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dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
  • i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
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Largo ai classici
22 Apr 2016 00:38 - NOTIZIE DA VACCARI
Gli Antichi Stati tra i capitoli più significativi dell’asta programmata per il 30 aprile. Il presidente della società, Paolo Vaccari, presenta alcuni dei reperti
Il 50 bajocchi di Pontificio (lotto 153, stima 7.500 euro)
Il 50 bajocchi di Pontificio (lotto 153, stima 7.500 euro)

Un valore enorme, già come nominale: da qui il suo limitato impiego postale ed il significativo interesse che ancora oggi possiede. È il 50 bajocchi di Pontificio, un esemplare del quale è presente nell’asta che l’azienda Vaccari ha programmato per il 30 aprile. “È di ottima qualità e con gomma praticamente integra”, spiega il presidente della società, Paolo Vaccari. “Gli interessati possono trovarlo nel catalogo al numero 153; lo metteremo sul mercato con un prezzo di partenza pari a 7.500 euro: saranno poi gli interessati a definire la cifra ultima, ricordando che non sono previste commissioni per chi acquista”.

“Ad ogni modo, suggerisco di non fermarsi allo Stato della Chiesa, perché, al solito, il periodo preunitario è ben rappresentato. Tanto per citare qualche spunto, ecco la striscia da tre del 15 centesimi su carta costolata di Lombardo-Veneto, presente su un plico da Monza a Cittadella del 22 aprile 1852 (è il lotto 17 e viene proposto a 1.200 euro). Davvero scenografico è il foglio da 240 del 25 centesimi di Modena con stampa oleosa e gomma trasudata, privo di linguella (34, 14.000). Dello stesso Ducato, ecco la missiva da Carrara a Livorno del 18 giugno 1854 con un’altra striscia da tre ma del 5 centesimi verde caratterizzata dal punto dopo la cifra (45, 3.300), oppure quella da Reggio a Verona del 19 dicembre 1855 con il 15 ed una coppia del 5 verde oliva, di cui uno con errore «1 al posto di T» (51, 3.300). Di Napoli segnalerei il 20 grana nuovo rosa lillaceo della prima tavola, di ottima qualità e con traccia di linguella (73, 2.200) o il 50, questo di buona qualità (75, sempre 2.200). Non mancano i falsi dell’epoca, come il 2 grana nuovo violetto lillaceo del secondo stato (95, 2.000), la «Trinacria» e la «Crocetta» su altrettanti frammenti (97, 3.300 e 99, 1.800). Ulteriori due reperti con lo stesso stemma sabaudo li offriamo sul loro documento originale: uno viaggiato da Napoli a Tropea con un contenuto postale il 13 dicembre 1860 (104, 6.000); l’altro, con uno dei margini un po’ scarso, da Campobasso a Campana il 29 marzo 1861 (105, 3.500)”.

“Pure Parma -prosegue lo specialista- annovera pezzi d’interesse, fra cui un documento, molto fresco e blasonato (proviene dalla collezione Ferrari de La Renotière), spedito dalla capitale a Genova il 18 gennaio 1853; racchiude due tagli del 15 centesimi tête-bêche (137, 12.000). Per la Sicilia, come trascurare il blocco da otto del mezzo grano nuovo, alcuni dei quali con gomma intatta (215, 2.950), altrimenti la corrispondenza da Catania a Napoli del 19 agosto 1859 con una coppia del 2 ed un’altra del 5 grana (222, 6.000)?”.

“Due parole anche sulle destinazioni particolari, un settore inserito negli ultimi anni. Vorrei segnalare la raccomandata da Firenze a Campina, in Brasile, del 3 ottobre 1881: è una mista con il 2 lire di Vittorio Emanuele II e lo 0,25 di Umberto I (800, 2.750). Chi, poi, cerca qualcosa di ancora più classico, non si faccia sfuggire il plico da Largs a Paisley del 28 maggio 1841: mostra una coppia verticale, dai grandi margini, del «Penny black» (898, 1.800)”.

“Tutti i lotti -conclude- potranno essere visionati su appuntamento tra il 27 aprile ed il mattino del 30, mentre le offerte a distanza saranno accettate fino alle ore 15 del 29. Sabato, il battitore comincerà a lavorare alle 9.30: poi, toccherà agli interessati avanzare le ultime offerte”.

Tre reperti particolarmente significativi: il foglio da 240 esemplari del 25 centesimi di Modena (34, 14.000 euro), la lettera spedita in Brasile con la mista dei due re (800, 2.750), la coppia del “Penny black” (898, 1.800)
Tre reperti particolarmente significativi: il foglio da 240 esemplari del 25 centesimi di Modena (34, 14.000 euro), la lettera spedita in Brasile con la mista dei due re (800, 2.750), la coppia del “Penny black” (898, 1.800)
La versione elettronica del catalogo
Tra gli altri settori: Regno e Repubblica…
…aeronautica e spazio
           


I Paesi Bassi aggiornano la serie di servizio
21 Apr 2016 20:15 - DALL'ESTERO
Un nuovo francobollo per la Corte internazionale di giustizia; servirà per il corriere estero. Al tempo stesso, ricorda i settant’anni dell’istituzione

I Paesi Bassi rinnovano le produzioni di servizio per la Corte internazionale di giustizia, la realtà ubicata all’Aia che rappresenta il principale organo giudiziario delle Nazioni Unite. Venne istituita nel 1945 e cominciò le attività l’anno seguente sulle ceneri di quella che fu la Corte permanente di giustizia internazionale.

Il taglio riprende il soggetto di Roger Willems con la sede, il palazzo della Pace. Introdotto il 2 gennaio 2004 e ripetuto l’1 aprile 2011, sarà disponibile con il prossimo 25 aprile.

Al tempo stesso, intende ricordare l’istituzione dopo settant’anni di impegno nel mediare fra gli Stati (proprio ieri si è tenuta la cerimonia solenne, presenti il re Willem-Alexander ed il segretario generale Ban Ki-Moon). Il colore azzurro del fondo richiama l’Onu, quello d’oro dell’edificio sottolinea il momento di festa. Non ha valore nominale, sostituito dall’indicazione “Internationaal 1” (il costo ora è di 1,25 euro) e serve per il corriere ordinario di primo porto (quindi venti grammi) diretto ad una qualsiasi località estera.

La confezione da dieci esemplari
La confezione da dieci esemplari
L’istituzione citata (sito in varie lingue)
Contenziosi: quello tra Romania ed Ucraina ricordato con un foglietto
           


Spagna atto secondo
21 Apr 2016 17:33 - DALL'ESTERO
Nuova tappa per festeggiare i tre secoli dal servizio postale in Spagna. Con il logo storico, predisposte anche quattro vignette per le affrancature fai da te

Dal 1816 al 1916: secondo secolo e seconda tappa del percorso con cui la Spagna sta ricordando i trecento anni del servizio postale nazionale. Il nuovo appuntamento si è consumato questa mattina e consiste in un foglietto da 3,00 euro, situato al centro della confezione. Cita l’avvento del telegrafo (una striscia di punti e linee attraversa l’intero blocco) ed il ruolo femminile nel garantire le prestazioni. Sul bordo, una serie di altri richiami: l’impiego del treno, l’introduzione del francobollo (localmente avvenuta nel 1850), l’installazione di monumentali buche dove introdurre le missive, i vapori, la ripartizione della corrispondenza.

Questa volta si aggiungono quattro vignette autoadesive destinate alle affrancature fai da te, capitolo trascurato da un decennio ed ora riaperto grazie all’azienda Intelligent ar, attiva a Gibilterra, Guernsey, Jersey, Qatar e Regno Unito. Portano il logo del giro di boa. Due, disponibili da oggi, promuovono la “Feria nacional del sello”, giunta alla quarantottesima edizione ed in programma a Madrid dal 21 al 24 aprile; propongono la fontana di plaza de Cibeles e la statua equestre di Felipe III collocata in plaza Mayor. Le restanti debutteranno il giorno 23; sintetizzano il passato ed il presente tra comunicazioni fisiche e a distanza. Quattro pure le possibilità di affrancatura, evidenziate con le lettere “A”, “A2”, “B” e “C”. Sono utili rispettivamente per spedire missive ordinarie interne entro i venti grammi (costo: 0,45 euro) ed i cinquanta (0,57), per l’Europa (1,15) e gli altri continenti (1,30). Le scritte impresse -viene specificato- rimangono visibile per un periodo minimo di circa dieci anni. E poi?

