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quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
  • i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
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Ultimi giorni per i “last minute”
30 Ago 2013 00:21 - NOTIZIE DA VACCARI
Le offerte filateliche con prezzi ribassati fino al 20% scadranno definitivamente il 10 settembre. Salvo esaurimento anticipato delle scorte
Fino al 10 settembre
Fino al 10 settembre

Sostanzialmente finite le vacanze estive (a proposito: gli uffici della società Vaccari apriranno lunedì 2 settembre), stanno per chiudere le offerte “last minute”, firmate dall’azienda.

Ancora per pochi giorni, ad essere precisi sino al 10 del prossimo mese, si possono trovare con tagli fino al 20% annullamenti, nonché francobolli isolati e su supporto riguardanti Antichi Stati, Risorgimento, Regno e Repubblica, Rsi e Luogotenenza, Uffici all’estero, Colonie (tale capitolo particolarmente corposo), Occupazioni, Trieste, posta militare, varietà, San Marino, Vaticano ed altri Paesi in genere.

Quello che conta è la sequenza di prenotazione, poiché spesso si tratta di proposte uniche. Chi arriva per primo, insomma, ottiene quanto desiderato: gli ordini pervenuti in questi giorni, cioè durante il periodo di ferie, verranno evasi in funzione dell’arrivo.

Dagli Antichi Stati alle produzioni estere: le proposte sono numerose e non riguardano solo i francobolli sciolti
Dagli Antichi Stati alle produzioni estere: le proposte sono numerose e non riguardano solo i francobolli sciolti
Gli articoli scontati, validi sino al 10 settembre
Tra offerte ed aggiornamenti
           


Personalizzati: in dieci anni, 100mila soggetti
29 Ago 2013 20:11 - DALL'ESTERO
È quanto ha calcolato la Finlandia, dove il servizio venne introdotto nel 2003. Ma alcune nubi si palesano all’orizzonte…
Gli ultimi pre personalizzati hanno riguardato le auto della Polizia
Gli ultimi pre personalizzati hanno riguardato le auto della Polizia

L’esperienza della Finlandia con i francobolli personalizzabili cominciò dieci anni fa. Offrendo una particolare cura alle ipotizzabili esigenze delle aziende. Ancora adesso, a differenza di altri Paesi, privati e ditte hanno a disposizione percorsi differenziati.

Per il giro di boa, Helsinki ha introdotto delle novità, come la possibilità di aggiungere testi sui bordi dei fogli da dieci (massimo centocinquanta caratteri, utilizzabili ad esempio per sottolineare un giorno speciale o per aggiungere lo slogan del richiedente), campionari di immagini già pronte (ulteriori selezioni -è la promessa- si aggiungeranno, seguendo le richieste del pubblico), sconti (per almeno sei confezioni con uguale immagine). E poi -nota che interessa i collezionisti- la colla è stata cambiata: ora è idrosolubile.

Il servizio -ammettono dagli uffici- all’epoca del lancio attrasse l’attenzione generale ed il prodotto divenne subito popolare. In tale lasso di tempo sono stati prodotti 8 milioni di esemplari, attingendo da 100mila illustrazioni.

Le cartevalori possono essere richieste di prima o di seconda classe, pagabili attraverso conto bancario on-line o carta di credito.

Disponibili anche i pre personalizzati, strada non particolarmente apprezzata dai filatelisti. Ossia personalizzati che la stessa Itella posti, al pari ad esempio della francese La poste, commissiona a sua discrezione e vende: l’ultima iniziativa, declinata in dieci soggetti, ha riguardato le auto della Polizia. E già -annuncia il responsabile allo sviluppo dell’operatore, Markku Penttinen- si prepara un’espansione, così da trattare in questo modo alcune delle centinaia di richieste che ogni anno giungono dal pubblico ma non vengono considerate per le cartevalori tradizionali.

Tra le possibilità introdotte ora, quella di aggiungere centocinquanta caratteri di testo sul bordo
Tra le possibilità introdotte ora, quella di aggiungere centocinquanta caratteri di testo sul bordo
Così nel 2003
Il servizio attuale per i privati…
…e per le aziende (entrambi nella versione in inglese)
           


Pescara ridimensiona. Le conseguenze all’aeroporto
29 Ago 2013 15:34 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Le lavorazioni all’impianto postale della città abruzzese sono state ridotte ed a farne le spese è anche lo scalo “Pasquale Liberi”
Le conseguenze al “Pasquale Liberi”
Le conseguenze al “Pasquale Liberi”

Se all’aeroporto “Falcone e Borsellino” di Palermo arriverà presto il servizio privato per compensare l’abbandono da parte di Poste italiane, il “Pasquale Liberi” di Pescara ha un’altra gatta da pelare. Tanto da aver costretto la società che lo gestisce, la Saga, a dar voce al suo presidente, Lucio Laureti. Il quale ha smentito la notizia diffusa dalla stampa locale.

Secondo di essa, con la rinuncia dell’operatore ad impiegare lo scalo per il trasporto notturno del corriere, molto presto la struttura avrebbe chiuso dalle ore 24 alle 6 del mattino, provvedimento per ora bloccato dal ministro ad Infrastrutture e trasporti, Maurizio Lupi. “Poste italiane -ha detto Laureti- ha una propria strategia in termini di costi e ricavi e ha cominciato a rimodulare lo smistamento della posta a livello nazionale, che sta concentrando su Ancona. La cancellazione del volo notturno è l’ultima conseguenza di una strategia che viene da lontano, e l’aeroporto e la Saga non c’entrano. Non avremmo avuto la capacità e il potere di intervenire sulle strategie” dell’azienda.

La scelta dell’operatore sarebbe collegata al ridimensionamento dell’impianto di trattamento della corrispondenza ubicato in via Volta.

