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quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
  • i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
Buona lettura
Lo staff di "Vaccari news"
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Un anno di lavoro e riconoscimenti
31 Dic 2010 00:45 - NOTIZIE DA VACCARI
Tra francobolli e libri, convegni commerciali e mostre, medaglie e attività benefiche: il 2010 visto da Vignola

Un altro anno nel carnet di Vaccari srl, segnato dalla crisi economica ma non dalla perdita dell’entusiasmo. “Per quel che ci riguarda -commenta da Vignola il presidente della società, Paolo Vaccari- anche il 2010 è stato impegnativo, così come erano le premesse. Accanto alle attività ordinarie, come l’asta e le presenze alle principali fiere nazionali, ossia Milano, Roma e le due tappe di Verona, abbiamo voluto sviluppare il negozio elettronico, aprendo un reparto interamente dedicato alla storia postale. Si aggiunge alle nostre abituali forme di vendita, dai listini alle trattative private, che proponiamo ormai da decenni, oltre alle innovative e più recenti vendite promozionali on-line”.

“Anche dal punto di vista editoriale non ci siamo fermati. Vorrei ricordare il catalogo «Vaccari 2011-2012 - Francobolli e storia postale - Trattato storico e catalogo con valutazioni», come il libro «Caproni nella Prima guerra mondiale», il mese scorso presentato alla libreria Rizzoli di Milano. Cui naturalmente occorre aggiungere il semestrale «Vaccari magazine», il quotidiano web «Vaccari news» e la doppia «Libreria», filatelica e storica”.

Un impegno sottolineato dagli appezzamenti, anche da parte di giurie internazionali (lo confermano le medaglie attribuite in numerose manifestazioni, ad esempio le recenti Chicago, Johannesburg e Lisbona) e da realtà diverse, come l’Unione stampa filatelica italiana (due i riconoscimenti incassati nel 2010, uno per l’attività editoriale e il secondo per quella giornalistica) o addirittura Rai 3, che a marzo ha dedicato al diario di Anatoli Berezovoy un servizio specifico.

Pure ulteriori aspetti meritano di essere sottolineati... “Certo; fra questi il non aumento delle spese postali per gli invii alla clientela, nonostante il tariffario per le case editrici sia stato abolito improvvisamente l’1 aprile e solo in settembre è stato introdotto uno strumento che parzialmente ripristina il regime agevolato”.

“Un altro ambito di attività che vorrei ricordare -conclude- è la collaborazione con il Comitato provinciale modenese dell’Unicef in occasione del «Ragno d’oro», con il sodalizio di clownterapia «Viviamo in positivo» e la vendita benefica in favore dei terremotati ad Haiti. Come dire: la filatelia è divertimento, ma ciò non toglie che da questa possano emergere iniziative in grado di aiutare chi soffre”.

Il presidente della società, Paolo Vaccari
Il presidente della società, Paolo Vaccari
Tra le notizie: il “Vaccari 2011-2012”…
…il nuovo reparto di storia postale…
…la presenza su Rai 3
           


È record tra gli annulli: 2.600, decisamente troppi
30 Dic 2010 20:22 - NOTIZIE DALL'ITALIA
A gonfiare la cifra sono quelli ad iniziativa, come i duecento per la “Giornata del risparmio”: un approccio superato, visto che i normali uffici non timbrano più la posta in partenza
Il vicepresidente dell'Ancai, Alcide Sortino
Il vicepresidente dell'Ancai, Alcide Sortino

A livello formale, impiegando cioè la numerazione attribuita dall’ufficio di Poste italiane che si occupa dei servizi temporanei, il 2010 si chiude superando le 2.380 segnalazioni, ma le impronte diverse sono di più, all’incirca 2.600.

“Un incredibile record”, commenta a “Vaccari news” uno dei maggiori specialisti, e non a caso vicepresidente dell’Associazione nazionale collezionisti annullamenti italiani, Alcide Sortino. “E, come tutte le inflazioni, non sarà certo foriera di risultati positivi”.

“A mio avviso -prosegue- l’anno marcofilo conferma il trend declinante causato dalla cessazione degli annulli meccanici (due quelli impiegati in dodici mesi), che ha indotto molti ad abbandonare. Le targhette, infatti, per molti non possono essere sostituite da un «nuovo amore», ovvero dagli annulli speciali a mano, dato che questi ultimi ormai di postale non hanno nulla (non si può più nemmeno farli viaggiare allo scoperto, dato l’obbligo di busta per la rispedizione). Inoltre, il fatto che la corrispondenza non venga più timbrata nei singoli uffici di partenza ma al centro meccanizzato competente, disincentiva ulteriormente l’interesse. Non solo i pochi che collezionavano sistematicamente i bolli ordinari, ma anche il resto dei marcofili che, nell’esame delle normali impronte, potevano trarre degli spunti, vuoi tematici (come il nome di una via di una succursale), vuoi relativi all’organizzazione e alla futura storia postale (come cambio di denominazioni, uffici di transito...)”.

“A questo malessere generale si somma la politica, a mio avviso sconsiderata, della ex divisione filatelia che ci irrora di centinaia di obliterazioni speciali ad iniziativa, di cui non si riesce a comprendere lo scopo e che in ultima analisi presumo avranno una conseguenza controproducente, dato che il troppo storpia”.

Qualche esempio? “Il più classico sono stati i duecento manuali per la «Giornata del risparmio», annunciati solo tre giorni prima e in uso presso gli uffici postali: non si comprende che cosa dovessero timbrare, visto che -come ricordavo- la lavorazione della corrispondenza è concentrata nei Cmp. A parte la monotonia dell’unico e insignificante bozzetto, anche chi si limita a collezionare annulli della propria area geografica (in genere coincidente con la provincia, meno spesso con la regione) è rimasto interdetto di fronte alle diciotto impronte impiegate nella zona di Trento, alle quindici di Verona o addirittura alle dieci di Rovigo, essendo quest’ultima una tipica area dal punto di vista marcofilo depressa che stenta ad avere due o tre bolli spontanei all’anno. Anche di fronte al costo non indifferente per procurarsi tutto questo materiale (senza dimenticare i soliti problemi di spazio che hanno tutti), la tentazione di dare un taglio diventa più che naturale”.

“Una cosa analoga si sta ripetendo con gli annulli natalizi: a parte il fatto che ormai sono cose obsolete, visto che nessuno più manda cartoncini augurali e che il loro numero definitivo non è ancora noto, ci si chiede a cosa servano. Laddove sono disponibili, poi, non vengono promossi. Un esempio per tutti: nel passato, al Milano Cordusio veniva aggiunta una cassetta per spedire i plichi augurali, sapendo che sarebbero stati contrassegnati con il manuale predisposto per l’occasione. Quest’anno, invece, il contenitore non c’era: bisognava sapere che per ottenere l’impronta era necessario recarsi allo spazio filatelia, che fra l’altro chiude alle 14.30. E non dimentichiamo il «Poste aperte»: una cinquantina di sottolineature ad uso dei figli dei dipendenti”.

