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quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
  • i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
Buona lettura
Lo staff di "Vaccari news"
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Niente spese postali con i libri
01 Ago 2014 00:29 - NOTIZIE DA VACCARI
La nuova promozione dell’azienda, valida in agosto: consegne gratuite per gli ordini superiori a 50,00 euro e diretti in Italia. Senza dimenticare gli sconti nel comparto storico

“Da oggi l’azienda è chiusa, ma chi effettuerà ordini di libri lungo il mese di agosto riceverà quanto scelto senza pagare le spese di recapito, a condizione che l’acquisto sia superiore a 50,00 euro e sia diretto in Italia”.

Così esordisce dagli uffici la responsabile commerciale dell’azienda, Silvia Vaccari. “La promozione -prosegue- vale per tutti i nostri comparti editoriali, migliaia di titoli a cominciare da quelli filatelici (vi sono già, prenotabili, i cataloghi di francobolli che debutteranno dopo le vacanze), storici e di tradizione locale. Particolarmente nutrita è poi la sezione «1x1». Ricordo che l’iniziativa è indipendente dai saldi della «Libreria storica»: fino all’esaurimento del materiale, confermiamo tagli sui prezzi di copertina che possono arrivare all’80%. E non va dimenticata l’area «sconti e offerte speciali», dove è sempre possibile trovare occasioni e volumi a costi vantaggiosi”.

“È il frangente giusto per arricchire la biblioteca personale, magari per completare la collezione della rivista «Vaccari magazine» con i numeri arretrati mancanti. E senza trascurare di scegliere il proprio «omaggio premio»!”.

“Naturalmente -conclude- evaderemo le richieste alla riapertura, quindi dopo l’1 settembre, tenendo presente la data di arrivo: elemento utile nel caso la disponibilità sia ridotta o si tratti di pezzi unici”.

La promozione valida da oggi al 31 agosto
La promozione valida da oggi al 31 agosto
Tutti i titoli disponibili
La speciale offerta riguardante la “Libreria storica”
Gli omaggi
“Vaccari magazine”, i dettagli (file pdf)
           


Al via l’indagine sulle prestazioni
31 Lug 2014 18:12 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’Agcom vara la ricerca “Servizio universale postale: esigenze degli utenti e possibili scenari evolutivi”. Intanto, la Slp-Cisl commenta la recentissima decisione sul costo netto
Le esigenze degli utenti ed i possibili scenari evolutivi
Le esigenze degli utenti ed i possibili scenari evolutivi

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni l’aveva promessa ed ora l’ha concretizzata. È l’indagine conoscitiva intitolata “Servizio universale postale: esigenze degli utenti e possibili scenari evolutivi”.

È volta -recita il provvedimento- “ad un’analisi approfondita dei servizi postali e, in particolare, del servizio universale postale, sotto il profilo dell’adeguatezza della loro attuale configurazione rispetto ai bisogni e alle aspettative dell’utenza”. Utenza che comprende i consumatori, i professionali, le pubbliche amministrazioni, i consolidatori.

I punti da chiarire appaiono diversi e l’Agcom li riassume così: le modalità attuali di impiego come mittenti o destinatari; l’adeguatezza delle prestazioni alle esigenze, alle aspettative ed alle caratteristiche ritenute imprescindibili (come l’affidabilità e l’accessibilità); le presenti condizioni di offerta (la prova di avvenuta consegna, la frequenza del recapito, i tempi…); i possibili scenari alternativi; l’importanza del ruolo svolto dal servizio universale nel promuovere la coesione sociale e territoriale.

I dati saranno raccolti anche sentendo le parti interessate, coinvolgendo istituti di ricerca universitari o conferendo specifici incarichi ad organismi indipendenti specializzati, pubblici o privati. Per arrivare a dei risultati è stato fissato, almeno per ora, un lasso di centottanta giorni.

Intanto, sulla consistenza del costo netto, riguardante il 2011 e il 2012 e notificato due giorni fa, continuano le reazioni. Come quella del potente sindacato Slp-Cisl, il cui segretario generale, Mario Petitto, parla di “ennesima beffa perpetrata ai danni dell’operatore postale pubblico. Sono anni ormai che lo Stato riconosce a Poste italiane solamente la metà dei costi reali sostenuti per garantire il servizio universale con evidenti ripercussioni negative sul conto economico”. La decisione del Garante “aggrava le condizioni finanziarie dell’azienda postale, trascinata tra l’altro nella vicenda scabrosa di Alitalia con tutti i rischi connessi”.

L’annuncio dell’indagine
Le cifre del costo netto…
...e la reazione di Poste italiane
           


L’omaggio che mai fu
31 Lug 2014 13:56 - EMISSIONI ITALIA
Sessant’anni fa la conquista del K2. Secondo i programmi, l’Italia avrebbe dovuto celebrarla con due francobolli. Ma…
Solo il Pakistan, allora, commemorò l’esito della spedizione
Solo il Pakistan, allora, commemorò l’esito della spedizione

Ci volle un po’ per riflettere e per autorizzare la commemorazione del positivo esito firmato dalla spedizione guidata da Ardito Desio e concretizzata sessant’anni fa oggi, il 31 luglio 1954. Ma, alla fine, il via libera ufficiale venne dato. “È autorizzata l’emissione di una serie di due francobolli celebrativi della vittoriosa conquista della vetta del K2 da parte della spedizione organizzata dal Club alpino italiano”. Così stabiliva un decreto del presidente della Repubblica, allora Giovanni Gronchi, risalente al 21 giugno 1955. Al solito demandando ad un ulteriore provvedimento, questo in capo al ministero delle Poste e telecomunicazioni di concerto con il Tesoro, gli elementi tecnici.

Le cose, però, andarono in modo diverso, e i dentelli non debuttarono mai. Successivamente -scrisse Paolo Vaccari nel novembre 2004 su “Vaccari magazine”- il dicastero rese noto che il Consiglio dei ministri, nella seduta del 9 novembre 1955, aveva deciso di non dar corso al tributo, “anche se erano già stati preparati due bozzetti, a cura dell’Istituto poligrafico dello stato”. Uno raffigurava la montagna, l’altro i due artefici, Achille Compagnoni e Lino Lacedelli, mentre raggiungono la vetta. Il motivo che originò il cambio di idea non venne formalizzato, ma certo le polemiche che divisero alcuni dei partecipanti, fra cui Walter Bonatti, non agevolarono il progetto.

“Nel frattempo -scrive ancora lo specialista- era stata eseguita una prova su carta non filigranata e non dentellata stampata in colore verde e con evidenziati in rosa/rosso la sigla K2 e il tracciato del percorso effettuato”. Il tutto montato su un rettangolo di carta dentellata ed applicato al cartoncino nero, “di cui sono noti pochi esemplari; uno (?) di essi reca anche le firme di Lacedelli, Compagnoni e Desio”. Si aggiunsero le vignette ad una tinta, verde, non dentellate su carta gommata e filigranata stelle, probabilmente realizzate con il tirabozze e poi teoricamente distrutte. Teoricamente, perché alcune in seguito apparvero sul mercato e, per renderle più appetibili, vennero anche dentellate (comparvero persino i falsi). Quante? Non si sa, probabilmente centosessanta, ossia quattro fogli da quaranta.

