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In Malaysia i tamil non ringraziano
22 Lug 2011 23:29 - DALL'ESTERO
Nell’occhio del ciclone la serie dedicata alle virtù, poiché per uno dei francobolli è stata sbagliata la lingua

L’orgoglio tamil colpisce ancora con un francobollo. Mentre nel 2007 le polemiche erano scaturite da un personalizzato canadese che ritraeva Navaratnam, un rappresentante del Partito federale, ora la questione riguarda una serie ufficiale proposta dalla Malaysia il 13 giugno scorso.

Oggetto del contenzioso è l’emissione dedicata alle virtù, articolata in dieci esemplari da 60 sen raccolti in foglio da due serie. Dedicata, cioè, ai comportamenti che il Paese asiatico auspica come consigliabili. L’attenzione si è concentrata su un esemplare, l’unico a più testi, dove il suggerimento di essere riconoscente è scritto in malese, inglese, mandarino e persino hindi, dimenticando una delle lingue più parlate localmente, appunto il tamil.

Le rimostranze della comunità sono approdate sulla stampa nazionale, seguite in particolare dalla testata “The star”. La quale ha ospitato alcuni interventi del delegato alla comunicazione di Pos Malaysia, Datuk Rohaiza Hashim. Il funzionario prima ha minimizzato la dimenticanza, definendola non intenzionale ma confermando l’uscita e ricordando le attenzioni mostrate ai tamil con le cartevalori precedenti. Ma non è bastato, perché in seguito lo stesso incaricato è stato costretto a ritornare sull’argomento, parlando espressamente di sbaglio e annunciando che la serie sarebbe stata ritirata, in attesa che una seconda versione includesse la voce tamil “Kesyukuran”.

Per contro, il sito dell’operatore postale non accenna alla gaffe.

L'emissione con il valore “incriminato”, il terz'ultimo
L'emissione con il valore “incriminato”, il terz'ultimo
Il personalizzato canadese di quattro anni fa
La serie presentata da Pos Malaysia (versione in inglese)
           


Washington anticipa con Facebook e Twitter
22 Lug 2011 19:01 - DALL'ESTERO
Esperimento negli Usa: presentati alcuni dei francobolli in uscita l’anno prossimo puntando anche sulle due piattaforme

Pure gli Stati Uniti si muovono per il 2012, snocciolando già alcune immagini. Con un significativo anticipo di qualche mese rispetto al solito e, soprattutto, aggiungendo agli strumenti abituali due canali di diffusione alternativi ed oggi tanto di moda, ossia Facebook e Twitter.

Nove per adesso, i soggetti dai quali è caduto il velo: sono altrettanti “Forever”, ossia cartevalori valide per spedire una lettera di primo porto all’interno indipendentemente dal tariffario in vigore, adesso equivalente a 44 centesimi.

Riguardano l’amicizia centenaria con il Giappone (due tagli), lo scrittore Edgar Rice Burroughs (autore, fra l’altro del ciclo dedicato a Tarzan), il consueto tributo “Love”, l’uomo d’affari nonché editore John H.Johnson (inserito nel percorso “Eredità nera”) e la bicicletta (quattro esemplari).

Alcuni dei nove francobolli statunitensi attesi per il 2012 e già rivelati
Alcuni dei nove francobolli statunitensi attesi per il 2012 e già rivelati
La Consulta italiana, annunciata per martedì prossimo
Facebook impiegato da San Marino
           


Sono 250 i folder repertoriati
22 Lug 2011 14:52 - LIBRI E CATALOGHI
Il conto è stato fatto nel catalogo edito da Bolaffi; l’articolo venne introdotto nel 1998 da Poste italiane
Quarta edizione per il catalogo Bolaffi dei folder
Quarta edizione per il catalogo Bolaffi dei folder

Una nicchia nel grande “palazzo” del collezionismo postale tricolore è ormai riservata ai folder di Poste italiane. Che contano su appassionati occasionali (cioè in base allo specifico argomento toccato) o sistematici. E contano sul repertorio di riferimento: è il “Catalogo dei folder filatelici”, edito dalla Giulio Bolaffi e giunto alla quarta edizione.

La versione 2011 (prezzo di copertina 12,00 euro) offre 288 pagine a colori e considera tutto quanto realizzato dal 1998 all’intero 2010. Cominciando quindi dalla confezione per il francobollo congiunto da 800 lire fra Italia, San Marino e Vaticano del 23 ottobre 1998 con il viso e la frase di Giovanni Paolo II promozionale della manifestazione “Italia ‘98” e raggiungendo quota duecentocinquanta con quella dedicata al 60 centesimi “Made in Italy” per la casa vinicola Berlucchi, al debutto il 5 novembre 2010.

Ogni folder è descritto, illustrato e valutato.

“Catalogo dei folder filatelici” (acquista)
La scheda
           


Studiare percorsi fattibili per far emergere il disagio
22 Lug 2011 10:16 - NOTIZIE DALL'ITALIA
A proporlo è il presidente della delegazione toscana dell’Uncem, Oreste Giurlani. La struttura sta monitorando il servizio postale nelle aree montane. Aperto un contatto con la società

Se l’onorevole Silvia Velo si è concentrata principalmente sul servizio nell’isola d’Elba, la delegazione toscana dell’Unione nazionale comuni comunità enti montani denuncia una situazione più generale.

La riduzione dell’orario di ufficio, della distribuzione della posta e addirittura le chiusure -dicono dalla sede- “comportano spesso un calo incolmabile della qualità del servizio che, rientrando nel cosiddetto «servizio universale», dovrebbe essere garantito a tutta la cittadinanza. Invece a pagare le conseguenze di tutto ciò sono soprattutto i residenti delle aree montane”.

Ma da chi arrivano le lamentele? A protestare -viene spiegato- sono “in prevalenza gli abitanti dei comuni montani, in particolare quelli piccoli, che storicamente sono i più difficili da servire, ma i disagi sono segnalati sempre più spesso anche in aree montane più vaste”.

Uncem Toscana ha avviato da tempo un monitoraggio continuo sugli enti interessati dal fenomeno; emerge -ha dichiarato il suo presidente, Oreste Giurlani- “che i disservizi di Poste italiane stanno aumentando in modo preoccupante. Troppo malcontento… In questa fase è fondamentale studiare quali percorsi sono fattibili per far emergere il disagio dei cittadini”.

Sull’argomento è intervenuto anche il presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci. “La Provincia di Firenze -ha detto- solidarizza con i cittadini del proprio territorio, soprattutto nelle zone montane… È necessario quindi l’impegno di tutti per trovare soluzioni ad una situazione che con il passare del tempo si aggrava sempre più”.

Nel frattempo, lo stesso Oreste Giurlani si è incontrato con i rappresentanti di Poste italiane aprendo “un canale di comunicazione permanente”.

