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editor Fabio Bonacina

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Per quattro settimane il quotidiano ha dato spazio all’operatore per approfondire -con testi, francobolli, foto e oggetti- otto argomenti, dal coronavirus al progetto “Polis”

“La repubblica” il 29 marzo ha citato Enrico Mattei
“La repubblica” il 29 marzo ha citato Enrico Mattei

Mentre “La repubblica”, con Filippo Ceccarelli per la rubrica “Indizi neurovisivi”, citava il dentello dedicato a Enrico Mattei (era il 29 marzo, si ringrazia Sergio De Benedictis), il “Corriere della sera” firmava insieme a Poste italiane un’inconsueta iniziativa, per alcune immagini citando il Museo storico della comunicazione.

Sono inserti contenenti da una parte delle edizioni storiche, dall’altra approfondimenti più o meno pubblicitari in favore dell’azienda guidata da Matteo Del Fante. Dando parecchio spazio: ogni volta compaiono un testo introduttivo di Peppe Aquaro e altre due pagine illustrate, mostrando francobolli, foto e oggetti.

Il percorso -su cui è intervenuto anche l’Archivio storico dell’azienda- si è sviluppato per quattro settimane con otto puntate. Questi gli argomenti affrontati: la pandemia da coronavirus (20 marzo), la Grande guerra (21), la posta e i francobolli (27), il passaggio dalla lira all’euro (28), lo sport (3 aprile), le donne e la Repubblica (4), le emergenze (10), il progetto “Polis - Case dei servizi di cittadinanza digitali” (11).

Due delle pagine pubblicate dal “Corriere della sera”; rientrano negli approfondimenti sulla Grande guerra e sullo sport
Due delle pagine pubblicate dal “Corriere della sera”; rientrano negli approfondimenti sulla Grande guerra e sullo sport

Nuovo gruppo di incontri gratuiti con cui Poste italiane vuole “diffondere e aumentare la consapevolezza in materia finanziaria, assicurativa e previdenziale”

Per gli interessati all’esperienza, ecco altri incontri digitali a partecipazione gratuita firmati da Poste italiane. Tali sessioni -viene ricordato dalla sede- sono tenute da esperti; “hanno l’obiettivo di diffondere e aumentare la consapevolezza in materia finanziaria, assicurativa e previdenziale”.

Di norma -ma con alcune eccezioni- si svolgeranno il martedì e il giovedì alle ore 10, poi alle 16.30 la replica; alternativamente vi sono sottotitoli ed è presente un interprete per la lingua italiana dei segni. Di seguito, il calendario:

- 16 aprile, “La protezione - Impariamo a proteggerci, pianifichiamo meglio il nostro presente e assicuriamo un futuro sereno a chi amiamo”;

- 18, “La previdenza - Pianifichiamo da subito il nostro percorso previdenziale per vivere serenamente gli anni della pensione”;

- 23, “Il risparmio e gli investimenti - Gestiamo al meglio risparmi e investimenti e miglioriamo il nostro benessere finanziario”;

- 30 (solo alle 10), “Il welfare, il diritto al benessere - Miglioriamo il nostro benessere attraverso un uso consapevole delle prestazioni assistenziali e previdenziali”;

- 30 (solo alle 16.30), “Il passaggio generazionale - Pianifichiamo il nostro passaggio generazionale per essere dei «buoni antenati»”;

- 7 maggio (solo alle 10), “Il welfare, il diritto al benessere - Miglioriamo il nostro benessere attraverso un uso consapevole delle prestazioni assistenziali e previdenziali”;

- 7 (solo alle 16.30), “I conti di casa - Gestiamo al meglio il bilancio familiare per conseguire i nostri obiettivi di vita e quelli dei nostri familiari”;

- 9, “La gestione del credito - Realizziamo i nostri progetti di vita attraverso un uso consapevole del risparmio e delle soluzioni di finanziamento”.