“A completare il quadro, va aggiunto che certe filiali sono completamente latitanti, o perché non c’è il referente, o perché è solo nominale, trattandosi di persona che di filatelia e marcofilia non si interessa”.

Tra le manifestazioni che hanno contribuito a gonfiare il numero degli annulli, la “Poste aperte”, svoltasi il 27 maggio
Tra le manifestazioni che hanno contribuito a gonfiare il numero degli annulli, la “Poste aperte”, svoltasi il 27 maggio
Circa duecento gli annulli, identici, impiegati per la “Giornata del risparmio”
Tra le altri maxi iniziative, quelle ad iniziativa per Natale…
…e per “Poste aperte”
           


“Raccomandata1” - Si parte
30 Dic 2010 13:14 - VATICANO
Il servizio, identico per caratteristiche e tariffe a quello italiano, sarà disponibile dal 3 gennaio. Intanto, in piazza San Pietro è attivo un ufficio postale mobile

Attesa ormai da parecchio tempo, anche le Poste vaticane introducono la “raccomandata1”, ossia il servizio che -a determinate condizioni, e senza la possibilità di impiegare i francobolli- garantisce la consegna del plico nel giorno lavorativo seguente l’inoltro se viene affidato entro le ore 14.

Partirà lunedì 3 gennaio in tutti gli uffici, con tariffe e caratteristiche identiche a quelle italiane, anche perché dietro c’è proprio l’azienda guidata da Massimo Sarmi. L’invio più economico costa 6,00 euro (9,00 se con prova di consegna) e vale per una confezione fino a 250 grammi. Sapendo che il limite massimo di peso è pari a due chili, al costo rispettivo di 12,00 e 15,00 euro. Almeno per il momento, la modalità contrassegno non viene attivata.

A cambiare è la modulistica: risulta intestata all’operatore che formalmente accetta gli oggetti da spedire.

Non è l’unica novità; in piazza San Pietro, nell’emiciclo sinistro guardando la piazza, dal 20 dicembre è ritornato l’ufficio postale mobile. Attualmente è aperto dalle 9.30 alle 17.30 da lunedì al sabato, più l’ultima domenica del mese ed altre festività. È abilitato a compiere tutti i servizi disponibili nelle altre sedi ed impiega il timbro Colop “Datadec” (o turistico) n°7.

Quest’ultimo si aggiunge agli altri manuali, sempre con la stessa immagine del “Cupolone”, introdotti il 21 dicembre 2009 alla Posta centrale (bolli n°2 e n°3), il 31 maggio 2010 alle succursali presso l’arco delle Campane (n°1) e la Guardia svizzera (n°4 e n°5), il 28 giugno a quella attiva nei Musei vaticani (n°6).

Come si presenta il modulo per le spedizioni senza prova di consegna
Come si presenta il modulo per le spedizioni senza prova di consegna
L'avvio del servizio di Poste italiane; era il 22 giugno 2007
L'estensione in Vaticano: gli auspici del maggio 2009
I manuali illustrati introdotti un anno fa
           




Il ministero vincola l’archivio della posta militare
30 Dic 2010 09:55 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Contiene 400mila documenti che testimoniano il servizio tra il 1908 e il 1950. Dal 1982 è conservato a Prato presso l’Issp
L'archivio è conservato in sessanta metri lineari di faldoni
L'archivio è conservato in sessanta metri lineari di faldoni

Un elemento positivo in un contesto che, dal punto di vista economico, appare davvero preoccupante per l’Istituto di studi storici postali. Il ministero per i Beni e le attività culturali -attraverso la Soprintendenza archivistica per la Toscana- ha avviato il procedimento amministrativo per dichiarare di “interesse particolarmente importante” l’archivio riguardante la posta militare italiana tra il 1908 e il 1950. Un insieme -si legge nella comunicazione ufficiale- in grado di testimoniare “il funzionamento dei servizi postali militari italiani in tempo di guerra”.

“È un’ottima notizia -commenta il direttore dell’Issp, Andrea Giuntini- in quanto valorizza un patrimonio di carattere storico significativo, una fonte preziosissima sulle comunicazioni tra i vari settori amministrativi. E lo lascia in affido a Prato, nello specifico alla nostra onlus. La stessa città che negli ultimi tempi non ha potuto acquistare, per problemi economici, un altro insieme memorabile, l’archivio del concittadino, che fu scrittore e giornalista, Curzio Malaparte, ora portato a Milano”.

In questo caso non occorrono fondi per acquistarlo, in quanto è già nelle disponibilità dell’Istituto. Il provvedimento impone alcuni vincoli, come il divieto di smembramento, l’approvazione di opere e lavori, la denuncia degli eventuali atti di trasferimento della proprietà. “Vincoli -ricorda Andrea Giuntini- che saranno più complessi da rispettare nel momento in cui lo stesso Istituto -come potrebbe accadere l’anno prossimo, nonostante le iniziative che stiamo definendo- dovesse chiudere per mancanza di fondi, con il possibile ritorno dell’archivio a Roma”. “Ci auguriamo un intervento degli enti toscani affinché... rimanga aperto e l’archivio resti a Prato”.

L’insieme conta su 400mila documenti, organizzati in faldoni che si sviluppano per sessanta metri lineari. Dopo l’ultimo conflitto venne passato all’allora ministero delle Poste e delle telecomunicazioni e da questo, nel 1982, affidato all’Issp, con il compito di conservarlo e metterlo a disposizione degli studiosi.

In base alle normative in vigore, la procedura dovrà completarsi entro sei mesi.

Circa 400mila i documenti presenti; riguardano la posta militare italiana fra il 1908 e il 1950
Circa 400mila i documenti presenti; riguardano la posta militare italiana fra il 1908 e il 1950
Issp a rischio chiusura: il taglio dei fondi
La “zingarata” organizzata a giugno per sensibilizzare le istituzioni
Il lavoro dei volontari nell'opera di classificazione del materiale
           


Tariffe, aumenti da domani
29 Dic 2010 22:07 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Le voci interessate: procedure amministrative e giudiziarie e, soprattutto, spedizioni ordinarie dirette all’estero

A livello formale, la richiesta sottoscritta da Poste italiane risale al 25 giugno 2009; proponeva “adeguamenti tariffari relativamente ai prodotti postali universali riservati, al fine di conseguire, mediante il recupero dell’inflazione pregressa, una parziale copertura dei costi di erogazione del servizio ed una riduzione dell’onere derivante dagli obblighi di servizio universale”. Solo il 29 settembre 2010 il Nucleo di consulenza per l’attuazione e regolazione dei servizi di pubblica utilità (organismo tecnico che, nell’ambito del Comitato interministeriale per la programmazione economica, segue la materia tariffaria e la regolazione dei servizi di pubblica utilità non regolamentati da una specifica autorità di settore) si è espresso e il ministro allo Sviluppo economico Paolo Romani, il 25 novembre, ha sottoscritto il provvedimento.

