In vacanza, ma le spedizioni resteranno gratis per tutto il mese di agosto. Ad annunciarlo è, da Vignola (Modena), la società Vaccari. “Anche quest’anno -spiegano dagli uffici- abbiamo introdotto l’agevolazione per quanti desiderano fare spesa in tale periodo. L’offerta riguarda libri, da recapitare in Italia, per oltre 50,00 euro netti, cioè indipendentemente dai tagli in corso sui prezzi di copertina. A proposito dei quali, per i cataloghi che verranno sostituiti dalle nuove edizioni e per alcuni titoli che usciranno dalla disponibilità, fino al termine del prossimo mese gli sconti raggiungono anche l’80%. Di fatto, si tratta di un ulteriore risparmio, cui si sommano gli abituali omaggi, un premio in funzione della cifra registrata. Ed è il momento giusto anche per completare la propria collezione della rivista «Vaccari magazine», o per trovare quell’articolo che interessa grazie all’indice analitico, cercando tra i numeri arretrati”.

Le ordinazioni “saranno evase alla riapertura, cioè dall’1 settembre, tenendo presente l’ordine di arrivo; è un dettaglio importante davanti magari a copie uniche o disponibili in un limitato numero di esemplari”.

Un riferimento planetario dove trovare libri ed altre pubblicazioni specializzate. È la Global philatelic library, che ora accoglie una trentina di biblioteche di vari Paesi (nessuna italiana).

Coinvolge realtà come l’American philatelic research library (Stati Uniti), la Fédération royale des cercles philatéliques de Belgique, il Finland postal museum, la Greene foundation (Canada), la Oslo filatelistklubb bibliotek (Norvegia), la Philatelic society of New South Wales (Australia), la Philatelistische bibliothek Hamburg (Germania), la Royal philatelic society London (Regno Unito).

Basta accedere al database individuato e, attraverso parole chiave, vedere se il lavoro cercato è presente o farsi una bibliografia su un determinato argomento. Ricordando che talvolta non è necessario andare sul posto per consultare i materiali, ma basta ricorrere al servizio di prestito interbibliotecario.

La notizia nella notizia riguarda la Crawford philatelic library. Alla morte, avvenuta nel 1913, il proprietario, il conte di Crawford James Ludovic Lindsay, lasciò il patrimonio al Paese; comprende 1,3 milioni di pagine, rappresentando il 95% di quanto era stato pubblicato al mondo. Finora la raccolta è stata conservata dalla British library, a disposizione del pubblico. Adesso si sta lavorando alla sua digitalizzazione. Contributori sono le stesse British library e Royal philatelic society London, ma anche l’ex British philatelic trust ed il Philatelic fund.

Francobollo emesso alla chetichella, formalmente disponibile dal 26 luglio ma annunciato soltanto il 27. E per la Svizzera è un comportamento davvero fuori dalla norma. Il motivo, però, c’è.

Due giorni fa, il velivolo “Solar impulse 2” è atterrato con successo ad Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti). A bordo vi erano i piloti elvetici Bertrand Piccard e André Borschberg che, partendo dalla stessa città il 9 marzo, hanno compiuto il giro del mondo in diciassette tappe. Percorrendo oltre 42mila chilometri senza consumare una sola goccia di carburante ma utilizzando l’energia solare.

Il progetto -viene precisato- “non era mirato a stabilire un nuovo record mondiale”. Con la circumnavigazione del globo volevano dimostrare che “una svolta energetica responsabile e sostenibile è possibile e allo stesso tempo miravano a sensibilizzare un ampio pubblico riguardo all’impiego e alla promozione di energie rinnovabili”. Perché questo mezzo non va inteso semplicemente come un aereo, bensì come un messaggio ed un simbolo a livello economico, scientifico e di politica ambientale.

L’omaggio postale, dall’inconsueto formato lungo, ha valore pari ad 1,00 franco. In “ditta” porta i nomi di Beat Leuenberger e Jürg Glauser. Non è il primo che Piccard ottiene dal suo Paese. Il 24 marzo 1999 un 90 centesimi ricordò l’analogo giro senza scalo, compiuto con Brian Jones utilizzando il pallone “Breitling orbiter 3”.

Un impegno preciso da parte di Poste italiane, “affinché le segnalazioni dei Comuni lombardi sui disservizi che la riorganizzazione del sistema postale sta determinando vengano analizzati e risolti: singolarmente e puntualmente”. È il risultato ottenuto due giorni fa al tavolo coordinato dal sottosegretario alla presidenza di Regione Lombardia con deleghe a riforme istituzionali, enti locali, sedi territoriali e programmazione negoziata Daniele Nava. Ad esso erano presenti esponenti della società di recapito e rappresentanti della sezione regionale che fa capo all’Associazione nazionale comuni italiani.

