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dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
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  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
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Riorganizzazione aziendale, ma non ancora per la filatelia
19 Nov 2011 00:27 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Prende forma la funzione marketing servizi postali e digitali. Rinviati gli eventuali cambiamenti al settore che segue i collezionisti
La risistemazione interna dovrebbe interessare anche la filatelia
La risistemazione interna dovrebbe interessare anche la filatelia

Se n’è parlato ieri all’inaugurazione di “Romafil”: la riorganizzazione interna di Poste italiane, in particolare per quel che concerne la funzione marketing servizi postali e digitali prosegue. È la ex marketing servizi logistici e digitali, al cui vertice si è insediato Fabio Meacci, e che ora ingloba anche la filatelia.

Al suo interno sussistono diverse realtà di riferimento, la prima delle quali è la marketing servizi territoriali, guidata da Claudio Cella. Deve assicurare lo sviluppo e la gestione dell’offerta di prodotti e servizi, seguendo le fasi di progettazione, realizzazione, elaborazione delle proposte tariffarie e dei prezzi. Altro suo compito è fornire indicazioni sui contenuti della comunicazione e sul lancio dei medesimi prodotti e servizi. Al tempo stesso, pianifica e avvia le azioni di marketing e comunicazione, analizza il mercato e segue cosa fanno i concorrenti, tutela la diffusione e la corretta applicazione delle norme riguardanti i prodotti ed i servizi di corrispondenza.

La marketing servizi di comunicazione, diretta da Massimo Curcio, si occupa di sviluppare e gestire l’offerta, identificare nuove opportunità, curare le fasi di progettazione, realizzazione, elaborazione delle proposte tariffarie o dei prezzi, fornire indicazioni sui contenuti della comunicazione e sul lancio di prodotti e servizi.

Viene poi la marketing servizi integrati e digitali, con Pierpaolo Taliento. Ha sostanzialmente gli stessi compiti della precedente; a cambiare è l’ambiente di riferimento. Inoltre, non ha interlocutori solo all’interno della società, ma l’azione si estende alle altre strutture del gruppo Poste italiane.

Vi è, ancora, la sviluppo progetti e soluzioni (Giorgio Zappa), competente per la fase intermedia dell’ingegnerizzazione dei prodotti e dei servizi che l’operatore intende lanciare. Cui si aggiunge la sistemi di qualità (Fabrizio Lepri), volta a progettare il sistema di qualità aziendale, definendo le metodologie.

E poi c’è appunto la funzione filatelia, per la quale, viene indicato nell’ordine di servizio, “seguiranno successive comunicazioni”.

Il quadro d'insieme
           


Periti filatelici: il parere dell’Afip
18 Nov 2011 17:39 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Durante l’inaugurazione, il presidente degli operatori di settore è intervenuto su tale attività

Periti filatelici, l’Associazione filatelisti italiani professionisti mette i puntini sulle “i”. L’Afip -ha ammesso questa mattina all’inaugurazione di “Romafil” il suo presidente, Andrea Mulinacci- “si sta occupando già da tempo” del tema.

“Vista la facilità con cui questa professione oggi può essere intrapresa (e ricordo che non esiste nessun albo specifico della professione), riteniamo che, per una migliore tutela del collezionista e del commerciante filatelico, chi intraprende questa attività, oltre ad avere una partita iva, deve farlo in modo esclusivo o quanto meno prevalente da almeno cinque anni, dichiarare le proprie aree di competenza e, cosa più importante, essere in possesso di idonea assicurazione di responsabilità civile, come qualsiasi altro professionista”. Sapendo che il commerciante “è molto spesso un ottimo conoscitore dei francobolli... certamente più dei periti”.

“Non mi stancherò mai di ripetere -ha proseguito Andrea Mulinacci- che il commerciante per legge è sempre responsabile di quello che vende al contrario dell’abusivo e indipendentemente da qualsiasi certificato peritale accompagni il francobollo, che molto spesso è solo un parere scritto”.

L’obiettivo degli operatori -ha concluso- è “far sentire il collezionista più sicuro e professionalmente seguito quando acquista on-line o entra in un negozio che espone il marchio della nostra Associazione”.

Il presidente Afip, Andrea Mulinacci
Il presidente Afip, Andrea Mulinacci
Gli altri temi toccati alla cerimonia inaugurale: la filatelia tra dati, auspici…
…e problemi riscontrati
           


Crisi, ristrutturazione di Poste, affrancature
18 Nov 2011 15:58 - APPUNTAMENTI
Sono alcune delle problematiche di settore ricordate dai presidenti Andrea Mulinacci e Piero Macrelli
Fila, oggi, davanti ad uno degli sportelli di Poste
Fila, oggi, davanti ad uno degli sportelli di Poste

Se Poste italiane ha espresso -attraverso la responsabile per la filatelia Marisa Giannini (news precedente)- dati positivi, diverso è il punto di vista del presidente dell’Associazione filatelisti italiani professionisti, Andrea Mulinacci. “Il prolungarsi della crisi economica -sono le sue parole pronunciate durante l’inaugurazione di «Romafil»- ha colpito duramente il nostro settore; nell’ultimo anno abbiamo purtroppo rilevato una diminuzione delle attività commerciali senza che siano state sostituite da nuove iniziative. Nonostante gli interventi che si sono susseguiti per semplificare la burocrazia, gli adempimenti fiscali e amministrativi sono sempre molti e per le piccole imprese, che costituiscono la parte principale dei nostri associati, hanno un costo proibitivo che si riflette negativamente sulla gestione dell’attività e nel mercato internazionale ci rendono meno competitivi”.

Ma non basta. “Siamo molto preoccupati della decisione, pur comprensibile dal punto di vista imprenditoriale e volta al risparmio, presa da Poste italiane con la quale la divisione filatelia è stata fatta confluire nell’ambito della neo costituita marketing servizi postali e digitali. Temiamo che venga a mancare quell’interlocutore unico e specializzato, capace di rispondere con immediatezza alle esigenze filateliche, collezionistiche e commerciali”. Per questo l’Afip si rende fin d’ora disponibile, così da “mettere a disposizione le nostre competenze e le nostre idee”.

Anche il presidente della Federazione fra le società filateliche italiane, Piero Macrelli, non ha nascosto gli elementi negativi che oggi caratterizzano il comparto. Se è vero che “Romafil” “sta andando sempre meglio” e si vuole costruire qualcosa di ancora più completo, “i problemi ci sono”. Uno dei quali è proprio la scomparsa, in Poste italiane, della filatelia come entità autonoma. “Abbiamo qualche speranza nel nuovo ministro, con lui abbiamo fatto «Italia ‘98» ed avremo occasione di parlarne”. Fra gli altri ostacoli alla diffusione del settore, Piero Macrelli ha ricordato che i commemorativi non si trovano, gli sportelli filatelici stanno sparendo o si vedono ridotti negli orari di apertura. E poi c’è il divieto di utilizzare i francobolli per la “raccomandata1” e il corriere espresso, cosa “che non sta né in cielo né in terra”. Sono tutti elementi che giocano contro, e questo nonostante i bilanci economici dichiarati da Marisa Giannini. Senza dimenticare l’Expo del 2015, che “sarebbe l’occasione ideale per una manifestazione filatelica”.

Il salone sarà raggiungibile sino a domenica 20 novembre alle ore 14; l'ingresso è libero
Il salone sarà raggiungibile sino a domenica 20 novembre alle ore 14; l'ingresso è libero
Inaugurazione, gli interventi di Marisa Giannini ed Angelo di Stasi
Niente francobolli su “raccomandata1” e corriere espresso
Domani la giornata delle riunioni
           


Aperto il salone di Roma
18 Nov 2011 13:26 - APPUNTAMENTI
Dalle parole di Marisa Giannini, cosa possono trovare i visitatori. I dati economici del 2011. Al via un progetto nelle carceri
La manifestazione è ospitata al palazzo dei Congressi
La manifestazione è ospitata al palazzo dei Congressi

“Da oggi fino a domenica, nella città dei sette colli si respirerà aria di filatelia. Un’aria ricca di storia e di cultura come quella che si respira nel francobollo”. Ha esordito così -dopo aver citato il messaggio di saluto del presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini- la responsabile per la filatelia di Poste italiane all’inaugurazione, avvenuta in tarda mattinata, di “Romafil”. Ricordando che, accanto al convegno commerciale e alle mostre, figurano un angolo dedicato ai giovani (ventimila gli alunni coinvolti ogni anno attraverso il progetto “Filatelia e scuola”) e la rassegna di opere pittoriche dell’artista Gian Battista Rotella, “nella quale la filatelia incontra l’arte”.

Tra le iniziative editoriali, il secondo volume, curato dal Centro italiano filatelia tematica, della “Divina commedia” interpretata appunto attraverso la tematica (ora tocca al Purgatorio) e il libro album per la raccolta dei francobolli italiani, realizzato da Vaccari in esclusiva per Poste italiane, intitolato “Buon Natale!”.

“Il 2011 ha segnato un momento davvero importante per la storia della filatelia italiana”. E non solo per il programma di emissioni che Marisa Giannini ha definito “particolarmente ricco” e per i riconoscimenti, come quelli attributi dalla rivista “Il collezionista” o i “Grands prix de l’art philatélique” di Bruxelles. È stato un anno ricco di soddisfazioni anche dal punto di vista commerciale, nonostante la congiuntura economica. Gli spazi filatelia hanno visto aumentare le performance di vendita del 48%, il negozio on-line del 52%, l’opera a fascicoli “Francobolli d’Italia” realizzata in collaborazione con la Bolaffi ha superato mediamente del 72% le previsioni, le manifestazioni nazionali ed estere hanno oltrepassato del 25% il fatturato registrato lungo il 2010.