Il nuovo foglietto e le quattro vignette per le affrancature automatiche
Il nuovo foglietto e le quattro vignette per le affrancature automatiche
La prima tappa del percorso
           


Se posta fa rima con territorio
21 Apr 2016 13:01 - LIBRI E CATALOGHI
La prima può raccontare il secondo e viceversa. Come nello studio di Lorenzo Oliveri, dedicato alla valle Stura. Il 30 aprile a Rossiglione (Genova) la prossima presentazione
Anche la toponomastica ha il suo perché
Anche la toponomastica ha il suo perché

Ci sono tanti modi per approfondire il sistema postale: ad esempio, studiando quanto concerne uno specifico territorio. E, per converso, ci sono tanti modi per conoscere un territorio: ad esempio, concentrandosi sul servizio postale e sulla sua evoluzione locale. L’esito è sempre doppio: si sviluppano le conoscenze dell’uno e dell’altro.

È il caso del lavoro firmato Lorenzo Oliveri, dal titolo “Storia postale della valle Stura” (15,00 euro, spese postali comprese, direttamente presso l’Associazione nazionale collezionisti annullamenti italiani). È stato annunciato attraverso alcuni incontri organizzati nell’area protagonista, per far scoprire a chi la abita aspetti e luoghi magari poco conosciuti, eppure sfiorati dalla frequentazione quotidiana. Aspetti e luoghi, ma anche personaggi, abitudini, armate e governanti transitati, mappe, denominazioni magari cambiate, edifici eretti e poi abbattuti o trasformati, l’arrivo del progresso rappresentato da francobolli, divise, postamat e “tp label”, cerimonie, drammi ed eventi, momenti difficili dal punto di vista economico, moduli da compilare e cartoline da spedire… Tutto questo è anche storia postale, raccontata -in 188 pagine con illustrazioni a colori- non solo agli specialisti.

A proposito degli incontri con il pubblico, il prossimo -già previsto per il 9 aprile- si terrà il 30 del mese alle ore 15.30 a Rossiglione (Genova), presso il cinema Municipale di piazza Matteotti 4. Interverranno Cristino Martini e Lorenzo Oliveri (tema: “Dialogo su due secoli di vicende rossiglionesi”), il vicepresidente Ancai Alcide Sortino (“Quando la posta era un servizio essenziale”), ancora il protagonista (“Posta in valle Stura e... dintorni”). La partecipazione è libera.

La presentazione a Campo Ligure (Genova) del 13 marzo. Da sinistra, l’autore Lorenzo Oliveri, il vicepresidente dell’Ancai Alcide Sortino, gli specialisti dello stesso sodalizio Giandomenico Bocchiotti ed Enrico Bertazzoli, il presidente dell’associazione culturale “Nord di Genova” Marco Preti
La presentazione a Campo Ligure (Genova) del 13 marzo. Da sinistra, l’autore Lorenzo Oliveri, il vicepresidente dell’Ancai Alcide Sortino, gli specialisti dello stesso sodalizio Giandomenico Bocchiotti ed Enrico Bertazzoli, il presidente dell’associazione culturale “Nord di Genova” Marco Preti
Gli incontri associati all’iniziativa editoriale: l’annuncio
           




Giacomo Mancini un secolo dopo
21 Apr 2016 08:24 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Oggi il centenario della nascita. Cosenza ricorda il politico socialista, deputato e ministro con un annullo speciale ed un convegno a palazzo Arnone
L’annullo…
L’annullo…

Nacque cento anni fa oggi e questa mattina la sua Cosenza lo ricorderà con un annullo. È Giacomo Mancini, rappresentante del Partito socialista italiano, di cui è stato segretario, nonché deputato, ministro alla Sanità e dei Lavori pubblici. Venne definito lo “statista del fare” e morì l’8 aprile 2002.

A volere l’intervento di Poste italiane è stata la Fondazione intitolata al personaggio e presieduta dal figlio Pietro (già sindaco della città, occupò la scrivania impiegata pure dal padre).

Il manuale vede ritratto il personaggio mentre sta tenendo un discorso; la medesima scena, ma ovviamente più ampia, figura nella cartolina collegata. L’obliterazione sarà disponibile dalle 9.30 alle 15.30 a palazzo Arnone, in via Gravina.

La stessa sede (che poi è conosciuta come Galleria nazionale) ospiterà un convegno dove interverranno -viene preannunciato- esponenti politici ed istituzionali calabresi e nazionali, fra cui l’ex premier Giuliano Amato, adesso giudice della Corte costituzionale.

…e la cartolina, che permette di apprezzare meglio la scena
…e la cartolina, che permette di apprezzare meglio la scena
           


Correos del Ecuador in campo
21 Apr 2016 00:59 - DALL'ESTERO
Tre gli uffici chiusi; annunciati ritardi nelle consegne. Intanto, una trentina di sedi è stata organizzata per ricevere dal pubblico aiuti

A cinque giorni dal terremoto costato la vita a circa cinquecento persone (ma il bilancio è ancora provvisorio), risultano tre le sedi di Correos del Ecuador chiuse. Sono le succursali ubicate a Bahía de Caraquez e Manta nonché l’agenzia di Portoviejo. Il medesimo operatore ha annunciato ritardi nelle consegne di corrispondenze e pacchi.

Al tempo stesso, sta facendo da riferimento per raccogliere gli aiuti e convogliarli nelle aree più colpite dal sisma. Individuata una trentina di strutture aziendali da impiegare quali centri di raccolta. Sono accettati -per esempio- alimenti non deperibili in scatola, come riso, pasta, olio, zucchero, biscotti, cioccolato, barrette di cioccolato ed energetiche; bottiglie d’acqua e di bevande idratanti. Utili pure nastro da imballaggio e cartoni, prodotti per l’igiene personale (assorbenti, pannolini per bambini e adulti, salviettine umidificate, dentifrici, spazzolini da denti, sapone, repellenti per insetti dalla durata minima di tre mesi), tende, giocattoli in buone condizioni (carta, pastelli, storie, piccoli libri). I beni devono essere consegnati imballati.

Anche Correos del Ecuador in campo
Anche Correos del Ecuador in campo
Nel 2015 fa toccò al Nepal
Il settimo anno dell’Aquila
           


Si comincia da Giotto
20 Apr 2016 18:30 - SMOM
Lo Smom rivela il programma del 2016; prenderà avvio il 9 maggio con tre serie. Fra esse, l’omaggio agli affreschi che il pittore ha lasciato a Padova presso la cappella degli Scrovegni

Lo Smom comincerà il 2016 con il 9 maggio, quando debutteranno tre serie: una delle tre previste per i cicli pittorici, la tappa “Natura e arte”, la partecipazione melitense al World humanitarian summit.

È la notizia giunta oggi, che permette pure di avere il quadro dei titoli successivi. Saranno ricordate La Valletta (venne fondata quattro secoli e mezzo fa), madre Teresa di Calcutta (per la canonizzazione), le stesse Poste magistrali (create nel 1966). Si aggiungono un tributo al gran maestro Matthew Festing, i percorsi “L’arte della miniatura” e “La musica nella pittura”, gli abituali richiami a san Giovanni Battista nella veste di patrono dell’Ordine ed al Natale.

Per quanto riguarda la citazione patavina, già è pronta l’immagine. Si tratta di un foglietto contenente sei francobolli differenti, tutti da un misterioso costo di 2,30 euro. Rappresentano le storie di Gioacchino e Anna, affreschi dovuti a Giotto di Bondone e conservati nella celeberrima cappella degli Scrovegni di Padova. Nell’ordine raffigurano la cacciata di Gioacchino dal tempio ed il personaggio fra i pastori, l’annuncio a sant’Anna, il sacrificio di Gioacchino, il suo sogno, l’incontro alla porta Aurea (quest’ultimo soggetto è stato ripreso dall’Italia con un 41 centesimi il 20 marzo 2003). Non comunicata la tiratura.

I sei francobolli dedicati agli affreschi padovani di Giotto
I sei francobolli dedicati agli affreschi padovani di Giotto
Così il 2015 melitense
Il dentello italiano del 2003 con l’incontro alla porta Aurea
Il programma allo stato attuale (file pdf)
           




Don Giuseppe Morosini ricordato a Ferentino
20 Apr 2016 15:27 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il sacerdote, nato nel paese in provincia di Frosinone il 19 marzo 1913, venne ucciso, poiché partigiano, a Roma il 3 aprile 1944

Omaggio marcofilo a don Giuseppe Morosini. È quanto succederà domani a Ferentino (Frosinone). Dove, presso l’istituto di istruzione superiore “Martino Filetico”, in piazza Collegio Martino Filetico, si svolgerà il convegno storico dedicato al sacerdote, nato nel paese ciociaro il 19 marzo 1913 ed ucciso a Roma, poiché partigiano, il 3 aprile 1944 (lo ricorda il francobollo da 800 lire del 4 giugno 1997).

Al tempo stesso, l’iniziativa rammenterà sia la Liberazione, sia il referendum Monarchia-Repubblica, anche se nell’annullo collegato (sarà messo in uso presso la sede della scuola tra le 9.30 e le 13) si cita soltanto il secondo appuntamento con la storia. Previsti interventi dei ragazzi che studiano nella zona e l’esibizione di un quintetto musicale specializzato nel genere klezmer.

