“Collezionista” da vivo, in quanto presente già allora in diversi francobolli, figurarsi alla scomparsa. Il ricordo per Michael Jackson è ancora forte e cresce nel primo anniversario dalla morte, avvenuta il 25 giugno 2009 a nemmeno cinquantuno anni (era nato il 29 agosto 1958).

La leggendaria icona pop statunitense è protagonista, ad esempio, di un tributo proveniente oggi da Montserrat, isola caraibica dai trascorsi dentellati piuttosto generosi con tutti i soggetti appetiti dal pubblico, filatelico e non.

Per la star che con l’album del 1982 “Thriller” ha venduto oltre 110 milioni di copie in tutto il pianeta ha varato una serie organizzata in due foglietti. Ogni blocco contiene quattro diversi francobolli fotografici da 2,50 dollari.

Essendo Territorio d’oltremare britannico, come tutte le emissioni anche questa -viene sottolineato dal Montserrat philatelic bureau- ha ottenuto il necessario beneplacito da parte di Elisabetta II.

Il nome di Renato Russo è associato agli eventi collezionistici internazionali di Riccione, che aveva condotto su più livelli per numerosi anni fino a quando, nel 2008, il Comune decise altrimenti. Nonostante questo, oggi il sindaco, Massimo Pironi, lo ha ricordato attraverso un telegramma di cordoglio ai familiari. Ma è anche legato all’Unione stampa filatelica italiana, di cui è stato prima vicepresidente (nei periodi 1968-1972 e 1976-2002) e poi presidente (dal 2002 al 2008). Un impegno lungo ed articolato: non a caso, è dovuto al suo lavoro se nel 2006, per il quarantesimo, l’Unione è stata citata con francobolli da Italia, San Marino e Smom e con un aerogramma dal Vaticano. E la cittadina romagnola ha ospitato la “Conferenza nazionale della filatelia”. Ancora in questi giorni stava dando il supporto al direttivo in carica per predisporre la bozza di aggiornamento allo statuto interno.

“Se ne è andato -commenta a «Vaccari news» il presidente attuale dell’Usfi, Danilo Bogoni- un pezzo di storia del giornalismo filatelico e anche della promozione della filatelia”.

Renato Russo è scomparso questa mattina alle 4.30, improvvisamente. Era nato il 10 agosto 1937. Pochissimi giorni fa si era confrontato con alcuni colleghi e nulla faceva presagire l’epilogo. Si è sentito male nella notte, è stato portato all’ospedale San Paolo di Napoli, città in cui risiedeva, ma non ce l’ha fatta. Domani la salma verrà condotta al cimitero di Poggioreale.

Giornalista pubblicista, ha collaborato con il “Bollettino filatelico d’Italia”, “Filatelia italiana”, “Roma” di Napoli, “Il mattino”, “Il tempo” ed ha diretto “Francobolli”, l’organo ufficiale dei cataloghi Sassone.

Membro storico della Consulta per l’emissione delle cartevalori postali e la filatelia, ha prestato la sua competenza pure nella Giunta d’arte e come consulente ministeriale. È stato nell’ufficio stampa di tutte le manifestazioni mondiali del settore organizzate in Italia.

Oltre a dirigere, per una certa parte del tempo con Umberto D’Arrò, l’Agenzia stampa filatelica europea, chiusa sette anni fa, si è occupato della manifestazione di Napoli per poi trasferirsi nella “Perla verde”, dove ha portato l’esposizione “Europa” con il gran premio. Ed introducendo, gradualmente, accanto a francobolli e monete, pure cartoline, carte telefoniche, viacard ed altri mezzi di pagamento elettronico. Il nuovo collezionismo, insomma.

Un indiretto ricordo di cinque anni da pontefice. Così, praticamente a sorpresa (l’emissione è stata varata formalmente in Consiglio dei ministri soltanto il 10 giugno), Benedetto XVI torna su una carta valore italiana, dopo il 65 centesimi giunto il 26 novembre 2005 per ricordare il passaggio con Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla figura nel 45 centesimi con cui si completa la serie).

Dal costo di 60 centesimi e tirato in quattro milioni di pezzi, arriverà il 4 luglio, quando Joseph Ratzinger sarà a Sulmona (L’Aquila) in visita pastorale per solennizzare l’“Anno giubilare celestiniano”.

Nella vignetta il papa figura accanto alla statua di Celestino V che si trova nella chiesa di san Pietro Celestino ad Isernia, mentre sullo sfondo campeggia un dettaglio del portale caratterizzante la cattedrale di san Panfilo del centro abruzzese.

Il bollettino è firmato dal vescovo della Diocesi di Sulmona-Valva, monsignor Angelo Spina, e per la seconda volta in poco tempo (la prima riguarda un altro commemorativo imprevisto, quello dedicato a Cavour) dal presidente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali, Angelo di Stasi.

Ben quattro le località che accoglieranno gli annulli fdc: Isernia, L’Aquila e Sulmona presso i relativi sportelli filatelici nonché Roma al negozio di piazza San Silvestro 20.

Mentre si riscoprono i francobolli con sovrapprezzo (almeno per ora, sono tre quelli giunti dall’area italiana in questi primi mesi del 2010, proposti da Italia, Vaticano e Smom), l’attenzione si sposta su una pratica paragonabile, ma relativa a quasi un secolo fa.