Le attese per Palermo
L’impianto postale di Pescara e le ipotesi di fine 2012
           




Superman - Da 75 anni a difesa del bene
29 Ago 2013 10:02 - DALL'ESTERO
Festa in grande per l’eroe, le cui storie debuttarono nel 1938. Se Jersey ha puntato al nuovo film, il Canada ha scelto i classici fumetti
Uno degli esemplari di Jersey
Uno degli esemplari di Jersey

Un arzillo settantacinquenne si aggira tra i grattacieli della metropoli per difendere i cittadini inermi dai cattivi di turno. Senza dimostrare poi troppi acciacchi. Giornalisticamente parlando “nacque” nel 1938, quando venne preso sotto l’ala protettrice dell’attuale Dc comics. Anche se fu “concepito” quattro anni prima; genitori lo statunitense Jerry Siegel ed il canadese Joe Shuster. È Superman.

Festa annunciata, dunque, per il kryptoniano Kal-El che, quando non è impegnato in qualche attività spettacolare sulla Terra, assume le miti sembianze di Clark Kent.

Del giro di boa se n’è ricordata indirettamente Jersey: il 7 giugno ha promosso, attraverso sei francobolli ed un foglietto, il nuovo film “L’uomo d’acciaio” e, in particolare, il suo interprete, il trentenne, nato nella stessa isola, Henry Cavill. Da notare che ogni dentello offre un particolare accorgimento: il 45 pence innesca una “app” a realtà aumentata; il 55 è trasparente, a richiamare la vista a raggi “X”; il 60 ha una superficie che ricorda la forza dell’acciaio; il 68 conta su inchiostro termocromatico e nasconde un’ulteriore immagine; l’80 ha tracce di granito provenienti dalla baia di Beauport, luogo preferito dall’attore; l’88 propone un messaggio visibile solo al buio. Dal canto suo, il blocco da 3,00 sterline impiega la tecnica lenticolare.

Presto, il 10 settembre, si aggiungerà il Canada. Visto il personaggio, Ottawa sta cercando di mantenere una certa suspense sull’emissione, ma qualcosa è trapelato. Si tratterebbe di sei soggetti, tutti a valore permanente nazionale, ora comportanti la spesa di 63 centesimi ciascuno. Uno, con la mitica “S” disegnata dal fumettista John Byrne, è raccolto anche in rotoli da settantacinque (tanti quante sono le candeline sulla torta!) e nasconde un messaggio speciale in kryptoniano: potrà essere decodificato on-line. Per gli altri si parla di predisposizione in libretti da dieci con due serie (ma le copertine sono cinque differenti), in foglietto con una, cinque cartoline (costano complessivamente 5,95 dollari). I dentelli raffigurano il supereroe tratto da lavori firmati da altrettanti specialisti, nell’ordine, Joe Shuster (l’immagine risale al 1939), Wayne Boring (1945), Neal Adams (1971), Jim Lee (2004) e Kenneth Rocafort (2012). Le copertine dei carnet e gli interi offrono richiami in parte diversi: due sono di Joe Shuster (entrambi del 1939), una è di John Byrne o Dick Giordano (sempre del 1986), le restanti di Jim Lee (2004) e Kenneth Rocafort (2012).

Parte della serie canadese, questa raccolta in foglietto
Parte della serie canadese, questa raccolta in foglietto
           


Sulla vecchia strada ferrata
29 Ago 2013 01:42 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Da Ceprano a Roma seguendo il percorso dell’ambulante postale. Centocinquanta anni dopo la sua istituzione
Il ricordo un secolo e mezzo dopo
Il ricordo un secolo e mezzo dopo

Si ritorna al tempo del Pontificio con il dispaccio postale richiesto dal Circolo filatelico “Tres tabernae”, attivo a Cisterna di Latina. Questa volta intende ricordare il secolo e mezzo da quando divenne operativo l’ambulante ferroviario tra la Città Eterna e Ceprano. L’esperienza verrà svolta il 12 settembre con partenza alle ore 20 dalla località frusinate per giungere, l’indomani mattina, in Vaticano.

I propri invii dovranno arrivare allo sportello filatelico del Frosinone Centro (piazza Libertà 9, cap 03100) entro le 12 dell’11 settembre, oppure portati a mano, il giorno stesso della prestazione, alla biblioteca del paese di avvio (piazza Martiri di via Fani, dalle 14 alle 19.30). Le condizioni sono le solite: saranno ammesse corrispondenze affrancate con almeno 70 centesimi e dirette nel caso specifico oltre il fiume Tevere; dovranno riportare, inoltre, un mittente, al quale verranno restituite.

La linea -spiega Giuliano Padrin in un articolo pubblicato sei anni fa su “La soffitta”- partiva dalla capitale e toccava via via le stazioni di Ciampino, Marino, Albano, Civita Lavina (oggi Lanuvio), Velletri, Valmontone, Segni, Sgurgola, Ferentino, Frosinone, Ceccano, Pofi, per terminare a Ceprano. Dove si collegava con la borbonica Isoletta-Napoli: da qui la sua importanza. Ogni giorno venivano registrate tre corse ascendenti ed altrettante discendenti; avevano bisogno di circa quattro ore per andare da un capo all’altro. Solo due, però, effettuavano l’intero tragitto.

Dal 7 settembre 1863 il servizio fu effettuato su appositi vagoni di terza classe modificati per la specifica esigenza. Si presentavano come uffici postali veri e propri, con il personale, gli arredi e la dotazione di registri e di bolli.

Uno dei documenti mostrati da Giuliano Padrin
Uno dei documenti mostrati da Giuliano Padrin
Tra gli ultimi dispacci organizzati: il Rimini-San Marino
           




Recapito: annunciata un’interrogazione
28 Ago 2013 18:29 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’iniziativa viene da Lorenza Bonaccorsi, membro -alla Camera dei deputati- della commissione trasporti, poste e telecomunicazioni
La deputata Lorenza Bonaccorsi
La deputata Lorenza Bonaccorsi

Ormai alle spalle le vacanze, ritornano i problemi, anche postali. Da Gorizia a Salerno, risultano numerose le segnalazioni e le lamentele in materia.

