Entro mercoledì 25 maggio le richieste di materiale specifico o di libri da visionare senza impegno allo stand (è il numero 1) della società Vaccari. Perché, oramai, ci si sta preparando per “Veronafil”, la manifestazione della Scaligera in programma presso la Fiera cittadina, in viale del Lavoro, dal 27 al 29 del mese. “Vi parteciperemo nei primi due giorni”, ricorda dagli uffici il presidente dell’azienda, Paolo Vaccari. Ad ingresso libero, sarà aperta venerdì dalle 10 alle 18, sabato dalle 9 alle 18, domenica dalle 9 alle 13.

“Porteremo le selezioni, che come di consueto saranno incentrate sugli Antichi Stati; ci saranno anche Regno e Repubblica e tanto altro, con pezzi pregiati ed occasioni. Ovviamente sarà una scelta di quanto abbiamo a disposizione. Consigliamo pertanto di visitare il nostro sito e di richiedere ciò che interessa per essere sicuri di trovarlo. Di recente, ad esempio, sono stati incrementati notevolmente il Lombardo-Veneto ed anche la Sicilia, sia in merito ai francobolli che alla storia postale. Inoltre, abbiamo aggiornato i prezzi dei francobolli del Regno dal 1900 al 1942”.

“Per ciò che concerne l’asta del 30 aprile, proporremo il rimanente, voluminosi compresi; sarà disponibile al prezzo base (su internet lo resterà fino al 14 giugno). Fanno eccezione le cartoline, per le quali abbiamo deciso uno sconto del venti per cento rispetto al precedente prezzo”.

E per il comparto editoriale, oltre al libro di Emilio Milisenda “Umberto Nobile e il volo transpolare del «Norge»”? “Avremo l’ultimo numero di «Vaccari magazine», il 55. Mi permetto, però, un suggerimento: date un’occhiata alla sezione «1x1», quella delle occasioni, presente sul sito. Abbiamo inserito molti titoli che di solito si trovano nelle nostre aste di letteratura e, tra i periodici, figurano alcuni numeri arretrati o esauriti dello stesso «Vaccari magazine»: per averli alla manifestazione occorre richiederli espressamente. In sconto, inoltre, nella «Libreria filatelica» vi sono le edizioni attuali dei cataloghi che verranno sostituiti in autunno”.

Le corrispondenze uno degli elementi per capire il sorgere e l’evolversi della malattia, nonché le reazioni del paziente per cercare di dominarla. In altre parole, quella che viene definita patografia. L’ampio intervento è dovuto al filosofo e psichiatra Karl Jaspers; venne pubblicato per la prima volta nello studio “Strindberg und van Gogh”, edito nel 1922. Appare ancora valido nonostante il tempo passato, tanto che apre il volume “Lettere a Theo”, scelta di novantasette missive spedite da Vincent van Gogh al fratello e riprodotte integralmente.

A proporre il carteggio è stato l’editore Guanda: si tratta di un’ulteriore edizione (416 pagine, 13,00 euro), visto il grande successo che sconta il mittente. Tre giorni fa, ad esempio, “Vaccari news” ha segnalato la tappa di Torino della mostra virtuale impostata sulle opere e sugli scritti che ha lasciato.

“Passando in rassegna le lettere di van Gogh -annota lo specialista- alla ricerca dei primi segni della malattia, troveremo che dal dicembre 1885 in poi parla incessantemente di disturbi fisici dovuti certamente al fatto che per lunghi periodi impiegava i suoi pochi soldi per comprare tele e colori, mangiava raramente cibi caldi, si nutriva di solo pane e fumava molto per ingannare la fame”. “La condotta a Parigi non è nota, perché non abbiamo lettere di questo periodo” (d’altro canto, viveva dal congiunto). “Nel marzo-aprile 1888 ad Arles è «in un furore creativo» che non gli permette di «scrivere con la testa lucida»”. Quanto al giudizio sul lavoro svolto, come traspare dai documenti, “non vuole l’originale, il sensazionale: ciò che gli preme è il naturale, il necessario, la chiarezza; ritiene i suoi quadri quasi sempre mal riusciti”. E le citazioni proseguono fino all’esito finale: “Il 27 luglio (del 1890, ndr) iniziò un’altra lettera al fratello, ma non la finì né la spedì”. In essa “si esprimeva con una solennità che non gli era abituale”. La sera stessa si sparò; sarebbe morto due giorni dopo. Aveva trentasette anni e non disse nulla circa i motivi del suicidio.

