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dir. resp. Fabio Bonacina
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La letteratura torna a Milano
14 Lug 2017 00:35 - APPUNTAMENTI
Il confronto sarà a partecipazione internazionale. L’appuntamento durante la prossima edizione di “Milanofil”, programmata per il marzo 2018

A Milano -che nel lontano 1982 ospitò la mondiale specializzata- torna la letteratura di settore. Il confronto, “Italia 2018”, è a partecipazione internazionale; si svolgerà in marzo nell’ambito di “Milanofil” ed è già possibile iscriversi: c’è tempo sino al 31 ottobre.

Ad organizzarlo è la Federazione fra le società filateliche italiane (commissario generale: Bruno Crevato-Selvaggi). Collezionisti, autori, curatori, editori di tutto il mondo potranno partecipare con libri, riviste, prodotti filatelici, siti web, software. La giuria (presieduta da Giancarlo Morolli) utilizzerà i nuovi criteri di giudizio che premieranno i lavori di ricerca e quelli di divulgazione e promozione; comincerà ad operare in novembre.

L’attesa -annotano i promotori- è di circa quattrocento partecipazioni. Sia che si tratti di un importante volume di ricerca o di una rivista sociale, di un grande portale o di un sito appartenente ad una piccola società, ci saranno spazio e possibilità per tutti di far conoscere il proprio impegno.

La manifestazione, cui ovviamente collabora Poste italiane, ha il patrocinio di Académie européenne de philatélie, Association internationale des journalistes philatéliques, Federation of european philatelic associations ed Unione stampa filatelica italiana. Si avvale della consulenza scientifica e bibliografica dell’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” onlus.

Già possibile iscriversi; si svolgerà durante la prossima edizione di “Milanofil”
Già possibile iscriversi; si svolgerà durante la prossima edizione di “Milanofil”
Il sito di riferimento
           


Il corriere nel centro storico
13 Lug 2017 16:21 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Per salvaguardare il contesto ambientale, anche le cassette postali dei privati devono rispettare precisi criteri estetici e stilistici. Il caso di San Miniato (Pisa)

Il prestigio di un centro storico passa anche dai contenitori per la corrispondenza esposti davanti a case ed uffici. Ne hanno parlato in Consiglio comunale a San Miniato (Pisa) qualche giorno fa.

L’interrogazione del capogruppo di Forza Italia, Carlo Corsi, ha reiterato una domanda già presentata nel passato; sollecita l’Amministrazione ad una maggiore cura per la parte più antica della località. Tra gli aspetti citati, accanto alla cattiva bitumazione ed al mancato asporto delle insegne commerciali dei negozi dismessi, vi è quello delle cassette per lettere e cartoline definite “non decorose”.

Nella risposta il sindaco, Vittorio Gabbanini (Partito democratico), ha citato il regolamento del 2014, un capitolo del quale è dedicato all’argomento.

Le cassette -vi si legge- devono essere “ad asola metallica in ottone o ferro colore antracite e retrostante cassetta interna, impostate sui portoni di ingresso che non presentino autonomo interesse storico-artistico ovvero sulla facciata esterna, a filo muro e a fianco del portone, in armonia con campanelli e plafoniere”. Nel caso ve ne siano diverse, “dovranno essere posizionate ordinatamente, sia tra loro che rispetto alla campanelliera, in modo da risultare decorose rispetto alla facciata su cui si inseriscono”; “dovranno essere apribili esclusivamente dall’interno dell’edificio”. Infine, “è ammessa l’installazione di apparecchiature che raggruppino varie funzioni quali il citofono, il videocitofono, i campanelli e la cassetta delle lettere, purché siano realizzati in nicchia nelle stesse posizioni e con gli stessi criteri già disposti per i singoli componenti”.

Da quando il provvedimento è divenuto operativo -ha ricordato il primo cittadino- per installare questi ed altri oggetti in esterni occorre chiedere l’autorizzazione all’ufficio edilizia privata, che la rilascia entro trenta giorni. In caso di inadempienza è prevista una sanzione compresa tra gli 80,00 ed i 500,00 euro, oltre al ripristino dello stato precedente.

A San Miniato (Pisa) le caratteristiche delle cassette sono regolamentate. Almeno nel centro storico
A San Miniato (Pisa) le caratteristiche delle cassette sono regolamentate. Almeno nel centro storico
Il problema della pubblicità
Gli usi… alternativi
La fantasia al potere: così nella francese Saint-Martin-d’Abbat
           


La “nonna” delle biciclette ha due secoli
13 Lug 2017 12:56 - DALL'ESTERO
Venne provata pubblicamente il 12 giugno 1817 a Mannheim. A idearla, Karl Drais, che poi le diede il suo cognome. È la draisina, oggi ricordata con un francobollo tedesco
Omaggio all’inventore
Omaggio all’inventore

Naturalmente, l’iniziativa non poteva essere affidata “solo” alla Bosnia ed Erzegovina Croata. Anche la Germania ha ricordato i due secoli della draisina, creata dal connazionale Karl Drais (1785-1851) e presentata pubblicamente a Mannheim il 12 giugno 1817.

Costituisce l’antenata della moderna bicicletta, priva di pedali e di altri accorgimenti che sarebbero stati introdotti in seguito. Ma l’idea, tutto sommato, c’era e così è scattato l’omaggio postale.

Il francobollo vale 70 centesimi; al bozzetto hanno lavorato Rudolf Grüttner e Sabine Matthes. La carta valore ha debuttato oggi, con annulli del primo giorno come al solito impiegati a Berlino e Bonn.

A dirla tutta, non il primo tributo: ad esempio, l’allora Repubblica Federale -era il 16 aprile 1985- le dedicò il taglio da 50+20 pfennig inserito nella tradizionale serie “Pro gioventù”.

Il francobollo di Bosnia ed Erzegovina Croata
Oggi anche la serie “Micromondi”
           


Nella lettera, la faida familiare
13 Lug 2017 10:01 - LIBRI E CATALOGHI
Imperatori e cugini. Protagonisti sono Flavio Claudio Giuliano e Costanzo II, che ne usurpò la carica. Il primo scrisse agli ateniesi: era il 361 dopo Cristo…

L’imperatore e filosofo romano Flavio Claudio Giuliano, detto l’Apostata, racconta ai greci la sua storia ed i contrasti avuti con il predecessore, Costanzo II. Lo fa, nel 361 dopo Cristo, attraverso una missiva. È “Lettera agli ateniesi”, ora proposta da Sellerio (100 pagine, 12,00 euro). Il testo, tradotto e curato da Paolo Fai, vede una nota di Luciano Canfora.