Intanto, il Pakistan, dove il complesso si trova e che venne coinvolto con il supporto degli sherpa, sottolineò la missione con un 2,00 anna uscito il 25 dicembre 1954 e ne perpetuò il ricordo attraverso un ulteriore 5,00 rupie datato 31 luglio 2004. Lo stesso giorno in cui l’Italia rimediò, emettendo un 65 centesimi di euro.

Il francobollo che mai fu: la prova montata su un rettangolo di carta dentellata ed applicata ad un cartoncino nero (immagine tratta dall’articolo di “Vaccari magazine”)
Il francobollo che mai fu: la prova montata su un rettangolo di carta dentellata ed applicata ad un cartoncino nero (immagine tratta dall’articolo di “Vaccari magazine”)
L’emissione italiana del cinquantenario
La serie del 1955: il bozzetto conservato al Museo storico della comunicazione…
…ed i falsi (il sequestro rivelato nel 2012)
           


Ed ora tocca a Mosca
31 Lug 2014 10:05 - DALL'ESTERO
Oggi l’emissione con cui la Russia rammenta la Prima guerra mondiale. Si tratta di quattro francobolli riguardanti altrettanti momenti gloriosi

Quattro francobolli da 20,00 rubli ciascuno, raccolti in minifogli da undici esemplari uguali ed una vignetta esplicativa. Così oggi la Russia ha dato il proprio contributo alle commemorazioni inerenti la Prima guerra mondiale.

La serie richiama altrettanti capitoli della conflagrazione, naturalmente visti da Mosca; a differenza di altri Paesi, ha puntato sui momenti gloriosi. Ogni esemplare, su cui è intervenuto Alexander Moskovets propone una scena, che una carta geografica aiuta a collocare nello spazio. Il primo cita Osowiec, fortezza costruita a cinquanta chilometri da Białystok (ora Polonia) e nel periodo tra il 1914 ed il 1915 assaltata tre volte dalle truppe tedesche, anche facendo ricorso alle armi chimiche; la vignetta raffigura il contrattacco con le maschere protettive. Il secondo è dedicato al generale Aleksej Alekseevič Brusilov (rappresentato con gli ufficiali dello stato maggiore) ed all’offensiva che ne porta il nome; permise, nel 1916, di liberare un vasto territorio dell’Ucraina. Il successivo dentello pone lo sguardo sulle quattro brigate di fanteria che nello stesso anno composero il Corpo di spedizione nazionale spedito in Francia (nell’immagine, la presenza nella Champagne). L’ultimo riguarda l’operazione Erzurum, offensiva avviata all’inizio del medesimo 1916 sul fronte del Caucaso; portò a conquistare l’importante centro della difesa ottomano, rappresentato con una delle armi catturate.

La serie; ogni esemplare è raccolto in minifogli da undici unità ed una vignetta con testo esplicativo
La serie; ogni esemplare è raccolto in minifogli da undici unità ed una vignetta con testo esplicativo
Tra le ultime segnalazioni, quelle di Wellington…
…Pretoria…
...e Londra
           


Valorizzato il Trieste 3
31 Lug 2014 01:26 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Due pannelli collocati nell’ufficio ne raccontano la storia, ormai prossima al secolo e mezzo. L’iniziativa potrebbe essere replicata in altre sedi
L’ufficio come appare ora
L’ufficio come appare ora

L’ufficio postale Trieste 3, collocato in piazza Verdi 2 e protagonista, tra marzo e maggio, della mostra ospitata al concittadino Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa, rappresenta uno dei più antichi della regione. È situato in pieno centro e venne aperto nel 1872 come “Trieste Tergesteo”, così da offrire il proprio supporto alle contigue istituzioni bancarie, alla Camera di commercio, alla Luogotenenza ed al Governo centrale marittimo. Oggi è diretto da Marco Senn.

Come ha dimostrato l’esposizione, ha una storia significativa da raccontare. Per questo, accanto agli sportelli, ora sono stati posizionati due quadri, capaci di ripercorrere con immagini e testi sintetici le principali vicende che ha registrato. Il mini allestimento è a disposizione della clientela, delle scuole e comunque degli interessati durante gli orari di apertura: da lunedì a venerdì 8.20-19.05, sabato 8.20-12.35.

L’iniziativa nasce dal progetto “L’ufficio postale di ieri, oggi e domani”, ideato dalla struttura che nell’azienda si occupa della comunicazione; “potrà essere replicata” -viene ipotizzato- in ulteriori sedi ugualmente interessanti.

I due pannelli situati nell’ufficio postale
I due pannelli situati nell’ufficio postale
La mostra tenutasi in primavera
           




E le prossime uscite?
30 Lug 2014 21:03 - EMISSIONI ITALIA
Certo il rinvio della serie per i laboratori dell’Istituto nazionale di fisica nucleare. Resta il dubbio sulle probabili integrazioni del 2014 e sul programma per l’anno successivo
Il rinvio, questa volta riguarda l’Infn
Il rinvio, questa volta riguarda l’Infn

La regolarità delle emissioni registrata nelle ultime settimane trova un ulteriore blocco. La serie “Le eccellenze del sapere”, articolata in quattro 70 centesimi autoadesivi e dedicata ai laboratori dell’Istituto nazionale di fisica nucleare a Frascati (Roma), Gran Sasso (L’Aquila), Legnaro (Padova) e del Sud (Catania), sarà rinviata. Prevista per l’8 agosto, dovrebbe scivolare, probabilmente, al 16 settembre.

Intanto, i collezionisti si domandano quali possano essere le decisioni assunte dal ministero allo Sviluppo economico dopo la seduta della Consulta per l’emissione delle cartevalori postali e la filatelia. Ad otto giorni dall’incontro, e contrariamente al passato, nessuna comunicazione ufficiale è stata diffusa. Secondo i bene informati, la proposta presentata d’ufficio sarebbe stata ripensata ampiamente dai presenti, ed il rappresentante del Governo, il sottosegretario Antonello Giacomelli, avrebbe espresso la volontà di aggiornarla, ma insieme e durante un’ulteriore seduta. Scelta da condividere, ma che presenta un problema: portare troppo in là le conclusioni, potrebbe procurare inconvenienti a livello produttivo, come si è visto quest’anno con diversi titoli. Accanto al programma del 2015, è possibile che sul tavolo vi siano giacenti delle integrazioni a scadenza più ravvicinata. Come il richiamo alla beatificazione di Paolo VI, prevista per il 19 ottobre. Il Vaticano uscirà con il proprio omaggio già il 28 agosto…

I contenuti della serie sui laboratori
La seduta della Consulta, tenutasi il 22 luglio
Beatificazione di Paolo VI: l’emissione vaticana
           


Il portalettere va in parrocchia
30 Lug 2014 17:05 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Decisi cinque mesi di test, nei quali varie strutture che fanno capo all’operatore lavorano, consegnano e gestiscono i resi per conto delle Edizioni san Paolo
Il nuovo partner
Il nuovo partner

Amazon con “promopacco”, d’accordo. Ma i tentativi di Poste italiane per accaparrarsi grandi clienti cercando di venire incontro alle loro esigenze guardano a tutto tondo.

