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dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
  • i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
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  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
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Soprabolzano accoglie Elvis Presley
16 Ago 2013 00:51 - NOTIZIE DALL'ITALIA
In svolgimento, fino all’1 settembre, una mostra dedicata all’artista. Oggi ed il 30 agosto due annulli promozionali
In mostra, ottanta oggetti
In mostra, ottanta oggetti

Morì il 16 agosto 1977 a Memphis; trentasei anni dopo viene ricordato a Soprabolzano, frazione di Renon (Bolzano). Qui, presso la Casa delle associazioni ubicata in via della Chiesa, è in corso la mostra “Il rock di Elvis sul Renon” e, oggi dalle 11.30 alle 16.30, sarà in uso un annullo speciale.

Nella sede (l’ingresso è libero e possibile tra le 11 e le 19), i visitatori trovano una collezione di ottanta oggetti appartenuti ad Elvis Presley, fra cui la sua ultima Cadillac “Fleetwood”, targata “1-Elvis”. In più -spiegano gli organizzatori- vi sono le chitarre, così come la stella da sceriffo. Camicie e costumi di scena rammentano gli spettacoli, le onorificenze ed i riconoscimenti documentano i grandi successi. Non solo venivano dorati i dischi: la passione nutrita dal cantante, chitarrista ed attore per la tinta è testimoniata da svariati articoli decorativi. Oltre ai reperti, si potrà assistere ad alcuni video. E, per chi non si accontenta, c’è sempre il negozio con i ricordini!

Nella stessa sede e nella stessa fascia oraria, il 30 agosto, penultimo giorno in cui la rassegna sarà aperta, ci sarà un bis marcofilo.

Oggi ed il 30 agosto doppia citazione marcofila
Oggi ed il 30 agosto doppia citazione marcofila
Per saperne di più
           


Solo con il 2014 i nuovi titoli Bolaffi
15 Ago 2013 18:20 - LIBRI E CATALOGHI
Confermata la scelta della casa editrice torinese. Che, all’incontro del 5 settembre, darà anticipazioni sui programmi aziendali
L’attuale amministratore delegato, Giulio Filippo Bolaffi
L’attuale amministratore delegato, Giulio Filippo Bolaffi

In vista dell’appuntamento con i mercuriali fissato dalla Borsa filatelica nazionale per il 5 settembre, “Vaccari news” già ha indicato le principali innovazioni previste dalle milanesi Sassone ed Unificato. Le quali, di fatto, hanno convalidato i titoli abituali, pur contemplando revisioni ed aggiornamenti.

Quanto al terzo editore in genere protagonista dell’incontro, ossia il torinese Bolaffi, questa volta le cose appaiono diverse, probabilmente anche dovute al cambio di regìa avvenuto, ormai parecchi mesi fa, tra Alberto ed il figlio Giulio Filippo.

“Il nostro nuovo catalogo uscirà agli inizi dell’anno prossimo”, spiega l’amministratore delegato del gruppo, ossia lo stesso Giulio Filippo. Il quale aggiunge: “presenterà una rinnovata visione dei prezzi che, c’è da scommettere, farà discutere”.

In base alle attese, all’incontro di palazzo Turati il rappresentante dell’azienda dovrebbe indicare le linee guida fissate in vista del cambiamento.

L’appuntamento del 5 settembre
Le anticipazioni di Sassone…
…ed Unificato
           


Omaggio a Pierre-Georges Latécoère
15 Ago 2013 14:45 - DALL'ESTERO
Costruttore aeronautico, aprì anche una linea che collegò Tolosa a Dakar. Prima del grande balzo oltre l’Atlantico…
Figura chiave dell’aeronautica francese
Figura chiave dell’aeronautica francese

Nonostante la giornata festiva, è arrivato un ulteriore francobollo, nel caso specifico dalla Francia. Commemora Pierre-Georges Latécoère, vissuto tra il 1883 ed il 1943.

Il suo nome è legato alla storica azienda che, ancora adesso in contesti molto differenti, ne perpetua il casato. Grande figura dell’industria aeronautica nazionale, cominciò a farsi notare soprattutto durante la Prima guerra mondiale, quando allestì due fabbriche a Tolosa.

Più avanti fondò le linee aeree omonime, attive prima su Spagna e Marocco. Il collegamento tra Tolosa e Casablanca divenne regolare nel 1920; dieci anni dopo, il pilota Jean Mermoz unirà per la prima volta la Francia all’America del Sud. Nel 1927 l’imprenditore cedette le azioni a Marcel Bouilloux-Lafont; la società prese il nome di Compagnie générale aéropostale dove si distinsero, oltre a Mermoz, i colleghi Antoine de Saint-Exupéry, Henri Guillaumet e Marcel Reine. Lasciata la gestione dei voli, Latécoère si concentrò sulla costruzione: gli apparecchi daranno al Paese trentuno record del mondo.

Il francobollo, dovuto a Jame’s Prunier e poi impaginato da Bruno Ghiringhelli, associa l’uomo al suo operato (il Laté “28” di Mermoz) ed al globo con la tratta che raggiungeva l’America. Costa 1,05 euro. Ha debuttato a Saint Tropez; da domani la disponibilità sarà generale.

Antoine de Saint-Exupéry tra storia e posta
           


Coppia di giocatori: sul campo e sulle cartevalori
15 Ago 2013 10:57 - DALL'ESTERO
Dopo il Regno Unito, anche la Bielorussia celebra i propri campioni della racchetta: Victoria Azarenka e Maxim Mirnyi

Anche la Bielorussia si cimenta con il tennis, citando postalmente i propri atleti più rappresentativi. Seguendo quanto ha fatto l’8 agosto il Regno Unito per il campione Andy Murray, ieri Minsk ha celebrato due assi della racchetta locale. Sono Victoria Azarenka (classe 1989) e Maxim Mirnyi (1977), che -fra l’altro- a “London 2012” vinsero l’oro nel doppio misto.

I francobolli hanno nominale “P”; sta a significare la lettera pesante entro i venti grammi e diretta, via posta aerea, all’estero. Ora il servizio equivale a 7.000 rubli. Le immagini sono state lavorate da Ivan Lukin e rappresentano scene di gioco, associate all’emblema della Federazione nazionale di categoria.

Ogni minifoglio contiene tre coppie se-tenant, disposte in modo alternato.

A “London 2012” vinsero l’oro nel doppio misto
A “London 2012” vinsero l’oro nel doppio misto
L’omaggio a Andy Murray
           


L’“Assunzione” di Guido Reni
15 Ago 2013 00:11 - VATICANO
Il dipinto ora di trova a Monaco di Baviera; è stato riscoperto per l’annullo che oggi sottolineerà la ricorrenza
Il lavoro di Guido Reni
Il lavoro di Guido Reni

Alle Poste vaticane il compito di sottolineare, dal punto di vista marcofilo, la giornata di oggi, in cui si ricorda l’Elevazione al cielo della Vergine.

