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quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
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  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
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“Un Natale pieno di serenità”
17 Dic 2010 00:25 - NOTIZIE DA VACCARI
Gli uffici di Vaccari srl resteranno chiusi dal 24 dicembre al 9 gennaio. Alla ripresa, il primo appuntamento sarà con il listino di vendita a prezzo netto

Un paio di settimane di chiusura (calendario alla mano, dal 24 dicembre al 9 gennaio compresi; le spedizioni riprenderanno dal giorno 12), e poi si ricomincia...

“Innanzi tutto -anticipa il presidente della società, Paolo Vaccari- porgiamo i nostri migliori auguri alla clientela ed ai lettori per un sereno periodo di feste ed un guizzante 2011. In questo periodo «Vaccari news» continuerà come d’abitudine a monitorare il settore. Nel frattempo, a livello aziendale metteremo a punto le nuove proposte che contiamo di lanciare molto presto”.

A cominciare dal listino di vendita a prezzo netto, riguardante Antichi Stati, Regno e Repubblica, che sarà pronto entro fine gennaio. “Contemporaneamente alle attività editoriali, stiamo lavorando per la prossima asta, già fissata al 7 maggio. Sarà un’altra sessione significativa, per la quantità e la qualità del materiale immesso sul mercato. Com’è, d’altro canto, nelle nostre tradizioni”.

Due settimane di chiusura per la società
Due settimane di chiusura per la società
Regali natalizi: reperti classici e materiale in promozione
La sezione dedicata alla storia postale
Tutta l'editoria a portata di mano
           


Dall’Accademia collezionismo, storia postale e mercato
16 Dic 2010 20:24 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Il nuovo numero di “Storie di posta” apre con tre corsivi, firmati da Franco Filanci, Enrico Veschi e Paolo Deambrosi. E poi...
In copertina, un richiamo ad Alfons Maria Mucha, nato un secolo e mezzo fa
In copertina, un richiamo ad Alfons Maria Mucha, nato un secolo e mezzo fa

Meno pagine (112 al posto di 176) rispetto al numero dell’esordio ma anche un prezzo inferiore (14,00 euro in luogo di 18,00) e soprattutto la conferma che il periodico diventa semestrale, con uscite abbinate alle “Veronafil”. È il secondo volume della nuova serie di “Storie di posta”, ora edita dall’Unificato. Al solito curata da Franco Filanci e Clemente Fedele per conto dell’Accademia italiana di filatelia e storia postale e, proprio per questo, garantita nei contenuti.

Addirittura tre i corsivi che aprono la rivista, così da “toccare collezionismo, servizio postale e mercato con la dovuta autorevolezza”. Sono firmati dal presidente del sodalizio, sempre Franco Filanci (secondo il quale la filatelia non è affatto in crisi ma, come in tutte le cose, cambia, e a cambiare è il modo stesso di collezionare), dallo storico dirigente delle Poste di età ministeriale Enrico Veschi (che ha ricordato come nell’ultimo decennio del XIX secolo “in alcune grandi città le distribuzioni giornaliere erano addirittura sei” e ancora agli inizi degli anni Sessanta del XX il postino passava due volte), dal direttore responsabile delle edizioni Unificato, Paolo Deambrosi (“oggi il catalogo dei francobolli è diventato il nuovo pianista del Far west. Tanti cowboy trovano facile addossargli il peso di un difficile momento di congiuntura” e... vorrebbero sparargli).

Cinque gli articoli, che spaziano su argomenti a tutto tondo: “Pane, obbiadino o ceralacca?” (di Clemente Fedele e Federico Borromeo), “Modello poste” (Franco Filanci), “I soccorsi arrivano in posta” (Luigi Ruggero Cataldi), “In cauda mysterium” (Marcello Manelli) e “Quei «rabeschi» del Giusti” (Francesco Luraschi). Cui si aggiungono le rubriche: “Spunti & appunti” (Franco Filanci), “Cronache d’altri tempi” (Enrico Bertazzoli), “A futura memoria” (Danilo Bogoni), “Il club dell’occhio attento” (Clemente Fedele e Franco Filanci), “Camera con svista” (redazione).

Anche in questo numero, la rivista offre approfondimenti e scoperte
Anche in questo numero, la rivista offre approfondimenti e scoperte
La scheda con l'indice
Tra i volumi recensiti, il “Vaccari 2011-2012”
Il precedente numero di “Storie di posta”
I contenuti in sintesi (file pdf)
           


Nero su bianco: in Svizzera niente aumenti
16 Dic 2010 12:16 - DALL'ESTERO
Saranno introdotte, però, “delle modifiche puntuali ad alcuni servizi complementari deficitari e offerte specifiche”

Impossibile da pensare in Italia. Un operatore che, con congruo anticipo, avvisa di essere costretto a rivedere il listino prezzi -fra i più recenti casi, Francia e Stati Uniti- e un altro che, al contrario, tranquillizza gli utenti, dicendo che non lo farà. Come la Svizzera.

Il referente elvetico -è la dichiarazione giunta da oltre le Alpi- “non prevede nessun aumento tariffario per le lettere e i pacchi standard nel 2011”. Mentre le tariffe dei pacchi sono cambiate l’1 aprile scorso, quelle delle lettere standard “A” e “B” per l’interno restano immutate dal 2004. “Alcuni studi -viene sottolineato- dimostrano che i prezzi delle lettere e dei pacchi applicati dalla Posta svizzera sono tra i più vantaggiosi a livello internazionale”.

Per far quadrare i conti, è stata scelta un’altra strada: “apportare delle modifiche puntuali ad alcuni servizi complementari deficitari e offerte specifiche”. La Posta si farà carico dell’aumento dell’iva (+0,4%), introdotto dall’1 gennaio 2011. La maggior parte delle prestazioni coinvolte viene fornita dall’azienda in regime di concorrenza. “Le misure che riguardano il settore protetto dal monopolio dovranno essere approvate dal Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (Datec) a cui la Posta ha inviato un’apposita richiesta, informando anche il sorvegliante dei prezzi”. In questo caso, l’entrata in vigore dei provvedimenti è prevista il prossimo 1 aprile.

Per i clienti privati, in futuro la raccomandata sarà considerata servizio complementare alla lettera di categoria “A”, “senza che ciò comporti alcuna modifica del prezzo complessivo” inerente le voci più richieste.

Le cose, invece, cambieranno per gli invii commerciali non urgenti (“B”), le riviste e i giornali che riscontreranno un indirizzo non valido. Le spese per la restituzione verranno fatturate al soggetto che ha originato l’errore. In questo modo, “gli utenti saranno incentivati ad aggiornare gli indirizzi in loro possesso”.

