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Per Torino un “solido momento congiunturale”
20 Ago 2010 01:37 - LIBRI E CATALOGHI
Gli apprezzamenti economici maggiori considerati nel “Flash” riguardano soprattutto il periodo compreso tra il 1862 e il 1945

Le novità? “Da decenni, salvo pochissime eccezioni, non conoscono più aumenti di prezzo”. A precisarlo è il direttore responsabile, Alberto Bolaffi, del “Flash”. Il discorso cambia, invece, se si guarda al passato (tabelle della qualità alla mano) e al “solido momento congiunturale che caratterizza l’attuale mercato dei francobolli italiani”.

È il contesto nel quale ha preso forma l’edizione 2011 del mercuriale (Italia, San Marino e Vaticano in 480 pagine di grande formato a colori, 12,00 euro), che si caratterizza per una novità: accanto alle quotazioni in euro, “nell’intento di essere sempre più adeguata al processo innovativo preannunciato dai cataloghi «Forum»”, per gli esemplari più importanti le stime vengono enunciate anche attraverso punti.

Gli Antichi Stati registrano aumenti medi del 3-5%, “probabilmente troppo contenuti rispetto alla realtà del mercato”. La quota raggiunge l’8-10%, con punte del 20%, per la fascia temporale che va dal 1862 al 1909; la stessa -anche se i picchi si fermano al 14%- riguarda il periodo che arriva al 1945. Il comparto successivo “soffre di staticità in termini di prezzo per la maggior parte dei suoi componenti. Fanno eccezione i francobolli dei primissimi anni della Repubblica, i «Diciottenni» e, dato il loro sempre più difficile reperimento, i «naturali»”.

Il direttore responsabile del mercuriale, Albero Bolaffi, e la copertina del “Flash” nell’edizione 2011
Il direttore responsabile del mercuriale, Albero Bolaffi, e la copertina del “Flash” nell’edizione 2011
Gli altri cataloghi: Sassone...
...e Unificato
           


“Frecce tricolori”, la festa è a Rivolto
19 Ago 2010 18:29 - EMISSIONI ITALIA
Il francobollo tra le iniziative per il mezzo secolo trascorso dalla fondazione della Pattuglia acrobatica nazionale

Nuovo tributo per le “Frecce tricolori”
Nuovo tributo per le “Frecce tricolori”

Questa volta, anche le immagini diffuse come anticipazione risultano corrette. Non figurando lo svarione “Aeonautica militare” in luogo di “Aeronautica militare” che caratterizzò -ma soltanto a livello di bozzetti- il taglio più alto della serie per la Pattuglia acrobatica nazionale, poi uscito con il testo esatto il 3 settembre 2005.

Il nuovo esemplare, dal nominale pari a 60 centesimi, arriverà l’11 settembre, in tempo utile per essere impiegato a Rivolto (Udine), dove lo stesso giorno ed il successivo si svolgeranno le iniziative per il mezzo secolo delle “Frecce tricolori”.

La ricorrenza -annunciano dall’“Arma azzurra”- “è l’occasione per tutta l’Aeronautica militare di condividere valori e passione del volo”. La Pan è infatti una tessera del più ampio mosaico composto da tutte le realtà operative della Forza armata, che ha come compito principale, insieme con le altre specializzazioni, la difesa e la sicurezza del territorio, nonché dare il suo apporto alle missioni fuori dei confini.

Alla festa parteciperanno le più importanti pattuglie acrobatiche militari del mondo, tra le quali le “Red arrows”, la “Patrouille de France acrobatique”, la “Patrulla aguila” e la “Patrouille suisse”. Sarà allestita, inoltre, una mostra statica con velivoli storici, aerei militari italiani e civili.

Nella vignetta della carta valore figurano un lembo del Tricolore “da cui idealmente sfreccia una squadriglia” nella caratteristica formazione a cuneo. Comprende, inoltre, il logo scelto per il mezzo secolo. Il manuale fdc avrà come punto di riferimento l’ufficio postale cittadino, mentre il bollettino illustrativo è stato predisposto dal capo di stato maggiore dell’Am, il generale di squadra aerea Giuseppe Bernardis.

L’annuncio del fuori programma e i precedenti
Lo svarione grafico di cinque anni fa
L’anniversario sul web
           


Con Caravaggio è en plein
19 Ago 2010 13:44 - SMOM
Due le emissioni delle Poste magistrali pronte ad uscire fra circa un mese. Il pittore ricordato pure a Malta
La Valletta: uno dei tre annulli per Caravaggio
La Valletta: uno dei tre annulli per Caravaggio

La data precisa non è ancora stata fissata, ma si parla della seconda metà di settembre: solo allora Michelangelo Merisi, più noto come Caravaggio, potrà completare i tributi dentellati provenienti dall’area italiana. Perché, dopo Vaticano, Italia e San Marino toccherà allo Smom commemorare il pittore nel quarto secolo trascorso dalla morte.