È il decreto “Disposizioni in materia di invii di corrispondenza rientranti nell’ambito del servizio postale universale e tariffe degli invii di corrispondenza raccomandata e assicurata attinenti alle procedure amministrative e giudiziarie, nonché degli invii di posta non massiva per l’interno e per l’estero”. Pubblicato in “Gazzetta ufficiale” questa sera, al solito è destinato a diventare operativo domani.

Le tabelle di aggiornamento si sviluppano per oltre cinque pagine e riguardano principalmente gli invii raccomandati ed assicurati “non retail” (ma perché non definirli più chiaramente, magari “in grande quantità”?) e “retail” riguardanti le procedure amministrative, nonché le spedizioni raccomandate a carattere giudiziario, sia per l’interno che per oltre confine.

Un interesse più generale hanno probabilmente le tabelle per le lettere ordinarie inviate all’estero (nel testo definite -altra complicazione- “non massive”). Ritoccati tutti gli scaglioni, anche con forti percentuali. Il primo porto, cioè fino ai 20 grammi, passa da 0,65 a 0,75 euro per la “zona 1” (Europa e Mediterraneo), da 0,85 a 1,60 per la “zona 2” (altri Paesi d’Africa ed Asia, nonché tutta l’America), da 1,00 a 2,00 per la “zona 3” (Oceania).

Testo aggiornato il 30 dicembre 2010.

Il nuovo quadro d'insieme per le lettere ordinarie dirette all'estero. Il peso è espresso in grammi, mentre le tre colonne con gli importi riguardano le seguenti destinazioni: Europa e Mediterraneo; altri Paesi d'Africa ed Asia nonché America; Oceania
Il nuovo quadro d'insieme per le lettere ordinarie dirette all'estero. Il peso è espresso in grammi, mentre le tre colonne con gli importi riguardano le seguenti destinazioni: Europa e Mediterraneo; altri Paesi d'Africa ed Asia nonché America; Oceania
Gli aumenti del 30 giugno 2009
           




L'intera annata in cifre
29 Dic 2010 20:51 - EMISSIONI ITALIA
Ancora una volta, lo Smom è il più caro, con cartevalori per 96,80 euro. Netto il calo dell’Italia, passata dai 62,35 euro del 2009 agli attuali 46,50
Il “libro” dei francobolli d'Italia
Il “libro” dei francobolli d'Italia

Un anno costosetto, pure quello che si sta per chiudere, ma le sorprese non mancano. Calcolatrice alla mano, l’Italia ha emesso francobolli ed interi per un nominale pari a 46,50 euro, cifra che resta decisamente più bassa rispetto al boom, in parte dovuto al “Festival”, del 2009, quando la medesima voce ammontava a 62,35 euro. Ciò, naturalmente, se si compra il materiale direttamente in posta e non si chiedono confezioni particolari, perché allora ci sono, ad esempio, il “libro” e il “quaderno”, agli sportelli di Poste venduti rispettivamente a 100,00 e 55,00 euro. Il secondo ha due diversi richiami in copertina: alla spedizione dei Mille, dunque pensato per un pubblico adulto, e a Pinocchio per i bambini.

Da Roma al monte Titano, dove l’Azienda autonoma ha commercializzato emissioni per 52,61 euro ed ora offre l’annata confezionata a 58,00 euro, 3,00 in più rispetto a dodici mesi fa.

Stabile il Vaticano: come nel 2009, il contributo richiesto per avere il nuovo volume è pari a 68,00 euro. Oltre ai francobolli e agli interi (che portano un facciale complessivo di 35,40 euro), comprende pure gli annulli impiegati nello stesso arco di tempo.

Anche questa volta, lo Smom non ha edito un raccoglitore specifico. L’annata completa, calcolando soltanto i valori nominali, ammonta a 96,80 euro (85,95 l’anno scorso): la cifra più alta dell’intera area.

I dati del 2009
           


Matera ricorda l’Unità
29 Dic 2010 16:27 - APPUNTAMENTI
La mostra filatelica, allestita presso la direzione delle Poste cittadine, sarà visitabile sino al 31 marzo
La riproduzione dei francobolli in tufo
La riproduzione dei francobolli in tufo

All’esterno ci sono persino delle riproduzioni di francobolli in tufo, realizzate da una ditta locale e volte ad attirare l’attenzione dei passanti affinché visitino la mostra. Mostra ospitata nel palazzo direzionale di Poste italiane a Matera (in via del Corso 15, la strada che collega il nucleo storico al rione dei “Sassi”) fino al 31 marzo, così da dare la possibilità ai singoli ma soprattutto alle scuole di fare un salto.

Si intitola “Verso il 150° anniversario dell’Unità d’Italia” il percorso organizzato dalla filiale cittadina della società in collaborazione con l’Università di Basilicata e il locale Circolo filatelico numismatico, presieduto da Paolo Paladino, che ha messo a disposizione il materiale. Nei sei tabelloni, un’ampia selezione di francobolli degli Antichi Stati, dalla Toscana al Pontificio (in qualche caso, visti il loro valore e rarità, si tratta di riproduzioni) e dell’Italia, ormai unita, che ha ricordato fatti e protagonisti del Risorgimento, dal centenario del 1948 alla battaglia di Digione, da Giuseppe Garibaldi a Camillo Benso conte di Cavour.

“È l’esito -spiega dall’azienda Francesco Puzzovivo- di un rapporto avviato l’anno scorso con il progetto «Filatelia e scuola». I pannelli offrono dei fogli con raggruppamenti, didascalie e sintesi degli eventi storici citati”, così da inquadrare meglio le cartevalori e il contesto nel quale furono emesse.

L’allestimento, inserito nel programma delle celebrazioni ufficiali dell’Unità d’Italia, ha il patrocinio di Comune e Prefettura; è aperto dal lunedì al venerdì fra le 9 e le 16 e il sabato fra le 9 e le 13; l’ingresso è libero.

In visita al percorso: a sinistra il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, accompagnato dalla direttrice della filiale Maria Gallo e dal presidente del Circolo filatelico numismatico Paolo Paladino
In visita al percorso: a sinistra il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, accompagnato dalla direttrice della filiale Maria Gallo e dal presidente del Circolo filatelico numismatico Paolo Paladino
           




Dagli Usa il dentello per Gregory Peck
29 Dic 2010 12:06 - DALL'ESTERO
L’interprete, fra l’altro, di “Vacanze romane” otterrà il tributo il prossimo 29 aprile. Le voci più importanti del programma 2011
L'attore nei panni dell'avvocato Atticus Finch
L'attore nei panni dell'avvocato Atticus Finch

Ha interpretato -tanto per dare alcuni titoli- “Vacanze romane”, “Moby Dick”, “38° Parallelo: missione compiuta”, “I cannoni di Navarone”, “Il buio oltre la siepe”, “MacArthur il generale ribelle”... È Gregory Peck (1916-2003) ed avrà il francobollo dal suo Paese natale, gli Stati Uniti.

