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dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
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Quando i francobolli sono d’artista
05 Feb 2011 00:50 - NOTIZIE DALL'ITALIA
“I francobolli d’artista stanno a quelli ufficiali come i libri d’artista a quelli che fanno letteratura”. Così Marcello Diotallevi presenta il proprio lavoro
L'autore, il marchigiano Marcello Diotallevi
L'autore, il marchigiano Marcello Diotallevi

È nato il 24 aprile del 1942 a Fano, dove è ritornato nel 1974. Ma è a Roma, città in cui ha vissuto nell’arco temporale intermedio, che esercitando l’attività di restauratore in Vaticano ha maturato l’esperienza artistica all’insegna -sono le sue parole- dell’irrequietezza. Come pittore prima, poi come scultore, passando quindi alla grafica e alla scrittura. Ed approdando a manifestazioni come la Biennale di Venezia. Il passo verso installazioni, mail-art e poesia visiva è stato breve e viene compiuto sul finire degli anni Settanta. Collezionando interventi su libri e riviste nazionali ed internazionali, mostre personali ed esposizioni collettive nelle maggiori città italiane e all’estero. Non trascurando i “francobolli d’artista”.

“Ne ho realizzati -riepiloga Marcello Diotallevi in questa intervista a «Vaccari news»- una quindicina, cominciando nel 1984 (prima avevo creato qualche esemplare unico, di cui non ho più la documentazione). Sebbene essi non appartengano alla filatelia ufficiale, morfologicamente le sono vicini: appaiono traforati, la carta è gommata, hanno un valore facciale e qualcosa da celebrare, di serio o faceto. Appartengono ad un genere espressivo (come i libri e le cartoline d’artista) attinente alle arti visive”. E in tale contesto sono stati mostrati più volte: la lista tocca ad esempio le gallerie “Il brandale” di Savona nel 1984, “Caffè Voltaire” di Firenze nel 1985, “Il luogo” di Roma nel 1986, “Milan art center” di Milano nel 1987, palazzo dei Diamanti di Ferrara nel 1988, “Arte fiera” di Bologna nel 1989 e così via.

Filatelista? “Non ho mai collezionato veri francobolli, anche se ho sempre subito il fascino di certi commemorativi, per la loro bellezza e qualità artistica. D’altro canto, i «francobolli d’artista» che nel corso del tempo ho creato non sono a imitazione dei francobolli ufficiali, come anche il «libro d’artista» non vuole imitare i libri scritti, appartenenti alla letteratura”.

Torniamo alle sue produzioni dentellate… “Usate da alcuni colleghi nella corrispondenza, spesso l’hanno fatta franca: provare per credere. In pratica non avrebbero, uso il condizionale, alcun valore di mercato né collezionistico ma, e qui sta il bello, nell’ambito artistico le cose vanno diversamente. Tant’è che fino a qualche anno fa una galleria d’arte di Seattle (Usa) specializzata nel settore me li vendeva a patto che fossero regolarmente firmati dall’autore (come si fa con la grafica, ma senza tiratura)”.

Qualche soggetto? “Il primo, l’esemplare del 1984, si intitola «For peace» ed offre ironicamente una colomba che indossa un elmetto da militare. Un altro è «Mail heart» e risale al 1990. Contiene un cuore composto da un collage di frammenti di francobolli. Il tutto crea un gioco linguistico di omofonia: «mail heart» (cuore di posta) e «mail art» (arte postale) si pronunciano allo stesso modo. L’altro, del 1999, è «Halloween» e celebra la festa omonima del 31 ottobre. Nata nella vecchia Europa, esportata poi in America dove si è ampiamente diffusa e, da qualche anno, adottata con un certo successo anche da noi. Non so se in altri Paesi abbiano dedicato a questa festività laica per eccellenza un francobollo ufficiale. Qui da noi certamente no. C’ho pensato io. L’ultimo che vorrei ricordare è del 2000 e commemora il Giubileo, sempre sul versante laico. La parola «love» messa sul topos dell’amore per eccellenza, cioè il pube femminile, crea una piacevole situazione tautologica. Il tutto incorniciato dall’abusato ribaltamento «Roma - amor»”.

Due dei “francobolli” citati nell’intervista
Due dei “francobolli” citati nell’intervista
           


Da Volta Mantovana a Lodi parlano i documenti
04 Feb 2011 22:35 - APPUNTAMENTI
La mostra itinerante ideata dal Centro studi internazionale di storia postale per ricordare il periodo risorgimentale

Comincerà con Volta Mantovana, dove farà tappa dal 26 febbraio al 20 marzo. Per poi spostarsi lungo l’anno a Pozzolengo, Codogno, Asola, Verona, Mantova, Monzambano, Chiesina Uzzanese, San Colombano al Lambro e Lodi. Un elenco provvisorio e suscettibile di modifiche, che tuttavia dà l’idea dell’impegno necessario affinché venga concretizzato.

Prende forma il progetto del Centro studi internazionale di storia postale -supportato da diversi enti ed associazioni locali nonché dai sodalizi filatelici di Asola, Lodi, San Colombano e Verona- per ricordare attraverso i documenti il secolo e mezzo raggiunto da quel 17 marzo 1861, quando nacque formalmente il Regno d’Italia.

Accanto alla mostra, che ogni volta presenterà degli adattamenti così da valorizzare la località in cui viene ospitata, saranno predisposti due volumi, per 600 pagine e 30,00 di costo: uno, “Uomini e vicende, miti e valori”, raccoglie saggi ed articoli. L’altro offre un centinaio di lettere di soldati e protagonisti del periodo e si intitola “Italia cara, Italia bella”, ispirandosi all’espressione impiegata in una delle corrispondenze citate.

Aggiornamento del 10 febbraio 2011: l’iniziativa verrà illustrata mercoledì 23 febbraio alle ore 11 a Mantova presso la sede della Provincia, palazzo Bagno, in via Principe Amedeo 32.

I due volumi che verranno predisposti
I due volumi che verranno predisposti
Il progetto presentato nel novembre scorso
Il calendario provvisorio degli appuntamenti (file pdf)
           


Partito il “toto poltrone”. E Fitch conferma il rating
04 Feb 2011 19:45 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Ormai in scadenza il vertice di Poste italiane e le ipotesi sul futuro si scatenano. Intanto, Massimo Sarmi mette sul tavolo un ulteriore riconoscimento
Il futuro di Poste italiane nell'agenda del Governo
Il futuro di Poste italiane nell'agenda del Governo

Mentre ormai si sta consumando il “toto poltrone” -tra i vertici il cui mandato è in scadenza figura quello di Poste italiane- l’attuale amministratore delegato della società, Massimo Sarmi (che potrebbe essere sostituito -ipotizzano le voci di questi giorni- con Flavio Cattaneo o Massimo Ponzellini), incassa un altro riconoscimento significativo. L’agenzia internazionale di rating Fitch conferma per un altro anno il livello “A+” con “outlook” stabile.

Il giudizio riflette il pieno controllo del Governo italiano sulla proprietà, formalizzato nel dicembre scorso. Scelta che ha costretto Fitch a cambiare i propri parametri. Riconoscendo l’importanza strategica di Poste nei fondi pubblici e il suo ruolo, non solo come fornitore del servizio postale universale ma anche di essenziali prestazioni amministrative. Il profilo di credito considera inoltre le attività finanziarie e assicurative, che danno esiti positivi e sono in crescita. Queste dovrebbero continuare a bilanciare il tradizionale recapito, il quale produce perdite ed è sempre più basato sulla competizione. Secondo gli esperti, il nuovo contesto suggerisce che la privatizzazione non sia nell’agenda dell’immediato futuro.

