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dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
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  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
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Quintavalle/1 “Non c’è cartolina senza alle spalle un quadro”
12 Mar 2011 01:32 - NOTIZIE DALL'ITALIA
“Vaccari news” intervista lo storico dell’arte che nel tempo si è occupato pure del supporto postale
Arturo Carlo Quintavalle
Arturo Carlo Quintavalle

Arturo Carlo Quintavalle, storico dell’arte, ha insegnato all’Università di Parma, scritto una serie importante di libri. E nelle sue ricerche non ha trascurato le cartoline.

“Mi sono interessato di fotografia per ragioni professionali”, risponde il professore in questa intervista a “Vaccari news”. “Dunque ho studiato fotografie di opere d’arte, di chiese, magari anche di paesaggi. Poi, dagli anni Cinquanta, mi sono occupato di «arti minori», come allora le chiamavano, e quindi di fotografia e di cartoline illustrate, ma anche di santini, etichette di vino, magari tappi di bibite («sinalcoli» li chiamavamo). Era il conflitto fra le ultime cedrate Tassoni e la Coca-Cola. Rovinosamente perso dalle prime. Da un certo momento in poi i problemi posti dalla Scuola di Francoforte (Horkheimer, Adorno, Benjamin, Marcuse) hanno trasformato questi temi della cultura detta «di massa» in questioni di comunicazione, e quindi impatto dei «media»”.

Cosa sono, secondo lei, le cartoline? “Sono un modo per fissare una memoria, ma esse non sono altro che il tramite, la ipostatizzazione, di molte altre memorie, quelle dei pittori, dei disegnatori che hanno scoperto un paesaggio, un punto di vista, dunque un luogo dell’immaginario. Per fare un solo esempio: tutte le principali immagini di Venezia, e cito un solo luogo, piazza San Marco, sono state «scoperte» da Canaletto, o da Bellotto, o dai Guardi. Bellotto, poi, le immagini se le è andate anche a scoprire per mezza Europa. Pensiamo a quello che vuol dire la pittura per l’immagine che si tramanda delle città, Milano, Roma, Napoli, Palermo. Non c’è cartolina senza alle spalle un quadro”.

Nella loro evoluzione dell’ultimo secolo e mezzo si possono individuare delle tappe salienti? “Per fare la storia della cartolina serve fare la storia della fotografia. Se si riflette, le immagini di Anderson, Alinari, Brogi e di tanti altri sono l’invenzione del come guardare le nostre città, del come si guardano attraverso i monumenti, oppure come esse sono identificate; è il caso di Napoli, attraverso le così dette «scene di genere»: così definivano i pittori le scene popolari, di ambiente. Dunque le campagne fotografiche su grandi lastre all’albumina, immagini che illustrano l’arte dell’Italia, o dell’Europa, o documentano i progressi tecnici, diciamo dalle stazioni ferroviarie alla tour Eiffel; dopo quelle campagne vengono le cartoline che, a fine Ottocento, diffondono e moltiplicano queste stesse immagini. Le cartoline poi muovono dai generi della pittura: paesaggio, magari natura morta, ritratto mediato da quelli dipinti e conservati nelle gallerie nazionali”.

Quindi, continuando nella storia, “c’è il dialogo fra cartoline e satira, e ci sono le cartoline simboliche che si moltiplicano con la Prima guerra mondiale, quelle dei baci e dei saluti, e poi vengono, con moltiplicazione esponenziale, le cartoline-battuta, le barzellette del commendatore con la segretaria sulle ginocchia e simili. Ancora, con la consapevolezza della fotografia come immagine del «vero» (idea del tutto errata, la fotografia non è più veritiera di un disegno), nelle immagini in cartolina appare una garanzia, la scritta «vera fotografia». Alla fine, però, con l’elettronica, la cartolina perde la propria funzione, una immagine per via elettronica elimina il problema di spedire per posta un documento del viaggio: scatti e invii col cellulare. Restano in piccole zone protette le foto firmate d’autore, diciamo Roiter a Venezia per fare un solo esempio. Certo, le nuove cartoline sono quelle elettroniche. Cambia dunque la tecnologia, non l’idea di inviare una immagine” (segue).

Una cartolina con l'indicazione “vera fotografia”. È l'idea, peraltro errata, della foto come immagine autentica
Una cartolina con l'indicazione “vera fotografia”. È l'idea, peraltro errata, della foto come immagine autentica
           


È Quaresima anche per la marcofilia
11 Mar 2011 22:27 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Mentre Milano festeggia il Sabato grasso, il resto dell’Italia guarda alla Pasqua
L'annullo che sarà impiegato domani a Molfetta
L'annullo che sarà impiegato domani a Molfetta

Fanno eccezione, ma ancora per pochissime ore, le zone che osservano il rito ambrosiano, nelle quali domani si festeggerà l’epilogo del Carnevale con il Sabato grasso. In tutto il resto dello Stivale è ormai Quaresima. Nel senso che già ci si predispone al periodo di avvicinamento e preparazione alla Pasqua, con tutto il cerimoniale religioso, tradizionale e storico che questo comporta.

E proprio domani, grazie agli Amici della filatelia e numismatica, Molfetta (Bari) celebrerà con un annullo la nuova fase, facendo aprire dalle ore 16.30 alle 20 uno sportello distaccato di Poste italiane. Il punto di riferimento si trova presso l’oratorio dell’Arciconfraternita della morte, situato in corso Dante.

Di certo non è Quaresima per i marcofili, quasi… frastornati dalla messe di obliterazioni annunciate in questi giorni, destinati soprattutto a promuovere il secolo e mezzo trascorso da quando Vittorio Emanuele II accettò la corona italiana.

Pasqua dentellata: il francobollo vaticano…
…e quello ungherese
           


Conto alla rovescia per “Milanofil”
11 Mar 2011 19:36 - APPUNTAMENTI
Sul sito di Poste italiane attivata la pubblicità. Decisa per venerdì 25 alle ore 15 la cerimonia inaugurale

Conto alla rovescia per “Milanofil”, il salone del francobollo in calendario a Fiera Milano city con ingresso da via Gattamelata tra il 25 ed il 27 marzo. E liberamente visitabile nell’orario 9.30-18.30 (domenica chiusura alle 14).

Poste italiane, che organizza direttamente la manifestazione, ha cominciato a promuoverla: con lo stendardo in piazza Cordusio ma anche sul proprio sito. Nella pagina d’apertura si trova nella parte che ruota; cliccando l’immagine si arriva alla pagina specifica. “Milanofil” -viene precisato- “si è imposto negli anni come il più importante appuntamento del commercio filatelico che vede la presenza dei più qualificati operatori specializzati del settore e di amministrazioni postali estere”.

Ancora non divulgato è l’elenco preciso degli incontri e degli eventi che ospiterà. Fa eccezione la cerimonia inaugurale, fissata per venerdì 25 alle ore 15.

Il tassello promozionale della manifestazione sulla “home page” del sito di Poste
Il tassello promozionale della manifestazione sulla “home page” del sito di Poste
Il nuovo logo del salone
La pagina messa a punto dalla società guidata da Massimo Sarmi
Nel contesto, San Marino impiegherà un annullo per Carlo Cattaneo
           


Un francobollo per la Magnifica comunità di Fiemme?
11 Mar 2011 18:31 - EMISSIONI ITALIA
L’omaggio all’istituzione creata nove secoli fa proposto dal senatore Sergio Divina
Il senatore Sergio Divina
Il senatore Sergio Divina

Ma chi l’ha detto che non si richiedono più francobolli come una volta? Anche se la Consulta per l’emissione delle cartevalori postali e la filatelia -il cui compito sarebbe, fra l’altro, di aiutare il ministro allo Sviluppo economico nell’individuare il programma delle emissioni- non viene convocata, la lista procede di vita… autonoma e periodicamente viene integrata. L’ultimo aggiornamento è stato ufficializzato due giorni fa.

Intanto, dal territorio provengono nuovi stimoli. Come l’omaggio dentellato per la Magnifica comunità di Fiemme che quest’anno compie nove secoli. La proposta giunge dal senatore Sergio Divina (Lega Nord - Padania) ed è stata ripresa dall’Ansa.

La potenziale protagonista dell’emissione -si legge nel sito dedicatole- “ha radici molto lontane nel tempo”. Nel 1234 è un ente già operativo; più complesso è individuare una data di nascita. “Pur con la dovuta prudenza”, si può individuarla dal XII secolo, cioè dall’epoca dei cosiddetti patti ghebardini. Sottoscritti a Bolzano giovedì 13 e venerdì 14 luglio 1111, sono due strumenti con cui il vescovo-conte di Trento Ghebardo concesse agli abitanti della valle l’esenzione da ogni tipo di imposizione fiscale e l’invio del giudice due volte l’anno. In cambio assicurò alla camera vescovile il versamento di un insieme di imposizioni dette “arimannie”, oltre al pagamento dei redditi già a lui spettanti.

Oggi la struttura si occupa di gestire la proprietà collettiva silvo-pastorale, da cui proviene la maggior parte delle entrate, intervenendo sui pascoli e nella conservazione delle malghe, predisponendo i piani economici forestali, programmando il taglio del legname e l’eventuale rimboschimento, curando la viabilità forestale nonché i “baiti” e le casette di proprietà. Inoltre, ha costruito l’ospedale di Fiemme (poi acquistato dalla Provincia), ha partecipato alla realizzazione dell’autostazione di Predazzo ed interviene ogni anno con contributi in favore di attività sociali, culturali, religiose e sportive.

L'ultimo aggiornamento al programma delle emissioni 2011
Il sito dedicato alla Magnifica comunità di Fiemme
L'attenzione, da parte del senatore, al servizio postale
           


“Raccomandata1”, la punta è il martedì
11 Mar 2011 16:11 - NOTIZIE DALL'ITALIA
È il giorno in cui, statisticamente, si raggiunge il numero massimo di oggetti accettati: 43mila. Intanto, si lavora per coordinare il servizio con il progetto “Otto-venti”

Se per i quotidiani del sabato si sta provando la strada del subappalto (in base al progetto “Otto-venti”, il portalettere non passa più in quel giorno), altro è il problema riguardante la remunerativa “raccomandata1”.

Dati alla mano, questo particolare invio è gettonato in particolare il martedì, quando statisticamente vengono accettati 43mila pezzi, mentre il sabato si raggiunge appena la quota dei 19.500 plichi. Il 49% è originato al Nord e il 71% di questa parte non abbandona l’area. La media settimanale si attesta sulle 36mila unità, ed ancora oggi, quattro anni dopo il suo lancio, viene ritenuto un prodotto in crescita.

