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dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
  • i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
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Palloni, aerei, dirigibili, navette spaziali…
04 Apr 2014 00:18 - NOTIZIE DA VACCARI
Punta in alto l’asta che l’azienda ha fissato per il 12 aprile nella sede di Vignola. La registrazione delle offerte scadrà alle ore 12 del giorno 11
Viaggiato sulla Senna con le speciali sfere di zinco per aggirare l’assedio prussiano. È il lotto 944; prezzo di partenza: 400 euro
Viaggiato sulla Senna con le speciali sfere di zinco per aggirare l’assedio prussiano. È il lotto 944; prezzo di partenza: 400 euro

Non solo i francobolli. L’asta che l’azienda Vaccari ha programmato per il 12 aprile pone una particolare attenzione anche ai mezzi con cui i messaggi sono stati recapitati. Basta dare un’occhiata all’elenco dei reperti proposti per avere un’idea.

Dall’assedio prussiano di Parigi, ad esempio, provengono due esempi significativi: un plico viaggiato il 24 ottobre 1870 probabilmente con il “ballon monté” intitolato ai fratelli Montgolfier (è il lotto 942, e parte da 250 euro, ricordando che non vi sono commissioni per l’acquirente) ed uno, invece, dell’1 gennaio 1871, trasportato dall’acqua della Senna grazie alle sfortunate “boule de Moulins” (944, 400).

Non mancano i sistemi più convenzionali, ossia via aeroplano, per i quali è possibile andare dal primo volo sul polo Nord compiuto il 9 maggio 1926 da Richard Byrd e Floyd Bennet (946, 800) alla “Crociera transatlantica Roma-Rio de Janeiro” del 15 dicembre 1930 (927, 500). Senza trascurare i dirigibili: tra i voli Zeppelin presenti, spicca una raccomandata del 23 maggio 1933, munita degli annulli del caso e dedicata al viaggio sopra l’Italia, per la precisione nella tratta da Rodi a Firenze (958, 2.500).

Al solito cospicua è la sezione dedicata allo spazio, soprattutto per quel che concerne Unione Sovietica e Cina Popolare. Vi è una collezione di reperti originati da Mosca che comprende fra l’altro 1.880 buste ed interi (989, 6.000), come ci sono documenti che effettivamente hanno coperto la distanza tra la Terra e qualche astronave. Ecco, per dire, una “Moon landing” statunitense del 20 luglio 1969 (1.027, 1.800); una comunicazione della Soyuz T-6 risalente al 24 giugno 1982 (1.001, 1.800); una busta del 16 giugno 2012 riguardante la Shenzhou 9 (in realtà, ci sono anche tutti i cosmogrammi precedenti, dal primo del 1999) che testimonia il quarto volo umano gestito da Pechino (1.045, 1.500).

“Sono oltre duemila i lotti che complessivamente proporremo”, viene ricordato dagli uffici. “Dal 9 aprile, saranno a disposizione degli interessati che vorranno esaminarli presso la nostra sede di Vignola; basta fissare un appuntamento. Per inviare le offerte c’è tempo fino alle ore 12 di venerdì 11; poi, vincerà chi, tra le proposte ricevute e quelle espresse in sala nella giornata seguente, avrà rilanciato con la cifra più alta”.

Sull’Italia con lo Zeppellin nel 1933 (958; per l’offerta si parte da 2.500 euro), oppure per lo spazio con la Soyuz T-6 nel 1982 (1.001, 1.800; oltre alla busta, è compresa la lettera)
Sull’Italia con lo Zeppellin nel 1933 (958; per l’offerta si parte da 2.500 euro), oppure per lo spazio con la Soyuz T-6 nel 1982 (1.001, 1.800; oltre alla busta, è compresa la lettera)
L’intero catalogo da 144 pagine
I lotti descritti e quotati uno ad uno
L’approfondimento sulla filatelia
           


La croce richiama le encicliche
03 Apr 2014 23:06 - EMISSIONI ITALIA
Non solo il francobollo per Giovanni XXIII, in congiunta con il Vaticano. Anche l’altro, per Giovanni Paolo II, si ispira al dentello tedesco del 2012
I papi in un annullo che verrà impiegato a maggio
I papi in un annullo che verrà impiegato a maggio

L’idea tedesca adottata con l’omaggio di due anni fa per il mezzo secolo del Concilio ecumenico vaticano II continua a mietere emuli. Dopo il tributo, giunto da oltre Tevere il 21 marzo, per la canonizzazione di Giovanni XXIII, si aggiunge quello dell’Italia, peraltro congiunto.

Ma non solo, perché pure il secondo esemplare della serie tricolore, riguardante l’analoga cerimonia prevista per Giovanni Paolo II, avrà il medesimo approccio. Nelle due vignette, accanto alla figura benedicente del pontefice citato, sono riportati i titoli delle encicliche promulgate; esse danno forma, graficamente, ad una croce.

I due esemplari -pur partendo dal bozzetto messo a punto dall’Ufn- vedono l’apporto di Cristina Bruscaglia; sono autoadesivi e da 70 centesimi. Ognuno ha una tiratura pari a due milioni e settecentosedicimila esemplari; i fogli sono da ventotto. In base all’attuale programmazione, e possibili rinvii a parte, usciranno il 24 aprile, tre giorni prima della cerimonia.

L’ispirazione: l’esemplare tedesco del 2012
La serie vaticana per i due pontefici
Roma - La decisione di commemorarli
           


Sport sì, ma non olimpici
03 Apr 2014 19:13 - DALL'ESTERO
Saranno ricordati, l’8 aprile da Israele, attraverso tre francobolli che citano altrettante discipline
Appuntamento all’8 aprile
Appuntamento all’8 aprile

Non ci sono soltanto il calcio o la pallacanestro… Lo ricorderà presto (per l’esattezza, l’8 aprile) Israele, che ha deciso di dedicare tre francobolli ad altrettante discipline sportive, definite non olimpiche.

Queste attività, trascurate dalla manifestazione che si ispira all’Antica Grecia, contemplano in ogni caso campionati planetari o continentali di categoria, senza contare i Giochi mondiali che -al pari di quelli più blasonati- si tengono ogni quattro anni (i prossimi sono annunciati a Breslavia, in Polonia, nel 2017). Vi figurano, ad esempio, il football americano, il cricket, il karate, lo sci d’acqua, il surf e ancora molti altri.

La scelta di Tel Aviv è caduta su una pratica che si svolge in acqua, una sulla terra e l’ultima in aria: lo sci nautico via cavo, il wushu (una fra le arti marziali) ed il parapendio.

Le rappresentazioni sono dovute a Tal Hoover, il quale ha lavorato partendo da fotografie. L’esito, delle cartevalori che hanno come nominale, rispettivamente, 3,90, 5,00 e 5,70 shekel.

Tre discipline per ricordare tutte quelle trascurate dalle Olimpiadi
Tre discipline per ricordare tutte quelle trascurate dalle Olimpiadi
Lo stesso giorno: i richiami ai violini provenienti dai campi di concentramento…
…ed ai segni del linguaggio
           


Gioia Giardi di nuovo al vertice
03 Apr 2014 15:51 - PUBBLICITÀ REDAZIONALE
2014, anno di cambiamenti per la filatelia e la numismatica sammarinese. Nessuna variante per collezionisti, abbonati e clienti occasionali
Gioia Giardi
Gioia Giardi

Da inizio gennaio 2014 l’Azienda Autonoma è divenuta Ufficio, a conclusione di un progetto avviatosi due anni fa. La trasformazione, interna al Progetto di Riforma della Pubblica Amministrazione, pur non comportando alcuna variante per collezionisti, abbonati e clienti occasionali, si inserisce all’interno del complessivo riordino del “sistema San Marino”, teso a valorizzarne le risorse e le potenzialità.

Una nuova ripartenza che si pone l’obiettivo di imprimere una più efficiente capacità di veicolare l’arte filatelica e numismatica in Europa e nel mondo.

Una svolta che ha visto rinnovarsi anche il comando. A fine 2013, dopo quasi tre anni di operatività, infatti, è andato in pensione il dottor Marino Manuzzi, ed ora con l’inizio di aprile l’Ufficio riparte alla guida della dott.ssa Gioia Giardi, già direttrice dell’allora Azienda Autonoma di Stato dal 2008 al 2011. Si tratta di una nomina provvisoria, così come sottolinea il documento del Congresso di stato, “la copertura definitiva di detta posizione dirigenziale avverrà dopo l’espletamento delle operazioni di selezione”, ma non per questo meno autorevole e prestigiosa.

Riordino della struttura e rilancio della programmazione, questi gli obiettivi immediati che trovano nella figura prescelta un soggetto professionalmente ed empaticamente all’avanguardia, sia per aver ricoperto in passato anche il ruolo di responsabile amministrativo, sia per la passione umana nei confronti del mondo del collezionismo trasmessagli dal padre.

Una nuova avventura quindi che trova con la dott.ssa Gioia Giardi anche quell’indispensabile legame con le radici identitarie che costituiscono i presupposti sostanziali per monete e francobolli.