Per l’occasione, le Poste magistrali proporranno tre francobolli (nominali da 1,40, 2,20 e 2,50 euro) e un foglietto (contenente altri due dentelli da 2,50 e 5,20 unità) basati sulla “Flagellazione di Cristo”, opera conservata al Musée des beaux-arts di Rouen.

Contemporaneamente arriverà la terza tappa della serie “Il disegno nell’arte”. Organizzata in quattro esemplari in blocco da 1,50 euro ognuno, propongono il lavoro “La grotta di Nettuno a Tivoli”, dovuto a Jean-Honoré Fragonard e custodito presso un’altra istituzione culturale francese, il Musée des beaux-arts et d’archéologie di Besançon.

A proposito di Caravaggio, l’artista ha raccolto un’ulteriore citazione, questa proveniente da Malta, dove ha trascorso una parte della sua tormentata vita. Il 30 luglio è stato rimesso in distribuzione il foglietto del 20 luglio 2007 da 2,00 lire o 4,66 euro con sovrastampato il testo commemorativo “4Th centenary of the death of Caravaggio 1610-2010”. Tre gli annulli fdc, utilizzati in altrettanti punti ma con lo stesso ritratto del protagonista.

La serie maltese del 2007
           


Orvieto si candida ad esporre
19 Ago 2010 01:21 - APPUNTAMENTI
L’obiettivo è organizzare un incontro ad ampio respiro per il settembre del 2011
Da Orvieto il progetto per una nuova manifestazione
Da Orvieto il progetto per una nuova manifestazione

Orvieto sede di esposizioni filateliche ad ampio respiro? Alla domanda ha già risposto, positivamente, un gruppo di appassionati (quattro i soci fondatori: Luca Bravetti, Leonardo Brugiotti, Carlo Giovanardi e Nicola Inforzato), attorno al quale è sorta l’associazione Orvietofil.

Associazione che intende varare l’appuntamento omonimo. Il progetto già conta su patrocini importanti, fra i quali Comune, Poste italiane, Fédération internationale de philatélie e Federazione fra le società filateliche italiane.

Il punto di partenza -dicono i promotori- è “l’ubicazione particolarmente interessante” della città in provincia di Terni, che “ne potrebbe fare un importante polo filatelico internazionale”. Ora si stanno gettando le basi, con un occhio al calendario: la prima manifestazione potrebbe concretizzarsi presumibilmente nel settembre 2011 e si articolerà in due sezioni principali: da una parte l’allestimento (il tema sviluppato potrebbe essere: “Dall’Unità di Italia a Roma capitale nella posta e nella filatelia del Regno e dello Stato della Chiesa 1861-1870”) e dall’altra la mostra mercato.

In più, ci dovrebbe essere il concorso, finalizzato a trovare l’immagine più adatta per un francobollo da dedicare al “Miracolo di Bolsena”.

Il sito di Orvietofil
           


Niente “breccia” per porta Pia
18 Ago 2010 22:00 - EMISSIONI ITALIA
Il francobollo richiama il monumento al Bersagliere e l’ingresso delle mura Aureliane, non il poco distante varco causato dai soldati italiani il 20 settembre 1870
Il francobollo per la nuova tappa della serie “Roma capitale 2007-2011”
Il francobollo per la nuova tappa della serie “Roma capitale 2007-2011”

L’ipotesi sul soggetto del francobollo per Roma capitale, focalizzata l’1 marzo quando la data di emissione veniva spostata dal 20 aprile al 20 settembre, si è rivelata corretta.

L’acquerello impiegato per la vignetta -ed è la prima volta che si registra un richiamo così esplicito- raffigura una veduta di piazzale di Porta Pia con, in primo piano, il monumento al Bersagliere, opera in marmo e bronzo realizzata dallo scultore Publio Morbiducci. Sullo sfondo, invece, compare lo storico passaggio, realizzato nel 1561-1564 su disegno di Michelangelo, che si apre nelle mura Aureliane. Non la famosa “breccia”, ubicata un po’ più verso villa Borghese e davanti alla quale c’è una colonna che richiama quel 20 settembre 1870, quando i militari italiani entrarono nella città mettendo fine allo Stato Pontificio.