Due le situazioni che Poste deve affrontare quale conseguenza dell’aver ridotto decisamente le lavorazioni nel sesto giorno della settimana. La prima riguarda il caso dell’accettazione al venerdì, e quindi della consegna proprio al sabato; il secondo è l’accettazione al sabato per il recapito al lunedì. Due situazioni differenti, alle quali la società sta cercando di dare risposte altrettanto differenti. Adattando l’organizzazione interna -soprattutto nelle fasi di lavorazione e trasporto- per conciliare la rapidità con il risparmio. Nella consapevolezza che la promessa di consegnare il plico nel giorno lavorativo seguente non potrà essere mantenuta sempre. E guardandosi in giro, perché la pianificazione potrebbe rivelarsi utile per altri articoli urgenti, come i pacchi da recapitare il giorno successivo.

La “raccomandata1” è ora alla prova del progetto “Otto-venti”
La “raccomandata1” è ora alla prova del progetto “Otto-venti”
Il recapito al sabato dei quotidiani
Quattro anni fa il lancio della raccomandata veloce
           




Brindisi “capitale” degli sbarchi
11 Mar 2011 10:55 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Vent’anni dopo, tre giorni per ricordare e riflettere su un tema che resta di attualità. E suggellati da un annullo speciale, annunciato per questo pomeriggio
In fuga dall'Albania: il francobollo natalizio del 30 ottobre 2001
In fuga dall'Albania: il francobollo natalizio del 30 ottobre 2001

L’attenzione è soprattutto su Lampedusa, dove continuano ad arrivare i disperati in fuga dall’Africa, ma c’è chi non dimentica, Brindisi. Quando venne travolta dagli scafi della speranza, partiti principalmente dall’Albania.

Una citazione postale -purtroppo non immediata e comunque poco valorizzata- arrivò il 30 ottobre 2001 sotto forma di francobollo natalizio da 800 lire o 41 centesimi con un disegno degli scolari di San Vito dei Normanni. Ed ora si ritorna sull’argomento, attraverso un annullo disponibile nel pomeriggio (dalle 16.30 alle 22.30 presso la sala congressi dell’Autorità portuale, in viale Regina Margherita 1) ed una cartolina edita direttamente da Poste italiane.

A richiedere l’obliterazione è il Comune di Brindisi, fino a domenica impegnato con una serie di iniziative inquadrate in “La città ospitale: Albania-Brindisi venti anni dopo”, comprendente momenti di spettacolo e di confronto, tra installazioni artistiche, narrazioni, marce bandistiche e allegoriche per le vie del centro storico, documentari, conferenze-seminario.

“Era il 7 marzo 1991 -ricordano dall’Ente- quando nel porto di Brindisi sbarcarono migliaia di cittadini albanesi in fuga da un Paese sconvolto da una grave crisi economica e politica”. Uno sbarco eccezionale, del quale si intende recuperare la memoria storica di una pagina che resta attuale. Il progetto, dunque, si propone di riscoprire un periodo drammatico, davanti al quale la città pugliese “seppe alleviare le sofferenze di innumerevoli vite imbarcate sulle rotte di un viaggio avventuroso, rivelando uno straordinario spirito di coesione. Al pari dell’umana generosità e della vicinanza offerte, e mai cessate, a un popolo accolto vent’anni fa e oggi parte integrante e vitale della nostra società civile”.

Da oggi a domenica l'iniziativa “La città ospitale: Albania-Brindisi venti anni dopo”, caratterizzata pure da un annullo
Da oggi a domenica l'iniziativa “La città ospitale: Albania-Brindisi venti anni dopo”, caratterizzata pure da un annullo
Attualità: la situazione in Libia ed il ruolo di Mistral air
I dettagli
           


Filatelisti mobilitati per il Risorgimento
11 Mar 2011 02:12 - APPUNTAMENTI
Ancora numerose le manifestazioni che apriranno nei prossimi giorni. Da Cremona ad Empoli, i dati in sintesi
L'annullo impiegato domani a Cremona
L'annullo impiegato domani a Cremona

Il programma delle emissioni 2011, con tutte quelle voci dedicate, di certo ha svolto un ruolo promotore, ma va da sé che la filatelia si presta all’argomento. Ed ora, avvicinandosi al 17 marzo, si è arrivati al momento clou: numerose le manifestazioni filateliche che in questi giorni celebreranno il secolo e mezzo trascorso dalla nascita del Regno d’Italia. Si aggiungono a quelle già segnalate nelle settimane scorse ma ancora visitabili.

Di seguito, una sintesi degli appuntamenti ad ingresso libero segnalati da “Vaccari news”, sapendo che i dettagli operativi possono essere scaricati dall’elenco, aggiornato quotidianamente, predisposto dalla testata e scaricabile gratuitamente attraverso l’“home page”.

Tre le iniziative sull’argomento che apriranno domani. Cremona vede protagonista il Circolo filatelico numismatico cittadino, che fino al 13 marzo nella palestra di via Postumia (orari: sabato tra le 9 e le 18, domenica tra le 9 e le 13) proporrà la “35ª Manifestazione filatelica e numismatica”, puntando in particolare al periodo ottocentesco e alla Brigata Cremona. A Cassano d’Adda (Milano) il locale percorso, voluto da Gruppo alpini e Centro italiano filatelia resistenza, sarà raggiungibile fino al 20 marzo presso casa Beva in via Verdi 26 (da lunedì a venerdì 15.30-18.30, sabato e domenica 10.30-12.30 e 15.30-18.30). Infine c’è Oderzo (Treviso): sino al 17 aprile saranno Fondazione cultura del Comune ed Associazione per lo studio della storia postale ad accogliere il pubblico per “Il Veneto, Oderzo e l’Unità d’Italia”; il punto di riferimento è presso palazzo Foscolo, in via Garibaldi 64 (da mercoledì a sabato, 10-12 e 15-18).

Dal 16 al 20 marzo toccherà ad Alfonsine (Ravenna). Il Circolo filatelico numismatico ha ideato “Alfonsine nel 150° anniversario della nascita del Regno d’Italia”, ubicato in corso della Repubblica ed aperto nelle fasce 9-12 e 14-18.

Ancora due giorni e sarà il turno di Modena, presente fino al 5 maggio con “150° Unità d’Italia - Modena e modenesi”. Dietro c’è il Circolo filatelico culturale “Alessandro Tassoni”, che predisporrà l’allestimento in viale Monte Kosica 91. Gli ambienti saranno aperti il martedì, il giovedì, il sabato e la domenica tra le 9 e le 11.30.

La tappa successiva vedrà sotto i riflettori Empoli (Firenze). Dal 19 al 20 marzo tornerà “Toscana 2011”, firmata dall’Associazione per lo studio della storia postale toscana con il Circolo filatelico fiorentino e collocata al palazzo delle Esposizioni, in piazza Guerra 1. Alla parte espositiva sono associati un numero unico gratuito e il convegno commerciale.

Due pagine del numero unico previsto per “Toscana 2011”
Due pagine del numero unico previsto per “Toscana 2011”
Ancora visitabili: Volta Mantovana (Mantova)…
…Lanciano (Chieti) e Mantova
Il calendario di “Vaccari news” con tutte le iniziative
           


L’arcobaleno sopra le antiche capitali
10 Mar 2011 22:35 - VATICANO
Così, da oltre Tevere, viene letto il centocinquantesimo dell’Unità d’Italia. Ma le scelte lasciano perplessi…
L'annullo fdc
L'annullo fdc

“Diciassette marzo 1861. È questa una delle date più importanti della storia dell’Italia. Quel giorno infatti, un mese dopo la prima seduta del Parlamento, veniva sancita, dopo le prime due Guerre d’indipendenza e la spedizione dei Mille, l’Unità del Paese con la proclamazione di Vittorio Emanuele II re d’Italia. Il percorso che portò all’unificazione venne completato soltanto nel 1870 dopo la Terza guerra d’indipendenza”. Così l’Ufficio filatelico e numismatico vaticano presenta la commemorazione dentellata: sei francobolli da 60 centesimi (tiratura massima: 200mila serie) e foglietto da 1,50 euro congiunto con l’Italia (120mila), attesi per il 21 marzo.

Gli esemplari, in fogli da dieci, utilizzano foto d’epoca tratte dagli archivi della Biblioteca apostolica vaticana o dell’Alinari, associandovi la riproduzione di una o due carte valori coeve e un arcobaleno tricolore che, a seconda dei casi, richiama di più la bandiera… ungherese nella sequenza rosso-bianco-verde o quella iraniana quando diventa verde-bianco-rosso. Rammentano le capitali degli Stati entrati a far parte della nuova entità nella prima fase: Regno di Sardegna (Torino), Regno Lombardo-Veneto (Milano), Ducato di Parma (Parma), Ducato di Modena (Modena), Granducato di Toscana (Firenze) e Regno delle Due Sicilie (Napoli). Il blocco, invece, mostra la romana piazza del Popolo, con le due chiese gemelle.

“Va apprezzato -commenta l’esperto in filatelia ottocentesca, Paolo Vaccari- l’impegno vaticano nel ricordare la serie di vicende che, fra l’altro, comportarono la scomparsa del Pontificio. Ci sono però degli aspetti da precisare. Ad esempio, con questa formula non vengono citati quei territori dell’Italia Centrale che appartennero allo Stato dei papi: le Romagne passarono di mano nel 1859 a seguito degli eventi della Seconda guerra d’indipendenza; Marche, Umbria, Sabina (ossia la provincia di Rieti) furono abbandonate nel 1860. E dieci anni dopo Pio IX controllava ancora, oltre a Roma con la Comarca, anche Civitavecchia, Frosinone, Velletri e Viterbo. Occorre aggiungere, inoltre, che l’Unità non venne conseguita nel 1861, nel 1866 o nel 1870. Come minimo, bisognerà attendere il 1918, con Trento e Trieste e i territori ancora più ad oriente, persi con la Seconda guerra mondiale”.

La serie con cui il Vaticano ricorda il secolo e mezzo del Regno d'Italia
La serie con cui il Vaticano ricorda il secolo e mezzo del Regno d'Italia
L'annuncio dell'iniziativa, dato a “Romafil” il 30 ottobre scorso
Le altre emissioni del 21 marzo: il francobollo per Pasqua…
…e quello per il missionario Eusebio Chini
           




Tripoli isolata, Tunisi in festa
10 Mar 2011 16:42 - DALL'ESTERO
Mentre la Libia è travolta dalla guerra civile, la Tunisia si presenta come se la propria crisi fosse ormai alle spalle. E per il 20 marzo vara un’emissione commemorativa
Egitto: stando agli annunci ufficiali, il servizio è ripreso
Egitto: stando agli annunci ufficiali, il servizio è ripreso

La situazione nei Paesi arabi rimane pesante, anche dal punto di vista postale. L’operatore statunitense, ad esempio, ormai rifiuta qualsiasi spedizione, e di qualsiasi genere -dalla lettera ordinaria al corriere espresso- inoltrata verso la Libia. E quelle già accettate vengono restituite al mittente (nota curiosa: “su richiesta” è possibile ottenere il rimborso delle spese) oppure custodite in attesa che la situazione migliori.

