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dir. resp. Fabio Bonacina
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  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
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La favorita del re
04 Lug 2014 01:32 - DALL'ESTERO
Sarà ricordata oggi dalla Francia la marchesa di Pompadour, scomparsa due secoli e mezzo fa. La sua presenza alla corte di Luigi XV lasciò una traccia indelebile
Omaggio alla marchesa
Omaggio alla marchesa

È passata alla storia come marchesa di Pompadour, ma il suo vero nome era Jeanne Antoinette Poisson; nacque a Parigi il 29 dicembre 1721 e morì a Versailles il 15 aprile 1764.

A due secoli e mezzo dalla dipartita, la Francia la ricorda con un francobollo in prevendita da oggi contro 66 centesimi. La disponibilità generale è attesa per il 7 luglio.

Entra in convento presso le orsoline da piccola, vi studia musica e danza, interessandosi all’incisione, all’architettura, alle arti ed alle lettere. Ne esce con una solida cultura ed una raffinata educazione.

Ventenne, sposa Charles Guillaume Le Normant d’Étiolles. Poi, tutto cambia: seduce Luigi XV e si trasferisce alla corte, divenendo ufficialmente l’amante del monarca ed ottenendo il titolo nobiliare. Comincia ad interessarsi alla politica, alla diplomazia, alla strategia militare; diventa una regina senza corona ma in… servizio attivo grazie all’influenza che esercita (protesse ad esempio gli enciclopedisti, ed è rimasta famosa la sua corrispondenza con Voltaire). Il rapporto di coppia durerà cinque anni, per poi essere sostituito da uno d’amicizia.

La carta valore prende spunto dal ritratto eseguito da Maurice Quentin de La Tour nel 1752; ora si trova al Louvre. Per l’occasione, la vignetta è stata disegnata ed incisa da Claude Jumelet.

L’opera di partenza presentata dal Louvre
           


Addio allo specialista del Sempione
03 Lug 2014 23:19 - NOTIZIE DALL'ITALIA
È morto la notte scorsa Riccardo Ajolfi. Il medico ossolano era appassionato di cultura e semiotica postale. Domani le esequie
Riccardo Ajolfi: è scomparso la notte scorsa
Riccardo Ajolfi: è scomparso la notte scorsa

Con il suo modo garbato ed appassionato di raccontare, ha incantato chi lo ascoltava. Soprattutto quando parlava del “suo” lago, il Maggiore, del Sempione e di quanto aveva scoperto sul territorio.

È morto la notte scorsa stroncato da un male fulminante, non diagnosticato in tempo, Riccardo Ajolfi. Aveva appena cinquantanove anni, essendo nato il 23 aprile 1955 a Predazzo (Trento). Era responsabile del servizio di dietetica e nutrizione clinica all’Asl di Omegna.

Dopo essere stato ufficiale medico di carriera, in omaggio ad una tradizione di famiglia, era approdato a Domodossola (Verbano-Cusio-Ossola) come primario ospedaliero e, sulla scia di altri alti esempi di sanitari dediti alla cultura, aveva sviluppato un’attenzione mirata sia agli aspetti iconografici collegati ai temi postali, sia alle forme epistolari in tempo di guerra e di pace.

Ha firmato vari saggi pubblicati da riviste scientifiche e di cultura locale sulla strada del Sempione, sulle comunicazioni al tempo della Repubblica partigiana dell’Ossola nel 1944, sui rapporti italo-elvetici e sui carteggi, dei quali era collezionista appassionato. La qualità dei contributi ha fissato l’attenzione sulla sua opera, fino ad essere chiamato a far parte dell’Accademia italiana di filatelia e storia postale (nella quale aveva il ruolo di proboviro). Era anche socio attivo dell’Istituto di studi storici postali, dell’Italy & Colonies study circle nonché di ulteriori realtà e sodalizi.

Ha lavorato fino all’ultimo per completare la stesura di un’indagine di semiotica ed iconografia sui francobolli coloniali italiani di epoca fascista; dovrebbe vedere la luce sul prossimo numero della rivista “Storie di posta”. Non sarà così per i restanti interventi che stava elaborando su richiesta di testate terze.

I funerali si svolgeranno domani alle ore 14.30 presso la Collegiata dei santi Gervasio e Protasio, situata in piazza Chiesa a Domo.

La doppia conferenza del 20 ottobre 2012
Tra l’Ossola ed il Vallese
Una delle partecipazioni a Prato
           


E già si pensa ad agosto…
03 Lug 2014 21:20 - EMISSIONI ITALIA
Cinque le emissioni previste; i primi dettagli per altre due: riguardano l’Istituto nazionale di fisica nucleare e Pio X
Pio X - Sarà lo stesso ritratto?
Pio X - Sarà lo stesso ritratto?

Cinque le emissioni italiane che, allo stato attuale, dovrebbero arrivare in agosto. Vuoi per debuttare nel momento celebrativo più propizio, vuoi per motivi che in questo momento appaiono sconosciuti. In ogni caso, una situazione non auspicabile. Ad oggi, le immagini sono ancora ignote, tuttavia per altri due titoli (oltre a quello concernente Augusto imperatore) si conoscono i contenuti.

Il primo riguarda i laboratori dell’Istituto nazionale di fisica nucleare: Frascati (Roma), Gran Sasso (L’Aquila), Legnaro (Padova) e del Sud (Catania). Verranno rappresentati attraverso quattro francobolli, inquadrati nella serie “Le eccellenze del sapere” ed in vendita, a 70 centesimi ciascuno, dal giorno 8. Sono autoadesivi e dovuti ad una sola mano, scelta che assicura omogeneità, quella di Cristina Bruscaglia. Ogni dentello prevede una tiratura pari a due milioni e settecentomila esemplari, mentre i fogli sono da trentasei, comprendenti nove serie. Sullo sfondo unico, in cui figurano tracce lasciate da particelle rivelate con camera a nebbia, ecco il logo dell’Istituto. E poi, i singoli particolari: per Frascati l’esperimento Kloe dell’acceleratore di particelle Daφne; per il Gran Sasso l’interno dell’esperimento Borexino inerente la rivelazione dei neutrini; per Legnaro un particolare del rivelatore di raggi gamma Agata; per la struttura del Sud il richiamo al ciclotrone superconduttore K800.

L’altra voce si riferisce ad una delle integrazioni sostenute dall’ex ministro allo Sviluppo economico Flavio Zanonato e fatta propria dal successore, Federica Guidi. Riguarda il centenario della morte di san Pio X; si tratta di un ulteriore 0,70 euro, in calendario per il 20. Anch’esso non abbisogna di essere inumidito per venire attaccato sul plico. Il quantitativo è stato fissato in due milioni e settecentomila unità, ma le confezioni sono da quarantacinque. La carta valore propone il ritratto del pontefice effettuato da Gino Ghedina nel 1935. Che sia quello utilizzato per la guida telefonica “Elenco sì”, edita di recente per la provincia di Treviso?

Aggiornamenti del 30 luglio e del 27 agosto 2014: la prima serie uscirà il 16 settembre.

Aggiornamenti del 12 gennaio 2015: la tiratura definitiva per i laboratori ammonta ad un 1.289.250 esemplari a soggetto, per Pio X ad un milione ed ottocentomila.

Emissioni… balneari: l’anticipazione per il tributo ad Augusto imperatore
Le serie tematiche introdotte quest’anno
Tra le integrazioni, l’omaggio al pontefice santo
           


La provincia alla fine degli anni Cinquanta
03 Lug 2014 18:31 - APPUNTAMENTI
È stata rievocata da Lucia Vasilicò nel libro “Il comandante straniero: epistolario dal fronte interiore”. Verrà presentato domani a Roma
Il comandante straniero
Il comandante straniero

“La carta da lettere, per me un’esigenza primaria, è quasi finita, mi alzo più volte dalla scrivania… La possibilità di scriverle, di mandare qualche lettera e di riceverle è per ora l’unica fonte di vita, come si dice. Scrivo su un vecchio quaderno di computisteria (mi mancava un anno per diventare ragioniere) ho una penna e anche una matita nel caso in cui venisse a mancare l’inchiostro o la penna, per castigo di Dio, cadesse in un punto poco chiaro della casa. Che nessuno si avvicini a questi fogli! Nessuno tocchi la penna o la matita!”.

Sono brani tratti dal romanzo di Lucia Vasilicò, “Il comandante straniero: epistolario dal fronte interiore”. Verrà presentato, con Dacia Maraini e Gianfranco Calligarich, domani a Roma alle ore 18, presso la libreria Fandango incontro, in via dei Prefetti 22. A leggerne passi significativi saranno Stefania Sandrelli ed Agostino Raff.

Protagonista è Giovanni-Babila: interdetto, respira, e vive, solo attraverso le missive. Le manda al medico, alla sorella, e principalmente alla nipote Orsola. Respira e vive soprattutto attraverso le risposte che disperatamente attende e che, in mancanza, redige in autonomia.