Per la spedizione degli atti esecutivi verrà introdotto il servizio complementare di tracciamento (il “track & trace”). Inoltre, per pacchi e lettere “sarà previsto il rimborso senza giustificativo onde semplificare ulteriormente i processi per i clienti”. Già da Capodanno “verrà leggermente ritoccata anche l’offerta per gli invii pubblicitari non indirizzati” (“Promopost”). Inoltre saranno ridefiniti servizi e tariffe riguardanti le caselle postali. Le prestazioni che finora erano gratuite lo rimarranno. Adeguamenti in vista, infine, sul fronte dell’offerta e delle tariffe dei servizi espresso e invii ingombranti.

Al contrario dell’Italia, la Svizzera annuncia per tempo le decisioni prese in materia tariffaria (© foto: La posta svizzera)
Al contrario dell’Italia, la Svizzera annuncia per tempo le decisioni prese in materia tariffaria (© foto: La posta svizzera)
Comportamenti attenti alla comunicazione con il cliente: gli esempi degli Usa...
...e della Francia
           


E l’Ipost smantella anche il sito
16 Dic 2010 01:35 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Intanto, uno striscione appeso davanti alla ex sede documenta il dissenso per la scelta di chiudere l’ente previdenziale
Una vecchia marca assicurativa, risalente al 1936
Una vecchia marca assicurativa, risalente al 1936

Una protesta non particolarmente evidente all’esterno, ma che c’è stata. Lo dimostra, fra l’altro, uno striscione: riferendosi all’Istituto postelegrafonici, lo definisce “economico, efficiente, soppresso”.

È stato appeso davanti alla sede di via Asia 67 a Roma. Anzi all’ex sede, perché formalmente l’ente di previdenza non esiste più. Cancellato dal Governo in maggio -dopo anni di provvisorietà (fra i presidenti ed i commissari ci fu anche l’attuale vertice del gruppo Poste italiane, Giovanni Ialongo)- nell’ambito del decreto recante “misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”. Le sue attività sono passate all’Istituto nazionale della previdenza sociale. Lo stesso che qualche giorno fa ha tratteggiato un futuro fosco per chi andrà in pensione fra una trentina d’anni.

Pure la vetrina elettronica sta per spegnersi. Lo spiega nella “home page” una breve nota, messa sotto al titolo “Da Ipost a Inps”. “Tra qualche settimana -è il testo- non sarà più possibile accedere direttamente al portale web dell’Istituto postelegrafonici tramite l’indirizzo www.ipost.it. L’accesso a questo sito web sarà possibile solo tramite il portale dell’Inps (www.inps.it)”. “In un futuro immediato” -è l’aggiunta che già si legge in quest’ultimo- “confluiranno nel sito web dell’Inps tutte le informazioni e i servizi in base alle norme dettate del decreto del ministero del Lavoro e delle politiche sociali”.

Lo striscione applicato sulla cancellata di quella che è stata la sede dell'Ipost, in viale Asia 67 a Roma
Lo striscione applicato sulla cancellata di quella che è stata la sede dell'Ipost, in viale Asia 67 a Roma
Il sito in fase di smantellamento
La notizia della chiusura
L'anticipazione sul decreto secondo “Vaccari news”
           


Lavori in corso al Prato Martini
15 Dic 2010 18:21 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Per la durata del cantiere, aperto un prefabbricato a pochi metri di distanza
Il cartello che rinvia alla sede provvisoria
Il cartello che rinvia alla sede provvisoria

Il cantiere è aperto e, per ritornare ad impiegare la costruzione, occorrerà attendere “i primi mesi del 2011”.

Anche la sede principale di Prato, quella dal 1984 ospitata nell’anonimo edificio di via Martini 54 (prima si trovava nella vicina piazza San Marco), è sottoposta al rinnovamento. “L’estetica -viene assicurato da Poste italiane- sarà completamente modificata e l’ufficio sarà reso più sicuro, più accogliente, più funzionale”.

Le attività si sono spostate a pochi metri di distanza, in largo Giotto: nell’area libera che lo caratterizza è stato montato un prefabbricato, in grado di accogliere la clientela nell’abituale orario di apertura, ossia dalle 8.15 alle 19 fra il lunedì e il venerdì, nonché dalle 8.15 alle 12.30 il sabato.

Il ritiro della corrispondenza non recapitata per l’assenza del destinatario continua ad essere garantita senza interruzione nei soliti locali, situati nell’ala sinistra dell’immobile.

Anche l’attività di Posteimpresa non ha subito variazioni, confermando la struttura abituale e gli stessi orari osservati dagli sportelli rivolti all’utenza privata.

Il prefabbricato che sta sostituendo il Prato Martini (alle spalle si intravede l'immobile sottoposto ai lavori) e, sotto, una parte del cantiere
Il prefabbricato che sta sostituendo il Prato Martini (alle spalle si intravede l'immobile sottoposto ai lavori) e, sotto, una parte del cantiere
L'edificio abbandonato in piazza San Marco
Tra gli interventi degli ultimi tempi: Massa…
…e Venezia
           


Romania, è bagarre per la serie natalizia
15 Dic 2010 10:03 - DALL'ESTERO
L’emissione ha messo in crisi i distributori, che non riescono ad accontentare la clientela. Intanto, però, il Vaticano sta vendendo ancora la serie di Bucarest e garantisce, per il futuro, maggiore tutela

Non è davvero un bel... regalo quello che gli amanti delle congiunte hanno ricevuto dalla Romania. L’iniziativa coordinata con il Vaticano per Natale è infatti nell’occhio del ciclone. Difficile da trovare e con prezzi decisamente elevati. Un noto operatore, che però dice di non averne più a disposizione, ha attualmente in catalogo a 13,50 euro la serie, 35,00 la striscia con la vignetta, 115,00 il doppio minifoglio completo di otto pezzi e una bandella. Senza contare il folder (350,00 euro), contenente la stessa serie nei foglietti da quattro pezzi più la primo giorno con la versione romena e vaticana.

D’altro canto, la tiratura fissata a Bucarest ammonta a 666.600 serie in minifogli e 4.000 in foglietti. Di questi, Romfilatelia, cioè l’operatore ufficiale attivo nei confronti degli appassionati, ha avuto 26.600 serie nei minifogli e tutto il quantitativo dei foglietti. “Il prezzo di partenza -precisano dai loro uffici, contattati da «Vaccari news»- è il nominale, ma ora i francobolli sono tutti esauriti”. Quanto alla tiratura, “è stata decisa in base alla domanda che registriamo normalmente per il Natale e all’attuale situazione del mercato filatelico. In realtà, la richiesta si è rivelata maggiore di quello che ci aspettassimo. Non c’è un’altra emissione che ha avuto un così grande interesse”.

Un parziale spiraglio si apre da oltre Tevere, poiché ancora oggi l’Ufficio filatelico e numismatico dispone della produzione romena (d’altro canto, i moduli di prenotazione sono appena giunti ai destinatari). Il privato può acquistare al massimo tre serie (a 1,25 euro ognuna), il circolo sedici (due minifogli). “Le serie -viene spiegato- sono vendute a tutti i collezionisti che ne fanno richiesta, secondo le modalità indicate e in ordine di arrivo”, solo per posta. Il quantitativo reciprocamente scambiato è stato di 7.000 serie.