Aggiornamento delle ore 18: una seconda impronta dedicata alle commemorazioni del 25 aprile e del 2 giugno verrà impiegata, proprio lunedì, a Varallo (Vercelli), richiesta dall’Unione montana Valsesia. Il presidio sarà allestito in piazza Vittorio Emanuele II dalle 9.30 alle 15.30.

Il francobollo del 1997 e l’obliterazione prevista per domani
Il francobollo del 1997 e l’obliterazione prevista per domani
I dettagli presentati dalla scuola
Settantesimo della Repubblica: domenica l’annullo a Roma
           


Trucco per la foto con il pronipote
20 Apr 2016 12:24 - DALL'ESTERO
Domani i novant’anni di Elisabetta II; pronta la serie che la festeggia. Ma a farsi notare è il piccolo George, ripreso nell’immancabile foglietto
Uno dei sei francobolli in fogli
Uno dei sei francobolli in fogli

Scatto di famiglia a Buckingham palace, ma con il trucco: è quello trasformato in foglietto che debutterà domani per festeggiare i novant’anni raggiunti da Elisabetta II. Accanto alla regina vi sono i tre eredi: il figlio Carlo, il nipote William ed il pronipote George (che compare per la prima volta su una carta valore del Regno Unito).

È proprio su quest’ultimo che l’attenzione si è posata: ora non ha neanche tre anni, e nell’istantanea (fra l’altro risalente all’estate scorsa) sembrerebbe più alto del dovuto. Ma la spiegazione è presto detta: per avere tutti i visi più o meno alla stessa altezza, il fotografo Ranald Mackechnie ha fatto mettere un rialzo sotto al bimbo!

Ogni reale è stato ripreso in un francobollo di prima classe, servizio che dal 29 marzo costa 64 pence. Il blocco sarà associato ad una serie di altri sei esemplari (tre della stessa categoria ed i rimanenti da 1,52 sterline) che vedono la monarca (ormai il sovrano più longevo fra quelli che hanno guidato il Paese) in un contesto familiare o ufficiale. La rappresentano con il padre Giorgio VI (attorno al 1930) o i due figli Anna e Carlo (1952), da sola (all’apertura del Parlamento nel 2012). Nei restanti è in compagnia del marito Filippo (1957), ancora in un primo piano (nel 1977 in Nuova Zelanda), insieme a Nelson Mandela (come capo del Commonwealth nel 1996).

Nel programma odierno, Elisabetta II ed il consorte hanno un impegno: raggiungere il Windsor delivery office in William st, a Windsor, per sottolineare il mezzo millennio del servizio postale.

Il blocco come arriverà domani agli sportelli e la foto originaria scattata da Ranald Mackechnie
Il blocco come arriverà domani agli sportelli e la foto originaria scattata da Ranald Mackechnie
Il lungo regno di Elisabetta II
Il piccolo George in un dentello dell’Australia
I cinque secoli del servizio postale nazionale
           


Un “Giorno” che dura da sei decenni
20 Apr 2016 10:12 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Festa, domani, per il quotidiano milanese. Non mancherà l’annullo; sarà impiegato in piazza Oberdan dalle ore 9 alle 15
La presentazione di ieri
La presentazione di ieri

Il 21 aprile 2006 il francobollo da 45 centesimi; domani l’annullo. Così è stato ricordato postalmente -e la festa verrà rinnovata giovedì- il quotidiano “Il giorno”, rispettivamente nel cinquantesimo e nel sessantesimo anniversario trascorsi dalla sua fondazione.

A richiedere il nuovo manuale si è presentata la Poligrafici editoriale, che ha concordato con l’operatore il supporto degli addetti dalle ore 9 alle 15; il punto di riferimento è un gazebo allestito in piazza Oberdan, quindi nella centralissima porta Venezia.

Nell’impronta campeggia il semplice numero “60”, lasciando il resto della comunicazione alla cartolina. Dove viene ripreso il manifesto realizzato nel 1956 dal disegnatore Raymond Savignac per il lancio della testata. Lo stesso impiegato con il dentello del mezzo secolo.

L’annullo applicato sulla cartolina. Quest’ultima riprende il celebre manifesto di Raymond Savignac
L’annullo applicato sulla cartolina. Quest’ultima riprende il celebre manifesto di Raymond Savignac
Dieci anni fa il francobollo
Cronaca dentellata del 2016: i tributi a “Corriere della sera”…
…e “La repubblica”
           




Codice appalti e concessioni, pubblicato il testo
20 Apr 2016 08:30 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il documento è stato inserito nella “Gazzetta ufficiale” di ieri sera ed è entrato subito in vigore. Interessa anche il settore postale
Il decreto è stato approvato dal Governo
Il decreto è stato approvato dal Governo

Riguarda anche il comparto; è il decreto legislativo che attua le direttive europee 2014/23/Ue, 2014/24/Ue e 2014/25/Ue sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto. Perché si applica agli enti erogatori attivi negli àmbiti dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali. Al tempo stesso, il testo riordina la disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.

Approvato dal Consiglio dei ministri il 15 aprile, il documento è stato formalizzato il 18 con il numero 50; è entrato in vigore ieri sera con la sua pubblicazione nel supplemento ordinario 10 della “Gazzetta ufficiale” (il contemporaneo supplemento 11 comprende la tabella di concordanza).

Il Governo -viene spiegato- ha recepito in un unico riferimento la materia, passando dagli oltre duemila articoli del vecchio riferimento agli attuali, poco superiori ai duecento. Non prevede, come in passato, un regolamento di esecuzione e di attuazione, ma l’emanazione di atti di indirizzo e di linee guida a carattere generale, da approvare con decreto del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti su proposta dell’Autorità nazionale anticorruzione (il cui ruolo è stato rafforzato) e previo parere delle competenti commissioni parlamentari.

I princìpi sono comuni a tutti i tipi di affidamento; fra essi figurano trasparenza, economicità, efficacia, correttezza, tempestività, libera concorrenza, non discriminazione.

Per saperne di più
           


Tampere attende i filatelisti
20 Apr 2016 01:00 - APPUNTAMENTI
Aperte fino al prossimo 31 maggio le iscrizioni alla manifestazione internazionale “Finlandia 2017”. Manifestazione che si terrà fra oltre un anno

La manifestazione si terrà dal 24 al 28 maggio dell’anno prossimo a Tampere, ma per candidarsi c’è tempo fino a questo 31 maggio. È la mostra “Finlandia 2017”, inserita tra le iniziative volte a celebrare il secolo passato dall’indipendenza del Paese nordico.

Si tratta di un’esposizione europea con il patrocinio della Federation of european philatelic associations ed il riconoscimento della Fédération internationale de philatélie. Sono state invitate tutte le federazioni (fra cui l’italiana) che aderiscono alla Fepa nonché quelle di Nuova Zelanda e Stati Uniti.

La gara prevede un’area ad invito (corte d’onore, musei postali, collezioni appunto sull’indipendenza della Finlandia) ed una competitiva. In quest’ultima figurano le classi gran premio Fepa e con lavori -ad un quadro compresi- di aerofilatelia, aperta, cartoline, fiscali, giovanile, interi postali, storia postale, tematica, tradizionale, letteratura.

Per la domanda di iscrizione occorre richiedere, compilare in inglese e restituire al commissario Claudio Ernesto Manzati il modulo (e-mail: c.manzati@virgilio.it). In alternativa, si può utilizzare il medesimo schema presente sul sito ufficiale. I costi sono 60,00 euro a quadro da sedici fogli (80,00 per le un quadro e per ogni titolo di letteratura), cui si aggiungono la quota parte riguardante le spese di trasporto e relative al commissario.

La sede fissata a Tampere
La sede fissata a Tampere
Il sito di riferimento (anche in inglese)
Centenario dell’indipendenza finlandese: l’ultima serie segnalata
           


Sarà… eruttato il 28 aprile
19 Apr 2016 18:24 - DALL'ESTERO
Islanda - Definito il nome ufficiale, il francobollo per le attività vulcaniche di Holuhraun arriverà fra pochi giorni. Con un paio di sorprese rispetto alla prima versione
La versione definitiva
La versione definitiva

Alla fine, e salvo altre (peraltro improbabili) sorprese, il francobollo autoadesivo dell’Islanda arriverà il 28 aprile. È dedicato alla spettacolare eruzione vulcanica, registrata nel 2014, di Holuhraun. È questo il nome riconosciuto, che ad ogni modo conferma le ipotesi risalenti alla fine dell’anno scorso.

La carta valore, infatti, doveva giungere il 5 novembre. Salvo poi venire bloccata perché a livello ufficiale non era stato precisato ancora l’appellativo con il quale il fenomeno andava individuato. Il nome presente sull’immagine, insomma, non era certo. Ora, chiarita la faccenda, il via libera.