La storia, edita da Aracne editrice internazionale ed articolata in 276 pagine (17,00 euro), riguarda una saga familiare di provincia ambientata alla fine degli anni Cinquanta, ma non solo. Perché tutto ciò che lo zio Babila scrive -o cancella- è pervaso da un candore perturbante, da una gioiosità quasi infantile che emerge a sprazzi, dal continuo turbamento per un passato non sempre distinguibile. Nei testi, particolari ridondanti, sintomi ossessivi, descrizioni sempre in bilico tra l’austero ed il visionario; restituiscono un orrore mai detto eppur sempre supponibile. Affiorano così, e si lasciano esplorare, le battaglie interiori di due vite in simbiosi. E viene alla luce, con gravità, il comandante straniero che le dirige.

           


L’errore di latino
03 Lug 2014 13:52 - DALL'ESTERO
Ma resta il dubbio sulla berretta. Uscì mezzo secolo fa, ad un anno dalla morte, il cordoglio dentellato brasiliano per Giovanni XXIII
Cordoglio con almeno un errore
Cordoglio con almeno un errore

Quel “memorian” in luogo di “memoriam”, gli specialisti se lo ricordano ancora adesso, nonostante siano passati cinquant’anni fa.

Giovanni XXIII era morto il 3 giugno 1963, e diversi Paesi lo ricordarono nelle settimane successive. Anche il Brasile volle sottolineare il cordoglio attraverso il mezzo postale. L’omaggio debuttò il 3 luglio 1964, attorno al primo anniversario. Venne messo in vendita a 20,00 cruzeiros, ma fece rizzare i capelli a quanti avevano studiato il latino: sarà stata la disattenzione, o la scarsa familiarità con la lingua di Publio Virgilio Marone. Quello che è certo è l’errore nell’iscrizione, presente nella vignetta in alto a sinistra.

Alcuni esperti, inoltre, annotarono un secondo dettaglio: l’incongruenza del copricapo che il pontefice indossa, apparentemente cardinalizio. Incongruenza che, però, oggi non appare così certa. “Il colore del francobollo è omogeneo”, ha risposto a “Vaccari news” il filatelista don Francesco De Simone. “Se fosse una berretta di colore rosso, secondo me non ci sarebbero dubbi, ma in questo caso il dubbio rimane”.

           




Tra parlamentari e sindacalisti
03 Lug 2014 10:33 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’ad Francesco Caio è stato sentito dalla commissione bilancio della Camera; intanto, la Slp-Cisl ha messo i puntini sulle “i” per quel che concerne le prossime mosse di Poste

Si è presentato direttamente l’amministratore delegato, Francesco Caio, ieri alla “audizione di rappresentanti di Poste italiane sulle politiche di privatizzazione”. Organizzata dalla quinta commissione della Camera, quella che si occupa di bilancio, tesoro e programmazione.

Secondo la stampa parlamentare, l’ad avrebbe mostrato speranza per un’inversione di tendenza del settore specificamente postale. Esso -ha detto, secondo quanto riportato dall’Asca- “è e resterà in perdita se non sapremo cogliere le opportunità logistiche”. Anche perché “non è ipotizzabile” poterlo finanziare all’infinito con i proventi delle attività bancarie ed assicurative. Il punto di partenza per poi muovere alla vera richiesta: ridefinire l’onere del servizio universale, a proposito del quale sul tavolo vi sono due faldoni: il rinnovo del contratto di programma con il ministero allo Sviluppo economico e l’indagine dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni sul costo netto.

Per questo -documenta sempre l’agenzia- il servizio “deve trovare un nuovo equilibrio. Salvaguardando la sua funzione sociale”. E ricordando un dato: consegnare lettere e cartoline costa un miliardo all’anno, mentre il contributo dello Stato è di 340 milioni.

Oggi -ha aggiunto il rappresentante della società tramite “Il sole 24 ore”- il servizio pubblico è “ormai al 90% del suo fatturato finanziato da imprese. E quindi noi dobbiamo trovare nell’evoluzione della corrispondenza e nella logistica dei pacchi attraverso l’e-commerce una nuova modalità”.

Conferme per quel che concerne l’accordo con Cassa depositi e prestiti: i confronti stanno proseguendo.

Intanto, la segreteria nazionale della Slp-Cisl ha commentato l’esito del cda, tenutosi martedì. “Esprimiamo -ha detto riferendosi ad Alitalia- tutte le nostre riserve ad un’eventuale sottoscrizione da parte di Poste all’aumento di capitale”. Per quanto riguarda il processo di privatizzazione, “riteniamo anche noi che una partita così delicata vada affrontata nei tempi e nei modi giusti per evitare pasticci se non danni irreversibili”. Infine, il piano industriale, che Francesco Caio ha promesso di discutere con i sindacati: “È una buona notizia perché riusciremo così a capire come si delineerà lo scenario postale nei prossimi anni”.

Le compensazioni del servizio universale secondo l’ultimo bilancio di Poste italiane
Le compensazioni del servizio universale secondo l’ultimo bilancio di Poste italiane
Costo netto: la consultazione pubblica avviata dall’Agcom
Il cda dell’1 luglio e l’annuncio del piano industriale
Il nuovo scenario in Alitalia
           


Uno, due, tre papi
03 Lug 2014 00:31 - DALL'ESTERO
Sarà ricordato oggi dalla Germania il Concilio di Costanza. Furono necessari anni di discussioni per tornare, dopo il “Grande scisma”, ad una linea religiosa unitaria
Uno degli annulli che verranno impiegati con le fdc; ritrae Sigismondo
Uno degli annulli che verranno impiegati con le fdc; ritrae Sigismondo

La società tedesca com’era sei secoli fa. Tra apparati militari, incontri sfarzosi, uomini giustiziati, attività quotidiane, cerimonie. È un po’ questo ciò che viene raccontato dalla Germania postale. Nel gruppo di emissioni odierno, un 60 centesimi richiama il Concilio di Costanza, convocato dall’imperatore Sigismondo e sviluppatosi tra il 1414 ed il 1418. Nella vignetta, impaginate da Nicole Elsenbach, alcune delle rappresentazioni che Ulrich von Richental (circa 1360-1437) associò alla sua cronaca del sinodo, fonte conservata al Rosgartenmuseum cittadino.

Dietro alla carta valore, il ricordo di quando l’unità religiosa europea venne meno. Il “Grande scisma”, come fu definito, originò e mantenne per quattro decenni due linee papali differenti ed ovviamente in contrasto fra loro. Per superare l’impasse, si diffuse la dottrina che l’autorità ecclesiastica fosse basata non sul papa (in quel momento, secondo i partiti, Gregorio XII o Benedetto XIII) ma sul concilio. Un primo incontro si tenne nel 1409 a Pisa: non riuscì, perché di fatto fece emergere un terzo interlocutore, Alessandro V, cui subentrò Giovanni XXIII, in concorrenza con gli altri. Fu in particolare la caparbietà di Sigismondo che permise di superare la crisi, facendo deporre i rappresentanti in carica per eleggere, quale unico interlocutore, Martino V. Al costo di perseguire l’eresia: lo scoprì sulla propria pelle il teologo Jan Hus, finito sul rogo.

Il francobollo, firmato da Nicole Elsenbach, richiama il lavoro di Ulrich von Richental
Il francobollo, firmato da Nicole Elsenbach, richiama il lavoro di Ulrich von Richental
Il Concilio visto ora da Costanza
           


Dalla foto al disegno e dal disegno al francobollo
02 Lug 2014 18:51 - EMISSIONI ITALIA
Lo scatto di Tito Pietro Rosi alla base del bozzetto che porta la firma di Gaetano Ieluzzo. È il 70 centesimi per il mezzo secolo del Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma
Disponibile da lunedì
Disponibile da lunedì

Con il francobollo che uscirà il 7 luglio, ecco ricordato il Policlinico intitolato ad “A. Gemelli”, come si legge nella carta valore. Anche se la memoria del personaggio, oggi, non è più così condivisa come un tempo, non sarebbe stato meglio indicare il nome, Agostino, per esteso?

Ad ogni modo, il 70 centesimi autoadesivo e tirato in due milioni e settecentomila esemplari (i fogli sono da quarantacinque) propone, rappresentata da Gaetano Ieluzzo basandosi su un’immagine scattata dal fotografo Tito Pietro Rosi, la veduta aerea del complesso ospedaliero, associata al logo del mezzo secolo. Giro di boa che ha dato lo spunto all’emissione, inserita nella serie “Le eccellenze del sapere”.