È il “Catalogo dei bolli italiani di assistenza e beneficenza 1915-1918” dovuto ad Angelo Calcagno, Guido Cerutti ed Eupremio Malorzo dell’Associazione nazionale collezionisti erinnofili. In 70 pagine a colori (16,00 euro) vede protagoniste le vignette ideate per sostenere lo sforzo bellico relativo al Primo conflitto mondiale.

Tale insieme -spiegano gli autori- “permette di evidenziare un aspetto poco conosciuto della Grande guerra ovvero lo sforzo compiuto da milioni di donne, vecchi e bambini nel sostenere i propri soldati... attraverso una moltitudine di iniziative che andavano dalla realizzazione di berretti di lana, alla fabbricazione di scaldarancio, dall’assistenza civile e religiosa per i militari e per le loro famiglie alla cura dei feriti”. Nel contesto, gli erinnofili servivano a propagandare le ragioni della lotta e a raccogliere fondi con cui finanziarla.

Descritti, illustrati (almeno nei tipi base) e valutati sono tutti gli esemplari noti, organizzati alfabeticamente secondo la località di origine, da Acireale a Volterra. Uno dei capitoli di chiusura riguarda le produzioni, sempre relative al Bel Paese ma provenienti dall’estero, in genere originate dall’attività locale dagli emigrati.

Poste italiane non ha ancora concretizzato l’idea, all’estero -ad esempio nel Regno Unito- rodata da decenni. Così, il rapporto con la grande distribuzione è avere magari un proprio ufficio, che funziona esattamente come tutti gli altri, all’interno del centro commerciale.

Tnt post Italia, invece, ha fatto un passo in avanti con un progetto pilota avviato a Verona, grazie al supporto della catena di supermercati Migross. Non ha aperto, sia chiaro, uno sportello nel senso tradizionale del termine, ma un riferimento definito “raccomandata point” e collocato presso l’ufficio cassa, dove è possibile ritirare la raccomandata nel caso in cui il fattorino non abbia trovato nessuno nel luogo indicato sull’indirizzo.

Tnt post -spiega a “Vaccari news” lo stesso operatore- per mezzo del servizio di raccomandata classica gestisce completamente gli invii registrati dei clienti (in città, ad esempio, Agec, Agsm, Banco popolare, Unicredit) attraverso le fasi di preparazione, recapito e gestione degli avvisi di ritorno. Ogni busta è identificata tramite codice a barre e, all’atto della consegna, dalla firma da parte del destinatario. Il barcode viene letto attraverso scanner dal postino e, grazie ad un sistema a controllo satellitare (tecnologia “Formula certa”), si documentano luogo, data e ora in cui la missiva ha raggiunto il suo obiettivo. Le informazioni, poi, sono messe a disposizione del mittente sul sito aziendale ed è possibile anche visualizzare la ricevuta di ritorno. Nel caso di assenza del destinatario, viene lasciato l’avviso di passaggio/giacenza per il ritiro presso la filiale più vicina.

È qui che nasce la collaborazione di co-marketing con Migross attraverso i magazzini presenti nelle vie Casorati, Faliero e Roveggia. Al posto della cartolina generica, il ricevente ne trova una personalizzata, che indica come luogo in cui ottenere il plico il supermercato più vicino; è integrata da un coupon promozionale che prevede un omaggio davanti ad una spesa superiore ai 30,00 euro.

“Evidenti” i vantaggi: innanzi tutto avere a disposizione più luoghi di riferimento che si aggiungono alla filiale in via Basso Aquar 30/C, in un’area in cui Poste italiane sta ridimensionando il numero di sportelli dedicati. Poi, viene offerto un orario più ampio, poiché è possibile utilizzare il supporto anche per l’intera giornata del sabato. Infine, permette di ottimizzare i tempi, visto che si può fare pure la spesa...

Sarà Giorgio Albertazzi a vivere l’esperienza dell’epistodiario legato al “Festival delle lettere”, il primo confronto italiano dedicato al mondo dei carteggi postali giunto alla sesta edizione.

L’attore è già entrato in possesso della Moleskine sulla quale riporterà le sue emozioni e i suoi pensieri lungo i prossimi cinque mesi. “Sono uno scrittore che recita. Ogni sera in scena racconto un po’ di me stesso”, dice di sé l’artista, ed ora lo farà impiegando anche le pagine di questa particolare agenda.

Nel passato la medesima esperienza è stata vissuta da Moni Ovadia e Marco Paolini (2006), Alberto Salza (2007), Alessandro Bergonzoni (2008), Elisa (2009).

Intanto, gli organizzatori, che fanno capo all’Associazione culturale 365 gradi, hanno deciso di riconoscere ancora del tempo a quanti vogliono concorrere, spostando la data ultima per iscriversi al 30 giugno. Il tema principale fra quelli fissati è “lettera a un giornalista”.

Un nome improponibile, una montagna di fuoco, fiamme e lapilli che due mesi fa ha messo in ginocchio il trasporto aereo causando il più gigantesco blocco successivo alla Seconda guerra mondiale. E non è detto che sia finita, anche se dal 21 maggio l’attività si è ridotta sensibilmente.