La responsabile ha annunciato, inoltre, “un innovativo progetto” che, partendo dall’esperienza svolta a Bollate (Milano), vuole avere “l’ambizione di promuovere la cultura della filatelia all’interno dei penitenziari”. Ancora a livello embrionale, ha come finalità il “supportare i detenuti nel processo di riabilitazione e di reinserimento nella società civile”, secondo un progetto sostenuto dall’Unione stampa filatelica italiana e che vede il coinvolgimento di Federazione fra le società filateliche italiane ed Associazione filatelisti italiani professionisti.

Anche il presidente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali, Angelo di Stasi, si è soffermato sul programma delle emissioni 2011, “che ha sentito molto il centocinquantesimo” dell’Unità. Il Paese ha varato dentelli “di grande prestigio tecnico”, ed ha auspicato che per il futuro siano ancora più belli, interessanti, accattivanti. Perché “il francobollo non è solo uno strumento per spedire una lettera, ma un mezzo per fare cultura”. Un accenno pure alla nuova compagine governativa: Corrado Passera ha un passato in qualità di amministratore delegato di Poste ed Angelo di Stasi spera che, con la sua nomina, “si possa sentire la presenza del ministero allo Sviluppo economico”.

Il tavolo dei relatori alla cerimonia inaugurale: da sinistra il presidente della Federazione fra le società filateliche italiane Piero Macrelli, la responsabile per la filatelia di Poste Marisa Giannini, il presidente della Commissione per lo studio e l'elaborazione delle cartevalori postali Angelo di Stasi ed il presidente dell'Associazione filatelisti italiani professionisti Andrea Mulinacci. Sotto, una panoramica della sala
Il tavolo dei relatori alla cerimonia inaugurale: da sinistra il presidente della Federazione fra le società filateliche italiane Piero Macrelli, la responsabile per la filatelia di Poste Marisa Giannini, il presidente della Commissione per lo studio e l'elaborazione delle cartevalori postali Angelo di Stasi ed il presidente dell'Associazione filatelisti italiani professionisti Andrea Mulinacci. Sotto, una panoramica della sala
La manifestazione: i dati di sintesi
Il programma
Filatelia nelle carceri, l'esperienza di Bollate
           


Violate troppo spesso le tempistiche di attesa
18 Nov 2011 11:14 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Quanto passa prima che tocchi il proprio turno ad uno sportello postale? La riflessione portata alla Camera da Michele Bordo
Troppo tempo perso in coda…
Troppo tempo perso in coda…

Ma quanto bisogna rimanere davanti agli sportelli postali per aspettare il proprio turno? Che ci si metta in coda in piedi (nelle sedi in cui il sistema del distributore di numeri non è ancora stato introdotto) o più comodamente seduti (magari leggendo i racconti di “Lineagialla” o navigando su internet utilizzando la rete messa a disposizione gratuitamente in alcuni uffici da Poste mobile), è sempre tempo che potrebbe essere sfruttato in modo diverso. Specie nelle prossime settimane, quando, con il concludersi dell’anno, fioccheranno le scadenze da regolare tramite versamenti.

È più o meno questo il tenore dell’interrogazione presentata dal deputato del Pd Michele Bordo alla commissione attività produttive, commercio e turismo della Camera.

L’attenzione dei lavoratori -scrive l’onorevole- ha puntato sulle performance degli sportelli al pubblico “che, secondo la direzione di Poste italiane, dovrebbero essere in grado di garantire un’attesa massima di 15 minuti nei giorni in cui si pagano le pensioni e di 10 minuti quando non c’è questo adempimento”. Mera teoria, perché tali intervalli “non vengono rispettati nella stragrande maggior parte dei casi”.

Secondo una recente indagine compiuta nel Regno Unito, la persona media può aspettare il proprio turno senza scomporsi per spedire una raccomandata, ad un centralino telefonico o per parcheggiare l’auto appena 150 secondi. Questo, però, oltre la Manica. E in Italia?

L'iniziativa di intrattenimento “Lineagialla”
Navigare gratis allo sportello: l'idea di Poste mobile
           


E presto “LibriaModena”
18 Nov 2011 00:37 - NOTIZIE DA VACCARI
Anche Vaccari srl tra gli espositori della manifestazione organizzata dal 26 al 27 novembre in piazza Grande
La rassegna si terrà il 26 ed il 27 novembre
La rassegna si terrà il 26 ed il 27 novembre

Mira a valorizzare la piccola e la media editoria locale la manifestazione “LibriaModena”, in calendario sabato 26 e domenica 27 novembre. Tornerà nel capoluogo di provincia, allestita sotto ai portici del palazzo Comunale presso la centralissima piazza Grande.

Dalle ore 9 alle 20, le ditte attive nella zona proporranno romanzi, saggi, libri illustrati e fotografici, racconti, curiosità, poesie, titoli per bambini e ragazzi, per genitori, di pregio ed economici. E questa volta parteciperà anche Vaccari srl.

“Abbiamo aderito con piacere”, ammette dagli uffici Valeria Vaccari. “Si tratta di una iniziativa firmata dall’Associazione degli editori modenesi, rodata e che permette di valorizzare il nostro settore. Visto il tipo di pubblico che la frequenta, porteremo una selezione di quanto abbiamo proposto nel tempo su Modena, quindi a carattere filatelico, ma anche storico, sociale, gastronomico e così via. Idee utili per coloro che stanno pensando ad un regalo natalizio, da fare o da farsi”.

Fra i titoli scelti, ecco il nuovissimo “Dai moti carbonari a Ciro Menotti 1820-1831” e poi, tratti dal catalogo aziendale, “Il balsamico dalla tradizione secolare”, “Il dialettario modenese 2 - Dizionario di proverbi, modi di dire e curiosità in dialetto modenese”, “Il frutto del paradiso - Storia e cultura della ciliegia di Vignola”, “Le strade del borlengo”, “Modena 1852-2002 - 150° Anniversario dei francobolli estensi”, “Mountain-bike - Itinerari a Vignola e dintorni”, “Poste estensi - Trattato storico e storico-postale 1453-1852”, “Nobilitas estensis conii - Punzoni e monete dal medagliere estense”, “Testimonianze di artisti modenesi tra ‘800 e ‘900”…

Cui, naturalmente, si aggiungeranno altri volumi a carattere più generale, ma tutti con il logo della società, fra i quali “Caproni nella Prima guerra mondiale”, “Guida al collezionismo degli autografi”, “Italia! Sveglia! Uno Stivale di cartoline - Tutti i simboli della nostra Patria”, “La camicia rossa nella Guerra balcanica - Campagna in Epiro 1912”, “La salma nascosta - Mussolini dopo piazzale Loreto da Cerro Maggiore a Predappio (1946-1957)”, “Pionieri dell’aviazione in Italia 1908-1914” e “Sicilia 1859 - Tavole comparative dei francobolli”.

La partecipazione è libera.

L'appuntamento è sotto ai portici della centralissima piazza Grande
L'appuntamento è sotto ai portici della centralissima piazza Grande
“Dai moti carbonari a Ciro Menotti 1820-1831” (acquista)
Il sito dell'iniziativa
Ancora fresco d'inchiostro: il saggio sul patriota modenese
Tutti i libri realizzati dall'azienda vignolese
Alcune delle proposte editoriali di Vaccari srl (file pdf)
           


Benin. Sulle orme di Giovanni Paolo II
17 Nov 2011 17:04 - VATICANO
Domani Benedetto XVI raggiungerà il Paese africano, che Karol Wojtyla toccò due volte

Con il 27%, i cattolici rappresentano un gruppo religioso importante nel Benin, che secondo le ultime stime conta complessivamente 9,3 milioni di abitanti.

Non è quindi un caso che Giovanni Paolo II si sia recato due volte in quello che un tempo era noto come Dahomey. La prima tra il 12 ed il 19 febbraio 1982, in un viaggio che ha toccato anche Nigeria, Gabon e Guinea Equatoriale; la seconda tra il 3 e il 10 febbraio 1993, quando si soffermò pure in Uganda e Sudan.

Domani toccherà al successore: Benedetto XVI si concentrerà solo su tale Paese, dove sosterà fino a domenica 20. Soffermandosi a Cotonou, città in cui incontrerà l’apparato politico (la capitale, invece, è Porto-Novo) e in seguito spostandosi ad Ouidah. In questo centro firmerà l’esortazione apostolica post-sinodale riguardante la Seconda assemblea speciale per l’Africa del Sinodo dei vescovi.

Non mancherà la citazione postale. In particolare, il Vaticano porrà in uso un annullo commemorativo, riproducente lo stemma del papa e la carta dello Stato pronto ad ospitarlo. Un secondo e contestuale manuale, sempre impiegato all’ombra del “Cupolone”, ricorderà il secolo e mezzo trascorso dall’evangelizzazione del territorio.

I due annulli vaticani in uso da domani: uno ricorda la visita del pontefice, l'altro il centocinquantesimo trascorso dall'evangelizzazione del Benin
I due annulli vaticani in uso da domani: uno ricorda la visita del pontefice, l'altro il centocinquantesimo trascorso dall'evangelizzazione del Benin
“Giovanni Paolo II - Viaggi di speranza” (acquista)
Per saperne di più sulla nuova esperienza di Benedetto XVI
Viaggi del papa nel 2010: domani l'emissione
           




Quando Digo scrisse al Marchese de S.
17 Nov 2011 11:03 - LIBRI E CATALOGHI
Le quattro ipotetiche missive sono alternate al diario del protagonista ed a citazioni letterarie. È “Lettere libertine”, di Riccardo Reim
“Lettere libertine” è di Riccardo Reim
“Lettere libertine” è di Riccardo Reim

“Davvero, monsieur, volete che vi racconti la mia vita? Che vi narri tutte le mie esperienze senza tacere il minimo avvenimento, mettendo bene in luce i particolari lascivi delle vicende di cui sono stato protagonista o testimone? Mon Dieu, ho paura che sia un compito troppo superiore alle mie possibilità”.