È la quarta tappa della serie originata il 21 aprile 2007 richiamando il foro Romano. Sempre nel giorno del “Natale” cittadino, in seguito sono stati citati i fori Imperiali (2008) e piazza di Spagna (2009).

Anche questo esemplare, come i precedenti, è stato realizzato da Giorgio Borghesani, costa 60 centesimi ed avrà l’obliterazione figurata allo spazio filatelia cittadino; il bollettino è dovuto al sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

I due soggetti ripresi nel francobollo: il monumento al Bersagliere e porta Pia
I due soggetti ripresi nel francobollo: il monumento al Bersagliere e porta Pia
La data di emissione, saltata dal 20 aprile al 20 settembre
L'uscita del 2009
           


Su “Sicil-post magazine” torna Nino Aquila
18 Ago 2010 18:28 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
L’esperto si concentra nei saggi di Giovanni Ficarotta; gli altri argomenti considerati dalla rivista dell’Associazione nazionale di storia postale siciliana
Il nuovo numero della rivista dedica la copertina ad uno spettacolare invio con i “Testoni”
Il nuovo numero della rivista dedica la copertina ad uno spettacolare invio con i “Testoni”

Meno pagine, complessivamente 48 sempre a colori, per le ragioni economiche che hanno causato la diminuzione dei sostegni pubblicitari. Ma resta confermato l’inserto sulla “Sintesi storica della filatelia siciliana dal secondo dopoguerra ad oggi”, questa volta dedicato al periodo 1962-1975. E poi il ritorno tra i collaboratori attivi, “libero adesso dagli impegni letterari ed editoriali degli ultimi mesi”, di Nino Aquila.

Sono queste le principali novità del ventunesimo numero di “Sicil-post magazine”, edito dall’Associazione nazionale di storia postale siciliana e in vendita a 25,00 euro.

Il presidente onorario dell’Unione filatelica siciliana si occupa dei saggi di Giovanni Ficarotta ideati dopo l’arrivo nell’isola dei Mille, mentre Giovanni Digrandi si concentra sulle attività tra il Settecento e il 1859 dell’officina di posta ad Avola. Due i contributi di Francesco Lombardo, relativi alle corse da Palermo a Noto e da Palermo a Messina tra 1859 e 1860.

I restanti articoli riguardano temi più recenti. Così, Franco Napoli racconta dei prigionieri e degli internati austro-ungarici condotti in Sicilia durante la Grande guerra, Giulio Santoro delle tassazioni Amgot e Andrea Amoroso di Domenico Agusta, figlio del fondatore dell’omonima azienda aeronautica.

Il semestrale, diretto da Vincenzo Fardella de Quernfort, si completa con le rubriche.

La scheda con l'indice
Il semestrale precedente
Un anno fa il cambio al vertice dell'Unione filatelica siciliana
           




La Lupa, Romolo e Remo, le Olimpiadi
18 Ago 2010 12:58 - EMISSIONI ITALIA
Il logo di “Roma 1960” coprotagonista del francobollo annunciato per il 7 settembre

Prende finalmente forma lo “strano” ricordo dentellato che celebra la XVII edizione delle Olimpiadi, svoltasi a Roma tra il 25 agosto e l’11 settembre 1960. “Strano” perché ha avuto una gestazione piuttosto complessa.

Nato come tributo per il mezzo secolo trascorso (e come sottile sostegno ad una nuova candidatura della Città Eterna per la manifestazione del 2020), è stato poi associato all’omaggio per il rugbista Mario Mazzuca, nato un secolo fa. Ad un certo punto, i francobolli sono diventati due (uno per soggetto), poi i loro destini sono stati separati: da una parte il tributo all’appuntamento sportivo (atteso per il 7 settembre, così da entrare tra le iniziative di “Esposizione «Roma ‘60»: filatelia, numismatica, memorabilia”), dall’altro quello per l’atleta (fissato al 30 ottobre, dunque durante “Romafil”).

Ora l’attenzione è posta sul primo dei due esemplari, che porta un nominale da 60 centesimi e avrà l’annullo commemorativo del primo giorno all’ufficio postale di Roma Prati. Riproduce il logo di allora (lo stesso presente ad esempio sul 5 lire del 25 giugno 1960), caratterizzato dalla Lupa capitolina che allatta Romolo e Remo, i cerchi olimpici e il cartiglio con i numeri romani “MCMLX”. L’emblema, questa volta, è associato al tedoforo, ritratto accanto al tripode con la fiamma olimpica.

Il bollettino illustrativo è dovuto al presidente del Comitato olimpico nazionale italiano, Giovanni Petrucci.