L'Uncem della Toscana è particolarmente attenta al servizio postale nelle aree montane (nella foto, la sede di Poste italiane a Pieve Santo Stefano, in provincia di Arezzo)
L'Uncem della Toscana è particolarmente attenta al servizio postale nelle aree montane (nella foto, la sede di Poste italiane a Pieve Santo Stefano, in provincia di Arezzo)
L'interrogazione di Silvia Velo
Il precedente intervento di Oreste Giurlani
           


Oltre la Manica il “drive-in” postale
22 Lug 2011 00:54 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Mezzo secolo fa l’esperimento, riportato anche dalla stampa specializzata italiana

“Molto successo ha avuto… l’attivazione del primo servizio postale «drive-in» per mezzo del quale (come già avviene in altri Paesi per altri servizi, come per esempio quello bancario) gli automobilisti possono compiere le principali operazioni postali senza scendere dalla loro vettura”.

A presentare ai collezionisti italiani l’esperienza introdotta nel Regno Unito era, nel 1961, “Il bollettino filatelico”.

Il progetto si era concentrato sulla sede postale più importante di Lutton; secondo la cronaca offriva, fra l’altro, macchine automatiche per la distribuzione di francobolli da mezzo, uno e tre pence nonché di libretti e di interi.

In base ai dati acquisiti, settimanalmente immetteva sul mercato oltre duemila francobolli, circa centocinquanta carnet e altrettante cartoline, “con piena e crescente soddisfazione degli utenti”.

Durante il boom, anche nel Bel Paese si pensò di avvicinare il servizio a chi ormai si era motorizzato. L’Archivio storico di Poste italiane conserva alcune foto riguardanti cassette postali ribassate e posizionate a bordo strada, così da permettere di imbucare senza scendere dall’auto o dalla moto.

Roma, anni Cinquanta. Una cassetta postale per chi guidava auto e moto (foto: Archivio storico di Poste italiane)
Roma, anni Cinquanta. Una cassetta postale per chi guidava auto e moto (foto: Archivio storico di Poste italiane)
           




Dai francobolli incassi per 3,7 milioni
21 Lug 2011 19:21 - SAN MARINO
Per il secondo anno consecutivo, nel 2010 la cifra ha ripreso a crescere. Con il 2012 emissioni più vicine agli eventi
Da sinistra, Marino Manuzzi, Pasquale Valentini, Orazio Pignatta e Luca Beccari
Da sinistra, Marino Manuzzi, Pasquale Valentini, Orazio Pignatta e Luca Beccari

A San Marino il nuovo corso si misura anche nella trasparenza: la presentazione, avvenuta oggi, del bilancio registrato dall’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica nel 2010. L’anno passato il comparto della filatelia ha fatturato 3,7 milioni di euro, mentre quello numismatico 8,3 milioni e le telecarte 86mila euro. Di queste entrate, una parte è a vantaggio dello Stato e un’altra è rappresentata dall’aggio corrisposto alla stessa Azienda.

Il confronto con gli esiti precedenti mostra una ripresa nel settore, circostanza che ha permesso al presidente, Orazio Pignatta, di esprimere la sua soddisfazione.

Nelle stagioni più recenti, il 2008 ha segnato un picco in negativo, ma già i due anni successivi hanno presentato un’inversione di tendenza. L’andamento degli incassi nella vendita dei francobolli, in particolare, parte con quasi 4 milioni di euro nel 2000, mostra il suo massimo splendore nel 2004 (5,6 milioni) e il suo contrario proprio nel 2008 (3,5).

Quanto alla numismatica, all’inizio del decennio (effetto della nuova moneta) in appena tre anni i fatturati si sono triplicati, per poi scendere lievemente nel 2008 e infine recuperare. In costante decrescita le schede telefoniche: “Si tratta -è il commento- di un settore di nicchia che va lentamente e inesorabilmente perdendo il proprio appeal e sul quale occorrerà prendere delle decisioni in tempi brevi”.

Secondo quanto affermato dal direttore, Marino Manuzzi, si conta su un patrimonio di 47mila indirizzi, fra abbonati e interessati al settore. “L’intento -ha detto- è di far crescere in maniera sostanziale questo numero, utilizzando sempre più le nuove tecnologie, in special modo i social network, che permettono di abbattere notevolmente i costi e i tempi di comunicazione”. Confermata la decisione -già preannunciata ai lettori di «Vaccari news» dal segretario di stato a Finanze, bilancio e rapporti con l’Aasfn, Pasquale Valentini- di rivedere l’impostazione del calendario 2012, durante il quale è prevista una cadenza delle emissioni non più concentrata in quattro uscite ma diluita, “in modo da essere più vicini agli avvenimenti, generalmente di carattere sportivo”, celebrati.

All’incontro è intervenuto lo stesso Pasquale Valentini, ricordando la duplice valenza dell’attività svolta dall’Azienda, innanzitutto economico-commerciale, ma anche artistico-culturale, un ruolo “che va al di là del tradizionale rapporto con i numerosi e affezionati collezionisti”.

Quanto al futuro, ne ha parlato il coordinatore del dipartimento finanze, Luca Beccari. La sfida che attende la struttura è “riuscire a mantenere e potenziare la rete di vendita in una fase caratterizzata dalla perdita di forza della figura del collezionista. Il fatto che l’Azienda continui a mantenere alti i propri contatti in tutto il mondo è significativo in questo senso e testimonia che la politica commerciale e le idee adottate sono state vincenti e di buon auspicio”.

Gli incassi del servizio filatelico negli ultimi dieci anni
Gli incassi del servizio filatelico negli ultimi dieci anni
Le anticipazioni del segretario di stato, Pasquale Valentini
L'intervista al direttore dell'Azienda Marino Manuzzi
Italia e San Marino: anche dai francobolli il miglioramento delle relazioni
           


Il catalogo sugli Zeppelin italiani premiato negli Usa
21 Lug 2011 16:42 - DALL'ESTERO
Scritto da Fiorenzo Longhi, ha vinto il riconoscimento intitolato a George D.Kingdom
Nuovo riconoscimento al manuale
Nuovo riconoscimento al manuale

Un comitato giudicante -non hanno difficoltà ad ammettere i promotori, che fanno capo alla statunitense American air mail society- “impressionato per la profondità della ricerca e per gli esempi di posta volata pubblicati”. Da qui la volontà di attribuirgli il premio di letteratura intitolato alla memoria di George D.Kingdom e dedicato al miglior lavoro editoriale sulla specialità prodotto nel corso dell’anno precedente.

A vincere il riconoscimento è stato il “Catalogo storico descrittivo degli aerogrammi Zeppelin di Italia, Colonie Italiane, San Marino, Vaticano 1929-1939”, scritto da Fiorenzo Longhi e edito da Vaccari srl.

