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quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
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  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
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Preparativi per il secolo e mezzo
11 Gen 2019 01:36 - DALL'ESTERO
La Royal philatelic society di Londra sta lavorando con l’obiettivo di festeggiare il giro di boa. A giugno, come previsto, anche il trasferimento nella nuova sede
Il logo…
Il logo…

Conto alla rovescia per la Royal philatelic society di Londra che quest’anno -lo ricorda il logo realizzato appositamente- festeggia il suo secolo e mezzo dalla fondazione. È la realtà di settore più antica.

Numerosi gli eventi che -“Brexit” o non “Brexit”- si terranno nella capitale del Regno Unito. Senza considerare la manifestazione allocata a… Stoccolma, in essere dal 29 maggio al 2 giugno. Il più significativo impegno -annunciano dalla sede- sarà trasferirsi nella nuova sede al 15 di Abchurch lane, nel cuore della City; l’apertura è confermata per giugno.

Lo spostamento sarà preceduto dalla “Spring stampex”, manifestazione in essere dal 13 al 16 febbraio presso il Business design center coinvolgendo cinquantasei membri sul tema “Re Giorgio V”. Verranno esposti, inoltre, reperti provenienti dagli archivi del sodalizio stesso. Si aggiungerà una pubblicazione benefica, comprendente articoli di duecento iscritti.

Fissato invece al 10 aprile il pranzo sociale della fondazione, aperto agli ospiti. Il giorno successivo, un incontro organizzato dall’ex direttore delle collezioni filateliche alla British library, David Beech, coinvolgerà i presidenti precedenti. Sarà l’ultima occasione per vedere il materiale della regina Elisabetta prima del trasloco. Altre proposte si aggiungeranno più avanti.

...e una delle buste approntate per il centocinquesimo (utilizza la serie sui francobolli classici in uscita il 15 gennaio)
...e una delle buste approntate per il centocinquesimo (utilizza la serie sui francobolli classici in uscita il 15 gennaio)
L’appuntamento di “Stockholmia 2019”
I lavori alla nuova sede
Tutti gli eventi previsti (in inglese)
           


L’Aicpm certifica
10 Gen 2019 17:24 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il servizio è riservato ai soci; attraverso dodici specialisti, il comitato di esperti esprime pareri su documenti postali riguardanti i settori trattati dal sodalizio
Uno dei certificati emessi
Uno dei certificati emessi

Anche l’Associazione italiana collezionisti posta militare ha cominciato a produrre certificati. Riservando tuttavia il servizio ai propri soci. Ad esaminare il materiale (niente francobolli, ma solo documenti postali) risultano dodici esperti, ciascuno dei quali interviene su uno o più campi specifici in funzione delle competenze. Sono Valter Astolfi, Gian Paolo Bellina, Beniamino Cadioli, Mario Carloni, Roberto Colla, Emanuele Gabbini, Ercolano Gandini, Maria Marchetti, Franco Napoli, Samuel Rimoldi, Luigi Sirotti, Vittorio Sismondo.

I comparti affrontati interessano posta militare, delle colonie italiane, delle occupazioni italiane e straniere in Italia e degli uffici postali all’estero, di navigazione, dei prigionieri di guerra e degli internati civili, corrispondenza censurata.

L’esito della verifica è un documento che approfondisce il singolo reperto e lo riproduce a colori; si aggiungono l’opinione del comitato circa la rarità e la firma del segretario, Samuel Rimoldi.

Il supporto -annota il presidente dell’Aicpm, Piero Macrelli- “non intende assolutamente fare concorrenza ai periti professionisti”. Già altri sodalizi lo fanno, ad iniziare dalla Royal philatelic society di Londra. E c’è un obiettivo considerato più importante: “dare dignità e far conoscere la rarità di pezzi che saranno bene descritti sia storicamente che postalmente”.

L’associazione (nel sito la nuova sezione dedicata)
           


Europa ed oltre. Dalla Michel
10 Gen 2019 12:35 - LIBRI E CATALOGHI
La casa prosegue nell’impegno per rinnovare i propri cataloghi. Editi ora i mercuriali inerenti alle emissioni comuni del Vecchio continente ed a parte dell’Africa Occidentale

Attendendo il giro dedicato agli uccelli nazionali, la Michel lancia il nuovo catalogo “Cept 2019”. Il titolo, a dire il vero, sbrigativamente condensa una collezione repertoriata attraverso 560 pagine (in Italia il mercuriale è venduto a 77,00 euro) e comprendente diversi capitoli. Cominciando con le emissioni a soggetto unico uscite tra il 1956 ed il 1959, poi quelle della Conferenza europea delle amministrazioni delle poste e delle telecomunicazioni (la Cept, appunto), quindi le attuali PostEurop. Non basta, poiché il volume considera pure precursori e collaterali, mentre sezioni a sé approfondiscono le tirature riguardanti Conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa, Consiglio d’Europa (i francobolli di servizio), Efta, Nato, Norden. Gli aggiornamenti concernono sia le parti redazionali (ad esempio, le validità postali), sia le economiche (premiati Benelux, Grecia, Turchia e Scandinavia).

Un secondo mercuriale della stessa casa editrice è incentrato sull’Africa Occidentale e rimpiazza quello del 2013 aggiungendo ben ottomila numeri. Sono state necessarie 800 pagine (prezzo: 94,00 euro) per ordinare e valutare otto realtà, alcune delle quali particolarmente generose: Africa Occidentale Francese, Benin (con Dahomey), Burkina Faso (con Alto Volta), Costa d’Avorio, Gambia, Ghana (con Costa d’Oro), Guinea (con Guinea Francese) e Guinea-Bissau (con Guinea Portoghese). È il primo tomo, che arriva alla lettera “G”; più avanti, un secondo completerà l’area.

Entrambi i lavori segnalati sono scritti in tedesco; propongono immagini quasi sempre a colori e valutazioni nella moneta comune.

Dalle emissioni comuni europee a parte del Continente nero
Dalle emissioni comuni europee a parte del Continente nero
Uccelli nazionali: è il tema PostEurop del 2019
Un mese fa segnalato, fra l’altro, il volume per l’Africa Meridionale
           


Non uno, ma dodici
10 Gen 2019 01:09 - DALL'ESTERO
Sono i cuori presenti nel francobollo che gli Stati Uniti lanceranno oggi: appartiene al filone “Love”, nato il 26 gennaio 1973 con l’opera di Robert Indiana
Florilegio di cuori
Florilegio di cuori

Un florilegio di cuori, per la precisione dodici, associati alla parola “Love”: è quello che attende chi, da oggi, acquisterà il francobollo degli Stati Uniti destinato ad affrancare le lettere degli innamorati. Anche se non servirà soltanto per la festa di san Valentino ma -ricordano dagli sportelli postali- potrà essere impiegato tutto l’anno, così da svelare al destinatario (o alla destinataria) i propri sentimenti.