Oltre gli uffici postali: l’azienda mette a disposizione digitale esperti su finanza, assicurazioni, previdenza
Oltre gli uffici postali: l’azienda mette a disposizione digitale esperti su finanza, assicurazioni, previdenza

Cartoline postali che fungevano da polizze; si acquistavano in aeroporto, andavano compilate e spedite prima della partenza. Ne scrive Flavio Pini su “Aida flash” 180

In copertina, una delle cartoline di assicurazione aerea
In copertina, una delle cartoline di assicurazione aerea

Un curioso capitolo minore che talvolta viene riscoperto. In genere sono gli appassionati di interi a valorizzarlo, questa volta gli aerofilatelisti, anche se l’articolo è scritto dal presidente dell’Unione filatelisti interofili, cioè Flavio Pini. D’altro canto, ci sta, visto che l’argomento si colloca a cavallo tra le due aree…

È “Cartoline di assicurazione aerea”, pubblicato sul periodico dell’Associazione italiana di aerofilatelia, “Aida flash”, in apertura del numero 180. Si è all’inizio degli anni Sessanta. “La rapida crescita del trasporto aereo induce le compagnie di assicurazione a proporre una particolare polizza a copertura degli infortuni connessi al volo”, scrive lo specialista, segnalando anche il precedente del Regno Unito. “Per favorirne il successo commerciale la polizza è resa disponibile negli aeroporti e il viaggiatore vi può aderire in modo autonomo senza l’intermediazione di un addetto”. Alla fine del decennio (e raggiungendo almeno l’inizio degli anni Ottanta), le compagnie aderenti al Consorzio italiano assicurazioni aeronautiche installano nelle sale di imbarco dei principali aeroporti nazionali dei distributori automatici dai quali i viaggiatori, prima di salire a bordo, possono acquistare un’assicurazione di viaggio a breve durata.

L’interessato ottiene una cartolina postale con riportate le condizioni contrattuali; egli completa il testo con nome e firma, annota le località di partenze e di arrivo, aggiunge l’indirizzo, il proprio o quello del beneficiario. Infine la convalida con la stampigliatura della data e dell’ora, inserendola in una apposita fessura della macchinetta. Non gli resta che imbucarla, sperando che… rimanga inutilizzata.


Le segnala, nel numero 38 de “Il monitore della Toscana”, Alberto Quercioli, che ha consultato la raccolta fotografata e messa on-line dal Comune di Milano

“Ciò che emerge, oltre all’opera benemerita dell’Usfi e del Museo del Risorgimento di rendere disponibili on-line i contenuti di questa enorme raccolta, è l’aver ritrovato bollature inedite toscane a distanza di così tanti anni dal loro inserimento nella collezione. Segno evidente che trattasi di impronte di difficile reperibilità”; rafforzano la fiducia di reperire altrove ulteriori impronte locali ignote, “così come immaginiamo ne esistano nella raccolta milanese di altre aree geografiche”.

Lo scrive Alberto Quercioli nell’articolo “Collettorie di Toscana - Inediti dalla collezione De Marchi”, pubblicato nel numero 38 de “Il monitore della Toscana”. L’intervento sintetizza la vita del naturalista e filantropo che alla morte, nel 1936, lasciò la sua importante collezione al Comune di Milano. Tra il 2015 e il 2016 venne ricondizionata e fotografata attraverso un progetto coordinato dall’Unione stampa filatelica italiana (tra i sostenitori economici, la società Vaccari) e allestita nel sito “Grafiche in Comune”, gestito direttamente dall’Ente locale.

La rivista, che conta 48 pagine “A4” con immagini a colori, è edita dall’Associazione per lo studio della storia postale toscana, ora presieduta da Alberto Càroli.

È il numero 48
È il numero 48

Quattro impronte, una delle quali risalente al 1939, sono state segnalate da Teresa Nebuloni nel numero 109 di “Aicam news”

I francobolli che citano Walt Disney e il mondo dei personaggi da lui immaginato sono numerosi. Cominciando dal 6 centesimi di Stati Uniti dell’11 settembre 1968 e soprattutto dalla maxi serie di dieci esemplari che San Marino propose il 22 dicembre 1970. Ovvio che poi altri richiami si siano aggiunti (in particolare negli anni Ottanta e Novanta), fino agli ultimi tributi per il centenario, caduto nel 2023, della Walt Disney company.