Dagli Usa all’Italia, dove -lo ha rivelato “Il sole 24 ore”- anche Mistral air (gruppo Poste italiane) è coinvolta nei trasporti di quanti sono fuggiti dall’Africa approdando a Lampedusa. La compagnia è tra quelle che hanno ottenuto l’appalto per condurre i rifugiati nei centri dislocati sulla terraferma o indietro.

E mentre in Libia si gioca, sanguinosamente, la partita per il futuro, la vicina Tunisia dà un segnale opposto: alle spalle sia le sommosse registrate tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011 sia il ritiro di Ben Ali, suggella con un’emissione straordinaria il cambio di registro. Si tratta di quattro francobolli intitolati “Commemorazione della Rivoluzione del popolo”. In un primo momento l’uscita era stata ipotizzata per il 5 marzo, ma davvero i tempi erano stretti. Da qui la decisione di farli slittare al giorno 20. Ancora non rivelati i dettagli. Il 17 dicembre un ulteriore dentello ricorderà il primo anniversario dall’esordio delle proteste.

Al Cairo proseguono gli annunci volti a infondere tranquillità. Lo stesso presidente di Egypt post, Hani Mahmoud, ancora una volta ha garantito la consegna certa e puntuale del corriere. Da quando, era l’1 febbraio, è entrato in carica, ha investito parecchio tempo nell’incontrare dipendenti e visitare sedi. E da marzo sono stati migliorati gli incentivi economici.

Gli aggiornamenti precedenti: la situazione in Libia…
…il blocco dell'Egitto…
…e le devastazioni in Algeria
           


Dieci anni al servizio del Paese
10 Mar 2011 13:36 - EMISSIONI ITALIA
È lo slogan che accompagna le celebrazioni (e il foglietto) per le Agenzie fiscali: Territorio, Dogane, Demanio ed Entrate. Questa mattina il varo dell’emissione
Annullamento a cinque: i direttori delle Agenzie e, in mezzo, il presidente di Poste italiane, Giovanni Ialongo
Annullamento a cinque: i direttori delle Agenzie e, in mezzo, il presidente di Poste italiane, Giovanni Ialongo

Lo sforzo di andare oltre ai semplici emblemi, alla fine, c’è stato. Disponibili da oggi i quattro francobolli da 60 centesimi raccolti in foglietto e dedicati alle Agenzie fiscali. Sono inseriti nella serie di lungo corso “Le istituzioni” ed arrivano nell’anniversario, ribadito dallo slogan situato sul bordo in alto della confezione: “Dieci anni al servizio del Paese”.

Come “Vaccari news” aveva già anticipato il 15 febbraio, i blocchi stampati ammontano a due milioni, mentre i soggetti giocano sul logo per tentare di offrire qualcosa di più. A proposito di simboli, nei margini appare, oltre a quello onnipresente di Poste italiane, pure lo “stellone” della Repubblica.

Ben cinque gli annulli fdc messi a disposizione, a Roma, dello spazio filatelia e dello sportello attivato in mattinata all’Ara pacis, dove si è tenuta la cerimonia di presentazione. Il primo richiama tutte le strutture ricordate, gli altri le citano ad una ad una. Il bollettino illustrativo accoglie gli interventi dei quattro direttori: Gabriella Alemanno (Territorio), Giuseppe Peleggi (Dogane), Maurizio Prato (Demanio) ed Attilio Befera (Entrate).

Con i francobolli -è la spiegazione che giunge dalle realtà protagoniste- “le Agenzie intendono sottolineare l’impegno costante svolto in questi anni per il miglioramento del sistema fiscale italiano, che ha consentito di fornire un servizio sempre più efficiente e di qualità a tutti i cittadini”.

Sono nate l’1 gennaio 2001 ed oggi coinvolgono 55mila persone. Rappresentano l’ultimo tassello di una complessa opera di ammodernamento dell’Amministrazione finanziaria, iniziata negli anni Novanta, “in un’ottica di maggiore efficacia, economicità e trasparenza che ha portato alla semplificazione del rapporto tra i cittadini e lo Stato”. Distinguendo le funzioni di indirizzo politico, insieme a quelle di controllo affidate al ministero dell’Economia e delle finanze, dalle operative, curate dalle stesse Agenzie. L’ampia autonomia gestionale, amministrativa, patrimoniale e organizzativa di cui sono state dotate ha consentito a queste ultime “di svolgere la loro missione istituzionale con procedure più snelle e maggiormente rispondenti alle esigenze della collettività”.

Il foglietto con i quattro esemplari, uno per Agenzia citata
Il foglietto con i quattro esemplari, uno per Agenzia citata
Soggetti: l'anticipazione di “Vaccari news”
Data di uscita: il rinvio
           


Secondo “Fortune” Poste italiane rimane quinta
10 Mar 2011 09:57 - DALL'ESTERO
Nella classifica mondiale degli operatori figura dopo Ups, Fedex, Deutsche post e Tnt

Rispetto a dodici mesi fa, i nomi che circolano sono i medesimi e l’unica differenza nella classifica è l’alternarsi tra Tnt (scesa dal terzo al quarto posto) e Deutsche post (che ha compiuto il percorso contrario). Dal canto suo Poste italiane conferma la quinta posizione, sia pure migliorando il punteggio, passato da 4,56 a 5,26.

È la lista “World’s most admired companies”, nel caso specifico della categoria “delivery”, redatta dalla rivista economico-finanziaria statunitense “Fortune”

“Poste italiane -commenta l’amministratore delegato della società, che lunedì ha rivelato un utile netto riguardante il bilancio 2010 pari a 1.018 milioni- è sempre tra le «magnifiche dieci» aziende globali del settore postale”. “Figuriamo in classifica per il quinto anno consecutivo, un risultato che suscita una enorme soddisfazione e diventa un ottimo auspicio per il nostro cammino da protagonisti nel nuovo scenario liberalizzato del mercato postale europeo. In questi anni caratterizzati da bilanci in utile, elevata redditività e forte capacità innovativa -ha aggiunto Massimo Sarmi- l’azienda è diventata modello di riferimento per l’intero settore postale, dimostrandosi sempre più competitiva, profittevole e attenta alle esigenze della clientela”.

Anche nell’ordine non per attività ma per Paese, l’operatore conferma l’esito 2010, figurando al terzo posto dopo Eni e Edison.

Il mondo postale secondo la rivista “Fortune”
Il mondo postale secondo la rivista “Fortune”
La classifica dell'anno scorso
Lunedì 7 marzo la presentazione del bilancio: il quadro generale…
…e la dimensione internazionale
           




I francobolli raccontano la vita di Garibaldi
10 Mar 2011 01:33 - LIBRI E CATALOGHI
I francobolli ma anche gli annulli, le cartoline, le maximum e qualche vignetta. È il lavoro di Leandro Mais e Pio Langella
Il generale attraverso il materiale postale
Il generale attraverso il materiale postale

Le fasi risorgimentali e soprattutto la storia del generale attraverso francobolli, annulli, cartoline, maximum e qualche vignetta, italiani e stranieri. Si potrebbe sintetizzare così il libro (130 pagine di grande formato e a colori, 20,00 euro) che Leandro Mais e Pio Langella hanno intitolato “Vita di Garibaldi nei francobolli di tutto il mondo”. Seconda edizione di un lavoro originato nel 1982 in occasione del centenario dalla morte del generale e poi proposto nel 2007 per il bicentenario dalla nascita.

“Mi auguro -scrive Mais nella presentazione- che coloro che si riconoscono nel modus vivendi dei bersaglieri, garibaldini e i ragazzi delle scuole abbiano, attraverso questo libro, la possibilità non solo di apprendere le nozioni storiche del nostro eroe in forma nuova, ma di mandare facilmente a memoria episodi e date grazie alle immagini dei francobolli”.

Il contenuto è dato dalla biografia schematica del protagonista, scritta in italiano e tradotta in altre sei lingue, illustrata con il materiale postale trovato. Alla fine viene aggiunta l’integrazione riguardante quanto uscito tra il 1982 e il 2010.

“Vita di Garibaldi nei francobolli di tutto il mondo” (acquista)
La scheda
           


Pure Gian Marco Marcucci lascia
09 Mar 2011 22:46 - SAN MARINO
Dopo Gabriele Gatti, il segretario di stato che si occupava fra l’altro dei rapporti con l’Aasfn, anche il responsabile del comparto dedito a lavoro, cooperazione e poste si è dimesso

San Marino ancora più in difficoltà. Dopo Gabriele Gatti, che si occupava di finanze, di bilancio e dei rapporti con l’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica (dal 30 aprile scorso sostituito con Pasquale Valentini), anche Gian Marco Marcucci ha lasciato il suo incarico come segretario di stato -ossia ministro- per i settori lavoro, cooperazione e poste.

“Un gesto -commenta il Congresso di stato- che si preannunciava ormai da tempo e che ha registrato il pieno consenso di tutti i membri di Governo, nonostante il rammarico sul piano personale e politico. L’Esecutivo esce indebolito nei numeri ma coeso nel suo insieme e forte di elementi di chiarezza che gli daranno modo di proseguire con determinazione nell’attuazione del proprio programma. C’è la consapevolezza della situazione di emergenza che il Paese si trova a dover affrontare, che richiede risposte rapide con azioni forti e incisive e la maggiore coesione possibile dal punto di vista politico”.

Ora occorrerà individuare il nuovo referente. Nel frattempo, in Parlamento prosegue il lavoro di ratifica dei decreti attuativi della legge di bilancio. L’obiettivo -ha spiegato il segretario di stato alle Finanze- “è ridisegnare l’assetto economico del Paese, continuando ad offrire servizi di qualità elevata ai cittadini, ma cercando nuove forme di entrate per far fronte alle spese”.

Con l’attuale organizzazione degli incarichi, il settore è seguito da tre dicasteri: oltre ai due già citati si aggiunge quello dedicato ad Affari esteri, affari politici, telecomunicazioni e trasporti, guidato da Antonella Mularoni.

Poste di San Marino senza più referente politico
Poste di San Marino senza più referente politico
Le interviste di “Vaccari news” a Gian Marco Marcucci…
…ed a Gabriele Gatti
           


Teatro, confermate le ipotesi
09 Mar 2011 21:21 - EMISSIONI ITALIA
Coerentemente con la campagna generale che non l’ha cambiato, il soggetto è quello già impiegato un anno fa per gli annulli
La carta valore dedicata alla “Giornata mondiale”
La carta valore dedicata alla “Giornata mondiale”

Il 2 febbraio l’anticipo sui dettagli tecnici e l’ipotesi: ma il francobollo che uscirà il 27 marzo non assomiglia troppo al logo e, dal punto di vista postale agli annulli e alla cartolina, impiegati un anno fa? Ora la conferma: cambia il millesimo, però il soggetto che caratterizza la “Giornata mondiale del teatro” rimane lo stesso: il manifesto “Interazione”, raffigurante “la sagoma di un attore sul palcoscenico di un teatro di fronte ad una platea di spettatori con una tavolozza di colori sul cuore a rappresentare il mistero e l’energia che interagisce tra il palco e la platea”. Mentre, al centro della vignetta, volteggia una farfalla “che unisce idealmente l’attore al suo pubblico”.

