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quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
  • i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
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Debutta a Verona il catalogo degli Antichi Stati
19 Nov 2010 01:18 - NOTIZIE DA VACCARI
Circa 1.200 i nuovi lotti di francobolli e storia postale. E poi il n°44 del semestrale “Vaccari magazine”, il libro sugli aerei Caproni...
Tra le novità di Verona, il “Vaccari 2011-2012”
Tra le novità di Verona, il “Vaccari 2011-2012”

Mancano ormai pochi giorni a “Veronafil” la manifestazione della Scaligera in programma alla Fiera della città veneta fra il 26 ed il 28 novembre. Cui, naturalmente, parteciperà Vaccari srl.

“Gli organizzatori -spiega la responsabile commerciale della società, Silvia Vaccari- hanno ripensato la distribuzione degli spazi, anche perché, come è accaduto nel maggio scorso, l’ingresso non è dal piazzale che si affaccia in viale del Lavoro, ma da viale dell’Industria. La filatelia, dunque, ha come punto di riferimento il padiglione 11, e il nostro stand sarà il primo”.

“Il resto, almeno per quel che ci riguarda, è secondo tradizione. Dal punto di vista filatelico avremo 700 offerte promozionali di francobolli ed altre 500 con lettere, frammenti e buste, oltre all’abituale disponibilità di materiale vario, cioè classici e rarità dell’ambito italiano e non. Debutterà, inoltre, il nostro «Vaccari 2011-2012 - Francobolli e storia postale - Trattato storico e catalogo con valutazioni», un supporto giunto alla quattordicesima edizione, sempre molto apprezzato da parte dei filatelisti e delle giurie. Settimana scorsa la versione 2008-2009 ha ottenuto la medaglia d’oro alla manifestazione di Patrasso, in Grecia. In più, sarà disponibile, ancora fresco di stampa, il n°44 del semestrale «Vaccari magazine» con interessanti articoli sul periodo otto e novecentesco”.

“Quanto all’area libraria -prosegue- avremo a disposizione il nuovo volume «Caproni nella Prima guerra mondiale», il 10 novembre presentato alla Rizzoli di Milano. Cui si aggiungono tutte le novità degli ultimi tempi, a cominciare dai cataloghi per i collezionisti e dai sempre richiesti: si tratta, complessivamente, di centinaia di titoli differenti. Nella sezione della «Libreria storica», in vista del centocinquantesimo anniversario, una vetrina verrà dedicata al Risorgimento. Naturalmente, non porteremo tutta la nostra disponibilità, migliaia di volumi raccolti nei reparti on-line della «Libreria filatelica» e della «Libreria storica». Chi avesse, tuttavia, richieste particolari potrà presentarle entro lunedì 22 novembre; in questo modo sarà sicuro di trovare quanto desiderato direttamente al nostro stand”.

Lo stand dell'azienda sarà il primo del padiglione 11
Lo stand dell'azienda sarà il primo del padiglione 11
Tutte le proposte di filatelia…
…libri e cataloghi a carattere collezionistico…
…e volumi storici
           


In Cdm il programma 2011
18 Nov 2010 19:12 - EMISSIONI ITALIA
Disco verde, da parte del Governo, alla lista delle emissioni previste per l’anno prossimo. Nessuna sorpresa, almeno fra i titoli espressamente citati

Non solo il via libera ad accordi con Paesi terzi, agli interventi per fronteggiare l’emergenza ambientale in Campania e ai provvedimenti a salvaguardia dell’editoria e del giornalismo.

Durante la riunione odierna del Consiglio dei ministri sono state esaminate, tra l’altro, le uscite dentellate previste per l’anno prossimo.

Su proposta del ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani -spiegano da palazzo Chigi- è stato approvato “il programma di emissione di cartevalori postali per il 2011”. “Tra quelle celebrative di maggior rilievo: il francobollo sull’Unità d’Italia (in realtà il numero è ben più ampio, ndr), sull’Anno internazionale della chimica, sulla Giornata mondiale del teatro e su quella internazionale della donna, sul primo volo umano nello spazio, sull’Anno europeo del volontariato, sull’anniversario della fondazione di Amnesty international. Altre emissioni commemoreranno gli anniversari della scomparsa di Antonio Fogazzaro e di Emilio Salgari, nonché la nascita di Italo Svevo e Carlo Dapporto”.

Tutti i titoli espressamente citati sono già noti ed inseriti nell’elenco diffuso dal medesimo dicastero il 13 luglio scorso, integrato il 29 dello stesso mese.

Fra gli altri provvedimenti definiti dal Governo, la nomina di Antonio Catricalà, che i frequentatori delle manifestazioni collezionistiche di Riccione all’epoca di Renato Russo hanno incontrato spesso, a presidente dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas (attualmente è al vertice dell’Antitrust). Già presidente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali, da marzo è membro della Consulta per l’emissione delle cartevalori postali e la filatelia.

Approvato dal Consiglio dei ministri l'elenco delle emissioni per l'anno prossimo
Approvato dal Consiglio dei ministri l'elenco delle emissioni per l'anno prossimo
Programma 2011: l'annuncio del 13 luglio…
…e le integrazioni di due settimane dopo
L'Autorità per l'energia elettrica e il gas
Tutte le voci attualmente note (file pdf)
           


Alluvione: infelice pubblicità scatena le proteste
18 Nov 2010 16:43 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Richiamando i disastri dei giorni scorsi, è stata diffusa nel Padovano per promuovere un prodotto assicurativo del gruppo Poste vita. La situazione degli uffici a Vicenza
Il contestato messaggio diffuso nel Padovano
Il contestato messaggio diffuso nel Padovano

Mentre le condizioni atmosferiche volgono ancora al peggio e il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, tuona contro gli sciacalli dell’alluvione chiedendone -riporta l’Ansa- la “fucilazione”, nel Padovano Poste italiane incappa in uno sfortunato cartello pubblicitario. Segnalato su Facebook dal gruppo “Sos alluvione Veneto” e ora ripreso dal quotidiano locale, “Il mattino”, ma anche da altre realtà, come “Il giornale della protezione civile.it”.

L’avviso associa alcune fotografie di questi giorni allo slogan “Cosa deve succedere ancora? Proteggiti subito”, intendendo sostenere la formula assicurativa “Postaprotezione casa” firmata dal gruppo Poste vita.

“Più che una pubblicità -commenta la testata patavina- è un clamoroso autogol quello degli uffici postali della provincia di Padova, che hanno utilizzato le immagini dell’alluvione per promuovere i servizi assicurativi... Una scelta che non è piaciuta a tantissimi residenti delle zone alluvionate, che si sono visti consegnare a mano anche volantini con le stesse immagini”.

“Sì è trattato -viene spiegato da Poste italiane a «Vaccari news»- di un’iniziativa isolata”, che ha coinvolto alcune sedi. “I volantini sono stati subito rimossi. Siamo dispiaciuti”.

Intanto, da oggi il Vicenza 2, cioè l’ufficio postale di via IV Novembre 13 chiuso dall’inizio di novembre per i danni subiti, è stato spostato formalmente alle Poste centrali di contra’ Garibaldi 1. Secondo le attuali stime, per ripristinarlo sarà necessario attendere un paio di mesi. In zona, comunque, sono attivi il Vicenza 3 (in contra’ San Marco 40), il Vicenza 6 (via del Mercato Nuovo 30) ed il Vicenza 7 (viale Dal Verme 70).