Per farlo puntando ad un’opera di interesse artistico, questa volta ci si è orientati al lavoro lasciato dal pittore Guido Reni (1575-1642). Suo è l’olio su seta “Assunzione di Maria”, risalente proprio al 1642 e di cui l’operatore ha tratto un particolare.

Il dipinto si trova in Germania, presso l’Alte pinakothek di Monaco. Venne realizzato -spiegano dall’istituzione bavarese- per l’altare principale della chiesa di Modena dedicata a santa Maria degli Angeli. Ma ci rimase poco: a causa di problemi finanziari, diciannove anni dopo venne ceduto ad una persona, rimasta sconosciuta, di Bologna.

Il severo stile tardo classico dell’interprete è stato valorizzato soprattutto nel XIX secolo.

Per richiedere un’impronta c’è tempo sino al 21 settembre, rivolgendosi all’ufficio obliterazioni d’oltre Tevere.

L’opera presentata dall’Alte pinakotek (in inglese e tedesco)
           


Un nuovo futuro per il Trento Centro?
14 Ago 2013 19:32 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Egi, che non è riuscita a vendere l’edificio, ha proposto al Comune di trasformare le parti ora non impiegate in negozi, uffici ed appartamenti
Il Trento Centro (dettaglio)
Il Trento Centro (dettaglio)

Probabilmente, oggi è una fra le sedi postali di rappresentanza più trascurate. Eppure, il Trento Centro, situato in piazza Vittoria 20, ha avuto una storia importante. A cominciare dall’architetto, Angiolo Mazzoni, che tra il 1929 ed il 1934 ristrutturò, dando loro una cornice unificante, tre edifici differenti, fra cui quello progettato nel 1889 dal collega Friedrich Setz ed il cinquecentesco palazzo a Prato. E senza dimenticare l’apporto dei decoratori, Fortunato Depero, Enrico Prampolini e Tato (Guglielmo Sansoni), del cui lavoro, purtroppo, è rimasto poco.

Un edificio troppo grande per le attuali esigenze. Non a caso, cinque anni fa era stato in parte destinato alla biennale europea di arte contemporanea “Manifesta 7”. Evidentemente, una situazione transitoria, magari una prova per soluzioni alternative che però non sono maturate.

Nel frattempo, Europa gestioni immobiliari, ossia l’azienda del gruppo Poste che segue il patrimonio edilizio, aveva cercato di vendere, senza esito. Come peraltro ha fatto o tentato di fare in diverse altre città. Secondo la stampa locale, davanti ai fallimenti delle aste sarebbe maturata una nuova idea, ora presentata in Comune per le necessarie autorizzazioni. L’obiettivo è trasformare gli ambienti vuoti.

Il palazzo -scrive “Trentino”- “insiste su un’area di 3.250 metri quadri con una superficie lorda di 7.314”. La proposta, “prevede al piano terra e al primo una serie di negozi (su una superficie di 1.800 metri quadri lordi) e ristorante (circa 850 metri quadri) più il plateatico, cioè lo spazio all’aperto, nella corte, di circa 110 metri quadri, sempre lordi. Inoltre, oltre 300 metri quadri di uffici, l’ufficio postale (320 metri quadri) e la ludoteca (80 metri quadri). Al secondo piano verrebbero realizzati 18 appartamenti privati con un parziale coinvolgimento del sottotetto (circa 2400 mq lordi)”. L’incartamento, però -aggiunge Marika Giovannini dal “Corriere del Trentino”- “ha sollevato un ampio dibattito” all’interno della commissione urbanistica dell’Ente locale. Paolo Serra del Partito democratico, ad esempio, “ha lanciato l’ipotesi di destinare l’edificio a biblioteca d’ateneo”.

Prevista, a settembre, una visita alla costruzione. Avendo presente -spiegano dal Comune a “Vaccari news”- che si tratta “di ipotesi informali”; “dovranno essere formalizzate e sottoposte all'approvazione degli organi competenti”.

Le immagini mettono in luce i differenti richiami stilistici degli edifici su cui Angiolo Mazzoni fu chiamato a lavorare per ottenere qualcosa di omogeneo. Al tempo stesso, rivelano l’attuale stato del complesso
Le immagini mettono in luce i differenti richiami stilistici degli edifici su cui Angiolo Mazzoni fu chiamato a lavorare per ottenere qualcosa di omogeneo. Al tempo stesso, rivelano l’attuale stato del complesso
La vetrata rimasta di Enrico Prampolini
L’esperienza con “Manifesta 7”
           




Il “Mosè” di Michelangelo citato in Romania
14 Ago 2013 15:50 - DALL'ESTERO
Oggi la serie “Le tavole della Legge, le leggi del mondo”: un omaggio alla comunità ebraica nazionale

È intitolata “Le tavole della Legge, le leggi del mondo” la serie che la Romania ha emesso oggi, quale tributo alla comunità ebraica locale. Si fa notare per il particolare titolo e perché richiama Michelangelo Buonarroti.

I quattro francobolli, nominali da 1,20, 1,40, 3,00 e 14,50 lei, raccontano la vicenda attingendo al patrimonio artistico e storico, nazionale e non solo. Ecco il “Mosè” dell’artista toscano, cui si aggiungono le tavole e l’arca (luogo dove sono tenuti i rotoli della Torah) conservate nelle sinagoghe di Bucarest. Chiude la rassegna, il monastero nel Sinai che porta il nome di santa Caterina: venne costruito sul luogo in cui il personaggio biblico sentì per la prima volta le parole di Dio. Dietro all’emissione, l’opera di Mihai Vămăşescu e Stan Pelteacu.

Le cartevalori sono stampate in fogli da trentadue, minifogli da otto con una vignetta e tre “tab”, foglietto.

I quattro esemplari che costituiscono la serie
I quattro esemplari che costituiscono la serie
           


Oro grande e felicitazioni per il Cardillo
14 Ago 2013 11:50 - APPUNTAMENTI
“Aps stampshow” - Dagli Stati Uniti il riconoscimento al saggio che tratta la seconda e la terza emissione sarda
Il testo è bilingue
Il testo è bilingue

Ancora una volta, dagli Stati Uniti un prestigioso riconoscimento per la filatelia classica italiana. All’esposizione di letteratura “Aps stampshow”, svoltasi a Milwaukee, nel Wisconsin, dall’8 all’11 agosto, l’unico titolo proveniente dal Bel Paese ha conquistato il “reserve grand e gold”. Piazzandosi, insomma, secondo.