Un minor controllo dell’Esecutivo o un’azione di rating negativa sull’Italia si tradurrebbero in un riscontro peggiore su Poste. Al contrario, un supporto più formalizzato da parte del Governo o un risultato economico migliore di quanto ci si aspettasse porterebbe ad un esito positivo.

Tre anni fa la presidenza di Giovanni Ialongo
Il concentramento delle azioni al Mef
Fitch, la valutazione del 2010
           


Dopo le inondazioni, il ciclone
04 Feb 2011 12:49 - DALL'ESTERO
In vista di “Yari” in Australia chiusi preventivamente 79 uffici postali. Ripreso parzialmente il traffico, si contano i danni

Dopo le inondazioni (nella foto uno dei furgoni di Australia post recuperati a Milton), il ciclone. Avendo ancora in mente i disastri compiuti sei anni fa negli Stati Uniti da “Katrina”, la gente è rimasta col fiato sospeso, anche se sembra che le conseguenze nel Queensland siano risultate meno gravi del previsto. Le verifiche dei danni sono in corso.

L’operatore postale nazionale aveva avvertito gli utenti che ci sarebbero state conseguenze per il recapito della posta nelle aree coinvolte. Seguendo i consigli delle autorità locali, in previsione del peggio sono stati chiusi 79 uffici tra Cooktown e Mackay.

Da quando le strade più importanti e gli aeroporti sono stati riaperti, l’azienda ha ricominciato a consegnare, perlomeno laddove risulta sicuro farlo; il corriere espresso ha ripreso oggi. Comunque, si prevede che sino a lunedì la macchina non si rimetterà in moto completamente.

Un mese fa le inondazioni: qui uno dei furgoni sopravissuti al Milton business centre
Un mese fa le inondazioni: qui uno dei furgoni sopravissuti al Milton business centre
Nel 2005 l'uragano “Katrina”
Queensland: anche i francobolli per rimediare ai danni dell'acqua
           


Telelavoro: si ricomincia
04 Feb 2011 10:50 - NOTIZIE DALL'ITALIA
La fase sperimentale interessa la videocodifica di oggetti in transito ai Cmp
La tecnologia permette approcci professionali diversi
La tecnologia permette approcci professionali diversi

La società parla di “inclusione sociale”, e non è la prima volta. Come non è la prima volta che si cerca di sfruttare la tecnologia per saggiare nuove esperienze professionali, dando la precedenza a chi ha qualche difficoltà e si candida.

Ulteriore fase sperimentale per il telelavoro all’interno di Poste italiane. Il progetto prenderà avvio a metà febbraio e coinvolgerà, attraverso contratti di sei mesi rinnovabili, per il momento sette persone, che successivamente dovrebbero diventare diciannove.

Saranno incaricate della videocodifica rimanendo a casa propria e da qui suddividendo le missive in transito dai centri meccanizzati di Cagliari, Firenze, Milano Roserio e Pisa.

I plichi appariranno loro sul video. Di norma sono quelli che le macchine non riescono a ripartire in modo automatico (vuoi per dati insufficienti, vuoi per una calligrafia poco chiara) e richiedono pertanto l’intervento umano.

Così un anno e mezzo fa
           


L’Onu versione immobiliare
04 Feb 2011 02:11 - DALL'ESTERO
Oggi la nuova ordinaria; sei i francobolli, due per sede, che valorizzano gli edifici. Il foglio evento per l’“Anno del coniglio”
Il bozzetto per il taglio inerente l’“Anno del coniglio”
Il bozzetto per il taglio inerente l’“Anno del coniglio”

Le Nazioni Unite rinnovano l’ordinaria, puntando ai palazzi. Da oggi disponibili sei esemplari, due per ogni ufficio, che valorizzano le relative sedi: il taglio più basso offre una vista dall’alto, il maggiore di fronte.

Così, New York firma i nominali da 11 centesimi e 5,00 dollari, Ginevra da 10 e 50 centesimi di franco, Vienna da 1,25 e 2,85 euro. I disegni di partenza sono stati realizzati a mano da Scott Solberg.

Contemporaneamente, nella sola divisa statunitense, viene posto in vendita un omaggio all’“Anno del coniglio”. Si tratta di un foglio per gli eventi proposto a 9,95 dollari. Contiene dieci francobolli da 44 centesimi e altrettante bandelle: riproducono rispettivamente il logo dell’organizzazione e il richiamo astrologico all’animale. Sul bordo è presente l’intero ciclo zodiacale.

I sei francobolli dedicati ai palazzi, tratti dai disegni di Scott Solberg
I sei francobolli dedicati ai palazzi, tratti dai disegni di Scott Solberg
           




Ufficializzate le congiunte con San Marino e Vaticano
03 Feb 2011 23:37 - EMISSIONI ITALIA
Le due voci integrano il programma italiano; riviste l’emissione per Montecitorio ed altre voci risorgimentali. I nuovi nominali. Scivolano Agenzie fiscali e risparmio postale
Nuove emissioni italiane: consistenti le novità introdotte
Nuove emissioni italiane: consistenti le novità introdotte

Valgono entrambi 1,50 euro i due nuovi foglietti entrati nel programma italiano per il 2011. Riguardano ancora una volta l’Unità d’Italia e rappresentano la versione tricolore delle congiunte concordate con il Vaticano (uscirà il 21 marzo) e San Marino (data da definire).

Per converso, è stato chiarito che la promozione dentellata da 60 centesimi per la mostra “Quel magnifico biennio” si comporrà di un solo francobollo, non più dieci, ma “raccolto anche in libretto”. Arriverà, ulteriore dettaglio che sinora mancava in quanto occorreva attendere che la Camera fissasse definitivamente le date della mostra, il 29 marzo.

Pure il resto del programma risorgimentale ha subito diversi adattamenti: ora per i fatti d’arme si parla di foglietti, al plurale, mentre i protagonisti dovrebbero essere disponibili solo in foglio. È scomparsa la specificazione “cartoline e buste postali” per la maxi serie dedicata ai progetti: resta confermato il numero, dieci pezzi, ma ora è stata scelta l’indicazione più generica di “interi”.

Altro aggiornamento atteso è quello tariffario: ad esempio, i 65 centesimi sono diventati 75, così da ritornare utili con l’attuale listino. Tra diversi aumenti, un ribasso: l’esemplare per i Campionati mondiali della pesca sportiva scende da 0,85 a 0,60 euro.

Scivolano due titoli finora considerati imminenti: quello per le Agenzie fiscali passa dal 15 febbraio ad una data non più dichiarata (sembra non troppo distante), il risparmio postale da febbraio ad almeno aprile.