Nel frattempo sono stati registrati un paio di cambiamenti: nel formato della carta valore, innanzi tutto, poiché appare più corta; a subirne le conseguenze, la foto di Daði Harðason, poi impaginata da Hlynur Ólafsson. Diminuito, inoltre, il costo: non per una variazione tariffaria al ribasso ma perché è stata mutata la destinazione del dentello: prima pensato per gli invii ordinari verso l’Europa e compresi nei cinquanta grammi di peso (180 corone) ed ora per quelli analoghi, ma diretti all’interno dell’isola (159).

Il rinvio dell’emissione
           




Il francobollo per il Brachetto d’Acqui presentato il 15 aprile 2016
19 Apr 2016 13:47 - PUBBLICITÀ REDAZIONALE
Tra le Eccellenze del sistema produttivo ed economico, il vino Brachetto d’Acqui Docg, a cui è dedicato un francobollo e un minifolder con due cartoline annullate

Venerdì 15 aprile 2016, alle ore 17.30 è stato ufficialmente presentato il francobollo ordinario “Brachetto d’Acqui DOCG” insieme con il minifolder Brachetto d’Acqui Docg e città di Acqui Terme, presso l’enoteca di Acqui “Terme e Vino”.

Il Consorzio Tutela Vini d’Acqui, il Comune di Acqui Terme e Poste Italiane hanno curato l’evento di presentazione dinnanzi al Sindaco del Comune di Acqui, al Presidente del Consorzio e ad altre personalità di rito.

Il francobollo, in occasione dei due secoli nell’eccellenza, è stato emesso in data 11 aprile dal Ministero dello Sviluppo Economico, nell’ambito della serie tematica le Eccellenze del sistema produttivo ed economico dei francobolli ordinari dedicati alle eccellenze enogastronomiche italiane espresse dal Vino Docg.

Per tale evento, Filatelia ha realizzato un minifolder dedicato, in tiratura limitata di 5.999 esemplari, in vendita al prezzo di 6 euro, contenente 2 cartoline con apposito francobollo Vino Docg Brachetto d’Acqui, annullate con annullo speciale del giorno di emissione dell’11 aprile 2016.

Il minifolder riporta all’esterno l’immagine del paesaggio in cui ha origine il Brachetto d’Acqui Docg. Le due cartoline all’interno riproducono immagini diverse. Nella prima, è rappresentato un calice con evidenza della tipica tonalità di color rosso del Brachetto, contornato, dal basso verso l’alto, da alcuni petali di rosa dello stesso colore, a significare il gusto vellutato e avvolgente del vino Docg. Nella seconda, è rappresentata la Fonte della Bollente, la particolare costruzione marmorea ottagonale del 1879 che spicca nell’omonima Piazza in Acqui Terme e circonda una fonte termale da cui sgorga l’acqua bollente e curativa, a 74,5°C, un’acqua sulfureo-salso-bromo-iodica.

Tale iniziativa è stata, infatti, realizzata al fine di valorizzare e promuovere un grande prodotto tipico Docg del nostro territorio.

Il minifolder dedicato al vino Brachetto d’Acqui Docg
Il minifolder dedicato al vino Brachetto d’Acqui Docg
Poste italiane e la filatelia (promo)
           


Collezionisti a Bologna, Torino e Roma
19 Apr 2016 09:51 - APPUNTAMENTI
Le proposte dei prossimi giorni: due convegni commerciali ed altrettante mostre, dedicate al Giubileo ed al settantesimo anniversario della Repubblica
A Bologna ci sarà pure San Marino
A Bologna ci sarà pure San Marino

Due convegni commerciali e due mostre tra Bologna, Torino e Roma. Sono le iniziative, tutte ad ingresso libero, segnalate a “Vaccari news” per questi giorni.

La città felsinea, attraverso l’Associazione filatelica numismatica bolognese, il 22 ed il 23 aprile firmerà il “XXIV Convegno di primavera”. Il punto di riferimento non cambia: è il Palanord (parco Nord) di via Stalingrado, in zona Fiera. Le porte resteranno aperte venerdì nella fascia oraria 11-18, sabato dalle 8.30 alle 18. I visitatori troveranno tavoli di filatelia, storia postale, cartoline, numismatica, telecarte ed hobbistica.

Aprirà il 23 e si protrarrà fino al 30 la rassegna voluta nel capoluogo piemontese dal Gruppo di filatelia religiosa “Don Pietro Ceresa”. Il percorso si intitola “Anno straordinario della misericordia”; verrà ospitato presso lo spazio filatelia di Poste italiane, quindi in via Alfieri 10. Di esso rispetta le aperture: da lunedì a venerdì 8.20-13.35; sabato 8.20-12.35.

La capitale, infine, vedrà attiva l’Associazione filatelica numismatica italiana “Alberto Diena”, che di recente ha dato una nuova veste al proprio notiziario interno (ora si articola in 48 pagine “A5” con illustrazioni a colori; l’ultimo numero tratta vari aspetti, dal referendum del 1946 ai palloni di Parigi, dal carteggio di Vito Viti ai provvisori di Napoli). Dà appuntamento al “Convegno romano”, operativo il solo 24 dalle 9 alle 17 presso la sede del medesimo sodalizio, in lungotevere Thaon di Revel 3. Una ventina i tavoli allestiti; si aggiungerà una rassegna dedicata al settantesimo anniversario della Repubblica.

Torino celebra l’Anno santo, Roma ricorda il settantesimo anniversario della Repubblica
Torino celebra l’Anno santo, Roma ricorda il settantesimo anniversario della Repubblica
Il calendario del “Don Pietro Ceresa”
La recente conferenza organizzata dalla “Alberto Diena”
           


Le bancarelle israeliane
19 Apr 2016 01:17 - DALL'ESTERO
Acri, Gerusalemme e Giaffa si raccontano attraverso i mercati tipici, capaci di attirare gli abitanti locali quanto i turisti. Ad ogni piazza è stato dedicato un francobollo

Il tripudio dei colori che caratterizza le bancarelle mediorientali battute da locali e turisti raggiunge la serie programmata per oggi da Israele. Una visione che colpisce gli occhi: pur rinunciando agli altri sensi, in particolare ad olfatto e udito, decisamente si fa notare. Soprattutto se si hanno davanti i fogli da otto esemplari uguali, con ulteriori richiami aggiunti sui margini superiori e quattro “tab” in basso.

L’emissione è articolata in tre francobolli, tutti da 4,10 shekel; citano altrettanti punti commerciali, fotografati da Yigal Tzur e poi disegnati da David Ben-Hador.

Uno è il mercato antico di Acri, creato nel XVIII secolo e famoso soprattutto per alimentari in genere, pesci (si trova non lontano dal porto) e spezie, che non a caso figurano nella vignetta. Per Gerusalemme c’è il Mahane Yehuda, sorto a metà del XIX. In questo frangente si punta soprattutto a prodotti lavorati, come panetteria, insaccati, conserve, ma senza dimenticare la frutta. Infine ecco Giaffa ed il suo mercato delle pulci, classe 1880 circa; nell’immagine si volteggia, ad esempio, tra grammofoni, bambole, vecchi recipienti, macchine per scrivere.

Il mercato mediorientale rappresentato da Israele
Il mercato mediorientale rappresentato da Israele
Le bancarelle natalizie di Aland
I concorrenti di Singapore…
…e di Australia
           




Nuovo aggiornamento ai cap
18 Apr 2016 19:49 - NOTIZIE DALL'ITALIA
I Comuni si uniscono? Ed anche il codice di avviamento postale viene accorpato. Entrato in vigore oggi il provvedimento per 26 nuovi territori
Anche Zibello (nella foto, l’ufficio di via Matteotti 1a) interessato alla procedura
Anche Zibello (nella foto, l’ufficio di via Matteotti 1a) interessato alla procedura

L’istituzione di nuove realtà amministrative, originata dall’accorpamento di precedenti più piccole, ha avuto conseguenze anche per le spedizioni. Tanto che il concessionario del servizio universale, Poste italiane, ha provveduto a confermare formalmente o a rivedere alcuni codici di avviamento.

La misura, entrata in vigore oggi, riguarda 26 Comuni e 49 località. Risultano: in Piemonte Campiglia Cervo, Lessona (entrambi in provincia di Biella), Borgomezzavalle (Verbano-Cusio-Ossola); in Lombardia Corteolona e Genzone (Pavia), Gordona (Sondrio); in Emilia-Romagna Alto Reno Terme (Bologna), Polesine Zibello (Parma), Ventasso (Reggio Emilia), Montescudo-Monte Colombo (Rimini). I restanti sono tutti in Trentino-Alto Adige, per la precisione sotto Trento: Altavalle, Altopiano della Vigolana, Amblar-Don, Borgo Chiese, Borgo Lares, Castel Ivano, Cembra Lisignago, Contà, Dimaro Folgarida, Madruzzo, Pieve di Bono-Prezzo, Porte di Rendena, Primiero San Martino di Castrozza, Sella Giudicarie, Tre Ville, Vallelaghi e Ville d’Anaunia.