Dopo le cronache internazionali, il vulcano Eyjafjallajokull giunge su quelle filateliche, grazie all’emissione che l’Islanda proporrà il 22 luglio. Si parla di tre esemplari, nominali per spedire una lettera pesante fino a 50 grammi all’interno, in Europa e nel resto del mondo (tariffario alla mano, rispettivamente 75, 165 e 220 corone), che offrono altrettante immagini spettacolari dell’eruzione e, sul lato inferiore, la sintesi dell’attività sismica registrata dagli impianti locali.

Eruzione cominciata con fare incerto il 20 marzo, tanto che il 12 aprile sembrava si fosse fermata. Salvo poi riservarsi, dalla notte del 14, gli effetti più sorprendenti, partendo da sotto la calotta glaciale e trovando sbocco in superficie. Già all’indomani le enormi nuvole di ceneri si estendevano per trenta chilometri e procedevano verso sud. Stime valutano che la seconda fase ha prodotto 250 milioni di metri cubi di residui innalzati fino a nove chilometri di altezza, senza dimenticare i danni all’ambiente e l’evacuazione subita da centinaia di famiglie.

Residui che ora... “rivivono” all’interno delle cartevalori. Perché polveri di trachite e andesite, cadute attorno al vulcano il 17 aprile e non più grosse di tre micron, sono state inserite nella patina di seta che caratterizza le produzioni.

Diversi i precedenti paragonabili, fra cui la serie di Gibilterra con pulviscolo calcareo della Rocca (due pezzature da 30 pence e altrettante da 1,00 sterlina uscite il 15 settembre 2002), il foglietto russo per la vittoria di Coppa Davis con particelle prese dal campo (50 rubli del 19 febbraio 2003), quello austriaco contenente tracce meteoritiche (3,75 euro del 24 marzo 2006), la serie thailandese per il parco nazionale “Pa Hin Ngam” con sabbia rocciosa (quattro tagli da 5 baht del 2 luglio 2007), il singolo di Aland pensato dal pilota Marcus Grönholm con il velo di granito (venduto a 90 eurocentesimi all’epoca dell’uscita, ossia il 26 luglio 2008), l’omaggio francese ad Asterix dove il menhir serba minuscoli granelli di pietra dell’Armorica (uno dei 56 centesimi inseriti nel blocco del 3 dicembre 2009).

La busta postale non... piace all’Italia. Dopo l’emissione avvenuta nel contesto drammatico della Prima guerra mondiale e dopo un tentativo rimasto allo stato progettuale effettuato intorno al 1972, per avere in mano l’intero “Posta italiana” da 60 centesimi atteso l’1 luglio occorrerà aspettare ancora, pare a causa di ritardi nelle consegne.

I tre francobolli integrativi da 5, 10 e 20 centesimi appartenenti alla stessa serie ordinaria, invece, saranno pronti al debutto regolarmente e quindi non subiranno posticipazioni.

L’annuncio ufficiale dello slittamento è giunto oggi alle 13.09, confermando l’ipotesi lanciata questa mattina da “Vaccari news”.

Intanto, si parla ancora di Federacciai: la carta valore da 3,30 euro verrà presentata formalmente il 28 giugno alle ore 14.30 presso la Fondazione Cariplo, in via Romagnosi 8 a Milano.

Notizia aggiornata alle ore 13.40.

Il mercato nazionale della telefonia mobile non appare ancora saturo. A sostenerlo è Poste mobile, che ai primi di aprile ha immesso sul mercato un apparecchio concettualmente molto semplice ed economico (22,90 euro), il “Pm1001”, realizzato dalla cinese Zte e presto andato esaurito, tanto da obbligare la società a richiedere una nuova fornitura.

Nel frattempo, la medesima azienda ha varato un’ulteriore coppia di terminali dual band. Il “Pm1002 music phone” ha come interlocutore ancora il produttore asiatico ed è il primo cellulare full touch a marchio Poste mobile. In vendita a 74,90 euro (previsto il rimborso di 75,00 euro per chi cambia operatore), pesa 83 grammi e ha schermo Qvga da 2,4 pollici. Può accogliere fino a circa 1.500 brani mp3; inoltre, offre la radio Fm con memorizzazione digitale delle stazioni, la fotocamera compatta, il Bluetooth e il pennino per comporre i testi. Come il precedente, è organizzato in modo da valorizzare i servizi, fra cui “Semplifica”, che caratterizzano l’operatore.

Proviene dalla Samsung, invece, il “Pm1003”. Commercializzato a 39,90 euro (pure in questo caso, sostituendo il fornitore, la spesa viene rimborsata), è dotato di un display da 1,52 pollici. In 73 grammi comprende la torcia e la funzione “mobile tracker”, pensata per consentire al proprietario del telefono, in caso di furto o smarrimento, di localizzarlo.

L’offensiva è anche sul fronte tariffario. La promozione “Poste mobile in 2”, valida fino al 10 settembre e protagonista di una vistosa campagna pubblicitaria attraverso più media, prevede, ad esempio, che se due clienti chiedono la portabilità possono parlare e inviare messaggi fra loro gratis per un anno, con un massimo di 500 minuti e 500 sms al mese.