“L’Ufn, in completa e totale buona fede, ha concordato questo quantitativo nella certezza (rivelatasi poi purtroppo infondata) che le Poste romene avrebbero provveduto a soddisfare le richieste del mercato italiano eccedenti questo quantitativo. È quello che succede normalmente, in simili casi; infatti, qualora ci pervenissero richieste dal mercato filatelico romeno, noi saremmo ben lieti di soddisfarle”. Uno degli scopi principali delle emissioni congiunte è far conoscere i propri francobolli su un mercato diverso e difficilmente raggiungibile. “Lo scopo, a nostro avviso, non dovrebbe mai essere quello di speculare su una serie; pertanto, finora, non avevamo mai chiesto garanzie in questo senso alle altre amministrazioni postali: sbagliando s’impara e quindi, dalla prossima volta, chiederemo garanzie a tutela della nostra immagine e della filatelia”.

Uno dei due minifogli con otto esemplari e la bandella centrale (ben più rari sono i foglietti da quattro)
Uno dei due minifogli con otto esemplari e la bandella centrale (ben più rari sono i foglietti da quattro)
La serie romena presentata con i foglietti…
…e quella vaticana
           




In viaggio nella Toscana prefilatelica
15 Dic 2010 00:39 - LIBRI E CATALOGHI
Ritorna il catalogo dell’Aspot: repertoria (e valuta) i bolli usati nella zona sino all’introduzione delle cartevalori. Intanto, gli specialisti guardano ad Empoli...

L’impronta di Firenze a forma di cuore è un classico, tanto è vero che, applicata su un pulitissimo documento, è stata scelta per caratterizzare la copertina dell’ultimo lavoro firmato collegialmente dall’Associazione per lo studio della storia postale toscana.

È il “Catalogo dei bolli prefilatelici toscani” (220 pagine con illustrazioni a colori e in bianco e nero e tre lucidi di supporto, 40,00 euro). Riprende il precedente repertorio e, ancora più in là nel tempo, il lavoro realizzato da Paolo Vollmeier. Raggiungendo un testo integrato, aggiornato con i nuovi ritrovamenti, rivisto un poco nelle valutazioni. E soprattutto -ha detto il presidente del sodalizio, Alessandro Papanti- dandogli un’impostazione più storico-postale. Insomma, non solo la raccolta delle bollature (con specificate, sia pure arrotondate al mese, prima ed ultima data note, nonché i colori), ma anche lo studio del servizio nei suoi diversi aspetti e nel contesto in cui ha operato.

All’elenco alfabetico per località si aggiungono altre liste con le bollature riscontate per gli usi particolari: rapporti internazionali, vie di mare, sanità, posta militare, strade ferrate... “La Toscana non è una nicchia, ma ha interagito con gli altri territori”, da qui l’esigenza di allargare gli orizzonti. Ad esempio, considerando Lucca, che quasi mai ha condiviso il destino delle città contigue.

Tra le novità, la riproduzione dal vero delle impronte, un tempo ridisegnate.

Le stime sono espresse in punti su quattordici livelli, a cominciare dal più basso che arriva a 10,00 euro, mentre l’ultimo supera i 1.600,00. Occorre però sapere che il materiale può subire un deprezzamento fino al 90% se non è possibile, all’esterno o all’interno, individuare con sicurezza una data di riferimento.

Archiviata l’iniziativa editoriale, il gruppo guarda alla prossima attività: “Toscana 2011”, la tradizionale manifestazione ancora una volta organizzata ad Empoli (Firenze) e in calendario fra il 19 ed il 20 marzo.

Il “Catalogo dei bolli prefilatelici toscani” è un’opera collegiale. Fra gli autori vi sono (da sinistra) Giovanni Guerri, Alessandro Papanti e Luigi Maria Impallomeni
Il “Catalogo dei bolli prefilatelici toscani” è un’opera collegiale. Fra gli autori vi sono (da sinistra) Giovanni Guerri, Alessandro Papanti e Luigi Maria Impallomeni
La scheda con l’indice
Il debutto del libro a Verona
           




Babbo Natale raggiunge gli sportelli
14 Dic 2010 21:06 - APPUNTAMENTI
Al via, in tutta Italia, le iniziative dedicate ai giovanissimi. Intanto, domani la Lombardia sarà impegnata in una specie di gara
Torna l'iniziativa postale di Babbo Natale
Torna l'iniziativa postale di Babbo Natale

A Roma -proteste permettendo- Babbo Natale arriverà un po’ prima rispetto alla tradizione: l’appuntamento è per giovedì 16 dicembre alle ore 10.30, naturalmente alla sede postale di piazza San Silvestro 19. A Milano giungerà a ruota: alle 11 si troverà in piazza Cordusio 1, ma allo stesso orario sarà a Ferrara all’istituto comprensivo “Don Milani” di via Pacinotti 48 ed a Forlì alle Poste centrali di piazza Saffi 28, per recarsi poi alle 11.30 a Treviso in piazza Vittoria 1. L’iniziativa avrà repliche successive. Ad esempio, il 17 dicembre alle 11 a Chiari (Brescia) ospite del Cpd situato in via dell’Agricoltura 3, al Frosinone Centro in piazza della Libertà 9 e al Latina Centro in piazzale dei Bonificatori 8; il 21 sempre alle 11 sarà al Chieti Stazione di via Pescara 221, il 22 allo stesso orario presso il Pescara Centro di corso Vittorio Emanuele 106 e il 23 alle 12 presso il Palermo Ausonia in via De Gasperi 103 e alle 17 a Venezia, atteso allo spazio filatelia di Venezia, che si trova alle fondamenta del Gaffaro 3510 Dorsoduro. In qualche altro luogo, come oggi a Teramo presso l’immobile di via Paladini 42, si è mosso d’anticipo.

In tutte le località coinvolte, Santa Claus “darà le ultime indicazioni ai suoi postini e poi, a bordo di veicoli rigorosamente ecologici, via di corsa a leggere le letterine che grandi e piccini hanno scritto per affidargli sogni e speranze. Poste italiane rinnova la liturgia di una tradizione antica, insieme alla magia di un mondo dove i miracoli sono ancora possibili, dove il meraviglioso si confonde con il reale, e il visibile e l’invisibile convivono facilmente”.

Sono oltre 150mila le letterine raccolte ogni anno dai postini italiani di Babbo Natale. Ed è un dato in controtendenza! In quasi tutto il mondo, infatti, i volumi della corrispondenza diminuiscono, mentre lui continua a incassare la simpatia di milioni di bimbi che affidano i desideri ad un gesto semplice. A tutti -è la promessa- sarà inviata una risposta personalizzata e un simbolico dono, in segno di amicizia e solidarietà.