Il logo di “Roma 1960”, riprodotto nel francobollo di mezzo secolo fa e in quello atteso per il 7 settembre
Il logo di “Roma 1960”, riprodotto nel francobollo di mezzo secolo fa e in quello atteso per il 7 settembre
L'iniziale accorpamento tra “Roma 1960” e Mario Mazzuca
La separazione dei due omaggi
Il sostegno per “Roma 2020”
           




Fu Francesco Cossiga ad inaugurare “Italia ‘85”
18 Ago 2010 02:50 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Addio al presidente emerito. Durante il suo settennato, anche l’Italia introdusse i foglietti
Francesco Cossiga come appare nella foto ufficiale, presente anche nel catalogo di “Italia '85”
Francesco Cossiga come appare nella foto ufficiale, presente anche nel catalogo di “Italia '85”

Dal doppio castello per macchinette in vendita a 50+450 lire uscito il 25 luglio 1985 fino al 750 lire dedicato al Milan del 25 maggio 1992. Filatelicamente parlando, la permanenza al Quirinale di Francesco Cossiga, morto ieri pomeriggio a ottantadue anni (era nato a Sassari il 26 luglio 1928), raccoglie un periodo particolarmente impegnativo, che ha visto il debutto anche nel Bel Paese -e con un forte strascico polemico per la scelta e poi per le modalità di prenotazione- dei foglietti (tre, da 4.000, 2.700 e 2.500 quelli usciti il 25 ottobre del 1985 riguardanti “Italia ’85”), la nascita della saga, che dura ancora oggi, per i vincitori del Campionato di calcio (il primo esemplare, un 500 lire inerente il Napoli, viene messo in vendita il 18 maggio 1987), senza dimenticare il percorso a puntate con le “Piazze d’Italia” (la prima tappa, del 10 ottobre 1987, si articola in quattro francobolli da 380, 500, 600 e 700 lire) o il francobollo “istantaneo” per la Germania trionfatrice ai Mondiali di pallone (uscito a 600 lire il 9 luglio 1990, giorno successivo alla vittoria contro l’Argentina). Ma è anche il periodo in cui, esattamente il 5 gennaio 1987, giunge agli sportelli il taglio dal valore nominale più costoso, 20.000 lire, non a caso inserito nella serie “Alti valori”.

I filatelisti ricordano il leader della Dc (fu deputato, senatore, ministro, presidente del Consiglio e del Senato) anche per un altro dettaglio: partecipò a Roma all’inaugurazione della mondiale “Italia ’85”. Seppure non fu una cerimonia riuscitissima. Quel 25 ottobre -scriveva a ruota da “Cronaca filatelica” Danilo Bogoni- la banda musicale dei postelegrafonici avrebbe dovuto suonare l’inno nazionale per il presidente della Repubblica ma restò zitta, perché -spiegò il capo del cerimoniale del Quirinale- “solo le bande militari possono farlo”. La permanenza del capo dello Stato nel complesso dell’Ergife fu breve: dopo gli interventi ufficiali, accompagnato dal ministro delle Poste Antonio Gava, compie “una rapidissima visita alla mostra... Per caso, si chiede qualcuno, il presidente è stato collezionista di francobolli? «No, mai -è la risposta di Cossiga-. Questa esperienza mi manca». Nemmeno da bambino?, -gli viene domandato. «Nemmeno da bambino, eppure le assicuro che sono stato anche bambino»”.

Il presidente emerito -ricordato nel 600 lire sammarinese dell’11 giugno 1990- ha lasciato quattro lettere, indirizzate ai presidenti della Repubblica, di Senato e Camera, del Consiglio, con cui chiede, fra l’altro, funerali a carattere privato.

Il presidente emerito all'inaugurazione della mondiale (foto: “Italia '85 oggi”)
Il presidente emerito all'inaugurazione della mondiale (foto: “Italia '85 oggi”)
La scheda del Quirinale
Due anni fa la scomparsa di Antonio Gava
           




Quando la borsa viene spedita
17 Ago 2010 20:53 - DALL'ESTERO
Anche con Felix rey il motivo postale diventa fashion

I dettagli che balzano di più agli occhi sono le labbra carnose che lanciano dei baci, sintetizzati con delle “x”, e la parola “love”. Ma pure il cuore che caratterizza l’“affrancatura” non passa inosservato.

A completare l’insieme ci sono l’“annullo”, applicato così da rendere inservibile il “francobollo”, le righe ad imitare l’indirizzo al quale l’oggetto è inviato e, dietro, il “sigillo”, un altro vistoso cuore.