Rientrati invece al loro impianto, in strada dei Molini, i novanta portalettere che fanno capo al centro di distribuzione della corrispondenza; nei giorni scorsi le lavorazioni erano state provvisoriamente trasferite nelle sei ex sedi circoscrizionali messe a disposizione dal Comune.

Tra le sedi alternative al Vicenza 2, vi è il Vicenza 3, in contra’ San Marco 40 (nella foto)
Tra le sedi alternative al Vicenza 2, vi è il Vicenza 3, in contra’ San Marco 40 (nella foto)
Il prodotto protagonista dell'inopportuna campagna pubblicitaria
Vicenza, la situazione settimana scorsa
           


Sabato senza ritiro, ecco le cassette aggiornate
18 Nov 2010 11:34 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Gli adesivi con i nuovi orari introdotti in alcune delle aree oggi soggette alle sperimentazioni
Due delle cassette aggiornate: in via Fratelli Bandiera ad Angone, frazione di Darfo Boario Terme (Brescia)…
Due delle cassette aggiornate: in via Fratelli Bandiera ad Angone, frazione di Darfo Boario Terme (Brescia)…

Il sabato come anticipo del lunedì, nel senso che -con la nuova organizzazione del recapito- non solo per le consegne, ma anche in partenza la posta ordinaria non verrà più ritirata né lavorata il sesto giorno della settimana. Esattamente come se fosse una domenica o un festivo. Il provvedimento riguarderà sia le missive imbucate, sia quelle consegnate agli sportelli.

“Vaccari news” ha evidenziato più volte tale aspetto, nonostante Poste italiane sembri non dare importanza al... dettaglio, che influirà sui tempi di recapito, certo non esaltanti. D’altro canto, si tratta di un elemento sgradevole da presentare: per gli utenti rappresenta un taglio del servizio, senza contropartite.

Intanto la fase preparativa continua, e già fa capolino il quadro di riferimento aggiornato. È presente, ad esempio, nelle aree che gravitano intorno a Lovere (Bergamo) e Darfo Boario Terme (Brescia). Due delle sette zone scelte dalla società per testare il sistema che poi verrà introdotto in tutta Italia. In entrambe, le cassette presententi sul territorio, generalmente svuotate dai portalettere, mostrano l’adesivo con le avvertenze rivisto, dove si legge, in italiano ed inglese, “Sabato e festivi nessun ritiro”.

Fanno eccezione i contenitori posizionati accanto agli uffici postali. Secondo i casi, gli oggetti sono recuperati dagli impiegati o dall’incaricato con il furgone che già deve passare agli sportelli.

…e sul lungo lago di Iseo, in via Tadini, a Lovere (Bergamo)
…e sul lungo lago di Iseo, in via Tadini, a Lovere (Bergamo)
Sabato addio: il servizio di “Vaccari news”
Le sette aree in cui è in corso la sperimentazione
Le prove per i quotidiani
           




Lucrezia Panciatichi: da Bronzino a Luca Vangelli
18 Nov 2010 01:28 - APPUNTAMENTI
L’opera, che ha ispirato la cartolina della serie “La donna nell’arte”, proposta fino al 23 gennaio a palazzo Strozzi
L'impronta di valore della cartolina, nella versione iniziale in lire
L'impronta di valore della cartolina, nella versione iniziale in lire

Il confronto tra l’originale -fino al 23 gennaio in mostra a Firenze presso palazzo Strozzi- e l’interpretazione data da Luca Vangelli nell’impronta di valore della cartolina appartenente alla serie “La donna nell’arte” non è immediata. Eppure, è sempre il “Ritratto di Lucrezia Panciatichi”, un olio su tavola realizzato tra il 1541 e il 1545 e che si caratterizza -d’altro canto è un po’ la firma dell’autore- per lo sguardo glaciale. Una delle opere più significative fra quelle proposte, circa novanta, settanta delle quali dovute allo stesso protagonista, nella mostra “Bronzino - Pittore e poeta alla corte dei Medici”.

Tale effigie -è il commento degli esperti- “resta una delle icone della ritrattistica cinquecentesca... La donna, còlta nella sua riservata eleganza, è seduta all’interno di una nicchia scura, inquadrata a sua volta, quasi fosse l’alloggiamento per una scultura, da due colonne scanalate di colore viola scuro che esaltano per contrasto la cromia accesa del raso lucido della veste”.

È la prima esposizione interamente dedicata all’opera pittorica di Agnolo di Cosimo (1503-1572), detto appunto Bronzino, forse dal colore dei capelli. Un artista “che incarna la pienezza della «maniera moderna» negli anni del governo di Cosimo I de’ Medici e rappresenta uno degli apici del Cinquecento: nelle sue opere è espressa tutta l’eleganza della corte medicea attraverso austera bellezza, «naturalità» e, allo stesso tempo, aristocratico e algido splendore”.

Sette le sezioni tematiche del percorso, che permettono di ragionare su aspetti dell’opera e nel contempo di seguire in sequenza cronologica la vicenda personale, dalla formazione all’eredità lasciata. Permettendo il confronto con il lavoro del Pontormo, che fu suo maestro, e di Alessandro Allori, considerato il principale allievo. Presentati tre lavori inediti, due dei quali, documentati da Giorgio Vasari, che si credevano perduti.

Normalmente conservato agli Uffizi, il dipinto è stato impiegato per l’intero che permette di documentare il passaggio dalla vecchia alla nuova moneta: uscito ad 800 lire l’8 luglio 1998, è stato riproposto il 28 gennaio 1999 nella doppia divisa, per poi, il 2 gennaio 2002, mantenere soltanto quella continentale: 41 centesimi di euro. Gli specialisti aggiungono una quarta versione, scoperta nel luglio 2003 e risalente ad almeno quattro mesi prima: quella con soscrizione “Ipzs spa” in luogo di “Ipzs”.

Il dipinto originale, fino al 23 gennaio ospitato a palazzo Strozzi
Il dipinto originale, fino al 23 gennaio ospitato a palazzo Strozzi
I dettagli sulla mostra
L'ultima versione dell'intero con l'indicazione “Ipzs spa”
           


Privatizzazione - Il dibattito è europeo
17 Nov 2010 18:22 - DALL'ESTERO
Nel continente si confrontano diverse scuole di pensiero. I casi di Francia, Grecia e Regno Unito

Privatizzare la Posta? Bisogna essere “timbrati”, nel senso di “malati”, come nell’immagine suggerisce il gesto di Marianna, che avvicina il dito indice alla tempia. Una Marianna che i filatelisti non fanno fatica a individuare: richiama l’ordinaria creata da Ève Luquet al debutto il 14 luglio 1997.

È utilizzando tale icona che, nell’ambito di una realtà per certi versi simile a quella italiana, il Partito comunista francese ha proclamato il “no” alla messa sul mercato dell’azienda nazionale. Un rifiuto a trasformare La poste in società anonima, quotarla in Borsa, cederla a capitali privati. Tra le conseguenze paventate, la riduzione nel numero degli uffici e negli orari di apertura, l’introduzione di tariffe differenti e comunque il loro aumento, l’abbandono dei compiti di natura più sociale. Ricordando che “la comunicazione, lo scambio postale tra persone non sono merci, ma un diritto inalienabile per ogni cittadino e per l’interesse generale”.

