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quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
  • i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
Buona lettura
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Ora le vacanze, e presto l’asta
24 Lug 2015 00:35 - NOTIZIE DA VACCARI
Al lavoro per una nuova promozione. Intanto, l’azienda chiuderà per l’intero mese di agosto. Un primo sguardo sulla prossima vendita pubblica, prevista per il 14 novembre
Buone vacanze!
Buone vacanze!

Accantonata definitivamente, due giorni fa, la promozione “Via ai saldi”. “Alcuni volumi -spiega la responsabile commerciale, Silvia Vaccari- comunque rimangono scontati: si tratta dei titoli che usciranno dal catalogo generale, quelli presenti nella «Libreria storica» che verrà chiusa a fine settembre, i mercuriali che avranno le nuove edizioni nei prossimi mesi. Sul nostro sito ci saranno aggiornamenti costanti ed un’ulteriore promozione dall’inizio di agosto! Chi ha l’abitudine di visitarlo regolarmente o si è iscritto alla mailing list per ricevere le informazioni tempestivamente via e-mail è avvantaggiato, perché potrà usufruire delle offerte prima degli altri. Utile soprattutto quando si tratta di oggetti unici, sia in editoria, sia in filatelia”.

In questi giorni, l’azienda Vaccari si prepara alle ferie estive; la sede resterà chiusa dalle ore 13 di venerdì 31 luglio e sino a lunedì 31 agosto compreso. Confermata la regola abituale: tutti gli ordini che giungeranno in quelle settimane per lettera, fax o supporti informatici verranno lavorati a settembre, tenendo conto dell’ordine di arrivo in modo da dare la precedenza a chi si è mosso prima.

Intanto, l’attenzione si concentra sulla prossima asta pubblica. “Si svolgerà il 14 novembre e riguarderà i nostri settori più tradizionali”, continua Silvia Vaccari. “Ossia, filatelia e storia postale, cui si affiancherà una sezione dedicata alle cartoline con una bellissima panoramica di aviazione e di regionalismo”.

I materiali in vendita: filatelia…
…e editoria
I libri in sconto
           


Vasto e Martinengo: ecco partecipanti e titoli
23 Lug 2015 17:43 - APPUNTAMENTI
Cominciano a prendere forma le prime due manifestazioni federali in calendario dopo la sosta vacanziera. Come nel 2014, previsto anche l’allestimento on-line delle collezioni

La fase delle candidature e delle scelte è stata superata ed ora ecco i dati, ossia nomi dei collezionisti, titoli dei lavori in lizza, numero dei fogli accettati. Riguardano le prime due esposizioni nazionali e di qualificazione che saranno concretizzate dopo le vacanze sotto l’egida della Federazione fra le società filateliche italiane. Una si terrà a Vasto (Chieti) tra l’11 ed il 13 settembre, l’altra a Martinengo (Bergamo) dal 25 al 27 dello stesso mese.

La cittadina abruzzese, grazie al Circolo filatelico “Vastophil”, nel contesto del salone omonimo accoglierà ventinove elaborati di classe aperta, interofilia e tematica. La giuria sarà presieduta da Franco Giannini e comprenderà Luciano Calenda e Claudio Magro. Quale commissario federale interverrà Alviero Batistini.

Dietro all’appuntamento lombardo, invece, c’è il Circolo filatelico bergamasco. Prenderà in carico trentasei studi di astrofilatelia, filatelia tradizionale e storia postale (negli ultimi due frangenti, sia classica che diacronica). La commissione giudicante coinvolgerà Mario Mentaschi (presidente), Lorenzo Carra, Umberto Cavallaro, Giorgio Khouzam e Angelo Teruzzi, mentre Annibale Rega interverrà come aspirante. A rappresentare la Fsfi, Marco Panza.

Come sperimentato nel 2014 e previo consenso dei proprietari -annuncia il delegato a manifestazioni e giurie, Paolo Guglielminetti- è previsto l’allestimento on-line, grazie a Marco Occhipinti, ai commissari ed agli organizzatori. La formula “consente nel contempo una più ampia fruizione da parte degli appassionati ed un giudizio più meditato e condiviso da parte della giuria”.

Appuntamenti di settembre
Appuntamenti di settembre
I primi dettagli su “Vastophil 2015”…
…e su “Martinengo 2015”
L’elenco (pdf) completo
           


Per il Trento Centro decisa la variante di Prg
23 Lug 2015 14:22 - NOTIZIE DALL'ITALIA
In questo modo, lo storico immobile potrà ospitare anche altre attività e soprattutto essere riqualificato. Accordo a tre fra Provincia, Comune ed Egi

Trovata, forse, la soluzione per il Trento Centro, la sede monumentale di piazza Vittoria 20 oramai troppo grande per le esigenze di Poste italiane e necessitante di impegnativi interventi di riqualificazione. Secondo gli ultimi documenti, è stato confermato il futuro impiego con funzioni miste, anche commerciali, prevalentemente aperte al pubblico.

Lo ribadisce -dopo una lunga fase di sostanziale stasi- la decisione adottata questa settimana dalla Provincia coinvolgendo Comune ed Europa gestioni immobiliari (ossia la società specializzata del gruppo guidato da Francesco Caio).

L’edificio -definito “di grande pregio architettonico”- sarà ripensato, prevedendo funzioni non contemplate dall’attuale destinazione di zona del Piano regolatore generale. Da qui l’esigenza di una variante allo strumento urbanistico, che la Giunta provinciale, su richiesta del Comune, ha autorizzato, approvando uno schema di accordo a tre. Quest’ultimo “è necessario per procedere alla successiva predisposizione degli atti di variante”, che poi saranno approvati dal Consiglio comunale. Gli accordi fra soggetti pubblici e privati sono sottoscritti per recepire nel Prg proposte ed iniziative di rilevante interesse pubblico. In questo caso, l’interesse pubblico si riscontra in primo luogo nel recupero del complesso edilizio, progettato dall’architetto Angiolo Mazzoni, potendo cosi anche contribuire a migliorare una parte del centro storico urbano, attualmente marginalizzato rispetto ai normali flussi di fruizione.

L’immobile si trova nel pieno centro cittadino
L’immobile si trova nel pieno centro cittadino
La situazione due anni fa
Il libro dedicato alla sede
           


Alfabetizzazione digitale, anche Poste ci prova
23 Lug 2015 10:17 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’operatore firma “Nonni su internet”, corsi da quindici lezioni gratuite rivolte agli ultrasessantenni. Ora -come ad Asti- alcune esperienze, ma il grosso si svolgerà da settembre

Un progetto pilota, sbocciato all’interno di Poste italiane, che sta coinvolgendo vari luoghi dello Stivale. Si chiama “Nonni su internet” ed il nome chiarisce immediatamente l’obiettivo: promuovere la cultura elettronica tra coloro che hanno oltre sessant’anni.

È il programma di alfabetizzazione digitale riservato alla terza età, volto a rendere anche le persone più anziane pratiche nell’uso del web e delle moderne tecnologie di comunicazione, annotano da Asti, la cui sede di corso Dante 55 già sta vivendo l’esperienza.

Dopo la pausa estiva, il programma sarà esteso a tutto il territorio nazionale: negli uffici postali si troveranno dei punti di riferimento con le informazioni sui corsi e sulle iscrizioni.