Chi conosce biografia ed epistole -aggiunge ancora il relatore- “potrà situare certe opere in base al soggetto -poiché attestano il soggiorno del pittore in questo o quel luogo, Provenza, Brabante- oppure in base alle lettere” stesse.

È nato e morto a Torino, il 6 aprile 1901 ed il 4 luglio 1925. Una vita brevissima, ma che non è passata inosservata. Studente e terziario domenicano, venne proclamato beato nel 1990 da Giovanni Paolo II. Ad uno sguardo superficiale, appare “un giovane moderno pieno di vita”, il quale “non presenta granché di straordinario”, disse allora il pontefice. “Ma proprio questa è l’originalità della sua virtù, che invita a riflettere e che spinge all’imitazione. In lui la fede e gli avvenimenti quotidiani si fondono armonicamente, tanto che l’adesione al Vangelo si traduce in attenzione amorosa ai poveri e ai bisognosi, in un crescendo continuo sino agli ultimi giorni della malattia che lo porterà alla morte. Il gusto del bello e dell’arte, la passione per lo sport e per la montagna, l’attenzione ai problemi della società non gli impediscono il rapporto costante con l’Assoluto”.

Lo ricorderà domani la Polonia con una cartolina postale di tariffa “A” (indica la missiva ordinaria interna fino ai trecentocinquanta grammi, dal costo di 2,00 zloty). Il motivo è presto detto: i suoi resti mortali saranno portati in pellegrinaggio nel Paese nordico pensando alla prossima “Giornata mondiale della gioventù”. Se nell’impronta di affrancatura vi compare un ritratto fotografico, la parte di sinistra dell’intero, dovuto a Karol Tabaka, lo ritrae proprio tra le vette.

“Facciamo tre mestieri: la posta, i pagamenti e gestiamo il risparmio”. Così qualche giorno fa ha dichiarato l’amministratore delegato di Poste italiane, Francesco Caio, a Daniele Manca del “Corriere della sera”. Trascurando uno dei comparti in questo momento più vantaggiosi per il gruppo, quello assicurativo. Non a caso, in cronaca si fa notare proprio Poste assicura, che ha lanciato il mese della prevenzione.

È un’iniziativa -viene precisato- in linea con la capacità aziendale di integrare il benessere pubblico con quello privato. Fino al 30 giugno, a ciascun sottoscrittore della polizza “Posteprotezione innova salute” la compagnia del ramo danni offrirà in omaggio una prestazione sanitaria. Andrà scelta tra analisi dell’antigene prostatico specifico (psa), visita specialistica alla prostata, ecografia mammaria, mammografia ed elettrocardiogramma di base.

L’esame potrà essere prenotato entro un anno rivolgendosi alle strutture convenzionate. Ne possono fruire il titolare della polizza o un proprio caro assicurato. Per accedere al servizio è sufficiente comunicare il numero del contratto. Possibile, inoltre, avvalersi di tariffe agevolate per altri supporti prestabiliti e non inclusi.

Da Monaco, oggi, doppio tributo per i cantanti d’opera. Un francobollo in vendita ad 1,36 euro, disegnato da Sophie ed inciso da Yves Beaujard, è stato dedicato al soprano Nellie Melba, nome d’arte dell’australiana Helen Porter Mitchell, nata nel 1861 e morta nel 1931. Pianista ed organista, debuttò in scena interpretando Gilda del “Rigoletto”; si fece notare per l’ampiezza del suo repertorio, la flessibilità e la purezza della voce, ma senza dimenticare la presenza. Tutte doti che la trasformarono in una vera diva dell’epoca. Il bozzetto della carta valore riprende la protagonista mentre si esprime in “Hélène”, il lavoro di Camille Saint-Saëns creato proprio a Montecarlo.

Si aggiunge il 2,50 per il napoletano Enrico Caruso, vissuto tra il 1873 ed il 1921: in questo caso, l’immagine è nota. Claude Andréotto ha disegnato e bulinato una foto che riprende il personaggio nei panni del Duca di Mantova, tratto dal… solito “Rigoletto”. La stessa già lavorata da Vittorio Nicastro per il 50 lire italiano del 15 dicembre 1973. Ancora adesso -è il commento associato all’iniziativa postale- il tenore è considerato da numerosi critici come il più grande specialista di tutti i tempi. Entrò nella leggenda e nell’immaginario del pubblico grazie al suo timbro, conosciuto per la portata, la potenza e la bellezza, ma anche per la personalità: accattivante, profondamente umana, semplice e generosa.

