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dir. resp. Fabio Bonacina
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Dalla Germania chiesetta e dipinto
02 Nov 2012 00:35 - DALL'ESTERO
Doppio richiamo religioso oggi da Berlino. Da una parte il pro beneficenza, dall’altra il nuovo tributo alla “Madonna sistina”
Il francobollo con la cappella
Il francobollo con la cappella

Doppio richiamo religioso, oggi, dalla Germania. Da una parte il taglio per gli auguri di fine anno, a dirla tutta con soggetto abbastanza generico. Dall’altro, la riproposta del valore con cui l’1 marzo scorso si è reso omaggio a Raffaello Sanzio. Un modo, insomma, per offrire alla clientela anche un’immagine adeguata per quanti volessero spedire un pensiero prestando maggiore attenzione ai personaggi del presepe.

La prima voce, che porta il nome di Carsten Wolff, riprende una romantica cappella situata sotto la neve. È in confezioni da dieci pezzi, su carta tradizionale se in foglio, o autoadesiva se in carnet. Costa 55 centesimi ed è gravata di un sovrapprezzo benefico per altri 25.

La seconda riprende dunque la “Madonna sistina”, il dipinto di cui si ricorda il mezzo millennio e protagonista di una congiunta dentellata con il Vaticano. Nel foglietto uscito otto mesi fa l’opera è completata sul bordo; ora la sola immagine di Maria e Gesù è oggetto di dieci auto collanti, librettati ed associati a quattro etichette con i celeberrimi angioletti. Allora come adesso, il nominale è pari a 0,55 euro. Vi ha lavorato Werner Hans Schmidt.

Il capolavoro di Raffaello torna in versione librettata
Il capolavoro di Raffaello torna in versione librettata
Il foglietto uscito l’1 marzo
Sempre oggi: l’integrativo da 3 centesimi…
…e la busta per “Iphla”
           


Auguri marcofili: si comincia con gli spazi filatelia
01 Nov 2012 20:21 - NOTIZIE DALL'ITALIA
I sette negozi di Poste italiane avranno a disposizione i due annulli, che riprendono i soggetti della serie natalizia, tra il 2 novembre ed il 5 gennaio

Il Natale si fa anche marcofilo. Dopo i due francobolli usciti il 12 ottobre e le relative obliterazioni del primo giorno, ecco gli annulli che, come ormai è tradizione, ripropongono gli stessi soggetti impiegati nelle cartevalori. Da una parte “Il presepe con i santi Giovanni Battista e Bartolomeo” di Antonio del Massaro detto il Pastura, dall’altra l’albero addobbato.

Il… bollo d’avvio sarà dato nei sette spazi filatelia di Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino, Trieste e Venezia, dove le impronte -salvo modifiche al calendario- saranno disponibili tra il 2 novembre ed il 5 gennaio. È probabile che anche altri sportelli, rivolti ai collezionisti o meno, nelle prossime settimane vengano dotati delle medesime bollature.

A proposito di obliterazioni: questa volta non è stato effettuato il cospicuo “giro” dedicato alla “Giornata mondiale del risparmio”, celebratasi ieri.

Ogni negozio avrà a disposizione entrambi i soggetti
Ogni negozio avrà a disposizione entrambi i soggetti
Le due cartevalori italiane
La “Giornata mondiale del risparmio”: la tappa del 2012…
…le produzioni marcofile introdotte sino all’anno scorso
           


Chiusa l’Europa
01 Nov 2012 18:13 - LIBRI E CATALOGHI
Si completa il rinnovamento della catalogazione firmata dalla Michel e riguardante il Vecchio continente
Completato il Vecchio continente
Completato il Vecchio continente

Gli ultimi due volumi, il sesto ed il settimo, così da completare l’Europa secondo la Michel. Sono illustrati a colori e comportano uno sviluppo pari rispettivamente a 1.246 e 1.054 pagine; in entrambi i casi, il prezzo in Italia è fissato a 63,00 euro.

Uno si occupa dell’Europa Occidentale, che agli occhi della casa tedesca significa Belgio, Eire, Lussemburgo Paesi Bassi e Regno Unito, naturalmente con tutte le relative pertinenze. Quanto alle stime di mercato, si segnalano le produzioni non usate di Londra che arrivano fino al 1900 ed i libretti entro il 1935: i loro prezzi hanno subìto numerose modifiche, con una significativa tendenza alla crescita. Aumenti anche per i carnet antichi di Amsterdam.

L’altro tomo interessa l’Europa Orientale, ossia Bielorussia, Moldavia, Polonia, Russia ed Unione Sovietica, Ucraina, Ucraina Occidentale ed Ucraina Subcarpatica. Dal punto di vista editoriale, sono stati migliorati, ad esempio, i capitoli riguardanti le emissioni locali polacche, aggiungendo inoltre nuove varietà e modifiche alla dentellatura; un’attenzione simile ha riguardato le cartevalori di Leningrado e della regione di San Pietroburgo. Pre ciò che concerne i prezzi, si distinguono varietà, dentellature rare, foglietti e se-tenant di Russia ed Urss.

Michel - “Europa Occidentale” (acquista)
Le schede del sesto…
…e del settimo tomo
           


Lettere dei partigiani - Nelle Marche saliranno sul palco
01 Nov 2012 15:19 - APPUNTAMENTI
Il debutto a Caldarola (Macerata) sabato 3 e domenica 4 novembre. È la pièce “W l’Italia libera”. Il 26 gennaio sarà nel capoluogo di provincia

Le missive dei condannati a morte della Resistenza tornano sul palco, questa volta grazie a Fabrica teatro. Loro è lo spettacolo “W l’Italia libera - La Resistenza raccontata attraverso le ultime lettere dei condannati a morte”, in calendario presso il teatro Comunale di Caldarola (Macerata) il 3 novembre alle 21.15 ed il 4 alle 18. Si tratta di un’anteprima, perché -viene spiegato a «Vaccari news» dalla portavoce del gruppo, Elena Carrano- il debutto ufficiale è fissato al “Lauro Rossi” di Macerata per il 26 gennaio, pensando quindi al “Giorno della Memoria”. Poi, proseguirà verso altri centri.

Prodotto dalla sezione provinciale dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia, lo spettacolo è incentrato appunto sulle corrispondenze dei martiri. L’obiettivo è riscoprire la carica vitale, la passione ed il coraggio che guidarono una generazione di giovani, di ragazze e ragazzi, a gettare nel fuoco della lotta per la Libertà i loro sogni e la loro vita. Fino, in molti casi, a rinunciarvi. L’arte, quindi, diventa testimone: insegue racconti, parla ai combattenti, studia testi, ricerca documenti, si fa affiancare dal paziente e tenace lavoro dello storico, contatta studenti, collabora con associazioni ed istituti storici.

Quasi centomila. Tanti sono stati i civili uccisi, i partigiani giustiziati, i militari morti nei lager nazisti durante quei seicento giorni che vanno dall’8 settembre del 1943 al 25 aprile del 1945. Una piccola goccia di questo mare di uomini e donne ha lasciato un’ultima traccia. Delle parole scritte, a volte solo poche righe. Delle lettere buttate giù con quello che si aveva a disposizione, e se non c’era carta si vergava sul retro di un assegno circolare, con un chiodo sul muro, con uno spillo sulla copertina del libro. A volte, si impiegava il sangue quale inchiostro.

Attraverso questo progetto “abbiamo voluto mettere in scena proprio l’importanza della responsabilità e dell’impegno, il grande amore per la vita, l’attaccamento agli affetti, la consapevolezza di contribuire a creare uno Stato nuovo, una convivenza solidale: W l’Italia libera, come spesso venivano concluse le lettere ai familiari, per ricostruire la speranza come l`unico vero antidoto ai nostri mali”.

Nel fine settimana l'anticipazione dello spettacolo a Caldarola (Macerata)
Nel fine settimana l'anticipazione dello spettacolo a Caldarola (Macerata)
Le lettere dei partigiani: al Museo di Torino…
…nel libro di Mario Avagliano e Marco Palmieri…
…nell'esperienza dell'anno scorso a Firenze
           




“Posta free”/2 Plichi più… raccomandati degli altri
01 Nov 2012 12:07 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Tra le differenze rispetto ai restanti invii registrati, lo specifico richiamo sull’impronta rilasciata dalla “tp label”
L'impronta della “tp label” per un invio “posta free busta”
L'impronta della “tp label” per un invio “posta free busta”

Un servizio in evoluzione quello dei “posta free”. Come lo sono, d’altro canto, tutti quelli nuovi, il cui modello teorico è poi da testare e se necessario ridefinire in funzione alle esigenze emerse nell’uso quotidiano.

Se nella news precedente l’attenzione si è concentrata sui formati e sulle caratteristiche organizzative modificate in questi mesi, ora lo sguardo si sofferma sulle conseguenze registrate dal servizio. Perché il costo di tali confezioni (fino al 31 dicembre è scontato e pari a 6,00, 7,00 od 8,00 in base alle dimensioni), prevede la spedizione via raccomandata.

Questa, però, non è considerata una raccomandata come le altre; lo dimostra il modulo da compilare in due fogli a ricalco.

Diverse pure le etichette del codice a barre che già si trovano applicate sul fronte delle confezioni. Quelle che si conoscono riportano una “B” (per la “posta free busta”), una “P” (“posta free pack S”, ora “posta free small”) o una “M” (“posta free pack M” o “posta free medium”). Hanno otto tacche diagonali, due per lato, così da impedirne il distacco.

La diversità del trattamento è documentata persino dall’impronta lasciata all’accettazione dalla “tp label”: riporta, ovviamente, la cifra “0,00” in quanto il servizio è stato pagato in anticipo, e l’indicazione del tipo specifico di prodotto. Le cinque barre, invece, rappresentano la sequenza caratteristica degli invii registrati.