Ora la notizia è ufficiale: il dentello, a nominale “Forever”, ossia valido per una lettera di primo porto destinata all’interno indipendentemente dal tariffario del momento, fa parte delle emissioni definite per il 2011 ed arriverà il 29 aprile. È stato inserito nell’ormai celeberrima serie “Legends of Hollywood”, giunta alla diciassettesima tappa.

È “uno dei più rispettati attori nordamericani” -così lo definiscono da Washington- ed ha lavorato in oltre sessanta film, ricevendo l’Oscar come migliore attore per “Il buio oltre la siepe”, dove ha interpretato l’avvocato Atticus Finch.

L’immagine scelta per la carta valore richiama proprio questa pellicola, che racconta la storia di un uomo di colore accusato falsamente di aver sedotto una donna bianca.

Tra le altre sottolineature postali previste per l’anno prossimo, Usps ha confermato -uscirà il 10 febbraio- l’omaggio a Ronald Reagan e poi, ad esempio, i tributi per l’“Anno del coniglio” della tradizione orientale, il jazz, le leggende della musica latina, il neon, la Guerra civile del 1861-1865, il “Purple heart” (richiamo ai militari caduti), il mezzo secolo dal primo uomo nello spazio (Alan Shepard con il progetto Mercury) e la missione Messenger (il prossimo 18 marzo sarà il primo mezzo ad entrare nell’orbita di Mercurio), il centenario della gara automobilistica “Indianapolis 500”, i pionieri del design industriale nazionale, lo scrittore Mark Twain, il cane Owney, mascotte del Railway mail service, la marina mercantile, il pittore Edward Hopper, la nuova infornata delle bandiere, i personaggi della Pixar. Per il momento, tutte le voci ufficializzate hanno, al posto del facciale, l’indicazione “Forever”.

Tra le altre emissioni, l'omaggio al primo uomo nello spazio nel cinquantesimo anniversario, Alan Shepard, in coppia con il tributo per la missione Mercury. Diversi i Paesi, fra cui l'Italia e San Marino, che ricorderanno il progetto del 1961
Tra le altre emissioni, l'omaggio al primo uomo nello spazio nel cinquantesimo anniversario, Alan Shepard, in coppia con il tributo per la missione Mercury. Diversi i Paesi, fra cui l'Italia e San Marino, che ricorderanno il progetto del 1961
L'anticipazione per il francobollo dedicato a Ronald Reagan
Così un anno fa
           


La fisica spiegata con i francobolli
29 Dic 2010 01:13 - LIBRI E CATALOGHI
Due docenti, Michelangelo Fazio e Valter Giuliani, propongono un modo differente di vedere la materia
Dalla meccanica alla metrologia in 242 pagine
Dalla meccanica alla metrologia in 242 pagine

Uno dei potenziali della filatelia -quella tematica in particolare- è la possibilità di approfondire gli argomenti più diversi partendo dalle cartevalori postali.

Ed è quello che è stato fatto con “Storia della fisica attraverso i francobolli”. Gli autori, Michelangelo Fazio e Valter Giuliani, sono specialisti della materia, avendola studiata e insegnata. Non hanno difficoltà, quindi, ad orientarsi tra meccanica, gravitazione, fluidi e gli altri argomenti che costituiscono l’ossatura del lavoro. Ma si sono mossi con dimestichezza anche nel mondo dei dentelli, visto che ne hanno individuati circa ottocento tra quelli funzionali alla loro ricerca.

Il volume -confermano i protagonisti- “può essere utile agli studenti sia di liceo sia universitari”; allo stesso tempo, “può rivelarsi una fonte interessante per gli appassionati di filatelia, ma può essere visto con interesse da docenti di qualsiasi ordine di scuole e da cultori della disciplina”.

Il libro, in brossura, si sviluppa per 242 pagine con illustrazioni a colori (prezzo: 41,00 euro); è una recente ristampa di un testo risalente al 2008. Comprende anche cinque appendici, alcune di approfondimento tecnico, altre utili a individuare gli esemplari citati.

“Storia della fisica attraverso i francobolli” (acquista)
La scheda con l'indice
           




Permessi di soggiorno, ripartita la caccia ai moduli
28 Dic 2010 19:02 - NOTIZIE DALL'ITALIA
E a Prato l’assessore all’immigrazione, Giorgio Silli, presenta un esposto in Procura perché da oltre dieci giorni in zona (ma non solo) mancano gli stampati. Per Poste, il servizio è in via di normalizzazione
L'assessore pratese Giorgio Silli
L'assessore pratese Giorgio Silli

Tornano le attese e le difficoltà degli stranieri, agli sportelli di Poste italiane per rinnovare il permesso di soggiorno. Ai problemi di sempre si aggiungono quelli amministrativi, come la difficoltà di ottenere la modulistica perché esaurita.

E qualche carta in più si è aggiunta: succede a Prato, dove l’assessore all’immigrazione, Giorgio Silli, ha inviato un esposto alla Procura della Repubblica per denunciare che da oltre dieci giorni negli uffici postali di Prato, Pistoia, Quarrata, Lucca e di altre importanti città italiane “non è possibile -viene sottolineato dal Comune- per i cittadini extracomunitari chiedere il rinnovo del proprio permesso di soggiorno, a causa della mancanza di parte della modulistica necessaria per presentare la domanda”. Così, “gli stranieri regolarmente soggiornanti nel territorio rischiano gravi sanzioni per inadempienze non proprie. Le conseguenze potrebbero arrivare fino al licenziamento, come prevede la legge Bossi-Fini, trovandosi paradossalmente nella situazione di irregolari sul territorio italiano”.

Secondo Poste -relaziona l’Ente locale- “l’inadempienza è dovuta ad un problema di approvvigionamento” degli stampati.

“La nostra politica è quella di pretendere il rispetto di tutte le nostre leggi da parte degli immigrati”, afferma l’assessore. “È inaccettabile che nel terzo millennio, in un Paese civile come l’Italia, possano verificarsi episodi del genere”.

L’esposto è stato inviato anche alla direzione centrale dell’immigrazione al ministero dell’Interno, ai Carabinieri, alla Questura, alla Prefettura e all’Associazione nazionale comuni italiani.

Una nota diffusa oggi direttamente da Poste assicura: “I cittadini extracomunitari aventi diritto possono rivolgersi agli uffici postali di zona per l’adempimento delle pratiche necessarie. La carenza di modulistica che si è registrata nei giorni scorsi è in via di superamento con l’approvvigionamento di nuova documentazione”. Il servizio, dunque, è “da considerarsi in corso di normalizzazione”.

