Se la mail non viene visualizzata correttamente cliccare qui
quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
  • i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
Buona lettura
Lo staff di "Vaccari news"
home archivio presentazione segnala ad un amico


Ancora per poco la promozione
28 Ago 2015 01:00 - NOTIZIE DA VACCARI
“Spedizioni gratis”, riguardante acquisti di libri superiori a 50,00 euro da spedire in Italia, resta valida fino al 31 agosto compreso; gli ordini cominceranno ad essere evasi con l’1 settembre
Ultimi giorni per risparmiare
Ultimi giorni per risparmiare

Ancora quattro giorni, poi, con il nuovo mese, la riapertura degli uffici. Ma, al tempo stesso, la chiusura della promozione “Spedizioni gratis”.

La conferma viene dalla responsabile commerciale, Silvia Vaccari. “Con martedì -precisa- saranno evasi gli ordini di libri giunti in questo periodo, tenendo presente la sequenza di arrivo. Tutti coloro che acquisteranno per una spesa superiore ai 50,00 euro e con recapito in Italia non dovranno pagare il trasporto. Questi sono gli ultimi momenti per usufruirne”.

“L’offerta riguarda i diversi comparti e concerne anche le novità ed i cataloghi filatelici 2016, che molto presto arriveranno in azienda. Complessivamente vengono proposti migliaia di volumi, comprese numerose altre novità. Si possono trovare in tutte le sezioni: la «Libreria filatelica», la «Libreria storica» comprendente la »Dannunziana», la «1x1» che accoglie l’usato e le occasioni, il «Formichiere blu» incentrato sulla cultura modenese”.

“È anche il momento -conclude- per completare la collezione del semestrale «Vaccari magazine» con i numeri arretrati mancanti”.

È il momento giusto per completare la collezione
È il momento giusto per completare la collezione
Editoria - Tutti i settori coinvolti dalla promozione
La lente sulle novità
Gli arretrati di “Vaccari magazine”
           


All’Expo la “Giornata della filatelia”
27 Ago 2015 17:03 - APPUNTAMENTI
Questa mattina l’incontro volto a presentare il progetto del Cift sulla sostenibilità ma anche teso a far scoprire il ruolo comunicativo del francobollo
La domanda posta all’ingresso della sala
La domanda posta all’ingresso della sala

Una volta tanto hanno parlato anche gli artefici. Due dei quali, Francesco De Simone (per cibo sostenibile e salute umana) e Giuseppe Galasso (acqua), hanno illustrato ai presenti il contenuto del loro lavoro, facendo capire, fra le righe, come dalla semplice immagine di una carta valore sia possibile ricavare argomenti profondi e scoprire delle storie. Basta semplicemente andare un po’ più in là delle apparenze. Non a caso, prima di entrare nella sala occorreva rispondere ad una domanda: “Sei mai stato colpito da un francobollo per il messaggio che conteneva?”.

Almeno una persona ha replicato con un “sì”, e l’ha ammesso pubblicamente questa mattina. È il presidente di Planet life economy foundation, Emanuele Plata. “Avvicinandomi alla filatelia mi si è aperto un mondo infinito; i racconti dei collezionisti sono preziosissimi”, ha detto. Ribadendo: “Il francobollo è un ambasciatore che porta un messaggio subliminale”.

Si è parlato quindi di dentelli oggi all’Expo 2015. Grazie appunto al progetto che la stessa Plef ha condiviso con il Centro italiano filatelia tematica. L’esito sono dodici minicollezioni che da questa sera alle ore 18 -e fino all’8 settembre- si potranno visionare a Milano città, in via Ampère 27 presso lo Spazio arte Tolomeo (aperto gratuitamente tutti i giorni, festivi compresi, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19).

Il perché il Cift -sotto al nome “Giornata della filatelia”- abbia valorizzato l’esperienza nel contesto della manifestazione è presto detto: l’idea espositiva, nata quattro anni fa, riguarda la sostenibilità.

Sostenibilità che si può leggere in modi differenti: il responsabile per la filatelia di Poste italiane, Pietro La Bruna, ad esempio si è soffermato sulla necessità di trovare il valore delle persone, nello specifico sia tra i dipendenti dell’azienda, sia con i clienti. Ricordando il rodato percorso “Filatelia nelle carceri” come la nuova fondazione Poste insieme onlus, perché “l’uomo non è alimentato solo dal cibo ma anche dai valori”. Quanto al francobollo, “non è un oggetto antico, ma è moderno nel momento in cui parla di fatti attuali” (come appunto la sostenibilità), e “può essere anche tecnologico” (come quello della Juventus).

Le potenzialità del francobollo sono state ricordate dal presidente del Cift, Paolo Guglielminetti, in un breve excursus tra il “Penny black” e -per rimanere nei binari dell’Expo- il trasportatore di tè raffigurato in un esemplare di posta locale della cinese Hankou risalente al 1893, dai richiami alla protezione ambientale di Stati Uniti e Giappone del 1934 e del 1939 per arrivare all’“Italia al lavoro” del 1950 e poi alle emissioni profumate targate 2001, quelle al cioccolato proveniente dalla Svizzera ed al caffè del Brasile.

L’altro tema, riguardante le esposizioni, è stato affrontato dal responsabile del progetto, Marco Occhipinti. Tutte le trentaquattro manifestazioni ufficialmente riconosciute hanno visto il francobollo protagonista, perché esso ha svolto sempre un ruolo primario nel veicolare il messaggio. Lo sarà anche per il futuro?

Due momenti dell’incontro: il tavolo dei relatori (da sinistra: il responsabile per la filatelia di Poste italiane Pietro La Bruna, il presidente del Cift Paolo Guglielminetti ed il responsabile del progetto Marco Occhipinti) e, sotto, la sala
Due momenti dell’incontro: il tavolo dei relatori (da sinistra: il responsabile per la filatelia di Poste italiane Pietro La Bruna, il presidente del Cift Paolo Guglielminetti ed il responsabile del progetto Marco Occhipinti) e, sotto, la sala
La mostra collegata, a Milano città
Poste insieme onlus
Tecnologia - Il francobollo della Juventus
           


Crediti di Poste - Chiarire entità e tempi di riscossione
27 Ago 2015 15:47 - NOTIZIE DALL'ITALIA
A domandarlo è il Codacons, che stima tali entrate, per ora rimaste sulla carta, in circa due miliardi di euro. Nel frattempo, l’azienda…
Poste tra Borse e lavoro
Poste tra Borse e lavoro

Ma i crediti di Poste italiane non riscossi? A chiedere che fine hanno fatto -anche in funzione del prossimo ingresso in Borsa- è il Codacons. “Si tratta -viene spiegato- di cifre importanti che non possono passare inosservate”. Attualmente, quelli verso la Pubblica amministrazione si aggirerebbero attorno ai due miliardi di euro, ma nulla si sa circa i tempi di incasso. Il debutto a piazza Affari “può avvenire solo a condizioni di massima trasparenza verso il mercato”: per tale motivo, il sodalizio ha chiesto con urgenza alla Commissione nazionale per le società e la borsa di fornire dettagli. E se la Consob approverà il prospetto fornito congiuntamente da ministero ad Economia e finanze ed azienda senza i necessari chiarimenti, “sarà inevitabile un ricorso al Tar”.