Ai tagli ed ai prepensionamenti effettuati dall’operatore su scala nazionale, si sono aggiunti le assenze per ferie di molti dipendenti e l’accorpamento delle zone di recapito, confermano dall’Unione italiana del lavoro. Il piano aziendale prevede, entro il 7 ottobre, il taglio di circa 6.000 portalettere, di cui 4.600 fattorini e 1.407 addetti ai centri di meccanizzazione: è la conseguenza dell’accordo siglato con le confederazioni sindacali. Tranne la stessa Uil che, di contro, ha proclamato lo sciopero delle prestazioni straordinarie e aggiuntive in tutto il Paese, anche se con date differenti.

Il problema ha assunto una portata particolare a Roma: il sindacato ha parlato di 5 milioni di lettere e 140mila raccomandate giacenti al Cmp di Fiumicino. Al III municipio, invece, sono comparsi ironici manifesti di lutto per la… scomparsa del postino.

Proprio dalla Città Eterna l’onorevole Lorenza Bonaccorsi, che per il Partito democratico è membro della commissione trasporti, poste e telecomunicazioni, annuncia un’interrogazione. “Quello che emerge dalle segnalazioni ricevute, specialmente da cittadini romani, e da alcuni articoli apparsi recentemente sui quotidiani, è un quadro di disservizi diffuso a danno dei cittadini, specialmente per quanto riguarda il servizio raccomandate ed il ritiro della corrispondenza inesitata”, dice la deputata.

La riorganizzazione, con il relativo accorpamento degli uffici in cui ritirare la corrispondenza a firma, “crea, come confermato da tante segnalazioni di utenti, lunghe file di attesa, ritardi nella consegna e costringe specialmente nella capitale anche a lunghi spostamenti che richiedono l’uso delle autovetture”. A ciò si aggiungono i ritardi relativi all’attivazione della consegna a domicilio su appuntamento, che risulta però essere a pagamento.

“Presenterò -annuncia- un’interrogazione al ministro dello Sviluppo economico per chiedere chiarimenti in merito al piano di riorganizzazione e alla situazione generale di questi servizi, perché è inaccettabile che si scarichino sui cittadini tutti i problemi relativi al riassetto, offrendo un servizio in molti casi inefficiente”.

La sede di piazza Bologna, uno dei punti per la consegna delle inesitate a Roma
La sede di piazza Bologna, uno dei punti per la consegna delle inesitate a Roma
Il ripensamento per le zone di recapito
           


“I have a dream”/2 Così le Marshall
28 Ago 2013 14:36 - DALL'ESTERO
Le isole dell’Oceania varano dieci francobolli che raccontano le tappe principali registrate nella lotta all’emancipazione compiuta tra il 1948 ed il 1965

Non solo gli Stati Uniti. La storica manifestazione svoltasi a Washington mezzo secolo fa riscontra echi dentellati anche -ma è solo un esempio- in Oceania, per la precisione nelle isole Marshall. Che oggi hanno varato sull’argomento ben dieci francobolli, tutti da 0,46 dollari, disegnati da nove autori diversi. Sono raccolti in una confezione unica.

L’emissione cita Martin Luther King ed il suo celebre discorso “I have a dream”, ma anche una selezione di altri eventi correlati ed ordinati in senso cronologico. Sono: l’executive order 9.981 (del 1948, abolì la discriminazione razziale nelle Forze armate), la sentenza Brown-Board of education (1954, per la parità nelle scuole), il boicottaggio degli autobus a Montgomery, nell’Alabama (1955), il “Little Rock nine” (1957, richiama un gruppo di nove studenti afroamericani che a Little Rock, Arkansas, dovettero combattere per ottenere il diritto a frequentare la Central high school), i “Lunch counter sit-ins” (1960, la protesta a Greensboro, North Carolina, per consumare il pranzo), i “Freedom riders” (1961, gli attivisti che nel Sud provocatoriamente utilizzavano gli autobus ancora ad aree separate), l’intervento del pastore che ha dato lo spunto all’emissione (1963), il Civil rights act (1964, provvedimenti formali che dichiararono fuorilegge le disparità), la “Selma march” (1965, uno dei cortei in Alabama caratterizzanti il periodo) ed il Voting rights act (1965, in fatto di votazioni).

In dieci tappe, l’impegno nello sviluppo dei diritti civili negli Usa, dal 1948 al 1965
In dieci tappe, l’impegno nello sviluppo dei diritti civili negli Usa, dal 1948 al 1965
L’emissione statunitense
           




“I have a dream”/1 La “Marcia su Washington”
28 Ago 2013 10:10 - DALL'ESTERO
Cinquant’anni dopo, gli Stati Uniti celebrano con un francobollo la storica manifestazione per i diritti civili ed il lavoro
Dagli Usa l’omaggio alla manifestazione
Dagli Usa l’omaggio alla manifestazione

Non compare Martin Luther King, né vi è un richiamo specifico al suo discorso, passato alla storia con la frase “I have a dream” (“Ho un sogno”). Ma l’omaggio atteso per oggi dagli Stati Uniti -un “Forever” da 46 centesimi- ricorda la “Marcia su Washington” registrata mezzo secolo fa, esattamente il 28 agosto 1963.

Una pietra miliare, come la definiscono ora da Usps. “Rappresentò uno fra i punti di svolta nella lotta per i diritti civili e la giustizia sociale” nel Paese, ha ricordato l’unico superstite degli oratori di allora, oggi membro democratico alla Camera dei rappresentanti, John Robert Lewis. “Negli anni a venire, quando le persone utilizzeranno questo francobollo, verrà rammentata loro la distanza che abbiamo percorso ed il progresso che abbiamo compiuto come nazione. E sarà ricordato il dovere civico di ogni statunitense affinché difenda ciò che è equo nella nostra democrazia”.

Furono quasi duecentocinquantamila coloro che raggiunsero la capitale per chiedere soprattutto parità di diritti e lavoro. Ed il famoso pastore protestante tenne, alla base del memoriale di Abraham Lincoln, il celebre intervento. Parlarono anche rappresentanti di gruppi religiosi, sindacati ed associazioni. Meno di un anno dopo, venne legiferato il Civil rights act; nel 1965 si aggiunse il Voting rights act: la strada appariva ancora in salita, tuttavia era segnata…

A lavorare sulla vignetta, Gregory Manchess ed Antonio Alcalá: hanno immaginato alcuni manifestanti e, sullo sfondo, l’obelisco dedicato a George Washington. I cartelli che mostrano puntano ai due temi principali, uguaglianza ed impiego. Usando grandi linee e pittura, hanno cercato di sottolineare il momento storico.