L’iniziativa conferma l’attenzione dell’operatore ai progetti di responsabilità sociale ed ai temi delle pari opportunità di accesso alle prestazioni più avanzate; l’intervento ha il duplice effetto di favorire la vita attiva ed agevolare la transizione dall’economia tradizionale a quella informatica.

“La fiducia che i cittadini ci riconoscono -ha detto l’amministratore delegato della società, Francesco Caio- ci aiuta a estendere a tutti coloro che lo vorranno le conoscenze, i servizi e le opportunità digitali che sono ancora riservati a pochi. La nostra azienda vuol essere il motore che fa ripartire il Paese, uno strumento a disposizione dei cittadini per vivere una vita migliore e più semplice”.

I corsi -gratuiti- si basano sul modello di apprendimento intergenerazionale e si svolgono in aule attrezzate. Sono previste quindici lezioni, tenute da un docente affiancato da uno studente per ciascun allievo. Trattano gli aspetti base: introduzione all’uso del personal computer, conoscenza dei programmi, opportunità offerte da internet con particolare attenzione a supporti quali informazione, salute, e-government, commercio e pagamenti elettronici. Pronti kit didattici redatti insieme al dipartimento di Linguistica dell’Università La sapienza di Roma. Vi collabora la Fondazione mondo digitale.

Foto di gruppo ad Asti, dove l’esperienza è stata avviata in questi giorni
Foto di gruppo ad Asti, dove l’esperienza è stata avviata in questi giorni
La Fondazione mondo digitale
           


Nuova gestione per l’ufficio più antico
23 Lug 2015 00:27 - DALL'ESTERO
La sede postale di Sanquhar, in Scozia, opera ininterrottamente dal 1712. Ora dietro al tavolo vi è un nuovo postmaster, che è pure appassionato di filatelia e storia postale

Si è aperto un nuovo capitolo per l’ufficio postale di Sanquhar, Scozia, considerato il più antico al mondo, nel senso che il servizio, avviato nel 1712, non si è mai interrotto. Come conferma, fra l'altro, l’Unione postale universale.

L’anno scorso la precedente responsabile aveva deciso di dare una svolta alla propria vita ed era stata avviata la procedura prevista nel Regno Unito per individuare un interlocutore. Interlocutore trovato qualche mese fa; settimana scorsa il negozio è stato riaperto con la nuova gestione.

Il neo postmaster, secondo i conti di Post office limited è solo il sedicesimo, si chiama Manzoor Alam, colleziona francobolli e s’interessa di storia postale.

Il passaggio delle consegne ha costituito l’occasione per rinnovare l’offerta di servizi e prodotti; ora, inoltre, è aperto sei giorni a settimana (quindi anche al sabato) dalle 9 alle 17.30. Ribaditi i progetti individuati dall’attuale gestore: promuovere il ricco passato realizzando un museo postale (sarebbe l’unico in tutta la regione) e combinarlo con prestazioni moderne. Senza trascurare l’idea di fondare un circolo filatelico locale.

L’attuale postmaster, Manzoor Alam, alla cassa
L’attuale postmaster, Manzoor Alam, alla cassa
La decisione della precedente responsabile
L’arrivo del nuovo interlocutore
           




Alla Spezia per il Palio del golfo
22 Lug 2015 17:49 - EMISSIONI ITALIA
Immagine e dati del francobollo da 95 centesimi pronto ad uscire l’1 agosto; il giorno seguente si svolgerà la manifestazione
È giunta alla novantesima edizione
È giunta alla novantesima edizione

Il francobollo, da 95 centesimi, verrà emesso l’1 agosto ed il giorno seguente sarà avviata la manifestazione, giunta alla sua novantesima replica. Riguarda il Palio del golfo della Spezia.

Si svolge -confermano gli organizzatori- ogni anno la prima domenica d’agosto nelle acque antistanti la passeggiata a mare della città; è, principalmente, una gara remiera tra tredici imbarcazioni tipo palio, scafi simili al gozzo nazionale ma realizzate a mano da artigiani locali con caratteristiche uniche che le rendono più agili e veloci. Nasce probabilmente da estemporanee sfide tra equipaggi, sfide importanti in quanto allora la vittoria non aveva un significato sportivo, ma permetteva la priorità di scarico in banchina del pescato o del prodotto trasportato. Ancora oggi, tuttavia, è vissuta con passione.

La carta valore, inserita nel percorso “Le ricorrenze”, è su carta patinata gommata, tirata in ottocentomila esemplari ed organizzata in fogli da cinquanta. La vignetta, portante il nome di Maria Carmela Perrini, raffigura un momento del confronto; in alto a destra è rappresentato lo stendardo che la borgata vincitrice ha il diritto di conservare fino alla competizione successiva.

Per il bollettino illustrativo sono stati coinvolti il sindaco, Massimo Federici, ed il presidente del Comitato delle borgate del palio del golfo della Spezia, Massimo Gianello. L’annullo figurato per obliterare le buste del primo giorno sarà disponibile presso il La Spezia Centro.

Il sito dedicato
           


“Scrivere è un vero problema e una fonte di seccature”
22 Lug 2015 14:38 - LIBRI E CATALOGHI
Lo annotava Gustav Klimt in una sua corrispondenza, denunciando la morbosa curiosità dei vicini di casa. È uno dei documenti epistolari raccolti in “Lettere e testimonianze”
Gustav Klimt, mittente
Gustav Klimt, mittente

“Qui scrivere è un vero problema e una fonte di seccature. Tutti sanno a chi scrivi e chi ti scrive: è una cosa stupida e insopportabile. Il postino, quando arriva, suona una trombetta, tutti gli inquilini della casa accorrono, prendono e consegnano le lettere, così sanno da dove arriva una lettera e dove va”.

A tratteggiare la gustosa scena è un pittore dei più noti fra quelli vissuti a cavallo del XIX e del XX secolo, Gustav Klimt. Si trova in una corrispondenza che spedì probabilmente nell’agosto del 1900 da Attersee alla sua donna del momento, Marie Zimmermann. Regolarmente le mandava qualche soldo, 20 gulden, in un plico ordinario. “Non si può inviare denaro per raccomandata” le ricorda da Vienna nel medesimo anno, “è ancora più rischioso che con una lettera normale, che si infila tranquillamente in una cassetta della posta... Più di venti non oso rischiare, perché la busta diventa troppo gonfia, ecco perché scrivo più spesso”.

Queste ed altre missive sono raccolte in “Lettere e testimonianze”, edito da Abscondita (12,50 euro). In 112 pagine con immagini in bianco e nero, ecco le sue corrispondenze “più significative”, dice la curatrice, Elena Pontiggia. Delineano “un suggestivo ritratto psicologico” dell’uomo. Si aggiungono alcuni interventi di amici, familiari, artisti ed un ampio saggio della stessa Pontiggia.

Tra gli omaggi postali all’artista, quelli di Austria…
…e San Marino
           




Integrare il digitale nel settore postale
22 Lug 2015 10:12 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Lo sostiene Nexive, che ha varato una piattaforma rivolta alle Pmi per fornire, secondo necessità, supporti come pec e fatturazione elettronica
Il direttore a marketing ed innovazione, Benedetto Mangiante
Il direttore a marketing ed innovazione, Benedetto Mangiante

Mentre Poste italiane ha deciso di cancellare la rete autonoma Posteimpresa, la principale concorrente, Nexive, lancia “Multi formula self”, rivolta alle piccole e medie aziende.