Difficoltà di approvvigionamento per i moduli rivolti agli extracomunitari
Difficoltà di approvvigionamento per i moduli rivolti agli extracomunitari
Kit latitanti: così nel 2006
           


Salute mentale: ora il coinvolgimento del pubblico
28 Dic 2010 12:53 - DALL'ESTERO
Dopo i tre francobolli usciti fra il 2008 e il 2010, per il prossimo anno il Canada ha indetto un concorso

La salute mentale, un problema adottato dalle Poste canadesi, che sull’argomento tra il 2008 e il 2010 già hanno sfornato tre francobolli con sovrapprezzo per contribuire alla causa. Attraverso la prossima emissione intendono coinvolgere direttamente il pubblico sin dalla fase progettuale. Chiediamo -confermano dall’azienda- “di sottomettere un soggetto e di votare per quello favorito”.

È la prima volta che, in 159 anni, Postes lancia un appello siffatto ai concittadini. Per aderire all’iniziativa c’è tempo sino al 17 gennaio, collegandosi al sito appositamente predisposto per caricare i bozzetti, oppure per scegliere quello ritenuto migliore fra le proposte altrui.

L’idea più gettonata finirà fra le venti semifinaliste (le altre diciannove saranno individuate da specialisti, attingendo alle medesime partecipazioni) e verranno presentate al Comité consultatif sur les timbres-poste. Fra queste, lo stesso organo ne sceglierà cinque, demandando ancora una volta alla gente il compito di individuare, fra il 14 febbraio e il 14 marzo, il disegno migliore: sarà rivelato in aprile e diverrà carta valore a tutti gli effetti in settembre.

“Milioni di canadesi vedono i francobolli, e proprio per questo hanno un incredibile potere per invogliare il confronto”, è il commento che viene dagli sportelli. “Domandiamo ai partecipanti di sottomettere motivi che trasmettino un messaggio importante sulla salute mentale, sapendo che il dentello vincente diventerà un ambasciatore della nostra campagna di sensibilizzazione”.

I tre francobolli che fra il 2008 e il 2010 hanno caratterizzato la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi
I tre francobolli che fra il 2008 e il 2010 hanno caratterizzato la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi
L'esemplare uscito quest'anno e i dati del progetto
Il sito organizzato per il confronto (in inglese e francese)
           




Tutto il Merisi in un unico salone
28 Dic 2010 01:07 - APPUNTAMENTI
Si intitola “Caravaggio - Una mostra impossibile” l’inconsueto percorso visitabile a Milano fino al 13 febbraio. Percorso che potrebbe ispirare qualche iniziativa filatelica...
Il francobollo sammarinese del 29 dicembre 1960…
Il francobollo sammarinese del 29 dicembre 1960…

Sessantacinque quadri di Michelangelo Merisi riprodotti a dimensione naturale e proposti insieme (da qui il titolo dell’iniziativa), con un interprete -anzi tre, a rappresentare le varie epoche della sua vita- nei panni del pittore che spiega storia, contesti e dettagli tecnici. È “Caravaggio - Una mostra impossibile”, visitabile sino al 13 febbraio a Milano presso palazzo della Ragione in piazza dei Mercanti, ma che ha nel suo carnet altri appuntamenti, in Italia e non.

“In un itinerario -è la sottolineatura dell’assessore alla cultura cittadino, Massimiliano Finazzer Flory- che esplora i lavori dell’artista incrociando il punto di vista cronologico e quello tematico, il visitatore può osservare, come mai prima d’ora, i dipinti riprodotti in digitale e in grande formato e scoprirne dettagli e sfumature che possono sfuggire in una fruizione tradizionale. Sarebbe inoltre «impossibile» radunare in un’unica sede tutti i capolavori del maestro e cogliere così in una singola occasione l’intera produzione di un artista che è conservata in più di un museo in Italia e all’estero”.

Uno dopo l’altro, sfilano ad esempio i soggetti di diversi francobolli, in una dimensione davvero inconsueta per delle cartevalori, ma decisamente più godibile. Accade -sono solo pochissimi esempi- per il 25 lire italiano del 28 settembre 1973 con il “San Giovanni Battista”, il 200 sammarinese del 29 dicembre 1960 raffigurante il “Giovane con un canestro di frutti”, il 65 centesimi vaticano del 22 giugno 2010 per la “Sepoltura di Cristo” (“Deposizione dalla croce”).

Da qui l’idea: e se l’approccio fosse impiegato anche in una mostra filatelica, immaginando cartevalori e documenti postali ingigantiti, così da far apprezzare pure a chi collezionista non è quegli elementi in genere notati soltanto dagli specialisti?

Aggiornamento del 4 febbraio 2011: la mostra è stata prorogata fino al 13 marzo.

…e la riproduzione in mostra del quadro “Giovane con un canestro di frutti”, conservato a Roma presso la galleria Borghese
…e la riproduzione in mostra del quadro “Giovane con un canestro di frutti”, conservato a Roma presso la galleria Borghese
I dettagli sull'allestimento
Caravaggio quattro secoli dopo: tra i richiami dentellati, l'italiano…
…ed il vaticano
           


Gianfranco Moscati cavaliere
27 Dic 2010 18:51 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il riconoscimento per quarant’anni di impegno nel raccogliere, anche attraverso il materiale postale, le testimonianze della Shoah. Giovanni Ialongo cavaliere di gran croce
Gianfranco Moscati
Gianfranco Moscati

Un’altra onorificenza valorizza il mondo della filatelia, seppure in un’ottica completamente diversa. Se nel giugno scorso “Vaccari news” aveva anticipato i nomi di coloro che hanno ricevuto i titoli in funzione del loro impegno durante “Italia 2009” (il provvedimento è stato poi pubblicato sulla “Gazzetta ufficiale” il 13 agosto), ora il nuovo riconoscimento, quello di cavaliere, è stato concesso a Gianfranco Moscati.

Anche questa volta, l’iniziativa del presidente Giorgio Napolitano si basa sull’articolo 2 dello statuto dell’ordine “Al merito della Repubblica italiana”.

Nato a Milano il 30 dicembre 1924, nel 1943, a causa delle persecuzioni razziali, Gianfranco Moscati deve rifugiarsi in Svizzera, dove rimane fino al termine della guerra. Dal 1967 ha cominciato a raccogliere documenti, lettere, cartoline e francobolli sui temi dell’ebraismo, dell’antisemitismo e delle persecuzioni, in Italia e in Europa. Significativo il suo impegno nell’esporre e pubblicare quanto trovato, così da far conoscere la storia e le sue conseguenze (fra i lavori più recenti, “Appunti di vita ebraica”, realizzato a quattro mani con Gustavo Ottolenghi). Tre anni fa la decisione di donare buona parte della sua collezione all’Imperial war museum di Londra, che gli ha dedicato una sezione speciale anche su internet.

Nei giorni scorsi il presidente di Poste italiane, Giovanni Ialongo, ha ricevuto il titolo di cavaliere di gran croce, il quinto livello, cioè il più alto, della scala che comincia appunto con il cavalierato. L’iniziativa ha inteso valorizzarne il servizio ai massimi livelli della Pubblica amministrazione e dell’impresa.

