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dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
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  • i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
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Strappare un sorriso per sviluppare la consapevolezza
22 Mag 2015 00:16 - SAN MARINO
Dietro alla curiosa emissione, la “Giornata mondiale dei servizi igienici” (si celebra ogni 19 novembre) ed un obiettivo di civiltà
Si celebra ogni 19 novembre
Si celebra ogni 19 novembre

Un problema difficile da affrontare nelle cartevalori postali, e comunque serio. Che, forse, poteva essere sviluppato anche con un solo francobollo, invece di triplicarlo. Il soggetto è collegato alla “Giornata mondiale dei servizi igienici”, protagonista di uno dei titoli che San Marino emetterà il 16 giugno. I tagli saranno da 5 e 15 centesimi (evidentemente integrativi per recuperare vecchie produzioni ora fuori tariffario), più un 3,00 euro (utile per una lettera ordinaria entro i venti grammi diretta in Oceania oppure tra i venti ed i cinquanta da spedire in Europa e nel Mediterraneo). La tiratura è pari a cinquantamila serie, organizzate in fogli da venti esemplari uguali.

La ricorrenza è stata deliberata due anni fa dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e cade ad ogni 19 novembre. Un’occasione per riflettere: “Tutto ciò che a noi, infatti, appare rituale, scontato, d’obbligo, per un terzo dell’umanità rappresenta ancora una chimera”, è il commento associato ai dentelli. Circa due miliardi e mezzo di persone “non hanno accesso a servizi sanitari adeguati, inclusi gabinetti e latrine, con conseguenze drammatiche per la salute, la dignità e la sicurezza umana. Ogni giorno duemila bambini con meno di cinque anni muoiono a causa di diarree attribuibili all’assenza di appropriate condizioni igienico-sanitarie. L’India e l’Africa Subsahariana sono le regioni più colpite. Espletare i bisogni fisiologici all’aperto per le bambine e le donne in alcune regioni significa rischiare di essere rapite o abusate sessualmente nella ricerca di un luogo appartato”. Non solo: molte giovanissime “iniziano a saltare giorni di scuola quando entrano nella pubertà proprio per la mancanza di servizi igienici” nei plessi.

Per l’emissione è stata coinvolta la designer ed illustratrice francese Geneviève Gauckler. Nelle vignette primeggiano alcuni personaggi, colorati e vivacissimi, seduti proprio su una tazza. L’obiettivo è strappare il sorriso, per rompere i tabù e crescere in civiltà. O, almeno, tentarci…

I tre francobolli, dal soggetto curioso quanto serio
I tre francobolli, dal soggetto curioso quanto serio
Come le Nazioni Unite spiegano la ricorrenza
Tra le altre emissioni attese, quelle per san Giovanni Paolo II…
…e per l’abolizione della pena di morte
           


All’Expo la “Giornata della filatelia”
21 Mag 2015 17:51 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Verrà firmata, il 27 agosto, dal Cift, che presenterà il progetto di dodici minicollezioni dedicate allo sviluppo sostenibile. La mostra vera e propria sarà allestita a Milano città, sino all’8 settembre

Il collezionismo di settore farà capolino all’Expo con la “Giornata della filatelia”. Appuntamento al 27 agosto, e questo grazie al Centro italiano filatelia tematica. Nel padiglione della Società civile (ex fienile di cascina Triulza), a partire dalle 10.30, il sodalizio spiegherà l’allestimento collettivo dedicato allo sviluppo sostenibile. Si tratta di dodici minicollezioni capaci di offrire una visione d’insieme dell’argomento impiegando, naturalmente, cartevalori, interi, annulli ed il resto del materiale.

Costituirà -dice il presidente del Cift, Paolo Guglielminetti- “un contributo su misura, però in linea con i contenuti della manifestazione e, per quel che ne sappiamo ora, praticamente l’unico momento in cui il francobollo sarà protagonista”.

Durante l’incontro interverranno lo stesso rappresentante del sodalizio, il coordinatore del progetto Marco Occhipinti e, per la realtà ospite, il presidente della Planet life economy foundation, Emanuele Plata. Poi, alcuni tra gli appassionati coinvolti approfondiranno dei passaggi riferiti ai propri capitoli. Infine, verrà illustrato il volume che raccoglie l’intero lavoro.

La mostra collegata sarà inaugurata nel pomeriggio, alle 18. Non nel complesso fieristico, ma a Milano città, presso lo Spazio arte Tolomeo di via Ampère 27, raggiungibile sino all’8 settembre. Ad ingresso libero, la sede resterà aperta tutti i giorni, festivi compresi, nelle fasce orarie 10-13 e 15-19.

È l’esito del lavoro con la Planet life economy foundation
È l’esito del lavoro con la Planet life economy foundation
L’Expo ed il settore postale
Le ultime attività del Cift
Gli argomenti trattati dalle collezioni e gli espositori (file pdf)
           


C’è canapa e canapa
21 Mag 2015 13:16 - DALL'ESTERO
Domani la Bosnia ed Erzegovina dedicherà un francobollo da 2,90 marchi alla pianta; è inserito nella serie “Miti e fiori”
Tra miti e fiori
Tra miti e fiori

Il testo presente nella vignetta, “cannabis”, porta alla memoria ben altri “francobolli”, ma sarebbe un errore. In realtà, la carta valore che domani proporrà la Bosnia ed Erzegovina è dedicata alla canapa in quanto tale ed al suo ruolo nella mitologia.

È una pianta erbacea resistente che appartiene alla famiglia delle Cannabaceae, viene precisato. Si contano diverse tipologie, come la “sativa” (canapa utile), la “indica” (indiana) e la “ruderalis” (dei ruderi). In Cina già la si coltivava diecimila anni fa; è divenuta il bene più prezioso nell’industria tessile, edile e marittima.

Le foglie hanno forma di palmo di mano e si credeva che fosse d’origine divina. Secondo una leggenda, durante il suo cammino verso l’illuminazione, Buddha si nutrì dei semi. Un’altra storia narra che fu trovata sulla tomba di re Salomone. Risulta, inoltre, fra i vegetali sacri di molte religioni. Nell’antica cultura germanica era legata alla dea dell’amore Freya, che si riteneva vivesse nei fiori femminili di canapa. Durante i riti magici veniva impiegata per allontanare le forze malefiche, i demoni, le tempeste e la grandine. Se si riusciva a tessere una camicia in un solo giorno, proteggeva persino dalla peste. Si utilizzava nella medicina popolare per curare la febbre alta, la mancanza di respiro, i disturbi di stomaco. In Erzegovina è diffusa la credenza orale di un tesoro sotterrato; verrebbe scoperto da una bambina povera tessendo una camicia di canapa nera.

Il valore, disegnato da Tamara Grbavac, è inquadrato nella serie “Miti e fiori”; sarà in vendita, in fogli da un pezzo, contro 2,90 marchi locali.