In 288 pagine repertoria, descrive, illustra e -attraverso un inserto a parte- valuta tutto il materiale conosciuto sull’argomento.

Durante la recente “Aeromfila” di Bucarest, il volume ha ottenuto 94 punti e la medaglia d’oro, mentre all’inizio dell’anno gli è stato riconosciuto lo “Zeppelin study group achievenent award”.

“Catalogo storico descrittivo degli aerogrammi Zeppelin” (acquista)
La scheda
L'approfondimento sul libro
Lo “Zeppelin study group achievenent award”
           




Un’estate che sia da cartolina
21 Lug 2011 11:38 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Il concorso fotografico voluto dalla “Stampa” offre un doppio richiamo postale: nel nome e nel logo

Si svilupperà sino al 15 settembre il concorso “Un’estate da cartolina”, firmato dalla società editrice della “Stampa” e rivolto a tutti i maggiorenni residenti in Italia. Mira, intrattenendo i visitatori del sito internet firmato dal quotidiano torinese, a raccogliere dai partecipanti e a far giudicare dai lettori le migliori fotografie scattate in questo periodo.

Il concorso mantiene un’inquadratura postale. Sia nel titolo, sia nel logo. Le partecipazioni, invece, dovranno essere postate (ops, altro termine dall’evidente richiamo) per via elettronica. Due le sezioni alle quali si può partecipare dopo essersi registrati: “Mare, montagna e…” oppure “Questa estate strana”.

La classifica di punteggio, tuttavia, “non inciderà sulla vincita che sarà decretata da un’estrazione casuale tra tutti i partecipanti”, prevista entro il 15 ottobre. In palio sei premi, fra i quali un fine settimana per due persone a Stoccolma e un altro a Torino con gli “Zero assoluto”.

Il richiamo postale è anche nel logo
Il richiamo postale è anche nel logo
Il sito dell’iniziativa
Estate e cartoline vere: il vecchio concorso di “Mente locale”
Il regolamento (file pdf)
           


L’Africa Meridionale vuole lavorare più compatta
21 Lug 2011 00:11 - DALL'ESTERO
Undici Paesi spingono sull’acceleratore; tra gli obiettivi, assicurare il servizio e il relativo accesso laddove è ancora inesistente o limitato
Il nuovo approccio è stato registrato a Gaborone, dove opera Botswana post
Il nuovo approccio è stato registrato a Gaborone, dove opera Botswana post

Al tavolo si sono seduti i delegati di Angola, Botswana, Lesotho, Malawi, Mauritius, Mozambico, Namibia, Sud Africa, Tanzania, Zambia e Zimbabwe. E si sono alzati solo dopo essersi impegnati ad armonizzare le rispettive politiche postali. Assicurando il servizio e consentendone l’accesso anche nelle regioni in cui esso è inesistente o limitato. Mirando, al medesimo tempo, a prestazioni di qualità e dal prezzo abbordabile.

A fronteggiarsi a Gaborone (Botswana) sono stati i rispettivi ministri che si occupano di comunicazioni e tecnologie; hanno concordato di aggiornare il protocollo di settore operativo all’interno della Comunità di sviluppo dell’Africa Australe (Cdaa). Incrementandolo, fra l’altro, con nuovi capitoli relativi a servizio universale, tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict), relazioni tra i differenti attori. Una revisione necessaria, dato che l’ultima volta il testo venne rivisto nel 1998. Il progetto è stato elaborato attraverso il consulente dell’Unione postale universale Juan Ianni, la coordinatrice della stessa Upu per l’Africa Orientale e Australe Gladys Mutyavaviri e il rappresentante dell’Associazione dei regolatori postali dell’Africa Australe (Sapra) Ken Moyo.

Gli inviati governativi hanno confermato, inoltre, la volontà di sostenere l’impiego delle Ict per accelerare le transazioni, garantire la sicurezza della rete e migliorare i supporti finanziari.

Ora la versione rivista dovrà essere approvata dal Cdaa, procedura che richiederà alcuni mesi.

Contestualmente, la Sapra si è fusa con l’Associazione dei regolatori delle comunicazioni dell’Africa Australe (Crasa).

Il coordinamento dell'area a livello filatelico
L'accesso ai servizi finanziari nei Paesi più poveri
           




Il sacco d’oro di Mark Twain
20 Lug 2011 18:58 - LIBRI E CATALOGHI
Ricordato il mese scorso da un francobollo statunitense, lo scrittore è stato ripreso da Passigli con un racconto che parte da una misteriosa lettera…

Dimenticato l’anno scorso nel centenario dalla scomparsa, il suo Paese natale, gli Usa, il 25 giugno hanno ricordato con un “Forever” da 44 centesimi Samuel Langhorne Clemens. Che tutti conoscono come Mark Twain. Autore, per esempio, dei romanzi “Le avventure di Tom Sawyer” e “Le avventure di Huckleberry Finn”.

Meno noto è “L’uomo che corruppe Hadleyburg”, che Passigli editori ha proposto nella traduzione, organizzata in 96 pagine, di Daniela Sandid a 8,50 euro. Si presenta postale già dalla copertina, la quale richiama l’olio su tela del 1888 “Mr. Hulings’ rack picture”, dovuto a William Michael Harnett.

Il racconto, apparso per la prima volta nel 1899, ruota attorno ad una cittadina, appunto Hadleyburg, famosa per la sua sbandierata onestà. Il centro si vede messo alla prova da un lascito di quarantamila dollari che paiono piovuti dal cielo, o meglio da un donatore sconosciuto per un destinatario altrettanto sconosciuto e da scovare. Sarà una beffa maligna, ma che servirà a svelare il terreno fecondo di ipocrisia su cui è cresciuta la nomea puritana inerente la comunità. Ad uno ad uno tutti i notabili del luogo si lasciano tentare, e per di più accusandosi l’un l’altro o tacitando la propria coscienza in veri e propri esercizi di oblio volontario. La tanto decantata onestà non era che una tenue, precaria e fittizia rispettabilità sociale, quella sì difesa strenuamente, Come sempre, nella grande arte umoristica di Mark Twain il comico era già nelle cose, bastava solo iniziare a guardarle…

In realtà -scrisse Italo Calvino a proposito del romanzo- “non è un dono, bensì una vendetta e una beffa per smascherare quei campioni di rigorismo in altrettanti ipocriti e bricconi. La beffa ha per strumento un sacco, una lettera in busta da aprirsi subito, una lettera in busta da aprirsi successivamente, più diciannove lettere uguali mandate per posta, più vari poscritti e altre missive (i testi epistolari hanno sempre una parte di rilievo negli intrecci di Mark Twain) che tutte vertono intorno a una frase misteriosa, vera e propria parola magica: a chi la conosce toccherà il sacco d’oro...”.

