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dir. resp. Fabio Bonacina
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Torna l’attenzione sulle Poste lombardo-venete
24 Dic 2011 01:37 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Dall’Accademia di filatelia e storia postale un gruppo di studio aperto anche agli interessati esterni
Lorenzo Carra
Lorenzo Carra

Continua ad affascinare il servizio d’antan. Tanto che, all’interno dell’Accademia italiana di filatelia e storia postale, sta percorrendo i primi passi un gruppo di studio dedicato alle Poste lombardo-venete.

“Vaccari news” ha voluto saperne di più, intervistando il vicepresidente della stessa Accademia, Lorenzo Carra, che non a caso risulta fra i prestatori della mostra “La vecchia Posta a Bolzano”. “Il gruppo -risponde il collezionista- intende sviluppare studi e ricerche. Mentre la filatelia classica in questi territori ha una gloriosa tradizione, la storia postale sconta un deficit di contributi critici: del Lombardo-Veneto sono stati approfonditi francobolli e timbri, arrivando a realizzare collezioni anche prestigiose, ma una vera storia postale basata sui documenti resta da scrivere”.

“Il nostro scopo è smuovere le acque, stimolando appassionati, ricercatori locali, operatori dei beni culturali, storici, e perché no?, anche operatori commerciali, nel prestare attenzione a tutti gli elementi della comunicazione scritta”.

“Secondo l’attuale linea di lavoro, indagini speciali si concentreranno nei due grandi e preziosi fondi archivistici postali di Milano e di Venezia (quest’ultimo, purtroppo, da anni precluso ai ricercatori ma che dovrebbe riaprire presto), conservati presso gli Archivi di stato, al fine di aggiornare le conoscenze. Ma già sappiamo che occorrerà guardare fino a Vienna”.

L’Accademia è un sodalizio dove si entra solo per cooptazione; anche il gruppo impiegherà lo stesso filtro? “No. Oggi comprende una decina di aderenti, sia soci dell’Accademia che non. Avrà la sua base a Milano e sarà aperto, amichevolmente, a tutti gli appassionati di temi postali. L’invito è contribuire; sarà il personale supporto di ricerca e di tempo che ciascuno vorrà dare la quota sociale più importante. E le soddisfazioni non mancheranno”.

Accanto alla sede fisica, vi sono altri riferimenti? “L’organo ufficiale -prosegue il vicepresidente dell’Accademia- è «Storie di posta», che già ha pubblicato articoli specialistici di Clemente Fedele, Francesco Luraschi e miei, ma tale semestrale non potrà essere l’esclusivo ospite dei nostri scritti. Altre riviste, ne siamo certi, accoglieranno contributi di questi ed altri ricercatori”.

Progetti specifici? “Stiamo pensando ad una serie di quaderni, tra cui uno con la guida alla consultazione dell’archivio postale lombardo. Sono già disponibili, in edizione anastatica, le prime tre annate bilingui 1838-1845 dei rarissimi «Verordnungsblatt», ovvero i «Manuali delle ordinanze dell’imperial regia aulica suprema direzione delle Poste»: si tratta di mille pagine in italiano e in tedesco di istruzioni per gli uffici postali asburgici”.

Il gruppo conta su un proprio indirizzo e-mail: gruppostudiolv@gmail.com.

La mostra “La vecchia Posta a Bolzano”
La relazione del vicepresidente dell’Accademia all’incontro dell’Aisp sabato scorso
“Storie di posta”, l'ultimo numero
           


Ripristinato il Roma 44
23 Dic 2011 18:14 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Danneggiato il 15 ottobre, per alcune settimane è stato chiuso con pannelli metallici protettivi

Ha ripreso un… aspetto normale l’ufficio postale Roma 44, quello collocato nella centralissima via Cavour 277.

Era il 15 ottobre quando -durante le manifestazioni contro la crisi economica ed i costi della politica- la sede venne attaccata dai black bloc. La stessa situazione vissuta da diverse altre realtà, in particolare dagli sportelli degli istituti bancari, presenti nella medesima strada o nelle vicinanze.

I danni subiti erano visibili già transitando davanti agli ingressi, con la vetrata sfondata e poi sostituita da pannelli metallici protettivi, parzialmente nascosti dalla pubblicità aziendale.

Ora, almeno all’apparenza, si mostra come gli altri.

Le grate metalliche messe a protezione dell'ufficio nei giorni successivi ai vandalismi e come si presenta ora
Le grate metalliche messe a protezione dell'ufficio nei giorni successivi ai vandalismi e come si presenta ora
L'intervento due mesi fa, a ridosso dei fatti
           


Passaggio di consegne in Lombardia
23 Dic 2011 15:39 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Dopo tre anni, Enrico Menegazzo lascia il posto a Pietro Raeli, già responsabile territoriale del Nord Ovest
Pietro Raeli, nuovo responsabile della Lombardia
Pietro Raeli, nuovo responsabile della Lombardia

Fine anno, ed arriva il periodico cambio ai vertici. Nel risiko degli incarichi di Poste italiane una delle più significative novità riguarda la Lombardia. Dove Enrico Menegazzo, giunto nel 2008, lascia il posto di responsabile dell’area territoriale a Pietro Raeli, in arrivo da Torino.

Laureato in Giurisprudenza, sposato e padre di due figli, prima di questa nomina ha ricoperto in azienda diverse posizioni. Ha iniziato nel 1990 assumendo la direzione della filiale di Novara, fino ad arrivare nel 2002 a ricoprire, appunto, il ruolo di vertice nel Nord Ovest, che coinvolge Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria.

Ora dovrà seguire una zona dove lavorano oltre diecimila persone con quasi duemila uffici organizzati in diciannove filiali e più di seimila sportelli, una realtà che ogni giorno serve nove milioni di persone.

“Con tutti i colleghi -ha dichiarato- ci impegneremo per garantire quotidianamente servizi all’altezza delle aspettative e in grado di soddisfare pienamente le esigenze dei cittadini”. “Nei prossimi giorni inizierò ad incontrare i principali rappresentanti di enti, amministrazioni e aziende della Lombardia per sviluppare e consolidare i rapporti con le pubbliche amministrazioni nonché per fornire servizi integrati e prodotti alle piccole e medie imprese che formano la spina dorsale dell’economia di quest’area”.

Tre anni fa l'arrivo di Enrico Menegazzo
Il mese scorso, Pietro Raeli nelle Cinque Terre
           


Anche l’Abruzzo firma
23 Dic 2011 12:13 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Sempre più lunga la lista delle Regioni che richiedono a Poste il supporto per pagare ticket sanitari e prenotare visite

La… raccolta di istituzioni prosegue, ed ora è toccato all’Aquila.

La formula è più o meno la solita, grazie all’intesa, sottoscritta dall’ad di Poste italiane Massimo Sarmi e questa volta dal presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi. Gli abitanti potranno servirsi degli uffici postali dotati di “sportello amico”, 263 in Abruzzo e complessivamente 5.740 in tutta Italia, per pagare il ticket sanitario o prenotare visite mediche, senza essere costretti a recarsi negli uffici dell’Azienda sanitaria locale di competenza.

Il programma sarà operativo nei primi mesi del 2012 ed “a breve” verrà integrato dalla possibilità di ricevere a domicilio la documentazione sanitaria in formato cartaceo. Anche in questo caso, l’applicazione sarà estesa progressivamente a tutte le Asl.

L’accordo -spiega il presidente Gianni Chiodi- “guarda con attenzione alle esigenze dei singoli”, avviando la semplificazione burocratica richiesta da più parti. E dando il via “a successivi protocolli operativi con settori dell’Amministrazione regionale a partire dalla sanità. In questo modo con Poste italiane intendiamo sempre di più avvicinarci ai cittadini e ai loro bisogni e soprattutto garantire i servizi essenziali in comuni e zone disagiate e difficili da raggiungere”.

Più avanti -sempre con le forti perplessità espresse dalla categoria- si parlerà di consegna a domicilio delle medicine.

L'amministratore delegato Massimo Sarmi e il presidente Gianni Chiodi alla firma (foto: Regione Abruzzo)
L'amministratore delegato Massimo Sarmi e il presidente Gianni Chiodi alla firma (foto: Regione Abruzzo)
Pochi giorni fa, la firma della Regione Lazio
Le critiche espresse dai farmacisti
           


Sfogliare i cataloghi su internet? Ora si può
23 Dic 2011 00:40 - NOTIZIE DA VACCARI
Vaccari srl aderisce ad Issuu, la piattaforma che permette di visualizzare gratuitamente gli impaginati cartacei. Sei i titoli già on-line

Sfogliare alcune delle produzioni editoriali di Vaccari srl in formato elettronico? Ora si può, impiegando un sistema che si avvicina molto alla consultazione fisica. Senza, dettagli importanti, dover scaricare programmi specifici, avere competenze tecniche, pagare qualcosa.