Il sito dell’ufficio filatelico numismatico (promo)
           


Dall’Italia alla Germania via… Mozambico
03 Apr 2014 15:02 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Sono alcuni dei Paesi protagonisti dell’ultimo numero di “Cursores”, la rivista edita dall’Associazione italiana di storia postale
La storia postale in 144 pagine
La storia postale in 144 pagine

Chiusa “Aisp international 2014”, la bilaterale con la Germania voluta dall’Associazione italiana di storia postale, rimane il nuovo numero della pubblicazione interna, “Cursores”. Che, non a caso, dedica buona parte degli interventi al contesto nazionale ed a quello tedesco. Spaziando, nei dieci articoli che si sviluppano in 144 pagine con illustrazioni a colori (25,00 euro), dagli accordi provvisori con l’Austria (è la seconda parte di uno studio firmato da Franco Faccio) al trasporto di messaggi in mongolfiera dalla Parigi assediata verso la Sassonia (Arnim Knapp). Anche se c’è spazio, ad esempio, per le buste Mulready (Giampaolo Guzzi) ed il Mozambico nella Prima guerra mondiale (Vaz Pereira).

Intanto, il sodalizio si avvicina al cinquantesimo anniversario, che cadrà nel 2016. “Abbiamo soci -ricorda il presidente, Angelo Simontacchi- che sono grandi studiosi e appassionati”; con i loro numerosi contributi, “hanno reso più interessante, più viva, e più attuale la storia postale, grandi collezionisti che hanno dato e danno lustro e fama alla nostra associazione, importanti commercianti il cui lavoro ha permesso e permette il crescere delle nostre collezioni, noti periti il cui impegno principale è la difesa del collezionista”.

“Cursores” n°17 (acquista)
La scheda con l’indice completo
“Aisp international 2014” - La vittoria di Angelo Teruzzi
           




Il monito a preservare l’acqua
03 Apr 2014 11:52 - DALL'ESTERO
Emesso oggi in Germania un coloratissimo francobollo, che invita a riflettere e permette di raccogliere fondi per la protezione ambientale
Tanti colori per l’acqua
Tanti colori per l’acqua

Pragmatici, questa volta, i tedeschi: niente simbologie più o meno poetiche o comprensibili. Ma un coloratissimo francobollo che richiama energia, abitazioni, industrie, trasporti, tempo libero, agricoltura, alimentazione… Ossia, alcuni dei tanti aspetti che condividono un elemento fondamentale, l’acqua.

L’esemplare ha debuttato oggi e porta la firma di Henning Wagenbreth. Costa 60+30 centesimi ed intende catturare l’attenzione pubblica sull’indispensabilità dell’acqua. “L’acqua è vita”, si legge in calce alla carta valore, inserita nel percorso dedicato alla protezione ambientale. Il balzello servirà a finanziare le attività del ministero alla partita.

La mancanza di riserve incontaminate -viene spiegato- è il problema principale in molti Paesi del Terzo mondo; ascoltando l’organizzazione di soccorso Misereor, in tali aree esso causa quasi l’ottanta per cento di tutte le malattie, come colera e diarrea grave. Ed ogni anno si contano dai 2,5 ai 3 milioni di morti.

Nel contesto, Berlino ricorda una frase che l’allora presidente della Repubblica Horst Köhler espresse nel suo discorso per il Natale del 2009: “Ci stupiamo se si dice che una sonda della Nasa scopre l’acqua su Marte, ma dimentichiamo di ammirare quando essa fluisce dal nostro rubinetto”.

Il tema affrontato in Brasile…
…ed in Islanda
Il buono-risposta voluto dall’Unione postale universale
           


Seconda guerra mondiale/2 Prete e resistente: Giuseppe Morosini
03 Apr 2014 07:38 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il sacerdote fu ucciso il 3 aprile 1944, settanta anni fa oggi. A Ferentino (Frosinone), dove nacque, le celebrazioni
L’annullo sarà impiegato oggi
L’annullo sarà impiegato oggi

Ordinato sacerdote nel 1937, divenne, nel gennaio del 1941, cappellano militare del 4° Reggimento d’artiglieria a Laurana, adesso Croazia. Trasferito a Roma lungo il 1943, dopo l’8 settembre entrò nelle file della Resistenza collegandosi alla banda “Mosconi”, operante a monte Mario. Ne divenne assistente spirituale, “ma si adoperò anche per procurare armi e vettovagliamenti e, soprattutto, ottenere informazioni. Da un ufficiale della Wehrmacht, riuscì addirittura ad ottenere una copia del piano operativo delle forze tedesche schierate sul fronte di Cassino, che trasmise agli alleati”. Denunciato da un delatore, fu arrestato dalla Gestapo il 4 gennaio del 1944. Sottoposto a tortura, mantenne un orgoglioso contegno. Venne fucilato da connazionali il 3 aprile successivo.

Così l’Associazione nazionale partigiani d’Italia ricorda don Giuseppe Morosini.

Oggi, però, a settant’anni dalla sua morte, lo rammenterà pure Ferentino (Frosinone), centro dove nacque il 19 marzo del 1913. Tra le iniziative promosse dalla Pro loco, la mostra “Il valore della memoria, 1944-2014”, un concerto e l’annullo speciale. Questo sarà disponibile dalle ore 10 alle 16 presso lo spazio antistante il Comune, in piazza Matteotti 17. Realizzate da Poste italiane, saranno disponibili ben cinque cartoline, in vendita, nuove, a 60 centesimi l’una.

L’uomo è stato celebrato con un francobollo da 800 lire il 4 giugno 1997.

L’omaggio della comunità di Ferentino (Frosinone)
L’omaggio della comunità di Ferentino (Frosinone)
Ieri la serie dei poster neozelandesi
La Seconda guerra mondiale in chiave marcofila: la distruzione di Cassino…
…e gli alleati ad Anzio e Nettuno
           


Seconda guerra mondiale/1 I poster neozelandesi
03 Apr 2014 00:18 - DALL'ESTERO
Sei soggetti d’epoca trasformati in altrettanti francobolli. Cui si aggiunge il carnet, contenente sette foglietti

Mentre buona parte del pianeta si appresta a ricordare, con appositi francobolli, il centenario della Prima guerra mondiale, la Nuova Zelanda compie uno scatto in avanti e richiama la Seconda. Pure per questa ci sarebbe l’anniversario: il settantacinquesimo dal suo deflagrare.

L’emissione è stata varata ieri e si caratterizza, rispetto a molte altre serie viste nel tempo, per l’aver puntato ai manifesti dell’epoca. Manifesti che cercavano di convincere gli uomini ad arruolarsi, le donne a ricoprire i posti lasciati vuoti da mariti e fratelli, e tutti a sostenere il finanziamento pubblico volto a sorreggere le spese belliche. Tali inviti sono raccontati in sei esemplari che offrono una selezione fra le centinaia di migliaia di poster, adesivi e cartoline prodotti all’epoca nel Paese. I nominali sono da 0,70 (due tipi), 1,40, 1,90, 2,40 e 2,90 dollari locali.

Si aggiunge un libretto che comprende sette foglietti: uno per ciascun dentello, l’ultimo con tutti, più le informazioni sulle affiche scelte; prezzo: 19,90 unità.

Guerra… manifesta
Guerra… manifesta
Il Primo conflitto mondiale visto, cent’anni dopo, da Gibilterra…
…e Man
           




È troppo recente e per questo non merita
02 Apr 2014 18:33 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’ex Reggio Emilia Centro sarà distrutto; al suo interno conserva due dipinti murari che potrebbero essere salvati. Ma la Soprintendenza si ferma alla data dell’inaugurazione…
Il palazzo all’epoca dell’apertura (foto Vaiani)
Il palazzo all’epoca dell’apertura (foto Vaiani)

Meno male che la Torre di Pisa ha sorpassato i settant’anni d’età. Altrimenti, stante le norme e le interpretazioni conseguenti, si sarebbe potuto decidere di abbatterla: tanto, è venuta… storta.

È la considerazione che emerge leggendo quanto ha scritto la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggisti per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia a proposito di una segnalazione.

Ma andiamo con ordine... Reggio Emilia, un anno fa: Poste italiane abbandona l’immobile di via Sessi utilizzato come propria sede centrale dal 1954, per spostarsi nella vicina via Don Andreoli. Fin qui, niente di particolare: l’azienda sta cercando di ridimensionare i propri spazi per tagliare le spese.

Il palazzo fu progettato da uno specialista del settore, l’architetto Roberto Narducci: oltre ad avere all’attivo decine di stazioni ferroviarie, portano la sua firma le sedi postali di Bari, Benevento, Cremona, Lucca, Novara, Rovigo, Salerno, Savona, Treviso e Vicenza. Fra gli oggetti non trasportabili, e che quindi rimangono all’interno, vi sono i due dipinti ad encausto del bolognese Ugo Guidi, grandi 7x2,5 metri circa, riguardanti il servizio postale lungo il XVII ed il XIX secolo.

