quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
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Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
- i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
- l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
- i comunicati diramati alla stampa;
- l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
Buona lettura
Lo staff di "Vaccari news"
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L’esigenza di chiarezza sui documenti postali indirizzati alla Pubblica amministrazione approda in Aula. Venticinque i senatori che ieri hanno sollecitato il titolare del Mibcat
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Il senatore Carlo Giovanardi |
Il primo firmatario è il presidente del Gruppo parlamentari amici della filatelia, Carlo Giovanardi. Ma altri ventiquattro senatori hanno sottoscritto ieri l’interpellanza diretta al ministro a Beni, attività culturali e turismo Dario Franceschini. La domanda chiave è se il rappresentante del Governo “non ritenga urgentemente modificare la normativa in vigore per chiarire senza dubbi interpretativi quando sia legittima la detenzione di una lettera indirizzata storicamente ad un ente pubblico o che comunque abbia più di 50 anni”. L’obiettivo è non far cadere il problema, tornato attuale qualche giorno fa, quello dei documenti postali indirizzati per esempio ai Comuni ed ora nelle mani di commercianti e collezionisti. Prendendo spunto da quanto deciso da un giudice monocratico di Torino ai danni di un professionista. Ma c’è anche una questione più generale: perché epistole e cartoline di natura familiare, spedite magari da un normalissimo soldato della Grande guerra ai propri congiunti, debbano necessariamente e indistintamente avere un significato storico tale da indurre in modo automatico al sequestro? Al ministro -è l’augurio- la risposta…
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Fino al 30 aprile in scena al piccolo teatro Grassi di Milano. L’opera è liberamente ispirata all’unico romanzo epistolare di Honoré de Balzac, “Memorie di due giovani spose”
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Un flusso di lettere. È quello raccontato in “Louise e Renée”: riprende con libertà l’unico romanzo epistolare di Honoré de Balzac, “Memorie di due giovani spose” (1842). Le due donne del titolo sono legate da un’amicizia che attraversa gli anni e con il passare del tempo segna la distanza fra antitetiche maniere di confrontare la propria identità con l’ambiente ed i suoi condizionamenti. Il loro dialogo -annota la regista, Sonia Bergamasco- compone “le tessere di un mosaico che potrebbe forse dare forma a un’immagine in cui ragione e sentimento finalmente coesistono”. I due personaggi non si vedono fra loro, hanno un rapporto che è esclusivamente rimesso alle missive, aggiunge Stefano Massini, il quale ha adattato il testo originale. “Usano un linguaggio fortemente intriso di emotività: parlano di amore, di realizzazione, di volontà, di delusione. É quindi una parola fortemente emotiva, che si infervora, che trasuda lacrime e sudore. Però al tempo stesso è una parola messa su un supporto di carta che poi farà da tramite raggiungendo l’altra persona, senza rapporto diretto. É come se quella parola, soprattutto quando è polemica, non tenesse conto delle conseguenze che scatena. Ci sono molti passaggi dell’opera in cui le due si dicono delle cose tremende l’una dell’altra, scagliano delle accuse profonde che probabilmente dal vivo non scaglierebbero. Ecco, ciò avviene perché quella parola è anaffettiva: avendo a che fare con un interlocutore virtuale, cartaceo, non si pone il problema dell’affetto (e potremmo dire anche dell’effetto) che crea su chi ne fruisce. È lo stesso meccanismo che oggi viene utilizzato, non a caso, nelle comunicazioni via chat: usiamo delle parole a nostra volta anaffettive perché non dirette, ma affidate ad un elemento che è un diaframma; usiamo delle parole molto forti delle quali poi spesso ci pentiamo in un secondo momento, ritrattandole o addirittura negandole”. In scena, fino al 30 aprile al piccolo teatro Grassi di Milano, Federica Fracassi ed Isabella Ragonese.
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Sul palco, Federica Fracassi e Isabella Ragonese (foto: Lorenzo Ceva Valla) |
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Nella serie onusiana dedicata alle danze, uno dei foglietti è ambientato nella città lagunare; propone la quadriglia interpretata da sei maschere
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Nei francobolli, sei da 1,00 franco elvetico ciascuno, vi compaiono delle maschere, ma il dato inequivocabile è sul bordo: la scena è ambientata a Venezia. Figura in uno dei sei blocchi che l’Amministrazione postale delle Nazioni Unite oggi dedica alla danza internazionale, seconda tappa dopo quella del 29 aprile 2016. Complessivamente si tratta di trentasei cartevalori, con le quali l’Apnu sta demoralizzando -per le quantità esagerate- i propri collezionisti. Vi hanno operato Pascal Campion (suoi risultano i lavori rappresentati nei dentelli da 0,49 ed 1,15 dollari statunitensi, riguardanti i riti tribali della Polinesia e quelli dei nativi nordamericani), Jean-François Martin (1,00 e 1,50 franchi svizzeri, con appunto la quadriglia e la danza del ventaglio giapponese), Victo Ngai (0,68 e 0,80 euro intitolati alla samba ed al balletto). Poi il coordinamento del lavoro è stato garantito da Sergio Baradat.
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Il primo dei due foglietti in franchi svizzeri con la quadriglia ambientata a Venezia |
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La struttura di Trieste è stata visitata ieri dall’assessore regionale alla cultura Gianni Torrenti. L’obiettivo è valutare forme di sviluppo e valorizzazione
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“Una vera e propria chicca da scoprire”, poiché “testimonianza della nostra storia economica e sociale”. È quanto ha detto l’assessore regionale alla cultura del Friuli-Venezia Giulia, Gianni Torrenti, recandosi ieri in visita al Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa di Trieste. Ad accompagnarlo tra reperti d’epoca, francobolli, buste e bacheche, la curatrice Chiara Simon ed il responsabile alla comunicazione territoriale di Poste Maurizio Lozei. L’obiettivo dichiarato è valutare, soprattutto in vista del ventennale dall’inaugurazione (scoccherà il 27 novembre), forme di sviluppo e valorizzazione che coinvolgano più istituzioni per questa realtà che -viene spiegato- allo scopo di incrementarne la notorietà ed il pubblico “necessita di azioni congiunte di promozione e comunicazione”. Ospitato nel palazzo delle Poste di piazza Vittorio Veneto, conserva e presenta testimonianze della cultura materiale legata al servizio, comprendendo anche delle rarità per il loro valore storico, come un “rastrello” per la disinfezione delle lettere. Al centro delle sale espositive, la struttura ottagonale accoglie la ricostruzione di un ufficio postale di fine Ottocento. “Soprattutto apprezzabile è la finalità didattica”, ha commentato l’ospite. “Con un linguaggio accessibile e immediato si è puntato sui contenuti e sulla valorizzazione dell’evoluzione tecnologica che ci ha fatto approdare all’epoca degli smartphone passando dal telegrafo al telefono fisso a rotella, a quello senza fili”.