“Abbiamo aderito alla piattaforma Issuu”, conferma dall’azienda la responsabile editoriale, Valeria Vaccari. “Basta raggiungere la specifica pagina del sito e scegliere la pubblicazione che si intende consultare. Per ora abbiamo inserito i nostri cataloghi commerciali, ossia la «Vendita a prezzo netto», la «Libreria filatelia» e la «Libreria storica». Cui si aggiungono l’indice analitico dei primi vent’anni di «Vaccari magazine» e due articoli, firmati da Paolo Vaccari e Fabio Bonacina, su una delle più popolari emissioni italiane, il «Gronchi rosa»”.

Di fatto, si tratta delle versioni cartacee già in circolazione, ora raggiungibili tramite internet. È possibile ingrandire le pagine e persino effettuare ricerche. “Molto importante è l’opportunità di scaricare il file pdf in alta risoluzione e persino stamparlo, semplicemente iscrivendosi gratis al sistema Issuu. Per queste funzioni, è necessaria una connessione veloce”.

La “biblioteca” si compone di sei titoli: tre cataloghi di vendita, l’indice analitico riguardante “Vaccari magazine” e due articoli dedicati al “Gronchi rosa”
La “biblioteca” si compone di sei titoli: tre cataloghi di vendita, l’indice analitico riguardante “Vaccari magazine” e due articoli dedicati al “Gronchi rosa”
Issuu, la pagina di Vaccari srl
           


La fantasia tra bolli ed inchiostri
22 Dic 2011 20:42 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Tra i numerosi annulli augurali impiegati in questi giorni, alcuni si evidenziano per originalità delle scelte o delle iniziative collegate

Ultimi giorni prima delle feste, ma gli annulli, volti ad annunciarle e documentarle, continuano ad essere utilizzati.

Ormai definito il quadro -al solito sostenuto- dei manuali impiegati per iniziativa di Poste e che riprendono l’immagine dei francobolli 2011 a taglio religioso o laico, altri se ne aggiungono. Commissionati da realtà -associazioni, commercianti, enti locali, parrocchie…- attive sul territorio.

Per le scelte adottate, si distinguono le obliterazioni del 10 dicembre a Roma riguardante il mercatino promosso dall’Istituto superiore di studi penitenziari, che si avvale anche di una cartolina approntata da Poste; del 22 a San Severo (Foggia) per il concerto voluto dall’Ordine equestre del santo sepolcro di Gerusalemme, la medesima struttura che il 3 novembre ha ottenuto un francobollo; del 24 a Ravenna per gli auspici della Fidas-Advs, “da cinquanta anni in vena di donare sangue”; del 26 a Morrovalle (Macerata) che firma la manifestazione “Paese dei mille presepi”.

Accanto ad alberi, addobbi e al resto del repertorio c’è già qualcuno che guarda avanti, richiamando le rappresentazioni viventi della Natività, in scena con tempi diversi. Citazioni in argomento sono previste il 26 dicembre a Comunanza (Ascoli Piceno), Rocchenere (Messina) e Venegono Inferiore (Varese), il 27 a Matera, il 6 gennaio a Calanna (Reggio Calabria) e Tricase (Lecce).

Numerosi gli annulli augurali in uso in queste settimane; cui si aggiungono quelli per i presepi viventi
Numerosi gli annulli augurali in uso in queste settimane; cui si aggiungono quelli per i presepi viventi
Le obliterazioni standard realizzate da Poste
Il progetto “Postini di Babbo Natale”
Fra le altre iniziative, lo spettacolo… epistolare nel Varesotto
           


Si comincia il 4 gennaio
22 Dic 2011 15:27 - EMISSIONI ITALIA
Il debutto con l’omaggio a Giulio Onesti. Poi più nulla fino al 23 marzo, quando aprirà “Milanofil”. Da…ubriacatura la serie dedicata al vino: quindici esemplari!

Tre settimane fa l’ipotesi, che oggi ha trovato conferma. La nuova annata italiana tra francobolli ed interi inizierà il 4 gennaio con l’autoadesivo (come la maggior parte delle successive emissioni) da 60 centesimi dedicato al dirigente sportivo Giulio Onesti nel centenario dalla nascita.

Poi, più nulla sino a “Milanofil”. Almeno stando al programma reso noto da Poste italiane, che prevede ancora un certo numero di voci non fissate nella data. Al salone della filatelia organizzato nel capoluogo lombardo, comunque, arriveranno quattro serie, tutte composte da tagli con nominale pari a 0,60 euro: il primo promozionale per l’Expo universale del 2015, l’omaggio alla lira nel centocinquantesimo del corso legale (entrambi in uscita il giorno 23), il “Made in Italy” questa volta inerente il vino a denominazione di origine controllata e garantita (quindici -sì quindici, una vera ubriacatura!- esemplari attesi il 24), il tributo per l’economista e capo dello Stato Luigi Einaudi (il 25).

Per il resto, si tratta della suddivisione lungo l’anno di voci già note, senza particolari sorprese. Se si esclude l’arte della ceramica, foglietto (l’unico annunciato) con quattro esemplari da 0,60 euro ancora privo di una data per il debutto, le restanti serie composte da più esemplari sono quelle che si conoscevano o comunque solite, ossia “Folclore” (due pezzi da 0,60, previsti per il 5 aprile), PostEurop (0,60 e 0,75, 9 maggio), “Parchi, giardini ed orti botanici d’Italia” (due da 0,75, 5 o 10 giugno), “Il turismo” (cinque da 0,60, 18 luglio), “Osservatori astronomici” (due da 0,60, 22 ottobre), Natale (idem, 30 ottobre).

Appena un titolo per gli interi postali, ossia l’abituale sottolineatura per la manifestazione collezionistica nazionale, dal nominale pari a 60 eurocentesimi e in giorno non fissato.

A proposito di date, una è decisamente “scomoda”, ma comprensibile visto il luogo turistico: riguarda la citazione per la cattedrale di Fermo, che arriverà il 14 agosto…

Collezionisti d'Italia in fila: il 4 gennaio si ricomincia
Collezionisti d'Italia in fila: il 4 gennaio si ricomincia
L'omaggio per Giulio Onesti, l'ipotesi ora confermata
Il programma varato dal ministero il 26 luglio…
…ed approfondito il 4 agosto
L’elenco completo aggiornato (file pdf)
           




Gli auguri più belli con il libro “Buon Natale!”
22 Dic 2011 12:09 - PUBBLICITÀ REDAZIONALE
I francobolli italiani sono in grado di raccontare aspetti artistici e storici, anche a chi non è filatelista
In 128 pagine, tutte le produzioni dal 1970 al 2010
In 128 pagine, tutte le produzioni dal 1970 al 2010

Un regalo “filatelico” per parlare di filatelia non solo a quanti se ne interessano, ma anche a coloro che non l’hanno mai presa in considerazione. Perché “Buon Natale! Il libro-album per la raccolta dei francobolli italiani sul Natale 1970-2010” mostra tutte le produzioni (interi compresi) emesse sull’argomento dal Bel Paese, puntando a valorizzare i contenuti delle immagini, che molto spesso hanno privilegiato il patrimonio artistico nazionale.

I grandi nomi da Giotto a Raffaello, da Pisanello a Correggio e Segantini, quindi, ma anche i pregevoli lavori firmati da maestri di cui si sono perse le tracce o da altri per la storia rimasti soltanto dei valenti artigiani. Anno dopo anno, le singole serie hanno contribuito a realizzare una galleria di incisioni, statue e dipinti dentellati che ora Vaccari srl, insieme a Poste italiane, ha organizzato in un contesto unico.

Di ogni emissione non mancano gli elementi collezionistici, come date di uscita, nominali e numeri di catalogo; non sono presenti valutazioni economiche. Specifici approfondimenti repertoriano alcuni dei bozzetti conservati al Museo storico pt e richiamano curiosità ed episodi registrati all’estero.

Il volume, scritto da Fabio Bonacina, si compone di 128 pagine illustrate a colori. Comprende anche nove francobolli usati: un invito a cominciare la collezione! È disponibile presso i sei spazi filatelia (ubicati a Milano, Napoli, Roma, Torino, Trieste e Venezia), in tutti gli sportelli filatelici e nel sito di Poste a 15,00 euro.