A luglio è stato avviato sperimentalmente un rapporto con Edizioni san Paolo. Per conto dell’azienda, il cui gruppo firma ad esempio “Famiglia cristiana”, l’operatore ritira e consegna i settimanali ed i mensili destinati a centosessanta parrocchie sul territorio nazionale. Per ora si parla di un test lungo cinque mesi ed in grado di coinvolgere trentaquattro centri di distribuzione, presenti in Liguria ed in Umbria.

Dal punto di vista pratico, il prodotto viene affidato ad Italia logistica, del gruppo Sda, che lo allestisce. Tra il martedì ed il mercoledì viene portato al centro meccanizzato di Roserio (Milano) e veicolato alle mete previste. Sono i portalettere a recapitare, al più tardi il venerdì, le copie. Al tempo stesso, si fanno carico degli invenduti precedenti, raccolti ad opera della medesima parrocchia in un plico chiuso ed associato alla bolla di consegna. Compito dell’addetto lavorazioni interne del cd è trasmettere il documento alla struttura Eli csa che, da Messina, cura la rendicontazione; al tempo stesso, avvia i periodici avanzati alla sede del cliente.

L’accordo con Amazon
           




Servizio universale, la replica di Poste
30 Lug 2014 13:13 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Costo netto: se l’Agcom ha calcolato, per il 2011 ed il 2012, rispettivamente 380,6 e 327,3 milioni di euro, per la società risulterebbero 709 e 704
Chiaro messaggio da Poste…
Chiaro messaggio da Poste…

Poste italiane non ha gradito, e lo fa sapere. Prendendo lo spunto per chiarire il suo prossimo obiettivo: tagliare. Tagliare cosa ancora non si sa nel dettaglio, ma la linea fissata dall’amministratore delegato, Francesco Caio, è evidente.

Il punto di partenza è la decisione dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che ieri ha reso pubblica la sua valutazione circa il costo netto del servizio universale per gli anni 2011 e 2012. Ovvero, le cifre -380,6 ed a 327,3 milioni di euro- che la società avrebbe speso in più al fine di assicurare prestazioni capillari (per capirci: consegnare la cartolina anche a chi abita in cima ad una montagna, svolgendo un supporto in perdita dal punto di vista economico).

A ruota, dalla stessa azienda, è arrivata la replica. “Il servizio postale universale -viene sottolineato- non è più sostenibile e richiede un’attenta revisione del suo contenuto e delle misure economiche necessarie al suo finanziamento”. Secondo i calcoli dell’operatore, le due uscite in realtà ammonterebbero a 709 e 704 milioni. “Tali ampie differenze, soprattutto alla luce del progetto di privatizzazione del gruppo, mostrano quanto sia urgente procedere all’adozione di misure di contenimento dell’onere del servizio universale che non possono che transitare attraverso una revisione delle modalità di fornitura del servizio stesso per renderlo più efficiente, più in linea con i bisogni del Paese e con le risorse economiche disponibili per il suo finanziamento”. Il dado è tratto…

La decisione dell’Agcom
Il richiamo in marzo
           


Quelle missive trovate nei mercatini
30 Lug 2014 09:58 - LIBRI E CATALOGHI
Individuate ed acquistate dalla giornalista Claudia Cencini, sono state impiegate per il libro “Guerra e amore - Lettere dal fronte della Prima e Seconda guerra mondiale”
Guerra e amore
Guerra e amore

“Per anni ho girato per mercatini, e non solo, alla ricerca di lettere d’amore dal fronte delle due guerre e quelle che mi toccavano fino alle lacrime le ho acquistate per non disperdere un patrimonio di sentimenti germogliati dal fango, dalle pietre del Carso, dalla polvere delle trincee”.

Così ammette la giornalista Claudia Cencini, curatrice del libro “Guerra e amore - Lettere dal fronte della Prima e Seconda guerra mondiale”. “Ricordo -prosegue- la faccia di un rigattiere che mi squadrava come se avesse di fronte una mezza pazza intenta a rovistare tra mazzette di cartoline militari con la foga di chi cerca un tesoro. Non sa che l’ho trovato ed è dentro a queste pagine”.

Ricordi. Emozioni. Lacrime. Sofferenze. Paure. “La densità del no alle guerre, del no alle violenze, sta nell’affanno disperato di chi ha negli occhi il terrore e nelle orecchie le urla”, commenta il collega Gianluigi Paragone. Ciascuna epistola compresa nella raccolta “è una testimonianza sincera. Ogni parola fissata è un filo spinato che separa la pace e l’amore dal suo opposto, la guerra, il dolore. Facciamone buon uso”.

Il volume, edito da Stampa alternativa, conta su 136 pagine; il prezzo di copertina è pari a 14,00 euro.

Cento anni fa il Primo conflitto mondiale
L’attenzione ai contenuti mostrata dai collezionisti: Edo Mezzera
           




A Pomarance i writer
30 Lug 2014 00:30 - NOTIZIE DALL'ITALIA
La località toscana ospita il “Festival internazionale dell’arte di strada”. Nel contesto…
Annullo griffato
Annullo griffato

Fenomeno urbano degli ultimi anni particolarmente discusso in Italia e all’estero, “bestia nera” di edifici pubblici e condomini, può diventare interessante se, magari, viene incanalato in maniera opportuna. Tanto da meritare persino una citazione postale.

Accadrà oggi a Pomarance (Pisa). Dove, col sostegno del Comune e dell’Associazione pro loco, si svolgerà “Giovani writers - Young writers”. L’appuntamento è nelle cantine di palazzo Bicocchi, in via Roncalli 22. Qui è stata organizzata una mostra di improvvisazioni artistiche eseguite dai bambini della scuola primaria “Marco Tabarrini”.

Quanto alla presenza di Poste italiane, verrà concretizzata tra le ore 17 e le 23 in piazza De Larderel, dunque nel contesto del “Festival internazionale dell’arte di strada”. Iniziativa che, a partire dal pomeriggio e fino a notte, prevede un articolato programma con, ad esempio, altri allestimenti, palio, giochi, gare, mercato e musica.

Il programma
           


Quantificato il costo netto del servizio universale
29 Lug 2014 18:11 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Per il 2011 ammonta a 380,6 milioni di euro, cifra che, se riferita all’anno successivo, scende a 327,3. A fissare metodo e cifre è stata l’Agcom
Definito il costo netto del servizio universale
Definito il costo netto del servizio universale

Mentre la vicenda Alitalia -che vede tra i protagonisti Poste italiane- continua a primeggiare nella cronaca economica di questi giorni, e mentre si ipotizza un ulteriore slittamento dell’ingresso in Borsa della società, un altro faldone viene chiuso.