È il saggio bilingue di Paolo Cardillo, edito dalla società Vaccari, “Prove, saggi e ristampe della II e III emissione del Regno di Sardegna”. Il quale ha ottenuto pure le felicitazioni della giuria per la ricerca.

“Ho cercato di spiegare -dice l’autore- in modo semplice ed intellegibile anche per i non addetti ai lavori i tipi di prove che il Matraire utilizzò, come e perché le utilizzò, i saggi definitivi presentati alle autorità ministeriali per l’approvazione, con in fondo una catalogazione numerica degli oggetti da me censiti e in gran parte mai catalogati da altre pubblicazioni e con una ricca appendice di tavole illustrative”.

Allo stesso livello, ma senza commenti da parte della commissione esaminatrice individuata dall’American philatelic society, è arrivato “The penny post”, di Larry Lyons. In cima alla classifica, con l’oro grande, “Confederate States of America catalog & handbook”, di Jerry Palazolo.

“Prove, saggi e ristampe” (acquista)
La scheda del volume con i dettagli
Sulla piattaforma Issuu
La presentazione a “Milanofil”
I risultati della mostra di letteratura (file pdf in inglese)
           




Martiri idruntini, oggi l’annullo
14 Ago 2013 07:12 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Uccisi nel 1480 e canonizzati il 12 maggio scorso, vengono citati nell’obliterazione. Dietro, il richiamo alle antiche incursioni saracene
Il manuale; verrà usato oggi
Il manuale; verrà usato oggi

Appuntamento particolare ad Otranto (Lecce), che ogni anno ricorda Antonio Primaldo ed i circa ottocento compagni. Particolare perché, il 12 maggio scorso, papa Francesco li ha canonizzati, attualizzandone il contesto. “Mentre veneriamo i martiri” -ha detto il pontefice durante la cerimonia- “chiediamo a Dio di sostenere tanti cristiani che, proprio in questi tempi e in tante parti del mondo, adesso, ancora soffrono violenze, e dia loro il coraggio della fedeltà e di rispondere al male col bene”.

La carneficina -ricordano dal Comune- risale al 1480, quando le incursioni dal mare erano frequenti. Il 28 luglio di quell’anno 18mila saraceni, con una flotta di 150 navi, “si mossero verso la cittadina salentina con l’intenzione di saccheggiarla e conquistarla. Dopo un’estenuante resistenza da parte degli otrantini che non volevano arrendersi, i turchi s'impossessarono del borgo, commettendo ogni sorta di crudeltà”. Ottocento uomini coraggiosi, che avevano rifiutato di convertirsi all’Islam, furono decapitati sul colle della Minerva. Da qui la commemorazione che si effettua in questo periodo.

Commemorazione che nel 2013 conta anche su un annullo. Sarà impiegato oggi dalle 11.30 alle 22.30 nello spazio allestito in via Vittorio Emanuele.

Parte dei resti conservati nella cattedrale ed il monumento eretto nel 1922
Parte dei resti conservati nella cattedrale ed il monumento eretto nel 1922
Le iniziative sull’argomento di questi giorni
           


Swiss post rinuncia ai servizi per i turisti in Italia
13 Ago 2013 22:45 - DALL'ESTERO
Mutate le condizioni di mercato: nonostante gli annunci, non solo ha abbandonato i presidi dell’anno scorso, ma ha chiuso anche a Roma
Una delle etichette 2012, nel caso specifico destinata a Bibione
Una delle etichette 2012, nel caso specifico destinata a Bibione

Swiss post (gruppo La posta svizzera) ha fatto marcia indietro. Nonostante i programmi che aveva messo sul tavolo in primavera, ha cambiato idea. Chiudendo persino il servizio in essere a Roma.

Il riferimento è al supporto alternativo con cui spedire cartoline (e solo quelle, per giunta escludendo le destinazioni italiane) da alcuni luoghi particolarmente apprezzati dai turisti. Quindi la capitale, e non solo.

Da giugno a settembre del 2012 -spiegano ora negli uffici dell’operatore, in parte contraddicendo quanto dagli stessi annunciato cinque mesi fa- la prestazione era stata offerta sui laghi di Como, di Garda e Maggiore, a Venezia, Bibione, Arezzo, Sorrento e Catania. Producendo etichette specifiche: come quelle note per la Città Eterna, offrono il testo “Swiss post - P.P. - CH-8010 Zürich-Mulligen Spi Mil” ed alcune immagini, quasi sempre fotografiche, riguardanti la specifica località nella quale erano destinate.

A marzo del 2013 -venne dichiarato a “Vaccari news”- si pensava di presidiare più o meno le stesse aree ed ulteriori, come Firenze, ma le cose sono andate diversamente. Il supporto è stato fornito unicamente a Roma, dove però alla fine di luglio ha subito una sospensione. “Si tratta -è la conferma- di una scelta definitiva. Il motivo: le condizioni di mercato sono mutate”. Anche perché, nel frattempo, sono subentrate nuove aziende che stanno effettuando la medesima attività, come Globe postal service e World post mail.

Quindi, per saggiare la prestazione dell’operatore ufficiale elvetico, occorrerà recarsi in Spagna, dove, al contrario, la presenza è stata confermata!

La presenza a Roma, rimasta attiva anche quest’anno è stata archiviata a fine luglio. Nell’immagine (collezione Roberto Gottardi), una cartolina spedita dalla capitale in Laos. L’etichetta di Swiss post, regolarmente applicata, è stata ricoperta con un’altra in transito a Malta
La presenza a Roma, rimasta attiva anche quest’anno è stata archiviata a fine luglio. Nell’immagine (collezione Roberto Gottardi), una cartolina spedita dalla capitale in Laos. L’etichetta di Swiss post, regolarmente applicata, è stata ricoperta con un’altra in transito a Malta
Le vecchie esperienze
Le attese (svanite) per quest’anno
           




Quando il fattorino aveva il radio telefono
13 Ago 2013 18:08 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Fece notizia, mezzo secolo fa, la scelta di un’azienda parigina di recapito espresso…

L’espresso? E chi se lo ricorda più, scomparso nella sequenza semplificatrice introdotta ormai diversi anni fa.

Ma anche una volta il miraggio -almeno negli annunci- era uno solo: migliorare. Lo segnala indirettamente una fotonotizia pubblicata nel 1963 da “Rassegna postelegrafonica”. Già dal titolo traspare il taglio: “Recapito per espresso sempre più efficiente”.

Un’organizzazione parigina -dice la didascalia- ha dotato i motocicli dei suoi fattorini di un radio telefono. In tal modo, chi ha bisogno di inviare un pacco o una lettera può chiamare l’addetto componendo un certo numero.

Prezzo per il servizio: 10,00 di quelli che allora erano chiamati nuovi franchi.

