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dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
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  • i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
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I Trollope, scrittori e... “postali”
30 Apr 2010 00:36 - APPUNTAMENTI
Le anticipazioni sul convegno che Bagni di Lucca ospiterà dal 23 al 24 ottobre
Il convegno è organizzato dalla Fondazione “Michel de Montaigne”
Il convegno è organizzato dalla Fondazione “Michel de Montaigne”

Mancano sei mesi, ma gli organizzatori del convegno “I Trollope: una famiglia di scrittori in Toscana” si sono già messi al lavoro per individuare i relatori dell’incontro, fissato dal 23 al 24 ottobre. Voluto dalla Fondazione “Michel de Montaigne”, si svolgerà a Bagni di Lucca, presso la biblioteca comunale.

Protagonisti principali della famiglia sono Frances detta “Fanny” (1780-1863), all’attivo una quarantina fra romanzi e libri di viaggio fra cui spicca “A visit to Italy”, redatto in forma epistolare; Thomas Adolphus (1810-1892); Anthony (1815-1882) che, oltre a scrivere, fu riformatore del sistema postale britannico e inventore della “pillar box”, la colonnina che ancora oggi caratterizza città e villaggi, britannici e non solo.

Ma non costituiscono gli unici, possibili, interlocutori. “I Trollope -spiega a «Vaccari news» per i promotori Mario Curreli- rappresentano un caso più unico che raro”. Una famiglia di scrittori che, oltre alla madre e ai due fratelli più noti, comprendeva sorelle, cognate e nipoti, tutti appassionati nel mettere nero su bianco fantasie, esperienze, ricerche.

“In estate, e non solo, la colonia inglese in Toscana si trasferiva a Bagni di Lucca”, sia per l’aria fresca e le cure termali (già note ad etruschi e romani, citate da scrittori elisabettiani come John Webster e dai partecipanti del “grand tour” lungo il Bel Paese), sia per il fatto che lì si trovava il primo casinò d’Italia, dove si riuniva tutta la grande società.

L’appuntamento, a partecipazione libera, si rivolge agli amanti del romanzo vittoriano, agli anglisti, agli studenti universitari di Letteratura inglese, ai residenti inglesi in Toscana, agli storici del Risorgimento (nei suoi rapporti con gli intellettuali inglesi), agli studiosi dei rapporti storico-politico-letterari fra Inghilterra e Toscana nell’Ottocento. Non mancheranno i maggiori esperti del romanzo vittoriano. Ci saranno, fra gli altri, John Sutherland e le autrici delle due biografie moderne di Fanny Trollope, oltre a vari membri della Trollope society britannica e di quella statunitense.

Già annunciato un approfondimento postale: Fabio Roma, dell’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori, interverrà su “Il ruolo dei postini nella letteratura da Anthony Trollope a Charles Bukowski (fino ad Attilio Lolini, passando per William Faulkner)”.

Tra i protagonisti della manifestazione, vi è Anthony Trollope, riformatore del sistema postale britannico e inventore del “pillar box”
Tra i protagonisti della manifestazione, vi è Anthony Trollope, riformatore del sistema postale britannico e inventore del “pillar box”
La Fondazione organizzatrice
L'associazione britannica The Trollope society (sito in inglese)…
…e quella statunitense
I dettagli nel “call of papers” (file pdf)
           


Editoria, la preoccupazione della Fieg
29 Apr 2010 18:27 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il Parlamento sta lavorando a due provvedimenti di segno diverso: il reperimento di un fondo per reintrodurre, a determinate condizioni, le tariffe agevolate e l’intervento sull’Iva
Ancora non si sblocca la situazione delle tariffe postali agevolate
Ancora non si sblocca la situazione delle tariffe postali agevolate

Esaminando l’esito degli incontri tecnici tenuti nei giorni scorsi con Poste presso la Presidenza del Consiglio dei ministri a seguito del tavolo politico a palazzo Chigi, la Federazione italiana degli editori di giornali “ha dovuto constatare con grande preoccupazione la sospensione delle trattative”. È passato quasi un mese dall’innovazione tariffaria dell’1 aprile che -ricorda in una nota la Fieg- “comporta per gli editori, e in prospettiva per gli abbonati, aumenti dei costi di spedizione pari, in media, al 120% per i quotidiani e del 100% per i periodici, e non si vede ancora una via d’uscita. Per il 2010 poi l’incremento, del tutto inaspettato e incidente ad anno iniziato, produce un danno non rimediabile alle aziende che hanno adottato politiche commerciali e di marketing basandosi sulle tariffe preesistenti. Eppure gli editori hanno dimostrato la volontà di sobbarcarsi una parte, significativa ma sostenibile, di quell’incremento”. Gli editori associati “sottolineano la gravità della situazione, che rischia di compromettere definitivamente la distribuzione attraverso il canale postale e quindi gli abbonamenti, incidendo ancora una volta pesantemente sui bilanci delle imprese editoriali e sulla tasca dei lettori”.

Intanto, però, qualcosa si sta sbloccando dal punto di vista politico. Alla Camera si lavora ad un emendamento al decreto-legge sugli incentivi (il 40/2010) che individua per l’anno in corso 30 milioni, tuttavia a beneficio della sola editoria no-profit.

Per una procedura che va in un senso, una seconda va nel senso opposto. Nell’ambito dello stesso provvedimento, il Legislatore sta intervenendo sull’Iva. Dovrebbe essere rivista, infatti, l’attuale aliquota agevolata sulle prestazioni postali: in base alle ipotesi, il 10% potrebbe essere applicato solo al servizio universale.

La fase di confronto politico a palazzo Chigi
L’annuncio del ricorso al Tar
Il decreto datato 30 marzo
           


Milano e Roma chiudono due uffici... fantasma
29 Apr 2010 14:31 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Dotati di sportello filatelico, ormai, esistevano solo sulla carta; c’è tempo fino al 22 giugno per ottenere i relativi annulli
Il bollo che verrà definitivamente archiviato il 22 giugno
Il bollo che verrà definitivamente archiviato il 22 giugno

Una fredda comunicazione amministrativa getta il velo conclusivo sull’ufficio postale di Milano 4 Fiera. Operativo dal 15 aprile 1989, si trovava in via Spinola e contava addirittura due aree separate per il pubblico: la prima per chi entrava dalla strada, la seconda per quanti invece si trovavano all’interno del complesso espositivo. Spostata buona parte della struttura terziaria a Rho, da quattro anni Poste ha chiuso la sede e nel 2008 lo stesso edificio è stato abbattuto.

In questo periodo, però, il Milano 4 esisteva ancora sulla carta, associato al Milano 49 di piazzale Nigra 1. E così pure il collegato sportello filatelico. Ora -con la revisione dei frazionari- è stato messo ordine; così, anche formalmente il Milano 4 non esiste più. Il relativo annullo del filatelico -archiviato il 28 febbraio scorso- resta disponibile fino al 22 giugno.

Un riassetto parallelo è stato compiuto all’aeroporto di Fiumicino (Roma). Fino al 22 giugno si può chiedere il bollo dello sportello filatelico intestato all’ufficio Fiumicino aerostazione, peraltro chiuso il 31 gennaio... 2009. Rimane attivo l’ufficio denominato Fiumicino terminal A.

L'ufficio Milano 4 Fiera nel 2008: in marzo è chiuso ma risulta ancora esistente; nell'agosto è sostituito da un'alta recinzione
L'ufficio Milano 4 Fiera nel 2008: in marzo è chiuso ma risulta ancora esistente; nell'agosto è sostituito da un'alta recinzione
           


Anche da Seat Pg spedizioni e pagamenti on-line
29 Apr 2010 10:55 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’accordo sottoscritto con Poste italiane troverà una prima concretizzazione entro la fine di maggio. Intanto, le adesioni alla Pec proseguono...
Pure Seat pagine gialle (nella foto l'ad Alberto Cappellini) guarda con interesse al settore postale
Pure Seat pagine gialle (nella foto l'ad Alberto Cappellini) guarda con interesse al settore postale

Mentre il progetto posta elettronica certificata, attivo da lunedì, registra -pur con qualche problema alla piattaforma- adesioni sostanziose (nei primi giorni dall’avvio del servizio “posta certificat@”, migliaia di cittadini hanno completato la procedura di pre-registrazione), Poste italiane ha stretto un accordo con Seat pagine gialle.

D’altro canto, la stessa Seat Pg intende “mettere a disposizione servizi innovativi per aumentare la competitività delle imprese, facilitare la relazione tra Pa e cittadini e migliorare il supporto informativo agli utenti”.