Il 60 centesimi è autoadesivo, tirato in tre milioni e seicentomila esemplari organizzati in fogli da quarantacinque. Doppio l’annullo fdc: da una parte verrà impiegato presso lo spazio filatelia di Roma, dall’altra allo sportello filatelico di Milano Isola.

A presentare, attraverso il bollettino illustrativo, l’emissione e le ragioni che l’hanno motivata è stato chiamato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Gianni Letta. Suo è l’analogo intervento per la serie riguardante il Tricolore uscita il 7 gennaio.

I dettagli tecnici ed uno degli annulli impiegati l'anno scorso
Teatro e posta: il Museo “Carlo Schmidl” di Trieste
Gianni Letta firmatario dei bollettini illustrativi: la serie per la bandiera
           




Altri francobolli in arrivo!
09 Mar 2011 17:36 - EMISSIONI ITALIA
Tre le voci che si aggiungono ad un’annata davvero pesante. E siamo soltanto a marzo…
Torna, dopo trent'anni, il richiamo al Consiglio di stato
Torna, dopo trent'anni, il richiamo al Consiglio di stato

Ulteriori sorprese dal periodico aggiornamento riguardante il programma delle nuove emissioni italiane.

Oltre a recepire tutte le voci che “Vaccari news” aveva anticipato (da Giovanni Paolo II al Congresso eucaristico, dall’Ocse al 75 centesimi di “Posta italiana”…), a indicare qualche data mancante e ad introdurre alcune piccole cesellature, ecco comparire altri titoli. Per l’abbazia benedettina della santissima Trinità a Cava de’ Tirreni nel millenario dalla fondazione, di cui era stata registrata la richiesta sottoscritta dal presidente della Provincia di Salerno (entrerà nella serie “Il patrimonio artistico e culturale italiano”), per la ditta Fratelli Carli, specializzata nell’olio e nata un secolo fa (“Made in Italy”) e per il Consiglio di stato a centottant’anni dalla creazione (già ricordato con il 200 lire del 31 agosto 1981 ed ora inserito nel percorso “Le istituzioni”).

Modificato anche il titolo dell’omaggio alla fabbrica romana delle monete. Non si tratterà più di ricordare, nel centenario, il primo stabilimento della Zecca dello stato, ma il “palazzo della Zecca dell’Italia unita”.

Oltre ad un marzo inteso (e questo si sapeva), attraverso gli ultimi posizionamenti si è infittito pure giugno, con uscite previste nei giorni 1, 2, 3, 10, 18 (due voci), 24 e 25. Al che la serie turistica, finora ipotizzata tra questo mese ed il successivo, è slittata ad una data imprecisata di luglio. Purtroppo tardi per tentare della promozione efficace in vista delle vacanze.

Abbazia di Cava de' Tirreni: un mese fa la richiesta
Tra le ultime integrazioni già annunciate da “Vaccari news”: il 75 centesimi ordinario…
…e le scelte emerse, il 18 febbraio, dal Consiglio dei ministri
           


Il ministero rinnova la propria presenza sul web
09 Mar 2011 15:17 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il nuovo sito è on-line da questa mattina. Cielo e bandiera sostituite dal blu ufficiale. Riorganizzata l’intera struttura interna, ma ora si dovrebbe passare ai contenuti…

Due anni e mezzo dopo, nuovo restyling per il sito del ministero allo Sviluppo economico. Reso più organico così da assorbire definitivamente gli ex dicasteri alle Comunicazioni e al Commercio estero, con l’attuale compagine governativa trasformati in appendici del primo.

Al di là degli aspetti grafici, ora… severi (la precedente versione con cielo e bandiera sventolante è stata sostituita da un blu di fondo cui occorre abituarsi), appare una organizzazione delle diverse aree più compatta, anche se alcune rifiniture sembrano essere ancora in corso.

Rinnovata la foto del ministro Paolo Romani, viene valorizzata l’agenda, un supporto usatissimo al tempo di Maurizio Gasparri, ma trascurato dai successori.

Il dipartimento per le comunicazioni, ad esempio, offre vari livelli di specializzazione, comprendendo anche quella direzione generale per la regolamentazione del settore postale che -se il decreto sulla liberalizzazione venisse approvato nella versione definita dal Governo- dovrebbe, almeno in parte, essere trasformata in Agenzia esterna.

Tra le risorse presenti, l’elenco delle cartevalori emesse di recente (2009 soprattutto), organizzato senza una suddivisione temporale evidente, cosa che faciliterebbe la ricerca, ma in ordine alfabetico. Così, quasi tutte si trovano sotto la lettera “F” per… “francobollo”.

Quella che appare necessaria è una profonda verifica dei testi, allo scopo di eliminare quanto non vale più. O, meglio, da separare -un archivio storico è sempre utile- indicando che tali materiali sono stati superati. Ad esempio, sempre nello spazio dedicato alla filatelia, la risorsa “notizie” è presente in due punti, ed in entrambi figurano quattro richiami: da una parte risalgono al 2008, dall’altra al 2010. Un solo testo figura alla voce “eventi, manifestazione (sic), fiere, seminari, attività di comunicazione”: è il programma delle emissioni risalente a due anni fa.

Confermati i link presenti in precedenza, fra cui quello di “Vaccari news”.

Il sito -spiegano da via Molise- è visibile anche su dispositivi di ultima generazione come iphone ed ipad, realizzato con criteri che rispettano i parametri di accessibilità ed usabilità. “L’interfaccia è rinnovata non solo nella grafica, nella struttura e nei contenuti ma offre all’utente -sia esso un’impresa, un cittadino o un ente- sezioni in cui è possibile reperire le informazioni in modo rapido e semplice, con utilità e servizi interattivi (dal monitoraggio del prezzi, compresi i carburanti, al confronto delle tariffe assicurative, agli sportelli telematici per le agevolazioni alle imprese)”.

“Con questo nuovo portale -ha affermato lo stesso Paolo Romani- vogliamo aumentare fortemente la trasparenza del ministero e rafforzare il rapporto tra gli utenti e i nostri uffici. Attraverso le tecnologie digitali potenziamo il servizio pubblico per moltissimi cittadini e imprese. Nella nuova piattaforma abbiamo infine unificato diversi siti preesistenti che facevano capo al ministero, migliorando la qualità della comunicazione e contenendo le spese”.

Nel 2010 il sito è stato visitato da due milioni di utenti unici provenienti da 161 Paesi.

Come si presenta ora la pagina principale e, in secondo piano, quella che apre il settore postale
Come si presenta ora la pagina principale e, in secondo piano, quella che apre il settore postale
La revisione introdotta il 6 novembre 2008
Il futuro, previsto dal Governo, della direzione generale per la regolamentazione del settore postale
Il sito
           


L’enigma dei trenta milioni
09 Mar 2011 11:45 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Secondo l’Unione stampa periodica italiana, il decreto pubblicato il 21 febbraio sulle tariffe per il no-profit è inapplicabile. E si rischia di perdere i fondi. Intanto, il comparto chiede chiarezza…
L'Uspi parla della vicenda anche sull'ultimo numero del proprio mensile
L'Uspi parla della vicenda anche sull'ultimo numero del proprio mensile

Aveva fatto bene il Forum del terzo settore a parlare, basandosi su un’interpretazione giunta dal servizio studi della Camera dei deputati, di formulazione “alquanto complessa”. Tanto è vero che la spiegazione data dall’Unione stampa periodica italiana è diametralmente opposta.

Il punto di partenza è il decreto del ministero allo Sviluppo economico “Tariffe postali agevolate per le associazioni ed organizzazioni senza fini di lucro”, datato 23 dicembre ma pubblicato in “Gazzetta ufficiale” soltanto il 21 febbraio. Il provvedimento ha reintrodotto le tariffe postali privilegiate grazie al fondo di trenta milioni individuato dal Governo. Soltanto che il testo indica come data limite per l’applicazione del beneficio il 31 dicembre precedente.

Grazie al decreto “Milleproroghe”, trasformato in legge il 26 febbraio, secondo il Forum il termine ultimo sarebbe stato procrastinato al 31 marzo 2011.

Nel provvedimento tramutato il 26 febbraio -viene precisato dall’Uspi- “non c’è la proroga dell’applicabilità del decreto postale. In sostanza, il decreto con le tariffe onlus è inapplicabile”. “Rimane, pertanto, l’assurdità -frutto di scarsa sensibilità- che il mondo del volontariato, quello religioso, quello di promozione sociale è costretto ad una tariffa di spedizione postale addirittura di gran lunga più onerosa dell’editoria profit”.

Ed i trenta milioni a suo tempo stanziati? “Tali fondi -proseguono dall’Uspi- sono entrati nelle pertinenze della Presidenza del Consiglio soltanto gli ultimi giorni di dicembre scorso e, pertanto, per il 2010 non è stato possibile ripristinare (anche con aumenti fino a 0,1415 a pezzo) le tariffe agevolate del no-profit per lo scorso anno”. E si rischia pure che i soldi vadano persi: stando alle norme, nel caso lo stallo permanga, l’Esecutivo potrebbe utilizzarli diversamente.

Nel frattempo, per chiedere chiarezza, l’Associazione italiana fundraiser ha promosso lettere aperte, inviate tra l’altro al ministro dell’Economia e delle finanze Giulio Tremonti, al collega allo Sviluppo economico Paolo Romani, all’amministratore delegato e al responsabile del direct marketing di Poste italiane, rispettivamente Massimo Sarmi e Massimo Curcio. Oltre un centinaio i sodalizi che le hanno sottoscritte.

Il decreto del ministero allo Sviluppo economico pubblicato il 21 febbraio
La trasformazione in legge del “Milleproroghe” e l'interpretazione data dal Forum del terzo settore
La lettera aperta ai ministri dell'Associazione italiana fundraiser (file pdf)
           




Ancora pochi giorni per non pagare l’invio
09 Mar 2011 00:31 - NOTIZIE DA VACCARI
La promozione resta valida fino al 15 marzo; riguarda gli acquisti di libri inseriti in qualsiasi categoria, a condizione che si superino i 50,00 euro di spesa

Il tempo stringe e la promozione sta per chiudersi. “Sì”, conferma la responsabile commerciale della società, Silvia Vaccari. “Così come avevamo annunciato il 9 febbraio, la campagna verrà archiviata il 15 marzo. Fino a martedì prossimo, quindi, non verranno applicate le spese postali nel momento in cui si acquistano libri per oltre 50,00 euro e si indica, quale recapito, un qualsiasi indirizzo in Italia”.