La foto che accompagna la nota: il motociclo disponeva di un radio telefono
La foto che accompagna la nota: il motociclo disponeva di un radio telefono
           


Rabat rende omaggio agli emigrati
13 Ago 2013 14:23 - DALL'ESTERO
Si stima che i connazionali espatriati siano cinque milioni, ubicati in quasi cento Paesi. Oggi il francobollo
Un francobollo per i migranti
Un francobollo per i migranti

I tragici sbarchi dei migranti che cercano di raggiungere l’Italia proseguono, complice anche la bella stagione che facilita gli spostamenti sul mare. In tale contesto, si fa notare il francobollo da 8,40 dirham che il Marocco ha varato oggi. Riguarda i dieci anni trascorsi da quando venne proclamata la “Giornata nazionale della comunità marocchina residente all’estero”, che si celebra ogni 10 di agosto. Si tratta di una vignetta simbolica firmata da Larbi Edfouf.

Un omaggio, dunque, ai cinque milioni di emigrati che hanno raggiunto quasi cento Paesi in tutti i continenti. Per la metà si tratta di donne e giovani, ed oltre il dieci per cento ha una preparazione elevata. In detto ambito si segnala l’operazione “Marhaba”, che prevede l’accoglimento di quanti tornano per trascorrere le vacanze estive. La ricorrenza, però, è anche l’occasione per rinsaldare i legami con gli assenti, puntando agli aspetti linguistici, religiosi e educativi e cercando di non far dimenticare loro la terra di origine. Al tempo stesso, Prefetture, Comuni, Consigli municipali ed associazioni organizzano attività a beneficio di coloro che se ne sono andati, sensibilizzando, realizzando colloqui, proponendo iniziative culturali, sportive ed artistiche.

           




Ma cosa mangiano le piante carnivore?
13 Ago 2013 10:02 - DALL'ESTERO
Quelle valorizzate oggi dall’Australia attraverso quattro francobolli si nutrono preferibilmente di formiche, mosche, farfalle e rane

Le piante carnivore? Hanno sempre fatto impressione. Tant’è vero che Australia post ricorda il romanzo probabilmente più famoso fra quelli che le citano, “Il giorno dei trifidi”, noto anche come “L’orrenda invasione”, di John Wyndham.

Dal libro -e dal film che ne venne tratto, ossia “L’invasione dei mostri verdi”- alle cartevalori. Oggi Canberra dedica a questo inconsueto tipo di vegetale quattro francobolli uniti da 60 centesimi l’uno. Fotografici (le istantanee sono di Greg Bourke) ed impaginati da Jo Muré, permettono di scoprire che sull’intero pianeta sono note 670 specie, di cui oltre 200 presenti nello sterminato Paese dell’Oceania. Sono rappresentate da sei generi, Aldrovanda, Byblis, Cephalotus, Drosera, Nepenthes e Utricularia.

Nella vignette vengono citate la Cephalotus follicularis, la Drosera rupicola, la Drosera lowriei e la Nepenthes rowanae. Ognuna associata al… piatto preferito, nell’ordine formiche, mosche, farfalle e rane. Niente esseri umani, dunque!

Accanto ai fogli da cinquanta (nei “gutter pair” vi sono cinque etichette di quattro soggetti diversi), i libretti da dieci, in questo caso di autoadesivi.

I quattro soggetti scelti dall’Australia
I quattro soggetti scelti dall’Australia
           


A Patti con… Usa e Regno Unito
13 Ago 2013 00:12 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Settant’anni fa la località siciliana venne raggiunta dagli alleati in marcia verso Nord. Oggi l’obliterazione
Patton e Montgomery
Patton e Montgomery

Gela (Caltanissetta), Catania, Palermo. Ed ora la frazione di Marina a Patti, provincia di Messina.

Nuovo appuntamento storico e, al tempo stesso, marcofilo, riguardante la fase centrale della Seconda guerra mondiale: racconta la marcia delle truppe alleate, sbarcate in Sicilia e dirette verso Nord, avvenuta settant’anni fa. Con l’obiettivo di occupare la Penisola e sconfiggere italiani e tedeschi.

L’iniziativa giunge dal Circolo filatelico numismatico cittadino, che ha commissionato il servizio a Poste. Punto di riferimento è il gazebo allestito sul lungomare. Verrà aperto, oggi, dalle ore 9 alle 15.

Nell’impronta compaiono i visi dei due generali -allora ancora nemici del Bel Paese- inviati a combattere sul teatro: lo statunitense George Smith Patton, che comandava la VII Armata, ed il britannico Bernard Law Montgomery, alla guida dell’VIII. In mezzo, la carta dell’isola con l’ubicazione della località coinvolta.

I momenti marcofili registrati a Gela, Palermo…
…e Catania
           




Le incisioni rupestri di Amazzonia
12 Ago 2013 18:51 - DALL'ESTERO
Oggi, in un francobollo, il richiamo del Brasile. È interpretato dall’artista Mario Baratta
Indietro nel passato…
Indietro nel passato…

Anche in Amazzonia gli appassionati di pitture rupestri possono trovare pane per i propri denti. Lo ricorda un francobollo che il Brasile ha emesso oggi.

Dal nominale equivalente ad una prima classe per posta commerciale interna (adesso 1,20 real), porta la firma di Mario Baratta. La vignetta rappresenta il lato orientale della “Serra da Lua”, che si trova a Monte Alegre, Stato federato del Pará. Ossia nel luogo in cui si sono individuati i reperti più importanti e conosciuti fra quelli presenti nella regione. Enfatizzando la relazione tra uomo e sito, nella vignetta l’artista mostra l’estetica delle immagini e le tracce lasciate da coloro che avevano scelto l’area per vivere e ripararsi.

L’arte rupestre -spiega la ricercatrice del Museu paraense “Emílio Goeldi”, Edithe Pereira- è il termine generalmente accettato per i segni, di norma incisi o disegnati, lasciati sulle rocce. Questo tipo di espressione preistorica è individuato in tutti i cinque continenti e corrisponde ad uno dei modi con cui i diversi popoli hanno comunicato aspetti della propria cultura. Come sono differenti le società, così i soggetti possono cambiare, nella forma e nel significato.

Il Museu paraense “Emílio Goeldi” (in portoghese)
           


I “pillar box” rimarranno dorati
12 Ago 2013 15:47 - DALL'ESTERO
Regno Unito - Sono 111 e ricordano gli atleti nazionali saliti sul podio più alto durante “London 2012”. Ora rinfrescati e dotati di una targa commemorativa

Si chiusero un anno fa oggi le Olimpiadi “London 2012”. Caratterizzate, fra l’altro, da una celebrazione postale del Paese organizzatore andata ben oltre le produzioni dentellate. Era prevista come provvisoria ma, nel frattempo, Royal mail ha deciso: i “pillar box” (ossia i particolari contenitori impiegati per imbucare le missive ordinarie) rimarranno dorati. Laddove, naturalmente, vennero ridipinti coprendo il caratteristico rosso.