Una selezione dei bozzetti conservati al Museo storico pt apre il libro, dedicato ai francobolli italiani di Natale suddivisi per anno di emissione
Una selezione dei bozzetti conservati al Museo storico pt apre il libro, dedicato ai francobolli italiani di Natale suddivisi per anno di emissione
Il volume sul sito di Poste italiane (promo)
           


Un annullo ricorderà Václav Havel
22 Dic 2011 10:07 - DALL'ESTERO
Verrà impiegato domani a Praga in occasione dei funerali dell’artista che fu dissidente e poi capo di Stato
Il manuale che sarà impiegato domani
Il manuale che sarà impiegato domani

Troppo stretti i margini per decidere, stampare e portare agli sportelli un francobollo. Praga, quindi, ha deciso di soprassedere.

Ma i funerali per Václav Havel, che -oltre ad essere stato scrittore, drammaturgo e tra i principali rappresentanti della dissidenza al regime, fu l’ultimo presidente della Cecoslovacchia ed il primo della Repubblica Ceca- avranno comunque una sottolineatura postale. Garantita da un annullo, che verrà utilizzato al castello della capitale dove ha sede la Presidenza della Repubblica e dove si svolgerà domani la cerimonia ufficiale di commiato. Il bollo riporta l’anno di nascita e quello di morte, la firma ed un piccolo cuore.

Anche Bratislava ha accantonato l’idea di un richiamo. Pur ammettendo che a Václav Havel deve un significativo supporto nel momento in cui, era la fine del 1992, fu avviata la scissione della Cecoslovacchia in due Stati, scissione rivelatasi incruenta. D’altro canto, era sotto gli occhi di tutti quanto era avvenuto e stava avvenendo nei Balcani dopo l’esplosione della Jugoslavia.

L’artista e politico, già ricordato in diverse cartevalori, quasi tutte ordinarie, è mancato domenica 18 dicembre.

Il drammaturgo-presidente tra i francobolli
La pagina ufficiale (in inglese) che gli è stata dedicata
La sua prigionia raccontata attraverso le lettere con la moglie Olga
           




Sassone - Ecco specializzazioni e varietà
22 Dic 2011 00:57 - LIBRI E CATALOGHI
Il volume conta 1.160 pagine e si concentra su Repubblica e Trieste. Novità e mercato spiegati da Gianni Carraro
Il catalogo conta 1.160 pagine
Il catalogo conta 1.160 pagine

Annunciato da Gianni Carraro l’8 settembre alla presentazione dei mercuriali 2012 come in uscita entro l’anno, arriva ora: è il “Catalogo delle specializzazioni e varietà della Repubblica italiana e Trieste”, che sostituisce l’edizione al debutto oltre quattro anni fa.

Con 200 pagine in più (ora sono 1.160, tutte a colori), vede il supporto, al fianco dell’esperto, del figlio Diego e dell’Associazione filatelia italiana specializzata, che sul proprio bollettino trimestrale, “La ruota alata”, pubblicherà gli aggiornamenti.

Il volume comincia con la “Democratica” e giunge al foglietto per Giorgio Vasari emesso il 30 luglio scorso, considerando tutte le emissioni. Quali sono le novità? “Sul fronte editoriale -è la risposta di Gianni Carraro- sono stati aggiunti diversi capitoli, riguardanti le destinazioni delle lettere affrancate con il 100 lire appunto della «Democratica», il plattaggio dei cento francobolli dello stesso valore per quel che concerne la prima lastra, i numeri di tavola noti, i saggi (soprastampati o perforati «Saggio» o perforati «Annullato»), le prove di macchina, di stampa, di colore o i progetti, i blocchi angolari con diciture dei pacchi postali e dei pacchi in concessione, i codici a barre”.

Si aggiungono le valutazioni degli isolati su documento postale per l’interno e per l’estero dal 1945 al 1960. “Con quest’ultimo capitolo i curatori, Claudio Ernesto Manzati e Aniello Veneri della Collezionisti italiani di francobolli ordinari, hanno fatto, a mio giudizio, un autentico capolavoro che meraviglierà i numerosi cultori di storia postale repubblicana e invoglierà i collezionisti che ancora non si sono avvicinati a questo affascinante settore. Insomma, è uno studio che farà un gran bene alla filatelia”.

Come sono le valutazioni? “Per gli esemplari tipo sono le stesse del Sassone normale. La verifica del resto ha riguardato, in particolare, le varietà di riporto, le diciture marginali errate, le filigrane «lettere» di Repubblica e Trieste. Sono state ridimensionate alcune quotazioni per le varietà e le specializzazioni medio-basse e per pochi francobolli finora ritenuti rari ma che tali non sono. Degli ultimi anni segnaliamo e stimiamo solo le varietà di cui abbiamo ragionevoli certezze sui quantitativi, non le altre: in quest’ultimo caso, i francobolli sono stati contrassegnati con un asterisco”.

Com’è, attualmente, questo mercato? “Il mercato attuale per la filatelia in genere non è particolarmente brillante, rispecchia la situazione economica nazionale”, è la replica. “Quindi diciamo che ha qualche difficoltà per il materiale medio-basso, dove si praticano sconti considerevoli. Per i pezzi più pregiati, vista la grande difficoltà di reperimento, i ribassi sono minimi, il 10-15% al massimo. Comunque, si può dire che le varietà (quelle vere!) e le specializzazioni godono di migliore salute rispetto ad altri settori”.

Come mai il capitolo sui codici a barre? “Al di là della moda che può essere passeggera, avendo considerato i numeri di tavola ed essendo un catalogo specialistico dove vengono studiati anche i bordi di foglio che spesso servono per identificare le diverse tirature (si veda ad esempio il 15 lire della serie per Giuseppe Garibaldi del 1957), abbiamo ritenuto di inserirli. Per la prossima edizione affronteremo (e prezzeremo) le sigle degli incisori e i diversi disegni presenti sui bordi della «Siracusana», come greche e sinusoidi”.

Il prezzo di copertina ammonta a 75,00 euro e comprende due odontometri decimali trasparenti di precisione: uno di grande formato (da tavolo) e l’altro da tasca.

Tra i capitoli introdotti, quello dedicato a prove e saggi: il cartoncino propone undici bozzetti in bianco e nero della “Democratica”. Fra le differenze con quanto sarebbe uscito, la scomparsa della parola “Democrazia” dal taglio con il martello che spezza le catene, mentre l’ultimo soggetto verrà accantonato. Qualche anno dopo tornerà con l’ordinaria successiva: l’“Italia al lavoro”
Tra i capitoli introdotti, quello dedicato a prove e saggi: il cartoncino propone undici bozzetti in bianco e nero della “Democratica”. Fra le differenze con quanto sarebbe uscito, la scomparsa della parola “Democrazia” dal taglio con il martello che spezza le catene, mentre l’ultimo soggetto verrà accantonato. Qualche anno dopo tornerà con l’ordinaria successiva: l’“Italia al lavoro”
Sassone - “Catalogo delle specializzazioni e varietà” (acquista)
La scheda
L'annuncio dell'uscita
           


A Reggio Calabria letterine e riviste
21 Dic 2011 20:40 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Accanto al progetto “Postini di Babbo Natale”, una mostra dedicata a come i giornali del Novecento hanno presentato le feste

Da Nord a Sud, il progetto “Postini di Babbo Natale” è entrato nella fase operativa. Ma la sede centrale di Reggio Calabria della società guidata da Massimo Sarmi offre qualcosa in più.

Certo, i bambini non sono mancati: stamattina è giunta una prima delegazione proveniente dalla elementare “Principe di Piemonte”, così da inoltrare le proprie missive. È stata accolta dallo speciale portalettere amico di Santa Claus, Luigi Gangemi, e dal direttore di filiale, Carolina Picciocchi. Altri alunni hanno imbucato i propri plichi direttamente a scuola, utilizzando le cassette appositamente allestite.

A differenza di altre sedi, in via Miraglia 14 grandi e piccini possono trovare anche una rassegna di giornali. È “Natale in copertina. 100 Anni di feste illustrate”, curata da Lucia Federico. Costituisce un percorso visivo nel tempo, attraverso le copertine delle edizioni natalizie dei più importanti giornali illustrati del Novecento, alla scoperta di riti, simboli e tradizioni inerenti la festività. In esposizione, tra gli altri, “La domenica del Corriere”, “La tribuna illustrata”, “Il Mattino illustrato”, “Famiglia cristiana” e, per i bimbi, “Il Corriere dei piccoli”, “Il giornalino della domenica”, “Il vittorioso”, con le firme dei grandi illustratori dell’epoca, fra cui spiccano Achille Beltrame, Walter Molino e Sergio Tofano.

L’allestimento sarà visitabile liberamente fino al 7 gennaio, dal lunedì al venerdì nell’orario 8-18.30 (il sabato fino alle 12.30).