Nel frattempo, il gruppo guidato da Francesco Caio ha aggiornato -lo scrive il “Corriere della sera”- il programma di emissioni obbligazionarie Euro medium term note, registrato alla Borsa di Lussemburgo, dove saranno quotati i futuri bond: il tutto vale ulteriori due miliardi.

Novità pure sul fronte delle assunzioni: delle ottomila previste dal piano industriale entro il 2019, oltre la metà dovrebbe essere concretizzata quest’anno. Tremila contratti già sono operativi e gli altri potrebbero essere sottoscritti nei prossimi mesi. La maggior parte, comunque, risulta a tempo determinato.

Quotazione - La consegna dei documenti a Consob e Borsa
Le previsioni per il personale
           


Marsupilami: è il turno della Svizzera
27 Ago 2015 09:39 - DALL'ESTERO
Anche il Paese alpino richiama la saga del rarissimo animale tanto apprezzato dai bambini. Varati due francobolli autoadesivi

Gettonatissima anche in Svizzera: è la saga di Marsupilami: il Paese alpino la richiama attraverso due francobolli, in arrivo il 3 settembre (la prevendita è scattata oggi). Seguendo la strada adottata, per dire, dalla Francia il 31 maggio 2003 (quando definì un 50 centesimi in due versioni) o da Monaco l’1 aprile 2014 (taglio da 83).

Il nuovo progetto grafico è firmato Dargaud-Lombard, mentre dell’elaborazione ai fini postali è stata incaricata Martine Dietrich. L’esito sono cartevalori autoadesive dal nominale pari ad 1,00 franco ciascuna, intitolate “Ciao” e “Burla”. Sono confezionate in libretti da cinque serie.

Marsupilami è un animale rarissimo -spiegano gli… esperti- molto timido ed allo stesso tempo decisamente combattivo. Per questo è difficile vederlo e quasi impossibile catturarlo. Col suo manto giallo a pois neri ha un’aria graziosa e mite, ma diventa furibondo se avverte un pericolo per sé, la famiglia, gli amici o la tana. La coda raggomitolata è lunga otto metri ed è un’ottima arma di difesa o di attacco.

Da tempo ha conquistato i cuori dei più piccoli e sarebbe “il terzo personaggio più amato dai bambini di età compresa fra i quattro ed i dodici anni”. I centoventi episodi delle tre serie del fumetto sono trasmessi ininterrottamente da dieci anni, ed il film che porta il suo nome è risultato campione d’incassi.

Gli esemplari elvetici in prevendita con oggi
Gli esemplari elvetici in prevendita con oggi
Il francobollo monegasco
Tra le altre cartevalori svizzere giunte oggi: l’omaggio al “Penny black”…
…ed il richiamo alle auto nazionali
           




Scrive Seneca
27 Ago 2015 00:26 - LIBRI E CATALOGHI
La lezione del filosofo, forse il più moderno fra gli antichi, trasmessa per via epistolare all’amico Lucilio
Lettere a Lucilio
Lettere a Lucilio

“Dunque, caro Lucilio, fa’ ciò che mi scrivi: fa’ tesoro di tutto il tempo che hai. Sarai meno schiavo del domani, se ti sarai reso padrone dell’oggi. Mentre rinviamo i nostri impegni, la vita passa. Tutto, o Lucilio, dipende dagli altri; solo il tempo è nostro”.

Un classico, riscoperto da Rcs con il marchio Bur. È “Lettere a Lucilio”, di Lucio Anneo Seneca, vissuto tra il 4 avanti Cristo ed il 65 dopo. Forse rappresenta il più moderno dei filosofi antichi; di certo, è il più vicino alla sensibilità ed al gusto letterario attuali, viene spiegato. Pensatore non sistematico, nelle 1.120 pagine (18,00 euro) non suggerisce all’amico un sistema cui conformare la propria esistenza, ma traccia un itinerario proponendosi come compagno di viaggio più che come maestro. Ogni missiva costituisce una tappa verso la virtù e la vera libertà interiore. L’autore crea uno stile particolarissimo, nervoso ed inquieto, specchio di un’inesausta ricerca nei segreti dell’animo umano e nelle contraddizioni che lo lacerano.

Per apprezzarne meglio il contenuto, questo è stato introdotto da Luca Canali, che per lungo tempo ha insegnato Lingua e letteratura latina presso le Università di Roma e Pisa, traducendo, tra gli altri, Lucrezio, Petronio e Virgilio. Il testo originale, portato in italiano ed annotato da Giuseppe Monti, è a fronte.

           


Com’era davvero la tomba del Datini
26 Ago 2015 17:44 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Prato - Rispetto allo stato attuale, il disegno realizzato nel 1738 dall’Adescato permette di avere un’idea dei dettagli, nel tempo consumatisi
La chiesa che ospita la pietra
La chiesa che ospita la pietra

Tra le cose che -dopo sei secoli- rimangono ancora del “mercante di Prato” (così definito, ad esempio nel libro di Iris Origo) vi sono i suoi famosi documenti (soprattutto epistolari), conservati all’Archivio di stato cittadino, e la sua casa, che ora accoglie la stessa struttura ministeriale nonché, fra l’altro, l’Istituto di studi storici postali onlus.

Vi è anche la lastra tombale, posizionata in segno di riconoscenza nella navata centrale della chiesa di san Francesco, nella piazza omonima. Di essa ha scritto Marco Ferri in “Atti e memorie dell’Accademia toscana di scienze e lettere”.

La pietra oggi è poco visibile, consumata da secoli di calpestii. Lo studioso, tuttavia, ha scovato e pubblicato un disegno dell’Adescato (Anton Francesco Gori), accompagnato dalle parole del Tarpato (Andrea da Verazzano) che ne descrivono i particolari come si presentavano nel 1738. I tratti del viso, ad esempio, ora non si notano più, “mentre nel disegno sono ben visibili, così come i panneggi del lucco -soprattutto nella parte inferiore- appaiono molto più piatti nel bassorilievo”. Pure il tipo di calzatura è scarsamente visibile.