Proteste civili: il recente ricordo dell’Eire
La lotta per la parità: il richiamo a Rosa Parks
           


La Sicilia, il passato, il servizio postale
28 Ago 2013 00:02 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Nuovo numero del semestrale firmato dall’Asps. Che apre con una lettura… alternativa riguardante i “testoni”
La testata si tinge di… rosso
La testata si tinge di… rosso

“Una ricostruzione un po’ fantasiosa basata su riferimenti ed impressioni di promiscua connotazione”, che “prospetta l’ipotesi di un probabile precursore di Tommaso Aloysio Juvara nel progetto per il disegno del famoso profilo di re Ferdinando”. Così l’editoriale dell’ultimo numero di “Sicil-post magazine”, il 27, introduce l’articolo, firmato da Vincenzo Fardella de Quernfort, che torna ancora una volta sulle origini del “più bel francobollo del mondo”. Il riferimento, naturalmente, è all’emissione borbonica per i domini di là del Faro.

Con gli altri studi del semestrale ideato dall’Associazione nazionale di storia postale siciliana si punta l’attenzione, ad esempio, sulle officine postali di Naro e Licata (l’intervento è di Francesco Lombardo), sul segno di tassa “10” nei bolli dei cammini postali lungo il decennio 1803-1813 (Giulio Perricone), sulla franchigia nella corrispondenza riguardante il circondario di Naro (Giuseppe Ardizzone Gullo), sugli avvisi di ricevimento nel periodo dell’Amgot (Francesco Scalia).

Ampio spazio è dedicato alle iniziative dei circoli locali e, in particolare, alla mostra “I mezzi di trasporto e il servizio postale in Sicilia dal I al XX secolo”, tenutasi a Palermo nell’inverno scorso.

Il periodico conta 48 pagine di formato “A4” e costa 25,00 euro.

“Sicil-post” n°27 (acquista)
La scheda con l’indice
La mostra “I mezzi di trasporto e il servizio postale in Sicilia dal I al XX secolo”
           




Fax addio. Almeno per la Pa
27 Ago 2013 19:19 - NOTIZIE DALL'ITALIA
È una delle tante scelte comprese nella legge che ha convertito il “decreto del fare”
In “Gazzetta” la normativa che vincola l’Amministrazione pubblica
In “Gazzetta” la normativa che vincola l’Amministrazione pubblica

“È in ogni caso esclusa la trasmissione di documenti a mezzo fax”. La lapidaria -quanto ormai comprensibile- norma riguardante la Pubblica amministrazione è compresa, fra mille altri aspetti, nella conversione del “decreto del fare” nella legge 98, del 9 agosto, “Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia”. Il cui testo è stato pubblicato nel supplemento della “Gazzetta ufficiale” datata 20 ed è entrato in vigore il giorno seguente.

Non prevista nella versione originale varata dal Consiglio dei ministri, la scelta era stata aggiunta nella fase di discussione al Senato dai rappresentanti del Partito democratico e della Lega Nord. Contribuendo a chiudere un capitolo della comunicazione, perlomeno sul fronte in uscita da uffici comunali, ministeriali e quant’altro. Sapendo che privati ed aziende potranno sempre utilizzare il canale, a condizione di trovare apparecchi e materiali di consumo. Oppure rivolgendosi a Poste italiane, che dal 2006 ne propone una versione particolare, il certofax.

L’emendamento si trova al comma 1-bis dell’articolo 14, intitolato “Misure per favorire la diffusione del domicilio digitale”. Agisce sulla lettera c del comma 2 all’articolo 47 del Codice dell’amministrazione digitale (decreto legislativo 82 del 7 maggio 2005). Questo definisce appunto la trasmissione dei documenti tra le Pubbliche amministrazioni.

Il certofax: il debutto…
…e le caratteristiche attuali
L’evoluzione degli strumenti in una delle mostre di Trieste
           


Riccione comincerà giovedì
27 Ago 2013 15:20 - APPUNTAMENTI
La manifestazione si svilupperà fino a sabato 31. Ed a Chiari (Brescia) si riscopre la storia locale
A Riccione (Rimini) filatelia e numismatica
A Riccione (Rimini) filatelia e numismatica

Con l’appuntamento di Riccione (Rimini), tradizione vuole che si riapra la stagione collezionistica. Il convegno filatelico e numismatico si svolgerà dal 29 al 31 agosto (anche questa volta, da giovedì a sabato), in una doppia collocazione. Al palazzo dei Congressi, situato in viale Virgilio, avrà luogo la manifestazione commerciale, raggiungibile il primo giorno dalle 15 alle 18, i restanti dalle 9 alle 18. Il palazzo del Turismo di viale Ceccarini, invece, ospiterà altre iniziative: presentazioni di libri, conferenze numismatiche (non a caso, dietro c’è la Numismatica riminese), l’asta Sintoni, un allestimento fotografico di Andrea Cisternino ed attività in grado di coinvolgere i bambini.

Dall’Emilia-Romagna alla Lombardia. Tra l’1 ed il 15 settembre a Chiari (Brescia) sarà visitabile “Chiari nel 1979”, una mostra di istantanee, francobolli e cartoline, cui hanno contribuito Roberto Bedogna, Massimo Massetti, Pierfranco Rossetti, Giorgio e Gualtiero Traversari. Voluta dal Circolo collezionisti, si inserisce nell’ambito del “Palio delle quadre”, riscoperto lungo il 1979: ecco perché la rassegna si concentrerà su quel periodo. Verrà ospitata al Museo della città, in piazza Zanardelli 1, aperto tutti i giorni tra le 10 e le 12 e tra le 17 e le 19.

Entrambe le proposte non prevedono costi d’ingresso.