Il postino collaboratore di Babbo Natale per Reggio Calabria, Luigi Gangemi, e i bambini che questa mattina hanno portato le proprie lettere
Il postino collaboratore di Babbo Natale per Reggio Calabria, Luigi Gangemi, e i bambini che questa mattina hanno portato le proprie lettere
Il progetto “Postini di Babbo Natale” a Monterosso (La Spezia)…
…e Torino
Quanto Poste italiane ha preparato quest’anno
           




Santa Claus è tornato a scrivere
21 Dic 2011 15:05 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Coloro che nei giorni scorsi gli hanno spedito una missiva, ora potranno sperare nella risposta…

“In questi giorni di festa, gli aiutanti di Babbo Natale si stanno dando tanto da fare, perché continuano ad arrivare grandi sacchi di letterine dai bambini di tutto il mondo”.

Comincia così la risposta che qualche giovanissimo… senza età, ma fortunato, ha ricevuto. In calce, ecco la firma: “Babbo Natale e i suoi amici”.

È la missiva diretta a coloro che nei giorni scorsi hanno imbucato i propri auspici, magari impiegando le speciali cassette allestite per l’occasione, destinandoli allo stravagante e generoso vecchio della tradizione. Il quale, pur indaffaratissimo, ha replicato avvalendosi dei suoi collaboratori, attivi nell’ambito del progetto “Postini di Babbo Natale”.

Il riscontro non raggiungerà tutti, ma probabilmente almeno quelli che si sono ricordati di indicare il proprio nome e l’indirizzo.

Il plico, viaggiato attraverso i canali di Poste italiane senza bisogno di essere affrancato, contiene anche un piccolo omaggio: una calamita raffigurante i mittenti, associata al suggerimento di tenerla con sé, “così ogni volta che avrai un problema ti ricorderà che l’unione fa la forza e che, con l’aiuto dei familiari e degli amici, si riesce a superare qualsiasi ostacolo”.

Missiva, busta e calamita omaggio per i fortunati che hanno ricevuto le attenzioni dei portalettere “collaboratori” di Santa Claus (collezione Massimo Mancini)
Missiva, busta e calamita omaggio per i fortunati che hanno ricevuto le attenzioni dei portalettere “collaboratori” di Santa Claus (collezione Massimo Mancini)
Tra le tappe del progetto “Postini di Babbo Natale”: Monterosso (La Spezia)…
…e Torino
           


Dopo la Bulgaria, la Russia
21 Dic 2011 09:54 - DALL'ESTERO
Esattamente come due anni fa, con la congiunta sbuca l’intero postale. L’iniziativa giunge da Mosca, dove ieri è stato presentato il francobollo

È capitato due anni fa con la Bulgaria in occasione dell’emissione condivisa per i centotrenta anni delle relazioni diplomatiche, e sta succedendo ancora adesso con la Russia.

Alle difficoltà di trovare il francobollo uscito per la congiunta con il Bel Paese (francobollo che gli sportelli filatelici italiani non trattano), si aggiunge la sorpresa dell’intero postale. Perché il 15,00 rubli di Mosca al debutto il 10 dicembre è stato preceduto da una busta postale, disponibile sin dal 29 aprile scorso. Una delle numerosissime proposte interofile dell’operatore locale, e per tale ragione finita inosservata.

Il plico non ha un nominale esplicitato, sostituito dalla lettera “A”. Anch’esso è in vendita a 15,00 rubli. Porta, sulla sinistra, il medesimo logo del progetto alla base della celebrazione bilaterale, quello dell’“Anno della cultura e della lingua russa in Italia e della cultura e della lingua italiana in Russia”.

Intanto, ieri l’Ambasciata italiana nella capitale slava ha tenuto a battesimo la doppia iniziativa postale. Presente, fra l’altro, il ministro per i Beni e le attività culturali Lorenzo Ornaghi.

La busta postale che ha preceduto il dentello. Sotto, la cerimonia con il rito dell'annullo svoltasi ieri a Mosca. Da sinistra il rappresentante speciale del presidente russo per la cooperazione culturale internazionale Mikhail Shvydkoy, il ministro per i Beni e le attività culturali Lorenzo Ornaghi, il direttore generale di Russian post Alexander Kiselev e l'ambasciatore Antonio Zanardi Landi
La busta postale che ha preceduto il dentello. Sotto, la cerimonia con il rito dell'annullo svoltasi ieri a Mosca. Da sinistra il rappresentante speciale del presidente russo per la cooperazione culturale internazionale Mikhail Shvydkoy, il ministro per i Beni e le attività culturali Lorenzo Ornaghi, il direttore generale di Russian post Alexander Kiselev e l'ambasciatore Antonio Zanardi Landi
Nel 2009 l'intero bulgaro
Italia-Russia: il francobollo emesso da Mosca…
…e quello da Roma
           




La triste missiva del bisnonno
21 Dic 2011 07:23 - LIBRI E CATALOGHI
Una fiaba commovente, scritta da Alberto Pellai e illustrata da Antonio Vincenti, rivolta ai giovanissimi
Generazioni a confronto
Generazioni a confronto

Il piccolo Pietro, come tutti gli anni per il pranzo di Natale, attende il bisnonno Nicola che gli racconterà una delle sue bellissime favole. Purtroppo, però, questa volta il progenitore è ricoverato in ospedale, morente.

Ciò nonostante non farà mancare al nipotino un racconto scritto apposta per lui; racconto che, attraverso la vicenda di una piccola lacrima, gli insegnerà tanti segreti della vita.

È “Lettera di Natale”, storia dovuta ad Alberto Pellai, medico e ricercatore presso l’Università degli studi di Milano. Oltre ad aver firmato diversi libri e il testo della canzone “Bullo Citrullo” (“Zecchino d’oro” 2007), si occupa di educazione alla salute e prevenzione dell’età evolutiva.

Per l’occasione si è fatto aiutare dall’illustratore Antonio Vincenti.

Proposto da Editrice Monti, il libricino conta 52 pagine a colori e si caratterizza per la copertina cartonata. È in vendita a 12,00 euro.

Missive ai giovanissimi: la proposta di Rascal
           


In Serbia la pallavolo spopola
20 Dic 2011 23:54 - DALL'ESTERO
Le squadre nazionali maschile e femminile conquistano l’oro europeo a Vienna e Belgrado. Ed ora l’emissione

Se la Grecia, cinque giorni fa, ha sottolineato le performance più importanti conquistate ai Campionati mondiali di nuoto, la Serbia non è stata da meno.

Oggi ha varato due francobolli da 22 dinari ciascuno, dedicati alle proprie squadre di volley che si sono distinte nelle ultime settimane. Tanto da aver intitolato la serie “2011 Anno delle medaglie d’oro nella pallavolo”.

Il Paese non ha tutti i torti, visto che, in diciotto manifestazioni continentali e planetarie della specialità, ha portato a casa quindici riconoscimenti. Ai sei appuntamenti europei ha guadagnato altrettante medaglie, le più importanti delle quali sono l’oro senior maschile raggiunto a Vienna (alla finale, era il 18 settembre, ha sconfitto l’Italia, che quindi è giunta seconda) e quello senior femminile registrato a Belgrado (il podio più alto è stato espugnato il 2 ottobre ai danni della Germania).

A differenza dell’interpretazione ellenica, fotografica e quindi circostanziata, questa appare più simbolica, in quanto i disegni puntano a richiamare il contesto e non i singoli atleti.

I due francobolli usciti oggi
I due francobolli usciti oggi
I foglietti ellenici del 15 dicembre
I Campionati europei maschili (sito anche in inglese)
           




L’Agcom vara la direzione servizi postali
20 Dic 2011 19:53 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Recepite le indicazioni del decreto-legge n°201. Come reggente è stato individuato il segretario generale della medesima struttura, Roberto Viola
Prima iniziativa dell'Autorità
Prima iniziativa dell'Autorità

Cancellata, attraverso il “decreto salva Italia” del 6 dicembre, l’Agenzia nazionale di regolamentazione del servizio postale e passatene le competenze all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, quest’ultima non ha perso altro tempo.

Il suo consiglio infatti, presieduto da Corrado Calabrò, ha deciso nella riunione odierna di istituire un’ulteriore direzione. È stata chiamata “servizi postali” e, coerentemente con il decreto-legge n°201, “avrà compiti generali in materia di regolazione e vigilanza del servizio postale, di assicurazione della qualità del servizio universale, di determinazione delle tariffe dei settori regolamentati e di analisi dei relativi mercati”.

La nuova area, di fatto, recepisce una disponibilità espressa sin dal febbraio del 2010; è stata affidata al segretario generale della stessa Agcom Roberto Viola, che opera come reggente.

Secondo quanto da tempo denunciato a Bruxelles, il Bel Paese era l’unico a non avere ancora concretizzato l’impegno nell’Europa dei ventisette.

Il provvedimento nel decreto-legge del 6 dicembre
La candidatura dell'Agcom di due anni fa
I richiami di Bruxelles
           


Da dieci anni senza gettone
20 Dic 2011 16:19 - APPUNTAMENTI
A Trieste il Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa gli dedica una mostra

Da dieci anni… orfani, ed a Trieste il Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa se ne ricorda.