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Trieste - L’assessore regionale alla cultura Gianni Torrenti (a sinistra) insieme ai rappresentanti di Poste: il delegato alla comunicazione Maurizio Lozei e la coordinatrice del Museo Chiara Simon (foto: Regione) |
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È dovuto a Richard Zimmermann ed Enzo Cafaro l’XI aggiornamento al catalogo specializzato. Riguarda il 2016 e comprende pure il giro PostEurop
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Il 2016 congiunto |
Conta 54 pagine di formato “A5” con immagini a colori il nuovo supplemento, l’XI, del “Catalogue of joint issues”. Dovuto a Richard Zimmermann ed Enzo Cafaro, raccoglie principalmente tutte le emissioni datate 2016 congiunte o perlomeno condivise. Costa 6,00 euro più spese postali (i dettagli: cafaroenzo@libero.it). Si fa notare, in particolare, la decisione degli autori di includere questa volta pure il giro PostEurop, in quanto si basa sul lavoro dell’artista cipriota Doxia Sergidou. La sua rappresentazione del concetto “Pensa verde”, infatti, è stata adottata dalla quasi totalità dei Paesi aderenti ed alcuni vi hanno aggiunto una o più pezzature. Ovviamente, per completezza sono repertoriate tutte le serie, comprese quelle che non presentano l’illustrazione comune, come -guarda caso- la Turchia. Comunque, sessantasette Stati hanno partecipato ad almeno un’emissione a più protagonisti, arrivando a quota novantasei se si comprende la PostEurop. La realtà che si è distinta maggiormente risulta la Russia: nei dodici mesi ha firmato sei iniziative. A testimoniare le difficoltà che talvolta si riscontrano nell’individuare dette produzioni, la prima parte del lavoro comprende cartevalori di anni precedenti per le quali è stato necessario aggiornare gli appassionati; si comincia dal 1979.
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Festa oggi in casa Auricchio. Per i centoquarant’anni dell’azienda e per il francobollo da 95 centesimi che la sottolinea
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La pubblicità sui quotidiani di oggi |
“Oggi è una data importante, un traguardo che ci rende orgogliosi, per un’azienda totalmente italiana”. Così ha esordito, in rappresentanza della famiglia, Alberto Auricchio alla presentazione del francobollo dedicato alla ditta e, in particolare, al suo prodotto più noto, il provolone. “Sono collezionista -ha proseguito- e conosco bene il settore”, citando poi, tra i precedenti assimilabili, le cartevalori per la Nutella, la De Cecco, la Lavazza. “Questa, però, è la prima che cita una precisa industria casearia. Per un anno -ha voluto precisare, ed occorre sottolinearlo- tutte le nostre sedi useranno questo francobollo”. L’attività fu avviata centoquaranta anni fa oggi dal bisnonno Gennaro a San Giuseppe Vesuviano (Napoli), ma è suo figlio Antonio a venire al Nord per cercare latte abbondante. La scelta cade su Cremona, dove si riesce a garantire la produzione anche durante le due Guerre mondiali, “sia pure tra tante difficoltà” (un bombardamento coinvolse lo stabilimento, provocando la morte di non poche persone ed il nipote del fondatore, anch’egli Gennaro, si salvò a stento). Ad ogni modo, nel 1939 la sede viene portata definitivamente in città. “Siamo rimasti fedeli ai formaggi, ma negli ultimi vent’anni abbiamo ampliato il portafoglio con altri grandissimi nomi, dalla mozzarella al parmigiano reggiano, quasi tutti di produzione”. Due i distributori all’estero, per la precisione in Spagna e negli Stati Uniti, che trattano solo articoli nazionali. Attualmente conta su oltre 500 dipendenti, che diventano 1.200 con l’indotto. Dal canto suo, il responsabile per la filatelia di Poste, Giovanni Accusani, ha evidenziato la soddisfazione dell’operatore per aver accompagnato la Auricchio in questa esperienza. Anche Poste ha un forte radicamento lungo tutto lo Stivale. “Qui con me -ha notato- c’è il responsabile territoriale per la Lombardia, Pietro Raeli”. Va bene contare sul futuro, “ma con i piedi ben piantati nella tradizione. Il francobollo rappresenta la tradizione di un Paese, può fermare una situazione, un’azienda, un marchio”. Poi ha sottolineato “la soddisfazione per aver visto su giornali a tiratura nazionale la pubblicità”, con anche il 95 centesimi. “Grazie alla famiglia, la vostra azienda è la nostra azienda, l’azienda della città di Cremona”, si è sbilanciato il sindaco, Gianluca Galimberti. “Nell’agroalimentare siamo molto forti ma dobbiamo continuare. Dobbiamo prendere spunto da aziende come questa che fa internazionalizzazione”. Ed ora, tutti a tavola!
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Il foglio e l’obliterazione del francobollo. Da sinistra, nella seconda foto, il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, i fratelli Gian Domenico, Alberto ed Antonio Auricchio e, per Poste, il responsabile della filatelia Giovanni Accusani nonché quello per la Lombardia Pietro Raeli |
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L’osservazione del presidente Ancai Alcide Sortino e le attuali caratteristiche dei servizi temporanei viste dagli appassionati
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Annulli speciali come figurine? L’osservazione espressa dal neo presidente dell’Associazione nazionale collezionisti annullamenti italiani, Alcide Sortino, e pubblicata due giorni fa da “Vaccari news”, non fa che… girare il coltello nella piaga. Forse troppo impegnata nel vendere oggetti più redditizi, Poste italiane trascura la base delle prestazioni marcofile, ossia garantire un servizio postale. Teorico fin che si vuole, ma sarebbe necessario averlo presente sempre. Capita, ad esempio, che plichi regolarmente affrancati, obliterati con il bollo speciale e spediti giungano al destinatario deturpati dalla targhetta del centro meccanizzato. Svalutando, dunque, l’intera operazione. Altra è la problematica degli invii tracciati: una volta si poteva fare una raccomandata, o comunque richiedere una prestazione a firma; ora è negato. Il motivo risulta tecnico. “I servizi temporanei non sono dotati di sistemi informatici per accettare una posta1, una raccomandata o un’assicurata”, precisa a “Vaccari news” il nuovo responsabile per la filatelia, Giovanni Accusani. “L’accettazione manuale non garantisce il servizio (certezza dell’accettazione e tempi di inoltro) in quanto viene caricata a sistema solo successivamente”. E nel caso gli annulli siano impiegati presso gli spazi filatelia o agli sportelli filatelici? “Negli spazi filatelia e in tutti gli uffici postali in genere è possibile, ovviamente, accettare solo raccomandate in modalità «ordinaria». Al momento, presso gli sportelli non è possibile spedire posta descritta bollata con bolli speciali”. Comunque, “è una delle attività operative su cui mi confronterò con la nostra struttura di gestione operativa per capire come migliorare il processo”.
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I marcofili chiedono di rendere più… postali i servizi temporanei |
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Domani pomeriggio l’incontro pubblico presso la sala conferenze del Credito valtellinese. In mostra gli elaborati realizzati dai partecipanti
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L’annullo… |
Un incontro nell’estate 2016 tra la direttrice della casa circondariale di Sondrio, Stefania Mussio, ed i rappresentanti di Poste italiane getta le basi per “sviluppare un percorso didattico attraverso la scoperta e conoscenza del francobollo. L’iniziativa viene accolta con entusiasmo e si fissa un punto di partenza al quale prenderanno parte i detenuti con l’educatrice Mariantonietta Tevere Maellaro”. Così viene introdotto il percorso, tappa locale del progetto “Filatelia nelle carceri”, che domani registrerà un momento conclusivo; si svolgerà alle ore 17.30 presso la sala “Enrico Vitali” del Credito valtellinese, in via delle Pergole 10. L’iniziativa, seguita in nome dell’operatore dalle referenti per la filatelia Lia Barillani ed Antonella Foschetti, ha permesso a diverse persone “di lasciare spazio alla loro creatività, di divertirsi imparando e di conoscere aspetti nuovi del territorio e della storia” che spesso si celano dietro la realizzazione di una carta valore. Si aggiungono i disegni: dalla loro selezione sono emersi quelli impiegati per l’annullo e le due cartoline. Realizzata da Angelo, Akimi, Davide, Ruggero, Walter, una racchiude tutte le eccellenze della Valtellina: le montagne, i suoi castelli, il bitto, l’Adda, la mela. In mostra, gli elaborati. Presente pure Pastificio 1908, allo scopo di esporre le attività del penitenziario (non a caso, si trova all’interno della struttura), dando spazio e visibilità ai partecipanti ed al loro lavoro. L’obiettivo è trasformare il pomeriggio in un evento da condividere con la cittadinanza ed i rappresentanti istituzionali, focalizzato sulla valorizzazione dell’area penetrando nel tessuto sociale in cui i reclusi vivono.