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, infatti, oggi -attraverso il consiglio interno- ha messo la parola “fine” al capitolo riguardante il servizio universale, definendo le modalità di calcolo e quindi il conseguente costo netto per il 2011 ed il 2012. Che equivale, nell’ordine, a 380,6 ed a 327,3 milioni di euro. L’Agcom, inoltre, ha stabilito che, per i due anni in oggetto, gli operatori del settore non saranno tenuti a versare alcun contributo al fondo di compensazione istituito presso il ministero dello Sviluppo economico.

Il provvedimento -ricordano dagli uffici- “fa seguito a una complessa istruttoria” alla quale hanno partecipato, oltre alla società diretta da Francesco Caio, i principali attori del mercato. Nel corso della consultazione pubblica, tutti hanno avuto modo di presentare memorie ed esporre la propria posizione.

Per la prima volta, dopo la trasposizione nell’ordinamento italiano della terza direttiva europea del settore (la 2008/6/Ce), per il conteggio è stata applicata la metodologia del “costo netto evitato”. Attraverso di essa, l’ammontare viene quantificato come la differenza tra il costo netto delle operazioni di un fornitore del servizio universale designato -quando questo è soggetto, appunto, ad obblighi di servizio universale- ed il costo netto delle operazioni in assenza di essi.

La questione nel recente rapporto Agcom
La procedura pubblica
Gli esiti, col vecchio sistema, per il 2009 ed il 2010
           




I grandi eventi ed il semplice soldato
29 Lug 2014 16:27 - DALL'ESTERO
Uscita oggi la serie che la Nuova Zelanda dedica alla Prima guerra mondiale. È organizzata in dieci francobolli, capaci di recuperare fatti pubblici e privati

“Per il re e per l’Impero”. È lo slogan di un secolo fa, ripreso dalla Nuova Zelanda così da caratterizzare la serie che oggi ha ricordato il centesimo anniversario della Prima guerra mondiale. La frase si trova, ad esempio, sul bordo del foglietto che raccoglie i dieci esemplari differenti (la serie è disponibile anche in due blocchi da cinque e in fogli da ventiquattro). Sei hanno nominale pari a 0,80 dollari, due sono da 2,00 ed i restanti da 2,50.

Come per altri frangenti, Regno Unito in testa, si tratta di un percorso a più puntate che accompagnerà utenti postali e collezionisti fino al 2018, esaminando il conflitto secondo lo sguardo locale. Il motivo c’è: su una popolazione di circa un milione di persone, 100mila finirono in divisa e 18.500 non sarebbero tornate più.

Nelle cartevalori dal costo più economico ecco il generale Horatio Herbert Kitchener, detto Kitchener di Khartum (raccomandò, tra l’altro, il ritiro del continente da Gallipoli), il “Defense act” del 1909 (primo passo verso la leva obbligatoria), la folla all’apertura delle ostilità (nello scatto, la gente davanti al Parlamento a Wellington), il soldato Melville Mirfin (a rappresentare il militare comune), la sua foto prima di lasciare la famiglia, la partenza del “Limerick” (una delle navi utilizzate per portare in Egitto combattenti, cavalli ed attrezzature). I tagli da 2,00 unità richiamano il campo di addestramento a Canterbury (fra le strutture dove transitavano le reclute) e Karaka bay a Wellington (a testimoniare il territorio ancora non urbanizzato). Infine, i dentelli di maggior onere: propongono una lettera che lo stesso Mirfin spedì dalle Samoa, conquistate ai tedeschi, e le truppe in posa a Giza.

La versione a foglietto unico
La versione a foglietto unico
Ieri i ricordi dentellati di Regno Unito…
…e Sud Africa
           


Tre regioni, tre mostre
29 Lug 2014 12:38 - APPUNTAMENTI
Pallavolo a Modena, storia postale locale ad Isola del Giglio (Grosseto), Grande guerra a Campiglia Cervo (Biella)
A Modena protagonista la pallavolo
A Modena protagonista la pallavolo

Anche questa settimana, un ventaglio di proposte rivolte ai collezionisti che desiderano vedere delle mostre, tutte comunque ad ingresso libero.

A Modena ci si prepara al XVII Campionato mondiale di pallavolo femminile (il 23 settembre uscirà anche il francobollo) ed il Circolo filatelico culturale “Alessandro Tassoni”, in accordo con il Comitato organizzatore locale, ha aperto “Il volley rosa”, iniziativa che ospita pure una raccolta dentellata. L’insieme sarà visionabile sino al 30 settembre presso il centro commerciale “La rotonda”, in via Morane (è visitabile dalle 8.30 alle 20.30, tranne le domeniche ed i festivi).

Archiviata la vicenda del relitto “Concordia”, Isola del Giglio (Grosseto) torna ad occuparsi dei turisti. Da oggi (l’inaugurazione è alle 18) al 3 agosto proporrà la rassegna “L’isola del Giglio attraverso la storia postale e le cartoline d’epoca”; è allestita alla torre Medicea della frazione di Giglio Porto, raggiungibile tra le 19 e le 22. Dietro, l’Associazione turistica pro loco Isola del Giglio e Giannutri.

Non solo Trieste; anche Campiglia Cervo (Biella) ricorderà il Primo conflitto mondiale attraverso un percorso specifico. Grazie all’Associazione fra collezionisti filatelici e numismatici province di Biella e Vercelli, dal 2 al 17 agosto il santuario di san Giovanni d’Andorno accoglierà “1914-1918 - Cent’anni dopo: la Grande guerra” (venerdì, sabato e domenica 10-12 e 15-18; altri giorni 15-18). Nelle teche, francobolli e monete sulle parti belligeranti, cimeli di trincea, “Domeniche del corriere” ed altro, il tutto raccolto in cinque sale espositive ed una per i filmati. La presentazione, a cura di Diego Presa e Federico Zorio, è fissata per le 15.30 del giorno di avvio.

Isola del Giglio (Grosseto) si occuperà di storia postale, mentre Campiglia Cervo (Biella) di Prima guerra mondiale
Isola del Giglio (Grosseto) si occuperà di storia postale, mentre Campiglia Cervo (Biella) di Prima guerra mondiale
Il francobollo dedicato al XVII Campionato mondiale di pallavolo femminile
La mostra di Trieste
           




Poste mobile passata a Wind
29 Lug 2014 07:05 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Concretizzato, con le sim ora in vendita, il nuovo rapporto. Quanto alle precedenti, realizzate con Vodafone, per ora non vi sono scadenze

Concretizzato il previsto passaggio dalla rete di Vodafone a quella di Wind: Poste mobile ha cominciato a mettere in vendita le sim frutto dell’accordo. Attendendo di divenire operatore virtuale completo: in termini tecnici, evolvendo da un modello operativo di tipo “enhanced service provider” (Esp) ad uno definito “full mobile virtual network operator” (full Mvno),

Alla precedente piattaforma fanno capo oltre tre milioni di utenti; essa “resterà operativa” -assicura la compagnia- per consentire ai clienti di migrare, cambiando la propria schedina, “nei tempi, con l’assistenza e con la gradualità necessaria”. Quanto alle nuove, sono già abilitate, per esempio, alla tecnologia “near field communication” (Nfc), che permette i pagamenti di prossimità, semplicemente avvicinando il cellulare al pos o all’apparecchio equivalente.