Viene confermata, dunque, la tradizione introdotta da Washington il 26 gennaio 1973, quando -attraverso un 8 centesimi- si riprese l’opera di Robert Indiana; l’idea ha trovato seguito, con più o meno continuità, anche in numerosi altri Paesi.

Dovuta all’art director Antonio Alcalá, la nuova vignetta impiega i colori rosso, porpora, arancio e violetto, così da creare una sensazione di felicità e comunque positiva. Anche questa volta è un “Forever”, servizio che costa 0,50 dollari (diventeranno 0,55 dal 27 gennaio).

Lo storico precedente del 1973
Sentimenti dentellati giunti da Formosa…
…e Alderney
           


Cambiati gli annulli permanenti
09 Gen 2019 18:12 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Al posto di due (ordinario e per le fdc), ve n’è uno solo, più un lineare. La modifica introdotta il 7 gennaio nei dieci spazi filatelia; seguiranno gli altri punti rivolti ai collezionisti
Così Venezia
Così Venezia

Poco più di un anno, dall’11 dicembre 2017 al 5 gennaio 2019: è in questo lasso di tempo che è stata impiegata l’ultima versione degli annulli permanenti disponibili negli spazi filatelia di Poste italiane. Da lunedì 7 (ma la comunicazione ufficiale -chissà perché?- è giunta solo oggi pomeriggio) il sistema è cambiato.

Al posto dei due manuali, quello impiegabile tutti i giorni (richiedibile sino al 30 gennaio) e quello per le fdc, c’è rimasto solo il primo, modificato nel testo (il termine “filatelico” è cambiato in “filatelia”, che appare ridondante, visto che la stessa parola è scritta sopra) e soprattutto più piccolo (3,8 centimetri di diametro contro 4,7). Nel momento in cui vi è un’emissione -e solo in tale frangente- si aggiunge un lineare ad inchiostro rosso che di fatto “certifica” il debutto del francobollo. Dunque, l’addetto, invece di una bollatura, dovrà metterne due a plico.

Per adesso la novità è stata introdotta nei negozi di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma (sono due), Torino, Trieste, Venezia e Verona, ma è certa la prossima estensione agli sportelli filatelici.

Quanto alle immagini, restano le precedenti, riprese soprattutto dalla serie “Piazze d’Italia”. Fanno eccezione la capitale (la sede di piazza San Silvestro 20 ha perso la rappresentazione di piazza della Repubblica adottando, come per quella di via delle Grazie 8, il Colosseo) nonché i capoluoghi di Piemonte (invece di piazza San Carlo compare la mole Antonelliana) e Veneto (piazza San Marco è stata sostituita con il ponte di Rialto).

L’annullo di ieri per il francobollo di Pitti immagine a Milano (collezione Ugo Barbi)
L’annullo di ieri per il francobollo di Pitti immagine a Milano (collezione Ugo Barbi)
Il precedente cambio
L’emissione dell’8 gennaio
           




Grazie a Dmitrij Ivanovič Mendeleev
09 Gen 2019 13:40 - DALL'ESTERO
Nel 1869 presentò il suo studio, ora ricordato con l’“Anno internazionale della tavola periodica degli elementi chimici”. Oggi il francobollo spagnolo

Il 2019 è l’“Anno internazionale della tavola periodica degli elementi chimici”, così da ricordare il secolo e mezzo trascorso da quando Dmitrij Ivanovič Mendeleev, superando gli studiosi precedenti, inventò il sistema periodico e la tavola per classificare gli elementi chimici, un obiettivo ancora adesso in essere grazie ai nuovi ritrovamenti. La celebrazione è stata indetta dalle Nazioni Unite ed inquadrata nell’ambito della promozione per lo sviluppo sostenibile, al tempo stesso collegando la chimica ad altri settori, come la cultura, l’economia, la politica.

A livello postale, ecco in argomento il francobollo autoadesivo emesso oggi dalla Spagna. Si tratta di un “A2”, che nel linguaggio burocratico locale indica l’invio ordinario domestico entro in cinquanta grammi di peso. La tariffa, come peraltro le restanti, è aumentata il 2 gennaio, passando da 65 a 70 centesimi.

Se il personaggio russo venne ricordato da Madrid già nel centenario della morte (è il 30 centesimi del 2 febbraio 2007), ora l’attenzione si è focalizzata sui contributi nazionali. Ecco quindi richiami (da notare la dentellatura) per il vanadio, il wolframio (o tungsteno) ed il platino, individuati rispettivamente da Antonio Andrés del Río, i fratelli Juan José e Fausto Delhuyar, Antonio de Ulloa.

Dalla Spagna - Il francobollo del 2007 e quello odierno
Dalla Spagna - Il francobollo del 2007 e quello odierno
Gli omaggi di Austria e Romania allo scopritore del tellurio
           


Firenze “internazionale”
09 Gen 2019 07:01 - NOTE CLASSICHE DA VACCARI
Un invio del 1866 tra la città, allora capitale d’Italia, e Livorno risulta affrancato sì con un 20 centesimi come prevedeva la tariffa, ma francese

La presenza a Firenze di cittadini francesi, magari militari in transito, era abbastanza frequente, ma non lo è altrettanto la corrispondenza da lì partita e caratterizzata con francobolli del Paese d’oltralpe. La frase va contestualizzata, tornando al 1866.

L’attenzione è rivolta ad una piccola busta spedita dall’allora capitale d’Italia a Livorno. Il servizio venne pagato utilizzando un 20 centesimi con l’imperatore Napoleone III. A ben guardare, la tariffa è italiana e l’addetto postale accettò per buona la carta valore, annullandola con un numerale a punti, il 12, abbinato al piccolo cerchio di Firenze. Partita il 30 ottobre, la missiva giunse nella città del destinatario lo stesso giorno: al verso, oltre al bollo dell’ambulante, vi è quello di arrivo.

Da Firenze a Livorno con un francobollo francese. Era il 1866
Da Firenze a Livorno con un francobollo francese. Era il 1866
Quella striscia di Parma
Per richiedere informazioni
           




Pitti immagine/3 Ma c’erano anche i collezionisti
08 Gen 2019 23:27 - APPUNTAMENTI
Non solo le istituzioni e Poste italiane. Alla promozione per il francobollo ha contribuito il Centro italiano filatelia tematica, con una mostra fuori dagli schemi
Uno dei capi da… collezione del marchio giapponese Children of the discordance (foto di Paolo Guglielminetti)
Uno dei capi da… collezione del marchio giapponese Children of the discordance (foto di Paolo Guglielminetti)

Le istituzioni e Poste italiane, oggi partecipi alla presentazione del francobollo dedicato a Pitti immagine (news precedenti). Ma non solo.

