti postali, che così potranno orientarsi meglio negli aspetti contabili.

Da una parte l’elettronica, che permette con sufficiente semplicità di ottimizzare le procedure e spostare i flussi di lavoro dove meglio conviene; dall’altra -Poste italiane lo ammette senza difficoltà- la diminuzione delle operazioni. È stato possibile, così, rivedere ancora una volta l’organizzazione dei centri unificati automazione servizi. Ossia degli impianti che ricevono e trattano, ad esempio, i versamenti per associazioni, abbonamenti a riviste o servizi vari. Il cambio è diventato operativo proprio in queste settimane, quando i pagamenti risultano particolarmente numerosi in vista delle scadenze di fine anno.

La nuova impostazione ha stravolto le ipotesi di questa estate, quando si pensava di convergere tutto proprio a Torino. Adesso i punti di riferimento sono scesi da cinque a quattro. Dopo la scomparsa di Milano, avvenuta tre anni fa, ora ha chiuso il capoluogo piemontese.

Con l’occasione è stata introdotta una revisione delle competenze più ampia. Ancona si occupa delle attività registrate in Emilia-Romagna, Lazio, Marche ed Umbria; a Bari spettano Abruzzo, Basilicata, Campania, Molise, Puglia e Sardegna; Firenze segue Liguria, Piemonte, Sicilia e Toscana; a Venezia competono Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Trentino-Alto Adige e Veneto.

Dall’elenco manca la Valle d’Aosta, finora considerata, giustamente, a parte. La piccola dimenticanza non muta il quadro generale, perché anche questa regione -viene precisato a “Vaccari news”- fa capo a Firenze.

Ancora una volta, cambia l'organizzazione dei Cuas. L'elenco aggiornato, privo della Valle d'Aosta
Ancora una volta, cambia l'organizzazione dei Cuas. L'elenco aggiornato, privo della Valle d'Aosta
Il progetto dell'estate scorsa
           




La “Carmen”, Jannuzzo e i tram di Milano
07 Dic 2009 14:32 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Annullo speciale per la prima alla Scala, teatro ricordato di recente da un foglietto argentino. Al Manzoni, il filatelista Gianfranco Jannuzzo. Altri otto manuali impiegati, sempre nella metropoli lombarda, per l’iniziativa “La tua lettera a Babbo Natale dal tram”
Uno degli annulli impiegati ai capilinea tramviari
Uno degli annulli impiegati ai capilinea tramviari

Oggi Milano è praticamente ferma, poiché al “ponte” dell’8 dicembre si associa la festa del patrono, sant’Ambrogio. E, come tradizione vuole, il calendario prevede la “prima” alla Scala, che comincerà alle 18.

Di scena, grazie al direttore Daniel Barenboim e alla regista Emma Dante, la “Carmen” di Georges Bizet, opera cantata in francese e dalla durata di 3 ore e 45 minuti. Sarà trasmessa in diretta nelle sale cinematografiche di diversi Paesi europei e negli Stati Uniti, sul canale televisivo Classica (Sky) e in differita dalla tv franco-tedesca Arte. A lavorare per l’appuntamento è stata anche Poste italiane, che questa mattina ha impiegato un annullo speciale dedicato alla Scala.

Il celebre teatro è stato citato, insieme al Colón di Buenos Aires, in un foglietto argentino del 24 ottobre. Uscito per promuovere “Italia 2009”, comprende due francobolli da 6 pesos e si completa con un altro blocco simile, riguardante la Ferrari.

Un palco meneghino non molto lontano, quello del Manzoni, fino al 3 gennaio accoglierà il filatelista Gianfranco Jannuzzo (doppio vincitore al Campionato cadetti 2008), impegnato nell’opera “Girgenti amore mio...”.

In questi giorni la metropoli lombarda è protagonista di un’ulteriore iniziativa postale. Si chiama “La tua lettera a Babbo Natale dal tram delle zone di Milano”. È suggellata da otto manuali in quattro versioni differenti, utilizzati ad altrettanti capilinea dei mezzi pubblici dal 5 al 20 dicembre.

