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argomento Dall'estero

Antichi legami
29 Mar 2023 00:59 - DALL'ESTERO
Il Trattato doganale lega da un secolo il Liechtenstein alla Svizzera; oggi la congiunta, articolata in due francobolli per parte

Congiunta, oggi, tra Liechtenstein e Svizzera per ricordare il Trattato doganale di cento anni fa. Si compone di due francobolli da 0,90 e 1,10 franchi; uno, quello con la cerniera che attraverso un simbolico Reno unisce le due parti s’intitola, “Relazione” (il bozzetto è di Serap Bulut); l’altro richiama, con il titolo “Amicizia”, il documento originale (Isabella Gassner). Sull’argomento Vaduz ha predisposto anche tre cartoline postali, nominali da 0,90, 1,10, 1,80.

In virtù dei rapporti tra il Principato e la Monarchia asburgica, il primo rimase molto legato all’Austria fino al 1919. Nel 1923 strinse un’unione amministrativa ed economica con la confinante Svizzera, adottando il franco elvetico come propria moneta. Queste azioni “ebbero un impatto molto positivo sull’economia”, anche se la crescita vera e propria ebbe inizio solo dopo la Seconda guerra mondiale.

Negli anni Novanta il testo ha subìto un aggiornamento: il Liechtenstein può aderire ad accordi e organizzazioni internazionali, indipendentemente dalla Svizzera. Infatti, a differenza di quest’ultima, è membro dello Spazio economico europeo. Finché l’accordo sarà in vigore, sul confine non si applicheranno imposte, restrizioni, divieti d’importazione o esportazione.

I due francobolli, di Liechtenstein e Svizzera
I due francobolli, di Liechtenstein e Svizzera

Quando Sabena volava
28 Mar 2023 13:49 - DALL'ESTERO
Il Belgio ricorda, nel centenario dalla fondazione, la compagnia aerea chiusa per fallimento nel 2001. La forma del foglietto evoca un finestrino

Venne fondata cento anni fa, il 23 maggio 1923, chiudendo per fallimento nel 2001. È la Société anonyme belge d’exploitation de la navigation aérienne, cioè la Sabena, che il Belgio ha ricordato con un curioso foglietto emesso il 20 marzo (il 18 la prevendita). Dovuto a Myriam Voz, propone cinque manifesti pubblicitari della compagnia aerea trasformati in altrettanti francobolli di classe “1” per l’Europa; sono raccolti in un foglietto (12,65 euro) che riprende, anche nella forma, il finestrino di un velivolo.

Ogni dentello mette in risalto una diversa sfaccettatura: i passeggeri in cammino verso l’aereo con sullo sfondo il volto dolce e sorridente di un’assistente di volo; il gioioso ricongiungimento fra due donne; i viaggi in Scandinavia; il richiamo alla nazionalità con alcuni famosi monumenti; il rapporto con l’Africa e in particolare il Congo.

Il foglietto ha la forma di finestrino
Il foglietto ha la forma di finestrino

Paesi Bassi in fiore
28 Mar 2023 00:26 - DALL'ESTERO
I vegetali nuovi protagonisti della serie “Tipicamente neerlandese”, ora dovuta ad Adam Lane e Edwin van Praet di Total design

Ora i fiori
Ora i fiori

Nuova tappa, il 20 marzo, con la serie “Tipicamente neerlandese” edizione 2023. Il francobollo, lavorato da Adam Lane e Edwin van Praet di Total design, propone fiori stilizzati. È un classe “1” per l’interno, ora dal costo di 1,01 euro.

Le prime colture furono organizzate tra Leida e Haarlem intorno al 1850 su terreni particolari, chiamati “geest”, costituiti cioè da sabbia mista ad argilla o torba, formula molto adatta ai bulbi da fiore. Ora sono estese pure in altre aree e attirano ogni anno, durante la fioritura, due milioni di turisti. Dopo i crocus di febbraio, da marzo a maggio campeggiano tulipani, narcisi e giacinti. Alla fine dell’estate, ecco gladioli, dalie, garofani e astri, sostenendo un settore economico importante, con un valore in esportazione di 7,3 miliardi di euro nel 2021. Sapendo che il 52% del commercio mondiale di fiori recisi, sia coltivati internamente o importati, transita da queste zone.


