C’è chi i francobolli li usa per spedire lettere, chi li colleziona e chi li… trasforma in espressione artistica. Succede in Lituania, che dall’1 gennaio 2015 ha adottato l’euro quale moneta ufficiale. Ovviamente, è stato necessario aggiornare anche le cartevalori postali e quelle in sole litas -moneta introdotta il 25 giugno 1993- sono state ritirate dagli sportelli e messe fuori corso il 31 dicembre 2016.

Cosa fare di tale materiale? Anziché distruggerlo, parte è stata affidata all’artista Jolita Vaitkute, specializzata nel lavorare con materiali non consueti; ha realizzato un enorme ritratto del fondatore del Paese, Jonas Basanavičius (1851-1927), utilizzando oltre diecimila pezzature, poi esibito alle Poste centrali di Vilnius. Ad accompagnare il lavoro, una mostra dedicata a tutte le produzioni nazionali emesse dal 1990, quindi dall’indipendenza.

I francobolli -viene ricordato- “sono uno specchio storico dello Stato, che riflette i più importanti e significativi eventi nazionali, nonché le conquiste scientifiche, culturali ed artistiche”.

Non saranno in molti, oramai, a ricordarsi perché nacque “Milanofil”. Fu un gesto… riparatore dell’allora ministero per rimediare alle disorganizzazioni di “Italia ‘85”, quando i commercianti, per protestare contro l’impostazione del convegno commerciale, minacciarono addirittura la serrata. Sono passati trent’anni, e l’appuntamento lombardo -sempre riproposto- sarà visitato, probabilmente per la prima volta insieme, da presidente ed amministratore delegato di Poste italiane, Luisa Todini e Francesco Caio, nonché dal sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli.

Le porte del Mico, in via Gattamelata 5, resteranno gratuitamente aperte il 17 ed il 18 marzo dalle ore 9.30 alle 18.30.

L’inaugurazione è prevista per domani (alle 12 in sala verde 1, ubicata nel seminterrato). Si aggiungeranno l’assemblea dell’Associazione nazionale collezionisti annullamenti italiani (14, saletta “B” al primo piano sopra il bar) e gli Stati generali della filatelia (14.30, sala verde 1).

Il clou è contemplato per sabato, con alcuni momenti pubblici. Tra quelli segnalati da Poste, “Filatelia e social” (11, sala verde 1), la presentazione del libro “Francobolli dei campioni” (12, idem) ed altri sette approfondimenti editoriali ospitati nell’incontro dell’Unione stampa filatelica italiana (15, sempre lo stesso ambiente).

Ancora, ecco le assemblee della Federazione fra le società filateliche italiane (10, sala verde 2, nel seminterrato), della Collezionisti italiani di francobolli ordinari (12, saletta “A”, al primo piano), dell’Unione italiana collezionisti olimpici e sportivi (12, sala verde 2), del Lions club filatelico italiano (12.30, saletta “B”), dell’Associazione periti filatelici italiani professionisti (14.30, idem), dell’Usfi (16.30, sala verde 1). Senza trascurare i consigli direttivi, del Centro italiano filatelia resistenza (11, saletta “A”) e della medesima Usfi (13, sala verde 1).

Ultimi preparativi per il salone del francobollo, che Poste italiane sta allestendo al Milano congressi di via Gattamelata 5. Saranno cinquantotto le aziende presenti al convegno commerciale di “Milanofil”, tra le quali non mancherà la società Vaccari, raggiungibile agli stand C05-07.

Si aggiungono le realtà filateliche e postali che rappresentano, oltre all’Italia, Germania, Lussemburgo, Monaco, San Marino, Smom, Svizzera, Vaticano. In più, ecco le aree specifiche, dedicate ad Archivio storico di Poste italiane, Istituto poligrafico e zecca dello stato, Unione stampa filatelica italiana (è la mostra “Il francobollo e la guerra 1939-1945”, realizzata in collaborazione con il Museo del Risorgimento), giovani ed enogastronomia.

Sarà l’occasione anche per avvicinare i sodalizi specializzati, ognuno dei quali conterà su uno specifico spazio. Risultano: Associazione filatelica numismatica italiana “Alberto Diena”, Associazione italiana collezionisti di affrancature meccaniche, Associazione italiana collezionisti posta militare, Associazione italiana di aerofilatelia, Associazione italiana di maximafilia, Associazione italiana di storia postale, Associazione nazionale collezionisti annullamenti italiani, Associazione nazionale professionisti filatelici, Centro italiano filatelia resistenza, Centro italiano filatelia tematica, Circolo filatelico aeronautica militare “Francesco Baracca”, Collezionisti italiani di francobolli ordinari, Federazione fra le società filateliche italiane, Unione filatelisti interofili, Unione italiana collezionisti olimpici e sportivi.

La manifestazione, ad ingresso libero, resterà aperta domani e dopodomani fra le ore 9.30 e le 18.30. Il mezzo più comodo per raggiungerla è la metropolitana 5, scendendo alla fermata “Portello”: rimarranno da percorrere circa settecento metri a piedi.

Per la Pasqua 2017, la Polonia ripropone le tradizionali uova decorate. Aggiungendo ulteriori tagli, precisamente da 2,60 e 6,00 zloty a quelli già visti in passato: l’1,75 ed il 5,00 emessi il 26 marzo 2014, il 2,35 ed il 5,20 disponibili dal 6 marzo 2015, il 2,00, il 2,50 ed il 6,00 datati 3 marzo 2016.

La nuova infornata, su cui ha operato ancora Agnieszka Sancewicz, ha raggiunto gli sportelli postali ieri.

L’Ufficio Filatelico e Numismatico di San Marino è orgoglioso di presentare il 17 e il 18 marzo a Milanofil 2017 le nuove serie postali emesse il 7 marzo 2017: Europa Castelli, 30° anniversario della nascita di Marco Simoncelli, 100° anniversario delle apparizioni di Fatima, Giochi dei Piccoli Stati d’Europa San Marino 2017 e 70° anniversario della nascita di David Bowie.

Presso lo stand saranno disponibili anche francobolli, monete e annulli speciali del 2016, gli abbonati potranno anche reintegrare i depositi per il servizio filatelico e numismatico 2017 e i nuovi clienti potranno iscriversi ai servizi e prenotare le nuove serie.

In occasione della fiera verrà impiegato un annullo speciale che rappresenta l’Arco della Pace, presso il Parco Sempione di Milano.