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…e la cartolina. Il disegno alla base è realizzato da Angelo, Akimi, Davide, Ruggero, Walter e racchiude tutte le eccellenze della Valtellina |
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Una coppia di questi animali rappresenta il soggetto maggiore dell’opera che decora l’ufficio postale di Pantelleria (Trapani). È la nuova tappa di “Paint”
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Anche Pantelleria (Trapani) ha il suo ufficio decorato nel contesto del progetto “Paint”, sintesi di Poste e artisti insieme nel territorio. Si trova in via De Amicis 2 e dal 15 marzo esibisce sull’esterno l’opera di Emanuele Poki. I soggetti principali sono gli asini panteschi, originari dell’isola: trasportavano carichi pesantissimi lungo i sentieri e rappresentavano un’importante risorsa. Nel murale gli animali si liberano dalle bardature, creando con i propri corpi un movimento dinamico che permette a lettere e pacchi di… volare verso l’ingresso dell’ufficio. Si aggiungono un fiore di cappero, altro elemento tipico, ed una busta. Secondo l’autore, in comune hanno una grande fonte di ricchezza: il vegetale per i boccioli ed i frutti mentre il plico per le potenzialità di comunicazione. È la terza esperienza di questo genere in Sicilia, dopo quelle che hanno coinvolto le sedi di Palermo Sperone e Lampedusa (Agrigento).
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Gli asini si liberano dalle bardature; così, lettere e pacchi… volano |
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L’obbligo di svuotare gli archivi per sostenere la Croce rossa è previsto in un decreto-legge, poi convertito, risalente al 10 agosto di quell’anno
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Involucri postali e potenziali sequestri, ma qual è la normativa originale? Il punto di partenza è il decreto-legge 2.034 del 10 agosto 1928, intitolato “Provvedimenti necessari per assicurare il funzionamento della Croce rossa italiana”. Fu sottoscritto da Vittorio Emanuele III, “ritenuta la necessità urgente ed assoluta di riordinare su nuove e più efficienti basi l’associazione”. Si tratta di ventidue articoli; quello specifico è il sedicesimo. Recita così: “Tutte le carte e stampati delle Amministrazioni dello Stato, degli stabilimenti ed enti dipendenti dallo Stato, delle Provincie, dei Comuni, delle istituzioni pubbliche di beneficenza e di tutti gli enti posti sotto il controllo e la vigilanza dello Stato, dei quali carte e stampati sia stata legalmente riconosciuta inutile l’ulteriore conservazione, sia agli effetti amministrativi, sia per scopo di studio, nonché la cosidetta (sic) carta da cestino, dovranno essere ceduti senza corrispettivo alla Croce rossa italiana”. La conversione in legge, priva di modifiche, del medesimo testo risale al 20 dicembre seguente, con il numero 3.133. A seguire, ecco la circolare della struttura beneficiaria, che l’1 gennaio successivo sollecitava le realtà destinatarie del provvedimento a donare i materiali. Sottoscritta dal presidente generale Filippo Cremonesi, spiegava che con tale scelta il Governo intendeva dare al sodalizio “un valido e sensibile aiuto... La Cri è attrezzata, con le proprie organizzazioni, per questo speciale servizio di raccolta e vendita della carta”. Non necessariamente andata tutta al macero, poiché, già allora, veniva selezionata ed i collezionisti erano tanti.
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La prima parte dell’articolo |
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Oggi la “Giornata mondiale della poesia”. Per l’occasione, la Croazia ha emesso un francobollo del percorso commerciale. Cita la Julius Meinl
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Natura e poesia |
Inizio di primavera ma anche “Giornata mondiale della poesia”. Dichiarata dall’Unesco nel 1999, si rinnova infatti ad ogni 21 marzo al fine di promuovere letture, composizioni, pubblicazioni ed interpretazioni di poemi in tutto il pianeta. Così da stimolare il settore a qualsiasi livello. Lo ricorda la Croazia, che oggi ha emesso un francobollo da 2,80 kune; le mani sono di Ivona Đogić Đurić. È inserito nel percorso delle cartevalori commerciali perché dal 2014 la ricorrenza è caratterizzata da un’iniziativa della ditta viennese di caffè Julius Meinl, attiva dal 1862: una tazza della bevanda in cambio di un componimento in versi. “La poesia che si respira in questa città -cesellano dall’azienda- è palpabile e inebriante. Vi invitiamo ad abbandonare i vostri sensi in questo affascinante mondo nel quale creatività, bellezza e rigore si incontrano”. Nella carta valore, la rappresentazione di una matita che si trasforma in albero con tante foglie verdi a simboleggiare le idee. Si aggiunge la bandella con il logo della casa, apposto su un testo manoscritto.
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Si chiamava Zouhair Yahyaoui ed è vissuto tra il 1967 ed il 2005. È stato citato in uno dei due francobolli dedicati alla “Giornata nazionale per la libertà di internet”
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La Tunisia sottolinea il corso politico attuale e, contemporaneamente, non dimentica. Così, sottoscrive una serie dedicata alla “Giornata nazionale per la libertà di internet”. Si tratta di due francobolli, nominali da 900 e 1.200 millesimi di dinaro. Il più significativo è il taglio inferiore, su cui ha operato Rim Hadiji Bellaaj. Ricorda Zouhair Yahyaoui (1967-2005), un dissidente del precedente regime che -tra i primi- scelse di esprimere la propria opinione utilizzando l’informatica. Fatto salvo venire imprigionato e torturato. La ricorrenza annuale è stata fissata al 13 marzo, giorno della sua morte e giorno dell’emissione. Il secondo dentello, dovuto ad Amira Kanoun Fourati, è simbolico: ricostruisce la rete sul territorio, mentre il “www” si sviluppa per trasformarsi in uccelli che volano in libertà.
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Due i francobolli riguardanti la “Giornata nazionale per la libertà di internet” |
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Due le iniziative riguardanti il prossimo fine settimana; sono state segnalate a “Vaccari news” direttamente dagli organizzatori
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Alle spalle “Milanofil”, riprende la programmazione consueta dovuta ai circoli attivi sul territorio. Il sodalizio intitolato a Biagio Andreuccetti, specializzato nelle crociere atlantiche e di stanza ad Orbetello (Grosseto), propone la 37ª mostra aerofilatelica. L’iniziativa si svolgerà dal 23 al 26 marzo presso la sala espositiva di piazza della Repubblica 1, raggiungibile gratuitamente nelle fasce orarie 10-13 e 16-20. In collaborazione con il Fondo ambiente italiano, sabato 25 è prevista la visita guidata all’aeroporto “Italo Balbo”, così da sottolinearne il primo centenario. Altrettanto senza costi è quanto propone, a Torino, il Gruppo di filatelia religiosa “Don Pietro Ceresa”, che sta festeggiando i suoi vent’anni. Dal 25 al 26 firmerà una mostra sociale, ospitata presso la struttura del santuario di via Maria Ausiliatrice 32. Le porte resteranno aperte dalle 10 alle 14; domenica alle 10 è prevista inoltre l’assemblea annuale.