Il francobollo statunitense, uscito il 25 giugno ed il libro di Passigli editori
Il francobollo statunitense, uscito il 25 giugno ed il libro di Passigli editori
           


Omaggio dentellato per le vittime del Vajont?
20 Lug 2011 13:26 - EMISSIONI ITALIA
Due proposte simili presentate alla Camera pensando al cinquantesimo della tragedia, che scoccherà il 9 ottobre 2013
La prima pagina del “Corriere della sera” uscito l'11 ottobre 1963
La prima pagina del “Corriere della sera” uscito l'11 ottobre 1963

“L’onda della morte - Le vittime sarebbero duemiladuecento” scrisse il “Corriere della sera”; “Tremila morti nella fiumana” rispose “La stampa”, mentre “L’unità” esclamò “È stato un assassinio!”. Sono alcuni dei titoli proposti ai lettori nelle ore successive.

La tragedia -ricordano ora dal Comune di Longarone- “ebbe luogo la notte del 9 ottobre 1963. La frana, causa del disastro, che si staccò alle ore 22.39 dalle pendici settentrionali del monte Toc e che precipitò nel bacino artificiale sottostante, aveva dimensioni gigantesche: con un fronte superiore a due chilometri, una larghezza di almeno 500 metri ed una altezza massima di circa 400, essa trasportò a valle oltre 270 milioni di metri cubi di rocce e detriti”. Le vittime furono per la precisione 1.910, di cui 1.450 residenti nel centro del Bellunese.

In vista del mezzo secolo, vengono rinnovate le richieste per una sottolineatura postale. A riprendere l’iniziativa sono stati in particolare tre deputati del Pdl, Manlio Contento, Maurizio Paniz ed Isidoro Gottardo. “Tempo fa -scrivono i parlamentari rivolgendosi al ministro per lo Sviluppo economico, Paolo Romani- i quattro Comuni interessati alla sciagura del Vajont (ovvero Erto e Casso e Vajont in provincia di Pordenone e Longarone e Castellavazzo in quella di Belluno) avevano proposto la realizzazione di un francobollo commemorativo in occasione del quarantacinquesimo anniversario”. Tuttavia, il progetto non venne concretizzato “in quanto non risultava ancora decorsa la soglia minima di cinquanta anni necessaria per poter considerare «storico» un qualsiasi evento”. Passato altro tempo, ormai si è sotto al mezzo secolo e da qui la ripresentazione della proposta per realizzare “uno o più francobolli che illustrino lo stato dei luoghi prima e dopo la frana”.

L’iniziativa -aggiungono i firmatari- “si rivelerebbe utile anche sotto il profilo della valorizzazione culturale ed economica dei territori in parola, i quali, peraltro, rientrano pure nell’elenco delle aree dolomitiche tutelate dall’Unesco”.

Una richiesta simile è stata presentata poi da Franco Gidoni, parlamentare della Lega Nord - Padania, e sottoscritta da altri quarantatré colleghi dello stesso gruppo.

La disgrazia spiegata dal Comune di Longarone
           




Da Mauritius a Berlino
20 Lug 2011 07:50 - APPUNTAMENTI
I preziosi reperti della prima emissione uscita nelle isole africane in mostra nella capitale tedesca dal 2 al 25 settembre
L'esemplare da 2 pence (© Museum für kommunikation Berlin, foto: Jürgen Liepe)
L'esemplare da 2 pence (© Museum für kommunikation Berlin, foto: Jürgen Liepe)

L’unica mostra al mondo espressamente dedicata ai francobolli più classici di Mauritius, ossia all’1 penny rosso e al 2 pence blu usciti il 21 settembre 1847 con l’indicazione laterale “Post office”, l’anno successivo sostituita con la più specifica “Post paid”. Sotto le teche, infatti, ne finiranno circa tre quarti dei ventisette esemplari noti.

L’allestimento potrà essere visitato a Berlino dal 2 al 25 settembre (orario: tra le 9 e le 22, da martedì a domenica) presso il Museum für kommunikation con il titolo “Die Blaue Mauritius. Das treffen der königinnen in Berlin”. Il biglietto di ingresso standard costa 8,00 euro (ridotto, 5,00), ma gli organizzatori suggeriscono di acquistarlo subito on-line, poiché le attese fra gli appassionati sono notevoli.

I preziosi reperti, oltre che dall’istituzione ospite, giungeranno dalla collezione reale di Elisabetta II, dalla British library, dai Musei postali dell’Aja e di Stoccolma, dal Blue penny museum di Port Louis alle stesse Mauritius e da alcuni collezionisti privati.

Non mancheranno le “ball cover”, ossia i plichi con gli inviti al ballo spediti dalla moglie del governatore ed affrancate con il taglio più basso della serie. Pochi mesi fa le tre uniche note furono riunite provvisoriamente a Londra, ma solo il tempo per scattare una foto. Ora potranno essere ammirate dal vivo. Sotto vetro anche le due missive spedite a Bordeaux (quella con la serie completa è valutata quattro milioni di euro) ed i facsimili realizzati nel 1897 dall’allora Reichspostmuseum per non acquistare gli originali, anche se poi dovette… cambiare idea.

Previsti un catalogo e una mostra di corredo, in grado di approfondire l’argomento e il contesto nel quale la preziosa emissione giunse agli sportelli.

Il 2 settembre dalle ore 10 alle 16, inoltre, si svolgerà un incontro pubblico di livello internazionale, cui potranno accedere i primi settanta interessati (registrazioni: a.hahn@mspt.de).

Una delle tre “ball cover” sopravvissute (© collezione reale di Elisabetta II)
Una delle tre “ball cover” sopravvissute (© collezione reale di Elisabetta II)
Il sito di riferimento, anche per i biglietti (in tedesco ed inglese)
Le “buste del ballo” riunite a Londra
           


La morte di Remo Gaspari
19 Lug 2011 20:44 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Tra i numerosi incarichi, il politico democristiano è stato anche al vertice del dicastero a Poste e telecomunicazioni, prima come sottosegretario e poi ministro
Remo Gaspari (foto: Camera dei deputati)
Remo Gaspari (foto: Camera dei deputati)

È stato, fra l’altro, ministro a Trasporti ed aviazione civile, Difesa, Sanità. E ha operato anche al dicastero delle Poste e telecomunicazioni, prima, tra il 2 aprile 1960 e il 21 febbraio 1962, come sottosegretario, poi come vertice in tre fasi durante i Governi Spadolini I e II nonché Fanfani V, tra il 28 giugno 1981 e il 4 agosto 1983. Se ne è andato oggi Remo Gaspari.

Nato a Gissi (Chieti) il 10 luglio 1921, una laurea in Giurisprudenza, ha esercitato come avvocato ma soprattutto ha operato in qualità di politico tra le fila della Democrazia cristiana: deputato per dieci legislature e ministro per sedici volte.