Il Professor Gianni Sinni, docente del Corso di Laurea Magistrale in Design dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino e presidente del Comitato Tecnico Artistico dell’Ufficio Filatelico e Numismatico del Titano, svela qualche curiosità sui francobolli dedicati a Bowie. “Mi ha sempre affascinato la sua capacità di essere interprete e icona del suo tempo, non solo in campo musicale, e di saperlo fare sempre rinnovandosi, sempre in maniera diversa ma rimanendo fedele a se stesso”. Queste le parole con cui Gianni Sinni descrive il ‘Duca Bianco’, David Bowie, il cantautore britannico scomparso nel 2016 al quale la Repubblica ha recentemente dedicato tre francobolli che celebrano i 70 anni dalla sua nascita, registrata nel 1947.

Il percorso che ha caratterizzato l’ideazione e l’elaborazione della serie filatelica ha visto il Prof. Sinni in ‘prima linea’, perché proprio da lui è partito l’input che ha portato al coinvolgimento del britannico Jonathan Barnbrook, autore dei francobolli: “Lo conosco da tempo e ho avuto modo di collaborare con lui in alcuni progetti - racconta Sinni - è uno dei più noti graphic designer inglesi contemporanei, nonché autore delle copertine degli ultimi album di Bowie, compreso l’ultimo album ‘Blackstar’. Proprio per quel lavoro, pochi giorni fa, ha vinto il Grammy 2017 per la migliore copertina dell’anno. È stato perciò immediato pensare a lui per realizzare l’omaggio a Bowie”.

L’accademico riconosce che quella sammarinese non è l’unica iniziativa a livello mondiale dedicata al ‘Duca Bianco’, ma il modo in cui è stata realizzata la distingue da tutte le altre: “Anche le poste inglesi hanno rilasciato in questi giorni una serie dedicata a Bowie, ma con un format già visto per omaggi ad altri cantanti, utilizzando le immagini delle copertine. La serie sammarinese invece conta su un progetto originale, appositamente realizzato dallo stesso designer di Bowie”.

Le parole dolorose nel rivolgersi al genitore, le differenze fra i due vissute dal figlio con sofferenza. L’artefice mostra inoltre come il senso della letteratura sia il medesimo della vita stessa.

È in questo modo che l’editore, Feltrinelli, sintetizza il libro “Lettera al padre” di Franz Kafka (1883-1924). Un classico che torna di attualità in vista del 19 marzo, nonostante lo scrittore sia noto più per altri titoli, come i romanzi “Il castello”, “Il processo”, “America”.

Figura tormentata e solitaria, la sua vita è segnata -fra l’altro- dal difficile rapporto col babbo, testimoniato appunto dalla missiva del novembre 1919: venne affidata alla madre, ma mai arrivò al destinatario, emblema dell’autorità assoluta. Agli occhi del mittente egli appare come il tipico rappresentante di un mondo da cui invece si sente escluso: pratico, utilitaristico, ben lontano dalle sue aspirazioni.

Questa edizione, prefata da Georges Bataille e tradotta da Claudio Groff, conta 96 pagine ed ha un prezzo di copertina equivalente a 5,50 euro.

Il… biglietto da visita che occorreva all’amministratore delegato, Francesco Caio, per rafforzare la propria posizione nei confronti del Governo e nell’eventuale cambio delle figure apicali? Può essere. Ad ogni modo, con una settimana d’anticipo rispetto all’anno scorso, il consiglio di amministrazione di Poste italiane oggi ha dato il necessario via libera al bilancio 2016, che ora dovrà essere portato all’assemblea degli azionisti.

L’anno -ha commentato lo stesso ad- si è chiuso “con risultati in forte crescita di fatturato e margini”, rafforzando il percorso di cambiamento e sviluppo avviato nel 2014. A livello consolidato i ricavi superano i 33 miliardi di euro, prosperando rispetto al 2015 del 7,7%; il margine operativo supera il miliardo (1.041 milioni), in progresso del 18,3%. L’utile netto lievita del 12,7%, fermandosi a 622 milioni. Come annunciato al momento della quotazione, anche per il 2016 l’azienda distribuirà un dividendo equivalente all’80% dell’utile netto, pari a 0,39 euro per azione, in aumento del 15%.

Più nel dettaglio ed in modo significativo, viene precisato che ai risultati del gruppo hanno contribuito tutti i settori “che hanno perseguito con efficacia le priorità d’investimento e sviluppo del piano industriale”. Nei servizi postali è stato introdotto il nuovo modello di recapito, mentre nel comparto pacchi Poste ha guadagnato quote di mercato con una crescita di volume che supera il 12%. Il Bancoposta ha raggiunto un livello di ritorno sul capitale del 29% e, nel settore delle assicurazioni, Poste vita si è dilatata del 9% in termini di premi raccolti. Il totale delle masse di risparmio amministrato e gestito ha raggiunto i 493 miliardi, in progresso del 3,7%.

Dal 2014 l’azienda ha amplificato il suo fatturato di quasi il 16%, il margine operativo del 50% e l’utile netto si è quasi triplicato.

Per ciò che riguarda le prestazioni postali e commerciali, il totale dei ricavi è risultato equivalente ad 8,4 miliardi di euro, in aumento dell’1,8% rispetto allo stesso periodo del 2015 (8,2 miliardi). Il calo nei ricavi da terzi per i servizi postali di corrispondenza appare ridotto (-1,9%, rispetto al -5,4% del 2015). Il 2016, comunque, ha beneficiato degli adeguamenti tariffari introdotti a partire dal dicembre 2014 nonché dei compensi (109 milioni) a parziale copertura dell’onere del servizio universale, precedentemente sospesi. Il rallentamento della tendenza sfavorevole nei ricavi “è legato anche all’avvio della messa in atto di azioni manageriali finalizzate al miglioramento della qualità dei servizi postali tradizionali e all’efficientamento dei relativi processi industriali”.

Il rialzo del comparto pacchi riguarda un totale di 97 milioni di colli movimentati, anche grazie al boom del commercio elettronico.

Sono due le ultime edizioni che saranno presentate e distribuite ufficialmente a Milanofil il prossimo 17/18 marzo. Nel nuovo catalogo dei “Folder Filatelici” vengono riprodotti, catalogati e quotati oltre 700 esemplari, emessi dal 1999 al 31 dicembre 2016, con i Precursori e i Folder speciali per Grandi eventi. Un catalogo tutto a colori, valido supporto per la classificazione e sistemazione di quanto fino ad oggi emesso. Da rilevare l’importante collaborazione di Filatelia di Poste italiane e l’intervento prezioso di collezionisti specializzati nel settore. (“Folder Filatelici” - 392 pagine a colori, formato 15x21 cm, 19 euro di copertina).