“L’iniziativa -lo ricordo ancora una volta- riguarda tutti i titoli inseriti nei cataloghi della nostra azienda, dunque novità e volumi più vecchi, presenti nella «Libreria filatelica» o nella «Libreria storica», tra le offerte o nella «1x1», realizzati direttamente da noi (perciò reperibili nella categoria «Made in Vaccari») o meno”.

La campagna finirà il 15 marzo
La campagna finirà il 15 marzo
Le categorie editoriali proposte da Vaccari srl
L'annuncio della promozione
           


A Mestre l’allestimento “Donne di Poste”
08 Mar 2011 22:41 - APPUNTAMENTI
La mostra fotografica è visitabile sino al 16 marzo presso la sede di via Torino 88; poi andrà a Rovigo e in diverse altre città
La cerimonia di questa mattina
La cerimonia di questa mattina

Da oggi al 16 marzo nell’edificio polifunzionale di Mestre (via Torino 88, orario 8-18), per poi andare a Rovigo (dal 23 marzo all’8 aprile) quindi a Trieste, Belluno, Treviso e Udine. Con l’idea -e perché no la speranza- che il lavoro trovi ulteriori tappe presso altre sedi.

È la mostra “Donne di Poste”, quindici pannelli fotografici che la società ha messo a punto per ricordare e comprendere il ruolo femminile e la sua evoluzione dall’Ottocento ad oggi all’interno della struttura. Ruolo introdotto nel 1865 (il servizio postale assunse una fisionomia autonoma tre anni prima) e che oggi risulta preponderante, almeno a livelli numerici, visto che le dipendenti sono 75mila, il 53% del totale (per le direttrici si raggiunge il 59%, nei quadri il 47% e come vertici di filiale il 38%).

La mostra è stata presentata oggi dal responsabile Nord-Est della società, Roberto Minicuci, e dall’assessore a cittadinanza delle donne, cultura delle differenze e comunicazione del Comune di Venezia, Tiziana Agostini. In sala, una rappresentanza del personale che aveva storie vissute da raccontare.

Il progetto si inserisce in un contesto più ampio: in preparazione vi sono, infatti, altre due sequenze da quindici pannelli ognuna, la prima dedicata agli uffici postali e l’altra ad impiegati e portalettere.

Due inquadrature del percorso, ora a Mestre ma già destinato a ruotare presso altre sedi
Due inquadrature del percorso, ora a Mestre ma già destinato a ruotare presso altre sedi
L'8 marzo in posta: il francobollo italiano…
…e le altre iniziative
L’idea delle mostre per valorizzare l’azienda e la sua storia
           


Omaggio per Montecitorio, ecco i dati
08 Mar 2011 19:33 - EMISSIONI ITALIA
Unico il soggetto, ancora una volta il 15 centesimi del 1863. Fogli da settanta e libretti da dieci pezzi, in quest’ultimo caso con una citazione postale sulla copertina: il dipinto di Girolamo Induno “Lettera dal campo”
Il francobollo singolo
Il francobollo singolo

È autoadesivo il francobollo che, al costo di 60 centesimi, dal 29 marzo promuoverà la mostra omonima, “Quel magnifico biennio 1859-1861”, aperta al pubblico presso la sala della Lupa di Montecitorio (Roma) dallo stesso giorno al 5 aprile. Ma quello che si fa notare è un altro dettaglio, sottolineato direttamente da Poste italiane: l’emissione è stata stampata al “polo produttivo Salario, direzione Officina cartevalori e produzioni tradizionali dell’Istituto poligrafico e zecca dello stato”. Ossia nella nuova sede sulla Salaria, che sostituisce lo storico impianto, ormai smantellato, di piazza Verdi.

La vignetta riproduce il 15 centesimi con Vittorio Emanuele II emesso il 10 febbraio 1863 e già ripreso, ad esempio, per sottolineare il precedente allestimento alla Camera dei deputati, cioè nello 0,60 euro del 9 febbraio 2006. Simbolicamente scelto di nuovo perché vi compare l’aggettivo “italiano”.

L’esemplare è confezionato in fogli da settanta e in libretti da dieci. Nel primo frangente la tiratura ammonta a tre milioni e seicentomila esemplari, nel secondo a duemilioni e cinquecentomila (quindi le confezioni sono duecentocinquantamila).

Il carnet si presenta composto da otto pagine. La prima riproduce un dipinto postale di Gerolamo Induno, fra i pittori più significativi del periodo. È intitolato “Lettera dal campo” e se ne conoscono due versioni. Quella più antica, del 1859, è stata esposta di recente alle scuderie del Quirinale nel percorso “1861 I pittori del Risorgimento”. E “Vaccari news” aveva auspicato che potesse essere impiegata per una qualche emissione del centocinquantenario. Sulla copertina, invece, viene proposto il rifacimento, peraltro molto simile, che risale al 1862. Le pagine due e sette riproducono la “Gazzetta ufficiale” del 17 marzo 1861, nella quale fu pubblicato il decreto firmato da Vittorio Emanuele II che accettava la corona del Regno d’Italia; la terza e la sesta mostrano il logo di Poste ripetuto a tappeto, mentre la quarta offre una sintetica presentazione dell’allestimento dovuta al curatore scientifico ed organizzativo, Bruno Crevato-Selvaggi (suo è anche il bollettino illustrativo): “La mostra propone il punto di vista, certamente inusuale ma senz’altro non marginale, della posta e dei francobolli per raccontare le straordinarie vicende che si svolsero dal 1859 al 1861. Queste portarono all’Unità d’Italia, con un prologo che parte dal Settecento ed un epilogo che arriva sino all’Italia di oggi nella nuova Europa”. I dentelli si trovano in un piccolo foglio ornato nella pagina cinque. L’ultima, infine, riprende un particolare del dipinto.

Il francobollo sarà disponibile negli uffici postali, agli sportelli filatelici, agli spazi filatelia e via internet ricorrendo al sito di Poste; il libretto agli sportelli filatelici, agli spazi filatelia e -nei giorni di apertura della mostra- presso il servizio temporaneo allestito all’interno di Montecitorio.

L’annullo fdc avrà come punto di riferimento l’ufficio postale attivo presso la Camera dei deputati.

La copertina con la citazione artistico-postale e parte dell'interno del libretto
La copertina con la citazione artistico-postale e parte dell'interno del libretto
Ipzs, la chiusura della sede di piazza Verdi
I primi dettagli sul nuovo allestimento
La mostra “1861 I pittori del Risorgimento” e la descrizione del dipinto di Gerolamo Induno
           




Il 12 aprile il tributo a Giovanni Paolo II
08 Mar 2011 14:01 - VATICANO
La sottolineatura postale in vista della beatificazione, quest’ultima in calendario per l’1 maggio. Anche Italia e Smom vareranno una emissione specifica
L'annullo vaticano con cui obliterare le fdc
L'annullo vaticano con cui obliterare le fdc

Ancora i dettagli tecnici non sono noti, tranne uno, di certo fra i più importanti. Esaurita il 21 marzo la prima infornata del 2011, i collezionisti di Vaticano dovranno ritornare presso i propri fornitori già dal 12 aprile. Quando arriverà la seconda.

La nuova uscita prevede, perlomeno, l’omaggio varato per la beatificazione di Giovanni Paolo II, la cui cerimonia si terrà l’1 maggio a Roma. L’annullo fdc impiega un lavoro di Irio Ottavio Fantini, scomparso il 22 maggio 2009.

Con la bollatura valgono le norme di sempre: c’è tempo un mese dal giorno del debutto per richiederla all’ufficio obliterazioni delle Poste vaticane; i plichi dovranno essere affrancati con la carta valore relativa.

Tra gli altri Paesi che sottolineeranno la cerimonia figura l’Italia. L’iniziativa, annunciata da palazzo Chigi il 18 febbraio, non ha ancora trovato una collocazione formale nel programma delle emissioni. Dal canto suo, lo Smom ha predisposto un intero.

Il gruppo di emissioni atteso per il 21 marzo
Gli omaggi per la beatificazione: così l'Italia (il via libera da parte del Governo)…
…e lo Smom (l'anticipazione data da “Vaccari news”)
           


Cambia il soggetto, non la strategia
08 Mar 2011 12:22 - DALL'ESTERO
Dal Regno Unito la nuova serie che guarda al grande pubblico. Questa volta è intitolata “Reami magici”; in otto francobolli cita quattro saghe popolari

Dal Regno della tradizione, quello guidato da Elisabetta II, la serie “Reami magici”, che schiaccia l’occhiolino al mondo della fantasia.

Lanciata oggi da Londra la nuova serie che punta al grande pubblico, giovane o meno ma sempre voglioso di fare un salto nella favola. Dopo -tanto per citare alcune delle ultime iniziative dentellate- gli auguri natalizi firmati da Wallace e Gromit, la tappa sulle marionette di Gerry Anderson e il musical- nella stessa strategia si inserisce l’ennesimo contributo. Tutti percorsi, insomma, che cercano di attrarre l’attenzione di chi filatelista non è.

Otto i francobolli usciti, quattro tagli di prima classe (41 pence), due da 60 pence ed altrettanti da 97 che richiamano, attraverso notissimi personaggi, quattro saghe particolarmente fortunate. Sono: Albus Silente e Lord Voldemort (protagonisti di “Harry Potter”), Tata Ogg e Scuotivento (“Mondo disco”), Fata Morgana e Merlino (“La leggenda di re Artù”), Aslan e la Strega Bianca (“Le cronache di Narnia”).

“Il pubblico britannico -è il commento che accompagna l’emissione- ha apprezzato sempre le storie epiche di avventure magiche” ed ora Royal mail ha visualizzato alcune vicende classiche. Il risultato è una combinazione di avventure senza età ed altre che invece hanno ottenuto l’apprezzamento generale solo di recente, magari grazie al cinema.

Otto valori dedicati al mondo della magia; è la nuova serie firmata dal Regno Unito
Otto valori dedicati al mondo della magia; è la nuova serie firmata dal Regno Unito
Tra le ultime emissioni che guardano al grande pubblico: Wallace e Gromit…
…le marionette di Gerry Anderson…
…ed il musical
           


Un altro anno alle spalle: è l’ottavo
08 Mar 2011 02:29 - NOTIZIE DA VACCARI
“Vaccari news” nacque l’8 marzo 2003. Ed ora ha superato le settemila notizie, tutte liberamente consultabili. Aumentate le opportunità per le aziende
“Vaccari news” ha raggiunto l'ottavo anno di attività
“Vaccari news” ha raggiunto l'ottavo anno di attività

L’archivio è a disposizione libera di chiunque: agendo con le diverse chiavi di ricerca, è possibile rintracciare oltre settemila (per la precisione 7.073) notizie a carattere filatelico e postale. Sono quelle, tutte quelle, pubblicate da “Vaccari news” tra l’8 marzo 2003, giorno del debutto, ed oggi.