Chiari (Brescia) riscopre la storia e le tradizioni locali
Chiari (Brescia) riscopre la storia e le tradizioni locali
L’altra mostra nella “Perla verde”, dedicata al Regno Unito (fino al 30 settembre)
Le produzioni vaticane che debutteranno al convegno commerciale
           




Sarà ricordata la doppia canonizzazione
27 Ago 2013 10:38 - EMISSIONI ITALIA
Francobolli o interi? Ancora non si sa. Però, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II torneranno presto tra le cartevalori italiane…

Poste italiane ancora silente su emissioni quali Juventus (il Campionato è ripreso sabato 24 e manca la celebrazione dentellata per la squadra che ha vinto l’edizione precedente) ed “Il turismo” (perlomeno quest’ultima serie sarebbe opportuno, oramai, rinviarla all’anno prossimo). Ma presto arriverà l’annuncio formale di un’ulteriore aggiunta al programma: il Governo, su suggerimento del ministro allo Sviluppo economico Flavio Zanonato, ha autorizzato un’emissione integrativa di non meglio identificate cartevalori postali in vista della prossima canonizzazione, che potrebbe tenersi l’8 dicembre o forse nel 2014 (la data precisa è attesa per il 30 settembre), relativa ai pontefici Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II.

Tra le citazioni tricolori che nel passato hanno ricordato Angelo Roncalli va citato il 200 lire del 25 novembre 1981 nel centenario della nascita, ma il suo profilo compare pure nel 60 centesimi dell’11 ottobre 2012 per il cinquantesimo del Concilio vaticano II. Più numerosi i richiami inerenti Karol Wojtyla: figura nei 250, 300, 400 e 500 lire del 25 marzo 1983 per l’Anno santo, nell’800 lire (congiunto con San Marino e Vaticano) del 23 ottobre 1998 promozionale di “Italia 98”, nel 45 centesimi del 26 novembre 2005 commemorante la morte, nel 60 del 29 aprile 2011 dedicato alla beatificazione. Vanno aggiunte le due cartoline da 41 eurocent del 14 novembre 2002 e del 14 ottobre 2003 riguardanti la visita alla Camera dei deputati ed il venticinquesimo del Pontificato.

Aggiornamento del 3 dicembre 2013: saranno due francobolli.

L’Italia sottolineerà la canonizzazione dei due pontefici, già ricordati diverse volte nel passato. Qui il 200 lire che cita Giovanni XXIII nel centenario della nascita (uscì il 25 novembre 1981) ed il 60 centesimi per Giovanni Paolo II dedicato alla sua beatificazione (29 aprile 2011)
L’Italia sottolineerà la canonizzazione dei due pontefici, già ricordati diverse volte nel passato. Qui il 200 lire che cita Giovanni XXIII nel centenario della nascita (uscì il 25 novembre 1981) ed il 60 centesimi per Giovanni Paolo II dedicato alla sua beatificazione (29 aprile 2011)
Gli attuali punti di domanda sul programma
Angelo Roncalli, la recente serie vaticana
La beatificazione di Karol Wojtyla vista dal Bel Paese
           


Concorso epistolare Upu, un ceco il migliore
27 Ago 2013 00:53 - DALL'ESTERO
È Daniel Korčak, seguito da due ragazzine: la bangladese Nazifa Farhat Hye e la lituana Gabija Petrauskaité. Il 9 ottobre le premiazioni
Il vincitore, Daniel Korčak (foto: Upu)
Il vincitore, Daniel Korčak (foto: Upu)

È della Repubblica Ceca il ragazzo che ha vinto il quarantaduesimo concorso internazionale di composizione epistolare firmato dall’Unione postale universale. Si chiama Daniel Korčak ed ora ha quindici anni. Secondo i giudici, è colui che ha recepito meglio la traccia 2013: “Scrivi una lettera a qualcuno così da spiegargli perché l’acqua è una risorsa preziosa”. La finalità: sensibilizzare sull’“Anno internazionale della cooperazione nel settore idrico” e sul decennio internazionale d’azione “L’acqua, fonte di vita”.

“Ho pensato che molti partecipanti avrebbero indirizzato la lettera ad un essere umano; ecco perché mi sono rivolto direttamente all’acqua”, dice il protagonista, che ha convinto gli esaminatori per il suo stile semplice, creativo ed originale. “Nel fiume che hai prodotto (l’Oder, ndr), noi ci immergiamo, peschiamo ed i bambini giocano con te erigendo piccole dighe in pietra, gli atleti nelle loro canoe lottano contro la potenza dei tuoi flutti e molte persone cercano la calma e la pace ascoltando il tuo mormorio… Tua sorella, l’acqua benefica, è nascosta profondamente sotto la terra ed aspetta di essere condotta verso la spa più vicina, che ci aiuta a guarire dai nostri mali”.

Secondo la commissione, l’autore ha sottolineato discretamente, e non senza una certa riconoscenza, la necessità di rispettare l’acqua per un suo impiego più durevole. “Ci ricorda come dipendiamo dall’acqua, troppo spesso considerata un bene acquisito”.

Il secondo ed il terzo premio sono andati alla quattordicenne del Bangladesh Nazifa Farhat Hye ed alla tredicenne lituana Gabija Petrauskaité.

Secondo le stime dell’Upu, questa volta hanno partecipato oltre un milione e mezzo di giovanissimi, che vivono in sessanta Paesi. Gli scopi ultimi dell’iniziativa sono far conoscere ai partecipanti il ruolo dei servizi postali nella società attuale, suscitare l’interesse per l’arte epistolare e permettere loro di esprimersi attraverso la scrittura.

L’appuntamento per le premiazioni è fissato al 9 ottobre, “Giornata mondiale della posta”. Sapendo che il tema 2014 riguarderà il modo in cui la musica influenza la vita.

Le tre lettere scelte: le versioni in inglese (disponibili anche in francese)
Il bando
L’anno scorso toccò ad un giovanissimo greco
           




Habemus Papam
26 Ago 2013 16:12 - PUBBLICITÀ REDAZIONALE
Una particolare iniziativa che ripercorre la storia italiana attraverso i francobolli degli ultimi sette Papi e che, allo stesso tempo, coinvolge il lettore in un’appassionante ricerca filatelica

La storia italiana dal dopoguerra ad oggi rivista attraverso i francobolli degli ultimi setti Papi. È questo l’obiettivo della nuova pubblicazione disponibile in tutti gli “spazio Filatelia di Poste Italiane”. Un viaggio a ritroso nella storia nazionale che parte proprio dal nuovo Papa Francesco, eletto il 13 marzo 2013, passando per Benedetto XVI, Giovanni Paolo I, Paolo VI fino a Giovanni XXIII e Pio XII.