Il salone “Pitti uomo”, alla fortezza da Basso, sta ospitando “The fashion mailbox”, la curiosa mostra (si trova in sala stampa) firmata dal Centro italiano filatelia tematica coinvolgendo il presidente Paolo Guglielminetti, il segretario Alviero Batistini ed il consigliere Fabrizio Fabrini; quali prestatori principali si citano Giovanni Cutini e Luisa Delpiano. Visto l’ambiente, non è una rassegna come gli appassionati tendono a fare. Grazie all’intervento tecnico di Alessandro Moradei ed Alessandro Gori, cui si devono allestimento e grafica, un’ottantina di francobolli e qualche annullo hanno mostrato le potenzialità documentarie e narrative delle cartevalori. Dall’Italia al Regno Unito, dal Nicaragua al Giappone: in bacheca gli originali, naturalmente troppo piccoli per essere esaminati comodamente; da qui la presenza di lenti, cosi da scoprire i dettagli, mentre gli elementi descrittivi di ogni singolo dentello figurano in pannelli a parte. E c’è di più, perché, trattandosi di un salone dedicato al vestiario, qualcuno di essi è stato trasformato in tessuto!

“La moda e la filatelia -ricorda nel catalogo collegato (è in distribuzione gratuita) lo stesso Paolo Guglielminetti- hanno iniziato ad incontrarsi ufficialmente quasi settanta anni fa, con le prime emissioni di francobolli italiani e francesi che commemoravano l’industria tessile, gli eventi di settore, i pionieri dell’abbigliamento e l’haute couture francese. In realtà un primo incontro c’era stato già alcuni decenni prima, quando le case di moda iniziarono a sfruttare il veicolo postale per la loro pubblicità”.

Il salone non è aperto al pubblico ma, proprio per scoprire questo allestimento, sono state concordate delle entrate speciali, possibili l’11 (per “Pitti uomo”), il 19 (“Pitti bimbo”) ed il 25 gennaio (“Pitti filati”), sempre dalle ore 9 alle 16. Gli interessati devono soltanto stampare e portare con sé l’invito, richiedibile alla mail batistinialviero@libero.it; comunque, è allegato come file pdf a questa notizia.

Ps: tra gli stand è sempre possibile trovare qualche capo di abbigliamento con soggetti filatelici (fine).

Parte della mostra realizzata dal Centro italiano filatelia tematica. Da notare gli annulli riprodotti sulla parete, la lente, il pannello esplicativo e soprattutto le cartevalori -coerentemente al salone “Pitti uomo”- trasformate in tessuti. Sotto, le indicazioni da pavimento
Parte della mostra realizzata dal Centro italiano filatelia tematica. Da notare gli annulli riprodotti sulla parete, la lente, il pannello esplicativo e soprattutto le cartevalori -coerentemente al salone “Pitti uomo”- trasformate in tessuti. Sotto, le indicazioni da pavimento
L’annuncio dell’iniziativa firmata dal Cift
La cronaca della presentazione…
…e i dettagli sul francobollo (news precedenti)
L’invito da stampare (file pdf)
           


Pitti immagine/2 Il francobollo nei dettagli
08 Gen 2019 22:10 - EMISSIONI ITALIA
Le caratteristiche della carta valore, disponibile da oggi nel trentesimo anniversario del marchio. Oltre alla presentazione, anche l’annullo fdc è stato impiegato a Firenze
Il francobollo
Il francobollo

Dopo la cronaca della cerimonia (news precedente), i dati sul francobollo per Pitti immagine, emesso oggi nel trentesimo anniversario di attività.

Si tratta di un dentello inserito nella serie “Le eccellenze del sistema produttivo ed economico”, dal costo attuale di 1,10 euro (riporta la lettera “B”) e destinato ad affrancare lettere ordinarie di primo porto dirette nel Bel Paese.

Il soggetto è dovuto all’art director Italo Lupi, che stamattina ha ricevuto il Premio “Pitti immagine alla carriera 2019”. Raffigura -spiegano dal ministero allo Sviluppo economico- il nome dell’azienda (vi è anche il logo) con un carattere tridimensionale nero su fondo grigio; i fili colorati evocano la cucitura sartoriale e indicano il ruolo giocato dalla società nell’industria della moda, ma anche i campi in cui è impegnata, quali arte, design, architettura e cultura.

Quanto al bollettino illustrativo, è firmato dallo stesso Italo Lupi e dal presidente del marchio, Claudio Marenzi. “La maggior parte delle manifestazioni e degli eventi organizzati da Pitti immagine -annota quest’ultimo nell’articolo- si svolge a Firenze, città dove nel 1951 si svolsero le prime sfilate di moda italiana e dal 1952 nella sala Bianca di palazzo Pitti da cui iniziò il successo internazionale del made in Italy. È da queste sfilate che Pitti immagine ha preso il proprio nome. Ed è a Firenze, alla ricchezza della sua storia artistica e culturale e della sua vitalissima realtà nel mondo della moda di oggi, che Pitti immagine e le sue attività internazionali sono particolarmente legate”.

Le cartevalori appaiono in fogli da quarantacinque; la tiratura -molto alta per gli standard attuali- conta su due milioni di esemplari autoadesivi. L’annullo fdc figura appoggiato nel negozio cittadino che Poste italiane dedica ai collezionisti. Per l’occasione, l’operatore è stato rappresentato dal responsabile per la filatelia, Fabio Gregori (continua).

La presenza di Poste italiane a “Pitti uomo”
La presenza di Poste italiane a “Pitti uomo”
La cerimonia di questa mattina (news precedente)
           




Pitti immagine/1 Questa volta, lavoro di squadra
08 Gen 2019 20:53 - EMISSIONI ITALIA
Il mondo della moda e quello postale hanno operato insieme per raggiungere l’obiettivo: emettere il francobollo e far parlare di esso
Il momento in cui il bozzetto viene scoperto
Il momento in cui il bozzetto viene scoperto

Lavorando di squadra, il francobollo può tornare in primo piano. È accaduto oggi con il tributo per Pitti immagine, protagonista di intere pagine pubblicitarie sulla stampa (ovviamente a pagamento) ma citato anche all’apertura del “Tg2” trasmesso alle ore 13. Due esempi diversi, non gli unici, di come si possa operare con profitto. Al centro dell’attenzione, il lavoro dell’art director Italo Lupi, lavoro che da qualche giorno circolava come bozzetto e che oggi è stato presentato quale carta valore. Un’immagine diversa, anche se non di immediata comprensione, specie per chi è straniero. Curioso notare, per converso, come più o meno tutti i relatori, stamattina a Firenze per la presentazione in palazzo Vecchio, abbiano sottolineato la necessità di guardare all’estero.