Non solo i francobolli (l’ultimo è uscito il 16 maggio), destinati a raccogliere fondi e a sensibilizzare sui rischi del cancro. A Mestre la profilassi arriva pure dietro agli sportelli postali grazie alla sede veneziana della Lega italiana per la lotta contro i tumori.

Interlocutori sono stati i dipendenti locali della società, con un centinaio dei quali gli esperti hanno parlato delle regole quotidiane per vivere bene e più a lungo: evitare il tabacco e il fumo passivo, limitare il consumo di alcol, fare attività fisica, seguire una sana alimentazione. La profilassi, ha spiegato il chirurgo Guido Papaccio, consigliere del sodalizio e responsabile dell’unità senologica dell’ospedale “All’angelo”, rappresenta l’arma più efficace nella lotta contro tale malattia, che oggi non rappresenta più un male incurabile. Cominciando ad adottare stili di vita corretti e sottoponendosi a controlli clinico-strumentali con regolare periodicità, si potrebbe evitare quasi il 50% dei casi.

“Prevenire è vivere”, ha ricordato la vicepresidente Maria Grazia Cevolani Callegari. La sede cittadina della Lega mette a disposizione attività di assistenza psicologica ai pazienti e ai familiari, il primo ambulatorio di prevenzione senologica e del melanoma oltre ad un nuovo servizio di sportello legale per le difficoltà che i malati incontrano sul lavoro.

Come l’incontro sulla sicurezza nel web, l’iniziativa si inserisce nell’ambito delle politiche di responsabilità sociale dell’azienda.

Il palmarès di “Italia 2009” non si è concluso con le due cerimonie svoltesi la sera del 24 e la mattina del 25 ottobre dell’anno scorso. All’elenco mancavano i riconoscimenti più significativi, almeno dal punto di vista istituzionale, concretizzati soltanto a 2010 inoltrato, quando i beneficiari hanno ricevuto un telegramma dalla Presidenza della Repubblica e poi il diploma.

Così, il presidente del comitato direttivo Marisa Giannini, il commissario generale Piero Macrelli, i presidenti onorario ed effettivo della giuria Jorgen Jorgensen e Giancarlo Morolli, il presidente della World association for the development of philately Raul Moreira hanno ottenuto il titolo di commendatore, mentre il consigliere per le politiche filateliche del ministro allo Sviluppo economico Nicola Burdiat quello di cavaliere. Tutti “motu proprio” da parte di Giorgio Napolitano, che aveva riconosciuto alla manifestazione l’alto patronato.

Le due tipologie di onorificenze fanno parte dell’ordine “Al merito della Repubblica”. Istituto nel 1951, è il primo tra quelli nazionali ed è destinato a “ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari”.

L’ordine è suddiviso in cinque gradi: cavaliere di gran croce, grande ufficiale, commendatore, ufficiale, cavaliere. Di norma le concessioni vengono attribuite il 2 giugno, ricorrenza della fondazione della Repubblica, o il 27 dicembre, giorno in cui si celebra la promulgazione della Costituzione. Soltanto le concessioni presidenziali “motu proprio”, quelle legate alla cessazione dal servizio dei pubblici dipendenti e quelle accordate a stranieri possono avvenire in qualunque data.

Aggiornamento del 13 agosto: i conferimenti sono stati pubblicati nella “Gazzetta ufficiale” di oggi.

Giorni davvero impegnativi per quanti amano visitare le mostre filateliche. Questa settimana ne vengono inaugurate almeno quattro tra Veneto e Friuli.

Il calendario è avviato dalla Filatelia trevisana che, da oggi al 17 luglio, nel negozio di via Orioli 8 della cittadina sul Botteniga ed il Sile propone la collezione di Giuseppe Bianchin intitolata “Il treno: dalla Bayard all’Etr 600”. Il percorso, come i restanti ad ingresso libero, è visitabile da martedì a sabato negli orari 9-12.30 e 15.30-19.30.

Dal 25, e fino al 28, apre a San Daniele del Friuli (Udine) “Filsanda 2010”, ubicata in via Cavour, presso l’ex chiesa dedicata alla Madonna della Fratta. È voluta dal Circolo filatelico sandanielese “Lucio Manzini” e resterà disponibile venerdì e lunedì tra le 18 e le 24, sabato e domenica nelle fasce 9-13 e 15-24. Inserita nella manifestazione “Aria di festa”, propone un allestimento a partecipazione internazionale, due francobolli personalizzati delle Poste slovene, otto annulli, altrettante cartoline e un numero unico; domenica alle 10 verrà consegnato a Igor Pirc il Gran premio intitolato alla memoria del fondatore del sodalizio. Tra gli sponsor figura Vaccari srl.