Otto anni ininterrotti di notizie grandi e piccole, per… addetti ai lavori o di intrattenimento, curiose o -riprendendo i grandi fatti della cronaca e leggendoli sotto la specifica lente- drammatiche (come dimostrano, ad esempio, gli aggiornamenti di queste settimane sulle ripercussioni nel recapito per quel che concerne il mondo arabo). Annotando nel taccuino informatico emissioni, servizi, mostre e manifestazioni, libri e molto altro ancora.

“«Vaccari news» -spiega la responsabile editoriale della società editrice, Valeria Vaccari- è diventato un punto di riferimento fondamentale per il settore. Lo dimostrano, naturalmente, gli apprezzamenti che ci giungono in varie forme, nonché i numeri di accesso al sito (oltre 120mila i visitatori unici mensili) e degli iscritti alla newsletter gratuita (quasi 1.800), numeri in crescita mese dopo mese. Ma lo dimostrano anche le citazioni che si vedono sia sul web che sulla carta stampata, sempre gradite nel momento in cui si rispettano normalissime regole deontologiche che prevedono il richiamo della fonte. E non dimenticando quanti copiano senza nominarla, un fenomeno che monitoriamo con regolarità e che non è privo di conseguenze, come qualcuno ha già scoperto”.

Nel frattempo prosegue l’attenzione verso chi desidera sottolineare iniziative, prodotti o attività. “Tra le ultime innovazioni tecniche, abbiamo aggiunto un pulsante dedicato alle promozioni; sarà così possibile offrire ai lettori, oltre alla notizia firmata dalla nostra redazione, un approfondimento più dettagliato messo a punto dai diretti interessati”.

Il sito della testata
Tra i servizi, quello per segnalare o scaricare gli appuntamenti collezionistici
           




Diritti, personaggi, simbolismi ed arte
07 Mar 2011 22:43 - DALL'ESTERO
Domani la “Giornata internazionale della donna” compierà un secolo. Oltre all’Italia, altri Paesi stanno ricordando il giro di boa con emissioni specifiche
L'annullo di Massafra
L'annullo di Massafra

Appena due, cui va aggiunto quello per timbrare le fdc allo spazio filatelia di Roma, sono gli annulli italiani annunciati per domani così da suggellare il secolo compiuto dalla “Giornata internazionale della donna”. Verranno impiegati rispettivamente su iniziativa di Federcasalinghe a Massafra (Taranto) presso il teatro comunale e della Provincia di Trieste al negozio di Poste italiane cittadino, che ospiterà la mostra fotografica “Con me. Autoritratti di oggetti che raccontano” di Marisa Ulcigrai. Altre iniziative -già segnalate da “Vaccari news”- sono previste a Mestre (Venezia), Lanciano (Chieti) e Reggio Calabria.

Va da sé che il simbolico francobollo italiano non sarà l’unico. Si aggiunge, ad esempio, a quello australiano uscito il 15 febbraio. Due, da 55 ed 82 centesimi, quelli firmati dall’Eire e al debutto il 3 marzo per ricordare altrettanti aspetti specifici: il voto e l’uguaglianza.

Diverse le emissioni in programma per domani. Tra queste figurano le interpretazioni di Jersey (quattro tagli da 36, 45, 60 e 72 pence dedicati alla ballerina Dame Margot Fonteyn, all’infermiera Florence Nightingale, alla scienziata Marie Curie e a madre Teresa di Calcutta), Polinesia Francese (da 70 e 100 franchi locali, con lavoratrici e una figura onirica) e Spagna (0,80 euro simbolico che sottolinea la parità in azienda).

Inconsueta è la serie francese, dodici esemplari di primo porto interno in libretto (6,96 euro) che riportano alcuni lavori di Miss.Tic, artista plastica e poetessa di arte di strada. Anticipati domani a Parigi, saranno in vendita nell’intero Paese dal 9 marzo.

Il tema visto da cinque Paesi differenti: Eire, Jersey, Polinesia, Spagna e Francia
Il tema visto da cinque Paesi differenti: Eire, Jersey, Polinesia, Spagna e Francia
La “Giornata internazionale della donna”: il francobollo italiano…
…e la sottolineatura australiana
           


Bilancio/2 Esportare tecnologia
07 Mar 2011 21:29 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Dall’Albania all’Argentina, dall’Egitto al Vaticano: la “politica estera” di Poste italiane

Non solo i numeri, illustrati nella news precedente. Il gruppo Poste italiane, che ha appena presentato il bilancio consolidato riferito all’anno scorso (oltre a quello della capogruppo), deve essere valutato anche per la sua “politica estera”, negli ultimi tempi in netto sviluppo.

“Mi piace sottolineare -ammette l’amministratore delegato, Massimo Sarmi- che il 2010 ci porta in dote non solo conti eccellenti, ma anche una dimensione internazionale autorevole che ci vede advisor di molti Paesi del bacino mediterraneo e dell’Est europeo per lo sviluppo tecnologico di quelle reti logistico-postali e per l’introduzione di servizi finanziari e di comunicazione digitale di cui siamo leader in Europa”.

Nei dodici mesi il gruppo ha rafforzato il profilo esterno grazie a numerosi accordi di collaborazione tecnologica. Le partnership avviate -è la sottolineatura che giunge dall’Eur- “dimostrano la capacità dell’azienda di fare sistema a livello internazionale e di contribuire all’evoluzione delle reti logistico-postali di altri Paesi condividendo il proprio modello di business e la propria esperienza nel campo dell’innovazione tecnologica”.

Poste, infatti, esporta il proprio know-how in Albania, Egitto, Libano e Russia; inoltre costituisce un punto di riferimento per gli operatori di Arabia Saudita, Argentina, Cile, Emirati Arabi, Marocco, Paesi Bassi, San Marino e Vaticano.

Anche i contenitori impiegati in Vaticano provengono da Poste italiane
Anche i contenitori impiegati in Vaticano provengono da Poste italiane
Bilancio 2010, il quadro complessivo
L'accordo con l'Egitto citato dal Cairo
I rapporti con la Russia
           


Bilancio/1 Nono risultato positivo per Poste italiane
07 Mar 2011 20:37 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il consiglio di amministrazione approva il rendiconto consolidato e il progetto della capogruppo relativi al 2010
L'amministratore delegato, Massimo Sarmi
L'amministratore delegato, Massimo Sarmi

Resterà o andrà via? Anche giovedì scorso, a margine della conferenza stampa per la “Postepay&go”, a domanda precisa Massimo Sarmi ha risposto semplicemente sorridendo. Vista dall’esterno, l’eventuale riconferma del suo incarico sconta troppe variabili per azzardare un pronostico serio. Ad ogni modo, l’amministratore delegato presenta al Governo un bilancio del gruppo positivo, ed è il nono anno di seguito.

Il 2010, infatti, chiude con un utile netto di 1.018 milioni di euro (+12,6% sul 2009). I ricavi totali salgono a 21,8 miliardi, con un incremento dell’8,7% sul 2009 (archiviato a 20,1 miliardi). Altrettanto significativo è il miglioramento del risultato operativo, fissato a 1.870 milioni (+16,9%). Questo grazie soprattutto ai servizi assicurativi che, con una raccolta premi di 9,5 miliardi, contro i 7,1 precedenti, crescono del 34%. Con tali numeri il consiglio di amministrazione non ha avuto difficoltà ad approvare il bilancio consolidato e il progetto di bilancio della capogruppo riferiti all’anno scorso.

I segni tutti positivi e la crescita degli utili -ha dichiarato lo stesso ad- “ci dicono che il gruppo ha lavorato molto bene anche in un anno difficile come il 2010, e nonostante il progressivo calo dei volumi postali, grazie alla sua capacità di lanciare sempre prodotti e servizi innovativi e di presentarsi con successo su nuovi mercati. La solidità del gruppo e gli ottimi risultati che presentiamo in questo bilancio ci danno ottimismo per affrontare con la giusta energia la sfida della liberalizzazione del mercato postale”.

Ed è proprio quest’ultimo settore quello che arranca. Rispetto all’anno precedente i ricavi hanno registrato una flessione del 3,1% che registra la continua discesa dei quantitativi.

Anche il finanziario accusa, ma lievemente, il colpo, presentando una riduzione pari allo 0,4% (che vuol dire -18 milioni di euro) rispetto al 2009, esercizio finanziario che però ha beneficiato di un volume eccezionale di raccolta del risparmio postale (collocamento di buoni fruttiferi e raccolta su libretti per conto della Cassa depositi e prestiti). Significativi i ricavi da conti correnti (2,6 miliardi, +1,7%) grazie ai maggiori proventi derivanti dall’impiego della raccolta (+4,2%); crescono -è la spiegazione data- “sia per effetto dell’aumento del 3,5% della giacenza media (34,7 miliardi di euro del 2009 contro i 35,9 miliardi del 2010), sia per effetto della positiva gestione degli impieghi in titoli provenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali presso la clientela privata”. Da sottolineare è l’ulteriore incremento del volume delle carte prepagate “Postepay”, che segna un +21,5% sul 2009.

Con un volume di premi emessi pari a 9.501 milioni (7.091 nel 2009) Poste vita, cioè la compagnia assicurativa, ha realizzato nel 2010 il fatturato più alto mai raggiunto nella sua storia, con un incremento del 34% rispetto al 2009, ed ha aumentato la propria quota di mercato di circa due punti, sfiorando l’11%. Nei primi nove mesi di attività (ha cominciato a lavorare l’1 aprile scorso) Poste assicura, la specialista nel ramo danni, ha ottenuto risultati commerciali particolarmente considerati: sono circa 179mila le polizze vendute. La raccolta complessiva, distribuita tra le diverse linee di prodotto, è stata di 24,7 milioni.

Poste mobile, l’operatore di telefonia mobile virtuale, prima azienda del settore postale al mondo ad entrare in questo mercato, ha raggiunto il punto di pareggio rispetto ai costi sostenuti nel passato, conseguendo un risultato operativo di 9,5 milioni. A confronto del 2009, quando la perdita operativa era stata di circa 8 milioni, l’incremento è del 218,5%. Attualmente sono due milioni le sim vendute.

La presentazione della “Postepay&go” versione milanese
Come è andata un anno fa
La nascita di Poste assicura
           




Tre secoli dopo: torna il “padre a cavallo”
07 Mar 2011 17:07 - VATICANO
Così viene ricordato il missionario trentino Eusebio Francesco Chini. Il francobollo ha nominale aggiornato con le nuove tariffe, in vigore dall’1 aprile. “Raccomandata1” operativa anche ai Musei

Dentello quasi in stile fumetto per Eusebio Francesco Chini, il missionario ed esploratore gesuita soprannominato il “padre a cavallo” scomparso tre secoli fa, il 15 marzo 1711. E protagonista di almeno un’altra carte valore, proposta a 100 pesos dal Messico il 27 febbraio 1987 per ricordarne la missione nella Pimeria Alta. Il nuovo omaggio arriverà dal Vaticano in fogli da dieci (tiratura massima duecentomila pezzi) il 21 marzo. Costerà 1,60 euro, primo porto per l’Africa, l’America e l’Asia secondo il tariffario introdotto dall’Italia il 30 dicembre e che da oltre Tevere diverrà operativo l’1 aprile.