“Questo è davvero l’anno del made in Italy, visto che è anche quello di Leonardo da Vinci”, ha esordito il sindaco, Dario Nardella. “«Pitti uomo» è una visione e questa un’edizione di bilancio”. L’azienda Pitti immagine “ha trasformato la città ma anche la moda internazionale… Ha saputo mettere insieme valori diversi, passato e presente, utile e futile. Ma servono lavoro e infrastrutture”.

“I trent’anni -sono le parole del presidente di Pitti immagine, Claudio Marenzi- rappresentano l’evoluzione, da una fiera in un happening. «Pitti uomo» è diventato il principale evento mondiale maschile”. Per questo si parla di “Settimana della moda maschile italiana”, condivisa tra Firenze e Milano, “che si è elevata su tutti. Il francobollo veicolerà il marchio in Italia e nel mondo”.

Il presidente di Sistema moda Italia, Marino Vago, ha sottolineato “l’importanza dei nostri prodotti, apprezzati all’estero”, anche per quelli intermedi come i filati. Lanciando poi un appello, “perché il mercato ora richiede qualità e sostenibilità”.

Quanto alla presidente del Centro di Firenze per la moda italiana, Antonella Mansi, ha espresso il piacere sentito da chi esercita un’impresa quando vi è un pubblico che “fa il tifo”. Quindi, si è soffermata sulla formazione e sulle iniziative di sistema.

Dal canto suo, il presidente dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, Carlo Maria Ferro, ha sottolineato la rilevanza del settore tessile e abbigliamento. “I numeri dimostrano l’importanza dell’esportazione; il gigante Cina deve diventare un’opportunità, non una minaccia”.

“Recuperare quello spirito di comunità, l’idea di una società inclusiva ed aperta che pone al centro il lavoro”. Sono alcuni dei concetti su cui il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, si è soffermato. Citando ancora una volta l’importanza della formazione e delle infrastrutture.

È stato il sottosegretario per lo Sviluppo economico Michele Geraci a chiudere gli interventi. Ricordando che il prodotto interno lordo “dipende fondamentalmente dall’esportazione” e che l’Italia vanta un surplus commerciale di circa 50 miliardi, “quasi come il deficit dell’intero Paese”. Andando nel dettaglio, ha aggiunto che “la nostra opportunità è competere non sulla scala ma sulla qualità”. Insomma, “il Mise e l’Ice sono dietro la moda” (continua).

I relatori: al centro in piedi, il sindaco Dario Nardella
I relatori: al centro in piedi, il sindaco Dario Nardella
L’anticipazione sul francobollo...
...e l’autore
           


Bancoposta - Rivisto il marketing territoriale
08 Gen 2019 16:32 - NOTIZIE DALL'ITALIA
A seguire il settore, sei referenti (uno per macro area) ed una trentina di tecnici del comparto finanziario e assicurativo. Si aggiunge la funzione coordinamento vendita finanziaria

Un nuovo modello per il marketing territoriale del Bancoposta. È quello definito negli ultimi tempi da Poste italiane.

Due gli ambiti di attività principali. Da una parte fornisce gli strumenti e firma le iniziative che hanno l’obiettivo di ascoltare il territorio e le richieste da questo espresse; aiuta gli specialisti che si interfacciano con il pubblico; pianifica il lancio di campagne pubblicitarie. Dall’altra, deve coordinarsi con i responsabili in materia di aggiornamento professionale e sviluppo delle competenze per quanto riguarda il settore finanziario e assicurativo; sostenere la rete commerciale; raccogliere le esigenze e le reazioni provenienti dalla base, analizzare gli esiti raggiunti.

A livello di area, oltre ai referenti (sono sei, uno per ciascuna), vi sono i tecnici (complessivamente una trentina): rappresentano il presidio specialistico. Contribuiscono, per esempio, a rafforzare le competenze della forza vendita, trasferiscono le conoscenze sui prodotti e sui servizi nonché sulle metodologie, aiutano le figure commerciali nella corretta diffusione del materiale, monitorano l’avanzamento dei risultati.

L’obiettivo ultimo -previsto nel piano industriale “Deliver 2022”- è rafforzare la struttura nel suo complesso, anche in qualità di intermediaria. A tal fine è stata creata la funzione coordinamento vendita finanziaria, in cui sono confluite realtà diverse che operano con le aziende e la pubblica amministrazione, coinvolgendo una novantina di persone.

Un nuovo approccio per il marketing territoriale
Un nuovo approccio per il marketing territoriale
Le attuali macro aree
Gestione dei conti correnti postali: le novità
           




Si ricomincia da Modena
08 Gen 2019 11:15 - APPUNTAMENTI
Come tradizione vuole, la città emiliana ospiterà il primo convegno commerciale dell’anno, in calendario per il 12 ed il 13 gennaio

Anche per il nuovo anno, la ripresa delle manifestazioni commerciali dopo le feste avverrà a Modena con quello che viene presentato come il “61° Convegno filatelico numismatico”.

Artefice, l’Associazione filatelico-numismatica cittadina, che dà appuntamento presso il nuovo Palapanini, in viale dello Sport 122. L’ingresso della borsa è libero e gratuito: sabato 12 gennaio dalle ore 9 alle 18, domenica 13 dalle 9 alle 13.

I visitatori troveranno, oltre agli stand degli operatori, parte della mostra sociale firmata dai colleghi del Circolo filatelico culturale “Alessandro Tassoni”.

Dal 12 al 13 gennaio
Dal 12 al 13 gennaio
La rassegna del Circolo filatelico culturale “Alessandro Tassoni”.
Tra le mostre aperte, quella di Trieste
           


Dietro ai suini un altro significato?
08 Gen 2019 00:56 - DALL'ESTERO
Emessi dalla Cina Popolare due nuovi francobolli per l’“Anno del maiale”. Nel secondo, qualcuno ha letto il superamento della politica di un figlio per coppia

Gli interpreti della complessa cultura della Cina Popolare e delle sue dietrologie hanno letto, nella serie per l’“Anno del maiale” emessa da Pechino tre giorni fa ma i cui contenuti erano noti da settimane, un accantonamento della linea che impone per ogni coppia al massimo un figlio. Infatti, uno dei due francobolli vede una “famigliola” di suini con tre piccoli, tutti sorridenti.