Leggermente più lunga, dal 25 al 29, è la “XXX Mostra filatelica e del collezionismo”, in calendario a Schio (Vicenza) presso palazzo Fogazzaro, che si trova in via Pasini (venerdì 17.30-20; sabato 9.30-13 e 16-20; domenica 10.30-13 e 16-20; lunedì chiuso; martedì 10-13 e 16-19.30). Nel contesto, ideato da Circolo filatelico scledense e Comune, venerdì alle 17.30 si terrà la conferenza “I francobolli falsi per frodare le poste della Luogotenenza e del primo periodo della Repubblica” (relatore Gianni Carraro) cui seguirà una tavola rotonda; sabato verrà impiegato un annullo speciale e domenica si svolgerà la “1ª Fiera franca del collezionismo”. Martedì, al termine, tra i visitatori verrà estratto un “Gronchi rosa”. Anche in questo caso, la società di Vignola ha dato un supporto, inviando una serie di omaggi, fra cui il “Vaccari magazine” n°19 sul quale è presente un articolo sulle contraffazioni del 205 lire emesso nel 1961.

Il turno di Tarcento (Udine) arriverà dal 26 al 27. Quando il locale Circolo filatelico numismatico rivelerà, presso palazzo Frangipane in via Pretura Vecchia, la “XXVII Mostra filatelica” (orari 9-13 e 14-20). Oltre a manuale, cartoline e numero unico, per sabato alle ore 17 gli organizzatori proporranno una conferenza di storia postale, cui seguirà il mercatino di scambio tra i soci.

Il foglio con le tracce, certo gettonatissimo per tutti i maturandi alle prese con gli ultimi ripassi prima degli esami, balza agli occhi per un dettaglio. Stando all’immagine, scaricata dal sito Scuolazoo, il documento è transitato oggi pomeriggio dalle Poste di Milano Cordusio per una sorta di “prova certa”. Per dimostrare, insomma, che quel testo non era così segreto quanto avrebbe dovuto essere. E che qualcuno di non autorizzato l’ha avuto in mano prima del tempo.

Il suggello è dato dall’annullo poiché, come si diceva una volta, questo “fa fede”; indica le ore 17 del 21 giugno 2010. In cambio della... certificazione, Poste italiane ha incassato 1,40 euro, cifra rappresentata dalla carta valore per il centesimo di Confindustria.

“A tutti quelli che ci criticano -si legge in questo momento nel sito-… le tracce non le abbiamo fatte noi ma sono state messe online da un blog «maturità 360 gradi» e noi ce le siamo fatte mandare e le abbiamo portate da un notaio di Milano che ha verificato il codice a barre di appartenenza della commissione di Viterbo… erano perfette”.

Secca la smentita diffusa dal dicastero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca. “Le presunte tracce della prima prova scritta dell’esame di stato apparse oggi in rete e pubblicate da alcuni organi di informazione sono assolutamente false. Il ministero smentisce categoricamente che il contenuto delle tracce sia stato violato. Si tratta dunque di invenzioni che si ripetono identiche ogni anno, prive di qualsiasi fondamento. L’ipotesi che il Miur stia cambiando le tracce in corsa è addirittura ridicola, poiché i testi sono stati già imbustati e regolarmente sigillati”.

Leggende metropolitane, polemiche rituali e colpi di scena a parte, ormai si comincia: domani suonerà la campanella. In bocca al lupo, ragazzi!

L’abituale mostra filatelica si svolgerà dal 17 al 25 luglio, e la consegna del “Premio Asiago d’arte filatelica”, il top-secret sui destinatari è d’obbligo, si terrà il giorno 18. Ma una... anticipazione c’è già: è la cartolina postale da 60 centesimi che uscirà il 17, così da sottolineare che il riconoscimento ideato dal Circolo filatelico “Sette Comuni” per le migliori cartevalori prodotte in tutto il mondo l’anno precedente è giunto alla sua quarantesima edizione, anche se il dettaglio numerico non viene esplicitato.

Stampato in mezzo milione di esemplari, l’intero è realizzato da Giustina Milite ed offre nell’impronta di affrancatura un particolare della fontana del Fauno, con l’omonima divinità che cavalca un capriolo. L’opera venne realizzata ai primi del Novecento dallo scultore Giuseppe Zanetti e si trova in piazza Carli. Sul lato sinistro, invece, è riprodotto il logo del riconoscimento.

Un’impostazione, dunque, abbastanza simile a quella adottata per la precedente cartolina, giunta il 15 luglio 1995 al costo di 750 lire per sottolineare la venticinquesima tappa del percorso. La differenza essenziale è nel riquadro con l’affrancatura, dove un disegno di Franco Filanci ritrae i giurati Ermanno Olmi e Mario Rigoni Stern mentre... raccolgono francobolli nei prati dell’altopiano.

Il nuovo bollettino illustrativo è firmato dal presidente del sodalizio organizzatore, Maurizio Stella, mentre l’annullo di rito avrà come riferimento l’ufficio postale locale.

La manifestazione figura pure sulla busta sammarinese da 750 lire del 14 luglio 1990, mentre la cittadina è ripresa dall’Italia nel 70 lire turistico del 30 marzo 1979.

Intanto, oggi è arrivato il comunicato cartaceo riguardante l’emissione Federacciai con la data di uscita posticipata dal 21 al 28 giugno.

Anche Andorra, che negli ultimi decenni si è caratterizzata per offrire ai visitatori, fra l’altro, grandi autosaloni, non ha resistito al fascino della Ferrari.

È da oggi in vendita generale (in realtà era già disponibile sabato, così da essere messo a disposizione soprattutto di quanti hanno visitato a Parigi il “Salon du timbre”) il 70 centesimi con la rossa “328 Gts”, sopra la quale campeggia lo storico cavallino rampante di Maranello.