Gli altri “francobolli” della cronaca
           


Aoi/2 Per ora on-line il catalogo dei bolli
21 Mag 2015 09:25 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Dietro all’iniziativa, l’Associazione italiana collezionisti posta militare. La versione elettronica permette di mantenere aggiornate le prime e le ultime date note

Il catalogo dei bolli di Africa Orientale Italiana? “È ormai pronto”, dice il presidente dell’Associazione italiana collezionisti posta militare, Piero Macrelli.

In attesa di andare in stampa, ne è stata avviata la pubblicazione on-line, curata da Vittorio Sismondo, sul forum della stessa Aicpm. Il primo capitolo concerne il 1940-1941; “via via seguiranno gli altri”, riguardanti la Guerra d’Etiopia del 1936, i Governatorati, l’Eritrea e la Somalia.

La versione elettronica propone le immagini delle impronte con il punteggio di rarità, mentre le prime e le ultime date per ora restano in bianco; verranno aggiornate con le segnalazioni degli appassionati. Queste dovranno essere accompagnate dalla scansione del pezzo; dopo il controllo, i dati verranno inseriti, in attesa di eventuali rettifiche ancora più precise. Un semplice sistema che, ovviamente, non è possibile adottare con il cartaceo.

Una delle schede già inserite
Una delle schede già inserite
Per accedere alla pagina
Aicpm: a Verona, sabato prossimo, l’assemblea elettorale
Il libro di Alberto Caminiti su un fatto accaduto in Aoi (news precedente)
           


Aoi/1 Quell’eccidio del 1936
21 Mag 2015 01:00 - LIBRI E CATALOGHI
Accadde al confine tra Eritrea ed Etiopia il 13 febbraio. Viene ricordato da Alberto Caminiti anche utilizzando francobolli, buste, cartoline reggimentali
Tra Eritrea ed Etiopia
Tra Eritrea ed Etiopia

Nuovo appuntamento con i capitoli meno noti della storia proposti da Alberto Caminiti. Anche questa volta raccontato utilizzando documenti d’epoca e, quando possibile, materiale postale, dai francobolli alle buste ed alle cartoline reggimentali.

S’intitola “L’eccidio del cantiere Gondrand - Aoi 1936” (144 pagine con immagini in bianco e nero, Libero di scrivere, 15,00 euro). La vicenda accadde a Mai Lahlà, presso il cantiere edile 1 della società, che aveva ottenuto l’appalto per costruire strade e ponti, ma anche per garantire la logistica dei rifornimenti alle truppe italiane che avanzavano su Addis Abeba.

Si trattava di un vasto accampamento, situato funzionalmente sulla strada Asmara-Adua, al confine tra Eritrea ed Etiopia, “in piena retrovia ed in una zona che da molto tempo veniva considerata tranquilla, anzi -con termini militari- «non ostile»”. Ospitava operai italiani e locali e non aveva un presidio armato di difesa. Venne attaccato il 13 febbraio 1936 da circa duemila uomini: i morti accertati furono ottantacinque, più due dispersi.

L’episodio ambientato in Africa Orientale Italiana venne citato in un articolo, firmato da Angelo Del Boca e pubblicato su “Storia illustrata” nel 1983; ora è stato ripreso nel lavoro. Tante le foto, riguardanti soprattutto un meccanico di autocolonna, Pietro Mestroni, in Africa Orientale Italiana per la stessa azienda dal 1935 al 1938.

Dello stesso autore: “Eventi straordinari della Seconda guerra mondiale”…
…“Gli irredenti in Siberia 1918-1920”…
…“La Guerra italo-turca 1911-1912”
           


Giorgio Migliavacca ha fatto il “pieno”
20 Mag 2015 17:36 - APPUNTAMENTI
Durante la manifestazione “Rocky mountains philatelic exhibition”, svoltasi a Denver (Stati Uniti), ha ottenuto una medaglia d’oro e due riconoscimenti per i suoi lavori

A Denver, Colorado, si è parlato delle vicissitudini patite dai prigionieri di guerra italiani catturati in Africa e registrate tra il 1940 ed il 1946 (“The diaspora of italian prisoners of war captured in Africa: 1940-1946”). Relatore, il presidente della British Virgin Islands philatelic society, Giorgio Migliavacca. Il quale, naturalmente, ha affrontato l’argomento con lo sguardo al servizio postale.

L’occasione gli è stata offerta durante la “Rocky mountains philatelic exhibition”, manifestazione filatelica svoltasi tra il 15 ed il 17 maggio nella città degli Stati Uniti. La sua collezione sull’argomento, poi, ha vinto la medaglia d’oro alla mostra collegata, oltre al premio speciale messo a disposizione dalla Military postal history society, attribuito per la migliore raccolta di settore finita nelle teche.

Questa volta, lo specialista pavese ha fatto davvero il “pieno”, ritirando pure l’Addiss award, riconoscimento conferito per il suo impegno pluridecennale nello scrivere di francobolli e nelle ricerche correlate.

Un momento della conferenza
Un momento della conferenza
Il sito della manifestazione (in inglese)
           




Il Belgio torna in piazza
20 Mag 2015 13:19 - DALL'ESTERO
Questa volta, protagonista sarà la città di Mons e la sua manifestazione che vede san Giorgio opporsi al drago. Un crine del quale, secondo l’usanza portafortuna, è associato al foglietto

Nuovo appuntamento con le storiche piazze del Belgio, raccontate attraverso scenografici foglietti. Presto, per la precisione il 30 maggio in prevendita (il giorno successivo si svolgerà la distribuzione generale), toccherà a Mons, capitale europea della cultura 2015. E, in particolare, alla sua Grand-place, sviluppatasi tra il XII ed il XIII secolo e verso il 1350 allargata come si presenta ora.

Cinque i francobolli di classe “1” che contiene; andando da sinistra a destra, si soffermano su l’hotel della Corona imperiale (risale al XVIII), il “Blan Lévrié” (edificio del 1530), il municipio (costruito tra il 1458 ed il 1477), la cappella intitolata a san Giorgio (1604) ed il teatro Reale (1843). L’insieme è vivacizzato da una manifestazione folcloristica, la “Doudou” (il nome richiama il periodo di festività ed il suono di una canzone popolare che lo caratterizza) e vede in primo piano il drago, impegnato a combattere proprio contro san Giorgio (“Lumeçon”). Ed alla coda del drago appartiene un vero crine che, secondo la tradizione locale, porta la fortuna. La ricorrenza è considerata dall’Unesco Patrimonio orale e immateriale dell’umanità.

Il blocco ha la firma dell’incisore Guillaume Broux, che si è avvalso della collaborazione prestata dalla designer Myriam Voz. Il costo è pari a 7,20 euro, in quanto parte del ricavato andrà all’associazione Pro-post, il cui intento è promuovere la filatelia.

Storia, architettura e folclore in un solo blocco
Storia, architettura e folclore in un solo blocco
Tra le altre piazze monumentali citate nel passato, quelle di Anversa…
…Tournai…
…e Bruges
           


Un mondo di borse, persino “marcofile”
20 Mag 2015 10:18 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Accanto alla classica “postina”, la società romagnola Campomaggi & Caterina Lucchi propone una fantasia evidentemente ispirata ad un annullo
Una “postina”, proposta dall’azienda
Una “postina”, proposta dall’azienda

C’è la… solita borsa definita “postina” a causa della forma, che ricorda quella impiegata un tempo dal portalettere. Nel caso specifico, è suggerita dalla Campomaggi & Caterina Lucchi, società per azioni con sede a San Carlo di Cesena (Forlì-Cesena).