La breve raccolta, oltre a ricordare il forte legame che unisce l’Italia alla figura del Sommo Pontefice, fornisce al lettore anche un profilo dei Pontefici, partendo proprio dai francobolli che l’Italia gli ha dedicato. I Francobolli sono presentati utilizzando principalmente quanto scritto da testimoni o esperti che hanno firmato i rispettivi bollettini illustrativi, gli articoli che vengono realizzati per accompagnare ciascuna emissione. Per ogni francobollo il lettore trova l’immagine a grandezza naturale, il giorno di emissione, il valore nominale, la descrizione e gli altri dati tecnici considerati dai collezionisti.

Questa iniziativa oltre ad informare vuole anche coinvolgere il lettore in un’appassionante ricerca: sono stati inseriti cinque dei sette francobolli, invitando alla ricerca di quelli mancanti per poterli aggiungere e completare così la collezione. Per agevolare il lettore è stato già inserito, per ogni carta-valore, il numero di riferimento attribuito da tre noti cataloghi.

Il libro-album dei francobolli italiani degli ultimi sette Papi
Il libro-album dei francobolli italiani degli ultimi sette Papi
Sito Poste Italiane (promo)
           


Le carte di Adalberto Libera
26 Ago 2013 10:39 - APPUNTAMENTI
Per capire meglio il lavoro dell’architetto, la mostra del Mart propone, accanto ai grandi progetti, lettere ed altra documentazione
La lettera del direttore di “La casa bella”, Arrigo Bonfliglioli, in risposta probabilmente ad un reclamo di Libera per la pubblicazione di un suo progetto (1931)
La lettera del direttore di “La casa bella”, Arrigo Bonfliglioli, in risposta probabilmente ad un reclamo di Libera per la pubblicazione di un suo progetto (1931)

È dedicata all’architetto trentino che progettò, fra l’altro, il Roma Ostiense (ed il palazzo dei Congressi all’Eur, attuale sede di “Romafil”) l’esposizione “Adalberto Libera - La città ideale”. È proposta al Mart di Rovereto ancora fino all’8 settembre, per ricordarlo a centodieci anni dalla nascita ed a cinquanta dalla morte. Uno fra i grandi protagonisti del rinnovamento nell’architettura italiana.

Mostra tecnica, d’accordo, ma non mancano i richiami postali. “Le lettere (due associate alle buste affrancate «Imperiale», ndr), i documenti e i volumi posti nelle bacheche davanti ai progetti hanno la funzione di testimoniare il processo, i contatti o le influenze che possono avere portato alla realizzazione del processo e alla sua concezione nella maniera in cui si presenta nella gigantografia. Si tratta in pratica di un approfondimento documentario”, spiegano dalla struttura museale a “Vaccari news”. Per esempio, la missiva spedita da Dino Alfieri al protagonista, relativa alla mostra per il decennale della Rivoluzione fascista, dà al destinatario alcune indicazioni sulle aree e sulle modalità dell’intervento. Tali reperti, insomma, “mostrano le varie relazioni che hanno accompagnato la concezione dei progetti”.

Dal particolare al generale: la rassegna, curata da Nicola Di Battista, seleziona alcuni lavori tra i più significativi, la cui lettura, “sorprendentemente inedita, intende attualizzare le modalità di formazione di uno stile”. In questo modo viene ripercorsa la storia professionale di Libera con particolare attenzione al periodo nel quale si è formato ed agli esordi, dove più forte risulta la sua volontà di proporre un linguaggio moderno e internazionale, attraverso l’interpretazione degli indirizzi del Razionalismo europeo. Nell’Italia fascista il settore degli allestimenti espositivi era l’unica palestra possibile per gli architetti razionalisti, le cui tensioni creative d’avanguardia erano tenute a prudente distanza dal regime. In tale settore egli esprime con grande chiarezza un’idea di architettura capace di mettere in relazione il contesto storico con le forme della città moderna, come accadde ad esempio nel 1937 per la rassegna “Colonie estive e assistenza infanzia” al Circo Massimo (ricordata dalla serie di francobolli uscita il 28 giugno di quell’anno).

Dotato di un’eccezionale abilità nel disegno, proponeva magistrali vedute prospettiche, quasi sempre di spazi interni, alcune conservate ed altre andate perdute e di cui oggi si hanno solo le riproduzioni fotografiche in bianco e nero. Accanto alle grandi istantanee che permettono di “entrare” nel singolo piano, ecco appunto i materiali d’archivio originali, quali schizzi, fotografie, pubblicazioni d’epoca e le preziose relazioni tecniche redatte da Libera stesso. Che -va ricordato- ancora studente, fece parte del “Gruppo 7” con Gino Pollini, Luigi Figini, Giuseppe Terragni, Guido Frette, Ubaldo Castagnoli, Sebastiano Larco e Carlo Enrico Rava. Collaborò all’enunciazione del programma del Razionalismo architettonico, fondò e diresse il Movimento italiano per l’architettura razionale.

La missiva di Dino Alfieri al protagonista della rassegna in merito alla mostra del decennale della Rivoluzione fascista (1932); riguarda la costruzione della croce al centro del padiglione
La missiva di Dino Alfieri al protagonista della rassegna in merito alla mostra del decennale della Rivoluzione fascista (1932); riguarda la costruzione della croce al centro del padiglione
Quattro anni fa la riapertura del Roma Ostiense
Per saperne di più sull’allestimento
Nella stessa sede: “Andata e ritorno. Souvenir de voyage”
           




Nacque nel kibbuz la canzone del furgone postale
26 Ago 2013 00:41 - DALL'ESTERO
Il richiamo è presente nella generosa serie che oggi Israele dedica ai brani rivolti ai più piccoli

A tutti i bambini viene chiesto di cantare, e le strofe che imparano, volte ad instillare linguaggio e valori comuni, sono conservate nella memoria per l’intera vita, pronte a riemergere alla prima occasione. I piccoli israeliani non sono da meno; vantano anche loro un repertorio di storielle allegre o tristi. Protagoniste oggi di ben dodici francobolli da 2,00 shekel ciascuno, riuniti in un foglietto insieme a quattro bandelle centrali che richiamano un disco. Riprendono altrettanti titoli di successo, pubblicati ed interpretati alla radio, in televisione, a teatro. E, soprattutto, replicati nei nidi e negli asili.