Sotto il suo mandato si apre il Museo storico pt nell’allora nuova sede dell’Eur, per le emissioni si guarda pure all’attualità (come con la coppia da 200 lire del 9 settembre 1981 dedicata ai Bronzi di Riace scoperti poco prima o con il 300 lire del 2 marzo 1982 per la lotta contro il fumo), sono coinvolti nella realizzazione dei bozzetti per i francobolli artisti del calibro di Renato Guttuso (che firma il lavoro diventato 1.000 lire ed uscito il 12 settembre 1982 così da celebrare la vittoria ai Mondiali di calcio), nasce, il 5 giugno 1982, la serie sul folclore, agli sportelli filatelici vengono introdotti i bolli figurati, si saggiano nuovi servizi come il corriere accelerato internazionale.

I funerali si svolgeranno giovedì a Chieti.

           




Preparativi per il 2012
19 Lug 2011 15:06 - SAN MARINO
Non solo gli argomenti da trasformare in francobolli; sul monte Titano si pensa anche a periodicità e valori nominali
Il segretario di stato Pasquale Valentini
Il segretario di stato Pasquale Valentini

Se il ministero italiano allo Sviluppo economico ha convocato la Consulta per l’emissione delle cartevalori postali e la filatelia il 26 luglio, e in Vaticano gli esperti si sono riuniti il mese scorso, anche a San Marino -che tuttavia non dispone di strutture di supporto simili- si lavora per il futuro. E non solo per quel che concerne i temi…

A confermarlo a “Vaccari news” è il segretario di stato a Finanze e bilancio, Pasquale Valentini, che segue pure i rapporti con l’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica. “Ci siamo accorti come, relativamente alle ultime diffusioni, ci siano francobolli più seguiti e meglio presentati alla stampa ed ai collezionisti ed altre serie che rimangono schiacciate in quanto rappresentative di argomenti meno spendibili o meno di moda. Bisognerà lavorare molto per ricercare argomenti «adatti» che stiamo individuando in particolar modo negli eventi sportivi italiani ed internazionali, non dimenticando che un elemento sempre più essenziale sarà quello di entrare con immediatezza sul mercato battendo sul tempo le altre amministrazioni postali, appesantite più di noi dalla burocrazia. Uno sforzo non da poco sarà inserirsi sui mercati internazionali con quote più significative e trovare collegamenti con quelle economie emergenti che ancora non conoscono i nostri prodotti”.

Fin qui, i soggetti. E poi? Insieme ai vertici dell’Aasfn -prosegue Pasquale Valentini- stiamo attentamente verificando “la possibilità di non rimanere ancorati a soli quattro periodi di emissioni filateliche ma sviluppare le uscite su più periodi”, così da valorizzarle maggiormente.

E per i valori nominali? “Ritengo non si debba superare complessivamente una spesa annuale di circa cinquanta euro sia per il 2011 che per il prossimo anno. I miei collaboratori mi dicono che valori nominali così contenuti sono ben apprezzati dalla maggior parte dei collezionisti e fidelizzano fortemente la nostra clientela”.

“Non saranno, però, questi ultimi punti a rilanciare alla grande il settore filatelico, ma in ogni caso potrebbero stimolare l’interesse dei nostri affezionati clienti e presentare l’Azienda in un contesto più dinamico e moderno, e di conseguenza avvicinare un po’ più la parte giovane del Paese al collezionismo”.

Intanto, dopodomani verrà presentato ufficialmente il bilancio della stessa Aasfn.

Gli sportelli al pubblico dell'Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica
Gli sportelli al pubblico dell'Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica
Consulta italiana, la convocazione
I rapporti tra Aasfn e Poste sammarinesi
La visita sul monte Titano del presidente Afip, Andrea Mulinacci
           


Votazioni e onorificenze nel mondo filatelico
19 Lug 2011 10:49 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Giovanni Bosi eletto nel Consiglio regionale umbro all’Ordine dei giornalisti; Bruno Crevato-Selvaggi nominato commendatore

Ulteriori, significativi, riconoscimenti raggiungono dall’esterno il mondo filatelico.

Il giornalista Giovanni Bosi, che fra l’altro si occupa di collezionismo dalle pagine del “Corriere dell’Umbria”, è direttore della testata on-line “Turismoitalianews.it” e segretario dell’Unione stampa filatelica italiana, è stato eletto nel Consiglio regionale dell’Umbria che fa capo all’Ordine dei giornalisti.

Con atto del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, invece, lo studioso Bruno Crevato-Selvaggi, fra l’altro editore, vicepresidente della Federazione fra le società filateliche italiane e vicedirettore del pratese Istituto di studi storici postali, è stato nominato commendatore. Esito per venticinque anni di progettazioni ed organizzazioni culturali in diversi campi, fra cui spicca la cura scientifica assicurata durante le quattro mostre allestite a Montecitorio.

Giovanni Bosi e Bruno Crevato-Selvaggi
Giovanni Bosi e Bruno Crevato-Selvaggi
L'avvio della testata “Turismoitalianews.it”
La molteplice attività del nuovo commendatore
           




In Australia si scia. Da un secolo e mezzo
19 Lug 2011 01:14 - DALL'ESTERO
Tre immagini attuali per ricordare un’attività avviata da emigrati austriaci e norvegesi, presenti nell’isola per estrarre oro dalle miniere

Mentre tutti attendono alle tipiche attività estive, c’è chi si occupa di sport invernali. Ed è naturale, se si pensa che l’emissione arriva dall’Australia.

Tre, nominali da 0,60, 1,60 e 1,65 dollari, i francobolli gommati o autoadesivi che oggi hanno raggiunto gli uffici postali nazionali. Presentando una realtà differente da quella che in genere si ritiene: per una volta, insomma, niente deserti assolati e canguri ma vette, neve e attrezzatura adeguata.

Scoprendo che l’attività risale ad almeno il 1861, quando a Kiandra, nel Nuovo Galles del Sud, alcuni minatori impegnati nell’estrarre l’oro cominciarono a sciare sulle Snowy mountains. In qualche modo un sistema per ricordare casa, visto che provenivano da Austria e Norvegia. Nacque così il Kiandra snow shoe club, nel 1929 diventato Kiandra pioneer ski club. Circolo che alcune fonti ritengono il più antico e longevo al mondo, aperto nello stesso anno in cui nel Paese scandinavo venne fondato il primo sodalizio di settore.

Oggi tali attività, soprattutto sci e snowboard, sono praticate tra giugno ed ottobre anche negli Stati di Victoria e Tasmania. Nonostante siano piuttosto costose da esercitare sul posto, contano complessivamente su quattordici strutture alpine.