Integra -è la nota- servizi fisici e digitali per rispondere alle esigenze delle ditte in linea con gli attuali vincoli normativi, dalla posta elettronica certificata alla fatturazione elettronica. Stimando un incremento di quasi il 50% dei servizi di recapito digitale da qui al 2019.

Si tratta di una piattaforma su domanda, senza bisogno di licenze software e di dedicare risorse alla gestione di servizi e fornitori diversi. Accedendo ad un unico punto di contatto, è possibile caricare i propri file, elaborarli e recapitarli secondo le modalità più adatte, che si tratti di stampa e consegna fisica, di e-mail o pec, di fatturazione elettronica o di archiviazione digitale e conservazione sostitutiva.

“Rappresenta -ha detto il direttore a marketing ed innovazione, Benedetto Mangiante- un ulteriore passo avanti nella nostra strategia a supporto delle aziende italiane per rispondere in modo sempre più mirato alle esigenze di qualsiasi settore e dimensione. In uno scenario in costante evoluzione, i servizi postali tradizionali devono necessariamente associarsi a formule digitali in una logica di multicanalità. L’integrazione del digitale nel settore postale rappresenta una grande opportunità per il sistema Paese”.

Nexive ha lanciato “Multi formula self”
Nexive ha lanciato “Multi formula self”
La decisione di Poste italiane
           


I cultori dei particolari ritornano insieme
22 Lug 2015 00:07 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Associazione filatelia italiana specializzata ed Associazione italiana filatelia specializzata riunite dopo la rottura di cinque anni fa. I programmi dei prossimi mesi

Ci sono voluti cinque anni, ma la frattura emersa nel 2010 è stata ricomposta. Così, il 12 luglio (ma la notizia è stata data solo ora) Associazione filatelia italiana specializzata ed Associazione italiana filatelia specializzata (quest’ultima nata per scissione il 13 luglio 2010) si sono ricostituite nella prima, ossia nella realtà più antica.

All’incontro risolutivo hanno partecipato i consiglieri dei due sodalizi: Cesare Ferruccio Alberti, Luca Baratta, Giorgio Brusa (presidente Afis), Gianni Carraro, Dino Cassanelli, Tiziano Durgante, Carlo Giovanardi, Massimo Giuliani, Marcello Manelli (presidente Aifs). Unificato pure il periodico: nel titolo riprende entrambe le precedenti testate, “L’odontometro - La ruota alata”, e la numerazione sarà doppia, così da dare continuità ad entrambe le esperienze.

Una novità anche statutaria: è stata introdotta la figura del socio accademico, colui che, per comprovata competenza, “può esprimere opinioni filateliche non sindacabili e partecipa attivamente anche con articoli e studi”.

In attesa delle elezioni, al vertice c’è Marcello Manelli, coadiuvato da Tiziano Durgante (segretario), Danilo Vignati (tesoriere), Luca Baratta, Giorgio Brusa, Massimo Giuliani, Michele Iuliano (consiglieri). Quanto alla commissione accademici, per ora coinvolge Giacomo Bracciotti (presidente), Cesare Ferruccio Alberti, Paolo Bianco, Gianni Carraro e Dino Cassanelli.

La quota annua ordinaria è pari a 35,00 euro se si vuole la pubblicazione cartacea, 25,00 se digitale. Il nuovo indirizzo e-mail è: afis1993@virgilio.it.

“La filatelia specializzata è la Filatelia con la «F» maiuscola”, commenta con “Vaccari news” lo stesso Manelli. “La fusione delle due uniche associazioni che trattavano in modo approfondito argomenti di varietà e specializzazioni in tutti i campi della filatelia nazionale è un momento molto importante per un settore che non ha mai sentito la crisi”. I maggiori esperti “si trovano di nuovo riuniti in una unica compagine con programmi ambiziosi che andremo a sviluppare e concretizzare nei prossimi mesi”. Quali saranno? Eccone alcuni snocciolati: una tavola rotonda prevista nella terza settimana di ottobre sulle valutazioni nei cataloghi, un primo incontro fra i soci a novembre, corsi di filatelia specializzata.

Ritrovata l’unità
Ritrovata l’unità
La rottura nel 2010
           




Rinnovata anche la parte dedicata alla filatelia
21 Lug 2015 17:48 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Prosegue l’aggiornamento al sito di Poste italiane. Oggi è stata cambiata la sezione inerente le cartevalori. Le modifiche necessarie, però, sarebbero altre…

Pagina dopo pagina, l’enorme ed articolato sito di Poste italiane sta cambiando, secondo i criteri rivelati all’inizio di questo mese dall’azienda. Oggi è toccato al settore dedicato alla filatelia. Come il resto, perde un po’ nelle immagini, ma l’obiettivo è rendere più agevole la navigazione con smartphone e tablet, dove cioè lo schermo è decisamente ridotto rispetto a quello tradizionale di un pc.

Purtroppo, l’aggiornamento è solo grafico, almeno per ora. Ciò che la sezione abbisognerebbe è una revisione dei termini impiegati, soprattutto dell’aggettivo “filatelico”. I francobolli (e gli annulli) non sono “filatelici” o -come si legge in un’altra scheda- “da collezione”. Come il programma non è “filatelico” ma al limite “delle emissioni”. Lo sono, invece, i prodotti rivolti agli appassionati, fra cui i folder e le tessere.

Non si tratta di inutili pedanterie, ma di uno sforzo per far capire, anche con l’impiego appropriato dei termini, che le cartevalori postali nascono per un servizio, ossia pagare il trasporto ad esempio di una lettera, e non per finire automaticamente all’interno di un classificatore. Certo, c’è anche questo aspetto: è fondamentale, ma non prioritario. Se così fosse, non ci sarebbero molte differenze tra un filatelista ed un collezionista di figurine. Con tutto il rispetto, anche per questi ultimi.

La stessa pagina, prima e dopo il rinnovamento
La stessa pagina, prima e dopo il rinnovamento
Tre settimane fa l’avvio dell’operazione
           


Armeni a Berceto
21 Lug 2015 15:03 - APPUNTAMENTI
La località dell’Appennino sta ospitando una mostra sul genocidio patito da questo popolo cento anni fa; non manca la sezione postale
Fino al 2 agosto
Fino al 2 agosto

A Berceto (Parma) per conoscere meglio la tragedia che gli armeni patirono cento anni fa e che, ancora oggi, la Turchia si ostina a non riconoscere nelle sue drammatiche dimensioni. È la mostra “Il grande male - Metz yeghern - Il genocidio armeno, 100 anni di silenzio”, che il Museo Pier Maria Rossi proporrà fino al 2 agosto (si trova in strada Romea 5 e resta aperto gratuitamente il venerdì, il sabato e la domenica nelle fasce orarie 10-12.30 e 16-20).

Lungo il percorso, i visitatori trovano anche una vetrinetta con riproduzioni di significativi quanto rari documenti postali, selezionati dal collezionista specializzato Fabio Vaccarezza. Fra cui, questo in originale, un francobollo dell’emissione provvisoria di Kilis. Risale al 18 marzo 1921 (perlomeno, è la data più antica nota) e venne approntato -in attesa che arrivassero le forniture di cartevalori normali- forse con un timbro in legno impresso su carta da sigaretta molto sottile dell’epoca. Nella vignetta non figura il valore nominale, ma il testo “Francobollo di Kilis”; esiste sia dentellato che non.