Le onorificenze collegate ad “Italia 2009”
Tra gli ultimi lavori dello studioso, “Appunti di vita ebraica”
La consegna della collezione all'Imperial war museum di Londra
           




Liberalizzazione, i dubbi di Confetra
27 Dic 2010 12:03 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il presidente della Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica, Fausto Forti, scrive al Governo
Il presidente di Confetra, Fausto Forti
Il presidente di Confetra, Fausto Forti

“Alcune disposizioni di assoluta retroguardia”. Così la Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica (Confetra) commenta la bozza del decreto legislativo sulla liberalizzazione postale. Non solo “tutto il settore dei corrieri espressi, per definizione non rientrante nel servizio postale universale, potrà essere assoggettato a un’illegittima tassazione fino al 10% dei ricavi, ma sarà tenuto al rispetto di una contrattazione collettiva di riferimento del tutto estranea -storicamente e sindacalmente- al mondo della logistica cui esso appartiene”.

Con una lettera inviata al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e al ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, su questi temi è intervenuto direttamente il presidente Confetra, Fausto Forti. Sottolineando come il provvedimento “non sembri essere rispettoso dei principi di liberalizzazione voluti dall’Europa”.

Tre, in particolare, i punti evidenziati. Cominciando con l’obbligo di contribuire al fondo di compensazione (che serve a garantire l’espletamento del servizio universale): “non può essere esteso ai titolari di autorizzazione generale, che per definizione esplicano servizi estranei al servizio universale”.

Poi, il sostegno dovuto dai titolari di autorizzazione generale per il finanziamento della nuova Autorità di regolamentazione: “deve essere nettamente inferiore all’ammontare dei contributi dovuti dai titolari di licenza individuale, come avvenuto fino ad oggi per il finanziamento della corrispondente autorità ministeriale”, perché l’operato svolto dalla stessa Autorità in merito ai titolari di autorizzazione generale è “del tutto residuale”.

“Secondo i principi di libertà sindacale sanciti dalla Costituzione” -viene segnalato infine- “non può esistere alcuna contrattazione collettiva di riferimento cui dovrebbero attenersi tanto i titolari di licenze individuali, quanto a maggior ragione i titolari di autorizzazioni generali”.

Il passaggio del decreto legislativo in Consiglio dei ministri
Per saperne di più su Confetra
           


Al Museo dei Tasso si lavora per il 2012
27 Dic 2010 00:58 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Allo studio l’ipotesi di un convegno internazionale, da tenersi tra maggio e giugno. E poi le altre iniziative che porteranno al 2017, così da ricordare Francesco Tasso a mezzo millennio dalla morte
Francesco Tasso, celebrato nel 1982 e ipotetico protagonista di una congiunta nel 2017
Francesco Tasso, celebrato nel 1982 e ipotetico protagonista di una congiunta nel 2017

Un convegno internazionale da tenersi a Camerata Cornello (Bergamo), possibilmente nel borgo di Cornello tra i mesi di maggio e giugno del 2012. È una delle iniziative che il Museo dei Tasso e della storia postale ha ipotizzato per il prossimo futuro.

“Tale occasione -spiega il direttore, Adriano Cattani- potrebbe coincidere con l’apertura del nuovo ufficio postale, che il Comune e Poste italiane stanno progettando di costruire ex novo in località Orbrembo, a poca distanza dall’attuale edificio piuttosto obsoleto”. L’immobile potrebbe ospitare anche lo sportello filatelico della valle Brembana. “Questo darebbe grande risalto al Cornello ed al Museo, perché i collezionisti accederebbero al Museo stesso, aumentando il numero dei visitatori, e perché la corrispondenza da Camerata Cornello avrebbe impresso uno speciale annullo figurato, come tutti gli altri sportelli filatelici”.

L’evento -è il suggerimento del sindaco, Gianfranco Lazzarini- potrebbe essere sottolineato ad esempio con l’emissione di un intero. Si aggiungerebbe alle altre cartevalori che citano la famosa stirpe: come l,75 lire del 14 marzo 1932 per il poeta Torquato (tra il 14 aprile e l’11 luglio sovrastampato per l’Egeo e le Colonie), il 300 lire del 23 ottobre 1982 dedicato a Francesco, i cinque esemplari da 750 lire, emessi anche librettati, del 2 ottobre 1993 inerenti il rapporto della famiglia con la storia postale.

I preparativi per l’incontro richiedono tempo; ecco perché già l’anno prossimo “si dovrà dare inizio ad un programma di ricerca dei documenti tassiani negli archivi italiani ed europei”. Le aree di lavoro saranno l’Italia, l’Austria, il Belgio (Bruxelles), la Francia (Lille e Besançon), la Germania (Füssen e Ratisbona) e la Spagna (Simancas ed altre). Puntando in particolare ai quattro fratelli che hanno avviato il servizio postale, vissuti tra Quattro e Cinquecento: Francesco, Jannetto, Leonardo e Ruggero. Ma senza dimenticare coloro che, all’inizio del XVI secolo, hanno sviluppato gli accordi precedentemente stipulati con gli Asburgo: David, Gianbattista, Maffeo e Simone.

Intanto, il 2011 potrebbe rappresentare l’occasione per una nuova mostra, che tenga conto delle esigenze di promozione turistica.

A più lungo termine sono ulteriori iniziative, come il gemellaggio con Sorrento, dove nacque Torquato, la collaborazione con l’Expo milanese del 2015, una serie di monografie che porteranno al 2017 quando -con altre proposte e magari un’emissione congiunta di francobolli- si ricorderà Francesco a cinque secoli dalla morte.

L'ultimo incontro
Il Museo dei Tasso e della storia postale
           




L’Yvert completa l’Europa dell’Est
26 Dic 2010 01:44 - LIBRI E CATALOGHI
Dalla Repubblica Ceca all’Ucraina, più tutte le realtà minori dell’area, comprese -secondo la lingua francese- tra le lettere “R” ed “U”
Anche il secondo volume dell'Europa dell'Est adotta il formato più grande
Anche il secondo volume dell'Europa dell'Est adotta il formato più grande

Vi sono tutti i Paesi attualmente esistenti, e poi le altre realtà che, per tempi più o meno lunghi, hanno sfornato francobolli, dagli eserciti impegnati nella Guerra civile russa a Sebastopoli, da Tuva agli -giocoforza semplicemente elencati- zemstvo, gli organismi locali che tra Otto e Novecento predisposero un servizio laddove la posta degli zar non arrivava, dalla Galizia alla Transilvania, dalla Cecoslovacchia all’Unione Sovietica.

È la seconda parte del catalogo che la Yvert & Tellier dedica all’Europa dell’Est, organizzata in base alla geopolitica antecedente il 1989. Secondo l’ordine alfabetico francese, in 816 pagine di grande formato sfilano le voci comprese tra la “R” e la “U”, in particolare le attuali Repubblica Ceca, Romania, Russia, Slovacchia, Tagikistan, Turkmenistan ed Ucraina. Sostituendo la precedente edizione che porta come millesimo il 2003.