Per ora, le sim di ultima generazione sono commercializzate sul web, tramite il supporto 160 oppure attraverso le prime sette presenze della società negli uffici postali. Si trovano a Chieti Stazione, Leini (Torino), Lomazzo (Como), Noale (Venezia), Rubiera (Reggio Emilia), San Giovanni Valdarno (Arezzo) e San Severo (Foggia). Progressivamente la rete verrà estesa agli altri trecento corner ed ai restanti uffici postali.

La nuova tecnologia permette di pagare col cellulare, semplicemente avvicinandolo al pos o all’apparecchio che lo sostituisce
La nuova tecnologia permette di pagare col cellulare, semplicemente avvicinandolo al pos o all’apparecchio che lo sostituisce
L’annuncio del passaggio a Wind
Il sistema Nfc
Per saperne di più
           


Si completa l’offerta prevista per il 28 agosto
28 Lug 2014 23:40 - VATICANO
Le ultime tre serie finora mancanti all’appello riguardano il futuro beato Paolo VI, nonché i santi Camillo de Lellis e Pio X

Si completa, finalmente, il quadro delle emissioni che il Vaticano ha messo in programma per il 28 agosto. Accanto alle tre già identificate (congiunta con la Thailandia, “Muro” di Berlino e Richard Georg Strauss), ecco le restanti. Riguardano Paolo VI (per la beatificazione), nonché i santi Camillo de Lellis (nel quarto centenario della morte) e Pio X (nel centenario dello stesso evento). Si tratta di due francobolli da 70 centesimi e uno, l’ultimo, da 2,00 euro.

La sola aggiunta al programma -peraltro attesa- concerne Giovanni Battista Enrico Antonio Maria Montini (1897-1978), che il 19 ottobre verrà proclamato, appunto, beato. Salito sul soglio pontificio nel 1963, “fu autentico e profetico testimone di Dio, cristiano esemplare, degno di essere ricordato come modello di vita e come uomo di pace e di speranza”, commentano dall’Ufficio filatelico e numismatico. Nella carta valore, la persona del Concilio e del dialogo sarà rappresentata prendendo spunto da un dipinto di Luigi Filocamo, conservato presso la collezione di arte moderna e contemporanea dei Musei vaticani, collezione che proprio il papa volle creare. L’omaggio è tirato in un massimo di 360mila esemplari, raccolti in minifogli da quattro che, sul bordo, richiamano la Basilica di san Pietro.

Aggiornamento del 23 gennaio 2015: la tiratura effettiva del tributo a Paolo VI ammonta a duecentomila esemplari.

Il minifoglio contiene quattro francobolli
Il minifoglio contiene quattro francobolli
Le altre emissioni note riguardano la congiunta con la Thailandia…
…il “Muro” di Berlino…
…ed il compositore Richard Georg Strauss
           




Prima guerra/4 Le ostilità viste dai collezionisti
28 Lug 2014 19:07 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Le riflessioni ed i suggerimenti pubblicati da “Il bollettino filatelico” al cominciare delle manovre
L’editoriale venne pubblicato nel numero del 15 agosto 1914
L’editoriale venne pubblicato nel numero del 15 agosto 1914

A Trieste la mostra, nel Regno Unito ed in Sud Africa le emissioni commemorative, tutte iniziative segnalate nelle news precedenti. Un piccolo spaccato di quanto si sta facendo, in questi giorni, per commemorare il secolo trascorso dall’avvio della Prima guerra mondiale.

Ma, allora, come reagirono i collezionisti? Una testimonianza la dà “Il bollettino filatelico”, mensile diretto da Roberto Palmieri. La ferale notizia venne registrata nel numero datato 15 agosto di quell’anno. E nell’editoriale si impreca “all’immane flagello”, pensando agli amici, agli abbonati ed ai colleghi “di ogni nazionalità, i quali in quest’ora tragica adempiono il loro dovere negli eserciti belligeranti”.

Poi, l’intervento passa ad ipotizzare le conseguenze, esaminate dal punto di vista degli appassionati. Avendo presente, tra le righe, gli scontri ottocenteschi, che magari duravano poche settimane.

Per quanto riguarda le novità -si legge- “se ne avranno indubbiamente. La carta d’Europa sarà ancora una volta cambiata e, per conseguenza, vi saranno dei francobolli soppressi come dei francobolli nuovi”. Altro elemento, di cui “vi son già vivissime richieste”, sarà la collezione speciale dei Paesi coinvolti, “con annullamenti dei diversi campi militari, nonché di quelle regioni e colonie che, strappate ad uno Stato, passeranno -provvisoriamente o definitivamente- a far parte di un altro. Un giorno siffatta collezione avrà certamente un grande interesse storico”.

E dal punto di vista commerciale? “Non è improbabile -è l’ipotesi- un qualche rallentamento negli affari. Siamo però convinti che nulla di catastrofico potrà accadere. I precedenti gravi momenti storici son lì a provare luminosamente che dopo qualche brevissima stasi, la filatelia ha ripreso il suo cammino con maggiore sviluppo, con maggiore impulso”. Soprattutto, i classici dell’antica Europa “non perderanno certamente il valore”. Non bisogna dare ascolto “a possibili influenze di speculatori avidi, che, per trarne profitto, potessero incitare a svendere”. Insomma, occorre “conservare gelosamente i proprii francobolli; continuare, se i mezzi lo permettono, la raccolta come per il passato; aver sempre fiducia nel valore dei francobolli; e principalmente in quelli dei nostri Antichi Stati”.

Tra mostre (nella città giuliana)…
…ed emissioni, veicolate da Royal mail…
…e South african post office
           


Prima guerra/3 I drammi del Sud Africa
28 Lug 2014 16:59 - DALL'ESTERO
Sei francobolli a coppie raccontano come il conflitto fu vissuto dal contingente nazionale, che contribuì con 7mila morti e 12mila feriti

Anche il Sud Africa, oggi, ha sottolineato il centenario della Prima guerra mondiale con un’emissione. Entrato nel conflitto l’8 settembre 1914, subì 7mila morti e 12mila feriti.

Si tratta di sei francobolli se-tenant, da 10,00 rand ciascuno, su cui ha operato Hein Botha. Puntano a valorizzare tre contesti che coinvolsero direttamente il Paese.

Il primo riguarda le manovre per conquistare le due Colonie tedesche presenti nel Continente nero. La coppia cita i generali Louis Botha e Jan Smuts, la silhouette di un cavaliere suddivisa in due (è il richiamo alla separazione razziale e agli ultimi combattimenti con i quadrupedi, mentre in cielo già comparivano gli aerei), uno scout in canoa (si riferisce a Piet Pretorius ed al suo ruolo di spia travestita da pescatore arabo).