Veritiera o meno la lettura, l’emissione si è fatta apprezzare tra gli abitanti locali (non a caso, è dal 1980 che il tema si ripete e il nuovo appuntamento è stato anticipato da un altro dentello lanciato il 9 ottobre scorso); come sempre, i giornali ne hanno enfatizzato il debutto. Gli esemplari, dal valore nominale pari a 1,20 yuan, sono stati realizzati da Han Meilin. Le confezioni risultano da sedici o da sei pezzi uguali; si aggiunge il libretto con cinque per tipo.

I due francobolli emessi dalla Cina Popolare
I due francobolli emessi dalla Cina Popolare
L’anticipazione del 9 ottobre scorso
Le emissioni in argomento giunte da Ucraina…
…e Liechtenstein
           




Patrimonio/2 Siano sentiti gli operatori del settore
07 Gen 2019 16:35 - NOTIZIE DALL'ITALIA
È quanto chiede Carlo Giovanardi riferendosi al disegno di legge 882, ora alla commissione giustizia del Senato. “Operatori del settore e collezionisti non sono avversari da combattere”
Carlo Giovanardi
Carlo Giovanardi

La norma -già bloccata nella precedente legislatura, ma presentata nell’attuale dagli ex ministri Dario Franceschini ed Andrea Orlando ed approvata dalla Camera dei deputati- “prevede pene e multe draconiane per tutta una serie di nuovi delitti da inserire nel Codice penale relativi ai beni culturali (furto, appropriazione indebita, ricettazione, impiego, riciclaggio, auto riciclaggio, alienazione, importazione, esportazione, distruzione, dispersione, uso illecito, contraffazione etc.) senza però specificare a quali beni culturali si faccia riferimento”.

Il commento espresso, oggi pomeriggio, proviene da Carlo Giovanardi (Idea - Popolo e libertà) e si riferisce al disegno di legge 882, “Disposizioni in materia di reati contro il patrimonio culturale”, segnalato dalla news precedente.

“Potenziali e future vittime di queste norme -prosegue l’onorevole- diventeranno milioni di cittadini che posseggono un bene culturale, mentre collezionisti e operatori nel settore del mercato dell’arte e dell’antiquariato e le case d’asta si troveranno in una situazione tale da paralizzare ogni loro attività”.

“Chiedo pertanto che il presidente del Senato (Elisabetta Casellati, ndr) abbia la sensibilità di voler audire in commissione giustizia, alla quale questo disegno di legge è stato assegnato in sede redigente, i rappresentanti di questa parte così importante della nostra economia per trovare soluzioni legislative che tutelino giustamente l’eccellenza del nostro patrimonio culturale e colpiscano i comportamenti illeciti, senza far prevalere una cultura autarchica e statalista che considera operatori del settore e collezionisti avversari da combattere” (fine).

La norma segnalata da “Vaccari news” (news precedente)
           


Patrimonio/1 Al Senato la revisione del Codice penale
07 Gen 2019 14:16 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il testo, già approvato dalla Camera dei deputati, introduce anche norme condivisibili, ma il problema è a monte: cos’è un bene culturale? Lo è pure una circolare di settant’anni fa?
Ora al Senato
Ora al Senato

La faccenda sembrava chiusa con la circolare 43 firmata il 5 ottobre 2017 dal direttore generale degli archivi, Gino Famiglietti. Cioè con l’allora ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo. Ma così non è stato, ed un problema si affaccia all’orizzonte dei collezionisti di oggetti storici.

È sorto con il disegno di legge 882 “Disposizioni in materia di reati contro il patrimonio culturale”, presentato alla Camera dei deputati dall’ex responsabile dello stesso Mibact Dario Franceschini e da Andrea Orlando (già ministro alla Giustizia), entrambi del Partito democratico. Il testo è stato approvato il 18 ottobre e poi è passato al Senato che dovrà esaminarlo.

Riconoscendo condivisibili gli obiettivi di fondo (cioè la lotta ai trafficanti d’arte e di reperti archeologici), resta l’approccio generico al concetto di bene culturale. L’esempio clamoroso, appunto, è il materiale cartaceo legittimamente scartato dagli uffici pubblici e finito sul mercato. Davanti ad un contenzioso e prima che l’eventuale giudice si esprima, potrebbe non solo avvenire il sequestro dell’oggetto (dal dipinto trecentesco alla circolare di settant’anni fa), ma l’interessato potrebbe incorrere in conseguenze a carattere penale, anche pesanti.

Il provvedimento, nel caso venisse approvato così com’è, modifica leggi in vigore, in particolare il Codice penale. Qui viene introdotto il titolo VIII-bis, “Dei delitti contro il patrimonio culturale”, diciannove articoli che trattano situazioni come il furto, la ricettazione, il riciclaggio, la falsificazione in scrittura privata, le violazioni in materia di alienazione, l’importazione e l’esportazione illecite, la distruzione e la devastazione, il traffico illecito, la confisca (continua).

Beni demaniali - La circolare 2017 dell’allora Mibact (servizio in tre parti)
Il disegno di legge citato nella notizia (file pdf)
           




Margherita Sarfatti tra Milano e Rovereto
07 Gen 2019 10:25 - APPUNTAMENTI
Doppia mostra dedicata alla giornalista e scrittrice, cento anni fa “una delle figure chiave del sistema culturale italiano”. Entrambe le rassegne chiuderanno il 24 febbraio
Il dipinto “Vista del Concone”, di Ardengo Soffici (alla mostra di Milano)
Il dipinto “Vista del Concone”, di Ardengo Soffici (alla mostra di Milano)

L’occasione per ammirare dal vivo il dipinto di Ardengo Soffici “Campo con pagliaio”, che i filatelisti conoscono per essere stato citato nel 520 lire “Arte italiana” del 15 febbraio 1979. L’olio su tela, presentato come “Vista del Concone”, risale al 1926 circa ed appartiene alla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma ma, fino al 24 febbraio, è proposto alla mostra di Milano presso il Museo del Novecento, “Margherita Sarfatti. Segni, colori e luci a Milano”.

Nel percorso si aggiungono -di postalmente rilevanti- altri due oli su tela, entrambi dovuti a Pompeo Borra, uno del 1924 ed ora di proprietà del Mart di Rovereto (Trento) denominato “Composizione (Le amiche)”; l’altro, di tre anni successivi, definito “Le amiche” e di norma esposto proprio al Museo del Novecento. Raffigurano tre donne che, in un caso, leggono una missiva e nell’altra sono al tavolo intente a scrivere quella che appare una lettera. Non mancano le testimonianze epistolari e telegrafiche vere, in parte provenienti dall’Archivio “Gian Ferrari”, un fondo che conserva i materiali, ad esempio inviti agli artisti e altre corrispondenze, appartenuti al segretario del comitato direttivo del movimento Novecento, Alberto Salietti.