Da San Marino l'annuncio della congiunta
La versione precedente del programma tricolore
Interi postali: le anticipazioni di Carlo Sopracordevole
La lista aggiornata (file rtf)
           


Il Nord Africa visto dalla posta
03 Feb 2011 19:00 - DALL'ESTERO
Tornato oggi on-line il sito dell’operatore egiziano, mentre quello algerino fa i conti con quanto avvenuto. Nessun richiamo per la Tunisia
L'avviso, presente fino a ieri, sul sito di Egypt post
L'avviso, presente fino a ieri, sul sito di Egypt post

“Secondo nostre informazioni, i servizi postali funzionano ancora”. Così l’Unione postale universale risponde a “Vaccari news” sulla situazione nell’Africa del Nord. Ammettendo, comunque, di monitorare la situazione e di continuare a raccogliere notizie. Più dettagliato è quanto risulta a Poste italiane: se i flussi in arrivo dall’Algeria non hanno registrato interruzioni, quelli dalla Tunisia si sono bloccati soltanto fra il 14 ed il 20 gennaio. Ancora diversi sono gli esiti riguardanti l’Egitto, dove lo stop è cominciato il giorno 30 e prosegue tuttora.

Oggi è tornato on-line il sito di Egypt post, dopo diversi giorni di schermata bianca. Vi figurava soltanto l’invito, in arabo ed inglese, a riprovare più tardi. Adesso non compaiono riferimenti alla situazione e ad eventuali arresti del servizio. Anzi, si guarda avanti: la notizia più valorizzata concerne l’accordo con Poste italiane per il trasferimento di fondi attraverso procedure informatiche, che diverrà esecutivo ad aprile.

Algérie poste, invece, fa i conti con gli episodi di saccheggio. Quantificando in 171 gli uffici nei quali “l’attività è stata ostacolata e molto spesso impedita per gli ultimi avvenimenti che si sono prodotti in varie regioni del Paese” (senza dimenticare gli attacchi ai distributori automatici di banconote). Almeno 54 le sedi “completamente saccheggiate”. Parecchie già sono tornate attive, in altre -quelle con i danni più impegnativi- è stato necessario spostare provvisoriamente gli sportelli in ambienti messi a disposizione dalle autorità locali.

Da quel che appare consultando le fonti ufficiali, ossia La poste tunisienne, la situazione nel piccolo Paese incastrato tra Algeria e Libia sembra essere normale.

Un ufficio devastato, secondo quanto denunciato da Algérie poste
Un ufficio devastato, secondo quanto denunciato da Algérie poste
Il recente accordo tra Egitto ed Italia
           




Alla Camera l’accordo con Farmindustria
03 Feb 2011 16:23 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’interrogazione della deputata Chiara Moroni e la risposta del ministro alla Salute Ferruccio Fazio
In Parlamento la questione dei farmaci via posta
In Parlamento la questione dei farmaci via posta

Confronto politico in velocità per l’accordo tra Poste e Farmindustria. Finito sui banchi del Parlamento ad opera di Chiara Moroni (Futuro e libertà per l’Italia) ed oggetto di replica da parte del ministro alla Salute Ferruccio Fazio.

La deputata ha ripreso sostanzialmente i dubbi espressi da Federfarma, attraverso una interrogazione a risposta immediata. “Farmindustria -dice fra l’altro- ha stipulato un accordo con Poste italiane per la consegna a domicilio di farmaci destinati ai pazienti affetti da particolari patologie, che devono oggi ritirarli presso le farmacie ospedaliere; l’accordo sembra garantire un vantaggio per i cittadini, ma presenta, al contrario, molteplici profili di rischio: per i malati, per i conti pubblici e per l’efficienza del mercato farmaceutico”.

Costituisce -ha risposto il ministro, secondo quanto riportato dal resoconto stenografico- “un’iniziativa sperimentale, ancora in fase di sviluppo, che ha l’intenzione di verificare la possibilità, per particolari e gravi patologie, di evitare ai pazienti colpiti da patologie invalidanti il disagio di doversi recare in ospedale. Per tale servizio Poste italiane metterebbe a disposizione una rete di personale dedicato ed appositamente addestrato”. In linea di principio “l’iniziativa è da condividere per l’utilità del servizio offerto con particolare riferimento alle persone che sono in condizioni disagiate per infermità permanente o età avanzata, e va vista anche con riguardo ad una ricerca realizzata lo scorso anno da Federfarma e Assofarma su incarico ed in collaborazione con il ministero della Salute da cui emerge il valore e l’importanza della consegna a domicilio dei farmaci”.

“Ciò premesso e considerato prioritario interesse la tutela dei cittadini, ogni considerazione e valutazione sull’utilità del progetto non può prescindere” -ha aggiunto il rappresentante del Governo- “né pregiudicare ogni necessario ed idoneo controllo circa la sicurezza della consegna dei medicinali a domicilio”. Quanto ai costi, “mi riservo comunque di avviare, appena sarà diventato concretamente operativo, ogni utile valutazione al riguardo con l’ausilio, naturalmente, dei competenti organi tecnici del ministero”.

La presentazione dell'accordo da parte dei firmatari
I quesiti espressi da Federfarma
           


Ed ora tocca a Genova
03 Feb 2011 12:17 - APPUNTAMENTI
Sabato e domenica la ventinovesima edizione del convegno commerciale
L'annullo di San Marino per “Euroflora”
L'annullo di San Marino per “Euroflora”

Nuovo appuntamento nel capoluogo ligure firmato dall’Associazione filatelica numismatica “La lanterna”. Sabato 5 febbraio dalle ore 9 alle 18 e domenica 6 dalle 9 alle 12 il padiglione “C” della Fiera, in piazzale Kennedy 1, ospiterà “Genova 2011”, la 29ª manifestazione del francobollo, della numismatica, della cartofilia, senza trascurare schede e collezionismo in genere.

Protagonista numero uno è il convegno commerciale, dato che non è prevista nessuna mostra; liberamente visitabili saranno i circa centocinquanta tra stand, box e tavoli predisposti.

In programma anche due incontri, entrambi fissati per sabato: alle 10 l’assemblea generale dell’Unione filatelica ligure, alle 14 si riunirà l’Associazione collezionisti Croce rossa “Ferdinando Palasciano”.

Sempre due gli annulli (e le cartoline collegate): quello italiano ricorda il secolo dello stadio “Luigi Ferraris”; il sammarinese promuoverà “Euroflora”, la manifestazione che dal 21 aprile all’1 maggio tornerà in città.

La manifestazione genovese torna per la ventinovesima volta
La manifestazione genovese torna per la ventinovesima volta
           




Franz Liszt concede il bis
03 Feb 2011 07:32 - DALL'ESTERO
Già due gli omaggi dentellati per il concertista più acclamato del suo tempo; provengono da Austria e Germania. Intanto, Cipro…
L'omaggio cipriota per Johann Sebastian Bach
L'omaggio cipriota per Johann Sebastian Bach

Il 29 gennaio l’Austria con un 65 centesimi, oggi la Germania, che invece firma un taglio da 55. In attesa del Paese natale, l’Ungheria, che dovrebbe arrivare il 21 giugno con un foglietto da 650 fiorini, comincia a prendere forma la lista degli omaggi dentellati che il mondo postale intende tributare a Franz (Ferenc) Liszt nel bicentenario dalla nascita.

Compositore, pianista e direttore d’orchestra, risultò il più acclamato concertista del suo tempo; studiò a Vienna e a Parigi, fu direttore della cappella di corte a Weimar e lavorò pure a Roma. Non è dunque un caso se persino il Vaticano si è detto disponibile a celebrarlo: i dettagli ancora non si conoscono; si sa che nel ricordo verrà associato a Gustav Mahler, scomparso nel 1911.