Aprirà domani, e lo resterà fino al 21 febbraio, la mostra “Caro, vecchio gettone”, organizzata con il supporto dello specialista -già noto negli ambienti delle Poste centrali cittadine per la sua competenza- Marco Zanettovich.

Il dischetto metallico, che nell’ultima parte della sua vita costava 200 lire, andò in pensione il 31 dicembre 2001, soppiantato prima dalle schede magnetiche e immediatamente dopo dalla telefonia cellulare. Eppure -ricordano gli organizzatori- “è stato protagonista di un’epopea gloriosa, piccola, economica chiave di accesso ai mondi del dialogo, del lavoro e degli affetti”.

I primi esemplari di gettone telefonico sono stati coniati nel 1927 ad opera della Stipel, concessionaria di telefonia in Piemonte e Lombardia. Realizzati in alpacca, una lega di rame, nichel e bronzo, vennero lanciati in occasione della Fiera campionaria di Milano. Nel 1945 la Teti creò il primo gettone a tre scanalature, che poteva essere utilizzato in qualunque tipo di telefono pubblico. L’ultima versione, quella che ha resistito sino al nuovo millennio, risale al 1959.

La rassegna, ospitata in piazza Vittorio Veneto 1 (orario 9-13 da lunedì a sabato, 24 e 31 dicembre aperto; ingresso libero), consentirà al visitatore di approfondire ulteriori e curiosi aspetti, ripercorrendone l’evoluzione da sistema per ottenere uno specifico servizio a surrogato della moneta corrente. L’inaugurazione è prevista per domani alle ore 11.

A proposito di telefoni e di anniversari, nel 1911, quindi un secolo fa, l’Italia contava 51.828 abbonati alle reti governative e 24.133 a quelle definite “sociali”; i posti telefonici pubblici erano 1.400, le linee urbane 241, le interurbane 497, le internazionali 13.

Telefono e… gettone!
Telefono e… gettone!
L'incontro sul fax di Marco Zanettovich…
…e il suo materiale ospitato al Museo
Nella stessa sede (fino al 21 gennaio): la mostra dedicata ad Italo Svevo
           




Corradino d’Ascanio. Uomo genio mago mito
20 Dic 2011 09:49 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Lo annuncia l’annullo impiegato oggi pomeriggio a Pontedera (Pisa); riprende lo stesso titolo dato alla mostra che ricorda l’ingegnere
L'annullo in uso nel pomeriggio
L'annullo in uso nel pomeriggio

“Corradino d’Ascanio. Uomo genio mago mito”: è il titolo della mostra che, sino al 31 gennaio, il Museo Piaggio di Pontedera (Pisa) dedica all’inventore della Vespa, nel centoventesimo anniversario trascorso dalla nascita dell’ingegnere e nel trentesimo dalla sua scomparsa.

La rassegna -viene sottolineato- racconta “vita e opere di un personaggio le cui invenzioni -come il primo prototipo dell’elicottero moderno e lo scooter più famoso del mondo- sono ormai entrate nella storia”.

Sullo stesso registro, l’annullo richiesto dalla Fondazione piaggio onlus ed impiegato oggi pomeriggio, dalle ore 14 alle 20 nella medesima sede, collocata in viale Rinaldo Piaggio 7. Annullo che ne ricorda appunto la morte.

La celebre moto -citata il 20 giugno 1996 da un francobollo italiano emesso a 750 lire per il mezzo secolo dalla sua produzione- è fra i protagonisti anche nella rassegna “Disegno e design - Brevetti e creatività italiani”, visitabile a Milano, presso la rotonda di via Besana, sino al 29 gennaio.

Il Museo di Pontedera
Il francobollo del 1996
La mostra “Disegno e design - Brevetti e creatività italiani”
           


Con il “Qr” per aiutare i giapponesi
20 Dic 2011 06:53 - DALL'ESTERO
Dalle Cook foglietto tecnologico volto a raccogliere fondi da destinare agli scampati dell’11 marzo. Ma non è l’unica applicazione recente del programma…
La versione sudcoreana della congiunta con l'Australia
La versione sudcoreana della congiunta con l'Australia

Bastano la tecnologia “Qr” e un po’ di fantasia per offrire ai francobolli nuove possibilità applicative. Un ulteriore esempio arriva dalle isole Cook, che il 21 ottobre (ma la notizia è giunta solo ora) hanno inteso aiutare i sopravvissuti da terremoto, tsunami e incidente nucleare registrati in Giappone con l’11 marzo. Associando un’emissione agli approfondimenti raggiungibili appunto tramite il codice “quick response”.

Si tratta di un foglietto contenente due esemplari in vendita al nominale, 1,10 e 5,00 dollari neozelandesi. Il primo offre il riquadro da leggere con il proprio videotelefonino, l’altro due immagini di distruzione. In mezzo, l’invito a farsi parte diligente acquistando e magari usando le cartevalori. L’iniziativa non si basa sulla beneficenza richiesta all’utente: sarà l’operatore postale -e nelle vignette è specificato- a rinunciare al venti per cento dell’incasso in favore della Croce rossa nipponica. Dietro, c’è un progetto internazionale che, se dovesse dare i risultati attesi, potrebbe avere ulteriori sviluppi coinvolgendo nuovi Paesi.

Le stesse isole, nel medesimo giorno, hanno varato un blocco simile, volto a promuovere l’“Anno delle terre umide”. Uguali i nominali e il supporto telematico, ma questa volta non sono previste campagne di sostegno economico. La serie si completa con quattro dentelli da 0,80, 0,90, 1,10 e 1,20 unità.

A proposito di “Qr”, gli specialisti hanno registrato anche una congiunta, concordata tra Corea del Sud ed Australia, le cui interpretazioni sono uscite rispettivamente il 28 ed il 31 ottobre. È dedicata all’“Anno dell’amicizia” nel cinquantesimo delle relazioni diplomatiche bilaterali. Si compone di due francobolli per parte che citano altrettanti suonatori di strumenti tradizionali (nominali da 270 won oppure 0,60 e 1,65 dollari). Il quadratino sui bordi del foglio con otto serie di Seul o con dieci tagli dell’esemplare più economico di Canberra permette di avere un saggio delle melodie prodotte.

I due foglietti delle Cook per aiutare i giapponesi e promuovere l'“Anno delle terre umide”; in entrambi i casi, un francobollo ospita il… quadratino magico
I due foglietti delle Cook per aiutare i giapponesi e promuovere l'“Anno delle terre umide”; in entrambi i casi, un francobollo ospita il… quadratino magico
Disastri nipponici, la serie benefica varata da Tokio
Applicazioni dentellate del codice “Qr”: così la Croazia…
…e la Liberia
           




Poste e associazioni al tavolo
19 Dic 2011 23:27 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Varato il “Cantiere consumatori”; mira a sviluppare i rapporti tra azienda e sodalizi. L’euro visto da Giovanni Moro
Servizio e pubblico, un rapporto non sempre soddisfacente
Servizio e pubblico, un rapporto non sempre soddisfacente

Un tavolo di consultazione permanente per esaminare i diversi temi di interesse pubblico, così da “migliorare costantemente la qualità dei prodotti e dei servizi”. È quanto ritiene Poste italiane, avendo definito con diciannove sodalizi specializzati il “Cantiere consumatori”.

“La firma dell’accordo -ha commentato l’amministratore delegato, Massimo Sarmi, che lo ha sottoscritto a nome della società- rappresenta un momento-chiave nella relazione tra la più grande azienda di servizi del Paese e le associazioni di rappresentanza degli interessi dei cittadini. L’intesa inietta ulteriore energia al dialogo che in questi dieci anni ha portato a risultati molto positivi nell’interesse reciproco”. Oltre a consolidare rapporti definiti ottimi, “dà il segno del livello di maturità raggiunta nella relazione con gli interessi del cittadino «consumatore», essenziale per un’azienda dal forte profilo di responsabilità sociale come Poste”.

Il documento regola anche le relazioni fra i contraenti e stabilisce modalità intonate alla trasparenza e alla comune informazione preventiva. Fissa, inoltre, i principali temi da affrontare nelle riunioni periodiche del tavolo di consultazione, che sarà composto da un rappresentante per struttura e dovrà individuare la migliore soluzione al fine di contemperare le reciproche esigenze in occasione di iniziative che abbiano un significativo impatto sulla clientela. Nato, infine, il comitato paritetico Poste italiane - associazioni per gestire le procedure di conciliazione.

Attualmente la società intrattiene rapporti con Acu, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Arco, Assoconsum, Assoutenti, Casa del consumatore, Centro tutela consumatori e utenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega consumatori, Movimento consumatori, Movimento difesa del cittadino, Unione nazionale consumatori.