L’iniziativa di arte postale si chiama “Terra - Materiaprima” e si partecipa inviando una o più zolle (tre al massimo) di terra raccolte dove si abita. Naturalmente, la spedizione va compendiata con un intervento artistico o poetico, nella migliore tradizione della mail art.

Quanto agli aspetti pratici, il formato è indifferente, purché contenuto nei 40x30 centimetri; per ciò che concerne le tecniche, esse sono libere, con il solo vincolo che la terra sia davvero tale.

L’obiettivo è costruire un grande puzzle per rappresentare il pianeta; verrà ospitato a Gallarate (Varese), presso l’Università del melo, in novembre.

I contributi vanno spediti entro il 15 settembre a Ruggero Maggi, corso Sempione 67, 20149 Milano.

Si trovava nella Biblioteca del Congresso di Washington, ma indebitamente. Secondo quanto riferito dal Comando carabinieri tutela patrimonio culturale, gli investigatori hanno scoperto che era stata venduta all’asta a 400mila dollari (il suo valore stimato ammonta, però, ad 1 milione di euro).

Protagonista è una lettera a stampa prodotta a Roma da Stephan Plannck nel 1493. In essa Cristoforo Colombo annunciava la scoperta del “Nuovo mondo” ai reali di Spagna.

Il reperto originale era stato trafugato alla Biblioteca riccardiana di Firenze e sostituito con un falso, realizzato attraverso riproduzioni fotografiche moderne applicate su carta antica, ma non quella corretta; questa mattina si è tenuta la presentazione del recupero. Le attività che hanno portato alla riconsegna -è il commento espresso dal ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo- “rappresentano un efficace modello di collaborazione tra i due Paesi, nella lotta al traffico illecito”.

Nel frattempo, proseguono le indagini su un’ulteriore copia, conservata alla Biblioteca nazionale della Città Eterna ed anch’essa ritenuta falsa.

Alla fine, tredicimila internauti hanno scelto e domani arriverà in prevendita (agli sportelli lo sarà dal 30 maggio). È la nuova serie che la Francia dedica al Campionato “Uefa Euro 2016”. A gennaio La poste aveva organizzato un referendum: determinare, fra quindici azioni di gioco, le dieci più popolari, da trasformare in altrettanti francobolli. Inoltre, il pubblico avrebbe potuto individuare, attraverso tre modalità grafiche, quella preferita, e così è stato. Realizzati da Tomasz Usyk e raccolti in libretto, i dentelli sono autoadesivi e valgono tutti per una lettera “verde”, attualmente 70 centesimi. Nell’ordine sono richiamati: “frappe” (lancio lungo), “coup du sombréro” (sombrero), “aile de pigeon” (tacco al volo), “arrêt du gardien sur sa ligne” (parata in volo), “amorti poitrine” (stop di petto), “coup franc marqué en lucarne” (tiro all’incrocio dei pali), “coup du foulard” (rabona), “coup de pied retourné” (rovesciata), “reprise de volée” (mezza rovesciata), “attitude du joueur qui vient de marquer un but” (esultanza). Da notare che cinque vedono protagonisti gli uomini e gli altri le donne. Accantonate le restanti scene: “arrêt du gardien en extension” (parata in estensione), “penalty” (rigore), “petit pont” (tunnel), “tacle” (scivolata), “tête” (colpo di testa).

Non è finita, naturalmente. Approfittando della manifestazione “Paris-philex”, il Paese d’oltralpe, sempre giovedì, metterà a disposizione degli interessati altri prodotti calcistici. A cominciare dal libretto contenente dodici autocollanti ordinari “Marianna e la gioventù”, di nuovo destinati alle missive lente, dove il richiamo è solo sulla copertina.

Ancora, ecco il minifoglio del 26 marzo con la coppa, questa volta riproposto con vernice che dà l’effetto tridimensionale (confermati il profumo d’erba e la dentellatura a stella). Il nominale è passato da 1,00 a 2,00 euro, per cui il foglietto contenente cinque unità richiede una banconota da 10,00.

Dal giorno 20 si aggiungerà -per esempio- il pre personalizzato con palla e mascotte “Super Victor”, utile con un invio in Europa (tariffa da 1,00 euro, ma venduto nella sua confezione a 3,00). Assicura un esito in rilievo e permette di partecipare ad un concorso a premi.