A proposito di artisti dello spartito, il 28 gennaio Cipro ha celebrato tre uomini del Settecento, dedicando loro altrettante cartevalori da 0,51 euro. Sono Johann Sebastian Bach (1685-1750), Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) e Ludwig van Beethoven (1770-1827).

A pochi giorni di distanza, Austria e Germania ricordano l'artista ungherese
A pochi giorni di distanza, Austria e Germania ricordano l'artista ungherese
           


Autoadesivo quel teatro
02 Feb 2011 23:56 - EMISSIONI ITALIA
I primi dettagli sul francobollo atteso per il 27 marzo
Uno degli annulli impiegati nel 2010
Uno degli annulli impiegati nel 2010

L’anno scorso i numerosi annulli, nel 2011 il francobollo. Fin qui si sapeva, ma ora sono noti anche diversi dettagli. L’omaggio dentellato italiano -perché anche San Marino l’ha in programma ma per giugno- inerente la “Giornata mondiale del teatro” sarà autoadesivo.

Dal costo di 60 centesimi e atteso per il 27 marzo, offrirà il manifesto. Manifesto di Renato Mambor e Claudia Rittore, definito “Interazione”: raffigura la sagoma di un attore sul palcoscenico di fronte agli spettatori. Sul cuore ha una tavolozza di colori, “a rappresentare il mistero e l’energia che interagisce tra il palco e la platea”, mentre al centro volteggia una farfalla che unisce idealmente l’artista al suo pubblico. Il bozzetto si completa con i testi, fra i quali il riferimento al “27 marzo 2011”, giorno in cui si svolge l’evento. Già dalla descrizione, il soggetto appare molto vicino a quello adottato ad esempio un anno fa, anche per le obliterazioni.

Tirato in tre milioni e seicentomila esemplari, l’omaggio è organizzato in fogli da quarantacinque esemplari fustellati.

La celebrazione marcofila (ed il manifesto) dell'anno scorso
           




A lezione di storia della posta
02 Feb 2011 18:21 - NOTIZIE DA VACCARI
L’incontro, inserito nel percorso “Modena: realtà di storia e incantesimi dell’arte”, è stato tenuto da Paolo Vaccari. L’esperto ha parlato del periodo filatelico nel Ducato
Alla riscoperta dell’Ottocento
Alla riscoperta dell’Ottocento

La storia della posta nel Ducato, partendo dalla situazione economica e politica dei tempi. È questo l’approccio dato da Paolo Vaccari, ieri sera, durante la sua conferenza tenuta al club Zetadue e intitolata “I francobolli a Modena 1852-1860”.

L’esperto ha illustrato le cartevalori e alcune delle affrancature più interessanti, sulla base dell’opera “Modena 1852-2002 - 150° anniversario dei francobolli estensi”, pubblicata durante la mostra del secolo e mezzo.

Tra gli aspetti che più hanno toccato la platea figurano il carteggio dell’importatore di marmi Vito Viti (considerato fra i più cospicui ritrovamenti di antichi francobolli europei mai avvenuto), la scelta di tassare giornali e gazzette estere per disincentivarne l’acquisto e quindi la lettura, le varietà dagli esiti buffi causate con la composizione tipografica.

Nel dibattito successivo i presenti hanno voluto capire l’incidenza del costo della posta a metà dell’Ottocento. Questa -ha ricordato Paolo Vaccari- aveva un onere elevatissimo, basti pensare che spedire una lettera ordinaria da 8,75 grammi entro le dieci leghe (74,5 chilometri) costava 5 centesimi e con 1 lira si comprava un quintale di frumento, pari al fabbisogno di una famiglia di cinque persone per un mese.

L’incontro era inserito tra gli appuntamenti culturali mensili “Modena: realtà di storia e incantesimi dell’arte”, curati da Anna Maria Nalini Setti.

Paolo Vaccari all'incontro e la platea. Sotto, una delle missive provenienti dall'archivio Vito Viti e una con un francobollo caratterizzato da errore tipografico
Paolo Vaccari all'incontro e la platea. Sotto, una delle missive provenienti dall'archivio Vito Viti e una con un francobollo caratterizzato da errore tipografico
La conferenza in sintesi (video)
Il volume “Modena 1852-2002 - 150° anniversario dei francobolli estensi”
           


Problema risolto a Torino
02 Feb 2011 15:58 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Lo spazio filatelia resta eccezionalmente aperto oggi dalle 13 alle 17. Annunciato orario regolare già da domani

L’orario di apertura standard sarebbe le 8.30 del mattino, ma oggi, primo giorno di lavoro, le cose sono andate diversamente: lo spazio filatelia di Torino ha riscontrato problemi, come testimoniava il cartello applicato all’ingresso.

Solo pochi minuti fa è giunta la conferma ufficiale, nella quale si dice che oggi il negozio rimarrà operativo per il pubblico eccezionalmente dalle 13 alle 17, mentre “da domani” sarà aperto al mattino. Quindi, secondo l’orario a suo tempo annunciato, cioè dalle 8.30 alle 14. Tranne il sabato, quando chiuderà alle 13.

Orario eccezionale, oggi per lo spazio filatelia piemontese
Orario eccezionale, oggi per lo spazio filatelia piemontese
La notizia di questa mattina
I dati generali
           




Anche l’Estonia saluta il coniglio
02 Feb 2011 12:12 - DALL'ESTERO
Tra gli altri omaggi in vista dell’ormai imminente Capodanno orientale, quelli di Nuova Caledonia e Polinesia Francese
Il celebrativo baltico dedicato al roditore
Il celebrativo baltico dedicato al roditore

Quanti orientali ci potranno essere in Estonia? Difficile affermarlo con precisione, e d’altro canto il francobollo per l’“Anno del coniglio” disponibile da domani non permetterà di inviare, se non in ritardo visto che il passaggio di boa si consumerà questa notte, gli auguri per la nuova fase. È probabile che a Tallinn interessi di più il mercato internazionale dei collezionisti e magari strizzare l’occhio alle economie più dinamiche dell’Asia. Fatto sta che il 58 eurocentesimi inaugura un capitolo, probabilmente foriero di ulteriori tributi nei prossimi anni.

A proposito di moneta unica, il Paese baltico sta aggiornando l’ordinaria dopo l’abbandono della corona, evento sottolineato con un commemorativo uscito l’1 gennaio. Il 3 sono stati messi a disposizione del pubblico cinque tagli: 1, 5, 10, 50 e 65 centesimi che riprendono la stessa, essenziale, immagine in uso dal 10 gennaio 2008: il corno di posta.

Fra le ormai diverse realtà che hanno voluto ricordare il calendario cinese vi sono pure Nuova Caledonia (110 franchi locali, al debutto oggi) e Polinesia (140 franchi, disponibile da domani).