Per quest’ultima, Gianni Rossoni, Michel Marchi e Rinaldo Redaelli hanno evidenziato come “diverse municipalità, in particolare nella provincia di Como e nella provincia di Cremona lamentano alcuni disservizi importanti tra cui la consegna della corrispondenza ben oltre i quattro giorni inizialmente previsti da Poste italiane e il fatto che la procedura applicata ai cittadini ricada anche sui Comuni stessi. Gli uffici comunali, ricevendo la corrispondenza non quotidianamente, hanno come contraccolpo ritardi nello svolgimento delle pratiche”.

Da parte loro i delegati dell’operatore hanno assicurato che “sono in corso provvedimenti correttivi per risolvere le situazioni di maggiore criticità, in ogni caso una percentuale contenuta rispetto alla portata complessiva dell’intervento”.

Daniele Nava ha chiesto “una puntuale valutazione delle problematiche segnalate finora dai sindaci per arrivare a una soluzione caso per caso, in quanto la specificità del territorio lombardo non consente interventi standard, basti pensare alle situazioni dei piccoli comuni montani”. Rilanciando per un appuntamento a metà settembre, “finalizzato alla valutazione dello status quo e alla definizione di ulteriori interventi migliorativi”.

Realtà spesso insulari e magari conosciute soprattutto dai filatelisti, come Abkhazia, Cipro Turca, Cocos, Formosa, Man, Mayotte, Redonda, Ryukyu, Sealand, Seborga, Somaliland, Tibet, Transnistria. Hanno in comune due aspetti: avere emesso francobolli (evidentemente, in alcuni casi considerati alla stregua di etichette) ed essere citati nel volume “Atlante dei Paesi che non esistono”. Dove -attraverso il sottotitolo- viene proposto di andare “Alla scoperta di 50 Nazioni che non hanno confini”.

L’idea è del professore in Geografia ad Oxford (ed autore di libri di viaggio) Nick Middleton, che ha inteso porre l’attenzione su un mondo di confini mobili, leader visionari e popoli dimenticati. Territori che vivono una condizione fluida: hanno una bandiera ed un territorio rivendicato, possono essere visitati, ma… ci sono alcuni ma.

“Viviamo in un’era di comunicazione universale senza precedenti, un’epoca in cui la globalizzazione erode l’importanza dello Stato-Nazione”, annota comunque lo specialista. “Il nostro pianeta sta diventando un luogo sempre più privo di confini, dove le frontiere nazionali hanno un’importanza relativa rispetto ai movimenti di merci e investimenti (anche se il movimento dei popoli è tutta un’altra storia). Il potere dei Governi nazionali è stato diluito e usurpato da alcuni nuovi attori sul palcoscenico mondiale, tra cui le organizzazioni internazionali, le corporazioni transnazionali e gli enti non governativi”.

Nel volume, in Italia edito da Rizzoli, ogni entità citata è approfondita tramite cartine e presentazioni, sviluppandosi complessivamente per 240 pagine di grande formato, con immagini a colori. Il prezzo di copertina è pari a 24,90 euro.

È un bis… abbondante quello rivolto ad Umberto Boccioni ed annunciato per il 17 agosto. Pur rimanendo al solo Bel Paese, il pittore venne citato con uno dei tre 150 lire emessi nell’ambito della serie “Arte italiana” il 26 luglio 1976 attraverso l’opera “Scomposizione di figura di donna a tavola”. Va aggiunto, però, il lavoro di Giacomo Balla intitolato “Linee-forza del pugno di Boccioni”, il 26 novembre 2003 trasformato in 52 centesimi quale omaggio (complessivamente sono due) al Futurismo.

Ed ora ci sarà il nuovo richiamo, sotto al percorso “Il patrimonio artistico e culturale italiano”. È teso a ricordare il personaggio nel centenario della morte, avvenuta a Chievo (Verona) proprio il 17 agosto 1916 per un incidente durante un’esercitazione militare (era nato a Reggio Calabria il 19 ottobre 1882).

Autoadesivo e raccolto in fogli da ventotto, conta su una tiratura pari ad ottocentomila esemplari. Il taglio, da 95 centesimi, propone il dipinto “Dinamismo di una testa d’uomo”, realizzato nel 1914 e conservato presso il Museo del Novecento di Milano. Da qui la scelta di affidare il testo del bollettino illustrativo all’attuale sindaco, Giuseppe Sala. Un anno fa, quale amministratore delegato dell’Expo, venne coinvolto alla presentazione della sfortunata serie dedicata alla manifestazione. L’annullo fdc sarà disponibile presso l’ufficio Milano Palazzo della Regione.