La collaborazione con la società guidata da Massimo Sarmi “nasce dall’obiettivo comune di favorire l’accelerazione dell’innovazione del tessuto economico italiano, con particolare riguardo alle Pmi e alla Pubblica amministrazione, attraverso la digitalizzazione dei processi e una maggiore vicinanza tra enti pubblici e cittadini”, mettendo a fattor comune soluzioni e servizi on-line e generando, al contempo, benefici per entrambe le aziende.

L’intesa ha come riferimento lo sviluppo di alcuni fronti strategici e la realizzazione di iniziative nell’ambito di e-commerce, “fidelity program”, servizi finanziari, postali e a valore aggiunto.

I primi due ambiti di cui, entro fine maggio, si prevedono la realizzazione e la conseguente disponibilità per i clienti Seat Pg sono i servizi di posta elettronica certificata (Pec), di comunicazione elettronica postale e bollettini postali on-line. Grazie al patto con Poste, attraverso i portali Seat si potranno inviare comunicazioni scritte e con valore legale oltre ad effettuare operazioni di gestione della vita quotidiana.

La Pec, integrata nelle offerte commerciali, sarà promossa nei confronti di professionisti nonché di piccole e medie imprese. Previsto, in futuro, il lancio di nuovi servizi a valore aggiunto, sempre in collaborazione con Poste.

I supporti di comunicazione elettronica postale e i bollettini postali on-line, dedicati a imprese e consumatori, consentiranno invece agli utenti di collegarsi a Paginebianche.it e Paginegialle.it, creare direttamente delle comunicazioni scritte (posta ordinaria, raccomandate con avviso di ritorno, fax e telegrammi) che verranno trasformate in cartacee da Poste italiane e poi consegnate. Le prestazioni di comunicazione elettronica e di pagamento dei bollettini postali premarcati saranno disponibili registrandosi e utilizzando tutti i principali sistemi di pagamento normalmente adoperati dagli utenti internet.

“Gli intenti dell’accordo con Poste -precisa l’amministratore delegato di Seat Pg, Alberto Cappellini- sono la dimostrazione della capacità delle aziende italiane di fare sistema e sostenere lo sviluppo e la crescita dell’intero tessuto economico, al fine di semplificare la vita dei cittadini e consentire al nostro Paese di colmare il gap di innovazione con le realtà europee più all’avanguardia. In questa direzione, vanno anche le altre iniziative che prevediamo di realizzare nel prossimo futuro, e che consisteranno nello sviluppo di una serie di servizi internet quali, ad esempio, il commercio elettronico e i servizi finanziari e bancari digitali per le imprese”.

Posta elettronica certificata, i dettagli…
…il portale per richiederla…
…la presentazione da parte del ministero all'Interno
           


A Monaco ancora un lavoro di Fantini
29 Apr 2010 01:18 - DALL'ESTERO
È stato utilizzato per ricordare il secolo dalla nascita di madre Teresa di Calcutta. Il Nobel per la pace verrà citato pure dalla Francia, il 31 maggio

È un francobollo da 1,70 euro quello che oggi Monaco dedica ad Agnes Gonxha Bojaxhiu, di certo più nota come madre Teresa di Calcutta. E la sorpresa appare subito: il disegno -anche se il tratto sembra ormai irriconoscibile- è firmato da Irio Ottavio Fantini, scomparso il 22 maggio 2009. Evidentemente, aveva cominciato a lavorarvi prima della sua improvvisa morte.

L’emissione, associata al logo della Croce rossa nazionale, ricorda la suora premio Nobel per la pace, nata un secolo fa a Skopje (ora Macedonia) e che ha dedicato la propria vita ad aiutare poveri ed ammalati.

È probabilmente questo l’approccio che ha permesso alla laica Francia di prendere una decisione analoga, accodandosi alle celebrazioni dentellate: l’85 centesimi sarà disponibile il 31 maggio, anticipato il 27 per la prevendita a Parigi.

Il giro di boa secolare sarà ricordato, è facile immaginarlo, da diversi altri Paesi. Gli Stati Uniti, la cui emissione è stata oggetto di polemiche in quando violerebbe i criteri che l’operatore postale deve seguire, in linea di massima arriverà il 26 agosto, giorno esatto dell’anniversario.

Allo stato attuale, non ci saranno citazioni provenienti dall’area italiana, anche perché la protagonista è stata già ricordata in passato: dall’Italia, in congiunta con l’Albania, il 5 settembre 1998 per il primo anniversario dalla scomparsa (800 e 900 lire; 60 e 100 lek); a San Marino il 22 marzo 1996 nella serie PostEurop imperniata sulle donne celebri (750 lire); in Vaticano il 23 settembre 2003 per la beatificazione (41 centesimi con bandella).

I due omaggi a madre Teresa, provenienti da Monaco e Francia
I due omaggi a madre Teresa, provenienti da Monaco e Francia
La scomparsa di Irio Ottavio Fantini
La contestazione collegata al francobollo statunitense
L'emissione vaticana del 2003
           


Cartolina per Datini, i ragazzi la vedono così
28 Apr 2010 22:47 - EMISSIONI ITALIA
Centoquaranta i bozzetti originati dal concorso organizzato a Prato per ricordare il mercante e filantropo scomparso il 16 agosto 1410

Tre premiati con la riproduzione in argento del “gigliato”, la moneta medievale pratese, un riconoscimento speciale, sette attestati di merito e diciassette diplomi di partecipazione. È l’esito del concorso indetto dall’Istituto di studi storici postali e dall’Istituto professionale di stato “Francesco Datini” per contribuire a realizzare la cartolina che l’Italia dedicherà a Francesco di Marco Datini.

I lavori, circa 140, provengono dagli alunni di tre scuole superiori toscane (i pratesi Istituto professionale di stato “Francesco Datini” ed Associazione culturale scuola d’arte “Leonardo” nonché la fiorentina Accademia italiana arte moda design). I migliori verranno segnalati affinché se ne possa tenere conto nella fase di realizzazione della carta valore. Tutti, in ottobre, saranno protagonisti di una mostra allestita a Prato presso palazzo Novellucci.

La commissione giudicante era composta dal pittore Carlo Mercatanti (presidente), dalla docente in Grafica pubblicitaria presso l’Istituto professionale di stato “Federico Enriquez” di Castelfiorentino Luisella Giacomini, dal giornalista Franco Riccomini, dal consigliere dell’Issp Giampiero Guarducci (segretario).

“Sarà una piccola festa”, commenta il direttore dell’Issp, Andrea Giuntini. “Un momento per conoscere più da vicino la vita e le attività del mercante trecentesco, ancora adesso particolarmente ricordato in città, tanto è vero che piazza del Comune è caratterizzata dalla sua statua. Abbiamo domandato a Poste italiane che l’intero esca proprio in quel frangente, in modo da trovare una cornice adeguata, che metta in risalto l’emissione decisa dal ministero allo Sviluppo economico”. In questo momento è una delle voci del programma rimasta senza una data definita: l’anniversario esatto della morte cade il 16 agosto, in pieno periodo di vacanze; da qui l’auspicio che possa essere individuata una alternativa.

Alcuni protagonisti del progetto (a sinistra, l’assessore alla cultura Anna Beltrame) e i quattro bozzetti considerati migliori. Sono di Clarissa Trianni, Alessandra Ciancaglini, Vanessa Deroma e Martina Pierotti. Tutte frequentano il quinto anno di grafica al “Datini” di Prato
Alcuni protagonisti del progetto (a sinistra, l’assessore alla cultura Anna Beltrame) e i quattro bozzetti considerati migliori. Sono di Clarissa Trianni, Alessandra Ciancaglini, Vanessa Deroma e Martina Pierotti. Tutte frequentano il quinto anno di grafica al “Datini” di Prato
Il bando di concorso
Il cambio data nel programma delle emissioni
L'anniversario di Francesco di Marco Datini: il sito
Tutti i premiati (file pdf)
           




Cdp - Bassanini confermato presidente
28 Apr 2010 16:37 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’assemblea degli azionisti approva, inoltre, il bilancio 2009 della Cassa depositi e prestiti. Ora la partita è sull’amministratore delegato
Lo slogan che compare sul sito della Cassa
Lo slogan che compare sul sito della Cassa

Tutto come da copione alla Cassa depositi e prestiti, nel cui rinnovato sito istituzionale ora si può leggere lo slogan “Il risparmio postale finanzia lo sviluppo”.

Oggi l’assemblea ordinaria degli azionisti (il ministero dell’Economia e delle finanze e 66 fondazioni bancarie) ha dato il necessario disco verde al bilancio 2009, peraltro approvato dal consiglio di amministrazione il 31 marzo.