Tra i ritardatari, anche Nuova Caledonia e Polinesia Francese: i tributi sono in calendario rispettivamente per oggi e domani
Tra i ritardatari, anche Nuova Caledonia e Polinesia Francese: i tributi sono in calendario rispettivamente per oggi e domani
Estonia: il commemorativo dell'1 gennaio 2011 per l'introduzione dell'euro…
…la precedente versione dell'ordinaria, al debutto il 10 gennaio 2008
“Anno del coniglio”: chi ci ha pensato per tempo
           


Falsa partenza per lo spazio filatelia piemontese
02 Feb 2011 10:48 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Un problema al computer impedisce la vendita dei francobolli. E il negozio non apre

Sembrava tutto a posto, ma così non è stato: lo spazio filatelia, ospitato alle Poste centrali di Torino, in via Alfieri 10, avrebbe dovuto essere operativo da oggi, sia pure senza cerimonie particolari.

Le cose, però, sono andate in modo diverso: problemi informatici -è stato detto ai presenti- impedirebbero di registrare i francobolli e gli altri articoli da vendere, così è stato deciso di non aprire.

Facendo restare all’asciutto i visitatori, qualcuno dei quali ha percorso stamattina centinaia di chilometri per essere presente.

I preparativi di ieri
           




Sotto la Posta vecchia, i mosaici romani. Ora a rischio
02 Feb 2011 00:55 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’appello del sindaco di Ladispoli, Crescenzo Paliotta, per salvare dall’erosione la seicentesca villa dei principi Orsini
Il sindaco di Ladispoli: Crescenzo Paliotta
Il sindaco di Ladispoli: Crescenzo Paliotta

Una vecchia testimonianza, oggi a rischio. Nella lista dei beni storici in pericolo si aggiunge la Posta vecchia di Ladispoli (Roma), una villa commissionata dai principi Orsini e costruita intorno al 1640 sui resti della città romana di Alsium per accogliere amici e viaggiatori.

“Uno dei luoghi più belli di tutta la costa laziale”, la definisce il sindaco Crescenzo Paliotta ma, se l’erosione arrivasse a destabilizzare l’insediamento, “sarebbe un danno gravissimo”. Per questo ha chiesto alla Regione Lazio, e in particolare all’Agenzia regionale per la difesa del suolo, di completare urgentemente le barriere antierosione iniziate tre anni fa davanti al borgo del castello di Palo. Le recenti mareggiate -ha proseguito Paliotta- “hanno ulteriormente danneggiato alcuni muri di sostegno e di contenimento” della Posta vecchia, ubicata a sud dell’area. A rischio sono, oltre alle strutture, i mosaici di epoca romana che si trovano nei piani sotterranei dove da alcuni decenni è stato realizzato un piccolo museo archeologico.

Nel 1693 Flavio e Lelio Orsini vendettero a Livio Odescalchi la proprietà, comprendente castello e Posta. Quest’ultima mantenne la sua funzione di luogo di ristoro fino al 1918, quando iniziò a deteriorarsi al punto da cadere in rovina. Nel 1960 fu acquistata da Jean Paul Getty, che la riportò agli antichi splendori e la arredò con pezzi provenienti da dimore principesche di tutto il mondo; durante la ristrutturazione vennero alla luce i resti della villa romana. L’attuale proprietario, che la ricevette direttamente dal magnate americano, restituì la Posta vecchia alle funzioni originali di accoglienza raffinata, nel 1992 trasformandola, senza nulla toccare dei tesori presenti, in uno degli alberghi più preziosi di Relais & châteaux, dotato di moderni comfort e sistemi di sicurezza.

In questo ultimo anno la villa, che per secoli era stata protetta delle barriere naturali antistanti costituite con le rocce, è stata messa in serio pericolo dall’erosione che le onde hanno provocato sulla base della struttura. Per affrontare il problema, il Comune ha predisposto un intervento da sei milioni di euro, che dovrà essere finanziato dalla stessa Regione.

L'insediamento dovuto agli Orsini, oggi a rischio erosione
L'insediamento dovuto agli Orsini, oggi a rischio erosione
Il complesso, citato da Fabio Isman nel saggio “I predatori dell'arte perduta”
           


Torino - Il cambio della guardia marcofilo
01 Feb 2011 19:20 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Da domani attivi lo spazio filatelia in via Alfieri 10 e lo sportello filatelico in via Genova 113. Per entrambi, pronti i nuovi manuali

Aprirà domattina lo spazio filatelia di Torino, in via Alfieri 10: agli ambienti rinfrescati e agli arredi nuovi si aggiungeranno gli annulli figurati, ormai pronti per il debutto. Al solito nella doppia versione ordinaria e per il primo giorno, propongono la mole Antonelliana. Il parco marcofilo si completa con i due datari ordinari senza immagine, distinti dalle lettere “A” e “B”.

Domani sarà avviato anche lo sportello filatelico, ricollocato all’ufficio Torino 34, in via Genova 113, a pochi passi dal Lingotto. Una scelta che pare abbia scontentato i marcofili, abituati a recarsi nel nucleo storico cittadino per ottenere le impronte dei manuali in uso in tutta la provincia.

A proposito di manuali, naturalmente pure in questa seconda sede saranno rinnovati. Non solo nelle indicazioni tecniche, ma nel disegno, diventato un poco… risorgimentale. Abbandonata l’immagine aerea della città, con montagne, tetti e mole in uso fino ad oggi presso il Torino Centro (versione che è possibile richiedere entro il 12 aprile), da domani verrà proposto palazzo Madama.

Lo spazio filatelia funzionerà da lunedì a venerdì fra le 8.30 e le 14, mentre il sabato chiuderà un’ora prima; lo sportello filatelico, invece, sarà operativo nei sei giorni dalle 8.30 alle 13.30. Farà eccezione soltanto domani, quando il pubblico verrà accolto dalle 10.30.

Aprirà domattina lo spazio filatelia di Torino, in via Alfieri 10: agli ambienti rinfrescati e agli arredi nuovi si aggiungeranno gli annulli figurati, ormai pronti per il debutto. Al solito nella doppia versione ordinaria e per il primo giorno, propongono la mole Antonelliana. Il parco marcofilo si completa con i due datari ordinari senza immagine, distinti dalle lettere “A” e “B”.

Domani sarà avviato anche lo sportello filatelico, ricollocato all’ufficio Torino 34, in via Genova 113, a pochi passi dal Lingotto. Una scelta che pare abbia scontentato i marcofili, abituati a recarsi nel nucleo storico cittadino per ottenere le impronte dei manuali in uso in tutta la provincia.

A proposito di manuali, naturalmente pure in questa seconda sede saranno rinnovati. Non solo nelle indicazioni tecniche, ma nel disegno, diventato un poco… risorgimentale. Abbandonata l’immagine aerea della città, con montagne, tetti e mole in uso fino ad oggi presso il Torino Centro (versione che è possibile richiedere entro il 12 aprile), da domani verrà proposto palazzo Madama.

Lo spazio filatelia funzionerà da lunedì a venerdì fra le 8.30 e le 14, mentre il sabato chiuderà un’ora prima; lo sportello filatelico, invece, sarà operativo nei sei giorni dalle 8.30 alle 13.30. Farà eccezione soltanto domani, quando il pubblico verrà accolto dalle 10.30.

Aggiornamento del 2 febbraio 2011: a causa di problemi informatici, lo spazio filatelia è stato aperto nel pomeriggio.