Il 16 dicembre scorso Ekaterinburg e Volgograd; oggi è stato il turno di Kazan. È una delle undici città che ospiteranno il Campionato mondiale di calcio “Russia 2018” e sono state ricordate attraverso una cartolina postale.

Si tratta -ricordano da Mosca- di uno fra i centri più grandi dal punto di vista religioso, economico, educativo nonché per gli impianti culturali e sportivi. Grazie alla sua posizione geografica, a lungo ha svolto un ruolo di intermediazione tra l’Oriente e l’Occidente.

La linea grafica adottata per l’intero è la stessa del passato, non a caso è dovuta sempre alla specialista Olga Pryadkina. L’impronta di affrancatura propone il logo ed una scena di gioco, mentre la parte di sinistra offre un panorama locale. Anche questa volta il nominale è stato sostituito dalla lettera “B”; il prezzo di vendita è pari a 26,00 rubli.

Rappresentano una delle produzioni più significative dello Smom: sono i francobolli con sovrapprezzo volti a raccogliere risorse per aiutare le popolazioni colpite da qualche disastro naturale. Tuttavia, finora non era stato possibile sapere quanti soldi erano stati raccolti e come sono stati spesi. Una trasparenza invece obbligata, anche per incoraggiare il pubblico ad impegnarsi con fiducia quando necessario.

L’attenzione di “Vaccari news” si è concentrata sugli ultimi tre casi, lo 0,75+1,00 del 24 settembre 2012 riguardante i terremotati dell’Emilia-Romagna, lo 0,70+1,00 del 16 dicembre 2013 per i cittadini delle Filippine colpiti dal tifone “Haiyan”, l’1,40+1,00 del 30 giugno 2015 volto ad aiutare il Nepal a risollevarsi dopo il sisma. Ogni volta -confermano dalla sede- la sovrattassa è servita “a finanziare le attività umanitarie del Sovrano ordine di Malta”.

Nel primo caso, tramite il balzello è stata raccolta una somma di 6.942,00 euro (equivalente a 6.942 cartevalori vendute), poi utilizzata nei sei mesi dell’attività di assistenza a Bomporto (Modena) -dove era allestito il campo del Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta- e in tutto il Consorzio dei Comuni del Sorbara.

Per quanto riguarda le Filippine, i 3.314,00 euro sono finiti sia all’Associazione locale dell’Ordine di Malta che al Malteser international, i quali hanno partecipato ai soccorsi ed ai lavori di ricostruzione. Nel 2015 l’Ordine ha consegnato alle autorità del Paese asiatico settecento case destinate ai senzatetto.

Infine, il Nepal: la cifra registrata equivale a 2.442,00 euro. Anche in questo frangente è stata trasferita al Malteser international, intervenuto poche ore dopo gli eventi per portare sostegno medico e psicologico.

Guarda ai collezionisti locali, ma guarda anche ai villeggianti che, in questo momento, hanno scelto la zona per trascorrere le vacanze. È il “IX Convegno filatelico numismatico”, che a Bagni di Lucca (Lucca) vede coinvolti in qualità di organizzatori Comune e Pro loco.

Si svolgerà il 31 luglio presso la scuola primaria di via Crawford. Il borsino resterà aperto dalle ore 9 alle 18.30; l’ingresso è libero. Fino alle 14.50 sarà operativo il presidio di Poste italiane dotato di annullo speciale; propone il soggetto scelto per caratterizzare la manifestazione, vale a dire la ninfea delle Terme.

“Turistica” e, come ogni volta, occorre scegliere fra due esigenze: emettere, a scopo promozionale, i relativi francobolli con congruo anticipo rispetto al periodo vacanziero (è accaduto, ad esempio, l’anno scorso, quando sono giunti il 10 aprile), oppure consentire alle località beneficiate di presentare l’emissione durante la stagione e quindi davanti ai villeggianti (la serie targata 2016 sarà disponibile soltanto dal prossimo 6 agosto)? Entrambe le ipotesi hanno i loro vantaggi, ed una non esclude l’altra. Si potrebbe benissimo distribuire i dentelli mesi prima e poi lasciare agli amministratori locali la possibilità di promuovere il “proprio”, anche più avanti nel tempo.

Ad ogni modo, ecco i quattro richiami 2016 che debutteranno fra una decina di giorni. Inseriti nel percorso “Il patrimonio naturale e paesaggistico”, sono tutti da 95 centesimi, autoadesivi, tirati in seicentomila unità per tipo e raccolti in fogli da ventotto.