E ha definito il nuovo cda, in carica fino all’approvazione del quadro finanziario al 31 dicembre 2012. Alla presidenza è stato confermato Franco Bassanini, mentre i consiglieri sono Cristian Chizzoli, Cristiana Coppola, Piero Gastaldo, Giovanni Gorno Tempini, Ettore Gotti Tedeschi, Vittorio Grilli, Nunzio Guglielmino e Mario Nuzzo.

Quanto al collegio sindacale, vi partecipano Angelo Provasoli (presidente), Paolo Fumagalli, Biagio Mazzotta, Gianfranco Romanelli, Giuseppe Vincenzo Suppa (sindaci effettivi) nonché Francesco Bilotti e Gerhard Brandstatter (supplenti).

Adesso scatta la seconda parte del rinnovamento, la scelta dell’amministratore delegato, che dovrà essere individuato all’interno dello stesso cd. Tra i nomi papabili alla poltrona che è stata di Massimo Varazzani figura Giovanni Gorno Tempini, fino al 30 settembre 2011 direttore generale e consigliere della finanziaria Mittel spa.

Franco Bassanini, riconfermato presidente del consiglio di amministrazione
Franco Bassanini, riconfermato presidente del consiglio di amministrazione
Bilancio 2009: i dati e l'approvazione da parte del cda
           


Gibilterra - San Marino, ecco la congiunta
28 Apr 2010 10:49 - DALL'ESTERO
I due foglietti sono stati pensati in modo da valorizzare gli elementi comuni: le opere di difesa e la montagna

Dopo la congiunta con il Vaticano, al debutto il 10 febbraio 2009 per Nostra Signora d’Europa, Gibilterra fa il bis, questa volta con San Marino. Il progetto messo a punto dalle parti si concretizzerà il 30 giugno, quando, contemporaneamente, usciranno i due foglietti.

Ognuno è organizzato in quattro esemplari dal taglio unico (75 pence o 1,50 euro) e da altrettanti soggetti, fotografici, fra loro diversi. Sono due per Paese, scelti in modo da valorizzare gli elementi comuni: le storiche opere di difesa e le montagne. Se si escludono i testi e i nominali, i blocchi, arricchiti da cartine e bandiere sui bordi, appaiono praticamente identici.

Per il possedimento britannico sono stati individuati il castello Moresco e la Rocca, per l’antica Repubblica la seconda torre e il monte Titano.

Aggiornamento del 16 giugno 2010: l’emissione sammarinese è stata spostata al 26 luglio.

I due foglietti protagonisti: sopra Gibilterra, sotto San Marino
I due foglietti protagonisti: sopra Gibilterra, sotto San Marino
L'iniziativa di Gibilterra con il Vaticano, uscita il 10 febbraio 2009
Le torri di San Marino nel foglietto del 9 febbraio scorso
           




L’Antartide raggiunge Bologna
28 Apr 2010 01:31 - APPUNTAMENTI
Doppia manifestazione nella città emiliana: contemporaneamente a “Filatelica”, si svolgerà il “18° Convegno primavera”
L'annullo sammarinese
L'annullo sammarinese

Non solo “Filatelica”: nel prossimo fine settimana Bologna ospiterà anche il “18° Convegno primavera”, proposto dall’Associazione filatelica numismatica bolognese al Palanord (parco Nord, via Stalingrado).

L’appuntamento è fissato per l’1 e il 2 maggio dalle ore 9 alle 18 (domenica chiusura alle 14, ingresso libero) ed accoglierà circa 150 operatori, attivi in filatelia, numismatica, cartoline, storia postale, telecarte e hobbistica.

“Per questioni di spazio -precisano gli organizzatori- quest’anno non è stato possibile allestire una mostra”. Oltre ai tavoli, i 3.200 metri quadrati di superficie accoglieranno quattro associazioni culturali che contribuiscono alla buona riuscita dell’iniziativa. Sono: Circolo filatelico culturale “Alessandro Tassoni”, Circolo filatelico emiliano, Circolo filatelico numismatico “Giuseppe Dozza” e Dopolavoro ferroviario.

Due gli annulli richiesti. Il primo, italiano, sottolinea i venticinque anni di spedizioni tricolori al polo Sud. Anche se costantemente subordinato alle disponibilità finanziarie, il Programma nazionale di ricerche in Antartide, in un quarto di secolo, ha organizzato numerose spedizioni e due stazioni permanenti, la “Mario Zucchelli” e la “Concordia”, quest’ultima condivisa con la Francia. Il secondo manuale è sammarinese e ricorda i due decenni della partecipazione alle attività dell’Aeronautica militare italiana.

La sede della manifestazione si raggiunge attraverso l’uscita 7 bis della tangenziale; per chi viene in treno, oltre all’autobus pubblico n°25, sabato ci sarà una navetta gratuita ogni 40 minuti, a partire dalle ore 8.20.

Una delle cartoline prodotte dagli organizzatori
Una delle cartoline prodotte dagli organizzatori
Dal 30 aprile al 2 maggio: “Filatelica”; i dettagli
Polo Sud, i richiami postali della base “Concordia”
Il Programma nazionale di ricerche in Antartide
Il programma aggiornato di “Filatelica” (file pdf)
           


Montesilvano, i vigili contro gli scippatori
27 Apr 2010 19:10 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Dei quattro uffici postali presenti nella cittadina abruzzese, almeno due sono considerati a rischio. Collegno, un anno dopo: il progetto prosegue. Il servizio “Pensionati e accreditati”
L'uscita dall'ufficio postale può rappresentare un pericolo…
L'uscita dall'ufficio postale può rappresentare un pericolo…

Anche a Montesilvano (Pescara) il problema degli scippatori attivi davanti agli uffici postali si fa sentire. Tanto da aver costretto il sindaco, Pasquale Cordoma, a mobilitare la polizia municipale.

Il primo cittadino ha fatto riferimento soprattutto alle persone anziane. “Come ben noto -ha scritto, rivolgendosi al comandante dei vigili, Antonella Marsiglia- sono in costante aumento episodi di scippi davanti alcuni uffici postali della nostra città, in particolare quello della sede centrale di corso Umberto e Montesilvano Colle”. Al fine di rassicurare la popolazione, “si richiede la costante presenza di una pattuglia nei pressi dei suddetti uffici, perlomeno nei giorni di maggiore afflusso per la riscossione delle pensioni. Si confida in un puntuale riscontro onde attuare concretamente una evidente azione di prevenzione capace di arginare o scoraggiare simili episodi delittuosi”. Il centro abruzzese conta complessivamente quattro sedi di Poste italiane.

Un anno fa, a Collegno (Torino) il problema era stato affrontato coinvolgendo il nucleo cittadino dell’Associazione nazionale carabinieri. Il progetto, chiamato “Pensione sicura”, prosegue tuttora ed è senza costi per il Comune: la prestazione è su base volontaria, mentre le divise sono state pagata da alcuni sponsor. Il sodalizio, nei giorni di pagamento delle pensioni, presidia in gruppi di due o tre persone almeno gli uffici più importanti, situati in via Roma, via De Amicis e corso Francia. L’obiettivo -precisano a “Vaccari news” dallo staff del sindaco- è dare un maggiore segnale di tranquillità e di sicurezza; finora è servito anche per un paio di segnalazioni, una particolarmente utile.

Con un obiettivo parallelo agisce Poste italiane. Per attenuare i rischi derivanti dal trasporto di contanti, è a disposizione il servizio gratuito “Pensionati e accreditati”, che consente di ricevere il vitalizio sul libretto di risparmio postale o sul conto Bancoposta, sin dal primo giorno del mese. Scegliendo l’accredito, i beneficiari hanno la possibilità di usufruire, sempre gratuitamente, di un’assicurazione contro il furto della pensione prelevata dal titolare o da un suo delegato presso gli uffici o gli sportelli automatici (sia postali che bancari) entro le due ore successive all’operazione con un rimborso fino a 700,00 euro. Utilizzando la carta elettronica abbinata, inoltre, l’interessato può ritirare solo gli importi necessari alle proprie esigenze, riducendo i rischi.

Un anno fa l'iniziativa a Collegno
           




A Bruxelles primeggiano l’Italia e Ciaburro
27 Apr 2010 13:28 - DALL'ESTERO
Ai “Grands prix de l’art philatélique” si distingue, ancora una volta, il Bel Paese. Sono 118 i francobolli incisi ed emessi nell’Ue lungo il 2009 che hanno partecipato alla selezione
Il francobollo bulinato da Antonio Ciaburro
Il francobollo bulinato da Antonio Ciaburro

Ancora l’Italia e ancora Antonio Ciaburro vincono la categoria per il miglior francobollo inciso dei “Grands prix de l’art philatélique”. È successo nel 2007 con il 45 centesimi per la Corte costituzionale uscito il 22 aprile 2006; nel 2008 con il 60 centesimi per Venezia del 16 marzo 2007 e appunto adesso: il francobollo preferito dalla giuria è italiano e bulinato dall’artista romano. Si tratta dell’1,40 euro che dal 21 settembre 2009 promuove la Biblioteca pinacoteca dell’Accademia ambrosiana di Milano.