Tre francobolli per la “Giornata nazionale italiana di informazione e formazione sulla fertilità”. Curiosamente, non vengono dal Bel Paese ma da San Marino, che li ha messi in calendario per il 7 giugno. Anche la scelta temporale è anomala, in quanto la ricorrenza debutterà per la prima volta solo il prossimo 22 settembre (il 7 maggio scorso rappresentava un’ipotesi, poi accantonata). Per quella data -annunciano dal ministero alla Salute, dove viene definita anche più sbrigativamente “Fertility day”- verrà realizzata “una grande manifestazione nazionale con successiva cadenza annuale, in tutte le città che aderiranno, con il coinvolgimento di sindaci, ordini dei medici, società scientifiche, farmacie, scuole e famiglie”.

Ad ogni modo, i tagli -su cui ha lavorato Cristina Chiappini- risultano da 5 e 10 centesimi, nonché da 2,50 euro (serve per la raccomandata interna tra i venti ed i cinquanta grammi). Sono raccolti in un foglio unico contenente tre trittici. La tiratura ammonta a 40.005 unità per soggetto.

La serie -spiegano dall’Ufficio filatelico e numismatico- intende valorizzare la maternità e la paternità, nonché la salute ed il benessere del nascituro. Le illustrazioni, che raffigurano i componenti della famiglia (mamma, papà, bimbo), giocano su una rappresentazione antropomorfa con il corpo a forma di seme e con il germoglio in cima alla testa. In particolare, sulla bocca del piccolo spalancata dal pianto, a significare vitalità, si trovano dei veri semi di petunia nana compatta, che potranno essere piantati seguendo le istruzioni del foglio associato all’emissione.

La nuova frontiera è l’internet delle cose, ossia la rete di apparecchiature e dispositivi connessi fra loro. A questa guarda pure Poste mobile, che ha definito una prima offerta in abbonamento per gestire tale modalità comunicativa. È “Pm connette”.

Interessa, ad esempio, sensori per il fitness, automobili ed impianti di climatizzazione, ma anche elettrodomestici, telecamere per la sorveglianza o container impiegati nel trasporto delle merci. Il servizio (definito Iot, dall’inglese “internet of things”) permette a qualunque strumentazione elettronica di scambiare dati, informazioni e comandi con persone, oggetti o processi connessi, attraverso un software dedicato.

Elemento distintivo è la piattaforma web che consente al cliente di attivare, gestire e monitorare in autonomia le proprie sim “m2m” (cioè da macchina a macchina) con due diverse opzioni. Una, definita “standard”, si rivolge a consumatori medio-piccoli con esigenze di connettività semplici e poco evolute; prevede l’attivazione, su ogni singola sim, di una carica da 20 megabyte al mese. L’altra, la “evolution”, contempla pacchetti unici di traffico dati condiviso, valido sul territorio nazionale; tutte le sim del contratto attingono da una stessa fonte che, secondo i casi, può essere da 100, 500 o 1.000 megabyte ogni trenta giorni.

“La Partita del Cuore” celebra quest’anno la sua 25esima edizione e si giocherà allo Stadio Olimpico in Roma, mercoledì 18 maggio alle ore 21.20, con diretta Rai.

L’incontro, diretto da una terna arbitrale designata dall’AIA, vede la Nazionale Italiana Cantanti affrontare gli attori di Cinema Stars, con il nobile scopo di solidarietà di raccogliere fondi in beneficenza a favore di Telethon e Bambin Gesù, a cui sarà devoluto l’intero incasso.

In occasione della manifestazione sportiva, Poste Italiane, oltre ad aver sostenuto la causa contribuendo alla vendita di biglietti, ha realizzato un prodotto filatelico dedicato. In particolare, si tratta di due cartoline filateliche, in tiratura complessiva di 10.000 esemplari, che riproducono sia la foto di alcuni cantanti e attori, che l’immagine a colori sfumati dello stadio come sfondo, con un cuore che racchiude il n.25 dell’anniversario ricorrente. Le cartoline con francobollo e speciale annullo filatelico saranno disponibili al prezzo di 1 euro presso lo stesso Stadio Olimpico.

Il calcio mantiene lo spirito dello “sport più bello del mondo”, è lo sport più diffuso e seguito. Tale evento offre 90 minuti di divertente e intenso spettacolo. Personaggi della musica, del cinema, della televisione e dello sport che insieme agli spettatori sono spinti dalla sola e unica volontà di essere i protagonisti della solidarietà.

La Nazionale italiana cantanti è nata nel 1981 per volere di artisti come Gianni Morandi, Mogol e Pupo, fondatori e veterani di una così nobile iniziativa. È nata invece da un’idea di Pier Paolo Pasolini la Nazionale italiana attori.