Anche il modulo di raccomandazione è differente da quelli delle usuali raccomandate (immagini: Giancarlo D'Alessandro)
Anche il modulo di raccomandazione è differente da quelli delle usuali raccomandate (immagini: Giancarlo D'Alessandro)
L'aggiornamento su formati e caratteristiche
Il significato delle barre presenti nelle “tp label”
           


“Posta free”/1 I ritocchi sulla base dell’esperienza
01 Nov 2012 09:48 - EMISSIONI ITALIA
Ora i plichi sono disponibili anche agli sportelli abilitati, i formati risultano quattro, in un caso è stato diminuito il costo. Tutte le confezioni in sconto sino al 31 dicembre
I loghi Comieco ed Fsc presenti al retro delle tirature più recenti
I loghi Comieco ed Fsc presenti al retro delle tirature più recenti

Quasi un anno dopo il loro ingresso sul mercato, il “posta free” sta prendendo piede. O, perlomeno, la società lo sta sostenendo, introducendo quelle migliorie che solo l’esperienza può segnalare. E promuovendolo, ad esempio sui furgoni aziendali, via internet, con pieghevoli.

Innanzitutto, ora i contenitori preaffrancati si possono acquistare anche direttamente all’ufficio postale (a condizione che sia abilitato) o compilando un modulo via internet, mentre all’inizio si potevano ottenere soltanto chiamando un numero telefonico (in passato locale, poi centralizzato, cioè l’803.160) e concordando l’appuntamento per la consegna, che può variare tra uno e quindici giorni dopo la prenotazione.

In prima battuta, erano tre i formati messi a punto: “posta free busta” (larghezza 353 millimetri, altezza 250, spessore tra i 2 ed i 25), “posta free pack S” (353x250x50) e “posta free pack M” (363x278x125). Adesso si parla di “posta free busta” (larghezza 351 millimetri, altezza 240, spessore tra i 2 ed i 25), “posta free small” (353x250x50) e “posta free medium” (in due dimensioni molto differenti: 212x161x96 oppure 363x278x125, quest’ultima disponibile “fino ad esaurimento scorte”). In ogni caso, il peso massimo resta di due chili.

Le confezioni, inoltre, valorizzano il fatto di essere prodotte impiegando materiali riciclati; al retro portavano il logo Resy (della società tedesca omonima, a indicare che si tratta di carta riciclata al 100%); ora vi sono quelli di Comieco (il Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica) ed Fsc (Forest stewardship council).

Attualmente, infine, è in vigore una ulteriore promozione, valida fino al 31 dicembre: sconto di 1,00 euro per tutte le tipologie, sapendo che il prezzo base è di 7,00, 8,00 (all’inizio del 2012 era 8,50) e 9,00 euro, iva inclusa. Come sempre, il pagamento può essere effettuato in contanti, oppure con carte “Postamat” e “Postepay”.

Il costo comprende l’involucro, che gli specialisti ritengono sia un intero postale a tutti gli effetti, il modulo da compilare per l’accettazione e quale ricevuta (è in due copie a ricalco), la consegna ed il ritiro eventuali al domicilio dell’acquirente nelle zone coperte, il recapito al destinatario purché si trovi in Italia, ad esclusione di Campione (Como) e Livigno - Trepalle (Sondrio), come pure lasciando da parte San Marino e Vaticano.

Per alcuni Paesi esteri vi è un prodotto simile, il “minibox track preaffrancato”.

La nuova versione, di fatto la quarta, misura 212x161x96 millimetri (immagini: Carlo Sopracordevole)
La nuova versione, di fatto la quarta, misura 212x161x96 millimetri (immagini: Carlo Sopracordevole)
“Posta free” - Il quadro d'insieme all'inizio dell'anno…
…ed il parere degli specialisti
Per l'estero: il “minibox track preaffrancato”
           


Il troll che giunse la notte di Natale
01 Nov 2012 00:53 - DALL'ESTERO
Per esprimere gli auguri, Reykjavik riprende un racconto selezionato dallo scrittore Jón Árnason

Niente Gesù e Madonna per la serie natalizia dell’Islanda. Che, tuttavia, mantiene un taglio religioso, citando la tradizione dei troll. I due francobolli in uscita oggi, infatti, richiamano una storia che lo scrittore Jón Árnason (1819-1888) inserì nella sua raccolta dedicata alle saghe popolari; gli venne riferita da un’anziana donna di Rangárþing. Secondo la quale, le persone colpevoli di guardare in una certa fattoria durante la notte fatata trovarono la morte o la malattia. Dentro la casa vi era una giovane e bella ragazza, con un neonato, intenta a cantare. Cui si aggiunse, appunto, la creatura della narrativa scandinava.

Le cartevalori, autoadesive e caratterizzate da un richiamo dorato alla ditta tedesca specializzata in queste lavorazioni, la Kurz, sono dovute a Kristín Ragna Gunnarsdóttir. Il nominale non è specificato, ma possono affrancare lettere pesanti fino a cinquanta grammi dirette all’interno (servizio adesso pari a 120 corone) o in Europa (175). Appaiono organizzate in fogli da dieci; il primo taglio è disponibile pure in libretti, sempre di uguale quantitativo.

I due esemplari citano la tradizione islandese
I due esemplari citano la tradizione islandese
La festa dentellata vista dal Belgio…
…dal Brasile…
…e dal Canada
           




Riaperto l’ufficio L’Aquila 1
31 Ott 2012 22:16 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Si trova a Centi Colella, nell’impianto tre anni fa chiuso per il terremoto ed ora ripristinato
L'interno, ora, con i dipendenti
L'interno, ora, con i dipendenti

Una località diventata tristemente famosa nel 2009, per via del terremoto. E che gradualmente ha potuto riprendersi. È Centi Colella, dove ha riaperto al pubblico, nella sede rinnovata, l’ufficio postale L’Aquila 1.

Progettato in linea con le più evolute e tecnologiche soluzioni, dispone di un parcheggio autonomo ed offre cinque sportelli: uno è impegnato nei servizi postali, i restanti vengono destinati alle prestazioni di bancoposta. L’accesso è regolato da un gestore automatico delle attese. Sono state realizzate, inoltre, due aree dedicate ai prodotti finanziari, in grado di assicurare la riservatezza alla clientela e dove personale qualificato è a disposizione per fornire chiarimenti e consigli sui prodotti di risparmio ed investimento.

Due gli sportelli automatici postamat, dov’è possibile portare a termine molte delle consuete operazioni svolte a sportello, come il prelievo di contante, le ricariche telefoniche ed alcune tipologie di pagamento. Uno di essi è raggiungibile 24 ore su 24.

La sicurezza è demandata ad un sistema di telecamere a circuito chiuso collegato ai centri di controllo; ogni cassa, inoltre, è provvista di impianto antirapina “roller cash”, cioè un dispensatore di denaro a tempo che consente di ridurre la presenza di contante.

L’ufficio si trova in strada Statale 17 ovest. È aperto al pubblico tutti i giorni feriali dalle ore 8.25 alle 19.10; il sabato chiude alle 12.35. È il secondo dei sei presenti nel capoluogo a tenere aperto il pomeriggio.

Come appariva tre anni fa l’area dopo le scosse principali: in primo piano il prefabbricato con l’ufficio, dietro il centro postale operativo, allora dichiarato inagibile
Come appariva tre anni fa l’area dopo le scosse principali: in primo piano il prefabbricato con l’ufficio, dietro il centro postale operativo, allora dichiarato inagibile
Centi Colella nella notte del 6 aprile 2009
L’impiego dell’area durante la fase dell’emergenza
La situazione nel 2010
           


Con la lente per esaminare la… galassia
31 Ott 2012 17:43 - EMISSIONI ITALIA
Quella raffigurata sul francobollo da 60 centesimi inerente l’osservatorio astronomico di Brera non è la M51, ma la NGC6946
Il francobollo con la svista
Il francobollo con la svista

Un banale scambio tra le immagini e le relative didascalie fornite dagli esperti. Sarebbe questa l’origine dello svarione che riguarda il 60 centesimi uscito il 22 ottobre per l’osservatorio astronomico di Brera. Secondo il decreto del ministero allo Sviluppo economico risalente al 12 marzo scorso, rappresenterebbe un particolare del palazzo che lo ospita, la cupola Zagar e, sullo sfondo, “la galassia a vortice M51, conosciuta anche come la galassia Vortice, ripresa dal telescopio nazionale Galileo”.

In realtà, non è così. “Stavo predisponendo un articolo di approfondimento dell’emissione per «L’arte del francobollo», quando mi sono accorto che qualcosa non tornava”, spiega a “Vaccari news” il divulgatore Renato Dicati. “Ho effettuato delle ricerche, ed ho scoperto che non poteva essere la M51, perché essa presenta delle caratteristiche completamente diverse. È, invece, la NGC6946”.

“Mi sono rivolto al direttore della medesima struttura scientifica Giovanni Pareschi, fra l’altro co-autore del bollettino illustrativo, e mi ha confermato come sono andate le cose. Si è visto troppo tardi l’errore”.

In ogni caso, il nome non figura nella vignetta. Compare soltanto nel testo del provvedimento formale e, a cascata, negli altri documenti che si basano su questo, fra cui lo stesso bollettino ed il comunicato diffuso da Poste italiane.

Come si presentano la galassia M51 e la NGC6946 (foto: telescopio nazionale Galileo e Walter Boschin)
Come si presentano la galassia M51 e la NGC6946 (foto: telescopio nazionale Galileo e Walter Boschin)
I dati dell'emissione
Il telescopio nazionale Galileo celebrato il 7 maggio 2009
Il recente svarione… astronomico di Royal mail
           


Province: saranno cinquantuno
31 Ott 2012 13:38 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’ha deciso il Consiglio dei ministri questa mattina, definendo il decreto-legge. Riguarda i soli Enti delle Regioni a statuto ordinario; attualmente risultano ottantasei
Una delle attuali tre sedi, quella barlettana, della Provincia di Barletta-Andria-Trani. L’Ente, come numerosi altri, è destinato a scomparire
Una delle attuali tre sedi, quella barlettana, della Provincia di Barletta-Andria-Trani. L’Ente, come numerosi altri, è destinato a scomparire

Monza e Brianza con Milano; Imperia con Savona; Reggio Emilia con Modena; Massa-Carrara, Lucca, Pisa e Livorno insieme; Terni finisce associata a Perugia, Latina con Frosinone, Avellino abbinata a Benevento; Barletta-Andria-Trani con Foggia; Catanzaro assorbirà Crotone e Vibo Valentia. Salve, ma solo per le caratteristiche essenzialmente montane, Sondrio e Belluno.