Pochi giorni fa, la notizia data dai media (riportata, in particolare, da Telereggio), secondo la quale l’attuale proprietario dello stabile, la società Blufield, avrebbe confermato la decisione di abbatterlo. “Le nuove norme regionali antisismiche -spiega nell’articolo Gian Piero Del Monte- non avrebbero consentito la ristrutturazione delle ex Poste: la demolizione verrà effettuata in estate, quando la città è meno frequentata. L’edificio sarà ricostruito con le stesse volumetrie”.

Scelta che darà l’addio ad un esempio razionalista per uso istituzionale del dopoguerra. Ma non è possibile trovare un’alternativa? Anche perché -secondo gli esperti- la struttura può essere conformata alle regole di sicurezza. È quello che si domanda lo studioso di architettura postale Riccardo Braschi. Subito contatta la struttura ministeriale che ha come scopo proprio la salvaguardia del patrimonio. Per sostenere la necessità di prestare un’adeguata attenzione, fornisce una serie di documenti…

La risposta, sottoscritta dal soprintendente Paola Grifoni, arriva nel giro di pochi giorni. Merita, essa stessa, di essere preservata per i posteri. “Esaminata -vi si legge- la documentazione trasmessa ed in particolare gli articoli che attestano l’inaugurazione dell’immobile il 9 ottobre 1954, si rileva che l’edificio, alienato recentemente da Poste italiane, non risulta in possesso del requisito temporale necessario (settanta anni) per essere sottoposto alla disciplina del Codice dei beni culturali e del paesaggio”. Quindi, per gli addetti, non ci sarebbe valenza artistica o storica che tenga…

Le due opere di Ugo Guidi condannate alla distruzione
Le due opere di Ugo Guidi condannate alla distruzione
Il servizio sull’immobile: la sua storia…
…e la fase transitoria
L’apertura della nuova sede in via Don Andreoli
           


L’emissione del 4 aprile non ci sarà
02 Apr 2014 14:16 - EMISSIONI ITALIA
Dopo lo scherzo per Galileo Galilei, sorge il problema per un’altra voce, riguardante la via Claudia Augusta ed il ponte di Tiberio

La sfortunata emissione per Galileo Galilei, prevista per il 15 febbraio e nel pomeriggio precedente rinviata a data da destinarsi (solo il 21 marzo si è saputo che uscirà, sempre con beneficio d’inventario, il 5 aprile), pare che faccia… scuola.

Fonti interpellate da “Vaccari news” hanno confermato che i due francobolli da 70 centesimi fissati per dopodomani, riguardanti la via Claudia Augusta ed il ponte di Tiberio a Rimini, non arriveranno nel giorno fissato.

Alle 15.20 di oggi è giunta la conferma ufficiale: la voce è finita in fondo alla lista con l’indicazione “data da definire”. Al solito, nessuna spiegazione sul motivo.

Non è l’unica novità: dalla stessa coda sono state ripescate la congiunta con San Marino (adesso indicata al 5 giugno) ed il foglietto per l’Arma dei carabinieri (luglio, quando di preciso non è dato sapere). Ancora, è passato dal 6 al 7 agosto il tributo per l’Agesci, mentre è sceso da luglio ad agosto l’omaggio riservato alla squadra vincitrice del Campionato di calcio (com’è accaduto in passato, per esempio nel 2011, probabilmente verrà reso disponibile all’avvio della nuova stagione).

Infine, un dettaglio sulla PostEurop: zampogna e launeddas saranno gli strumenti protagonisti della serie.

Ancora uscite a vuoto
Ancora uscite a vuoto
Il francobollo per Galileo Galilei in tre mosse: la doccia fredda della vigilia…
…la sfuriata dell’assessore pisano…
…la spiegazione del Poligrafico
           


Ucraina/2 Bloccati i rapporti postali con la Crimea
02 Apr 2014 13:34 - DALL'ESTERO
Lo stop riguarda tutti i codici compresi tra il 95000 ed il 99999. Ad annunciarlo è l’operatore di Kiev. Intanto, Mosca…

Bloccata la Crimea postale. Ad annunciarlo è Ukrposht, l’operatore ucraino che, per quanto di competenza, ha diramato nei circuiti informativi un aggiornamento. “A causa della situazione corrente in Ucraina e in particolare nella penisola di Crimea -viene precisato- ci sono difficoltà nel consegnare qualsiasi tipo di oggetto a destinatari residenti in Crimea ed a Sebastopoli”. Pertanto, viene chiesto di sospendere i dispacci aventi nell’indirizzo i codici compresi tra il 95000 ed il 99999. Il provvedimento riguarda ogni modalità di spedizione, per via di superficie, aerea, corriere espresso compresi.

Contemporaneamente, Russian post annuncia ai propri utenti che per gli invii nella stessa area, adesso sotto il suo controllo, si applicano le tariffe nazionali interne, sia per le prestazioni tipicamente postali, sia per quelle finanziarie come i vaglia. Quanto ai cap, basta aggiungere un 2 davanti ai vecchi numeri; quindi, visti da Mosca, si va dal 295000 al 299999. Da ieri, inoltre, ha cominciato a proporre giornali e riviste russe in abbonamento: a dirla tutta, erano disponibili anche prima, però il catalogo risultava limitato a poche centinaia di titoli. Ora sono già quattromila, con l’obiettivo di ampliare ancora la disponibilità.

Bloccati i rapporti con la Crimea (foto: Ukrposht)
Bloccati i rapporti con la Crimea (foto: Ukrposht)
La congiunta tra Svizzera e Russia
           




Ucraina/1 Orologi fuori dal tempo
02 Apr 2014 11:25 - DALL'ESTERO
La Svizzera aveva da tempo concordato una congiunta con la Russia. Confermata, arriverà in un momento molto delicato…

“Deploriamo i termini temporali poco felici. Siamo stati superati dagli avvenimenti. Dati gli avvenimenti in Ucraina, abbiamo riflettuto sull’opportunità di bloccare il progetto, ma questo sarebbe stato un segnale politico e quindi non saremmo più stati neutrali. Inoltre abbiamo tenuto conto del fatto che la Svizzera e la Russia sono membri fondatori dell’Unione postale universale (Upu). Dal 1874, i due Paesi intrattengono relazioni postali e scambiano servizi indipendentemente dalla situazione politica”.

È questo il commento che giunge dall’operatore alpino nel momento in cui si chiedono più notizie su una delle emissioni che usciranno il 21 maggio (la prevendita comincerà il 14), riguardante appunto il progetto bilaterale. Progetto preparato in tempi non sospetti ma che arriva durante la crisi internazionale per la Crimea.

Si tratta di una coppia di francobolli per parte, inerente due famosi orologi posizionati su altrettante torri: la Zytglogge di Berna e la Kazanskij di Mosca, quest’ultima inserita in una delle stazioni ferroviarie cittadine. Per rappresentarli, il Paese alpino ha delegato il grafico Kaspar Eigensatz, il partner slavo Sergey Ulianovskiy. Nel primo caso giungeranno tagli da 1,00 ed 1,40 franchi raccolti in blocchi da otto esemplari uguali, nell’altro è stato progettato un unico minifoglio, contenente quattro dentelli da 15,00 ed altrettanti da 20,00 rubli, più una vignetta centrale.

La busta primo giorno con le due serie; a sinistra la russa, a destra l’elvetica
La busta primo giorno con le due serie; a sinistra la russa, a destra l’elvetica
Crimea: le emissioni locali, tra ufficialità e propaganda
Congiunte e problemi: il recentissimo caso Filippine-Vaticano
           


Premiata l’opera di Mario Ridolfi e Mario Fagiolo
02 Apr 2014 08:07 - NOTIZIE DALL'ITALIA
È l’ufficio postale Roma Nomentano. L’iniziativa si chiama “Targhe d’autore” ed intende valorizzare gli esempi di architettura moderna
Ieri la cerimonia
Ieri la cerimonia

“Premiato”, ieri, un ufficio postale di Roma. Non si è trattato di un pesce d’aprile, ma della prima tappa di “Targhe d’autore”, iniziativa voluta dall’assessore cittadino a cultura, creatività e promozione artistica Flavia Barca.

Riguarda l’edificio di piazza Bologna 3, il Roma Nomentano, risalente al 1933-1935. Il riconoscimento è stato dedicato ai suoi ideatori: Mario Ridolfi e Mario Fagiolo. Anche se poi le vicende amministrative del concorso collegato (e quelle umane dei due specialisti) riconobbero un ruolo soprattutto al primo. “Salutare due grandi architetti e una grandissima opera d’arte è un modo molto importante per avvicinare i cittadini”, ha dichiarato l’amministratrice.

L’insegna, come le successive che verranno applicate, contiene un codice “Qr” con cui è possibile conoscere i particolari della costruzione attraverso la semplice fotografia del simbolo grafico. L’iniziativa prevede ventisette altre cerimonie simili, tutte dedicate ad esempi di architettura moderna esistenti nella capitale. Fra essi, il mausoleo delle Fosse Ardeatine, la sede della Rinascente in piazza Fiume, la struttura polifunzionale di viale Campania, due immobili della Sapienza, il giardino delle Cascate e la casa del Girasole in viale Bruno Buozzi.