Il foglietto argentino
Il foglietto argentino
Il sito della Scala
Gianfranco Jannuzzo al Manzoni
           


Lettera ai potenti della Terra
07 Dic 2009 09:23 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Sorpresa postale nel sito di “Cop15”. Dietro c’è un progetto per aiutare la scannerizzazione elettronica di testi stampati prima dell’era digitale

“Cari leader del mondo...”. L’intestazione, in inglese, è fissa, ma poi si può aggiungere il messaggio che si crede più opportuno. E c’è margine per scegliere anche il “francobollo”, dove la rondine “vale” 1, il cervo 2, la libellula 3 e la passera pianuzza 4. Naturalmente, la cartolina elettronica dovrà essere completata con la propria firma.

Poi, basterà un “click” per farla avere, “timbrata” come da tradizione, ai destinatari. I potenti del pianeta, certo, che la vedranno proiettata a Copenaghen. Ma anche tutti i navigatori di internet, visto che è possibile leggere i messaggi già spediti, oltre quattromila.

È l’iniziativa “postale” che si nota visitando il sito di “Cop15”, la quindicesima Conferenza dell’Onu sui cambiamenti climatici in sviluppo da oggi al 18 dicembre.

Con l’obiettivo di razionalizzare le risorse, si scopre un secondo fine di tali cartoline elettroniche. Nel momento in cui si digita il codice di sicurezza -ormai una prassi per evitare al ricevente messaggi generati in automatico o peggio- non si legge un codice qualsiasi inventato da un computer, ma una parola tratta da un libro o giornale (o addirittura di un programma radiofonico) che risale a prima dell’era digitale ed ora scannerizzata. Siccome i software non sempre sono capaci di comprendere correttamente tutte le parole, quelle risultate incomprensibili, nell’ambito del progetto “Recaptcha”, sono state impiegate come elemento antispam dal sito. Come dire…

Una delle cartoline elettroniche inviate ai leader del mondo: oltre ad essere leggibile sul sito, quelle ricevute verranno proiettate durante la Conferenza dell'Onu sui cambiamenti climatici
Una delle cartoline elettroniche inviate ai leader del mondo: oltre ad essere leggibile sul sito, quelle ricevute verranno proiettate durante la Conferenza dell'Onu sui cambiamenti climatici
Il sito con lo spazio postale (in inglese)
Il progetto “Recaptcha” (in inglese)
“Cop15” e l'Upu
           




Anche il servizio postale inquina
07 Dic 2009 01:06 - DALL'ESTERO
Almeno 26 milioni le tonnellate di anidride carbonica prodotte ogni anno. Apre oggi “Cop15”, la quindicesima Conferenza dell’Onu sui cambiamenti climatici. Quattro i francobolli danesi già usciti
Anche l'Upu è attento agli aspetti ambientali
Anche l'Upu è attento agli aspetti ambientali

Comincia oggi a Copenaghen “Cop15”, la quindicesima Conferenza dell’Onu sui cambiamenti climatici, cui sono attesi 15mila delegati ed un centinaio di leader mondiali. Appuntamento sottolineato da quattro francobolli, emessi in due tappe (l’1 gennaio e il 9 settembre) dal Paese ospite, la Danimarca.

Tra i tanti aspetti che pesano sulla situazione figura il servizio postale. Servizio che -ammettono dall’Upu, per la prima volta autore di un’indagine sull’argomento- nel 2008 ha prodotto, considerando soltanto impianti e veicoli, almeno 26 milioni di tonnellate di anidride carbonica, pari allo 0,07% delle emissioni complessive. Necessarie per alimentare 600mila uffici e 1 milione di mezzi, dando lavoro a 5 milioni di persone e facendo funzionare la rete fisica di distribuzione più vasta al mondo.