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Una manifestazione, un annullo |
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Dalla Spagna omaggio ad un servizio che garantisce -tramite il Programma alimentare mondiale- cibo e personale anche nelle situazioni più difficili
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Un aereo dalle eliche particolari |
Da oltre mezzo secolo il Programma alimentare mondiale fornisce supporto d’emergenza e lavora per migliorare il sostentamento in quelle aree che più ne hanno bisogno. A ricordarlo non è l’Italia, dove la struttura ha la sede principale e già è stata ricordata con un francobollo da 900 lire il 22 maggio 1998 e con uno da 800 (o 41 cent) il 16 ottobre 2001. Il nuovo tributo postale giunge oggi dalla Spagna attraverso un taglio da 1,35 euro. Non si ferma al logo di prammatica, ma cita il servizio aereo umanitario delle Nazioni Unite, una sorta di braccio operativo che permette di raggiungere circa 80 milioni di persone in più di 80 Paesi, fornendo assistenza materiale e personale in luoghi pericolosi ed inaccessibili per altri mezzi di trasporto, magari in situazioni belliche o di calamità naturali. Il dentello mostra un velivolo su un terreno arido, con le eliche sostituite da grano e frumento.
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Francobollo per i Trattati di Roma: solo il bollettino illustrativo spiega chi rappresenta la figura muliebre raffigurata nella carta valore
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Italia o Europa? |
Niente logo, per una volta. Però l’immagine riguardante i Trattati di Roma, dovuta a Sandra Deiana, resta difficile da capire. Presenta un volto femminile a indicare non l’Europa ma l’Italia (lo si desume -viene spiegato nel bollettino illustrativo- dalla stella a cinque punte che ha sulla fronte); si aggiunge il disegno geometrico di piazza del Campidoglio (dove i documenti, per la precisione nella sala degli Orazi e Curiazi, vennero firmati), che enfatizza l’altra stella a dodici punte con il “60°”. È in questo modo che il Bel Paese, il 25 marzo nel giorno preciso della ricorrenza, commemorerà il sessantesimo anniversario degli atti internazionali. Essi costituirono la Comunità economica europea e l’Euratom; insieme alla più vecchia Comunità europea del carbone e dell’acciaio, rappresentano i tre pilastri su cui si basò la prima fase del percorso integrativo compiuto dal Vecchio continente. Protagonisti della cerimonia di allora, i ministri agli Esteri ed i capi di Stato di Belgio, Francia, Germania Federale, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi. I materiali sottoscritti -ricorda ancora nell’articolo d’accompagnamento il capo ufficio vicario del cerimoniale di Stato e per le onorificenze della Presidenza del Consiglio dei ministri, Gerardo Capozza- “furono il risultato di un intenso lavoro dei diplomatici e delle delegazioni dei rispettivi Paesi firmatari ma anche il frutto del pensiero di eminenti personalità che teorizzavano da tempo l’idea di una federazione”. La ricorrenza già è stata sottolineata postalmente in passato, con esiti talvolta più felici: il 40 ed il 90 lire del 25 marzo 1967, il 450 del 3 maggio 1982, il 750 del 25 marzo 1997, il 60 ed il 65 eurocentesimi fogliettati del 25 marzo 2007. Il nuovo esemplare, dal costo di 0,95 euro, è autoadesivo, stampato in ottocentomila esemplari organizzati in fogli da ventotto. Due gli annulli del primo giorno, in uso al Roma Camera deputati ed al nuovo spazio filatelia Roma 1.
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È l’obiettivo del sodalizio, che a “Milanofil” ha rinnovato il gruppo dirigente. Confermato alla presidenza Claudio Ernesto Manzati
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Confermato presidente: è Claudio Ernesto Manzati |
Accanto all’Associazione nazionale collezionisti annullamenti italiani (news precedente), pure la Collezionisti italiani di francobolli ordinari ha rinnovato il proprio gruppo dirigente a “Milanofil”, questa volta confermando il presidente in scadenza, Claudio Ernesto Manzati. I soci (vi ha partecipato oltre il 70% degli aventi diritto: un “importante segno di vitalità”, viene commentato) hanno scelto i consiglieri e questi ultimi poi hanno individuato gli incarichi specifici. Dati alla mano, risultano Aniello Veneri (vice presidente e coordinatore della manifestazione “Cartoline?… Mai viste in filatelia!”), Stefano Proserpio (segretario e tesoriere), Diego Carraro, Sergio Castaldo e Giacomo Luppi (seguiranno i social network e la filatelia giovanile), Francesco De Carlo (amministratore del sito web). Si aggiunge, esterno al cd, Eugenio Laguzzi (continuerà ad occuparsi dei rapporti con le autorità locali e le scuole nonché della sede sociale). Il periodico “Il francobollo incatenato” verrà seguito dallo stesso Manzati. La squadra ha ratificato inoltre la creazione di una borsa di studio da tremila euro; sarà intitolata a Giovanni Riggi di Numana e l’anno prossimo sostituirà il Premio omonimo. È rivolta a tutti gli universitari di facoltà economiche o umanistiche che abbiano realizzato tesi di laurea, studi o ricerche sulla storia delle comunicazioni o della posta. Seguirà il regolamento, mentre l’assegno verrà staccato nell’ottobre 2018. Tra gli obiettivi futuri, una nuova monografia riguardante le serie ordinarie e l’estensione anche su Milano degli incontri mensili con cena sociale.
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Il nuovo presidente è Alcide Sortino, coadiuvato da Corrado Hertel. La situazione attuale del comparto marcofilo vista dagli appassionati
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È Alcide Sortino il nuovo presidente dell’Associazione nazionale collezionisti annullamenti italiani per il triennio 2017-2019; sostituisce Silvano Di Vita, non più disponibile. L’ha deciso il consiglio direttivo, a sua volta votato nel contesto di “Milanofil”. Il cd si completa con Corrado Hertel (vice), Achille Vanara (segretario-tesoriere), Michele De Lorenzo, Silvano Di Vita, Giancarlo Rota e Domenico Santona. Quanto ai revisori dei conti, sono Roberto Gottardi, Massimo Mancini, Michelina Tonarelli. “Le contingenze ci costringono sulla difensiva”, commenta a botta calda il nuovo rappresentante con “Vaccari news”. “Da un lato l’invecchiamento del corpo sociale e l’insufficiente ricambio di nuove leve, con conseguenti mancati apporti di nuove energie, nuove idee e nuovi entusiasmi (problema comune a gran parte delle associazioni). Dall’altro la riduzione dei settori collezionistici nel campo marcofilo: non ci sono più le targhette; i timbri normali, manuali e meccanici, praticamente sono scomparsi, data la concentrazione della lavorazione nei centri meccanizzati. Restano solo gli annulli speciali, monotoni, ripetitivi e in genere «non viaggiati», quindi praticamente delle figurine. A ciò si aggiungano il divieto di timbrare per gli operatori, per cui è diventato impossibile ottenere delle impronte, e la sparizione dell’inchiostro ad olio, che causa impronte evanescenti. Tutti questi fattori portano al disinteresse e spesso all’abbandono, con dirette conseguenze negative sulla salute dell’associazione”. “Ciò premesso, l’obiettivo primario è perseverare nell’attività editoriale dell’Ancai, che ha dato lustro e notorietà”. Quindi mantenere l’alta qualità e la continuità raggiunte in questi ultimi tempi dal notiziario sociale e continuare la collana degli approfondimenti. “Il quarto volume della serie «La comunicazione epistolare da e per Torino» è già all’orizzonte, mentre andrà concretizzata la nuova edizione del catalogo degli annulli alberghieri, nonché uno sui meccanici dagli anni Sessanta in poi”. Ovviamente confermati i repertori annuali delle obliterazioni speciali, che resteranno anche in versione cartacea (nel caso si decida di passare a quella digitale), “per dare continuità ad un’opera che descrive completamente questo particolare settore, dal suo apparire nel 1871”. “Altri obiettivi, non meno importanti, ma che si potrebbero definire di routine, sono la ricerca di nuovi soci e collaboratori, nonché incrementare la conoscenza dell’associazione e delle sue attività nel variegato cosmo del mondo filatelico e collezionistico”. La quota annua ammonta a 35,00 euro.