Kilis si trova quasi al confine con l’attuale Siria, nell’antica provincia della Cilicia, ed all’epoca divenne un punto di raccolta per i sopravvissuti. In seguito, la tiratura venne falsificata ed oggi i maggiori cataloghi la classificano in modo differente. Ancora adesso, tuttavia, permangono dubbi sul preciso contesto in cui fu autorizzata; la cittadina emiliana offre l’occasione per approfondirlo.

Il francobollo provvisorio di Kilis (collezione Fabio Vaccarezza)
Il francobollo provvisorio di Kilis (collezione Fabio Vaccarezza)
La mostra presentata dagli organizzatori
Nella stessa sede: l’iniziativa del 2014
Tra i francobolli armeni del centenario
           




Agcom/2 Qualità e tariffe
21 Lug 2015 10:34 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Dopo l’anticipazione di tre settimane fa, la delibera che spiega nel dettaglio cosa prevede in materia il Garante. Sessanta giorni di tempo per ricorrere al Tar del Lazio

Dopo il recapito (news precedente), ecco i dati riguardanti la seconda delibera, la 396. Anch’essa datata 25 giugno e pubblicata dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ieri pomeriggio. S’intitola “Nuovi obiettivi statistici di qualità e nuove tariffe degli invii postali universali”, richiamando poi l’articolo 1, comma 280, della legge 190 del 23 dicembre 2014, ossia la legge di stabilità. Quella che ha permesso di introdurre i cambiamenti in modo da tagliare i costi.

Per ciò che riguarda la tempistica, la posta ordinaria (ma anche massiva, raccomandata ed assicurata) dovrà raggiungere il destinatario in quattro giorni lavorativi successivi a quello d’inoltro (tecnicamente, è il “J+4”) nel 90% dei casi; in sei nel 98%. Per il pacco ordinario vale il “J+4” nel 90%.

Per la prioritaria, invece, sarà un giorno lavorativo seguente per almeno l’80% degli invii provenienti e destinati a comuni serviti cinque giorni a settimana. Diventano due per l’80% delle spedizioni provenienti o destinate a centri serviti a giorni alterni, tre se provenienti e destinati a centri serviti a giorni alterni. Ad ogni modo, dovrà valere il “J+4” per almeno il 98% dei frangenti, indipendentemente dagli altri parametri. È contemplata la rendicontazione degli esiti di consegna, “prestazione che consente di conoscere l’esito delle spedizioni nazionali”.

L’Agcom “si riserva d’intervenire con prescrizioni puntuali ove gli obiettivi non siano rispettati”, anche imponendo all’operatore di praticare prezzi differenti per diversi livelli di qualità e di prevedere sistemi di indennizzo automatico.

Le modifiche tariffarie saranno introdotte con l’1 ottobre 2015. Da tale giorno, Poste italiane potrà prevedere per il servizio ordinario “un prezzo che non sia superiore a 0,95 euro/invio”. La cifra si riferisce al primo porto, quindi nei venti grammi di peso; per tutte le altre fasce ed i formati non standard, nonché per gli invii all’estero, gli avvisi di ricevimento e l’ordinaria on-line, i costi dovranno risultare “accessibili all’insieme dell’utenza e nel rispetto dei principi di equità, ragionevolezza e non discriminazione”.

Un concetto simile viene ribadito per il supporto prioritario: “prezzi accessibili, nel rispetto dell’equità e della ragionevolezza”.

Definito il passaggio seguente: dall’1 gennaio 2017, l’azienda avrà la facoltà di variare il limite tariffario massimo “in misura inversamente proporzionale all’andamento dei volumi di traffico”, sapendo che il periodo di vigenza del disposto è quello previsto dal contratto di programma 2015-2019 ed ogni eventuale incremento degli oneri avrà efficacia almeno annuale.

Ora la “palla” potrebbe passare ai cittadini, in quanto hanno la facoltà di impugnare l’atto davanti al Tribunale amministrativo regionale del Lazio entro sessanta giorni dalla notifica.

Così titolava il “Corriere della sera” il 18 maggio 2006. Ora, la retromarcia
Così titolava il “Corriere della sera” il 18 maggio 2006. Ora, la retromarcia
Come verrà trasformato il recapito (news precedente)
Manovra tariffaria, i primi dati diffusi
Quando tutta la corrispondenza divenne… prioritaria
La conclusione del documento (file pdf)
           


Agcom/1 Le nuove norme
21 Lug 2015 01:11 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il Garante ha pubblicato le due delibere che cambieranno il servizio postale. A cominciare dal recapito (e dalla vuotatura delle cassette) di un territorio che, a regime, coinvolgerà il 25% della popolazione
Portalettere sempre meno presenti sul territorio
Portalettere sempre meno presenti sul territorio

Eccole, finalmente, le due delibere con cui l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni definisce, nero su bianco, il servizio postale universale dei prossimi tempi. Datate 25 giugno, in realtà sono state messe a disposizione del pubblico solo ieri pomeriggio. I contenuti, ad ogni modo, erano -nelle loro linee generali- conosciuti.

La prima, la 395, prevede l’“Autorizzazione all’attuazione di un modello di recapito a giorni alterni degli invii postali rientranti nel servizio universale”. Andando nello specifico, “ha definito i criteri che devono essere rispettati per individuare i comuni interessati dalla misura, in virtù delle particolari circostanze, anche di natura geografica”.

Il passaggio secondo lo schema bisettimanale, lunedì-mercoledì-venerdì-martedì-giovedì, avverrà in tre fasi successive; saranno avviate rispettivamente non prima dell’ottobre 2015, dell’aprile 2016 e del febbraio 2017. Secondo la tabella di marcia, la prima coinvolgerà “una ristretta fascia di popolazione”, pari allo 0,6% della cittadinanza nazionale. A regime, si arriverà al 25%.

Nei centri coinvolti, anche l’attività di vuotatura delle cassette sarà garantita con la medesima frequenza.

Il punto della situazione verrà effettuato dal febbraio 2018, ferma restando la possibilità di intervenire già dal secondo passaggio, così da accogliere eventuali rilievi della Commissione Europea, inserire la consegna dei periodici (per ora resta con un punto di domanda), rimediare ad eventuali criticità.

Davanti alle fasi attuative seguenti a quella iniziale, Poste italiane dovrà annunciare al Garante (che in seguito sarà aggiornato attraverso rapporti trimestrali) l’avvio del cambiamento con novanta giorni di anticipo, ad altri operatori, editori e sindaci con sessanta, al territorio coinvolto con trenta. In quest’ultimo caso, lo dovrà effettuare impiegando avvisi negli uffici e negli impianti abilitati all’accettazione degli invii, sul proprio sito, al domicilio di tutti gli utenti. Anche i cartelli applicati sulle cassette dovranno essere aggiornati con gli effettivi passaggi, nonché con “i giorni e gli orari di apertura al pubblico del più vicino ufficio” presso cui effettuare in alternativa la spedizione.