Però, il catalogo della ditta si fa notare anche per una fantasia “marcofila”, utilizzata, sia pure cambiando i colori, i materiali ed i dettagli, con più articoli. La grafica, l’immagine centrale e la disposizione dei testi non lasciano spazio a dubbi: evocano un annullo.

Il richiamo, anche figurativo, è al piccolo villaggio di Teodorano, situato nel cuore della Romagna. “È costruito -viene spiegato dagli uffici- attorno al caratteristico castello, all’ombra del quale Marco Campomaggi ha sviluppato e coltivato il suo amore per l’arte. È stato paesaggio fondamentale per la crescita umana ed artistica del designer, al punto tale da farlo diventare un simbolo delle sue creazioni, presente in ogni suo capo”. È il paese di origine, insomma, e c’è la spiegazione anche per la data: nacque il 25 febbraio 1961. E se da qualche parte si vede un pesce, nessun dubbio: è il segno zodiacale del medesimo stilista!

Il richiamo “marcofilo” presente in altre due borse. La data ed il luogo si riferiscono alla nascita del designer Marco Campomaggi
Il richiamo “marcofilo” presente in altre due borse. La data ed il luogo si riferiscono alla nascita del designer Marco Campomaggi
L’azienda
Idee concorrenti, Benedetta Bruzziches
           




Più che al Gotico, il riferimento è alla Pop art
20 Mag 2015 00:22 - SAN MARINO
Tre sgargianti francobolli ricorderanno che Giovanni Paolo II è scomparso il 2 aprile di dieci anni fa. Saranno emessi il 16 giugno
Arriveranno il 16 giugno
Arriveranno il 16 giugno

Il giro di boa preciso è scoccato il 2 aprile, ma San Marino lo ricorderà solo il 16 giugno. Poco male, tutto sommato. Quello che si fa notare è l’impostazione grafica, di certo non in linea con la l’approccio tradizionale seguito finora. Secondo l’Ufficio filatelico e numismatico, i tre francobolli sarebbero ispirati alle vetrate delle cattedrali gotiche, ma i colori fanno tanto Pop art. Realizzati dall’illustratore, educatore e scrittore Lawrence Zeegen, i tagli ricordano i dieci anni trascorsi dalla morte di Giovanni Paolo II.

“Una figura gigantesca, quella di Karol Wojtyla che ha attraversato il secolo breve e sancito la fine degli orrori e degli errori della storia. Con lui, archiviati Nazismo e Comunismo, anche l’Europa è stata in grado di ritrovare unità e nuovi più larghi confini”, commentano dalla sede dell’Ufn. Nonostante il lasso di tempo passato, l’esegesi del suo Pontificato resta complessa, “ma è ancora viva la capacità del papa polacco di coinvolgere i fedeli e gli uomini”.

Quanto agli aspetti tecnici, i nominali sono da 0,70 euro (buono per la lettera ordinaria interna entro i venti grammi), 2,00 (ordinaria da cento a duecentocinquanta o raccomandata entro i venti) e 2,15 (ordinaria per l’Italia tra i venti ed i cinquanta). I fogli risultano da venti unità e la tiratura conta su sessantamila duplicati.

I tre tagli si fanno notare per i toni sgargianti
I tre tagli si fanno notare per i toni sgargianti
Giovanni Paolo II dieci anni dopo: le precedenti segnalazioni
I debutti attesi dal monte Titano
           


La Grande guerra in mostra
19 Mag 2015 18:05 - APPUNTAMENTI
È il filo conduttore… obbligato per le iniziative collezionistiche di questa settimana. Quattro le località segnalate: Verona, Mantova, Asola e Novedrate
Verona…
Verona…

Sono all’insegna della Prima guerra mondiale gli appuntamenti collezionistici, tutti ad ingresso libero, previsti per questa settimana e segnalati a “Vaccari news”.

Si comincerà con la “124ª Veronafil”, in calendario dal 22 al 24 maggio presso la Fiera cittadina, quindi in viale del Lavoro. Il padiglione 9 ospiterà l’abituale convegno commerciale (nei primi due giorni parteciperà pure l’azienda Vaccari) e nel contesto accoglierà l’assemblea elettiva dell’Associazione italiana collezionisti posta militare. La sezione espositiva, in particolare, sarà dedicata al conflitto, visto attraverso la donna, le cartoline (anche satiriche), il corriere da campo, cosa accadde sul lago di Garda; si aggiunge la mostra sociale, sul medesimo argomento, ideata dal Centro italiano filatelia tematica. L’iniziativa, curata dall’Associazione filatelica numismatica scaligera, sarà raggiungibile venerdì nella fascia oraria 10-18, sabato dalle 9 alle 18, domenica fra le 9 e le 13.

Il 23 scenderà in campo Mantova con il Circolo filatelico numismatico cittadino. Fino al 2 giugno, presso la casa di Rigoletto in piazza Sordello, firmerà “Entrarono in guerra”, visitabile fra le 9 e le 18.

Lo stesso giorno nella vicinissima Asola (Mantova) saranno di turno il Centro studi internazionale di storia postale ed il Circolo filatelico numismatico locale. Proporranno, in un contesto di varie attività, la rassegna di documentazione storico-postale “Un massacro universale”. Il riferimento è a palazzo Beffa, in via Garibaldi 31; le porte resteranno aperte il venerdì (16-19), il sabato, la domenica ed i festivi (9.30-12 e 16-19). Chiuderà definitivamente il 14 giugno.

Dal 24 al 31 di questo mese ecco, infine, Novedrate (Como). Circolo filatelico canturium e Comune predisporranno un ulteriore allestimento, sempre sul centenario. Sarà ospitato presso il salone Polivalente di via Isimbardi 3 (feriali: 15-19, festivi: 9-19). Accanto a francobolli e buste ci sarà spazio per “La domenica del corriere” ed un diorama.

…ma anche Mantova, Asola (Mantova) e Novedrate (Como) riprenderanno il centenario della Grande guerra
…ma anche Mantova, Asola (Mantova) e Novedrate (Como) riprenderanno il centenario della Grande guerra
La presenza dell’azienda Vaccari al convegno commerciale della Scaligera
Aicpm, la morte del consigliere Giorgio D’Agostino
L’esperienza collettiva del Cift
           




Si capovolge il francobollo ed appare il re ucciso
19 Mag 2015 15:26 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
La curiosa immagine riguarda una serie della Serbia che risale all’8 settembre 1904; venne segnalata da “Il bollettino filatelico” un secolo fa

Francobolli che presentano suggestioni più o meno evidenti e, soprattutto, più o meno volute non mancano. Ad esempio, presunte immagini di Hitler o Stalin appaiono (o sembrano apparire) in alcuni esemplari della Germania Federale. Decisamente più antico è il caso della Serbia, segnalato addirittura un secolo fa da “Il bollettino filatelico” nel numero datato 15 maggio 1915.