La struttura, infatti, venne inaugurata il 10 luglio 1964, dopo una lunga fase preparatoria. La messa a disposizione, da parte di Pio XI, del terreno per costruire la facoltà di Medicina e chirurgia data 1934, ma sarà Pio XII “a mettere in moto -ricordano ora dagli uffici- la fase esecutiva del progetto”. I cantieri furono avviati nel 1958, dopo la guerra ma anche dopo l’approvazione dell’ordinamento didattico e scientifico da parte del Consiglio superiore della pubblica istruzione e la promulgazione del decreto istitutivo. La sede accademica aprì agli studenti il 5 novembre 1961. Nello stesso anno, iniziarono gli scavi per costruire il nosocomio, che cominciò ad accogliere i degenti, nei reparti di chirurgia e di medicina, lungo il maggio del 1964.

L’emissione sarà accompagnata dall’abituale bollettino illustrativo; due le persone che vi hanno lavorato. Sono il direttore comunicazione, relazioni pubbliche, attività promozionali, Gerardo Ferrari, ed il capo della segreteria generale del rettorato che fa capo all’Università, Fausto Antonio Maconi. L’annullo sarà disponibile allo spazio filatelia cittadino, collocato in piazza San Silvestro 20.

Indirettamente collegati, sono i tre francobolli che nel tempo hanno raccolto soldi in favore della lotta contro il tumore al seno, in quanto a beneficio di realtà che principalmente fanno capo allo stesso polo sanitario. Uscirono il 2 marzo 2002 (41+21 centesimi con Elena di Savoia), l’8 marzo 2006 (60+30 riguardante il Congresso internazionale di medicina del lavoro) ed il 16 maggio 2010 (60+30 per la professione infermieristica).

Il cambio di data, annunciato il 24 giugno
L’anticipazione di “Vaccari news”
Tumori al seno: la destinazione dell’ultimo francobollo
           




Vacanze. Ed i bagagli arrivano col corriere
02 Lug 2014 15:35 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il servizio firmato da Tnt express compie diciotto anni. Malgrado la crisi -dicono dall’azienda- i volumi rimangono importanti
Un servizio… diciottenne
Un servizio… diciottenne

Pronti alle ferie anche a Tnt express. Che festeggia un supporto divenuto… maggiorenne. Il servizio bagagli nacque infatti nel 1996, introdotto pensando ai motociclisti e poi evolutosi. “Per primo in Italia -spiega l’operatore- ha offerto ai turisti la possibilità di ricevere le proprie valigie direttamente al domicilio vacanziero senza doversi occupare della loro faticosa gestione”.

Malgrado la crisi, i dati sui volumi (oltre 13mila utenti annui) rimangono costanti. Ad usufruire della prestazione -secondo gli analisti dell’azienda- sarebbero “uomini e donne affermati e in cerca di relax”, residenti in una grande città (Roma e Milano largamente in testa), amanti delle spa offerte dagli hotel dolomitici (nelle province di Belluno, Bolzano e Trento è concentrato oltre il dodici per cento delle spedizioni, dove Cortina rappresenta la meta più ambita) o delle località termali (Chianciano, Abano, Salsomaggiore rientrano tra le gettonate). In alternativa, ecco le isole, i poli balneari della Liguria, Rimini ed il Salento, senza dimenticare Firenze e Venezia.

Con una telefonata al 199.803.868, recandosi in una delle 100 filiali o nei 1.200 point Tnt, è possibile oltrepassare i problemi logistici e le incognite legate al sovrapprezzo imposto dalle compagnie aeree sulle valigie, come il rischio di non vedersele consegnate all’atterraggio.

Il costo della prestazione parte da 26,00 euro, copertura assicurativa inclusa. Previsti -ed è una novità- sconti fino al 50% nel caso di comitive. E, per chi ha fretta e viaggia con le Frecce di Trenitalia, c’è pure la promozione.

Così Poste italiane
           


Fsfi/2 Accanto ai cadetti, un percorso per i giovani
02 Lug 2014 11:19 - APPUNTAMENTI
Verrà saggiato a Spotorno (Savona), dal 14 al 16 novembre. Per aderire c’è tempo sino al 10 ottobre
L’obiettivo: andare oltre alle semplici visite di classe, per una partecipazione più attiva dei ragazzi
L’obiettivo: andare oltre alle semplici visite di classe, per una partecipazione più attiva dei ragazzi

Non solo le gare “normali”, le prossime delle quali previste a Palermo e Roma (news precedente). La Federazione fra le società filateliche italiane -l’aveva promesso- ha definito un’ulteriore iniziativa, riguardante esclusivamente i giovani. È “Spotorno 2014” che, dal 14 al 16 novembre, coinvolgerà il Circolo filatelico locale e l’Unione filatelica ligure.

Nel 2014 -viene ricordato- non si terrà una nuova edizione del Campionato cadetti, così da concentrarsi sulle selezioni utili per “Italia 2015”. Poiché, negli ultimi anni, tale manifestazione ha rappresentato il principale evento al quale hanno partecipato giovani filatelisti, al fine di non privarli dell’opportunità di esporre, la Fsfi ha deciso di realizzare, sperimentalmente, un evento competitivo dedicato soltanto a loro. Sarà aperto anche agli esordienti, sia per partecipazioni individuali che collettive, come potrebbero essere quelle di classe. Se la formula avrà successo, in futuro si realizzerà un campionato giovanile con eliminatorie e finale, separato da quello dei cadetti.

L’opportunità è rivolta a coloro che l’1 gennaio 2014 non avevano ancora compiuto i ventun’anni; le candidature vanno indirizzate, entro il 10 ottobre, a Paolo Guglielminetti (casella postale 5.104, 00153 Roma Ostiense; e-mail pgugli@yahoo.com).

Le società federate che stanno svolgendo attività nelle classi o hanno giovani collezionisti tra i soci, e pensano di poter far allestire loro dei lavori, per avere supporto su come reperire il materiale e realizzare gli elaborati possono contattare la delegata al “Progetto scuola” Mariagrazia De Ros (via Monte Popera 12, 30173 Favaro Veneto VE, telefono 041.63.26.75; ivukd@tin.it) o quella alla filatelia giovanile Luisa Delpiano (vicolo Palermo 3, 10040 Piobesi Torinese TO, telefono 338.76.91.458; luisa@delpiano.it).

Le tempistiche per le mostre nazionali di Palermo e Roma
La promessa di un’iniziativa giovanile
“Spotorno 2014” - I particolari ed il formulario per iscriversi
           


Fsfi/1 Le scadenze di Palermo e Roma
02 Lug 2014 07:51 - APPUNTAMENTI
Per candidarsi ad esporre alla prima manifestazione occorre presentare la richiesta entro il 20 luglio; con la seconda, la data limite è il 5 settembre

Mentre “Italia 2015” è finita in un limbo di silenzi, la Federazione fra le società filateliche italiane prosegue nella sua programmazione. Che sia possibile concretizzare o meno l’appuntamento.

Ora ha definito le tempistiche riguardanti le già annunciate due esposizioni nazionali, che prevedono le sezioni campione, competizione ed un quadro.

Si comincerà con “Palermo quattordici”, prevista nel capoluogo dell’isola dal 26 al 28 settembre, grazie all’impegno dell’Unione filatelica siciliana ed in occasione del suo trentatreesimo convegno. Protagoniste saranno le classi di filatelia tradizionale classica (cioè prima del 1900), moderna (1900-1945) e contemporanea (oltre il 1945), diacronica (quindi, a cavallo di più periodi), maximafilia, storia postale classica (ante 1900) e diacronica.

La seconda tappa concerne “Romafil”, in calendario dal 24 al 26 ottobre. Col supporto dell’Associazione filatelica numismatica “Alberto Diena”, e nel contesto del salone firmato da Poste italiane, andranno in gara gli studi di astrofilatelia, classe aperta, interofilia, storia postale moderna (1900-1945) e contemporanea (oltre il 1945), tematica.

Sono le ultime opportunità -fanno sapere dalla Fsfi- per conseguire il punteggio minimo, almeno quota 75, e candidarsi all’internazionale. I costi sono di 8,00 euro a pannello (10,00 per le un quadro, sempre da sedici fogli). Le richieste vanno indirizzate al delegato a manifestazioni e giurie, Paolo Guglielminetti, casella postale 5.104, 00153 Roma Ostiense; e-mail: pgugli@yahoo.com.

I moduli, differenti per ogni iniziativa, sono disponibili in formato cartaceo (pubblicati su “Qui filatelia”), pdf o on-line. Nell’ordine, devono giungere entro il 20 luglio ed il 5 settembre.

Le due manifestazioni si svolgeranno dopo le vacanze
Le due manifestazioni si svolgeranno dopo le vacanze
Il quadro d’insieme annunciato a marzo
I dati ed il modulo per Palermo…
…e per Roma
           




Borsa ed Alitalia all’esame del cda
01 Lug 2014 23:43 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Settimane “calde”, le prossime: Poste italiane presenterà il piano industriale all’azionista di riferimento ed ai sindacati. Intanto, si attendono i dettagli riguardanti la compagnia aerea
In attesa del piano industriale
In attesa del piano industriale

Che l’amministratore delegato di Poste italiane, Francesco Caio, voglia capirci di più e presentarsi al meglio è comprensibile. Da qui quella che pare una politica dilatatoria al capitolo riguardante la parziale privatizzazione della società.