Con la pubblicazione del volume “Il commercio filatelico in Italia” si è voluto invece, oltre al recupero storico della professione commerciale filatelica italiana, riconoscere la valenza del lavoro e dell’impegno di tutti i commercianti che da oltre centocinquant’anni hanno fatto ed alimentato la filatelia. Emilio Simonazzi, collezionista e scrittore filatelico, è l’autore di quest’opera nella quale viene effettuata, per la prima volta, la ricostruzione dell’attività commerciale filatelica che nel tempo ha accompagnato, affiancandolo, lo sviluppo del collezionismo di francobolli nel nostro Paese, dai primi anni dell’unità nazionale sino agli anni settanta ed ottanta del Novecento. Innumerevoli le riproduzioni di buste spedite e viaggiate dalle ditte filateliche, oltre a bollettini, listini e generica corrispondenza inviata o ricevuta dai commercianti filatelici italiani. Nella realizzazione di quest’opera è stato importante il sostegno ricevuto dalla Associazione Nazionale Professionisti Filatelici, l’unica associazione commerciale di settore. (“Il commercio filatelico in Italia” - 132 pagine a colori, finemente rilegato con copertina cartonata, formato 17x24 cm, 32 euro di copertina).

Allo stand Unificato, per il 30° di Milanofil, offerte varie e possibilità di abbonarsi alle riviste “Arte del Francobollo” e “Storia di Posta”.

Ci saranno anche le rappresentanze di Germania (attraverso Deutsche post), Lussemburgo (Post Luxembourg), Monaco (Office des émissions de timbres-poste), San Marino (Ufficio filatelico e numismatico), Smom (Poste melitensi), Svizzera (La posta) e Vaticano (Ufficio filatelico e numismatico) al convegno commerciale realizzato nel contesto di “Milanofil”. Con, ovviamente, anche prodotti riguardanti la manifestazione voluta da Poste italiane.

Articolato è quanto propone il Granducato nordeuropeo. Ha scelto l’immagine di un bolide d’antan con gli stemmi Ferrari ed Alfa Romeo: compare nel personalizzato inerente l’appuntamento e sul bordo di un foglio da otto esemplari differenti, sempre personalizzati, con altrettante auto da corsa. Lo stesso soggetto figura nell’obliterazione.

Berlino metterà a disposizione un annullo con il logo del salone, quindi con il Duomo cittadino. Di fatto, lo stesso esito definito dal Principato dei Grimaldi. Sul monte Titano, invece, hanno preferito l’arco della Pace, mentre l’Ordine di Malta ha un testo riguardante la propria presenza. Quanto al Paese alpino, ricorderà i due secoli della vetreria artigiana di Hergiswil, oggetto di un recente dentello.

Imperterrito, il Centro italiano filatelia tematica prosegue con i progetti collettivi. Dopo le tre tappe inerenti alla “Divina commedia”, e dopo gli approfondimenti dedicati alla Costituzione ed alla sostenibilità, ecco “Tutte le strade parton da Roma”, che debutterà dopodomani a “Milanofil”.

Parafrasando il noto detto, nelle bacheche -con il supporto di venticinque appassionati- verranno infilate ventotto minicollezioni da dodici fogli ciascuna. Una, la prima, spiega come gli antichi costruivano i percorsi; le altre sono dedicate ad itinerari, famosi o meno, che hanno caratterizzato lo Stivale e, più in là, parte dell’Europa e del Mediterraneo.

“Si è materializzato -spiega il presidente del Cift, Paolo Guglielminetti, parlando del lavoro- dopo l’impresa del giornalista e scrittore Paolo Rumiz, che ha seguito a piedi l’intero tracciato della via Appia, da Roma a Brindisi, con un resoconto giornaliero sul quotidiano «La repubblica». Un paio di collezioni riguardanti l’Appia antica di diversi anni fa hanno dimostrato la fattibilità dell’iniziativa e la monografia di «Archeo» («Tutte le strade dell’Impero») è stata un valido supporto storico”.

Anche il mar Nero ha la sua struttura internazionale che nel 2017 compie ben venticinque anni. La Serbia permette di scoprirne l’esistenza: ieri ha segnalato il giro di boa con un francobollo in vendita a 74,00 dinari. Alla carta valore ha lavorato Jakša Vlahović.

Si chiama Organizzazione della cooperazione economica del mar Nero e data 25 giugno 1992. Attraverso di essa -spiega ottimisticamente Belgrado- è possibile rafforzare la cooperazione economica, infrastrutturale, culturale ed ogni altra forma collaborativa, promuovendo la pace e la stabilità.

Ora comprende dodici Paesi che gravitano nella regione, anche se non necessariamente si affacciano sulle sue acque. Sono Armenia, Azerbaigian, Albania, Bulgaria, Georgia, Grecia, Moldavia, Romania, Russia, Serbia, Turchia ed Ucraina (tra gli osservatori vi è pure l’Italia). Conta una popolazione che oltrepassa i 335 milioni di persone, distribuiti su un’area di 19 milioni di chilometri quadrati.

Evidentemente, associare le proposte per l’acquisto di obbligazioni al settore postale rende. Non fosse altro perché la protagonista reitera, con nuove immagini ma con lo stesso concetto di fondo, l’approccio.

È la banca d’affari Goldman Sachs, ora impegnata a sostenere due prodotti differenti. Da una parte c’è il tasso misto in dollari statunitensi con cedola fissa lorda al 6,00% nei primi due anni, mentre per i restanti otto è variabile tra l’1,75% ed il 4,00%. Dall’altra vi è il tasso misto-inflazione Usa, sempre in bigliettoni verdi; in questo caso la cedola è bloccata al 4,25% lordo nei due anni d’avvio e collegata al tasso inflattivo, quindi risulta fluttuante, nei rimanenti sei.

In entrambi i casi, fotografie volte ad illustrare la potenza economica del Paese vengono caratterizzate da “francobollo” (vi campeggia la bandiera nazionale dentellata) ed “annullo” (le stelle e le strisce evocano ancora una volta il drappo).

Ci sarà un’ulteriore tappa?

L’abbandono dell’Algeria? Un argomento ancora delicato per la Francia. Basti ricordare il francobollo per gli harki, cioè per i soldati locali rimasti fedeli alla potenza europea e che combatterono contro i connazionali: emesso il 9 dicembre 1989, veniva respinto dalla controparte africana.