Al solito, è prevista una fase intermedia, valutata in sei mesi, in cui vecchie e nuove stringhe numeriche potranno essere impiegate indifferentemente.

Il precedente aggiornamento
Le nuove modifiche (file pdf)
           


Wwf - Firma Fulco Pratesi
18 Apr 2016 17:26 - EMISSIONI ITALIA
La sede italiana del sodalizio venne creata cinquanta anni fa. Pronto un francobollo da 95 centesimi con annullo per le buste del primo giorno a Roma. Debutterà il 22 aprile
I due francobolli del 1991
I due francobolli del 1991

Il cervo sardo e l’orso marsicano: sono raffigurati nei due francobolli che portano il simbolo di quello che una volta era il World wildlife fund, adesso World wide fund for nature ma più noto con l’acronimo Wwf. Si inseriscono nella serie “Salvaguardia della natura” emessa il 10 ottobre 1991; già allora non si capì la ragione per la quale solo metà dei quattro 500 lire che compongono la serie mostrano il logo.

E non c’è il due senza il tre, questo più circostanziato: si aggiungerà il prossimo 22 aprile. È un taglio da 95 centesimi che intende ricordare il mezzo secolo raggiunto dalla sede italiana del sodalizio.

Autoadesivo, conta su ottocentomila esemplari in fogli da ventotto. La vignetta è d’autore, dovuta a Fulco Pratesi. Oltre ad essere giornalista ed illustratore, ha fondato la realtà tricolore ed ora ne è presidente onorario. Raffigura un panda con il suo cucciolo tra le piante di bambù, rappresentative del loro caratteristico habitat. L’annullo fdc verrà impiegato allo spazio filatelia di Roma, mentre il bollettino illustrativo è stato affidato all’attuale presidente, Donatella Bianchi.

Wwf Italia -recita lo statuto- “persegue la tutela e la valorizzazione della natura e dell’ambiente a fini di solidarietà sociale e senza scopo di lucro”. Il suo obiettivo è “fermare e far regredire il degrado del nostro pianeta e contribuire a costruire un futuro in cui l’umanità possa vivere in armonia con la natura”, puntando a conservare quest’ultima ed i processi ecologici in tutto il mondo attraverso il mantenimento della diversità genetica, l’uso sostenibile delle risorse, la riduzione degli impatti antropici a beneficio delle presenti e delle future generazioni.

Nel Bel Paese ha un riferimento centrale con sede a Roma, diciannove sezioni regionali, oltre duecento strutture territoriali; è un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale e, al tempo stesso, un’organizzazione non governativa.

L’esemplare atteso per il prossimo 22 aprile. Da notare, anche nell’annullo, i richiami legali: il copyright per il logo ed il simbolo “marchio registrato” per l’acronimo Wwf
L’esemplare atteso per il prossimo 22 aprile. Da notare, anche nell’annullo, i richiami legali: il copyright per il logo ed il simbolo “marchio registrato” per l’acronimo Wwf
Il sito italiano
Nel 2011 il mezzo secolo dell’organizzazione internazionale: il francobollo svizzero
La recente iniziativa danese
           


Un titolo che vale bene un francobollo (ed il foglietto)
18 Apr 2016 13:35 - DALL'ESTERO
Le Filippine rendono omaggio alla connazionale Pia Alonzo Wurtzbach: il 20 dicembre scorso è stata proclamata “Miss Universo”. I precedenti
Il blocco risalente al 1994
Il blocco risalente al 1994

La nomina di una connazionale (sia pure di origini tedesche) a “Miss Universo” vale bene un francobollo. Anzi, un francobollo ed un foglietto! Sono giunti ieri dalle Filippine, che così hanno onorato Pia Alonzo Wurtzbach: nata il 24 settembre 1989, il 20 dicembre scorso ha conquistato il titolo, tornato nel Paese asiatico per la terza volta.

Le precedenti furono nel 1969 con Gloria Maria Diaz e nel 1973 grazie a Maria Margarita Moran, entrambe citate il 5 maggio 1994 nei tagli da 2 unità (8 se provenienti da blocco), quando lo stesso concorso si tenne a Manila. Si aggiunge il tributo a Megan Young, “Miss Mondo” nel 2013: la vincitrice è stata richiamata il 24 febbraio 2014 in un 30 ed un 40, anche fogliettati, ma in quest’ultimo caso elevati a 50.

L’immagine delle nuove cartevalori è unica, ritrae la ragazza a Las Vegas, trionfante dopo il verdetto; nel caso del dentello declinata in un 15 pesos, che diventano 40 con il foglietto. Questo offre la luccicante corona come se fosse in rilievo.

Francobollo e foglietto per Pia Alonzo Wurtzbach: hanno debuttato ieri
Francobollo e foglietto per Pia Alonzo Wurtzbach: hanno debuttato ieri
La “Miss mondo” di Gibilterra
Quando il concorso di “Miss Italia” originò un annullo
           




Anche postale il Severini parmense
18 Apr 2016 10:24 - APPUNTAMENTI
Tra il centinaio di opere ospitato alla mostra della Fondazione Magnani Rocca a Mamiano di Traversetolo, il bozzetto impiegato per il mosaico dell’Alessandria Centro
I francobolli italiani del 1993 e del 2009
I francobolli italiani del 1993 e del 2009

Gino Severini? È stato ricordato dall’Italia il 3 maggio 1993 con un francobollo da 850 lire (inserito nel percorso PostEurop, rappresenta l’opera “Dinamismo delle forme colorate”) ed il 30 ottobre 2009 con un 65 centesimi (per la serie “I maestri italiani del Novecento”, richiama “Danza dell’orso”). Senza dimenticare, questo da San Marino, il 60 centesimi del 20 febbraio 2009 (il foglietto celebra il centenario del manifesto futurista e propone, fra l’altro, “Treno armato”).

Ora il pittore cortonese, vissuto tra il 7 aprile 1883 ed il 26 febbraio 1966, è al centro di una personale ospitata a Mamiano di Traversetolo (Parma). Così da ricordarlo nel cinquantesimo anniversario trascorso dalla morte. È “Severini - L’emozione e la regola”, raggiungibile sino al 3 luglio presso la Fondazione Magnani Rocca, ubicata nella via omonima al numero civico 4.

Curata da Daniela Fonti e Stefano Roffi, raccoglie un centinaio di lavori, non concentrandosi esclusivamente sul periodo di adesione al Futurismo ed al Cubismo. È maturata, infatti, la consapevolezza che il di lui approccio rappresenti “fino alla fine, proprio nella sua articolazione e nella sua inquieta ricerca di «perfezione nella contemporaneità», una perfetta parabola di protagonista del Novecento”, spiegano i promotori. Prima fu attratto “dalle rotture linguistiche dell’avanguardia e successivamente concentrato sulla ricerca di un equilibrio armonico, di ispirazione classica ma non vuotamente classicista, che caratterizzerà ogni successiva stagione”.

La sua mano è contraddistinta da una sostanziale fedeltà ad alcuni soggetti, che emergono agli esordi e che, variamente declinati, ne definiscono la personalità. Per questo l’esposizione non segue il filo cronologico ma quello tematico, sviluppato nelle tappe “Dal ritratto alla maschera”, “La danza”, “Il paesaggio e la natura morta”, “La grande decorazione murale, di soggetto laico e religioso”, “Il libro d’artista”.

Nella mostra i visitatori trovano pure il bozzetto (una tempera su cartoncino risalente al 1936-1937) che racconta la storia delle comunicazioni. L’esito si trova ad Alessandria, sul muro esterno delle Poste centrali, in piazza della Libertà 23/24. Da tempo risulta transennato così da evitare che biciclette e passanti lo rovinino. In questi giorni è tornato in cronaca per la storia di un cittadino, Tony Frisina, che l’ha preso a cuore.

L’allestimento propone il bozzetto del mosaico dedicato alle comunicazioni, una tempera su cartoncino del 1936-1937
L’allestimento propone il bozzetto del mosaico dedicato alle comunicazioni, una tempera su cartoncino del 1936-1937
Il sito di riferimento per la mostra
La valorizzazione dell’Alessandria Centro…
…ed uno degli articoli che parlano di Tony Frisina
           


PostEurop - Un solo valore pure dall’Ucraina
18 Apr 2016 01:02 - DALL'ESTERO
Riprende il soggetto comune. In luogo del nominale, la lettera “N”: indica le missive fino ai venti grammi di peso da spedire per via di superficie all’estero
Anche l’Ucraina propone il soggetto comune
Anche l’Ucraina propone il soggetto comune

Nonostante la situazione interna resti drammatica (e sostanzialmente trascurata oltre i confini), l’Ucraina ha voluto partecipare anche al giro PostEurop 2016, così da ricordare le produzioni comuni che da sei decenni caratterizzano il Vecchio continente.