L’inconsueta scelta rappresenta un omaggio dell’operatore ai connazionali che hanno conquistato l’oro, anche alle Paralimpiadi. Per questo, ad ogni singolo campione era stato dedicato quello più vicino a casa o al luogo di preparazione; davanti a squadre intere, invece, si è preferito privilegiare il più rappresentativo.

Complessivamente, le cassette trattate sono 111 su circa 115mila; ora sono state rinfrescate e dotate di una targa commemorativa con il nome o i nomi degli atleti che intendono ricordare.

Un sito internet indica i luoghi esatti in cui si trovano, mostrando inoltre le foto che il pubblico ha scattato e spedito.

Non solo i francobolli per i campioni (nella foto, un portalettere ha con sé un ingrandimento); rimarranno anche le cassette dorate, come questa ubicata ad Aberdeen
Non solo i francobolli per i campioni (nella foto, un portalettere ha con sé un ingrandimento); rimarranno anche le cassette dorate, come questa ubicata ad Aberdeen
La decisione dell’anno scorso
Il sito (in inglese) che le individua una per una
Le generose produzioni dentellate
           




Palazzo Strozzi/2 Le cartoline per comunicare
12 Ago 2013 11:11 - APPUNTAMENTI
Dopo la mostra, la fase creativa. È l’approccio scelto per coinvolgere i visitatori e farli riflettere su quanto hanno visto
Una cartolina in bianco
Una cartolina in bianco

L’opera d’arte ripresa nei francobolli e riconosciuta (news precedente), d’accordo. Ma il percorso “La primavera del Rinascimento - La scultura e le arti a Firenze 1400-1460”, in essere a palazzo Strozzi, quindi nel capoluogo toscano, fino al 18 agosto, offre un altro aspetto significativo. In questo caso, diventato oramai una tradizione: i locali di servizio che collegano l’ingresso all’allestimento accolgono una selezione di cartoline. Cartoline realizzate dai visitatori.

La Fondazione palazzo Strozzi mette a disposizione dei supporti bianchi, dalle misure e dall’organizzazione degli spazi identiche a quelle in uso per i saluti postali, con tanto di spazio per l’indirizzo, per l’affrancatura ed il logo dei promotori trasformato in un annullo meccanico. Il resto è lasciato in bianco, pronto per essere riempito. Sul tavolo, infatti, i visitatori trovano il necessario per scrivere o disegnare.

“È un'iniziativa che sta funzionando davvero bene ed è un format che ormai è parte di tutte le mostre”, spiegano a “Vaccari news” dagli uffici. “Rappresenta perfettamente la filosofia di palazzo Strozzi: l’arte deve essere accessibile a tutti”. Insomma, “non esiste una sola interpretazione, il significato stesso di un’opera è dato dalla somma dei significati attribuiti dagli spettatori. La cultura è dunque fatta di molte voci ed è importante ascoltarle e valorizzarle, rendendole visibili. Questo approccio ha un nome: «ascolto visibile»”. Alla base vi è “una concezione costruttivista del museo, luogo di apprendimento informale, in cui ciascun visitatore deve trovare la possibilità di mettere in atto strategie di conoscenza e di apprendimento personali”. Tutti possono accettare l’invito, ed una volta che gli espositori sono completi (o la rassegna terminata) i lavori vengono archiviati.

Ma perché proprio le cartoline? “Ci sono sembrate -è la risposta- il mezzo comunicativo migliore, con la cartolina si può mandare e ricevere un messaggio. Spesso le mostre di palazzo Strozzi sono intese anche come un viaggio e attraverso le cartoline è quindi possibile lasciare le proprie impressioni e i propri pensieri”.

Alcuni pannelli con i lavori lasciati dai visitatori: a fine mostra, verranno archiviati
Alcuni pannelli con i lavori lasciati dai visitatori: a fine mostra, verranno archiviati
La notizia riguardante l’allestimento
Le cartoline durante “Denaro e bellezza. I banchieri, Botticelli e il rogo delle vanità”
           


Palazzo Strozzi/1 Boccaccio secondo Andrea del Castagno
12 Ago 2013 09:38 - APPUNTAMENTI
L’affresco, in questi giorni esposto a Firenze alla mostra “La primavera del Rinascimento”, figura in alcuni francobolli dell’area italiana

Il francobollo del 1932 che richiama il viso di Boccaccio
Il francobollo del 1932 che richiama il viso di Boccaccio

Ultimi giorni per visitare, a palazzo Strozzi, la mostra “La primavera del Rinascimento - La scultura e le arti a Firenze 1400-1460”. L’allestimento nel capoluogo toscano chiuderà il 18 agosto, per essere riproposto, con il 26 settembre, a Parigi.

La rassegna riunisce molti capolavori, provenienti da musei di tutto il mondo: complessivamente centoquaranta opere che illustrano come, nella città dell’Arno, il Rinascimento in scultura preceda e influenzi tutte le altre arti, compresa la pittura. Tra i reperti, quelli di Lorenzo Ghiberti, Donatello, Nanni di Banco, Luca della Robbia, Nanni di Bartolo, Agostino di Duccio, Michelozzo, Desiderio da Settignano, Mino da Fiesole, e poi dei pittori Masaccio, Filippo Lippi, Andrea del Castagno, Paolo Uccello. Curato dal direttore del Museo nazionale del Bargello Beatrice Paolozzi Strozzi e dal conservateur en chef al dipartimento di scultura del Museo del Louvre Marc Bormand, il percorso ha consentito un’ampia campagna di restauri in Italia e in Francia. Dieci le sezioni in cui è organizzato.

Sala dopo sala, spicca, in particolare, l’omaggio di Andrea del Castagno (Andrea di Bartolo; Castagno ante 1419-Firenze 1457) a Giovanni Boccaccio. Si tratta di un affresco staccato del 1448-1449, grande 153x247 centimetri e conservato agli Uffizi. Nell’itinerario è associato agli analoghi ritratti del condottiero Pippo Spano, della regina Tomiri e della sibilla Cumana. Il richiamo al poeta, tuttavia, apre nella memoria dei filatelisti altri orizzonti: è quello impiegato nel 10 centesimi appartenente alla serie del 14 marzo 1932 “Pro Società nazionale «Dante Alighieri»”, ripreso poi, a colori cambiati, nel maggio successivo per le isole dell’Egeo e l’11 luglio per le Colonie. Se in queste cartevalori si punta al viso, l’opera intera, bulinata da Mario Ramassotto, è citata nel 100 lire che, insieme ad un secondo taglio da 150, il 22 dicembre 1975 ricordò il sesto centenario della morte per l’autore del “Decamerone”.