Il palazzo, tecnicamente noto come Roma Nomentano, si trova in piazza Bologna 3
Il palazzo, tecnicamente noto come Roma Nomentano, si trova in piazza Bologna 3
Il patrimonio presente nell’edificio
La storia dell’immobile raccontata dagli specialisti
           


Vasto e Verona già on-line
02 Apr 2014 00:26 - APPUNTAMENTI
Quasi tutte le partecipazioni in gara nelle due manifestazioni previste per il mese prossimo sono consultabili su internet
Entrambe le gare si terranno in maggio
Entrambe le gare si terranno in maggio

Il futuro delle mostre sarà anche on-line? A sentire il presidente della Federazione fra le società filateliche italiane Piero Macrelli, che di recente si è “convertito” al sistema, si direbbe proprio di sì. E l’ha ribadito -pensando ad “Italia 2015”- pure durante “Milanofil”.

Il mese prossimo si svolgeranno le due mostre di qualificazione previste quest’anno: “Vastophil”, in calendario dal 9 all’11 maggio a Vasto (Chieti), e “Aicpm-net 2014”, prevista a Verona tra il 23 ed il 25, quindi nel contesto di “Veronafil”. Ma già ora si possono avere ampie idee su cosa proporranno: basta accedere al computer.

“Per la prima volta in esposizioni federali a concorso”, è previsto l’allestimento di tutte le collezioni su internet, grazie all’impegno di Mariagrazia De Ros e Marco Occhipinti, precisa il delegato a manifestazioni e giurie Paolo Guglielminetti. “Questa formula consente nel contempo una più ampia fruizione da parte degli appassionati ed un giudizio più meditato e condiviso da parte della giuria”, in quanto tutti i suoi componenti potranno esaminare in anticipo i lavori.

Nella tappa abruzzese, organizzata dal Circolo filatelico numismatico “Rino Piccirilli”, prenderanno parte trentasei studi di astrofilatelia, maximafilia, tematica e tradizionale. Un buon numero è già in rete; il prossimo obiettivo è aggiungere i mancanti. La giuria sarà presieduta da Valeriano Genovese e comprenderà Umberto Cavallaro, Rosario D’Agata e Giorgio Khouzam. Il commissario federale risulta Alviero Batistini, aiutato da Giulio Perricone. Alle migliori presenza a soggetto musicale nelle classi tematica e maximofila verrà assegnato il Premio “Fedele Fenaroli”.

L’allestimento veneto, invece, è dovuto all’Associazione italiana collezionisti posta militare. Vedrà coinvolti quarantatré titoli di storia postale (anche in questo caso, quasi tutti già disponibili) e segue l’esperienza vissuta l’anno scorso, per la quale si sono contate “decine di migliaia di visitatori virtuali grazie alla possibilità di fruire via web”. Nella commissione giudicante opereranno Andrea Mori (presidente), Enrico Carsetti, Claudia Massucco e Franco Napoli, mentre Angelo Teruzzi interverrà come aspirante. Il commissario sarà Paolo Guglielminetti, Marco Panza il supporto.

Le partecipazioni che otterranno almeno 75 punti potranno concorrere agli appuntamenti di Palermo o Roma previsti in autunno, così da ottenere la qualificazione per l’internazionale.

L’esperienza dell’anno scorso a Verona
Le nuove mostre - I partecipanti (e le collezioni da scaricare) a “Vastophil”…
…ed “Aicpm-net”
           




Contratti - La senatrice Nicoletta Favero chiede al ministero
01 Apr 2014 19:05 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Tra i problemi alla base dei disservizi, anche l’assunzione temporanea di personale che -dati i tempi molto ristretti in cui rimane in servizio- non riesce ad impratichirsi
Il problema dei rapporti contrattuali
Il problema dei rapporti contrattuali

Mentre le commissioni parlamentari hanno ripreso ad esaminare il progetto di privatizzazione riguardante Poste italiane, e mentre si aspettano i rapporti delle società incaricate di suggerire il conseguente processo (e che magari potrebbero indicare un ampio taglio del personale), in Aula si rinnovano le lamentele sulle prestazioni.

Sul tavolo, ad esempio, giace l’interrogazione a risposta scritta che vede come prima firmataria la senatrice del Partito democratico Nicoletta Favero. Riferisce che “persistenti disservizi”, “periodicamente descritti dalla stampa locale e nazionale, hanno creato disagio tra i cittadini e gli utenti”. In particolare -secondo il documento- “problemi si segnalano in ordine all’organizzazione e allo smistamento della corrispondenza, appaltati a ditte esterne, e alla chiusura di diversi uffici postali, in varie parti del Paese, in nome di una politica di razionalizzazione messa in atto dall’azienda”.

La lente, però, si sofferma soprattutto sui rapporti formali col personale, e non a caso parte dei quesiti è rivolta al ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Risulterebbe ancora pratica ricorrente -si legge nel testo- l’assunzione di addetti allo smistamento e portalettere con contratti a tempo determinato di due o tre mesi. Tale prassi, “oltre ad incentivare la precarizzazione del lavoro, soprattutto per i giovani alla prima esperienza professionale, ha determinato molteplici disservizi nella gestione della consegna postale, come ripetute interruzioni e ritardi del servizio, determinati anche dal continuo rinnovo del personale che spesso non ha sufficiente conoscenza geografica del territorio in cui si trova ad operare”. Cui si aggiunge il “progetto Mix o Svincolo”, per il quale si prevedrebbe, a fronte dell’esodo incentivato di un lavoratore, l’assunzione di un parente o affine.

Le domande principali consistono nel sapere se e quali provvedimenti il dicastero intenda adottare “al fine di salvaguardare gli attuali livelli occupazionali di Poste italiane spa, evitando il ricorso da parte della stessa azienda a forme di contrattualizzazione dei dipendenti che incentivino il precariato, in particolare tra i giovani”, e in che modo pensi di intervenire “affinché le assunzioni dei vari profili professionali avvengano sempre nel rispetto dei criteri di correttezza e trasparenza”.

Il processo legislativo bloccato con l’ultima crisi politica
I consulenti scelti dal Tesoro
Assunzioni a tempo determinato, ma di persone che conoscono il settore
           


E-commerce: la sfida è superare le barriere
01 Apr 2014 16:15 - DALL'ESTERO
Le vendite di prodotti acquistati on-line -sono le valutazioni rivelate dall’Upu- raggiungeranno i 2 trilioni di dollari statunitensi da qui al 2020
Un momento dell’incontro (foto: Upu/Friedrich)
Un momento dell’incontro (foto: Upu/Friedrich)

“Ascoltate i vostri clienti, proponete soluzioni postali integrate ed introducete procedure di sdoganamento e di distribuzione semplificate ed affidabili”. Sono i suggerimenti che provengono dall’Unione postale universale, la quale settimana scorsa ha promosso un forum sul commercio elettronico planetario.

Oltre duecentocinquanta i delegati presenti, fra cui quelli di Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo, Organizzazione mondiale delle dogane, Unione internazionale delle telecomunicazioni, giganti dell’e-commerce, associazioni ed operatori postali.

Le conclusioni -viene spiegato- sono chiare: per cavalcare il fenomeno, occorre entrare al più presto in gioco e adottare un approccio coordinato. “C’è bisogno di reti efficaci, intelligenti e sicure, e questo richiede la collaborazione di tutti i partner”, ha rimarcato il direttore generale dell’Upu, Bishar Hussein. Ricordando che uno degli obiettivi dell’agenzia onusiana è promuovere lo sviluppo del commercio utilizzando la vicinanza e l’estensione delle reti postali, così come la loro capacità logistica. Gli ostacoli su cui intervenire sono le barriere doganali ed operative, ma occorre anche creare norme riguardanti i pagamenti mobili.

Nel 2012, le Poste dei 192 Paesi membri hanno trattato 61 milioni di pacchi in regime internazionale, il 5% in più rispetto all’anno precedente. Lungo lo stesso arco di tempo, i guadagni per colli e logistica sono passati dal 9% al 17% del totale. Secondo le stime più recenti, da qui al 2020 le vendite di prodotti acquistati on-line nel rapporto azienda-consumatore faranno incassare 2 trilioni di dollari statunitensi In prospettiva, si potrà coinvolgere pure l’Africa, come mostra l’attuale caso della Nigeria.

L’ultima iniziativa, sull’argomento, di Poste italiane
L’obiettivo della Commissione Europea
Il collegato tema dell’inclusione finanziaria
           


Il marchigiano Carlo Maratta sbarca a Monaco
01 Apr 2014 13:49 - DALL'ESTERO
Oggi il doppio omaggio postale, inserito nella serie “Il nudo nell’arte”. Le vignette propongono il dipinto “Diana al bagno” ed un’incisione che lo riprende

Era di Camerano (Ancona), quel Carlo Maratta, o secondo altre fonti Maratti, vissuto tra il 1625 ed il 1713 ed oggi ricordato da Monaco attraverso due francobolli, ciascuno in vendita ad 1,65 euro.