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Il nuovo presidente, Alcide Sortino e l’ultimo numero del periodico interno, “L’annullo” |
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La “Giornata internazionale della felicità” occasione attraverso la quale far conoscere gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile. E per un’altra, generosa emissione onusiana
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Sarà, oggi, la “Giornata internazionale della felicità”, ma bisogna dire che l’Amministrazione postale delle Nazioni Unite non ha reso felici i collezionisti. Certo, l’emissione odierna è allegra, con i coloratissimi ed apprezzati puffi, ma decisamente abbondante. Si tratta di venti francobolli raccolti in due fogli, dieci da 1,15 dollari statunitensi e gli altri da 80 eurocentesimi; curiosamente, manca -e meno male- la versione in franchi svizzeri! Ogni esemplare ha la sua brava bandella. L’insieme -è la nota- intende promuovere i diciassette obiettivi per lo sviluppo sostenibile, incoraggiando le persone ad agire per proteggere il pianeta e per promuovere un mondo pacifico e giusto. Le immagini sono state adattate da Rorie Katz.
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Uno dei due fogli, quello in eurocentesimi |
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Perfezionamento del programma laddove figuravano giorni di debutto incompleti o mancanti. Riguardano i teatri, la ceramica di Montelupo, la coppia Di Vittorio-Valletta, la Fiat “500”
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Quattro aggiornamenti al programma delle emissioni 2017. Riguardano altrettante date di emissione, finora incomplete o mancanti. La coppia di francobolli per i teatri Piccolo di Milano e del Popolo di Castelfiorentino (Firenze), finora prevista genericamente in maggio, arriverà il 19 di quel mese. Gli altri titoli giacevano in fondo alla lista, con l’indicazione “data da definire”. Uno è il tributo per la ceramica di Montelupo Fiorentino (ancora Firenze), che sarà disponibile con il 17 giugno. Il doppio omaggio a Giuseppe Di Vittorio e Vittorio Valletta, ma anche quello per la Fiat “500”, debutteranno insieme il 4 luglio, ponendo evidentemente al centro Torino…
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Filatelisti avvertiti… |
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La richiesta del presidente dei commercianti, Sebastiano Cilio: chiarire con il ministero a Beni, attività culturali e turismo la faccenda delle buste inviate ad enti pubblici
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Il presidente Anpf Sebastiano Cilio |
Il lato positivo della vicenda? È che non poche testate giornalistiche, compreso il telegiornale di Canale 5, hanno parlato di cartevalori postali. Purtroppo, non come vorrebbe il settore, tanto che questa mattina il presidente dell’Associazione nazionale professionisti filatelici, Sebastiano Cilio, ha ritenuto opportuno puntualizzare alcuni aspetti. “I filatelisti -ha detto- non devono avere timore, i francobolli non sono soggetti ad alcun provvedimento restrittivo. Ci sentiamo in dovere di precisarlo vista la rassegna stampa di questi ultimissimi giorni. Ci rendiamo conto che spesso il nostro linguaggio è troppo tecnico, ma sui francobolli in quanto tali non pesa alcun problema a carattere giuridico”. La faccenda -non nuova- verte invece sugli involucri, tipicamente le buste, indirizzate a realtà come potrebbe essere un Comune. Spesso si dimentica quanto accadde dopo la Prima guerra mondiale: una normativa obbligò gli uffici pubblici a donare l’archivio cartaceo non più in uso alla Croce rossa, affinché incassasse fondi per le proprie attività. “Una scelta che oggi non si adotterebbe più, ma allora andò così”. “Ogni tanto -prosegue il rappresentante dell’Anpf- si registrano casi di sequestro per tali oggetti, ignorando appunto il passato”. A riprova c’è ad esempio la testimonianza dell’ufficio legislativo che fa capo al dicastero competente, ora a Beni, attività culturali e turismo, datato 22 novembre 2012. In esso si ribadisce fra l’altro che “in materia di documenti indirizzati a soggetti pubblici non possa ritenersi esistente, nell’ambito del nostro ordinamento, un generale principio di presunzione di appartenenza allo Stato o, comunque, di appartenenza alle pubbliche raccolte”. Infine, l’invito, facendo propria la richiesta del presidente del Gruppo parlamentari amici della filatelia, Carlo Giovanardi: sollecitare il ministro Dario Franceschini a prendere l’iniziativa, avviare un confronto e chiarire una volta per tutte la faccenda.
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I francobolli al telegiornale di Canale 5 |
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La cultura materiale della Grande guerra protagonista del percorso ospitato, fino all’8 aprile, presso la Biblioteca universitaria di Genova
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Fino all’8 aprile |
Lettere e cartoline (specie quelle del Prestito), ma anche spiccioli e banconote, documenti, foto, borse, bossoli, medicamenti, bandiere, insieme ad altro materiale contribuiscono a caratterizzare il percorso ospitato all’ex hotel Colombia di Genova, ora trasformato nella Biblioteca universitaria (si trova in via Balbi 40). Ad ingresso libero (orari: da lunedì a venerdì 9-18, sabato 9-13), fino all’8 aprile ospita la mostra “Il 1917 l’anno della svolta nella Grande guerra”. Il punto forte, cui viene dato maggiore spazio, è costituto da giornali, periodici e monografie appartenenti alla struttura protagonista, che si avvale anche del fondo ricevuto a suo tempo dal Distretto militare. L’esito è un percorso dedicato alla cultura materiale del periodo, vissuto dai soldati giorno per giorno e rimasto nella memoria collettiva. Si propone -spiegano gli organizzatori- di ricostruire tragici ma fondamentali fatti, “che hanno influito profondamente sulle vicende del Novecento”, attraverso una carrellata di immagini d’epoca, suddivise in otto sezioni. Sono: “Il fronte occidentale”, “Il fronte orientale”, “Il fronte italiano”, “La guerra sottomarina”, “L’intervento americano”, “La Rivoluzione russa”, “La rotta di Caporetto” e “La resistenza sul Piave”. In questo modo, i capitoli che interessano l’Italia sono inquadrati in quelli più generali del conflitto, che nel 1917 divenne davvero “mondiale”, mentre fino ad allora aveva coinvolto prevalentemente i Paesi europei e le loro Colonie oltremare.