Oltre alla sede in via Alfieri, si rinnovano gli annulli in dotazione ai punti di riferimento torinesi per i collezionisti. Sopra, la nuova impronta dello spazio filatelia; sotto, la vecchia e la prossima dello sportello filatelico. Di tutte esiste pure la versione per obliterare le buste primo giorno
Oltre alla sede in via Alfieri, si rinnovano gli annulli in dotazione ai punti di riferimento torinesi per i collezionisti. Sopra, la nuova impronta dello spazio filatelia; sotto, la vecchia e la prossima dello sportello filatelico. Di tutte esiste pure la versione per obliterare le buste primo giorno
L'apertura dello spazio filatelia: le prime immagini
           




Testi e commenti del carteggio Benito-Claretta
01 Feb 2011 15:57 - LIBRI E CATALOGHI
Il fondo di Clara Petacci, e in particolare il fitto epistolario scambiato con Mussolini, protagonista del libro di Pasquale Chessa e Barbara Raggi
Dal fondo di Claretta Petacci le lettere scambiate con Benito Mussolini
Dal fondo di Claretta Petacci le lettere scambiate con Benito Mussolini

Quello che più volte fu negato allo storico del Fascismo Renzo De Felice è stato possibile, invece, a Pasquale Chessa e Barbara Raggi. Hanno avuto accesso al fondo di Clara Petacci e portato alla luce il fitto epistolario composto da centinaia di lettere. Lettere che raccontano un inedito duce e soprattutto permettono di ricostruire i seicento giorni della Rsi, rispondendo a interrogativi inevasi e rivelando fatti insospettabili.

È “L’ultima lettera di Benito - Mussolini e Petacci: amore e politica a Salò 1943-45”, edito da Mondadori (240 pagine, 19,50 euro).

Dalla fondazione della Repubblica sociale, con il processo di Verona e la fucilazione di Galeazzo Ciano, fino ai drammatici giorni prima di piazzale Loreto, la raccolta, commentata missiva per missiva dagli autori, “è un vero e proprio viaggio tra i pensieri, i dubbi, i timori di Mussolini e le ragioni più profonde del progetto politico di Salò. E ci svela la figura storica di Clara Petacci, non solo amante e confidente”, ma anche consigliere nelle trame che si giocarono tra i palazzi del potere.

“L'ultima lettera di Benito - Mussolini e Petacci: amore e politica a Salò” (acquista)
La scheda
           


Museo del Novecento: queste le opere dentellate
01 Feb 2011 10:37 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Durante la visita che oggi Giorgio Napolitano compie a Milano, la tappa al nuovo allestimento di piazza Duomo
Il dipinto di Amedeo Modigliani trasformato in francobollo
Il dipinto di Amedeo Modigliani trasformato in francobollo

Visiterà anche il nuovissimo Museo del Novecento, oggi il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in visita a Milano.

Museo che, ospitato all’Arengario, apre con un quadro ormai diventato un’icona: l’enorme olio su tela (misura 5,50x2,83 metri) “Il quarto stato” di Giuseppe Pellizza da Volpedo, ripreso nel 1.000 lire o 52 eurocentesimi del 15 settembre 2001 al fine di ricordare il secolo trascorso dalla sua ultimazione. Ma anche citato, sia pure adattandolo così da adeguarlo alle specifiche esigenze commemorative, nel 600 lire che il 28 aprile 1990 ha sottolineato il centenario compiuto dalla “Festa dei lavoratori”.

L’allestimento, ideato dall’architetto Italo Rota (lui stesso appassionato di iconografia letta anche attraverso le cartoline), fra le quattrocento esposte offre ulteriori opere reinterpretate in formato dentello. Come “Ritratto di Paul Guillaume”, olio su tela del 1916 di Amedeo Modigliani, convertito in carta valore italiana da 400 lire il 25 gennaio 1984. E qualche riferimento si trova pure nel foglietto sammarinese che il 20 febbraio 2009 ha salutato, cent’anni dopo, il Futurismo. Fra i dieci 60 centesimi figurano la scultura in bronzo “Forme uniche nella continuità dello spazio” di Umberto Boccioni e la tempera e inchiostro su carta intelata dal titolo “Il cavaliere rosso” di Carlo Carrà, altri due lavori risalenti al 1913 e valorizzati.

Nato dalla trasformazione dell’edificio di piazza Duomo, “rappresenta una delle più grandi opere europee dedicate alla cultura”, spiega il sindaco, Letizia Moratti. “Un luogo prestigioso, nel cuore della città, dove poter conoscere e approfondire l’arte del Novecento ammirando le grandi collezioni che Milano ha ereditato e costruito nel tempo incrementando le civiche raccolte”.

Il percorso, sviluppato lungo 4mila degli 8.200 metri quadrati, parte in successione cronologica dall’inizio del secolo e attraversa i maggiori movimenti e correnti dell’arte italiana per chiudersi simbolicamente con il 1968, anno di svolta sociale ed artistica verso nuove forme di espressione.

L'opera di Giuseppe Pelizza da Volpedo: l'originale e le due cartevalori italiane
L'opera di Giuseppe Pelizza da Volpedo: l'originale e le due cartevalori italiane
“Il quarto stato”, ripreso non soltanto tra i dentelli…
Il foglietto sammarinese per il Futurismo
Museo del Novecento, il sito
           




A Salerno la lunga lista dei disservizi
01 Feb 2011 01:20 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Le segnalazioni pervenute al consigliere regionale Gianfranco Valiante sintetizzate in un documento unico
Il consigliere regionale Gianfranco Valiante
Il consigliere regionale Gianfranco Valiante

Se in Valle d’Aosta, in Emilia-Romagna e in Puglia -tanto per citare alcuni dei casi più recenti- ci si lamenta, non è che in Campania vada meglio. Ed ancora una volta i disservizi attribuiti a Poste italiane raggiungono gli amministratori pubblici.

A prendere l’iniziativa è il consigliere regionale Gianfranco Valiante (Pd). Dopo aver ricevuto lagnanze per disorganizzazione, lunghi tempi di attesa, scarsa qualità delle prestazioni “in numerosi sportelli di Salerno e provincia”, ha raccolto segnalazioni e lagnanze degli utenti e ha scritto a Poste italiane, rimarcando “una situazione difficile che si ripercuote in maniera negativa sulla vivibilità di chi, suo malgrado, è costretto ad estenuanti mattinate trascorse in fila in attesa di pagare una bolletta o di ritirare una raccomandata”.

Secondo l’esposto, le aree critiche a Salerno città sono Fratte, Pastena, stazione ferroviaria, quartiere Porto. Lo sportello di Fratte, peraltro di recente interessato da rapina a mano armata, quotidianamente registra tempi di attesa di oltre mezz’ora, a causa del bacino d’utenza sempre più popoloso. A Pastena, nonostante l’apertura pomeridiana, la coda è ancora più lunga. Nel quartiere Carmine, in particolare in via Calenda, le file arrivano fin fuori alla strada. “Insomma -sottolinea Valiante- vi è la necessità di rivedere i servizi”.

Anche in provincia le problematiche sono diffuse. “A Baronissi le lagnanze sono continue, ad Olevano sul Tusciano i cittadini si vedono recapitare la posta in notevole ritardo, a Eboli continuano le proteste degli utenti per un eccessivo sovraffollamento dell’ufficio centrale”, senza dimenticare la consegna della corrispondenza: “in alcune frazioni le lettere arrivano a giorni alterni, spesso una sola volta alla settimana. Ad Alfano le lettere non vengono consegnate da settimane a causa dell’assenza dell’unico postino, per non parlare di Minori dove nonostante le reiterate segnalazioni proseguono i disservizi con episodi continui di blocco dell’attività, di interruzione del servizio e persino di inibizione dell’accesso alla struttura”.