Lo prevede un accordo di Ukrposhta con la società Atb-market, valido per le aree più vicine al fronte: si ordina via internet e poi l’operatore postale consegna cibo e beni di prima necessità. Dall’1 aprile sconti per i pacchi verso la Germania

Il direttore generale di Ukrposhta, Igor Smilyansky, nel Doneck
Il direttore generale di Ukrposhta, Igor Smilyansky, nel Doneck

Un progetto su larga scala per consegnare sistematicamente cibo e beni di prima necessità negli ex territori occupati e nelle aree dell’Ucraina più prossime ai combattimenti. A concordare l’intervento, Ukrposhta in collaborazione con la società Atb-market, che opera via internet. “D’ora in poi -spiegano da Kiev- i residenti nelle regioni di Charkiv, Cherson e Doneck possono ottenere il necessario. Il servizio di consegna è disponibile anche per quanti si trovano altrove, hanno parenti e persone care nei territori in prima linea e desiderano prendersi cura di loro aiutandoli a tornare alla vita normale”. La merce, secondo la destinazione pesante anche fino ai cento chili, viene consegnata in auto (occorrono dai due ai sette giorni) laddove non ci sono grandi catene di negozi alimentari a causa delle distruzioni. La tariffa è scontata del 20% e il collo è tracciabile. Il supporto si aggiunge a quelli già in essere, tradizionali (postali, finanziari e logistici) e non (come il recapito di medicinali).

Intanto, dall’1 aprile si potranno spedire pacchi in Germania con uno sconto del 60%, così da aiutare sia i privati, sia gli imprenditori che vendono all’estero. Tale riduzione “è il passo successivo per rafforzare ed espandere la collaborazione con Deutsche post, che ha sostenuto l’Ucraina sul fronte postale dall’inizio della guerra”, ha commentato il direttore generale dell’azienda, Igor Smilyansky. Preceduta da Stati Uniti e Regno Unito, la Germania è il terzo Paese per numero di invii postali spediti dall’Ucraina. Inoltre è il quinto a vedere tagliato il listino prezzi dopo Estonia, Lettonia, Lituania (-45%) e Polonia (-75%).


Dati alla mano, lo sostiene ad esempio, dalla Svezia, Postnord. Nel 2022 il primo valore negativo, un -7%, dopo sedici anni di crescita. Tra le eccezioni, farmaci, vestiti e scarpe

Qualche avvisaglia c’è, qua e là nel globo, e in Svezia Postnord ribadisce il concetto. Dopo sedici anni il commercio elettronico, per la prima volta, mostra un saldo negativo: il fatturato totale del settore, 136 miliardi di corone nel 2022, segnala un calo del 7% rispetto all’anno precedente. Questo probabilmente per l’aumento delle spese generali e la recessione.

A diminuire di più è stato il settore dei generi quotidiani (-17%); dettagliando, il ritiro nei negozi di alimentari è diminuito di circa il 24% e le consegne a domicilio del 10%.

“Molti rivenditori on-line non hanno mai sperimentato una recessione prima. In tempi difficili, i consumatori diventano più cauti e attenti ai costi. È chiaro che le aziende devono essere reattive e mantenere uno stretto rapporto con i propri clienti per comprendere e agire in base alle loro esigenze”, ha detto l’amministratore delegato dell’operatore, Mathias Krümmel.

È andata meglio al comparto farmaci, ancora in crescita (l’anno scorso del 19%), “grazie” alla pandemia da coronavirus; un altro ambito in aumento (2%) riguarda vestiti e scarpe.

Un terzo degli acquirenti da remoto afferma di acquistare oggetti di seconda mano più spesso ora che in passato, questo per motivi finanziari. I giovani, in particolare, sono attratti dall’usato: è la strada adottata dall’industria della moda e potrebbe diventarla per l’elettronica domestica, duramente colpita.

Parabola discendente per il commercio elettronico?
Parabola discendente per il commercio elettronico?