Naturalmente, la situazione varia in funzione delle specifiche aree. Solo le poste dei Paesi industrializzati gettano nell’atmosfera 11 milioni di tonnellate di anidride carbonica, ossia il 41% del totale. E questo nonostante le pratiche introdotte, dalle consegne a piedi (100mila portalettere francesi compiono complessivamente 50 volte il giro del mondo ogni giorno) o in bicicletta, senza considerare i veicoli alternativi, come i quadricicli italiani “free duck”, a trazione elettrica e ibrida.

Occorre, però, fare di più. Tale inventario -dice il direttore generale dell’Upu, Edouard Dayan- “costituisce una tappa importante della nostra volontà di lottare contro i cambiamenti climatici. L’Upu lavora con tutti i suoi partner, compreso il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, affinché gli inquinatori di oggi e quelli di domani riducano l’impatto della propria attività. Inoltre, una sana gestione può costituire un importante vettore di crescita”.

Al questionario hanno risposto 99 amministrazioni, vale a dire il 52% degli operatori. Per gli altri sono state effettuate delle stime, basandosi su variabili significative come traffico postale, numero degli uffici e dei dipendenti, superficie, popolazione, livello di sviluppo ed emissioni nazionali di gas ad effetto serra. Già dall’anno prossimo si pensa di considerare anche gli aspetti indiretti, fra cui attività di operatori privati, trasporto aereo, gestione dei rifiuti, produzione di buste e pacchi.

Durante l’incontro internazionale, che si chiuderà solo il 18 dicembre, l’Unione universale parteciperà rappresentando il settore.

La serie danese di francobolli
Il sito di “Cop15” (in varie lingue)
Così in Italia
           


Uguali sì, ma non nei bordi
06 Dic 2009 21:47 - DALL'ESTERO
Rinnovato -però solo nelle cimose- il taglio monegasco a validità permanente utile per spedire una lettera fino a venti grammi all’interno o in Francia

I francobolli -giurano dal piccolo Stato- sono identici. A caratterizzarli, però, risultano i bordi dei minifogli da dieci pezzi.

Nella versione uscita l’1 dicembre 2006 c’è, ripetuto due volte negli angoli superiori, il logo dell’Office des émissions de timbres-poste de la Principauté de Monaco. Al loro posto, in quella messa in vendita il 4 dicembre scorso, figura la scritta “Philaposte 2009”, oltre a due bandierine nazionali incrociate. L’altra differenza è sulla cimosa inferiore, dove a destra figura il “coin daté”, cioè la data di stampa, dai millesimi diversi.

È la rinnovata versione della carta valore a validità permanente, cioè senza nominale esplicitato, ora venduta a 56 centesimi. Di colore rosso, offre il profilo del principe Alberto II e permette di inviare una lettera all’interno di Monaco o in Francia.

Le due versioni a confronto
Le due versioni a confronto
Tra le altre uscite del 4 dicembre, quelle per Auguste Rodin…
…e Ayrton Senna
           




Auguste Rodin letto da Irio Ottavio Fantini
06 Dic 2009 18:00 - DALL'ESTERO
Il francobollo monegasco, uscito venerdì, riprende un bozzetto dell’artista scomparso il 22 maggio scorso. Al Musée des timbres et des monnaies proposte anche le alternative non impiegate
Il francobollo nella versione definitiva
Il francobollo nella versione definitiva

La lettera, inviata dal direttore dell’Office des émissions de timbres-poste de la Principauté de Monaco, Guy-Michel Crozet, è indirizzata al principe Alberto II. Risale al 20 marzo scorso ed è associata a tre bozzetti alternativi (due -si legge nel testo- da realizzare in calcografia e il restante in rotocalcografia) per il francobollo dedicato ad Auguste Rodin. Tutti sono stati realizzati da Irio Ottavio Fantini, l’autore che sarebbe morto da lì a poco, il 22 maggio.

Le proposte, insieme alla missiva, sono state presentate durante “Monacophil” al Musée des timbres et des monnaies. Una sola, quella azzurra, è sicuramente riconoscibile, come stile e per i colori. Le restanti non svelano la mano di chi le ha fatte; probabilmente il disegnatore -che durante l’edizione precedente della manifestazione aveva presenziato nell’area dedicata agli artisti firmando di buon grado francobolli e dediche- già stava male.