Al centro dell’attenzione è la serie di otto valori emessa l’8 settembre 1904 per il secolo della dinastia Karageorgevic. Due i soggetti: uno propone il capostipite, Karađorđe, con il monarca in carica Pietro I (tagli da 5, 10, 15, 25 e 50 para); l’altro cita la rivolta contro gli ottomani del 1804, quella che permise all’antenato di farsi notare (1,00, 3,00 e 5,00 dinari).

La lente dello specialista si sofferma sul tipo più economico. Dopo l’omicidio del giovane sovrano Alessandro I Obrenović e della regina Draga, avvenuto l’11 giugno 1903, “il principe Pietro Karageorgevic, che allora viveva a Parigi, venne eletto re” del Paese, rammenta la rivista. Ricorrendo il centenario della famiglia, furono predisposti i commemorativi, in vendita dal giorno dell’incoronazione. Appena giunsero agli sportelli, “risultò che, tra le due effigie riprodotte, ve n’era una terza - quella dell’assassinato Alessandro. Essa appare netta e distinta allorché i francobolli vengono guardati capovolti”. Resta il mistero di chi fu l’idea: del disegnatore, dell’incisore? Della madre del morto, Natalia? Di alcuni amici devoti alla stirpe spodestata? Per questo aspetto, l’articolo allinea soltanto dei punti di domanda...

Uno dei tagli interessati, diritto e rovesciato
Uno dei tagli interessati, diritto e rovesciato
           


La posta militare perde Giorgio D’Agostino
19 Mag 2015 11:43 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Tra i fondatori dell’Aicpm, era ancora nel consiglio direttivo e candidato per il prossimo triennio. Domani pomeriggio a Roma i funerali
Era socio fondatore
Era socio fondatore

Un forte sostenitore dell’Associazione italiana collezionisti posta militare, tra i fondatori del sodalizio in quel 31 marzo 1974 e sempre nel consiglio direttivo. Ed ancora, probabilmente, ci sarebbe stato: alle elezioni del prossimo triennio, in calendario durante l’assemblea nazionale indetta per il 23 maggio nel contesto di “Veronafil”, figura tra i candidati. Ma le cose sono andate diversamente: Giorgio D’Agostino se n’è andato ieri, stroncato da un infarto.

“Di Giorgio non potremo dimenticare lo spirito di amicizia e la cordialità, l’essere sempre disponibile nonostante i problemi di salute degli ultimi anni, la profonda conoscenza di molti settori di storia postale, l’attaccamento all’associazione”, ha commentato il presidente della stessa Aicpm, Piero Macrelli. Era anche nel cd dell’Unione filatelisti interofili e giurato nazionale.

Il funerale avrà luogo domani a Roma, nella chiesa di San Lorenzo Fuori le Mura, in piazzale del Verano 3. Inizierà alle ore 11.

L’ultima elezione all’interno dell’Associazione italiana collezionisti posta militare
Unione filatelisti interofili: la presenza in seno al consiglio direttivo
           




Un fiore per i bambini scomparsi
19 Mag 2015 09:22 - DALL'ESTERO
È il non ti scordar di me, simbolo della campagna di sensibilizzazione promossa negli Stati Uniti. Compare anche sul francobollo emesso ieri
L’attenzione sui bambini scomparsi (© Usps)
L’attenzione sui bambini scomparsi (© Usps)

“Non ti scordar di me - Aiuta a trovare i bambini scomparsi”. È l’invito presente sul francobollo “Forever” (0,49 dollari), emesso ieri dagli Stati Uniti. Nell’immagine, dovuta a Ethel Kessler e basata su una foto di Harald Biebel, nessuna scena drammatica, ma la stessa pianta citata nello slogan che ha perso un fiore. Rappresenta l’emblema della campagna.

Intende sollevare l’attenzione su un problema importante: l’anno scorso -viene spiegato da dietro gli sportelli- è stato presentato quasi mezzo milione di pratiche riguardanti la sparizione di giovanissimi. Una piaga radicata nel tempo, tanto da giustificare la “Giornata nazionale” (ed internazionale) sul tema: sostenuta dal National center for missing & exploited children, cade ad ogni 25 maggio.

Dal 1985, l’operatore Usps ha un ruolo nelle attività di ricerca: contribuisce a diffondere le foto dei piccoli svaniti, pubblicate su materiale informativo recapitato in milioni di case e sul periodico bisettimanale “Postal bulletin”, destinato ai dipendenti. Ad oggi, su 3.300 casi affrontati, 1.900 sono stati risolti positivamente, di cui almeno 158 come esito diretto del programma.

Il foglio da venti dentelli approfondisce, al retro, la ricorrenza e dà consigli su come aiutare.

Il sito (in inglese) del National center for missing & exploited children
Lo sfruttamento in un francobollo spagnolo del 2008
           


Le etichette di Eurovision indicano il Paese
19 Mag 2015 00:39 - DALL'ESTERO
Austria - Se il normale francobollo “dimentica” tale significativo dettaglio, esso è presente nelle cartevalori stampate su richiesta dell’utente dagli apparecchi Sielaff

Due pesi e due misure dall’Austria per l’Eurovision song contest, la cui manifestazione musicale si aprirà oggi sviluppandosi sino al 23 maggio (l’Italia parteciperà con il trio Il volo, composto da Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, che proporrà il brano “Grande amore”).

Il francobollo emesso il 24 aprile si è fatto notare soprattutto per la stravagante idea di non indicare il Paese di origine, ma nel frattempo sono stati posti in circolazione due tipi di etichette per distributori automatici che, senza problemi, mostrano tale, fondamentale, indicazione. Disponibili anch’essi dal 24 aprile, lo resteranno fino al 24 di questo mese presso quattro apparecchi Sielaff ubicati a Vienna. Uno si trova all’ufficio postale di Fleischmarkt 19 (il testo che appare è “Philatelie shop”); i restanti alla sede di Steinheilgasse 1 (secondo il caso, stampigliano “Phila punkt”, “Sonderpostamt” o “Eurovision 15”). In funzione delle proprie necessità, l’utente può selezionare un valore nominale compreso tra 0,68 e 30,00 euro, con scatti da 5 centesimi.

Nelle etichette, il nome del Paese d’origine è esplicitato; i due esemplari della versione “Phila punkt” (collezione Flavio Rota)
Nelle etichette, il nome del Paese d’origine è esplicitato; i due esemplari della versione “Phila punkt” (collezione Flavio Rota)
La discussa emissione tradizionale austriaca
Il sostegno finlandese al proprio gruppo partecipante
           




Postazone addio
18 Mag 2015 17:06 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’azienda diretta da Francesco Caio ha deciso di accantonare questa modalità di spedizione senza indirizzo. Il 31 dicembre la chiusura definitiva dell’esperienza

Da Poste italiane viene presentata come una mossa per “semplificare l’offerta dei servizi di comunicazione e puntare su prodotti a più alta marginalità”. Resta il fatto che la gamma postazone chiuderà la propria esperienza entro il 31 dicembre. Già dall’1 luglio, però, ne sarà troncata la commercializzazione.