È Pif, fumetto dovuto a uno dei maggiori specialisti europei, José Cabrero Arnal. Il giro di boa sottolineato da un francobollo di Francia

Pif è il cane più famoso tra i fumetti di Francia, in auge da settantacinque anni. Per il compleanno non poteva mancare il francobollo. Disponibile dal 23 marzo in prevendita per il “Salon philatélique de printemps”, completerà la distribuzione nei punti previsti il 27. Costa 1,16 euro.

Il personaggio debutta il 28 marzo 1948 (in realtà, compare in un annuncio pubblicitario del 26), una striscia al giorno pubblicata dal quotidiano “L’humanité”. Finirà per dare il suo nome alla rivista “Vaillant”, vero riferimento delle strip francofoni. Padre del cane Pif e anche del gatto Hercule, del non meno famoso orso Placid, della volpe Muzo, della capra felice Roudoudou e di tante altre figure, risulta lo spagnolo José Cabrero Arnal (1909-1982), uno dei maggiori specialisti europei.

Mircea Arapu (classe 1955), ideatore dell’attuale dentello, conosceva il maestro e, a partire dagli anni Ottanta, fu tra coloro che ricevettero il testimone per proseguire nell’opera.

Il cane Pif
Il cane Pif


Così lo dipingono negli Stati Uniti, che oggi dedicheranno alla pratica sportiva quattro francobolli raccolti in striscia

Non solo è una disciplina sportiva (diventata olimpica a “Tokio 2020”) ma, per gli Stati Uniti che oggi gli dedicheranno quattro francobolli “Forever” da 63 centesimi in striscia, è anche un’arte. Guarda caso, la serie s’intitola “Arte dello skateboard”.

“Ferocemente indipendente e spesso ribelle”, la sottocultura collegata “scoppietta di pura energia creativa”, fanno notare da Usps. Le immagini audaci che decorano le tavolette “sovente sono accattivanti e individualiste, come le mosse più mozzafiato di uno skater”.

Le rappresentazioni impiegate nei dentelli si caratterizzano per i disegni vibranti che catturano l’entusiasmo della pratica e riflettono la diversità e le influenze dei quattro artisti coinvolti: Federico “MasPaz” Frum (muralista colombiano nato a Washington, ha dipinto un giaguaro stilizzato), Crystal Worl (dell’Alaska, si è espresso con blu e indaco per evocare la sua eredità Tlingit/Athabascan), Di’Orr Greenwood (dell’Arizona, ha rappresentato la propria cultura Navajo: esibisce piume d’aquila e i colori del sole che sorge o tramonta), William James Taylor junior (autodidatta della Virginia, offre un’astrazione grafica rossa e arancione). Il tutto è stato coordinato da Antonio Alcalá.

I quattro francobolli in arrivo oggi dagli Stati Uniti
I quattro francobolli in arrivo oggi dagli Stati Uniti

La serie emessa oggi dal Regno Unito, costituita da dieci francobolli, porta per la prima volta il richiamo al nuovo re

Inizia con i fiori (forse per ingraziarsi il pubblico locale filo repubblicano?) il capitolo dei francobolli emessi dal Regno Unito sotto Carlo III, presente nelle vignette attraverso un profilo nato dalla collaborazione tra l’illustratore Andrew Davidson, il responsabile per design ed editoria di Royal mail Marcus James, lo specialista di Atelier works Ian Chilvers.

Agli sportelli sono giunti oggi dieci esemplari di prima classe (0,95 sterline) dedicati a cicerchia odorosa, iris, giglio, girasole, fucsia, tulipano, peonia, nasturzio, rosa e dalia. Un modo, se si vuole, anche per annunciare la primavera (diverse sono le emissioni di questi giorni in argomento, sottoscritte da vari Paesi). I fogli risultano da cinquanta o venticinque esemplari, ognuno dei quali accoglie cinque soggetti diversi.

Sebbene siano localmente familiari, parecchie delle piante più identificabili vennero importate nel tempo. Comunque, la geografia e la provenienza appaiono irrilevanti per il crogiolo rappresentato dal giardino. “I fiori segnano le nostre feste, le nostre gioie e i nostri dolori e, in particolare, ci uniscono attraverso un piacere che tutti possiamo comprendere”, cesellano da Londra.

