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editor Fabio Bonacina

27264 news from 8/3/2003

Il francobollo “B” celebra l’inventore bolognese a un secolo e mezzo dalla nascita. Impiega un foto associata al logo del Comitato nazionale e ai colori della bandiera, ancora una volta rovesciati

L’annullo annunciato per il 27 aprile
L’annullo annunciato per il 27 aprile

Nel francobollo odierno compare una foto raffigurante Guglielmo Marconi, così da ricordarlo a un secolo e mezzo preciso dalla nascita. È ritratto con la sua invenzione, il telegrafo senza fili, su cui sono stati aggiunti il logo del Comitato nazionale fondato per il giro di boa (non è troppo grosso?) e le strisce della bandiera (ancora una volta rovesciate). È festa a Pontecchio Marconi (l’annullo fdc si trova nell’ufficio postale in galleria Nik Novecento 14), comune di Sasso, nel Bolognese, dove l’inventore viene celebrato.

Il dentello un “B”, quindi richiede 1,25 euro e consente di spedire una cartolina o una lettera ordinaria nei venti grammi all’interno del Paese. È stato prodotto in duecentocinquantamilaventi esemplari autoadesivi allestiti in fogli da quarantacinque.

Tra i tanti manuali che ragionevolmente verranno impiegati da qui alle prossime settimane, compare, oltre all’odierno, quello del Circolo filatelico locale: l’appuntamento è per il 27 aprile, dalle ore 15.15 alle 17.45, presso villa Davia, in via Colle Ameno 32.


Padre del wireless e della radio

Proveniente da una famiglia agiata, è come autodidatta che, nella primavera del 1895, dalla residenza di campagna della famiglia, villa Griffone, riesce a emettere un segnale. Scavalcando la collina dei Celestini, raggiunge un ricevitore a due chilometri di distanza: è la prima trasmissione di telegrafia senza fili. Lo ricorda, nel bollettino, la presidente della Fondazione “Guglielmo Marconi” e del Comitato nazionale per le celebrazioni, Giulia Fortunato.

Ricevuto il brevetto nel Regno Unito il 2 luglio 1897, fonda con il cugino Henry James Davis la Wireless telegraph and signal company. Le sue fondamentali scoperte “sono impiegate nei campi più disparati, dalle cronache sportive (celebre quella dell’America’s cup del 1899) ai preziosissimi salvataggi in mare, tanto che dal 1899 molte compagnie di navigazione transatlantica si doteranno di marconisti a bordo per trasmettere messaggi”.

Il 12 dicembre 1901 riesce a stabilire un contatto transoceanico. Due anni dopo, il presidente statunitense Theodore Roosevelt invia un messaggio radiotelegrafico (un cosiddetto “marconigramma”) a re Edoardo VII, primo comunicato ufficiale tra le due sponde dell’Atlantico. Nel 1907 viene inaugurato il servizio pubblico radiotelegrafico tra l’Europa e l’America.

Il 10 dicembre 1909 riceve a Stoccolma il premio Nobel per la fisica. Al termine della Grande guerra prosegue i suoi esperimenti acquistando, nel 1919, un grande panfilo, che trasforma in un laboratorio mobile: l’“Elettra”. La sua tecnologia, sempre più efficiente, raggiunge luoghi lontanissimi.

Tra i fondatori della British broadcasting corporation, modello per tutte le future emittenti radiofoniche europee, muore il 20 luglio 1937 in seguito a un attacco cardiaco (continua).

L’emissione odierna, valorizzata a Pontecchio Marconi, frazione di Sasso, nel Bolognese
L’emissione odierna, valorizzata a Pontecchio Marconi, frazione di Sasso, nel Bolognese

Il saggio “L’ombra lunga del Fascismo - Perché l’Italia è ancora ferma a Mussolini”, di Sergio Rizzo e Alessandro Campi, segnala molti richiami, e non mancano quelli postali

Gli autori sono Sergio Rizzo e Alessandro Campi
Gli autori sono Sergio Rizzo e Alessandro Campi

Un saggio che legge gli ultimi decenni in un modo diverso e che, nelle sue 414 pagine (16,50 euro), serba diversi riferimenti postali. Scritto da Sergio Rizzo e Alessandro Campi, s’intitola “L’ombra lunga del Fascismo - Perché l’Italia è ancora ferma a Mussolini”. Dove gli autori -annotano dalla casa editrice, Solferino- “firmano la radiografia impietosa di un Paese in cui si fa un uso strumentale del Fascismo: la Destra continua a richiamarsi alla sua eredità sentimentale spacciandola per patriottismo, la Sinistra ne agita lo spettro a ogni elezione”.