Fra gli altri Paesi in cui oggi è vivo il medesimo dibattito figura la Grecia, dove il Governo penserebbe ad una formula intermedia, un’apertura al mercato parziale di Elta, l’operatore locale. Secondo le attese, il passo potrebbe essere concretizzato nel 2011, risultando utile a drenare risorse per riequilibrare la dissestata economia ellenica.

Londra, invece, ha già deciso e si sta preparando al passaggio, ipotizzato per la seconda parte dell’anno prossimo. In base a quanto riportato dall’Ansa, la manovra -da attuare tramite ingresso in Borsa o vendita- servirà a finanziare il rilancio del marchio Royal mail senza gravare sulle risorse pubbliche; una quota del 10% verrà riconosciuta ai 176mila lavoratori. La rete degli uffici postali (Post office), invece, potrebbe essere trasformato in cooperativa.

Il francobollo ordinario francese e la rielaborazione del Pcf
Il francobollo ordinario francese e la rielaborazione del Pcf
La situazione in settembre
           




Campionato cadetti, e poi...
17 Nov 2010 11:06 - APPUNTAMENTI
Tra le manifestazioni filateliche di questi giorni, oltre alla gara di Sabbioneta, gli allestimenti di Montecatini Terme, Tarquinia e Milano nonché il convegno commerciale a Genova
Dopo Roma, Dante giunge a Montecatini Terme
Dopo Roma, Dante giunge a Montecatini Terme

Ultima semifinale del Campionato cadetti proposto dalla Federazione fra le società filateliche italiane, che si consumerà -come era stato annunciato- non più ad Alessandria per il ridotto spazio disponibile rispetto alle candidature, ma a Sabbioneta (Mantova).

Grazie al Circolo filatelico numismatico mantovano, le 43 collezioni, per un totale di 2.220 fogli, saranno sottoposte a giurati e visitatori presso palazzo Ducale, che si trova nella piazza omonima con ingresso da via Pozzetti. L’allestimento, raggiungibile il 20 novembre negli orari 9-13 e 14.30-18 nonché il 21 nelle fasce 9.30-13 e 14.30-16.30, verrà inaugurato sabato alle 9.30; previsti annullo (sempre il primo giorno) e cartolina.

Non sarà l’unica manifestazione. Già operativa a Montecatini Terme (Pistoia) è la proposta del Centro italiano filatelia tematica, dedicata all’Inferno di Dante Alighieri. Sono le 34 minicollezioni, una per canto, che hanno debuttato alla fine di ottobre a “Romafil” e che ora gireranno l’Italia, così da coinvolgere scuole e curiosi. Nel centro toscano resteranno fino al 20, ospitate all’Agenzia per il turismo, che si trova in viale Verdi 66 ed è aperta tra le 9 e le 13.

Dalla Toscana al Lazio, con precisione a Tarquinia (Viterbo). Sarà inaugurata venerdì 19 alle 17 e si prolungherà fino al 10 dicembre la mostra storico-filatelica “Verso l’Unità d’Italia”, curata da Giorgio Bizzarri per conto della Società tarquiniense d’arte e storia. Nelle bacheche vi figureranno documenti, missive, mappe e stampe del periodo preunitario. Il progetto sarà concretizzato presso il Museo della ceramica d’uso a Corneto, che si trova a palazzo dei Priori, in via delle Torri 31. Le porte resteranno aperte negli orari 10-13 e 17-19.30 (durante i festivi, solo al pomeriggio).

Nel fine settimana si svilupperà la mostra storico postale firmata a Milano dal Centro italiano filatelia resistenza. Il punto di riferimento è la Scuola militare “Pietro Teulié”, che si trova in corso Italia 56 (sabato e domenica: 10-12.30 e 15-17.30); in base a quanto annunciato dai promotori, verranno proposti oltre venti studi dedicati agli avvenimenti risorgimentali, alle Forze armate e ad altri soggetti. In più, sabato alle 10, si svolgerà l’assemblea generale dei soci.

Contemporaneamente, Genova accoglierà il quindicesimo convegno commerciale, fissato al Novotel, in via Cantore 8/c (sabato 9-18.30, domenica 9-12.30).

Tutte le iniziative non prevedono biglietto d’ingresso.

Filatelia ottocentesca a Tarquinia, pensando al 1861…
Filatelia ottocentesca a Tarquinia, pensando al 1861…
La scelta della città del Mantovano e gli espositori in gara
Ancora aperte: le mostre di Treviso, Alessandria…
…e Trieste
           


A Carrara cantieri aperti fino a 2011 inoltrato
17 Nov 2010 00:53 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Ancora qualche mese affinché lo storico edificio delle Poste centrali ritorni ad essere operativo. Stabilizzata, dopo le polemiche, la situazione presso la sede provvisoria di via Apuana 3
Come si presentano ora le Poste centrali
Come si presentano ora le Poste centrali

Carrara: l’intervento di restauro conservativo con il contestuale rinnovamento del layout alla sede delle Poste centrali, in via Mazzini, è in corso e richiederà 150 giorni. Così, lo storico edificio su tre piani e torre ottagonale rivestito del famoso marmo della zona e inaugurato nel 1934 è attualmente... impacchettato e inagibile. Il progetto è stimato in quasi 666mila euro, mentre altri 89mila sono stati destinati alla sicurezza del cantiere.

“I lavori -viene precisato da Poste italiane- stanno progredendo in maniera regolare e l’ufficio dovrebbe riaprire nei primi mesi del prossimo anno”.

Intanto, il pubblico si deve rivolgere alla sede di via Apuana 3. Una soluzione transitoria, come dimostrano i locali, ricavati in un negozio a poche luci adesso allestito con sette sportelli, il casellario e le aree per i dipendenti, e soprattutto come documentano le polemiche registrate dalla stampa cittadina nelle settimane più calde. Ora, però, la situazione sembra essersi stabilizzata, tanto che la società non prevede ulteriori interventi di adeguamento.

La tranquillità è rafforzata dalla presenza, perlomeno nei giorni di pagamento delle pensioni, di una guardia giurata esterna, così da tutelare gli anziani che ricorrono al servizio per incassare il proprio mensile.

La sede provvisoria in via Apuana 3
La sede provvisoria in via Apuana 3
L'estate scorsa la definizione dei lavori e l'intervento del sindaco
           




Oro grande per “Letter mail”
16 Nov 2010 18:46 - NOTIZIE DA VACCARI
Mentre il catalogo “Vaccari” ha ottenuto l’oro. Quattro i titoli italiani presenti alla manifestazione di Patrasso, tutti proposti dalla società vignolese
La manifestazione greca ha accolto anche una sezione di letteratura
La manifestazione greca ha accolto anche una sezione di letteratura

Soltanto Vaccari srl, dall’Italia, ha raccolto la sfida di “Patraphilex”, l’esposizione filatelica panellenica ospitata a Patrasso tra il 6 ed il 14 novembre.