Dal Regno Unito dieci francobolli floreali: annunciano il Regno di Carlo III ma anche la primavera
Dal Regno Unito dieci francobolli floreali: annunciano il Regno di Carlo III ma anche la primavera

La torre che ne porta il nome non è che uno dei successi raggiunti. Oggi in prevendita due foglietti, il primo dei quali anche nella versione “souvenir philatélique”

Da oggi il ricordo
Da oggi il ricordo

Gustave Bonickhausen detto Eiffel nacque il 15 dicembre 1832 a Digione da una famiglia originaria della Renania ma stabilitasi in Francia nel XVIII secolo. Laureatosi all’École centrale des arts et manufactures nel 1855, fu inizialmente destinato alla chimica, pensando di rilevare la fabbrica dello zio. Ma una disputa familiare pose fine a questo progetto; allora si dedicò alle costruzioni in metallo. Nel 1856 divenne segretario dell’imprenditore specializzato Charles Nepveu e realizzò i primi lavori. A ruota gli venne affidata la direzione di un grande progetto: realizzare il ponte ferroviario di Bordeaux. Tale compito gli permise di sperimentare tecniche che poi avrebbe ripreso, come l’uso dell’aria compressa nei piloni, il motivo con le croci di sant’Andrea, la scelta di un certo ferro, la standardizzazione dei pezzi. Messosi in proprio, realizzò opere sempre più ambiziose, tra cui la stazione di Budapest, i viadotti di Porto e Garabit, la cupola dell’osservatorio di Nizza, la struttura destinata alla Statua della Libertà a New York.

Ma è ovviamente la torre costruita per l’Esposizione universale del 1889 a consacrarne la fama internazionale. Questo gigantesco monumento alto 300 metri, che richiese oltre 6.300 tonnellate di ferro, fu costruito sugli Champ-de-Mars tra il 1887 e il 1889 da 250 operai. Inaugurato ufficialmente il 31 marzo 1889, suscitò dapprima polemiche, poi divenne il simbolo di Parigi e del Paese intero. Nei tre decenni successivi il personaggio la impiegò per le ricerche in materia di trasmissioni senza fili, meteorologia e aerodinamica.

Morì il 27 dicembre 1923; da qui l’avvio delle commemorazioni, che per la Francia sono anche postali. Si parla di un foglietto da 1,80 euro realizzato da Sarah Lazarevic e disponibile anche come “souvenir philatélique” (in questo frangente costa 4,50). Un altro blocco riprende due francobolli precedenti (lo 0,90+0,50 franchi del 5 maggio 1939 e l’1,80+0,40 del 18 dicembre 1982), li triplica modificando i colori e adattando i facciali (tutti da 4,00) per proporlo a 24,00. Ha coinvolto Sylvie Patte e Tanguy Besset. I tre titoli debutteranno oggi in prevendita al “Salon philatélique de printemps”, completando la distribuzione prevista il 27.

I due foglietti che celebrano Gustave Eiffel e la sua più nota realizzazione
I due foglietti che celebrano Gustave Eiffel e la sua più nota realizzazione


Anche un tema apparentemente banale può servire a coinvolgere il pubblico. Il quale ha scelto fra quattro alternative il contenitore per le lettere che l’operatore postale adotterà

In sostanziale mancanza, almeno per ora, di notizie più significative, l’Ucraina postale cerca di coinvolgere il proprio pubblico attraverso altri argomenti; banali, se si vuole, ma simbolici e in qualche modo terapeutici.

Prendendo atto delle distruzioni e della futura necessità di ricostruire, Ukrposhta ha deciso di rinnovare le cassette d’impostazione. Ha coinvolto una ditta specializzata, Top projekt, che ha messo a punto quattro alternative, poi presentate al pubblico digitale affinché scegliesse la preferita. A grande maggioranza è stata indicata la prima, quella più semplice e tradizionale. Anche questo è un segno…

Le quattro alternative proposte; il pubblico ha scelto la prima
Le quattro alternative proposte; il pubblico ha scelto la prima




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