L’opera, in questi giorni esposta a Firenze presso palazzo Strozzi. Dovuta ad Andrea del Castagno, è un affresco staccato, appartenente alla galleria degli Uffizi. Di fianco, il 100 lire del 1975
L’opera, in questi giorni esposta a Firenze presso palazzo Strozzi. Dovuta ad Andrea del Castagno, è un affresco staccato, appartenente alla galleria degli Uffizi. Di fianco, il 100 lire del 1975
I dettagli sulla mostra
Due mesi fa l’ultimo omaggio postale per l’autore del “Decamerone”
           




Un tuffo nell’acqua
12 Ago 2013 01:16 - DALL'ESTERO
È l’invito che giunge oggi dai Paesi Bassi: con dieci francobolli si promuove l’Associazione reale neerlandese di nuoto

Complice il caldo di queste settimane, i francobolli che debutteranno oggi nei Paesi Bassi inducono davvero ad un tuffo. Così da festeggiare coerentemente i centoventicinque anni (che cadranno dopodomani, cioè il 14 agosto) dell’Associazione reale neerlandese di nuoto.

Forse con un po’ troppo entusiasmo, visto che i francobolli sono ben dieci, tutti di categoria “1” per l’interno (ora 60 centesimi). In questo modo, però, la bozzettista, Katja Hilberg, è stata in grado di illustrare diverse attività, cominciando dal semplice divertimento (a bordo della piscina, la lezione, i preparativi dal trampolino, la testa sopra l’acqua, l’effetto subacqueo) e giungendo all’impegno sportivo (nuoto sincronizzato ed agonistico, questo rappresentato al punto di partenza o in svolgimento, tuffi, pallanuoto). Il colore e l’effetto onde costituito da persone che nuotano o in immersione, poi, completano il quadro d’insieme. La serie annovera pure due libretti.

Oggi la Koninklijke nederlandse zwembond -questo è il nome ufficiale del sodalizio protagonista- supera i centocinquantamila membri, suddivisi in oltre cinquecento realtà.

Dieci francobolli diversi in un’unica confezione
Dieci francobolli diversi in un’unica confezione
           


In viaggio con la Vespa
11 Ago 2013 01:05 - LIBRI E CATALOGHI
Un percorso soprattutto nel tempo, tra centinaia di cartoline dedicate alla mitica moto. È il catalogo della mostra che chiuderà il 14 agosto
Nato come catalogo della mostra, rimane un punto di riferimento
Nato come catalogo della mostra, rimane un punto di riferimento

Ultimi giorni per la mostra “La Vespa in cartolina”, ospitata ad Isera (Trento) sino al 14 agosto. Decisamente più godibile è il catalogo omonimo che, contro 39,00 euro, offre un ampio saggio di quanto noto. Ergendosi a punto di riferimento, utile per gli specialisti ma anche per chi ama riscoprire un’epoca. Perché la mitica due ruote (però il modello “400” ne aveva quattro!) ha caratterizzato davvero una lunga fase temporale. E non è un caso se Roma le ha reso omaggio con un francobollo da 750 lire, uscito il 20 giugno 1996 nel mezzo secolo dall’avvio della produzione.

“Se la raccolta è così ricca -conferma il sindaco del paese trentino, Enrica Rigotti- c’è sicuramente un motivo” Non è solo una delle tante moto prodotte dal mercato, “ma l’emblema di un periodo, quello della rinascita nazionale del dopoguerra. Protagonista di film importanti, portatrice di messaggi augurali, o accompagnata da donne avvenenti, la Vespa ha fatto sognare e sperare intere famiglie e intere generazioni. Appartiene ai ricordi di molti italiani, ma raccoglie ancora un gran numero di appassionati che tuttora si ritrovano, si sfidano e si raccontano aneddoti e storie vissute”.

Edito da Cld, al volume ha lavorato Otello Leggerini, che ha distinto le pubblicitarie realizzate dalla ditta da quelle firmate Vespa club d’Italia - Registro storico Vespa. Lasciando il resto del libro (non vi sono valutazioni) alle altre réclame, ai reperti a taglio umoristico, augurale ed artistico. Senza trascurare soggetti romantici e paesaggistici: significativo lo sforzo di aggiungere pure le banali vedute panoramiche dove compare un esemplare. Ogni pezzo -e sono centinaia- è raffigurato, a colori, in formato quasi naturale e con una serie di dettagli tecnici (in genere: dimensioni, Paese di origine, stampatore, illustratore, spiegazioni sul soggetto e di quanto eventualmente appare al verso…).

Citati pure qualche annullo e l’erinnofilo edito dall’allora Istituto poligrafico dello stato, ideato per festeggiare il milionesimo esemplare. La festa si tenne, naturalmente a Pontedera (Pisa), il 28 aprile 1956. Per il frangente venne impiegata persino un’obliterazione meccanica.

Una cartolina pubblicitaria, che offre pure la vignetta e l’annullo meccanico risalenti al 1956 per la produzione della milionesima moto
Una cartolina pubblicitaria, che offre pure la vignetta e l’annullo meccanico risalenti al 1956 per la produzione della milionesima moto
“La Vespa in cartolina” (acquista)
La scheda
La mostra visitata da “Vaccari news”
           




Quei segnatasse per le commissioni
10 Ago 2013 17:12 - EMISSIONI ITALIA
Il regio decreto risale all’11 agosto 1913. Originò, in due tempi, sei francobolli per un servizio particolare…

I cataloghi li indicano come disponibili dall’1 luglio 1913, ma la formalizzazione è successiva. Fu il regio decreto n°1.048 dell’11 agosto ad autorizzare l’emissione di “speciali segnatasse da servire per la francatura dei pieghi e del carteggio concernenti il servizio delle commissioni”.

Attraverso di esso -spiegano dall’Accademia italiana di filatelia e storia postale- le Poste si offrivano come tramite per ottenere certificati, legalizzazioni di atti, licenze e così via da Comuni ed Enti pubblici di altre località. Oltre alla doppia tassa di affrancatura e raccomandazione del plico, per l’andata ed il ritorno, era dovuto un diritto di commissione pari a 30 centesimi per ogni operazione, rappresentato con apposite cartevalori. Dal settembre seguente il supporto fu limitato alla legalizzazione atti e dal luglio 1928 gli speciali valori furono sostituiti da normali segnatasse.

Tre i valori inizialmente previsti: da 0,30 lire, appunto, ma anche da 0,60 e 0,90, distinti nei colori rosso, giallo (secondo i mercuriali, bruno chiaro o arancio), violetto.

Successivamente -era il 30 aprile 1925- furono tutti sovrastampati con un unico nominale, questo da 1,00 lira tonda.