Il mittente -anticipano dalla casa editrice- si rivolge al popolo della città nella quale ha vissuto e in parte si è formato; comincia la narrazione da quando il cugino Costanzo sterminò la sua famiglia lasciandolo in vita perché ancora bambino. Giuliano si appella alla legge, ricorda come il concorrente si sia appropriato di tutti i beni e lo abbia poi segregato, tenendolo a lungo lontano dalla corte. Poi, l’incarico di una spedizione in Gallia, dove i successi militari suscitano il sospetto e l’invidia del parente, al quale tuttavia egli continua a mostrarsi fedele. E quando nel 360 le truppe lo proclamano Augusto, l’imperatore in carica non può che muovergli guerra, ma il conflitto si esaurirà prima ancora di iniziare per la morte dello stesso Costanzo.

Una lettera del 361
Una lettera del 361
           


Dalla Cina a Monaco
13 Lug 2017 01:12 - DALL'ESTERO
Tra il 14 luglio ed il 10 settembre il Grimaldi forum ospiterà una mostra sulla città proibita di Pechino; oggi il foglietto promozionale

Curioso foglietto quello che Monaco emetterà oggi, soprattutto per lo stile, che esula dalle linee grafiche tradizionali definite nel Principato. Non a caso, il blocco, dal costo di 3,40 euro, è stato realizzato all’esterno, per la precisione da Hung Chung Chih impiegando immagini di Shutterstock.

Intende promuovere la mostra che, dal 14 luglio al 10 settembre, verrà ospitata presso il Grimaldi forum; s’intitola “La città proibita a Monaco: vita di corte degli imperatori e delle imperatrici di Cina”.

Proporrà al pubblico oltre duecentocinquanta reperti, la maggior parte dei quali proveniente dal museo dedicato di Pechino: si tratta di opere calligrafiche, pitture, ceramiche, mobili, articoli in giada e liturgici capaci -viene sottolineato- di illustrare la raffinatezza della cultura locale. Il periodo privilegiato è quello della dinastia Qing, al potere tra il 1644 ed il 1911, quando venne proclamata la Repubblica.

Foglietto: la grafica si discosta decisamente dalla tradizione locale
Foglietto: la grafica si discosta decisamente dalla tradizione locale
I dettagli (in francese) sulla mostra
           


Consegna agli sportelli, i dubbi dei sindacati
12 Lug 2017 19:12 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Quattro organizzazioni dei lavoratori criticano la scelta di Poste italiane volta a far tornare il recapito degli invii inesitati negli uffici di zona

“Un progetto concepito e gestito in maniera unilaterale da parte dell’azienda e che, ad avviso del sindacato, introdurrà ulteriori elementi di criticità”. Così Slp-Cisl, Failp-Cisal, Confsal comunicazioni ed Ugl comunicazioni etichettano il progetto sulle inesitate, la cui partenza è attesa a giorni: salvo sorprese, i destinatari torneranno a ritirare gli invii a firma giacenti non più in sedi centralizzate ma presso il proprio ufficio di zona.

Secondo le sigle firmatarie, il trasferimento del supporto risulta privo di “sufficienti elementi strutturali in grado di conferire efficienza”. Questo poiché, rispetto all’attuale organizzazione, “comporta un ritardo di 48 ore nella consegna alla clientela nelle provincie dove sono attive le zone a giorni alterni e di 24 ore nelle restanti realtà”. Inoltre, “la mancanza di spazi adeguati negli uffici, la mancanza di formazione adeguata per il personale coinvolto, la mancata quantificazione della nuova operatività, unitamente alla non contestuale riparametrazione della forza lavoro, comporteranno caos organizzativo”.

Sindacati dubbiosi sull’efficacia della ristrutturazione
Sindacati dubbiosi sull’efficacia della ristrutturazione
Il progetto, anticipato da “Vaccari news”…
…e la conferma
           




Inaugurata la “Casa di Leda”
12 Lug 2017 16:28 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Collocata a Roma, accoglie -in un immobile sequestrato alla mafia- detenute con figli minori. Da Poste italiane 150mila euro ed il lavoro volontario di alcuni dipendenti

Dopo gli annunci, i fatti. La struttura protetta per accogliere detenute con figli minori è stata inaugurata ieri pomeriggio.

Si chiama “Casa di Leda”, perché ricorda Leda Colombini, scomparsa nel 2011, promotrice della battaglia per adottare una normativa contro i bimbi in prigione. Si trova a Roma, in viale Algeria 11, all’Eur. È un immobile di oltre seicento metri quadrati confiscato alla mafia.

L’azienda ora diretta da Matteo Del Fante ha contribuito, attraverso Poste insieme onlus, con 150mila euro ed il coinvolgimento dei dipendenti che hanno aderito al progetto di volontariato d’impresa affinché nessun piccolo rimanga dietro le sbarre; volontari sono pure gli iscritti di “A Roma insieme”.

È la prima iniziativa in Italia che recepisce la legge 62 del 2011, precisano dal Comune.

La sede ha aperto i battenti in marzo ed ora ospita quattro ex carcerate di Rebibbia. Potrà ricevere fino ad un massimo di sei mamme ed otto infanti; italiani e stranieri, per contribuire ad un migliore dialogo interculturale. Le attività sono stabilite attraverso un regolamento e l’abitazione è sorvegliata notte e giorno.

Presenti alla cerimonia, fra l’altro, il ministro della Giustizia Andrea Orlando, il sindaco Virginia Raggi, l’ex presidente di Poste Luisa Todini ed il rappresentante del consiglio di amministrazione operativo nella stessa società Roberto Rao.

Operativa da marzo, ieri pomeriggio è stata inaugurata
Operativa da marzo, ieri pomeriggio è stata inaugurata
Il progetto: annunciato due anni fa…
…e come viene presentato dal ministero della Giustizia
           


Storia postale in 160 pagine
12 Lug 2017 12:45 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
A raccontarla, concentrandosi soprattutto sugli ultimi secoli e coinvolgendo non pochi specialisti, è “Cursores”
La storia postale secondo l’Aisp
La storia postale secondo l’Aisp

Sono 160 le pagine “A4”, con immagini a colori, che “Cursores” dedica alla storia postale. Non a caso, la rivista è firmata dall’Associazione italiana di storia postale.

I numerosi autori che hanno contribuito a questo numero, il ventesimo, spaziano su diversi argomenti, in genere collocati temporalmente negli ultimi due secoli, anche se non mancano le eccezioni.