Ben più difficili da trovare sono le affrancature meccaniche. Teresa Nebuloni, nel numero 109 di “Aicam news” (è il periodico dell’Associazione italiana collezionisti di affrancature meccaniche) ne propone quattro, una delle quali proveniente da New York e risalente al 1939.

La nota di Teresa Nebuloni è presente in “Aicam news” 109
La nota di Teresa Nebuloni è presente in “Aicam news” 109

Un articolato intervento di Giorgio Parodi, impiegando anche lettere e documenti, racconta dei morbi che gravarono sul Principato dei Grimaldi tra il Quattro e l’Ottocento

Tra i temi, le epidemie a Monaco
Tra i temi, le epidemie a Monaco

Anche nel piccolo Stato dei Grimaldi piombarono le epidemie. Lo ricorda Giorgio Parodi nel suo articolato intervento (occupa tredici pagine sulle quaranta complessive), pubblicato dal “Bollettino prefilatelico e storico postale” 221. Titolo: “Il Principato di Monaco dalla peste al colera”.

“Sappiamo -annota l’autore- che la peste colpì Monaco nel 1406, poi nel 1467 si manifestò anche a Roccabruna. Di questi due eventi non si conoscono molti dettagli. Nel 1523 Monaco fu ancora invasa dal morbo pestifero proveniente da Nizza, mentre nel 1586 si verificarono sulla rocca alcuni decessi in un solo giorno, ma non è certo fossero causati dalla peste”.

La ricostruzione arriva a tempi più recenti. Ad esempio, nel luglio 1631 l’area “dovette subire una delle peggiori epidemie, di cui conosciamo molti particolari. In quell’anno Milano, poi Torino e quasi tutto il Piemonte affrontarono la terribile malattia. La Contea di Nizza stese un cordone sanitario al colle di Tenda in modo da impedire gli arrivi da quella zona infetta, ma un uomo riuscì ad evitare i controlli e raggiunse Nizza dove morì in breve tempo”.

La cronaca è individuata, raccontata e illustrata fino all’Ottocento anche attraverso le lettere e i documenti che l’autore utilizza per aggiungere non pochi dettagli su come le persone affrontavano il dramma.

Il periodico fa capo all’Associazione per lo studio della storia postale.



Dal 7 al 26 marzo sei incontri digitali (alle ore 10 e poi ripetuti alle 16.30) con gli esperti scelti da Poste italiane; la partecipazione è gratuita

L’iniziativa è firmata da Poste italiane
L’iniziativa è firmata da Poste italiane

Sei incontri digitali a partecipazione gratuita, dal 7 al 26 marzo, firmati Poste italiane. È il nuovo percorso rivolto a un pubblico che ne vuole sapere di più. Le sessioni didattiche -annunciano dalla sede- sono tenute da esperti e “hanno l’obiettivo di diffondere e aumentare la consapevolezza in materia finanziaria, assicurativa e previdenziale”.

Ogni approfondimento si svolgerà due volte: alle ore 10 e poi alle 16.30 dello stesso giorno; la replica prevede sottotitoli e interprete per la lingua italiana dei segni. Di seguito, il calendario:

- 7 marzo: “I conti di casa - Gestiamo al meglio il bilancio familiare per conseguire i nostri obiettivi di vita e quelli dei nostri familiari”.

-12: “La gestione del credito - Realizziamo i nostri progetti di vita attraverso un uso consapevole del risparmio e delle soluzioni di finanziamento”.

- 14 “La protezione - Impariamo a proteggerci, pianifichiamo meglio il nostro presente e assicuriamo un futuro sereno a chi amiamo”.

- 19 “La previdenza - Pianifichiamo da subito il nostro percorso previdenziale per vivere serenamente gli anni della pensione”.

- 21 “Il risparmio e gli investimenti - Gestiamo al meglio risparmi e investimenti e miglioriamo il nostro benessere finanziario”.

- 26 “Il passaggio generazionale - Pianifichiamo il nostro passaggio generazionale per essere dei «buoni antenati»”.