Se, almeno pubblicamente, non si parla più dei due atti considerati indispensabili durante la gestione di Massimo Sarmi (cioè, l’accordo con Cassa depositi e prestiti per la raccolta del risparmio ed il contratto di programma col Mise per il servizio universale), ora è emersa l’esigenza di arrivare al piano industriale, che avrà una durata di cinque anni. Esigenza formalizzata oggi dal consiglio di amministrazione.

La quotazione -spiegano dagli uffici- “è un progetto di respiro strategico e di grande rilievo economico e finanziario”. Dunque, va raggiunta “nelle migliori condizioni possibili, nell’interesse dell’azionista di riferimento, dei futuri investitori e di tutto il Paese per le ricadute finanziarie, industriali e di immagine che avrà anche sui mercati internazionali”. Ora, sempre a contatto col Governo, l’azienda sta definendo una tabella di marcia che prevede anche la presentazione del famoso piano; “nelle prossime settimane”, esso sarà condiviso col ministero ad Economia e finanze e discusso con i sindacati.

Quanto ad Alitalia, l’arrivo di Etihad “può creare le premesse per il potenziamento e il rilancio della compagnia aerea”. Però, ancora non sono stati forniti tutti gli elementi necessari ad una “compiuta valutazione dell'impatto”. Il cda valuterà “eventuali nuovi investimenti solo dopo un’attenta analisi dei ritorni economici e finanziari associati al piano industriale, alla struttura societaria dell’accordo e alla valorizzazione della sua quota azionaria”. Aspettando eventuali rilievi da Bruxelles.

Privatizzazione - Le previsioni della prima ora
I due nodi di allora: l’accordo con Cdp ed il contratto di programma
La recentissima conferma dell’ingresso in Alitalia di Etihad
           


L’ape Maia a 3D. Attendendo il film
01 Lug 2014 17:21 - DALL'ESTERO
Nonostante abbia più di un secolo, l’insetto continua ad attrarre l’attenzione dei giovanissimi ed a settembre sarà sul grande schermo. Intanto, è arrivato il foglietto austriaco
L’annullo fdc del 29 agosto
L’annullo fdc del 29 agosto

Nuovo foglietto-puzzle dall’Austria. Dopo “Madagascar 3” ed Halloween, giunti in prevendita il 2 ottobre 2012 e l’1 ottobre 2013, ora tocca all’ape Maia.

La protagonista delle storie per i giovanissimi venne ideata dal tedesco Waldemar Bonsels oltre un secolo fa; per la precisione, nacque nel 1912, mentre il primo film data 1924. Poi, a metà degli anni Settanta, la riscoperta, grazie all’animazione giapponese attraverso una serie tv articolata in centoquattro episodi. Ha intrattenuto milioni di bimbi ed è divenuta una figura conosciuta in tutto il mondo: oltre quaranta le lingue in cui le sue vicende sono state tradotte, precisano ora da Vienna.

Con il grande successo, si è scatenata la macchina dei gadget, che vanno dai giochi agli articoli scolastici e ai dolci. Non è finita, perché due anni fa è stata sviluppata una nuova serie, questa in 3D, che sta incantando nuove generazioni. Ed a settembre arriverà sul grande schermo.

La confezione postale è venduta da oggi ai filatelisti, anche se debutterà formalmente soltanto il 29 agosto. In essa, la protagonista è associata a tre suoi amici: il fuco Willi, il ragno Tecla e la cavalletta Flip. In tutto, sono quattro francobolli da 62 centesimi ciascuno, sagomati in modo da rappresentare una scena completa, dovuta a Polypod. Non manca il supporto tecnologico: un codice “Qr” applicato al retro permette all’utente di scoprire l’insetto mentre vola, e poi…

Il foglietto dedicato al personaggio ed agli amici Willi, Tecla e Flip ha cominciato oggi la sua storia postale come prevendita
Il foglietto dedicato al personaggio ed agli amici Willi, Tecla e Flip ha cominciato oggi la sua storia postale come prevendita
I precedenti richiami a “Madagascar 3”…
…e ad Halloween
           


Altre ventuno adesioni
01 Lug 2014 15:52 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Arrivano a quarantasei i territori coinvolti nel progetto “Ecco fatto!”. Nato lungo il 2012 nella Toscana considerata diseconomica da Poste
L’esperienza si amplia
L’esperienza si amplia

Se Benevento si è fermata (news precedente), la Toscana rilancia. Perché il progetto “Ecco fatto!”, risposta creativa alla carenza di servizi pubblici, in particolare quelli postali, ha registrato un ulteriore sviluppo.

Il nuovo protocollo d’intesa biennale, sottoscritto fra Regione, Associazione nazionale comuni italiani ed Unione nazionale comuni comunità enti montani, ha consolidato ed ampliato la rete destinata alle zone in quota e disagiate.

Nata nel 2012 con l’apertura dei primi dieci punti, l’esperienza è stata sancita l’anno successivo grazie ad un primo accordo, raggiungendo trentacinque località. Nel 2014 si sono aggiunte altre ventuno presenze. Se poi si contano i programmi di servizio civile regionale, diventano una settantina, con almeno centotrenta ragazzi impegnati.

Ribaditi gli scopi originari: “contribuire al mantenimento e all’incremento dei servizi di prossimità a partire, in particolare, da quei comuni nei quali sono stati chiusi gli uffici postali e, più in generale, in tutti quei territori interessati da rischi di marginalità economica e sociale”. La fase avviata ora continuerà a concentrarsi nei supporti di prossimità e diritti di cittadinanza (con particolare attenzione -viene ribadito- a quelli già erogati dagli sportelli postali), salute e sociale, mobilità, politiche giovanili, presenze on-line.

Per coordinare le iniziative e migliorare l’efficienza, presso la medesima Regione è stata creata una cabina di regia.

La Toscana ed “Ecco fatto!”: in verde scuro i territori in cui i punti sono già attivi; in giallo quelli coinvolti ora
La Toscana ed “Ecco fatto!”: in verde scuro i territori in cui i punti sono già attivi; in giallo quelli coinvolti ora
La vicenda di Benevento
La situazione a fine 2013
           




Il data center? Non sorgerà più
01 Lug 2014 12:15 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Dopo tre anni dall’annuncio, il progetto riguardante l’impianto previsto a Benevento è ancora fermo. Ed ora, Poste italiane ha deciso di recedere dalla convenzione

Annunciata con enfasi il 23 settembre 2011, pare sia finita in un vicolo cieco. È la convenzione tra Poste italiane (che -nonostante più richieste- non spiega la scelta) ed il Comune di Benevento per creare nella zona industriale di Olivola-Roseto un centro dati.

In base alle informazioni annunciate allora, l’area, grande 50.550 metri quadrati, avrebbe creato, con un primo investimento di 70-80 milioni, un polo nella tecnologia dell’informazione e della comunicazione. I lavori si sarebbero dovuti concludere in un triennio.

La volontà dell’operatore di ritirarsi -ha dichiarato il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro (l’istituzione che rappresenta fu tra i sostenitori del progetto)- “è unilaterale e inaccettabile”. “La Regione ha fatto la sua parte ed è pronta ad assumere ogni decisione utile affinché sia confermato l’investimento. Chiederò al Governo di intervenire per difendere Benevento e la scelta strategica che ci ha visto tutti protagonisti”.

Le parti coinvolte nel progetto
Le parti coinvolte nel progetto
L’annuncio di tre anni fa
           


Dopo trent’anni, i pacchi si fecero in due
01 Lug 2014 09:45 - EMISSIONI ITALIA
L’originale sistema con il francobollo a doppia sezione venne introdotto l’1 luglio 1914. Le cartevalori, però, debuttarono solo il giorno 16, sostituendo quelle del 1884
Il taglio definito “bruno siciliano”
Il taglio definito “bruno siciliano”

È autorizzata “la emissione di francobolli doppi speciali”. È uno degli elementi che caratterizza il regio decreto 240, sottoscritto il 19 febbraio 1914 ma destinato a registrare i suoi effetti dall’1 luglio seguente. Quando i bollettini per affrancare i pacchi postali sarebbero stati accantonati (anche se ammessi al cambio fino al 30 giugno 1916) e sostituiti con altri.

L’attenzione si pone soprattutto sulle nuove cartevalori, le prime delle quali, tuttavia, non furono disponibili sino al 16 dello stesso luglio. Erano i tagli da 5 centesimi definito bruno siciliano, 10 bleu, 25 rosso vivo, 50 giallo arancio, 1,00 lira violetto, 2,00 verde, 3,00 giallo Washington e 4,00 tinta bigia (forse s’intendeva grigia). Rispetto ai precedenti, caratterizzati dal ritratto di Umberto I ed emessi con l’1 luglio 1884 (centotrenta anni fa oggi), si presentavano notevolmente diversi. Erano suddivisi, cioè, in due sezioni, fra loro separate da dentellatura: una, con lo scudo sabaudo, da applicare sul bollettino (ma nel testo legale figura il termine desueto “bullettino”) e l’altra, caratterizzata dall’aquila, destinata alla ricevuta. Un sistema originale, che non avrebbe trovato troppi emuli nel pianeta e che nel Bel Paese durò sino al 1978 (gli ultimi valori, di fatto dei meri aggiornamenti alle indicazioni in “ditta”, risalgono al 1973).