Il secondo gruppo concerne la campagna di Palestina (la battaglia di Square hill fu combattuta interamente dai Cape corps) e l’affondamento del piroscafo “Mendi” (una delle peggiori tragedie nazionali: il bastimento colò a picco nella Manica il 21 febbraio 1917 e 616 persone trovarono la morte).

L’ultimo cita la battaglia del Bosco di Delville, in Francia (tra il 14 luglio ed il 23 settembre 1916 lo raggiunsero 3mila militari, ma solo 750 ne uscirono illesi) e la difesa a Marrières (nel marzo 1918 ne coinvolse 500 ed appena un quinto si salvò); da notare il soldato caduto, con il riferimento alla corrispondenza. Al centro, William Faulds: si distinse in entrambe le situazioni, ricevendo la Victoria e la military cross.

I sei francobolli raccolti in foglietto
I sei francobolli raccolti in foglietto
Celebrazioni odierne: la mostra al Museo della Mitteleuropa
…e la serie del Regno Unito
           




Prima guerra/2 Così Londra
28 Lug 2014 13:41 - DALL'ESTERO
Oggi la serie di sei francobolli (tre di prima classe e tre da 1,47 sterline). Segna l’avvio di un percorso che si svilupperà fino al 2018
Uno degli annulli collegati all’emissione
Uno degli annulli collegati all’emissione

Non solo la mostra a Trieste (news precedente). Il giorno esatto della commemorazione vede in campo pure il Regno Unito postale. Che oggi ha ricordato il secolo della Prima guerra mondiale attraverso sei francobolli, tappa di avvio per un percorso che si completerà solo nel 1918, quando le cartevalori raggiungeranno il numero di trenta. Non si tratta, naturalmente, di festeggiare o veicolare concetti quali la “vittoria”, ma di testimoniare cosa accadde e le vittime. Monito sempre utile, anche ripensando alla cronaca attuale. Il taglio individuato da Londra affronta perlomeno cinque temi: come gli artisti hanno interpretato gli eventi, il ruolo di chi non combatté e dei civili, quello dei servizi, delle donne, il contributo fornito dal Commonwealth.

Tre delle cartevalori odierne sono di prima classe (62 pence); le restanti hanno nominale pari ad 1,47 sterline. Propongono il papavero rosso, disegnato dall’artista specializzata in botanica Fiona Strickland, a rammentare il sangue versato; parte del poema “For the fallen”, dovuto a Lawrence Binyon e pubblicato per la prima volta da “The Times” il 21 settembre 1914; la foto di William Tickle, arruolato il 7 settembre 1914 nonostante avesse appena quindici anni (sarebbe morto nel 1916); il dipinto “Guscio di stella” di Christopher Richard Wynne Nevinson, raffigurante un bagliore che illumina la terra di nessuno; il memoriale in bronzo “La risposta”, di William Goscombe John; la scatoletta con generi di conforto intitolata alla principessa Mary e distribuita ai soldati per il primo Natale (conteneva una carta augurale, l’attrezzatura per fumare o dolci e l’occorrente per scrivere, la foto della stessa nobile).

I sei francobolli, prima tappa di un progetto che verrà sviluppato in cinque anni
I sei francobolli, prima tappa di un progetto che verrà sviluppato in cinque anni
La mostra di Trieste; sarà aperta nel pomeriggio
Parlano inglese le serie, già uscite, di Man…
…e di Gibilterra
           


Prima guerra/1 Da oggi la mostra a Trieste
28 Lug 2014 10:08 - APPUNTAMENTI
Per i triestini ed i giuliani, la tragedia iniziò con un anno di anticipo rispetto all’Italia. Fra i reperti, novantaquattro cartoline
Cento anni fa l’inizio
Cento anni fa l’inizio

Verrà inaugurata oggi alle ore 17.30, nel centesimo anniversario trascorso dall’avvio delle ostilità, la mostra “28 Luglio 1914 - Prima guerra mondiale scena prima, Balcani, Galizia 100 anni”. Resterà aperta sino al 30 agosto presso il Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa di Trieste (piazza Vittorio Veneto 1).

Per i triestini ed i giuliani, allora cittadini dell’Impero Austro-Ungarico, la tragedia iniziò con un anno di anticipo rispetto all’Italia. La rassegna ricorda non solo lo scoppio del conflitto, ma approfondisce eventi, luoghi ed episodi legati al fronte balcanico ed a quello carpatico-galiziano. Curata dalla direttrice Chiara Simon e dallo storico Roberto Todero, propone -viene anticipato- la visione ed il sentimento di coloro che dal litorale partirono per combattere.

Verranno esposte novantaquattro cartoline illustrate, disegnate dai più noti illustratori del Kriegspressquartier e didascalizzate con i testi originali accompagnati da brevi spiegazioni. Ci sarà, inoltre, una selezione di stampe d’epoca, i cui temi sono legati ai fatti richiamati. In più, verranno aggiunti reperti, libri (uno dei quali intitolato “Dispacci di guerra”) e memorie, tutti appartenenti alla collezione del Museo Zenobi.

Questi gli orari della sede: da lunedì a venerdì 9-13, il giovedì anche 15-18, il sabato 9-12.30; il 14 aperto pure dalle 19 alle 21, il 15 chiuso. Previste visite guidate il 7 agosto (alle 16.30) ed il 14 (dalle 19 alle 21). L’ingresso e l’assistenza sono gratuiti.

Aggiornamento del 26 agosto 2014: la mostra è stata prorogata al 15 settembre.

Tra i reperti in mostra, novantaquattro cartoline
Tra i reperti in mostra, novantaquattro cartoline
Appuntamenti - Ultimi giorni per il percorso del Vittoriano
Emissioni: lo stop per quella definita dalla Bosnia ed Erzegovina Croata…
…il foglietto austriaco riguardante Francesco Ferdinando e la moglie Sofia
           




Quelle arpe che fanno fatica a… suonare
28 Lug 2014 01:02 - DALL'ESTERO
Islanda: due francobolli PostEurop, due incidenti diversi. Ad ammetterlo è lo stesso operatore, Pósturinn

Senza dubbio una serie sfortunata quella con cui l’Islanda ha partecipato al giro PostEurop 2014. E ad ammetterlo, in una dimostrazione di correttezza, è lo stesso operatore nazionale, Pósturinn.

L’emissione, di due valori autoadesivi (utili con gli invii entro i cinquanta grammi di peso per l’Europa e per il resto del pianeta, rispettivamente 175 e 230 corone), è stata lavorata da Örn Smári Gíslason; vi figurano un’arpa in pietra ed una elettromagnetica, realizzate rispettivamente dagli artisti Páll Guðmundsson e Úlfur Hanssen. È uscita il 27 marzo, stampata nei Paesi Bassi dalla Joh. Enschedé security print.

Il processo produttivo, tuttavia, ha generato ben due errori. Uno è la mancanza della sigla PostEurop e dell’anno sul taglio più economico. Nonostante tutti i controlli, la scoperta è stata effettuata solo quando l’azienda ha consegnato il materiale al cliente, comunque prima dell’arrivo agli sportelli, in tempo per effettuare un’ulteriore ordinazione. E per distruggere -viene garantito- la partita iniziale.