Tra gli spunti, gli autori si domandano i problemi dei postini nel caso si cambiassero le denominazioni a strade e piazze ora intitolate a persone politicamente esecrabili. Citano il francobollo da 750 lire per Giovanni Gentile del 21 novembre 1994 (ora bisognerebbe aggiungere il “B” del 10 aprile scorso), la scritta evocativa ancora presente sull’immobile che accoglie le Poste centrali di Napoli (“rimane nascosta fino al 2001, quando il restauro del palazzo la fa riemergere”), l’esito ottenuto fondendo la statua in bronzo con il dittatore posizionata a Bologna e rappresentata nel 50 centesimi del 27 ottobre 1932 nonché nel 10+5 lire aereo del 24 maggio 1934 (come viene ricordato, esistono altri dentelli che citano il duce).

“Nata la Repubblica non si fa altro che parlare e scrivere” di lui, e in questo aiutano, insieme ad altri strumenti, le lettere autografe.

Tracce della politica razzista si trovano nel regio decreto 1.198 del 19 luglio 1941 (in teoria, ancora vigente!), riguardante la legge postale e delle telecomunicazioni, dove, all’articolo 5, si prevede che “il personale... deve essere di nazionalità italiana e di razza ariana”.

A questo proposito, ecco l’architetto Adalberto Libera, cui si deve ad esempio il Roma Ostiense, tra i firmatari del provvedimento che ha espulso dall’albo professionale gli ebrei. Oppure il parlamentare del Partito democratico Emanuele Fiano, il cui impegno nell’ostacolare la propaganda fascista si è fatto notare per le conseguenze, nel caso fosse stato concretizzato, anche nel settore collezionistico.

Non manca il richiamo a “Libero”, che nel 2008 ha associato al quotidiano la rassegna “Il Ventennio fascista”, fascicoli contenenti pure “la riproduzione di una cartolina d’antan avente il duce a soggetto e gli originali dei francobolli storici del regime certificati dalla Bolaffi”.

L’interno dell’ufficio postale Roma Ostiense, in via Marmorata 4, progettato da Adalberto Libera
L’interno dell’ufficio postale Roma Ostiense, in via Marmorata 4, progettato da Adalberto Libera

Esuli
25 Apr 2024 00:44 - FROM ABROAD
È il titolo di un’opera dovuta a Xenia Hausner; compare nel francobollo che l’Austria ha dedicato all’artista viennese

L’opera è di Xenia Hausner
L’opera è di Xenia Hausner

“Exiles 1” (“Esuli 1”), del 2017, è il primo soggetto di una serie di quattro opere dovute a Xenia Hausner, una delle artiste nazionali più significative. Così la… dipingono dall’Austria, che il 19 aprile (il 5 la prevendita) le ha dedicato un francobollo da 1,90 euro con l’opera citata. La parte grafica è stata curata da Regina Simon.

Proviene da una famiglia di artisti. Ha studiato scenografia a Vienna e Londra e ha progettato numerose produzioni teatrali e operistiche. Dal 1992 si dedica principalmente alla pittura. Le opere di grandi dimensioni mostrano scene dai colori intensi, che lei fotografa in studio e poi traduce nel quadro. Le donne sono un tema centrale e complesso nel suo lavoro.

La vignetta raffigura persone in fuga che caratterizzano tutta l’Europa; nel dettaglio, compaiono giovani al finestrino di un treno. Tuttavia, il loro aspetto non corrisponde alla visione convenzionale dei rifugiati; potrebbero essere chiunque. Non è chiaro se si tratti di una partenza o di un arrivo, perché le immagini sono ambivalenti.


Nato il 3 aprile 1924, l’attore statunitense è stato ricordato ora con altrettanti francobolli da Macedonia del Nord e Monaco

A quanto risulta, il centenario della nascita di Marlon Brando è stato ricordato da due francobolli, provenienti dalla Macedonia del Nord il 27 marzo (è un 90,00 dinari che lo raffigura nei panni di Vito Corleone con, sullo sfondo, una pellicola riproducente alcune immagini) e da Monaco il 3 aprile (2,58 euro; dovuto a Pierre Albuisson, è associato a Grace Kelly durante gli Oscar del 1955).