Inizia così la prima delle quattro missive, ricalcate sui modelli del Settecento soprattutto francese, che Digo scrive ad un ipotetico Marchese de S., considerato suo amico e protettore. Digo è il personaggio, ideato da Riccardo Reim, di “Lettere libertine”, libro pubblicato per la prima volta nel 1982 e di recente ripreso da Hacca (144 pagine, 10,00 euro).

Le epistole si alternano alle pagine del diario tenuto dall’uomo e a citazioni letterarie che richiamano, per esempio, Guillaume Apollinaire, Alfred de Musset, il Marchese de Sade.

Con questo libro -scrive nella presentazione Andrea Di Consoli- l’autore raggiunse due importanti obiettivi: “da un lato superava l’invadenza della pornografia, sin d’allora di massa, restituendo, andando a ritroso, spessore culturale alla «pratica» libertina; dall’altro realizzava un inatteso e gustoso mescolamento di generi, linguaggi e punti di vista, dando vita a un antiromanzo”.

           


L’insulina è vita
17 Nov 2011 00:58 - DALL'ESTERO
Lo ricorda la Francia, che celebra i novant’anni da quando l’ormone venne isolato
Le ombre compongono la parola “vie”, cioè “vita”
Le ombre compongono la parola “vie”, cioè “vita”

L’insulina è vita, nella lingua locale, “vie”. È quanto annuncia, giocando con le ombre lasciate dalle tre persone rappresentate, il francobollo da 60 centesimi posto oggi in distribuzione anticipata dalla Francia, mentre la vendita generale è attesa per domani.

Una scelta per ricordare il novantesimo anniversario da quando è stato compreso appieno il ruolo di tale ormone; secreto dal pancreas, è necessario per il normale impiego degli zuccheri. Se la funzione della ghiandola annessa all’apparato digerente è stata scoperta nel 1889 da Oskar Minkowski, è agli inizi del XX secolo che ne è stata capita la valenza e solo nel 1921, grazie a Frederick Grant Banting e Charles Herbert Best che riuscirono ad isolare la sostanza, furono gettate le basi per un impiego terapeutico.

La sua insufficiente produzione da parte del corpo provoca il diabete e, in mancanza di un trattamento adeguato, il problema potrebbe essere fatale, nel giro di pochi mesi. Oggi ai malati viene somministrata una insulina sintetica attraverso iniezioni intravenose o sottocutanee.

           




Risparmio postale, mistero per il bollettino
16 Nov 2011 22:48 - EMISSIONI ITALIA
Comunicati oggi pomeriggio tutti i dati riferiti all’emissione del 18 novembre. Tranne il nome di chi ha scritto l’articolo di presentazione
Il francobollo uscito nel 1956
Il francobollo uscito nel 1956

Il ministero all’Economia e alle finanze ha perso due… monti, passando da Giulio Tremonti a Mario Monti (che oggi ha confermato di essersi tenuto per sé, ad interim, il dicastero). Ma l’emissione dedicata al risparmio postale arriverà comunque il 18 novembre, come previsto. Anche se non si sa chi ha scritto, o riscritto, il bollettino illustrativo.

Inserita nel percorso “Le istituzioni”, la serie arriva con una decisa tempestività a suggerire ai cittadini di affidare agli sportelli postali quello che riescono a mettere da parte. Sapendo che poi, tramite la Cassa depositi e prestiti, i flussi vengono investiti, tradizionalmente ma non più in modo esclusivo, per finanziare le opere pubbliche degli Enti locali. Nel passato il tema è stato ripreso ad esempio nel 25 lire del 31 dicembre 1956 nonché nel 25 e nel 50 usciti il 27 ottobre 1971.

Due le cartevalori autoadesive prossime al debutto; saranno in vendita a 60 e 75 centesimi. I fogli risultano da quarantacinque pezzi, ma cambia la tiratura: uno è stampato in due milioni e settecentomila unità, l’altro in quattro milioni e cinquantamila. La vignetta del primo raffigura un libretto di risparmio postale e due buoni postali fruttiferi delle versioni più antiche, il secondo richiama un libretto, due buoni ed una carta libretto postale attuali. Su entrambe le immagini ha lavorato Gaetano Ieluzzo.

Ancora una volta il punto di riferimento per l’annullo speciale è l’ufficio Roma Eur, perché i dentelli arriveranno durante “Romafil”. Si aggiunge, per... competenza, il Roma Cassa depositi e prestiti.

Aggiornamento del 15 febbraio 2012: il bollettino illustrativo è stato firmato dagli amministratori delegati di Cassa depositi e prestiti e Poste italiane, rispettivamente Giovanni Gorno Tempini e Massimo Sarmi.

I due esemplari che arriveranno dopodomani
I due esemplari che arriveranno dopodomani
Il nuovo Esecutivo - L'annuncio di oggi pomeriggio
Il 26 ottobre la “Giornata mondiale del risparmio”
La raccolta postale
           


Il mercuriale è sul web
16 Nov 2011 18:50 - LIBRI E CATALOGHI
Annunciato prima delle vacanze, è adesso disponibile il nuovo prodotto dell’Unificato. Offre la catalogazione di Italia Regno e Repubblica

Abbandonata la catalogazione attraverso il cd-rom, l’Unificato punta direttamente ad internet, lanciando “Unificatoweb”.

È un vero e proprio repertorio informatico che permette, oltre alle consultazioni classiche garantite da un qualsiasi mercuriale (descrizioni e prezzi compresi), le funzionalità permesse dall’elettronica. Quindi, le possibilità di svolgere ricerche tramite numerosi parametri anche combinati fra loro (ad esempio selezionando per soggetto, tipologia di stampa, filigrana, Presidenza di riferimento…), ingrandire le immagini, caricare la propria collezione, stampare ed esportare le pagine.

Annunciato prima delle vacanze e messo disposizione del pubblico ora, il prodotto si concentra sul Regno e sulla Repubblica, proponendo un abbonamento annuo, valido dal giorno in cui si aderisce, a 9,00 euro per fase storica o, insieme, a 13,50 euro.

Previsto un periodo gratuito a titolo dimostrativo di sette giorni, registrandosi nel sito ed “acquistando” il prodotto a costo nullo.

Come si presenta il database una volta che il sistema ha riconosciuto il visitatore
Come si presenta il database una volta che il sistema ha riconosciuto il visitatore
L’annuncio della novità
Il sito di riferimento
           




Patrimonio dell’umanità, confermato il progetto
16 Nov 2011 15:45 - SAN MARINO
Partirà nel 2012, quarantesimo anniversario della Convezione, per poi svilupparsi nel tempo

Alla fine, è stato varato. Si chiama “Progetto San Marino-Unesco” e, grazie a questo, l’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica dell’antica Repubblica si impegnerà in una collaborazione pluriennale, che viene definita “molto fruttuosa”, per valorizzare il Patrimonio dell’umanità attraverso la filatelia nazionale.

Per i dettagli è ancora presto, ma pare di capire che si comincerà in vista del 16 novembre 2012, quando l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura festeggerà il quarantesimo anniversario della Convenzione sulla protezione del Patrimonio mondiale, culturale e naturale dell’umanità.

Come prima emissione -anticipa a “Vaccari news” il direttore della stessa Aasfn, Marino Manuzzi- commemoreremo appunto il quarantesimo anniversario. Poi, in collegamento con l’Associazione beni italiani Patrimonio mondiale Unesco, predisporremo qualcosa sul Bel Paese, nel prosieguo cercheremo di fare congiunte con altri Paesi. Questo, perlomeno, “a grandi linee”.

Cosa vedranno i collezionisti? Il progetto -è la replica- “potrebbe essere articolato su un foglietto tutti gli anni contenente diversi francobolli”. La scelta dei singoli siti avverrà “con la collaborazione dell’Unesco e della nostra diplomazia”. “Avevo detto fin da subito che bisognava internazionalizzare il nostro prodotto, mi sembra che questa sia una buona modalità”.

Il funzionario Unesco delegato ad intrattenere i rapporti specifici su questo progetto Livio Garuccio e il direttore generale dell'Aasfn Marino Manuzzi
Il funzionario Unesco delegato ad intrattenere i rapporti specifici su questo progetto Livio Garuccio e il direttore generale dell'Aasfn Marino Manuzzi
L'ipotesi emersa due mesi fa
La Convenzione sulla protezione del Patrimonio mondiale, culturale e naturale dell'umanità
L'Associazione beni italiani Patrimonio mondiale Unesco
           


È Corrado Passera il ministro allo Sviluppo economico
16 Nov 2011 13:33 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Mario Monti ha rivelato la lista di coloro che costituiranno il nuovo Esecutivo. Oggi alle 17 il giuramento
Corrado Passera (foto: Intesa San Paolo)
Corrado Passera (foto: Intesa San Paolo)

È Corrado Passera, nato il 30 dicembre 1954, il nuovo ministro a Sviluppo economico, infrastrutture e trasporti. L’ha annunciato il presidente del Consiglio incaricato Mario Monti, che poco fa -dopo due ore di confronto con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano- ha annunciato di aver sciolto la riserva e di voler procedere alla formazione del Governo. Nel quale non figura alcun politico.