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Tra i reperti, anche materiale di origine postale, lettere e cartoline in particolare |
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L’Eire documenta con due francobolli il successo planetario raggiunto dagli “emoji”. Alla serie ha lavorato l’agenzia The stone twins
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“Non preoccuparti” e “Siate felici”: sono i suggerimenti, espressi in inglese ed in gaelico, presenti nei due francobolli che l’Eire ha emesso il 16 marzo. Il valore nominale è stato sostituito dalla lettera “N”, che equivale a 72 centesimi. Alla commessa ha lavorato l’agenzia The stone twins. Il testo è rafforzato da numerose “faccine”, perché l’obiettivo è rendere tributo a quel linguaggio introdotto sui telefonini giapponesi negli anni Novanta e che poi ha conquistato il mondo. Sono gli “emoji”, termine che potrebbe essere tradotto come la sintesi di “immagine”, “scrittura” e “carattere”. Essi -ricordano da Dublino- vengono impiegati per esprimere un’idea o un’emozione ed ora risultano, per tipologia, numerosissimi. Tanto da essere ritenuti un linguaggio indipendente e planetario. Alcuni osservatori sono andati ancora più in là, considerandoli addirittura una forma artistica.
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Un sistema di comunicazione comprensibile pressoché ovunque |
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S’intitola “Alti valori e grosse affrancature” un libro che Poste italiane ha edito nel 2005 ed ora è stato ritrovato
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Invii vistosi |
È inutile nasconderlo: le buste vistose piacciono ai filatelisti, anche se magari pongono problemi di conservazione a causa delle dimensioni, talvolta ingombranti. C’è addirittura chi si specializza in questo genere di materiale. Lo dimostra una testimonianza edita da Poste italiane nel 2005 e ritrovata. Scritta da Nicola e Francesca Simonetti, s’intitola “Alti valori e grosse affrancature - «Status symbol» per il collezionista filatelico”. Nelle 288 pagine con immagini a colori di plichi, frammenti, moduli interni, blocchi e talvolta fogli interi, offre una sostanziosa campionatura afferente l’area italiana. “Non può essere -premettono gli autori- un catalogo descrittivo e tanto meno completo”, né serve a “dimostrarne la potenzialità economica ma a stimolare la genialità e la sensibilità dei collezionisti”. Ovvero, l’augurio “è che possa divenire stimolo propositivo per future collezioni”. Venti i capitoli in cui si articola, trattando il soggetto dagli Antichi Stati al Regno, dalle emissioni con sovrapprezzo alle crociere aeree, da Fiume al Levante, dalla Repubblica alle Occupazioni, dai segnatasse ai pacchi. Il volume ha un prezzo di copertina di 15,00 euro; in questo momento risulta in promozione a 6,00.
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Il ministero dell’Economia e delle finanze sostituisce gli interlocutori: Luisa Todini e Francesco Caio non sono stati confermati quali presidente ed amministratore delegato
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Il futuro prossimo si sta delineando |
Ieri, in visita a “Milanofil”, Luisa Todini ha fatto finta di nulla, anche se si era notato il suo comportamento: contrariamente al solito, per un paio di volte aveva abbandonato il palco degli Stati generali al fine telefonare, pure con aria greve. Nonostante tutto, era venuta al salone del francobollo ed aveva interpretato il suo ruolo. Opposta la scelta di Francesco Caio, annunciato ufficialmente ma mai entrato nei padiglioni. Le possibili motivazioni erano in cronaca da giorni, fino a quel momento alternate: restano, non restano, restano, non restano… E non sono restati: la notizia ufficiale è di oggi. Al ministero dell’Economia e delle finanze (cioè all’azionista di maggioranza: in mano ha il 29,30% del capitale, cui si aggiunge il 35% attribuito alla controllata Cassa depositi e prestiti) non è… restato che ringraziarli. La prima “per l’impegno e la passione che ha sempre dimostrato nel suo incarico”, dando così “un forte contributo al rafforzamento della più grande azienda sociale italiana”. Il secondo per “i risultati raggiunti e per aver da subito predisposto un piano industriale che ha avviato un processo di profonda trasformazione culturale e tecnologica”, al medesimo tempo sottoscrivendo “una brillante operazione di quotazione in Borsa”. Secondo lo stesso Mef, il nuovo consiglio di amministrazione sarà composto anche da Maria Bianca Farina, Matteo Del Fante, Carlo Cerami, Antonella Guglielmetti, Francesca Isgrò e Roberto Rao (unico nome confermato della lista precedente). La formalizzazione è annunciata per il 27 aprile, quando si riunirà l’assemblea degli azionisti.
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Una delle telefonate urgenti di Luisa Todini ieri agli Stati generali della filatelia
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I risultati delle due restanti gare ospitate a “Milanofil”: entrambe sono state volute dalla Federazione fra le società filateliche italiani
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Pronte alla consegna |
Chiusa “Milanofil”, restano gli ultimi risultati da puntualizzare. Riguardano il Campionato cadetti e quello riservato ai giovani. Al primo hanno lavorato Giorgio Khouzam (presidente), Luciano Calenda, Paolo Guglielminetti, Marco Occhipinti, Angelo Teruzzi (componenti della giuria), mentre Marco Panza ha svolto il ruolo di commissario della Federazione fra le società filateliche italiane. Tre gli ori attribuiti, finiti a Paolo Morandotti, partecipe attraverso “Ricordate la manopola della radio?” (specialità “Le storie”, 88 punti), Enrico Dallara, presente grazie a “La posta a Borgotaro dai Farnese al Regno d’Italia (1581-1864)” (“La posta”, 85), Marco Di Benedetto in competizione con “I perfin e i suoi disegni viaggiando per il mondo filatelico” (“Francobolli & C.”, 85). Quanto alla graduatoria a squadre, ha vinto una delle due del Circolo filatelico peloritano. Ad esaminare le collezioni dei ragazzi si sono prestati Luciano Calenda (presidente), Paolo Guglielminetti e Marco Occhipinti (componenti), con ancora Marco Panza nel ruolo di delegato Fsfi. Il massimo livello, il vermeil grande, è stato riconosciuto in due situazioni, per l’esattezza con Pietro Trentini (ha presentato “Siracusana - Usi isolati” arrivando, nel gruppo 10-15 anni, a quota 88) e Edoardo Cascino (sua è “Storia, evoluzione, impiego delle macchine volanti dalle mongolfiere ai primi jet”, inserita nella fascia tra i 16 e i 18 anni e che ha totalizzato 81).
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Due momenti della doppia cerimonia; nella foto in alto, da sinistra il presidente federale Piero Macrelli, il responsabile per la filatelia di Poste Giovanni Accusani, il delegato manifestazioni e giurie Luca Lavagnino, il commissario Marco Panza |
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La cittadina calabrese fulcro della “XXII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti”. Domenica il capo dello Stato
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Protagonista è Libera |
Oggi a Catania l’omaggio, anche marcofilo, al maresciallo maggiore aiutante Alfredo Agosta, ucciso trentacinque anni fa (news precedente). Domani e martedì a Locri (Reggio Calabria) un tributo più generico, organizzato in altri due annulli. Riguardano la “XXII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”. Chiesti formalmente dal Comune, il primo dei manuali verrà impiegato allo stadio comunale di via Cusumano 10 dalle ore 10 alle 13, il secondo in due punti: sul lungomare Nord dalle 8 alle 10 ed in via Margherita di Savoia dalle 10 alle 13. Dietro c’è l’associazione Libera, che spiega il contesto: la ricorrenza si svolgerà contemporaneamente in quattromila luoghi di tutta Italia, ma Locri sarà protagonista oggi (con l’incontro tra i familiari delle vittime), il giorno 19 (quando accoglierà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e si svolgerà il momento ecumenico del ricordo) ed il 21 (attraverso la marcia al mattino ed i seminari pomeridiani per approfondire il tema).