Nato il 3 aprile 1924 a Omaha (Nebraska), è stato uno degli attori statunitensi più famosi del XX secolo. Appare per la prima volta sul grande schermo nel 1950 per “Il mio corpo ti appartiene”. L’anno successivo figura nell’adattamento cinematografico di “Un tram che si chiama Desiderio”, diventando star di Hollywood con tante storie interpretate. È uno dei primi a seguire il metodo di Actors studio, il cui principio è mettersi completamente nei panni del personaggio, dimenticando la sceneggiatura per lasciare spazio all’improvvisazione. Vince l’Oscar come miglior attore nel 1955 per il ruolo in “Fronte del porto”. Torna al successo proponendo, nel 1972, il personaggio di Vito Corleone ne “Il padrino” di Francis Ford Coppola, che gli vale un secondo Oscar. Rifiuta il riconoscimento per protestare contro la sorte riservata dal suo Paese ai nativi. Nel 2001 appare per l’ultima volta in “The score” insieme a Robert De Niro e Edward Norton. Muore di insufficienza cardiaca l’1 luglio 2004.

I due francobolli emessi da Macedonia del Nord e Monaco
I due francobolli emessi da Macedonia del Nord e Monaco

Seconda guerra mondiale - Nuovo annullo nella località laziale per ricordare gli ottant’anni trascorsi dai disastri bellici

L’annullo del 25 aprile
L’annullo del 25 aprile

Un sito per essere informati e aggiornati sugli eventi in programma a Cassino (Frosinone), al fine di commemorare gli ottant’anni trascorsi dalla distruzione della città e dell’Abbazia durante la Seconda guerra mondiale. In costante aggiornamento, è dedicato alle iniziative istituzionali, culturali, artistiche, letterarie, cinematografiche e sportive. Lo annunciano dal Comune, che in tema già aveva richiesto un annullo il 15 marzo.

La presenza digitale, però, non comprende il manuale programmato per il 25 aprile, anche perché commissionato dal Circolo ricreativo aziendale per i lavoratori delle aziende del gruppo Telecom Italia. Il riferimento per raggiungere lo spazio allestito da Poste italiane e ottenere l’ulteriore impronta è piazza Diamare, dove gli addetti saranno disponibili dalle ore 13 alle 19.


La… generosa proposta del Regno Unito ricorda il secolo raggiunto dalla prima serie commemorativa nazionale; risale al 23 aprile 1924

Classe 1924
Classe 1924

Sarà soddisfatto chi colleziona francobolli nei francobolli. Il 16 aprile Londra ha ricordato il centenario della sua prima serie commemorativa (è composta dall’1 pence e dall’1½ del 23 aprile 1924 per l’Esposizione dell’Impero a Wembley park) emettendo -al costo di 13,50 sterline- dieci tagli di prima classe. Ognuno riprende tre cartevalori precedenti; i nuovi dentelli sono organizzati in strisce da cinque, a loro volta contenute in fogli da venticinque o cinquanta esemplari.

Da un secolo tali produzioni “contribuiscono a ricordare e celebrare alcuni degli eventi più significativi della storia e della vita nazionale”, commentano dagli sportelli. “Sono opere d’arte in miniatura”. Gran parte di queste vengono realizzate su una scala più ampia; compito dei progettisti è garantire che possano essere ridotte con successo nelle piccole dimensioni. I temi trattati spaziano dal più minuscolo degli insetti fino ai confini dello Spazio. Nel Novecento, i soggetti popolari hanno incluso la letteratura, il cinema e la televisione, la musica, i trasporti, il mondo naturale, le persone influenti e i reali.

“Hanno rispecchiato i cambiamenti avvenuti nella società e nella cultura”, annota il direttore degli affari esterni di Royal mail, David Gold. “Celebrano il meglio del Regno Unito, della nostra gente e del nostro carattere. Ognuno avrà i preferiti, ma questa serie mostra la diversità del programma e come lo stile e gli argomenti si siano evoluti”.

I nuovi dentelli ricordano nel centenario la prima serie emessa; al tempo stesso mostrano una carrellata di produzioni significative
I nuovi dentelli ricordano nel centenario la prima serie emessa; al tempo stesso mostrano una carrellata di produzioni significative


Era la tabellina diffusa da Poste italiane negli uffici per indicare le nuove disposizioni dopo che, almeno nell’idea di partenza, i manuali metallici sarebbero stati pensionati

“Abbiamo più volte parlato dei Cmp, che sono gli unici che bollano ancora la corrispondenza”, in quanto tale procedura “è stata accentrata solo presso questi impianti, mentre gli annulli di tutti gli altri uffici postali vengono usati solo sulle raccomandate affrancate con francobolli (se l’impiegato si ricorda di timbrarli)”.

Così inizia, sulla rivista dell’Associazione nazionale collezionisti annullamenti italiani, “L’annullo” numero 241, l’intervento di Mario Pozzati intitolato “Gli annulli… gettati”.