Curioso quindi il taglio da 1,30 euro posto oggi in prevendita (la distribuzione avverrà solo il giorno 20): ricorda i 55 anni del cessate il fuoco, raggiunto durante gli incontri svoltisi dal 7 al 17 marzo 1962 ad Évian-les-Bains, in Alta Savoia, e divenuto operativo a cominciare dal 19 dello stesso mese.

La carta valore, su cui ha operato Youz, riprende il Memoriale nazionale della Guerra d’Algeria e dei combattimenti in Marocco e Tunisia, creato da Gérard Collin-Thiébaut ed inaugurato il 5 dicembre 2002. Si trova a Parigi; è composto da tre colonne animate con pannelli elettronici e diodi che richiamano la bandiera e fanno scorrere testi correlati, fra cui l’elenco dei caduti di parte francese, harki compresi.

Settimana tranquilla la presente, perché a… rubare la scena vi è “Milanofil”: giustamente, i sodalizi preferiscono non organizzare attività troppo impegnative, per evitare dannose sovrapposizioni. Risultano quindi solo due le iniziative annunciate, entrambe conferenze fissate in giorni diversi da quelli della manifestazione voluta da Poste italiane. La partecipazione è libera.

Il 16 marzo a Modena, artefice il Circolo filatelico culturale “Alessandro Tassoni”, salirà in cattedra il presidente dell’Associazione italiana filatelia specializzata, Marcello Manelli, per un intervento intitolato “La filatelia specializzata”. L’incontro comincerà alle ore 16 presso la sede sociale, sita in viale Monte Kosica 91.

Per il 19 a Bergamo si è prenotato il Circolo filatelico cittadino. Nicola Luciano Cipriani illustrerà gli ultimi aggiornamenti inerenti ad uno studio già pubblicato; il contributo s’intitola “Il 15 piastre di Costantinopoli - Tra mistero e verità”. In questo frangente occorre recarsi alle 10 nella sala multimediale dell’oratorio di Boccaleone, in via Capitanio 11.

“Mi sono volutamente ispirato alla coppia di francobolli del 2012 in modo da creare una serie. Ovviamente declinata al nostro osservatorio”. “Quando ero più giovane e avevo una passione per le serie filateliche amavo aspettare le nuove versioni annuali delle serie di lungo corso: una per tutte le serie dei castelli d’Italia”. “Abbiamo messo un grande sforzo nel creare un bozzetto (poi elaborato da Gaetano Ieluzzo dell’Istituto poligrafico e zecca dello stato, ndr) che mostrasse l’edificio con la sua grande storia e un importante oggetto astronomico”.

Così dall’osservatorio di Padova si esprime con “Vaccari news” il coordinatore per le celebrazioni, Simone Zaggia. Oggi il 95 centesimi è stato illustrato formalmente alla stampa; agli sportelli arriverà il giorno 21, a due secoli e mezzo precisi dal momento in cui si cominciò a rinnovare l’antica fortezza per trasformarla nella struttura scientifica.

Annunciato “un ricco calendario di eventi” che si svilupperà fino alla “Notte europea dei ricercatori”, fissata al 29 settembre. Offre spunti ed attività per un pubblico diversificato, con una proposta culturale “ricca e dinamica” che permetterà di conoscere e riflettere sull’impianto, l’Astronomia e la scienza in generale, con uno sguardo verso il futuro.

Dalle ore 15 del 21 marzo le porte saranno aperte per visitare la mostra iconografica “Immagini di specola”; sarà possibile raggiungere anche il museo collegato. Il presidio di Poste italiane con l’annullo speciale risulterà attivo dalle 12.30 alle 17.30.

Nel programma, oltre a convegni scientifici nazionali e internazionali per addetti ai lavori, un ciclo di conferenze -“I giovedì dell’Astronomia”- in cui verranno presentati alcuni dei principali filoni di ricerca. Per i più piccoli sono previsti laboratori didattici all’interno di varie manifestazioni, cui il 21 giugno si sommerà il “Solstizio dei bambini” con giochi, attività, letture ed una speciale tombola.

“Queste celebrazioni sono per noi un’occasione importante per farci conoscere alla cittadinanza”, ha precisato il direttore, Massimo Turatto. “Da un lato siamo ricercatori, ossia siamo proiettati costantemente verso la frontiera della conoscenza, dall’altro siamo gli attenti custodi di questo luogo meraviglioso che riassume in sé la magia del castello medioevale, le ambizioni e le aspettative dell’Illuminismo, la testimonianza dell’occupazione francese e austriaca, e infine l’unità dei ricercatori italiani”. Questo nella città dove Galileo aveva trascorso “li diciotto anni migliori di tutta la [sua] età”.

Lisbona ha fatto di più: sempre ieri, accanto al foglietto per Fatima in congiunta con Lussemburgo, Polonia e Slovacchia (news precedente), ha voluto portarsi avanti. Annunciando la collegata visita di papa Francesco, programmata per il 12 ed il 13 maggio, quest’ultimo il giorno preciso del centenario. Quando il pontefice raggiungerà il luogo delle apparizioni, Cova da Iria.

L’annuncio postale è rappresentato da quattro francobolli riuniti in un blocco. Propongono, sul lato sinistro, la statua della Madonna che si sviluppa verticalmente lungo le cartevalori; si aggiungono il pontefice (taglio da 47 eurocentesimi), i tre pastorelli che assistettero all’evento, Lúcia dos Santos, Francisco e Jacinta Marto (58), la processione delle candele (75), i fedeli nell’area antistante al complesso (80). Le lavorazioni sono di Atelier folk design.

La Polonia (attivatasi il 12 marzo), il Portogallo e la Slovacchia (il 13): tutti questi Paesi, come si sapeva, hanno partecipato alla congiunta per ricordare il secolo trascorso dalle apparizioni di Fatima. Insieme al Lussemburgo, che già il 7 ha aperto il capitolo, con qualche polemica rilanciata dalla cronaca nazionale per il soggetto religioso.

Sostanzialmente, le interpretazioni sono simili, tutte a foglietto. Il contributo di Varsavia contiene un francobollo da 6,80 zloty, quello di Lisbona vale 2,00 euro, Bratislava ne richiede 1,60. La fotografia è la stessa, con la statua della Madonna lusitana rappresentata durante una processione, impaginata da Design&etc per intervento di Túlio Coelho. Si aggiungono, in alto a destra, il logo del centenario, mentre sotto sfilano i richiami simbolici alla corona della statua, al cuore immacolato di Maria, al rosario ed alla quercia dove si registrarono gli eventi.