Su documento sono particolarmente rari, ma occorre fare attenzione anche alle timbrature false.


La serie del 1913 e, sotto, la stessa sovrastampata dodici anni dopo (immagini: catalogo Unificato)
La serie del 1913 e, sotto, la stessa sovrastampata dodici anni dopo (immagini: catalogo Unificato)
           


La Milano che non chiude per ferie
10 Ago 2013 00:49 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Proposta: la visita (gratuita) alle Gallerie d’Italia in piazza della Scala per scoprire, fra l’altro, le opere dai richiami postali di Intesa Sanpaolo
Tra gli oli citati: “Non potendo aspettare”, di Telemaco Signorini…
Tra gli oli citati: “Non potendo aspettare”, di Telemaco Signorini…

Milano - A farsi notare, sono innanzi tutto gli ambienti, che si affacciano su piazza della Scala ed un tempo ospitarono la Banca commerciale italiana (notevole la parta della sportelleria, restaurata e valorizzata, un reperto fra i reperti!). Costituiscono la sede cittadina delle Gallerie d’Italia, che propone parte del tesoro posseduto da Intesa Sanpaolo. Tesoro non riferito a banconote e titoli, ma a dipinti, sculture ed altre opere d’arte.

Anche in questi giorni resteranno aperte al pubblico senza interruzioni, da martedì a domenica nella fascia 9.30-19.30, sapendo che il giovedì chiuderanno alle 22.30 e la biglietteria (l’ingresso è gratuito) stacca un’ora prima. Unica eccezione, giovedì 15 agosto, quando le serrande saranno abbassate alle 19.30.

Tra i numerosi materiali, non mancano gli oli su tela con soggetti inerenti il mondo delle comunicazioni. Come quello di Giuseppe Canella (1788-1847) intitolato “Porta Torre a Como”, del 1840, dove in un contesto urbano affollato si vede il passaggio di una carrozza carica di persone e, ragionevolmente, di merci e corrispondenze.

Con Domenico Induno (1815-1878), in particolare attraverso il bozzetto “L’arrivo del bollettino di Villafranca” risalente al 1861-1862, il visitatore viene catapultato nel periodo risorgimentale, permettendogli di riflettere sul ruolo dei messaggeri durante gli eventi bellici.

Decisamente senza tempo è il lavoro del macchiaiolo Telemaco Signorini (1835-1901) “Non potendo aspettare”; data al 1867. In esso una signora -a giudicare dalle vesti e dagli arredi- di ottima famiglia, volge le spalle all’osservatore, intenta a scrivere lettere. Queste, illuminate dalla perizia tecnica mostrata dall’artista, sono dirette a destinatari che rimarranno sconosciuti. Peccato che sino al 5 gennaio il lavoro resterà all’estero in tournée, sostituito da una fotocopia.

Più spartano è l’ambiente creato da Antonio Mancini (1852-1930) per “L’ispirazione”. È del 1874 e raffigura un ragazzino seduto, intento a far… cavalcare la fantasia. L’occhio del filatelista, però, è più terra-terra: che ci fa una non meglio identificata quadricolore in bilico sulla medesima sedia?

Finora l’attenzione si è soffermata sui quadri ottocenteschi, ma pure nella sezione recente non mancano i richiami. Di Franco Vaccari (nato nel 1936) ecco “Esposizione in tempo reale n.8: omaggio all’Ariosto”, una stampa fotografica su alluminio risalente al 1974. Osservando le venti “tappe”, si scopre che in realtà sono cartoline (una speculare e posizionata dal lato indirizzo), su cui sono state applicate delle istantanee. L’autore -spiega nel catalogo il docente di Storia dell’arte contemporanea Francesco Tedeschi- ha svolto lo stesso cammino da Carpi a Ferrara che le cronache raccontano essere stato compiuto distrattamente dal poeta in una giornata; lungo il percorso, Vaccari ha scattato diverse polaroid, poi incollate sulle cartoline dei paesi toccati e spedite. Sottolineando, sia pure in modo indiretto, la differenza tra l’ambiente colto dell’Ariosto ed i media impiegati per ricostruire il viaggio.

…e “L’ispirazione”, di Antonio Mancini. Da notare, in quest’ultimo caso, il plico affrancato presente sulla sedia
…e “L’ispirazione”, di Antonio Mancini. Da notare, in quest’ultimo caso, il plico affrancato presente sulla sedia
“Gallerie d’Italia” - Per saperne di più
           




Festa grande con il… Festival
09 Ago 2013 21:27 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Verona - Il 10 agosto 1913 la prima rappresentazione dell’“Aida” nell’anfiteatro. E, domani, la replica

Il “Festival del centenario”, all’Arena di Verona, è cominciato da un pezzo, per la precisione dal 14 giugno e si svilupperà sino all’8 settembre. Ma domani sarà un giorno speciale; per questo verrà solennizzato con un annullo, in uso nell’anfiteatro dalle ore 18 alle 23.

Ricorda il secolo trascorso dall’avvio della manifestazione e si aggiunge al foglietto emesso dall’Italia, ad 1,90 euro, il 15 marzo scorso. Il 10 agosto 1913, per ricordare i cento anni dalla nascita di Giuseppe Verdi, andò in scena l’“Aida”: l’Arena venne riconosciuta, così, “come il più grande teatro lirico all’aperto, primato che mantiene ancora oggi”, dicono -nel bollettino illustrativo della carta valore- il presidente (nonché sindaco) ed il sovrintendente della Fondazione omonima, Flavio Tosi e Francesco Girondini. La cultura italiana ed internazionale si arricchì di un modo nuovo di fare spettacolo, caratteristica che ha contribuito a rendere la città “una delle capitali della musica”.

Sabato verrà rievocata la stessa opera di allora, diretta da Daniel Oren e Plácido Domingo; superata l’embolia polmonare, il tenore ha confermato che sarà in grado di rispettare i propri impegni anche come cantante e direttore d’orchestra. Alla regia figura Gianfranco de Bosio. Repliche sono previste il 17, il 24 ed il 29 di questo mese, e poi l’1, il 3 e l’8 settembre.

La pubblicità del centenario e l’annullo previsto per domani
La pubblicità del centenario e l’annullo previsto per domani
Il foglietto emesso il 15 marzo
Lo spazio internet creato per la ricorrenza
Giuseppe Verdi (e Richard Wagner): pronto l’omaggio del Vaticano
           


Cadetti, ecco partecipanti e giurie
09 Ago 2013 15:14 - APPUNTAMENTI
Quattro gli appuntamenti fissati tra settembre ed ottobre. Rivelati oggi, dalla Federazione fra le società filateliche italiane, i dettagli

Si preparano settimane impegnative per il Campionato cadetti, voluto dalla Federazione fra le società filateliche italiane e giunto alla diciassettesima replica. Chiusa la fase selettiva, è il momento per un primo bilancio riguardante la competizione, riservata a chi esordisce in una mostra a concorso o che non ha ancora raggiunto livelli elevati di punteggio in allestimenti nazionali.