La carta valore, disponibile ad 85 centesimi dal 4 dicembre, rappresenta una delle anticipazioni che Monaco ha messo in calendario per il 2010; ricorda i centosettant’anni trascorsi dalla nascita dello scultore francese.

L'ingresso al Musée des timbres et des monnaies e, sotto, il pannello con i lavori preparatori di Irio Ottavio Fantini
L'ingresso al Musée des timbres et des monnaies e, sotto, il pannello con i lavori preparatori di Irio Ottavio Fantini
La manifestazione, chiusasi oggi
La scomparsa di Irio Ottavio Fantini
La sua ultima serie targata Vaticano
           


Il sipario su Monaco
06 Dic 2009 10:14 - APPUNTAMENTI
Ultime ore prima della chiusura definitiva della manifestazione ospitata nel Principato
L'area dedicata al convegno commerciale
L'area dedicata al convegno commerciale

Il salone dedicato al convegno commerciale, la mostra dei “100 francobolli e documenti filatelici fra i più rari del mondo”, il resto del percorso con le collezioni proposte dai membri di tredici sodalizi europei (fra cui la Federazione fra le società filateliche italiane e l’Unione filatelica lombarda).

E poi, gli appuntamenti, tra i quali la consegna del premio attribuito dall’Association internationale des éditeurs de catalogues de timbres-poste, d’albums et de publications philatéliques al finanziere e filantropo William “Bill” H.Gross, che alla cerimonia si è fatto rappresentare da un delegato in quanto impossibilitato a partecipare.

“Monacophil”, ospitata alle terrasses de Fontvieille, è tutto questo e pure altro. Ma solo per poche ore ancora: alle 16 di oggi, l’edizione 2009 si chiuderà. Definitivamente.

Due istantanee della parte espositiva: il percorso sui “100 francobolli e documenti filatelici fra i più rari del mondo” e il resto della mostra
Due istantanee della parte espositiva: il percorso sui “100 francobolli e documenti filatelici fra i più rari del mondo” e il resto della mostra
Il programma
Il premio a William H.Gross
La cena di gala e il ricordo per Jean Fissore
           




Il servizio corrispondenze si rinnova
06 Dic 2009 02:05 - LIBRI E CATALOGHI
Ma solo quello del periodo Regno (Rsi, Luogotenenza ed Occupazioni alleate di Napoli e Sicilia comprese). È la seconda parte della trilogia Unificato dedicata alla storia postale
Il rinnovo del catalogo di storia postale è giunto alla seconda parte
Il rinnovo del catalogo di storia postale è giunto alla seconda parte

Storia postale italiana, atto secondo. Si rinnova gradualmente la trilogia firmata dall’Unificato, ed ora è il turno del volume che si occupa di Regno, Rsi, Luogotenenza ed Occupazioni alleate di Napoli e Sicilia. Se l’approccio è grosso modo quello dell’edizione 2005-2007, a cambiare sono i prezzi, mediamente rivisti con aumenti del 5-10%. Prezzi che confermano l’approccio introdotto nel passato; rispecchiano, cioè, “il valore di transazione medio tra un commerciante informato ed un collezionista competente”, non prevedendo, dunque, “alcuna riduzione generalizzata”.

Ripensata, inoltre, è l’organizzazione del lavoro, adesso impostata su quattro e non più cinque parti. Le prime due della precedente edizione, che riguardavano breve descrizione storica di oggetti e servizi da una parte e valutazioni dall’altra, ora sono state accorpate, così da “rendere più agevole -scrive Benito Carobene, che ha coordinato il lavoro e settimana prossima otterrà il premio «Albino Bazzi»- la consultazione”. Questo inserimento, però, “presenta un piccolo inconveniente”, poiché nelle fasce di valore si è tenuto conto di alcuni servizi accessori, le cui caratteristiche sono descritte solo alla fine della sezione.

Immutate le rimanenti aree, che riguardano determinate tipologie di prestazioni (come tassazione e recapito autorizzato), servizi minori (nolo per cassette...) e le Occupazioni del periodo bellico.