L’obiettivo è quello di superare la raccolta totale di 2 milioni e 111 mila euro, raggiunti a Torino con la Partita del Cuore del 2015.

Sembravano iniziative estemporanee, ma forse dietro c’è qualcosa di più strutturato. Dopo le esperienze di Bari e Roma, anche in Liguria Poste italiane ha coinvolto i ragazzi per un murale. Adesso è visibile sul muro perimetrale del Genova Sampierdarena, in piazza del Monastero 4. A realizzarlo, trentotto alunni che frequentano la III e la V Q presso il liceo artistico statale “Paul Klee - Nicolò Barabino”.

Il progetto -spiega l’operatore- “mira a ribadire i principi di inclusione e prossimità” che ispirano la missione aziendale sul territorio. Nel caso specifico, lo scopo è anche inserire esperienze di lavoro nel processo educativo dei partecipanti (non a caso, le cento ore impiegate saranno trasformate in crediti formativi).

L’opera, composta da dodici pannelli di compensato marino dipinto con colori acrilici ad acqua, quindi materiali resistenti alle intemperie, sviluppa la tematica del cambiamento dell’attuale società per azioni, rappresentandone l’evoluzione con immagini tratte da fotografie d’epoca e disegni che ne richiamano i servizi e le novità. Essendo ogni singola lastra alta 2,50 metri e larga 1,20, si fanno notare davvero.

L’ufficio è aperto al pubblico dal lunedì al sabato tra le ore 8.20 e le 19.05 (il sabato chiude alle 12.35). Dispone di undici sportelli (di cui uno dedicato alle ditte ed uno ai diversamente abili), due punti per l’aiuto alla clientela, tre sale consulenza, due postamat (uno interno ed uno esterno).

Le ragioni messe sul tavolo sono di natura sia ambientale, sia tecnica. Riguardano i francobolli di Danimarca e Svezia, entrambi distribuiti tramite l’operatore Postnord.

In futuro, gli esemplari autoadesivi impiegheranno un nuovo tipo di carta che al verso reca il logo della stessa azienda.

Allo stesso tempo, la dentellatura apparirà irregolare: al centro di due lati paralleli verrà collocata, infatti, un’ellisse.

Si aprirà con l’assemblea degli iscritti all’Associazione italiana di storia postale. A seguire, l’abituale conferenza culturale, questa organizzata insieme all’Unione filatelica lombarda. Doppio appuntamento, a Milano, per il 21 maggio. Sarà ospitato presso il centralissimo Circolo filologico, in via Clerici 10, ed inizierà alle ore 14.

Per la prima parte i punti più importanti all’ordine del giorno riguardano la relazione del presidente, Angelo Simontacchi, ed il quadro economico dovuto al tesoriere, Corrado Bianchi.

Quanto alla seconda, vedrà in cattedra Giovanni Nembrini. Suo è l’intervento -questo aperto a tutti- “Michelangiolesca - Gli usi postali della serie”.

“In un mondo dominato dalla tecnologia, anche le relazioni d’amore sono vittime del suo sviluppo e del suo smodato uso. I ragazzi oggi si raccontano, parlano, si innamorano mediante questi oggetti”. È da tali presupposti che San Marino ha definito la serie “Amore tecnologico”, titolo inserito fra quelli che verranno emessi il 7 giugno.

Un tema nuovo ed attuale, forse però non affrontato in maniera esaustiva. E, soprattutto, trasformato in un ridondante foglietto che ai tre francobolli differenti (tutti da 1,60 euro, utili per invii ordinari interni pesanti tra i cinquanta ed i cento grammi) associa sei etichette, sempre diverse. Il primo valore -spiegano dall’Ufficio filatelico e numismatico- rappresenta due giovani che si fanno una foto, un “selfie” come ora è noto l’autoscatto, impiegando il telefonino. Nel secondo è raffigurato un lui sullo schermo di un computer, mentre saluta una lei che, tra le mani, ha lo stesso pc. Nel terzo taglio i protagonisti sono di spalle, impegnati con i rispettivi cellulari.

La tiratura, che porta la firma di Andy Rementer, conta su quarantamila blocchi.

Animali o posta? “Animail”, in inglese sintesi di entrambi i termini. Così s’intitola la serie che il Regno Unito ha previsto per domani. Non si tratta della solita emissione banalmente dedicata, ad esempio, ai due o ai quattro zampe, ma a qualcosa di più.