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I due annulli richiesti dal Comune di Locri (Reggio Calabria) |
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Il maresciallo maggiore aiutante dell’Arma dei carabinieri Alfredo Agosta venne freddato a Catania il 18 marzo 1982. Oggi l’annullo
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Oggi l’annullo |
Un “eroico carabiniere, fedele e silenzioso servitore dello Stato”, cui l’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano conferì, postuma, la medaglia d’oro al merito civile. Il maresciallo maggiore aiutante Alfredo Agosta, noto per essere stato un investigatore molto preparato ed assai scrupoloso, venne freddato barbaramente con diversi colpi d’arma da fuoco, sparatigli a bruciapelo, nel centro di Catania, durante lo svolgimento di delicate indagini di Polizia giudiziaria la sera del 18 marzo 1982. Era nato il 23 aprile 1933. Così lo ricorda l’Associazione nazionale antimafia che porta il suo nome, nata per volere della famiglia allo scopo di “attuare e dare giusto risalto alle tante anime dell’antimafia, valorizzandone la pluralità di voci contro il vile muro dell’omertà ed il racket”. Al tempo stesso, tesa a promuovere la coscienza civile e l’impegno sociale. Tra le iniziative, l’annullo che ne ricorda il sacrificio trentacinque anni dopo. Verrà impiegato oggi dalle ore 9.10 alle 13.50 nella città sicula, presso la chiesa di santa Chiara, sita in via Garibaldi 89.
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La sua collezione sulla “Democratica”, esposta a “Milanofil”, ha raggiunto i 92 punti e l’oro grande; con la “Michelangiolesca”, poi, ne ha presi altri 85 e l’oro
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Fabio Petrini |
Un solo oro grande all’esposizione filatelica nazionale, voluta dalla Federazione fra le società filateliche italiane a “Milanofil”. È stato annunciato questa sera ed attribuito a Fabio Petrini, che ha meritato 92 punti con la collezione “La Democratica - Usi postali 1 ottobre 1945 - 31 dicembre 1952” ed ha portato a casa pure il gran premio competizione. La giuria, presieduta da Andrea Mori e composta da Claudio Ernesto Manzati (anche commissario federale) e Franco Napoli (aspirante: Flavio Pini), ha attribuito poi sei ori. Sono andati a Francesco Serrao (per “L’occupazione italiana delle isole dell’Egeo (1912-1943)”), 88 punti, migliore nella classe di storia postale, Giampaolo Guzzi (“La Commissione italiana di armistizio con la Francia”) ed Antonio Lampariello (“Emissione Etiopia: corrispondenza con l’estero - maggio 1936 - marzo 1941”), entrambi ad 86, Giuseppe Cirneco (“Dallo Sparre ai De La Rue”, migliore in filatelia tradizionale) ed ancora Fabio Petrini (questa volta con “Michelangiolesca - Usi postali”) ad 85. Nella un quadro ecco infine Luigi Pirani, presente con “La posta della Repubblica dell’Ossola”, che è giunta a quota 87. Non a caso, è stata considerata la migliore della categoria.
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Uno scatto dell’esposizione |
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Questa mattina il riconoscimento a Pietro La Bruna; annunciati stasera quelli per Mariagrazia De Ros, Lorenzo Carra, Emilio Simonazzi, Giorgio Khouzam ed Angelo Simontacchi
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Questa mattina, durante l’inaugurazione di “Milanofil”, l’iscrizione all’Albo d’oro della filatelia italiana, classe benemeriti, dell’ex responsabile di Poste italiane per il settore, Pietro La Bruna. “Una giornata piena di emozione”, ha detto poi a cena. “In quello che faccio ci metto il cuore; in questi due anni abbiamo costruito le basi per fare insieme. Ora Giovanni Accusani continuerà il lavoro avviato ventisei mesi fa. È stata un’onda, uno tsunami; adesso i colleghi si sentono orgogliosi di lavorare in filatelia”. Stasera, nel corso della cena di gala, i restanti riconoscimenti. Nella stessa categoria è stata iscritta Mariagrazia De Ros, che per un quindicennio ha coperto il ruolo di delegata federale per le scuole ed i giovani. Due i nomi rivelati per la classe degli iscritti. Sono Lorenzo Carra, specialista soprattutto, ma non solo, della liberazione ottocentesca del Veneto e del Mantovano, ed Emilio Simonazzi, con una passione che spazia dalla tematica agli Antichi Stati, senza trascurare la storia del commercio specializzato. Coppia di iscrizioni pure con l’Albo d’onore dei presidenti: la scelta è caduta su Giorgio Khouzam quale rappresentante dell’Unione filatelica lombarda, sodalizio che lungo il 2017 festeggia i centoventicinque anni dalla fondazione, e su Angelo Simontacchi per l’Associazione italiana di storia postale, una… cinquantenne abbondante (venne creata nel 1966). Rivelati, infine, gli esiti del nuovo concorso “Il più bello del 2016”, dedicato al miglior francobollo emesso dall’Italia nell’anno. I circoli hanno scelto le cartevalori per il Carnevale di Viareggio (prima classificata), il settantesimo anniversario della Repubblica (seconda), san Valentino (terza). Sicilia, Piemonte e Veneto -ha detto Giulio Perricone, il quale ha seguito lo spoglio delle preferenze- le regioni che hanno risposto di più.
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Protagonisti. Da sinistra, Emilio Simonazzi, Lorenzo Carra, Giovanni Accusani, Pietro La Bruna, Angelo Simontacchi, Piero Macrelli, Giorgio Khouzam |
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L’obiettivo: ridurre da otto ad uno i passaggi per arrivare al francobollo; saranno ripensati ruoli e componenti di Commissione e Consulta. Le date di riferimento
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Filatelia protagonista |
Chi si aspettava, oggi pomeriggio, di vedere le famose linee guida inerenti alle emissioni dei nuovi francobolli, è rimasto deluso. L’incontro è servito al sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, per dare un’altra occasione al pubblico di fornire contributi. Essendo però i presenti più o meno gli stessi dei precedenti incontri svoltisi a Roma e Bologna, non sono emersi grandi stimoli. Ad ogni modo, il rappresentante dell’Esecutivo ha detto che il testo sarebbe quasi completato; occorreranno due o tre settimane affinché il ministero allo Sviluppo economico lo possa varare. Tra gli elementi chiave, l’accorciamento della filiera burocratica, passando dagli otto passaggi attuali ad uno solo. E poi “cogliere tutte le opportunità” offerte dagli artisti, che dovrebbero mettere a disposizione le proprie competenze per la causa. Confermato lo stop alle persone viventi. Saranno ripensati ruoli e composizioni dei due organi intermedi, ossia Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali e Consulta per l’emissione di cartevalori postali e la filatelia, così da rimediare a quello che ha definito un “errore interpretativo”. Insomma, le decisioni spettano al delegato del Governo, non ad altri. Le relative lettere “sono già pronte”, come lo è quella riguardante il programma. Si è parlato anche di Rai, annunciando potenziali ricadute nel comparto, ma confermando i dubbi sull’efficacia di spazi esclusivamente dedicati al settore. Possibilità -avanzata dalla presidente di Poste, Luisa Todini- di utilizzare la rete delle ambasciate per promuovere in modo virtuale o fisico il francobollo nazionale. Questa la tabella di marcia: entro il 30 aprile la raccolta di ulteriori spunti, mentre le scuole proporranno un disegno che potrebbe essere trasformato in dentello per la “Giornata della filatelia”; entro il 30 giugno saranno definiti il programma e tutti i bozzetti del secondo semestre; entro il 30 settembre la lista delle trenta emissioni 2018; ad “Italiafil” di Terni, quindi a metà ottobre, la presentazione del documento e le prime riflessioni sulla distribuzione. Aggiornamento del 4 ottobre 2017: contrariamente a quanto previsto, gli Stati generali della filatelia si terranno a Genova il 6 ottobre, sempre nel contesto di “Italiafil”. Aggiornamento del 5 ottobre 2017: gli Stati generali sono stati rinviati a data da definirsi.