Lorenzo Carra, ad esempio, tratta la parte occidentale dell’Oltrepò Mantovano, mentre Luigi Sirotti si sofferma sul servizio staffette nella Repubblica sociale. Federico Bottigliengo dedica il proprio intervento all’Archivio storico Bolaffi della filografia e della comunicazione, intanto che Massimo Mattioli si sofferma sul 1917 bellico, da Caporetto al Piave. Ancora, Giampaolo Guzzi ricorda il volo Aéropostale tra Tolosa e Rio de Janeiro del marzo 1928 e Federico Borromeo d’Adda affronta un gruppo di lettere pontificie. Dei commessi lombardo-veneti scrivono Clemente Fedele e Francesco Luraschi, i bolli tondo-riquadrati bellunesi sono materia proposta da Marco De Biasi. Dal canto suo, Flavio Pini si concentra sulle cartoline di posta aerea nell’ottobre 1944.

Il periodico, che vuole ricordare il mezzo secolo della stessa Aisp (da qui il richiamo in copertina), è venduto a 35,00 euro.

“Cursores” n°20 (acquista)
La scheda con l’indice dettagliato
           




La lingua dei segni anche in Liguria
12 Lug 2017 09:52 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Dopo il Vicenza 4, la sperimentazione ha raggiunto il Genova Centro. Uno sportellista è in grado di comunicare con le persone che hanno disabilità uditiva
Il simbolo che appare sul cartello
Il simbolo che appare sul cartello

A quanto pare, l’approccio introdotto al Vicenza 4 e segnalato da questa testata appena due settimane fa non è una combinazione offerta da elementi contingenti, ma il tassello di un intervento più ampio, seppur avviato in forma sperimentale.

A dimostrarlo è il secondo ufficio dove un addetto di Poste italiane è in grado di rivolgersi al pubblico attraverso la lingua dei segni. In questo caso risulta il Genova Centro, che poi è sempre il Genova Dante (si trova nella centralissima via Dante, al 4/Bn), sede dove l’altro giorno è stato presentato il “Progetto multilingua”.

Qui vi è Andrea Cannella, capace di rivolgersi alla clientela con disabilità uditiva, sia per effettuare operazioni allo sportello, sia per consulenze.

A segnalare la disponibilità, un cartello presente nel salone.

Alle Poste centrali del capoluogo ligure si parla la lingua dei segni; in mezzo alla foto, lo specialista, Andrea Cannella. A sinistra i responsabili della filiale Enzo Sponchia e dell’ufficio Renata Micheli; a destra quello per l’area territoriale Nord-Ovest Francesco Bianchi e la presidente locale dell’Ente nazionale sordi Simone Lanari. Accanto, altri esponenti del medesimo sodalizio
Alle Poste centrali del capoluogo ligure si parla la lingua dei segni; in mezzo alla foto, lo specialista, Andrea Cannella. A sinistra i responsabili della filiale Enzo Sponchia e dell’ufficio Renata Micheli; a destra quello per l’area territoriale Nord-Ovest Francesco Bianchi e la presidente locale dell’Ente nazionale sordi Simone Lanari. Accanto, altri esponenti del medesimo sodalizio
Il Vicenza 4
Il “Progetto multilingua” al Genova Dante
           


Tolta dalle vendite la serie senza paternità
12 Lug 2017 01:20 - DALL'ESTERO
È l’emissione PostEurop di Lussemburgo del 9 maggio scorso. Per errore, all’ultimo minuto è scomparsa l’indicazione del Paese emittente

Qualche volta sono gli elementi più importanti a sfuggire, e così è accaduto in Lussemburgo. Alla PostEurop emessa il 9 maggio scorso manca l’indicazione del Paese emittente! A farlo notare ai lettori italiani è stato Pietro Gossip sull’attuale numero de “L’arte del francobollo”.

Non è stata una scelta irrituale quanto volontaria (come quella adottata in Austria due anni fa), ma uno sbaglio. A confermarlo è il responsabile di Post philately, Emile Espen, contattato da “Vaccari news”.

“Il termine «Lussemburgo» purtroppo è stato rimosso erroneamente durante una correzione dell’ultimo minuto, correzione che ha riguardato un’altra zona delle cartevalori. La svista è stata notata solo quando una parte significativa della tiratura oramai era in circolazione”. Però, già in “Philatélux”, cioè nel bollettino cartaceo rivolto ai collezionisti e diffuso con anticipo rispetto al giorno del debutto, figura la versione “anonima”.

La serie, prodotta in centocinquantamila unità, è stata ritirata dalla vendita il 30 giugno; i conti non sono finiti, ma si ritiene che ne sia stata recuperata la metà. Non verrà ristampata.

Come uno dei due francobolli appare sulla copertina di “Philatélux” (sulla sinistra)
Come uno dei due francobolli appare sulla copertina di “Philatélux” (sulla sinistra)
La serie segnalata da “Vaccari news”
Il bizzarro caso austriaco del 2015
           




Un anno fa l’incidente ferroviario
11 Lug 2017 20:45 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Accadde il 12 luglio 2016 sul tratto a binario unico fra Andria e Corato. Ventitré persone trovarono la morte ed almeno altre cinquanta si ferirono. Domani l’annullo

Anche un annullo può contribuire a non dimenticare ed a sostenere gli interventi affinché quanto successo non accada più. Il manuale verrà impiegato domani presso l’ufficio postale di via Bovio 32; gli addetti saranno al lavoro dalle 17.30 alle 19.30.

Si intende ricordare il disastro ferroviario del 12 luglio 2016, che uccise ventitré persone (ferite almeno altre cinquanta). Erano a bordo dei due treni della società Ferrotranviaria scontratisi sulla linea che collega la cittadina a Corato, in quel tratto a binario unico. Ciascun convoglio aveva quattro carrozze e viaggiava, in direzione opposta, attorno ai cento chilometri all’ora; la sciagura è avvenuta nei pressi di una curva che ha impedito ai macchinisti, tra le vittime, di avvistare il pericolo incombente.

“Errore umano, ma non solo... Non esiste nessun sistema di sicurezza tale da bloccare i treni”, annotano dall’Associazione strage treni in Puglia, il sodalizio che ha commissionato l’intervento marcofilo dell’operatore. L’auspicio -aggiungono- è “che presto si smetta di parlare di indagati ma di imputati”.