Una seconda rassegna, collegata, è operativa allo stesso Mart, sempre fino al 24 febbraio. Se la prima punta all’espressione degli anni Venti nel capoluogo lombardo, la restante è più generica, rappresentando la protagonista quale “ambasciatrice dell’arte italiana nel mondo”. S’intitola infatti “Margherita Sarfatti. Il Novecento italiano nel mondo” e valorizza, fra le altre, un’epistola che Gabriele D’Annunzio le scrisse nell’ottobre del 1927; appartiene al fondo Sarfatti, custodito al Mart.

Margherita Grassini (1880-1961) nasce a Venezia in un’importante famiglia ebrea, ma è con il cognome del marito Cesare Sarfatti che si affermerà -spiegano gli organizzatori- così da diventare “una delle figure chiave del sistema culturale italiano”. Giornalista influente, curatrice, intellettuale, dettò la linea della critica dell’arte italiana, dalla fine della Grande guerra ai primi anni Trenta. Con il sostegno ad alcuni artisti, e senza trascurare la partecipazione alla vita culturale, “contribuì, come nessun altro all’epoca, a delineare l’espressione del suo tempo e a scrivere alcuni fondamentali capitoli della storia dell’arte del Novecento”. Arrivò a ricoprire un ruolo di primissimo piano nella politica culturale, grazie anche al sodalizio stretto con Benito Mussolini. Ciononostante, fu costretta a fuggire dall’Italia in seguito alla promulgazione delle leggi razziali, per farvi ritorno nel 1948 in un contesto radicalmente mutato e a lei ormai estraneo.

La lettera scritta da Gabriele D’Annunzio a Margherita Sarfatti nell’ottobre del 1927 (all’esposizione di Rovereto)
La lettera scritta da Gabriele D’Annunzio a Margherita Sarfatti nell’ottobre del 1927 (all’esposizione di Rovereto)
Per saperne di più sull’allestimento nel capoluogo lombardo…
…e su quello in Trentino-Alto Adige
Di Pompeo Borra: “Composizione (Le amiche)”
           


Mario Zucchelli. Lo ricordano dalla Taaf
07 Gen 2019 01:17 - DALL'ESTERO
L’ingegnere e scienziato emiliano figura nel francobollo destinato alle Terre Australi e Antartiche Francesi. Fu direttore del Programma nazionale di ricerche in Antartide firmato dal Miur
L’omaggio della Taaf
L’omaggio della Taaf

Un ulteriore francobollo riguardante le missioni scientifiche italiane al polo Sud firmato da un altro interlocutore, nel caso specifico Parigi attraverso le Terre Australi e Antartiche Francesi.

È stato emesso l’1 gennaio in prevendita e il giorno successivo ha guadagnato i restanti punti distributivi con un nominale da 1,35 euro. Concerne l’ingegnere e scienziato emiliano (nacque a Crevalcore, in provincia di Bologna) Mario Zucchelli, che nella vignetta incisa da Yves Beaujard compare insieme alla base italofrancese Concordia. Quest’ultima -va ricordato- è stata più volte rappresentata tra le cartevalori distribuite dal medesimo presidio tra i ghiacci, che i collezionisti conoscono come Taaf.

Chi fosse il personaggio, vissuto tra il 1944 ed il 2003, è spiegato nel dentello: per lungo tempo diresse il Programma nazionale di ricerche in Antartide, messo a punto a Roma da quello che adesso è il ministero dell’Istruzione dell’università e della ricerca. Per ricordarlo, gli è stata intitolata la stazione permanente nella baia di Terra Nova (mare di Ross).

Concordia - Il foglietto del 2013…
…e le emissioni precedenti
           




Solo l’Asia francofona
06 Gen 2019 00:11 - LIBRI E CATALOGHI
Edito dalla Yvert & Tellier, il volume è targato 2019 e repertoria le aree del continente in cui Parigi, nel tempo, mise piede. La catalogazione dei francobolli arriva fino ad oggi
Nuovo come concezione
Nuovo come concezione

Nuovo come edizione ma soprattutto come concezione. Nuovo come edizione perché già porta il millesimo 2019; nuovo come concezione perché ha estrapolato l’area dai vecchi cataloghi riguardanti soprattutto l’Africa. È il volume che la Yvert & Tellier ha dedicato all’Asia francofona.

In 360 pagine, organizzate su quattro colonne e con illustrazioni a colori, include la regione citata, indipendentemente dal periodo storico e dallo status della specifica autorità che ha emesso i francobolli. I capitoli sono numerosi, alcuni dei quali, però, caratterizzati da una produzione modesta. Ecco dunque Annam e Tonchino, Cambogia, Canton, Cina (Uffici francesi), Cocincina, Hoï-Hao, Indocina, Kampuchea, Khmer, Kouang-Tcheou, Laos (e Pathet Lao), Mong-Tzeu, Nuove Ebridi, Pakhoi, Tch’ong-K’ing, Vanuatu, Yunnanfou. La più articolata è la sezione del Vietnam, comprendente anche le emissioni targate Nord, Sud, vietcong, Governo rivoluzionario provvisorio e Repubblica socialista.

In Italia il catalogo è venduto a 48,00 euro. I testi sono in francese, le stime economiche nella valuta continentale.

Yvert & Tellier - Asia francofona (acquista)
La scheda
           


Corte dei conti/5 Sda e Mistral sempre in perdita
05 Gen 2019 17:55 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Anche nel 2017, la capogruppo è intervenuta per ripianare i bilanci inerenti alle società di corriere espresso ed aerea. Esiti positivi, invece, con Poste vita
Sempre bene il comparto assicurativo
Sempre bene il comparto assicurativo

Nel corso dell’esercizio -prosegue la relazione sottoscritta dalla Corte dei conti riguardante il 2017 di Poste italiane e valorizzata nelle news precedenti- “è proseguito il percorso di razionalizzazione societaria, con l’eliminazione di attività non più in linea con gli attuali indirizzi strategici”, talvolta riconducendo alla capogruppo aziende controllate o rami di attività. Ecco dunque la scissione parziale di Postecom in favore di Postel e l’incorporazione, nella controllante, di Poste tutela.

Anche per il periodo in esame si segnalano le “perdite consistenti” riguardanti Sda express courier (il bilancio si è chiuso con -32 milioni, in parte per le agitazioni sindacali registrate nel secondo semestre) e Mistral air (-7,6; l’idea è abbandonare il trasporto passeggeri per concentrarsi su corriere e merci), obbligando Poste italiane, ancora una volta, ad intervenire finanziariamente.