Quando fu introdotta, cinque anni fa, venne presentata come una formula pensata “per le aziende che intendono raggiungere potenziali clienti all’interno di specifiche zone geografiche con messaggi di contenuto commerciale, pubblicitario, promozionale o informativo”. Attraverso di essa, infatti, “è possibile spedire e distribuire invii di posta non indirizzata a tutte le cassette attive all’interno dei cap selezionati o anche di porzioni di cap in tutta Italia e con granularità fino al singolo numero civico con i servizi smart e premium”.

La formula permette spedizioni senza indirizzo
La formula permette spedizioni senza indirizzo
L’avvio, cinque anni fa
           


Venezia, novità per i ricercatori
18 Mag 2015 12:59 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’Archivio di stato cittadino ha riaperto, dopo ventiquattro anni, la sede della Giudecca, quella che contiene anche parecchi faldoni di interesse postale

Venezia: ha riaperto, dopo quasi un quarto di secolo, la sede dell’Archivio di stato alla Giudecca, ora completamente ristrutturata.

Adesso -viene annunciato dagli uffici- si potranno “di nuovo condurre studi sul periodo della Restaurazione e dell’Unità d’Italia, per lunghi anni impossibili, e si apriranno così nuove prospettive di ricerca”. Vi è conservato, infatti, un patrimonio documentario di oltre un centinaio di fondi, risalenti all’Otto ed al Novecento, soprattutto giudiziari, finanziari ed amministrativi, in particolare di epoca austriaca e successivi all’unificazione nazionale.

Fra essi, la documentazione sulle Poste ed i telegrafi, ad esempio le carte della direzione superiore delle Poste di Venezia in età napoleonica, competente sui dipartimenti del Veneto e sui territori fino all’Albania. Si aggiungono quelle della direzione delle Poste lombardo-venete, sezione veneta fino al 1849, e quelle del Veneto e della Lombardia dal 1850, mai trasferite a Milano. Poi i materiali, datati dopo il 1866, riguardanti il Regno d’Italia. Non vanno dimenticati gli atti concernenti i telegrafi Chappe e costieri, sempre di età napoleonica.

Riaperta la sede della Giudecca
Riaperta la sede della Giudecca
Il sito di riferimento ufficiale
Il gruppo di studio dedicato alle Poste lombardo-venete
           




Dietro la Treccani, una… enciclopedia di lettere
18 Mag 2015 09:44 - APPUNTAMENTI
Ultimi giorni per vedere la mostra dedicata all’iniziativa editoriale avviata novant’anni fa. L’emissione del francobollo, però, è prevista per il 31 ottobre
A Roma, fino al 24 maggio
A Roma, fino al 24 maggio

Peccato che la mostra, ospitata a Roma presso il Vittoriano, termini il 24 maggio; programma alla mano, il francobollo da 0,80 euro che promuove la stessa ricorrenza uscirà solo il 31 ottobre, nell’ambito del percorso “Le eccellenze del sapere”.

È l’allestimento “Treccani 1925-2015. La cultura degli italiani”, curato da Alberto Melloni, Marco Pizzo e Loreta Lucchetti. L’Istituto della enciclopedia italiana, sorto nel 1925 per opera di Giovanni Treccani degli Alfieri con il fondamentale contributo di Giovanni Gentile, si proponeva di costruire, tramite la realizzazione dell’enciclopedia, un’opera “in grado di contribuire in modo determinante alla crescita culturale” del Paese, spiegano gli organizzatori. Sono passati novant’anni e la Treccani “ha accompagnato la storia d’Italia seguendone da vicino le vicende e divenendo testimonianza completa della cultura italiana e mondiale, ma anche del sapere contemporaneo, con aggiornamenti che hanno seguìto il passo delle conquiste più recenti in tutti i campi”.

La rassegna inquadra la specifica storia editoriale in quella generale del Paese, utilizzando tutti i volumi finora pubblicati ed associandovi altri oggetti-simbolo, come documenti, fotografie, illustrazioni ed incisioni. Vi sono, ad esempio, tre arredi da ufficio di palazzo Mattei, dove la struttura ha sede, scelti per sottolineare il passare del tempo ed i cambiamenti registrati nel modo di lavorare. Ma, soprattutto, vi sono numerose lettere, tese a dimostrare la volontà di svolgere un lavoro neutrale dal punto di vista politico (d’altro canto, si era nel 1925 e non tutti concordavano su tale approccio) e le varie reazioni che ci furono. Alcuni specialisti accettarono di collaborare (come Orio Vergani, che si occupò della voce “Charlie Chaplin”), altri declinarono (fu il caso di Lionello Venturi, cui venne richiesto di tratteggiare le figure di Arturo Martini ed Amedeo Modigliani). Pure Benedetto Croce respinse l’invito, come invece lo accolse, in un periodo decisamente successivo, Ben Gurion.

Associata all’itinerario vi è un’iniziativa postale: il pubblico può suggerire la nuova parola che verrà inserita a rappresentare il 2015. Basta ritirare la cartolina, compilarla, affrancarla e spedirla. A proposito: l’anno scorso il vocabolo scelto è stato “Tinder”.

Le lettere impiegate per dimostrare il taglio del lavoro editoriale e le trattative per coinvolgere i maggiori esperti del tempo
Le lettere impiegate per dimostrare il taglio del lavoro editoriale e le trattative per coinvolgere i maggiori esperti del tempo
La mostra: i dettagli
L’applicazione “Tinder” spiegata dalla Treccani
           


La Croce rossa in azione
18 Mag 2015 00:21 - DALL'ESTERO
Otto francobolli per altrettanti interventi di emergenza. Così la Francia promuove le attività della struttura e, al tempo stesso, raccoglie soldi per aiutarla

È da oltre cent’anni che la Francia postale, vendendo specifici francobolli, raccoglie soldi per aiutare la Croce rossa. In questo lungo periodo ha proposto nelle cartevalori numerosi soggetti, dai personaggi illustri alle opera d’arte, dai fiori alle simbologie.

Il 15 maggio (la vendita generale è avvenuta il 16) ha toccato un tasto più diretto, cercando di illustrare le attività della struttura, garantite da volontari e dipendenti, durante le emergenze. In otto esemplari autoadesivi per la lettera “verde” contenuta nei venti grammi di peso, ecco rappresentati da Simon Hureau i sostegni per i senza tetto, la nutrizione specializzata in favore dei bambini, le forniture d’acqua, i supporti sanitari, quelli per tsunami e terremoti, la costruzione di campi di accoglienza, il salvataggio durante le inondazioni.

Il carnet, intitolato “La Croce rossa francese in azione”, porta la firma di Corinne Salvi; costa 7,44 euro, 2,00 dei quali utilizzati per sostenere l’intervento benefico. Con 2,00 euro, ad esempio, si possono acquistare due pasti caldi e completi, oppure due kit d’igiene e benessere o sei coperte isotermiche.

L’emissione è giunta nella settimana, in corso tra il 16 ed il 24, in cui la realtà protagonista si autopromuove tra il pubblico.