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Un momento degli Stati generali, svoltisi oggi pomeriggio |
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È quello, dedicato a san Michele, che si trova nel centro di San Pietroburgo. Così la Russia interpreta la collezione PostEurop targata 2017
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A San Pietroburgo |
Di certo, la Russia non avrà avuto problemi, stante l’ampia scelta di cui può godere, anche in fatto di castelli. Ad ogni modo, il contributo al giro PostEurop 2017, dedicato appunto ai manieri, si sofferma su una struttura che ha visto privilegiare non l’esigenza difensiva quanto l’abitativa di alto livello. Il complesso preferito è intitolato a san Michele; fu la residenza degli zar nel centro di quella che ora è tornata a chiamarsi San Pietroburgo. Secondo gli specialisti, rappresenta uno tra i più significativi punti di riferimento del XVIII e del XIX secolo. Venne costruito per ordine dell’imperatore Paolo I dagli architetti Vincenzo Brenna (romano) e Vasilij Ivanovič Baženovin in soli quattro anni, dal 1797 al 1801. Inizialmente era circondato dalle acque. Dal punto di vista postale, il francobollo è disponibile con il 15 marzo contro 24,00 rubli. Porta la firma di Georgy Shegol.
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“Milanofil” - La cerimonia di apertura ha rappresentato l’occasione del commiato per Pietro La Bruna; la presentazione del successore, Giovanni Accusani. “Italiafil” a Terni per aiutare le zone terremotate
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Intervenuta: la presidente di Poste Luisa Todini |
Più che un’inaugurazione, quella conclusasi pochi minuti fa è stato il momento del commiato, in quanto l’ex responsabile per la filatelia di Poste italiane, Pietro La Bruna, ha salutato i presenti. “Un po’ di emozione c’è”, ha ammesso con gli occhi lucidi il diretto interessato. “Questo è un mondo che ti prende il cuore. La presidente Luisa Todini ci ha regalato sempre attenzione, il sottosegretario Antonello Giacomelli ci ha dato tempo. Oggi è la festa di chi ha voglia di vedere qualcosa di bello”, notando come tanti colleghi operativi nel settore abbiano “ritrovato l’orgoglio”. “Vorrei rassicurare Angelo di Stasi (è il presidente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali, ndr) che non cambierà nulla e che verrà confermata la linea condotta finora. Ieri sera Poste ed Associazione nazionale professionisti filatelici hanno organizzato una cena: l’occasione persa per chi mancava, ma d’altro canto chi non vuole condividere può andare avanti da solo”. “Non c’era occasione migliore” per sottolineare il passaggio del testimone, ha esordito il subentrante, Giovanni Accusani. “Anche all’interno di Poste vi sono persone che amano la filatelia”; poi ha espresso la parola “continuità” riferendosi a quanto ha fatto il predecessore, magari con modalità diverse. Snocciolando, quindi, alcune informazioni: lo spazio filatelia di Firenze verrà aperto ad aprile, mentre “Italiafil” sarà realizzata nella seconda metà di ottobre a Terni. Terni rappresenta l’area terremotata: “dobbiamo darle visibilità nazionale”, anche con una manifestazione collezionistica. “Grazie a La Bruna, a voi, ai commercianti, agli appassionati, ai giornalisti, ai ragazzi”, ha detto la presidente Luisa Todini riferendosi anche ai trent’anni raggiunti dal salone, focalizzando in seguito l’intervento sul postino telematico e sulle iniziative di digitalizzazione, ma anche sulla “visual card” (mette insieme mondo analogico e digitale) e sulle mostre dedicate alle donne, fra cui quella al Quirinale. “Mi sento davvero a casa”, ha esordito il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli. “Questo è diventato un bel momento di confronto e condivisione” per individuare le cose fatte, quelle da fare, i nuovi obiettivi. Un accenno alla privatizzazione di Poste, considerata un errore perché “indebolisce il Paese, non lo accresce”. Quanto al francobollo, la sua emissione “non ha eguali” in fatto di riconoscimento alla realtà citata in esso, mentre l’approccio per la filatelia “è stata una scelta condivisa con Poste”; dietro al mondo dei dentelli “il senso nazionale, nel francobollo i tratti dell’Italia”. E Giovanni Accusani “alzerà l’asticella”, sapendo che la filatelia non è patrimonio del ministero o di Poste, ma di ciascuno. “E non credo che abbiamo esplorato tutte le potenzialità di questo mondo. Non dobbiamo accontentarci, si continua a lavorare come squadra”. “Sono stato male due giorni”, ha ammesso il presidente della Federazione fra le società filateliche italiane, Piero Macrelli. “Non riesco a capire: quando c’è un manager che funziona e lavora bene, che ottiene risultati, lo spostano. Poi ho conosciuto Giovanni Accusani e mi sono rinfrancato”. Per ciò che concerne Terni, “siamo felicissimi della scelta”. In conclusione ha annunciato la volontà di inserire il nome di La Bruna nell’Albo d’oro della filatelia, categoria benemeriti. Il folder della Vespa -altra notizia- ha vinto il sondaggio realizzato con l’“Arte del francobollo”.
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Il vertice della Federazione fra le società filateliche italiane, Piero Macrelli, dà all’ex responsabile per la filatelia dell’operatore, Pietro La Bruna, i materiali che spettano a chi viene iscritto all’Albo d’oro categoria benemeriti |
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“Milanofil” - Le signore sono protagoniste della mostra firmata dall’Archivio storico di Poste italiane. Il percorso ricostruisce il loro ruolo in azienda
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A “Milanofil” |
Se l’anno scorso ad “Italiafil” l’Archivio storico di Poste italiane, attraverso una mostra, si concentrò sul Futurismo negli immobili aziendali, questa volta l’attenzione si è condensata sulle colleghe. Con l’obiettivo di ricostruirne la presenza negli ambienti professionali. Partendo dall’Ottocento, quando erano solo telegrafiste, telefoniste, impiegate, portalettere. Telegrafiste e telefoniste, soprattutto, perché -viene spiegato- “questi mestieri non comportano alcun contatto diretto con esponenti dell’altro sesso”. Già dal 1865, tuttavia, sono agli sportelli, fanno le postine e gestiscono uffici, dapprima ricevitorie e sedi telegrafiche minori, magari in zone rurali, poi anche nei centri urbani. La possibilità di operare alle Poste è riservata solo a vedove, figlie e sorelle nubili di impiegati deceduti, un limite poi superato. “Naturalmente non è tutto rose e fiori. Agli inizi le retribuzioni sono più basse, come d’altronde accadeva in generale al personale avventizio, con molti doveri e un po’ meno diritti”. Se ci si sposa si viene licenziate. Il salto in avanti è con la Grande guerra, pronte a sostituire i maschi finiti al fronte. E poi con l’abolizione del permesso per lavorare sottoscritto dal marito… Fra i filmati, due del 1967 con Raffaella Carrà, Aba Cercato, Sylva Koscina e Paola Pitagora che fanno conoscere il codice di avviamento postale, in quel momento appena introdotto.
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Ieri ed oggi… |
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