Sono alcune delle conferme. Perché il numero delle Province esistenti nelle Regioni a statuto ordinario si ridurrà da ottantasei a cinquantuno, ivi comprese le Città metropolitane. È la decisione adottata questa mattina dal Consiglio dei ministri, che attualmente ha interrotto la riunione per riprenderla in serata. In ogni caso, il decreto-legge “Disposizioni urgenti in materia di Province e Città metropolitane” è stato approvato, completando il percorso avviato nel mese di luglio. Ora, dovrà essere presentato alle Camere.

La riforma -viene spiegato- si ispira ai modelli di governo europei; in tutti i principali Paesi Ue, infatti, ci sono tre livelli amministrativi. Il provvedimento consente, inoltre, di razionalizzare le competenze, in particolare nelle materie precipuamente provinciali come la gestione delle strade o delle scuole.

Dall’1 gennaio prossimo le Giunte delle Province saranno soppresse ed il presidente potrà delegare l’esercizio delle funzioni a non più di tre consiglieri. Confermata l’abolizione degli assessorati e deciso che tutti gli organi politici “devono avere sede esclusivamente nelle città capoluogo”.

Dal Capodanno 2014, invece, diventeranno operative le Città metropolitane; sostituiranno le Province nei maggiori poli urbani, concretizzando un progetto voluto fin dal 1990. Definita una procedura programmata per concludere l’iter senza la necessità di ulteriori interventi legislativi.

Tale riordino “è il primo tassello di una riforma più ampia che prevede la riorganizzazione degli uffici territoriali di governo”, come prefetture, questure e motorizzazione civile. Dunque, anche tali realtà di fatto saranno dimezzate, e chissà cosa farà Poste italiane, adesso sostanzialmente organizzata con la medesima visione: una Provincia, una filiale.

Il riassetto “è stata l’occasione che ha spinto numerosi Comuni a chiedere lo spostamento in un’altra provincia, confinante con quella di appartenenza, per ragioni di maggiore affinità territoriale e socio-economica”.

La cartina del Paese aggiornata secondo le indicazioni del Governo
La cartina del Paese aggiornata secondo le indicazioni del Governo
La situazione a luglio
Le ipotesi formulate un anno fa
Il caso della Sardegna e le conseguenze marcofile
           




La filatelia celebra i 50 anni dell’Enel
31 Ott 2012 11:58 - PUBBLICITÀ REDAZIONALE
Il 5 novembre Poste Italiane ricorda la nascita dell’Ente Nazionale per l’Energia Elettrica con l’emissione di un francobollo

Una nuova emissione ricca di storia sarà quella del prossimo 5 novembre, giorno in cui verrà presentato il francobollo celebrativo dell’Ente Nazionale per l’Energia Elettrica (ENEL), nel 50° anniversario della fondazione.

In questa occasione la filatelia, attraverso un francobollo, vuole celebrare i progressi ottenuti in campo energetico, a partire da quel 6 dicembre 1962 che portò alla nascita di Enel, quando, dopo un lungo dibattito politico, si arrivò alla nazionalizzazione di 1.300 aziende elettriche locali per creare un’infrastruttura energetica capace di unire il Paese e promuoverne lo sviluppo.

La vignetta riproduce il logo dell’ENEL, personalizzato per l’occasione con le date “1962 - 2012”; inoltre, parte del logo e le date si riflettono specularmente verso il basso, facendo intravedere il numero “50”. Completano il francobollo la scritta “ITALIA” e il valore “€ 0,60”.

Lo “Spazio Filatelia” di Piazza San Silvestro in Roma utilizzerà, nel giorno di emissione, l’annullo speciale realizzato a cura della Filatelia di Poste Italiane.

Il francobollo e i prodotti filatelici saranno posti in vendita presso gli Uffici Postali, gli Sportelli Filatelici, gli “Spazio Filatelia” di Roma, Milano, Venezia, Napoli, Trieste, Torino, Genova e sul sito internet www.poste.it.

Francobollo celebrativo dei 50 anni dell'Enel 1962-2012
Francobollo celebrativo dei 50 anni dell'Enel 1962-2012
Sito Poste Italiane (promo)
           


Ed ora, tocca ad “Iphla”
31 Ott 2012 09:57 - APPUNTAMENTI
La manifestazione dedicata alla letteratura di settore si terrà dal 2 al 4 novembre a Magonza
Uno degli annulli in uso, questo per la “Giornata del futuro”
Uno degli annulli in uso, questo per la “Giornata del futuro”

Dopo Sindelfingen, un altro appuntamento di rilievo internazionale ospitato in Germania. È l’Internationale philatelistische literatur-ausstellung, in calendario a Magonza dal 2 al 4 novembre.

In questo caso, le parti si ribalteranno: l’attenzione, infatti, si concentrerà sulla letteratura filatelica, un comparto che nelle manifestazioni più abituali rimane, spesso ma a torto, in un angolo.

“Iphla” sarà ospitata presso il municipio ed osserverà i seguenti orari: venerdì e sabato 10-18, domenica 10-16. Ogni giorno verrà intitolato ad un aspetto diverso, nell’ordine la letteratura, la ricerca ed il futuro.

Sia alla mostra, che comprende il settore dedicato ai giovanissimi “Promo4youth”, sia al convegno commerciale, parteciperà la società Vaccari.

Fra le numerose iniziative collaterali, la visita guidata “Centocinquanta anni di letteratura filatelica in Germania” (il 2 novembre alle 11.45, poi ripetuta altre volte), l’approfondimento sugli inizi delle attività nei diversi Paesi europei (il 3 alle 10 nell’ambito del congresso per il cinquantesimo dell’Association internationale des journalistes philatéliques; fra i relatori, l’italiano Bruno Crevato-Selvaggi), il focus “Spunti per autori e redattori” (il 3 alle 14).

La busta postale che la Germania emetterà per la manifestazione. Arriverà il 2 novembre; prezzo di vendita: 75 centesimi
La busta postale che la Germania emetterà per la manifestazione. Arriverà il 2 novembre; prezzo di vendita: 75 centesimi
La presenza dell'azienda Vaccari
Il lavoro preparatorio: intervista a Giancarlo Morolli
Il sito per saperne di più (in tedesco ed inglese)
           


Coinvolti i bambini per l’“88ª Giornata mondiale del risparmio”
31 Ott 2012 00:24 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Le esperienze svolte con cinquemila alunni, in vista dell’appuntamento fissato per oggi
“I fratelli Materazzov”
“I fratelli Materazzov”

“Una storia fatta apposta”: si chiama così il progetto ludico-formativo, rivolto ai bambini delle scuole primarie e messo a punto in occasione dell’“88ª Giornata mondiale del risparmio”, che verrà celebrata oggi, 31 ottobre.

Il ciclo di incontri riguarda centottanta plessi ed interessa circa cinquemila alunni dell’ultimo biennio. Dietro, Poste italiane in collaborazione con Cassa depositi e prestiti.

“Vuole sottolineare -è l’approfondimento- l’importanza del risparmio presso le nuove generazioni tramite una proposta creativa e stimolante che insegni a riflettere. Sarà soprattutto un momento di confronto e partecipazione attiva dei ragazzi, i nuovi protagonisti del futuro del Paese, che racconteranno ciò che conoscono e immaginano sul valore educativo del risparmio, attraverso la forma di linguaggio prescelta: un tema, un’intervista, un collage di fotografie, disegni, vignette o immagini video”.

Per tutti ci sarà in regalo il libro illustrato “I fratelli Materazzov - Una favola sul risparmio per imparare a conoscere un risparmio da favola”. Così da raccontare in modo leggero ma esauriente quanto sia importante essere consapevoli del valore del denaro e di una sua oculata gestione.

La “Giornata” sarà l’occasione, inoltre, per ricordare l’opera costante che i due partner svolgono in favore della crescita economica, protagonisti nella raccolta del risparmio privato e nel suo utilizzo così da finanziare infrastrutture e servizi in settori strategici come energia e comunicazioni, trasporto, sostegno alle piccole ed alle medie imprese, supporto all’export, ricerca ed innovazione, ambiente ed energie rinnovabili.

Tra libretti e buoni, oggi la raccolta complessiva del risparmio postale ammonta a circa 300 miliardi di euro ed i conti correnti superano i 5,6 milioni.

Tra le iniziative del 2011, gli annulli
           




Palazzo Chigi prende atto di Agostino Ragosa
30 Ott 2012 19:50 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Sarà il direttore dell’Agenzia per l’Italia digitale; per questo dovrà lasciare Poste italiane
Appena chiusa la seduta del Governo
Appena chiusa la seduta del Governo

Niente decreto-legge “Disposizioni urgenti in materia di Province e Città metropolitane” dalla seduta del Consiglio dei ministri avviata nel pomeriggio e chiusasi pochi minuti fa. D’altro canto, era nelle ipotesi: se ne parlerà, probabilmente, domani.

Nella riunione odierna, comunque, il settore è stato citato. Il Governo -si legge nel comunicato diffuso a ruota- “ha preso atto della nomina di Agostino Ragosa a direttore dell’Agenzia per l’Italia digitale”. Nato nel 1950 a Salerno, si è laureato in Ingegneria elettronica e telecomunicazioni presso la “Federico II” di Napoli. Tra il 1978 e il 1993 ha lavorato in Italcable e, successivamente, è passato nel gruppo Telecom Italia assumendo diversi incarichi dirigenziali, con particolare riferimento alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Dall’agosto 2004 all’agosto 2012 è stato chief operating officer del gruppo Poste italiane dove, da settembre, ricopre l’incarico di responsabile dell’innovazione e dello sviluppo Ict, “ruolo che lascerà per svolgere il nuovo incarico”. Duecento le persone che si erano candidate.

Al tempo stesso, nel contesto del disegno di legge “che introduce novità e semplificazioni rilevanti in settori produttivi nevralgici per lo sviluppo del Paese, quali infrastrutture, trasporti, edilizia e territorio”, si è parlato di “svincolo garanzie di buona esecuzione”. Per assicurare maggiore liquidità alle imprese che operano nel settore degli appalti pubblici, il testo prevede la riduzione dal 25% al 20% della percentuale relativa all’ammontare residuo dell’importo garantito non svincolabile fino al collaudo. Nei settori speciali (energia, acqua, trasporti, poste), la messa in esercizio delle opere prima del loro collaudo, se protratta per oltre dodici mesi, darà luogo allo svincolo automatico delle garanzie. A tutela della Pubblica amministrazione, rimane comunque una quota del 20%, che può essere liberata solo all’emissione del certificato di collaudo, ovvero alla scadenza del termine contrattuale per l’emissione dello stesso.