La tomba vera e propria è stata individuata nel 1978 in occasione di alcuni lavori; è collocata in concomitanza della lastra, quest’ultima restaurata -per quello che si è potuto- nel 1995.

Lastra tombale - Come si presenta ora (foto di Marco Ferri) ed il disegno dell’Adescato (immagine: “Francesco di Marco Datini nei «sunti» del Tarpato dell’Accademia colombaria”)
Lastra tombale - Come si presenta ora (foto di Marco Ferri) ed il disegno dell’Adescato (immagine: “Francesco di Marco Datini nei «sunti» del Tarpato dell’Accademia colombaria”)
La cartolina postale dedicata al mercante trecentesco
Il libro di Iris Origo
           




L’Ufn si prepara all’Anno santo
26 Ago 2015 14:20 - VATICANO
Già ha realizzato un folder contenente tra l’altro il foglietto per il Giubileo del 2000, ma la sottolineatura postale vera e propria dovrebbe arrivare nei prossimi mesi
Il folder: copertina…
Il folder: copertina…

A giorni (è prevista per il 2 settembre) la prossima infornata del Vaticano, ma ormai l’attenzione punta alla successiva, nella quale, ragionevolmente, arriverà il richiamo per l’Anno santo della misericordia, voce finora non inserita nel programma.

Sul tema, l’Ufficio filatelico e numismatico già ha firmato un folder da 15,00 euro; contiene il foglietto del 24 novembre 1999 raffigurante la porta Santa, emesso in occasione del Giubileo celebrato allora, e due buste datate 29 giugno 2015 (festa dei santi Pietro e Paolo), affrancate con la serie del 19 febbraio scorso dedicata a papa Francesco.

Il 13 marzo -ricordano dall’Ufn- il pontefice ha annunciato la volontà di indire questa particolare celebrazione religiosa e l’11 aprile è seguita la bolla che l’ha ufficializzata, “Misericordiæ vultus”. Si aprirà l’8 dicembre, giorno dedicato all’Immacolata Concezione, “data carica di significato per la storia recente della Chiesa perché sarà il giorno del cinquantesimo anniversario della conclusione del Concilio ecumenico vaticano II”. Terminerà il 20 novembre 2016, nella solennità liturgica di Gesù Cristo signore dell’universo. Il tema è stato scelto perché Dio, nel Vangelo, “rivela la sua natura di Padre soprattutto quando perdona”.

…e contenuto. Offre il foglietto del 1999 e due buste con la serie 2015 dedicata a papa Francesco, annullata il 29 giugno
…e contenuto. Offre il foglietto del 1999 e due buste con la serie 2015 dedicata a papa Francesco, annullata il 29 giugno
Le emissioni attese settimana prossima
L’ultimo omaggio al pontefice, il debutto
           


Nuova donazione da parte di Gianfranco Moscati
26 Ago 2015 10:32 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’obiettivo ultimo -comunque- è mettere a disposizione degli interessati le digitalizzazioni dei materiali, così da realizzare un punto di riferimento
Un reperto della collezione originaria
Un reperto della collezione originaria

“Passati da poco i 90 anni mi sto preoccupando di far conoscere... la fine che stanno facendo le diverse migliaia di documenti, fotografie ed oggetti che ho raccolto e conservato”. Il concetto è stato espresso dal noto collezionista Gianfranco Moscati, ma naturalmente è un aspetto che -più in generale- in tanti si sono posti e si pongono. E lui ha compiuto, da tempo, le proprie scelte.

Già nel 2007 decise di donare tale patrimonio, al fine di metterlo a disposizione soprattutto come oggetto di studio. Una parte è finita all’Imperial war museum di Londra: si tratta di circa tremila testimonianze ed una decina di oggetti che riguardano la Shoah, andando dal 1933, con l’inizio delle persecuzioni naziste in Germania, ed arrivando al 1945, con la conclusione della Seconda guerra mondiale. Un’altra è stata ceduta alla Fondazione museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara: migliaia di ulteriori pezzi, compresi oggetti di culto relativi alla storia nazionale dell’ebraismo dal 1500 ad oggi. Il primo lascito è stato tutto digitalizzato, ed ora l’attesa è che anche per il secondo si faccia alla stessa maniera, così da assicurare la massima divulgazione.

Il passo successivo è di queste settimane: la consegna alla Fondazione centro di documentazione ebraica contemporanea di Milano di diciotto raccoglitori con le storie riguardanti le famiglie Del Vecchio, Moscati, Olivetti e Vitale. I materiali sono compresi nel fondo Moscati e di libero accesso.

La donazione, nel 2007, all’Imperial war museum di Londra
Ferrara: due anni fa la mostra
A Milano la Fondazione centro di documentazione ebraica contemporanea
           




Artista la madre, artista il figlio
26 Ago 2015 00:54 - DALL'ESTERO
Ad un secolo e mezzo dalla nascita, la Francia ricorderà la pittrice autodidatta Suzanne Valadon. Le sue abilità furono ereditate dal discendente, Maurice Utrillo
Omaggio alla pittrice
Omaggio alla pittrice

Forse poco nota in Italia, la pittrice Suzanne Valadon verrà celebrata dal suo Paese, la Francia, nel secolo e mezzo passato dalla nascita, avvenuta a Bessines-sur-Gartempe (Haute-Vienne) il 23 settembre 1865 (scomparve il 7 aprile 1938 a Parigi). Per questo il prossimo 18 settembre arriverà in prevendita, ed il 21 nell’intera rete, il francobollo commemorativo da 1,90 euro. Riproduce uno dei lavori che ha firmato, “Donna dalle calze bianche”, risalente al 1924 e conservato al Musée de Nancy. All’impaginazione della carta valore ha lavorato Bruno Ghiringhelli.

Marie-Clémentine (questo era il vero nome), figlia di una lavandaia e di un muratore, intraprese il mestiere di acrobata, salvo poi accantonarlo a causa di una caduta. Il suo genere di bellezza attirò lo sguardo del mondo artistico, tanto che divenne modella (posò per Edgar Degas, Henri de Toulouse-Lautrec, Pierre-Auguste Renoir) e ne approfittò per imparare le diverse tecniche, qualche volta incoraggiata dagli stessi autori che avevano notato la mano. Cominciò a destreggiarsi tra i pennelli come autodidatta nel 1908, concentrandosi su nature morte, fiori e paesaggi, che si distinguono per la forza della composizione ed i colori vibranti. Un’attitudine trasmessa al figlio naturale: si chiamava… Maurice Utrillo.