Quattro i libri che la società vignolese ha proposto, uno dei quali, il “Letter mail from and to the Old Italian States 1850-1870”, ha raggiunto quasi i vertici della classifica generale, ottenendo 92 punti, l’oro grande e il premio speciale. E primeggiando nella sua categoria.

Ad 85 punti, quindi all’oro semplice, è giunto il “Vaccari 2008-2009 - Francobolli e storia postale - Trattato storico e catalogo con valutazioni” (settimana prossima debutterà la nuova edizione 2011-2012), mentre 75 punti, livello equivalente al vermeil, sono stati riconosciuti con pari merito a “211 Days in space - Anatoli N.Berezovoy - The diary, mail and history” ed a “Campioni del mondo - I francobolli dei Paesi organizzatori e vincitori dei Mondiali di calcio 1930-2006”.

Oltre alla letteratura, la manifestazione greca accoglieva collezioni di filatelia tradizionale, storia postale, interi, fiscali, tematica, maximafilia, un quadro, giovanile ed “open”; una settantina, complessivamente, i titoli in gara.

Sotto teca è finito pure il materiale della Fondazione che porta il nome di Danny Spungen, il più ampio insieme, per la prima volta uscito dagli Stati Uniti, di documenti e storia postale riguardante il periodo 1940-1945 negli aspetti bellici come in quelli persecutori.

I quattro titoli, editi da Vaccari srl, che hanno rappresentato l'Italia
I quattro titoli, editi da Vaccari srl, che hanno rappresentato l'Italia
Il volume dedicato alla posta ottocentesca
La nuova edizione del catalogo dovuto a Paolo Vaccari; debutterà settimana prossima
La manifestazione: la versione inglese del sito
Tutti i risultati (file pdf in inglese)
           


Tornano i personaggi Disney in chiave filatelica
16 Nov 2010 16:39 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Ripresa e raccolta in un unico volume la saga pubblicata nel 1973 in dieci puntate da “Topolino”
La copertina del “Tesori Disney” n°8
La copertina del “Tesori Disney” n°8

Torna l’avventura filatelica con Zio Paperone, Topolino e gli altri personaggi della banda ideata da Walt Disney. Pubblicata a puntate dall’8 aprile 1973 per accompagnare una iniziativa di proselitismo in favore dei giovani lettori, ora è stata raccolta nel volume n°8 del trimestrale “Tesori Disney” (274 pagine a colori, 9,90 euro).

Unica è la storia, suddivisa come all’epoca in dieci racconti, adesso però proposti in successione sotto il titolo “Il segreto del totem decapitato”. L’obiettivo è scoprire cosa si nasconde dentro alla reliquia dei pellerossa e capita di addentrarsi nel mondo postale. Ad esempio con “Topolino e il quiz del francobollo bis”, dove una lettera di Paperon de’ Paperoni inviata a Pippo cela, sotto la carta valore, l’immagine del miliardario, una eloquente traccia per risolvere il mistero. Più frequenti i richiami in “Paperino e la matematica filatelica”: Qui, Quo e Qua hanno venduto un 5 centesimi rosa delle isole “Barbudos” -il riferimento è al “Gronchi rosa”-ad un commerciante. Poco dopo lo sfortunato zio scansafatiche, al lavoro da un notaio per guadagnare qualche soldo, scova un rarissimo 25 centesimi della medesima serie. Nella storia si inseriscono lo stesso Paperone e Rockerduck, che si contendono il “Primo campionato mondiale filatelico”.

L’edizione è arricchita da approfondimenti e dettagli, curati da Luca Boschi ed Alberto Becattini, che permettono di scoprire anche qualche precedente. “Sin dagli anni Cinquanta, il tascabile «Topolino», assieme agli «Albi della rosa» e ad altri giornali a fumetti, più o meno disneyani, pubblica con regolarità inserzioni per l’acquisto di francobolli da effettuarsi per posta”. Alla quale si aggiunge una rubrica specifica, poi chiamata “Francobolli, che passione!”. Quindi viene rammentata l’iniziativa con cui il periodico, a partire dal 25 aprile 1971, regala le produzioni emesse da San Marino il 22 dicembre 1970, replicando negli anni Ottanta, quando utilizza le seriette proposte da numerosi altri Paesi.

E non basta... “Nello sterminato cast disneyano c’è anche un collezionista di francobolli, il ricco Fila Telico (Philo T.Ellic), creato da Carl Barks nel 1952”. In seguito -ecco il progetto del 1973- “i lettori di «Topolino» ne raccolgono l’eredità culturale per accaparrarsi ben altri francobolli. Sono «rettangolini zigrinati» in lega di alluminio dorato, i gioielli della cosiddetta «Operazione quack»... Raccoglierli tutti è un imperativo categorico e, nel frattempo, si leggono i capitoli di una saga che, a turno, presenta come protagonisti i personaggi effigiati (da Marco Rota) nei piccoli bassorilievi luccicanti”. L’obiettivo di allora, concretizzato con “una campagna stampa più consistente del solito”, è “raggiungere il grande pubblico, non solo quello dei giovani lettori, ma anche quello dei collezionisti adulti”.

Manca, invece, il riferimento ad iniziative ancora più antiche, come il concorso del 1938.

Due delle pagine interne dai richiami postali e filatelici
Due delle pagine interne dai richiami postali e filatelici
Il concorso del 1938 ricordato da “Vaccari news”
Tra le recenti citazioni dentellate: il francobollo belga…
…e una delle serie statunitensi
           




Cartoline d’artista, ma anonime. E benefiche
16 Nov 2010 11:16 - APPUNTAMENTI
L’iniziativa in questi giorni a Londra, organizzato dal Royal college of art. È “Rca secret 2010”
L’iniziativa si sta svolgendo a Londra
L’iniziativa si sta svolgendo a Londra

Prendete un migliaio di artisti, designer, illustratori o anche allievi appena congedati dalle scuole di specializzazione; fategli fare delle opere formato cartolina, che firmeranno soltanto sul retro.

Poi tutto quanto verrà proposto in una mostra benefica, avendo cura di celare i nomi degli autori, così che gli acquirenti non si facciano influenzare nelle loro scelte. Solo al momento della cessione scopriranno chi ha realizzato l’opera che li ha colpiti.

Tutto questo è “Rac secret 2010”, mostra annuale proposta a Londra (Kensington Gore) fino al 19 novembre dal Royal college of art. Che ha coinvolto, fra gli altri, personalità dal calibro di Tracey Emin, Grayson Perry, Yoko Ono, Jake Chapman, Olafur Eliasson, Yinka Shonibare, sir Peter Blake, John Baldessari; stilisti come Manolo Blahnik, Mary Quant e sir Paul Smith; l’animatore Nick Park; il fotografo David Bailey.

Le cartoline verranno vendute in sala il 20 novembre a 45,00 sterline cadauna, e ogni interessato potrà acquistarne un massimo di quattro. Stando alle esperienze precedenti, annunciate file e lotteria; i fondi raccolti serviranno ad aiutare la struttura organizzatrice dell’evento.