Si tratta di una “situazione inaccettabile, che va a penalizzare soprattutto anziani, pensionati, piccoli risparmiatori”. “Le responsabilità -è la conclusione- sono non tanto ascrivibili ai responsabili delle filiali che spesso fanno i conti con la carenza di risorse umane ed economiche quanto ad una politica aziendale della direzione nazionale tesa al risparmio a scapito, però, della qualità”.

L'Italia unita nei disservizi: dalla Valle d'Aosta…
…all'Emilia-Romagna…
…e alla Puglia
           


Stupefacente Finlandia
31 Gen 2011 19:49 - DALL'ESTERO
In agosto la diminuzione delle tariffe per la prima classe e le cartoline augurali, ora il miglioramento nei tempi di consegna della seconda

Mai introdurre cambiamenti significativi e inconsueti durante il periodo estivo. Si rischia che finiscano inosservati. È accaduto in Finlandia, dove -da non credere- l’1 agosto scorso la tariffa necessaria ad inviare una lettera di prima classe per l’interno è diminuita, scendendo da 80 a 75 centesimi, mentre spedire una cartolina natalizia è passato da 60 a 55. Importi sempre più cari della media continentale, ma occorre tener presente il diverso costo della vita.

Domani, comunque, Helsinki stupirà ancora, perché garantirà tempi di consegna più ristretti per la seconda classe, quella economica, ora a 60 centesimi: gli attuali tre giorni diventeranno due. Inoltre, scomparirà il precedente obbligo di consegnare, al fine di utilizzare la tariffa inferiore, almeno venti pezzi insieme all’ufficio postale. Si potrà spedire un numero qualsiasi di oggetti, lasciandoli allo sportello o imbucandoli. Scegliendo la prima classe, invece, il recapito avverrà sempre nel giorno successivo.

Intanto, in Italia i nuovi adesivi stanno conquistando le cassette di Poste italiane un po’ in tutti i centri: avvisano che lo svuotamento non avverrà più il sabato.

Tra l'ultimo gruppo di emissioni finlandesi uscito il 24 gennaio, la serie dedicata alle cassette postali
Tra l'ultimo gruppo di emissioni finlandesi uscito il 24 gennaio, la serie dedicata alle cassette postali
Aumenti postali: gli Stati Uniti giocano d'anticipo
Ritiro della corrispondenza: in Italia sabato addio
           




Un francobollo per chi tira arance
31 Gen 2011 17:29 - EMISSIONI ITALIA
L’omaggio al Carnevale di Ivrea uscirà il 20 febbraio. Nell’immagine, quello che viene definito “il momento più spettacolare”
Il francobollo; cita la “battaglia delle arance”
Il francobollo; cita la “battaglia delle arance”

“Un evento unico, riconosciuto come manifestazione italiana di rilevanza internazionale. Lo spirito dello storico Carnevale vive nella rievocazione di un episodio di affrancamento dalla tirannide, che si fa risalire al Medioevo”. Così venne presentata all’attenzione della Consulta la proposta per un omaggio alla manifestazione di Ivrea (Torino). Proposta che ottenne il via libera ministeriale ed uscirà, come 60 centesimi tirato in quattro milioni di pezzi, il prossimo 20 febbraio nell’ambito della serie “Folclore”.

La vignetta -specifica Poste italiane- offre “una scena della «battaglia delle arance», il momento più spettacolare”, ambientata sullo sfondo del municipio di piazza Vittorio Emanuele. In alto a destra svetta la figura della Mugnaia, eroina e personaggio simbolo dell’evento. Il bollettino illustrativo è del sindaco, Carlo Della Pepa, al tempo stesso presidente della Fondazione intitolata alla ricorrenza. L’annullo fdc sarà disponibile allo sportello filatelico cittadino.

Un tributo controverso, proprio per quella “battaglia delle arance” durante la quale i partecipanti si lanciano gli agrumi. Le sue origini -si legge nel “Cerimoniale”- “vanno collocate nel periodo compreso tra gli anni Trenta e Sessanta dell’Ottocento. Quello che nasce in tale contesto è un gioco cortese, quasi cavalleresco, ma ben presto «l’abbarruffata ragazzaglia» cittadina, come testualmente recitano i documenti dell’epoca, ne assumerà in proprio la gestione, e lo trasformerà in una semicruenta battaglia”. La versione odierna “è testimone di una storia che si sviluppa sull’arco temporale e culturale di due secoli: l’Ottocento e il Novecento. Un gesto di omaggio, un atto di violenza”.

“L’anno scorso -assicura l’Ansa- ne sono volate giù dai carri 380 tonnellate, lanciate da quasi seimila tiratori appartenenti alle nove squadre dei nove rioni eporediesi. Quest’anno ci si tira arance dal 6 all’8 marzo, calzando l’obbligatorio berretto rosso che ricorda la dominazione frigia”.

Il sito della manifestazione
“Folclore”, l’emissione 2010
           


La falsificazione in filatelia, “decisamente in espansione”
31 Gen 2011 11:36 - NOTIZIE DALL'ITALIA
A sostenerlo è il Comando carabinieri tutela patrimonio culturale nell’ambito della relazione sul 2010
Il bilancio 2010 considera anche il collezionismo di francobolli
Il bilancio 2010 considera anche il collezionismo di francobolli

Occorre “affrontare questo nuovo ambito della falsificazione nel campo della filatelia, settore decisamente in espansione”. È quanto afferma il Comando carabinieri tutela patrimonio culturale nella relazione del lavoro compiuto durante il 2010. Anche per questo ha affinato il contrasto nel ramo degli stessi beni culturali, “continuando a rivolgere l’attenzione, non tanto alle singole evenienze del mercato, ma alle filiere organizzate che dalla produzione arrivano sino alla commercializzazione”.

Nell’anno appena concluso ha sequestrato “ben 172 chilogrammi di francobolli e materiale filatelico contraffatti”. Erano “pronti per la vendita al minuto attraverso un sito internet” per un valore, “qualora immessi sul mercato come autentici, di venti milioni di euro”.

Per la specifica sfera del collezionismo postale non è stato registrato, invece, alcun recupero di oggetti illecitamente sottratti.

Più in generale -precisa il comandante, Pasquale Muggeo, che il 30 ottobre ha firmato per conto della specialità l’Albo d’oro della Federazione fra le società filateliche italiane- il 2010 ha permesso di riscontrare “un trend sostanzialmente analogo a quello dei decorsi anni”. Annotando una diminuzione dei furti (-7,36% circa), un forte decremento degli scavi clandestini accertati (-20,6% circa), una persistenza del fenomeno della falsificazione, così come risulta dall’elevato numero dei beni culturali falsi sequestrati (+275%), una sostanziale parità nell’attività di contrasto, in termini sia di persone deferite all’Autorità giudiziaria, sia di varietà delle tipologie di reati perseguiti.

L'Osservatorio falsi filatelici creato dalla Fsfi
L'intervista di “Vaccari news” all'allora comandante Giovanni Nistri
Il sito istituzionale
           


Usa, il tariffario cambia. Il 17… aprile
31 Gen 2011 00:57 - DALL'ESTERO
L’aggiornamento annunciato con mesi di anticipo. Il porto base della prima classe non verrà toccato. Ferma al Congresso la richiesta di ridurre a cinque giorni il servizio

Le tariffe Usa cambieranno. L’aggiornamento verrà introdotto soltanto il 17 aprile, ma già aziende e consumatori lo sanno.