Agenzia per l'Italia digitale - Il bando inerente la ricerca del direttore generale
           


Sardegna - Il ticket sanitario si paga allo “sportello amico”
30 Ott 2012 17:06 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’accordo, sottoscritto in maggio, è stato presentato ieri a Cagliari. La Regione è la prima ad aver reso operativo il progetto sull’intero territorio

Dopo gli accordi, registrati prima delle vacanze, l’operatività. Accade in Sardegna, dove la Regione fa da apripista nell’offrire un nuovo servizio all’utenza. Ovvero, la possibilità di pagare nei 251 uffici postali locali dotati di “sportello amico” il ticket per le prestazioni specialistiche del sistema sanitario regionale e per il pronto soccorso. Il sostegno è attivo dall’1 settembre in tutte le undici aziende sanitarie e ospedaliere. Dietro, la convenzione sottoscritta con Poste italiane nel maggio scorso.

Il supporto -hanno spiegato ieri il presidente della stessa Regione, Ugo Cappellacci, e l’assessore alla sanità, Simona De Francisci- “si inquadra nell’ambito degli interventi finalizzati a semplificare il rapporto tra il cittadino e il servizio sanitario regionale, grazie alle nuove tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni. Si rivelerà particolarmente utile nella nostra regione, considerato che chi vive in paesi lontani dagli ospedali potrà liquidare il ticket nell’ufficio postale vicino a casa, senza più essere costretto a trasferte nei centri principali dell’isola. Stiamo lavorando contestualmente per consentire ai sardi di poter scegliere o cambiare il medico di famiglia on-line, al fascicolo sanitario elettronico, alla prenotazione on-line delle prestazioni sanitarie” e ad altri sostegni.

L’accordo -ha aggiunto il responsabile vendite grandi imprese e pubbliche amministrazioni area Centro Italia di Poste, Enrico Menegazzo- “coniuga l’applicazione di tecnologie avanzate con un originale modello di welfare e di servizi al cittadino. Grazie alla nostra infrastruttura tecnologica e alla rete di uffici postali, il servizio sanitario e le persone possono svolgere le pratiche sanitarie in modo veloce e semplice”.

La Sardegna è l’unica regione ad aver attivato tale approccio nell’intero territorio; finora, lo sviluppo era esteso solo a livello di singole città, come Firenze e Cosenza. La capillarità è stata resa possibile attraverso la rete informativa integrata.

Ogni persona può pagare il ticket comunicando semplicemente all’addetto postale il proprio codice fiscale ed il codice di prenotazione. Quest’ultimo è stampato sul foglio rilasciato dallo sportello o è comunicato telefonicamente dall’operatore del Cup. La procedura ha un costo: 1,30 euro, esenti da Iva, per ogni operazione.

I ticket che vengono trattati annualmente sul territorio sono circa 1.110.000 (dati 2011), le sedi a disposizione un centinaio. Negli uffici dotati di “sportello amico” è possibile saldare gli interventi di pronto soccorso (codice bianco e codice verde) erogati in una qualsiasi struttura regionale e quelli specialistici del sistema regionale (visite, prestazioni di diagnostica strumentali, esami di laboratorio), prenotati al Cup ed erogati in un organismo pubblico; sono escluse le prestazioni fornite dai centri convenzionati o in libera professione.

La presentazione del progetto
La presentazione del progetto
L'accordo in maggio tra la Regione e Poste…
…e quello dello stesso operatore con l'Anci
Fra le esperienze precedenti, Vibo Valentia
           


Anche i servizi postali bloccati. È “Sandy”
30 Ott 2012 16:39 - DALL'ESTERO
Le prime cronache di settore dalle aree statunitensi colpite. Numerosi i blocchi alle attività, attendendo le stime dei danni

L’acqua violenta, la mancanza di corrente elettrica ed il buio, gli ingenti danni e -perlomeno questa è l’ultima cifra nota- diciassette morti. Gli Stati Uniti stanno facendo i conti con “Sandy”, mentre il bilancio peggiora di ora in ora.

Anche le notizie che arrivano da United states postal service sono pesanti, seppure manchino ancora stime precise dei danni provocati. E nonostante i preparativi messi in piedi attendendo il peggio.

L’operatore -spiegano gli avvisi- continua a monitore il percorso dell’uragano, così da agire rapidamente durante e dopo il suo passaggio. Avendo coscienza che la massima priorità si chiama sicurezza.

La lista delle strutture chiuse ieri ed oggi è lunga ed investe diversi Stati della costa orientale. Nello specifico, già si sa che alcuni uffici nel distretto di Greensboro (North Carolina) e in quello di Richmond (Virginia) risultano allagati; altri, per via della situazione, denunciano ritardi nelle consegne. Altri ancora, semplicemente, sono isolati: colpa del blocco nel trasporto dei dispacci in arrivo e in partenza. Nel New Jersey Settentrionale il tempo ha seriamente colpito le attività.

Fuori dal coro i tre impianti di Filadelfia (Pennsylvania), i quali oggi stanno lavorando e sono in grado di accogliere nuove forniture.

Fedex da ieri ha tagliato i collegamenti con dodici realtà: Baltimore, Boston, Bradley, Dulles, Harrisburg, Lehigh Valley, Philadelphia, Providence, Newark, New York, Washington e l’aeroporto di Stewart.

Una foto attuale dell’ufficio postale di Sea Bright, nel New Jersey, preparato al peggio. Impiega le stesse tavole protettive già usate in passato
Una foto attuale dell’ufficio postale di Sea Bright, nel New Jersey, preparato al peggio. Impiega le stesse tavole protettive già usate in passato
L'ultimo precedente: “Isaac”
           




Sindelfingen come Roma
30 Ott 2012 14:21 - APPUNTAMENTI
Le due partecipazioni italiane che hanno ottenuto il “corno d’oro” si erano già distinte nella città del Colosseo quindici giorni prima
Caccia grossa a Sindelfingen
Caccia grossa a Sindelfingen

Pattuglia italiana nutrita ed agguerrita quella che ha partecipato alla manifestazione di Sindelfingen, in Germania, svoltasi tra il 25 ed il 27 ottobre. Ha conquistato diversi dei riconoscimenti, espressi in “corni” su tre livelli, tradizionalmente messi a disposizione dagli organizzatori.

Due, in particolare, quelli in oro: uno attribuito ad Angelo Teruzzi che, in storia postale, ha presentato “Postal relationship between the Kingdom of Sardinia and the Austrian Empire”, sostanzialmente la stessa collezione distintasi alla recente “Romafil”. L’altro è stato riconosciuto a Valter Astolfi per la letteratura, dove ha portato “Il telegrafo in Italia 1847-1946”. Anch’esso, nella città del Colosseo, non era passato inosservato, vincendo il premio intitolato a Fulvio Apollonio e voluto dall’Unione stampa filatelica italiana.

I “corni” in argento della squadra azzurra sono andati a Federico Borromeo d’Adda, Paolo Guglielminetti e Francesco Lombardo; quelli in bronzo all’Associazione italiana di storia postale, ancora a Valter Astolfi, a Corrado Carli e Rocco Cassandri.

“Posso considerare «l’invasione italiana» -come l’ha definita James van Der Linden- una gran bella avventura”, commenta a bocce ferme con “Vaccari news” il presidente della stessa Aisp, Angelo Simontacchi. “Nessuno si aspettava un successo così eclatante. È stato anche un grande spot pubblicitario per il sodalizio, che sembra ormai tornato ai momenti importanti degli anni Settanta ed Ottanta, anche a livello internazionale. Abbiamo portato a casa -conclude- pure un altro esito: la proposta di organizzare una bilaterale a Milano nel 2014 ha ricevuto applausi a scena aperta da parte degli amici tedeschi”.

Notizia aggiornata il 31 ottobre 2012.

La foto di gruppo con gli italiani presenti. Al centro con il cofanetto, Angelo Teruzzi
La foto di gruppo con gli italiani presenti. Al centro con il cofanetto, Angelo Teruzzi
Roma: lo studio “Le relazioni postali tra il Regno di Sardegna e l'Impero Austriaco”…
…ed il libro “Il telegrafo in Italia”
Il sito della manifestazione teutonica (in tedesco ed inglese)
Tutti i risultati (file pdf in tedesco)
           


In calendario: Torino, Coccaglio e Firenze
30 Ott 2012 12:12 - APPUNTAMENTI
Tre le iniziative collezionistiche in programma per questi giorni. La prima, aprirà già nel pomeriggio di oggi
Torino, l'annullo in uso oggi pomeriggio
Torino, l'annullo in uso oggi pomeriggio

Giochi, conflitti e personaggi: sono gli argomenti delle manifestazioni collezionistiche annunciate per questi giorni, tutte ad ingresso libero.

Cominciando dal capoluogo piemontese, dov’è in calendario il “72° Campionato italiano assoluto di scacchi”. L’appuntamento ha offerto l’occasione per promuovere una mostra tematica sul medesimo soggetto, alla quale hanno lavorato l’Associazione circoli e sezioni filateliche Torino e provincia nonché la Società scacchistica torinese. Da oggi al 10 novembre (orario: 15-20, il 5 novembre resterà chiusa, il 10 sarà aperta dalle 10 alle 14), verrà ospitata presso l’hotel Nh ambasciatori, che si trova in corso Vittorio Emanuele II 104.

Coccaglio (Brescia) ha in mente, invece, l’anniversario del conflitto 1914-1918. Circolo filatelico numismatico “Luca Marenzio” e Comune, dal 3 al 4 novembre nell’auditorium “San Giovanni Battista” presso il castello, firmeranno il percorso “Satira e propaganda attraverso cartoline e giornali della Prima guerra”. Resterà raggiungibile nelle fasce 9-12 e 15-19.