I tre esemplari; sono giunti oggi agli sportelli australiani
I tre esemplari; sono giunti oggi agli sportelli australiani
           


Chiusure estive - “Il ministro? Fa spallucce”
18 Lug 2011 20:17 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Così si esprime Silvia Velo. La deputata ha presentato un’interrogazione inerente la gestione del piano ferie e concentrandosi in particolare sulla Toscana
L'onorevole Silvia Velo
L'onorevole Silvia Velo

“La gestione del piano di sostituzione ferie di Poste italiane sta determinando gravi disservizi in tutto il territorio nazionale per colpa del mancato affiancamento degli stagionali con i postini locali. Una «disattenzione» che sta lasciando centinaia di migliaia di cittadini senza posta”.

Così si esprime Silvia Velo, deputata del Pd, che sul tema ha interpellato in commissione il ministro allo Sviluppo economico, Paolo Romani. “Ma non ho ottenuto -aggiunge- alcuna risposta. Il ministro ha riconosciuto l’esistenza dei disagi ma ha fatto spallucce e non ha saputo dire cosa intende fare per superarli. Negli interventi degli altri colleghi ho avuto la conferma che i disagi che si stanno riscontrando in Toscana, nella provincia di Grosseto e all’isola d’Elba in modo particolare, non sono un caso isolato. Tutta Italia sta vivendo questa stessa condizione a dimostrazione che si tratta di una vera e propria mala gestione del personale. Purtroppo è molto probabile che questi disservizi continueranno per tutta l’estate”.

Riferendosi in particolare all’isola d’Elba, l’onorevole ha detto che il servizio dall’inizio della stagione vacanziera “è nel caos. I cittadini denunciano un disagio quotidiano con ritardi nella consegna della posta, lettere mai recapitate, bollette e cartelle esattoriali che arrivano ormai scadute, con quello che ne consegue con le morosità. La situazione ormai è insostenibile per la cittadinanza, al punto che il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità il 4 luglio scorso una mozione che si rivolge a Poste italiane, alla Regione e alla Provincia, a tutti i Comuni elbani e ai parlamentari del territorio, chiedendo di «porre in atto tutte le iniziative possibili per risolvere le criticità»”.

Le altre segnalazioni sul problema del 2011
           




Cavellini, Boetti e Mezzaqui a Gallarate
18 Lug 2011 16:33 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Nel percorso permanente del Maga, anche tre opere di artisti che hanno scelto il sistema postale per esprimersi
Il quadro postale di Alighiero Boetti
Il quadro postale di Alighiero Boetti

Non la… solita mostra di arte postale. Ma un percorso permanente di arte moderna e contemporanea all’interno del quale non mancano i richiami al settore. È quanto propone il Museo arte Gallarate, che accanto a lavori di Michele Cascella, Lucio Fontana o Renato Guttuso sfodera Guglielmo Achille Cavellini, Alighiero Boetti e Sabrina Mezzaqui. Tre artisti, cioè, che hanno visto il sistema postale come strumento per esprimersi.

Di Gac, il cui figlio Piero sta lavorando per il centenario dalla nascita del padre che cadrà nel 2014, la struttura culturale del Varesotto offre “Operazione andata e ritorno n°2308”, un collage su carta realizzato nel 1982, dono del Premio nazionale arti visive Città di Gallarate. In esso sono compresi, fra l’altro, alcuni dei “francobolli” che l’artista bresciano aveva creato ed “annullato”, applicati su un involucro dello stesso Ente locale organizzatore della manifestazione.

Il torinese Boetti è citato con una delle sue sequenze di plichi affrancati dall’Afghanistan, intitolata “Sei buste a Pio Monti da Kabul”, risalente al 1971. In questo caso le cartevalori, autentiche e di tre tipi diversi, risultano alternate, così da creare combinazioni sempre differenti. Vennero emesse nello stesso anno e riguardano il 7 afghani per la festa dell’Indipendenza del 23 agosto, il 9 per il 57° anniversario di re Mohammed Zahir Shah del 14 ottobre e l’8 per la Mezzaluna rossa del 16 ottobre. Spedite dal lontano Paese asiatico e dirette all’Arte studio di Pio Monti a Macerata, sono state ricomposte nel loro insieme.

Coloratissima l’opera della bolognese Mezzaqui. Intitolata “Cento di questi giorni”, risale al 1996/1997. Si tratta di settantatré buste ed altrettante lettere decorate a mano, affrancate con il 750 lire del 20 settembre 1990 riproducente la rocca di Urbisaglia della serie “Castelli d’Italia” ed inoltrate a Brescia al gallerista Massimo Minini.

Gli ultimi due lavori citati appartengono alla collezione di Paolo Consolandi, che gli eredi hanno prestato al Maga affinché fossero inseriti all’interno del percorso espositivo, così da “creare un dialogo e un approfondimenti tra le opere” ed offrire uno spaccato delle ricerche artistiche italiane dagli anni Cinquanta del Novecento ai giorni nostri.

Le buste e le lettere decorate a mano da Sabrina Mezzaqui
Le buste e le lettere decorate a mano da Sabrina Mezzaqui
Il sito del Maga
Achille Guglielmo Cavellini verso il centenario
Alighiero Boetti: due anni fa la personale a Napoli
           


Ciak, si gira! Torna la coppia Claudio Bisio ed Alessandro Siani
18 Lug 2011 09:23 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Si lavora per “Benvenuti al nord”. Da oggi le riprese presso la sede, progettata da Renzo Piano, della Banca popolare di Lodi

Dopo “Benvenuti al sud”, ambientato principalmente a Castellabate (Salerno) e protagonista dei botteghini durante la passata stagione, a fine gennaio nelle sale cinematografiche arriverà “Benvenuti al nord”, seguito dalle parti rovesciate (è il dipendente campano che ora è costretto a risalire la Penisola) ma con sostanzialmente gli stessi attori, Claudio Bisio ed Alessandro Siani cui si aggiunge Paolo Rossi, diretti dal regista Luca Miniero.

Le riprese sono cominciate pochi giorni fa e proseguiranno fino a settembre per un totale di otto settimane -con una pausa durante il mese di agosto- coinvolgendo Milano, Lodi, Macugnaga (Verbano-Cusio-Ossola) e ancora Castellabate. A Lodi si svolgeranno tra oggi e mercoledì coinvolgendo cinquecento comparse in particolare presso la sede della Banca popolare, edificio progettato da Renzo Piano. Qui viene costruito un capitolo ambientato in novembre in cui i delegati meridionali di Poste si riuniscono per un raduno.