L’iniziativa, che valorizza il bolide del 1985, si inserisce in un percorso dedicato ai mezzi di trasporto storici, firmato dal servizio francese attivo nel piccolo Paese pirenaico. Percorso che ha già citato la Ford “T” del 1908 (0,85 euro uscito il 2 settembre 2006), la Pinette del 1885 (0,60 del 10 luglio 2007), la Cartecar del 1910 (0,65 del 3 maggio 2008) e la Renault “Type A” del 1898 (0,70 del 16 maggio 2009).

Un altro annullo... muto quello che sarà impiegato oggi, dalle ore 17 alle 23, in piazza Duomo a Reggio Calabria. Perché riguarda una persona vivente e quindi -stando alla tradizione italiana- impossibile da citare espressamente. Sfiorando, però, il ridicolo.

L’obliterazione, si legge nel bollo, concerne “il 50° anniversario sacerdotale dell’amato arcivescovo”, giro di parole per salutare Vittorio Luigi Mondello, ordinato sacerdote il 21 giugno 1960 e dal 28 luglio 1990 al vertice dell’Arcidiocesi che accomuna la città sullo stretto e Bova.

L’iniziativa si inserisce in un programma più ampio; vede alle 18 la solenne celebrazione presieduta dall’arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi. Una combinazione: lui stesso è stato “vittima” -e non per una volta sola- di un caso simile. Renate, il suo paese natale adesso in provincia di Monza e Brianza, nel 2007 ha reso omaggio attraverso un manuale all’“illustre cittadino”, che il 28 giugno aveva raggiunto il mezzo secolo di sacerdozio.

La proposta è stata votata all’unanimità degli azionisti, anche se il consiglio di amministrazione di Poste italiane aveva ipotizzato una formula più generica. Riassunta dal suo presidente, Giovanni Ialongo. Secondo quest’ultima, si pensava di attribuire l’utile di esercizio 2009, pari a 736.660.139 euro, in parte (38.640.018 euro) alla riserva legale e la quota restante “in conformità alle deliberazioni che saranno assunte dall’assemblea... portando all’attenzione il livello di capitale d’esercizio rappresentato da crediti verso la Pubblica amministrazione e le esigenze di patrimonializzazione della società, anche tenuto conto dello sviluppo delle attività finanziarie e assicurative svolte dal gruppo”.

È stato il rappresentante del ministero all’Economia e finanze, dicastero che detiene 848.971.500 azioni ordinarie (cioè il 65% del totale), a individuare una distribuzione più dettagliata e stringente: i 38.640.018 euro per la riserva legale, 198.020.121 euro come utili portati a nuovo e il resto, pari a 500 milioni, a titolo di dividendo. Richiesta condivisa dalla Cassa depositi e prestiti (la quale mercoledì scorso ha approvato la nomina a direttore generale di Matteo Del Fante), che possiede il 35% residuo delle azioni, cioè 457.138.500.

Non solo le tre emissioni collocate in calendario dallo Smom per oggi. Contemporaneamente arriverà il francobollo attraverso il quale la Bielorussia valorizza la convenzione postale sottoscritta il 28 aprile 2009 con l’Ordine di Malta, dopo aver -nel 1996- instaurato le relazioni diplomatiche. La seconda parte della congiunta, insomma.

Come per le Poste magistrali, anche in questo caso si tratta di un taglio singolo in cui campeggiano gli stemmi dei partner, però in sequenza invertita rispetto all’altra versione; è confezionato in minifogli da quattro pezzi associati ad altrettante bandelle esplicative.

A differenza della controparte, il nominale non è esplicitato. La vistosa “H” presente al centro dell’immagine indica che la carta valore dà diritto a spedire all’estero una lettera ordinaria pesante fino a venti grammi. Secondo il tariffario attuale corrisponde a 920 rubli locali, circa 31 centesimi di dollaro Usa.

È passato pressoché un anno da “Sicilia 2009”, la manifestazione di Palermo che ha voluto ricordare il secolo e mezzo delle cartevalori prodotte per l’isola, ma i “testoni” -il nome viene dal profilo di Ferdinando II che campeggia nelle vignette- continuano ad appassionare.

L’ultima iniziativa editoriale si intitola “Le collezioni della Fondazione Banco di Sicilia - I francobolli” e riprende uno degli insiemi più noti, articolato in 1.482 esemplari su 900 documenti e legato a quella che nel 1954 divenne la Fondazione per l’incremento economico, culturale e turistico “Ignazio Mormino”.

In 224 pagine a colori (38,00 euro), sotto la regìa del curatore Nino Aquila, viene analizzato e commentato non solo il materiale per i “dominj al di là del faro”, ma anche per quelli “al di qua”, ossia per l’Italia Meridionale, produzioni garibaldine comprese. Affrontando le fasi di preparazione, i singoli tagli, i falsi ed ancora altri aspetti.

L’esame, dettagliato, è anticipato da alcuni approfondimenti; affrontano il contesto che ha originato il tesoro, la situazione ottocentesca dei trasporti, le riforme del 1819 e del 1857-1858, le conseguenze sul servizio dopo lo sbarco dei Mille, l’arrivo delle affrancature sarde.