In ricordo. L’annullo verrà impiegato ad Andria presso l’ufficio postale di via Bovio 32 (nella foto)
In ricordo. L’annullo verrà impiegato ad Andria presso l’ufficio postale di via Bovio 32 (nella foto)
L’Associazione strage treni in Puglia
           


Cartevalori di regime, torna il problema
11 Lug 2017 15:53 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Alla Camera dei deputati la discussione sulla propaganda nazifascista: così come la proposta è concepita, la norma toccherebbe pure la filatelia. Il commento del senatore Carlo Giovanardi

Dopo un anno e mezzo torna di attualità la proposta che vede come primo firmatario Emanuele Fiano (Partito democratico): alla Camera dei deputati è stata presentata ieri come disegno di legge volto -spiegano da Montecitorio- “ad introdurre nel Codice penale il reato di propaganda del regime fascista e nazifascista”.

Sarebbe l’articolo 293-bis, che punisce chi lo vìola con la reclusione da sei mesi a due anni, salvo che il fatto costituisca più grave reato. Queste le condotte penalmente rilevanti: “nella propaganda di immagini o contenuti propri del Partito fascista o del Partito nazionalsocialista tedesco ovvero delle relative ideologie, anche solo mediante la produzione, distribuzione, diffusione o vendita di beni che raffigurino persone, immagini o simboli chiaramente riferiti a tali partiti o ideologie; nel richiamare pubblicamente la simbologia o la gestualità del Partito fascista o del Partito nazionalsocialista tedesco ovvero delle relative ideologie. Costituisce aggravante del delitto (aumento di un terzo della pena) la propaganda del regime fascista e nazifascista commessa attraverso strumenti telematici o informatici. L’aggravante -prosegue la nota- riguarda quindi sia i siti internet con contenuti di propaganda delle ideologie fasciste e nazifasciste sia il merchandising online dei gadgets e degli altri beni chiaramente riferiti”.

È ovvio che un testo così netto colpisce anche un qualsiasi approccio storico o persino collezionistico, perché pure i francobolli emessi un tempo dallo Stato verrebbero da esso stesso colpiti: basterebbe farne -attività normalissima- “distribuzione, diffusione o vendita”.

Tale rischio è stato colto -e non è la prima volta- dal senatore Carlo Giovanardi (Federazione della libertà). “L’unico precedente storico -ha detto fra l’altro oggi all’Ansa- che con sprezzo del ridicolo può aver ispirato Fiano è stata l’Albania del regime comunista di Enver Hoxha, dove era severamente proibito il possesso dei francobolli italiani emessi per quel Paese dal 1939 al 1943”.

Lo Stato bandirebbe i francobolli da lui stesso emessi?
Lo Stato bandirebbe i francobolli da lui stesso emessi?
Il precedente, un anno e mezzo fa
           




Già arrivati i Settanta
11 Lug 2017 14:09 - DALL'ESTERO
Nei francobolli del foglietto spagnolo figurano il ritorno alla democrazia, l’invenzione della fibra ottica, l’elezione di Giovanni Paolo II, la siringa usa e getta

La Spagna rimonta il tempo: ieri ha emesso la serie “La generazione degli anni Settanta”, dunque insieme con quella -già segnalata- riguardante il decennio precedente.

Identica l’organizzazione, un foglietto contenente quattro francobolli sagomati dedicati ad altrettanti fatti ritenuti, da chi ha risposto alla consultazione pubblica, tra i più significativi dell’arco temporale. E identici sono i nominali: il 50 centesimi cita però il ritorno della democrazia nel Paese, il 60 la scoperta della fibra ottica, l’1,25 euro l’elezione a papa di Giovanni Paolo II, l’1,35 la siringa usa e getta dovuta al connazionale Manuel Jalón Corominas. Altri richiami, ed una frase del poeta statunitense Irwin Allen Ginsberg (è tratta dalla poesia “Urlo”: “Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia”), campeggiano sui bordi.

Il pontefice figura anche nell’impronta di affrancatura della cartolina associata, di tariffa “B” (2,60). Sull’altro lato compaiono, ad esempio, gli attori Charlie Chaplin e Bruce Lee, le lingue ufficiali, il walkman, il cubo di Rubik, il “Watergate”.

Il nuovo foglietto
Il nuovo foglietto
Così gli anni Sessanta
Lo stesso soggetto visto dalla Francia
           


Estate: partono le promozioni
11 Lug 2017 09:18 - NOTIZIE DA VACCARI
Da oggi al 4 settembre compresi, spese postali gratuite per coloro che acquistano oltre 150,00 euro in francobolli, storia postale, accessori

Estate. Aumenta il tempo da destinare alle proprie passioni ed aumentano anche le possibilità per goderne. Almeno con la società Vaccari di Vignola (Modena).

“Da oggi e fino al 4 settembre compreso -confermano in sede- rinnoviamo la nostra offerta per agevolare i clienti”. Questi i dettagli: basta acquistare francobolli, storia postale o anche accessori con cui sistemare e valorizzare la propria collezione per oltre 150,00 euro e verranno cancellate le spese di spedizione (che comprendono la confezione, il trasporto e l’assicurazione), indipendentemente dal fatto che l’invio sia destinato in Italia o all’estero.

“È l’occasione per approfittarne, in quanto l’opportunità vale per tutto il materiale disponibile, dagli Antichi Stati alla Repubblica, la posta militare, le occupazioni, le colonie e gli uffici italiani al di fuori del territorio metropolitano, ma anche estero, San Marino, Vaticano, la posta aerea, tanti «pezzi» più o meno rari per tutti i gusti. In regalo la cartolina con l’annullo speciale realizzata da Poste italiane per festeggiare i quaranta anni della nostra azienda”.

Da oggi al 4 settembre
Da oggi al 4 settembre
Tutta la filatelia secondo la società Vaccari
Un annullo per i quarant’anni
           




Jane Austen commenta la concorrente
11 Lug 2017 00:34 - DALL'ESTERO
In una lettera (che oggi finirà in asta) diretta alla nipote preferita, ironizza sugli scritti di Rachel Hunter. Complessivamente sono due le sue missive che cambieranno proprietario

Torna in cronaca la scrittrice inglese Jane Austen (1775-1817). Oggi, a pochi giorni dal bicentenario della morte (cadrà il 18 luglio), a Londra Sotheby’s metterà in asta due lettere, dirette alla nipote preferita, Anna Lefroy.

Uno dei documenti è datato 29-30 ottobre 1812, quindi collocabile dopo la pubblicazione del romanzo “Ragione e sentimento” e con il manoscritto di “Orgoglio e pregiudizio” pronto per la stampa. Permette -spiegano i venditori- di comprendere meglio cosa pensasse di questo genere letterario. Anche perché commenta, con ironia, il lavoro di una contemporanea, Rachel Hunter. La valutazione fluttua tra le 80mila e le 100mila sterline.