Tra le scene già girate, quelle al Pirellone, presente il governatore Roberto Formigoni. Cuffie in testa collegate con il banco regia e sguardo fisso sul carrello montato su binari -spiegano da “Lombardia notizie”- Formigoni ha assistito alla registrazione in cui Paolo Rossi, impersonando il personaggio di Palmisan, riflette sul Paese guardando verso l’aeroporto di Linate. “Eccoli qui i due colombi”, dice l’attore riferendosi agli attori Bisio e Siani alle sue spalle. “Ma che bella storia. Il nord che aiuta il sud e il sud che aiuta il nord. Cosa facciamo adesso? Cantiamo l’inno di Mameli”.

Le riprese al Pirellone. Da sinistra, Alessandro Siani, Paolo Rossi, Roberto Formigoni, Claudio Bisio e Luca Miniero (foto: “Lombardia notizie”)
Le riprese al Pirellone. Da sinistra, Alessandro Siani, Paolo Rossi, Roberto Formigoni, Claudio Bisio e Luca Miniero (foto: “Lombardia notizie”)
Visto per voi: “Benvenuti al sud”
La valorizzazione compiuta a Castellabate e le difficoltà con il servizio postale vero
La partenza, il film francese “Giù al nord”
           




Sud Sudan - Anche postale il debutto
18 Lug 2011 01:11 - DALL'ESTERO
Tre i francobolli presentati, per ora dal significato più politico che funzionale. Intanto, sul mercato sono apparse false produzioni…

All’alba del 2011 il francobollo ha ancora una valenza simbolica. A pochissimi giorni dalla proclamazione del Sud Sudan, avvenuta il 9 luglio, il nuovo Paese presenta le proprie cartevalori, ufficialmente tirate in centomila serie.

Cartevalori che appaiono un ulteriore modo per ribadire l’indipendenza nazionale piuttosto che strumento utile a pagare il servizio postale. Viste soprattutto le difficoltà economiche ed il basso tasso di istruzione degli abitanti.

Tre i tagli, espressi nella nuova moneta, ossia la sterlina sudsudanese, e in grado di rispolverare i principali soggetti di circostanza. Il primo, da 1,00 unità, offre la bandiera; il secondo ne costa 2,50 e riprende lo stemma; il terzo, da 3,50, richiama lo storico leader John Garang de Mabior, già vicepresidente sudanese scomparso in un incidente sei anni fa.

A guidare il settore presso il ministero delle Telecomunicazioni e dei servizi postali figura, con la qualifica di direttore generale, un ex brigadiere generale, Elijah Biar Kuol.

Naturalmente, non manca anche un altro elemento tipico di questi frangenti, la cui diffusione ora è facilitata da internet: le produzioni di fantasia, spacciate come autentiche e vendute a cifre significative…

La serie emessa si compone di tre francobolli
La serie emessa si compone di tre francobolli
Il sito del nuovo Stato africano (in inglese)
           


Ora militare l’ufficio di Belo Polje
17 Lug 2011 18:34 - DALL'ESTERO
Era l’unica sede all’estero condotta direttamente da Poste italiane. Adesso lo sportello ha riaperto, gestito dalla Difesa. Nuovo l’annullo in dotazione
Il nuovo annullo che viene impiegato
Il nuovo annullo che viene impiegato

Era l’unico ufficio gestito da Poste italiane ed ubicato all’estero. Si trovava presso la base “Villaggio Italia” di Belo Polje, municipalità di Pec/Peje in Kosovo, e il 6 novembre 2003 aveva utilizzato persino un annullo speciale per la sua inaugurazione (un altro era stato impiegato l’8 dicembre 2009 per il decimo anniversario della presenza nazionale nel territorio balcanico).

Con il graduale ridimensionamento della missione tricolore è stato chiuso il 28 aprile e, insieme a materiali e documenti, gli addetti hanno ritirato anche il bollo ordinario di cui era dotato, nel quale figuravano la scritta “U.P. Belo Polje Kosovo” e il frazionario 55849.

Secondo le prime ricostruzioni, è seguito un intervallo temporale in cui la posta diretta e spedita dai soldati ancora presenti è stata lavorata probabilmente ad Ospedaletto, l’impianto postale pisano che negli ultimi anni ha gestito e gestisce pure i dispacci in arrivo e in partenza verso le aree, come Afghanistan e Libano, che vedono la presenza di personale italiano.

Il 25 giugno, infine, è stato aperto un ufficio di posta militare -che fa capo quindi al ministero della Difesa- con il guller “Operazione Joint enterprice Kosovo”; da notare l’errore “enterprice” al posto di “enterprise”.

Notizia aggiornata il 26 settembre 2011.

La testimonianza epistolare (documentazione: Ernesto Vassallo)
La testimonianza epistolare (documentazione: Ernesto Vassallo)
Belo Polje, l'apertura dell'ufficio postale concordata nel 2003
I dettagli tecnici
La “Joint enterprise” presentata dal ministero alla Difesa
           




Asiago premia le Poste azzurre
17 Lug 2011 13:15 - APPUNTAMENTI
I migliori francobolli fra quelli usciti nel 2010 provengono dalle sedi Onu di Ginevra e Vienna. Le altre autorità emittenti citate sono Hong Kong (per l’ecologia), Svizzera e Portogallo (il turismo), Grecia (la cultura)
Il presidente del comitato organizzatore, Maurizio Stella, con la rappresentante dell'Apnu, Clarissa Fürnsinn. In mano, il premio offerto dalla Presidenza della Repubblica
Il presidente del comitato organizzatore, Maurizio Stella, con la rappresentante dell'Apnu, Clarissa Fürnsinn. In mano, il premio offerto dalla Presidenza della Repubblica

Ancora una volta, i membri della giuria che fa capo al Premio internazionale Asiago d’arte filatelica (Franco Filanci, Ermanno Olmi, Lorenzo Pellizzari, Gian Antonio Stella e Maurizio Stella) riescono a stupire, perché ragionano con parametri non filatelici.

La 41ª edizione del riconoscimento, che ha preso in considerazione le emissioni del 2010, ha voluto dare il maggiore risalto a due proposte delle Nazioni Unite. Una è stata lanciata il 2 settembre; proviene dagli uffici di Ginevra, si compone di dieci francobolli da 1,90 franchi e riguarda il lavoro minorile. L’altra risale al 5 febbraio e giunge dalla sede di Vienna; è articolata in cinque esemplari da 65 eurocentesimi volti a sensibilizzare sulla tratta degli esseri umani. Esemplari che -precisa il verbale- “ci ricordano e ci rendono consapevoli di come ancora oggi si pratica la prevaricazione sui poveri ed i più deboli che pagano la ricchezza di altri con il crimine del lavoro minorile ed il traffico che rende uomini schiavi. Di questa vergogna dell’umanità resterà traccia nel tempo a venire anche per merito di questi «piccoli testimoni»”.