In mostra centinaia di opere formato cartolina con nomi famosi e non, volutamente celati per non influenzare l’acquirente
In mostra centinaia di opere formato cartolina con nomi famosi e non, volutamente celati per non influenzare l’acquirente
I dettagli (sito in inglese)
           


Questa razionalizzazione non piace neanche ai sindacati
16 Nov 2010 01:26 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Secondo le sei più importanti organizzazioni, il ministero “ha comminato sanzioni a diverse filiali di Poste per il mancato rispetto degli orari di apertura al pubblico”
Uffici chiusi: il problema ha diverse facce
Uffici chiusi: il problema ha diverse facce

Non solo i privati cittadini e gli Enti locali che vogliono rappresentarli. La riduzione del servizio non piace neanche ai sindacati. Le sei maggiori organizzazioni, Slp-Cisl, Slc-Cgil, Uil poste, Failp-Cisal, Confsal comunicazioni e Ugl comunicazioni, hanno infatti sottoscritto un altolà formale.

“Ci giungono -si legge nel documento, che offre una lettura differente del problema- numerose segnalazioni da diverse regioni, tra le quali il Piemonte, di iniziative aziendali di razionalizzazione delle attività e degli orari/giorni di apertura degli uffici postali sul territorio”.

In tali circostanze l’azienda concorda direttamente con le Amministrazioni locali gli interventi ed i calendari da attuare, “in maniera unilaterale e senza il previsto coinvolgimento del sindacato”. Quest’ultimo, come contemplato dall’articolo 2 del contratto collettivo nazionale di lavoro,“è l’unico soggetto con il quale è prevista la contrattazione a riguardo”.

E non è finita, perché -prosegue la nota- la società “adduce che gli interventi in questione sono eseguiti in conseguenza di un piano deliberato dal ministero dello Sviluppo economico, mentre alle scriventi risulta che lo stesso ministero ha comminato sanzioni a diverse filiali di Poste per il mancato rispetto degli orari di apertura al pubblico”.

Ecco perché i rappresentanti dei lavoratori hanno richiesto “l’immediata sospensiva delle iniziative di razionalizzazione, in attesa di affrontare il tema”.

Complessivamente si tratterebbe di 334 sedi che vedrebbero tagliato l’orario di apertura (da uno a quattro giorni) e di 7 chiusure.

Enti locali ed orari: così nel Grossetano…
…le proteste a Cuneo…
…il caso di Ladispoli
           




L’“Arte povera” secondo il Liechtenstein
15 Nov 2010 18:40 - DALL'ESTERO
Tre opere di altrettanti autori citati nella serie uscita oggi nel Principato

Parla decisamente italiano la serie predisposta per oggi dal Liechtenstein, dedicata al Kunstmuseum del Principato, realtà culturale specializzata nel settore moderno e contemporaneo.

L’istituzione ha sempre voluto puntare non soltanto sui nomi consacrati, ma ha scelto di seguire anche i nuovi, magari protagonisti di correnti e concetti in divenire. Non è un caso se la principale collezione pubblica riguardante l’“Arte povera”, il movimento nato a Roma e in Italia Settentrionale nella seconda metà degli anni Sessanta, sia qui ospitata.

I tre francobolli richiamano le opere di altrettanti autori, scelti tra gli interpreti più noti di tale forma espressiva, che impiega materiali quotidiani e spesso considerati senza valore, così da ridurre la distanza tra l’opera e il pubblico, oltrepassare lo steccato che separa l’arte dalla vita, migliorare la percezione di quanto realizzato.

Nell’1,00 franco figura “Normale e anormale” del torinese Alighiero Boetti (1940-1994), coloratissimo ricamo realizzato dalle donne afgane su sua indicazione. Il 2,20 propone “Testa” della concittadina Marisa Merz (classe 1931), grossolana scultura che si avvale di argilla, gesso e pasta da modellare e poi dipinta. Nel 3,60, infine, viene citato un lavoro senza titolo in acciaio, carbone e filo di ferro dovuto al greco Jannis Kounellis (1936).

I tre francobolli dedicati al movimento artistico nato in Italia mezzo secolo fa
I tre francobolli dedicati al movimento artistico nato in Italia mezzo secolo fa
Il sito del Museo (in tedesco ed inglese)
Alighiero Boetti versione postale in mostra: a Napoli...
...e a Ciriè
           


Tanti gli impegni ancora sul tavolo del Governo
15 Nov 2010 13:01 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Contratto di programma, liberalizzazione, Autorità garante non sono che alcuni dei dossier in sospeso. Ed oggi i quattro rappresentanti di Futuro e libertà hanno presentato le proprie dimissioni
Pure l'ombra… postale si staglia su palazzo Chigi
Pure l'ombra… postale si staglia su palazzo Chigi

Anche dal punto di vista postale, quello corrente è un periodo impegnativo, sul quale è caduto il macigno del ritiro dalla compagine governativa dei quattro rappresentanti di Futuro e libertà, Antonio Buonfiglio, Roberto Menia, Andrea Ronchi e Adolfo Urso, quest’ultimo viceministro dello stesso dicastero allo Sviluppo economico, dove si è occupato di commercio estero.

Tra gli obiettivi vi è, infatti, il passaggio nelle commissioni parlamentari del contratto di programma sottoscritto l’11 novembre tra il ministro Paolo Romani, nominato al vertice con il decreto pubblicato in “Gazzetta ufficiale” il 6 ottobre, e l’amministratore delegato di Poste, Massimo Sarmi.

E non solo, visto che manca appena un mese e mezzo al fatidico 1 gennaio 2011, ultimo giorno utile per completare la liberalizzazione. Sempre che non venga richiesta (e da Bruxelles concessa, sebbene negli ultimi mesi abbia sollecitato Roma e altre capitali ritardatarie a provvedere per tempo) una proroga, come alcune voci danno per possibile.

Sul tavolo figurano ulteriori dossier scottanti. Come la creazione di un’Autorità indipendente dall’Esecutivo che monitori il comparto: nonostante i suggerimenti avanzati a febbraio dal garante dell’Antitrust, Antonio Catricalà, di affidare l’incarico all’Agcom, sembra che l’orientamento sia creare una struttura specifica. Della quale, però, nulla di ufficiale è stato rivelato: fonti specializzate danno come prossimo il decreto legislativo.

Senza dimenticare il controllo di Poste italiane: il 30 giugno è stato annunciato che anche il 35% del pacchetto azionario in mano alla Cassa depositi e prestiti passerà al ministero dell’Economia e delle finanze, ed ora sarebbero in corso le trattative per definire l’operazione.

E senza dimenticare la Banca del Mezzogiorno, voluta dal Governo e il cui avvio dovrebbe essere suggellato dall’acquisto, da parte di Poste e Icrrea holding, di Mediocredito centrale, attualmente in mano a Unicredit (gli ambienti economici indicano un possibile sblocco verso la fine di questo mese, mentre il progetto dovrebbe diventare operativo agli inizi dell’anno prossimo). Una strana scelta -ha commentato poco tempo fa sul “Sole 24 ore” Franco Debenedetti. “Mentre in tutto il mondo i Governi che nel dopo Lehman erano intervenuti nel capitale delle banche si affrettano a uscirne, il nostro Governo, che non aveva dovuto farlo nel momento del panico, compera una banca attraverso le Poste, che così diventano banca a tutti gli effetti. Mentre la Germania procede nella privatizzazione delle Poste, e lì l’acquirente è una banca privata, da noi la marcia è contromano”.