Il saggio apre un percorso che intende, nel futuro, documentare anche gli altri beni della Fondazione, come ceramiche e maioliche o dipinti e sculture. Nel caso del materiale postale -dice il presidente della stessa realtà, Giovanni Puglisi- la prerogativa economica va “oltre l’oggettivo valore della sua essenza collezionistica e si posiziona nella sua contestualità patrimoniale legata alla tradizione, prestigiosa e unica, del Banco di Sicilia”. Un impegno, quello conservativo, che diventa morale, “orientato a una funzione educativa e formativa, in particolare delle giovani generazioni, alla piena coscienza della propria identità culturale e al valore etico della propria storia”.

Da Poste italiane minimizzano, definendola una semplice iniziativa regionale. Ma che già conta due tappe, la prima svoltasi il 10 giugno a Faenza, la seconda sei giorni dopo a Piacenza. E altre potrebbero aggiungersi, visto che -dicono dalla sede bolognese della società, riferendosi al progetto- “cerchiamo di svilupparlo sul territorio”.

I fatti: nell’ambito delle attività solidali, la responsabile territoriale del recapito per la Romagna, Lorella Brasini, e il direttore provinciale di Poste italiane, Mauro Chiarelli, hanno donato alcuni prodotti ludici a carattere filatelico (in particolare i puzzle) e giochi ecologici in fibra vegetale al segretario di Cosmohelp associazione onlus, Domenico Merendi, e al rappresentante del reparto pediatrico dell’Ospedale di Faenza, Paolo Ricciardelli. Sono destinati alla ludoteca della struttura sanitaria, che ospita i bambini assistiti dal sodalizio. Questo’ultimo dal 2004 promuove adozioni a distanza e viaggi della speranza per piccoli ed adulti bisognosi di cure realizzabili in Italia.

Il passo successivo è stato registrato nella città sul Po, protagonisti la direttrice provinciale, Maria Lucia Girometta, e il responsabile del centro primario di distribuzione postale, Giuseppe Grilli. Un assortimento simile di prodotti è stato consegnato al tesoriere della Casa del fanciullo onlus di padre Gherardo, Paolo Ripamonti, e al presidente della cooperativa sociale Assofa onlus, Lorenzo Merosi. Entrambe le realtà sono attive nel settore dell’infanzia, la prima dal 1977, la seconda -che ora gestisce un centro socio-riabilitativo, una casa famiglia e diversi servizi educativi domiciliari- dal 1987.

Un altro risultato importante per Saverio Imperato, che al “Salon du timbre” parigino, in chiusura domani, ha incassato 90 punti con l’oro portando la collezione esposta nella categoria interofila “I cavallini”. Ma non è l’unico italiano ad aver ottenuto tale punteggio. Occorre aggiungere Maurizio Amato, in gara con “Architettura romanica” per il Campionato europeo, risultato primo nella propria classe denominata “Arte e cultura”.

Nella tematica figurano, inoltre, Pasquale Polo con 86 punti (secondo nella sezione “Sport e tempo libero” proponendo “Il gioco della città di Rugby”), Claudio Grande con 85 (“La Merica”), Giovanni Licata ancora con 85 (“La palma, una pianta reale”) e Marco Occhipinti 82 (secondo in “Medicina e scienze” attraverso “Geologia”). In questo caso l’attribuzione delle medaglie funziona come nelle gare sportive, dove l’oro va al primo classificato, l’argento al secondo e il bronzo al terzo.

L’area internazionale della manifestazione prevedeva, inoltre, i comparti dedicati ad aerofilatelia e tradizionale. I quattro azzurri presenti sono da una parte Lino Lensi e Flavio Riccitelli che hanno ottenuto 85 punti, pari al vermeil grande (grazie a “Lati - Linee aeree transcontinentali italiane”), ed 83, cioè il vermeil (“I voli Zeppellin nel Mediterraneo 1929-33”). Dall’altra Daniele Biraghi il quale ha totalizzato 83 punti, vale a dire il vermeil (“La Siracusana”), e Stefano Alessio con 77 equivalenti all’argento grande (“Falsi e frodi della Repubblica italiana”).

Da Adelaide a Jakarta, da Montreal a Zurigo. Ma nell’elenco delle città elencate, complessivamente una cinquantina, figurano pure Bari (l’appuntamento è oggi alle ore 20, in piazzetta San Pasquale) e Milano (ore 22, piazza XXIV Maggio), uniche due italiane della lista. Coinvolte nella “Global gutz”, la gara in bicicletta riservata ai pony express.

Se è vero che Poste italiane stessa negli ultimi tempi ha deciso di privilegiare le due ruote a trazione... muscolare o anche assistita in luogo delle moto (più inquinanti ma anche più foriere di incidenti), diverse sono le società private che puntano a recapitare plichi usando soltanto la bici.

La manifestazione rientra in questa filosofia. Si tratta di una “alleycat”, cioè di una corsa in ambito urbano dove sono pubblici la partenza e l’arrivo, mentre il percorso esatto lungo ventuno chilometri si scopre gradualmente, nel momento in cui si raggiungono le cinque tappe intermedie. Simula gli itinerari quotidiani per recapitare lettere e circolari, quindi è paragonabile al procedere dei gatti randagi. Le uniche condizioni richieste sono una quota di iscrizione (in Italia 2,00 o 3,00 euro), casco e luci.