Riguardano Albenga (Savona), di cui è proposto il battistero paleocristiano con il campanile della chiesa di san Michele Arcangelo e la torre dell’Orologio del Museo diocesano; Camerino (Macerata), citata attraverso una veduta panoramica con la cattedrale della santissima Annunziata; Carovilli (Isernia), per la quale è stata scelta piazza Municipio, caratterizzata dalla torre Civica e dalla fontana di Bacco; Sperlinga (Enna), il cui dentello offre uno scorcio dove svetta il castello edificato nella roccia arenaria e circondato dall’antico borgo rupestre. Il primo tributo è dovuto ad Anna Maria Maresca, il secondo ed il quarto a Tiziana Trinca, il terzo a Gaetano Ieluzzo.

Quanto ai bollettini illustrativi, sono firmati dai primi cittadini, nell’ordine Giorgio Cangiano, Gianluca Pasqui, Antonio Cinocca; fa eccezione il testo relativo alla località siciliana, su cui si è concentrato il consigliere comunale Salvatore Lo Pinzino. Gli annulli per le fdc saranno impiegati nei rispettivi uffici postali.

Questa volta, i filatelisti sono stati “graziati” del manifesto Enit d’antan, che dal 2010 appesantiva la serie e più in generale il programma annuale senza permetterne un’adeguata visualizzazione, in quanto i soggetti erano stati concepiti per i grandi spazi, non per i pochi centimetri quadrati disponibili in una carta valore.

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni cerca un organismo indipendente cui affidare il monitoraggio inerente la qualità del servizio universale postale. Per questo ha indetto una procedura aperta in ambito comunitario. L’incarico, una volta perfezionato, si svilupperà per tre anni, lasso di tempo estensibile ad altri due.

Nel dettaglio, si tratta della verifica campionaria riguardante i tempi di recapito del corriere ordinario a livello nazionale. Sia dove il supporto è assicurato da lunedì a venerdì, sia dove lo è a giorni alterni. Di fatto, occorre controllare 913 tratte fra: capoluoghi di provincia; capoluogo e località maggiore della stessa provincia e viceversa; capoluogo di regione con i singoli capoluoghi di provincia e viceversa (esclusi Aosta, Bolzano e Trento); capoluoghi di regione tra loro (compresi Aosta, Bolzano e Trento). Quanto ai punti di analisi, sono 214; in ordine alfabetico vanno da Acireale (Catania) a Vittoria (Ragusa). Sapendo che “ulteriori tratte e sedi di rilevazione devono essere individuate per il monitoraggio specifico delle aree del territorio nazionale in cui il recapito degli invii postali è effettuato a giorni alterni”. Per questo aspetto, sarà l’aggiudicatario a proporre un piano.

Il sistema deve prevedere un minimo di cento lettere civetta per tratta su base annua; i necessari francobolli saranno forniti da Poste, ma è possibile impiegare anche affrancatrici meccaniche, il cui costo è sempre da imputare alla medesima azienda.

Nei documenti, l’Agcom chiede “ogni idonea cautela, anche attraverso l’utilizzo di strumentazioni digitali per la tracciatura, al fine di rendere non individuabili le lettere test” (ad esempio in termini di etichettatura, formato, caratteri utilizzati…), prevedendo magari l’utilizzo di operatori alternativi o altre modalità per l’invio di comunicazioni e dati tra la società incaricata ed i propri addetti alle rilevazioni.

Un compito ulteriore concerne gli uffici postali, in particolare il controllo delle aperture giornaliere e degli orari nel periodo estivo, cioè tra il 15 giugno ed il 15 settembre.

Le prestazioni, che saranno pagate dalla stessa Poste italiane, sono state valutate complessivamente in un massimo di 2.495.567,55 euro iva esclusa, più altri 1.663.711,70 nel caso si decidesse per la proroga. Le realtà interessate hanno tempo fino al 16 settembre per candidarsi. Vincerà quella che potrà offrire il preventivo più vantaggioso.

Presentazione con tanto di megafono, oggi, a Bra (Cuneo). Al centro dell’attenzione, Slow food ed il 95 centesimi che l’Italia gli ha dedicato. La cerimonia, infatti, si è svolta all’aperto, di fronte all’ufficio postale più importante del centro piemontese, quello in piazza Carlo Alberto 28.

“Un riconoscimento importantissimo” da parte del ministero allo Sviluppo economico, “e Poste ci ha aiutato tantissimo per ottenere il francobollo”, ammette il segretario generale del sodalizio, Daniele Buttignol. “Questi trent’anni di attività dimostrano che siamo legati indissolubilmente al territorio”. Dando poi un’anticipazione: al prossimo “Salone internazionale del gusto” saranno presenti con un folder collezionistico.