L’accorpamento di due aree finora separate, appunto sviluppo economico ed infrastrutture e trasporti, sotto la direzione di una sola persona, “corrisponde -ha detto il senatore a vita (che terrà per sé il dicastero ad Economia e finanze)- ad una logica che desidero sottolineare… è quella di mettere più al centro le iniziative coordinate per la crescita economica, per lo sviluppo”. Salvo operare per “la successiva designazione di viceministri”.

Corrado Passera, ora amministratore delegato di Intesa San Paolo, “ha una lunga storia manageriale che include esperienze nel mondo industriale, dei servizi e da ultimo nel settore bancario”, ha precisato Mario Monti. E conta su un importante trascorso specializzato, in qualità di ad presso Poste italiane tra il 1998 ed il 2002.

Ma non è l’unica persona, fra quelle scelte, che guarda con interesse al settore. Piero Giarda, per esempio, è filatelista -capita di vederlo alle principali manifestazioni collezionistiche- e figura nel gruppo dei ministri senza portafoglio (si occuperà dei rapporti con il Parlamento).

Senza contare Antonio Catricalà, ora al vertice dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, ma anche membro della Consulta per l’emissione delle cartevalori postali e la filatelia, dopo aver diretto la Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali. Verrà nominato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri e segretario dello stesso.

Il giuramento dei nuovi componenti governativi avverrà oggi alle ore 17; da domani si aprirà il confronto con Senato e Camera dei deputati.

Mario Monti mentre annuncia i nomi dei ministri (foto: Presidenza della Repubblica)
Mario Monti mentre annuncia i nomi dei ministri (foto: Presidenza della Repubblica)
Il nuovo incarico per palazzo Chigi
           




Dal classificatore agli… affreschi
16 Nov 2011 00:35 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Uscito il nuovo numero del semestrale “Vaccari magazine”, dedicato principalmente alla filatelia classica italiana e con una sorpresa pittorica
Protagoniste, filatelia e storia postale
Protagoniste, filatelia e storia postale

Non capita tutti i giorni di adocchiare la carta valore della passione trasformata in dipinto e volta ad abbellire una casa. È accaduto a Paolo Vaccari, che nel visitare un filatelista specializzato nel 40 centesimi celeste di Modena se lo è visto rappresentato in una sala. Scoprendo, poi, che un’altra area dell’abitazione forse verrà dedicata al taglio da 1,00 lira della stessa serie. “Un francobollo affrescato” è il titolo di uno degli articoli che caratterizzano il nuovo numero, il quarantaseiesimo, di “Vaccari magazine”, il semestrale di informazione filatelica e storico postale.

Tra le 112 pagine illustrate a colori si parla ad esempio della posta diretta dagli Stati preunitari al Ducato di Modena (il contributo è dovuto ad Emilio Simonazzi), dei trattamenti alle corrispondenze inoltrate attraverso la Svizzera durante e dopo la Seconda guerra d’indipendenza (Mario Cedolini e Massimo Moritsch), dell’uso dei francobolli pontifici nelle Romagne liberate (Massimo Manzoni), delle missive giunte in Toscana e viste dal loro lato “B” (Alberto Càroli).

Proseguono, inoltre, gli studi organizzati su più puntate riguardanti, per dire, i rapporti tra Lombardo-Veneto e Pontificio dal 1816 al 1866 (di Lorenzo Carra), quelli tra Modena e la Francia nell’arco 1818-1855 (Fabrizio Salami) o “Gli anni della «Democratica»” (Luigi Sirotti), mentre prende avvio un esame sui saggi e le prove di stampa inerenti le cartevalori toscane (Alberto Del Bianco).

Al ventaglio di collaboratori abituali si sono aggiunti Mario Seminara (che ha firmato “Sicilia 1859. Lettere dirette in Spagna”) e Fabio Sottoriva (“La posta dei detenuti nel Lombardo-Veneto. Un capitolo di storia postale poco conosciuto”).

“Anche questa volta -spiega lo stesso Paolo Vaccari in qualità di direttore responsabile- abbiamo dovuto rinviare qualche intervento per questioni di spazio, segno che di cose interessanti da scrivere ce ne sono tante. Ecco perché consigliamo a tutti coloro che desiderano cooperare di contattarci con anticipo”.

Un numero costa 20,00 euro, che diventano 35,00 con l’abbonamento annuale. Quest’ultimo dà diritto al dieci per cento di sconto su tutta la letteratura filatelica e, per chi non lo avesse ancora, a ricevere gratis l’indice analitico di quanto pubblicato dalla rivista nei primi vent’anni.

L'affresco del 40 centesimi di Modena che caratterizza la casa di un collezionista
L'affresco del 40 centesimi di Modena che caratterizza la casa di un collezionista
“Vaccari magazine” - i numeri del 2011 (acquista)
Gli arretrati disponibili e in promozione
L'indice analitico dei primi vent'anni
Il sommario completo (file pdf)
           


In cartolina il palazzo dei Congressi
15 Nov 2011 23:12 - EMISSIONI ITALIA
Domenica mattina l’intero dedicato alla manifestazione che chiuderà lo stesso giorno alle ore 14
Il francobollo uscito nel 2008
Il francobollo uscito nel 2008

La facciata del palazzo dei Congressi, peraltro già vista nel passato, ad esempio nel 60 centesimi del 7 marzo 2008 per “Italia 2009” e soprattutto in luogo del francobollo nei cinque interi usciti il 21 ottobre 2009 per la medesima iniziativa.

Ed ora ritorna, sia pure con una prospettiva leggermente diversa, nell’analoga impronta di affrancatura per la cartolina dedicata alla manifestazione filatelica nazionale. Che poi altro non è se non “Romafil”, come indicato nel lato inferiore sinistro. Dove la scritta esplicativa compare insieme al logo della Federazione fra le società filateliche italiane, che sta giocando un significativo ruolo nell’organizzare l’appuntamento.

Il nuovo intero, la cui immagine -dovuta a Luca Vangelli- è stata rivelata oggi pomeriggio, arriverà agli sportelli contro 0,60 euro domenica 20 novembre. Quando ormai il salone che vorrebbe pubblicizzare starà per chiudere. Con buona pace degli intenti promozionali, ammesso che una cartolina postale sia ancora in grado, nel 2011, di promuovere qualcosa.

Ad ogni buon conto, l’esemplare è stato tirato in centocinquantamila pezzi ed avrà l’annullo fdc al Roma Eur. Mentre al bollettino illustrativo ci ha pensato il delegato federale a manifestazioni e giurie Paolo Guglielminetti.

La cartolina che arriverà domenica
La cartolina che arriverà domenica
La manifestazione del prossimo fine settimana: il quadro d'insieme…
…gli appuntamenti ed i percorsi espositivi
Gli interi di due anni fa
           




Ma che fine ha fatto l’Agenzia?
15 Nov 2011 19:46 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Tra i faldoni che il nuovo ministro si troverà sul tavolo, quello riguardante il regolatore. E anche su questo aspetto, l’Ue preme per una conclusione

Tra i faldoni che attendono il nuovo ministro, quello riguardante l’Agenzia
Tra i faldoni che attendono il nuovo ministro, quello riguardante l’Agenzia

Mentre il dibattito politico ormai guarda al mandato di Mario Monti per realizzare il nuovo Esecutivo, si fanno i conti con quanto rimasto sul tavolo da attuare. Come l’Agenzia nazionale di regolamentazione del servizio postale, oggetto di un’interrogazione presentata da Mario Lovelli alla commissione trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera.

Il deputato del Pd ha ricordato che la Commissione Europea ha spedito una lettera al Governo italiano, pervenuta il 14 ottobre, nella quale si registra, fra l’altro, il mancato avvio dell’iter affinché tale entità sia istituita concretamente. Fra i suoi compiti, la verifica di come Poste italiane rispetti il contratto di programma sottoscritto con il dicastero.

Secondo l’amministratore delegato della società, Massimo Sarmi, la nuova struttura potrà servire pure a verificare l’affidabilità dei servizi su internet.

Per ora dell’Agenzia si conoscono soltanto i vertici. Prevede come direttore Mirella Ferlazzo, mentre nel collegio incaricato delle funzioni di programmazione, indirizzo, regolazione e controllo figurano Carlo Deodato, Giovanni Bruno e Francesco Soro. La nomina di Soro ha indotto il direttore generale per la regolamentazione del servizio postale, Mario Fiorentino, prima nominato in quel ruolo e in seguito accantonato, ad aprire un contenzioso davanti al Tar del Lazio e poi al Consiglio di stato.

Il lavoro di queste ore compiuto da Mario Monti
La nomina di Mirella Ferlazzo a direttrice dell’Agenzia
Collegio, la conferma dei componenti da parte delle commissioni parlamentari
           


Al via “Romafil”/3 La personale di Gian Battista Rotella
15 Nov 2011 17:31 - APPUNTAMENTI
La filatelia vista con occhi da non filatelista. Ventiquattro i dipinti dai riferimenti… dentellati
Una mostra nella… mostra
Una mostra nella… mostra

Se l’anno scorso “Romafil” ha ospitato anche i mosaici di Giuseppe Albergamo, questa volta tocca ai dipinti di Gian Battista Rotella. Pur con linguaggi differenti, entrambi partono dalla carta valore per esprimere un concetto artistico.

Il percorso, inserito nell’ambito del salone firmato tra il 18 ed il 20 novembre da Poste italiane, si intitola “L’arte della memoria” ed offre ventiquattro opere dell’artista catanzarese che strizzano l’occhio al mondo dei dentelli. Fra cui il recentissimo “W il Tricolore”, il quale richiama quattro emissioni targate 2011.