L’altro problema, invece, è stato riscontrato dopo la vendita, quando alcuni collezionisti hanno cercato di togliere il collante prima di mettere gli esemplari nell’album. Nessun inconveniente con il valore meno costoso; impossibile da rimuovere con l’altro. Le indagini hanno messo in evidenza la mancanza, nel secondo frangente, del rivestimento decomponibile in acqua, scelta adottata dall’operatore postale per tutte le cartevalori di questo tipo. Alla fine, è giunta l’ammissione da parte della stamperia: entrambi i dentelli erano stati approntati senza il velo idrosolubile. Poi, quando è stato necessario rifarne uno per la mancanza di logo e millesimo, si è impiegato il sistema corretto. In ogni caso, l’altro non verrà rifatto.

Il problema riguardante il taglio per l’Europa: la prima versione, senza logo ed anno, è stata distrutta, garantiscono dall’Islanda
Il problema riguardante il taglio per l’Europa: la prima versione, senza logo ed anno, è stata distrutta, garantiscono dall’Islanda
           


C’è donna e donna (in cartolina)
27 Lug 2014 01:04 - LIBRI E CATALOGHI
Viaggio tra la fine dell’Ottocento e gli anni Quaranta del secolo scorso attraverso i materiali della collezione di Attilio Montorsi
Dalla collezione di Attilio Montorsi
Dalla collezione di Attilio Montorsi

Cambia l’approccio tecnico-artistico, ma non l’obiettivo. Convincere il pubblico, per esempio, ad acquistare frutta, preferire un determinato tipo di pneumatico, sottoscrivere una polizza.

Messaggi diversi, quelli selezionati, che tuttavia hanno quattro punti in comune. Sono veicolati principalmente attraverso cartoline, risalgono ad un periodo compreso tra la fine dell’Ottocento e gli anni Quaranta del secolo scorso, pongono al centro le donne e provengono dalla raccolta di Attilio Montorsi.

Messaggi protagonisti di una mostra a Vignola (Modena) e “immortalati” in un libro: “La figura femminile nell’arte della comunicazione” (120 pagine, 10,00 euro), firmato da Circolo Paradisi e Gruppo di documentazione vignolese “Mezaluna - Mario Menabue”.

I reperti selezionati offrono approcci che partono da uno stile ancora classicheggiante, assorbono le influenze di un tardo Giapponismo, del Liberty o del Déco per arrivare ad interpretazioni realistiche o, meglio, auspicate. Rappresentando signore di tutti generi: le eteree figure simboliche volte a raffigurare concetti quali la Patria, il Progresso, la Salute e la Carità, la paludata società alto borghese il cui riferimento è la moda parigina, le moderne conduttrici di auto e sportive, le procaci contadine di Gino Boccasile…

Ogni reperto è raffigurato a colori e commentato, cercando di offrire elementi che vadano oltre all’apparenza.

Uno dei numerosi esempi rappresentati nel libro, tra i più ricchi e complessi da decodificare per i tanti segni presenti
Uno dei numerosi esempi rappresentati nel libro, tra i più ricchi e complessi da decodificare per i tanti segni presenti
“La figura femminile nell’arte della comunicazione” (acquista)
La scheda
           




Il migliore di tutta la Lombardia: Anacleto Giuliano
26 Lug 2014 00:37 - NOTIZIE DALL'ITALIA
È impegnato nell’articolazione servizi innovativi. In sostanza, porta le prestazioni di Poste italiane al domicilio del cliente

È possibile, per due anni consecutivi, superare l’obiettivo del 240%? Il cinquantacinquenne Anacleto Giuliano l’ha dimostrato, finendo in cima alla graduatoria dell’articolazione servizi innovativi della Lombardia per i ricavi conseguiti. Collocandosi, nella classifica nazionale, al ventiseiesimo gradino.

Sposato e con sei figli, lavora da un quarto di secolo presso Poste italiane. Prima ha fatto il portalettere e poi, quando quattro anni fa gli è stato offerto di entrare nella nuova categoria, non ci ha pensato un minuto. Rappresenta quella figura di raccordo tra i fattorini tradizionali e la clientela, andando a visitarla a domicilio. Per certi versi, sopperisce ai primi: se loro sono attivi dal lunedì al venerdì nelle ore del mattino, lui è sul territorio dalle 14 alle 20 per cinque giorni settimanali, senza contare il sabato, quando è disponibile dalle 8 alle 14. Ha come base il centro primario di distribuzione collocato a Corsico (Milano), ma l’area comprende pure Assago, Buccinasco, Cesano Boscone, Gaggiano e Trezzano sul Naviglio. Su cui finora ha esercitato da solo: un collega lo sta affiancando adesso.

“I primi tempi -ammette a «Vaccari news»- è stata dura, perché la gente non mi conosceva, non era informata del nuovo supporto e quindi sospettava. Per questo mi presentavo con la divisa, e se potevo parcheggiavo l’auto, sempre della società, proprio davanti all’ingresso, così da farmi individuare. Piano piano le cose sono cambiate, anche grazie all’aiuto dei postini tradizionali”. Ed ora è spesso l’utenza a cercarlo, a telefonargli. “Riesco ad arrivare a quindici appuntamenti al giorno”, precisa.

Le prestazioni che assicura nelle trentasei ore settimanali sono numerose. E variabili, sia in funzione degli orientamenti espressi dall’operatore, sia dalle esigenze specifiche del pubblico. Fra esse, il ritiro a domicilio, occasionale o periodico, della corrispondenza e dei pacchi (pronti all’invio o che richiedono la compilazione dei moduli e l’affrancatura), il pagamento di quasi tutte le tipologie dei bollettini di conto corrente (con il pos può accettare le carte aziendali “Postamat” e “Postepay”, e poi quelle di debito del circuito Maestro), ricaricare la stessa “Postepay” o le carte telefoniche di Poste mobile, Tim ed H3g. Consegna, ad esempio il sabato, le “raccomandate1” ed i telegrammi, le patenti ed i pacchetti di Amazon, vende i carnet prepagati per spedire dieci colli, garantisce il secondo tentativo di recapito degli invii a firma, presenta il catalogo dei prodotti Poste shop. Ancora, segue la contrattualistica per i supporti a consegna personalizzata “Aspettami”, “Chiamami”, “Seguimi” e “Dimmiquando” (tranne per gli atti giudiziari e le cartelle esattoriali), nonché per la “posta online” ed il postazone. E non è finita, poiché garantisce il “raccomandata da te”, segue la linea Ioinvio, porta e ritira le confezioni “posta free” e “pacco free”.

Tutto questo contando sull’attrezzatura portatile che ha in dotazione: il palmare, la stampante con cui emette le ricevute, il pos per registrare i pagamenti e -ultimo arrivato- un pc dove compilare i contratti davanti all’interlocutore.

Chiaramente, si interfaccia soprattutto con studi e ditte, che in effetti rappresentano il 90% del suo parco clienti. Senza far concorrenza alla locale sede del Posteimpresa, perché propone approcci differenti. “Ho un ruolo intermedio tra il commerciale ed il recapito, ma quest’ultimo è sempre predominante”, conclude accendendo il motore per recarsi dai suoi “protetti”.