           


Chiude l’ufficio e gli abitanti scrivono al papa
25 Ago 2015 17:22 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’inconsueto episodio emerso oggi: “Il Tirreno” pubblica la missiva. Gli sportelli si trovano a Valpromaro, una frazione di Camaiore (Lucca)
A Roma hanno deciso. Però...
A Roma hanno deciso. Però...

“Chiusura confermata”. È quanto risulta, esaminando l’elenco sottoscritto da Poste italiane, con riferimento alla sede di Valpromaro, collocata in via Vecchia Provinciale 236.

Valpromaro, attraversata dalla via Francigena e punto di riferimento per i pellegrini diretti a Roma, è una frazione di Camaiore (Lucca), ma gli abitanti non hanno accettato di buon grado la decisione assunta nella capitale (a dirla tutta, già tre anni fa l’azienda aveva provato a cancellare il presidio). Visto che i confronti abituali non hanno condotto a nessun risultato, il nuovo passo, davvero inconsueto: scrivere a papa Francesco. Così da -riporta oggi “Il Tirreno”- comunicare “tutto il rammarico, l’impotenza, l’angoscia e lo sconforto che sta vivendo la nostra zona, che invece sarebbe ben più lieta di esprimere le proprie energie per la valorizzazione della propria terra e la maturazione della propria comunità. Ci troviamo nostro malgrado contrapposti a un sistema che ci mutila, che ci esclude senza conoscerci, che si disinteressa di noi come se fossimo un peso di cui doversi sbarazzare quanto prima”.

La domanda sorge spontanea: ma la missiva è stata affidata alla società diretta da Francesco Caio o si è preferito utilizzare un concorrente?

La lista delle sedi da chiudere
La lettera pubblicata dal “Tirreno”
Contro la razionalizzazione, anche la fantasia
           




Interofilia tra mercato e novità
25 Ago 2015 14:27 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
L’ultimo numero del periodico firmato dall’Ufi, attraverso il suo direttore Carlo Sopracordevole, focalizza l’attenzione sui due aspetti
L’ultimo numero del periodico
L’ultimo numero del periodico

La crisi economica? “Osservando in giro, nei convegni, nei listini di vendita, su internet, assieme a venditori che si rendono ben conto di questo stato di cose, ce ne sono altri che pensano di continuare con disinvoltura a praticare gli stessi prezzi di un tempo, che ora sono proprio fuori dalla realtà… Non c’è da stupirsi allora se le vendite risultano diminuite”: certi prezzi che si pagavano agevolmente un tempo adesso non si raggiungono più “e sono da dimenticare”.

A scriverlo è il direttore de “L’intero postale”, Carlo Sopracordevole, nell’ultimo numero -il 122-123- del periodico edito dall’Unione filatelisti interofili. Secondo lo specialista, queste particolari cartevalori costituiscono, ad ogni modo, uno fra i settori della filatelia che stanno reggendo meglio. “Sono moderatamente ottimista sul futuro del nostro collezionismo”, aggiunge.

Altro è il problema delle recenti emissioni, che non si trovano più nemmeno agli sportelli rivolti agli appassionati. Perché -si domanda- Poste italiane ha ritirato tutti gli interi, persino i pochi emessi dopo il 2012? “Nuove e più chiare disposizioni per ora non sono pervenute o non ci sono note. Non resta che attendere, ma anche riflettere come questa azione non si presenti favorevole al collezionismo degli interi”. “Si ha l’impressione che si vogliano eliminare del tutto, come fa sospettare la mancanza di una qualsiasi emissione nell’anno in corso. E dire che l’Expo era una valida occasione per emettere qualcosa di buono, e non solo francobolli adesivi in parte pleonastici!”.

Ufi - L’attuale gruppo dirigente
Il ritiro dagli sportelli delle giacenze e di tutti gli interi
           


Il Cift all’Expo
25 Ago 2015 10:13 - APPUNTAMENTI
A cascina Triulza si parlerà di filatelia e sostenibilità ambientale. L’incontro inizierà alle 10.45 del 27 agosto. Poi, alle 18, a Milano città, l’inaugurazione della mostra collettiva
L’annullo
L’annullo

A quanto risulta, sarà l’unico momento in cui, all’interno dei padiglioni di Expo 2015, si parlerà ufficialmente di tale forma collezionistica. Ed è per questo che l’organizzatore, il Centro italiano filatelia tematica, ha chiamato l’appuntamento “Giornata della filatelia”. Il 27 agosto alle ore 10.45, presso l’ex fienile di cascina Triulza, verrà illustrato il progetto dedicato alla sostenibilità, nuovo allestimento a più mani targato Cift. Rappresenta -spiega il presidente del sodalizio, Paolo Guglielminetti- l’esito di un percorso “svolto in questi ultimi anni con la Planet life economy foundation”. “Dodici appassionati hanno realizzato dodici minicollezioni dedicate ad altrettanti aspetti chiave, quali il suolo, l’architettura, i rifiuti. Durante l’appuntamento metteremo in luce le potenzialità del settore, che si presta ad essere sviluppato sia con adulti, sia con bambini”. Tra i relatori, il responsabile per la filatelia di Poste italiane, Pietro La Bruna.

I lavori verranno mostrati poi dal vero in una mostra collettiva, aperta dallo stesso 27 agosto (inaugurazione alle 18) all’8 settembre, presso lo Spazio arte Tolomeo (via Ampère 27, Milano città). La sede sarà aperta tutti i giorni, festivi compresi, nelle fasce orarie 10-13 e 15-19; l’ingresso è libero. Un volume da 212 pagine in quadricromia li raccoglie tutti.

Prima la tappa all’ex cascina Triulza, poi (fino all’8 settembre) la mostra a Milano città
Prima la tappa all’ex cascina Triulza, poi (fino all’8 settembre) la mostra a Milano città
L’annuncio dell’iniziativa
Expo 2015: la presentazione dei francobolli
Il programma dell’incontro ed i contenuti del progetto (file pdf)
           




Spiagge disabitate
25 Ago 2015 01:02 - DALL'ESTERO
Quattro francobolli di Cocos mostrano altrettante isole dell'arcipelago, proponendo scatti fotografici molto particolari

La voglia è... abbandonare tutto e andare di persona sul luogo, anche se magari si è appena tornati dalle vacanze. Perché la serie attesa oggi dalle Cocos è semplicemente fantastica. O, perlomeno, lo sono le foto che Lisa Christensen ed Australia post design studio hanno impaginato.