Contemporaneamente verranno battute due parti di un’altra epistola, dai contenuti più rivolti alle vicende familiari; stima totale: 118-162mila sterline.

“Queste missive sono sempre appartenute alla famiglia Austen e mai sono state commercializzate prima”, precisa lo specialista Gabriel Heaton. Ad ogni modo, “la stragrande maggioranza delle corrispondenze rimaste parla della sua vita quotidiana”.

La missiva del 29-30 ottobre 1812
La missiva del 29-30 ottobre 1812
Quattro anni fa i francobolli del Regno Unito
           


Francobollo di… facciata
10 Lug 2017 18:54 - EMISSIONI ITALIA
La sede per evocare i cento anni di attività del British institute of Florence, che ha fatto dei rapporti culturali tra l’Italia ed il Regno Unito la propria ragion d’essere
Una carta valore… edificante
Una carta valore… edificante

Ma cosa fanno al British institute of Florence per meritare un francobollo? Ad osservare la vignetta verrebbe da dire che si occupano di architettura. Ovviamente non è così: si tratta di un ulteriore dentello che sbaglia la comunicazione (oltre ad essere un ulteriore dentello dedicato alla Toscana!).

Arriverà il 22 luglio, autoadesivo e nominale da 95 centesimi, tirato in cinquecentomila esemplari predisposti con fogli da quarantacinque unità. Doppio l’annullo per le buste del primo giorno: allo spazio filatelia cittadino ed a quello che a Roma si trova in via delle Grazie 8 (lo stesso 22 è previsto un ricevimento nella capitale).

L’organismo -precisa nel bollettino illustrativo la direttrice, Julia Race- ha raggiunto il secolo di vita e si occupa di scambi culturali tra Italia e Regno Unito. Ora è attivo soprattutto nell’ambito della storia dell’arte e della conoscenza linguistica, mantenendo una biblioteca di libri nei due idiomi riguardanti la letteratura, l’arte, la storia e la musica. Insignito della Royal charter nel 1923, è stato il primo tra gli istituti culturali nazionali ad operare al di fuori dell’isola e nel 1934 fu preso a modello per la nascita del British council. Da sempre operante nel centro storico di Firenze, è attualmente dislocato in due sedi: la biblioteca “Harold Acton”, l’archivio ed il centro culturale si trovano in lungarno Guicciardini, presso palazzo Lanfredini (è l’edificio presente nella vignetta, sulla quale ha lavorato Luca Vangelli), mentre il centro linguistico è in piazza Strozzi, ma più della metà dei duemila studenti coinvolti imparano dalle loro scuole statali distribuite lungo la regione.

Due gli annulli del primo giorno; saranno impiegati negli ultimi due spazi filatelia aperti
Due gli annulli del primo giorno; saranno impiegati negli ultimi due spazi filatelia aperti
Il sito istituzionale
Palazzi (dentellati) per tutte le esigenze: dalla banca…
…al museo
           




Corbezzoli, che serie
10 Lug 2017 16:22 - DALL'ESTERO
Il cespuglio, insieme all’olivo, tra i soggetti ricorrenti del giro Euromed postal 2017, dedicato agli alberi tipici. Almeno a giudicare dalle proposte già annunciate

Euromed postal atto quarto. L’emissione a tema condiviso tra alcuni dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo ora è dedicata alle piante tipiche. Se il filo conduttore cambia (nel 2014 fu la mappa dell’area, seguirono le barche ed i pesci), fissa -almeno in teoria- è la data: il 9 luglio, così da sottolineare la firma della prima convenzione, risalente a dieci anni fa. Visto che questa volta la ricorrenza è caduta in domenica, il riferimento è stato portato ad oggi.

Ad annunciarsi, ecco ad esempio la Croazia: nel francobollo da 5,80 kune ha proposto uno spettacolare olivo presente a Lun, nell’isola di Pago; all’immagine ha lavorato Nataša Odak.

La Francia ha offerto invece una selezione simbolica citando, nell’1,10 euro realizzato con l’apporto di Sandrine Chimbaud, ulivi, pini marittimi, lecci, mimose, corbezzoli e tamerici. Ora in prevendita a Marsiglia e Parigi, la distribuzione generale è stata fissata per domani.

Malta ha scelto l’albero nazionale, il ginepro articolato, “catturato” fotograficamente nei valori da 0,10 (ambientato a Mellieha) e 3,63 (a Crendi). L’impaginazione è di Richard Caruana.

Ancora più generoso il Portogallo, poche settimane fa violato da drammatici incendi al patrimonio verde. È artefice di ben quattro dentelli, che portano il nome di Nuno Farinha. Contemplano sughera (valore da 0,50), pero (0,63), corbezzolo (0,80) ed olivo (0,85). L’ultimo può avere una bandella pubblicitaria per l’olio “Principal”.

Anche la Slovenia, presente con un nominale da 1,26, ha privilegiato il corbezzolo. L’autore si chiama Robert Žvokelj.

Alcuni dei francobolli inseriti nel giro 2017 di Euromed postal e citati nell’articolo
Alcuni dei francobolli inseriti nel giro 2017 di Euromed postal e citati nell’articolo
I precedenti del 2016 (tema: i pesci)…
…del 2015 (le barche)…
…e del 2014 (il bacino mediterraneo)
           


Duilio Cambellotti/2 Così tra i dentelli
10 Lug 2017 12:38 - EMISSIONI ITALIA
L’artista, cui Sabaudia sta dedicando una mostra, lavorò anche tra i francobolli. Due i soggetti base per altrettante ricorrenze: la “Marcia su Roma” e san Francesco

Se la mostra di Sabaudia (news precedente) mette in luce l’artista Duilio Cambellotti nella sua complessità, non bisogna trascurare i francobolli. Ricordando che, sempre nel settore postale, il suo lavoro è stato rappresentato pure tra le cartoline.

Due i soggetti base, dai richiami ancora Liberty, trasformati nelle cartevalori; il primo è declinato in diversi nominali ed entrambi sono adattati per i territori d’oltremare.

Uno, agli sportelli dal 24 ottobre 1923, celebra l’anniversario della “Marcia su Roma”. È associato a paralleli interventi di Giacomo Balla, con un esito decisamente opposto (“sconcertante frattura, visto che i due autori paiono aver lavorato nella più totale indifferenza reciproca”, annota lo storico dell’arte Federico Zeri nel saggio “I francobolli italiani - Grafica e ideologia dalle origini al 1948”). Cambellotti propone il fascio tra serti di fiori, declinato nei tagli da 10, 30 e 50 centesimi. Opportunamente sovrastampati, il 29 ottobre vengono destinati inoltre a Cirenaica, Eritrea, Somalia (in questo caso, con nominali da 3, 13 e 20 besa), Tripolitania.