Anacleto Giuliano alle prese con gli attuali attrezzi del mestiere: pos, palmare e stampante
Anacleto Giuliano alle prese con gli attuali attrezzi del mestiere: pos, palmare e stampante
Articolazione servizi innovativi: nel 2010 la sperimentazione
I supporti on-line
Ionvio: dietro, c’è il Consorzio logistica pacchi
           


Combattenti in Corea, meritevoli ed ancora in vita
25 Lug 2014 17:29 - DALL'ESTERO
Sono le tre condizioni fissate dagli Stati Uniti per essere citati nel foglietto che uscirà domani

Cominciando dal bordo in alto a sinistra, ecco James Lamar Stone (1922-2012), Ernest Edison “Ernie” West (classe 1931), Hector Albert Cafferata junior (1929), William Richard Charette (1932-2012), Duane Edgar Dewey (1931), Rodolfo Pérez “Rudy” Hernández (1931-2013), Thomas Jerome Hudne junior (1924), Einar Harold Ingman (1929), Hiroshi Hershey Miyamura (1925), Ola Lee Mize (1931-2014), Ronald Eugene Rosser (1929), Tibor “Ted” Rubin (1929) e Robert Ernest Simanek (1930).

Sono i visi di tredici militari Usa che si sono distinti nella Guerra di Corea, meritandosi la medaglia d’onore, il maggior riconoscimento nazionale per azioni belliche (su 6,8 milioni di combattenti, per quel conflitto è stata attribuita a 145 soldati, due terzi dei quali morirono in azione). Ed un’altra onorificenza la otterranno domani, sia pure dentellata. Verranno citati, infatti, dal foglietto degli Stati Uniti attraverso le rispettive foto tessera.

Una soluzione già adottata l’11 novembre scorso per l’analogo tributo relativo al Secondo conflitto mondiale, e che oltre l’oceano ha destato polemiche. La scelta è stata di richiamare persone ancora vive, e soltanto loro; quelle, pur effigiate, che non lo sono più è perché sono scomparse dopo l’avvio del progetto. In ogni caso, tutte figurano sul margine, come ad esempio fa la Spagna per situazioni del genere.

Al centro del blocco vi sono le due cartevalori vere e proprie (si tratta di “Forever”, ora 49 centesimi, stampati anche in fogli da venti); propongono l’onorificenza, per la Marina e per l’Esercito. A distinguerle dalla precedente uscita è il millesimo.

Più avanti si aggiungerà una terza tappa, dedicata al Vietnam.

Il foglietto riguarda i combattenti in Corea, decorati della medaglia d’onore ed ancora in vita all’avvio del progetto
Il foglietto riguarda i combattenti in Corea, decorati della medaglia d’onore ed ancora in vita all’avvio del progetto
La scelta della Spagna
Il vecchio progetto statunitense per i personaggi attuali
           


Cornello dei Tasso nel censimento Fai
25 Lug 2014 14:37 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Un voto per fare conoscere meglio il borgo, al tempo stesso valorizzandolo. Domenica nuova visita guidata e gratuita

Chi si occupa di storia postale conosce Cornello dei Tasso, il borgo della valle Brembana (Bergamo) in cui la dinamica famiglia prese le mosse e, in secoli di attività, riuscì a controllare buona parte del servizio in Europa.

Non a caso, ora accoglie il Museo dei Tasso e della storia postale e, fino al 30 giugno presso la vicinissima sala Mercatorum, si può vedere la mostra intitolata “Le poste della Repubblica di Venezia”, firmata dal direttore della medesima struttura, Adriano Cattani.

Ma c’è di più: il sito, che ancora adesso conserva tracce della casata, è stato inserito nel censimento “I luoghi del cuore”, ideato dal Fondo ambiente italiano. Fino al 30 novembre è possibile votarlo sulla pagina elettronica specifica. Lo scopo è individuare le località che i cittadini apprezzano e vorrebbero salvare. “Ognuno di noi -spiegano dal Fai- è emotivamente legato ad un luogo che spesso rappresenta una parte importante della nostra vita e vorrebbe che fosse protetto per sempre”. È il presupposto che ha dato il via all’indagine, con l’obiettivo di “coinvolgere concretamente tutti i cittadini, di qualsiasi età e nazionalità, di sensibilizzarli nei confronti del nostro patrimonio artistico e paesaggistico e di favorire l’aggregazione e la collaborazione fra comunità e istituzioni al fine di proteggere e valorizzare tale patrimonio”. Col supporto di Intesa Sanpaolo, nel corso delle sei precedenti edizioni sono stati avviati quarantacinque interventi di recupero in quindici regioni.

Un’ulteriore occasione attraverso la quale conoscere il territorio è stata fissata per il 27 luglio: alle ore 16 comincerà la visita, gratuita e senza bisogno di prenotare, del borgo, della chiesa e del Museo. Il ritrovo è presso quest’ultimo, in via Cornello 22. Repliche sono previste il 10 ed il 24 agosto.

L’obiettivo: far conoscere e valorizzare il borgo di Cornello dei Tasso (nella foto, un dettaglio)
L’obiettivo: far conoscere e valorizzare il borgo di Cornello dei Tasso (nella foto, un dettaglio)
La mostra in essere sino al 30 settembre
La scheda messa a punto sul sito del Fai
Il Museo e l’area che lo ospita
           


In scena per il “Lohengrin”
25 Lug 2014 09:56 - DALL'ESTERO
Bayreuth - Oggi comincerà il tradizionale Festival dedicato a Richard Wagner, sottolineato con quattro annulli

Dopo la nutrita sequenza di annulli che la Scala di Milano ha dedicato a Giuseppe Verdi ed a Richard Wagner nel bicentenario dalla loro nascita, il secondo torna tra le citazioni marcofile in occasione del Festival che, in Germania, la città Bayreuth gli intitola ogni anno, il “Bayreuther festspiele”. Da ora al 28 agosto è in programma una fitta sequenza di spettacoli, in grado di offrire un po’ tutti i lavori più noti dell’autore.

La proposta culturale verrà sottolineata da una serie di obliterazioni, la prima delle quali, attesa per oggi, propone la struttura ospite della manifestazione, il Festspielhaus. Le restanti, invece, puntano al “Lohengrin” (l’anno scorso toccò a “Tristano e Isotta”), l’opera romantica che affonda le radici nel Medioevo. Il protagonista, Lohengrin appunto, è il cavaliere del cigno, uno dei custodi del Graal. Figura in ben tre manuali, previsti sempre per il giorno odierno, il 12 ed il 28 agosto. Nelle immagini, altrettante citazioni che rimandano alla storia.

Nelle impronte, il Festspielhaus e tre richiami al “Lohengrin”
Nelle impronte, il Festspielhaus e tre richiami al “Lohengrin”
L’ultima delle celebrazioni milanesi per Richard Wagner
Così, l’anno scorso, al “Bayreuther festspiele”
           



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