Al confronto per la sesta edizione del progetto hanno partecipato 118 cartevalori uscite l’anno scorso nei Paesi Ue; al secondo e al terzo posto questa volta sono giunti il 32 centesimi spagnolo che il 15 luglio ha reso omaggio a Charles Darwin e il taglio belga di classe “1” extraeuropeo (1,05 euro) del 4 aprile per la città di Tournai.

Gli altri due riconoscimenti attribuiti riguardano la migliore produzione belga (premio “Ambassadeur”) e il miglior dentello Ue che abbia un rapporto con i giovani (“Stampilou”). Gli esperti hanno preferito due foglietti, entrambi realizzati da Bruxelles. Per l’esattezza, sono il classe “1” per l’Europa gravato di sovrapprezzo (90+40 centesimi) dedicato a “Monacophil”, al debutto il 31 ottobre, e il classe “1” extraeuropeo (ancora 1,05 euro) per il Centro nazionale del fumetto, agli sportelli dal 3 ottobre.

La consegna dei premi si svolgerà il 18 settembre presso il municipio della capitale nordeuropea.

I due foglietti del Belgio, vincitori nelle categorie “Ambassadeur” e “Stampilou”
I due foglietti del Belgio, vincitori nelle categorie “Ambassadeur” e “Stampilou”
L’anno scorso, quando l’Italia arrivò quarta
Il risultato del 2008
La presentazione del francobollo per l’Ambrosiana
           


In gara per i cadetti quarantaquattro studi
27 Apr 2010 02:25 - APPUNTAMENTI
Tra il 4 ed il 6 giugno le prime due semifinali, organizzate a Vasto (Chieti) e Palermo. Le giurie, gli espositori, le collezioni e le società coinvolte

Un fine settimana impegnativo per la Federazione far le società filateliche italiane. Tra il 4 ed il 6 giugno dovrà seguire contemporaneamente due manifestazioni, che accoglieranno altrettante semifinali, le prime per l’edizione 2010 del Campionato cadetti. Si svolgeranno a Vasto (Chieti) e Palermo.

Nella cittadina abruzzese si sfideranno venti collezioni (due delle quali nel settore un quadro), che verranno giudicate da Nicolino Parlapiano (presidente), Alviero Batistini, Enrico Carsetti e Franco Fanci (componenti), con il supporto di Marco Occhipinti (commissario).

Il capoluogo siciliano, invece, accoglierà altri ventiquattro studi (tredici ad un quadro). Il collegio di valutazione sarà composto da Giorgio Khouzam (presidente), Bruno Ferrucci e Giovanni Licata (componenti); a rappresentare la Fsfi risulta Bruno Crevato-Selvaggi.

Per quanto riguarda la suddivisione per classe espositiva, diciannove sono i lavori di storia postale, dieci di filatelia tematica, nove di categoria giovanile, quattro di maximafilia e due di tradizionale. Undici, in totale, le associazioni coinvolte.

Le manifestazioni saranno suggellate da un intero postale da 60 centesimi, che uscirà il 5 giugno.

Il Campionato procederà con le ultime semifinali, previste a Noale (Venezia) tra il 7 e il 10 ottobre nonché ad Alessandria in novembre.

L'ultima edizione del Campionato cadetti si è svolta nel 2008, chiudendosi con la finale nell'ambito di “Romafil”
L'ultima edizione del Campionato cadetti si è svolta nel 2008, chiudendosi con la finale nell'ambito di “Romafil”
Il Campionato cadetti: l'edizione 2010…
…le novità
La data dell'intero postale
Gli espositori, gli studi e i circoli coinvolti ai due appuntamenti (file pdf)
           




Con l’asta passati di mano 1.893 lotti
26 Apr 2010 20:52 - NOTIZIE DA VACCARI
L’85% delle voci messe in vendita ha trovato compratore. Vendute tutte le 477 proposte riguardanti le cartoline. I risultati uno per uno
Il “Volta violetto”, con bordo di foglio e traccia di linguella solo su quest’ultimo (lotto 824): da 2.000 è andato a 3.100 euro
Il “Volta violetto”, con bordo di foglio e traccia di linguella solo su quest’ultimo (lotto 824): da 2.000 è andato a 3.100 euro

Erano complessivamente 2.226 i lotti proposti nell’asta Vaccari di sabato 24 aprile, e 1.893 hanno trovato compratore. L’85% delle voci, quindi, è stato collocato sul mercato, anche se i dati variano in funzione del comparto: così, per la letteratura il venduto ha raggiunto l’80,2% (pari a 210 articoli su 262), nella filatelia l’81,1% (1.206 su 1.487) e con le cartoline addirittura il 100% (477 su 477).

Cifre alla mano, il prezzo di aggiudicazione è stato del 49,2% superiore alla base; scorporato per categorie, si evidenzia un aumento del 48,1% per la filatelia, del 77,1% con le cartoline e dell’80,8% nella letteratura.

“Ci sembrano -commenta il presidente della società, Paolo Vaccari- risultati interessanti, nonostante la crisi economica. La congiuntura, va da sé, penalizza anche il collezionismo; al tempo stesso, però, c’è chi decide di cautelarsi diversificando le risorse e investendo nel nostro settore”.

All’asta hanno partecipato 780 clienti per corrispondenza, mentre in sala o via telefono si sono contati 122 cartellini. Chi ha seguito le sessioni dal vivo, alla fine, è stato premiato, perché si è potuto conquistare il 34% delle voci disponibili, pari al 45% sul valore del venduto.

L’incanto è durato complessivamente 7 ore e 43 minuti; statisticamente, ogni 15,25 secondi è stato affrontato un lotto di filatelia.

Per avere l’elenco di tutti i realizzi basta scaricare il file pdf collegato a questa notizia; il materiale rimasto può essere acquistato al prezzo base più le spese di spedizione.

Il plico viaggiato da Monopoli a Bari il 28 luglio 1947 con il 15 lire espresso nel primo giorno di emissione: partito da 400, è salito a 1.700 euro (lotto 936). Sotto, il cosmogramma dell’Apollo XII, ma viaggiato con la successiva missione dell’Apollo XV; ha trovato compratore a 12.200 euro, con una partenza di 10.000 (1.129)
Il plico viaggiato da Monopoli a Bari il 28 luglio 1947 con il 15 lire espresso nel primo giorno di emissione: partito da 400, è salito a 1.700 euro (lotto 936). Sotto, il cosmogramma dell’Apollo XII, ma viaggiato con la successiva missione dell’Apollo XV; ha trovato compratore a 12.200 euro, con una partenza di 10.000 (1.129)
Il catalogo on-line con le voci ancora disponibili
Le anticipazioni di sabato sera
L'aggiudicazione del lotto benefico
Tutti i realizzi (file pdf)
           


Islanda - L’emergenza sta rientrando, però...
26 Apr 2010 17:00 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Secondo Poste italiane, saranno necessari “alcuni giorni” per smaltire l’arretrato

Dopo dieci giorni, Poste italiane fa il punto della situazione sull’eruzione del vulcano Eyjafjallajokull e sulle sue conseguenze per il servizio. L’emergenza -dice la società- “sta rientrando”.

Ma questo non basta. “Nonostante le diverse azioni intraprese, saranno necessari alcuni giorni per smaltire l’arretrato; pertanto, sarà possibile qualche ritardo nelle consegne”.

In ogni caso, le spedizioni vengono accettate nelle consuete modalità e, per conoscerne lo stato, è possibile accedere al servizio di tracciatura elettronica presente sul sito di Poste. Almeno con quelle categorie di invio per le quali la prestazione è prevista.

“Verrà fatto il possibile -conclude l’avviso- per contenere i disagi e provvedere al ripristino del regolare servizio al più presto”.

L'eruzione del vulcano islandese ha causato problemi anche ai servizi postali aerei
L'eruzione del vulcano islandese ha causato problemi anche ai servizi postali aerei
La precedente comunicazione
Il servizio di tracciatura elettronica
           




Al Museo della Mitteleuropa è primavera
26 Apr 2010 13:57 - APPUNTAMENTI
Il nuovo allestimento, dedicato a due collezioni particolari di cartoline, sarà visitabile fino al 31 maggio
Una testimonianza della collezione di Giorgio Coslovich
Una testimonianza della collezione di Giorgio Coslovich

“Cartoline e pensieri d’amore attraverso le inedite collezioni Coslovich - Costantinides”, una rassegna primaverile che -assicurano gli organizzatori- “profuma di tenere promesse e dolci parole d’affetto”. È la proposta, valida fino al 31 maggio, del Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa. Nata da un’idea di Giorgio Coslovich, Maurizio Lozei e Chiara Simon, la mostra utilizza il materiale dello stesso Coslovich e di Fulvia Costantinides per “lanciare dopo un freddo inverno un caldo messaggio d’attenzione alle ragioni del cuore”.