L’arcipelago è un gruppo di ventisette isole coralline distribuite in due atolli, sviluppato per un totale di circa 14 chilometri quadrati e con un’altimetria massima di cinque metri. Solo due, West ed Home, hanno insediamenti umani permanenti.

Quelle finite nelle quattro cartevalori (due da 0,70 e le restanti da 1,40 dollari), invece, sono disabitate; fanno parte dell’atollo meridionale; si chiamano Klapa Satu, Maraya, Blan Madar e Beras. Appaiono densamente coperte con palme da cocco e vegetazione tropicale; in gran parte sono circondate da ghiaiose, bianche spiagge coralline. Da notare l’accorgimento con cui le scene sono state variate impiegando il cielo e la linea dell’orizzonte. Quest’ultimo, inoltre, riflette il ruolo che assume nel momento in cui, navigando nell’oceano aperto, si ha occasione di avvicinarsi alla riva.

I quattro francobolli sono espressi in dollari australiani
I quattro francobolli sono espressi in dollari australiani
Alla scoperta dell’area (sito in inglese)
           


Titoli abilitativi. Ora il disciplinare
24 Ago 2015 17:46 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Gli operatori che già hanno il documento -precisa il ministero allo Sviluppo economico- devono presentare una domanda di regolarizzazione entro sei mesi
Novità per le aziende del settore
Novità per le aziende del settore

Titoli abilitativi, ci siamo. Al nuovo regolamento, emanato dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni attraverso la delibera 129 (resa nota il 23 marzo), è seguito il collegato “Disciplinare delle procedure per il rilascio dei titoli abilitativi per l’offerta al pubblico dei servizi postali”, concluso il 29 luglio sotto forma di decreto ministeriale firmato da Federica Guidi, poi annunciato in “Gazzetta ufficiale” il 17 agosto. Ora è disponibile il testo.

Il documento dell’Agcom -spiegano dal dicastero allo Sviluppo economico- fissa “i requisiti e gli obblighi previsti per il rilascio delle licenze individuali e delle autorizzazioni generali ed il disciplinare stabilisce le procedure applicative”. Gli operatori che già hanno un titolo sono vincolati, entro centottanta giorni dalla pubblicazione sulla “Gazzetta”, a presentare al Mise una domanda di regolarizzazione. Tale adeguamento -viene specificato- “non comporterà alcun onere finanziario aggiuntivo”.

Coloro che richiedono per la prima volta una licenza individuale, un’autorizzazione generale o un’autorizzazione ad effetto immediato (casellari postali) devono compilare, invece, la modulistica specifica. Sapendo che le licenze individuali e le autorizzazioni generali consentono esclusivamente l’offerta di supporti riguardanti corrispondenze e pacchi. In altre parole, non vi rientra il pagamento delle utenze per conto della clientela tramite conto corrente postale, “trattandosi di servizio a carattere finanziario che esula dalla disciplina dettata dalla normativa vigente e necessita dell’autorizzazione della Banca d’Italia”.

La delibera 129 dell’Agcom
Per saperne di più: le spiegazioni del Mise
Gli operatori in Italia
           




Da Tientsin a Taipei
24 Ago 2015 14:28 - DALL'ESTERO
L’esplosione nella città cinese ha provocato anche cambiamenti e ritardi nella rete postale. Intanto, a Formosa, le cassette danneggiate dal tifone diventano luogo di attrattiva
Uno dei francobolli italiani per Tientsin
Uno dei francobolli italiani per Tientsin

Conseguenze postali per l’ancora misteriosa esplosione (almeno 116 le vittime) registrata il 12 agosto a Tientsin, metropoli della Cina Popolare che un secolo fa vide pure l’istituzione di una concessione italiana, oggi testimoniata da francobolli appositamente sovrastampati ed emessi tra il 1917 ed il 1921. China post ha reso noto che il disastro ha danneggiato seriamente, fra l’altro, le strutture portuali, dogana e edifici di quarantena compresi. Al fine di continuare a garantire il corriere di superficie, sono stati introdotti alcuni cambiamenti, ad esempio nei percorsi. Questo -viene precisato- potrebbe comportare ritardi nella raccolta e nella consegna dei dispacci, sia in ingresso sia in uscita dal Paese.

Nelle tragedie c’è anche l’occasione per un timido sorriso. Il tifone “Soudelor”, che nella prima parte del mese ha imperversato, facendo 38 vittime accertate, in particolare sulla stessa Cina ed a Formosa, ha piegato in modo bizzarro due cassette per le lettere collocate a Taipei. Facendone un luogo di attrazione e provocando persino problemi di viabilità a motivo dei curiosi: ci si fa fotografare al loro fianco in posizioni scherzose. Secondo alcune ipotesi, i reperti potrebbero finire al Museo postale dell’isola.

Le cassette per le lettere di Taipei piegate dal tifone: in posa per immortalarsi accanto (foto: Jennifer 真泥佛)
Le cassette per le lettere di Taipei piegate dal tifone: in posa per immortalarsi accanto (foto: Jennifer 真泥佛)
Alcune foto scattate a Formosa
Il Museo postale nazionale (parte in inglese)
           


Lettere e Grande guerra
24 Ago 2015 09:59 - APPUNTAMENTI
A Trento (fino al 6 settembre) un allestimento dedicato al centenario del conflitto. Nelle tre sale sono numerosi i richiami postali
La busta scelta per caratterizzare l’allestimento
La busta scelta per caratterizzare l’allestimento

Un percorso con oltre duecento opere, che avrebbe meritato di più. Ma che offre diversi aspetti postali significativi. È quello, intitolato “L’Europa in guerra. Tracce del secolo breve”, fino al 6 settembre accolto al castello del Buonconsiglio, quindi a Trento. Una sintesi di quanto nell’inverno scorso è stato offerto a Trieste. Non a caso, titolo e curatore (Piero Del Giudice) sono gli stessi. Fuori dalle banalità celebrative -spiegano gli organizzatori- mette in scena tragedie e lutti, movimenti e singole persone che al conflitto si oppongono, soldati ed anche ufficiali che alla morte si ribellano.