Con il generoso vecchietto, agli sportelli torna “Io ci credo che esisti” (120 pagine a colori, 9,90 euro): raccoglie le missive speditegli nel corso del tempo. Il libro, volto ad aiutare l’associazione Amici dei bambini (Aibi) impegnata a favore dell’infanzia abbandonata, un anno fa, nel giro di poche settimane, ha venduto oltre diecimila copie.

In alcuni uffici sono disponibili cassette speciali dove imbucare la propria missiva, con o senza francobollo; se l’indirizzo è chiaro, eccezionalmente possono essere impiegate anche le buche abituali.

Non mancano le iniziative locali. Trieste, ad esempio, già ha accolto la maestra Manuela Acquafresca, scrittrice di fiabe e autrice per l’occasione de “Il primo Natale di..... Francobollo”, una favola rivolta ai giovanissimi, poi coinvolti in laboratori specifici. I lavoretti così realizzati rimarranno in mostra al Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa sino al termine delle feste.

Diversa è un’altra proposta segnalata in Lombardia; gioca sulle cartevalori emesse per gli auguri ma anche per il vino Berlucchi. Una sorta, dunque, di brindisi tra il sacro ed il profano. Per domani è stata organizzata una gara fra tutti i duemila uffici postali della regione; sarà premiato (con il prestigioso vino della Franciacorta) quello che avrà distribuito più francobolli o altri prodotti collegati.

Da Trieste a Teramo, bambini protagonisti; anche presso le sedi postali
Da Trieste a Teramo, bambini protagonisti; anche presso le sedi postali
Il libro benefico edito l'anno scorso e riproposto
Le iniziative al Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa
           




La Bat vuole la filiale
14 Dic 2010 14:27 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Barletta-Andria-Trani, una delle nuove Province entrate in attività l’anno scorso, chiede la presenza sul proprio territorio della direzione di Poste

Il presidente della Bat, Francesco Ventola
Il presidente della Bat, Francesco Ventola

Che fine hanno fatto le discusse razionalizzazioni che Poste italiane aveva programmato l’anno scorso? Dopo le polemiche e i rinvii, pare proprio che -almeno per alcuni casi- la procedura sia stata ritardata se non proprio accantonata.

Ad una questione messa da parte, ne sorge un’altra, originata in una delle Province diventate operative con le elezioni dell’anno scorso. A prendere l’iniziativa, infatti, è stato il presidente della Bat, come comunemente viene definitiva l’area che associa Barletta, Andria e Trani.

Francesco Ventola, questo è il nome del rappresentante, ha chiesto l’istituzione della sede provinciale di Poste italiane nel suo territorio. La domanda è stata presentata in una nota indirizzata al presidente ed all’amministratore delegato della società, rispettivamente Giovanni Ialongo e Massimo Sarmi, e per conoscenza ai ministri ad Economia e finanze Giulio Tremonti e allo Sviluppo economico Paolo Romani, nonché al responsabile mercato privati della società Pasquale Marchese.

“Sono note l’organizzazione e la mission aziendale di Poste italiane, caratterizzate da una particolare presenza capillare di sportelli sul territorio così da rispondere in maniera efficace alla richiesta sempre più marcata di servizi adeguati da parte dell’utenza”, si legge nella nota firmata da Francesco Ventola. “Al fine di rispondere alle esigenze di questo territorio nell’attuale nuova configurazione provinciale, non sfugge l’aspettativa che anche questa società possa voler articolare la propria offerta di servizi integrati, assicurando la stessa impostazione organizzativa, funzionale e logistica delle altre province italiane”.

Il presidente, inoltre, si è detto disponibile ad un incontro per approfondire, laddove si riterrà utile, “una questione di particolare rilievo per l’intero territorio della nuova Provincia pugliese”.

La razionalizzazione un anno fa
Nuove Province, la revisione al codice di avviamento postale
Barletta-Andria-Trani, il sito (in costruzione)
           




Letteratura, trasvolate, polari e Natale
14 Dic 2010 08:53 - APPUNTAMENTI
Sono tra i fili conduttori delle iniziative filateliche previste per il prossimo fine settimana
San Daniele del Friuli presenterà la filatelia come cultura
San Daniele del Friuli presenterà la filatelia come cultura

Le ormai vicine festività non fermano le proposte ad ingresso libero dei sodalizi collezionistici e, almeno in un caso, persino a Natale e a San Silvestro si potrà visitare una mostra di francobolli.

Dal 17 al 19 dicembre San Daniele del Friuli (Udine) firmerà la locale tappa che fa riferimento alla “Giornata della filatelia”. Ospitata presso la sede del Circolo “Lucio Manzini”, che si trova in via Garibaldi 23 (orari: venerdì 9-13 e 14-19, sabato e domenica 9-13 e 16-19), punta soprattutto a veicolare tale hobby come strumento culturale. Oltre ad alcune raccolte, saranno proposte tutte le pubblicazioni edite dall’associazione nei quarantacinque anni della sua storia e verrà resa disponibile ai visitatori la biblioteca, composta da oltre tremila volumi.

Ad Orbetello (Grosseto), protagonista risulterà l’aerofilatelia, particolarmente apprezzata nell’area che ha accolto le mitiche trasvolate. Il Circolo filatelico “Crociere atlantiche” dà appuntamento alla sala espositiva, che si trova in piazza Repubblica 1. Qui tra il 17 e il 20 si consumerà la trentesima mostra della specializzazione, visitabile nelle fasce 10-13 e 16-20. Da segnalare, il 18 alle 15 presso l’auditorium comunale (piazza Giovanni Paolo II 3), la conferenza storica sulla “Crociera atlantica Italia-Brasile”, avviata ottant’anni fa esatti, il 17 dicembre 1930.

Sabato 18, alle 15, l’Associazione italiana di storia postale (via Leopardi 3, Milano) firmerà la nuova conferenza. Questa volta toccherà a Claudio Ernesto Manzati; interverrà sul tema: “La posta che viene dal ghiaccio: storie di coraggio all’estremo nord del pianeta”.

Un’altra personale di Roberto Gottardi troverà spazio ad Arcore (Monza e Brianza), domenica 19. Tra le 9 e le 17 al Centro parrocchiale dedicato a santa Maria Nascente, in piazza Papa Luciani nella frazione di Bernate, il collezionista proporrà circa duecento fogli sulla nascita di Gesù.

Più ampio è quanto voluto dal Circolo filatelico numismatico “Antonio Rospo” di Massafra (Taranto). Che tutti i giorni dal 19 al 31 dicembre, presso il chiostro di san Benedetto di via Fanelli 8, offrirà “Natale nel centro storico”. Visitabile dalle 10 alle 13, riguarda francobolli ed immagini sacre.