Il percorso si compone di due collezioni di cartoline, dove il tema dell’amore si afferma attraverso situazioni ben distinte. Nella prima, del giornalista Giorgio Coslovich, si narra il rapporto tra Francesco Schubert e Giovannina Babuder. Sboccia a Trieste nel 1901, e le successive tappe del fidanzamento e del matrimonio vengono ben documentate attraverso la comunicazione epistolare. I protagonisti affidano pensieri e emozioni a graziose e belle cartoline, al tempo il mezzo più semplice e veloce per comunicare. La fresca testimonianza di vita e sentimenti è stata conservata sino a oggi e strappata all’oblio da un loro pronipote.

La raccolta di Fulvia Costantinides, invece, appartiene alla seconda metà del secolo scorso. Si tratta di posta viaggiata e caratterizzata da temi e grafiche vivaci e significativi, immagini che parlano d’amore e di trasporti affettuosi attraverso una simbologia chiara: il telegrafo, il telegramma, la radio, il treno... Tutti strumenti utili a veicolare con sicurezza i sentimenti. In questo approccio trova spazio la serie “Italia turrita”, che debuttò il 6 giugno 1953. Come nei decenni precedenti con altre cartevalori, la posizione del singolo taglio sulla missiva permetteva di creare una sorta di codice segreto, al riparo da occhi indiscreti.

In occasione della mostra è stata presentata una cartolina realizzata dal grafico triestino Mario Tiberio, che affronta il tema con stile moderno. L’originale sarà conservato nel Museo; le copie possono essere acquistate con offerta libera, e il ricavato verrà devoluto alla Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin, impegnata con i bambini vittime della guerra. Un angolo speciale propone lettere e scritti di alcuni di questi giovanissimi sfortunati.

Ad ingresso libero, l’allestimento è ospitato a Trieste in piazza Vittorio Veneto 1. L’orario di visita è il 9-13, dal lunedì al sabato.

Due delle cartoline, di Fulvia Costantinides, che affrontano il tema dell'amore richiamando il servizio postale. La seconda riprende un sistema di comunicazione criptato, in voga soprattutto alcuni decenni prima
Due delle cartoline, di Fulvia Costantinides, che affrontano il tema dell'amore richiamando il servizio postale. La seconda riprende un sistema di comunicazione criptato, in voga soprattutto alcuni decenni prima
La mostra precedente ospitata al Museo
La Fondazione Luchetta Ota D'Angelo Hrovatin (file pdf)
           


Lettere al servizio dell’archeologia
26 Apr 2010 09:35 - LIBRI E CATALOGHI
Falsificate, per essere utilizzate come prova d’esistenza, o documento d’accusa: sono citate nel libro di Fabio Isman riguardante il saccheggio perpetrato in Italia dal 1970 al 2004
“I predatori dell'arte perduta”
“I predatori dell'arte perduta”

Non solo la vicenda della “Venere di Morgantina”, per il ritorno della quale la Provincia di Enna ha chiesto un francobollo.

Il libro di Fabio Isman “I predatori dell’arca perduta”, citato nella news precedente, si fa notare anche per come le lettere vengono usate nell’ambito delle indagini riguardanti -lo precisa il sottotitolo- “il saccheggio dell’archeologia in Italia”.

Uno degli strumenti impiegati per giustificare la presenza in mani non autorizzate (tombaroli, rivenditori di vari livelli, collezionisti e musei piccoli e grandi) di materiali scavati senza alcun permesso è creare un pedigree antico, così da non incorrere nelle leggi introdotte negli ultimi decenni. E le lettere d’epoca possono essere utili, ammesso che non siano artefatte. Come è accaduto con la vicenda di un “kouros” greco arcaico conservato al Metropolitan museum of art di New York. Le carte su cui fonda la provenienza sarebbero false, e il giornalista cita alcuni dettagli riportati da Malcolm Gladwell nel saggio “In un batter di ciglia”, dove il codice postale (introdotto solo successivamente alla data presente nel testo) o un conto bancario (che all’epoca non era stato ancora aperto) vengono utilizzati per dimostrare l’imbroglio.

Nel caso siano autentici, gli scritti epistolari si trasformano, appunto, in prova di esistenza, nell’episodio specifico una affermazione affidata alla carta che un certo reperto è stato visto in una determinato luogo in un particolare anno.

Ma le missive -“davvero imbarazzanti”, commenta Isman- possono dimostrare che le cose sono diverse da quanto si afferma. Le dichiarazioni di Marion True, del Paul Getty museum, risultano smentite dagli scritti che lei stessa nel tempo ha inviato ai suoi interlocutori e in particolare ai maggiori mercanti. Dietro c’è la struttura creata da Jean Paul Getty (1892-1976), magnate del petrolio che amava le antichità e cominciò a collezionarle nel 1938. Aveva, tra l’altro, una villa a Palo Laziale, la “Posta vecchia” del castello Odescalchi, ora un hotel di lusso.

Il volume racconta la “grande razzia” perpetrata in Italia dal 1970 al 2004: milioni di reperti, “spesso autentici tesori unici al mondo, scavati clandestinamente”, che restano stupendi ma che, per i criteri di scavo adottati, clandestini e non scientifici, “sono ormai privi del loro passato, sradicati dai propri contesti”. E tutto questo “a suon di milioni di dollari”. È edito da Skira (256 pagine, 19,00 euro).

I risvolti postali della “Venere di Morgantina”
La segnalazione di “In un batter di ciglia”
           




Un francobollo per la “Venere di Morgantina”
26 Apr 2010 02:27 - EMISSIONI ITALIA
A richiederlo è la Provincia di Enna. La statua, scavata illegalmente nel 1979 e pagata dal Paul Getty museum 18 milioni di dollari, tornerà presto in Italia
L'annullo del 2005
L'annullo del 2005

La restituzione da parte del Paul Getty museum (Usa) è attesa per il 2011, e si prefigura -spiegano dalla Sicilia- come l’evento culturale dell’anno. Per questo la Provincia di Enna chiede un francobollo celebrativo.

Protagonista è la “Venere di Morgantina” (forse però è Cerere o Demetra), una statua alta 220 centimetri e risalente al 425-400 avanti Cristo, trovata dove sorse l’antica città, nei pressi dell’attuale Aidone. È scavata illegalmente nel 1979 -scrive Fabio Isman in “I predatori dell’arte perduta”- e lascia l’isola dietro il pagamento di 400mila dollari. Solo il 15 dicembre 1987 finisce all’istituzione culturale statunitense, che la compera a 18 milioni di dollari, “la massima cifra sborsata per un’antichità”. È un acrolito: testi e arti sono in marmo, il corpo è in calcare, “ma alcuni dubitano che la testa le appartenga”.

“Sono sicuro -commenta il presidente della Provincia, Giuseppe Monaco- che la nostra proposta verrà accolta favorevolmente”, e ricorda l’annullo impiegato da Poste italiane il 6 agosto 2005 per il mezzo secolo trascorso dalla scoperta del sito archeologico.

La consegna del reperto si inserisce nell’ambito di un accordo firmato tre anni fa dall’allora ministro per i Beni e le attività culturali, Francesco Rutelli, e dall’ex direttore del Pgm Michael Brand. Accordo che ha fissato il ritorno di quaranta oggetti e il via alla collaborazione fra le parti per ulteriori attività, come prestiti, mostre, ricerche e progetti di conservazione.

Lo scorso ottobre a Morgantina sono stati restituiti alcuni acroliti, che costituiscono il più antico e raffinato esempio di questa tecnica. Poi, in marzo, è toccato alla collezione di vasellame in argento, sedici pezzi del III secolo avanti Cristo conosciuti come il tesoro di Eupolemo, esposti per anni al Metropolitan museum di New York ed ora, fino al 23 maggio, visibili a Roma, presso palazzo Massimo.