Gli otto esemplari del libretto illustrano altrettante attività garantite dalla Croce rossa francese
Gli otto esemplari del libretto illustrano altrettante attività garantite dalla Croce rossa francese
Il rapporto di collaborazione con le Poste, avviato nel 1914
           




Sorpresa: gli antichi romani si spostavano e scrivevano
17 Mag 2015 15:02 - APPUNTAMENTI
Alla base c’erano motivi militari, economici, educativi... Motivi che originarono la rete stradale, poi utilizzata dal “cursus publicus”, questo riservato alle esigenze statali. Tuttavia…
A Codogno la mostra resterà aperta nei fine settimana sino al 31 maggio
A Codogno la mostra resterà aperta nei fine settimana sino al 31 maggio

Per ora, e fino al 31 maggio, è raggiungibile a Codogno (Lodi), presso l’ex ospedale Soave, in viale Gandolfi 6, aperta gratuitamente il venerdì (15-19), il sabato e la domenica (10-12 e 15-19). Ma già gli organizzatori, che fanno capo al Circolo filatelico numismatico banino, hanno in mente di riproporla più avanti in altre sedi. È “De itinere epistulæ - La posta nell’Impero romano tra la Postumia e l’Æmilia”.

“Una signora mostra”, l’ha definita ieri il direttore del quotidiano “Il cittadino”, Ferruccio Pallavera, durante la presentazione. “Apre uno spaccato nuovo su un argomento in cui si è sempre brancolato nel buio”.

Introdotta da alcuni reperti archeologici trovati nella zona, da una piccola rassegna di monete e dai libri che affrontano il tema, in una trentina di pannelli (cui si aggiungono i disegni di Guglielmo Calciolari ed i modellini di Giuseppe Inzaghi e Giuseppe Stoppini, che aiutano molto nella comprensione) vengono sintetizzati ottocento anni di storia, visti sotto il profilo delle comunicazioni.

“C’erano -ha spiegato Valeria Menichini- le staffette; il resto della corrispondenza viaggiava insieme alle merci, non attraverso trasporti pubblici, ma statali”. Si chiamavano rispettivamente “cursus publicus” e “cursus clabularis”. Per cui, chi aveva esigenze personali, doveva procedere in autonomia. Anche perché, nonostante quello che si pensa, gli antichi si spostavano molto (ad esempio per questioni militari, sfruttare i terreni affidati o -capitava con i figli delle classi abbienti- andare in Grecia a studiare) e perciò dovevano corrispondere a distanza, con i parenti o per faccende economiche. Due le categorie principali di fattorini, i “cursores” (o “stratores”, rappresentati da schiavi o liberti) ed i “tabellari” (provenienti da compagnie private di messaggeri, in questo caso potevano essere anche uomini liberi).

Dietro, un intreccio di strade principali esteso per ottantamila chilometri, un peso economico enorme da mantenere. Difficile, però valutare quanto una specifica corrispondenza impiegasse per andare da un luogo all’altro, perché dipendeva da vari fattori, come il tipo di terreno; alla fine, gli esperti si sono lasciati andare: via Po, tra Piacenza e Ravenna ci volevano quarantotto ore.

La rete -ha aggiunto Sergio Leali, l’altro protagonista dell’iniziativa e del libro collegato- era scandita ogni dodici-quindici miglia dalle “mutationes”, dove poteva avvenire il solo cambio degli animali. A distanze maggiori, una quarantina di miglia, vi erano invece le “mansiones”, che fungevano anche da alloggio. Spesso, attorno ad esse si sono sviluppate vere e proprie città.

Approfondimenti specifici affrontano, per dire, il supporto su cui si scriveva, come ci si orientava e spostava, in che modo venivano costruite le strade. Insomma, un salto indietro nel tempo, e senza il bisogno di andare in un museo.

Preceduta da alcuni reperti archeologici, monete e libri, il percorso si caratterizza per una trentina di pannelli, corredati da disegni e modellini
Preceduta da alcuni reperti archeologici, monete e libri, il percorso si caratterizza per una trentina di pannelli, corredati da disegni e modellini
L’annuncio dell’iniziativa
Il “tabellarius” Rufus, poi divenuto san Rufo
           


Sulle tracce (anche postali) dei garibaldini
17 Mag 2015 01:14 - LIBRI E CATALOGHI
Rocco Cassandri, Giuseppe Di Bella ed Antonio Ferrario fanno il passo in avanti: inquadrare le corrispondenze nel contesto dell’epoca per considerarle fonte storica primaria e diretta
Tra il 1859 ed il 1860
Tra il 1859 ed il 1860

Un lavoro che dimostra quanto i filatelisti vadano oltre gli anniversari e, anzi, approfittino di questi per ridefinire le proprie conoscenze. Magari -com’è il caso in esame- per metterle insieme e costruire qualcosa di più completo. Quel qualcosa è “1860 Lettere dalla guerra d’Italia - Sulle tracce dei garibaldini”.

In 402 pagine “A4” con immagini anche a colori (50,00 euro), Rocco Cassandri, Giuseppe Di Bella ed Antonio Ferrario tornano alla spedizione dei Mille affrontandola non solo dal punto di vista filatelico. O, meglio, l’approccio collezionistico è integrato dallo studio di ciò che lo specifico documento riesce a narrare (non a caso, in appendice è riprodotta e trascritta una quarantina di reperti, tratti da due archivi). Una potenzialità che gli autori hanno ben presente, nel momento in cui annotano che quanti si occupano del settore postale “sono custodi imparziali del passato, perché analizzano elementi oggettivi della storia, documenti e materiali che non lasciano spazio ad opinioni personali”. Con tale spirito, affrontano il tema delle comunicazioni scambiate tra il Nord Italia ed il Regno delle Due Sicilie in quel biennio, compreso tra il 1859 ed il 1860, che portò all’Unità. La lente si è soffermata soprattutto sulle testimonianze dei volontari che seguirono Giuseppe Garibaldi. Molte delle loro epistole sono conservate presso istituzioni pubbliche, una parte è stata edita, altre attendono di essere “rianimate dallo spirito nazionale” ed altre ancora -quelle impiegate nell’opera- si trovano in mani private.

“Non è un catalogo né un censimento delle corrispondenze dell’epoca”, né contempla indici di rarità, precisa il presidente del Club della filatelia d’oro italiana, Angelo Teruzzi, qui nei panni di editore. I materiali “vengono utilizzati quale fonte storica in senso proprio”. Il libro suggerisce infatti un modo più completo di studiare le missive, leggendole dentro e fuori, “incastonate negli avvenimenti” e perciò “acquisendo la qualità di fonte storica primaria e diretta”.

1860 Lettere dalla guerra d'Italia - Sulle tracce dei garibaldini (acquista)
La scheda
           




“London 2015” - Gli azzurri tornano con quattro ori
16 Mag 2015 12:12 - APPUNTAMENTI
Sono due grandi e due normali; a riceverli per le loro collezioni risultano Francesco Lombardo, Mario Mentaschi, Thomas Mathà e Ferdinando Giudici
Ultimo giorno per la manifestazione
Ultimo giorno per la manifestazione

Su dieci collezioni italiane in mostra, la squadra azzurra ha portato a casa due medaglie d’oro grande e due d’oro, un risultato significativo per una manifestazione, “London 2015”, che si presenta come il maggior appuntamento di settore per l’anno in corso (si chiuderà oggi).