Si svolgerà il 17 e il 18 marzo 2017, presso il Mi.Co. Milano Congressi, dalle 9.30 alle 18.30 con ingresso gratuito. Venerdì 17 alle ore 12:00 ci sarà la cerimonia di inaugurazione.

Sono pervenute diverse adesioni da parte di qualificati operatori commerciali del settore, e amministrazioni postali estere, garantendo la propria partecipazione.

Sarà allestito, come di consueto, uno stand di Poste italiane dove si potranno acquistare tutti i prodotti filatelici dell’anno e le ultime novità filateliche.

Infatti, molti sono i prodotti che saranno presentati, oltre alla consueta cartolina e tessera dedicata alla manifestazione: è stato realizzato un folder “Piazze d’Italia” contenente otto tessere con i francobolli forever dedicati alle piazze italiane del 2 luglio 2016 (prezzo di vendita 30 euro); il folder dedicato a Luigi Tenco con il francobollo del 27 gennaio 2017, due cartoline e una busta personalizzata (costo 10 euro); un mini foglietto erinnofilo in tiratura limitata di 5.000 esemplari che riproduce un’opera di Pasquale Basile realizzata in occasione dell’Angelus Misericordiae per Papa Francesco nella ricorrenza del quarto anniversario (13 marzo 2013 - 13 marzo 2017) del suo Pontificato (4 euro).

Novità assoluta è la “Visual Card” che coniuga la tradizione con il mondo digitale, rivolta soprattutto al pubblico più giovane degli appassionati. La Visual Card è una cartolina di dimensioni maggiori rispetto a quelle tradizionali, dotata di codice QR grazie al quale sarà possibile visualizzare un piccolo filmato dedicato alla città di Milano. Costo della cartolina 1 euro.

Il 18 marzo ricordiamo che ci sarà l’emissione del francobollo ordinario della serie tematica “il Senso Civico” dedicato al Corpo di Polizia Penitenziaria, nel bicentenario della istituzione: disponibili francobollo, tessera e cartolina filatelica.

Persino il minuscolo arcipelago delle Aland si deve confrontare con il multiculturalismo; lo testimonia il francobollo in argomento emesso oggi: porta le indicazioni di rito pure in arabo! I testi riguardano l’autorità emittente ed il nominale, questo sostituto dalla parola “Världen”, “Mondo”, a indicare la spedizione planetaria (il servizio ora richiede 1,40 euro).

All’immagine ha lavorato la fotografa locale Nayab Ikram, e già il nome la dice lunga: incarna una (per la precisione la pachistana) delle quasi cento nazionalità presenti nelle isole a cavallo tra Svezia e Finlandia.

La vignetta propone simbolicamente un albero, osservabile in due modi differenti: a dirla tutta, le piante sono due, un pino locale ed il Salvadora oleiodes, tipico sempreverde del Paese asiatico. Sottolineano il fatto che non importano tanto le radici quanto il contesto in cui la singola persona opera. Al tempo stesso, evocano la casa e che ci si può sentire in essa in più di un luogo.

Una serie impegnativa quella del Regno Unito, dedicata -sottolineano agli sportelli- ad una delle personalità più influenti della musica e della cultura di tutte le epoche. È il cantautore ed attore David Bowie, così da ricordarne i settant’anni dalla nascita (è vissuto tra l’8 gennaio 1947 ed il 10 gennaio 2016) ed il mezzo secolo dal primo album (intitolato, guarda caso, “David Bowie”).

L’emissione è stata annunciata con congruo anticipo ed ha fatto parlare anche numerosi giornali non specializzati. Arriverà oggi e non è la prima volta che l’artista figura tra i dentelli nazionali: venne citato indirettamente il 7 gennaio 2010 attraverso un prima classe inerente al lavoro “The rise and fall of Ziggy Stardust and the spiders from Mars”.

L’attuale produzione è composta da sei francobolli autoadesivi, tre ancora di prima classe, ora 64 pence, e gli altri da 1,52 sterline; riprendono l’idea -dovuta allo studio Dempsey- del disco in vinile che fuoriesce dalla copertina. Ognuno richiama un’opera che ha contribuito a fare grande il Duca Bianco: “Hunky Dory” (del 1971), “Aladdin Sane” (1973), “Heroes” (1977), “Let’s dance” (1983), “Earthling” (1997) e “Blackstar” (2016).

Si aggiunge il foglietto, questo articolato in quattro dentelli fotografici, equamente suddivisi nei due stessi nominali. Lo rappresentano durante alcuni suoi tour: “The Ziggy Stardust” (del 1972), “The serious moonlight” (1983), “The stage” (1978), “A reality” (2004).

Non manca il libretto, in vendita a 3,84 sterline.

Mercato privati, ossia la funzione che all’interno di Poste italiane si occupa principalmente degli uffici postali (ma anche della filatelia), annuncia attraverso gli annulli i propri impegni interni, sottolineando con apposite impronte le riunioni messe in calendario. Una per ogni area.

Si è cominciato il 7 marzo ad Acireale (Catania) per la Sicilia; si proseguirà il 14 ad Ostuni (Brindisi) per la Sud 1 (riguarda Basilicata, Molise e Puglia), il 17 a Paestum (Salerno) per la Sud (Calabria e Campania), il 21 a Roma per la Centro (Abruzzo, Lazio e Sardegna), il 24 a Genova per la Nord-Ovest (Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta), il 28 a Mogliano Veneto (Treviso) per la Nord-Est (Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Veneto), il 31 a Rimini per la Centro-Nord (Emilia-Romagna e Marche), il 5 aprile a Milano per la Lombardia e l’11 a Firenze per la Centro 1 (Toscana ed Umbria).

Tutte le obliterazioni appaiono sostanzialmente uguali: cambiano soltanto data, luogo e zona interessata. Essendo impiegate in ambienti non aperti al pubblico, l’azienda ha previsto delle copie a disposizione degli interessati presso sportelli vicini.

La forma del provolone, affiancata da una porzione con, in basso, un cespo di insalata e dei pomodorini, giusto per dare il colore. È così che l’Italia postale rende omaggio alla Gennaro Auricchio nel centoquarantesimo (sic!) anniversario trascorso dalla fondazione. Dovuta ad Anna Maria Maresca, la vignetta comprende anche il logo ideato per il giro di boa. Il francobollo, taglio autoadesivo da 95 centesimi, rientra nel percorso “Le eccellenze del sistema produttivo ed economico”; conta su ottocentomila esemplari in fogli da ventotto. Gli annulli del primo giorno verranno impiegati il 22 marzo negli uffici di Somma Vesuviana (Napoli) e Cremona Centro.