Il volume, in Italia venduto a 48,00 euro, completa la riorganizzazione dell’area orientale del Vecchio continente, passata su tre colonne in luogo delle precedenti due.

“Yvert & Tellier - Timbres d’Europe de l’Est” - seconda parte (acquista)
La scheda
La prima parte del catalogo
           


C’è cardinale e cardinale...
25 Dic 2010 15:37 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Due pesi e due misure, a quattro giorni di distanza: ad Osnago il religioso non viene citato, a Barletta sì

Storia di porporati... Uno non viene citato a livello marcofilo poiché ha il “difetto” di essere ancora vivo ed un altro, nelle medesime condizioni biologiche, gode della celebrazione. Nessun mistero, ma una semplice svista.

Così, domani dalle ore 9 alle 15, la visita del neo cardinale Gianfranco Ravasi per la festa del patrono Stefano ad Osnago (Lecco) verrà ricordata con un annullo, richiesto in piazza Vittorio Emanuele II dall’Associazione nazionale filatelici Osnago. Come impongono le tradizionali regole adottate da Poste italiane, il testo non riporta nome e cognome dell’ospite; ci si accontenta di un velato riferimento in qualità di concittadino, essendo qui nato il 18 ottobre 1942.

Ben diverso -lo segnala lo specialista Massimo Mancini- è il trattamento che otterrà il collega Francesco Monterisi. Il giorno 30 sarà a Barletta, dove è venuto alla luce il 28 maggio 1934, per le solennità in onore di Ruggero, santo protettore locale. Dalle 16 alle 21, presso lo stand allestito alla galleria del teatro Curci (si trova in corso Vittorio Emanuele), lo richiamerà espressamente l’analogo bollo, dovuto al Comitato italiano pro Canne della Battaglia.

Da notare che il codice postale di Barletta risulta aggiornato con l’ultima revisione, a differenza di quanto accaduto a Fermo -altra provincia coinvolta nelle modifiche- pochi giorni fa.

Aggiornamento del 7 gennaio 2011: l’impronta annunciata per Barletta è stata successivamente modificata, adeguandola alla prassi.

I due manuali documentano la stessa situazione della stessa carica; a quattro giorni di distanza, il trattamento è diverso: il primo cardinale non è citato espressamente, il secondo sì
I due manuali documentano la stessa situazione della stessa carica; a quattro giorni di distanza, il trattamento è diverso: il primo cardinale non è citato espressamente, il secondo sì
Religiosi bollati: i casi degli arcivescovi di Reggio Calabria e Bova…
…e di Milano
L'episodio di Fermo, segnalato il 20 dicembre
           




Doppio bollo da oltre Tevere
25 Dic 2010 00:01 - VATICANO
Accanto all’abituale sottolineatura per Natale, vengono ricordati i quindici anni della presenza su internet
Il manuale per i quindici anni di presenza sul web
Il manuale per i quindici anni di presenza sul web

Gli uffici delle Poste vaticane sono chiusi, ma ben due annulli saranno a disposizione fino al 26 gennaio con la data di oggi.

Uno è per l’appuntamento religioso: l’edizione 2010 propone Giuseppe, Maria e Gesù e, come al solito, è associato ad una busta sulla cui parte di sinistra è riprodotta un’altra opera a tema: la “Natività di Cristo”, scomparto di predella in tempera e oro su tavola, realizzato da Lippo d’Andrea (Ambrogio di Baldese) nel XV secolo ed ora conservato nella pinacoteca dei Musei vaticani. Soggetto che i filatelisti già conoscono, essendo stato impiegato nel 41 centesimi augurale del 21 novembre 2002 per la congiunta con la Nuova Zelanda (Wellington replicò lo stesso giorno, trasformando il dipinto in un francobollo da 1,50 dollari). Il plico è affrancato con lo 0,60 euro uscito il 15 novembre scorso.

Il secondo manuale ricorda che da quindici anni la Santa Sede è presente su internet: l’esperienza venne avviata pubblicando on-line, era il 25 dicembre 1995, il messaggio di Giovanni Paolo II per quel Natale. Il bollo raffigura il pontefice che benedice il mondo, mentre sulla linea dell’equatore figura il dominio “www.vatican.va”.

Come tradizione vuole, dal 29 novembre all’8 gennaio gli annulli ordinari impiegati oltre il Tevere sottolineano le festività (hanno i codici “1C”, “2C”, “3C”, “1CA”, “2CA”, “1P”), mentre la posta in partenza passa dalla bollatrice Pitney Bowes dove è stata montata la targhetta, ad inchiostro rosso, “Gloria in excelsis Deo et in terra pax hominibus bonae voluntatis”.

La busta con l'annullo augurale; a sinistra, il richiamo al dipinto impiegato per l'emissione del 2002
La busta con l'annullo augurale; a sinistra, il richiamo al dipinto impiegato per l'emissione del 2002
La serie natalizia 2010
Il ricordo marcofilo del 2009
           


Cartoline e magliette contro la chiusura
24 Dic 2010 18:52 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Scarlino, piccolo centro del Grossetano, guida la protesta contro le iniziative unilaterali di Poste italiane

Scarlino, provincia di Grosseto: meno di quattromila abitanti e un problema, peraltro condiviso con molti altri centri. La società guidata da Massimo Sarmi intende, almeno in parte, smobilitare. Ma in paese non accettano supinamente ed avviano diverse iniziative, fra cui la seduta di Consiglio comunale, dove gli amministratori si sono presentati con magliette nelle quali si legge “No chiusura Poste Puntone - Vergogna!”.

“Il problema -spiega a «Vaccari news» il sindaco, Maurizio Bizzarri- è che quando una grande azienda, come è Poste italiane spa, si assume l’onere di fare impresa, erogando servizi essenziali, come sono quelli postali, telefonici e creditizi, allora dovrebbe avere anche la consapevolezza che l’unico parametro, per decidere se mantenere aperta o meno una propria sede, non può essere quello del profitto”. Nel territorio comunale, infatti, l’azienda conta attualmente tre sedi: nel Capoluogo, allo Scalo e al Puntone, la cui produttività, secondo gli amministratori, “dovrà essere valutata complessivamente e non per ogni singolo ufficio, come condizione imprenditoriale per riuscire a garantire il servizio al Puntone che, oltretutto, è in forte espansione demografica, turistica e commerciale”.

Quali sono le vostre proposte per affrontarlo? Il modo abituale di procedere è “recepire più informazioni possibili a riguardo, per poi convocare le parti coinvolte, allo scopo di giungere ad una soluzione condivisa. Il fatto è che, in questo caso, abbiamo dovuto apprendere dai giornali la notizia dell’imminente chiusura dell’ufficio postale del Puntone, come decisione unilaterale presa da Poste italiane spa. La nostra prima reazione, dunque, è stata quella di scrivere alla direzione di zona e manifestare sulla stampa locale il nostro disappunto e la nostra estraneità alla vicenda”.