Nato -era il 1645- a Segno, nella trentina val di Non, iniziò gli studi ginnasiali nel collegio gesuita di Trento e li completò in Tirolo dove, guarito da una grave malattia, fece voto di entrare nella Compagnia di Gesù per dedicarsi alle missioni nelle Indie. Finì in Nuova Spagna, l’attuale Messico, nel 1681. “Il suo apostolato -commentano dall’Ufficio filatelico e numismatico- fu decisamente particolare, durante quegli anni infatti padre Chini percorse quasi tredicimila chilometri a cavallo attraverso il deserto, evangelizzando i popoli nativi incontrati sul suo cammino” ed offrendo istruzione, culto, animazione di vita comunitaria. Ha combattuto la diffidenza ed i pregiudizi, riconoscendo dapprima la dignità dei locali e conquistando la fiducia della gente con cui entrava in contatto; costruì molte missioni, insegnando a coltivare la terra.

Il culto della sua persona si diffuse presto e persiste. Durante un viaggio pastorale in Arizona, pure Giovanni Paolo II ebbe per lui parole di elogio: “con eccezionale abnegazione padre Chini lavorò instancabilmente per fondare missioni cosicché la buona novella di nostro Signore potesse radicarsi tra la gente che viveva qui”.

Da oltre il fiume Tevere novità per quel che riguarda la “raccomandata1”: anche il quinto ed ultimo sportello postale del Vaticano (quello ai Musei), dopo la falsa partenza dei primi giorni, ha risolto i problemi ed ora accetta i plichi. L’invio veloce può essere presentato, inoltre, alla sede centrale, all’ufficio mobile di piazza San Pietro, nelle succursali situate all’arco delle Campane e alla Guardia svizzera.

Doppio omaggio: quello messicano (uscito nel 1987) e il vaticano (atteso per il 21 marzo)
Doppio omaggio: quello messicano (uscito nel 1987) e il vaticano (atteso per il 21 marzo)
Le prossime uscite predisposte dall'Ufn
Il nuovo tariffario introdotto dall'Italia il 30 dicembre
Il servizio “raccomandata1” e gli inconvenienti riscontrati
           


Tirature giù e su, ed oggi la sorpresa
07 Mar 2011 12:51 - EMISSIONI ITALIA
Il foglio da cinquanta francobolli per Antonio Fogazzaro riporta il codice a barre non una, ma ad ogni angolo, quindi quattro volte
La vetrina di una filatelia che valorizza il codice a barre
La vetrina di una filatelia che valorizza il codice a barre

Ha probabilmente un motivo la diminuzione delle tirature riguardanti gli ultimi francobolli italiani: sembra spiegabile, almeno in parte, con la scelta di privilegiare il dentello da 60 centesimi, per giunta comodamente autoadesivo, che offre il logo del centocinquantenario dell’Unità italiana. Uscito il 7 gennaio scorso, è stato portato a complessivi sedici milioni ed ottocentomila pezzi contro i quattro milioni e duecentomila annunciati in un primo momento.

Ed un’altra sorpresa l’hanno avuta oggi gli appassionati dei codici a barre, un genere che negli ultimi mesi ha decisamente preso piede, tanto da agevolare, almeno in certi casi, la speculazione. Il nuovo uscito, cioè lo 0,60 euro per lo scrittore Antonio Fogazzaro, riporta la sequenza di barrette e numeri utile per la contabilizzazione ripetuta addirittura quattro volte, contro l’unica presente finora.

Una decisione che per un aspetto agevola chi sta raccogliendo tali esemplari (e gli sportelli), ma dall’altro potrebbe significare il quadruplicamento della spesa. Le stringhe per la lettura ottica, infatti, sono collocate agli angoli, e per questo assumono ogni volta una posizione differente rispetto alla carta valore.

Resta il problema -da più parti segnalato- di trovare i commemorativi nel frattempo usciti presso i normali uffici postali. Ma questa è un’altra, e per giunta vecchia, storia…

La parte superiore ed inferiore del foglio commemorativo per Antonio Fogazzaro; la stringa per la lettura ottica è situata ai quattro angoli
La parte superiore ed inferiore del foglio commemorativo per Antonio Fogazzaro; la stringa per la lettura ottica è situata ai quattro angoli
La carta valore uscita oggi, prodotta in due milioni e mezzo di esemplari
La “Giornata mondiale del teatro” è stata portata a tre milioni e seicentomila pezzi
L'aumento della tiratura per il 60 centesimi con il Tricolore
           


Omaggio alla… dinastia dei Lucini
07 Mar 2011 07:42 - APPUNTAMENTI
Fino al 26 marzo la mostra a Milano; cita anche Ferruccio, il filatelista scomparso otto anni fa
Ferruccio Lucini, tra i protagonisti della mostra
Ferruccio Lucini, tra i protagonisti della mostra

“Nel 1980 lascia l’azienda al figlio Giorgio dedicandosi a tempo pieno ai suoi hobby: il gentil sesso e i francobolli di cui, per anni, data anche l’esperienza tecnica di stampa, è stato eminente studioso”. La citazione riguarda Ferruccio Lucini (1913-2003) ed è leggibile nel percorso ospitato alla biblioteca Sormani di Milano fino al 26 marzo (via Francesco Sforza 7, orario: 14-19, tranne la domenica; ingresso libero). È la mostra “Officina d’arte grafica Lucini - Quando la tipografia diventa poesia”, curata da Andrea Kerbaker e Luigi Sansone.

È dedicata ai Lucini, tre generazioni di stampatori d’arte. Nel 1924 il fondatore Achille (1881-1951) mette in piedi una tipografia in via Piero della Francesca, ma la dizione è “officina d’arte grafica”, perché tipografia può voler dire soltanto la banale impaginazione di uno scritto, mentre nel caso specifico si tratta di una vocazione a coltivare la bellezza attraverso la sublime armonia dei caratteri. Dopo Achille è arrivato appunto Ferruccio; e dopo ancora Giorgio (1941), che festeggia le nozze d’oro con il settore esponendo lungo lo scalone monumentale della sala del Grechetto trecento opere di alcuni dei più importanti artisti italiani, e non solo, stampate dalla sua azienda.

“Un lavoro -viene sottolineato dal Comune- di alto artigianato, di quel genere che ha fatto della Milano del Novecento la capitale mondiale di grafica e design”. Quasi tutti i protagonisti di questo mondo hanno incrociato, prima o poi, i Lucini; tra i più assidui vi sono Gio Ponti, Bruno Munari e Vanni Scheiwiller (nella bacheca figura persino una specie di maximum con il francobollo da 150 lire del 26 luglio 1976, in versione completa, dedicato a Filippo Tommaso Marinetti). E poi nomi come Lucio Fontana, Salvador Dalì, Kengiro Azuma o Pietro Consagra; l’élite della grafica internazionale, da Albe Steiner a Max Huber, da Bob Noorda a Italo Lupi; tra gli scrittori, basti la vetrina dei Nobel: naturalmente Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo, ma anche Seamus Heaney o Wisława Szymborska, pubblicati nelle strenne per Paolo Franci quando in Italia nessuno sapeva chi fossero. In ottanta anni di attività la ditta ha realizzato oltre cinquemila volumi d’arte più decine di migliaia di stampati vari. Parallelamente all’impegno industriale e imprenditoriale, ha svolto attività creativa autonoma di impaginazione.

Tra gli oggetti presenti, il libro “Lettere dal Qatar 1969”, dalle pagine del quale esce una vera busta inviata dal Paese arabo a Vanni Scheiwiller.

“Ferruccio Lucini -ricorda la responsabile editoriale della società Vaccari, Valeria Vaccari- per le sue particolari competenze ha collaborato anche con la nostra azienda. Firmò lo «Studio tecnico sulla stampa dei primi francobolli del Regno di Sardegna», saggio che abbiamo realizzato nel 2001 per il centocinquantesimo anniversario dell’emissione. Spiega, tra l’altro, l’intera fase produttiva, dalla pietra litografica al torchio, con cui le carte valori vennero realizzate”.

Due immagini dell'allestimento
Due immagini dell'allestimento
“Studio tecnico sulla stampa dei primi francobolli del Regno di Sardegna” (promo)
Il ricordo alla sua scomparsa
Il francobollo (tagliato) per Filippo Tommaso Marinetti
           




A Roma “Il francobollo egizio”
06 Mar 2011 22:32 - APPUNTAMENTI
È una delle opere più importanti del poeta russo Osip Mandel’štam; sarà interpretata domani da Pippo di Marca
Lo spettacolo di domani rientra in “Impression d'Afreak”
Lo spettacolo di domani rientra in “Impression d'Afreak”

Sul palco il racconto “Il francobollo egizio”. Succederà il 7 marzo alle 21 presso l’atelier Meta-teatro, in via Natale del Grande 21 a Roma (ingresso 12,00 euro, ridotto 8,00).

A proporlo è Pippo di Marca, autore di “Impression d’Afreak 7/7/7 (ovvero immondo commento al mondo)”, serie di appuntamenti del lunedì. Si tratta di un format teatrale che si rinnova e si modifica ogni settimana, e le cui parti “ruotano” intorno alla lettura scenica con testi individuati dallo stesso Di Marca, da Luca Archibugi e da Andrea Cortellessa.

Domani protagonista sarò il poeta russo Osip Mandel’štam (1891-1938), tra i padri dell’Acmeismo (movimento che fra l’altro si opponeva al Futurismo, accusato di considerare la parola fine a se stessa). Esponente significativo della grande stagione letteraria nazionale all’avanguardia in Europa nella prima metà del Novecento, è il rappresentante di una poesia carnale e musicale, rigorosa e ricca di riferimenti culturali. Deportato una prima volta nel 1934 per aver composto un epigramma contro Stalin, morì in prigionia nel corso di una seconda deportazione. È stato citato, ad esempio, nella cartolina postale emessa dall’Urss il 4 gennaio 1991 per il centenario dalla nascita. Una delle ultime emissioni prima che il Paese scomparisse.

In Italia l’opera, con il titolo “Il rumore del tempo. Fedosia. Il francobollo egiziano”, è stata edita da Einaudi nel 1980.