Il perché dei due riferimenti geografici è presto detto: la ditta venne fondata a San Giuseppe Vesuviano (Napoli) nel 1877, trasferendosi poi al Nord, dove ora ha la sede principale. “Siamo orgogliosi della nostra storia profondamente radicata sulle splendide pendici del Vesuvio, da sempre fedeli interpreti e custodi di una tradizione casearia artigianale dai sapori antichi ed unici, animati dalla stessa immutata passione, consapevoli del privilegio di rappresentare da quattro generazioni l’eccellenza dello stile italiano riconosciuto in tutto il mondo”, chiosano nel bollettino illustrativo Alberto, Antonio e Gian Domenico Auricchio.

L’emissione permette di ricordare indirettamente il padre Gennaro, nipote del fondatore (anche lui con lo stesso nome); è scomparso un decennio fa. Costituisce “il vero artefice di quello che la nostra azienda è oggi. Senza di lui anche il marchio Auricchio sarebbe in mani straniere. Con orgoglio e tenacia ha legato la nostra famiglia all’azienda rendendole un tutt’uno. Siamo arrivati ad essere un gruppo caseario con sette stabilimenti produttivi tutti in Italia e continuiamo a produrre artigianalmente i grandi formaggi della tradizione”. Accanto al provolone, ecco ad esempio gorgonzola, mozzarella, parmigiano reggiano, pecorino, quartirolo lombardo, ricotta di mucca e di pecora, taleggio.

Per chi l’avesse perso, ecco l’occasione per vederlo. Torna in scena a Milano “Albanaia”, produzione del Filodrammatici ed in scena al teatro della Cooperativa (si trova in via Hermada 8).

Tratto da un romanzo di Augusto Bianchi Rizzi, vede sul palco Tommaso Amadio ed il coro cittadino dell’Associazione nazionale alpini, diretto dal maestro Massimo Marchesotti; alla regia figura Bruno Fornasari.

Il protagonista è il tenente medico Vittorio Bellei; si racconta in prima persona attraverso frammenti del diario di guerra personale, una vera e propria lettera destinata al figlio di pochi mesi. Dopo la sua nascita, infatti, deve partire con le “penne nere” per la guerra d’Albania. Ecco la sosta a Brindisi prima della viaggio verso Tirana, poi in trincea sotto il fuoco nemico fino ad affrontare il gelo del monte Guri i Topit. A quota 2.120 metri l’ostacolo peggiore è proprio il freddo ed i soldati, mal nutriti e male attrezzati, combattono sotto terra e nelle trune ghiacciate la loro più dura battaglia di resistenza contro un esercito greco in forze e meglio organizzato.

Lo spettacolo verrà proposto dal 15 al 19 marzo: mercoledì, venerdì e sabato alle ore 20.30, giovedì alle 19.30, domenica alle 17. Il biglietto intero costa 18,00 euro (giovedì 10,00).

Si chiama “Noi ci siamo” e costituisce l’intervento di Poste insieme onlus nei confronti dei terremotati. È stato presentato oggi a Roma, partecipi la presidente Luisa Todini, l’amministratore delegato Francesco Caio, i primi ventiquattro beneficiari: bambini, ragazzi e giovani che, a causa del terremoto, hanno perduto uno o entrambi i genitori.

Il programma è stato finanziato attraverso il ricavato integrale proveniente dalla vendita del folder “Sagra degli spaghetti all’amatriciana”, realizzato nel 2008 e rimesso appositamente in vendita l’anno scorso così da raccogliere circa 81mila euro.

Riguarda un programma strutturato di interventi formativi, sociali e di sostegno all’inserimento lavorativo articolato con progetti personalizzati da sviluppare per due anni, al termine dei quali sarà possibile valutarne un ulteriore, eventuale prolungamento. Prevede un percorso psico-pedagogico ed attitudinale e verrà realizzato direttamente dalla stessa fondazione coinvolgendo il sodalizio Mentoring Italia onlus. Si aggiungono i volontari interni all’azienda, che affiancheranno i protagonisti. In presenza dei requisiti previsti, si potrà aderire ai programmi di alternanza scuola-lavoro, già definiti con il ministero ad Istruzione, università e ricerca, nonché partecipare a laboratori d’impresa nell’ambito delle opportunità offerte da “Postepay crowd”.

La Pasqua 2017 cade nello stesso giorno (il 16 aprile) sia per i cattolici che per gli ortodossi? E allora la Romania postale si adegua, varando -è avvenuto il 10 marzo- due francobolli ed un foglietto in grado di accontentare entrambe le confessioni.

I dentelli, in confezioni principalmente da ventotto, otto (cioè quattro serie) ed otto (uguali) con una vignetta, hanno valore nominale da 1,30 lei e propongono altrettante crocifissioni, appartenenti al patrimonio della cattedrale di san Giuseppe a Bucarest e del monastero di Radu voda.

Si aggiunge il foglietto, da 12,00 unità, con un’icona conservata all’eremo di Darvali, che associa la resurrezione al passaggio sulla porta dell’inferno. Sul bordo, Nostra Signora Addolorata, anche questa immagine appartenente al Radu voda.

Sull’insieme ha operato Mihail Vămăşescu.

“Rappresenta la prima iniziativa di valorizzazione di una parte dei carteggi del senatore napoletano, e restituisce il vivacissimo fermento della cultura italiana intorno alla discussa figura di Pablo Picasso, fermento che ebbe in Eugenio Reale il suo centro propulsore e organizzatore”. Così dall’Archivio di stato di Napoli presentano la rassegna “Pour mon camarade Reale. Pablo Picasso, Eugenio Reale e le grandi retrospettive del 1953”. Comprende circa centoventi oggetti, fra cui lettere e cartoline.

In quell’anno -viene ricordato- Roma e Milano accolgono due imponenti personali del pittore spagnolo, la prima presso la Galleria nazionale di arte moderna, nei mesi di maggio e giugno; la seconda a palazzo Reale, tra settembre e novembre. Hanno una grossa risonanza nel mondo politico, nell’opinione pubblica e nella stampa dell’epoca, oltre che negli ambienti artistici e culturali. Nonostante le istituzioni ne rivendichino la paternità, l’organizzazione e la realizzazione delle mostre sono merito principalmente del senatore del Partito comunista italiano Eugenio Reale, figura politica di spicco, nonché eclettico amante ed esperto d’arte.