“Malgrado minuziose indagini -preannunciò ironizzando «Il bollettino filatelico» del 15 maggio 1914- non siamo stati capaci di scoprire né il bruno siciliano né il giallo Washington. Speriamo che il bleu sia golfo di Napoli, il rosso Vesuvio e l’arancio palermitano… Del resto noi siamo da lunga pezza abituati a vedere sui francobolli dei colori i quali nulla hanno a che fare con quelli citati nei decreti”.

L’anonimo redattore divenne più serio nel momento in cui si riferì agli aspetti collezionistici. “In seguito alle disposizioni emanate per il loro impiego si potranno avere uniti soltanto allo stato di nuovi, ma allo stato di usati non si potranno avere che le parti di destra perché le parti di sinistra resteranno sui bollettini e saranno destinate alla distruzione”. Almeno in teoria…

Pacchi e anniversari: il “Cavallino”
           


Liberazione e confino
01 Lug 2014 00:38 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Due annulli e due richiami storici: la fine della guerra a San Severino Marche (Macerata) e la fine del confino politico a Ponza (Latina)

Dopo le località tirreniche, sul versante adriatico San Severino Marche (Macerata) ricorderà, attraverso un annullo speciale, i settant’anni trascorsi dalla Liberazione. Il manuale è stato richiesto dal Circolo filatelico e numismatico “Camillo Pizzi”. Verrà impiegato oggi, dalle ore 8.30 alle 13.30, presso la chiesa della Misericordia, in piazza del Popolo 100, durante una mostra collezionistica.

A Ponza (Latina), invece, il giorno 4 verrà sottolineata un’altra ricorrenza: i tre quarti di secolo trascorsi da quando sull’isola venne eliminato il confino politico. In questo caso, l’iniziativa è dovuta al Comitato celebrazioni dello sbarco di Carlo Pisacane; l’appuntamento è presso l’ex scuola media di via Roma, dove gli addetti di Poste italiane saranno disponibili tra le 11.30 e le 16.

Con la marcofilia per riscoprire la storia recente
Con la marcofilia per riscoprire la storia recente
La libertà a Piombino (Livorno)…
...Piedimonte San Germano (Frosinone)…
…Formia e Gaeta (Latina)
           




Al posto della scritta, la rondine
30 Giu 2014 18:24 - EMISSIONI ITALIA
Alla fine, per il francobollo dedicato al semestre della Presidenza italiana al Consiglio Ue, è stato preferito il logo ufficiale. Dovuto a quattro ragazze brianzole
Alla fine, per la carta valore è stato utilizzato il logo ufficiale
Alla fine, per la carta valore è stato utilizzato il logo ufficiale

Colpo di scena per il francobollo che l’Italia dedicherà al semestre di Presidenza al Consiglio dell’Unione Europea. Non rappresenta -come era stato annunciato- la scritta “Ue”, con l’anno 2014 in evidenza sulle dodici stelle della bandiera disposte in cerchio. Ma -scelta, formale per formale, decisamente più logica- il logo ufficiale adottato da palazzo Chigi per questo periodo. Ossia, la rondine stilizzata con i colori del Vecchio continente e del Bel Paese.

A realizzarlo, le ragazze dell’Istituto tecnico grafica e comunicazione “Giuseppe Meroni” di Lissone (Monza e Brianza): Giorgia Berto, Giulia Manfredi, Sara Tiberini ed Alessia Tolotti.

La loro proposta è risultata prima classificata al concorso “La mia Europa è”. Secondo le studentesse, quest’ultima “è viaggio, è speranza, è libertà. Noi giovani siamo come rondini pronte ad intraprendere nuove esperienze in cui studio, lingue e cultura si incontrano. La nostra rondine è sintesi di una linea che disegna il becco, simbolo del puntare sempre verso l’alto guardando ai bisogni dell’altro; le ali, idea di protezione, rispetto e nucleo familiare; la coda, elemento di raccordo e di equilibrio per una stabilità per le diversità fra i popoli”.

È forse anche a causa del cambio di rotta che solo oggi pomeriggio il bozzetto è stato rivelato. Alla vigilia del passaggio delle competenze e dell’emissione, entrambi previsti per domani (nello stesso giorno, si insedierà pure l’Europarlamento). Il che fa pensare alla puntuale disponibilità della carta valore presso gli sportelli.

Per il resto, tutto confermato: il taglio ha nominale pari a 70 centesimi, è autoadesivo, stampato in due milioni e settecentomila esemplari, mentre i fogli sono da quarantacinque.

Il bollettino illustrativo è stato affidato al sottosegretario presso il ministero dello Sviluppo economico Antonello Giacomelli; l’annullo fdc verrà impiegato allo spazio filatelia di Roma.

I rappresentanti del Governo (il ministro ad Istruzione, università e ricerca Stefania Giannini ed il sottosegretario alla Presidenza per le politiche europee Sandro Gozi) con il disegno dovuto alle ragazze brianzole (foto: Miur)
I rappresentanti del Governo (il ministro ad Istruzione, università e ricerca Stefania Giannini ed il sottosegretario alla Presidenza per le politiche europee Sandro Gozi) con il disegno dovuto alle ragazze brianzole (foto: Miur)
L’ipotesi iniziale
Il sito del “Giuseppe Meroni”
Il semestre on-line
           


Un quarto di secolo tra i libri
30 Giu 2014 14:55 - NOTIZIE DA VACCARI
Il giro di boa raggiunto oggi. L’obiettivo di sempre: approfondire i tanti aspetti offerti dalla filatelia
Venticinque anni oggi
Venticinque anni oggi

Nacque formalmente il 30 giugno 1989 l’attività editoriale di Silvia e Valeria Vaccari. Prima come azienda autonoma che affiancava lo studio del babbo Paolo, dal 1977 impegnato nella vendita di francobolli e materiale storico-postale, e poi nel 1998 come una società unica in grado di trattare, contemporaneamente, i due aspetti.

“Nostro padre -ricorda ora la responsabile editoriale, Valeria- aveva cominciato già nel 1984 attraverso la ristampa de «I francobolli del Ducato di Modena e delle Provincie modenesi», di Emilio Diena. Accogliendo un’esigenza espressa dai collezionisti che desideravano approfondire, andare oltre il semplice incasellamento dei francobolli. Poi, un giorno ci ha detto: «e se aprissimo una casa editrice?». Così abbiamo cominciato, e ad oggi sono stati firmati centoquattordici tra libri e cataloghi. Si tratta di riedizioni di testi antichi ed introvabili e principalmente di nuovi saggi, capaci di affrontare i tanti aspetti della filatelia, argomenti storici poco conosciuti e naturalmente la cultura e le tradizioni modenesi. Tutto si intreccia a formare un unico approccio dalle mille sfaccettature”.

Accanto alle opere nate all’interno, quelle prodotte da altri, provenienti da ogni angolo del mondo e commercializzate attraverso i numerosi cataloghi regolarmente aggiornati sul sito o vendute nelle periodiche aste. “Certo, ormai rappresentiamo un punto di riferimento per gli appassionati, non solo italiani. Perché il settore merita di essere sviluppato e fatto conoscere: non è un caso se, fino al 7 luglio, offriamo migliaia di volumi a prezzi scontati. Cerchiamo di avere un approccio diverso, se vogliamo più completo, di maggior profilo, perché la cultura filatelica è alla base del collezionismo”.

Senza dimenticare i periodici che, al tempo stesso, sfidano e sfruttano la tecnologia. “Del nostro semestrale cartaceo, «Vaccari magazine», è uscito il numero 51, puntuale come al solito e rivolto soprattutto agli appassionati del periodo classico. Poi c’è «Vaccari news», il quotidiano on-line gratuito che da undici anni fa cronaca, allargando l’analisi all’intero mondo postale: per quanto abbiamo fatto ricerche, non conosciamo un prodotto paragonabile. Ma l’attenzione prosegue ancora: negli ultimi tempi abbiamo messo a disposizione l’«app» della testata e siamo entrati in Facebook e Twitter. Anche con tali strumenti, cerchiamo di veicolare un messaggio preciso: approfondire”.

Valeria e Silvia Vaccari tra i libri
Valeria e Silvia Vaccari tra i libri
I titoli editi in proprio
Tutti i volumi commercializzati ed i saldi (fino al 7 luglio)
L’articolo pubblicato da “L’arte del francobollo” (file pdf)
           


Cambi sì, ma con prenotazione
30 Giu 2014 12:35 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Si allunga la lista degli uffici postali che possono acquistare o vendere dollari, franchi, sterline e yen
Il cartello presente al Pisa Centro
Il cartello presente al Pisa Centro

Le vacanze si avvicinano, e Poste italiane sviluppa la sua offerta di valute straniere. Perlomeno nei confronti dei correntisti Bancoposta.