Anche il terzo mandato dello stesso amministratore delegato è verso il suo termine naturale (scadrà in primavera), e dietro gli sportelli si sono già scatenate le ipotesi: sarà riconfermato ancora una volta oppure verrà scelto un altro manager, con tutto quanto ciò implica?

La firma del contratto di programma; era l'11 novembre
Autorità garante: la disponibilità dell'Agcom
L'annunciata uscita della Cassa depositi e prestiti dalla proprietà di Poste italiane
           




Oggi pure l’interpretazione di Bucarest
15 Nov 2010 10:55 - DALL'ESTERO
I dettagli della serie natalizia definita con il Vaticano. Novant’anni fa i primi passi per arrivare al Concordato

L’interpretazione vaticana della serie natalizia, presente fra quelle al debutto oggi, propone due francobolli in fogli e in carnet autoadesivi: il 60 centesimi con “La nascita di Gesù”, dipinta dal romeno Gheorghe Tattarascu (1820-1894), e il 65 dedicato alla “Natività ed Adorazione dei pastori”, copia risalente alla scuola dello spagnolo Bartolomé Esteban Pérez Murillo (1618-1682).

Sono gli stessi soggetti scelti da Bucarest per la propria versione della congiunta, trasformati in cartevalori da 1,00 e 3,10 lei, al contestuale debutto. Disponibili in confezioni da quattro con il bordo di sinistra illustrato o da otto pezzi con un’etichetta.

Il 2010 -precisano dal Paese balcanico- è il novantesimo anniversario dall’apertura del confronto per arrivare al Concordato con la Santa Sede. Nel 1920, infatti, Dimitrie C.Penescu divenne il primo emissario straordinario e ministro plenipotenziario che presentò le proprie lettere credenziali. Per rendere stabili le relazioni fra le parti, però, bisognò attendere fino al 1927, così da permettere la riorganizzazione della Chiesa cattolica di rito latino. E molto più tempo sarebbe passato affinché un pontefice raggiungesse la stessa Romania. Avvenne tra il 7 ed il 9 maggio 1999, quando Giovanni Paolo II incontrò, fra l’altro, il patriarca Teoctist, come ricorda la serie locale distribuita il primo giorno dell’esperienza.

La versione romena della congiunta natalizia (ne esiste una seconda in cui otto francobolli uguali sono associati ad una vignetta)
La versione romena della congiunta natalizia (ne esiste una seconda in cui otto francobolli uguali sono associati ad una vignetta)
La serie da oltre Tevere
Tutte le emissioni vaticane di oggi
           


La congiunta con Tel Aviv presentata al pontefice
15 Nov 2010 00:32 - VATICANO
Alla cerimonia hanno partecipato le delegazioni di Vaticano e Israele. I francobolli da oggi in vendita

I collezionisti vedranno dal vivo solo oggi, giorno di emissione, la serie dedicata ai viaggi compiuti lo scorso anno da Benedetto XVI. Ma il pontefice l’ha già esaminata nel corso di un incontro svoltosi il 3 novembre. Dedicato, in particolare, alle due versioni della congiunta con Israele, raccolte in un quadro: il 65 centesimi realizzato oltre Tevere e il 4,20 shekel prodotto da Tel Aviv, anch’esso in vendita dal 15 novembre.

Alla cerimonia hanno partecipato una delegazione dello Stato della Città del Vaticano ed una di Israele. Da una parte, dunque, il presidente, il segretario generale e il vice segretario generale del Governatorato, ossia il cardinale Giovanni Lajolo, l’arcivescovo Carlo Maria Viganò e il vescovo Giorgio Corbellini, accompagnati dal capo dell’Ufficio filatelico e numismatico, Pier Paolo Francini, e dal suo aiutante, Mauro Olivieri.

Dall’altra, l’ambasciatore di Israele presso la Santa Sede Mordechay Lewy e, in rappresentanza di Israel post, l’amministratore delegato e presidente Avi Hochman, il presidente del consiglio dei direttori Sasi Shilo, il direttore del servizio filatelico Yaron Razon.

Un momento della presentazione: a sinistra si vedono Pier Paolo Francini e, dietro, Mauro Olivieri, entrambi dell'Ufficio filatelico e numismatico vaticano. A destra del pontefice vi è la delegazione israeliana: i rappresentanti di Israel post, Avi Hochman, Sasi Shilo e Yaron Razon, quindi l'ambasciatore Mordechay Lewy
Un momento della presentazione: a sinistra si vedono Pier Paolo Francini e, dietro, Mauro Olivieri, entrambi dell'Ufficio filatelico e numismatico vaticano. A destra del pontefice vi è la delegazione israeliana: i rappresentanti di Israel post, Avi Hochman, Sasi Shilo e Yaron Razon, quindi l'ambasciatore Mordechay Lewy
Da oggi in vendita la serie vaticana per i viaggi del papa…
…e l'esemplare firmato da Tel Aviv
La delegazione israeliana quando presentò a Benedetto XVI i personalizzati
           




Rosario Abate e Giorgio Apostolo raddoppiano
14 Nov 2010 01:03 - LIBRI E CATALOGHI
Torna, rielaborato, arricchito da altre immagini e con il doppio testo italiano ed inglese, il volume “Caproni nella Prima guerra mondiale”
L'opera conta 300 pagine
L'opera conta 300 pagine

Dopo quarant’anni ritorna, arricchito da altre immagini (complessivamente sono 175), dodici tavole a colori e con il testo in parte rielaborato e modificato ed ora proposto sia in italiano sia in inglese, consapevoli che l’argomento possa interessare non solo un pubblico nazionale. È il “Caproni nella Prima guerra mondiale”, di Rosario Abate e Giorgio Apostolo (300 pagine, 45,00 euro), ultimo entrato nella collana “Appuntamento con la storia” di Vaccari srl.

Un libro esaurito da tempo, dice oggi lo stesso Apostolo, situazione che ha indotto a rimetterci mano. L’idea di partenza è stata “raccogliere in un volume le tappe più significative dello sviluppo degli aerei da bombardamento italiani: un doveroso omaggio a Gianni Caproni, mirabile costruttore di quelle prime ali, ma anche a tutti gli aviatori italiani che hanno scritto indimenticabili pagine di eroismo”.

Pagina dopo pagina, vi figurano i fatti più importanti che hanno portato alla nascita e allo sviluppo di tali mezzi e sono indicate le loro principali caratteristiche tecniche. Ampio respiro è stato dato alla documentazione fotografica, perlopiù inedita, che meglio di ogni altra cosa illustra l’evolversi dei biplani e dei triplani di quella che è stata una grande azienda nazionale, il cui nome riecheggia ancora.

“Descrive la storia completa -precisa il giornalista Maurizio Pagliano, che ha seguito l’intero progetto editoriale- del complesso velivolo tutto made in Italy, dalla fase di progettazione alla realizzazione del prototipo, dai risultati dei primi test di volo fino all’accettazione da parte dell’amministrazione militare, passando poi all’impegnativa fase della produzione industriale e infine all’impiego operativo delle varie versioni”.