Impaginati da Créaphil, rientrano nella serie “Il nudo nell’arte” e propongono “Diana al bagno”, risalente al 1684. Il dipinto, dal XVIII secolo facente parte della collezione dei principi, è associato, in un gioco di specchi, ad un’incisione che lo riprende.

Il pittore cominciò la sua carriera avvicinandosi ai grandi maestri del Cinquecento e del Seicento; entrato nella cerchia di papa Alessandro VII, operò a Roma ed a Siena, specializzandosi nel soggetto religioso con grandi tele, senza trascurare i cicli di affreschi celebrativi e la ritrattistica.

L’incisione e il dipinto: come in un gioco di specchi
L’incisione e il dipinto: come in un gioco di specchi
Da Monaco, sempre oggi: il centenario del Rally aereo…
…e Marsupilami
           




Conferenza a Capri, mostra mercato a Montichiari
01 Apr 2014 10:23 - APPUNTAMENTI
Nella località campana ci si occuperà del Regno di Napoli, visto attraverso filatelia e numismatica. In quella lombarda, invece, previsto il convegno commerciale

A Capri (Napoli) per saperne di più su francobolli e monete ottocenteschi. È la conferenza organizzata il 5 aprile presso il Centro caprense “Ignazio Cerio”, situato in piazzetta Cerio 5. Alle ore 18, Capri prestige introdurrà l’incontro, ad ingresso libero, “Il Regno di Napoli tra filatelia e numismatica”. Sul palco saliranno due specialisti, uno per settore: Mario Merone ed Antonio Piccolo.

Lo stesso sabato (dalle 9 alle 18) e la successiva domenica (dalle 9 alle 13) sarà attivo anche lo Studio filatelico Braga. Che, a Montichiari (Brescia), organizzerà una mostra mercato, contabilizzata come cinquantunesimo convegno commerciale del capoluogo di provincia. Punto di riferimento è la Fiera cittadina, che si trova in via Brescia 129. Attesi quarantacinque operatori, specializzati in filatelia e storia postale, cartoline, monete e banconote, medaglie. Previsti annullo e tre cartoline. Anche in questo caso, non è contemplato un biglietto d’ingresso.

Da Capri a Montichiari
Da Capri a Montichiari
Senza dimenticare Trieste
           


Pasqua da Croazia e Slovenia
01 Apr 2014 01:10 - DALL'ESTERO
Il pane intrecciato della tradizione dalmata da una parte, uova e Cristo dall’altra
Dalla Croazia…
Dalla Croazia…

Anche la Croazia e la Slovenia postali sono pronte per la Pasqua, che si fa sempre più vicina.

Zagabria ha messo in calendario un francobollo per il 2 aprile; dal valore di 3,10 kune, porta la firma di Draga Komparak e propone il tipico pane intrecciato dalmata, in questo caso dalla forma di una corona. Viene confezionato per la festività e spesso decorato -come appare nella vignetta- con rami o foglie di olivo.

Più… internazionali i soggetti adottati da Lubiana; sono due, ed hanno debuttato il 28 marzo. L’esemplare caratterizzato con la lettera “A” (indica la missiva ordinaria per l’interno, il cui costo è ora di 29 eurocentesimi) offre le uova ed uno sfondo decorativo; quello con la “C” (la stessa epistola, ma per l’estero, prezzo: 60) richiama Cristo. Soggetto laico e soggetto religioso, dunque, ai quali hanno lavorato due persone diverse, come appare evidente sin dal primo sguardo. Sono Andreja Trbuha Kukec e Andreja Martinc; poi, sugli elaborati ha operato Toneta Kralja.

…alla Slovenia, altre emissioni a tema pasquale. La prima arriverà il 2 aprile, la seconda è giunta il 28 marzo
…alla Slovenia, altre emissioni a tema pasquale. La prima arriverà il 2 aprile, la seconda è giunta il 28 marzo
La stessa ricorrenza, scelte differenti: la Polonia…
…la Romania…
…e l’Italia
           


Canada: non solo aumenti tariffari
31 Mar 2014 21:36 - DALL'ESTERO
Maggiori costi per chi acquista il singolo francobollo ed agevolazioni con quanti impiegano il servizio spedendo grandi volumi
Il francobollo integrativo uscito oggi
Il francobollo integrativo uscito oggi

Riviste da oggi le tariffe postali in Canada. Ma non si tratta soltanto di un aumento dei prezzi: viene presentato come un approccio più articolato sull’argomento.

Il porto nazionale (valido per le lettere ordinarie entro i trenta grammi) è passato da 63 ad 85 centesimi di dollaro; quindi, i francobolli a validità permanente, che vengono stampati in libretti, rotoli e fogli, sono venduti alla nuova cifra. Fermo restando che chi li ha acquistati in anticipo non dovrà occuparsi dell’integrazione. Sarà necessario farlo, invece, con gli esemplari dal nominale esplicitato: per questo, sempre oggi, è giunto un taglio integrativo da 22, che ritrae la farfalla Monarca.

Secondo i calcoli dell’operatore, la famiglia media spedisce meno di due lettere al mese; ciò vuol dire che la maggiorazione ammonterebbe a non più di 5,00 dollari annui. Quanto alle piccole aziende, gli oneri salirebbero di 55,00, anche se fino al 31 dicembre verrà riservato loro uno sconto del cinque per cento per gli acquisti di almeno trecento francobolli alla volta. Le stesse realtà, ma anche gli organismi di beneficenza, vedono condizioni più favorevoli, in particolare, per i quantitativi minimi e gli oneri nelle spedizioni di grossi numeri.

La novità maggiore ricorda quanto introdotto alla fine del 2009 in Belgio: chi acquista un solo dentello lo pagherà di più, 1,00 dollaro pulito. Dati alla mano, su cento esemplari venduti, solo due ricadono in questa situazione. Invece, le ditte che impiegano le macchine affrancatrici, come nel Regno Unito, sconteranno una cifra minore, pari a 0,75. Ancora più bassi (0,70 e 0,69) sono i prezzi per i grandi utenti che soddisfano criteri quantitativi e di preparazione del corriere.

Cresciuti, inoltre, i balzelli per i trasporti verso gli Stati Uniti e gli altri Paesi (1,20 e 2,50), ma senza le differenziazioni introdotte nel comparto nazionale.

Dietro, il problema generale: il calo delle spedizioni che, visto da Ottawa, ha cominciato a presentarsi, sempre confermato, nel 2007. Per contro, ogni anno aumentano di 170mila gli indirizzi, che attualmente hanno raggiunto quota 15,5 milioni.

I tre tariffari del Canada; sono cambiati i costi
I tre tariffari del Canada; sono cambiati i costi
La scelta del Belgio: sconti per chi acquista più francobolli
Regno Unito - Listino meno caro con le affrancature meccaniche
Il progetto italiano
           




Enti semistatali - Un… rischioso 1924
31 Mar 2014 17:54 - EMISSIONI ITALIA
Novant’anni fa l’entrata in vigore del provvedimento, ma il progetto venne archiviato definitivamente per Capodanno. Ed i filatelisti tirarono un sospiro di sollievo
La normativa prevedeva il rinnovamento di anno in anno
La normativa prevedeva il rinnovamento di anno in anno

Ancora adesso, novant’anni dopo, non si sa quando effettivamente vennero emessi; si parla genericamente del marzo 1924. La serie riguarda quattordici realtà culturali ed assistenziali che, fino al dicembre dello stesso anno, in luogo dell’esenzione postale utilizzarono apposite produzioni, realizzate in numero variabile. Se la Vigilanza obbligo scolastico ne ottenne una sola (da 25 centesimi), l’Associazione nazionale mutilati ed invalidi di guerra - Roma ne registrò ben otto, sedici se si contano anche i sovrastampati (5, 10, 25, 30, 50 centesimi, 1,00, 3,00 e 5,00 lire) ed otto ne ebbe l’Opera nazionale protezione assistenza invalidi di guerra.

I cataloghi dedicano loro un capitolo etichettato come “Enti semistatali” (Bolaffi ed Unificato) o “Enti parastatali” (Sassone). Mediamente, sono abbastanza comuni (anche se non mancano importanti rarità allo stato di nuovo, con e senza linguella, ed usato), mentre risultano sempre difficili da trovare su documento.

Vennero diffusi per dare una risposta alle strutture pubbliche che non godevano più dell’esenzione, per la quale bastava applicare il relativo timbro. Al tempo stesso, servivano a monitorare dal punto di vista quantitativo gli invii che le stesse facevano e contabilizzarne gli oneri al ministero di riferimento.

All’epoca non vennero graditi dai filatelisti, e non mancarono le lamentele censite dai giornali. Anche perché, normativa alla mano, almeno nei progetti iniziali (rilevabili, ad esempio, dal regio decreto del 9 luglio 1923), si ipotizzava che i soggetti sarebbero potuti cambiare ogni anno, perlomeno nel millesimo, e gli uffici coinvolti non potevano cedere tali materiali a terzi od impiegarli per altro scopo. Solo quelli avanzati e sostituiti con gli aggiornati sarebbero stati messi in vendita a favore degli appassionati. Ed i prezzi “saranno determinati con decreti ministeriali, previo parere del consiglio di amministrazione”. Per fortuna, le cose andarono diversamente, e con il Capodanno il capitolo si chiuse per sempre.