Dal 30 giugno è possibile acquistare o vendere, contro euro, dollari degli Stati Uniti (taglio massimo: 100), franchi della Svizzera (1.000), sterline del Regno Unito (50) e yen del Giappone (10.000). Non solo nei 419 uffici abilitati, ma in altri 1.500. In questo caso, tuttavia, prenotandosi.

Il costo dell’operazione ammonta a 5,00 euro, mentre l’importo limite è pari a 1032,91 euro, cifra che corrisponde a 2 milioni di vecchie lire.

Le sedi “prenotabili” (file pdf)
           




La corrispondenza di Pasolini
30 Giu 2014 09:24 - APPUNTAMENTI
Una selezione è presente, insieme con altro materiale, alla mostra che Roma gli ha dedicato. Resterà aperta fino al 20 luglio; poi, andrà a Berlino
Il protagonista della mostra
Il protagonista della mostra

Anche la corrispondenza scambiata con amici, intellettuali ed artisti nella mostra dedicata a Pier Paolo Pasolini (1922-1975). È “Pasolini Roma”, ospitata, fino al 20 luglio, al palazzo delle Esposizioni, nella capitale.

Niente buste, ma lettere che aiutano a comprendere il momento storico e l’esistenza dello scrittore e regista, che terminò i suoi giorni con un mai chiarito assassinio ad Ostia. E poi cartoline della friulana Casarsa (dove visse parte della sua giovinezza) e Ciampino, affiancate da manoscritti originali di sceneggiature, poesie, romanzi, saggi, disegni e dipinti, tanti articoli di cronaca che lo citano, riprese e persino l’auto, ora impiegata per proiettare il film interpretato da Totò e Ninetto Davoli “Uccellacci e uccellini”.

Un percorso già proposto a Barcellona e Parigi, e che poi farà tappa a Berlino. Ma il riferimento resta la Città Eterna. Racconta un quarto di secolo, da quando, nel 1950, arrivò nell’Urbe e fino alla morte. Presentando i luoghi in cui ha vissuto, dove ha ambientato le sue storie, la lirica, il cinema, gli interlocutori, gli amori, le persecuzioni, le lotte e gli impegni.

Per l’artista -spiegano i promotori- Roma non fu semplicemente uno scenario cinematografico o un luogo in cui vivere. Con essa “ha avuto una relazione passionale, fatta di sentimenti misti di amore e odio, di fasi di attrazione e rifiuto, di voglia di allontanamento e di piacere del ritorno”. Le circostanze difficili del suo arrivo lo catapultarono in un mondo e in una lingua non suoi, appartenenti ai sottoproletari delle borgate in cui la precarietà della situazione economica lo costringeva a vivere. Dalla scoperta di questo universo nascerà un’ispirazione potente ed è lì che troverà, senza doverli cercare, i soggetti dei suoi primi romanzi e pellicole. In seguito, per il Pasolini uomo pubblico e analista instancabile dell’evoluzione della società italiana, sarà il principale punto di osservazione, il suo permanente campo di studio, di riflessione e di azione. Costituirà “il teatro delle persecuzioni che il poeta dovrà subire da parte dei poteri di ogni genere, e dell’accanimento dei media” che per venti anni lo trasformeranno nel capro espiatorio, nell’uomo da demolire, a causa della sua diversità e della radicalità.

Il sito
L’allestimento sezione per sezione (file pdf)
           


Quel volo del luglio 1914
30 Giu 2014 00:36 - DALL'ESTERO
Fu il francese Maurice Guillaux ad effettuare il primo trasporto postale aereo in Australia. Dopo l’omaggio del 1964, pronto quello nuovo
L’etichetta commemorativa
L’etichetta commemorativa

La posta aerea in Australia sta per compiere il secolo. Grazie all’aviatore francese Maurice Guillaux (1883-1917), che raggiunse la sterminata isola per un giro promozionale. Decollò il 16 luglio 1914 da Melbourne, con un carico di 1.785 cartoline commemorative, lettere ufficiali, un piccolo numero di pacchi e qualche altro oggetto. Un dispaccio limitato, perché il suo monoplano “Blériot XI” era dotato di un solo motore da cinquanta cavalli. Il tempo, inclemente, gli creò qualche problema, ma si fermò a Seymour, Wangaratta, Albury, Wagga Wagga, Harden, Goulburn e Liverpool, prima di arrivare -ormai era il giorno 18- a Sidney. Impiegando, per il solo viaggio, poco più di nove ore. All’epoca, un esito importante. Cent’anni dopo, l’esperienza sarà ripresa dall’Aviation historical society of Australia.

Per la ricorrenza, Melbourne ha definito due francobolli al prezzo di 0,70 e 2,60 dollari; sono stati progettati da Jo Muré ed arriveranno domani. Si basano su bozzetti ad acquerello creati da Kevin McKay per la serie di mezzo secolo fa (uscì, articolata in due dentelli da 5 pence e da 2 scellini e 3 pence, l’1 luglio 1964); ora i reperti sono conservati nella National philatelic collection.

Accanto alle raccolte da cinquanta uguali, ecco ad esempio il foglietto con la serie nonché il carnet di prestigio. Quest’ultimo, in vendita a 19,95 dollari, è volto a raccontare il servizio nel Paese; comprende, fra l’altro, un nuovo tipo di etichetta commemorativa per la posta aerea, che sarà disponibile anche agli sportelli.

La versione fogliettata della serie. Uscirà domani
La versione fogliettata della serie. Uscirà domani
Un altro “Blériot XI”, ricordato da San Marino
Mezzo secolo fa, in Italia: la posta aerea senza richiederla espressamente
           


Chiedi la firma anche sul venditore
29 Giu 2014 16:31 - PUBBLICITÀ REDAZIONALE
Serietà, competenza, professionalità, e garanzie di acquisto, vendita e assistenza: ecco ciò che garantisce l’Associazione Filatelisti Italiani Professionisti
Il marchio AFIP è garanzia
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Filatelia e pallone, entrambi messaggeri universali
29 Giu 2014 00:40 - LIBRI E CATALOGHI
Lo sostiene Giancarlo Abete nel libro “Francobolli dei Mondiali di calcio”. Libro che racconta la passione sportiva e la illustra con le cartevalori postali
Il gioco visto tra i dentelli
Il gioco visto tra i dentelli

Una partita finita malamente (Italia-Uruguay) non può di certo far passare l’entusiasmo per il pallone. Soprattutto se dentellato. È in tale contesto che Laser invest propone il volume “Francobolli dei Mondiali di calcio”. Organizzato in 96 pagine di grande formato e con immagini a colori (20,00 euro), è dovuto ai giornalisti Alberto Costa e Cristiana Lodi, al collezionista Stefano Lucchini ed all’amministratore delegato della stessa casa editrice Tommaso Tagliente.

Gli autori -scrive nell’introduzione il dimissionario (proprio a causa delle scarse performance azzurre dei giorni scorsi) presidente della Federazione italiana giuoco calcio, Giancarlo Abete- “riescono ad unire due grandi passioni comuni a tanti italiani, la filatelia e il calcio, entrambi a loro modo messaggeri universali”.

Utilizzando, provenienti da tutto il pianeta, cartevalori nuove ed usate, foglietti e qualche cartolina, il lavoro affronta l’argomento per temi, puntando soprattutto alla parte storica e tecnica. Ecco dunque le memorie, le vicissitudini della coppa intitolata a Jules Rimet, i record e le curiosità, i gol famosi, il medagliere. Schede specifiche sono riservate ai Paesi vincitori: Brasile, Italia, Germania, Argentina Uruguay, Inghilterra, Francia e Spagna. Altri approfondimenti riguardano squadre e giocatori che hanno sorpreso.

In fondo, la parte più espressamente filatelica, che si concentra sul Bel Paese e, in particolare, sulle serie emesse nel 1934, 1982 e 2006.

“Francobolli dei Mondiali di calcio” (acquista)
La scheda
           


“Planète timbre”/2 Proposte per tutti
28 Giu 2014 14:12 - APPUNTAMENTI
Decisamente interessanti sono gli aspetti di intrattenimento e ludici, rivolti a bambini e adulti. Anche in Francia, la parte espositiva resta deserta
Una macchina da stampa esibita al salone e in attività
Una macchina da stampa esibita al salone e in attività

L’aspetto più eclatante del parigino “Planète timbre” (news precedente) era la gamma di intrattenimenti per piccoli e grandi, capace di valorizzare alcune delle emissioni uscite. Perché, attraverso la filatelia, è possibile divertirsi ed apprendere cose nuove.