Una vera e propria borsa postale, nello stile in cui -è la sottolineatura dei venditori- “«Colazione da Tiffany» incontra «Sex and the city»”. La proposta è firmata dalla Felix rey, azienda statunitense che lavora attraverso una rete planetaria di negozi (in Europa è presente ad Amburgo, Dublino, Londra, Monaco e Parigi) o per mezzo di siti specializzati nel commercio elettronico.

Nel suo catalogo, ombrelli, guanti e cappellini, attrezzi per l’acconciatura ed altri accessori rivolti ad una clientela che cerca l’eleganza.

I richiami postali nella borsa da signora
I richiami postali nella borsa da signora
L'oggetto presentato da Shopbop a 130,00 dollari (sito in inglese)
Moda e posta: i bracciali di Clizia Ornato…
…e l'abbigliamento di Alessandra Zanaria
           




Ptbusiness addio. Ora è Posteimpresa
17 Ago 2010 15:02 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il nuovo termine, introdotto da qualche mese, sta prendendo piede anche nella cartellonistica

Chi se la ricorda più la “business unit philately”? Era quella che aveva sostituito la divisione filatelia di Poste italiane, almeno sulla carta intestata e sulle indicazioni alle porte degli uffici. Perché il resto della struttura, ora confluita nel calderone generale della società, era sempre quella.

L’abuso degli idiomi stranieri, in questo come in altri ambienti, aveva indotto l’associazione Allarme lingua ad intervenire e, in effetti, nel corso del 2009 la struttura interna alla società era stata ripensata.

All’appello mancavano le realtà che si confrontano con l’esterno, certo più difficili da modificare. Come i Ptbusiness, che nelle ultime comunicazioni sono qualche volta chiamati Posteimpresa. In aprile “Vaccari news” aveva rivelato l’evoluzione in atto partendo dalla sede di Bergamo Centro: i testi di presentazione erano aggiornati, ma non le indicazioni al pubblico. Ora ci si sta muovendo anche in tale ambito, e qualche ufficio ha rinnovato la cartellonistica; con l’occasione è stato modificato pure il colore di riferimento, passato dal giallo al blu.

Lo stesso ufficio postale riservato all’utenza professionale fotografato a distanza di qualche mese. Nato l’anno scorso come “no cash”, nel caso specifico è passato dall’esporre il generico logo Poste italiane caratterizzato dal colore giallo al Posteimpresa in azzurro
Lo stesso ufficio postale riservato all’utenza professionale fotografato a distanza di qualche mese. Nato l’anno scorso come “no cash”, nel caso specifico è passato dall’esporre il generico logo Poste italiane caratterizzato dal colore giallo al Posteimpresa in azzurro
L'intervento, quattro anni fa, dell'associazione Allarme lingua
Il caso di Bergamo Centro
L’ufficio “no cash”
           




Sulle foreste, i Paesi Bassi anticipano
17 Ago 2010 07:17 - DALL'ESTERO
Dieci i francobolli che festeggiano il secolo del sodalizio nazionale impegnato nel settore, ma l’anno prossimo ci sarà anche il giro PostEurop

Se l’“Anno internazionale delle foreste” è stato fissato dalle Nazioni Unite per l’anno prossimo ed anche PostEurop ha deciso di dedicare all’iniziativa il proprio tradizionale giro di emissioni, i Paesi Bassi anticipano. Lanciando l’invito “Lunga vita alle nostre foreste!”.

Dieci i francobolli disponibili da oggi, in grado di offrire altrettanti spaccati di una realtà molto più complessa di quanto comunemente si pensi. Sono tutti dal valore “1” (ora equivalente a 44 centesimi), secondo la nuova impostazione che imita quella belga, e raccolti in minifoglio. Vogliono celebrare, in particolare, l’Associazione forestale reale neerlandese, che festeggia il secolo di attività all’insegna dello stesso slogan attribuito alle cartevalori.

Le foreste -spiegano dagli sportelli- richiedono cura e misure adatte per essere mantenute in salute, attraenti e produttive e la Koninklijke nederlandse bosbouw vereniging, questo il nome effettivo del sodalizio, vi gioca un ruolo importante. Si occupa di piantare alberi, conservare natura e paesaggi, ma anche di numerosi altri compiti collegati.

La serie che lancia l’augurio “Lunga vita alle nostre foreste!”
La serie che lancia l’augurio “Lunga vita alle nostre foreste!”
PostEurop, la decisione per il 2011
Nominali addio: la scelta introdotta in luglio
Il sito della Knbv (in olandese)
           




Francobolli sì, ma... ingannevoli
16 Ago 2010 21:33 - DALL'ESTERO
Pronta ad uscire (debutterà il 3 settembre) la serie con cui la Svizzera rende omaggio alla Optical art. E se ne vedranno di tutte le sorti

Sarà necessario averli in mano per giudicare, però i tre francobolli elvetici dedicati all’Optical art che saranno disponibili con il 3 settembre già si fanno notare.