Tre settimane fa l’anticipazione del documento
La risposta Agcom alle critiche
Resta per ora indefinito il capitolo giornali
La parte finale della delibera (file pdf)
           




Bari e Firenze multietniche
20 Lug 2015 19:41 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Due uffici postali adattati ad accogliere clienti che parlano cinese, francese, inglese e spagnolo, oppure albanese, arabo, francese, inglese e spagnolo

Altri due uffici postali inseriti nel “Progetto multilingua”, dopo essere divenuti… poliglotti, hanno cominciato ad offrire il nuovo approccio. La novità, in essere ufficialmente dalla settimana scorsa, riguarda il Bari 2 (si trova in via Quarnaro 10) ed il Firenze 39 (via Alamanni 14-16).

La prima sede, collocata in pieno centro, è in grado di colloquiare pure in cinese, francese, inglese e spagnolo, grazie a cinque addetti. Gli ambienti contano su sei sportelli (tutti abilitati alle prestazioni dello “sportello amico”, rivolte in particolare agli immigrati), una sala consulenza, due postamat, materiale tradotto e taglia code modificato in modo che il cliente possa selezionare, invece del supporto, l’idioma. La struttura è aperta dal lunedì al venerdì nella fascia oraria 8.20-19.05, il sabato dalle 8.20 alle 12.35. Come direttore vi lavora Raffaele Troiano.

L’esperienza toscana, invece, è raggiungibile a pochi metri dalla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella, dove la presenza di stranieri è alta. Ci si può rivolgere in albanese, arabo, francese, inglese e spagnolo, grazie ai diciassette operatori. Vi sono sette sportelli (tutti abilitati per lo “sportello amico”), una sala consulenza, due postamat e la stessa dotazione specifica annotata per il presidio pugliese. Anche le aperture sono le medesime. Il responsabile è Giulio Conte.

Alcuni dei dipendenti della sede barese con, penultimo da sinistra, il responsabile dell’area territoriale, Doriano Bolletta. Nella seconda foto, l’esterno del Firenze 39, a pochi metri dalla stazione ferroviaria
Alcuni dei dipendenti della sede barese con, penultimo da sinistra, il responsabile dell’area territoriale, Doriano Bolletta. Nella seconda foto, l’esterno del Firenze 39, a pochi metri dalla stazione ferroviaria
Le ultime segnalazioni riguardano Mazara del Vallo (Trapani), Napoli…
…e Padova
Il progetto un anno fa
           


Omaggio alla dieta mediterranea
20 Lug 2015 16:19 - DALL'ESTERO
Lisbona generosa con quello che l’Unesco considera Patrimonio culturale intangibile dell’umanità. Emessi oggi quattro francobolli ed un foglietto

La dieta mediterranea, un concetto che va oltre i meri aspetti nutrizionali, associandovene di antropologici, sociologici e gastronomici; un concetto alimentare adesso classificato dall’Unesco come Patrimonio culturale intangibile dell’umanità, tanto da meritarsi un’articolata serie di francobolli. Purtroppo non dall’Italia, impegnata con l’Expo e che per rappresentare l’idea di cibo ha preferito ricorrere a delle incisioni cinquecentesche, ma dal Portogallo.

Eppure, lo Stivale è stato inserito nella speciale lista planetaria predisposta sull’argomento già nel 2010, insieme a Grecia, Marocco e Spagna. Il Paese iberico, invece, vi ha avuto accesso due anni fa, al pari di Cipro e Croazia.

Fotografica, all’emissione odierna ha lavorato Folk design. Si compone di quattro... gustosi dentelli, tagli da 45 (due tipi), 72 ed 80 centesimi, cui si aggiunge un foglietto dal nominale pari ad 1,80 euro. Propongono zuppa di portulaca, sgombri marinati, stufato di ceci con le pere, focaccine di patate dolci, stracotto di polpo. Ed ora, buon appetito!

La serie, organizzata in quattro francobolli ed un foglietto
La serie, organizzata in quattro francobolli ed un foglietto
Cibo e francobolli: la serie italiana per l’Expo
Quella Usa dedicata ai prodotti estivi
           




Razionalizzazione - La Toscana non ci sta
20 Lug 2015 13:24 - NOTIZIE DALL'ITALIA
O ci si rimette al tavolo -dice il governatore Enrico Rossi- o verranno rescisse tutte le convenzioni in essere con Poste italiane, per un valore stimato annuo di sei milioni e mezzo di euro
Il presidente della Regione, Enrico Rossi (foto: “Toscana notizie”)
Il presidente della Regione, Enrico Rossi (foto: “Toscana notizie”)

Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, versus Poste italiane, coinvolgendo il conterraneo sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli. Soggetto: la razionalizzazione degli sportelli.

“Non abbiamo mai dato assenso, né formalmente né informalmente, al piano di chiusura degli uffici postali avanzato da Poste italiane”, dice il governatore. “Neppure dopo la disponibilità della stessa azienda a mantenere aperti 7 dei 65 uffici” individuati. La società, invece, ha comunicato che si sarebbe proceduto alla chiusura di 59 sedi e dal 17 giugno sono cominciate ad arrivare le lettere ai sindaci.

La decisione -dopo la sospensione pre elettorale del piano- è stata presa “in modo del tutto autonomo e unilaterale senza nessun accordo e senza nessuna discussione effettuata al tavolo appositamente istituito con la Regione, 15 sindaci e la presidente di Anci Toscana. Immaginavo che questo fosse noto al sottosegretario Giacomelli e soprattutto fosse noto ai vertici di Poste”.

La scelta dell’operatore -prosegue Enrico Rossi- spinge a deliberare “la rescissione delle convenzioni che la Regione Toscana ha in essere con Poste per i servizi regionali”, stimate in sei milioni e mezzo di euro l’anno. A meno che non si riapra immediatamente una trattativa. “È evidente che qualcuno ha raccontato al sottosegretario Giacomelli cose errate, non rispondenti alla verità”.

La Toscana offre 973 sedi “e già ha pagato la razionalizzazione negli anni scorsi con molti sportelli di piccoli paesi che hanno tirato giù la saracinesca”. Cui è stato supplito inventando “Ecco fatto!”. Un’altra mossa potrebbe essere introdurre uffici postali mobili.

“Vorremmo costruire un modello di sportello diverso, polifunzionale ed aperto anche ad altri soggetti e servizi. Per questo chiediamo un tavolo di confronto con Poste”, ha ribadito la presidente di Anci Toscana, Sara Biagiotti.

La volontà del confronto fra le parti
Il progetto “Ecco fatto!”
La chiusura della trattativa in Lombardia
           


Quirinale, ecco le anticipazioni
20 Lug 2015 10:02 - APPUNTAMENTI
Salvo sorprese, la mostra filatelica si svolgerà dal 15 al 28 ottobre, con gli stessi protagonisti e la stessa formula visti tra il 1999 ed il 2011 a Montecitorio

Da 15 al 28 ottobre: salvo variazioni, è in questo lasso di tempo che il Quirinale ospiterà l’allestimento dedicato alla grande filatelia. Ad organizzarlo è la Federazione fra le società filateliche italiane con il Gruppo parlamentari amici della filatelia presieduto da Carlo Giovanardi. Quale curatore scientifico ed organizzativo figura Bruno Crevato-Selvaggi, mentre lo sponsor risulta Poste italiane. I prestatori saranno collezionisti privati ed istituzioni pubbliche, tra cui il Museo storico della comunicazione.