“Utilizzando i francobolli e tentando di raccontare delle storie, mi sono accorto che -involontariamente- raccontavo, anche, la storia di Poste italiane”, spiega Gian Battista Rotella a “Vaccari news”. Quindi ha scritto alla responsabile della filatelia di Poste Italiane, Marisa Giannini, chiedendo se ritenesse valido il suo lavoro per allestire una mostra. E la risposta è stata positiva.

Cosa si aspetta? “Mi aspetto che alla fine della manifestazione possa dire che il lavoro e i sacrifici non sono stati inutili”.

Quali francobolli predilige per dipingere? “Tutti. Europei, americani, antichi e moderni a seconda del pensiero che voglio veicolare”.

Filatelista? “No. Sono stato… aiutante filatelista. Lo era mio padre ed io -da bambino- lo aiutavo a selezionare o a staccare il francobollo dal frammento della busta”.

Fra le sue più recenti opere, questo olio su tela grande 80x100 centimetri che richiama cartevalori del 2011. Il dipinto si intitola “W il Tricolore”
Fra le sue più recenti opere, questo olio su tela grande 80x100 centimetri che richiama cartevalori del 2011. Il dipinto si intitola “W il Tricolore”
“Romafil”, i dettagli
Il programma e le mostre
L'approfondimento riguardante Gian Battista Rotella
           




Al via “Romafil”/2 Le iniziative
15 Nov 2011 11:16 - APPUNTAMENTI
Gli appuntamenti pubblici e sociali; le collezioni in mostra alla “tre giorni” dell’Eur
Il salone si svolgerà tra il 18 ed il 20 novembre
Il salone si svolgerà tra il 18 ed il 20 novembre

Non solo le emissioni e il convegno commerciale, ricordati nella news precedente. “Romafil”, in calendario dal 18 al 20 novembre, offre un fitto carnet di appuntamenti.

Venerdì è dedicato all’ufficialità, contando sulla cerimonia inaugurale, che troverà il suo svolgimento dalle ore 11 nella sala dei Mille, situata al primo piano. Nel contesto, il mensile “Il collezionista” consegnerà i premi per le migliori cartevalori dell’area italiana prodotte lungo il 2010. Ma anche i bambini saranno protagonisti, visto che la maggior parte dei cinquecento alunni attesi dalle scuole cittadine arriverà proprio questo giorno.

Sabato i riflettori si concentreranno sulla presentazione dei francobolli natalizi varati dal Bel Paese, cioè i due 60 centesimi caratterizzati per il dipinto “Madonna con Bambino e melagrana” e per le renne. Quanti vogliono saperne di più, alle 10 dovranno raggiungere la sala Garibaldi (si trova al piano terra), ambiente che ospiterà l’incontro.

Numerose, inoltre, le contestuali assemblee degli appassionati: sul palazzo dei Congressi convergeranno gli iscritti di Accademia italiana di filatelia e storia postale (la riunione dei membri è indetta per le 10 in sala Mazzini, ubicata al piano terra), Unione filatelisti interofili (11, sala Cavour, primo piano), Associazione italiana filatelia specializzata (12, Garibaldi), Centro italiano filatelia tematica (15, Garibaldi) e Unione stampa filatelica italiana (15, Cavour). Cui, alle 20.30, si addizionerà il palmarès.

La domenica, infine, verrà dedicata agli espositori, che ormai conosceranno il verdetto della giuria: dalle 10 alle 12 potranno incontrarsi con gli esperti per scoprire come migliorarsi.

Giusto, e le mostre? Chi apprezza l’emozione del concorso troverà una sessantina di titoli in gara per l’esposizione nazionale (sezioni campioni, competizione ed un quadro) e per quella di qualificazione (competizione ed un quadro); i lavori saranno inseriti nelle classi aerofilatelia, giovanile, storia postale moderna (1900-1945) e contemporanea (oltre il 1945), tematica, tradizionale moderna (1900-1945) e contemporanea (oltre il 1945). Voluta dalla Federazione fra le società filateliche italiane in collaborazione con l’Associazione filatelica numismatica italiana “Alberto Diena”, la gara vede in giuria Giancarlo Morolli (come presidente), Alviero Batistini, Valeriano Genovese, Franco Giannini, Costantino Gironi, Franco Napoli, Marco Occhipinti, Nicolino Parlapiano ed Aniello Veneri, con Luciano Calenda e Flavio Riccitelli attivi in qualità di aspiranti.

Nelle teche finiranno, inoltre, i percorsi ad invito “150 Anni dell’Unità d’Italia dalla Restaurazione alla Repubblica italiana” (voluto dall’Associazione italiana di storia postale; alcune collezioni saranno illustrate dagli autori durante la “tre giorni”), “Italia 150” e “Progetto Dante - La Divina commedia attraverso la filatelia tematica - Purgatorio” (entrambe firmate dal Cift), “Verso Londra” (ideata dall’Uicos). Senza dimenticare le riproduzioni della mostra “Quel magnifico biennio 1859-1861”, che Bruno Crevato-Selvaggi ha allestito in primavera a Montecitorio.

Anche quest'anno, tra i punti di attrattiva figurano incontri e mostre
Anche quest'anno, tra i punti di attrattiva figurano incontri e mostre
I dati generali su “Romafil”
La serie natalizia dell'Italia
La manifestazione “Quel magnifico biennio 1859-1861”
I filatelisti in gara (file pdf)
           


Al via “Romafil”/1 Le emissioni ed il convegno commerciale
15 Nov 2011 06:51 - APPUNTAMENTI
Tra il 18 e il 20 novembre torna il salone firmato Poste. Da Italia e Vaticano numerosi i francobolli attesi
L'annullo sammarinese per la patriota
L'annullo sammarinese per la patriota

Tre giorni davvero intensi quelli che attendono i visitatori di “Romafil”, il salone del francobollo organizzato da Poste italiane presso il palazzo dei Congressi, in piazza Kennedy 1, quindi all’Eur. Ad ingresso gratuito, potrà essere raggiunto tra il 18 e il 20 novembre nella fascia oraria 9.30-18.30, sapendo che domenica chiuderà definitivamente alle 14.

Intenso già per i francobolli che terrà a battesimo: venerdì 18 il Bel Paese varerà tre emissioni, riguardanti la “Giornata della filatelia” (un taglio da 60 centesimi), il risparmio postale (60 e 75) e il palazzo della Zecca dell’Italia unita (60); sabato si aggiungeranno la Fratelli Carli (60) e il Natale (altri due da 60); domenica sarà il turno dell’intero per la manifestazione filatelica nazionale (60). Sempre per il 18 si è prenotato il Vaticano, pronto con i tributi per i viaggi che il papa ha compiuto l’anno scorso (0,60, 0,75, 1,40, 1,60 e 2,00 euro), il Natale (0,60, 0,75 e libretto con quattro esemplari del taglio più alto), i musicisti (0,75, 1,60).

Alla manifestazione saranno presenti pure San Marino e Smom, la prima in particolare con un annullo dedicato alla patriota romana Giuditta Tavani Arquati.

Oltre una trentina gli operatori professionali che hanno aderito al convegno commerciale (Vaccari srl si posizionerà allo stand A2-A3-B5); qui sarà possibile acquistare francobolli, buste, libri e cataloghi. Tra le opere al debutto, “Dai moti carbonari a Ciro Menotti 1820-1831” (Vaccari srl), “Buon Natale! Il libro-album per la raccolta dei francobolli italiani sul Natale 1970-2010” (in coedizione con Poste italiane), “Progetto Dante - La Divina commedia attraverso la filatelia tematica - Purgatorio” (ancora Poste) e il nuovo numero di “Storie di posta” (Unificato).

Alcuni sodalizi, inoltre, avranno un loro punto di incontro; sono: Associazione filatelica numismatica “Alberto Diena”, Associazione filatelisti italiani professionisti, Associazione italiana di storia postale, Associazione nazionale collezionisti annullamenti italiani, Centro italiano filatelia tematica, Federazione fra le società filateliche italiane, Unione filatelisti interofili ed Unione italiana collezionisti olimpici e sportivi.

Fine settimana con il salone del francobollo
Fine settimana con il salone del francobollo
Tra le emissioni annunciate: quella italiana per la “Giornata della filatelia”…
…e la vaticana riguardante i musicisti
Convegno commerciale, la partecipazione di Vaccari srl
           




“Toto ministri”, tante le ipotesi
14 Nov 2011 23:54 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Ma dal Quirinale si invita a non formulare congetture prive di fondamento
Ore di attesa per palazzo Chigi
Ore di attesa per palazzo Chigi

Mentre l’incarico come viceministro allo Sviluppo economico del sottosegretario Catia Polidori è durato lo spazio di pochi giorni (la pubblicazione in “Gazzetta ufficiale” è del 7 novembre, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha rinunciato il 12), il consueto “toto ministri” ha preso quota parallelamente all’incarico affidato a Mario Monti.

E fra i nomi indicati -nonostante il richiamo che giunge dal Quirinale a non fare ipotesi prive di fondamento- per occupare il dicastero di via Vittorio Veneto figurano quelli di Enrico Giovannini, Pietro Gnudi, Enrico Letta, Anna Maria Tarantola e Carlo Secchi (per ora il più papabile).

È “nell’interesse generale del Paese -ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano- sforzarsi di formare un governo che possa ottenere il più largo appoggio in Parlamento su scelte urgenti di consolidamento della nostra situazione finanziaria e di miglioramento delle prospettive di crescita economica e di equità sociale”. Vista la particolare situazione, il compito affidato all’ex commissario Ue deve essere “aperto al sostegno e alla collaborazione da parte sia dello schieramento uscito vincente dalle elezioni del 2008 sia delle forze collocatesi all’opposizione”.