Lo specialista continua nella sua analisi. “Si parlò addirittura di rendere tutti i timbri metallici per sostituirli, quando necessario, con etichette trasparenti stampate da pc al momento della transazione… o con timbri in gomma tipo quelli degli sportelli filatelici. Probabilmente però ci si accorse che era più la fatica che il guadagno, dato che tutti gli uffici avevano già i timbri e che quindi farseli rendere per poi mandarne di nuovi era un controsenso, e tutto rimase come era. Venne anche distribuita una tabellina riassuntiva per spiegare quando e come convalidare i documenti che precedentemente richiedevano un timbro «fisico»”.

Tra le diverse immagini che il contributo propone, vanno notate la citata etichetta trasparente, nel caso specifico di Gallarate (Varese), poi lo schema “No timbro guller” su quando non usare il manuale e come eventualmente sostituirlo.

L’articolo è pubblicato su “L’annullo” 241
L’articolo è pubblicato su “L’annullo” 241

Tra le caratteristiche delle produzioni papali, vi sono i francobolli tagliati per ottenere dei sottomultipli. Come in questo caso…

Per l’invio bastavano 3 bajocchi, ma il mittente aveva a disposizione un francobollo da 6 grigio verdastro. Così, lo tagliò diagonalmente, creando una particolarità tipica di Pontificio.

È la lettera con testo -altra curiosità- scritta a Como e spedita solo da Camerino il 29 aprile 1858. Diretta a Macerata, mostra il francobollo con l’annullo a griglia passante, cui si aggiungono il datario e, al retro, il bollo di arrivo.

Metà del 6 bajocchi per ottenere la tariffa da 3
Metà del 6 bajocchi per ottenere la tariffa da 3

Tra gli ultimi obiettivi, migliorare le spedizioni all’estero, fornire medicinali, trasferire denaro digitalmente e realizzare nuovi rifugi nelle scuole

L’accordo con Dhl global match
L’accordo con Dhl global match

“Lavoriamo senza sosta, così da creare nuove opportunità per gli imprenditori dell’Ucraina nei mercati internazionali”. Lo affermano da Ukrposhta parlando di pacchi: di recente è stato stretto un accordo con Dhl global match (Regno Unito), annunciando che “adesso spedire all’estero è ancora più affidabile e veloce”. Attualmente, la cooperazione si estende ad Australia, Canada e Stati Uniti, cui in prospettiva si aggiungeranno ad esempio dei Paesi asiatici.

Guarda all’interno, invece, il progetto pilota “Ukrposhta. Farmacia”, presente in alcune regioni. L’azienda, dopo aver ricevuto le licenze per la vendita dei medicinali al dettaglio pure on-line, accetta gli ordini e li recapita. Mira a garantire che i cittadini abbiano l’accesso a tali prodotti e a prezzi convenienti. Per avere quanto serve, occorre contattare un numero telefonico; il materiale viene consegnato gratuitamente per espresso alla filiale più vicina dell’operatore, mentre il destinatario è avvisato con un sms.

Notizie anche per il trasferimento di denaro: utilizzando il sito della società, è possibile fare bonifici da carta a carta di qualsiasi banca nazionale, senza bisogno di andare agli sportelli. Il servizio è sempre attivo e consente di aggiungere messaggi personali; al completamento dell’operazione, si ottiene la ricevuta digitale.

Prosegue infine l’iniziativa volta ad assicurare, insieme alla fondazione della Kyiv school of economics, rifugi nelle scuole in caso di attacco aereo. Le strutture adeguate ora sono dieci.

Uno dei rifugi scolastici prima e dopo l’intervento
Uno dei rifugi scolastici prima e dopo l’intervento


Poste italiane: la seduta servirà per approvare, fra l’altro, il bilancio 2023 e il dividendo, ma anche l’acquisto di 3,5 milioni di azioni per gli incentivi destinati ad amministratori e dipendenti

Il consiglio di amministrazione di Poste italiane ha confermato la data in cui si svolgerà l’assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti: il 31 maggio.

Nel contesto, i presenti, oltre ad approvare il bilancio 2023, il dividendo (pari a 0,80 euro per azione) e delle modifiche statutarie, dovranno valutare l’autorizzazione all’acquisto entro diciotto mesi e alla successiva disposizione per un massimo di 3,5 milioni di azioni ordinarie della società. Il pacchetto rappresenta lo 0,27% circa del capitale, prevedendo un esborso fino a 56 milioni di euro. Come già capitato in passato, la manovra è finalizzata ad adempiere agli obblighi derivanti dalla remunerazione variabile destinata ad amministratori e dipendenti del gruppo prevista dai piani per gli incentivi.

Ora l’azienda detiene 10.675.798 azioni proprie, comprate dal 2019 in poi.

Il 31 maggio l’assemblea ordinaria e straordinaria
Il 31 maggio l’assemblea ordinaria e straordinaria


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