Si aggiunge il contributo per san Francesco, poi lavorato da Alfredo Blasi ed emesso il 30 gennaio 1926 nel settimo centenario trascorso dalla morte del “Poverello”. La serie coinvolge diversi autori (gli altri risultano ancora Alfredo Blasi, Edoardo Del Neri, Giovanni Guerrini, Aldo Rizzini); di Cambellotti è il personaggio inginocchiato, presente nel 20 centesimi: racconta la visione del monte Calvario e di Gerusalemme. In questo frangente gli adeguamenti -datati 12 aprile- riguardano Cirenaica, Eritrea, Oltre Giuba, Somalia e Tripolitania.

Da non trascurare, il legionario che compare nella “Pittorica” di Libia a far data dal luglio del 1921, quando uscì nei tagli da 1, 2 e 5 centesimi (ripresi dal 1924 senza filigrana e con due tipi di dentellatura, completandosi nel 1931 con un 7½). E poi c’è il Vaticano: sue sono le immagini impiegate per la serie del 10 marzo 1977, nei tagli da 50, 70, 100, 130, 170 e 200 lire, riguardanti di nuovo il patrono d’Italia a sette secoli e mezzo passati dalla scomparsa.

I soggetti di Duilio Cambellotti per le serie “Marcia su Roma” e “San Francesco”; il primo è stato declinato in tre nominali ed entrambi risultano sovrastampati per i possedimenti d’oltremare
I soggetti di Duilio Cambellotti per le serie “Marcia su Roma” e “San Francesco”; il primo è stato declinato in tre nominali ed entrambi risultano sovrastampati per i possedimenti d’oltremare
La mostra che Sabaudia gli dedica (news precedente)
L’emissione per il regime fascista e i due artisti coinvolti
           




Duilio Cambellotti/1 L’agro Pontino lo ricorda
10 Lug 2017 10:14 - APPUNTAMENTI
Sabaudia (Latina) - Ancora aperta sino al 16 luglio, la mostra racconta l’artista -cui si devono pure francobolli- nella sua ampia attività
Fino al 16 luglio
Fino al 16 luglio

È stato illustratore, scultore, scenografo, costumista, medaglista, ceramista, frescante. Ed ha firmato almeno due scene per francobolli italiani (purtroppo, non citati nella rassegna). È Duilio Cambellotti (1876-1960), cui il Museo “Emilio Greco” di Sabaudia (Roma) dedica una mostra, ancora aperta sino al 16 luglio. S’intitola semplicemente “Duilio Cambellotti”; propone -curata da Marco Fabio Apolloni e Monica Cardarelli- la collezione dei suoi lavori riunita dalla romana Galleria del Locoonte, con sculture, disegni, bozzetti ed opere di grafica.

Nel percorso, ad esempio, figurano i gessi originali di due delle tre “Dolenti” inserite nel monumento ai Caduti di Terracina, un bronzo de “La corazza” realizzato per celebrare l’antico guerriero contadino italico, un gesso di leonessa, un presepe in terracotta dipinto. Inoltre, ecco acquarelli e disegni preparatori per la casa dei Mutilati di Siracusa, dove i soldati feriti sono tramutati in tronchi potati carichi d’armi. Poi la xilografia di Terracina bombardata ed il suo disegno preliminare, medaglie in bronzo con i calchi di gesso e cera, le piccole illustrazioni destinate ai libri, un cartone di vetrata per l’oculo nella facciata del Duomo di Teramo che rappresenta la Vergine tra gli angeli ma circondata da fiori come una donna del Liberty.

Il perché della sede nell’agro Pontino è presto detto: in molte delle realizzazioni è presente infatti la vicenda delle paludi risanate. Sullo sfondo si può immaginare “La redenzione dell’agro”, il ciclo pittorico del 1934 a tempera su pannelli di ardesia artificiale che decora il palazzo del Governo di Latina. Gli uomini e le donne tratteggiati dall’artista interpretano la vita nella sua naturale semplicità; esprimono la faticosa storia quotidiana della bonifica che ha strappato alla palude ed alla malaria terre destinate a dare loro cibo e casa. Il taglio forte e netto delle figure è palesemente antinaturalistico, quasi espressionistico, e per questo evocativo di un’antichità in cui ogni forma era archetipo. La stessa capacità di comunicare è evidente in alcuni interventi per manifesti, dove la leggenda classica rivive come una vicenda contemporanea.

Egli era seguace dei principi del movimento “Arts & crafts” e degli ideali umanitari tesi a educare il più vasto pubblico al bello in arte. Con i temi sociali già si era misurato, giovane, quando aveva prestato la sua mano per le scuole dei figli dei contadini dell’agro Romano e per costruire una mitologia della civiltà rurale legando l’osservazione del lavoro quotidiano ai riti antichi.

L’allestimento resta aperto gratuitamente dalle ore 19 alle 23.

Tra le opere: la tempera su carta del 1936 “Le furie”, per il manifesto dell’“Edipo a Colono”; a fianco, l’inchiostro e tempera su carta “Le rondini. Terracina”
Tra le opere: la tempera su carta del 1936 “Le furie”, per il manifesto dell’“Edipo a Colono”; a fianco, l’inchiostro e tempera su carta “Le rondini. Terracina”
La sede espositiva
Sabaudia, la nuova vita del vecchio ufficio postale (in due parti)
           


Flora e fauna al caleidoscopio
10 Lug 2017 00:39 - DALL'ESTERO
Sono quelle che caratterizzano Jersey; compaiono nella serie dedicata al bicentenario trascorso dalla registrazione dello strumento ottico

Una serie davvero caleidoscopica. Nel senso che è dedicata a tale strumento ed a colui che, due secoli fa, lo brevettò, l’inventore scozzese David Brewster (1781-1868). Abile soprattutto nel settore dell’ottica, fra gli oggetti su cui si è concentrato il caleidoscopio risulta quello che più ha resistito all’incedere dei tempi.

L’emissione debutterà oggi a Jersey. Sviluppata con sei francobolli in fogli da dieci e nel foglietto dove ve ne sono uno per tipo, è dovuta a Mark Wilkinson. Per caratterizzare i giochi ottici si è ispirato alla flora ed alla fauna locali. Vi compaiono, pertanto, selezioni di conchiglie ed anemoni (nel 49 pence), piume e uova (63), fiori di campo (73), la vita dei boschi (79), gli invertebrati (90) e l’ambiente marino (1,07 sterline).