Si fa notare, infatti, per l’approccio scelto dagli autori, Osborne e Andrew Ross. Non hanno voluto mettere la bestia nel francobollo, ma invertire il rapporto ed inserire figurativamente gli elementi che caratterizzano il secondo (ossia la testina di Elisabetta II ed il nominale) nella prima. In modo da caratterizzare la missiva sulla quale i tagli finiranno appiccicati, quasi da avvolgerla o ad appendervisi.

Autoadesivi e opportunamente sagomati, ecco nel foglietto da sei esemplari picchio e serpente (entrambi hanno valore nominale di prima classe, adesso 64 pence), scimpanzé e pipistrello (1,05 sterline), orango e koala (1,33).

La scena del ragazzino con la padella in mano che rincorre il gatto per cucinare una “fantasia di coniglio” non è piaciuta all’Associazione italiana difesa animali ed ambiente. Il sodalizio, infatti, ha contestato il video pubblicitario riguardante i prestiti del Bancoposta.

Ritiene l’inserzione “altamente diseducativa e lesiva dei diritti degli animali (sia gatto che coniglio)” e per tale motivo ha chiesto a Poste italiane di modificare o ritirare le riprese. “Non vogliamo fare polemica -ha detto il presidente di Aidaa, Lorenzo Croce- ma pensare che un bambino abbia desiderio di cucinare un coniglio e allo scopo bardi il gatto è altamente diseducativo in un momento in cui si punta al riconoscimento dei diritti degli animali”. “Noi riteniamo che Poste italiane debba rimuovere subito questa scena prima di costringerci ad azioni legali che vorremo francamente in questo caso evitare”.

I piccoli -ha aggiunto la propresidente, Antonella Brunetti- “vanno educati all’amore per gli animali e non sono certo queste le immagini migliori che si possono produrre. I gatti ed i conigli vanno amati, non uccisi e l’esempio di questo filmato invece va nella direzione opposta”.

Torna, però a Torino, la mostra “Van Gogh alive”. Ancora una volta, niente dipinti originali, ma un’esperienza inconsueta per apprezzare, nei minimi particolari, quanto ha lasciato. Enormi superfici, infatti, lo raccontano attraverso le immagini, e per la documentazione si attinge a piene mani anche alle lettere, che spesso scorrono davanti agli occhi dei presenti.

Il percorso -commentano i promotori- “trascende il tempo e lo spazio”: l’ospite è invitato ad accompagnare Vincent van Gogh in un viaggio attraverso i Paesi Bassi, Arles, Saint Rémy e Auvers-sur-Oise, dove ha creato molti dei suoi capolavori. Grazie ad uno scenario evocativo, racchiude oltre tremila figure ispiratrici, trasformando ogni superficie in arte: pareti, colonne, soffitti, e persino i pavimenti.

“La particolare attenzione alle caratteristiche principali delle opere dell’artista offre ai visitatori l’opportunità di esaminare l’intricato uso del colore e della tecnica, mentre fotografie e video danno una visione della sue fonti di ispirazione”. “Per molti, il più grande piacere sta semplicemente nel godere, in piedi, dell’arte, ampliare i propri sensi verso onde di immagini e suoni, intensi e belli. Muoversi su di loro come in una danza”.

Prodotta da Grande exhibitions, la rassegna è organizzata da Dimensione eventi presso la Promotrice delle belle arti, in via Crivelli 11, quindi nel parco del Valentino. Può essere raggiunta fino al 26 giugno.

Rispetto ai precedenti allestimenti, è stata aggiunta la stanza del disegno, dove grandi e piccini, grazie a dei moduli specifici, possono imparare a disegnare un viso, una figura umana intera o un paesaggio.

Conto alla rovescia con “Paris-philex”, la manifestazione prevista a Paris expo dal 19 al 22 maggio, per la quale sono attese -dice La poste- trentamila persone. Accanto ai visitatori, tante, troppe emissioni, che confermano la folle politica adottata da un po’ di anni a questa parte dalla Francia.

Tra queste si fa notare ad esempio l’ulteriore richiamo allo stilista André Courrèges. È morto il 7 gennaio scorso e solo il 15 del mese è stata messa in prevendita l’interpretazione data dalla sua azienda al tema degli innamorati. È costituita da due francobolli (autoadesivi e non); i valori nominali sono da 0,70 ed 1,40 euro. Si aggiunge il foglietto, contenente cinque dentelli da 0,70 diversi: l’immagine centrale è sempre un cuore azzurrino tenue, a cambiare è il colore delle scritte.