Nel frattempo, oggi alle Poste centrali di Napoli si è tenuta la presentazione, organizzata dal Consumers’ forum, del libro “La moneta della discordia”, di Giovanni Moro. L’euro -ha ricordato il professore- è innanzi tutto uno strumento di identità collettivo, un mezzo di comunicazione e scambio che lega tra loro le persone e le comunità, uno strumento politico attraverso cui lo Stato sancisce la sua sovranità. È per questo che ad esso vengono attribuite, direttamente o indirettamente, le difficoltà che l’Europa vive di fronte alla dilagante crisi finanziaria ed economica.

L'incontro di Napoli. Da sinistra, il docente di Economia politica all'Università del Sannio nonché assessore a bilancio, finanza e programmazione del Comune di Napoli Riccardo Realfonzo, il ricercatore in Istituzioni di diritto privato alla Parthenope Pierfrancesco Bartolomucci, l'autore Giovanni Moro, la giornalista del “Mattino” Donatella Trotta e il presidente di Consumer's forum Sergio Veroli
L'incontro di Napoli. Da sinistra, il docente di Economia politica all'Università del Sannio nonché assessore a bilancio, finanza e programmazione del Comune di Napoli Riccardo Realfonzo, il ricercatore in Istituzioni di diritto privato alla Parthenope Pierfrancesco Bartolomucci, l'autore Giovanni Moro, la giornalista del “Mattino” Donatella Trotta e il presidente di Consumer's forum Sergio Veroli
Consumatori: la galassia delle associazioni di settore vista da Poste
Consumers' forum, la presentazione libraria di oggi
Blackout di giugno - Rimborsi richiedibili fino al 31 dicembre
           


Anche il Titano riscopre la busta
19 Dic 2011 20:47 - SAN MARINO
L’intero postale festeggerà l’ottantesimo del trenino azzurro. Le prime revisioni al programma 2012. Si rinnova il sito dell’Aasfn

Ad una manciata di giorni dal Capodanno, prende una forma più definita, e con qualche ritocco, il programma 2012 fissato a San Marino e già anticipato il 3 ottobre scorso.

Per avere la prima infornata occorrerà attendere febbraio. Quando arriveranno gli omaggi allo stemma e al pittore Gustav Klimt, nonché i tributi ai due centenari: per la ravennate Milano Marittima - Cervia (è l’emissione finora definita genericamente come turistica) e per il brasiliano Santos futebol clube (la celebrazione sportiva).

Quattro le voci attese in marzo o aprile: “London 2012”, “Mille miglia” e “Grandi vini mondiali”, quest’ultima inizialmente ipotizzata più in là nel tempo. Cui si aggiunge la busta postale per gli ottant’anni del treno elettrico tra Rimini e San Marino.

In giugno o in luglio sarà il turno di: squadra italiana che vincerà il Campionato di serie “A”, PostEurop, “San Marino tv sul satellite”, 25° Torneo internazionale di tennis (titolo già ipotizzato per il secondo gruppo di uscite) e “Made in San Marino”, anticipata e destinata a ricordare la Ceramica di Faetano attiva da mezzo secolo.

Infine, tra ottobre e novembre, ecco il Natale, il quarantesimo del Patrimonio Unesco (voce scivolata da giugno-luglio) e il tema da definire, che potrebbe essere, magari, la congiunta con lo Smom, ancora non formalizzata.

L’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica, inoltre, mentre attende di saperne di più sul proprio nome (che i vertici politici potrebbero cambiare) e sul logo (il 10 dicembre si è chiuso il concorso per rivederlo), sta rinnovando il sito di riferimento.

La nuova intestazione del sito aziendale
La nuova intestazione del sito aziendale
Calendario 2012: la precedente versione
Il concorso pubblico per trovare un nuovo logo
Il sito dell'Azienda in corso di aggiornamento
Il programma rivisto (file pdf)
           




La Corea del Nord perde il “caro leader”
19 Dic 2011 16:38 - DALL'ESTERO
Annunciata oggi la morte di Kim Jong II, in realtà avvenuta sabato. Ricca la produzione dentellata nazionale che lo cita
Il “caro leader” fra i soldati…
Il “caro leader” fra i soldati…

La scomparsa sarebbe avvenuta sabato per infarto, ma solo oggi è stata resa pubblica: è morto Kim Jong Il, il “caro leader” come la propaganda locale, nel tempo, lo ha definito. Il dittatore aveva, secondo le fonti, sessantanove o settant’anni (sicuro è il giorno di nascita, il 16 febbraio) e conta su un significativo repertorio di citazioni dentellate, naturalmente dedicategli dal suo Paese, la Corea del Nord, in particolare da quando, nel 1994, è subentrato al padre Kim Il Sung.

Non potendo, per ragioni dì età, farsi rappresentare come il genitore in qualità di combattente per l’indipendenza dai giapponesi, dagli statunitensi o in favore della causa, l’iconografia ha puntato sul ruolo politico, recuperando un trascorso che appare enfatizzato a posteriori, come dimostra la serie del 19 giugno 1994 (sei francobolli da 40 chŏn e un foglietto da 1 won), in cui viene citato per i trent’anni di dirigenza all’interno del partito del Lavoro.

Eccolo, poi, acclamato tra i dignitari del potere (un esempio fra i tanti: il foglietto del 19 febbraio 1994 da 1,20 won, volto a promuovere il programma nazionale “Juche”), adorato dal popolo (figura tra i contadini nel blocco del 25 febbraio 1994 da 1,00 won, appartenente alla serie per i tre decenni dalla pubblicazione “Tesi sulla questione rurale socialista nel nostro Paese”), bene accolto dai militari (altro foglietto, questo del 16 febbraio 1996, uscito al costo di 80 chŏn per festeggiarne il compleanno). Senza dimenticare i riferimenti, ad esempio, per il premio e l’associazione giovanile che portano il suo nome.

E mentre il Paese proseguiva -soprattutto dopo la caduta del Comunismo- nell’avvilupparsi su se stesso, non sono mancati ampi richiami ai rapporti internazionali, rivolti all’alleato di sempre, la Cina Popolare (per dire, il foglietto dell’11 luglio 1996 da 0,80 won con Deng Xiaoping, teso a celebrare i trentacinque anni del Trattato di amicizia, cooperazione e mutua assistenza), alla concorrente Russia (quello del 24 ottobre 2000 da 1,50 won, riproducente Kim e Vladimir Putin per la visita del secondo a Pyongyang, viaggio poi contraccambiato, come dimostra l’emissione del 12 ottobre 2001 dallo stesso nominale), ai fratelli-rivali del Sud (ancora un blocco, questo proposto il 23 ottobre 2000 a 2,00 won, che associa il dittatore al presidente sudcoreano Kim Dae-Jung durante i confronti bilaterali) o addirittura agli ex nemici giapponesi (due foglietti del 25 ottobre 2002, da 120 e 150 unità, per la riunione con il primo ministro nipponico Junichiro Koizumi).

Colpi di scena a parte, ora il testimone politico dovrebbe passare al suo terzogenito, Kim Jong Un.

…e nella serie volta a ricostruirne i trent’anni di attività politica
…e nella serie volta a ricostruirne i trent’anni di attività politica
I festeggiamenti per il quindicesimo anniversario al potere
I rapporti con la Corea del Sud…
…e gli Stati Uniti
           


Niente carnet
19 Dic 2011 13:01 - EMISSIONI ITALIA
Interofili a bocca asciutta: dell’emissione per il centocinquantesimo risulta in vendita soltanto la variante a cartoline sciolte
L'annullo fdc di Roma
L'annullo fdc di Roma

Collezionisti delusi, perché la vera novità collegata all’emissione attesa oggi non si è fatta vedere. Il riferimento è alla versione raccolta in libretto delle dieci cartoline dedicate ai progetti del centocinquantesimo, confezione usata all’estero (dalla vecchia Unione Sovietica alla Cina Popolare e agli Stati Uniti) ma finora sconosciuta in Italia.

“Sono andato allo spazio filatelia di Venezia -racconta il presidente dell’Unione filatelisti interofili, Carlo Sopracordevole- per acquistare la serie ma quello che mi interessava di più, appunto il carnet, non è arrivato”. E, secondo una ricerca effettata da “Vaccari news”, negli altri punti vendita rivolti agli appassionati e distribuiti in tutta Italia la situazione sarebbe la medesima.