Intanto, le consultazioni proseguono…

           


Ufficio mobile pure a Monterosso
14 Nov 2011 21:56 - NOTIZIE DALL'ITALIA
La Liguria postale tira le somme dopo i disastri che hanno colpito le Cinque Terre e Genova. Solo Vernazza ancora scoperta

“Faremo ogni sforzo possibile per garantire un rapido ritorno alla normalità dei servizi e per presidiare con uffici postali mobili o altre strutture temporanee le località che ne sono ancora prive”. Lo ha dichiarato oggi il responsabile dell’area territoriale Nord Ovest di Poste italiane Pietro Raeli, al termine della prima delle due giornate dedicate alla visita degli uffici liguri danneggiati dalle recenti alluvioni.

In un incontro con dirigenti e funzionari locali sono stati valutati i danni e lo stato di avanzamento del piano per ristabilire l’operatività. Perché l’esondazione dei torrenti e le frane hanno danneggiato gravemente strutture e attrezzature di cinque sedi a Genova e di tre alla Spezia. Ora restano chiusi soltanto gli sportelli di Vernazza, mentre altri due paesi sono stati coperti con gli speciali furgoni: a Borghetto Vara il supporto è attivo dal 10 novembre, mentre a Monterosso è stato consegnato oggi e diverrà operativo appena collegato alle diverse reti.

“In questo momento -ha concluso Pietro Raeli- è importante che enti e istituzioni, che da sempre costituiscono un solido punto di riferimento anche per le comunità più isolate, facciano percepire la loro vicinanza alle popolazioni colpite. Poste italiane assicura il suo impegno per rinnovare il patto di fiducia che la lega a milioni di famiglie”.

L'ufficio mobile giunto oggi a Monterosso. Da sinistra, il senatore Luigi Grillo, il responsabile dell'area territoriale Nord Ovest di Poste italiane Pietro Raeli, il direttore della filiale spezzina Maurizio Cianciarelli, il sindaco Angelo Maria Betta, la responsabile della gestione operativa della filiale Ida Papa
L'ufficio mobile giunto oggi a Monterosso. Da sinistra, il senatore Luigi Grillo, il responsabile dell'area territoriale Nord Ovest di Poste italiane Pietro Raeli, il direttore della filiale spezzina Maurizio Cianciarelli, il sindaco Angelo Maria Betta, la responsabile della gestione operativa della filiale Ida Papa
Genova, i cinque uffici coinvolti
Tra La Spezia e Massa Carrara - Il precedente aggiornamento
           




La “Giornata della filatelia” è per il Cift
14 Nov 2011 19:30 - EMISSIONI ITALIA
Il 60 centesimi in uscita il 18 novembre cita Dante Alighieri e il progetto triennale che i tematici gli hanno rivolto
Il 60 centesimi… dantesco
Il 60 centesimi… dantesco

È dedicato al progetto che il Centro italiano filatelia tematica ha incentrato su Dante Alighieri il francobollo pronto ad uscire il 18 novembre per la “Giornata della filatelia”. Autoadesivo e dal costo di 60 centesimi, è prodotto in due milioni ed ottocentomila pezzi raccolti in fogli da ventotto.

La vignetta richiama il 500 lire del 21 ottobre 1965, raffigurante un particolare del busto in bronzo per il poeta, esposto al Museo archeologico nazionale di Napoli. Sullo sfondo, come in un collage, si trovano due annulli correlati, in uso il 30 novembre 2007 e il 23 ottobre 2009, nonché una busta con due tagli del 25 centesimi “Proclamazione dell’Impero” uscito il 28 ottobre 1938. L’assemblaggio è dovuto a Gaetano Ieluzzo.

Al bollettino illustrativo hanno lavorato il vicedelegato federale a manifestazioni e giurie (ma anche consigliere del Cift) Marco Occhipinti ed il presidente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali Angelo di Stasi. L’annullo fdc ha come riferimento il Roma Eur, in quanto il dentello sarà valorizzato durante “Romafil”.

Lanciata nel 2010, l’iniziativa collezionistica illustra con materiale postale la “Divina commedia”. L’anno scorso, l’Inferno ha originato trentaquattro collezioni da dodici fogli l’una, quanti sono i canti; messe una dietro l’altra, approfondiscono la discesa del poeta tra i gironi dei dannati. Durante l’ormai imminente salone della capitale debutteranno i trentatré, analoghi, lavori inerenti il Purgatorio. Per il Paradiso, occorrerà attendere la fine del 2012. Le prime due tappe sono state riprese in altrettante pubblicazioni (la seconda arriverà nel fine settimana), edite da Poste italiane.

“Per noi -commenta il presidente del Centro, Luciano Calenda- è una grande onore; permette di valorizzare ancora di più una iniziativa che sta dando grandi soddisfazioni. Siamo a metà dell’opera, ma abbiamo già ricevuto diversi incoraggiamenti, a cominciare dal riconoscimento giunto dalla segreteria della Presidenza della Repubblica e dalle numerose richieste per esporre” in svariate località, italiane ed estere.

Questi i collezionisti ora coinvolti: Maurizio Amato, Alviero Batistini, Sergio Berti, Giovanni Bertolini, Maurizio Bulegato, Sergio Cabras, Gianantonio Calani, Vincenzo De Luca, Francesco De Simone, Alessandro Fabbri, Franco Fanci, Giuseppe Galasso, Augusto Gatto, Claudio Grande, Paolo Guglielminetti, Claudia Massucco, Gian Franco Mazzucco, Paolo Morandotti, Giancarlo Morolli, Marco Occhipinti, Estanislao Pan de Alfaro, Renato Pergola, Salvatore Picconi, Fabio Pillonca, Pasquale Polo, Guido Poloniato, Annibale Rota, Giuseppe Salvatore, Umberto Savoia, Giorgio Sini, Francesco Stefanelli, William Susi, Patrizia Zennaro.

Tra le mostre ospitate a “Romafil”, quella, allestita per la prima volta, dei trentatré canti riguardanti il Purgatorio
Tra le mostre ospitate a “Romafil”, quella, allestita per la prima volta, dei trentatré canti riguardanti il Purgatorio
L'Inferno: il libro edito l'anno scorso da Poste italiane
Il progetto nel suo complesso
“Giornata della filatelia” - L'emissione del 2010
           


Con Liszt e Mahler torna la musica
14 Nov 2011 15:51 - VATICANO
I due artisti centroeuropei ricordati in una delle emissioni attese per il 18 novembre. E non manca il cd…
La copertina del cd che accompagna la serie
La copertina del cd che accompagna la serie

Non c’è il due senza il tre: dopo le serie uscite il 24 ottobre 2009 e il 20 settembre 2010, l’Ufficio filatelico e numismatico vaticano associa al nuovo tributo dedicato ai musicisti, atteso per il 18 novembre, un ulteriore cd. Come i precedenti, propone una selezione di opere, in questo caso di Franz Liszt e Gustav Mahler.

Il primo artista nasce in Ungheria nel 1811, due secoli fa, e per questo verrà citato nel francobollo da 75 centesimi. Sin da bambino mostra delle enormi potenzialità: istruito dal padre, si trasferisce a Vienna dove segue le lezioni di composizione con Antonio Salieri e di pianoforte. Successivamente si sposta a Parigi per migliorarsi, ma non viene ammesso al Conservatorio dall’allora direttore Luigi Cherubini. Già nel 1825 suona a Londra al cospetto di re Giorgio IV; viaggia molto in tutta l’Europa e negli anni Quaranta è al culmine della carriera, acclamato ovunque. La morte della figlia nel 1862 è un avvenimento che gli cambia l’esistenza; decide di dedicarsi alla vita religiosa e riceve gli ordini minori diventando abate. Da questo momento, il suo interesse è sempre più indirizzato verso il repertorio sacro. Scompare nel 1886.

Gustav Mahler, cui è destinata la carta valore da 1,60 euro, nasce nel 1860 in quella che è oggi la Repubblica Ceca e viene a mancare nel 1911. Anch’egli avviato molto presto dal genitore allo studio della musica, quindicenne entra al Conservatorio di Vienna, dove riscuote subito degli ottimi consensi. Si specializza nella direzione d’orchestra ed ottiene un grande successo sia tra il pubblico sia tra la critica; al contrario, inizialmente i suoi lavori non vengono apprezzati come dovrebbero. Nel 1897 riceve il prestigioso incarico di direttore presso il teatro dell’Opera di Vienna, ruolo che copre per un decennio rinnovando la qualità artistica e il repertorio. Parte delle sue non numerosissime composizioni è andata distrutta.

A realizzare le cartevalori si è prestato Marco Ventura, cui si deve, fra l’altro, la serie per i letterati emessa il 15 novembre 2010. “Il mio preferito -confessa a «Vaccari news»- è l’esemplare per Mahler, in profilo trovo che sia molto elegante, e si sposa bene con lo spartito alle sue spalle”.

I francobolli, tirati in un massimo di duecentomila copie, sono in fogli da dieci; la confezione che comprende il cd offre anche i due dentelli e sarà venduta a 9,90 euro.

I due francobolli disegnati da Marco Ventura
I due francobolli disegnati da Marco Ventura
Le altre serie annunciate per il 18 novembre riguardano il Natale…
…ed i viaggi del pontefice compiuti l'anno scorso
Letterati, l'emissione 2010
           




Bolzano riscopre la Posta
14 Nov 2011 10:16 - APPUNTAMENTI
Apre oggi e sarà visitabile sino al 31 ottobre 2012 il percorso ospitato a palazzo Mercantile
La mostra è ospitata a Bolzano
La mostra è ospitata a Bolzano

Una mostra… ragionevole (nel senso di dimensioni limitate), che inserisce i francobolli nel contesto del servizio per il quale sono nati e che dura un anno. Apre questo pomeriggio alle ore 18 e potrà essere visitata fino al 31 ottobre 2012 “La vecchia Posta a Bolzano”, esposizione accolta a palazzo Mercantile, in via Argentieri 6 del capoluogo sudtirolese.