Insomma, è la stessa squadra che già ha firmato, alla Camera dei deputati, le rassegne “Dagli Antichi Stati all’Unità d’Italia” nel 1999, “La Repubblica italiana” nel 2003, “Il Regno d’Italia” nel 2006 e “Quel magnifico biennio” nel 2011. Al pari di quanto avvenuto nel passato, non ci saranno i soliti fogli d’album collezionistici, ma pannelli quadrati da un metro, in grado di accogliere un discorso rivolto anche ad un pubblico non specialista.

Tre i temi individuati. Uno concerne la Prima guerra mondiale e, in particolare, la partecipazione italiana (fra gli aspetti, le vicissitudini dei civili narrate con la loro corrispondenza, il corriere militare, quello degli occupanti), mentre agli altri belligeranti maggiori sarà dedicato “almeno un quadro”, così da formulare “uno sguardo d’assieme sugli avvenimenti dal 1914 ed oltre che sconvolsero i popoli e gli Stati”.

Riguarda il termine di un altro conflitto il blocco successivo; per la precisione, si soffermerà sulla Liberazione dalle truppe nazifasciste nel settantesimo anniversario, toccando, ad esempio, l’emergenza postale di quei giorni, le comunicazioni dei partigiani, i nuovi francobolli nazionali.

Completamente diverso è l’ultimo, che “vuole essere una summa delle precedenti mostre”. S’intitola “Cento gemme della filatelia italiana” (è palese il richiamo ad un aspetto tipico di “Monacophil”) e presenterà il medesimo numero di reperti fra i più rari ed importanti, dal 1850 ad oggi. “Sarà -è la precisazione- una selezione opinabile, ma meditata, rigorosa, attenta”; ogni pezzo verrà corredato da una scheda descrittiva redatta con gli stessi criteri scelti per le altre parti del percorso.

Dopo la Camera, toccherà al Quirinale
Dopo la Camera, toccherà al Quirinale
L’annuncio a “Milanofil”
Monaco: tra gli aspetti caratteristici, quello delle cento gemme
           




Anche Minni e Paperina in spiaggia
20 Lug 2015 00:32 - DALL'ESTERO
Sono citate in una cartolina postale dell'Australia, venduta, ma solo localmente, ad 1,80 dollari. In totale, i soggetti risultano dieci

Minni e Paperina in spiaggia (il richiamo è alla Bondi beach) con la tavola da surf; i due eterni partner, Topolino e Paperino, impegnati con le pagaie lungo il fiume Franklin; il pesciolino Nemo in... visita alla The great barrier reef; la protagonista di “La principessa e il ranocchio” sul Murray. Sono alcuni dei dieci soggetti che l’Australia ha trasformato in cartoline postali per veicolare in modo più accattivante -anche se probabilmente non ve ne sarebbe bisogno- certe zone dell’immenso Paese.

Come altre produzioni simili del recente passato, a causa dei diritti sui personaggi rappresentati, non sono vendute all’estero, non hanno una data di emissione formale (la distribuzione è cominciata a maggio) e stranamente non sono molto valorizzate. Il costo al pubblico è di 1,80 dollari al pezzo.

I due lati dell’intero con Minni e Paperina (immagini: © Dan Breckwoldt/Shutterstock.com © Disney)
I due lati dell’intero con Minni e Paperina (immagini: © Dan Breckwoldt/Shutterstock.com © Disney)
La recente serie australiana che suggerisce di godere del territorio
Cartevalori e diritti: le emissioni pre personalizzate con Batman…
…e Peppa Pig
           


Nino Barberis: “Album chiuso”
19 Lug 2015 10:39 - NOTIZIE DALL'ITALIA
È scomparso nel tardo pomeriggio di ieri. Ha dedicato tanto tempo della sua lunga vita alla filatelia tematica, alla giovanile ed alla meccanofilia

“Nino: album chiuso”. Così Giorgio Barberis, specialista di aerofilatelia, insieme alle sorelle Mariella ed Alice, nella notte ha annunciato quanto, oramai, ci si aspettava. Nel tardo pomeriggio di ieri il padre, Nino, “ha cessato di soffrire ed ha raggiunto in Cielo la nostra amata Franca”. Perché, già minato pesantemente nella salute, il mese scorso aveva subìto la scomparsa della moglie, cui era legato da oltre settant’anni di vita in comune.

“Nonostante tutto -scrisse nel 2008 quando la festa per il suo novantesimo compleanno saltò a causa di un’influenza- è una vita che merita di essere goduta ora per ora, perché alla conclusione di ogni giorno ti offre il miracolo di constatare di essertela cavata con le tue risorse, «rompendo» il prossimo il meno possibile. Se poi sei riuscito ancora a costruire qualcosa… è tutto grasso che cola. Poi alla sera ti offre sempre l’opportunità di concludere: «…Domani è un altro giorno, si vedrà»”.

Nato il 19 novembre 1918, cominciò a collezionare da bambino, approfondendo ad esempio Leonardo da Vinci, le Nazioni Unite, la posta da campo polacca durante la Seconda guerra mondiale. Nel settore si è distinto soprattutto in tre comparti: prima il tematico (era l’ultimo socio fondatore in vita del Centro italiano filatelia tematica), per il quale divenne giurato internazionale. Insieme a Vincenzo Mento, Giancarlo Morolli e Michele Picardi, una quarantina d’anni fa mise nero su bianco -grazie ai numeri unici di Cesena e Mogliano Veneto- la specialità. Poi si dedicò alla filatelia giovanile: per tanto tempo, ad esempio, firmò una pagina su “Cronaca filatelica” e sostenne qualsiasi manifestazione che mettesse in luce i ragazzi, dalle iniziative modeste sino alle nazionali. Quindi, anche approfittando del suo pensionamento, diede anima e corpo alla meccanofila, fondando nel 1982 l’Associazione italiana collezionisti di affrancature meccaniche, di cui fino ad oggi è rimasto il perno centrale. Soprattutto per l’energia dimostrata nel varare nuovi progetti, la disponibilità nel dare consigli ed assistenza, lo scrivere, sua principale prerogativa.

Socio onorario di numerose realtà e membro dell’Accademia italiana di filatelia e storia postale, il suo nome venne inserito nell’Albo d’oro della filatelia italiana; era il 1984: “Collezionista, animatore e promotore della filatelia tematica e giovanile, brillante giornalista filatelico, estensore di apprezzate pubblicazioni”, annotò la Federazione fra le società filateliche italiane. Un suo intervento su mezzo secolo di filatelia sportiva è stato inserito nel primo volume di “Campioni del mondo”, edito da Vaccari.

Le esequie si svolgeranno il 21 luglio alle ore 9 presso la chiesa dei santi Nazaro e Celso, in via Zumbini 19 a Milano (zona Barona).

Niente foto per Nino Barberis, ma l’impronta di un’affrancatura meccanica che l’Aicam gli dedicò quattro anni fa
Niente foto per Nino Barberis, ma l’impronta di un’affrancatura meccanica che l’Aicam gli dedicò quattro anni fa
La festa, poi saltata, per il novantesimo compleanno
L’ingresso nell’Accademia italiana di filatelia e storia postale
La donazione della sua biblioteca all’Unione filatelica subalpina
           




Falsario o artista? Soprattutto uomo
19 Lug 2015 01:06 - LIBRI E CATALOGHI
La biografia di Jean de Sperati, attingendo anche a materiali di famiglia. È quanto propone il libro di Lucette Blanc-Girardet
Precedenza alla biografia
Precedenza alla biografia

L’abile falsario o -come lui si è sempre proclamato- l’artista? Un libro, edito da Pachaft, lo ripropone all’attenzione degli appassionati. S’intitola “Jean de Sperati - L’homme qui copiait les timbres”.