Dopo le recenti attività con le scuole (nella foto), a Massafra il Circolo filatelico numismatico “Antonio Rospo” si cimenterà sul tema natalizio
Dopo le recenti attività con le scuole (nella foto), a Massafra il Circolo filatelico numismatico “Antonio Rospo” si cimenterà sul tema natalizio
Aisp, il precedente incontro
La “Giornata della filatelia” di Massafra
Roberto Gottardi, di… personale in personale
           




Tempo di calendari, e le postine di Parma si cimentano
13 Dic 2010 23:51 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’iniziativa servirà ad aiutare l’associazione “Noi per loro”, impegnata con i bambini ricoverati in Oncoematologia

Poste e almanacchi, un sodalizio antico. Già oltre un secolo fa -lo documenta il libro “La tradizione dei calendari postali”- i portalettere andavano per le case distribuendo piccoli lunari ed auguri, in cambio di una gratificazione monetaria. Ben più recente è l’esperienza di Trieste, dove -grazie all’impegno di Scilla Sora- ne sono stati realizzati addirittura due e biennali: nel 2000-2001 coinvolgendo i dipendenti uomini, e nel 2002-2003 le colleghe donne, al fine di aiutare l’associazione di volontariato Azzurra, impegnata con le malattie rare.

Ed ora l’attenzione si sposta a Parma... Qui un gruppo di dodici impiegate, guidate da Maria, che dirige un ufficio della città, ne ha firmato uno per il 2011. Perché proprio le postine? “Il perché -risponde la stessa ideatrice- è molto semplice: sono signore stupende”.

Anche in questo caso, l’obiettivo è nobile: sostenere l’associazione Noi per loro, dal 1984 al fianco delle famiglie dei bambini ricoverati e del personale medico ed infermieristico del reparto di Oncoematologia pediatrica al locale Ospedale maggiore. Per questo il medesimo sodalizio (via Pietro Rubini 12, 43125 Parma, orario 9-13 dal lunedì al venerdì, telefono 0521.981.741, fax 0521.942.013, e-mail info@noiperloro.it) lo vende a 10,00 euro. Come lo vende al medesimo prezzo la tabaccheria “Il quadrifoglio” (viale Fratti 60).

Ad aprire le pagine è una frase di Fernando Pessoa (“Porto addosso le ferite delle battaglie che ho evitato”), associata alla foto d’insieme. E poi, ad Ornella, Mara, Giuseppina, Mariella, Paola, Rosy, Cristina, Maria, Cristina, Daniela, Luisa ed Eleonora viene dedicato un mese ciascuna. Valorizzate grazie alle immagini scattate da Franco Piccoli. Fotografo evoluto, ma non professionista, come ci tiene a presentarsi. “Ho cercato -precisa a «Vaccari news»- di fare un discorso basato sulla fantasia, onirico, direi quasi metafisico. Non reale, insomma”.

“L’idea è venuta insieme a Maria; abbiamo voluto fare una cosa seria, non volgare, sapendo che il fine ultimo era aiutare i bambini. Me l’ha chiesto, mi ha dato carta bianca, ho studiato i set”, ed ecco i risultati. A farsi notare sono anche gli oggetti associati alle modelle per un giorno... “Tutto polistirolo, non c’è nulla di vero. Li ho creati appositamente in sei mesi di lavoro”.

Era la prima volta che si cimentava in un progetto simile? “No”, risponde. “Ho già fatto altri calendari, non di questa portata, ma legati al paesaggio”. Ed ora? “Visto l’esito, abbiamo altre idee per il futuro”.

Due delle foto di Franco Piccoli. La prima, d’insieme, apre il calendario; la seconda, per gennaio, vede protagonista Ornella
Due delle foto di Franco Piccoli. La prima, d’insieme, apre il calendario; la seconda, per gennaio, vede protagonista Ornella
I calendari nella tradizione postale: il caso del 1909
L'associazione Noi per loro
           




Partita l’Europa dei regolatori
13 Dic 2010 18:17 - DALL'ESTERO
Ai vertici la francese Joëlle Toledano e come vice, il britannico Tim Brown e lo svedese Göran Marby. Intanto, l’Italia non ha ancora creato la propria struttura
Il francobollo belga annunciato per il 3 gennaio
Il francobollo belga annunciato per il 3 gennaio

Si chiama Gruppo dei regolatori europei per i servizi postali e sta muovendo ora i primi passi. Creato dalla Ue il 10 agosto, ha tenuto la riunione dell’esordio, in anticipo sui tempi previsti, l’1 dicembre ed ora ha cominciato a lavorare.

Il Grep -questo il nome sintetizzato in francese, mentre in inglese è Ergp- accoglie le ventisette autorità regolatrici nazionali indipendenti (l’Italia è l’unica rimasta al palo); intende valorizzare le migliori pratiche del settore, diventando parte integrante del mercato interno. Mercato ormai all’ultimo sprint verso la completa liberalizzazione, attesa entro il prossimo 1 gennaio (a proposito: per il giorno 3, il Belgio ha messo in cantiere addirittura un francobollo).

“Dovrà giocare -dicono dalla struttura- un ruolo motore per permettere ai cittadini d’Europa di disporre di una vera libertà di scelta e di un buon rapporto qualità-prezzo”; allo stesso tempo, avrà come effetto promuovere l’innovazione. Agirà, insomma, come un organo consultivo specializzato, ma allo stesso tempo dovrà facilitare la concertazione, il coordinamento e la cooperazione tra le stesse autorità, così come fra gli Stati e la Commissione.

Oltre a raggruppare i responsabili delle strutture nazionali coinvolge, in qualità di osservatori, i delegati di Commissione, autorità di sorveglianza dell’Efta, Stati dello Spazio economico europeo, Paesi candidati ad entrare nella Ue. Sarà assistito da un segretario, incaricato del supporto amministrativo. A presiederlo c’è la francese Joëlle Toledano; come vice ha il britannico Tim Brown e lo svedese Göran Marby.

Definiti il regolamento interno ed il programma di lavoro per il 2011-2012, che cita argomenti come l’allocazione degli oneri comuni, il calcolo dei costi netti riguardanti l’obbligo del servizio universale, gli effetti dell’esonero dell’iva, la soddisfazione dei consumatori, la sorveglianza nell’evoluzione dei mercati, i prodotti transfrontalieri, il trattamento degli smistatori.

La creazione del Grep-Ergp
Caso Italia: l’ipotesi di un’agenzia interna al ministero
Le ventisette autorità regolatrici dell’Ue: già ad agosto il Bel Paese era l’unico mancante, e lo è ancora (file pdf)
           




Valanga di foglietti per il centocinquantenario
13 Dic 2010 12:23 - EMISSIONI ITALIA
Come minimo saranno sei, ma anche gli interi postali non scherzano: dieci! E poi il libretto per Montecitorio con altri dieci dentelli. Due le aggiunte all’elenco complessivo già noto...