Tre le sale utilizzate, confuse nel resto del percorso standard che accoglie i visitatori della storica struttura. Il primo ambiente (attenzione, perché potrebbe passare inosservato, ma è il più importante e vasto) si trova “nascosto” dietro al negozio di libri e ricordini, ancora prima di entrare nella sede monumentale vera e propria. Propone numerosi quadri, anche di nomi famosi, come Otto Dix, George Grosz e Giulio Aristide Sartorio. Si fanno notare il carboncino su carta “Lettera dalla trincea”, realizzato da un autore rimasto sconosciuto, e l’olio su tavola “Lettera a casa”, di Giacomo Federico Quarenghi; entrambi vengono genericamente datati tra il 1915 ed il 1918 ed appartengono alla collezione milanese “Isolabella”. Va aggiunto il carbone e matita su carta “L’ultima lettera - San Marco 1916”, di Pietro Morando, prestato dal Museo storico italiano della guerra di Rovereto. La parte più significativa si trova a fianco: una struttura verticale a pannelli propone sei lettere tolte di corso; peccato che non vi siano delle spiegazioni per il pubblico, volte a sottolineare la particolarità del materiale. Caratterizzate da vistosi segni trasversali in genere applicati con matita rossa o blu, mostrano il lavoro censorio e raccontano fatti che nel contesto bellico era meglio non far sapere a casa: ufficiali assaliti dalla truppa, il tenente divenuto pazzo, lo stupro, i soldati inviati al macello, i sessantaquattro giorni trascorsi senza mai spogliarsi, la mancanza di munizioni.

Nella terza sala (che, chissà perché, precede la seconda), ecco visi di militi associati a qualche cartolina, nonché una missiva contenente vegetali essiccati e santini, tanto particolare che la relativa busta è stata scelta come uno dei simboli per caratterizzare l’allestimento.

Nel restante locale, tra giornali, vignette satiriche ed altri documenti d’epoca, ventiquattro cartoline inviate dal fronte, mittente Giovanni Antioco Mura. La loro caratteristica è l’essere state dipinte con acquerelli; tra i soggetti, quello che il combattente vedeva: altre divise, scene belliche... I reperti sono stati prestati dall’Istituto sardo per la storia della resistenza e dell’autonomia di Sassari.

Tra le opere in mostra, l’olio su tavola “Lettera a casa”, di Giacomo Federico Quarenghi
Tra le opere in mostra, l’olio su tavola “Lettera a casa”, di Giacomo Federico Quarenghi
La tappa di Trieste
I dettagli presentati dagli organizzatori
           




È bis per il “Lac de Tanay”
24 Ago 2015 00:45 - DALL'ESTERO
Svizzera - Approntata una ristampa del taglio da 0,60 franchi emesso il 19 gennaio 1993. Sarà disponibile con il prossimo 3 settembre
Dopo oltre vent'anni, ritorna
Dopo oltre vent'anni, ritorna

Curiosa scelta della Svizzera che, “a grande richiesta” (almeno così afferma l’operatore), ha deciso di riprendere il francobollo ordinario da 0,60 franchi dedicato al lac de Tanay. Il suo debutto risale al 19 gennaio 1993; venne realizzato dalla stamperia di segni e valori delle Ptt, struttura poi chiusa lungo il 2002. Nel frattempo, la tecnologia produttiva è cambiata molto e le macchine di allora non sono più in funzione. La nuova tiratura è stata commissionata nei Paesi Bassi, alla Enschedé.

Comunque, garantiscono dagli sportelli, si possono notare delle leggere differenze già ad occhio nudo (basti solo l’anno di emissione, posizionato sotto la vignetta). Inoltre, la carta è diversa e la perforazione lineare è stata sostituita con quella a blocco. La confezione è a rotoli da diecimila unità; sarà disponibile nell’infornata del 3 settembre.

Il dentello non viene fornito in abbonamento; occorre, pertanto, commissionarlo a parte. Anche l’annullo per le fdc non sarà particolare.

Nello stesso gruppo di emissioni, la serie automobilistica…
…e l’omaggio al “Penny black”
Altre strane teorie: quando la Germania lanciò l’ordinaria floreale
           


Chiedi la firma anche sul venditore
23 Ago 2015 17:11 - PUBBLICITÀ REDAZIONALE
Serietà, competenza, professionalità, e garanzie di acquisto, vendita e assistenza: ecco ciò che garantisce l’Associazione Filatelisti Italiani Professionisti
Il marchio AFIP è garanzia
Il marchio AFIP è garanzia

Il Commerciante Filatelico è il partner ideale per ogni Collezionista, aiuta a sviluppare le raccolte con una Consulenza Professionale, diventa il collaboratore essenziale alla passione che ognuno mette nella propria collezione.

I Professionisti della Filatelia sono Commercianti, Editori di Cataloghi e Album, Produttori di Accessori che lavorano con passione, esperienza e coscienza.

L’A.F.I.P. (Associazione Filatelisti Italiani Professionisti) raccoglie la maggioranza di queste professionalità, garantendo i Collezionisti con regole di lavoro e un rigido Statuto che impediscono l’accesso a chi non operi secondo seri principi.

Filatelia è cultura, divertimento e anche una forma di risparmio. Anche perché è alla portata di tutti, “muove” un mercato che coinvolge milioni di persone. Ogni Collezione ha un “valore”, anche economico (grande o piccolo che sia).

I Professionisti Filatelici hanno qualcosa che li contraddistingue e che è sempre bene non sottovalutare: uniscono alla passione e competenza nel campo anche coscienza commerciale e fiducia nel futuro. E non a caso la Filatelia è la forma di Collezionismo più diffusa al mondo. Non esiste altro campo con operatori in tale numero e di questa qualità.

In Filatelia, abusivi, mercanti improvvisati, venditori anonimi via internet possono creare danni gravissimi alle collezioni (e alle tasche) di chi incontra la persona sbagliata. Solo un serio Professionista, sempre rintracciabile, con una esperienza di anni, e che garantisce ciò che vende, può dare piacere nel coltivare questo nostro bellissimo hobby!

Dove trovi esposto il marchio AFIP hai la certezza di trovare sempre tutte quelle garanzie di acquisto, vendita e assistenza che ti assicurano un collezionismo veramente sereno, sicuro, piacevole, senza ombre né rischi, come merita la tua passione collezionistica.

La tua assicurazione di collezionista
La tua assicurazione di collezionista
Il sito dell’Afip
           




Sassone - Confermati i titoli
23 Ago 2015 00:19 - LIBRI E CATALOGHI
Ora i quattro abituali (due specializzati sull’area italiana, il “Blu” e quello degli Antichi Stati); a dicembre il lavoro dedicato alle varietà di Repubblica e Trieste
Il volume base...
Il volume base...