La serie base per l’Associazione nazionale mutilati ed invalidi di guerra - Roma, messa in asta dall’azienda Vaccari il prossimo 12 aprile
La serie base per l’Associazione nazionale mutilati ed invalidi di guerra - Roma, messa in asta dall’azienda Vaccari il prossimo 12 aprile
Polemiche d’antan: la serie dedicata ad Alessandro Manzoni
           


Da dieci anni nella Nato
31 Mar 2014 14:27 - DALL'ESTERO
Nel 2004 sette Paesi aderirono all’organizzazione: Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Slovacchia e Slovenia
L’omaggio della Lituania…
L’omaggio della Lituania…

L’anniversario, è indubbio, c’è, visto che cade ora: il 29 marzo 2004 vennero consegnati i documenti, il 2 aprile si tenne la cerimonia ufficiale. Però, alla luce di quanto è accaduto e sta accadendo in Ucraina, assume un significato che va oltre la mera ritualità. Lo sanno bene i sette Paesi che dieci anni fa, in un’Europa completamente diversa da quella che si era assestata durante la Guerra fredda, aderirono alla Nato. Ossia, Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Slovacchia e Slovenia. Per la struttura, che adesso conta ventotto membri, fu il più grande allargamento mai registrato.

In questi giorni stanno arrivando le sottolineature dentellate. Come quella definita a Vilnius ed uscita proprio il 29: si tratta di un francobollo da 2,15 litas, disegnato da Rūta Kajackaitė; propone il logo dell’organizzazione ed il richiamo stilizzato alla bandiera nazionale.

Il turno di Bucarest arriverà dopodomani. Con il supporto di Mihai Vămăşescu, è stato definito un dentello da 9,10 lei, che associa il panorama locale ai drappi ed all’emblema. È stato confezionato in fogli da trentadue, minifogli da sei, foglietto da uno.

Gli interlocutori che hanno comunicato a “Vaccari news” di non avere previsto nulla sono Bratislava, Lubiana e Tallinn.

…e la versione fogliettata di quello romeno
…e la versione fogliettata di quello romeno
La cerimonia di dieci anni fa
           


Edvard Munch visto da Genova
31 Mar 2014 10:18 - APPUNTAMENTI
I richiami postali presenti nell’allestimento dedicato all’artista norvegese ed ospitato a palazzo Ducale sino al 27 aprile
“Le ragazze sul ponte”: l’interpretazione postale…
“Le ragazze sul ponte”: l’interpretazione postale…

“Non rispondeva mai alle lettere. Pile di corrispondenza giacevano ammucchiate su una scrivania”. Il brano è tratto dal “New York times” del 25 gennaio 1944, inserito in una nota che annunciava la morte, avvenuta due giorni prima. Rappresenta uno degli aspetti biografici raccontati nella mostra che Genova propone fino al 27 aprile. È “Edvard Munch”, accolta a palazzo Ducale.

Certo -ma era noto- non vi è una qualsiasi delle versioni de “L’urlo”, se si escludono le riproduzioni di Andy Warhol, con il quale -secondo gli organizzatori- condivideva perlomeno due concetti, ripetizione e quantità. Il vero lavoro dell’artista, quello che egli stesso considerava “degno di essere venduto”, viene sintetizzato negli ottanta quadri esposti, che vanno oltre all’“incidente di percorso”, come viene definito l’intervento più noto. “Sicuramente emblematico -dice il curatore della rassegna, Marc Restellini- ma assai poco rappresentativo dell’insieme della sua opera. La fama eccessiva di questo dipinto ha impedito di cogliere la dimensione autentica e il vero messaggio” che l’artefice ha lasciato.

In ogni caso, è possibile scoprire (nella rassegna o nel catalogo collegato) qualche richiamo presente in francobolli del suo Paese natale, la Norvegia. Ad esempio, l’autoritratto, una litografia del 1895, trasformato in un 25 øre nella serie emessa, per il secolo passato dalla nascita, il 12 dicembre 1963. La stessa riprende pure la xilografia del 1918 “Le ragazze sul ponte”, giunta agli sportelli sotto forma di taglio da 90. Un’ulteriore emissione, risalente al 15 febbraio 2013 e volta a sottolineare il secolo e mezzo, cita fra l’altro la litografia risalente al 1896 “La bambina malata” (figura nel 15,00 corone) ed una seconda del 1895-1902, “Madonna” (17,00), che nel capoluogo ligure, presente in due versioni, rappresenta forse l’attrazione principale.

Otto le sezioni che il visitatore trova: le prime due raccontano le attività giovanili, nate sotto il segno della scuola; poi, vi sono le incisioni; l’impiego del Simbolismo; la parentesi “luminosa”, quando nel 1904 trascorre gran parte dell’inverno a Lubecca presso la famiglia di Max Linde; lʼeremitaggio nella sua tenuta di Ekely; infine, nelle ultime, l’universo femminile.

Alla scomparsa, l’artista lasciò alla città di Oslo lʼintero patrimonio, costituito da circa 1.000 quadri, 18mila stampe, 3mila disegni e acquerelli, 92 quaderni di schizzi, 6 sculture, 143 matrici litografiche e 133 xilografiche, 155 lastre di rame. Senza contare le lettere, le fotografie, i manoscritti (così numerosi che molti non sono stati ancora pubblicati), i ritagli di giornale e la biblioteca. Alla propria scomparsa, avvenuta nel 1952, la sorella Inger donerà altri 15 quadri e tutta la corrispondenza scambiata col fratello. Che, quindi, e contrariamente a quanto scriveva il quotidiano statunitense, alle epistole rispondeva!

…ed il disegno a colori proposto fino al 27 aprile a Genova (collezione privata, ©The Munch museum - The Munch ellingsen)
…ed il disegno a colori proposto fino al 27 aprile a Genova (collezione privata, ©The Munch museum - The Munch ellingsen)
La commemorazione norvegese uscita un anno fa
La mostra
           




Quei violini della sofferenza
31 Mar 2014 00:56 - DALL'ESTERO
Recuperati dopo le persecuzioni naziste e spesso sopravvissuti ai loro proprietari, sono stati restaurati. E presto verranno ricordati con un francobollo

Una delle immagini collegate ai campi di concentramento nazisti riguarda i prigionieri costretti a suonare, ad esempio all’arrivo di nuovi sventurati, o per il divertimento degli aguzzini. Accadde ad Auschwitz (ad un certo punto, vi furono ben sei orchestre), Treblinka, Majdanek, Belzec, Sobibor.

Un ruolo di primo piano lo giocò il violino. Esso -viene spiegato- tra le due guerre fu favorito dalla cultura ebraica dell’Europa Orientale. Durante le persecuzioni, permise di esprimere l’umanità in un mondo divenuto disumano, fuggire la realtà, comunicare l’aspirazione a ritornare liberi, trovare conforto e speranza. Accanto alle note, anche le canzoni, tanto che nel 1946 fu possibile pubblicare una raccolta dei brani creati nei ghetti e nei lager.

Testimoni dell’intestimoniabile, alcuni di questi strumenti -al contrario dei loro proprietari- si sono salvati dall’Olocausto. In seguito sono finiti a Tel Aviv, dove il liutaio Amnon Weinstein si è dedicato al loro restauro, documentando le storie umane che celavano. E dopo il silenzio hanno ripreso ad… esprimersi.

Presto, l’8 aprile, saranno protagonisti di un francobollo da 9,60 shekel emesso in Israele. Vi ha lavorato David Ben-Hador, che all’immagine ha aggiunto l’ingresso di Auschwitz-Birkenau, mentre sul “tab” figura un suonatore del tradizionale genere klezmer.

Il foglio da dieci pezzi; il francobollo debutterà l’8 aprile
Il foglio da dieci pezzi; il francobollo debutterà l’8 aprile
Lo stesso giorno arriverà, fra l’altro, la serie sui segni del linguaggio
           


La memoria di Piero Pantani attraverso Sergio Chieppi
30 Mar 2014 12:14 - APPUNTAMENTI
A quest’ultimo è stato attribuito, oggi, il riconoscimento voluto dall’Associazione per lo studio della storia postale toscana
Sergio Chieppi
Sergio Chieppi

Ultime battute per “Toscana 2014”: la manifestazione, ospitata ad Empoli (Firenze), chiuderà definitivamente i battenti oggi alle ore 13. Nel frattempo, è stato reso noto il destinatario del premio, voluto dall’Associazione per lo studio della storia postale toscana ed intitolato a Piero Pantani. È Sergio Chieppi.

Egli -dice la motivazione- “ha focalizzato la passione di ricercatore e collezionista di storia postale sulla Toscana e su Firenze. È stato attratto in particolare dallo studio delle origini dei servizi postali, dalla posta dei mercanti durante il Medioevo e della Repubblica fiorentina a quella del periodo mediceo, per giungere a Firenze capitale”. Dette ricerche sono state realizzate mediante un’assidua frequentazione dell’Archivio di stato e di quello storico del Comune.