L’Italia ha rivelato il proprio 2011: un elenco parzialmente delimitato, ma almeno per i primi mesi c’è un’idea con le date (anche se suscettibili di modifiche), più una lista di emissioni ancora da stabile nell’uscita precisa. Sono nero su bianco, invece, tutti i nominali: quasi sempre da 60 centesimi, anche se davvero numerosi.

E non è detto che strada facendo non si aggiungano ulteriori titoli: d’altro canto, rispetto alla precedente lista integrata il 29 luglio, già due sono stati inseriti: il “mastrogiurato” di Lanciano (Chieti) appartenente alla serie “Folclore” (giungerà il 26 agosto) e il Museo nazionale dell’emigrazione italiana di Roma, per il percorso “Le istituzioni” (il giorno è da precisare). Formalizzati, inoltre, i richiami turistici: tra giugno e luglio, accanto al manifesto storico dell’Enit e al tributo per Tarvisio (Udine), debutteranno gli omaggi alla riviera del Conero e in particolare a Sirolo (Ancona), a Sepino (Campobasso) e a Bosa (Oristano).

La voce più impegnativa, seppure spezzata in diverse parti, è naturalmente quella per il centocinquantesimo dell’Unità d’Italia, voce che sarà particolarmente... fogliettata. Come si sapeva, la celebrazione aprirà il programma già il 7 gennaio con il cenno al Tricolore (un autoadesivo e un foglietto). Quindi, le restanti tappe: il 17 marzo la proclamazione del Regno (foglietto), il 24 settembre la Marina militare (quattro esemplari in foglietto), il 4 novembre i fatti d’arme (sei in foglietto) e poi -ma non si sa ancora quando- i luoghi della memoria (otto in un non meglio precisato “foglietti”), i protagonisti (altrettanti), i progetti del centocinquantenario (dieci tra cartoline e buste postali).

Persino l’abituale omaggio al calcio duplica: accanto alla vincitrice del Campionato di serie “A” si aggiunge un secondo dentello per la squadra che guadagnerà la “Coppa Italia”, anch’essa dedicata all’appuntamento storico (18 giugno). Come se non bastasse, l’attesa sottolineatura, al solito librettata, per la mostra a Montecitorio “Quel magnifico biennio 1859-1861” comprenderà altre dieci cartevalori (data non fissata). Senza dimenticare l’ultimo appuntamento con “Roma capitale 2007-2011” (21 aprile).

Generosi pure l’omaggio alle Agenzie fiscali (quattro tagli per il 15 febbraio) e al risparmio postale (due pezzi, uno dei quali stranamente rivolto all’estero, attesi per lo stesso mese). Cui bisogna aggiungere ad esempio la già citata iniziativa “Il turismo” e poi -ma si sapeva- “Made in Italy” (quattro, il 25 marzo), PostEurop (due, il 9 maggio), Natale (due, ad ottobre).

Tre i tagli più alti: l’1,00 euro riguardante l’“Anno internazionale della chimica” (in calendario per l’11 settembre) e i 3,30 per villa Adriana di Tivoli (Roma) e Giorgio Vasari (previsti rispettivamente per maggio e il 30 luglio).

Foglietti a gogò per i collezionisti d'Italia
Foglietti a gogò per i collezionisti d'Italia
L'anticipazione sul 7 gennaio
Il passaggio in Consiglio dei ministri
La situazione al 29 luglio
Il programma completo (file pdf)
           




Stati Uniti e Romania sì, Italia no
13 Dic 2010 00:25 - SAN MARINO
Ufficializzati i programmi per il 2011, è il momento del confronto. E qualcuno è rimasto perplesso sulla scelta adottata da San Marino di non celebrare il 1861
Il francobollo del 2001 con cui l’Italia ha ricordato San Marino
Il francobollo del 2001 con cui l’Italia ha ricordato San Marino

Persino il Vaticano -formale discendente di quel Pontificio decurtato nei suoi territori fra il 1860 e poi il 1870- ricorderà il secolo e mezzo trascorso dalla proclamazione del Regno d’Italia. Ed è facile immaginare che qualche altro Paese, più o meno orientato ad accontentare il mercato filatelico, potrebbe aggiungersi all’elenco. Ma non sarà così per San Marino, ed il programma rivelato settimana scorsa lo conferma.

“Mi sembrava -scrive il collezionista torinese Massimo Mancini- una ricorrenza talmente scontata, data la vicinanza e gli stretti rapporti fra le due Repubbliche... che in un primo momento tale mancanza mi era sfuggita all’esame! Anche se, come sappiamo, negli ultimi mesi i rapporti bilaterali non sono risultati particolarmente sereni”.

Decisa la risposta giuntagli dall’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica. “Le tematiche -è la replica- vengono decise dal consiglio di amministrazione ed eventualmente dalle segreterie di Stato. Purtroppo sono state scelte altre tematiche e non quella dell’Unità d’Italia. D’altro canto noi siamo la Repubblica di San Marino per cui non ci riguarda direttamente tale emissione. È da notare che l’Italia non ha mai emesso un francobollo celebrativo di San Marino per cui è normale che non sempre le ricorrenze di altri Stati, seppur confinanti... vengano celebrate”.

“Peccato -aggiunge Massimo Mancini- che le cose non siano proprio così. Basterebbe citare il foglietto con il doppio 62 centesimi per la mostra «Le due Repubbliche», emesso il 5 aprile 2006 sia da San Marino che dall’Italia, e soprattutto l’800 lire o 0,41 euro con cui Roma, era il 23 giugno 2001, ricordò il diciassettesimo centenario dalla fondazione della Repubblica ad opera del santo scalpellino...”.

“Consultando un qualsiasi catalogo di francobolli sammarinesi, si scoprono ulteriori richiami”, conclude. “Come i tre esemplari da 30, 70 e 200 lire giunti il 5 settembre 1961 dal monte Titano per sottolineare la mostra filatelica sul Risorgimento organizzata nella mia città. Oppure, le attenzioni riservate ad altre realtà, fra cui il 70, il 150 e il 180 lire del 29 maggio 1976 per il bicentenario dei lontanissimi Stati Uniti o il 200 e il 400 lire del 15 giugno 1977 per il secolo della Romania indipendente”.

Programmi a confronto: il sammarinese...
...ed il vaticano
L’emissione per la mostra “Le due Repubbliche”
           




Minicollezioni - Le migliori in storia postale classica
12 Dic 2010 14:31 - APPUNTAMENTI
Il gran premio della manifestazione di Spotorno ad Antonio Ferrario. Per il “Trofeo Liguria” primeggiano Giorgio Rocchi, Claudio Magro, Luciano Maria e il Club filatelico numismatico savonese
Il presidente dell'Unione filatelica ligure, Guido Giovannone (a sinistra), e il vincitore del gran premio, Antonio Ferrario
Il presidente dell'Unione filatelica ligure, Guido Giovannone (a sinistra), e il vincitore del gran premio, Antonio Ferrario

La miglior collezione ad un quadro fra le oltre sessanta proposte a “Spotornofil”? La giuria (Giorgio Khouzam come presidente, Enrico Carsetti, Emanuele Gabbini, Marco Occhipinti in qualità di membri e Andrea Mori aspirante) non ha avuto dubbi, e all’unanimità ha scelto quella proposta da Antonio Ferrario. Intitolata “Il servizio «d’emergenza» della Compagnia Fraissinet (1860-1861)”, ha meritato 92 punti (2 in più di quanto ricevuto a Verona il 27 novembre scorso) e la medaglia d’oro grande, risultando prima in assoluto ed ottenendo il gran premio della manifestazione.