“Prende in esame -precisa il presidente della Camera di commercio cittadina, Michl Ebner- l’avvio sul territorio altoatesino del sistema postale”, analizzando le tipologie di trasporto e i percorsi che collegavano Bolzano ai principali centri europei. Attraverso oggetti (fra i quali spiccano i dipinti, la selezione acustica dei segnali diffusi tramite corno, un calesse e le aquile asburgiche in ferro battuto), lettere ed altri documenti, la rassegna spiega gli avvicendamenti politici della zona, evidenziando il contributo assicurato dalla prestazione allo sviluppo dell’economia e della società. Facilitando lo scambio di informazioni e lo spostamento di persone e merci.

Ritorna così la storia dei Tasso, l’attiva famiglia originaria della val Brembana che avviò il supporto su vasta scala, lavorando per la Repubblica di Venezia, i papi a Roma, i monarchi a Bruxelles e in Spagna. Sull’asse Innsbruck-Verona via Brennero si distinsero, nello specifico, i conti Thurn Valsassina e Taxis.

“Vuol far conoscere -aggiunge per i curatori Thomas Mathà- una parte della comunicazione di allora, com’è nata, come funzionava, cosa ne possiamo trarre per capire la storia economica della nostra città”. Quindi, traffici, sviluppo urbano e posta, che si muovono di pari passo. Avendo presente il ruolo di Bolzano come punto di incontro fra culture ed interessi finanziari differenti. “Abbiano cercato di farlo vedere con diversi materiali, e il plus valore è l’aggancio alla realtà locale”, questo concretizzato soprattutto con la sezione di storia postale, costituita da corrispondenza epistolare che, partendo dalla nazionalizzazione del servizio introdotta nel 1770, arriva alla fine del XIX secolo. E mentre le missive viaggiano, al governo si alternano gli Asburgo, l’occupazione bavarese, quella napoleonica, il Regno d’Italia e poi ancora Vienna.

La visita, possibile tutti i giorni tranne la domenica dalle 10 alle 12.30, prevede un biglietto d’ingresso pari a 4,00 euro (ridotto, 2,00), che dà diritto a vedere anche il Museo ospite. Disponibile una guida, dallo stesso titolo dell’allestimento, di 80 pagine “A4” illustrata a colori (8,00 euro).

Aggiornamento del 27 ottobre 2012: la mostra di palazzo Mercantile chiuderà il 30 settembre 2013.

Prevede un percorso di oggetti riguardanti il servizio postale ed una selezione di documenti viaggiati che potrà essere raggiunto sino al 31 ottobre dell'anno prossimo
Prevede un percorso di oggetti riguardanti il servizio postale ed una selezione di documenti viaggiati che potrà essere raggiunto sino al 31 ottobre dell'anno prossimo
Il Museo mercantile di Bolzano
           


Drago speciale quello del Liechtenstein
14 Nov 2011 00:36 - DALL'ESTERO
Oggi anche l’emissione che celebra il nuovo anno lunare. Particolare la tecnica di stampa, che richiama la tradizione cinese

Il Natale, d’accordo, ma il Liechtenstein guarda già avanti. Promovendo quello che sarà l’“Anno del drago”, in programma dal 23 gennaio 2012 al 9 febbraio 2013. Entrambe le emissioni fanno parte del gruppo in uscita oggi, tuttavia a farsi notare è quella che strizza l’occhio al pubblico asiatico. Non solo poiché per il Principato rappresenta una sostanziale novità, ma soprattutto per gli aspetti produttivi.

Il francobollo da 1,90 franchi, infatti, è stato realizzato su carta tagliata con una tecnica laser, così da richiamare la tradizione dell’Oriente e valorizzare la figura della mitica bestia. Per renderlo più maneggevole è stato dotato di supporto autoadesivo.

Ideato da Stefan Erne, è di colore rosso (secondo i parametri cinesi, la tinta della buona sorte), raccolto in blocchi di quattro pezzi. Sui bordi, in foglia d’oro stampata a caldo, compaiono l’intero zodiaco e i quattro caratteri che vogliono augurare fortuna, ricchezza, felicità e lunga vita.

Anche nel passato Vaduz si è fatta notare per le cartevalori dalle particolari forature, nel caso specifico in grado di richiamare santini (0,85, 1,00 e 1,80 franchi del 22 novembre 2004) e biglietti augurali d’antan (0,85, 1,00 e 1,30 del 4 giugno 2007).

Il francobollo trattato per mettere in risalto il drago
Il francobollo trattato per mettere in risalto il drago
I “buchi” del Liechtenstein: la serie del 2004…
…e quella del 2007
           


Ciro Menotti - Ristampato il saggio di Ohnmeiss
13 Nov 2011 07:03 - LIBRI E CATALOGHI
Realizzato nel 1991 ed esaurito, debutterà a “Romafil”. Spiega il periodo storico e la figura del patriota, utilizzando anche i documenti postali
Dopo vent'anni, ristampato lo studio di Edoardo Ohnmeiss
Dopo vent'anni, ristampato lo studio di Edoardo Ohnmeiss

“A tutti coloro per i quali il vivere liberi e il progredire sono e sempre saranno le ragioni della loro esistenza”. La dedica, che apre le 144 pagine con 135 illustrazioni in bianco e nero, preannuncia il taglio del libro “Dai moti carbonari a Ciro Menotti 1820-1831”, dovuto a Eduard Paul Ohnmeiss.

Proposto da Vaccari srl nel 1991 e nel frattempo esaurito, è stato ristampato adesso (debutterà fra pochissimi giorni, a “Romafil”) dallo stesso editore, che l’ha messo in vendita a 25,00 euro.

Dieci i capitoli, in grado di affrontare il periodo secondo la scansione cronologica. Cominciando dalla fase successiva ai “cento giorni” napoleonici, esaminando la situazione nei diversi Stati presenti in Italia, quando “si ritornava all’antico, al modo di vivere prerivoluzionario, con le sue vetuste leggi che soventemente erano assurde”. E registrando le reazioni, ossia i moti che da Napoli e Palermo -grazie anche alle nuove reti stradali e alle moderne metodologie nelle comunicazioni introdotte dai francesi- si propagarono alle città settentrionali. Lo studio arriva all’uccisione, avvenuta il 26 maggio 1831, del patriota modenese, cui è dedicata, fra l’altro, una serie di materiali fuori testo.

La chiave, naturalmente, è storica e postale, basandosi -precisa l’autore- “su documenti originali dell’epoca, spediti o diffusi mediante il servizio postale o trasportati tramite i messaggeri di staffetta a cavallo”. Col vantaggio, quindi, di non avere a che fare con notizie passate di voce in voce, quindi soggette all’interpretazione personale o contingente.

Tra documenti storici e postali: la sentenza di morte riguardante Ciro Menotti e due spedizioni degli anni Cinquanta dell'Ottocento
Tra documenti storici e postali: la sentenza di morte riguardante Ciro Menotti e due spedizioni degli anni Cinquanta dell'Ottocento
“Dai moti carbonari a Ciro Menotti 1820-1831” (acquista)
La scheda con l'indice
La disponibilità a “Romafil”
           


Olivetti e Sipi: ecco come individuarle
12 Nov 2011 23:37 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Quasi identiche ad un primo sguardo, possono essere distinte esaminando i particolari. Nessun problema nell’identificare le nuove macchine Pb

Olivetti Tecnost, Sipi ed ora Pitney Bowes. Si allunga il… catalogo delle macchine da sportello in dotazione a Poste italiane. Mentre per l’ultimo dispositivo un’occhiata all’impronta è sufficiente ad individuarla (news precedente), le restanti due appaiono molto simili fra loro. Molto simili ma non identiche.

Le prime forniture Olivetti risalgono all’ottobre 2001, quindi ancora in periodo lira. Le Sipi (in alcuni uffici soprannominate… “friggitrici”) si sono aggiunte con il marzo 2008 e rappresentano una versione decisamente più essenziale, e quindi economica, delle precedenti.

“È stato assodato -spiega a «Vaccari news» uno dei massimi specialisti di «tp label», Milvio Bencini- che la marca della stampante non è più determinabile, come poteva essere all’inizio del periodo Sipi, in base alle caratteristiche fisiche dell’etichetta: spigoli più o meno arrotondati, presenza o meno dei taglietti sui bordi, etichetta mini. Questo perché su entrambi i dispositivi può essere montato qualsiasi tipo di etichetta”.

“L’unico sistema attendibile -prosegue l’esperto- è concentrarsi sulla posizione delle cifre dell’affrancatura. Nelle Olivetti, il centesimo è allineato alla sottostante barra; con le Sipi, è il decimo ad essere in fila con la stessa barra. Qualora i rettangoli verticali fossero assenti (nel caso dei pacchi o per una stampa difettosa), può aiutare la distanza che intercorre tra il codice identificativo ed il trattino successivo: nelle Olivetti, tale spazio risulta minore. Anche il punto in cui si trova il codice di avviamento postale di destinazione (presente solo negli invii registrati) può essere utile in mancanza degli altri indicatori”.