Fra le sue pubblicazioni più note si ricordano: “La Toscana in diligenza” del 1990, “I servizi postali dei Medici dal 1500 al 1737” del 1997, “Uffizi di posta in Toscana” del 2002 scritto con Roberto Monticini, “Dal Granducato a Firenze capitale” del 2005, “Al nome di Dio e del guadagno” del 2007. Con queste opere, “ha contribuito in modo determinante alla conoscenza ed alla diffusione della storia postale toscana”.

Di recente, la stessa Aspot ha nominato quale proprio socio onorario Luigi Maria Impallomeni. Questo “per l’impegno profuso nell’organizzazione di importanti manifestazioni filateliche ed in iniziative editoriali, nonché per essersi posto in poco tempo fra i collezionisti che rappresentano al meglio la storia postale toscana”.

La manifestazione
Premio Pantani: nel 2009 venne attribuito a Luigi Impallomeni
           


Quando la letteratura guarda alla filatelia
30 Mar 2014 00:32 - LIBRI E CATALOGHI
Da Francesco Giuliani un saggio di italianistica che mette al centro i francobolli italiani (ma anche di San Marino e Vaticano) dedicati agli scrittori
Uno dei dentelli ripresi: risalente al 2013 e riguarda Giovanni Boccaccio
Uno dei dentelli ripresi: risalente al 2013 e riguarda Giovanni Boccaccio

Le storie dietro, ma anche davanti e di fianco, ai francobolli. Purché riguardino i letterati. È questo il taglio del nuovo libro del docente a contratto in Letteratura italiana contemporanea presso l’Università di Foggia, Francesco Giuliani. Firmato dalle Edizioni del rosone (il prezzo di vendita è pari a 18,00 euro), s’intitola “Il canone dei francobolli - Gli scrittori italiani nella filatelia”.

Ma sono così tante le cartevalori dedicate a romanzieri e poeti per doverle affrontare in 276 pagine? No, ma l’autore non si sofferma sui meri aspetti tecnici; racconta, invece, le emissioni nel contesto in cui sono arrivate agli uffici postali. Comunque, quelle illustrate, tutte a colori, risultano centocinquantanove.

“La filatelia -ha ammesso l’autore alla presentazione del volume durante la recentissima «Milanofil»- è stata sempre la mia passione”. I più grandi nomi della letteratura italiana vi hanno trovato riflessi, anche se in modo altalenante. Ai “buchi” del Bel Paese ha sopperito San Marino, mentre più ristretto si è rivelato l’intervento del Vaticano.

Si tratta, comunque, di un lavoro di italianistica, nel rispetto delle norme e delle consuetudini del settore. Inizia dalla prima serie considerabile, quella per Dante Alighieri del 1921, ed arriva ad oggi, ricordando, per dire, i casi inerenti don Primo Mazzolari (che improvvisamente sostituì padre Agostino Gemelli) e Concetto Marchesi, per le cui cronache viene citato anche “Vaccari news”.

L’obiettivo è individuare non solo chi ha avuto più dentelli tra Foscolo e Leopardi o tra Ariosto e Tasso ma, soprattutto, valutare se i numeri hanno un rapporto preciso con la fortuna critica dei personaggi interessati. Permettendo di scoprire, ad esempio, che Guido Gustavo Gozzano e Giuseppe Ungaretti finora sono stati dimenticati.

L’autore, Francesco Giuliani, ed il suo ultimo libro, una settimana fa a “Milanofil”
L’autore, Francesco Giuliani, ed il suo ultimo libro, una settimana fa a “Milanofil”
“Il canone dei francobolli” (acquista)
La scheda
Dello stesso autore, tra l’altro, “Bimillenari, scrittori e altri pretesti”
Tra le emissioni citate utilizzando “Vaccari news”, quella per don Primo Mazzolari
           




Hugo Chávez ricordato grazie all’Upaep
29 Mar 2014 17:50 - DALL'ESTERO
Emessa, ad un anno dalla morte del militare e politico, una congiunta. Tra i Paesi che hanno aderito, Argentina, Nicaragua, Uruguay e, naturalmente, Venezuela
I francobolli di Argentina
I francobolli di Argentina

S’intitola “Eroi e comandanti” il tema che l’Unione postale delle Americhe, Spagna e Portogallo ha definito per l’annuale emissione condivisa. Un argomento che si presta ad interpretazioni diverse, spesso e volentieri dal significato politico.

Fra le segnalate si fa notare quella firmata dall’Argentina, emessa il 5 marzo scorso. Si tratta di due francobolli, entrambi dai nominali pari a 10,00 pesos, dedicati allo stesso personaggio. Non citano, come ci si poteva aspettare, per esempio il generale José Francisco de San Martín y Matorras (1778-1850), tra i punti di riferimento senza epoca della filatelia nazionale. A sorpresa, viene ricordato il venezuelano Hugo Rafael Chávez Frías, nato nel 1954 e scomparso un anno fa, il 5 marzo 2013. Le istantanee sono associate allo slogan “L’eredità di Chávez suggella l’unione dell’America”.

In realtà, si tratta di una congiunta, di cui in questo momento non si conoscono ancora tutti i dettagli. Di certo, contemporaneamente le stesse immagini sono state impiegate in Nicaragua (tagli da 5,00 e 10,00 córdoba), Uruguay (15 e 45 pesos, associati ad una vignetta) e Venezuela (1,00 e 12,50 bolívar; il minifoglio è arricchito da diverse bandelle). Altri Paesi potrebbero essersi aggiunti.

Aggiornamento del 13 luglio 2014: alla lista va inserito perlomeno l’Ecuador, che il 14 aprile ha emesso un singolo da 0,50 dollari statunitensi.

Le altre interpretazioni, firmate Nicaragua, Uruguay e Venezuela
Le altre interpretazioni, firmate Nicaragua, Uruguay e Venezuela
Un anno fa, la morte
L’Upaep (sito in castigliano)
           


Maximafilia/2 Tra storia e gare
29 Mar 2014 09:44 - NOTIZIE DALL'ITALIA
La specialità nacque casualmente in Francia agli inizi del XX secolo. Fu Luigi Morera, nel 1975, a portarla in Italia
L’Aim nacque nel 1975
L’Aim nacque nel 1975

Fin qui (news precedente) il sodalizio. Ma cos’è, nei dettagli, la maximafilia? “È una disciplina filatelica sorta casualmente in Francia all’inizio del 1900”, prosegue nell’intervista a “Vaccari news” il presidente dell’Associazione italiana di maximafilia, Rosario D’Agata. “La cartolina è affrancata dal lato veduta, obliterata regolarmente da un ufficio postale”. Nel 1978 le sue norme sono state codificate, ma risultano in continuo aggiornamento, adeguandole anche all’evoluzione postale. “Oggi è il collezionismo di oggetti filatelici, formati da cartolina, francobollo ed annullo, con la massima concordanza possibile tra i soggetti in essi rappresentati. A ben pensarci, è forse la disciplina più completa, perché raggruppa in sé tre specialità: filatelia tradizionale (il francobollo), storia postale (il timbro) e cartofilia (la cartolina)”.

“In passato siamo stati un po’ sottovalutati, sia per colpa nostra, sia per via di una sorta di chiusura nostra verso le altre discipline, sia anche perché siamo stati sottostimati in quanto saremmo quelli che si costruiscono i loro oggetti filatelici da collezionare”.

Com’è arrivata tale specialità in Italia? Sulla falsariga di quanto fatto oltralpe, “venne introdotta nel 1975 dal fondatore, nonché primo presidente dell’Aim, Luigi Morera”.

Ci sono state evoluzioni rispetto al passato? “Sì: adesso si sta cercando di cambiare rotta, svecchiare la maximafilia ed adeguarla al mondo che cambia, all’era digitale. Desideriamo aprirci a tutte le altre specialità filateliche, con la convinzione che il mondo della filatelia recepisca questa nostra apertura. Volendo recuperare il tempo perduto”.

Come va il settore a concorso? Pure questo -prosegue lo specialista- “sta avendo una nuova rivitalizzazione. Si registra un numero crescente di maximofili che partecipa alle manifestazioni competitive, e tale inversione di tendenza si sta notando dalla nazionale di Noale del 2013. Si è avuto, da allora, qualche espositore in più e sono state presentate delle collezioni nuove. Molto invitante e allettante è la classe ad un quadro: ottenuti i primi successi ed apprezzamenti, suggerisce all’appassionato di aumentare il numero dei fogli”. Poi, se son… cartoline, finiranno timbrate!

Due pagine di collezioni, firmate da Rosario D’Agata e Celeste Barducci
Due pagine di collezioni, firmate da Rosario D’Agata e Celeste Barducci
La prima parte dell’intervista
Il ricordo per il fondatore, Luigi Morera
           


Maximafilia/1 Il rilancio dell’Aim
29 Mar 2014 00:09 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Ora il rinnovamento del sito, ma l’approccio è più ampio. Il sodalizio conta su centotrenta soci, tuttavia…
Il presidente dell’Aim, Rosario D’Agata
Il presidente dell’Aim, Rosario D’Agata

Un settore specializzato, che rientra nel grande panorama della filatelia. È la maximafilia, il cui riferimento nazionale -non poteva essere altrimenti- è l’Associazione italiana di maximafilia. Emersa di recente alla cronaca per la sua scelta di ripensare il sito di riferimento.