La versione a foglietto; i sei esemplari sono stati stampati anche in confezioni da dieci
La versione a foglietto; i sei esemplari sono stati stampati anche in confezioni da dieci
           




Mezzo tornese da bis
09 Lug 2017 00:32 - LIBRI E CATALOGHI
Seconda edizione del volume sul francobollo napoletano con la croce di Savoia. Come per la precedente, è dovuto ad Enzo De Angelis e Mauro Pecchi
Lo studio è alla seconda edizione
Lo studio è alla seconda edizione

Enzo De Angelis e Mauro Pecchi concedono il bis. Riproponendo, a distanza di diversi anni, la loro opera “Il francobollo da 1/2 tornese del 1860 «Croce di Savoia»”. Ovviamente, rivista.

“Con nostra grande sorpresa -annotano gli autori nella prefazione- la prima edizione è andata in esaurimento in un tempo relativamente breve. Le continue richieste di appassionati ed operatori filatelici inizialmente ci avevano fatto considerare l’ipotesi di una ristampa”. Ma le cose sono andate diversamente: “la revisione di tutto il volume, con inserimenti importanti nel testo e l’aggiunta di due appendici inedite, l’eliminazione di imprecisioni ed errori, la sostituzione della maggior parte delle foto con altre a maggiore definizione, ed infine uno studio approfondito dei falsi de Sperati con tre tavole esplicative, pensiamo possano ampiamente giustificare questa scelta”.

Il volume affronta il soggetto per livelli sempre più delimitati. Si comincia con il contesto storico, si scende all’emissione del 1858, alle carte valori specifiche, agli elementi grafici ed alle caratteristiche tecniche. Quindi si ricostruisce la tavola, annotando le cento varietà. La parte conclusiva è dedicata ad uso postale, annullamenti, rarità, falsi, approfondimenti. In tutto, sono 246 pagine con illustrazioni anche a colori. Il costo è di 100,00 euro.

“Il francobollo da 1/2 tornese del 1860 «Croce di Savoia»” (acquista)
La scheda con l’indice
Il debutto, segnalato nel 2009
           


Conferenze/2 Gli esiti consentono il rinnovo
08 Lug 2017 10:08 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Anche per la prossima stagione, Circolo filatelico Bergamasco, Circolo filatelico culturale “Alessandro Tassoni” ed Unione filatelica subalpina organizzeranno altri appuntamenti

Circolo filatelico Bergamasco, Circolo filatelico culturale “Alessandro Tassoni” di Modena ed Unione filatelica subalpina di Torino artefici di non poche conferenze pubbliche e, per questo, intervistati da “Vaccari news”, al fine di mostrare approcci (news precedente) ed esiti.

Qual è il responso del pubblico su tale impegno? “Decisamente positivo sia per la varietà degli argomenti trattati sia per l’elevata qualità dei relatori” dicono, dal primo sodalizio, Mario Bonacina e Michele Bernardi. “Positivo”, è il sintetico commento di Imer Rovatti in rappresentanza della struttura emiliana, mentre dalla città piemontese Ketty Borgogno appunta: “Devo dire che il riscontro sino ad ora è stato molto buono; molte persone, che per diverse ragioni avrebbero voluto partecipare alle conferenze ma non hanno potuto, mi chiedono di avere la documentazione relativa ma anche di riorganizzare la conferenza”.

E la vostra impressione? “Siamo fortemente convinti della validità dell’esperienza in quanto consente ai nostri soci ed agli amici di Facebook di confrontarsi con argomenti a volte poco conosciuti, avvalendosi di esperti in materie specifiche. Inoltre consente di allargare i propri orizzonti e di intraprendere forme di collezionismo non ancora conosciute”, rispondono dal centro lombardo. “Ci riteniamo soddisfatti dai commenti e dagli incitamenti/suggerimenti per altre conferenze”, aggiunge il secondo interlocutore. “Quello che si nota è che questi eventi ai filatelisti mancano, quando è possibile averli a portata di mano senza attendere i convegni fanno felici molte persone, noi compresi. È sempre molto, molto bello potersi incontrare, imparare cose nuove e confrontarsi, insomma, se la filatelia non è divulgazione non ha molto senso di esistere” precisano dal terzo.

Le rifarete? Unanime la risposta: è positiva. Il Cfb già le ha fissate (l’elenco è nel file pdf allegato a questa notizia); l’“Alessandro Tassoni” comincerà ad ottobre. Quanto all’Ufs, ripartirà a settembre “Ormai abbiamo creato delle attese che non vogliamo… disattendere! Le nostre tre conferenze autunnali sono già programmate, per l’inverno abbiamo ancora tempo e certamente ci saranno sorprese”.

La prossima stagione? Circolo filatelico Bergamasco, Circolo filatelico culturale “Alessandro Tassoni” ed Unione filatelica subalpina rilanceranno
La prossima stagione? Circolo filatelico Bergamasco, Circolo filatelico culturale “Alessandro Tassoni” ed Unione filatelica subalpina rilanceranno
Le caratteristiche degli incontri (news precedente)
I prossimi appuntamenti già definiti (file pdf)
           




Conferenze/1 Incontrarsi per cultura
08 Lug 2017 01:22 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Non solo mostre e convegni commerciali. Ci sono circoli filatelici che organizzano anche iniziative volte all’approfondimento. Il bilancio della stagione

Di certo non è una novità, però si sono fatti notare per lo sviluppo e la persistenza. Di circoli che organizzano incontri pubblici di approfondimento senza abbinarvi mostre o convegni commerciali ve ne sono stati, ma l’annata ora alle spalle ha evidenziato il convinto impegno di ben tre sodalizi.

Ne è valsa la pena? “Vaccari news” l’ha chiesto ai protagonisti, Circolo filatelico Bergamasco, Circolo filatelico culturale “Alessandro Tassoni” di Modena, Unione filatelica subalpina di Torino. A rispondere sono, nell’ordine, il vice presidente Mario Bonacina ed il consigliere Michele Bernardi, i presidenti Imer Rovatti e Ketty Borgogno.

Dal settembre 2016 al giugno 2017 ogni realtà ha organizzato otto appuntamenti, confermando di averne proposti altri nel passato

Gli argomenti trattati spaziano, toccando un po’ tutti i settori che caratterizzano il collezionismo, dagli Antichi Stati alle varietà, da inconsueti aspetti (tipo Samoa) alla maximafilia. L’elenco completo è nel file allegato alla notizia.