Olivetti (sopra) e Sipi: le due impronte -la prima, come spesso accade, incompleta- a confronto
Olivetti (sopra) e Sipi: le due impronte -la prima, come spesso accade, incompleta- a confronto
Le nuove macchine della Pitney Bowes
I tagli delle etichette
           


Macchine Pitney Bowes, l’impiego si diffonde
12 Nov 2011 18:41 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Diversi i casi individuati, ma resta il problema di fondo: c’è qualcosa da affinare per migliorarne l’impiego. Le principali differenze rispetto ad Olivetti e Sipi
La Pb stampa a getto d'inchiostro
La Pb stampa a getto d'inchiostro

Il caso, problematico, di Abbiategrasso (Milano) è stato segnalato da “Vaccari news” il 2 novembre. Nel frattempo, ulteriori uffici postali hanno avuto a che fare con le nuove macchine da sportello Pitney Bowes appuntando, spesso, inconvenienti. Il Bolzano Centro, ad esempio, l’ha subito messa da parte, ma anche il Posteimpresa di Mantova sta attendendo l’intervento del tecnico. Al Brescia Centro è operativa, tuttavia qualche volta si blocca ed occorre annullare la procedura o addirittura riavviare il meccanismo. Alcuni operatori ipotizzano conflittualità a carattere informatico, altri indicano l’inconveniente nel dispositivo che fa scorrere la busta.

Quest’ultima funzionalità dovrebbe rappresentare la principale miglioria rispetto a quanto offrono le precedenti versioni, targate Olivetti Tecnost e Sipi. Con la Pitney Bowes è possibile affrancare direttamente i plichi di basso spessore (cioè i più comuni), evitando di ricorrere alla stampa su etichetta autoadesiva da applicare poi all’involucro. Tale alternativa, naturalmente, è ancora in uso per gli oggetti ingombranti.

Anche il collegamento, non più seriale ma tramite porta usb, dovrebbe velocizzare le procedure, nel caso specifico la comunicazione dei dati. Ancora, il sistema di stampa della Pb impiega, invece della pellicola, il getto d’inchiostro.

L’impronta che finisce sulla spedizione appare leggermente diversa rispetto alle consolidate “tp label”. A sinistra sono presenti la tipologia di invio, il numero identificativo dello stesso (e il codice postale di destinazione nel caso la missiva sia registrata), l’indicazione dell’ufficio di partenza preceduto dal frazionario (se troppo lunga, la stringa scivola alla riga successiva) e il codice che individua la macchina. Al centro figurano le barrette verticali; come nel passato, il numero e la posizione specificano se, per dire, si tratta di ordinaria o raccomandata. Nel blocco di destra, oltre alla data, figura l’importo pagato, sempre indicato -altra novità- in centinaia di euro, cui si aggiungono i due decimali (la “e” della parola che indica la moneta è maiuscola, anche se per le indicazioni ufficiali emanate dall’Ue non lo dovrebbe essere). Sotto alla tariffa, ecco il codice bidimensionale (cioè il rettangolo punteggiato), un po’ più lungo ma molto meno alto (24x8 millimetri in luogo di 22x22).

Sulla ricevuta, nel caso sia prevista dal servizio richiesto, figurano frazionario, causale, peso in grammi, eventuali servizi aggiuntivi, numero sezione ed operazione, data ed ora, tariffa ed importo affrancato.

L’arrivo delle Pb negli uffici e le prime prove risalgono al 21 ottobre circa; l’uso effettivo più antico finora noto è di tre giorni successivo, individuato a Boscoreale (Napoli) e a Carugate (Milano).

Come si presenta la macchina e il quadro dei comandi
Come si presenta la macchina e il quadro dei comandi
Il caso di Abbiategrasso e le relative impronte
Il significato delle barrette verticali
           


La Grande guerra vista dai documenti
12 Nov 2011 07:40 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Un libro e la mostra (ancora aperta fino al giorno 20) nei quali il sistema postale rappresenta un importante strumento per conoscere e capire
Federico Sancimino
Federico Sancimino

Professione finanziere. Ma quasi detective, almeno nel tempo libero. Tanto che il suo interesse nel rintracciare i combattenti del Primo conflitto mondiale ha generato il libro “Guida alle ricerche dei soldati italiani nella Grande guerra”, edito da Stampa e storia lgd (160 pagine, illustrato a colori e in bianco e nero, 15,00 euro). Senza dimenticare la mostra intitolata “La Grande guerra sulla carta”, ospitata fino al 20 novembre presso la biblioteca di Fogliano Redipuglia (Gorizia).

È Federico Sancimino, nato nel 1978 a Pisa. Dopo il diploma, ha prestato il servizio militare nella Guardia di finanza, rimanendovi. In servizio a Trieste dal 1999, nel 2004 è stato trasferito nel Goriziano.

Perché tale passione? “L’interesse per la storia -risponde in questa intervista a «Vaccari news»- è cresciuto vivendo nel ricco contesto culturale pisano, ma la svolta verso la Grande guerra è stata indotta dal trasferimento nel territorio isontino. Così ho approfondito le vicende dei luoghi dove mi trovo e cerco di rispondere alla curiosità che, fin da piccolo, ha suscitato in me la foto del mio bisnonno in grigioverde, unico ricordo tangibile che mi lega a lui. Dopo averne ricostruito il calvario bellico, suo e dei suoi fratelli, sentivo la necessità di condividere le informazioni raccolte. Recependo il suggerimento del forum ideato dall’Associazione storica cimeetrincee, sodalizio cui, giocoforza, mi ero avvicinato per la competenza in materia”.

Ecco quindi l’iniziativa editoriale e poi la mostra… “Con esse ho cercato la duplice, ma parallela, finalità di presentare il soldato italiano attraverso le scritture di trincea, i documenti, i diplomi e le medaglie, e allo stesso tempo di dare forma alle ricerche che la guida consiglia, proponendo la documentazione originale dell’epoca”.

È collezionista? “A livello storico e nell’accezione più comune non direi, anche se gli atti proposti nell’allestimento possono essere visti, alla fine, come una collezione trasversale, destinata a visualizzare i risultati della ricerca. Non faccio follie per i documenti, non avendo come fine il mero possesso. Casomai, rivolgo la mia attenzione alle informazioni non scritte che un incartamento militare ci può fornire, consentendo un’interpretazione più ampia, mirata al contesto sociale e geografico del soldato”.

Volume ed esposizione richiamano la corrispondenza; nel suo approccio, come si inserisce il servizio postale? “La ricerca dei soldati segue un suo percorso storico, che va dalla mobilitazione fino al dopoguerra. Una parte cui rivolgo molta attenzione, per la ricchezza e l’originalità dei contenuti, è la comunicazione da e per il fronte. Comunicazione che naturalmente si appoggiava sul servizio postale sia militare che civile, e soprattutto aveva molteplici mittenti e destinatari. Oltre i soldati stessi e le autorità militari, ricordo i sindaci e la componente religiosa (parroci e persino vescovi): fungevano da intercessori tra una comunità per lo più rurale e la burocrazia in grigioverde. Oggi è sempre più raro poter leggere le memorie personali dei soldati, quindi anche la mia pubblicazione vuol risvegliare la memoria storica delle famiglie, che magari ancora conservano quel materiale. Così come cerco di indirizzare le ricerche negli archivi storici comunali o religiosi: offrono un ricco patrimonio documentario che ruota intorno alla comunità di provenienza del soldato, e nei quali si può celare corrispondenza dell’epoca”.

Diciamo pure che i documenti ufficiali siano veritieri. Ma possiamo attenderci lo stesso grado di attendibilità anche dalle lettere? “Le lettere nascevano dall’esigenza di mantenere un contatto diretto tra il soldato e la famiglia, cercare di vivere ancora gli affetti dei propri cari attraverso un foglio di carta. Oltre alla censura militare che vietava espressamente certi contenuti, il soldato cercò di tranquillizzare i familiari celando talvolta la reale situazione di pericolo. Inoltre, bisogna ricordare che molti soldati erano analfabeti e quindi dovevano farsi scrivere le lettere da altri; così si rivolgevano al cappellano o al sottotenente. Non potendo esprimere liberamente i propri pensieri, anche di natura sentimentale, finivano per attuare una preventiva autocensura. Tale situazione si alleggeriva quando le missive venivano dettate ad un commilitone, con il quale si condivideva la trincea giorno e notte, e quindi anche le notizie personali. Possiamo affermare che una singola lettera non ci può dare la misura della veridicità dei contenuti, cosa che un epistolario più completo riesce a fare”.

Lei sta trascrivendo un epistolario di guerra; in che misura le missive permettono di condividere la memoria e la verità storica? “L’importanza per la memoria e la verità storica delle famiglie e delle comunità emerge con tutta la sua forza dal contenuto delle lettere. Affiora l’aspetto sentimentale e sociale che ruota attorno al soldato; dettato dalle proprie aspettative e dagli eventi. All’inizio pensa ad una guerra veloce, ci sono forze fresche, la costante religiosità, i richiami al paese natìo, i soprannomi dei commilitoni, l’esigenza di beni primari per combattere il freddo, l’amore per la figlia di pochi mesi, la tutela degli interessi di famiglia come l’acquisto di una nuova casa discusso a distanza con la moglie. Poi, la guerra di posizione fa venire meno tali certezze, si fa avanti la debolezza, comincia a vacillare la fede in Dio, si criticano la falsa propaganda dei giornali e le parole ottimistiche del sindaco. Tutte queste considerazioni, scritte in modo sgrammaticato ma diretto, sono il reale volto della guerra vissuta dai nostri nonni, che meritano il ricordo dei loro nipoti per il sacrificio che hanno compiuto”.

Una teca dell'allestimento e uno dei telegrammi proposti, riguardante la richiesta di informazioni su un prigioniero (archivio Federico Sancimino)
Una teca dell'allestimento e uno dei telegrammi proposti, riguardante la richiesta di informazioni su un prigioniero (archivio Federico Sancimino)
La mostra a Fogliano Redipuglia: i dettagli
L'Associazione storica cimeetrincee
           



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