“Slow food -ha aggiunto il responsabile per la filatelia di Poste, Pietro La Bruna- non è un modo di mangiare ma uno stile, una filosofia di vita, che deve essere fatta conoscere attraverso il francobollo. Dopo aver riscoperto il gusto di mangiare, dobbiamo ritrovare il gusto di scrivere su un pezzo di carta, cioè una cartolina o una lettera, spedendolo ad un amico”.

“È una delle attività più importanti dal punto di vista economico, anche come numero di addetti”, ha annotato la sindaca, Bruna Sibille, riferendosi alla struttura festeggiata. “L’idea del francobollo è nata nel mio ufficio; all’epoca sembrava una delle tante idee che arrivavano, ma poi è diventata realtà. Buon compleanno!”.

La serie congiunta con il Vaticano del 10 maggio per la “Giornata mondiale della gioventù” non è bastata alla Polonia, oramai pronta ad accogliere, domani, papa Francesco.

In vista dell’arrivo, infatti, il 20 luglio ha emesso una cartolina postale senza valore nominale. È sostituito dalla lettera “A”, che indica un invio ordinario domestico compreso nei trecentocinquanta grami di peso (costo attuale: 2,00 zloty). Realizzata da Karol Tabaka, cita una delle tappe previste dal programma di viaggio: quella al monastero di Częstochowa sul monte Jasna Góra, scelto per celebrare i 1.050 anni da quando il territorio fu cristianizzato (era il 966, come indica il richiamo presente sull’intero). Si aggiungono il logo della Gmg e, nell’impronta di affrancatura, una foto dell’ospite.

Tra le restanti tappe in agenda figurano i campi di concentramento nazisti di Auschwitz e Birkenau e naturalmente Cracovia, dove fino al 31 il pontefice condividerà la manifestazione dedicata ai ragazzi.

Una “Giornata mondiale della gioventù” che, in realtà, si svilupperà su una tempistica ben più lunga, per la precisione da oggi al 31 luglio. È quella che attende i pellegrini convenuti a Cracovia, in Polonia. Insieme vivranno la trentunesima edizione dell’esperienza.

All’appuntamento non mancherà papa Francesco, che partirà domani, intrattenendosi fino a domenica nel Paese slavo.

Da questa mattina (e sino al 3 settembre) alle Poste vaticane sarà disponibile un annullo dedicato: stranamente, non cita il soggiorno del pontefice (non è un viaggio apostolico, precisano dalla sede), ma si limita a promuovere la manifestazione proponendone l’emblema. Dovuto a Monika Rybczyńska con il supporto tecnico di Emilia Pyza, esso “rappresenta -spiegano i promotori- la Redenzione che scaturisce dalla croce, abbraccia tutti e con misericordia infinita libera da tutto ciò che d’impuro c’è” nelle persone.

Volendo, il manuale è associato ad una busta (costo: 4,00 euro più 1,50 per le spese di spedizione) e ad un folder (10,00+2,50), entrambi disponibili agli stessi sportelli collocati oltre il fiume Tevere.

Chissà se si tratta di una combinazione o meno. In vista dell’“Europride”, che si è aperto l’altro ieri ad Amsterdam, l’operatore nazionale dei Paesi Bassi, Postnl, ha voluto rendere omaggio agli ospiti dipingendo di rosa ventisette cassette postali ubicate in città, più due a Tilburg, località che firma un appuntamento specifico (fra un paio di settimane, comunque, torneranno nei colori standard).

Un po’ come ha fatto quattro anni fa giusti giusti Royal mail, in occasione delle Olimpiadi “London 2012”. Allora era stato deciso di caratterizzare con la tinta oro i contenitori più vicini alle case degli atleti nazionali che, durante una qualsiasi gara, sarebbero saliti sul podio maggiore.

La manifestazione dedicata a lesbiche, gay, bisessuali e transgender (Lgbt) si svilupperà fino al 7 agosto; è stata caratterizzata pure da due francobolli, emessi il 18 luglio.

Intanto, sempre due giorni fa, in Italia il Governo ha firmato il decreto sulle unioni civili.

Notizie dal ministero allo Sviluppo economico, ed anche questa volta ci scappa… l’integrazione. Riguarda il settantesimo anniversario del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, meglio conosciuto come Unicef, che l’11 dicembre 2016 raggiungerà i settant’anni. E l’Italia postale lo ricorderà lo stesso giorno, con un francobollo da 1,00 euro inserito nella serie “Il senso civico”. Replicando, dunque, quanto avvenuto il 26 novembre 1971 per il venticinquesimo giro di boa (due gli esemplari che debuttarono, da 25 e 90 lire) ed il 20 novembre 1996 per il cinquantesimo (850). Sarà un altro logo?