Completamente nuovo è il capitolo della posta aerea, originariamente appena accennato.

Il volume conta 208 pagine, comprendendo 150 illustrazioni in bianco e nero; costa 29,00 euro. Ancora una volta è compreso gratuitamente il lavoro di Emanuele Mario Gabbini intitolato “Filatelmia”.

La scheda
Il primo volume
Il premio intitolato ad Albino Bazzi
           


Lavagna: Enrico Bertazzoli premiato
05 Dic 2009 13:02 - NOTIZIE DALL'ITALIA
All’esperto attribuito il quarto riconoscimento intitolato alla città ligure

Dopo Edoardo Paolo Ohnmeiss, Fabio Galli e Nino Barberis è andato ad Enrico Bertazzoli il quarto “Premio filatelico città di Lavagna”, conferito nell’ambito della manifestazione che si sta svolgendo in questo fine settimana alla sala Rocca, situata in piazza Cordeviola, del centro ligure (visitabile oggi fino alle 18.30, domani tra le 9 e le 12.30 e tra le 15 e le 17).

Attuale consigliere della Federazione fra le società filateliche italiane -si legge nella motivazione firmata dal Circolo filatelico lavagnese- “svolge da anni attività pubblicistica in settori della filatelia poco noti e frequentati, se non ingiustamente negletti: è infatti autore o co-autore di varie monografie dedicate allo studio dei francobolli perforati italiani, dei telegrammi pubblicitari e degli annulli alberghieri. Sempre prodigo di consigli e di aiuti per i suoi tanti amici filatelisti, prosegue la sua attività di ricerca e di diffusione della cultura filatelica instancabilmente e con sincera passione”.

Fra le ultime… fatiche dell’esperto figura la nuova edizione del catalogo “Perfin italiani”, edito da Vaccari srl in occasione di “Italia 2009”. Il progetto, ora portato avanti con Gianluigi Roncetti, nacque da un’idea condivisa con Beppe Ermentini, scomparso nel 2003.

Il presidente del Circolo organizzatore, Luca Lavagnino (a sinistra), alla cerimonia con il sindaco Giuliano Vaccarezza ed Enrico Bertazzoli
Il presidente del Circolo organizzatore, Luca Lavagnino (a sinistra), alla cerimonia con il sindaco Giuliano Vaccarezza ed Enrico Bertazzoli
L'ultimo lavoro coordinato da Enrico Bertazzoli
L'anticipazione sull'appuntamento di Lavagna
L'edizione precedente del riconoscimento
Il pieghevole con i titoli delle collezioni e i nomi degli espositori (file pdf)
           




Alberto II accoglie i filatelisti
05 Dic 2009 02:51 - APPUNTAMENTI
Ancora una volta, il principe ha condiviso alcuni momenti della “Monacophil”
Il principe Alberto II alla cena di gala
Il principe Alberto II alla cena di gala

L’ambasciatore Jean Fissore, tra gli storici protagonisti della “Monacophil” scomparso il 4 gennaio scorso, resta nel ricordo di quanti hanno partecipato e partecipano all’esclusiva manifestazione ospitata alle terrasses de Fontvieille. Un sentito e caldo applauso lo ha salutato nel “dîner de gala” svoltosi ieri sera, venerdì, alla presenza del principe Alberto II.

Intanto, la manifestazione prosegue: oggi resterà aperta dalle ore 10 alle 18, domenica dalle 10 alle 16. Discreta -almeno fino ad ora- la presenza del pubblico, attirato, fra l’altro, da distribuzioni di materiale (come serie di monete ed ombrelli) che nulla hanno a che fare con la filatelia e che, forse, contribuiscono a confondere i settori, oltre a turbare -come è accaduto ieri mattina- il regolare svolgimento della manifestazione. Resta il dato di fatto: oltre al convegno commerciale, con la presenza di operatori commerciali e amministrazioni postali, va ricordata la mostra che annovera tanto materiale di pregio, difficile da vedere tutto insieme.