La neo acquisita Indabox (utilizzata -tramite la sua rete- per stoccare i colli in attesa che i destinatari li ritirino) ha chiuso l’esercizio con una perdita di 0,29 milioni.

Un contesto più propizio, rispetto all’esercizio precedente, per Postel: non grazie alle attività di stampa, ma per la gestione elettronica dei documenti.

Diverso è il prospetto inerente al gruppo Poste vita, che ha conseguito un buon incremento degli utili.

Positività pure per Egi, la quale opera su due fronti: lo storico, rivolto alla gestione del patrimonio immobiliare non strumentale, e la compravendita di energia elettrica, che ha conseguito ricavi da mercato per 90,8 milioni.

Le attività strategiche del gruppo -quindi indipendentemente dalla specifica società- ora sono classificate in quattro settori: 1) corrispondenza, pacchi e distribuzione, 2) pagamenti mobile e digital, 3) servizi finanziari, 4) servizi assicurativi; riflettono gli indirizzi del piano industriale “Deliver 2022” (fine).

I servizi postali (news precedente)
Gli scioperi in Sda
La difficile situazione per Mistral air
           




Corte dei conti/4 Servizi postali e qualità
05 Gen 2019 15:20 - NOTIZIE DALL'ITALIA
I dati riferiti al 2017 confermano il rispetto, da parte di Poste italiane, dei parametri fissati con i provvedimenti dell’Agcom. Però, sono aumentati i reclami

Uno degli aspetti analizzati dalla Corte dei conti nella relazione su Poste italiane inerente al 2017 (news precedenti) riguarda i servizi postali, che hanno realizzato ricavi per 2.879 milioni di euro, inferiori di 153 (-5,0%) rispetto al precedente esercizio. Al netto dei contributi statali (pari a 262 milioni, riconosciuti per sostenere il servizio universale, e ad altri 43, come rimborsi per la scontistica riferita alle spedizioni di editori ed associazioni), i ricavi risultano scesi del 3,3% rispetto a dodici mesi prima. Le perdite -viene evidenziato- sono state solo in parte compensate dalla crescita del segmento pacchi, crescita direttamente collegata al commercio elettronico.

E la qualità del servizio? In materia, la Magistratura contabile ha appurato che i risultati rilevati lungo l’anno sono in linea con quanto previsto dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.

A partire dal 2015 -si legge nella relazione- l’azienda adotta un sistema di monitoraggio “denominato «cruscotto della qualità», con il quale vengono misurati settimanalmente, sulla base di indicatori, i livelli di servizio e l’andamento dei processi rilevanti per il raggiungimento degli obiettivi”. I dati sono raccolti su base nazionale, a livello di singola area logistica e fino ad ogni nodo della rete. La tematica “è stata oggetto di vari approfondimenti a seguito dell’emergere di irregolarità, avvenute tra il 2013 e il 2015, nelle procedure di controllo che hanno ridotto l’affidabilità delle rilevazioni”. Ora “si evidenziano aree di miglioramento”.

L’operatore, poi, ha definito un nuovo progetto idoneo a gestire il forte incremento dei colli, rivisitando l’assetto operativo ed il modello di funzionamento della rete di recapito; è il “joint delivery”. Per quanto riguarda la consegna del corriere a giorni alterni, la terza ed ultima fase è stata avviata dal novembre 2017 ed ha riguardato 370 comuni.

I relatori non hanno trascurato il capitolo reclami. Il numero totale delle segnalazioni giunte in tema di servizi postali è pari a 222.156, in aumento (+11.621) rispetto all’anno precedente (210.535). In particolare, i casi riguardanti il servizio universale sono stati 76.293 (72.624 nel 2016, quindi +5%); le problematiche concernono il recapito: mancato espletamento del servizio e ritardo nella consegna. Le proteste riferite al Bancoposta, 75.150, sono cresciute del 24%: interessano i supporti di pagamento (62% del totale), i bancari (23%) e di risparmio postale (15%). Il 42% è risultato fondato, generando una perdita economica di circa 10,9 milioni, per il 91% relativa a disconoscimenti su operazioni on-line, spesso registrate dopo il furto di carte di credito o di debito associate al conto corrente o al libretto di risparmio (continua).

Reclami: il confronto tra 2016 e 2017 secondo i dati raccolti dalla Corte dei conti
Reclami: il confronto tra 2016 e 2017 secondo i dati raccolti dalla Corte dei conti
La sicurezza (news precedente)
Il modello “joint delivery”
Le tempistiche lungo il 2017
           


Corte dei conti/3 Diminuiti gli attacchi
05 Gen 2019 12:39 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Confermata la tendenza: rispetto al 2013, furti e rapine sono calati del 30%. Aumentate le frodi. Il “phishing” portato ad un livello definito sotto la soglia di criticità

Ed è proprio la funzione corporate affairs (citata nella news precedente) ad occuparsi della sicurezza a livello di gruppo ed a tutti i livelli, fisici ed informatici, ma anche in tema di salute, sicurezza sul lavoro e ambiente.

Nel momento in cui ci si sofferma sugli episodi di criminalità perpetrati ai danni degli uffici postali, i dati 2017 “confermano i positivi risultati conseguiti negli anni precedenti”, annotano dalla Corte dei conti. Nell’ultimo quinquennio, i rilievi hanno fatto registrare una riduzione complessiva nel numero di eventi (furti e rapine) pari al 30% rispetto ai valori del 2013, un -15% se si considera l’impatto economico. Tuttavia, “emergono ulteriori elementi di attenzione”, ad esempio per ciò che concerne i postamat, i quali “richiedono modalità di prevenzione e contrasto più efficaci”.

Quanto alle frodi, sia di natura interna che esterna, sono stati gestiti complessivamente 920 incarichi (+34% rispetto al 2016), diminuendo il danno monetario che ammonta a circa 12 milioni (-15%).

Tra le attività di salvaguardia si inserisce la centrale allarmi anti “phishing”, una piattaforma applicativa che ha consentito di presidiare il fenomeno, fino a ricondurlo al di sotto della soglia di criticità. Comunque, nell’anno in esame sono stati rilevati 11.442 attacchi, ottenendo la chiusura di 6.625 siti clone, con una media giornaliera di circa 18 disattivazioni (continua).