Per il resto, si tratta di specificazioni e spostamenti. L’omaggio al partigiano Teresio Olivelli giungerà il 15 ottobre, quello per il pastificio De Cecco il 18 novembre, il doppio tributo inerente la Francia il 30, il Natale il 7 dicembre. Finora tali voci non avevano una data precisa oppure mancavano del giorno. Quanto alla serie “Il patrimonio artistico e culturale italiano”, organizzata in sei valori (forte di Bard, villa Grock di Imperia, teatro Comunale “Alessandro Bonci” di Cesena, “Atleta di Fano”, basilica santuario di santa Maria della Quercia di Viterbo, chiesa di santa Maria della Croce a Casarano), è scivolata dal 5 al 25 novembre.

Un mondo che non c’è più ma che è possibile raccontare attraverso le immagini di origine postale. È la mostra “Cartoline: immagini diffuse - Alba di un primo network?”, ancora per pochissimi giorni (fino al 29 luglio) raggiungibile alla Fondazione “Marco Besso” di Roma (largo di Torre Argentina 11, aperta gratuitamente dal lunedì al venerdì tra le ore 13 e le 17).

Al centro del percorso, Salvatore Besso; giornalista ed inviato speciale. E collezionista, come testimoniano alcuni documenti esposti nell’allestimento: il diploma d’argento dorato ricevuto alla “Prima esposizione internazionale di cartoline postali illustrate” organizzata nel 1899 a Venezia, il collegato articolo pubblicato da “Emporium” nell’ottobre dello stesso anno, le riviste edite nel 1901-1902 “Il raccoglitore di cartoline illustrate” e “La cartolina illustrata”, qualche inequivocabile appunto trovato fra i materiali.

Il percorso, una selezione di millequattrocento su ottomila reperti conservati, permette di visualizzare due anime. La prima, quella appunto dell’appassionato, per la quale gli oggetti sono stati organizzati semplicemente in base all’argomento. Appaiono immediati, come arte (a sua volta suddivisa per pittura, scultura, Liberty, teatro, musica), letteratura e stampa, montagne e scalate, porti e navi, imbarcazioni storiche, mezzi di trasporto (cavalli, treni, ferrovie, automobili), esposizioni, commemorative, mestieri, costumi (e saltano fuori nomi come Basilio Cascella e Francesco Paolo Michetti), Savoia, alberghi ed ospitalità, amore, animali, auguri, bambini, serie (dame, fiori, umorismo). Curiosamente, manca un capitolo militare o bellico, di certo tra i più gettonati per gli appassionati del comparto. Pochissimi gli interi sotto teca.

Altri settori, invece, rispecchiano la professione e pertanto risultano più interessanti. Richiamano il caso di Alfred Dreyfus, i momenti di vita ebraica, il Giubileo del 1900, la storia tra cronaca ed avvenimenti… Soprattutto, raccontano i suoi viaggi, realizzati agli inizi del XX secolo, acquistando e, perlomeno in certi casi, spedendosi cartoline: da Costantinopoli, Smirne, Egitto, Finlandia, Russia, Corea, Giappone, Siam, Cina. Il loro ruolo non è solo serbare un ricordo: testimoniano, in un’epoca in cui la figura è ancora bene raro, il desiderio di non limitarsi agli scritti, ma di visualizzare luoghi, fatti e cose. Ancora più significativa è la sezione inerente il Nuovo Mondo, composta a priori per documentarsi: il titolo, infatti, recita “Progettando il viaggio in America”.

Resuscitati dalla videoteca, tornano -in formato francobollo pre personalizzato- gli acchiappafantasmi, ossia i protagonisti di “Ghostbusters”. Con un occhio ai cultori del genere per un film risalente al 1984 ormai divenuto classico, e con l’altro alla nuova vicenda, questa volta al femminile, pronta a debuttare in questi giorni, in Italia dal 28 luglio.

Arriverà pure in Australia, da dove proviene l’emissione più o meno postale. Il dubbio è legittimo perché si tratta, ancora una volta, di quelle confezioni capaci di richiamare argomenti e personaggi che piacciono al grande pubblico ed attirano l’attenzione sul settore.

L’attuale offerta gioca sul francobollo da 1,00 dollaro con le impronte colorate di mani appartenente alla serie, datata 25 gennaio, “Love to celebrate”. La confezione cinematografica, distribuita in luglio ed in vendita soltanto sul territorio nazionale a 18,00 unità, contiene due fogli con la stessa carta valore ripetuta complessivamente sedici volte. Si aggiungono quattordici vignette diverse: riprendono storia e personaggi della pellicola. Promessi, dall’operatore, effetti… luminosi.