Infine, Firenze. Dove il Circolo filatelico cittadino lavorerà, dal 3 al 10, su due giri di boa ed altrettante rassegne filatelico-documentali: il mezzo millennio trascorso dalla morte del navigatore Amerigo Vespucci ed il settantesimo dalla battaglia di El Alamein, questa citata dal francobollo italiano uscito il 23 ottobre ad 1,40 euro. Per entrambe le ricorrenze, il punto di riferimento è la caserma “Vannini”, che si trova in piazza San Pancrazio 2 (15-18, tutti i giorni). L’inaugurazione è annunciata per il 4 alle 11.30.

Altri appuntamenti sono programmati in Lombardia e Toscana
Altri appuntamenti sono programmati in Lombardia e Toscana
Il nuovo francobollo che cita El Alamein
Fino all'8 dicembre: Mantova
           


Forlì - Ottant’anni fa l’inaugurazione
30 Ott 2012 07:45 - NOTIZIE DALL'ITALIA
È il palazzo delle Poste centrali, di cui la cronaca locale, più volte negli ultimi tempi, ha ipotizzato la cessione. Eppure, venne restaurato solo cinque anni fa…
Una cartolina d'epoca (archivio Riccardo Braschi)
Una cartolina d'epoca (archivio Riccardo Braschi)

Mentre si rincorrono le ennesime ipotesi su un possibile, prossimo abbandono dell’edificio da parte di Poste italiane, il suo ottantesimo anniversario trascorso dall’inaugurazione, avvenuta domenica 30 ottobre 1932, passa sostanzialmente inosservato. Il riferimento è al Forlì Centro, situato in piazza Saffi 28.

Dell’edificio si cominciò a parlare alla fine degli anni Venti, così da dare al servizio cittadino una sede più ampia rispetto a quella allora esistente. L’incarico venne affidato all’ingegnere ed architetto Cesare Bazzani (1873-1939), cui si devono gli analoghi immobili postali di Ascoli Piceno, Faenza (Ravenna), Frascati (Roma), Imperia, Macerata, Pescara, Rieti, San Remo (Imperia), Taranto, Terni e Viterbo.

“Il bozzetto della nuova sede -spiega a «Vaccari news» l’esperto Riccardo Braschi- era pronto nel dicembre del 1930; il progetto formale venne approvato dal ministro alle Comunicazioni Costanzo Ciano il 17 gennaio 1931 e variato il 20 ottobre seguente. Espropriati e abbattuti gli edifici che si trovavano nell’area, i cantieri, condotti dalla impresa locale di Ettore Benini, vennero aperti in novembre e sostanzialmente chiusi entro l’ottobre del 1932. Quando, appunto il 30 del mese, lo stesso Benito Mussolini volle presenziare alla cerimonia, anche se il servizio divenne operativo più avanti, il 3 aprile. Secondo i giornali dell’epoca, la cifra complessiva ammontò a 6.680.000 lire, di cui 2 milioni per le espropriazioni e 180mila lire per gli arredi”.

I muratori tornarono tra il 1946 ed il 1950, così da riparare i danni inferti dalla guerra, in particolare dal bombardamento del 25 agosto 1944. Tra gli interventi successivi, la pulizia ed il restauro degli esterni e delle coperture, avvenuti appena cinque anni fa.

Il palazzo è in stile classico modernizzato, caratterizzato da un doppio ordine con arco a tutto sesto e due torrette d’angolo, in un contesto di rigide simmetrie. Sfrutta principalmente il laterizio, ha forma rettangolare con corte al centro e tre piani fuori terra, cui si aggiungono appunto le torrette, il sottotetto ed il seminterrato.

Il prospetto principale comprende, al piano rialzato, il porticato a nove archi da cui si accede all’area per il pubblico ed allo scalone direzionale. Le colonne sono rivestite in travertino e cotto, le pareti interne in travertino. Numerose le perdite di arredi e addobbi dovute alla caduta del regime ed al conflitto, fra cui gran parte delle lampade in vetro di Murano. Rimossi i fasci ed il busto del duce dovuto a Roberto De Cupis. Ma rimossi anche i pannelli di Giovanni Marchini, originariamente collocati sui soffitti delle sale al primo piano e raffiguranti, fra l’altro, due cavalli a significare la posta terrestre e quella aerea.

La sala per l’utenza è di forma semicircolare e vi spicca la scultura bronzea di una figura femminile firmata dallo scultore Bernardo Morescalchi. Le pareti ed i banconi sono rivestiti in marmo di Trani venato; ancora marmi per i pavimenti, mentre i soffitti vennero decorati a stucco. La sportelleria, ora blindata in alluminio e vetro antisfondamento, era in legno. Come rivestito di legno era il casellario, rifatto in metallo negli anni Cinquanta. Dove adesso c’è la sala consulenza, aveva sede il servizio pacchi, mentre al secondo piano operavano i telegrafisti. Nel 2003 si cominciò ad introdurre l’attuale layout aziendale.

A proposito di edifici postali, presto il Reggio Emilia Centro dovrebbe essere trasferito in un’altra struttura dei pressi, mentre la direzione di filiale è finita -alla stregua di quanto accaduto nella città romagnola- all’ex Poste Ferrovia. L’Ancona Città, invece, è sistemato in un container; dovrebbe ritornare nell’immobile storico, in corso di ristrutturazione, a gennaio. Interventi in vista pure al Ferrara Centro.

Quattro aspetti degli interni, oggi: la sportelleria, il casellario, un dettaglio degli ornamenti sul soffitto, la lapide dei postelegrafonici caduti
Quattro aspetti degli interni, oggi: la sportelleria, il casellario, un dettaglio degli ornamenti sul soffitto, la lapide dei postelegrafonici caduti
Le ipotesi di cessione attorno all'edificio
Gli interventi avviati nel 2007
           




I risultati di Codroipo
30 Ott 2012 01:14 - APPUNTAMENTI
Tre gli ori decisi dalla giuria, al cui vertice c’era Giovanni Bertolini. È stata l’ultima selezione del Campionato cadetti
La gara si è svolta a Codroipo
La gara si è svolta a Codroipo

Tre ori, tutti nella specialità “La posta”. Sono questi, alla fine, i risultati più significativi stabiliti dalla giuria che, su incarico della Federazione fra le società filateliche italiane, nel fine settimana scorso, tra il 26 ed il 28 ottobre, si è riunita a Passariano, frazione di Codroipo (Udine). Qui ha avuto svolgimento l’ultima selezione del XVI Campionato cadetti, organizzata dal Circolo filatelico numismatico locale. Seguendo le altre tappe, allestite in precedenza a Pecetto Torinese (Torino), Marsala (Trapani) e Roma.

La commissione valutante è stata presieduta da Giovanni Bertolini coadiuvato, in qualità di componenti, da Enrico Carsetti, Adriano Cattani e Valeriano Genovese. Il ruolo di commissario è stato svolto da Michele Caso.

Il migliore collezionista in assoluto, con 88 punti, è risultato Giorgio Burzatta, in gara grazie a “Serenissima Repubblica di Venezia - Percorsi, tassazioni da e per l’estero - Le comunicazioni postali col Levante”. Seguito, a pari merito di 85, da Alfonso Mangoni, che ha firmato “Trieste prefilatelica”, e da Marco Panza, presente con “Le tariffe postali nel Regno d’Italia napoleonico”.

L'annuncio della manifestazione
Il verbale con tutti i risultati (file pdf)
           


Servizi finanziari, si comincia da gennaio
29 Ott 2012 17:31 - SAN MARINO
Anche gli uffici più piccoli potranno emettere vaglia postali. Intanto, si aspetta la nuova legislatura

Dall’1 gennaio 2013 l’Ente poste di San Marino potrà potenziare i servizi, soprattutto quelli a carattere finanziario. Quindi -precisa una nota- verrà sancita l’indipendenza dello stesso da Poste italiane. È l’annuncio giunto oggi pomeriggio dal monte Titano, ulteriore tappa della metamorfosi che la struttura sta subendo.

All’approvazione della legge istitutiva, avvenuta in Consiglio grande e generale nel maggio scorso, è seguita una complessa attività procedurale che ha consentito l’adesione ad Eurogiro. Con l’aiuto di Banca centrale e dell’Agenzia di informazione finanziaria, sono state giudicate idonee le norme nazionali di contrasto al riciclaggio ed al terrorismo, siglando -il 12 ottobre- l’ingresso nel circuito.

Fino ad ora vigeva la Convenzione del 1923 e la struttura, per erogare le prestazioni finanziarie, dipendeva totalmente dalla società al cui vertice c’è Massimo Sarmi. Dal 2009, la possibilità di emettere vaglia o pagamenti di bollettini in conto corrente postale era limitata al Bel Paese, proprio perché le normative sammarinesi non erano riconosciute adatte ad effettuare transazioni internazionali.

Dall’1 gennaio 2013 saranno attivi tre circuiti. Il primo riguarda i vaglia postali attraverso Eurogiro, che consentirà, con la stipula di accordi bilaterali, di estendere il servizio ai cinquantatré Paesi aderenti. Il secondo sarà attivato con Tsp per continuare ad effettuare i pagamenti sui bollettini di conto corrente postale in Italia. Il terzo, infine, riguarda l’Istituto nazionale della previdenza sociale, con il quale a breve sarà siglato un accordo per il versamento contante delle pensioni. Le transazioni potranno essere eseguite in tutti gli uffici postali dell’antica Repubblica: finora, gli sportelli di Chiesanuova, Faetano e Montegiardino non erano abilitati a trattare i vaglia.

L’attività di sviluppo autonomo -ha precisato la coordinatrice del dipartimento, Lorella Stefanelli- “ha subìto un rallentamento dovuto alla fine anticipata dalla legislatura”. Quando riprenderà, “sarà possibile approvare i decreti attuativi previsti dalla legge istitutiva, nominare gli organismi dell’Ente e provvedere al reperimento delle figure professionali necessarie ad implementare questi nuovi servizi, sempre nell’ottica di una razionalizzazione delle risorse”.