Il tributo consta di un solo francobollo, reso disponibile il 15 aprile. A causa dell’inflazione, il nominale è stato sostituito dalla lettera “N”, venerdì scorso equivalente a 15,39 grivnia. Ad ogni modo, è possibile impiegare il dentello per affrancare una lettera compresa nei venti grammi di peso e destinata, per via di superficie, all’estero.

Nessuna sorpresa sul soggetto: è il solito, quello firmato dalla cipriota Doxia Sergidou. La carta valore è confezionata in fogli da dodici unità.

Così Austria…
…Andorra Spagnola e Spagna…
…Bielorussia
           


Legalità nel Messinese
17 Apr 2016 17:58 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il ricordo per Graziella Campagna, uccisa a diciassette anni, e la mostra di cartoline dedicate alle vittime della mafia. L’appuntamento domani a Santa Teresa di Riva

È dedicato alla vittima di mafia Graziella Campagna (1968-1985) il progetto “Di mafia si muore, di legalità si vive” che domani a Santa Teresa di Riva (Messina) avrà un momento pubblico. Non a caso, parteciperà il fratello, Pasquale.

Punto di riferimento sarà l’atrio dell’ex municipio, in piazza V Reggimento Aosta. Verranno esposti i bozzetti elaborati dagli studenti per realizzare cartoline sul tema e saranno premiati gli esiti migliori. Proprio un’analoga scelta di cartoline, tratta dalla collezione di Gabriele Camelia, finirà sotto le teche, a disposizione dei visitatori dalle ore 15 alle 20. Non mancherà l’annullo speciale, voluto dal Circolo filatelico peloritano ed operativo nella medesima sede tra le 15.30 e le 19.30.

Associata all’appuntamento, l’intitolazione di una via cittadina alla ragazza. La decisione è stata promossa dall’assessorato alle pari opportunità, retto da Annalisa Miano; punta a sviluppare una toponomastica al femminile.

La locandina che annuncia la manifestazione e l’annullo
La locandina che annuncia la manifestazione e l’annullo
Marcofilia impegnata: la strage di carabinieri a San Gregorio di Catania…
…l’omaggio al magistrato Rosario Angelo Livatino…
…e quello al politico Piersanti Mattarella
           




Dieci anni nel Mediterraneo
17 Apr 2016 00:44 - LIBRI E CATALOGHI
Il traffico postale via mare tra il 1840 ed il 1850. È quanto documenta il secondo volume di Alessandro Arseni dedicato alla navigazione a vapore
Dal 1840 al 1850
Dal 1840 al 1850

Dieci intensi anni, quelli compresi tra il 1840 ed il 1850, in grado di concentrarsi su Regno delle Due Sicilie, Granducato di Toscana, linee Rostand e della Corsica. È il secondo volume che, in 192 pagine “A4” con illustrazioni a colori, Alessandro Arseni dedica alla “Storia della navigazione a vapore e dei servizi postali sul Mediterraneo” (edizione The postal gazette, 60,00 euro).

“Quasi tutti i collezionisti, almeno una volta, si sono trovati di fronte una lettera viaggiata «via di mare»”, annota l’autore. Se si osserva il panorama del materiale esistente, ci si accorge che almeno il trenta per cento di tutte le missive con data anteriore al 1861 è stato trasportato con un piroscafo e principalmente nel Mediterraneo. Il problema è studiare il documento in funzione del suo trasporto. Da qui il progetto -risalente al 1990- di creare un riferimento per identificare il momento storico, il mezzo, la sua nazionalità, la provenienza e la destinazione, seguendo i transiti dai porti di Marsiglia, Genova, Livorno, Civitavecchia, Napoli, Palermo, Messina, Corsica e Malta. “Ho trovato navi non conosciute dagli storici”, ha detto alla presentazione avvenuta nel contesto di “Milanofil”; “è un libro di storia per il ricercatore”.

“Lavoro improbo, svolto con tenacia, dedizione e capacità critica, felice anche nei risultati”, conferma nella presentazione Bruno Crevato-Selvaggi. Attesta l’esistenza di “servizi regolari, affidabili, con orari pressoché certi” in luogo di “secolari percorsi comunicazionali affidati più all’alea dei venti e del clima che alla buona volontà degli uomini”.

Comprende oltre 21.500 date, 600 note esplicative, 85 missive descritte ed illustrate, cui si aggiungono trattati, convenzioni postali e decreti.

La carta intestata dell’agente di Marsiglia Claude Clerc impiegata il 13 aprile 1842
La carta intestata dell’agente di Marsiglia Claude Clerc impiegata il 13 aprile 1842
“Storia della navigazione a vapore e dei servizi postali sul Mediterraneo” - tomo II (acquista)
La scheda con l’indice
Il primo volume
           


Viterbo Centro/4 Lo sguardo agli interni
16 Apr 2016 15:42 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Gli accessi alle sale, gli arredi, i servizi offerti al pubblico... La sopraelevazione degli anni Cinquanta ed il ripensamento parziale degli spazi
Il Posteimpresa
Il Posteimpresa

Due gli accessi pubblici del Viterbo Centro, cui è dedicato questo “speciale” nell’ottantesimo anniversario trascorso dall’inaugurazione, anniversario che scoccherà il 21 aprile. Entrambi danno su via Ascenzi, sono rialzati di alcuni gradini e dotati di portoni lignei. Quello minore, collocato sul fronte, è stato destinato negli ultimi tempi al Posteimpresa, ma in origine era riservato al personale, trovandosi accanto alla scala di servizio ed alla stanza dei fattorini telegrafici.

Sul fianco, sotto alla torre, si trova invece l’ingresso principale, dal quale si accede al salone degli sportelli, ossia all’ambiente più adorno del palazzo, dove vi sono tutti i supporti per il pubblico. I pavimenti sono realizzati a settori con marmi policromi a disegni geometrici, le pareti risultano rivestite con alta zoccolatura in marmo e rifinite a stucco nella parte superiore, mentre il soffitto è decorato con cassettonato a stucco romano.

Il bancone, anch’esso rivestito con lastre in marmo, da diverso tempo è privo delle originarie sportellerie in noce e cristalli, dotate di finestre scorrevoli verticalmente. Sul medesimo disegno furono realizzati gli altri serramenti della sala, dei quali resta soltanto la grande vetrata di ingresso. Anche gli eleganti scrittoi in legno e anticorodal per gli utenti e le moderne torce in vetro, che in passato erano collocate sulle due pareti maggiori, oggi risultano dispersi.

Sulla scorta dei disegni originari -prosegue lo specialista Riccardo Braschi- è possibile descrivere l’organizzazione dei primordi. Appena immessi nel salone, sul lato destro si trovava la sala dell’accettazione telegrafica e del casellario americano, sicuramente accessibile anche nelle ore notturne. Proseguendo, si incontravano in sequenza la stanza del direttore e gli sportelli delle corrispondenze ordinarie, delle raccomandate e dei pacchi; di fronte, la zona riservata ai vaglia ed ai risparmi, comunicante nel retro con la cassa e la sacrestia. Allo stesso rialzato, affacciati su via Calabresi, si trovavano gli spazi degli arrivi-partenze e dei portalettere.

Lo scantinato serviva al deposito dei pacchi a domicilio, alla rimessa dei furgoni, ai magazzini dell’economato, ai locali tecnologici ed al circolo ricreativo. Collegato ai livelli superiori da due scale ed un montacarichi, era accessibile anche dall’esterno sulla via del Littorio (oggi Ascenzi) attraverso un piccolo ingresso dotato di portone ligneo, e dal retro dell’edificio con il passo carraio. Al primo piano si trovavano tutti gli uffici direzionali e del telegrafo con la sala apparati, degli accumulatori e delle pile.

Nella seconda metà degli anni Cinquanta, a seguito dell’ampliamento per sopraelevazione, gli uffici della ragioneria e del telegrafo furono trasferiti al secondo.

L’immobile era dotato di impianti di riscaldamento a termosifoni servito da due caldaie, idrico e sanitario, elettrico e telefonico, per la circolazione pneumatica della corrispondenza nonché per l’impostazione meccanica; si aggiungevano le tavole aspirapolvere con relativo motore e gli orologi.