La cartolina sovietica del 4 gennaio 1991 dedicata al poeta russo nel centenario dalla nascita
La cartolina sovietica del 4 gennaio 1991 dedicata al poeta russo nel centenario dalla nascita
           


Mezzo secolo fa la “Michelangiolesca”
06 Mar 2011 14:10 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
La cronaca, i commenti e le immagini nelle pubblicazioni di allora
La copertina del “Filatelico” (gennaio 1961), dedicata alla serie
La copertina del “Filatelico” (gennaio 1961), dedicata alla serie

A Caprese venne addirittura predisposto un servizio d’emergenza, “rinforzando -scriveva Junior sul numero di aprile del «Collezionista»- il locale ufficio con tre impiegati (due dei quali erano stati addetti alla bollatura durante le Olimpiadi, a Roma) e tre commessi”, ma non bastò. Tanto che il sindaco mobilitò “i bambini del luogo perché aiutassero gli ospiti a… leccare i francobolli”, “protraendo alla mezzanotte la chiusura dell’ufficio”. Anche nella capitale la folla presentatasi agli sportelli di piazza San Silvestro risultò enorme: “a tarda sera, molti non avevano ancora fatto a tempo ad incollare i diciannove francobolli diversi su tutte le buste, sicché all’ultimo momento è stato deciso di prorogare l’accettazione fino al mattino seguente”. Un caso all’epoca eccezionale, visto che non era prevista l’attuale, ampia, estensione automatica, ed il timbro -come veniva sottolineato anche in sede giuridica- faceva fede.

Cronaca di altri tempi, 6 marzo 1961. Mezzo secolo fa esatto. Quando debuttò la quarta ordinaria repubblicana, dopo “Democratica”, “Italia al lavoro” e “Siracusana”. Era la “Michelangiolesca”, nei tagli da 1, 5, 10, 15, 20, 25, 30, 40, 50, 55, 70, 85, 90, 100, 115, 150, 200, 500 e 1.000 lire. Sottolineati con annullo speciale illustrato nel paese toscano, dove l’artista nacque il 6 marzo 1475, e a Roma, dove morì il 18 febbraio 1564.

“Tutte le immagini prescelte -spiegava nel bollettino illustrativo lo storico dell’arte Valerio Mariani- sono state tratte dagli affreschi della cappella Sistina della quale costituiscono un saggio efficace”. Fa eccezione il 200 lire con il ritratto del Buonarroti, probabilmente ripreso da un disegno dello stesso artista ma trasformato in dipinto da pittori a lui contemporanei.

“Da un punto di vista estetico -scriveva Renato Russo nel «Bollettino filatelico» di marzo- ci sembra che la «Michelangiolesca» sia perfetta”. Frutto di un lavoro “protrattosi per oltre quattro anni” ma che andava completato al più presto. “Si correva infatti il rischio che altri prendessero l’iniziativa di tale emissione”.

Tra i parzialmente scontenti figura invece “Il filatelico” di Catania, che pure le attribuisce numerosi pregi. Se nel gennaio del 1961 il mensile dedica la copertina all’emissione, nel numero successivo affronta l’iniziativa dentellata con l’articolo intitolato “Un’occasione perduta”. “È indubbio che la «Michelangiolesca» sia alquanto superiore alla «Siracusana», ma di quanto? Solamente negli ultimi valori -quelli in calcografia- la riproduzione è degna di plauso… Si è fatta una serie ordinaria palesemente filatelica -in tutti i sensi della parola- e allora perché limitarsi agli ultimi quattro valori per la calcografia?”. “Il formato è stato una delusione”; utilizzando per tutti quello impiegato con i tagli più costosi, “si sarebbe forse trovato pure lo spazio per una piccola dicitura riguardante il nome del soggetto”.

Le immagini di allora: il controllo in fotoscopia dei francobolli; il direttore generale delle Poste e delle telecomunicazioni, Romolo De Caterini, mentre osserva il pannello con riprodotta una delle cartevalori; la vendita; la predisposizione delle buste primo giorno (foto: “Poste e telecomunicazioni”, gennaio-febbraio 1961)
Le immagini di allora: il controllo in fotoscopia dei francobolli; il direttore generale delle Poste e delle telecomunicazioni, Romolo De Caterini, mentre osserva il pannello con riprodotta una delle cartevalori; la vendita; la predisposizione delle buste primo giorno (foto: “Poste e telecomunicazioni”, gennaio-febbraio 1961)
           


Parigi tra il 1870 e il 1871
06 Mar 2011 00:53 - LIBRI E CATALOGHI
Il periodo particolarmente difficile documentato dalla cronaca e dalla storia postale. È il contributo di Edoardo Paolo Ohnmeiss per diffondere la filatelia
Il volume non è in vendita ma inserito tra gli omaggi
Il volume non è in vendita ma inserito tra gli omaggi

L’assedio di Parigi, i contrabbandieri che rischiavano la vita per far entrare o uscire le lettere, il ruolo dei palloni e dei piccioni, il fiasco registrato con le “boule de Moulins”, l’intervento di Giuseppe Garibaldi e di Lodovico Frapolli, i francobolli e i sistemi alternativi, l’armistizio, la “Comune” e l’epilogo…

Sono questi gli argomenti chiave di “Parigi nella tormenta (1870-1871) ovvero la fine dell’epoca napoleonica - Cronaca e storia postale”. Scritto da Edoardo Paolo Ohnmeiss, è il lavoro che completa il secolo in cui i destini di Francia e Italia furono influenzati dalla casta dei Bonaparte.

In 68 pagine di formato “A4” ed illustrate a colori, quindi, il racconto del drammatico biennio vissuto nella capitale francese secondo il doppio binario dei fatti generali e di quelli specialistici.

Il libro non è in vendita. “È stato inserito fra gli omaggi -viene spiegato da Vaccari srl- su gentile concessione dell’autore, che ha espresso il desiderio di dare il suo contributo alla diffusione della filatelia”.

“Parigi nella tormenta (1870-1871)” (acquista)
La scheda
La conferenza dell’autore all’Aisp
Napoleone II: il recentissimo francobollo monegasco
           


In treno/2 Fra ambulanti, messaggeri e telegrammi
05 Mar 2011 11:38 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Introdotte un secolo e mezzo fa, le prestazioni postali in carrozza vennero abbandonate completamente alla fine del 1993
L'annullo dell'ambulante su un treno sperimentale del 1968
L'annullo dell'ambulante su un treno sperimentale del 1968

Posta e ferrovia, due settori che spesso sono andati in parallelo, come dimostrano ad esempio le linee telegrafiche storicamente nate seguendo i binari. In alcuni casi le due strade si sono sovrapposte, ed ecco i servizi postali in carrozza. Inconsapevolmente… resuscitati grazie all’iniziativa annunciata da Poste private di Alessandria (news precedente).

Per riscoprire il passato, “Vaccari news” ha chiesto ad un esperto della materia, Luigi Ruggero Cataldi, già direttore dell’area servizi postali e comunicazione elettronica di Poste italiane.

“Il primo, importante, ausiliare del servizio postale è stato l’ambulante, un vero e proprio ufficio che permetteva di lavorare i dispacci, ritirarli e consegnarli alle diverse stazioni, accettare corrispondenza”, esordisce. “Venne introdotto in Italia nel 1851 e trovò la sua ufficiale attuazione nel 1854 sulla linea Torino-Genova. Fu soppresso in via graduale, a cominciare da una quarantina d’anni fa. Nel 1986 ne rimanevano 28; alla fine del 1991 ne vennero cancellati altri 16, mentre gli ultimi 12 cessarono il servizio al termine del 1993”.

Poi, c’erano i messaggeri… “Era il servizio viaggiante effettuato da uno o due incaricati che sostituiva l’ambulante. Garantiva lo scambio degli effetti postali, che custodiva durante il trasporto, ed era tenuto a lavorare soltanto gli oggetti inviati per espresso ed i quotidiani; quando necessario, poteva formare dispacci. Durante la sosta nelle stazioni dipendeva dalla direzione provinciale territorialmente competente. Tenuto conto dei tempi di sosta, accettava dagli utenti corrispondenza già affrancata, oggetti da spedire in raccomandazione (anch’essi preaffrancati) e «fuori sacco» (cioè gli speciali invii riservati alle redazioni dei giornali e ad alcune ditte autorizzate, che il destinatario veniva a ritirare direttamente in stazione). Anche tale figura venne cancellata nel 1994, al passaggio di Poste ad Ente pubblico economico”.

Alcune Amministrazioni, per il loro impiego interno, istituirono servizi telegrafici particolari. E in Italia? “Il servizio, che si chiamava dei «telegramma treno», venne introdotto sperimentalmente l’1 giugno 1929 ed era svolto dal personale ferroviario. A bordo dei principali treni (di lusso, rapidi, direttissimi e diretti), si potevano spedire telegrammi contro il pagamento di una tassa determinata, naturalmente più alta rispetto a quella normale. L’addetto provvedeva a consegnare la comunicazione all’ufficio telegrafico della prima stazione d’arresto del treno e poi veniva diramato. Malgrado il lancio di una incisiva campagna pubblicitaria che utilizzava anche l’annullo meccanico «Viaggiando servitevi dei telegrammi-treno», il supporto, successivamente esteso ad alcuni Stati esteri confinanti o vicini, non incontrò il favore degli utenti, tanto che il numero dei telegrammi accettati non superava la media dei 40 al giorno. Le uniche statistiche in proposito, rese note dalla Direzione generale dei telegrafi, riguardano il traffico dell’esercizio 1933-1934, chiusosi con un’accettazione di 14.094 telegrammi, mentre, in quello successivo, toccarono le 14.859 unità (di cui 600 dirette all’estero). Cadde in desuetudine verso il 1940”.

C’erano treni o linee specifiche che venivano privilegiate? “Le linee a maggior traffico, e quindi privilegiate, erano: l’adriatica, la dorsale appenninica, la tirrenica e la Torino-Venezia”.

Perché i servizi viaggianti sono stati aboliti? “Le cause sono molteplici: la modifica graduale del materiale ferroviario, la conseguente maggiore difficoltà di agganciare le vetture postali, la riduzione dei tempi di percorrenza e di sosta nelle stazioni, la modifica degli schemi di lavoro con l’arrivo del codice di avviamento, l’addio alla seconda distribuzione (e quindi la non utilità di servirsi dell’ambulante del mattino), l’aumento dei volumi di traffico, l’impossibilità di ampliare gli edifici di ferrovia o di ottenere nuovi spazi negli scali principali, la scelta di privilegiare il trasporto stradale, l’avvento della meccanizzazione... Tutte cause che portarono al cambiamento degli schemi e delle sedi di lavorazione, spostando queste ultime dalla rotaia all’ufficio stabile”.

Pubblicità risalente al 1936 del “telegramma treno” e il “Settebello”: nella quarta delle sette carrozze c'era uno scompartimento riservato all'ufficio postale, presenza peraltro durata molto poco
Pubblicità risalente al 1936 del “telegramma treno” e il “Settebello”: nella quarta delle sette carrozze c'era uno scompartimento riservato all'ufficio postale, presenza peraltro durata molto poco
La notizia del… nuovo servizio
La presenza postale sul “Settebello”
           



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