Per chi non riesce a venire, o vuole avere comunque una documentazione, è stato predisposto il tradizionale volume dedicato al percorso dei “100 francobolli e documenti filatelici fra i più rari del mondo”.

Il presidente del Club de Monte-Carlo de l'élite de la philatélie, Patrick Maselis, con il presidente della Vaccari srl, Paolo Vaccari, uno degli espositori all'esclusiva manifestazione
Il presidente del Club de Monte-Carlo de l'élite de la philatélie, Patrick Maselis, con il presidente della Vaccari srl, Paolo Vaccari, uno degli espositori all'esclusiva manifestazione
La scomparsa di Jean Fissore
“Monacophil 2009”; i dettagli
           


Fsfi ai voti, ma senza sorprese
04 Dic 2009 19:25 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Nove persone disponibili a lavorare nel consiglio per otto posti. Tutto il resto è già deciso, in quanto il numero dei candidati è identico a quello delle cariche. Piero Macrelli presidente per un altro triennio
Il 12 dicembre la Fsfi va ai voti
Il 12 dicembre la Fsfi va ai voti

Non solo gli operatori commerciali che fanno capo all’Associazione filatelisti italiani professionisti (news di ieri). Il 12 dicembre a “Veronafil”, ma alle ore 10, pure la Federazione fra le società filateliche italiane sarà in assemblea elettorale.

Elezione, peraltro, che non dovrà riservare grandi sorprese, visto che la lista è unica e bloccata; vede ancora una volta come destinato alla presidenza Piero Macrelli, mentre nel consiglio direttivo i candidati sono nove, in lizza per gli otto posti previsti. Sono: Enrico Bertazzoli, Michele Caso, Andrea Corsini, Bruno Crevato-Selvaggi, Ezio Gorretta, Paolo Guglielminetti, Mario Merone, Paolo Negri e Nicolino Parlapiano, sei dei quali (Bertazzoli, Caso, Crevato-Selvaggi, Gorretta, Negri e Parlapiano) consiglieri uscenti. Oltre a Rino Piccirilli, scomparso in settembre, resta fuori Emanuele Mario Gabbini, che già da tempo aveva rimesso il suo incarico.

Giochi ancora più definiti con probiviri e revisori. Per ogni categoria occorre eleggere tre nominativi, ma i candidati sono appunto tre: Paolo Fabrizio, Franco Fanci e Luigi Impallomeni con la prima; Corrado Bianchi, Roberto Leoni e Giovanni Licata per l’altra. Tutti hanno ricoperto il medesimo mandato nel triennio precedente.

Secondo quanto Piero Macrelli ha anticipato a “Vaccari news”, il maggiore impegno del futuro, e in particolare per il 2010, sarà sul versante giovanile.

Tre anni fa le ultime elezioni, svoltesi sempre nel contesto della manifestazione autunnale di “Veronafil”
Tre anni fa le ultime elezioni, svoltesi sempre nel contesto della manifestazione autunnale di “Veronafil”
Le elezioni dell'Associazione filatelisti italiani professionisti
L'impegno per il 2010 secondo Piero Macrelli
Così è andata tre anni fa
           


Falsi per frodare lo... spettatore
04 Dic 2009 14:11 - APPUNTAMENTI
Lettere e buste dipinte per dare profondità alla scena ritratta. Una selezione di opere è osservabile a Firenze alla mostra “Inganni ad arte”
Un dettaglio postale dell'opera “Artnica”, risalente al 1997, di Jacques Poirier (Washington Dc, collezione Ian M.Cumming)
Un dettaglio postale dell'opera “Artnica”, risalente al 1997, di Jacques Poirier (Washington Dc, collezione Ian M.Cumming)

Davvero c’è da far girare la testa visitando la mostra “Inganni ad arte - Meraviglie del trompe-l’oeil dall’antichità al contemporaneo”, proposta a Firenze presso palazzo Strozzi fino al 24 gennaio. Perché -opera dopo opera (complessivamente oltre centocinquanta, con diversi grandi nomi)- gli “scherzi”, le impressioni sbagliate, i trucchi alterano la percezione del visitatore, a livello ottico e, grazie ad alcuni accorgimenti, sconvolgono anche gli altri sensi, soprattutto tatto, udito e olfatto.