Volti a celebrare la corrente degli anni Sessanta, grazie all’abile accostamento di linee, figure geometriche e colori sono in grado di provocare nell’osservatore percezioni di movimento e vibrazione.

I soggetti, realizzati dall’artista di origine lettone ma nato in Svizzera sessantanove anni fa Youri Messen-Jaschin, propongono infatti altrettanti “scherzi”. La sfera rossa presente nel taglio da 85 centesimi sembra fluttuare tridimensionalmente su uno sfondo tremolante che ruota. Nel dentello da 1,00 franco, invece, le linee diagonali rosse e nere creano un’illusione, senza che i quadrati colorati siano realmente collegati. Ed esaminando i cerchi bianchi e neri sull’esemplare da 1,40 franchi si ha l’impressione di vedere dei coni di luce che si muovono come su un disco.

Fin qui, la teoria. Ma -mettono le mani avanti dalla Posta- “chi percepisce in modo meno evidente o diverso gli effetti descritti, non si preoccupi: l’effetto varia da persona a persona”.

E quanti vogliono continuare negli esperimenti devono soltanto aggiungere le tre cartoline associate, in cui sono proposti altri giochi. Serie e cartoline sono in vendita complessiva a 5,05 franchi.

I francobolli realizzati da Youri Messen-Jaschin
I francobolli realizzati da Youri Messen-Jaschin
Trompe-l'oeil: e posta: la mostra organizzata l'anno scorso a Firenze
Cartevalori e giochi ottici
La tecnologia lenticolare
           




La Sassone cambia sede
16 Ago 2010 12:10 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il riassetto societario ha indotto l’azienda a ritornare nel capoluogo lombardo
È ufficiale, Ambretta Mondolfo Mazzantini ha lasciato la Sassone
È ufficiale, Ambretta Mondolfo Mazzantini ha lasciato la Sassone

Il percorso avviato negli ultimi mesi è stato formalizzato: i cataloghi Sassone in procinto di giungere sul mercato sono i primi che certificano l’uscita dalla società di Ambretta Mondolfo Mazzantini.

“Non ci sono nuovi soci -spiega a «Vaccari news» il direttore editoriale dei mercuriali, Giacomo Avanzo- perché i vecchi hanno assorbito le quote resesi disponibili”.

Oggi il 28% è detenuto dallo stesso Avanzo, un altro 28% è di Enrico Vitale e Luigi Paladini e un terzo pacchetto equivalente è suddiviso tra Nicola Archilli e Giancarlo Masselli della Auction phila; il 16% residuo è in possesso della Finanziaria filatelica di Giorgio Khouzam.

Il riassetto ha indotto il cambio del vertice amministrativo, ora affidato a Maria Cristina Purm della stessa Ap.

Anche la sede è stata spostata a Milano. “Un ritorno, perché qui l’azienda venne fondata da Luigi Sassone. Gli uffici sono presso la casa d’aste, anche se un punto di riferimento su Roma resterà”.

I cataloghi Sassone del 2011: l'anticipazione
           




Datini e le sue lettere
16 Ago 2010 02:01 - LIBRI E CATALOGHI
Sei secoli fa, il 16 agosto 1410, la scomparsa del mercante e filantropo rimasto famoso per il suo archivio. L’Italia lo ricorderà il 20 ottobre con una busta
Il libro di Iris Origo: edito per la prima volta nel 1957, ora è proposto da Corbaccio
Il libro di Iris Origo: edito per la prima volta nel 1957, ora è proposto da Corbaccio

La sepoltura in San Francesco -scrive nel suo insuperato libro Iris Origo, risalente al 1957, “Il mercante di Prato” (ora in Italia edito da Corbaccio, 384 pagine, 20,00 euro)- “fu posta ai piedi dell’altare maggiore e intorno alla sua figura giacente i cittadini di Prato possono leggere oggi ancora l’iscrizione in parte cancellata dal tempo”. In ogni caso, nel centro storico della città rimangono il palazzo (sede, fra l’altro, dell’Istituto di studi storici postali) e la statua. “Anche se non è esatto considerarlo l’inventore della cambiale”, nel monumento viene rappresentato con in mano un mazzo di questi strumenti.