Da gennaio pure le sedi di Chiesanuova, Faetano e Montegiardino (nella foto) saranno abilitate a lavorare i vaglia
Da gennaio pure le sedi di Chiesanuova, Faetano e Montegiardino (nella foto) saranno abilitate a lavorare i vaglia
Il via libera alla legge da parte del Consiglio grande e generale
L'avvicinamento ad Eurogiro
L'inchiesta di “Vaccari news”
           


Carnet ed altri appunti di Stefano Faravelli
29 Ott 2012 15:45 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Alcuni dei suoi lavori in mostra alla rassegna “Le metamorfosi del viaggiatore”. L’intervista di “Vaccari news”
“La consegna”, tempera su lettera non esposta a Milano
“La consegna”, tempera su lettera non esposta a Milano

Artista, filosofo ed orientalista. È il torinese Stefano Faravelli, classe 1959, alcuni lavori del quale sono proposti a “Le metamorfosi del viaggiatore” (news precedente). Per lui, il destino aveva un piano preciso: a cinque anni rischia di essere calpestato da un ippopotamo quando, durante lo spettacolo di un circo, scavalca la sponda ed entra in pista. La precoce passione per il disegno e l’esplorazione hanno fatto il resto. Come pittore si forma al liceo artistico ed all’Accademia delle belle arti del capoluogo piemontese. Parallelamente, ottiene una laurea in Filosofia morale, seguita da studi in Scienze orientali. Questa doppia vocazione di “peintre-savant” lo orienta verso il “carnet de voyage”: “Sindh”, raccolta di acquerelli realizzati in un viaggio di tre mesi in India, esce nel 1994. È il primo di una serie edita in Italia (da Iveco, Edt e De Agostini) e in Francia: libri nati da incontri fatali e fatati con Paesi e città del destino, come il Mali, la Cina, l’Egitto, il Marocco, la Turchia, il Giappone ed ancora e sempre l’India.

Espone in rassegne e gallerie italiane e straniere. Ha partecipato alla Biennale di Venezia (padiglione dedicato all’Italia del 2011). I taccuini di viaggio sono stati esposti, tra l’altro, a Londra, Roma, New York, Parigi, Istanbul, Gerusalemme. È “visiting professor” della Scuola del viaggio e della Holden. In collaborazione con la prima, dirige la Scuola di carnet di viaggio. Insegna all’Istituto europeo di design. È sposato con Francesca, che collabora alle sue creazioni, ed ha quattro figli.

Come mai l’idea del viaggio? “Il viaggio, con il suo rompere le abitudini, il suo scardinare le assuefazioni della vita ordinaria, comporta un rinnovarsi dello sguardo, un risveglio dalla letargia delle convenzioni che è riscoperta del mondo come tessitura di segni da interpretare e comprendere”, risponde lo stesso Stefano Faravelli in questa intervista a “Vaccari news”.

Scriveva Charles Baudelaire: “Nessuno è più adatto a gustare un paesaggio di colui che lo osserva per la prima volta, poiché la natura si presenta allora in tutta la sua estraneità, non ancora infiaccata da un troppo frequente sguardo”. Ed approfondisce Stefano Faravelli: “Viaggiare con il taccuino, disegnando come faccio da anni, è il mio modo di risarcire il mondo -il creato- dall’usura dello sguardo «infiacchito». Il medium del disegno e della pittura è particolarmente adeguato a cogliere questo rivelarsi del mondo e a penetrarne la stupefacente novità”.

Quanto realizza, riprende sì paesaggi e monumenti, ma richiama anche francobolli, oppure formulari ed altri oggetti postali… “Oltre alla straordinaria valenza estetica degli oggetti in sé (i francobolli, le etichette, i biglietti calligrafati…), utilizzarli è un modo di portare il mondo dentro il taccuino, di stabilire interessanti connessioni con la memoria di un luogo, di una vita... Un po’ come viaggiare nel tempo. Per raccontare Alessandria d’Egitto ho lavorato utilizzando come supporto documenti, lettere, biglietti appartenuti ad un suo abitante dell’inizio del Novecento. L'effetto è di una intensità commovente. Chiamo questo tipo di apporti «Lacrimae rerum». Dare loro spazio nelle mie opere vuol dire «ascoltare il pianto delle cose»”.

La mostra propone diversi suoi oggetti, ma l’occhio cade soprattutto sul voluminoso baule, privo di titolo. Cosa sta a significare? “Il baule è un po’ il simbolo del mio lavoro... una sorta di autoritratto oggettuale. È semiaperto e dal suo interno fuoriescono «magicamente», come serpenti dalla cesta di un incantatore, i miei taccuini. La referenza è comunque agli scrigni della meravigliosa poesia di Baudelaire in «Les fleurs du mal»”.

Oltre a quanto adesso ospitato a Milano in corso Magenta 59, vi sono altre citazioni postali? “Uso spessissimo come supporto vecchie lettere e affrancature. Ci sono richiami al tema in moltissime mie opere, a cominciare dalle tavole del Mozart in viaggio verso Praga degli anni Ottanta”.

Collezionista? “Sì, collezionista. Seguo il mio istinto allo stupore e alla meraviglia. Ho cominciato a cinque anni con la prima conchiglia trovata sulla spiaggia di Varigotti. Ora ne ho un armadio pieno. Raccolgo mirabilie di ogni tipo, soprattutto dal mondo naturale, seguendo linee morfologiche trasversali (un insetto può rimandare ad un minerale, il minerale ad un seme, il seme ad un nido e così via). Sono più interessato agli archetipi che alle cose in quanto tali: spirali, ellissi, simmetrie…

Colleziono anche carte, di ogni tipo, forma e dimensione (francobolli compresi ma non mi sento filatelico). In questo caso sono raccolte funzionali al loro utilizzo «artistico-narrativo». Il fatto è che tutto mi pare degno di entrare nei sacri recinti della memoria universale. Penso, con Ernst Jünger, che la completezza cui ogni collezionista aspira non è altro che una rappresentazione quantitativa della perfezione. Ed è questo il vero obiettivo, non la sua rappresentazione”.

L'uomo ed il suo baule: questo, insieme ad altri lavori, è proposto in corso Magenta 59 sino al 2 dicembre
L'uomo ed il suo baule: questo, insieme ad altri lavori, è proposto in corso Magenta 59 sino al 2 dicembre
La mostra “Le metamorfosi del viaggiatore”
Scoprire Stefano Faravelli
           




In mostra “Le metamorfosi del viaggiatore”
29 Ott 2012 09:25 - APPUNTAMENTI
Esito del concorso voluto da Fondazione gruppo Credito valtellinese ed Associazione illustratori, la rassegna ospitata a Milano sino al 2 dicembre offre diversi spunti
“Tulipani”, di Marta Lorenzon (il personaggio ha un busta in mano)
“Tulipani”, di Marta Lorenzon (il personaggio ha un busta in mano)

Era alla prima edizione, però gli organizzatori, che fanno capo alla Fondazione gruppo Credito valtellinese e all’Associazione illustratori, parlano di grande successo.

Ci si riferisce al concorso rivolto ad illustratori, fumettisti ed artisti, italiani e stranieri, sul tema del viaggio come rappresentazione visiva dell’esperienza personale e vissuta: la preparazione della partenza, il ritorno, i saluti delle persone che si lasciano, i volti di coloro che si incontrano, lo straniamento, la conoscenza di nuovi luoghi. Ma anche itinerari onirici ed immaginati, percorsi interiori e fantastici.

La giuria, presieduta dal carnettista Stefano Faravelli, ha selezionato 112 autori, le cui opere sono esposte fino al 2 dicembre sotto al titolo “Le metamorfosi del viaggiatore - Stati mentali, onirici e reali del partire e del tornare”. La mostra, ad ingresso libero, è collocata presso la galleria del gruppo Credito valtellinese di corso Magenta 59, a Milano (orari: da martedì a venerdì 15-19, sabato 10-18). Appesi ai muri od ordinati nelle teche vi sono 123 opere singole, 18 carnet de voyage e 9 fumetti. Il catalogo (144 pagine a colori, 18,90 euro) è introdotto da Walter Fochesato.

Tra strade, navi, personaggi erranti e valige, non mancano i richiami ad oggetti di postalità: francobolli, modulistica, missive… È il caso, ad esempio, di “Spartenza” e “Tulipani”, tecniche miste firmate rispettivamente da Marcella Brancaforte e Marta Lorenzon.

Citazioni più frequenti provengono delle opere dello stesso Stefano Faravelli, cui è dedicata un’area speciale della rassegna. Da un baule… esplodono i suoi taccuini delicatamente illustrati, dove figure di individui, paesaggi e monumenti si mescolano ad altri oggetti, fra cui cartevalori postali. “L’astuto Mayè”, invece, è un acquerello e tempera su lettera raccolta per strada a Jenné ed applicata ad un legno. Senza dimenticare “Il Jinn Faruq di Timbuctù”, una tecnica mista su tavola, e “Khan el Khalili”, realizzato con acquerello ed inchiostro su carta. Basta esaminarli con attenzione per individuare le… sorprese.

Uno dei carnet da viaggio con citazioni dentellate di Stefano Faravelli
Uno dei carnet da viaggio con citazioni dentellate di Stefano Faravelli
I dettagli presentati dal Credito valtellinese
Il Natale secondo Walter Fochesato
           


Il Belgio lancia auguri e pizzi
29 Ott 2012 00:21 - DALL'ESTERO
Accanto alla tradizionale serie natalizia, quella dedicata ad una piazza storica del Paese. Con la sorpresa tecnica
Natale nel francobollo per il regime interno
Natale nel francobollo per il regime interno

Ventinove ottobre: tocca al Belgio formulare gli auguri per Natale e per le altre festività. Oggi, infatti, usciranno in distribuzione generale (il debutto è stato registrato sabato a Bruges) due tagli di classe “1” per il regime interno e per quello europeo. Tra paesaggi innevati e addobbi lucenti dovuti a Frédéric Thiry, ecco la chiesa intitolata a san Martino di Kessenich e quella del paese di Saint-Mard. Una si trova nelle Fiandre, l’altra in Vallonia. Entrambe le cartevalori sono autoadesive e vendute in libretti da dieci; costi: 6,50 e 9,90 euro. Confermata l’iniziativa solidale che non grava sugli utenti: per ogni lettera che in dicembre verrà spedita impiegando uno dei due pezzi, l’operatore Bpost verserà 1 centesimo al fondo per l’alfabetizzazione gestito dalla Fondazione roi Baudouin.