Il miglior partecipante vincerà un biglietto per i Campionati mondiali messaggeri su bicicletta, previsti a Panajachel, in Guatemala, dal 3 al 13 settembre, ma il primo premio, in realtà, è la... gloria. Ed è quella detenuta da Jens Reinert che nel 2007 ad Amburgo ha coperto il percorso in 30:04:00 e adesso si trova al vertice della classifica generale maschile, o della collega Simone Charles, la migliore a livello femminile con i suoi 33:00:00 registrati a Toronto sette anni fa.

L’Ungheria in crisi economica riscopre nei propri magazzini forti quantitativi di invenduti e dopo diciassette anni li sovrastampa. È una delle letture, ma non l’unica, fra quelle possibili perché bisogna avere presente il valore simbolico della scelta.

Insomma, oggi Budapest ha emesso un foglietto in omaggio a József Antall, che fu insegnante, bibliotecario, museologo e infine statista. Diventando primo ministro come leader del Forum democratico il 23 maggio 1990, subito dopo il cambio di sistema politico e le libere elezioni, e nonostante la malattia incurabile di cui già era affetto.

Nato l’8 aprile 1932, morì prematuramente il 12 dicembre 1993 e venne ricordato il giorno 30 dello stesso mese con un 19 fiorini in blocco, dove il busto del protagonista è associato, nel bordo, al panorama sul complesso del Parlamento nazionale. Allora, la tiratura ammontava a mezzo milione di pezzi.

Ventimila di questi adesso sono stati ripresi per rammentare la sua vittoria di vent’anni fa. Rispetto all’emissione precedente, sono stati applicati in rosso soltanto il nuovo facciale, pari a 200 inflazionati fiorini, e il testo esplicativo.

Dopo il successo ottenuto con la mostra alle scuderie del Quirinale (dove erano presenti diversi dipinti trasformati in cartevalori) e la recentissima notizia secondo la quale sarebbero stati individuati i resti mortali dell’artista, Michelangelo Merisi, più noto come Caravaggio (29 settembre 1571 - 18 luglio 1610), torna alle cronache attraverso il sistema postale.

È il 60 centesimi italiano varato a quattro secoli dalla scomparsa ed atteso per il 16 luglio, dunque due giorni prima della ricorrenza. Ripetuto per quattro milioni di esemplari, riproduce uno dei suoi lavori più noti, realizzato tra il 1609 e il 1610: l’olio su tela “Davide con la testa di Golia”. Ora è conservato alla Galleria Borghese di Roma, ma non a caso è stato esposto al percorso romano chiusosi domenica passata. A sottolineare il collegamento tra emissione e mostra, un altro dettaglio: il bollettino illustrativo è firmato dall’ideatore della stessa, Claudio Strinati.

Quanto alle obliterazioni del debutto, saranno impiegate agli uffici postali di Caravaggio (Bergamo), la località da cui proveniva la famiglia poi emigrata a Milano, e a Porto Ercole (Grosseto), dove è morto.

In base al calendario attuale, gli altri dentelli noti dedicati al pittore arriveranno il 22 giugno dal Vaticano (65 centesimi) ed il 26 luglio da San Marino (1,45 euro).

Dei quattro francobolli, quello che si nota di più è l’ultimo, il 2,50 euro, dove una foto richiama il salvataggio della Madonna lignea di Poggio di Roio, risalente al XIV secolo, dopo il terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009.

Anche i restanti, comunque, valorizzano le attività: il 60 centesimi propone un aereo ultraleggero per il monitoraggio del territorio e l’avvistamento degli incendi boschivi, l’1,70 euro offre una motovedetta destinata al soccorso sanitario e il 2,20 un saggio delle divise, e quindi delle specializzazioni interne.

Il Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta ha raggiunto i quarant’anni e per questo le Poste magistrali lo ricordano con la serie, prodotta per dodicimila volte in fogli da nove pezzi. Arriverà il 21 giugno, tre giorni prima dell’anniversario preciso.

Il Cisom -spiegano dallo stesso Ordine- effettua operazioni di protezione civile fornendo primo soccorso, assistenza medica ed umanitaria in caso di calamità naturali. Ad oggi ha una forza di circa tremila volontari fra medici, paramedici, soccorritori, tecnici e specialisti ripartiti in tre aree.

Sul territorio italiano è intervenuto in occasione delle più gravi calamità nazionali; tra gli ultimi supporti, quello prestato in Abruzzo, gestendo due campi di assistenza alla popolazione dal 6 aprile al 30 novembre 2009. Dal 2005 è inserito nella struttura organizzativa della Protezione civile ed ha stretto accordi di collaborazione con diverse realtà statali.

Partecipa inoltre a progetti internazionali, quali la consegna di aiuti alimentari e beni di prima necessità ai Paesi in via di sviluppo e a quelli colpiti da calamità naturali, emergenze umanitarie e carestie. Nel marzo scorso, ad esempio, ha contribuito sotto la sigla del Malteser international, la versione internazionale dell’organismo, alle attività di soccorso sanitario in favore degli haitiani colpiti dal sisma.