Come il salone al pubblico è cambiato nel tempo (archivio Riccardo Braschi)
Come il salone al pubblico è cambiato nel tempo (archivio Riccardo Braschi)
Lo “speciale” sul Viterbo Centro: l’edificazione…
…gli esterni…
…la caratteristica torre con l’orologio
           


Viterbo Centro/3 La torre che caratterizza l’edificio
16 Apr 2016 12:17 - NOTIZIE DALL'ITALIA
È l’elemento chiave, sviluppandosi per oltre trenta metri. In cima presenta un orologio, contornato dai segni dello zodiaco

L’elemento che caratterizza il palazzo del Viterbo Centro -di cui il 21 aprile (news precedenti) scoccherà l’ottantesimo anniversario dall’inaugurazione- è certamente la torre con l’orologio, alta oltre trenta metri. Non a caso, campeggia nell’annullo che verrà impiegato giovedì.

Essa -prosegue nelle spiegazioni il tecnico Riccardo Braschi- racchiude la scala direzionale. È rivestita, per la gran parte, con conci di marmo peperino e propone nella parte inferiore una ripartizione che ricalca quella delle due facciate. L’ingresso architravato, rialzato di alcuni gradini, è dotato di un portone ligneo abbinato ad una targa con epigrafe; il tutto è contornato dalla grande cornice strombata e sormontato con lo stemma sabaudo che, in origine, era affiancato da una coppia di fasci littori, rimossa alla caduta del regime.

L’entrata dalla strada è sovrastata con un finestrone arcuato che illumina il vano scala ed oltre si staglia il quadrante dell’orologio. Esso, abbinato all’iscrizione “Durare”, è immerso nel grande pannello decorato da formelle di terracotta riproducenti i segni dello zodiaco, opera dell’artista romano Publio Morbiducci. La sommità presenta un attico privo di decorazioni.

La scala interna alla torre è costruita con volte alla romana, gradini e sottogradini di marmo repen, pavimento d’ingresso e zoccolatura in marmo grigio, corrimano in legno e soffitto sempre in legno, a cassettoni. Sul pianerottolo di arrivo si trovava in origine una scala a chiocciola che conduceva alla cima.

La torre, un tempo ed ora (archivio Riccardo Braschi)
La torre, un tempo ed ora (archivio Riccardo Braschi)
Il progetto…
…e l’esito
           




Viterbo Centro/2 Palazzo… peperino
16 Apr 2016 09:09 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’edificio -progettato da Cesare Bazzani- che ospita Poste italiane impiega molto il particolare marmo. La facciata principale ospitava due statue, ma una sola è rimasta
La statua rimasta, quella dedicata al Telegrafo
La statua rimasta, quella dedicata al Telegrafo

Fin qui (news precedente) come il Viterbo Centro venne costruito ed inaugurato il 21 aprile 1936. Ora, sempre grazie all’esperto Riccardo Braschi, i dettagli.

Sorge su un terreno di forma irregolare della superficie di circa 1.100 metri quadrati. La fronte principale che si affaccia sulla via Ascenzi ha una lunghezza di 60 metri e si sviluppa su tre piani oltre l’interrato; il fianco prospiciente via Calabresi ha una lunghezza di 25 e consta di un ulteriore livello. Alla congiunzione delle due strade si innalza la torre con l’orologio. Nella parte posteriore il fabbricato confina con via dei Magazzini, uno stabile di proprietà comunale e la porzione residuale di palazzo Calabresi.

In origine l’edificio aveva due soli piani fuori terra, oltre allo scantinato, e comprendeva un attico decorativo avente la duplice funzione di celare le falde di copertura e dare equilibrio all’insieme. La sopraelevazione di due piani, compiuta nel 1956, consentì di ampliare gli uffici direzionali e di creare due appartamenti per la dirigenza nell’attico. L’intervento fu eseguito con coerenza rispetto al progetto originario, impattando minimamente grazie anche alla posizione ed alla ridotta volumetria della parte adibita ad alloggi.

La porzione originaria è in muratura di pietrame e laterizio, insistente su fondazioni continue, sempre di pietrame. Pure la sopraelevazione è in muratura di laterizio, integrata ad elementi in cemento armato, mentre i solai aggiunti sono in ferro e tavelloni. La copertura, su due livelli, è a terrazza.

Quanto all’architettura, l’immobile “appartiene a quella serie di opere maggiormente influenzate dal Razionalismo”, cui il progettista, Cesare Bazzani, aderì forzatamente negli ultimi anni di vita (morì -va ricordato- nel 1939). Ulteriori esempi sono le sedi postelegrafiche di Faenza, Sanremo e Taranto.

I due prospetti laterali sono spartiti in tre settori: la zoccolatura, corrispondente al piano seminterrato, è rivestita da conci di marmo peperino e distinta con un vistoso marcapiano sagomato; la fascia superiore, corrispondente al rialzato, è ricoperta anch’essa con conci di peperino ed estesa fino all’altezza dei davanzali delle finestre superiori; la banda intonacata, corrispondente alla parte aggiunta con la sopraelevazione, termina con un semplice cornicione della stessa roccia.

Verticalmente le due facciate sono scandite da lesene di lieve aggetto e prive di decorazioni; poggiate sul marcapiano della zoccolatura, raggiungono il cornicione, contribuendo a dare movimento all’insieme. Le piccole finestre al piano seminterrato e le grandi arcuate al rialzato sono racchiuse dal paramento lapideo, mentre quelle che si aprono sulla facciata intonacata risultano architravate e decorate da una grande cornice strombata al primo piano e contornate da una semplice nella parte sopraelevata, con l’impiego, ancora una volta, del peperino.

Alle estremità della facciata principale sono presenti due nicchie con mensole destinate a ospitare le sculture bronzee raffiguranti la Posta ed il Telegrafo. Le statue sono di dubbia paternità, dato che alcune fonti ne attribuiscono l’esecuzione al romano Francesco Nagni ed altre al viterbese Silvio Canevari. È certo che nel febbraio 1942 la figura muliebre raffigurante la Posta fu asportata dalla nicchia di sinistra e destinata all’industria bellica.

La facciata principale, che dà su via Ascenzi; si intravedono le due nicchie: a sinistra in fondo la vuota, più a destra (al livello della rientranza) quella ancora impiegata e da cui emerge la scultura
La facciata principale, che dà su via Ascenzi; si intravedono le due nicchie: a sinistra in fondo la vuota, più a destra (al livello della rientranza) quella ancora impiegata e da cui emerge la scultura
Il progetto e l’inaugurazione, avvenuta ottant’anni fa (news precedente)
           


Viterbo Centro/1 Ottant’anni fa l’inaugurazione
16 Apr 2016 01:21 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’edificio, progettato da Cesare Bazzani, fu costruito tra il 1934 ed il 1936. E nel “Natale” di Roma, il 21 aprile, venne aperto al pubblico
L’annullo del 21 aprile
L’annullo del 21 aprile

Ottant’anni e -con la sua imponenza- li dimostra, collocandolo senza dubbi nel periodo in cui venne progettato e costruito. È il palazzo delle Poste e dei telegrafi di Viterbo: venne inaugurato nel “Natale” di Roma, il 21 aprile 1936. Giovedì prossimo non mancherà la cerimonia per il giro di boa, con tanto di annullo speciale.

Nel 1927 -spiega lo specialista Riccardo Braschi- la città fu elevata a capoluogo di provincia. Alcuni anni dopo, il Comune deliberò un piano urbanistico di trasformazione per una vasta area del centro storico; prevedeva, fra l’altro, di costruire un immobile dove spedire lettere e dispacci. L’opera avrebbe consentito di sistemare adeguatamente gli uffici della direzione provinciale e quelli postelegrafici, che all’epoca occupavano alcuni angusti ambienti nel palazzo del Governo.

Il fabbricato sarebbe sorto in fregio al vicolo Calabresi ed alla via del Littorio (l’attuale via Ascenzi), tracciata per collegare la piazza del Plebiscito, dove avevano sede il Comune e la Prefettura, con la piazza dei Caduti. Il ministero delle Comunicazioni, guidato all’epoca da Costanzo Ciano, incaricò per la progettazione e la direzione artistica l’architetto romano e accademico d’Italia Cesare Bazzani (1873-1939). Egli compilò una prima stesura nel 1932 e quella definitiva nel 1934. Il coordinamento dell’attività, la direzione e la contabilità dei lavori furono affidati alla sezione lavori di Roma delle Ferrovie dello stato, a quel tempo incaricata delle opere da eseguirsi per conto dell’Amministrazione pt.

Nel 1933 -prosegue la narrazione- l’Ente locale stipulò con il dicastero una convenzione, in base alla quale si obbligava, a propria cura e spese, ad acquisire le aree per costruire la sede e realizzare le strade attorno, abbattere gli stabili esistenti, cedere il terreno gratuitamente. Il piano ebbe una rapida attuazione; alcune vie pubbliche furono rettificate e diversi immobili acquisiti anche mediante procedure di esproprio, fra questi una porzione del prestigioso cinquecentesco palazzo Calabresi, per il quale risultarono vani i tentativi di opposizione intrapresi dai proprietari.