Partenopeo, antifascista della prima ora, riorganizzatore del Pci in città e stretto collaboratore di Palmiro Togliatti, ebbe nell’immediato dopoguerra incarichi governativi (come sottosegretario agli Esteri e ambasciatore in Polonia); fu eletto al Senato nel 1948, assumendo al contempo funzioni direttive all’interno del Partito. Si sarebbe staccato nel 1956, sulla scorta dei sanguinosi fatti d’Ungheria e di altri dissidi, circostanze che da quel momento lo indussero ad attestarsi su posizioni di intransigente anticomunismo.

La sua documentazione privata, ceduta dalle eredi tra il 2000 e il 2014 allo stesso Archivio di stato, costituisce uno spaccato storico ricchissimo riguardante uno dei periodi più caldi della storia italiana.

L’allestimento è visitabile su prenotazione, contattando l’ufficio relazioni con il pubblico (as-na@beniculturali.it), ogni lunedì e giovedì alle 9.30 ed alle 11.30, fino al 31 marzo.

Per rammentare i santi Pietro e Paolo a 1950 anni dal loro martirio (ricorrenza per la quale pure il Vaticano si muoverà postalmente), lo Smom ha puntato l’attenzione su due dipinti, trasformati in altrettanti foglietti, ciascuno da 4,35 euro (il bizzarro importo può essere utile con un invio per l’Italia di posta4, cioè ordinario, compreso tra i duecentocinquanta ed i trecentocinquanta grammi). Le produzioni arriveranno nell’infornata odierna.

Le opere sono dovute a Carlo Innocenzo Carloni (1687-1775); il dettaglio con l’uccisione compare nella singola carta valore, mentre l’intera scena figura nel blocco. I lavori originali si trovano nella chiesa parrocchiale esistente a Castrezzato (Brescia) e dedicata ai personaggi.

La tiratura ammonta a tremilacinquecento esemplari per soggetto.

Un lavoro che testimonia le potenzialità dell’argomento. È “I messaggi del cuore - St. Valentine’s day - 14 Febbraio”. In esso l’autore, Valentino (una combinazione?) Zanni, affronta “le origini, la storia, la leggenda della festa degli amanti e i messaggi inviati per l’occasione, il tutto attraverso cartoline, biglietti augurali e francobolli”. Non mancano altri oggetti, quali figurine, una copertina di “Topolino” in argomento, il libricino di Poste italiane “Ti amo”.

L’approccio non è temporale, ma tematico. In 202 pagine di formato “A4” con immagini a colori visualizza quanto conosce puntando ad esempio al patrono, alle “valentine” ottocentesche, a Cupido, al bacio, al fiore. Curiosa la sezione che riporta a mezzo secolo fa con le cartoline riproducenti falsi telegrammi.

La lettura -annota nella presentazione la storica Olimpia Nuzzi- diventa “un immergersi nel passato e scoprire quali delicati e gentili pensieri gli innamorati si scambiavano. Si entra in un mondo quasi fiabesco che, invece, è stato molto reale, che i nostri nonni e bisnonni hanno vissuto e che noi non siamo più capaci di ricreare perché non siamo più educati al sentimento, alla capacità di fermarci e cogliere i dettagli di una bella immagine, trascinati come siamo dalla fretta che domina le nostre vite”.

Il volume costa 19,50 euro: l’incasso sarà devoluto all’associazione “Angelo Serra”, attiva a Modena nella lotta contro i tumori.

La Collezionisti italiani francobolli ordinari pronta a rinnovare il proprio gruppo dirigente. Lo farà il 18 marzo nel contesto di “Milanofil”. Il punto di riferimento è una delle salette, la “A”, collocate al piano sopra il bar partendo dalle ore 12; alle 12.30 seguiranno l’assemblea ordinaria ed il primo incontro dei nuovi eletti. “Lo statuto -ricordano dal sodalizio- prevede che ogni anno si tenga un’assemblea ordinaria dei soci per l’approvazione del bilancio consuntivo dell’anno precedente e di quello preventivo del nuovo”.

Tra le attività registrate lungo il 2016, la presenza con stand alle due manifestazioni organizzate per scelta della società diretta da Francesco Caio (oltre al salone lombardo, si aggiunge “Italiafil”, allora ospitato a Bologna), il concorso virtuale “Cifo@net”, l’appuntamento di Pecetto Torinese (Torino) con l’assegnazione del Premio “Giovanni Riggi di Numana” a Carlo Giovanardi, il supporto per il catalogo specializzato della Sassone, la pubblicazione dei lavori “I piccoli valori di Poste italiane” di Luciano Nicola Cipriani e “Compendio di storia delle Poste in Italia dall’Antichità al Terzo millennio” di Giorgio Migliavacca, il calendario.

Ma davvero l’editoria è in crisi? A vedere il numero di titoli che continuano ad avvicendarsi non sembrerebbe. Ed anche il settore collezionistico appare, sotto questo aspetto, vivace. Lo dimostrano le sette presentazioni che l’Unione stampa filatelica italiana ospiterà nel proprio incontro aperto a tutti gli interessati; è fissato nell’ambito di “Milanofil”, per la precisione il 18 marzo dalle ore 15 in sala verde 1 (si trova nel seminterrato).

Al ritmo di dieci-quindici minuti per ciascun lavoro, al microfono si avvicenderanno Alessandro Arseni (alle ore 15) per il terzo volume di “Storia della navigazione a vapore e dei servizi postali sul Mediterraneo”; Renato Dicati (15.15) per “Stamping the Earth from Space”; Luciano Calenda e Paolo Guglielminetti (15.30) per il numero 200 di “Notiziario tematico”; Sebastiano Cilio, Federico Kaiser e Pietro La Bruna (15.45) per “Folder filatelici 2017”; Sebastiano Cilio, Federico Kaiser ed Emilio Simonazzi (15.55) per “Il commercio filatelico in Italia - Evoluzione a cavallo di due secoli”; Nicola Luciano Cipriani (16.05) per “Rsi - La sovrastampa di Teramo - Antefatti storici, caratteristiche di stampa e plattabilità”; Roberto Monticini e Giancarlo Morolli (16.20) per “Bibliografia filatelica toscana”. Solo la parte successiva dell’incontro sarà riservata agli iscritti.