Ecco, dunque, l’Imprimerie de Phil@poste, che faceva vedere determinate lavorazioni e la doratura a caldo, effettuata sul momento, di un foglietto; la serie ferroviaria presentata attraverso un plastico (dove il trenino trasportava i relativi francobolli) ed un simulatore di cabina; quella per il secolo e mezzo della Croce rossa contestualizzata con lettere, manichini, memorabilia; altre, per certi autori, associate ai loro libri o a documenti. E poi, il Musée de la poste, pannelli con vecchie e nuove cartevalori in formato gigante, giochi, quiz…

Ancora più ampia l’area destinata ai ragazzi, che -sempre ricordando le nuove uscite- negli atelier gratuiti imparavano la calligrafia, a disegnare, rispettare il codice della strada, mangiare correttamente, separare i rifiuti con supporti tradizionali e persino informatici… Il lato opposto della medaglia è che tale zona, animata e quasi assordante durante i giorni feriali, il sabato e la domenica praticamente risultava desolata.

Forse l’elemento più paragonabile alla realtà italiana era costituito dalle mostre a concorso, che hanno coinvolto la Fédération française des associations philatéliques: grandi, nei soliti pannelli verticali e… pressoché deserte, anche durante i fine settimana, quando si presuppone che i filatelisti non lavorino. Una volta svelati gli esiti della giuria, questi sono stati attaccati su un comodo pannello (edita pure una pubblicazioncina). Insignificante la sezione dedicata alla letteratura.

E la presenza dell’operatore? Naturalmente, La poste si è ritagliata uno spazio faraonico, ma funzionale: gli sportelli per gli acquisti (fila unica con cordonature a regolare le precedenze), quelli per gli annulli, sedie e tavoli dove affrancare e scrivere con comodità, le macchinette automatiche che, anche dal punto di vista acustico, ricordavano le slot-machine, il “Carré d’encre”, realtà per certi versi equivalente agli spazi filatelia del Bel Paese.

Di… contorno, ecco mail art, sedute con gli artisti per ottenerne l’autografo, l’elezione del miglior dentello uscito nel 2013, spettacoli, conferenze ed appuntamenti anche legati alle emissioni. Curioso un incontro dedicato ai francobolli illegali ed alle produzioni abusive: argomento sempreverde, ma davanti al diluvio di novità ufficiali, forse oggi non più così prioritario…

Quiz per adulti, la sterminata sequenza di quadri delle mostre a concorso, la fila ordinata davanti agli sportelli de La poste, le macchinette automatiche
Quiz per adulti, la sterminata sequenza di quadri delle mostre a concorso, la fila ordinata davanti agli sportelli de La poste, le macchinette automatiche
La prima parte del servizio
I risultati della squadra italiana alla gara internazionale
           


“Planète timbre”/1 Da copiare (per certi aspetti)
28 Giu 2014 09:39 - APPUNTAMENTI
Sicuramente non per il gran numero di emissioni. A farsi notare, ad esempio, sono le modalità organizzative. La durata, di nove giorni, taglia le possibilità ai commercianti
Fuori dalla metropolitana, il ragazzo con le indicazioni
Fuori dalla metropolitana, il ragazzo con le indicazioni

Un mondo, anzi un pianeta differente. È quello di “Planète timbre”, la manifestazione filatelica organizzata a Parigi da La poste. Differente, se ad esempio paragonata a “Milanofil” e “Romafil”. Sia -secondo un’indagine svolta da “Vaccari news”- in senso negativo, sia positivo.

Il difetto base, innanzi tutto: dietro, un numero incredibile di francobolli (ed interi), senza contare il comparto dei pre personalizzati. È un problema, tuttavia, che gravita lungo l’intero anno; giusto per dare un riferimento, il sito Phil-Ouest conta 265 dentelli emessi dalla Francia lungo il 2011, 244 nel 2012 e 287 nel 2013, mentre per il 2014 si è “solo” a quota 101.

La manifestazione è stata ospitata in periferia, al parc Floral di Vincennes, però facilmente raggiungibile con la metropolitana. Fuori da essa, è stata questione di un attimo individuare cosa fare: un ragazzo con un cartello esplicativo indicava dove si trovava la navetta gratuita (un trenino turistico adattato al frangente) per raggiungere la sede.

Il dubbio: ma quanto costava accedervi? Secondo l’operatore, che però non ha evidenziato l’informazione, era gratuito; a farsi pagare risultava, in parte della settimana, la struttura che gestisce l’area a verde. Tanto è vero che i più introdotti avevano biglietti gratuiti. Ad ogni modo, il controllo risultava piuttosto casuale. Alla fine, la soluzione, letta su una vetrata: biglietto pieno a 5,50 euro il mercoledì, il sabato e la domenica (gratis gli altri giorni).

Fondamentale, ai fini promozionali ed organizzativi, il sito dedicato e denso di materiali. Comunque, all’entrata venivano consegnati il programma del momento e la mappa con le notizie più importanti (compresa la lista dei commercianti presenti, arricchita da specialità e indirizzi).

La durata: dal 14 al 22 giugno, praticamente due fine settimana, sempre dalle ore 10 alle 18: scelta interessante, dal punto di vista dei visitatori. Non da quella della settantina di commercianti: anche il vitto e l’alloggio per una sola persona, se si abita lontano, incidono pesantemente sul budget, senza contare i costi dello stand e quelli di viaggio, per presidiare un tavolo che durante il periodo lavorativo è sovente senza interlocutori. A farne le spese, la varietà dei presenti: pochissime aziende straniere, nessuna italiana. Tra le altre partecipazioni, quelle di vari sodalizi (simpatico il piccolo allestimento dell’Académie de philatélie: pochi quadri espositivi su argomenti curiosi) e di una signora che utilizza i francobolli per caratterizzare orecchini, anelli e bigiotteria in genere. Ampia la disponibilità di sedie riservate al pubblico impegnato nel scartabellare scatole e classificatori.

A stimolare i bambini, ma anche ad accogliere con visite guidate ed ulteriori supporti gli adulti, una schiera di volontari, facilmente riconoscibili dalla sgargiante maglietta arancione.

La vistosa navetta gratuita, le sedie a disposizione dei clienti del convegno commerciale, i bambini tra intrattenimenti tradizionali e tecnologici. Da notare il volontario, vestito di arancione al fine di essere facilmente individuabile
La vistosa navetta gratuita, le sedie a disposizione dei clienti del convegno commerciale, i bambini tra intrattenimenti tradizionali e tecnologici. Da notare il volontario, vestito di arancione al fine di essere facilmente individuabile
Tra le emissioni uscite nel contesto
Il sito dedicato (in francese)
           




Si riapre, dopo tanto tempo
28 Giu 2014 00:56 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Sono i Musei civici di Monza: la cerimonia, nella nuova sede di via Teodolinda 4, è prevista nel pomeriggio. Verrà suggellata da un annullo speciale
L’annullo atteso per questo pomeriggio
L’annullo atteso per questo pomeriggio

È stata allocata alla casa degli Umiliati, situata in via Teodolinda 4, e verrà aperta oggi. È la nuova sede dei Musei civici di Monza. Riemerge dopo oltre trent’anni di chiusura: la struttura nacque nel 1935 attorno al lascito di Eva Galbesi Segrè e poi, gradualmente, fu arricchita. In novecento metri quadri propone centoquaranta tele e sculture, dai reperti archeologici fino alle opere dell’Ottocento e del Novecento. Cui si aggiungono -anticipano dagli uffici- un’area per mostre temporanee, la libreria, aule destinate alla didattica, la sala conferenze.

“Finalmente -ha detto il sindaco, Roberto Scanagatti- avremo la possibilità di poter testimoniare la storia millenaria di Monza, da quella più antica a quella più recente. Siamo convinti che il nuovo Museo contribuirà ad aumentare la capacità attrattiva della nostra città, che già può contare su un patrimonio storico artistico e culturale di grande valore”.

Alla festa parteciperà, con un annullo, Poste italiane; sarà disponibile, al medesimo indirizzo, dalle 15 alle 21. Predisposte, inoltre, tre cartoline, ciascuna in vendita a 60 centesimi; riproducono altrettanti dipinti: “Signora in grigio” di Giuseppe Amisani, “Ritratto di giovane donna” di Francesco Hayez e “Veduta della Contrada Nuova in Monza” di Angelo Inganni.

L’allestimento sarà aperto al pubblico nel pomeriggio, dalle 17 alle 22, a 3,00 euro (gratis per chi ha al massimo sedici anni). Da domani verrà introdotta la tariffa standard: 6,00 euro (4,00 la ridotta).

Il sito di riferimento
           


Scomparso il riferimento al Ramadan?
27 Giu 2014 21:11 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Una pubblicità di Poste italiane, presente per poche ore e poi sparita, associava la festività musulmana ad una promozione per il trasferimento fondi

Quest’anno il Ramadan si svilupperà dal 28 giugno al 27 luglio. Dettaglio non sfuggito ai pubblicitari che operano per conto di Poste italiane. I quali hanno messo a punto una campagna che fa riferimento proprio alla ricorrenza.