Tra natura ed animali, tempo e spazio, famiglia, dolori e speranze, si fa notare il brano “Il furgone postale”, curiosamente lo stesso soggetto individuato per le emissioni PostEurop del 2013. Testi e musica sono della cantautrice, compositrice e cantante Naomi Shemer (1930-2004), fra gli autori nazionali più noti. Risale a quando insegnava ritmica ai piccoli del kibbuz di Kinneret; solo nel 1957 venne registrato nell’album “Songs from Kinneret”.

La serie, composta da dodici francobolli e quattro vignette centrali. La canzone postale è citata nell’ultimo esemplare in basso a destra
La serie, composta da dodici francobolli e quattro vignette centrali. La canzone postale è citata nell’ultimo esemplare in basso a destra
Il giro PostEurop 2013: l’interpretazione della Bosnia ed Erzegovina Serba
           


Tra storia e lettere
25 Ago 2013 01:51 - LIBRI E CATALOGHI
“La comunicazione epistolare da e per Torino”: il primo volume, dovuto ad Italo Robetti ed Achille Vanara, arriva al 1684
Dalle origini al 1684
Dalle origini al 1684

Un grosso impegno quello che si sono assunti Italo Robetti ed Achille Vanara, dichiarato dal titolo del lavoro: “La comunicazione epistolare da e per Torino”. Prendendola decisamente alla lontana: il primo volume, uscito nel contesto delle manifestazioni per il centenario dell’Unione filatelica subalpina ed il quarantennale del periodico edito dall’Associazione nazionale collezionisti annullamenti italiani “L’annullo”, tratta dalle origini alla seconda madama reale. Ossia, in 228 pagine con illustrazioni a colori, dal passaggio -era il 48 avanti Cristo- di Giulio Cesare nel villaggio esistente tra il Po e la Dora (ma il primo documento raffigurato è del 1040) al 1684.

Perché, anche in assenza di bolli ed affrancature, i frontespizi ed il retro delle missive possono essere caratterizzati da elementi interessanti, ad esempio date manoscritte di partenza o d’arrivo, inviti alla celerità nel recapito, note sul percorso da effettuare, raccomandazioni finalizzate a reperire il destinatario, segni numerici dei compensi pagati o da pagare, indicazioni sul tipo del vettore. Sapendo che la storia non può essere disgiunta da quella dei personaggi che detenevano il potere in Piemonte: “costituivano la minoranza privilegiata che dettava regole per la comunicazione epistolare, dapprima in modo esclusivo al proprio servizio e poi, via via, estendendola ai «particolari», sempre però in regime monopolistico”.

La ricerca ha permesso di affrontare anche la chiusura delle lettere.

Il prezzo di vendita ammonta a 20,00 euro.

“La comunicazione epistolare da e per Torino” (acquista)
La scheda
Il centenario dell’Unione filatelica subalpina
           




L’ufficio di Trani? “Uno dei migliori d’Italia”
24 Ago 2013 00:31 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Se le testate specialistiche -mezzo secolo fa- segnalarono la costruzione, quelle locali andarono oltre…
Come si presenta oggi la facciata
Come si presenta oggi la facciata

All’epoca rappresentò un progetto innovativo, tanto che la rivista “Poste e telecomunicazioni” vi dedicò, nel 1963 in momenti diversi, almeno un paio di foto, capaci di valorizzarlo. Cui si aggiunsero i commenti: “Uno stilizzato gioco luce-aria dà tono di bella modernità al nuovo edificio”; riferendosi ancora alla facciata, l’ignoto redattore evidenziava i pilastri obliqui, a rivestimento bugnato, che “sorreggono ed equilibrano la fuga dei finestroni metallici”. Quanto all’interno, “movimento e varietà di composizione e di materiali, dalle tinteggiature all’addobbo salottiero, rendono confortevole e persino civettuolo questo locale: dove l’unica nota fuori posto -cioè mancante- è il… sussiego della qualifica di ufficio principale”.

È la sede postale di Trani (all’epoca in provincia di Bari, ora capoluogo in mezzadria con Barletta e Andria), ancora adesso operativa: si trova in via Giovanni Bovio 115.

Il progetto trova le basi nel 1952, quando l’Amministrazione postale acquistò i vecchi locali in affitto con l’obiettivo di progettare adattamenti e restauri. Presto si cambiò idea, abbattendo l’edificio -cosa che avvenne nel 1959- per realizzarne uno nuovo, la cui prima pietra fu valorizzata il 29 maggio 1960. L’inaugurazione -il suo cinquantenario è trascorso inosservato- si tenne il 20 settembre 1962, partecipe il ministro delle Poste e telecomunicazioni Guido Corbellini. Presente, fra l’altro, il direttore generale Romolo De Caterini.

La città -scriveva il direttore del periodico “Il tranesiere”, Raffaello Piracci, nel settembre del 1962 (archivio Damiano Carola)- “ha oggi un palazzo delle Poste pienamente rispondente a tutte le sue attuali ed anche prevedibili esigenze di centro industriale e turistico ed anche… uno dei migliori d’Italia per la sua linea e funzionalità”.

La costruzione, costata all’incirca 80 milioni, “comprende innanzitutto un vasto salone a pianterreno con sportelli per il pubblico e capace casellario. Sullo stesso piano si trovano gli uffici di maggior movimento”. Sopra, gli ambienti amministrativi e gli impianti telegrafici. Si aggiunge un seminterrato destinato a magazzini, servizi igienici, centrale termica e Dopolavoro (ora è utilizzato anche per la consegna della corrispondenza inesitata, ndr). L’insieme “si presenta ampio, arioso, illuminato, dotato delle più moderne attrezzature”. Anche se l’architettura -aggiunse Michele Ladogana dal volume “Trani com’era… Trani com’è”- “stride con quella circostante”.