Scorrendo la lista, soltanto altri tre concorrenti hanno ottenuto il massimo livello, ossia l’oro grande, e sempre come Ferrario nella storia postale classica. Sono: Luciano Maria (in gara con “La spedizione Napier in Abissinia”, che ha ottenuto 91 punti), Luigi Impallomeni (“Lettere dal Granducato di Toscana agli Usa 1851-1860”, 90) e Massimo Manzoni (“Stato Pontificio, la raccomandazione e l’assicurazione della corrispondenza interna nel periodo di validità dei francobolli in bajocchi”, 90).

La manifestazione di Spotorno vedeva in palio anche il “Trofeo Liguria”, andato per la filatelia tradizionale a Giorgio Rocchi (“Rsi: la serie provvisoria fascetti attraverso la corrispondenza archivio Oliva Savarese”), per la tematica a Claudio Magro (“La tecnica del pugilato”) e per la storia postale a Luciano Maria (sempre per “La spedizione Napier in Abissinia”). A livello di sodalizio, il maggior punteggio (quota 251) è andato al Club filatelico numismatico savonese.

La mostra resterà aperta al Centro congressi palace, in via Aurelia 121, ancora oggi fino alle 17; l’ingresso è libero.

Foto di gruppo con la giuria, i principali organizzatori e i rappresentanti del Club filatelico numismatico savonese, circolo che ha conquistato il “Trofeo Liguria”
Foto di gruppo con la giuria, i principali organizzatori e i rappresentanti del Club filatelico numismatico savonese, circolo che ha conquistato il “Trofeo Liguria”
I dettagli sulla manifestazione: le collezioni in gara…
…il programma
I risultati completi (file pdf)
           


L’Unificato rinnova l’Oltremare
12 Dic 2010 01:27 - LIBRI E CATALOGHI
I tre cataloghi, biennali, riguardano Australia e Nuova Zelanda, Israele e Stati Uniti
Il direttore responsabile dell’Unificato, Paolo Deambrosi, alla presentazione
Il direttore responsabile dell’Unificato, Paolo Deambrosi, alla presentazione

“Una valanga di pubblicazioni”: così, a “Veronafil”, il presidente dell’Unione stampa filatelica italiana, Danilo Bogoni, ha commentato il contestuale arrivo di un congruo numero di nuovi titoli, addirittura sei dei quali firmati dall’Unificato.

“Nel 2010 -ha puntualizzato alla presentazione il direttore responsabile dell’azienda, Paolo Deambrosi- abbiamo firmato sedici nuovi cataloghi e una rivista; si tratta complessivamente di 6.497 pagine in carta con 80mila immagini quasi tutte a colori e 150mila oggetti quotati tra francobolli, monete ed altri generi”.

Tre dei sei titoli consistono in mercuriali relativi a cartevalori postali; sono tutti biennali, a colori, con validità 2011-2012 (come aggiornamento arrivano al giugno-luglio di quest’anno) e dedicati a coprire l’intero panorama dei Paesi extraeuropei seguiti dalla casa milanese. Riguardano Australia e Nuova Zelanda, Israele, Stati Uniti d’America.

Il primo volume, imperniato sui due principali Stati dell’Oceania, sostituisce la precedente edizione riferita al 2008-2009. Organizzato in 128 pagine, repertoria anche le produzioni del Territorio Australiano Antartico e di Ross, dipendenza neozelandese del polo Sud. Il prezzo di vendita ammonta a 20,00 euro.

Più piccolo -anche perché i francobolli nascono nel 1948- è il secondo, relativo ad Israele; comprende 72 pagine e viene commercializzato a 15,00 euro. Anche in questo caso, sostituisce l’edizione uscita nell’aprile 2008. È l’unico dei tre a valutare pure le buste primo giorno, almeno fino a metà del 2001. Dopo tale periodo -è quanto dichiara la casa editrice- “le quotazioni sono le medesime dei francobolli nuovi con bandella”.

L’ultimo vede protagonisti gli Usa. Rispetto all’edizione precedente, giunta sul mercato nel maggio 2007, si presenta a colori ma -per contenere il numero di pagine e dunque i costi (rispettivamente 148 e 24,00)- ha accantonato le generose produzioni targate Isole Marshall, Micronesia e Palau. Una scelta definitiva? La risposta dipenderà anche da ciò che diranno i collezionisti.

Quanto alle quotazioni, viene precisato che “il controllo è stato come sempre accurato ed esteso anche ai francobolli più comuni. Le variazioni di segno positivo riguardano soprattutto le emissioni precedenti al 1945 con parziale estensione agli anni successivi fino al 1950”. Cui occorre aggiungere l’ultimo decennio, confermando l’onere economico richiesto per accantonare stock significativi, in grado di accontentare la domanda successiva.

La casa editrice milanese ha rinnovato i tre cataloghi inerenti le aree extraeuropee che segue
La casa editrice milanese ha rinnovato i tre cataloghi inerenti le aree extraeuropee che segue
Le schede per: Australia e Nuova Zelanda...
...Israele...
...e Stati Uniti
           


Lamberto Pignotti, e i francobolli diventano poesia visiva
11 Dic 2010 01:34 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Classe 1926, l’artista prosegue nella sua attività, caratterizzata dal decontestualizzare gli oggetti per collocarli in un altro ambito
Un “quaderno” caratterizzato dall’intervento creativo di Lamberto Pignotti
Un “quaderno” caratterizzato dall’intervento creativo di Lamberto Pignotti

La carta d’identità rivela il 1926 come anno di nascita, ma a sentirlo parlare non si direbbe. Un turbinio di informazioni, di dettagli, di ragionamenti e di richiami dotti, volti a spiegare -per l’intervista a «Vaccari news»- la sua attività e il suo modo di concepire l’arte.

“Mio padre -dice Lamberto Pignotti, una laurea in Scienze economiche e commerciali, già docente al Dams di Bologna e collaboratore per la Rai e per diverse testate giornalistiche- era pittore; io vengo dalla poesia e dalla letteratura. Mi sono sempre appassionato agli oggetti piccoli, magari associandoli al fumetto, altra mia passione, per arrivare ad una rappresentazione pop, che è parzialmente parallela nei riferimenti mediatici ma divergente negli intenti sociali e ideologici. Portando avanti, allo stesso tempo, un’idea di contrapposizione al gigantismo che proveniva dagli Stati Uniti. La mia idea è che piccolo non significhi necessariamente minore, questo dipende dai contenuti”.