L’Usfi, inoltre, durante la “due giorni” proporrà un nuovo allestimento realizzato in collaborazione con il Museo del Risorgimento cittadino. S’intitola “Il francobollo e la guerra 1939-1945”. Riprende una mostra allestita all’Arengario tra il 16 gennaio ed il 14 febbraio 1946. Aveva un taglio preciso: sottolineare il filo conduttore che legava il Risorgimento ottocentesco alla Resistenza. Per questo vi era una selezione della raccolta di Marco De Marchi (ora non più riproposta), associata a materiale riguardante principalmente Repubblica sociale italiana, Comitati di liberazione nazionale ed emissioni di vari Paesi relative al conflitto. Tale sezione, proposta da privati e commercianti, in parte venne donata al Comune, che ora la conserva proprio accanto alla De Marchi. Al salone di Poste italiane i pannelli saranno associati ad un percorso, curato ancora da Giancarlo Morolli, inerente alla letteratura specializzata su tale conflitto.

Venticinque vetrine, una per ogni anno dell’Unione italiana collezionisti olimpici e sportivi, nata -ad essere precisi- nel 1992 come Unione italiana filatelisti olimpici e sportivi. È quanto proporrà il sodalizio nel contesto di “Milanofil”, il salone che Poste italiane organizza al Milano congressi dal 17 al 18 marzo (via Gattamelata 5, orari: 9.30-18.30, ingresso libero).

Nei quadri -è l’anticipazione- saranno esposti dodici fogli per ogni disciplina scelta, mentre gli elaborati interi potranno essere visionati su computer messi a disposizione dei visitatori. L’allestimento è collocato vicino allo stand, l’F18.

Il 18 marzo alle 12 in sala verde 2 si terrà l’assemblea annuale degli iscritti, nel cui contesto verrà consegnato il Premio “Alfiero Ronsisvalle”, giunto alla quarta edizione e dedicato al più bell’articolo pubblicato sul periodico interno, il trimestrale “Phila-sport”.

Sarà ricordato con un annullo, inoltre, il fondatore dell’Uifos e presidente onorario dell’Uicos, Maurizio Tecardi, scomparso il 19 ottobre scorso.

Associazione benemerita di interesse sportivo, si rivolge soprattutto ai principianti che hanno bisogno di notizie e chiarimenti nonché a quanti già sono avanzati ed alla ricerca di materiale.

Passaggio delle consegne tra Roberto Gottardi e Franco Giardini. Perché è quest’ultimo il nuovo presidente di Turinpolar, l’unico sodalizio italiano che accomuna gli specialisti in filatelia delle mete estreme, cioè riguardanti principalmente Artide ed Antartide. Un settore poco battuto nel Bel Paese, nonostante in merito abbia una consolidata esperienza esplorativa e scientifica.

Il gruppo di lavoro si completa con Silvano Di Vita (vice), Lodovico Sacchi (segretario), Franco Balducci, Vittorio Negro, Giancarlo Poletto (consiglieri). Nel cd va aggiunto Enrico Garrou con la mansione di diretto collaboratore del presidente per studi e ricerche inerenti gli articoli da pubblicare sul periodico interno. Il trimestrale, intitolato come il sodalizio e presentato quale “notiziario flash di filatelia polare”, è giunto al numero 28.

Quanto ai revisori dei conti, risultano Pierluigi Capra, Roberto Gottardi e Giovanni Risso.

Non solo il Campionato mondiale di calcio “Russia 2018”. Come d’abitudine, nell’anno che precede il torneo, lo Stato organizzatore accoglie la Confederations cup, sempre sotto l’egida della Fédération internationale de football association e quale prova generale del successivo appuntamento. La nuova edizione si svolgerà quindi nello sterminato Paese, ad essere puntuali dal 17 giugno al 2 luglio.

In campo scenderanno, oltre alla squadra ospite, quelle in arrivo da Australia, Camerun, Cile, Germania, Messico, Nuova Zelanda e Portogallo.

Per promuovere, anche a livello postale, la manifestazione, il 9 marzo Mosca ha sottoscritto uno sgargiante francobollo da 35,00 rubli in cui, su uno sfondo rosso, emerge il simbolo delle gare, rappresentato dalla coppa. Emerge è proprio il termine giusto, visti gli accorgimenti tecnici che sembrano dare l’impressione del rilievo.

La produzione porta il nome di Olga Pryadkina, già distintasi con gli interi riguardanti il confronto maggiore.

Tornano le visite gratuite che il Museo dei Tasso e della storia postale di Camerata Cornello (Bergamo) propone al pubblico. Interessano la struttura collocata in via Cornello 22, ma anche l’intero borgo medievale in cui è collocata.

Un percorso è rivolto espressamente ai bambini dai sei agli undici anni ed alle loro famiglie; verrà reiterato nelle domeniche del 19 marzo, 23 aprile e 28 maggio. L’altro è rivolto essenzialmente ad un pubblico adulto e sarà concretizzato il 2 aprile, il 14 maggio ed il 4 giugno.

Il punto di riferimento e di ritrovo è sempre il Museo, alle ore 15 dei giorni programmati; fa eccezione il 4 giugno, quando l’appuntamento scoccherà alle 16.

Ancora una volta, Monaco si fa prendere dalla passione per i bolidi, varando -era l’8 marzo- due serie da due esemplari ciascuna inerenti ad altrettanti percorsi rodati. In entrambi i casi, i nominali sono da 0,85 ed 1,10 euro.

Uno riguarda le auto da corsa mitiche; sotto le mani del bozzettista Fabrice Monaci sono finite le immagini di due monoposto. Vi figura la Matra “Ms80”; durante il Campionato mondiale del 1969 fu pilotata dallo scozzese Jackie Stewart (che ottenne il primo riconoscimento, mentre la squadra si prese il titolo riservato ai costruttori) e dal francese Jean-Pierre Beltoise. Si aggiunge la Ferrari “156”, con la quale nel 1961 lo statunitense Phil Hill conquistò la qualifica di campione mondiale e la casa quella riservata alle aziende. Indirettamente si ricorda il secondo pilota, Wolfgang von Trips, scomparso nello stesso anno in un incidente durante il Gran premio d’Italia.

I restanti francobolli, raccolti in dittico, sono stati lavorati da Michel Verrando e concernono James Hunt, rappresentato con il casco e sull’auto. Nato vicino a Londra lungo il 1947, debuttò al Gran premio di Formula 1 nel Principato; era il 1973. Fu proclamato campione del mondo nel 1976 battendo l’austriaco Niki Lauda. La sua carriera terminò tre anni dopo; morì prematuramente nel 1993.