Gli abboccamenti sono gratuiti ed aperti a tutti, soci o meno; pure sui relatori vi è massima libertà: l’importante è che abbiano cose interessanti da dire.

Ma qual è il momento migliore per fissare tali iniziative? Qui le scelte sono diverse: Bergamo ha preferito in genere la domenica alle ore 10, Modena il giovedì alle 16, Torino il sabato alle 15.

Comunque paragonabile il numero di presenze, quantificato tra le venti e le trenta persone per volta. Il sodalizio lombardo ha fatto di più, concretizzando anche un collegamento via web. Su questo aspetto, i pareri sono discordanti: se è vero che teoricamente aumenta all’infinito la platea, al tempo stesso disincentiva la gente a raggiungere la sede reale. L’esperimento è stato realizzato con le tre proposte del 2017, annotando, fra spettatori in sala, collegamenti in diretta e successivi, dai cento ai centoquaranta interessati.

Tra gli appuntamenti, quelli di Carlo Vicario a Bergamo, Paolo Vaccari a Modena, Luca Lavagnino a Torino
Tra gli appuntamenti, quelli di Carlo Vicario a Bergamo, Paolo Vaccari a Modena, Luca Lavagnino a Torino
Le presenze sul web: Circolo filatelico Bergamasco…
…ed Unione filatelica subalpina
Tutte le conferenze della stagione trascorsa (file pdf)
           


Omaggio per Alessandro Natta?
07 Lug 2017 17:59 - EMISSIONI ITALIA
È la proposta dello storico Andrea Gandolfo. Il segretario del Partito comunista nacque ad Oneglia il 7 gennaio 1918
Alessandro Natta (foto: Camera dei deputati)
Alessandro Natta (foto: Camera dei deputati)

In attesa di conoscere le decisioni del sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli dopo la riunione della Consulta per l’emissione di cartevalori postali e la filatelia svoltasi il 25 maggio, si fanno notare le proposte giunte dal pubblico. Come quella sottoscritta dallo storico Andrea Gandolfo, fra l’altro biografo di Sandro Pertini. Ha contattato il ministero allo Sviluppo economico per chiedere un francobollo dedicato ad Alessandro Natta.

Il futuro segretario generale (e poi presidente) del Partito comunista italiano nacque ad Oneglia, che ora con Porto Maurizio compone Imperia, il 7 gennaio 1918. E proprio ad Imperia morì il 23 maggio 2001. Laureato in Lettere alla Normale di Pisa e finito in campo di concentramento durante la Seconda guerra mondiale, svolse -ricorda il proponente secondo quanto pubblicato ad esempio da “Sanremo news”- un’intensa attività giornalistica e pubblicistica. Oltre ad essere stato deputato ininterrottamente per dieci legislature dal 1948 al 1992, risulta fra gli esponenti più autorevoli della direzione del Pci dagli anni Sessanta agli Ottanta ed uno fra i maggiori intellettuali della Sinistra.

Tra i politici che hanno ottenuto l’omaggio postale, Enrico Berlinguer…
…ed Alcide De Gasperi
Tra i bocciati, Giorgio Almirante
           


Cento anni fa la battaglia dell’Ortigara
07 Lug 2017 14:45 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Si svolse dal 10 al 29 giugno 1917 e costò la perdita di trentaquattromila persone. Dopodomani verrà ricordata con un annullo ad Asiago (Vicenza)
Domenica l’annullo
Domenica l’annullo

Si svolse principalmente sull’altopiano di Asiago (Vicenza) dal 10 al 29 giugno del 1917. Verrà ricordata dopodomani con un annullo richiesto dal Circolo filatelico e numismatico “Sette Comuni”, annullo che sarà impiegato presso il municipio, in piazza II Risorgimento 3, dalle ore 9 alle 12.30. È la battaglia dell’Ortigara, che costò la perdita di trentaquattromila persone.

“Alpini, fanti, bersaglieri, granatieri, artiglieri, genieri, soldati dei servizi logistici, oltre al fiero e cavalleresco avversario, dovettero affrontare disagi di ogni genere, che misero a durissima prova il loro spirito e la loro capacità di resistenza”, annotava per l’Associazione nazionale alpini il generale di brigata Tullio Vidulich. “A tutti fu richiesta una prova decisiva e ciascuno, in base alla propria esperienza umana, la diede con la massima generosità”.

Sebbene l’offensiva italiana contro le posizioni austroungariche non raggiunse i risultati prefissati, lo scontro, nel quadro generale della Prima guerra mondiale, “servì a frenare la opprimente minaccia nemica verso la pianura vicentina e contribuì ad impegnare nel settore trentino una notevole massa di soldati” imperialregi, a tutto vantaggio delle operazioni su altri fronti.

L’intervento completo del generale di brigata Tullio Vidulich
In cronaca: la strada delle 52 Gallerie ricordata a Schio (Vicenza)…
…i francobolli del Portogallo
           


Francobolli in legno… doc
07 Lug 2017 10:12 - DALL'ESTERO
Per i vent’anni della Österreichischen bundesforste, l’Austria ha ideato una carta valore in legno di quercia. Sarà in prevendita dal 9 luglio

Compie vent’anni la Österreichischen bundesforste e l’Austria dedica alla struttura federale che si occupa di foreste un francobollo. Un francobollo, però, che si fa notare per gli aspetti tecnici.

Dal costo di 6,90 euro, è stato realizzato da David Gruber. Mostra la forma di quercia ed è fatto in vero legno ricavato dalla stessa pianta. La carta valore sarà messa in prevendita il 9 luglio; il resto della rete verrà raggiunto il giorno 28.

L’intera tiratura, pari a centotrentamila esemplari, proviene da un unico albero recuperato a Breitenfurt bei Wien. Aveva circa 210 anni, era alto 30 metri e misurava 75 centimetri di diametro all’altezza del petto.

L’intera lavorazione, definita impegnativa, è stata effettuata nel Paese, in particolare dalla viennese Rausgebrannt, specializzata nelle idee insolite. Per la sagomatura si è impiegato il laser, pur consapevoli, ad esempio, che il materiale reagisce all’umidità e le venature creano problemi. Per i bordi si è reso necessario introdurre procedure specifiche.

Il francobollo impiega vero legno di quercia
Il francobollo impiega vero legno di quercia
Tra i precedenti, le cartevalori di Italia…
…Svizzera…
…Gabon e Gibuti
           



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