È bis per “Francobolli d’Albania 1913-1944”, il catalogo specializzato firmato insieme da Francesco Maria Amato (che, al tempo stesso, è anche l’editore) e Djana Isufaj.

Dopo un anno e mezzo, infatti, hanno realizzato la seconda edizione, sempre concentrandosi sulla fase temporale più antica e difficile, quella compresa tra la proclamazione dell’indipendenza del Paese balcanico e la Seconda guerra mondiale.

È stata affrontata considerando sia i criteri della filatelia tradizionale, sia quelli della storia postale. E puntando soprattutto a rivedere le valutazioni economiche.

Un lavoro che alla recente “Balkanfila”, svoltasi a Tirana tra il 5 ed il 9 maggio, ha conquistato la medaglia d’oro.

Come per la precedente esperienza, l’opera è scritta in italiano e le stime economiche sono espresse in euro. È stata realizzata sotto forma di e-book, sviluppata in 420 pagine con numerose immagini esplicative e di approfondimento, proposte sempre a colori. Il prezzo di vendita è pari a 20,00 euro.

Se l’Italia è decisa ad avviare il “Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni” (news precedente), dal Regno Unito arriva un approccio che potrebbe provocare significativi effetti, anche sul versante postale.

Circa il 75% del mondo -è il concetto di base- “paga le conseguenze di sistemi per l’attribuzione di indirizzi incoerenti, complicati o inadeguati”. Proprio per questo, quattro miliardi di persone sono invisibili, non possono denunciare reati, ricevere materiali o assistenza, esercitare molti dei loro diritti civili e politici semplicemente perché non hanno alcun modo per comunicare dove vivono. Ad esempio, nelle località sperdute non è facile trovare, monitorare e riparare gli impianti idrici; inoltre, le scuole, i campi dei rifugiati e gli insediamenti informali restano privi di indirizzo. Persino nei Paesi dotati di accorgimenti avanzati le persone si smarriscono, i pacchi non vengono consegnati, le ditte e le attrazioni turistiche non sono trovate. E poi, se prenderà piede il recapito via drone, le esigenze risulteranno diverse!

Insomma, “i sistemi di attribuzione degli indirizzi nel mondo sono inadeguati”. Questa situazione è frustrante e dispendiosa nelle società ricche; nelle altre mette a repentaglio vite umane e frena la crescita.

Da qui l’idea, il programma What3words. È un algoritmo che occupa meno di 10 megabyte; quindi può essere installato su quasi tutti gli smartphone, funzionando su più piattaforme e dispositivi. L’intero pianeta è stato diviso in 57 trilioni di quadrati dal lato lungo tre metri; poi, a ciascuno di essi è stata attribuita una combinazione di tre semplici parole, ovviamente sempre diversa. Eliminati i termini offensivi ed omofoni, quelli più comuni sono stati assegnati alle aree popolate. Il resto lo fa il geocoder, che converte latitudine e longitudine nella stringa di vocaboli e viceversa.

L’approccio appare “molto più accurato di un indirizzo postale, è molto più semplice da ricordare, utilizzare e condividere rispetto a un sistema di coordinate. Una migliore attribuzione degli indirizzi migliora l’esperienza del cliente, offre vantaggi alle aziende, stimola la crescita e contribuisce allo sviluppo socioeconomico”.

Addio, quindi, ad indirizzi stradali, cap, latitudine e longitudine o url abbreviati per dispositivi mobili? Si vedrà; intanto, l’apparato è stato introdotto qualche settimana fa dalle Poste della Mongolia.

Un problema spesso adottato a proprio favore da Poste italiane per giustificarsi di ritardi o mancate consegne: troppi ancora i numeri civici mancanti. Per lo stesso problema, Milano ha deciso di dotare tutti i negozi ed i passi carrai che si affacciano sulla strada di uno specifico identificativo (ora fanno riferimento a quello dell’immobile in cui si trovano).

Nel contesto, ecco il decreto del presidente del Consiglio dei ministri, pubblicato il 19 luglio in “Gazzetta ufficiale”. Tratta il “Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni”, volto a sostituire quelli -molto costosi- a periodicità decennale utilizzando informazioni provenienti da fonti amministrative, integrate da rilevazioni statistiche campionarie.

L’avvio, però, appare lontano: l’Istituto nazionale di statistica, che in passato ha realizzato alcune sperimentazioni, ha tempo fino al 31 dicembre 2017 per definire le attività preparatorie inerenti “la metodologia di indagine, i contenuti, le tempistiche e le modalità di rilascio dei dati” raccolti. Il primo ciclo di campionature sarà completato per i valori inerenti al 2021.