Ecco, quindi, immaginarie finestre su vedute urbane, piani di tavolo che invitano ad afferrare oggetti apparentemente prensili, vasellami, abiti, scarpe, bottoni travestiti in forme di animali e vegetali, sculture policrome che “danno vita” a cloni sottilmente inquietanti, in un percorso tra arte e scienza che vuol far scoprire allo spettatore i modi con cui il cervello umano può essere imbrogliato e il piacere che si prova a essere coinvolti in questo.

I... rei, spesso, erano -e sono- carte da gioco, uccelli e pesci appesi. Collocati nei punti chiave soprattutto nei dipinti, danno l’idea della terza dimensione e attribuiscono all’immagine rappresentata (la natura morta, la scena sacra, la decorazione per ambienti) la profondità. Un ruolo analogo è assicurato da lettere e buste (sulle quali capita che venga indicato il nome del committente o dell’autore), spesso sgualcite a richiamare, insieme a mosche, farfalle ed altri elementi, lo scorrere inesorabile del tempo. La mostra considera una ventina di dipinti in cui riferimenti postali aiutano ad alterare la percezione dei soggetti ritratti, come il gatto che ruba le fette di salume, la vetrinetta con tanti oggetti, la piramide di scatole atta a formare un cruciverba, il denaro che allude alla crisi del 1929. Con risultati talmente attendibili da registrare persino sequestri di polizia: accadde a Charles Alfred Meurer (1865-1955), che si distinse per l’abilità con cui dipingeva banconote.

Lo sguardo del filatelista permette spesso di individuare con esattezza i francobolli citati, a testimoniare la cura nei dettagli con cui sono stati riprodotti. Fino a scoprire l’incongruenza, addebitabile probabilmente al mittente della vera missiva. In “Pacco postale”, realizzato nel 1986 da Ton de Laat (classe 1946), figura fra l’altro una busta con due esemplari statunitensi del 3 centesimi uscito il 30 dicembre 1953 per ricordare l’acquisto terriero compiuto un secolo prima e che avrebbe definito i confini con il Messico. A fianco delle cartevalori, una etichetta di posta aerea, ma... sudafricana!

Nella sala interattiva, ricca di installazioni con cui il visitatore può sperimentare e sperimentarsi direttamente, vi sono alcune postazioni dotate di ologrammi e persino occhialini anaglifici (sì, gli stessi abbinati, ad esempio, all’emissione italiana del 29 dicembre 1956), che permettono di trasformare gli oggetti bidimensionali.

A documentare l’allestimento, una volta chiuso, resterà il catalogo, edito da Mandragora. Si compone di 320 pagine di grande formato a colori e costa 38,00 euro (25,00 o 28,00 in mostra).

La “Parete di atelier con marina”, dipinto realizzato intorno al 1670 da Jean-François de Le Motte (© Musée des beaux-arts de Dijon) e, sotto, “Scarabattolo” della seconda metà del XVII secolo, dovuto a Domenico Remps (Firenze, Museo dell'opificio delle pietre dure; su concessione del ministero per i Beni e le attività culturali; Rabatti & Domingie photography). In entrambi sono presenti delle missive, utilizzate per dare la profondità all'insieme
La “Parete di atelier con marina”, dipinto realizzato intorno al 1670 da Jean-François de Le Motte (© Musée des beaux-arts de Dijon) e, sotto, “Scarabattolo” della seconda metà del XVII secolo, dovuto a Domenico Remps (Firenze, Museo dell'opificio delle pietre dure; su concessione del ministero per i Beni e le attività culturali; Rabatti & Domingie photography). In entrambi sono presenti delle missive, utilizzate per dare la profondità all'insieme
Il sito
La recente serie portoghese che cita i cinque sensi
Gli occhialini anaglifici in filatelia
           



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