Confrontando le foto dell’epoca con quanto appare oggi, l’esterno sostanzialmente è immutato, se non si considerano lo scivolo per l’abbattimento delle barriere architettoniche ed il postamat. In alto è presente ancora la superata intestazione “Poste e telecomunicazioni”. Completamente diverso appare l’interno, ripensato -era il 2008- negli spazi e caratterizzato dall’attuale linea di colori ed arredi che individua gli uffici della società.

Mezzo secolo fa, il salone per il pubblico (foto: “Poste e telecomunicazioni”)
Mezzo secolo fa, il salone per il pubblico (foto: “Poste e telecomunicazioni”)
Il dibattito sull’architettura funzionale
           


I puffi calano in Svizzera
23 Ago 2013 19:12 - DALL'ESTERO
Due francobolli dedicati ai folletti azzurri tra le serie in programmazione per il 5 settembre

Presto la puffo-emissione della Svizzera. Perché anche il Paese alpino ha scelto di celebrare gli omini azzurri creati da Pierre Culliford, senz’altro più noto come Peyo.

Durante una cena -era nel 1958, precisano dagli sportelli elvetici- il fumettista belga chiese ad un collega di passargli il “puffo” anziché il sale e si sentì rispondere di “puffarlo al suo posto dopo aver finito di puffare”. Nacque così la lingua, cui seguirono gli gnomi: debuttarono come comparse nella striscia “John & Solfami” del settimanale “Spirou”. Il successo fu tale che presto divennero protagonisti di storie proprie, raccolte finora in trenta volumi, un programma televisivo, un film in 3D. Ed il lavoro continua, grazie allo studio di specialisti, visto che l’autore è morto nel 1992.

Dai colori vivacissimi, i due francobolli sono autoadesivi; hanno nominale pari ad 1,00 franco ciascuno e sono raccolti in libretti da cinque serie. Usciranno nel gruppo di emissioni annunciato per il 5 settembre. Con l’obiettivo di conferire “un tocco di puffante impertinenza alle lettere e ai biglietti di auguri”.

Gli omini azzurri saranno celebrati dalla Svizzera
Gli omini azzurri saranno celebrati dalla Svizzera
Tra le precedenti citazioni, quelle di Belgio: del 14 settembre 2012…
…del 20 ottobre 1984 e del 25 settembre 2008
Puffi e Massoneria
           




Racchetta ed impegno civile
23 Ago 2013 15:48 - DALL'ESTERO
Stati Uniti - Oggi omaggio alla tennista Althea Gibson, scomparsa dieci anni fa
In cronaca: ancora tennis
In cronaca: ancora tennis

Ormai nel classificatore le recenti serie che il Regno Unito e la Bielorussia hanno dedicato alle glorie contemporanee della racchetta, oggi è il turno degli Stati Uniti. I quali, con un “Forever” (attualmente 46 centesimi), celebrano Althea Gibson, nata il 25 agosto 1927 e scomparsa dieci anni fa, ad essere precisi il 28 settembre 2003.

Ha dominato -spiegano da Usps- due volte in quello che ora si chiama Us open ed altrettante a Wimbledon. Diventando fra le migliori giocatrici planetarie, la prima in assoluto nel 1957 e nel 1958. “So che sono riuscita a essere qualcuno”, ha scritto nella sua autobiografia. “Questo è quello che ho sempre voluto. Sono Althea Gibson, la campionessa di tennis”.

La storia, però, ne valorizza anche l’impegno nel movimento per i diritti civili. Ecco perché il francobollo a stelle e strisce ha un elemento in più da evidenziare: appartiene alla serie di lungo corso “Black heritage”, dedicata ai grandi personaggi di colore. Ne costituisce la trentaseiesima tappa (la prima risale all’1 febbraio 1978 e riguarda l’attivista Harriet Tubman).

Quanto al soggetto della carta valore, è tratto da una foto scattata a Wimbledon e trasformata in olio su legno da Kadir Nelson, che mise in luce i movimenti della donna durante il gioco. Ai fini postali, la scena è stata rielaborata fa Derry Noyes.

Andy Murray - Le celebrazioni d’oltre Manica
Dalla Bielorussia: Victoria Azarenka e Maxim Mirnyi
           


“Raccomandata1”, ma reverse
23 Ago 2013 11:07 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Roma - Chi deve inviare i documenti relativi alla tariffa rifiuti effettua una procedura particolare ed il tutto viaggia con tassa a carico del destinatario
Accordo tra Ama e Poste
Accordo tra Ama e Poste

Non solo il supporto di Poste italiane, attraverso gli “sportello amico” attivi a Roma, per trattare le pratiche relative alla tariffa rifiuti cittadina. Supporto che, in ogni caso, rappresenta il “primo progetto di gestione elettronica documentale applicato a una azienda municipalizzata”, ha detto il responsabile grandi imprese e pubbliche amministrazioni area Centro Italia dello stesso operatore, Enrico Menegazzo.

L’Ama, che nella capitale segue i servizi ambientali, ha concordato con l’azienda guidata da Massimo Sarmi una prestazione collegata. Si chiama “posta reverse Ama” e viene definita a valore aggiunto; permette ai contribuenti di inviare le comunicazioni, appunto funzionali alla tariffa rifiuti, di iscrizione, variazione o cessazione delle utenze abitative, con i relativi allegati. Il mittente può inoltrare i materiali via “raccomandata1”, con addebito a carico del destinatario; poi sono recapitati ad Ama Roma, c/o Poste italiane, centro servizi amministrativo Roma Tiburtino Sud, viale Palmiro Togliatti 1.505, codice di avviamento 00155.

La procedura contempla la ricevuta dell’avvenuta operazione rilasciata allo speditore, la tracciatura elettronica, la conferma -opzionale- sullo stato della consegna tramite sms (a pagamento) o e-mail.

Rifiuti: i recenti problemi per il pagamento della Tares
           



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