La prefazione è dovuta a Giovanni, Maria Fede e Umberto Caproni di Taliedo, tre dei sette figli dell’ingegnere che ha fondato l’azienda. I quali definiscono il saggio come “la prima ponderosa opera espressamente dedicata a uno dei grandi esempi di produzione in serie di un plurimotore da bombardamento, divenuto famoso in tutto il mondo”.

Il brevetto originale del trimotore Caproni e il “Ca 36M 25811” fotografato a Dayton (Ohio) nel 1990 dopo il restauro
Il brevetto originale del trimotore Caproni e il “Ca 36M 25811” fotografato a Dayton (Ohio) nel 1990 dopo il restauro
La scheda con l'indice e gli altri approfondimenti
La presentazione di mercoledì scorso
Le iniziative marcofile per il centenario del biplano “Ca 1”
           


Parigi, i tanti sistemi per aggirare l’assedio prussiano
13 Nov 2010 18:17 - APPUNTAMENTI
Li ha illustrati oggi pomeriggio Edoardo Paolo Ohnmeiss, durante la conferenza “Parigi 1870: l’ingegno contrastò il blocco postale”
Il francobollo emesso il 16 gennaio 1971 dalla Francia
Il francobollo emesso il 16 gennaio 1971 dalla Francia

I “ballon monté”, cioè i palloni guidati, non furono che uno dei mezzi individua per far uscire, fra il 19 settembre 1870 e il 28 gennaio 1871, i messaggi dalla Parigi assediata a causa dei prussiani. È stato il sistema più noto, e a posteriori rivelatosi più funzionale, ma occorre elencarne degli altri.

Lo ha ricordato oggi pomeriggio lo studioso Edoardo Paolo Ohnmeiss alla conferenza “Parigi 1870: l’ingegno contrastò il blocco postale”, organizzata a Milano dall’Associazione italiana di storia postale.

Innanzi tutto ci furono i contrabbandieri che, dietro un congruo compenso, si impegnavano ad oltrepassare le linee. Un incarico rischioso, perché se venivano bloccati con le missive in tasca finivano davanti al plotone di esecuzione, e qualcuno morì in tal modo. Per aggirare i blocchi, percorrevano magari le catacombe che caratterizzano il sottosuolo urbano, mentre altri preferivano nuotare nella Senna. Le lettere occultate -ha precisato l’esperto- si riconoscono in quanto non portano l’annullo di arrivo: per motivi di sicurezza i corrieri andavano direttamente nella casa del destinatario, senza affidare il recapito al servizio ufficiale. Un altro espediente utilizzato era sfruttare i belgi che si erano messi a disposizione dei tedeschi per i vettovagliamenti.

Più noto è il sistema delle “boule de Moulins”, la località a monte di Parigi da dove tali contenitori in zinco riempiti di biglietti venivano gettati tra i flutti con la speranza che potessero rotolare sotto il pelo dell’acqua e raggiungere la città. L’idea, invece, non funzionò ed alcune di queste “palle” vennero recuperate mesi e anni dopo (l’ultima, il 14 aprile 1982!).

Tra le alternative figurano i piccioni viaggiatori, per i quali si scelsero due strade: la prima era applicare un piccolo contenitore con testi microfilmati sotto la testa (ma agli uccelli dava fastidio e cercavano con il becco di toglierlo), la seconda dietro la coda.

Infine, eccoli, i palloni. Sessantasette, l’ultimo dei quali, il “Général Cambronne”, a stigmatizzare la sconfitta: venne spedito proprio il 28 gennaio. Il mezzo permise, con un buon esito, di fare uscire dalla Ville Lumière i dispacci affidandoli alla volontà del vento (si tentò anche il percorso inverso, ma fece cilecca); uno, il “Ville d’Orléans”, finì addirittura in Norvegia. “L’accordo di Nadar e dei suoi soci Dartois e Duruof -si tratta di pseudonimi- con le Poste -ha spiegato Edoardo Paolo Ohnmeiss- era che queste ultime avrebbero formalizzato un contratto vero e proprio se due prove fossero andate bene, e così fu. Rappresenta il primo invio di posta aerea del mondo, mentre quando i prussiani si accorsero della trovata e chiesero alla Krupp di fornire armamenti adeguati con cui abbatterli, originarono il primo caso di contraerea”. Alle comunicazioni, in genere di piccolo formato e su carta leggerissima, si aggiungevano altri oggetti, come le lettere-giornale “La gazette des absents”, stampate da una parte e con testi liberi dall’altra.

“La conferenza -ha commentato alla fine il presidente dell’Aisp, Angelo Simontacchi- dimostra quello che intendiamo fare attraverso questi appuntamenti”.

Edoardo Paolo Ohnmeiss oggi pomeriggio durante la sua relazione
Edoardo Paolo Ohnmeiss oggi pomeriggio durante la sua relazione
Le attività dell'Aisp e gli incontri
Comunicare da Parigi accerchiata, il libro di riferimento
           




Crisi - Sorpresa, le spedizioni hanno ripreso quota
13 Nov 2010 01:48 - DALL'ESTERO
A rivelarlo è l’Unione postale universale, che sull’argomento ha commissionato uno studio
Il traffico postale ha ricominciato a crescere
Il traffico postale ha ricominciato a crescere

Il traffico, ma anche gli incassi, dei pacchi, del corriere espresso e della posta tradizionale risalgono. A sostenerlo è l’Unione postale universale, secondo la quale ci si sta riprendendo dopo che a metà del 2009 si sono toccati i punti più bassi dagli anni Trenta del secolo scorso.

È l’estrema sintesi di una ricerca svolta con una ventina di operatori fra i più importanti al mondo. Insieme trattano l’80% dei volumi di corriere (oltre 350 su 438 miliardi di pezzi trasportati) e generano il 60% delle entrate globali (324 miliardi di dollari nel 2008).

Dati trimestrali 2009 e 2010 alla mano, pacchi e corriere espresso testimoniano l’inversione di tendenza. “Questi segmenti -dice l’economista dell’Upu che ha condotto l’inchiesta, José Ansón- mostrano segni di ripresa molto positivi”. La seconda area, in particolare, certifica il rilancio del commercio internazionale, dopo la caduta registrata lungo il 2008 e per buona parte del 2009.

Un po’ diverso è il ragionamento per la posta a lettere, che comprende i plichi fino ai due chili di peso e che per un operatore medio vale tra il 40 ed il 60% delle sue entrate globali. Il declino nel regime interno è rallentato dalla fine del 2009, e a metà del 2010 i volumi sono ritornati agli stessi livelli di prima della crisi, quando si abbassavano in media del 2% l’anno. Comparando il secondo trimestre 2009 (il momento di massimo picco negativo) con l’analogo periodo del 2008, il settore ha registrato un calo del 12%, pari a 13 miliardi di oggetti. Per dare un esempio, in dodici mesi la Francia distribuisce 17 miliardi di plichi.

Il calo nelle lettere non è comunque omogeneo. In certi Paesi in sviluppo o nelle economie emergenti l’ambito ha resistito meglio rispetto alle aree industriali e in alcune situazioni ha continuato a crescere. “Sembra essere il caso -precisa l’esperto- delle realtà che sono riuscite ad integrare efficacemente gli aspetti fisico, elettronico e finanziario della rete postale e ad utilizzare le nuove tecnologie per migliorare i servizi esistenti e crearne di nuovi”.