A dirla tutta, si fa notare di più l’altra emissione, questa per le modalità produttive. Anch’essa sconta la doppia uscita il giorno 27 ed oggi e riguarda proprio Bruges. Si tratta di un foglietto dovuto a Guillaume Broux e Jean Libert con cinque francobolli dedicati ad altrettanti angoli caratteristici della Grand-place: la statua di Jan Breydel e Pieter de Coninck (figura nel primo esemplare), il campanile (secondo), le case Boechoute, Craenenburg, Die Maene ed il cinéma Pathé (terzo), gli edifici Spainge, Diephuis, Le panier d’or ed ancora Diephuis (quarto), il tribunale provinciale (quinto). La sorpresa è nell’angolo in basso a destra, lavorato con una tecnica laser in modo da farlo assomigliare ad un pizzo: omaggio ad una delle attività tradizionali caratteristiche della zona. I francobolli valgono “1” nei rapporti interni, per un totale di 3,25 euro, ma l’insieme ha un soprapprezzo pari alla stessa cifra quale sostegno volto a promuovere la filatelia. In uso anche una vignetta di affrancatura della Electronic system engineering, nota attraverso la sigla Ese. L’emissione con la piazza più importante della città segue quella riguardante l’analoga area di Bruxelles (risale al 17 settembre 2011) e precede il tributo riguardante Tournai (atteso l’anno prossimo).

Il foglietto dedicato alla Grand-place di Bruges. L'angolo in basso a destra è traforato con una tecnica per richiamare il pizzo
Il foglietto dedicato alla Grand-place di Bruges. L'angolo in basso a destra è traforato con una tecnica per richiamare il pizzo
Beneficienza senza gravare sugli utenti: così l'anno scorso
Il laser in filatelia: l'esperienza del Liechtenstein
La piazza di Bruxelles che conquistò i giurati
           


“Mistero” svelato per le collezioni diacroniche
28 Ott 2012 21:58 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Sono quelle -ricorda il delegato federale a manifestazioni e giurie, Paolo Guglielminetti- che attraversano almeno due dei tre periodi storici previsti
Il delegato federale Paolo Guglielminetti
Il delegato federale Paolo Guglielminetti

Attendendo i dati ufficiali e completi della semifinale riguardante il Campionato cadetti di Codroipo (Udine), che -viene spiegato- “sono stati ufficializzati durante la premiazione sabato sera e saranno resi disponibili dalla Federazione fra le società filateliche italiane per la messa on-line nella serata di lunedì”, il dubbio. Attanaglia diversi collezionisti che ancora stanno esaminando gli esiti dell’esposizione nazionale e di qualificazione svoltasi a Roma due settimane fa. Cosa si intende, per esempio, indicando la classe “storia postale classica e diacronica”?

“La risposta è semplice,” esordisce il delegato Fsfi a manifestazioni e giurie Paolo Guglielminetti. Le collezioni di storia postale, filatelia tradizionale ed aerofilatelia sono articolate in sottoclassi su tre periodi storici. Le prime due si dividono in prima del 1900, tra 1900 e 1945, dopo il 1945. Per la terza, invece, le ripartizioni sono fino al 1925, dal 1926 al 1949, dal 1950 in poi. “Lo scopo dell’articolazione è valorizzare tutti gli intervalli, evitando di confrontare direttamente lavori classici con altri più moderni. Per le stesse ragioni, l’approccio è applicato (con qualche differenza sulle date limite dei periodi) anche a livello internazionale”.

Come classificare, però, uno studio che attraversa più di una fase, per dire: “La ricevuta di ritorno dal 1861 ad oggi”? “In alcuni Paesi ed internazionalmente si usa il criterio del periodo prevalente; però non è sempre agevole capire come «pesarlo». Da noi, le collezioni che riguardano più di un periodo sono considerate diacroniche. Quindi, la storia postale diacronica raccoglie le collezioni storico-postali non limitate ad un solo periodo dei tre considerati. Naturalmente, lo stesso criterio vale per le altre specializzazioni”.

Le collezioni diacroniche si sono viste alla recente manifestazione nella capitale
Le collezioni diacroniche si sono viste alla recente manifestazione nella capitale
La mostra di Codroipo (Udine) chiusasi oggi pomeriggio
I risultati di “Romafil”
L’attuale regolamento esposizioni e giurie (file pdf)
           




La Yvert & Tellier entra nel 2013
28 Ott 2012 01:20 - LIBRI E CATALOGHI
Disponibili in Italia i due tomi dedicati alla Francia e ad Andorra, Monaco, Territori d’oltremare
Le produzioni hanno il nuovo millesimo
Le produzioni hanno il nuovo millesimo

Anche la Yvert & Tellier sta aggiornando, con il millesimo 2013, i suoi cataloghi più importanti. Fra essi, il tomo 1, adesso organizzato in 968 pagine a colori e in Italia venduto a 24,50 euro, nonché l’1 bis, 1.008 pagine sempre in quadricromia e sempre allo stesso prezzo.

Il primo raccoglie praticamente l’intero scibile per quanto riguarda le emissioni di Francia; offre inoltre un nuovo capitolo, a dimostrazione del relativo seguito che tale collezione sta registrando: riguarda le emissioni congiunte sottoscritte da Parigi con altre realtà. Inutile cercare, invece, la serie “Étoiles d’or”, ora al centro delle polemiche per il suo carattere speculativo voluto da La poste (che l’ha venduta alla manifestazione “Planète timbres” a 125,00 euro, contro un nominale pari a 56,16). Prendendo la scusa della necessità di andare in stampa, nell’introduzione la casa editrice si è domandata se i quindici foglietti sarebbero stati accessibili a tutti i collezionisti. Da qui la scelta di soprassedere, almeno per il momento, ad inserirli nella categoria delle emissioni normali; figura solo nel capitolo dei carnet e dei prodotti di lusso, senza immagini e senza valutazioni. Un modo… diplomatico per esprimere il dissenso e le perplessità?

Il secondo volume, nato come supplemento del precedente al dilatarsi della paginazione, offre tra l’altro Andorra Francese e Spagnola, Mayotte, Monaco, Nazioni Unite (le tre sedi e le produzioni quali Kosovo e Timor Orientale), Nuova Caledonia, Oceania, Polinesia, Saint-Pierre et Miquelon, Tahiti, Terre Australi e Antartiche, Wallis et Futuna. Oltre alla mera lista riguardante i giri Cept e PostEurop.

Yvert & Tellier - “Francia” (acquista)
La scheda per il tomo 1…
…e quella per l’1 bis
Cosa è successo con i foglietti “Étoiles d'or”
           


“Buon giorno signora! Non vorrei disturbare…”
27 Ott 2012 17:47 - APPUNTAMENTI
È il titolo dell’opera “filatelica” che apre, a Brescia, la mostra “Libri d’artista e libri oggetto”

C’è anche uno dei suoi interventi “filatelici” alla mostra che la bresciana Fondazione Berardelli ha intitolato “Libri d’artista e libri oggetto”, dedicandola a Lamberto Pignotti. Risale al 1970 e riporta la scritta: “Buon giorno signora! Non vorrei disturbare…”. È stato messo all’ingresso, insieme ad altri suoi lavori.

“Vuole rendere omaggio alla collezione di libri d’artista, illustrati e oggetto che Lamberto Pignotti, uno dei padri della poesia visiva italiana, ha donato alla biblioteca della Fondazione”, spiegano da quest’ultima parlando in generale dell’allestimento. Allestimento che comprende oltre centocinquanta volumi di autori italiani e stranieri, realizzati dagli anni Settanta ad oggi; testimonia la ricerca svolta con passione e intelligenza da Pignotti e, al tempo stesso, le diverse modalità di sperimentazione.

Sono presenti: libri d’artista, cioè volumi con ampie tirature di stampa per essere facilmente diffusi, ma pensati dall’autore in ogni elemento costitutivo; libri illustrati, preziosi prodotti editoriali che nascono dalla collaborazione tra un poeta o scrittore e un artista; libri-oggetto, che sono in copia unica o in pochi esemplari, ideati facendo riferimento alla forma del libro. Possono utilizzare materiali diversi, dalla carta alla tela, dal legno al metallo, e sfruttare varie tecniche che il più delle volte mettono in risalto la fisicità e la matericità del lavoro a discapito delle caratteristiche tradizionali del libro. Infatti, non devono essere necessariamente sfogliabili o leggibili, come avviene nel caso dei libri cuciti, bruciati, cancellati o legati.

Un’ampia sezione della mostra, infine, è dedicata alla produzione editoriale dello stesso Lamberto Pignotti, che, dai suoi esordi nel mondo della letteratura degli anni Cinquanta, è stata ricchissima ed aperta a forme espressive differenti, dalla poesia lineare alla saggistica, dalla narrativa ai libri d’artista.

Il percorso rimarrà aperto sino al 4 novembre in via Milano 107 (orari: da martedì a sabato 15.30-19, ingresso libero).

L'opera “Buon giorno signora! Non vorrei disturbare…”
L'opera “Buon giorno signora! Non vorrei disturbare…”
L'intervista a Lamberto Pignotti
La sua precedente mostra “filatelica” a Brescia
La Fondazione Berardelli
           


Novità? Troppe!
27 Ott 2012 00:52 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Non solo i collezionisti: anche gli operatori commerciali denunciano il gran numero di francobolli in uscita. Specie se caratterizzati da misure restrittive nella distribuzione
Uno dei blocchi francesi “Étoiles d’or”
Uno dei blocchi francesi “Étoiles d’or”

Filatelisti sempre più sconcertati, perché anche Paesi sino ad ora ritenuti “seri”, ossia coscienziosi nello sfornare novità, si stanno dimostrando di manica larga. Troppa. Una indiretta conferma è arrivata dal presidente dell’Associazione filatelisti italiani professionisti, Andrea Mulinacci. Il quale, durante il suo discorso all’apertura di “Romafil” due settimane fa, ha ammesso fra l’altro che “il collezionismo si sta polarizzando sempre più verso una maggiore specializzazione delle collezioni, mentre le novità sembrano perdere fascino agli occhi soprattutto dei collezionisti più avanzati”.