Compito dei Comuni, invece, è gestire ed aggiornare i piani topografico ed ecografico del territorio su cui sono competenti. L’ecografico riguarda le aree di circolazione: l’Ente assegna loro “una propria distinta denominazione nonché un numero civico progressivo a ciascun accesso ad essa appartenente”.

Istat ed Agenzia delle entrate dovranno realizzare l’Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane, tecnicamente denominato Anncsu. Il suo obiettivo è divenire il riferimento per gli stradari e gli indirizzari comunali.

Il laconico messaggio spedito via telegramma dal capo dei cacciatori delle Alpi, Giuseppe Garibaldi, non è finito in un francobollo. Né nel 1966 né -a quanto pare, e salvo sorprese- nel 2016. Rimane il documento originale, conservato all’Archivio centrale dello stato, quindi a Roma. Alla sede di Torino della medesima struttura, invece, si trova la trascrizione che il destinatario, il generale Alfonso La Marmora, predispose per il re, Vittorio Emanuele II. In questi giorni, però, il reperto si trova a Ledro (Trento) centro che adesso ingloba pure Bezzecca.

“In un tempestoso Consiglio dei ministri in Firenze prevale il concetto di cedere all’ineluttabile, cioè di evacuare il Trentino”, annotano Alfredo Comandini e Antonio Monti in “L’Italia nei cento anni del secolo XIX”. È il 9 agosto 1866. “La Marmora telegrafa perciò a Garibaldi l’ordine di ritirata”, perché “considerazioni politiche esigono imperiosamente la conclusione dell’armistizio”. “In giornata Garibaldi risponde testualmente da Bezzecca: «Ho ricevuto il dispaccio n°1073. Obbedisco»”.

Le celebrazioni del centocinquantesimo anniversario sono state avviate il 17 luglio e si svilupperanno nelle prossime settimane con cerimonie, esposizioni, spettacoli, letture animate, giochi, “flash mob” ed altro ancora. Non mancherà l’annullo, impiegato dopodomani (dalle ore 9 alle 15, naturalmente in piazza Garibaldi a Bezzecca) nel corso della commemorazione ufficiale.

Quanto alla mostra “Obbedisco!” con la famosa testimonianza, sarà raggiungibile fino al 30 settembre presso il Museo garibaldino e della Grande guerra; si trova in via Greco, sempre a Bezzecca.

Anche il Portogallo si cimenta nel settore enologico, con risultati decisamente buoni, a dimostrazione di un uso professionale delle fotografie, capaci di raccontare qualcosa in più della semplice etichetta o del campo coltivato. Merito degli scatti dovuti ad Anabela Trindade ed al lavoro di impaginazione firmato da Af atelier.

Oggi sono stati emessi, così, quattro francobolli, nominali da 0,47, 0,58, 0,75 e 0,80 euro, cui si aggiunge l’irrinunciabile foglietto, disponibile ad 1,80 euro.

A dirla tutta, non risultano collegati ad una qualche tipologia precisa, ma intendono raccontare le vecchie vigne, dove l’intervento dell’uomo e degli animali è ancora fondamentale. Prosit!

Sarà valorizzato nel giorno di emissione, cioè il 26 luglio, il francobollo dedicato a Slow food Italia. “Abbiamo ricevuto un bellissimo regalo!”, annunciano dalla sede, che intanto ha pubblicato sul proprio sito alcune proposte alternative per la carta valore, giunte da soci e simpatizzanti. Alla fine “ha vinto la semplicità della chiocciola, segno nato in opposizione all’avvento del fast food, e ora simbolo e punto di riferimento internazionale per chi ogni giorno lavora, e con grande piacere si impegna a ridare il giusto valore al cibo, che non è merce, ma cultura, identità, vita”.

L’appuntamento si inserisce nel contesto delle iniziative per il trentesimo anniversario e si svolgerà nel luogo natale, Bra (Cuneo). L’incontro è stato fissato alle ore 10 presso l’ufficio postale di piazza Carlo Alberto 28; parteciperanno il segretario generale del sodalizio Daniele Buttignol, la sindaca Bruna Sibille e, per l’operatore, il responsabile del comparto filatelico Pietro La Bruna.

Intanto, l’attenzione dei collezionisti si concentra anche sul 2017 (se ne è parlato, il 13 luglio, alla seduta della Consulta per l’emissione di cartevalori postali e la filatelia), a proposito del quale c’è attesa. E non manca quella che potrebbe essere un’anticipazione: l’omaggio al cantautore Luigi Tenco, che si uccise il 27 gennaio 1967 in un albergo di Sanremo (Imperia) durante lo svolgimento della famosa manifestazione canora. La notizia -diffusa ad esempio dall’Ansa- è stata annunciata ieri dall’associazione intitolata all’artista.