Ci sono le cartoline sciolte (ma non dappertutto il set completo da dieci!), e allora l’attenzione si concentra sull’aspetto estetico ed informativo. “Quale attrattiva -commenta lo stesso Carlo Sopracordevole- possono avere per chi non è interofilo o addirittura per gli utenti, visto che lo spazio lasciato ad eventuali testi è molto limitato? Per l’anniversario si poteva fare qualcosa di diverso, perché le cartoline, grazie alla maggiore superficie che offrono rispetto ai francobolli, si prestano a raccontare fatti e personaggi. A voler fare un confronto, mi sembrano decisamente migliori quelle uscite nel 1911 per il mezzo secolo dall’Unità. Allora furono criticate soprattutto per i sovrapprezzi, ma dal punto di vista del messaggio danno davvero qualcosa”.

Undici gli annulli impiegati per il primo giorno. Uno per ogni località citata dagli interi (Firenze, Genova, Imperia, Isernia, La Maddalena, Napoli, Novara, Perugia, Reggio Calabria e Torino) e l’ultimo, con il logo delle manifestazioni storiche, disponibile allo spazio filatelia di Roma.

Secondo dati raccolti dietro agli sportelli, è probabile che la distribuzione effettiva del libretto -perlomeno in qualche centro- cominci da domani.

Il presidente dell'Ufi, Carlo Sopracordevole, e le cartoline uscite oggi
Il presidente dell'Ufi, Carlo Sopracordevole, e le cartoline uscite oggi
Le caratteristiche dell'emissione
Le serie del 1911
Gli interi visti dal ministero
           




Babbo Natale in biblioteca
19 Dic 2011 10:28 - APPUNTAMENTI
Fino al 10 gennaio Milano gli dedica una mostra per capire com’è stato rappresentato nel tempo, e non mancano le cartoline
La mostra potrà essere raggiunta sino al 10 gennaio
La mostra potrà essere raggiunta sino al 10 gennaio

Da dove arriva il vecchio con la barba bianca e il vestito rosso che porta i regali ai bambini? Da dove provengono le leggende fiorite attorno alla sua magica figura? Quali sono le radici storiche del mito? Ecco alcune delle domande che si sono posti gli organizzatori della mostra, curata da Luigi Sansone, “La notte prima di Natale - Storie e immagini di Babbo Natale da san Nicola a Santa Claus”. È visitabile gratuitamente a Milano, presso palazzo Sormani (scalone per la sala del Grechetto), sino al 10 gennaio.

Nelle teche i visitatori trovano libri, riviste, statuette, calendari, bigiotteria e naturalmente cartoline (un peccato l’assenza dei francobolli!), provenienti dalla collezione pubblica comunale e da prestatori privati. Oggetti che permettono di esaminare le numerose varianti iconografiche di una tradizione religiosa occidentale, ma anche latinoamericana, addirittura giapponese e di altre aree asiatiche. A cominciare da quel san Nicola vescovo di Myra (oggi Turchia) che sarebbe alla base dell’intero repertorio.

“La consuetudine di inviare auguri su carta decorata -si legge nel pannello dedicato a cartoline e biglietti- iniziò a diffondersi in Europa nei primi decenni dell’Ottocento, ma già prima di allora esisteva l’uso di inviare biglietti da visita figurati”. Nel periodo vittoriano “ci fu un proliferare di biglietti augurali intagliati, tridimensionali, ricamati, a rilievo, tutti riportanti le immagini tipiche” della ricorrenza, come candele, paesaggi innevati, comete, bambini festosi, presepi, alberi decorati nonché… l’antenato Father Christmas. Lo sviluppo tecnologico, rappresentato in particolare dalla stampa in cromolitografia, ha fatto il resto. Tra i soggetti più gettonati, non manca appunto il Babbo Natale, che “viene presentato in un’infinità di modi ed alcune volte la sua raffigurazione cammina a passo con i tempi e rispecchia la contemporaneità”. Eccolo dunque in mongolfiera, in auto, che conversa al telefono… In Italia la sua citazione in chiave postale iniziò a diffondersi “nei primi anni del Novecento”, ispirata soprattutto da quanto fatto in Francia e Germania.

Santa Claus attraverso due cartoline provenienti da Germania e Stati Uniti
Santa Claus attraverso due cartoline provenienti da Germania e Stati Uniti
I dettagli tecnici
Cartoline natalizie: la guida di Walter Fochesato
La presentazione dell'allestimento (file pdf)
           


Economia: giornata tra sciopero e presentazione
19 Dic 2011 00:14 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Oggi l’agitazione dei postali contro il “decreto salva Italia”. Intanto, il Napoli Centro ospiterà una presentazione libraria
Il libro di Giovanni Moro
Il libro di Giovanni Moro

Il “decreto salva Italia”, come l’ha battezzato il presidente del Consiglio Mario Monti, non è condiviso da tutti, e fioccano le proteste, alcune delle quali con un richiamo postale certamente da condannare: le buste di minacce contenenti proiettili.

Nel frattempo, il Governo, sia pure con modificazioni al testo originale, ha incassato il via libera dalla Camera e oggi il provvedimento arriverà alle commissioni del Senato, per essere sottoposto all’Aula probabilmente da mercoledì 21 dicembre.

A contestare le misure introdotte, ora tocca anche ai dipendenti di Poste italiane e delle altre società appartenenti al gruppo. L’agitazione è stata firmata da Slp-Cisl, Slc-Cgil, Uil poste, Failp-Cisal, Confsal comunicazioni, Ugl comunicazioni. Le sei principali sigle sindacali, infatti, hanno indetto uno sciopero per le ultime tre ore di ogni turno odierno.

Nel frattempo, il Napoli Centro, in piazza Matteotti 2, ospiterà alle ore 11 presso l’emeroteca la presentazione del libro: “La moneta della discordia”. Il saggio è stato scritto dal sociologo politico Giovanni Moro, figlio dello statista assassinato Aldo, in collaborazione con Lucia Mazzuca e Roberto Ranucci. Edito da Cooper, “non vuole essere -viene anticipato- un’escursione economica sull’euro, ma un’analisi di scottante attualità sulla moneta unica”. L’incontro è promosso da Consumers’ forum.

Possibili disservizi, oggi, presso le società del gruppo Poste: lo annunciano i cartelli affissi agli ingressi degli uffici
Possibili disservizi, oggi, presso le società del gruppo Poste: lo annunciano i cartelli affissi agli ingressi degli uffici
La pubblicazione del decreto con la data del 6 dicembre
Alcune delle modifiche registrate
L'appuntamento librario: i dettagli (file pdf)
           


Praga - Scomparso il doppio presidente
18 Dic 2011 20:00 - DALL'ESTERO
Drammaturgo dissidente, nel 1989 Václav Havel venne eletto al vertice della Cecoslovacchia e nel 1993 della Repubblica Ceca. È morto oggi
Fu ricordato dalla Cecoslovacchia nel 1990 per l'elezione…
Fu ricordato dalla Cecoslovacchia nel 1990 per l'elezione…

Come tutti i capi di Stato della Cecoslovacchia, e poi delle due realtà in cui il Paese centroeuropeo si è scisso con l’1 gennaio 1993, è stato ricordato nella serie ordinaria locale al momento dell’elezione, e non solo. Ed è probabile che altre sottolineature si aggiungeranno.

Perché Václav Havel, scomparso oggi dopo una lunga malattia all’età di settantacinque anni (era nato il 5 ottobre 1936), non è stato uno dei “soliti” presidenti della Repubblica (dal 1989 al 1992 della Cecoslovacchia, dal 1993 al 2003 di quella Ceca). Il drammaturgo si è impegnato durante la “Primavera di Praga”, in seguito emergendo tra gli esponenti di punta del movimento dissidente “Charta 77”, scelta pagata anche con la prigionia, come ricorda il carteggio scambiato con la moglie Olga. Poi è stato protagonista della “Rivoluzione di velluto” scoppiata nel 1989 e, ormai al vertice politico, quattro anni dopo ha agevolato la scissione incruenta di Bratislava.

Cataloghi alla mano, figura citato dalla Cecoslovacchia il 9 gennaio 1990 (nel 50 heller definitivo per la votazione). Sostanzialmente la stessa immagine, ma targata dalla nuova entità, è stata ripresa da Praga il 2 marzo 1993 e il 22 marzo 1995 (2,00 e 3,60 corone). Una versione differente compare con il 22 gennaio 1998 (4,60), recuperata l’1 marzo 2000 (5,40) e il 6 novembre 2002 (6,40). Va aggiunta, infine, l’iniziativa del 5 ottobre 1996 per il sessantesimo anniversario dalla nascita (6,00 corone in foglietto da due pezzi).