Il cantiere venne aperto nella primavera del 1934 e concluso appunto due anni dopo; solo nel gennaio del 1938 l’edificio venne consegnato formalmente all’utilizzatore.

Un disegno d’antan che testimonia la zona in cui il palazzo venne inserito (archivio Riccardo Braschi)
Un disegno d’antan che testimonia la zona in cui il palazzo venne inserito (archivio Riccardo Braschi)
Di Cesare Bazzani anche, ad esempio, il Forlì Centro
           


“Al via Genova 2016”
15 Apr 2016 19:52 - APPUNTAMENTI
Oggi la presentazione dell’appuntamento, organizzato al “105 Stadium” di Sampierdarena; il convegno commerciale proseguirà domani

“Una moderna struttura multifunzionale perfettamente attrezzata per ospitare manifestazioni di ogni genere, da quelle sportive, alle fieristiche, ai concerti, alle conferenze e, naturalmente, ai convegni”. È in questo modo che l’Associazione filatelico-numismatica “La lanterna” segnala “105 Stadium”, il complesso, ubicato a Sampierdarena in lungomare Canepa 155, che sta accogliendo il convegno commerciale “Genova 2016”. Convegno commerciale oggi protagonista di un lancio formale.

Al tavolo, per il sodalizio, Enrico Bertazzoli, che ha snocciolato qualche dettaglio, così da inquadrare l’appuntamento. Un’ottantina, in particolare, gli operatori partecipanti, che trattano la filatelia ma anche la numismatica ed altri comparti collezionistici.

A rappresentare Poste italiane, il responsabile per la filatelia, Pietro La Bruna. “La nostra scelta -ha detto- è non accontentarci delle grandi manifestazioni, come possono essere «Milanofil» ed «Italiafil». Anche quelle locali meritano di essere sostenute; lo possiamo fare presenziando e contribuendo a diffondere il messaggio che la filatelia porta con sé”.

Domani il salone resterà aperto ancora dalle ore 9 alle 17; l’azienda impiegherà l’annullo dedicato all’attore Gilberto Govi, realizzato nel cinquantesimo anniversario trascorso dalla morte. L’ingresso è libero.

Un momento dell’incontro, svoltosi oggi: al tavolo, il rappresentante dell’Associazione filatelico-numismatica “La lanterna”, Enrico Bertazzoli, ed il responsabile per la filatelia di Poste, Pietro La Bruna
Un momento dell’incontro, svoltosi oggi: al tavolo, il rappresentante dell’Associazione filatelico-numismatica “La lanterna”, Enrico Bertazzoli, ed il responsabile per la filatelia di Poste, Pietro La Bruna
L’annuncio dell’iniziativa
           




Mostra d’arte dedicata alla Repubblica
15 Apr 2016 17:18 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Verrà inaugurata domani a Palermo e sarà raggiungibile, fino al 29 aprile, presso la libreria Mondadori di via Ruggero Settimo 18. Non mancherà l’annullo
Domani l’annullo
Domani l’annullo

“Una festa di alto valore simbolico che incoraggia nella consapevolezza di tutti gli italiani un istante di ulteriore aggregazione e condivisione dei valori, e che ravviva l’orgoglio dei saggi princìpi sanciti nella nostra Costituzione. Con la vittoria della Repubblica sulla Monarchia e, finalmente in pace, si crearono le basi di una grande e libera Democrazia, di una nuova e forte convivenza civile”.

È con questa motivazione che il Premio arte pentafoglio organizza, dal 16 al 29 aprile a Palermo, la mostra di pittura, scultura, fotografia e poesia “Colloquia ædificare”. L’obiettivo è “dare visibilità, e perché no un futuro, ai tanti giovani talenti delle arti figurative che rischiano di vedere depauperati i loro sforzi negli studi e nell’espressione delle loro doti”.

Verrà ospitata preso il negozio Mondadori di via Ruggero Settimo 18. “Sarà una grande occasione per riflettere su quel 2 giugno 1946, quando, ad appena un anno dalla fine della Seconda guerra mondiale, tutti i cittadini, e per la prima volta le donne, furono chiamati ad una grande consultazione referendaria per scegliere la forma di Stato”.

Non mancherà, domani dalle 16.45 alle 20.45, l’annullo. Propone un lavoro di Nanda Rago.

Poste e Repubblica: la conferenza di Bruno Crevato-Selvaggi al Mise…
…e la collezione di Massimo Mattioli esposta dall’Aisp a “Milanofil”
Estensione del diritto di voto e primo ministro donna: l’emissione del 2 giugno
           


Per la donna, firma un uomo
15 Apr 2016 13:32 - EMISSIONI ITALIA
È il presidente della Fondazione Atena onlus, Giulio Maira, ad aver sottoscritto il bollettino illustrativo dedicato alla “Giornata nazionale della salute della donna”. Ma è una signora ad aver realizzato il francobollo: la vicepresidente, e moglie, Carla Vittoria Maira

È stata la Fondazione Atena onlus a proporre al ministero della Salute la “Giornata nazionale della salute della donna” ed il suggerimento è stato recepito attraverso una direttiva sottoscritta dal presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, l’11 giugno scorso. Cadrà ad ogni 22 aprile, momento in cui si ricorda la nascita del premio Nobel Rita Levi Montalcini, il 16 novembre 2013 celebrato con un francobollo da 70 centesimi.

Ed un dentello lo avrà la stessa ricorrenza. Arriverà per il primo appuntamento, il prossimo 22 aprile. Quando le Amministrazioni pubbliche, anche in coordinamento con le associazioni di volontariato, dovranno promuovere “nell’ambito delle rispettive competenze e attraverso idonee iniziative di comunicazione e sensibilizzazione, l’attenzione e l’informazione sul tema”.

Autoadesiva, la carta valore costerà 95 centesimi; è prodotta in ottocentomila esemplari predisposti in fogli da quarantacinque. L’annullo fdc sarà impiegato allo spazio filatelia di Roma (si trova in piazza San Silvestro 20 e resterà aperto tra le 8.20 e le 13.35), mentre per il bollettino illustrativo è stato coinvolto il presidente dello stesso sodalizio, Giulio Maira. Quanto all’immagine, propone una silhouette femminile su uno sfondo acquerellato rosa. È dovuta alla moglie, che allo stesso tempo è vice presidente esecutivo, Carla Vittoria Maira.

Aggiornamento del 20 aprile 2016: una seconda impronta del manuale verrà impiegata il medesimo giorno, dalle 8.30 alle 18, presso l’aranciera di san Sisto, in via Valle delle Camene 11, sempre nella capitale. Anche Milano citerà l’iniziativa, ma con un’obliterazione differente: sarà in uso nella sede del Consiglio regionale, in via Filzi 22, dalle 8.30 alle 13.30.

Il logo scelto dal ministero della Salute per la nuova ricorrenza ed il francobollo che uscirà proprio il 22 aprile
Il logo scelto dal ministero della Salute per la nuova ricorrenza ed il francobollo che uscirà proprio il 22 aprile
L’omaggio postale a Rita Levi Montalcini
La “Giornata” presentata dal dicastero
La Fondazione Athena onlus
           


Edmond Locard, fondatore della Criminalistica
15 Apr 2016 10:22 - DALL'ESTERO
Nella sua bibliografia anche il “Manuel du philatéliste”. Oggi il ricordo della Francia: un francobollo da 70 centesimi

L’immagine del francobollo, tratta da un disegno di André Dunoyer de Segonzac e dovuta a Claude Andréotto, parla da sola. Si può non sapere chi sia stato Edmond Locard, ma il richiamo a Sherlock Holmes (fu il suo soprannome), l’impronta digitale ed il microscopio fanno intuire perlomeno il settore in cui il personaggio si distinse.

Vissuto tra il 1877 ed il 1966, a mezzo secolo dalla morte è considerato il fondatore della Criminalistica. Dopo gli studi in Diritto, sostenne una tesi in Medicina legale, interessandosi alla ricerca delle prove scientifiche. Introdusse l’analisi delle impronte digitali in parallelo a quella antropometrica. Nel 1910 fondò, a Lione (città che in seguito gli ha dedicato una strada), il primo laboratorio di polizia scientifica volto ad individuare i colpevoli di reati. L’approccio era applicare ai casi di indagine specializzazioni quali balistica, tossicologia, identificazione delle scritture. Suo è il poderoso studio (in sette volumi!) intitolato “Traité de Criminalistique”: propose una metodologia di lavoro che ancora oggi resta alla base del comparto. Fu anche scrittore e giornalista, nonché critico d’opera. Tra i libri che ha lasciato -e non deve stupire- figura persino un manuale dedicato alla filatelia.

Il dentello è in prevendita da oggi in Francia a 70 centesimi; la distribuzione generale è fissata con lunedì.

Il francobollo ed il manuale di filatelia
Il francobollo ed il manuale di filatelia
           



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