I primi tre piazzamenti tricolori riguardano la storia postale, il quarto l’aerofilatelia. A vedere riconosciuto il proprio impegno sono: Francesco Lombardo (presente con “Sicily 1859-60. Prepaid letter mail from Sicily”, che ha ottenuto 97 punti ed il premio speciale), Mario Mentaschi (“Letter mail from and to the Old Italian States beyond France and Austria, 1850-1870”, 96), Thomas Mathà (“International letter mail crossing the Italian peninsula 1815-1852”, 93) e Ferdinando Giudici (“Souvenir du siège de Paris 1870/1871”, 91 con premio speciale).

Sette, invece, le partecipazioni in letteratura, dove l’azienda Vaccari ha proposto, fra l’altro, l’annata 2013 di “Vaccari magazine” (che ha meritato il vermeil grande con 86 punti) e “Prove, saggi e ristampe della II e III emissione del Regno di Sardegna” (di Paolo Cardillo, vermeil, 83).

A rappresentare il Bel Paese in giuria, Bruno Crevato-Selvaggi.

Due scatti (di Michael Pitt-Payne e Bruno Crevato-Selvaggi): il convegno commerciale e la premiazione di Francesco Lombardo, al centro con i presidenti della giuria, Francis Kiddle, e del comitato organizzatore, Bill Hedley
Due scatti (di Michael Pitt-Payne e Bruno Crevato-Selvaggi): il convegno commerciale e la premiazione di Francesco Lombardo, al centro con i presidenti della giuria, Francis Kiddle, e del comitato organizzatore, Bill Hedley
Dieci giorni fa, alla Royal philatelic society
Aperte nel 2013 le candidature per partecipare
Il sito di riferimento (in varie lingue)
Risultati: il documento completo (file pdf in inglese)
           


Uit/2 Quel francobollo con le glorie nazionali
16 Mag 2015 10:19 - EMISSIONI ITALIA
Venne emesso il 17 maggio 1965, e vi lavorò uno specialista del settore, Luigi Gasbarra. Dell’annunciato concorso pubblico si persero le tracce
Il francobollo normale…
Il francobollo normale…

Se per il secolo e mezzo l’Italia ha ignorato il giro di boa, nel centenario, l’Unione internazionale delle telecomunicazioni venne celebrata da Roma con un francobollo da 70 lire, emesso il 17 maggio 1965. Nel giorno preciso dell’anniversario.

Accantonato il concorso pubblico promosso dal Dopolavoro dei postelegrafonici, la mano passò ad uno specialista del settore, Luigi Gasbarra. L’esito fu particolarmente denso di risultati, specie se paragonato a quanto realizzato nelle stesse settimane da altri Paesi. Accanto al logo dell’agenzia onusiana, compaiono infatti i ritratti di due personaggi nazionali che si distinsero nel settore: Antonio Meucci e Guglielmo Marconi.

Con la scoperta della pila -ricordava Albino Antinori nel numero del maggio 1965 di “Rassegna postelegrafonica” (l’esperto firmò pure il bollettino illustrativo)- si apriva l’era delle comunicazioni elettriche. La telegrafia, prima in ordine di tempo, ebbe grande diffusione, per la semplicità e la sicurezza del sistema Morse. Poi arrivarono gli altri strumenti e l’Uit si è costantemente adeguata -pure nei suoi organi- al rapido e grandioso progresso scientifico, tecnico ed organizzativo che ha caratterizzato il settore, passando dalle prime comunicazioni su fili aerei agli attuali cavi coassiali terrestri e sottomarini, senza dimenticare i ponti radio a microonde. “Mezzi tutti che permettono di superare con grandi fasci di circuiti le maggiori distanze, ai soli ponti radio a microonde essendo riservato, per ora con l’aiuto di satelliti artificiali, di far superare gli oceani anche alle immagini televisive” (i cinque decenni successivi avrebbero stravolto ancora il comparto ed il modo stesso di vivere, ndr!).

L’emissione -concludeva la nota- “è quindi un doveroso riconoscimento del contributo fornito dalla più antica organizzazione internazionale, durante tutto il secolo, per la diffusione ed il buon funzionamento delle telecomunicazioni e, con ciò, anche per la comprensione tra i popoli”.

Il dentello conta su una varietà particolare: la stampa del rosso molto spostata, tanto da finire sotto l’immagine. Per gli specialisti, una vera chicca…

…e quello con la scritta finita in basso (collezione “Berta”)
…e quello con la scritta finita in basso (collezione “Berta”)
La storia dell’Uit raccontata mezzo secolo fa (news precedente)
L’ipotesi del concorso per il bozzetto
           




Uit/1 Così mezzo secolo fa
16 Mag 2015 00:44 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
I primi cento anni dell’Unione internazionale delle telecomunicazioni sintetizzati, nel 1965, da “Rassegna postelegrafonica”
Da un secolo e mezzo
Da un secolo e mezzo

“I servizi di comunicazione in generale tendono ad estendersi nello spazio e, superando le barriere rappresentate dai confini politici dei singoli Paesi, tendono a congiungersi ai servizi di altri Paesi allacciandoli con la loro benefica attività”.

Un concetto che oggi appare scontato, ma probabilmente non lo era mezzo secolo fa, tanto da fargli aprire l’articolo con cui “Rassegna postelegrafonica”, nel numero dell’ottobre 1965, ricordò il centenario dell’Unione internazionale delle telecomunicazioni.

L’avvio di tale sviluppo si registra già con il telegrafo, “il primo mezzo di comunicazione a distanza perfezionatosi col progresso scientifico”. Occorrono, però, degli accordi. Accordi che all’inizio risultano bilaterali, poi multilaterali, quindi condivisi dalla comunità nel suo complesso.

Già nel 1849 -prosegue la ricostruzione- viene stipulata un’intesa tra Austria e Prussia, che ha come obiettivo lo scambio di comunicazioni telegrafiche statali; un anno dopo evolve in una Unione telegrafica vera e propria, cui aderiscono i restanti Stati tedeschi, ma non solo. Nel 1853 si registra la convenzione tra Francia, Sardegna e Svizzera ed altre seguono. Nel frattempo, emerge la necessità di trovare una formula unica, condivisa da tutti: se ne parla a Parigi l’1 marzo 1865; il pezzo di carta formale arriva il 17 maggio successivo (domani scoccheranno i centocinquanta anni). Viene sottoscritto da venti interlocutori, Italia compresa, e costituisce la data di nascita dell’Unione telegrafica internazionale.

Accanto all’ampliamento territoriale con l’adesione di nuovi partner, ecco la crescita della struttura interna e, soprattutto, l’estensione delle competenze, prendendo dal 1885 sotto la propria ala il telefono. Per la radio, invece, la strada è più complessa: nel 1906 nasce l’Unione radiotelegrafica internazionale che nel 1932, insieme all’Unione telegrafica internazionale, dà vita all’Uit. Un ulteriore riconoscimento è l’ingresso nel “pianeta” onusiano, divenendo con il 1947 agenzia specializzata.