Il miglior contributo sul tema ecologico proviene, invece, da Hong Kong, che il 16 novembre ha offerto la serie “Rivalutazione di vecchie aree” puntando alle strategie di riabilitazione, rivitalizzazione, conservazione e sviluppo. La capillare informazione del pubblico si basa anche sui quattro efficaci tagli (da 1,40, 2,40, 3,00 e 5,00 dollari), i quali “mostrano l’utilità e bontà degli scopi da raggiungere”.

A Svizzera e Portogallo, ex-aequo, il riconoscimento per l’impegno turistico. Tre, ognuno da 1,00 franco ed uniti in striscia, i pezzi del 12 gennaio che Berna ha incentrato sulla manifestazione carnascialesca di Basilea. Illustrano una piazza allegra, con un corteo di maschere coloratissime, proponendo “un turismo vivo, inteso come scoperta di luoghi e di tradizioni, all’insegna della festa (con tanto di coriandoli) e della partecipazione. È un chiaro invito a tutti di accodarsi al corteo, di scoprire una Svizzera che non è solo alte montagne e solenni banche”. Lisbona il 17 maggio ha varato sei singoli (32, 47, 57, 68, 80 e 100 centesimi) ed un foglietto (due pezzature da 1,25 euro ciascuna) dedicati ai mezzi pubblici di trasporto, elevando all’attenzione anche vacanziera “elementi urbani della vita d’ogni giorno, nuovi e insieme ormai classici, evidenziati con una formula comunicazionale felicemente innovativa”.

Alla Grecia, infine, è andato il tributo firmato dall’Accademia olimpica di Vicenza per incentivare la cultura. La scelta è caduta sulla serie PostEurop, uno 0,72 e un 3,22 euro in foglio o libretto del 26 maggio. È stato assegnato “per la coinvolgente vitalità creativa con cui si è visualizzato il tema, solo apparentemente semplice, del rapporto fra i bambini e i libri, costruito su voli fantastici che devono saperli far atterrare sulla realtà della vita, della società, della conoscenza”.

La serie proposta dalla sede Onu di Ginevra per attirare l'attenzione sul lavoro minorile. Insieme con quella degli uffici di Vienna sulla tratta degli esseri umani, è stata giudicata la migliore performance del 2010
La serie proposta dalla sede Onu di Ginevra per attirare l'attenzione sul lavoro minorile. Insieme con quella degli uffici di Vienna sulla tratta degli esseri umani, è stata giudicata la migliore performance del 2010
La mostra associata al Premio
L'esito del 2010
           


La corsa alla Luna vista anche con l’astrofilatelia
17 Lug 2011 01:04 - LIBRI E CATALOGHI
Tecnologia, armamenti, scienza e sogno: il confronto di oltre mezzo secolo fa tra Usa e Urss raccontato dal presidente dell’Asitaf, Umberto Cavallaro
Non solo il racconto storico illustrato con elementi postali…
Non solo il racconto storico illustrato con elementi postali…

Una lettura astrofilatelica della gara per la conquista della Luna, tra tecnologia, armamenti, scienza e sogno. È quanto promette il presidente dell’Associazione italiana della specialità Umberto Cavallaro con il libro “Propaganda e pragmatismo”, edito da Impremix (17,50 euro) e dedicato al confronto tra Usa ed Urss a cavallo fra gli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso.

Iniziando con il Congresso astronautico internazionale svoltosi a Roma nel 1956, ricordato con un dentello da 25 lire uscito il 22 settembre di quell’anno proponendo “per la prima volta un satellite artificiale”, e passando per capitoli fondamentali riguardanti la storia della conquista spaziale, con lo Sputnik, la vicenda della cagnolina Laika, il progetto Mercury, i Vostok, i Soyuz, gli Apollo…

Le 168 pagine illustrate a colori, però, non raccontano soltanto la cronaca tecnica dei successi e degli incidenti illustrandola con i francobolli (e pure con gli interi e gli annulli). Che -annota nella prefazione il giornalista Giovanni Caprara- “fondono arte e scienza, passione e visione sociale, il senso della storia cristallizzato in qualche centimetro quadrato”.

Una parte importante è riservata agli aspetti collezionistici. Segnalando, ad esempio, il materiale falso o retrodatato riscontrato, le modalità distributive del 4 centesimi di Washington per il primo connazionale nello spazio, il lavoro dell’illustratore di cartevalori, recentemente scomparso, Paul Calle e così via. Con lo stesso approccio, il sesto capitolo è dedicato interamente all’Apollo XI, illustrando le buste firmate dagli astronauti e destinate all’eventuale vendita in favore delle rispettive famiglie quale forma assicurativa nel caso la missione fosse andata male, l’“ufficio postale” organizzato sulla Luna, i plichi volati.

“Propaganda e pragmatismo” (acquista)
La scheda con l’indice
Cinquant’anni dopo, Jurij Alekseevič Gagarin ricordato dall’Italia postale
La recente scomparsa di Paul Calle
           


Trani vuole ricordare la propria cattedrale
16 Lug 2011 21:33 - EMISSIONI ITALIA
A proporre il francobollo, la sezione cittadina della Società di storia patria per la Puglia

Trani, da due anni diventata capoluogo di provincia insieme a Barletta e Andria, ora aspira ad un francobollo per celebrare la propria cattedrale, già richiamata negli annulli in dotazione al locale sportello filatelico. Non a caso, è il più significativo monumento cittadino.

A prendere l’iniziativa è la sezione locale della Società di storia patria per la Puglia, suggerendo che la chiesa venga citata nella serie “Il patrimonio artistico e culturale italiano”. Definita -lo ricorda il presidente del sodalizio, Luciano Carcereri, nella lettera inviata al ministro per lo Sviluppo economico Paolo Romani- “da autorevoli critici d’arte «la regina delle cattedrali di Puglia»”, nel 1856 dichiarata monumento nazionale e nel 2002 proclamata dall’Unesco “monumento messaggero di una cultura di pace”.

La sua storia è antica; il tempio primitivo risale ad almeno il VII secolo, ma l’edificio attuale, romanico, è ispirato alla figura dal greco Nicola Pellegrino, morto a Trani nel 1094 e canonizzato cinque anni dopo. Tra gli aspetti notevoli, la porta in bronzo realizzata da Barisano da Trani nel 1175, i bassorilievi con figure simboliche ed umane, il campanile alto quasi 59 metri. L’interno è basilicale a tre navate, cadenzate da doppie file di colonne. Nel sottosuolo si può accedere a quanto resta della chiesa dedicata a santa Maria della Scala e all’ipogeo di san Leucio.

L'edificio al centro dell'iniziativa (foto: Ruggiero Piazzolla, Trani)
L'edificio al centro dell'iniziativa (foto: Ruggiero Piazzolla, Trani)
Sportelli filatelici: il rinnovo degli annulli nella Bat
La convocazione, per il 26 luglio, della Consulta
Tra le altre proposte in discussione, il calendario di Barbanera
           



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