Scritto da Lucette Blanc-Girardet, si distingue dai tanti articoli e studi pubblicati in passato perché - annota l’autrice- questi non si concentrano che sull’aspetto filatelico. In nessun caso -aggiunge- ci si è mai interessati alla biografia dell’uomo, vissuto a cavallo tra Otto e Novecento.

Obiettivo che lei si è posta, con il grande vantaggio di aver avuto accesso, tra le diverse fonti e senza trascurare le risorse collezionistiche e la stampa generica, a numerosi documenti familiari grazie alla figlia del personaggio, Yvonne. Documenti che caratterizzano il lavoro, soprattutto dal punto di vista iconografico con foto, corrispondenze, appunti.

L’impostazione delle 128 pagine (il testo è in francese, le immagini spesso a colori) risulta storica, partendo dall’albero genealogico e dall’approfondimento sui genitori per poi seguire il protagonista negli spostamenti: l’Italia, Parigi, Lione, Aix-les-Bains. Un altro capitolo si sofferma sul suo carattere, ma lungo tutto il volume gravano i processi che ha subìto, dandogli anche una particolare notorietà. Naturalmente, l’attenzione non dimentica il mondo dei francobolli, come quando si occupa della vicenda inerente il 3 skilling giallo svedese e delle restanti produzioni su cui pose lo sguardo. Senza omettere quello che viene presentato come il “testamento tecnico”.

In Italia l’opera è venduta a 35,00 euro.

Una delle foto personali che caratterizzano il lavoro
Una delle foto personali che caratterizzano il lavoro
“Jean de Sperati - L’homme qui copiait les timbres” (acquista)
La scheda con l’indice
L’approccio più collezionistico: le schede di Antonello Cerruti
           


Bologna supera Roma e Torino
18 Lug 2015 00:36 - NOTIZIE DALL'ITALIA
In base alle ultime ricerche di Marcello Manelli ed Emilio Simonazzi, l’Associazione filatelica numismatica bolognese risultava operativa già nel 1899. Il primato resta però alla Lombarda
L’attuale presidente dell’Afnb, Franco Laurenti
L’attuale presidente dell’Afnb, Franco Laurenti

Fino ad ora, si era ritenuto che il sodalizio ancora attivo e con maggiore anzianità di servizio in assoluto fosse l’Unione filatelica lombarda di Milano, le cui radici arrivano al 1892. Seguita da Unione filatelica subalpina di Torino (1913) ed Associazione filatelica numismatica italiana “Alberto Diena” di Roma (1914). Non a caso, i tre sodalizi sono citati nella cartolina emessa il 6 dicembre scorso.

In due momenti diversi, altrettanti specialisti, entrambi membri dell’Unione stampa filatelica italiana, hanno permesso di far salire nel gruppo di testa Bologna. Marcello Manelli ha ritrovato un documento del 1904 che prova l’esistenza della Società filatelica bolognese, come si chiamava allora. Poi si è aggiunto Emilio Simonazzi, che ha permesso di abbassare il termine al 1899. Anche nel secondo frangente, si tratta di un richiamo all’attività: nuove trouvaille potrebbero condurre ad ulteriori sorprese.

“La nostra storia ha quindi più di un secolo”, dice con “Vaccari news” l’attuale presidente dell’Associazione filatelica numismatica bolognese, Franco Laurenti. “Nella mia ormai lunga storia di socio (lo sono dal 1960), ricordo che, in una fase iniziale di frequentazione, gli anziani già raccontavano che i cinquanta anni di vita erano stati compiuti da tempo. Chiaro è che il successivo inserimento degli amici numismatici abbia generato il cambio della ragione sociale”.

“Il centenario purtroppo non ha avuto nessuna celebrazione, anche perché i documenti li stiamo reperendo da poco, ricercando negli antichi contenitori che stavano invecchiando inutilmente. Sempre l’amico Manelli, nel 2014, per celebrare viceversa ed almeno i centodieci anni (non avevamo ancora scoperto l’ultimo documento), ha elaborato un «libretto» con la rappresentazione del simbolo originario, che è stato ampiamente diffuso”.

Fin qui il passato, ed oggi? “Vantiamo centoquaranta aderenti, molti dei quali, almeno quaranta-cinquanta, frequentano costantemente la nostra sede la domenica mattina per le usuali chiacchiere collezionistiche, scambiare reperti e ritirare le novità”. “Il consiglio direttivo è composto da undici elementi, anche se nell’ultima assemblea ho annunciato una riduzione del numero per una maggiore snellezza delle decisioni e, nel contempo, una revisione dello statuto per aggiornarlo alle cambiate condizioni”.

Cosa offrite? “Abbiamo un’ampia ed importante biblioteca, fornita anche di testi numismatici molto significativi, che possono essere utilizzati nel corso dei vari incontri ovvero prelevati settimana per settimana per le opportune consultazioni”. Viene proposta, inoltre, una tariffa favorevole a chi vuole partecipare ai due convegni commerciali, “Primavera” e “Bophilex”. La quota, da oltre un decennio, è ferma a 40,00 euro ogni dodici mesi.

“Alcuni anni or sono il consiglio direttivo approvò, su mia proposta, una annualità gratuita avendo le due manifestazioni portato una marginalità che permise il mancato pagamento della quota medesima. Su queste (ed in particolare sull’appuntamento autunnale) gradirei soffermarmi per la qualità e quantità dei commercianti e dei visitatori che oggi le pongono, senza alcuna modestia, ai vertici delle attuali iniziative italiane”.

Nel tempo, infine, sono stati prodotti alcuni bollettini “con articoli confezionati dai nostri soci e che sempre sono stati forniti, logicamente a titolo gratuito, alle principali associazioni gemelle e nazionali”.

I due documenti, scovati da Marcello Manelli ed Emilio Simonazzi, riguardanti attività della Società filatelica bolognese: la ricevuta di una quota (risale al 1904) e l’organizzazione di un’asta (1899)
I due documenti, scovati da Marcello Manelli ed Emilio Simonazzi, riguardanti attività della Società filatelica bolognese: la ricevuta di una quota (risale al 1904) e l’organizzazione di un’asta (1899)
La cartolina emessa l’anno scorso per i sodalizi centenari
Il sito della realtà emiliana
           




Cervino conquistato
17 Lug 2015 18:11 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Due spedizioni ne guadagnarono la vetta il 14 ed il 17 luglio 1865. Domani sera -per il secolo e mezzo trascorso dalle imprese- l’annullo a Breuil-Cervinia
L’annullo
L’annullo

“Il 2015 è un anno importante per Breuil-Cervinia Valtournenche, la Valle d’Aosta, l’Italia”. Si celebrano -annunciano dalla località alpina- i centocinquant’anni trascorsi dalla conquista del Cervino, ma anche l’anniversario della nascita della Società guide.

Il picco venne salito per la prima volta dal versante elvetico il 14 luglio 1865, grazie ad una cordata diretta dal francese Michel Croz e dall’inglese Edward Whymper. Pochi giorni dopo, il 17 luglio, avvenne lo stesso dalla parte italiana, lungo la cresta del Leone; lo fecero la guida valdostana Jean-Antoine Carrel e l’abate Amé Gorret.