Ancora pochissimi giorni, poi saranno disponibili. Sono i quattro titoli abituali che la Sassone riproporrà con il millesimo 2016: “Catalogo specializzato dei francobolli d’Italia e dei Paesi italiani”, articolato in due volumi (il primo -1.082 pagine, 35,00 euro- tratta l’Italia e le dipendenze dagli albori al 1945 più Trieste; il secondo -1.056, 27,50- affronta Repubblica, San Marino, Vaticano e Smom; insieme sono venduti a 55,00); il “Blu” (592, 15,00, l’intero comparto ma semplificato); “Antichi Stati Italiani - Regno di Vittorio Emanuele II - Regno d’Italia 1850-1900” (568, 100,00, specializzato).

Le novità sono spiegate ai lettori di “Vaccari news” dal direttore editoriale, Giacomo Avanzo. “Anche quest’anno -ammette l’esperto- abbiamo ricevuto numerose segnalazioni per varietà; molte -dopo averle esaminate- le abbiamo convalidate”, sottolineando implicitamente “il grande studio effettuato dai collezionisti”. “Inoltre, abbiamo sviluppato, aggiungendo le fotografie (una trentina, o forse di più), le parti riguardanti i francobolli assimilabili a quelli tipo, come ad esempio i non emessi di Fiume”. Senza contare il “solito lavoro di cesello sulla specializzazione”.

Quanto agli Antichi Stati, “stiamo sviluppando tutta una serie di capitoli «risorgimentali», catalogando le affrancature che si conoscono e dando le quotazioni per le più comuni (in genere, non valutiamo le combinazioni di cui si conoscono fino a due o a tre pezzi, per le quali abbiamo messo un trattino). Si considera l’annullo più frequente del periodo: il prezzo effettivo va calcolato sommando quello del plico e quello dello specifico annullo”. “Ora abbiamo completato Modena”, repertoriando tutte le affrancature note formate da cartevalori ducali in periodo di Governo provvisorio negli uffici del Cisappennino, e quelle del periodo storico appartenente alle Regie provincie dell’Emilia.

Ed i prezzi? “Qualche timido segnale di risveglio c’è stato”, dice. “C’è una certa ripresa, ma siamo stati molto prudenti: non abbiamo introdotto aumenti generalizzati, ma riguardanti pezzi particolari che sappiamo difficili da trovare”.

Finito? No, perché per dicembre la casa editrice dovrebbe immettere sul mercato la nuova edizione del “Catalogo delle specializzazioni e varietà della Repubblica italiana e Trieste”, firmato da Diego e Gianni Carraro.

Grazie alla Borsa filatelica nazionale, i mercuriali -insieme a quelli dell’Unificato- saranno presentati nel pomeriggio del 5 settembre a Castelfidardo (Ancona) nel contesto della manifestazione “#Francobollo”, voluta dall’Unione stampa filatelica italiana. Per la Sassone interverranno lo stesso Giacomo Avanzo ed il direttore amministrativo Andrea Vitale.

...i restanti tre ed il direttore editoriale, Giacomo Avanzo
...i restanti tre ed il direttore editoriale, Giacomo Avanzo
Sassone - “Catalogo specializzato dei francobolli d’Italia e dei Paesi italiani” - prima parte (acquista)
Tutti i titoli disponibili
La presentazione pubblica a Castelfidardo (Ancona), il 5 settembre
La prefazione (file pdf)
           


Dall’antico convento all’Eur
22 Ago 2015 00:21 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Mezzo secolo fa prese definitivamente piede il progetto di creare per l’allora ministero Pt una sede unica all’Eur. Ma le tempistiche risultarono decisamente più lunghe del previsto…
Parte del complesso edilizio ed il laghetto antistante
Parte del complesso edilizio ed il laghetto antistante

Un argomento che si è trascinato per decenni, come ammetteva già mezzo secolo fa “Rassegna postelegrafonica”: dotare il ministero a Poste e telecomunicazioni di una struttura unica. In quel periodo, il nucleo centrale albergava nell’ex convento in via del Seminario (quello in cui Galileo Galilei venne processato), organizzato in locali che il periodico giudicava “insufficienti, polverosi e antigienici”. Non a caso, la struttura poggiava su un’ulteriore ventina di immobili collocati in vari punti di Roma. Con tutto quello che ciò voleva dire: spese per gli affitti ed i collegamenti, crescita nei servizi generali di vigilanza e manutenzione.

Una soluzione organica non si era trovata mai. Anche l’idea di concentrare i servizi all’Aventino, nell’area già destinata al soppresso dicastero dell’Africa Italiana, era fallito, perché si preferì dare la precedenza alla Fao.

Nel frattempo, prende corpo l’idea di costruire all’Eur. Un primo disegno di legge viene bocciato in quanto considerato dal Parlamento troppo dispendioso, ma il secondo, dove sono evidenziate le economie previste, ottiene il necessario disco verde. “Al finanziamento dell’opera -annotava il mensile- sarà provveduto con versamento in sei anni dal 1965 al 1970 da parte dell’Azienda di stato dei servizi telefonici (allora dipendente dalle Pt, ndr) per 4.875 milioni, e quindi solo per i restanti 14.625 con anticipazioni della Cassa depositi e prestiti concesse in sei rate dal 1965 al 1970 al tasso vigente per i mutui della detta Cassa e ammortizzabili in trent’anni”.

Il progetto si sarebbe sviluppato nella zona compresa tra i viali America, Europa ed Asia e via Cristoforo Colombo, organizzato in sei edifici principali, tutti collegati fra loro mediante immobili minori e passaggi sotterranei, alcuni dei quali avrebbero portato alla stazione della metropolitana. La volumetria totale ammonta a 500mila metri cubi in superficie e 350mila interrati, questi destinati ad impianti, centri meccanografici, centrali elettriche, apparecchi per la posta pneumatica interna ed altre strutture tecniche e scientifiche; tremila le vetture ospitabili. Giusto per avere un’idea, in quel periodo il dicastero occupava ambienti per 740mila metri cubi.

La rivista azzarda anche le tempistiche: il cantiere sarebbe stato aperto entro l’estate del 1965 “e richiederà probabilmente cinque anni di lavoro”. Una valutazione molto ottimistica, visto che il terreno fu acquistato nel 1964 contro 1.900 milioni di lire, l’intervento ebbe inizio davvero nel 1968 e si concluse lungo il 1976. Al progetto, datato 1963/1965, lavorarono l’ingegner Giorgio Biuso e gli architetti Pietro Ferri, Leonardo Fodera, Mario Paniconi, Giulio Pediconi, Luigi Vagnetti. Prevedeva 3.460 vani utili, di cui 2.490 da destinarsi al personale.