Da giovedì 19 maggio (il 23 la distribuzione), il blocco sarà ripreso: i nominali portati a 3,00 euro ciascuno e le tinte divenute vistose. Il costo si giustifica per l’innovazione tecnica: i disegni appaiono rivestiti con una sostanza che imita il plexiglas, “così da illuminare la corrispondenza”.

Certo, il francobollo italiano del 22 aprile non è stato compreso; per questa edizione (la prima) è giunto troppo tardi. Però sono presenti quelli del 10 ottobre 1991: i due formalmente inseribili nella collezione ed anche i restanti, così da presentare al lettore la serie completa.

È disponibile sul mercato tricolore a 45,00 euro il nuovo catalogo firmato dalla Michel: è dedicato ai dentelli mondiali che portano il logo del World wide fund for nature, una raccolta che, anche grazie ad abili promozioni, oggi risulta gettonata in modo particolare. Tanto da giustificare un mercuriale ad essa intitolato.

In 144 pagine con illustrazioni a colori, riporta quanto individuato, organizzato alfabeticamente. Si comincia con la prima delle due emissioni sottoscritte dall’Afghanistan (risalgono al 1985 ed al 1998) e si arriva a Cipro (“Zypern”), che ne ha realizzate altre due (nel 1998 e nel 2003).

Per chi conosce le produzioni della casa, l’impostazione è quella standard: formato “A5” su due colonne, testi piuttosto ricchi di informazioni (data del debutto compresa) e schematici cosicché la lingua impiegata (il tedesco) non appare un grande ostacolo, valutazioni in euro.

Alghero (Sassari) in cronaca, oggi, per l’emissione del francobollo dedicato al corallo rosso. Ad accoglierlo, il sindaco Mario Bruno nonché l’assessore regionale a turismo, artigianato e commercio Francesco Morandi. Presente l’assessora cittadina allo sviluppo economico Natacha Lampis, in questi mesi impegnata nel realizzare un marchio di qualità per il prodotto richiamato dalla carta valore.

Naturalmente, alla presentazione non è mancata la ragazza che ha realizzato il 95 centesimi: frequenta il liceo artistico “Francesco Costantino” e si chiama Giorgia Pintus. Con lei anche il dirigente scolastico, Antonio Colledanchise. Per Poste italiane è intervenuto il responsabile per la filatelia Pietro La Bruna.

Dopo l’arrivo agli sportelli e l’annullo del primo giorno, la valorizzazione proseguirà grazie al Circolo filatelico numismatico del collezionismo e modellismo algherese. Il quale, fino al 22 maggio, terrà aperta la mostra di filatelia e cartofilia “Alghero e il corallo”. È stata allestita presso la torre di San Giovanni, in largo San Francesco, e potrà essere visitata nella fascia oraria 17-20.30; l’ingresso è libero. L’inaugurazione, sottolineata da un secondo manuale e da una cartolina, è prevista per questo pomeriggio alle 18.

La collezione PostEurop 2016 continua ad implementarsi con nuovi contributi. Il 10 maggio, ad esempio, è stata la volta del Lussemburgo, presente attraverso lo 0,70 euro di Laurent Daubach (propone una simbolica stella che diventa foglia posizionata tra terra ed acqua) e lo 0,95 della… solita Doxia Sergidou.

Due giorni dopo si è mosso l’Eire; ha firmato lo 0,70 dedicato al soggetto comune e l’1,05 dovuto a Red dog design. Offre una sequenza di quadrati a diverse tonalità, definita -evidente è la citazione cinematografica- “Quaranta sfumature di verde”.

Fin qui, la norma. Si fanno notare, però, due scelte in qualche modo collegate. Il giorno 9, “Festa dell’Europa”, è stato anche il turno della Turchia, la cui serie è identificata solo dal titolo “Pensa verde”, riprodotto nell’idioma locale “Yeşil düşün”. I tagli, entrambi da 1,40+0,10 lire, propongono una testa dove il cervello è divenuto albero (concetto già ripreso, per dire, da Aland, Bulgaria, Gibilterra, Jersey e Svizzera) ed una foglia trasformata in ombrello, così da proteggere il pianeta. Niente logo dell’associazione continentale e niente disegno condiviso. Sarà perché quest’ultimo è stato fatto da una cipriota? Sull’argomento, Ankara non risponde, però Cipro Turca, giunta il 12, non si è fatta problemi. Così, uno dei 2,80 lire sfrutta la scena ormai nota e l’altro riprende il medesimo concetto -vi ha lavorato Hüseyin Billur- sviluppandolo con un prato, parte inquinato e parte in buone condizioni.