È morto a Prato il 16 agosto 1410, esattamente sei secoli, il commerciante Francesco di Marco Datini, nato attorno al 1335, conosciuto per un cospicuo lascito ancora attivo in favore dei bisognosi e titolare dell’archivio epistolare fortunosamente sopravvissuto ai tempi. Per la ricorrenza l’Italia ha predisposto una busta postale che arriverà il 20 ottobre, così da associarsi ad altre iniziative che intendono celebrarlo.

Non fu solo il mercante del Trecento che accumulò una straordinaria fortuna: consacrò alla scrittura un tempo non inferiore a quello che dedicava agli affari, e immagazzinò le carte con la stessa cura con cui imballava e conservava le merci. Nel 1870, quando alcuni studiosi cominciarono a lavorare sul suo archivio, trovarono -spiega la studiosa, a sua volta scomparsa nel 1988- “centocinquanta mila lettere, più di cinquecento registri e libri di conti, trecento contratti di società... quattrocento contratti di assicurazione e parecchie migliaia di polizze di carico e assegni”. Oltre a raccontare la storia di una vita, dei rapporti coniugali e familiari e di una impresa, l’insieme rappresenta il più grande manuale commerciale del periodo, un enorme catalogo dove sono documentati e descritti gli strumenti con cui i mercanti italiani, insieme ai loro colleghi di altri Paesi, avevano trasformato le regole del commercio internazionale. Meglio di qualsiasi trattato, l’archivio Datini racconta la storia di una grande modernizzazione economica e rende merito al genio di un uomo che dal quartier generale toscano governava un impero commerciale esteso sul Mediterraneo occidentale.

Le lettere erano portate da un corriere che poteva giungere “polveroso e affaticato”. Scritte “su pezzi di carta piegati in tre, chiuse da un cordino che passava attraverso buchi praticati ai margini laterali” e sigillato all’estremità. Ogni gruppo di missive era poi avvolto in un canovaccio impermeabile, inserito in un sacco o scarsella (cioè la borsa) chiuso dal mittente, e quindi appeso alla cintura del fattorino. Tali corrispondenze “hanno una cosa in comune: di qualunque evento si tratti, sia una battaglia o una tregua, la voce di una pestilenza, di una carestia o di un’inondazione, l’elezione di un papa o il matrimonio di un principe, tutto viene segnalato in vista dell’effetto che può avere sul commercio”.

Per i sei secoli dalla scomparsa di Francesco di Marco Datini, Prato rende omaggio al suo antico concittadino
Per i sei secoli dalla scomparsa di Francesco di Marco Datini, Prato rende omaggio al suo antico concittadino
La notizia della busta commemorativa
L'ultimo lavoro di Elena Cecchi tratto dall'archivio
Francesco di Marco Datini e le iniziative per l'anniversario
           




Fausto Coppi tra cartoline e figurine
15 Ago 2010 02:21 - LIBRI E CATALOGHI
Prodotte soprattutto nel periodo 1940-1960, rappresentano le protagoniste del volume di Fabio Marzaglia
Il libro è dedicato a Fausto Coppi
Il libro è dedicato a Fausto Coppi

Cinquant’anni dopo ritorna. O, meglio, non se ne è mai andato dalle menti degli appassionati. In fondo -ammette il giornalista Fabio Marzaglia, autore del volume “Firmato Coppi”- il corridore “non è morto: quel due gennaio del 1960 è solo la data della sua vita eterna. Altrimenti non si spiegherebbero libri, mostre, documentari, film, convegni, nomi di squadre e mille iniziative”.

Fra le iniziative si inserisce questo lavoro, dedicato all’uomo che ha fatto rialzare l’Italia e gli italiani dalla guerra, che ha entusiasmato migliaia di appassionati, che continua a provocare sensazioni speciali pure a chi non ha neppure visto dal vivo le sue imprese.

Riproduce oltre centosettanta cartoline e quasi altrettante figurine italiane e straniere prodotte -salvo qualche eccezione- tra il 1940 ed il 1960 e divise in blocchi secondo periodo, tipologia o casa editrice. Volendo rappresentare “la più completa panoramica del genere”, anche senza la pretesa di essere definitivamente completa: le trouvaille, come ogni collezionista sa, sono sempre possibili.

Organizzato in 160 pagine di grande formato con illustrazioni in bianco e nero e a colori, comprende alcuni testi di approfondimento e costa 24,00 euro.