Le quattro semifinali -commenta il delegato a manifestazioni e giurie, Paolo Guglielminetti- “hanno registrato ancora una volta una partecipazione estremamente importante, con ben 123 iscrizioni complessive. Ci si attendeva un dato inferiore rispetto all'edizione record del 2012” (quando furono 150), data la difficoltà a reperire sempre nuove leve con cadenza annuale; “una flessione c'è stata, ma il Campionato si è comunque confermato, grazie anche alla formula a squadre che mobilita i circoli, una grande rassegna per favorire l’avvicinamento alla filatelia espositiva di nuovi collezionisti”.

Tra le specialità, la più forte adesione si registra nella “Minicollezioni”, che raccoglie tutte le un quadro, forte di 54 titoli. Seguono “Le storie” (ove convergono raccolte tematiche, maximofile ed astrofilateliche) con 31 presenze, “La posta” (storico-postali) con 24, “Giovani” (gli autori hanno meno di ventuno anni) con 9 -cui se ne aggiungono altre 5 tra le minicollezioni- e “Francobolli & C.” (tradizionale ed interofilia) con 5.

Ecco la situazione, appuntamento per appuntamento: si comincerà con Alghero (Sassari), in calendario dal 6 all’8 settembre. I giurati -Gianni Bertolini presidente, Giuseppe Di Bella e Giovanni Licata componenti- dovranno esaminare 25 partecipazioni. Seguirà Empoli (Firenze), dal 14 al 15; 11 le opere nei quadri, esaminate da Alviero Batistini come responsabile e da Enrico Carsetti. Dal 27 al 29 dello stesso mese toccherà a Martinengo (Bergamo); a guidare la commissione ancora Gianni Bertolini, questa volta coadiuvato da Lorenzo Carra, Claudio Manzati e Marco Occhipinti. Nelle teche, 39 voci. Chiuderà Finale Ligure (Savona), dall’11 al 13 ottobre. Giorgio Khouzam (presidente), insieme a Luciano Calenda, Paolo Guglielminetti e Claudia Massucco, affronteranno il percorso più impegnativo, ricco di 48 proposte. I sodalizi organizzatori sono, nell’ordine, Circolo filatelico numismatico e del collezionismo algherese, Circolo filatelico numismatico empolese, Circolo filatelico bergamasco e Circolo filatelico numismatico finalese “Chiarino Boragni”; i commissari federali risultano Michele Caso, Alviero Batistini, Aniello Veneri e Luca Lavagnino.

Le selezioni qualificheranno per la finale -prevista a “Milanofil 2014”- i lavori che individualmente prenderanno un minimo di 75 punti, oppure almeno 65 punti se la squadra di appartenenza supererà complessivamente i 180 (i 140 per équipe di soli due componenti).

Tra settembre ed ottobre, quattro gli appuntamenti con il Campionato cadetti: Alghero, Empoli, Martinengo (nella foto, la manifestazione dell’anno scorso), Finale Ligure
Tra settembre ed ottobre, quattro gli appuntamenti con il Campionato cadetti: Alghero, Empoli, Martinengo (nella foto, la manifestazione dell’anno scorso), Finale Ligure
L’apertura delle iscrizioni
L’esito del ciclo precedente
           


Le cassette storiche? Calamitano
09 Ago 2013 13:30 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Contenitori per la posta ordinaria, l’aerea, la pneumatica, le stampe… Abbastanza fedeli agli originali, misurano pochi centimetri

C’è quella piccola e rossa, che ancora si vede nei luoghi in cui il traffico è limitato. Poi, vi è quella con lo stemma sabaudo, e le altre che chiedevano allo speditore una preselezione fra lettere e stampe. Decisamente più… esclusive le restanti, volte a contenere espressi e posta aerea, aerea e pneumatica e senza trascurare il servizio celere. Un’altra ancora appare talmente spartana che, all’indicazione dell’ora della “levata”, fu considerato utile aggiungere persino a cosa fosse destinata!

Sono le cassette postali che hanno ispirato i magneti da applicare sul frigorifero di casa o su qualche altra superficie metallica. Tutti riprendono contenitori storici ed appaiono abbastanza fedeli agli originali, anche nei colori. Lunghi qualche centimetro, sono in vendita nei Poste shop. Ossia, nelle aree commerciali ospitate presso gli uffici postali maggiori. Costo: 1,90 euro al pezzo.

Le cassette d’antan trasformate in piccoli magneti
Le cassette d’antan trasformate in piccoli magneti
Calamite postali danesi…
…e con soggetti siciliani dentellati
Il francobollo “magico” per Federacciai di tre anni fa
           


Una “Settimana” per lo spazio
09 Ago 2013 11:08 - DALL'ESTERO
Proclamata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, si svolgerà dal 4 al 10 ottobre. Ecco i francobolli
Foglietto…
Foglietto…

Pronti alla “Settimana mondiale dello spazio”? Dichiarata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, si terrà solo dal 4 al 10 ottobre, ma l’Apnu ha agito per tempo. I francobolli, infatti, hanno debuttato oggi.

È l’evento annuale di settore più importante a livello planetario, spiegano dagli sportelli. Alcuni degli obiettivi sono: istruire le persone sui vantaggi che ricevono dallo spazio, incoraggiarne un maggiore utilizzo a garanzia di uno sviluppo economico sostenibile, solleticare i giovani alle conoscenze scientifiche per ispirare la forza lavoro del futuro, favorire la collaborazione internazionale così da sensibilizzare e formare sul tema.

Sei i dentelli, nominali (due per tipo) da 1,10 dollari, 1,40 franchi ed 1,70 euro. Cui si aggiungono tre foglietti, in vendita rispettivamente a 0,46, 1,00 e 0,62. Tutti sono stati realizzati da Sergio Baradat.

Nelle vignette, le nebulose. Ossia giganteschi ammassi composti da particelle di polvere e gas, soprattutto idrogeno ed elio. Il termine proviene dalla parola “nuvola” tradotta dal latino. Si presentano con diverse forme e dimensioni e possono aver attraversato molti anni luce. Alcune sono aree in cui si formano nuove stelle, mentre altre rappresentano i residui di astri scomparsi o morenti.

…e foglio della versione per New York. Quest’ultima confezione raccoglie quattro coppie, informazioni ed immagini. Parallele le produzioni negli altri nominali
…e foglio della versione per New York. Quest’ultima confezione raccoglie quattro coppie, informazioni ed immagini. Parallele le produzioni negli altri nominali
Il sito di riferimento (in inglese)
           



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