L’indagine ha preso in considerazione anche i flussi economici. Il corriere espresso interno ed internazionale nel secondo trimestre 2010 è cresciuto del 27% rispetto all’analogo periodo del 2009 (considerando solo i rapporti nazionali, +8%).

Stabili, invece, gli incassi con le lettere, nonostante il trend negativo dei volumi (-16,8% tra il secondo trimestre del 2010 e del 2009). Questo perché i singoli plichi risultano più pesanti e dunque costa di più spedirli. “Le nostre più recenti analisi dimostrano che oggi ogni chilo di corrispondenza comprende in media 12,48 oggetti, rispetto ai precedenti 14,64. C’è stato dunque un cambio brusco nei contenuti: dobbiamo studiare tale fenomeno, ma la situazione potrebbe essere spiegata, ad esempio, con la crescita del commercio elettronico, il calo degli invii di transazione come fatture ed estratti conto, lo sviluppo dei cataloghi per le campagne di marketing diretto”.

La situazione, due mesi fa, secondo il direttore generale dell'Upu, Edouard Dayan
La posta nell'era di internet; le riflessioni di Massimo Sarmi
Nel settembre 2009 l'appello dei sindacati italiani
           


La Mano nera su Palermo
12 Nov 2010 20:03 - LIBRI E CATALOGHI
Nel libro di Vincenzo Prestigiacomo il richiamo alle missive minatorie d’antan
Il libro offre richiami postali
Il libro offre richiami postali

“Le lettere estorsive cadono a pioggia sulla città. Le famiglie intimidite appartengono alla nobiltà e all’imprenditoria. Da Monreale una sedicente banda, che si firma «La morte di sicari», invia una missiva al barone Salvatore D’Onufrio, proprietario di palazzo Castrone di S.Ninfa di corso Vittorio Emanuele: «Se sabbato non mandati 20000 vi tagliamu appezzi a voi e tutta la vuostra famiglia. I piccioli sannu a mettiri dintra un granni coppu ri carta e fallu truvari all’unnici ri mattina accantu a funtana supra mezzumurriali. Stati attentu a nun chiamari aiutu di sbirri. Siti avvirtiti». Seguono tre croci e la scritta: «ecco la morte di sicari». Trascorre una settimana e al barone arriva una seconda lettera più sgrammaticata della prima: «Voscenza avvi ha scussari. Sgarraiu e chiedu pirdonu. A voscienza nuddu ci avi a tucari un pilu»”. Un cambio di progetto, dunque, per il probabile intervento di qualche potente.

Datano 1897 due richiami postali (particolarmente significativi, poiché tali richieste, in genere, venivano distrutte per non lasciare tracce) raccolti nel libro “Vita mondana e Mano nera nella Palermo della Belle époque” di Vincenzo Prestigiacomo (160 pagine, 12,00 euro, Nuova Ipsa editore).

Il volume coglie, documentandola, l’immagine di una città che vive lo sfarzo dell’eleganza e dei sontuosi ricevimenti nelle dimore settecentesche. È il ritratto di una nobiltà che accoglie regnanti e magnati dell’alta finanza organizzando cene e feste da ballo, ma che contrasta con la miseria dei vicoli collocati intorno alle case patrizie. Città dalle mille contraddizioni ma affascinante, dove vivono allegramente politici corrotti appoggiati da una mafia spietata che spedisce “lettere di scrocco” alle casate più facoltose.

Le due buste dai tratti incerti risalgono al 1897 e contenevano “lettere di scrocco”. La prima è stata tassata per 20 centesimi, probabilmente per il maggior peso riscontrato
Le due buste dai tratti incerti risalgono al 1897 e contenevano “lettere di scrocco”. La prima è stata tassata per 20 centesimi, probabilmente per il maggior peso riscontrato
Il recente francobollo per Joe Petrosino
           




Il Grossetano si oppone alle chiusure
12 Nov 2010 16:16 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Pure il Coordinamento regionale dei piccoli comuni dell’Anci Toscana contesta le scelte di Poste italiane
Pure nel Grossetano incombe il problema chiusure
Pure nel Grossetano incombe il problema chiusure

“Ancora una volta la direzione provinciale di Poste italiane di Grosseto si distingue per l’adozione di provvedimenti a senso unico che non tengono assolutamente conto delle necessità delle comunità locali”. Così si esprime il Coordinamento regionale dei piccoli comuni dell’Anci Toscana, assicurando “pieno sostegno e solidarietà” alle amministrazioni comunali e ai cittadini della zona, colpiti da una nuova serie di tagli agli sportelli.

“Emblematiche, a questo riguardo, sono le decisioni di chiudere tre uffici postali nei comuni di Scarlino, Monterotondo e Civitella Paganico che si accompagnano ad una raffica di riduzioni delle aperture in ben dodici comuni. Ma sul tappeto ci sono altre situazioni, come quella paradossale creata da Poste italiane a San Quirico di Sorano”.

A tali provvedimenti -continua la protesta- “si accompagnano ripetuti disservizi nella distribuzione della posta che potrebbero accentuarsi perché sono previsti accorpamenti delle zone... e una probabile diminuzione anche del numero dei postini. Siamo in presenza dunque di una situazione assolutamente pesante che richiede... una forte iniziativa da parte della Regione Toscana a fianco dei Comuni per impedire un’indiscriminata penalizzazione di aree che già scontano difficoltà e carenze nella presenza dei servizi di interesse pubblico”.

Da Poste italiane -contattata da “Vaccari news”- preferiscono non commentare.

Toscana, l’atteggiamento dell’Uncem
           


Francobolli e presepi, insieme
12 Nov 2010 10:22 - APPUNTAMENTI
La piccola mostra visitabile, fino al 17 novembre, allo spazio filatelia di Trieste

Non il classico presepe, o perlomeno, non solo quello. Trieste Centro sottolinea il Natale con un piccolo percorso che associa la greppia, la stalla ed i personaggi della tradizione con francobolli che in qualche modo li richiamano.

Due, in particolare, i dentelli italiani protagonisti: il 120 lire del 22 novembre 1980, che ritrae una sacra rappresentazione realizzata nel XVI secolo da Federico Brandani, e il 60 centesimi uscito il 28 ottobre 2006 con l’“Adorazione dei magi” dipinta da Jacopo Bassano (circa 1517-1592). Scelti ed abbinati ai modellini tridimensionali dagli appassionati che fanno capo all’associazione “Amici del presepe”, guidata da Giuseppe Castagnaro.

Insieme ad altri allestimenti, sono collocati nello spazio filatelia cittadino, ospitato nel complesso di piazza Vittorio Veneto 1 ma con entrata da via Galatti 7/d. La visita, gratuita, sarà possibile fino a mercoledì 17 novembre nell’orario 8.30-13.30.

Il richiamo ai francobolli natalizi associato ai presepi: succede allo spazio filatelia di Trieste
Il richiamo ai francobolli natalizi associato ai presepi: succede allo spazio filatelia di Trieste
Nello stesso edificio la mostra “Cani e sanità attraverso rare cartoline del passato”
Lo spazio filatelia triestino, attivo da un anno
L'emissione 2010 che l'Italia ha consacrato al Natale
           



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