Fu “una sfida avvincente, sulla quale molto è stato scritto e raccontato, che ancora oggi affascina e ispira alpinisti e storici di tutto il mondo”. Ecco perché, a distanza di un secolo e mezzo, resta “la montagna-simbolo di tutte le montagne”.

In questi giorni l’area è protagonista di numerose iniziative: eventi alpinistici, spettacoli, musica e danze, cinema e teatro, letteratura, degustazioni e relax. Non mancherà, domani dalle ore 18 alle 24, l’annullo speciale, richiesto dal Consorzio turismo. Il riferimento sarà nella stessa frazione di Breuil-Cervinia, presso un gazebo montato in via Carrel.

Secondo quanto precisato a “Vaccari news” dalla Posta svizzera, questa non ha previsto alcuna citazione, neppure a livello marcofilo.

Tutte le iniziative collegate
Cervino, la polemica dentellata del 2008
La curiosità svizzera, artefice Stephan Eicher
           


Con oggi gratuita la giacenza
17 Lug 2015 16:30 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Sorpresa da Poste italiane: finora per gli invii a firma c’era un lasso di tempo, oltrepassato il quale occorreva pagare per ritirare quanto non consegnato dal portalettere

“Dal 17 luglio tutti i cittadini che troveranno nelle loro cassette postali l’avviso di giacenza di raccomandate, assicurate, pacco ordinario e degli altri prodotti nazionali e internazionali, potranno recarsi a ritirare gratuitamente la posta giacente entro i termini stabiliti per ciascun prodotto”.

È la nota diffusa oggi da Poste italiane, che di fatto cancella vecchi balzelli. Per esempio, sulla raccomandata: chi non si trovava nel luogo giusto al momento giusto, magari a casa al passaggio del portalettere, per ritirarla senza oneri doveva recarsi allo sportello entro dieci giorni lavorativi (fino al 2013 erano cinque). La missiva restava (e resta) a disposizione per trenta giorni prima di essere restituita al mittente, ma dall’undicesimo in poi occorreva pagare 52 centesimi, ossia il 1.000 lire d’antan. Adesso non bisognerà più porre mano al borsellino.

Un recentissimo avviso di giacenza che prevede ancora i 52 centesimi
Un recentissimo avviso di giacenza che prevede ancora i 52 centesimi
Quando i giorni di deposito gratuito erano soltanto cinque
           


Plutone sarà filatelicamente “aggiornato”?
17 Lug 2015 13:12 - DALL'ESTERO
Il francobollo statunitense del 1991 lo qualifica come inesplorato; ma ora le cose sono diverse e c’è chi ha organizzato una petizione on-line per provvedere…

Una virtuale riga sul testo “Noy yet explored” (“Non ancora esplorato”) campeggiante nel 29 centesimi di dollaro che gli Stati Uniti emisero l’1 ottobre 1991, nel contesto di una serie da dieci francobolli dedicata alla perlustrazione spaziale.

Il riferimento è al taglio incentrato su Plutone: tre giorni fa gli scienziati ed il pubblico hanno ottenuto la conferma che la sonda “New horizons”, dopo oltre nove anni di viaggio, ha avuto mezz’ora di tempo per scattare foto riguardanti l’astro ed i suoi satelliti. Non si è trattato di un atterraggio, ma di un passaggio ravvicinato a “soli” 12.500 chilometri: nonostante l’enorme distanza, l’obiettivo documentale sembra sia stato raggiunto; ora si attende che tutte le immagini (e ci vorrà un po’) siano spedite sulla Terra.

Allo stesso tempo, si attende di sapere se Usps, cioè l’operatore postale nazionale, appronterà qualche carta valore celebrativa, onde “aggiornare” quella sottoscritta un quarto di secolo fa. Intanto, oltre dodicimila firme (occorre arrivare a centomila) sono state raccolte attraverso una petizione on-line volta a lanciare un dentello specifico. È destinata all’organismo che si occupa della programmazione, il Citizens’ stamp advisory committee; i promotori già hanno messo a punto persino un bozzetto, coinvolgendo l’artista Dan Durda.

Il francobollo del 1991 ed il progetto attuale, nato nel contesto di una proposta pubblica
Il francobollo del 1991 ed il progetto attuale, nato nel contesto di una proposta pubblica
La petizione on-line (in inglese)
Celebrazioni in tempo reale: l’annullo del Regno Unito per “Rosetta”
           


La “app” che fa la coda allo sportello
17 Lug 2015 09:05 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Ideata nel 2010 da Roberto Macina, ora è veicolata dall’azienda di cui è amministratore delegato, Qurami. Intanto, Poste…
L’amministratore delegato di Qurami, Roberto Macina
L’amministratore delegato di Qurami, Roberto Macina

Mentre Poste italiane sta testando una “app” per gestire meglio le code (la lunga attesa è indubbiamente uno dei problemi che attanaglia l’operatore e che incide sulla sua immagine), si fa notare quella -sostanzialmente simile- di Qurami. Il riferimento è alla possibilità di prenotare il proprio turno allo sportello impiegando un’applicazione da telefonino.

Qurami -viene spiegato- offre la soluzione tecnologica che consente di prendere il numero per la fila tramite smartphone, conoscere immediatamente quante persone vi sono davanti ed il tempo di attesa stimato, ricevendo una notifica all’avvicinarsi del proprio turno. Nasce nel 2010 da un’idea dell’attuale amministratore delegato dell’azienda, Roberto Macina.

Il programma è scaricabile gratuitamente; una volta aperta l’applicazione sul proprio apparecchio ed essersi geo-localizzati, si sceglie la struttura nella quale si vuole andare, verificando che aria tira. Si individua il servizio desiderato e si prende il numero elettronico, del tutto equivalente al biglietto cartaceo che si ritirerebbe in loco e perfettamente inserito nel flusso degli stessi. Poi basta aspettare, ma con la libertà di dedicarsi ad altro, mentre notifiche personalizzate segnaleranno l’evolversi della situazione ed il momento in cui recarsi davvero davanti all’addetto.

Ad esempio, il supporto è utilizzato già a Roma presso le università La sapienza, Roma tre, Luiss e Tor Vergata (facoltà di Economia), gli Uffici per l’impiego, le strutture dell’Ospedale israelitico e del Policlinico universitario “Agostino Gemelli”, l’Agenzia per la mobilità ed il Bioparco. A Milano è attivo all’Agenzia per la formazione, l’orientamento e il lavoro nonché alla Camera di commercio; a Firenze in Comune, a Trieste presso gli Ospedali riuniti ed in Comune, a Padova alla segreteria studenti dell’Università.

Ed il rapporto con l’operatore? “Con Poste italiane -viene precisato a «Vaccari news»- stiamo parlando da diverso tempo, i vari responsabili incontrati (oltre a Massimo Sarmi prima ed a Francesco Caio poi) hanno dimostrato interesse verso la tecnologia e auspichiamo stiano valutando una sperimentazione della stessa presso un set di uffici postali, sperimentazione che sia subordinata o «in parallelo» a quella dell’«app», loro proprietaria”, attualmente in collaudo.

La possibilità di prenotare da remoto il proprio turno
La possibilità di prenotare da remoto il proprio turno
Il sito della società
Poste italiane: da una parte il test…
…dall’altra la possibilità di navigare gratuitamente per ingannare l’attesa
           



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