“Durante il mese di Ramadan -si legge nell’inserzione- inviare il denaro con Eurogiro è più conveniente”. Nel dubbio, la silhouette di una moschea, ripetuta due volte, fa capire chi siano i potenziali interlocutori del messaggio. Anche se, poi, la promozione (ossia lo sconto sull’invio del denaro in contanti) si scopre valida fino al 31 ottobre (tranne che per San Marino, la cui offerta scadrà il 31 luglio) e riguardante sia Paesi a maggioranza musulmana, sia altri, sicuramente cattolici.

È probabilmente questo aspetto -o forse l’associare un’iniziativa commerciale ad una festa religiosa- ad aver fatto scomparire la réclame; per quel che risulta a “Vaccari news”, è durata solo attorno al 25 giugno.

In ogni caso, spedire adesso fondi costa, indipendentemente dalla cifra da inoltrare, 4,00 euro se l’interlocutore si trova in Albania, Filippine, Marocco, Polonia, Romania, Senegal; 8,00 se si adotta il sistema veloce, valido solo con Albania, Brasile, Marocco e Romania. Per i rapporti con l’Egitto, l’onere è fisso a 5,00, purché il versamento sia contenuto entro i 1.000,00 e per San Marino è a 6,00, con un massimo di 2.300,00.

La tariffa standard è pari a 5,16 euro entro i 103,29; 10,33 per importi maggiori.

Aggiornamento del 30 giugno 2014: la pubblicità è stata ripresa, sia pure posizionata in un punto del sito aziendale meno evidente.

La pubblicità che fa riferimento al Ramadan
La pubblicità che fa riferimento al Ramadan
Eurogiro - La tabella con i costi attuali
           


Il momento degli spari
27 Giu 2014 17:56 - DALL'ESTERO
Domani il foglietto con cui l’Austria ricostruirà i tragici fatti del 28 giugno 1914. Quelli che convenzionalmente diedero la stura alla Grande guerra
Due annulli per la coppia
Due annulli per la coppia

Il fatto che convenzionalmente innescò la Prima guerra mondiale venne registrato il 28 giugno 1914. Quando il serbo-bosniaco Gavrilo Princip uccise, a Sarajevo, l’arciduca austroungarico Francesco Ferdinando d'Asburgo-Este e la moglie Sofia von Hohenberg.

Domani, ad un secolo esatto, la vicenda sarà rivissuta anche attraverso una carta valore, a dirla tutta in prevendita dal giorno 2. Si tratta del foglietto firmato dall’Austria ad 1,32 euro. Disegnato da Regina Simon, raccoglie due francobolli, da 62 (ritrae l’erede al trono) e da 70 centesimi (la consorte). Sullo sfondo, invece, è ripreso il tragico momento, attingendo a quando pubblicò, a ridosso dei fatti e per la precisione il 12 luglio, il quotidiano francese “Le petit journal”.

Il foglietto: la data formale di emissione è stata fissata per domani, nel giorno del centenario
Il foglietto: la data formale di emissione è stata fissata per domani, nel giorno del centenario
Tra gli altri tributi, quelli di Serbia…
…e Repubblica Ceca
Aperta oggi la mostra alla Cecchignola
           




Troppa elettrificazione, e scatta il rifacimento
27 Giu 2014 15:17 - DALL'ESTERO
Formosa: una svista nel disegno, bloccata in tempo. E, soprattutto, comunicata in modo professionale

Anche a Taiwan si sbaglia, tuttavia ci si corregge e, soprattutto, si avvertono in tempo gli interlocutori. Per cui, giornalisticamente parlando, la notizia si sposta: non è più l’errore ad evidenziarsi, ma la professionalità nel gestirlo.

La vicenda riguarda un foglietto a tema ferroviario, atteso per domani. Concerne la linea Hua-tung: gli addetti hanno cominciato ad elettrificarla e a dotarla del doppio binario, laddove ancora inesistente, nel 2008. Il cantiere è pressoché finito ed il blocco sarà disponibile nel giorno in cui la strada ferrata verrà riaperta al traffico. Poi si passerà alle stazioni, da ripensare o ricostruire, sempre utilizzando sistemi rispettosi dell’ambiente.

L’insieme, dovuto a Tseng Kai-chih, comprende tre francobolli, da 5,00, 12,00 e 25,00 dollari; richiamano la fermata di Hualien, il ponte Kecheng e la galleria Shanli. Nelle cartevalori e nel bordo compaiono i treni Puyuma express e Taroko express. Il problema che ha indotto a rifare il disegno interessa il sistema di alimentazione della corrente, ben visibile sul margine. Nella prima versione, i relativi pali figurano su entrambi i lati dello stesso tratto ed i fili risultano in numero maggiore; in quella corretta, la struttura è stata semplificata.

I due foglietti a confronto: prima è stato rimediato all’errore tecnico (le frecce evidenziano la differenza tra le due versioni), poi la comunicazione
I due foglietti a confronto: prima è stato rimediato all’errore tecnico (le frecce evidenziano la differenza tra le due versioni), poi la comunicazione
Vaticano - Il mai annunciato cambio di immagini per la PostEurop
Francobolli ferroviari: il blocco belga a tecnologia “Ar”
           


Quell’epistola di sette secoli fa
27 Giu 2014 13:43 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Una missiva che Boccaccio narra essere stata indirizzata ad Uguccione della Faggiuola e che riguarda la scelta della lingua per la “Divina commedia”
La lettera di frate Ilaro
La lettera di frate Ilaro

Sono passati sette secoli dall’epistola di frate Ilaro, e domani il fatto verrà ricordato con un annullo speciale. Punto di riferimento è il monastero di Santa Croce del Corvo, in località Bocca di Magra ad Ameglia (La Spezia). Gli addetti di Poste saranno sul luogo, disponibili ad accettare lettere e cartoline, dalle ore 10.30 alle 15.30.

Dietro, il Centro lunigianese di studi danteschi, che sull’argomento ha predisposto una giornata di studio. Tra gli interventi, quelli del professore emerito dell’Università di Bologna Emilio Pasquini e del presidente dello stesso sodalizio, il dantista spezzino Mirco Manuguerra.

La corrispondenza citata -spiegano dalla medesima struttura- è testimonianza di Giovanni Boccaccio; la data convenzionale del documento, superata del tutto la questione dell’autenticità e basandosi sulle analisi compiute dalla migliore critica, “può essere con ragionevolezza fissata nel giugno del 1314”. Sarebbe stata indirizzata, insieme ad una copia dell’Inferno, dal religioso al condottiero Uguccione della Faggiuola. In essa, il mittente narra di un incontro con Dante Alighieri, che gli spiegò il motivo per il quale scrisse la “Divina commedia” in volgare e non in latino.

Il Centro lunigianese di studi danteschi
Il “Sommo poeta” ed il monastero
La “Divina commedia” rappresentata dal Cift
           


Filatelia: a Roma le lavorazioni, a Genova gli invii per gli abbonati
27 Giu 2014 10:01 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Lo contempla un nuovo provvedimento di Poste italiane, volto a gestire la situazione venutasi a creare con l’accentramento di tutte le attività di settore in mercato privati
Riviste le lavorazioni che precedono la vendita
Riviste le lavorazioni che precedono la vendita

Un processo lungo, che ancora non ha chiarito tutti i suoi aspetti. E che il cambio al vertice di Poste italiane ha complicato ulteriormente. È il passaggio della filatelia dalla funzione marketing servizi postali, nel frattempo considerata “superata”, alla mercato privati.

Settimana scorsa si è messo mano al capitolo. Secondo quando sostiene ora la società, la modifica “abilita possibili sinergie dei sistemi di funzionamento e dell’organizzazione in essere, consentendo anche la valorizzazione del business, grazie ad una unica cabina di regia”. È in tale ottica che la manovra organizzativa “garantisce l’ottimizzazione dei processi di distribuzione e di allestimento dei prodotti filatelici”; permette “il superamento di attività ridondanti” pur “avendo cura di preservare le professionalità specifiche”.

Utilizzando la terminologia interna, l’obiettivo è ricondurre la funzione distribuzioni sotto la guida di gestione operativa logistica e infrastrutture di mercato privati.

In base al documento, il deposito centrale cartevalori, ubicato nella capitale e per la precisione in piazza Vivona all’Eur, vedrebbe confermata la gestione per tutte le tipologie di francobolli, le forniture ai tabaccai ed i prodotti rivolti ai collezionisti. Perderebbe l’allestimento dei prodotti (passato al deposito Roma Spinaceto) e la distribuzione agli abbonati (finita alla sede di… Genova).

Un impegno particolare andrebbe rivolto alla gestione del magazzino, “sfruttando la consolidata esperienza già maturata in tale ambito”.

Il passaggio della filatelia a mercato privati
Il ripensamento sui depositi
           



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