La statua famosa come “Venere di Morgantina” (foto: Paul Getty museum, per concessione di Repubblica italiana - Regione siciliana)
La statua famosa come “Venere di Morgantina” (foto: Paul Getty museum, per concessione di Repubblica italiana - Regione siciliana)
L'area archeologica di Aidone
Il francobollo per il Comando carabinieri tutela patrimonio culturale
Il Paul Getty museum (sito in inglese)
           


Il conflitto oltre il filo spinato
25 Apr 2010 13:11 - LIBRI E CATALOGHI
Diari e lettere degli internati militari italiani: sono i protagonisti del libro scritto a quattro mani da Mario Avagliano e Marco Palmieri
La copertina del volume
La copertina del volume

Internati italiani. Furono denominati così dai tedeschi “i soldati italiani catturati in Patria e sui fronti di guerra all'estero nel settembre 1943 dopo la proclamazione dell’armistizio. Non vollero qualificarli «prigionieri di guerra» per sottrarli al controllo e all’assistenza degli organi internazionali previsti dalla convenzione di Ginevra del 1929”. Erano “le vittime predestinate al «castigo esemplare» che Hitler aveva promesso agli italiani, rei di essere venuti meno al patto di alleanza, che era in realtà un rapporto di soggezione”. Così oggi dall’Associazione nazionale ex internati spiegano la tragedia degli Imi, i combattenti che rifiutarono di aderire alla Rsi al prezzo della prigionia.

A questo argomento è dedicato il lavoro di Mario Avagliano e Marco Palmieri, giornalisti e studiosi di storia. Si intitola “Gli internati militari italiani - Diari e lettere dai lager nazisti 1943-1945” (Einaudi, 404 pagine, 20,00 euro).

La rivendicazione della Resistenza antifascista -dice nella prefazione lo storico Giorgio Rochat- “si è ridotta per decenni al dibattito politico sulla guerra partigiana. Negli ultimi anni registriamo il recupero di una dimensione più ampia. Contiamo la resistenza contro i tedeschi delle Forze armate all’8 settembre. Poi la guerra partigiana e la deportazione politica e razziale”. La partecipazione delle Forze armate nazionali alla campagna alleata in Italia. E infine la resistenza degli Imi.

Per la grande maggioranza dei 650mila militari italiani che preferirono la prigionia al passaggio sotto Salò, la fedeltà alle stellette “fu la motivazione più comune e diretta”. “Erano degli sconfitti che avevano vissuto il fallimento del regime fascista, la misera fine delle guerre di Mussolini, lo sfacelo delle Forze armate all’8 settembre. Tutti avevano ragione di sentirsi traditi dal re e da Badoglio, che li avevano abbandonati senza ordini agli attacchi tedeschi”.

Un capitolo del saggio, rafforzato dalle testimonianze dirette, è espressamente intitolato alla fame, ai pacchi e alla posta.

La scheda
L’Anei
La testimonianza epistolare dei civili: l’esperienza registrata da Corrado Di Pompeo
           




La Guerra e la Liberazione nei libri
25 Apr 2010 01:08 - NOTIZIE DA VACCARI
L’impegno dell’azienda ad allargare il proprio catalogo, includendo numerosi titoli storici riguardanti il periodo 1939-1945. Il “boom” dei testi che attingono a materiale epistolare

È uno dei periodi più interessanti e documentati, sul piano storico e su quello postale. È la Seconda guerra mondiale di cui, oggi in Italia, si ricorda la fine, avvenuta con la Liberazione sessantacinque anni fa.

“Anche a livello bibliografico -ricorda dalla società la responsabile commerciale, Silvia Vaccari- il materiale è corposo, andando dalle opere a grande respiro fino a quelle più specifiche, magari incentrate su un personaggio, una vicenda, un soggetto. Come azienda, negli ultimi anni abbiamo sviluppato molto il catalogo, aggiungendo i prodotti di numerose case editrici, così da affiancare ai titoli che affrontano il periodo dal punto di vista filatelico e storico postale quelli storici tout court, indispensabili per comprendere meglio le buste e le altre documentazioni esaminate e collezionate dagli appassionati”.

“Senza dimenticare un filone che definirei intermedio e particolarmente intrigante. Sempre più spesso, negli ultimi tempi sono emersi archivi e carteggi del Novecento, che poi gli studiosi sono riusciti a valorizzare, estrapolandone gli aspetti più interessanti e rendendoli fruibili al grande pubblico. Nel caso della Seconda guerra mondiale testimoniano le attività, le paure, le attese, le speranze di chi è al fronte, a combattere in montagna o prigioniero. Ma anche di chi ha vissuto il conflitto nella quotidianità, con le apprensioni per i propri cari, le penurie alimentari, i bombardamenti. Questi scritti, dovuti a grandi personalità o a individui altrimenti sconosciuti, spesso offrono spaccati che i filatelisti, particolarmente attenti alla cultura materiale, sanno apprezzare”.

Alcuni dei titoli in catalogo
Alcuni dei titoli in catalogo
Dalla “Libreria filatelica”: la posta militare…
…e la storia militare
Dalla “Libreria storica”: la Seconda guerra mondiale
           


Chiusa l’asta. Le voci più richieste
24 Apr 2010 21:28 - NOTIZIE DA VACCARI
In letteratura si sono distinti i titoli classici; buone anche le performance tra le cartoline. Nell’area dedicata allo spazio, un documento è passato da 1.000 a 7.000 euro. Non ha deluso la filatelia ottocentesca...
Un momento della vendita, con Paolo Vaccari e Antonello Cerruti
Un momento della vendita, con Paolo Vaccari e Antonello Cerruti

Diversi interventi telefonici già con la letteratura, dove -al solito- si sono distinti i titoli più rari, magari a furia di rilanci. Il “Catalogo storico-descrittivo dei francobolli d’Italia” del 1923 (lotto 2.039), ad esempio, è passato da 100 a 270 euro; il “Bolaffi enciclopedico” targato 1983-1984 e riguardante il periodo 1850-1870 (2.043) è andato da 30 a 210; il “The work of Jean De Sperati” (2.048) da 500 a 800. Non è che uno dei settori affrontati oggi durante l’asta organizzata da Vaccari srl.

Tra le cartoline, il secondo ambito che ha aperto la vendita, si sono distinti il pezzo in alluminio di De Pinedo (voce 1.527, da 50 a 90 euro), la stazione ferroviaria di Ozieri con l’affrancatura “Leoni” dalla dentellatura molto spostata (1.863, da 10 a 67) e poi i lotti, fra cui il 1.957 (da 100 a 240). Buone performance pure tra le curiosità: uno scatolone di erinnofili (articolo 25) è partito da 100 e ha trovato il compratore finale solo a 280 euro, mentre due album di fiscali (1.241) sono lievitati da 300 a 1.200.

Nell’ambito filatelico si è evidenziata la dispersione della raccolta dedicata agli annullamenti di Napoli e Province. Numerosi i rilanci su articoli specifici, come lo “svolazzo” a mano di Avezzano (lotto 251, da 150 a 650 euro); pure le testimonianze più regolamentari hanno fatto faville. Ecco l’impronta di Casoli (267, da 300 a 850), la piccola accumulazione di Chieti (284, da 250 a 2.300), i bolli di Casal San Michele (481, da 5.000 a 12.500) e Otranto (507, da 2.200 a 4.100)... Tra le prefilateliche, bisogna ricordare una missiva di Modena (76, da 100 a 500); per gli Antichi Stati vanno citati il plico da Mantova a Costantinopoli del 18 settembre 1857 (177, da 750 a 1.600) e quello da Modena a Parigi del 18 settembre 1858 (222, da 900 a 1.800). Buono il capitolo del Risorgimento: tra le performance, il lotto 650, che vede protagonista il patriota modenese Nicola Fabrizi esule a Malta, partito da 3.300 e schizzato a 6.000.

Nell’ambito del Regno, non sono passati inosservati i tentativi di fare pubblicità attraverso il sistema postale. Fra essi, la “cartolina di pubblicità” del 1890 (757, da 750 a 1.500) o la “busta postale italiana” del 1910 (1.209, da 300 a 630). Tra i documenti dello spazio, contesissimo il 1.136: la busta dell’Apollo XI ha cominciato da una base di 1.000 e si è fermata soltanto a 7.000 euro.

Almeno una decina le accumulazioni dall’esito migliore, soprattutto relative all'Ottocento; fra queste, la 1.329 è passata da 500 a 940 euro, la 1.339 da 650 a 2.600, la 1.403 da 800 a 2.700.

L’elenco di tutti i realizzi e degli invenduti disponibili alla base verrà messo on-line nel pomeriggio di lunedì.