Da notare che, formalmente, Cipro Turca non è iscritta all’associazione continentale. Come il Kosovo. Il quale, sempre il fatidico lunedì 9, ha varato in piena autonomia due francobolli ed un foglietto coinvolgendo Armend Kabashi e Brikena Alili. Propongono la carta del proprio territorio in verde (valore da 1,00 euro), ancora il cranio che immagina un mondo pulito (2,10), infine la mappa nonché una casa posta tra i rami di un albero (blocco da 2,00).

Non mancherà, nemmeno quest’anno. È il “Giro d’Italia” in versione marcofila: promuove la popolare gara in svolgimento tra il 6 ed il 29 maggio senza poterla citare espressamente a causa della gestione riguardante il nome ufficiale. Per cui, le comunità che desiderano sottolineare il passaggio degli atleti sulle due ruote -di certo un evento- debbono “inventarsi” frasi che dicono e non dicono. Del tipo “la città saluta i ciclisti”, ed è il caso di tutte e tre le bollature finora annunciate.

Il testo è stato adottato dal Comune di Foligno (Perugia) per l’ormai ottava tappa; lo sportello avanzato di Poste italiane sarà operativo domani dalle ore 9 alle 13 presso l’ex Ufficio turistico, in via Porta Romana. Delle restanti obliterazioni, una è stata commissionata dal Circolo filatelico numismatico di Noale (Venezia); verrà impiegata il 19 maggio tra le 8.30 e le 13.30 in piazza XX Settembre. L’altra dal Comune di Palmanova (Udine), in uso il 20 fra le 9.30 e le 15.30 in piazza Grande 1. In quest’ultimo frangente, c’è la variante, poiché i corridori sono “in rosa”, velato riferimento alla “Gazzetta dello sport”.

Curiosa concomitanza: domani a Camerata Cornello (Bergamo) aprirà la mostra “De itinere epistulæ - La posta nell’Impero romano tra la Postumia e l’Æmilia” e ieri è stato emesso un francobollo dedicato al “cursus publicus”. Proviene dalla Bosnia ed Erzegovina Croata, è dovuto a Tvrko Bojić e costa 1,50 marchi.

Secondo Mostar, il sistema venne fondato dall’imperatore Augusto tra il 27 ed il 20 avanti Cristo. All’inizio era limitato ai civili ed ai militari dipendenti pubblici. In tutte le province, nelle strade individuate, venivano posizionati addetti che fungevano da staffetta. Poi furono introdotti dei mezzi di trasporto, scelta che si mostrò molto più efficace. Per utilizzare il supporto occorreva esibire un titolo di viaggio, di solito in pergamena o, successivamente, su tavoletta di cera.

Sotto Settimio Severo (193-211) il servizio fu diviso in due parti. C’era quello veloce (“cursus velox”), che disponeva di cavalli sellati o da traino, asini, muli e molti tipi di carrozze a due o a quattro posti. E poi c’era il lento (“cursus claburalis”): impiegava calessi pesanti che potevano trasportare fino a cinquecento chili di peso. La rete, organizzata in diverse categorie di percorsi, poté raggiungere gli ottantamila chilometri. Col tempo furono costruite delle stazioni (“statio”), vegliate da guardiani armati per la sicurezza dei viaggiatori, delle corrispondenze e delle merci.

L’obiettivo del Governo? È stato sempre “preservare l’occupazione e il reddito delle lavoratrici e dei lavoratori di Gepin contact”. L’ha detto la viceministro allo Sviluppo economico Teresa Bellanova, che sta seguendo la complessa vicenda della ditta per tredici anni al servizio, fra l’altro, di Poste italiane e Sda con le prestazioni da call center riguardanti i pacchi.

Com’era stato deciso ad aprile, ieri a Roma si è tenuto un nuovo incontro; al tavolo, le organizzazioni sindacali, i rappresentanti dell’azienda e gli enti locali. Fuori dal palazzo, la manifestazione, cui hanno partecipato i diretti interessati.

“Oggi -ha aggiunto Teresa Bellanova- siamo ottimisti, possiamo dire che stiamo lavorando per salvare tutti i posti di lavoro e per la salvaguardia dei siti nella loro dimensione lavorativa attuale”. Non a caso, ha annunciato lo sblocco della vertenza, già passata per la sospensione dei termini della mobilità per 427 addetti. “Per ottenere questo risultato abbiamo chiesto a Poste italiane, il principale committente, di assumere le priorità del Governo. Per noi vale il rispetto delle norme votate dal Parlamento sui call center e sui bandi di gara. Stiamo portando avanti una sperimentazione di notevole valore”.