Un anticipo rispettoso del lavoro di tutti, che in Italia resta un miraggio. Da noi anche l’ultimo rialzo è stato pubblicato nella “Gazzetta ufficiale” del 29 dicembre, disponibile solo nella serata, per entrare in vigore il giorno dopo.

La revisione decisa a Washington, però, non riguarda la prima classe per l’interno di peso fino ad un’oncia, confermata a 44 centesimi. Prendendo probabilmente in contropiede Usps, che auspicando il ritocco anche per la voce più impiegata aveva annunciato numerosi nuovi francobolli a taglio “Forever”, validi cioè indipendentemente dal prezzario in corso. Non a caso, l’operatore aveva chiesto sin dal luglio scorso l’aumento (la prima classe sarebbe dovuta passare a 0,46 dollari), poi respinto dalla commissione che se ne occupa; per questo ha presentato ricorso in novembre. “L’urgenza delle sfide finanziarie che la Posta deve attualmente affrontare -sottolineano da Washington- rende necessario tale cambiamento anche se si è in attesa di una decisione dalla Corte federale”.

Il nuovo listino, che coinvolge ad esempio cartolina, prima classe di porto superiore a quello base, giornali e rapporti con l’estero, dovrebbero fruttare al bilancio 340 milioni di dollari considerando l’anno fiscale che termina il 30 settembre, 720 nell’arco dei dodici mesi.

Sulla proposta -rivelata quasi un anno fa- di ridurre il servizio a cinque giorni, Usps sta aspettando la decisione del Congresso.

Il francobollo uscito il 22 gennaio è fra i tanti, previsti nel 2011, che non porta il nominale. È dedicato all’“Anno del coniglio”, che inizierà il 3 febbraio
Il francobollo uscito il 22 gennaio è fra i tanti, previsti nel 2011, che non porta il nominale. È dedicato all’“Anno del coniglio”, che inizierà il 3 febbraio
Il nuovo tariffario statunitense (in inglese)
L’adeguamento italiano: dall’oggi al domani
Sabato festivo - La richiesta Usps del luglio scorso
           


Firmato Cadorna
30 Gen 2011 00:40 - LIBRI E CATALOGHI
Ma anche Balbo, Bellini, Calindri, De Nicola, Mangano, Paisiello, Troisi… Sono oltre 2.500 i personaggi considerati nel catalogo “Autografi italiani dal 1800 al 2000”

Per gli appassionati di francobolli rimane un valore aggiunto, da scoprire e da sommare alla stima della parte postale del documento. Ma il collezionismo di autografi è da tempo consolidato e trasversale a numerosi ambiti, cui di recente si è aggiunto quello filatelico. È in tale contesto che si inserisce il catalogo “Autografi italiani dal 1800 al 2000”, prodotto dall’Unificato.

In 416 pagine a un colore (29,00 euro), considera le firme organizzate in ordine alfabetico di circa 2.500 protagonisti italiani della storia, della cultura, dell’arte e dello sport passati a miglior vita. Riproducendone più di un migliaio, oltre ai dati anagrafici e in alcuni casi alle schede di approfondimento.

Non solo repertoria ma anche quota secondo quattordici livelli, che vanno da meno di 50 ad oltre 5mila euro, permettendo di scoprire che, per esempio, la traccia lasciata su foglio o biglietto da visita dalla scrittrice Sibilla Aleramo vale fino a 100 euro. La stessa stima per un analogo reperto dovuto al sacerdote risorgimentale Ugo Bassi, al patriota Cesare Correnti, al pittore Antonio Ligabue, all’attore Rodolfo Valentino. Ben più apprezzate sono le segnature dello scienziato Guglielmo Marconi (da 100 a 300 euro, secondo il periodo), dello scrittore Vincenzo Monti (da 200 a 300), del generale Giuseppe Garibaldi (da 200 a 400). Il discorso si complica e le cifre salgono se invece del singolo pezzo di carta si esaminano lettera dattiloscritta o redatta da altri ma con sottoscrizione autografa, missiva completamente manoscritta, foto o ritratto firmati, libro dell’autore firmato, firma su documento ufficiale. E un plus valore viene aggiunto nel momento in cui il contenuto della corrispondenza risulta storicamente interessante. “Quindi -sostengono dalla casa editrice- una casistica pressoché infinita”.

Il lavoro è stato curato da Sebastiano Cilio (“una mia passione” -ammette- “che va oltre la filatelia, e poi può interessare anche le donne”) in collaborazione con Roberto Toniutti.

E Luigi Cadorna? Evidentemente, il militare firmò… troppo: la situazione base è ritenuta comune; al massimo, 50 euro.

Lettere e altri documenti sottoscritti visti con un occhio diverso. A destra, il curatore, Sebastiano Cilio
Lettere e altri documenti sottoscritti visti con un occhio diverso. A destra, il curatore, Sebastiano Cilio
“Autografi italiani dal 1800 al 2000” (acquista)
La scheda
           


Anche in Puglia difficoltà
29 Gen 2011 12:30 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Le denuncia il consigliere regionale Giovanni De Leonardis, riferendosi in particolare ai disservizi riscontrati in diverse località
Il consigliere pugliese Giovanni De Leonardis
Il consigliere pugliese Giovanni De Leonardis

La società cui è stato riconosciuto il servizio universale (e che in base al decreto legislativo ora al vaglio delle Camere lo manterrà per almeno altri cinque anni) non soddisfa, neanche in Puglia. Dove a prendere l’iniziativa è stato il consigliere regionale Giovanni De Leonardis (Unione di centro). “Ancora una volta Poste italiane spa si sta distinguendo, a livello provinciale, per inefficienza e per sconcertante disinteresse per cittadini nati e residenti in territori evidentemente «svantaggiati», non si capisce in base a quale logica”.

Così il rappresentante stigmatizza “il mancato recapito negli ultimi giorni della corrispondenza in comuni come Bovino e Accadia, e i continui disservizi che si continuano a registrare nel Subappennino dauno e nei comuni del Basso Tavoliere. Una paralisi che non si può imputare unicamente all’inclemenza del clima, perché pioggia e neve -tra l’altro decisamente più abbondanti in gran parte del Paese in questo periodo- non fermano bollette, fatture, rate di mutui, documenti il cui mancato recapito produce una serie di ripercussioni e ulteriori disagi, anche economici, per cittadini evidentemente ritenuti di serie B rispetto ad altri”.

“Mi chiedo per quali ragioni non sia possibile incrementare il personale -aggiunge- anche con contratti a termine, e garantire finalmente un servizio di pubblica utilità all’altezza del 2011, evitando figuracce e il perdurare di situazioni scandalose e inaccettabili. Sollecito nuovamente e vivamente il management provinciale di Poste italiane spa a intervenire, per riavvicinare il Subappennino dauno al resto del mondo, almeno a livello di comunicazione cartacea, e per rendere giustizia a una comunità fin troppo penalizzata”.

Decreto legislativo: il documento presentato dal Governo…
…la questione sollevata da Agcm e Agcom
           



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