La sala e il lotto spaziale 1.136, passato da 1.000 a 7.000 euro
La sala e il lotto spaziale 1.136, passato da 1.000 a 7.000 euro
Il catalogo on-line
L'esito del lotto benefico
           




Cinquemila euro per i bambini di Haiti
24 Apr 2010 19:56 - NOTIZIE DA VACCARI
È l’esito della vendita benefica, inserita nell’ambito dell’asta. Il frontespizio del 1939 ha fruttato 2.500 euro, e Vaccari srl ha raddoppiato l’importo
La Fondazione è impegnata nel soccorrere Haiti
La Fondazione è impegnata nel soccorrere Haiti

Dalle fibre tessili artificiali della Châtillon, l’azienda che nel 1939 da Milano affrancò in maniera... coreografica (e filatelicamente pregiata) la raccomandata per Buenos Aires di cui è rimasto il frontespizio, ad Haiti. Perché la vendita del lotto 846 dell’odierna asta Vaccari è stata finalizzata ad aiutare la Fondazione Francesca Rava - Nph Italia onlus, attiva nell’isola centroamericana da oltre vent’anni ed oggi impegnata ad assistere i giovanissimi scampati al terremoto.

Il documento è passato di mano a 2.500 euro, e come promesso la società ha aggiunto un importo uguale al realizzo. La cifra necessaria ad acquistare, ad esempio, 1.000 razioni giornaliere di cibo, 178 medicazioni chirurgiche o 16 protesi. Ad aggiudicarsi l’acquisto è stato un collezionista che ha preferito mantenere l’anonimato.

La onlus è presente ad Haiti con diverse strutture per restituire dignità di vita ai bambini. A rappresentarla, oggi è giunta a Vignola Francesca Turci, che così ha scoperto il collezionismo postale. “È un mondo -ha detto- sicuramente molto particolare e affascinante. Ho visto il materiale, ho scambiato parole; ci sono cose molto interessanti. La filatelia è una portatrice di storia, da scoprire e che mi ha incuriosito”.

“L’Italia -ha proseguito, cambiando argomento- ha partecipato agli aiuti per Haiti; la Protezione civile ha fatto un ottimo lavoro; la portaerei «Cavour» ha dato un grandissimo aiuto. Noi continuiamo questo impegno perché abbiamo ottenuto grandi risultati, anche per la presenza precedente. Il nostro ospedale è stato realizzato con il supporto delle aziende italiane; quando l’ho visto mi sono sentita orgogliosa di essere italiana. Gli italiani, a livello di generosità, non sono secondi a nessuno”.

È la terza asta consecutiva in cui Vaccari srl utilizza un lotto in vendita per un’attività benefica. Nel 2008 è stato individuato un documento risorgimentale per aiutare l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro; nel 2009, invece, la scelta è caduta su una serie di pezzi spaziali, finalizzata a sostenere il sodalizio di clownterapia “Vip - Viviamo in positivo”.

La rappresentante della Fondazione Francesca Rava - Nph Italia onlus, Francesca Turci, e il presidente della Vaccari srl, Paolo Vaccari. Sotto, il frontespizio protagonista dell'iniziativa
La rappresentante della Fondazione Francesca Rava - Nph Italia onlus, Francesca Turci, e il presidente della Vaccari srl, Paolo Vaccari. Sotto, il frontespizio protagonista dell'iniziativa
I dettagli sul lotto
Le attività della Fondazione (file wmv)
La presentazione dell'asta
           


Ufi/2 Novant’anni di storia
24 Apr 2010 12:57 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Un interesse, quello per l’interofilia, che nel tempo si è rivelato altalenante. I cataloghi di Poggio Poggi, quindi l’oblio. Fino ai lavori di Cesco Giannetto e soprattutto di Luigi Pertile
Carlo Sopracordevole nel 1970, mentre osserva una cartolina postale
Carlo Sopracordevole nel 1970, mentre osserva una cartolina postale

Unione filatelisti interofili: il 3 maggio 1970 la nascita ed oggi la festa del quarantesimo (news precedente). Le cose, però, non cominciarono nel migliore dei modi...

“Nelle settimane precedenti all’incontro di fondazione -ricorda l’attuale presidente, Carlo Sopracordevole, sintetizzando un articolo che verrà pubblicato sul prossimo numero del trimestrale interno, «L’intero postale»- il grande specialista Luigi Pertile aveva contattato vari conoscenti e molti si erano dichiarati disponibili all’adesione al nuovo sodalizio che era stato prospettato; però quella mattina a Venezia non si vide quasi nessuno. Alla fine, ci eravamo trovati solo in quattro: i due veronesi Luigi Pertile ed Eraldo Pollice, il veneziano del Lido Giuseppe Fagi e il sottoscritto, pure di Venezia. Comunque, in forza più che altro delle adesioni verbali, ne fu decisa la costituzione”.

È anche vero che quella degli interi postali non è mai stata una collezione di massa... “Ebbe buon seguito in Italia specialmente negli anni Venti e Trenta del Novecento, quando si era formato un discreto numero di collezionisti; potevano fare riferimento al catalogo del savonese Poggio Poggi, che ebbe tre edizioni nell’arco di tre lustri. Ma la scomparsa di Poggi segnò l’inizio della crisi. Con il vecchio catalogo non aggiornato e non più facilmente reperibile, gli appassionati si trovarono senza una valida guida e il settore andò progressivamente riducendosi. Dopo le cartoline risalenti alla prima metà degli anni Cinquanta, l’Amministrazione delle poste prese atto dello scarso interesse e cessò di produrre celebrativi, limitandosi all’emissione dei normali tagli ordinari”.

“Sono stati almeno quindici anni di oblìo, ma non totale. Perché qualcuno che si ostinava a cercare questi valori postali presso gli uffici esisteva ancora. Gente come il nostro ex segretario, il reggiano Ennio Cavazzoni: nella sua collezione inseriva regolarmente gli interi che riusciva a reperire, pur trovandosi all’oscuro di ciò che veniva distribuito, mancando comunicati di emissione”.

Intanto, agli inizi degli anni Sessanta ci fu una ripresa di interesse. “In primo luogo -prosegue Sopracordevole- occorre segnalare Pertile, con i suoi articoli pubblicati soprattutto sulla rivista «Filatelia italiana». Si raccolse, così, un nucleo di «interofili», secondo il neologismo nato a quel tempo”.

Fu presso l’Associazione filatelica scaligera che si fecero i primi incontri. Pertile “intendeva ripubblicare il catalogo del Poggi e aveva già stilato la bozza di un aggiornamento o, meglio, di un vero rifacimento. Ma nel 1968 uscì la pubblicazione di Cesco Giannetto, vulcanico filatelista siciliano che si occupava un po’ di tutto. Nonostante i suoi limiti, il lavoro ebbe il pregio di destare parecchio interesse e trovò notevole diffusione, contribuendo sicuramente alla ripresa del settore”. Nello stesso anno a Verona era stata fondata la Sancip, Sezione autonoma nazionale collezionisti di interi postali. Poi, il salto come sodalizio più ampio, proprio con l’Unione filatelisti interofili. Che già alla fine del 1970 coinvolse ottantanove interessati.

“Almeno agli inizi -conclude Sopracordevole- l’Ufi non redasse un proprio bollettino. Si appoggiò ad una rivista filatelica dell’epoca, il celebre «Notiziario Asif», realizzato a Torino con il sostegno di una ditta farmaceutica, l’Ucb Smit spa. La nostra Unione aveva a disposizione un paio di pagine e quella presenza contribuì a farci conoscere”.

La presentazione dell'Ufi da parte di Filippo Franchi, direttore del “Notiziario Asif”. L'articolo risale al luglio di quaranta anni fa
La presentazione dell'Ufi da parte di Filippo Franchi, direttore del “Notiziario Asif”. L'articolo risale al luglio di quaranta anni fa
L'Unione oggi: l'assemblea di Venezia e i programmi per il futuro
La figura di Ennio Cavazzoni
           




Ufi/1 La passione fa quaranta
24 Apr 2010 01:23 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’Unione filatelisti interofili nacque il 3 maggio 1970 a Venezia. Ed oggi la città lagunare ospita l’assemblea per il giro di boa
L'annullo dell'appuntamento
L'annullo dell'appuntamento

“Vorrei organizzare una bella mostra di soli interi ma occorre trovare un sodalizio con un’organizzazione adeguata. In quell’ambito potremmo tenere una conferenza sull’interofilia, magari con il contributo dell’Accademia italiana di filatelia e storia postale. Mi accorgo con rammarico che gli anni passano e molti membri autorevoli sono sempre più vecchi e meno disponibili a spostarsi. Vorrei anche uscire con qualche pubblicazione specializzata ma devo muovermi con prudenza perché le capacità finanziarie dell’Ufi sono limitate. Adesso proponiamo l’indice di quanto scritto in tutto questo tempo da «L’intero postale». Per il futuro vedo preminente la difesa del collezionismo e dello studio degli interi, in contrapposizione ad una non piccola parte dell’ambiente filatelico cui essi non interessano e che ne ostacola la diffusione. Resta il fatto che i rapporti con Poste italiane sono migliori di pochi anni fa, quando c’era incomprensione e chiusura verso la nostra specializzazione”.