I delegati nel 1865 (foto: Uit)
I delegati nel 1865 (foto: Uit)
Le celebrazioni postali attuali, tra scelte autonome (come la Croazia)…
…e limitate al solo emblema (Russia e Monaco)
Il sito del giro di boa (in varie lingue)
           


A Cornello laboratorio di mail-art
15 Mag 2015 19:17 - APPUNTAMENTI
Rivolto ai bambini tra i sei ed i dodici anni, si svolgerà il 30 maggio e verrà dedicato ai centosettantacinque anni del “Penny black”. Obbligatoria la prenotazione
Appuntamento al 30 maggio
Appuntamento al 30 maggio

“Mail art: trasformiamo la posta in arte”. Si chiama così il nuovo laboratorio proposto dal Museo dei Tasso e della storia postale presso la sala Mercatorum a Cornello, antico borgo di Camerata Cornello (Bergamo).

È stato fissato per sabato 30 maggio alle 16. Attraverso carta, forbici, colori e tanta fantasia, i partecipanti potranno far divenire il corriere un’opera espressiva. Il filo conduttore sarà rappresentato dai centosettantacinque anni del primo francobollo emesso al mondo, il “Penny black”, senza dimenticare la contemporanea busta di William Mulready, caratterizzata da particolari e indimenticabili rappresentazioni simboliche. L’obiettivo è permettere la scoperta dei carteggi come strumento d’arte e di comunicazione e poi imbucare quanto realizzato.

Dalla durata di due ore, l’incontro è rivolto ai piccoli tra i sei ed e i dodici anni ed ai loro familiari (costo: 3,00 euro a partecipante). È obbligatorio prenotare ed è possibile farlo sino all’esaurimento dei posti disponibili, inviando una mail a info@museodeitasso.com oppure telefonando al numero 0345.43.479 da mercoledì a domenica nelle fasce orarie 10-12 e 14-18.

I bambini coinvolti nel primo laboratorio, svoltosi il 7 dicembre
I bambini coinvolti nel primo laboratorio, svoltosi il 7 dicembre
La precedente esperienza
Mail art e piccoli: fino al giorno 24 la mostra a Padova
“Penny black”, il compleanno
           


Il passato ed il presente
15 Mag 2015 15:49 - DALL'ESTERO
L’antico telefono ed il pianeta digitalizzato. Così la Croazia ha voluto celebrare il secolo e mezzo compiuto dall’Unione internazionale delle telecomunicazioni

Come il Vaticano, anche la Croazia, per celebrare il secolo e mezzo dell’Unione internazionale delle telecomunicazioni (ne è membro a pieno titolo dal 1992), ha adottato un bozzetto specifico: in questo caso, il semplice logo dell’anniversario è associato ad altri elementi.

Nel francobollo, emesso oggi, Dubravka Zglavnik-Horvat ha rappresentato un telefono d’antan. Aggiungendovi, visibile sullo sfondo, la rappresentazione digitalizzata del pianeta. Insomma, il passato ed il presente.

Il valore nominale è pari a 10,00 kune.

Nel francobollo, spiccano il telefono ed il pianeta digitalizzato (l’immagine propone parte del minifoglio da dieci pezzi)
Nel francobollo, spiccano il telefono ed il pianeta digitalizzato (l’immagine propone parte del minifoglio da dieci pezzi)
La scelta del Vaticano per un soggetto proprio
Da Russia e Monaco il semplice logo dell’anniversario
           


Vasto e Bergamo: il tempo delle candidature
15 Mag 2015 11:50 - APPUNTAMENTI
Per la prima manifestazione, dedicata alle classi aperta, interofila e tematica, ci si potrà proporre entro il 30 giugno; con la seconda, riguardante astrofilatelia, storia postale e tradizionale, il termine scadrà il 13 luglio
Ci si prepara alle nuove gare
Ci si prepara alle nuove gare

La macchina organizzativa della Federazione fra le società filateliche italiane si è rimessa in moto, proponendo due appuntamenti competitivi fissati per dopo le vacanze. Si svolgeranno dall’11 al 13 settembre a Vasto (Chieti) e dal 9 all’11 ottobre a Bergamo.

In entrambi i frangenti si tratterà di esposizioni nazionali e di qualificazione. Partecipare costerà 8,00 euro a pannello (10,00 per la un quadro). Il riferimento è il delegato a manifestazioni e giurie Paolo Guglielminetti, casella postale 5.104, 00153 Roma Ostiense RM (e-mail: pgugli@yahoo.com).

Nel primo caso, insieme al Circolo filatelico “Vastophil”, la Fsfi dedicherà l’allestimento a tre classi: aperta, interofila e tematica. Le domande dovranno essere spedite entro il 30 giugno; i candidati riceveranno una risposta per il 10 luglio.

Il secondo percorso verrà gestito con il supporto del Circolo filatelico bergamasco e riguarderà astrofilatelia, storia postale (classica e diacronica), tradizionale (idem). Il tempo utile per proporsi scadrà il 13 luglio, ed il 20 si otterrà l’eventuale conferma.

Aggiornamento del 7 giugno 2015: la mostra di Bergamo è stata spostata a Martinengo (Bergamo) e si svolgerà dal 25 al 27 settembre. Resta invariata la data limite per la presentazione delle domande.

I dettagli (ed i moduli con cui iscriversi) per Vasto…
…e per Bergamo
           


Letale fu Pavia, ma un quarto d’ora prima di morire…
15 Mag 2015 09:39 - DALL'ESTERO
Dalla Francia omaggio a Jacques II de Chabannes de La Palice: fu un ufficiale che servì tre re, impegnandosi nelle guerre d’Italia
Tributo all’ufficiale
Tributo all’ufficiale

Una figura sfortunata quella di Jacques II de Chabannes de La Palice, ricordata non tanto per le gesta compiute ma per una frase scontata. Una strofa intonata dai suoi soldati che, nella versione tramandata nei secoli, recita: “un quarto d’ora prima di morire era ancora in vita”. Da lui, infatti, proviene l’aggettivo “lapalissiano”, che la Treccani definisce come “ovvio, evidente, detto di una verità o di un fatto talmente manifesti e naturali che sarebbe ridicolo enunciarli”.

Il personaggio, campato tra il 1470 ed il 1525, fu un valente ufficiale, servì tre re di Francia e partecipò alle guerre d’Italia, combattendo anche alle battaglie di Marignano e di Pavia, dove perse la vita.

Oggi (il 18 maggio la distribuzione generale) Parigi l’ha ricordato con un francobollo da 76 centesimi, su cui sono intervenuti Sophie (per il disegno) ed Yves Beaujard (incisione). Propone il ritratto del personaggio, il castello di famiglia ed una scena riguardante proprio lo scontro di Marignano, tratta dalla pietra tombale di Francesco I.

Gli omaggi alla battaglia di Marignano: l’annullo italiano…
…ed i francobolli di Svizzera e Francia
           



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