Da qui il suo interesse per i “francobolli”, come quelli esposti nella recente mostra di Brescia, dove vere cartevalori postali sono state arricchite con commenti e battute... “Non sono un collezionista, ma un raccoglitore. Quando ero piccolo, instradato da mio padre, avevo cominciato a mettere da parte un francobollo per ogni Stato, ma la cosa è finita presto. Dei francobolli mi attirano le dimensioni, questo modo di sintetizzare in poco spazio una serie di elementi. Qualcuno ha definito i miei «francobolli» come «minuscografia»; diventano poesia visiva. In ogni caso, seguo anche altri ambiti, come i santini, i calendarietti dei parrucchieri, le fotografie, i rebus. Con quest’ultimo genere partecipo ad una esposizione all’Istituto nazionale per la grafica di Roma, che verrà inaugurata il 16 dicembre alle ore 16.30...”.

Torniamo ai “francobolli”; perché associarvi messaggi che all’apparenza non mostrano nessun legame con la vignetta? “Mi interessa il discorso dello spaesamento, della decontestualizzazione: Marcel Duchamp amava togliere gli oggetti dal proprio ambito per colpire; così l’orinatoio diventa opera da esporre in un museo”.

A quando risalgono i suoi primi lavori? “Bisogna andare indietro agli anni Sessanta, ed ebbero reazioni contrastanti, tanto che qualche volta sono stati diffusi un po’ di contrabbando, come avvenne a Pechino all’epoca di Mao. Da una parte c’erano giornali che suggerivano ai lettori di non perdere tempo con le mie iniziative, dall’altra la critica di un certo livello ha mostrato una discreta attenzione”.

Quanti saranno quelli che ha fatto? “Non ne ho idea. I primi utilizzano l’«Italia turrita» cui ho aggiunto frasi sconclusionate, ma poi ho impiegato esemplari di altri Paesi, come Stati Uniti, Francia, Regno Unito... Alcuni li ho ripresi negli ultimi tempi, proponendoli non più dal vero ma rappresentandoli su tela emulsionata. Devo fare sempre cose che mi divertono e diverse; non sono un perfezionista”.

Ai francobolli sono aggiunte frasi che spostano l’attenzione e il significato proposto dalla carta valore; qui due collage su cartoncino senza titolo, realizzati nel 1971 e nel 1975
Ai francobolli sono aggiunte frasi che spostano l’attenzione e il significato proposto dalla carta valore; qui due collage su cartoncino senza titolo, realizzati nel 1971 e nel 1975
La recente mostra proposta a Brescia
L’imminente appuntamento sui rebus (file pdf)
           


Poste accanto a Telethon
10 Dic 2010 17:54 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Le diverse modalità per aiutare la fondazione impegnata nelle malattie genetiche. Circa ottomila le patologie; ma la maggior parte è ancora senza cura
L’impegno nelle malattie genetiche
L’impegno nelle malattie genetiche

Poste italiane ed il suo gruppo al fianco di Telethon per sostenere la ricerca e sconfiggere le malattie genetiche. E, per concorrere all’obiettivo, mette a disposizione “tutte le proprie reti di raccolta fondi”.

A cominciare dai 14mila uffici postali, dove è possibile contribuire utilizzando il solito bollettino. I clienti privati devono versare il sostegno sul conto corrente postale 260.000 mentre le aziende hanno a disposizione il 66.718.131. Nella causale va specificato che l’importo è a favore del Comitato Telethon fondazione onlus.

I correntisti Bancoposta hanno, in più, internet, collegandosi al sito ed entrando nell’area delle donazioni.

Fino al 24 dicembre, inoltre, è possibile lasciare il resto di qualsiasi operazione effettuata allo sportello e aggiungere un’offerta per un massimo di 10,00 euro.

Anche Poste mobile aderisce all’iniziativa. Fino al 21 dicembre è disponibile il numero 45.505. Spedendo un sms, gli utenti della società regaleranno 2,00 euro. Entro ventiquattro ore arriverà la conferma dell’operazione.

Telethon, fondazione riconosciuta nel mondo come un esempio di eccellenza italiana, finanzia e promuove da oltre vent’anni la ricerca scientifica sulle malattie genetiche. Circa ottomila le patologie note, e la maggior parte è ancora senza cura. “Grazie a una gestione trasparente dei fondi e a un meccanismo di selezione dei progetti di ricerca su base meritocratica”, ha sostenuto 2.261 iniziative per un totale di circa 323 milioni di euro e ha realizzato due istituti di ricerca a Napoli (Tigem) e Milano (Hsr-Tiget).

Per saperne di più su Telethon
           


Lo sbarco in Russia di Finmeccanica
10 Dic 2010 12:45 - DALL'ESTERO
Insieme a Poste italiane consolida accordi precedenti con Russian post, che controlla quarantamila uffici in tutto il Paese
Nuovi impegni per le aziende italiane in Russia (foto: Russian post)
Nuovi impegni per le aziende italiane in Russia (foto: Russian post)

Dopo l’Egitto, Finmeccanica -in questi giorni impegnata a confutare l’accusa di depistaggi sulle indagini in merito agli appalti dell’Enav- va in Russia, ancora una volta insieme a Poste italiane. Le due realtà tricolori hanno sottoscritto un accordo con Russian post per “l’ottimizzazione della rete logistica e lo sviluppo di servizi innovativi” (come le prestazioni finanziarie on-line e la telefonia mobile) presso i quarantamila uffici postali dello sterminato Paese.

Finmeccanica, attraverso la società Elsag Datamat, da molti anni partner tecnologico di Poste italiane e dal 2004 fornitore di Russian post (per cui ha realizzato il centro di smistamento di Mosca e gli impianti di posta ibrida di Mosca e San Pietroburgo), metterà a disposizione le capacità tecnologiche e l’esperienza nel settore dell’automazione.

L’intesa, sottoscritta a Sochi, viene giudicata “di notevole importanza strategica”; fa seguito ad una dichiarazione d’intenti definita nel marzo scorso e si inserisce nel quadro del memorandum siglato tra i rispettivi ministri.

Soddisfazione anche da viale Europa 190. “Dà il via alla fase operativa”, ha commentato l’amministratore delegato di Poste, Massimo Sarmi. “È un obiettivo particolarmente importante che suscita grande soddisfazione per la possibilità di contribuire al programma di ammodernamento” di uno fra gli operatori più grandi al mondo, “con la prospettiva di introdurre servizi finanziari, di pagamento, assicurativi e di comunicazione digitale”.

I rapporti di Finmeccanica con l'Egitto
La recente visita di Massimo Sarmi al Cairo
           



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