L’idea -spiega in questa intervista a “Vaccari news” il presidente del sodalizio, Rosario D’Agata- “è stata conseguenza della politica di rinnovamento e di adeguamento ai tempi moderni che stiamo perseguendo fin dall’inizio del nostro mandato”, cioè dal settembre del 2012. Quindi, hanno rivisto prima il periodico interno, cioè “Notiziario Aim” e poi lo spazio su internet. Quest’ultimo “deve essere rapido negli adeguamenti, facilmente gestibile e fruibile, e tale da poterlo aggiornare in tempo reale con notizie ed articoli, senza che richieda consumo di tempo e costi eccessivi. Oggi, nell’epoca della qualità totale… si deve pensare anche a fare della «qualità» a costo zero, anzi, risparmiando. Occorre continuare in questo processo di rimodernamento e di apertura, diversamente si viene tagliati fuori dal mondo filatelico”.

Oltre a Rosario D’Agata, il consiglio -in essere fino al settembre del 2015- è composto da due vice, Gianfranco Poggi e Cesare Rialdi (già presidente per quindici anni), mentre segretario-tesoriere è Italo Greppi. Poi, vi sono Celeste Barducci (responsabile del sito), Ezio Mercalli e Dino Taglietti.

I soci sono circa centotrenta. “Ci si aspetta un calo”, ammette. “Tanti sono di età molto avanzata e, purtroppo, non c’è il ricambio generazionale per quanti sforzi si facciano”.

La quota annuale è di 30,00 euro. Si riceve il quadrimestrale, ora a colori, che informa sulle manifestazioni e sulla vita del club, proponendo, inoltre, articoli tecnici e di varia attualità. Si aggiunge il trimestrale della Federazione fra le società filateliche italiane, “Qui filatelia”. Poi, ci sono un servizio novità ed uno di offerta-scambio. Senza scordare i contatti internazionali, anche per facilitare i soci nel realizzare le proprie raccolte. “Si sviluppa così una rete di scambi e di amicizie che dura nel tempo. Quindi la maximafilia, come tutta la filatelia, svolge anche una funzione sociale”.

Una cartolina maximum realizzata con un francobollo italiano dell’anno scorso
Una cartolina maximum realizzata con un francobollo italiano dell’anno scorso
Il sito dell’Associazione italiana di maximafilia
           




Zlatan Ibrahimović ha segnato ancora
28 Mar 2014 18:37 - DALL'ESTERO
Molta l’attenzione che i media stanno dedicando alla serie svedese per il capitano della Nazionale e attaccante nel Paris Saint-Germain football club

Ancora una volta, il teorema è stato confermato: basta avere il grande personaggio effigiato sul francobollo e, almeno per qualche giorno, l’attenzione si concentra su di esso facendo riscoprire (o scoprire) la filatelia. Da qui a dire che ci sarà un aumento nel numero dei collezionisti ce ne corre ma, in ogni caso, il fenomeno è sempre interessante.

L’ultimo caso è attualissimo: nonostante -e sapientemente- la Svezia abbia anticipato qualche informazione già nel novembre scorso, l’emissione di ieri dedicata al campione di calcio Zlatan Ibrahimović sta facendo furore. Sia nel Paese scandinavo, per il quale guida la Nazionale, sia in Francia, dove milita nel Paris Saint-Germain football club. È certo, tuttavia, che anche i fan di altri Paesi non si faranno mancare l’omaggio dentellato.

Come si sapeva, si tratta di cinque francobolli autoadesivi diversi (ma non ne bastava uno?), tratti da foto e raccolti in libretti contenenti due serie. Quattro lo ritraggono in azioni di gioco: uno cita la sfida ai Campionati europei contro la Francia del 19 giugno 2012, tre l’amichevole con l’Inghilterra giocata il 14 novembre successivo. L’ultimo lo vede in primo piano; lo scatto risale al 18 maggio scorso. Il nominale è sostituito dall’indicazione per la lettera interna e l’insieme, che porta la firma di Nina Ulmaja, ora costa 60,00 corone locali.

I cinque valori dedicati al campione; sono autoadesivi e raccolti in libretti da due serie
I cinque valori dedicati al campione; sono autoadesivi e raccolti in libretti da due serie
L’anticipazione
           


Trento entrerà in… sicurezza
28 Mar 2014 15:46 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Presentato oggi il cyber security innovation lab: sorgerà nella città del Concilio, integrandosi alla rete di Poste italiane
Il rapporto è con Trento rise
Il rapporto è con Trento rise

Un nome difficile, cyber security innovation lab, per quello che ormai è divenuto pane quotidiano: mantenersi aggiornati in tema di sicurezza informatica. Un settore in cui Poste italiane è all’avanguardia, come dimostra la sua struttura da anni presente a Roma.

Struttura che, però, dovrà essere estesa ad ulteriori competenze. Un progetto vede coinvolta Trento rise (l’acronimo sta a significare “ripensare innovazione, società e imprenditorialità”). Si tratta di un laboratorio specializzato; sorgerà proprio nella città del Concilio, dove si concentrano alcune tra le maggiori eccellenze nazionali del settore.

La presentazione è avvenuta oggi durante il convegno “Cyber security and innovation”, organizzato dal computer emergency response team che fa capo all’operatore. Esso coordina le attività di prevenzione e risposta agli incidenti telematici che agiscono sul patrimonio informativo e sui servizi digitali del gruppo. Inoltre, rende disponibili al pubblico supporti specializzati.

Lo scopo sarà garantire il costante aggiornamento ed il massimo livello di innovazione sulla sicurezza; la sede entrerà a far parte dell’ecosistema del Cert, insieme al distretto di cyber security di Cosenza ed alla centrale operativa, presente presso il campus tecnologico della capitale.

L’obiettivo: l’innovazione nella sicurezza nei rapporti informatici
L’obiettivo: l’innovazione nella sicurezza nei rapporti informatici
La ciber security
Il Cert
           


A Quiliano sono “Pagine visuali”
28 Mar 2014 13:12 - APPUNTAMENTI
È il titolo del progetto di mail art voluto dallo Spazio arte contemporanea sperimentale

Quiliano - Torna il concorso biennale voluto dagli specialisti dello Spazio arte contemporanea sperimentale coinvolgendo il Comune nonché la biblioteca civica “Andrea Aonzo”.

Questa volta -viene spiegato- “si è voluto dedicare il progetto al libro e alle sue pagine, che portano il lettore a viaggiare in un universo fantastico di parole e immagini”. È l’iniziativa d’arte postale “Pagine visuali”. Il tema “consente la massima libertà creativa al fine di valorizzare gli aspetti più geniali e sorprendenti delle mail art”.

L’obiettivo è creare appunto un libro d’artista dalle dimensioni non superiori a 30x21x10 centimetri, da spedire poi a Sacs, località Massapè 21, 17047 Quiliano (Savona).

Le opere, munite obbligatoriamente della scheda di partecipazione, dovranno arrivare entro il 30 aprile. La mostra si terrà a settembre, collegata ad un’installazione di street art virtuale.

Aggiornamento del 9 agosto 2014: la rassegna si terrà dal 4 al 25 ottobre.

Ogni due anni, ritorna l’appuntamento ligure con la mail art
Ogni due anni, ritorna l’appuntamento ligure con la mail art
L’edizione 2012 e la visita di “Vaccari news”
I dettagli e la scheda da compilare (file pdf)
           


Vecchi sacchi, nuove idee
28 Mar 2014 10:21 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Perlomeno nel Bel Paese: una linea di contenitori, dal porta ipad al trolley, richiama i reperti sostituiti dalle cassette in plastica
La sacca
La sacca

I vecchi sacchi, usati per lungo tempo nel trasporto di lettere e colli, originano il progetto “Italia posta”, “che si propone l’obiettivo di recuperare un simbolo della nostra tradizione e modernizzarlo, facendolo diventare elemento di base di una gamma di oggetti di uso comune”.

È questa l’idea promossa da Poste shop per suggerire al pubblico -ma a prezzi non certo popolari- una serie importante di contenitori per vari impieghi, dal taccuino (33,00 euro) al porta ipad (109,00), dal trolley (449,00) al borsone da viaggio (277,00), senza trascurare sacca sport (169,00), trousse (42,00), portafoglio (da uomo: 69,00, da donna: 109,00), borsa a secchiello (179,00)…

Naturalmente, la tela impiegata è nuova, ma riproduce quella impiegata negli ultimi anni prima che i sacchi sparissero in favore delle cassette in plastica. È stata trattata per aumentarne la resa e la resistenza, poi associata a pelle e a dettagli in metallo. Gli oggetti sono lavorati artigianalmente nel Bel Paese; possono essere acquistati sia on-line, sia negli uffici in cui opera la stessa Poste shop.

La selezione di oggetti presentata in un ufficio postale
La selezione di oggetti presentata in un ufficio postale
L’idea in Francia
           



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