Così il presidente dell’Unione filatelisti interofili, Carlo Sopracordevole, sintetizza a “Vaccari news” le aspirazioni e le preoccupazioni per il futuro.

A quarant’anni dalla fondazione del sodalizio, appare il momento per fare dei bilanci. Proprio oggi alle ore 11 il “Salone del collezionismo” organizzato nella città lagunare ospita l’assemblea degli iscritti. E non è una scelta casuale: l’incontro fondatore si tenne il 3 maggio 1970 a ca’ Giustinian, nei pressi di piazza San Marco, durante il Convegno filatelico cittadino.

Coloro che hanno aderito nel primo anno e che sono rimasti finora, otto, riceveranno un diploma di fedeltà.

“Siamo un’associazione di filatelisti -prosegue il presidente- sorta allo scopo di diffondere la conoscenza e l’interesse per gli interi postali, tutelando i soci e agevolando i contatti fra loro. Abbiamo quindi l’esperienza che deriva da chi da tempo ha raggiunto la maggiore età ma conserva l’entusiasmo e la passione. Fra i suoi 160 associati, raccoglie i maggiori esperti del settore, ma per progredire e continuare a tutelare al meglio uno dei più divertenti e stimolanti settori del collezionismo postale ha sempre bisogno e desiderio dell’adesione di altri cultori. D’altro canto, l’unione fa la forza e restare isolati non serve a nessuno”.

Chi fa parte dell’Ufi (la quota annua è di 35,00 euro) riceve il trimestrale interno -cui si aggiungono le monografie- che propone articoli, segnalazioni e notizie. Può, inoltre, prendere contatto con gli altri collezionisti e partecipare alle aste riservate ai soci.

Il diploma per i veterani e l'intero postale sovrastampato in occasione dell'anniversario
Il diploma per i veterani e l'intero postale sovrastampato in occasione dell'anniversario
Le novità: negli interi un bene o un male?
Il nuovo catalogo “Interitalia”
I dettagli sulla manifestazione di Venezia che chiuderà domani
           


Maurizio Tecardi ricorda Juan Antonio Samaranch
23 Apr 2010 22:26 - DALL'ESTERO
Oltre ad essere stato uno specialista di filatelia sport olimpica, gli vanno attribuite la nascita della Fipo e numerose manifestazioni internazionali, fra cui le “Olymphilex”
L'omaggio che San Marino ha dedicato a Juan Antonio Samaranch. Era l'8 febbraio 1984
L'omaggio che San Marino ha dedicato a Juan Antonio Samaranch. Era l'8 febbraio 1984

Un grande collezionista di filatelia sport olimpica. Così Maurizio Tecardi, di ritorno dai funerali a Barcellona, definisce il presidente onorario del Comitato internazionale olimpico, Juan Antonio Samaranch, scomparso l’altro ieri.

“Le sue collezioni -prosegue Tecardi- parteciparono anche ad alcune mostre internazionali tenutesi in diverse parti del mondo, compresa l’Italia; ora quella più importante, «I Giochi olimpici dal 1896 ad oggi in blocchi di quattro», è esposta al Museo olimpico di Losanna, in quanto da lui donata diversi anni fa”.

Una militanza nel settore collezionistico di lunga data. “Ricordo la sua collezione, esposta accanto alla mia alla «Verso Tokio» del 1964 a Rimini”. Ma non solo. “Fu grazie a lui che nel 1982 venne fondata la Fédération internationale de philatélie olympique, della quale è stato presidente fino alla morte e di cui ero, e sono ancora, il segretario generale. Fu sempre grazie a lui che, con l’aiuto del Cio e l’organizzazione appunto della Fipo, si sono potute realizzare le varie edizioni della «Olymphilex»: nel 1985 a Losanna, nel 1987 a Roma, nel 1988 a Seul, nel 1990 a Varna, nel 1992 a Barcellona, nel 1996 ad Atlanta, nel 2000 a Sydney, nel 2004 ad Atene e l’ultima, denominata «Olympex», nel 2008 a Pechino. Accanto a queste ci furono, sempre realizzate in collaborazione con il Cio e la Fipo, esposizioni filateliche durante i Giochi olimpici invernali, nel 1992 ad Albertville, nel 1994 a Lillehammer, nel 1998 a Nagano e nel 2002 Salt Lake City”.

La notizia della scomparsa
           


Esteso il “Pick up light”. Parte il messo notificatore
23 Apr 2010 16:19 - NOTIZIE DALL'ITALIA
In altri ventiquattro centri i portalettere potranno ritirare a domicilio la posta in partenza. Dieci le province del Nord pronte a consegnare i documenti esattoriali
Due nuove prestazioni in capo ai portalettere
Due nuove prestazioni in capo ai portalettere

L’anno scorso, in tappe diverse, sono stati coinvolti ventidue centri di distribuzione. E nelle ultime settimane la lista si è allungata. Ai confermati Cd già interessati se ne sono aggiunti altri ventiquattro, per un totale di 2.454 zone universali e linee di mercato. Prosegue, dunque, il progetto “Pick up light”, che prevede il ritiro sperimentale della corrispondenza a domicilio ogni giorno, oppure uno sì e uno no.

Le nuove aree coinvolte interessano Lombardia (Bergamo recapito Pascoli, Brescia recapito Dalmazia, Desio, Lecco recapito Dante, Vigevano recapito), Centro Nord (Ascoli Piceno recapito Luciani, Faenza recapito, Imola recapito, Parma recapito Ovest), Centro 1 (Assisi Centro, Figline Valdarno, Pontassieve), Centro (Frosinone recapito Mascagni, Pescara recapito Volta, Roma recapito Eur, Roma recapito Nomentano), Sardegna (Assemini, Quartu Sant’Elena recapito), Sud (Avellino recapito De Sanctis, Napoli recapito Matteotti) e Calabria (Cosenza recapito Veneto, Reggio Calabria recapito Nord, Vibo Valentia recapito Razza).

L’attuale assetto coinvolge, fino al 30 settembre, tutti i portalettere assunti a tempo indeterminato che gravitano sui quarantasei centri.

Intanto, in questi giorni Poste italiane sta estendendo alle province di Alessandria, Aosta, Belluno, Cuneo, Mantova, Modena, Torino, Treviso, Verona e Vicenza l’attività di notificazione per le cartelle e gli altri documenti esattoriali. È parte dell’esito raggiunto con la gara d’appalto indetta da Equitalia e vinta, in via provvisoria, dalla società guidata da Massimo Sarmi. Il contratto si svilupperà per trentasei mesi, prorogabile di altri sei.

La precedente estensione del progetto “Pick up light”
Il servizio notificazioni
           


Quello che lasciò l’ultimo bombardiere abbattuto
23 Apr 2010 11:45 - LIBRI E CATALOGHI
Sui cieli della Germania, il “Black cat” venne colpito e precipitò. Era il 21 aprile 1945. Dal carteggio di uno dei piloti...
Grazie alle lettere, riscoperta l'esperienza di un aviatore e dei suoi commilitoni
Grazie alle lettere, riscoperta l'esperienza di un aviatore e dei suoi commilitoni

Nella primavera del 1945, la massiccia offensiva aerea alleata sulla Germania ormai ha raggiunto gli scopi prefissati. Ma i vertici dell’8ª Air force statunitense ordinano di effettuare un nuovo raid sul settore di Ratisbona. Il 21 aprile, fra i bombardieri impegnati nella missione, c’è anche il B-24 “Black cat” comandato dal tenente Farrington, con a bordo altri undici uomini d’equipaggio. La contraerea tedesca colpisce il quadrimotore. Solo in due riescono a lanciarsi con il paracadute e a salvarsi.

Molti anni dopo un professore di Storia all’Università della Pennsylvania, Thomas Childers, scopre nella casa di famiglia un fascio di lettere e fotografie. Sono quelle che suo zio Howard G.Goodner aveva scritto ai genitori dall’arruolamento in Aviazione, nel marzo del 1943, fino all’abbattimento del velivolo, sul quale era imbarcato come operatore radio. Proprio il “Black cat”.

Inizia così una lunga ricerca per ricostruire la storia di quel pugno di giovani addestrati ad effettuare azioni di bombardamento di precisione diurno ad alta quota. Ne è uscito “Le ali del mattino”, libro di 384 pagine edito da Mursia (20,00 euro).

La scheda
Libri postali per il 25 aprile: “Più della fame e più dei bombardamenti”
L’anniversario celebrato con la marcofilia
           



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