È il suggerimento firmato Archeoclub d’Italia: in tre giorni si può andare, ad esempio, da Napoli a Salerno. Fermandosi di notte nei paesi che ospitavano le stazioni di posta

La proposta è dell’Archeoclub d’Italia
La proposta è dell’Archeoclub d’Italia

Ovviamente non tutta, ma un “assaggio”, una prima parte, che gli esperti di Archeoclub d’Italia sviluppano in quindici tappe da svolgere, a piedi, in tre giorni con un livello di difficoltà valutato come medio. È la Strada regia delle Calabrie secondo la proposta del sito Italia.it, questo realizzato dal ministero del Turismo. L’ipotesi di viaggio inizia da Napoli e arriva a Salerno. Sapendo che ulteriori programmi -in totale quattro- permettono di completare l’esperienza.

“Il percorso -è l’introduzione complessiva- sorge sui resti dell’antica «Capua-regium», una delle più lunghe vie costruite dai romani in Italia, ma anche la meno conosciuta!”. Per secoli vi sono passati eserciti, condottieri e gli illustri viaggiatori del grand tour settecentesco, fino a quando, seguendo le sue tracce, nel 1962 venne costruita la prima autostrada meridionale: la Salerno-Reggio Calabria.

Oggi è un itinerario di turismo culturale, percorribile in due settimane, appunto da Napoli a Castrovillari (Cosenza). Il punto di arrivo di ogni giornata coincide con i paesi in cui sorgevano le stazioni di posta, luoghi di sosta e di ristoro in cui si effettuava anche il cambio dei cavalli.

Protagonista risulta la Strada regia delle Calabrie
Protagonista risulta la Strada regia delle Calabrie

Il periodico dell’Associazione filatelia italiana specializzata, “La ruota alata”, ha raggiunto i trent’anni. Il numero 118 ha una paginazione quasi doppia rispetto al solito

È il trentesimo anno
È il trentesimo anno

“La ruota alata”, cioè il periodico rivolto agli iscritti dell’Associazione filatelia italiana specializzata, ha trent’anni. Il primo numero, infatti, è datato gennaio-febbraio 1994. Quello attuale è il centodiciottesimo e si presenta con un numero di pagine (80) quasi doppio rispetto al consueto.

L’esordio è ricordato in apertura dall’attuale presidente, Michele Iuliano. Allora la testata offriva “poche pagine stampate artigianalmente e con immagini a bassa definizione, ma che per il ragazzo, collezionista alle prime armi, che ero io trent’anni fa, costituì una preziosa fonte di notizie, fondamentale per guidare i miei primi passi nel settore”.

Attraverso tale pubblicazione, l’Afis “ha colmato un vuoto importante nel panorama filatelico nazionale e di questo va dato merito a quanti hanno ripreso il cammino di precedenti sodalizi pionieri”. Gli articoli che propone “sono frutto prevalentemente delle competenze e del lavoro dei nostri soci e ci auguriamo che questa collaborazione si estenda ulteriormente, in quanto riteniamo fondamentale per un’associazione come la nostra la condivisione degli interessi e delle conoscenze”.



Approfittando del centenario della nascita, Lino Venturi su “Il podio” ha presentato i francobolli che citano il soprano

È nel numero 215
È nel numero 215

Il 2 dicembre 2023 è scoccato il centenario della nascita di Maria Callas, ricordata per il giro di boa anche da alcune cartevalori.

L’occasione giusta per fare il punto sull’esistente aggiornandolo con le ultime integrazioni è stata colta dal “Podio”, il periodico del gruppo musica che fa capo al Centro italiano filatelia tematica. Coinvolgendo Lino Venturi, nel numero 215 è stato proposto l’articolo “La «divina» nei francobolli”.

Qui si scopre che l’artista è stata celebrata, “ancora vivente, nella serie «Cantanti lirici» emessa dal Nicaragua nel 1975, dove veniva raffigurata nel ruolo di Tosca, opera che cantò per la prima volta ad Atene nel 1941 e che segnò il suo ritiro dalle scene al Covent garden di Londra nel 1965”.

Tra gli altri dentelli giunti nel tempo agli sportelli e ora richiamati, quelli di Belgio, Francia, Grecia, Italia, Monaco, Portogallo, Saint Vincent e Grenadine.





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