Cosa ha risposto l’operatore? “All’inizio nulla, né a mezzo stampa, né per corrispondenza, perché era una decisione che aveva comunicato e che, evidentemente, non intendeva discutere”. Successivamente, molti cittadini e sindaci di altri centri della zona “hanno raccolto il mio appello a costituire un fronte comune di opposizione a questi provvedimenti, a parer nostro, iniqui. La Prefettura e la Provincia di Grosseto, inoltre, hanno convocato su questo un tavolo tecnico politico al quale ha partecipato, oltre ai rappresentanti dei Comuni interessati, anche Poste italiane, chiedendo di affidare la gestione di alcuni nostri servizi erariali a quei loro uffici a rischio di chiusura per improduttività”.

Un anno fa il vicesindaco di Coreglia Antelminelli (Lucca), si era incatenato davanti al locale ufficio colpito dalla minaccia di una limitazione negli orari. Voi cosa avete fatto per farvi notare? “Un po’ di visibilità, indubbiamente, ce l’avrà anche data l’appello che feci ai cittadini scarlinesi, di inviare una cartolina di protesta alla Direzione provinciale di Poste italiane, alla quale, infatti, sono giunte centinaia di cartoline, con su scritto: «Sono contrario alla chiusura dell’ufficio postale del Puntone. Questa è una vergogna!». Ritengo, tuttavia, che la riduzione del servizio postale, in alcuni Comuni della provincia di Grosseto, sia un problema molto sentito. L’onorevole Sani, infatti, ha presentato un’interpellanza parlamentare alla quale si è unita anche l’onorevole Faenzi che, come sindaco, era interessata dal provvedimento in alcune frazioni del suo Comune”. Il Consiglio comunale aperto di Scarlino, svoltosi proprio al Puntone il 30 novembre, “nel quale io ed altri abbiamo indossato una t-shirt recante la scritta della predetta cartolina, ha determinato l’interessamento e la partecipazione di alcuni sindaci e del presidente Marras della Provincia di Grosseto, oltre che di molti cittadini, imprenditori locali ed associazioni”.

A che punto siete arrivati? “Dopo la convocazione del tavolo tecnico politico in Prefettura, Poste italiane ha congelato il provvedimento di chiusura, in attesa che il Comune capofila incaricato, cioè quello di Scarlino, verifichi, tramite un questionario presso gli altri Comuni, se sia possibile o meno accogliere la richiesta di Poste italiane. Stiamo ancora lavorando alla raccolta dati definitiva, tuttavia questa richiesta di Poste italiane non sembra andare nell’auspicata direzione di valutare la produttività degli uffici postali presenti su di un territorio comunale complessivamente. Poste italiane, inoltre, è una grande azienda che dovrebbe operare in regime di libero mercato ed, a questo proposito, desidero sottolineare che, anche recentemente, proprio al Puntone, alcuni istituti di credito, in virtù del forte sviluppo demografico, turistico e commerciale della frazione, coraggiosamente, hanno aperto delle piccole filiali”. Che, a questo punto, “potrebbero legittimamente rivendicare il diritto a svolgere i servizi comunali richiesti da Poste per non chiudere gli uffici postali nei piccoli centri”.

Quale sarà la prossima mossa? L’obiettivo -conclude il primo cittadino- è “riuscire, con la soddisfazione di tutte le parti, ma anche con un po’ di buon senso”, a preservare i servizi, anche nelle frazioni. “Non è possibile, inoltre, che si giunga ad un compiuto sviluppo, gratificante per tutti, di quei piccoli centri abitati in forte espansione, se chi ha l’onere di fare impresa non vuole assumersi il rischio d’impresa. Il nostro dovere rimane perciò quello di conoscere e valutare tutte le soluzioni possibili, innanzi tutto la condizione imposta da Poste italiane, ma per noi è altrettanto importante avere la garanzia del servizio stesso, tanto che sia fornito da Poste italiane, quanto che sia fornito da altre imprese del settore”.

Il sindaco Maurizio Bizzarri e il presidente della Provincia Leonardo Marras; a destra, la seduta del Consiglio comunale (foto: Alfredo Faetti, del “Tirreno”)
Il sindaco Maurizio Bizzarri e il presidente della Provincia Leonardo Marras; a destra, la seduta del Consiglio comunale (foto: Alfredo Faetti, del “Tirreno”)
La Toscana dei piccoli centri: cosa dicono il Coordinamento regionale dell'Anci…
…e l'Unione nazionale comuni comunità enti montani
Il caso di Coreglia Antelminelli
           




Bat: i nuovi annulli per i collezionisti
24 Dic 2010 12:18 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Scompaiono, tra l’altro, la sigla provinciale ed il vecchio cap nei manuali degli sportelli filatelici attivi a Barletta, Andria e Trani

Se da una parte il presidente della Provincia, Francesco Ventola, chiede che anche nel territorio della Barletta-Andria-Trani Poste italiane installi una propria sede, dall’altra la medesima azienda aggiorna gli annulli in dotazione agli sportelli filatelici delle tre cittadine che da oltre un anno condividono il rango di capoluogo.

Il cambiamento diventa operativo adesso: analogamente a quanto è accaduto nel gennaio scorso a Fermo (e a Porto San Giorgio), l’immagine resta identica (il duomo di santa Maria Maggiore, Castel del Monte, la cattedrale di san Nicola Pellegrino), sia per il bollo ordinario sia per quello utilizzato con le fdc. A mutare sono l’indicazione della dipendenza da Bari, in tutti e tre i casi scomparsa, come è sparita la parola “Centro”, riguardante i nomi degli uffici di appartenenza. Questa volta è stato aggiornato pure il codice di avviamento postale: 76121, 76123, 76125.

Oggi è l’ultimo giorno in cui la precedente versione verrà utilizzata a Barletta; la nuova sarà introdotta da lunedì 27 dicembre. Sia ad Andria che a Trani, invece, l’impiego conclusivo è previsto per il 31 ed il primo per il 3 gennaio.

Il tempo utile per richiedere le obliterazioni pronte per il Museo storico pt scade, rispettivamente, l’8 (Barletta) e il 14 marzo (Andria e Trani).

Delle tre Province diventate operative nel 2009, la Monza e Brianza si avvale ancora dei vecchi bolli e prima o poi la stessa Fermo dovrà aggiornare i cap.

Aggiornamento del 7 gennaio 2011: l’effettivo avvicendamento a Barletta è avvenuto tra il 4 ed il 6 dicembre; le richieste per la vecchia impronta debbono pervenire entro il 17 febbraio.

Barletta, Andria e Trani: i vecchi e (sotto) i nuovi annulli degli sportelli filatelici a confronto
Barletta, Andria e Trani: i vecchi e (sotto) i nuovi annulli degli sportelli filatelici a confronto
La richiesta della Provincia per la filiale
I bolli revisionati a Fermo e Porto San Giorgio
L'aggiornamento ai codici postali
           



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