La ciliegina sulla torta era un’idea rimasta tale: mettere nel prospiciente laghetto la nave di Guglielmo Marconi “Elettra”. Il relitto era stato recuperato poco tempo prima, dopo diciotto anni di immersione, nelle acque di Zara. Oggi una parte è conservata nel Museo storico della comunicazione, accolto nello stesso complesso immobiliare.

Un plastico degli anni Sessanta e l’area interessata al cantiere lungo il 1968 (archivio Riccardo Braschi)
Un plastico degli anni Sessanta e l’area interessata al cantiere lungo il 1968 (archivio Riccardo Braschi)
All’attuale Museo storico della comunicazione alcuni resti dell’“Elettra”
           




Ed il Kirghizistan raddoppia
21 Ago 2015 17:10 - DALL'ESTERO
Ora il Paese asiatico riconosce due operatori postali. L’ultimo arrivato è Kyrgyz express post, ed anch’esso firma francobolli del tutto riconosciuti
I loghi delle due realtà
I loghi delle due realtà

Quello che si temeva con la liberalizzazione è arrivato. Per ora il “problema” riguarda il Kirghizistan, ma in futuro potrebbe interessare altri Paesi.

Per il servizio universale, lo Stato centrasiatico oggi riconosce due operatori, e quindi l’Unione postale universale non ha fatto altro che adeguarsi alla linea. Sono Kyrgyz post (Kirghiz postacy state corporation) e Kyrgyz express post (nuova realtà che attualmente ha un mandato fino al 25 aprile 2017). Va da sé che entrambi producono francobolli legali a tutti gli effetti. E come tali saranno catalogati.

Per individuare l’origine corretta bisogna verificare i testi: attualmente la prima azienda ha aggiunto un piccolo emblema rosso-arancione, mentre la concorrente specifica per esteso la propria ragione sociale.

I francobolli si distinguono dai testi. Kyrgyz post, in particolare, ha aggiunto un emblema rosso-arancione, mentre Kyrgyz express post si presenta con l’intera ragione sociale
I francobolli si distinguono dai testi. Kyrgyz post, in particolare, ha aggiunto un emblema rosso-arancione, mentre Kyrgyz express post si presenta con l’intera ragione sociale
Il sito (in russo) del primo operatore…
…e quello (anche in inglese) del secondo
           


Ad Empoli primeggiano i ragazzi di Vinci
21 Ago 2015 14:00 - NOTIZIE DALL'ITALIA
“Emporium” - I bozzetti che a settembre saranno impiegati per annullo, cartolina e manifesto dell’appuntamento collezionistico sono nati nella scuola media locale
L’annullo, nato in classe
L’annullo, nato in classe

Giovanissimi toscani tra annulli e cartoline anche quest’anno. È accaduto ad Empoli (Firenze), dove il Circolo filatelico numismatico cittadino, presieduto da Franco Moscadelli, sta lavorando alla propria manifestazione del 19-20 settembre, come sempre intitolata “Emporium” e questa volta dedicata al centenario della Prima guerra mondiale.

Coinvolgendo le scuole del comprensorio, è stato possibile realizzare un centinaio di bozzetti firmati dagli alunni delle medie e scegliere quelli più significativi. Curiosamente, tutti quelli individuati provengono dal plesso di Vinci.

Per il manuale verrà utilizzata l’idea di Nuria Innocenti, iscritta alla II A, che ha immaginato un’allegoria composta da elmetto e spada. Sarà premiata, insieme alla sua classe, nel contesto della “due giorni” il mese prossimo. Quanto alla cartolina, la scelta è caduta sulla proposta di Paul Manish, della III A. Infine, il manifesto: impiegherà il modello definito da Lucrezia Lini, ancora della II A.

Così l’anno scorso
           


Etichette, o cartoline?
21 Ago 2015 09:23 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il dubbio si dipana in fretta: la Niasca Portofino, che tratta alimentari tipici, si è ispirata ai saluti postali per caratterizzare le confezioni

Se il golfo della Spezia, era l’1 agosto, ha tenuto a battesimo il proprio francobollo per l’omonimo Palio, da oggi a dopodomani Santa Margherita Ligure (Genova) ospita tre giorni di sport organizzati dalla Lega beach waterpolo, durante i quali sarà decretato il vincitore del Campionato nazionale di pallanuoto Libertas.

Il riferimento postale si… nasconde tra gli sponsor: è di Niasca Portofino, che per l’occasione ha varato una bottiglia da collezione contenente la sua limonata. Ma il discorso è più generale. Nell’etichetta ci sono due “annulli”, uno manuale ed uno meccanico, applicati sull’immagine dell’agrume. Ad una prima vista, con quel pesciolino, le linee ondulate potrebbero far pensare al mare, ma il richiamo al mondo del portalettere è dimostrato da un altro elemento: l’etichetta si presenta come se fosse una cartolina, divisa in due; da una parte il messaggio, dall’altra l’“affrancatura” e, sotto, lo spazio riservato all’“indirizzo”.

In realtà, l’impostazione grafica caratterizza pure altri prodotti della ditta, come pesto, marmellata, passata di pomodoro. E basta raggiungere la “home page” del sito aziendale per scoprire una selezione di saluti postali, questi veri, che non lascia dubbi sull’interesse nutrito!

La foto  mette in evidenza le etichette delle bottiglie ed il palese richiamo alle cartoline
La foto mette in evidenza le etichette delle bottiglie ed il palese richiamo alle cartoline
La Spezia - Il francobollo dedicato al Palio del golfo
Il sito di Niasca Portofino
           



Se ricevete questa mail è perché vi siete iscritti a Vaccari news
Per ISCRIVERSI, CANCELLARSI o MODIFICARE l'indirizzo email basta collegarsi qui https://www.vaccarinews.it/_ISCRIVITIVNEWS
Copyright © 2024 - 2003 Vaccari srl - tutti i diritti riservati
registrazione Tribunale di Modena n. 1854 del 4 dicembre 2007
direttore responsabile Fabio Bonacina
Tutto il contenuto di questa newsletter, incluse le pagine html e le immagini, è protetto da copyright.
In caso di pubblicazione e/o riferimenti si prega di citare sempre la fonte e di avvisare la redazione: info@vaccari.it
Vaccari srl non si ritiene responsabile di eventuali errori di collegamento nei link proposti, che vengono verificati solo all'atto dell'inserimento. Sarà gradita la comunicazione di eventuali cambiamenti per poter aggiornare i dati. Redazione: info@vaccari.it
VACCARI srl - Via M. Buonarroti, 46 - 41058 Vignola (MO) - Italy
Tel. (+39) 059.77.12.51 - (+39) 059.76.41.06 - Fax (+39) 059.760157