…e dalla Repubblica Ceca, fra l'altro nel 1996 per il suo sessantesimo compleanno
…e dalla Repubblica Ceca, fra l'altro nel 1996 per il suo sessantesimo compleanno
Le corrispondenze scambiate con la moglie negli anni di prigionia
Vent'anni fa il “Visegrad 4”
           


L’occhio della Michel per la Germania
18 Dic 2011 00:45 - LIBRI E CATALOGHI
Giunti sul mercato il mercuriale degli interi e quello, riguardante i francobolli, tascabile

Se il capitolo degli interi postali italiani è ricco, il tedesco è ancora più articolato. Tanto è vero che la Michel lo sviluppa attraverso 798 pagine con illustrazioni in bianco e nero. È l’edizione 2011/2012, venduta in Italia a 65,00 euro, del catalogo dove viene esaminata l’intera area di pertinenza, Colonie ed Occupazioni comprese. Quasi la metà del volume è dedicata alla Repubblica Federale, che negli ultimi anni ha sviluppato l’offerta varando -accanto alle cartoline- contenitori preaffrancati per tutte le esigenze, spesso forieri di versioni multiple anche di committenza privata. Giusto per avere un’idea, rispetto all’edizione precedente sono state aggiunte 284 voci. Persino il passato conta importanti aggiornamenti, come i ben 193 pezzi di emergenza distribuiti all’indomani del Secondo conflitto mondiale. Tra i capitoli, uno è dedicato ai buoni-risposta internazionali.

Decisamente meno impegnativo è lo “Junior”, sia per le dimensioni (è tascabile), sia per le pagine (598, tutte a colori), sia per il prezzo (9,95 euro). È rivolto a chi desidera un mercuriale da portarsi a mostre e convegni o ai principianti che cercano lo sguardo d’insieme su tutto il Paese, dagli Antichi Stati al gruppo di emissioni giunto il 10 novembre e che ha concluso l’annata. Le esigenze di sintesi non trascurano i dettagli; comprende, infatti, aree come emissioni di guerra, Sarre, Berlino, Germania Democratica nonché la lista delle uscite attese da gennaio in poi.


Mentre il catalogo degli interi è di grandezza standard, lo “Junior” si caratterizza per il formato ridotto
Mentre il catalogo degli interi è di grandezza standard, lo “Junior” si caratterizza per il formato ridotto
Michel - interi postali di Germania (acquista)
La sua scheda
           


Nasce “Aisp news”
17 Dic 2011 18:42 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Varata accanto a “Cursores”, la pubblicazione intende tenere informati i soci. Tra gli obiettivi dei prossimi mesi, la mostra a Rimini
Il presidente Aisp, Angelo Simontacchi
Il presidente Aisp, Angelo Simontacchi

La pubblicazione “Aisp news”, volta ad informare soprattutto i soci che non navigano su internet (o che lo fanno poco), è una delle novità varate dall’Associazione italiana di storia postale. Ha debuttato oggi all’incontro organizzato congiuntamente con l’Unione filatelica lombarda. Ma altre si stanno delineando, come la mostra “Romagne - Dalla posta dei papi all’Unità d’Italia (1852-1861)”, volta a celebrare i centosessant’anni dei primi francobolli di Pontificio e, al tempo stesso, chiudere le celebrazioni per il centocinquantesimo dalla proclamazione del Regno. “Verrà organizzata a Rimini con il nostro patrocinio”, anticipa per i lettori di “Vaccari news” il presidente dell’Aisp Angelo Simontacchi. “Si svolgerà dal 22 gennaio al 5 febbraio e prevede un allestimento affiancato ad alcune conferenze pubbliche”.

È la prossima tappa di un percorso che, in un anno e mezzo, ha sfornato i tre numeri del rinato semestrale “Cursores”, l’ultimo dei quali da 144 pagine realizzato in collaborazione con Poste, dedicato al periodo risorgimentale e distribuito gratuitamente a “Romafil” in occasione della mostra del sodalizio sullo stesso tema (è a disposizione degli interessati e, dopo le feste, verrà spedito ai circoli più importanti). Cui si aggiungono le conferenze (undici, chiuse oggi con la conversazione tenuta da Lorenzo Carra e intitolata “La Ginota”) ed il rafforzamento della biblioteca, principalmente attraverso i lasciti dei familiari di Benito Carobene e Claudio Favretto (adesso, complessivamente, conta su oltre diecimila titoli, fra libri ed articoli, posseduti da Aisp e Ufl).

Dietro vi stanno 153 iscritti, tra accademici (la quota 2012 ammonta a 80,00 euro), ordinari (40,00) e onorari. Con piacere -aggiunge Angelo Simontacchi- “abbiamo visto rientrare grandi cultori della storia postale che si erano allontanati: l’importante non è il numero dei soci, ma la loro qualità elevata di studiosi. Stiamo inserendo, inoltre, giovani cultori, che promettono di seguire le orme degli accademici”.

Aspettative? “Credo -conclude- che con il successo ottenuto a Roma e con lo spirito che si è ricreato all’interno della nostra associazione, molto simile a quello degli anni Ottanta, si possa essere ragionevolmente ottimisti per il futuro”.

Un momento della relazione svolta oggi da Lorenzo Carra
Un momento della relazione svolta oggi da Lorenzo Carra
Il ritorno di “Cursores”
La mostra ospitata nel contesto di “Romafil”
           


Filatelia giovanile/2 Tra bilancio ed impegni
17 Dic 2011 09:06 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Cosa ha fatto e cosa intende fare la Federazione fra le società filateliche italiane per chi espone e chi no
La pubblicazione realizzata da Luciano Calenda
La pubblicazione realizzata da Luciano Calenda

Per il 2010 la Fsfi aveva preso degli impegni; cosa è stato fatto? “Abbiamo fatto qualcosa, ma molto -ammette Paolo Guglielminetti in questa intervista rilasciata a «Vaccari news»- resta da fare. Abbiamo stimolato un’ampia presenza di giovani nel Campionato cadetti, così da poche unità registrate nel 2008 siamo giunti a ventuno nel 2010 e a diciannove nel 2011. Abbiamo portato da due a tre le mostre con lo «spazio giovani» per coinvolgere i visitatori, aggiungendo, a «Milanofil» e «Romafil», Venezia in occasione della nazionale. Abbiamo riportato la presenza giovanile a livello di esposizione nazionale, seppure -come dicevo- con risultati per ora modesti, ma persisteremo: se non ci sono manifestazioni di questa classe, è difficile poi stimolare i partecipanti a lavorare sulle collezioni dopo l’esperienza nei cadetti. A questi ultimi abbiamo offerto premi speciali nonché, ai purtroppo pochi partecipanti alla nazionale di Roma, l’ospitalità gratuita”.

Obiettivi per il 2012? “Direi che per i prossimi anni gli obiettivi sono: ricostruire il normale ciclo di crescita espositiva, evitando che ci si fermi dopo le prime esperienze; sostenere i circoli affinché, come naturale prosecuzione dell’attività nelle scuole (davvero molto consistente), aiutino gli alunni più interessati”.

Finora abbiamo parlato di collezioni a concorso; e per chi non vuole gareggiare, visto che nelle principali manifestazioni sono ospitate numerose classi cui alcune ditte, fra le quali Vaccari srl, donano francobolli e materiali? “Gran parte dell’attività della Federazione e dei circoli è diretta alla diffusione della filatelia in generale, soprattutto attraverso le scuole. Tale opera non è strettamente legata a creare dei nuovi espositori, ma a far conoscere il nostro hobby ad una base larga di ragazzi che potranno poi, se vorranno, diventare collezionisti e, chissà, magari anche espositori. Ogni anno molte decine di classi beneficiano di attività svolta dai nostri sodalizi, coordinate dalla delegata per la filatelia nella scuola Mariagrazia De Ros, che cura anche una ricca sezione ad hoc sul sito web federale. Molte di queste classi, poi, visitano uno dei grandi eventi espositivi, grazie anche al supporto di Poste. È un’esperienza importante per far conoscere il francobollo, oggi così poco visibile sulla normale corrispondenza, e le sue valenze culturali”.

Alla prossima “Iphla”, in Germania, è previsto il concorso “Promo4youth”; cosa potrebbe fare la Federazione (o l’Italia)? “La Federazione ha realizzato, anche recentemente, diverso materiale per la filatelia giovanile (ad esempio, giochi e presentazioni a computer sviluppati sempre da Mariagrazia De Ros, nonché la pubblicazione introduttiva alla tematica di Luciano Calenda, presidente del Cift); certamente potrà concorrere. Potremmo pensare anche a qualcosa di nuovo, magari in collaborazione con Poste italiane, ma dobbiamo approfondire i termini del concorso”.

Giovanissimi intrattenuti da Mariagrazia De Ros alla recente “Romafil”
Giovanissimi intrattenuti da Mariagrazia De Ros alla recente “Romafil”
La prima parte dell'intervista a Paolo Guglielminetti
Gli obiettivi annunciati due anni fa
L'iniziativa, prevista in Germania per il 2012, “Promo4youth”
           



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