Nelle menti, ad esempio, le seimila confezioni con quindici foglietti di Francia “Étoiles d’or” da quattro francobolli l’uno, vendute, già agli sportelli postali della manifestazione “Planète timbres”, a 125,00 euro. Scelta che adesso la stessa La poste si rifiuta di commentare. Listini dei commercianti alla mano, l’insieme è balzato a 399,00 (però, alla manifestazione organizzata da Poste italiane si potevano trovare ad… appena 299,00, mentre la Michel li valuta 450,00). Oppure, la maxi serie per i vincitori di medaglie d’oro sfornata dal Regno Unito in occasione di “London 2012”, caratterizzata dal dubbio se i ventinove blocchi da sei riguardanti le Olimpiadi ed i trentaquattro da due inerenti alle Paralimpiadi vadano considerati foglietti o minifogli.

Un punto di vista più specifico arriva dall’amministratore delegato di Filagenzia De Rosa, Federico Kaiser. La sua azienda, parte integrante di Nordfrim group, è specializzata soprattutto nelle forniture all’ingrosso; rappresenta una settantina di Paesi, fra cui proprio il Regno Unito. “Il settore delle novità -ammette a «Vaccari news»- è profondamente cambiato. Un tempo la richiesta per una specifica serie durava un paio d’anni dalla sua emissione, ora dopo quattro mesi finisce ogni interesse”.

Tutto sommato, è ottimista. “Ho la sensazione -prosegue- che il peggio sia passato; il 2012 è andato meno male del 2011. Sicuramente, però, questo genere di iniziative non fa il bene della filatelia. Altri esempi? I troppi foglietti italiani per il centocinquantesimo dell’Unità, oppure il minifoglio che San Marino ha dedicato al Brescia calcio ed il blocco che il Vaticano emetterà per raccogliere fondi e finanziare il restauro del colonnato del Bernini. Ma, ancora, vanno citate le voci di Cina Popolare e Russia vendute solo localmente, come i libretti di prestigio voluti dall’Australia… Negli ultimi sessant’anni la filatelia è diventata un settore commerciale come gli altri e le strutture che pianificano le novità hanno approcci da marketing, senza magari conoscere il settore, le sue peculiarità, le abitudini. La nostra azienda si pone come una bancarella sul mercato e cerca di recuperare tutto, ma questo, naturalmente, può avere conseguenze sui prezzi. Mi sembra che la coperta sia più corta rispetto ad un tempo e non si può tirarla troppo”.

Campioni di “London 2012”: minifoglio o foglietto? Per alcuni, il dubbio persiste
Campioni di “London 2012”: minifoglio o foglietto? Per alcuni, il dubbio persiste
Il “Planète timbres” 2012: la gara
Regno Unito, le produzioni per i vincitori delle Olimpiadi…
…e delle Paralimpiadi
           




Senza più segreti l’emissione per il colonnato
26 Ott 2012 16:55 - VATICANO
Intervista al capo dell’Ufficio filatelico e numismatico, Mauro Olivieri. La genesi del progetto, i quantitativi nelle due versioni, la destinazione dell’incasso
Il capo dell'Ufn, Mauro Olivieri
Il capo dell'Ufn, Mauro Olivieri

Un cartello pubblicitario da centotrenta metri quadrati: verrà collocato in piazza San Pietro con l’invito ad andare presso il vicino Ufficio pellegrini e turisti, nel braccio di Carlo Magno, per acquistare la versione senza o munita del proprio nome e cognome di quello che ufficialmente viene definito “certificato filatelico di partecipazione al restauro del colonnato di piazza San Pietro”. In tale sede, dal giorno dell’emissione fissato al 20 novembre e pagando i 20,00 euro di facciale, si ritirerà il tipo neutro o, tempo il minuto necessario a stamparlo, il personalizzato. L’oggetto verrà consegnato in una busta, protetta da un cartoncino con un testo in cinque lingue che traduce le scritte latine.

Quindi, un qualcosa destinato soprattutto ai non collezionisti? “Abbiamo pensato di rivolgerci ad un pubblico diverso, e la chiave di volta è stata l’aggiungere il nome ed il cognome del donatore”, risponde in questa intervista a «Vaccari news» il capo dell’Ufficio filatelico e numismatico vaticano, Mauro Olivieri. “Senza naturalmente trascurare gli appassionati, per quello che, alla fine, è un foglietto”.

Dopo la sorpresa, il momento dei dettagli e dell’approfondimento, per l’emissione annunciata soltanto tre giorni fa. Innanzitutto, il quantitativo: le due produzioni, generica o con nome e cognome dell’acquirente (il resto, colori compresi, dovrebbe essere identico), avranno una tiratura massima complessiva pari a 150mila unità, così suddivisa: 56.250 per la prima e 93.750 per la seconda categoria. Inutile cercare adesso nel sito del Governatorato il formulario di prenotazione: sarà reso disponibile -spiegano da oltre Tevere- “entro breve”. Quanto agli abbonati, dovranno richiedere l’emissione “con il modulo che invieremo loro, come per qualsiasi altra serie”.

Ma com’è nata l’idea? “Il colonnato -prosegue Mauro Olivieri- è di competenza del Governatorato e l’intervento di restauro è in corso da tempo; nella parte destra, già è stato effettuato, ed i cantieri proseguono. I nostri superiori, però, hanno chiesto di sostenere l’intervento e noi, come Ufn, abbiamo pensato a questa iniziativa. Anche per uscire dal seminato di fronte ad un eccezionale impegno economico”.

Secondo lei, cosa ne penseranno i collezionisti? “Mi sembra sia una iniziativa accolta in modo positivo; naturalmente, ci saranno le critiche… In fondo, mi sembra che non chiediamo cifre esorbitanti”.

Come mai è arrivata d’improvviso? “La chiamata di sensibilizzazione è stata fatta non tanto tempo fa, poi una genesi lunga e difficoltosa: ci stiamo lavorando da mesi. Abbiamo rivelato l’iniziativa solo quando siamo stati sicuri di poterla realizzare tecnicamente”.

La cifra incassata a cosa servirà? “L’intero ammontare, e senza detrarre i costi di produzione, contribuirà a finanziare le opere; forse, faremo una cerimonia formale di consegna del denaro raccolto”.

Il valore nominale corrisponde ad una tariffa o rappresenta una cifra simbolica? “Con 20,00 euro si può spedire un plico ordinario pesante tra i trecentocinquanta ed i mille grammi verso l’Oceania”.

La tiratura sarà in grado di soddisfare tutte le richieste? “Stabiliamo i quantitativi sulla base di valutazioni di mercato; mi auguro di esaurire i foglietti, anche se -essendo un prodotto nuovo- è difficile fare previsioni. In ogni caso, non c’è un termine entro il quale richiederlo, lo venderemo fino a quando avremo le scorte. Abbiamo lasciato liberi anche gli abbonati: se lo vorranno, dovranno richiederlo a parte, utilizzando il modello in spedizione. Il foglietto neutro, invece, verrà messo anche nel libro dell’anno, in vendita a 72,00 euro; se qualcuno vorrà l’altro tipo, basterà chiederlo. Per bilanciare i costi, abbiamo deciso da questa volta di non inserirvi più i minifogli, ma le serie semplici: ecco perché la cifra del libro non è aumentata”.

L’emissione costituirà un precedente, nel senso che bisognerà attenderne altre del genere in un prossimo futuro? “Direi di no; ogni tanto facciamo qualche carta valore particolare, tipo quella per il Kosovo del 1999, ma non è il preludio ad ulteriori iniziative del genere”.

Infine, due parole sulla Consulta che si riunirà il 14 novembre… “È la prima che presiederò e vorrei che avesse un taglio diverso rispetto al passato. Piuttosto che concentrarci sulle emissioni future, farà analisi di mercato, valutazioni sul momento ed ogni consultore renderà disponibile la propria esperienza professionale. Fermo restando che il programma, già reso pubblico, rimarrà aperto. Nel senso che verrà considerata qualsiasi idea in grado di migliorarlo”.

Il modulo delle prenotazioni verrà inserito “entro breve” nel sito del Governatorato
Il modulo delle prenotazioni verrà inserito “entro breve” nel sito del Governatorato
L'annuncio, a sorpresa, di due giorni fa
Il programma per il 2013, il libro annuale e la convocazione della Consulta
           


La Fise Are conferma Luca Palermo
26 Ott 2012 11:12 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Secondo mandato presso la struttura di Confindustria che riunisce le aziende impegnate nelle attività di distribuzione, recapito e servizi collegati
Luca Palermo confermato alla guida di Fise Are
Luca Palermo confermato alla guida di Fise Are

Al primo mandato, un altro: l’amministratore delegato di Tnt post Italia, il quarantatreenne Luca Palermo, è stato confermato presidente di Federazione imprese di servizi - Associazione delle agenzie di recapito espressi, realtà di Confindustria che rappresenta gli operatori privati del settore postale.

La nomina -viene spiegato- è giunta “in un contesto di grande evoluzione del settore, per effetto da un lato di una intensificazione della domanda di innovazione ed efficienza da parte del mercato e, dall’altro, delle attese novità in ambito regolatorio per iniziativa dell’Agcom e del Governo”.

Contestualmente, sono stati nominati due vice presidenti, Cinzia Spaziani e Andrea Quagliarella, mentre Maria Laura Cantarelli è il nuovo segretario nazionale, con responsabilità di coordinamento e rappresentanza degli interessi del sodalizio presso gli ambiti istituzionali di riferimento per il settore.

“Fise Are ha compiuto negli ultimi anni grandi passi in avanti verso la costruzione di una capacità di rappresentanza e tutela degli interessi di tutte le imprese italiane che hanno investito tante energie, risorse ed esperienza per competere in questo difficile mercato, che ancora oggi attende di essere perfezionato sotto il profilo regolatorio”, ha affermato Luca Palermo. “Sappiamo molto bene quale è la sfida per i prossimi due anni: contribuire alla definizione ma soprattutto alla rapida e diffusa adozione di nuove regole e nuovi standard di qualità ed efficienza da parte di tutti i privati. Confidiamo per tale obiettivo nella nostra comune volontà di collaborazione nei confronti degli organi competenti e nella nostra intenzione di valorizzare il servizio postale come servizio per la comunità”.

Le imprese rappresentate in Fise Are svolgono attività di distribuzione, recapito e servizi collegati, occupando oltre quattromila addetti e generando, secondo i dati del 2011, un fatturato complessivo di oltre 350 milioni di euro.

Il primo mandato
Fise Are
           



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