I postamat? Secondo la Corte dei conti, “richiedono modalità di prevenzione e contrasto più efficaci”
I postamat? Secondo la Corte dei conti, “richiedono modalità di prevenzione e contrasto più efficaci”
La riorganizzazione (news precedente)
Gli attacchi secondo i dati dell’Associazione bancaria italiana
Rinnovato l’accordo con la Polizia di stato
           




Corte dei conti/2 La riorganizzazione interna
05 Gen 2019 10:06 - NOTIZIE DALL'ITALIA
È nel 2017 che Poste italiane crea la funzione corporate affairs, dalla quale dipende pure filatelia. Ma non è il solo cambiamento…

Dal maggio 2017 l’assetto organizzativo di Poste italiane “è stato sottoposto -annota la Corte dei conti nella sua determinazione (news precedente)- ad un significativo processo di ridefinizione con l’obiettivo di semplificarne il funzionamento e di realizzare una progressiva centralizzazione dei servizi”.

Così, è stata istituita la funzione corporate affairs, che ha ricevuto le responsabilità di presidio per tutti i processi relativi alla comunicazione, allo sviluppo delle relazioni istituzionali, agli affari legali e societari, di tutela aziendale, nonché quelle relative alla gestione degli acquisti. Qui è stata allocata la funzione governo dei rischi di gruppo e da qui dipende filatelia.

Si cambia settore ed ecco la funzione pagamenti, mobile e digital quale polo unico di riferimento per tali necessità; è rivolta all’utenza privata, professionale nonché alla pubblica amministrazione.

La funzione chief operating office, invece, coordina le attività dei sistemi informativi con l’obiettivo di realizzare un modello incentrato sui servizi resi ai clienti esterni e alle funzioni interne.

Per le tematiche regolatorie e le relazioni con le autorità di vigilanza è stata creata la funzione affari regolamentari e rapporti con le authority (continua).

L’organigramma di Poste italiane presentato dalla Corte dei conti
L’organigramma di Poste italiane presentato dalla Corte dei conti
Il quadro d’insieme (news precedente)
Tra le novità 2017, la funzione corporate affairs
           


Corte dei conti/1 I prodotti assicurativi ripianano le cifre
05 Gen 2019 00:12 - NOTIZIE DALL'ITALIA
La Magistratura contabile ha analizzato il bilancio e le attività del gruppo Poste italiane lungo il 2017. Il quadro di sintesi
Il 2017 in 126 pagine
Il 2017 in 126 pagine

L’esercizio 2017 della capogruppo si chiude con un utile per 617 milioni di euro, inferiore di 8 rispetto al 2016. È quanto annota, in 126 pagine, la Corte dei conti nella “Determinazione e relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria di Poste italiane spa”. Tra le componenti positive che hanno contribuito all’esito figurano l’utile di 585 milioni realizzato dal patrimonio separato Bancoposta, i dividendi delle società controllate (508 milioni, 470 dei quali solo da Poste vita) e gli incassi non ricorrenti (91, generati dalla cessione delle azioni Mastercard incorporated). I ricavi totali ammontano a 9.290 milioni, inferiori dello 0,1% rispetto al 2016.

I servizi postali, al netto dei contributi statali (305 milioni), hanno realizzato profitti in flessione del 3,3%; leggermente calato il Bancoposta (5.106, -0,2%). Di segno contrario il risparmio amministrato e gestito (+4,9%) ed il collocamento dei prodotti di finanziamento (+5,4%). Nel corso dell’anno -viene ricordato- sono state rinnovate importanti convenzioni con il ministero ad Economia e finanze e con Cassa depositi e prestiti. I costi ammontano a 8.511 milioni (+0,2%). In tema di gestione del personale, si segnala il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per il triennio 2016-2018.

Il patrimonio netto della società alla fine dell’anno ammonta a 5.512 milioni, inferiore di 648 per la contrazione del valore degli investimenti in titoli riferiti al patrimonio Bancoposta.

Per ciò che concerne il gruppo, ha chiuso l’esercizio con un utile di 689 milioni, in crescita del 10,8% rispetto al 2016, grazie al comparto assicurativo (continua).

Lo stesso anno secondo Poste italiane (in otto parti)
Il 2016 visto dalla Corte dei conti (in quattro)
L’accordo con Cassa depositi e prestiti
           


La Romania al vertice dell’Ue
04 Gen 2019 17:03 - DALL'ESTERO
Questo è il suo primo semestre alla Presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europea. Emesso oggi un francobollo celebrativo da 5,00 lei

Il cambio della guardia con l’Austria è stato formalizzato a Capodanno ed oggi arriva dalla Romania il relativo francobollo. Perché è il Paese balcanico ad aver assunto la Presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europea. È la prima volta che si grava di tale incarico (d’altro canto, è entrato nella Ue l’1 gennaio 2007), incarico che manterrà fino al 30 giugno. Tra gli impegni sul tavolo compare il complesso faldone noto come “Brexit”: secondo i piani, e salvo colpi di scena, il Regno Unito lascerà gli altri partner con il prossimo 29 marzo.

La carta valore, dal costo di 5,00 lei, riporta il dinamico logo realizzato da Ioan Dobrinescu e scelto per caratterizzare il semestre. Evoca il lupo presente nelle mitologie della tradizione continentale, al tempo stesso confermando l’impegno nel proteggere la biodiversità. Il dentello è confezionato in fogli da trenta o da dieci, in questo caso con cinque bandelle simboliche laterali, tutte uguali.

Disponibile da oggi
Disponibile da oggi
È l’Austria ad aver passato il testimone alla Romania
Quando venne decisa la “Brexit”
Il sito ufficiale (anche in francese ed inglese)
           


Anche la scuola riapre
04 Gen 2019 11:57 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Modena - Il 7 gennaio l’istituto di istruzione superiore “Adolfo Venturi” festeggerà con un annullo il ripristino, dopo il sisma registrato nel 2012, della sede ubicata in via dei Servi 21
Il turno della scuola
Il turno della scuola

Il dirigente scolastico, Alberto De Mizio, già ha messo in guardia i potenziali interessati: il 7 e l’8 gennaio si svolgerà lo sciopero nazionale proclamato dal Sindacato autonomo europeo scuola ed ecologia.

L’agitazione, però, non dovrebbe avere conseguenze sull’iniziativa postale, perché lunedì l’istituto di istruzione superiore che guida, l’“Adolfo Venturi” di Modena, con un annullo sottolineerà la riapertura del plesso collocato in via dei Servi 21, riapertura che avviene dopo il terremoto del 2012 ed i conseguenti lavori di ripristino. Salvo sorprese, gli addetti alla bollatura saranno disponibili dalle ore 8.15 alle 13.45.

Curiosamente, analoghe celebrazioni sono state enfatizzate, dal punto di vista marcofilo, il 2 settembre scorso per la ritrovata accessibilità della chiesa locale intitolata a sant’Agostino e, il successivo giorno 16, per l’Abbazia della vicina Nonantola.

Così per la chiesa di sant’Agostino, sempre a Modena…
…e per l’Abbazia della vicina Nonantola
           



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