L'apparato iconografico è il protagonista del lavoro
L'apparato iconografico è il protagonista del lavoro
La scheda
Tra le iniziative dell'anniversario, l'omaggio dentellato sammarinese…
…la cartolina realizzata dal Circolo filatelico numismatico e collezionistico parmense
           


Il nuovo flagello, i francobolli con sovrapprezzo
14 Ago 2010 03:54 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
A denunciarlo è “L’écho de la timbrologie” nel numero del 15 agosto... 1910
L'Italia del 1910 emette quattro francobolli con sovrapprezzo
L'Italia del 1910 emette quattro francobolli con sovrapprezzo

“Un nuovo flagello si è abbattuto sulla filatelia”. La rivista francese “L’écho de la timbrologie” non ha mezzi termini nel denunciare il fenomeno, dedicandogli uno spazio nel numero del 15 agosto 1910, un secolo fa.

Il riferimento concerne le produzioni vendute dalle Poste ad un prezzo più alto rispetto al nominale, così da finanziare opere benefiche o patriottiche. “C’è una porta aperta a tanti di quegli abusi -scrive il periodico- che ci si domanda se i collezionisti, attraverso una risoluzione energica, non debbano boicottare unanimemente queste emissioni”.

Nell’articolo si cerca di ricostruire i precedenti, cominciando dal Nuovo Galles del Sud che nel 1897 emise due vistose cartevalori la cui vendita doveva servire a creare un ospedale. Il taglio da 1 scellino non affrancava che per 1 penny, quello da 2/6 per 2,5 pence: “restava dunque il 90% delle vendite alle opere di carità”. Queensland e Victoria adottarono la medesima politica per raccogliere risorse da inviare in Transvaal, all’epoca della Guerra anglo-boera. In seguito si aggiunsero Russia e Romania, pur diminuendo la quota da devolvere. E nel 1910 è toccato al Belgio e all’Italia (i quattro francobolli con Giuseppe Garibaldi per il cinquantenario del Risorgimento e del Plebiscito nelle Province meridionali)...

Da qui l’appello, rivolto a quanti realizzano cataloghi ed album, per sostenere “l’esclusione assoluta di tutti i francobolli venduti dalle amministrazioni postali ad un prezzo superiore al valore reale di affrancatura”. Appello, alla resa dei fatti, rimasto lettera morta...

L’articolo della rivista francese pubblicato cent’anni fa
L’articolo della rivista francese pubblicato cent’anni fa
Un secolo dopo, il benefico italiano per la professione infermieristica
           


L’Aasfn su Facebook
13 Ago 2010 21:18 - SAN MARINO
Il primo passo dell’Azienda autonoma sul popolare network

Per ora la pagina -comparsa alla chetichella- si presenta in modo sobrio, ma la notizia c’è comunque. L’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica di San Marino è presente su Facebook, la celebre piattaforma volta a favorire gli incontri fra i suoi membri.

L’impatto visivo per chi non è iscritto al servizio è molto spartano, con la foto panoramica e un manipolo di “amici”, alcuni dei quali noti a chi frequenta l’ambiente. Le cose cambiano nel momento in cui si accede come utente e vengono visualizzati interventi, emissioni ed altro ancora.

La presenza -viene spiegato a “Vaccari news”- “è stata fatta per raggiungere il maggior numero possibile di persone anche non facenti parte del settore”. Essendo il social network che va per la maggiore, “pubblicizziamo i nostri prodotti e chissà che qualcuno si possa interessare”.

Come si presenta la pagina riservata agli utenti una volta che si è entrati
Come si presenta la pagina riservata agli utenti una volta che si è entrati
L'indirizzo diretto per raggiungere lo spazio pubblico
           


I francobolli di Aland in cartolina
13 Ago 2010 13:31 - DALL'ESTERO
Il supporto comprende un mini dvd, disponibile in quattro lingue, che illustra l’intera fase produttiva delle cartevalori locali

La tradizione (a dire il vero un po’ consunta) della cartolina da spedire durante le vacanze si associa alla tecnologia, ad esempio ad Aland.

Nell’arcipelago finlandese il classico supporto da compilare, affrancare e spedire con i saluti di rito può essere associato ad un mini dvd. Nel caso specifico, dedicato a come nascono i francobolli locali, dall’idea elaborata tramite l’artista di turno sino al prodotto finito.

E non c’è neanche bisogno di andare fino a là per acquistarlo, potendolo ordinare tramite internet o posta (costa 8,10 euro). Il disco può essere impiegato su un computer o un lettore standard ed il filmato è disponibile in inglese, tedesco, svedese e finlandese.

Saluti da Aland: la cartolina che contiene il mini dvd dedicato alla produzione dei francobolli
Saluti da Aland: la cartolina che contiene il mini dvd dedicato alla produzione dei francobolli
L'iniziativa simile introdotta in valle Stura
           



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