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Allo scopo di coronare l’impresa di Italo Balbo e la “Crociera nord atlantica del decennale” e per affrancare la corrispondenza da trasportare sugli idrovolanti, il 20 maggio 1933 furono approntati specifici francobolli. “Tranne quelli emessi appositamente per la Tripolitania e la Cirenaica stampati su singolo esemplare, per le altre corrispondenze furono emessi i famosi «trittici»”. Lo ricorda, dalle pagine di “Aida flash” 183 (è il periodico dell’Associazione italiana di aerofilatelia), Francesco Giaccardi nell’articolo “Crociera del decennale ciuffo o senza ciuffo”. La serie si fa notare, fra l’altro, per la curiosa anomalia, provocata da un difetto di incisione nella matrice, che “ha prodotto sul francobollo, a seguito di una non regolare stesura d’inchiostro, una macchiolina sulla testa del re, nella sezione centrale del trittico, tale da generare una varietà e precisamente la cosiddetta varietà «ciuffo»”. Essa si presenta su un trittico ogni ottanta, in base alla posizione sempre sul valore da 5,25 lire, ma solo per quelli con la sovrastampa “I-Borg” (citano il velivolo del pilota Bruno Borghetti). In totale -precisa l’autore- sarebbero 2.500 francobolli italiani e 250 per l’Egeo.
Gli Archivi di stato, questi sconosciuti… Non è un caso se il ministero delle Imprese e del made in Italy ha deciso di riprendere per il 2025 l’emissione di francobolli loro dedicati, così da farli apprezzare meglio. Certo, talvolta non è immediato raggiungerli e le procedure per esaminare gli atti conservati possono apparire farraginose. Però, le potenzialità sono enormi. Un esempio lo offre Alberto Càroli nell’ultimo numero, il 39°, firmato da “Il monitore della Toscana”, periodico voluto dall’Associazione per lo studio della storia postale toscana. È l’articolo “L’Archivio di stato di Firenze”. Conta sedici pagine ed elenca quanto conservato nella sede circa le fonti inerenti alla storia regionale della posta e del telegrafo. “I fondi delle istituzioni riferibili alla posta lettere e alla posta cavalli sono giunti fino a noi senza subire smembramenti o ricollocazioni e rappresentano un importante terreno di studio e ricerca solo in parte esplorato e analizzato”, conferma l’autore. “Oltre ai fondi «Direzione delle Poste» e «Soprintendenza generale delle poste» che coprono un quarto di millennio delle istituzioni postali toscane, vengono indicati anche altri fondi all’interno dei quali è possibile recuperare documenti non marginali su aspetti particolari… Laddove è stato possibile sono stati riportati dettagli su quanto di specifico contenuto, oltre agli strumenti disponibili online e cartacei” (continua).
“Nell’imminenza di Veronafil avviene il cambio di direzione di questa prestigiosa testata che dal 1982 racconta di un collezionismo solo apparentemente di nicchia, ma in realtà molto più diffuso di quanto si possa credere… Ho quindi accolto con entusiasmo l’invito del presidente Ufi, Flavio Pini, e ho accettato il gravoso compito della direzione de «L’intero postale», assicurando sin da ora tutto l’impegno possibile per mantenere alto il suo livello divulgativo, culturale e scientifico”. È in questo modo che esordisce, attraverso l’editoriale pubblicato nel numero 138, Beniamino Bordoni, al tempo stesso alla guida dell’Unione stampa filatelica italiana. Lungo il triennio -aggiunge il presidente dell’Unione filatelisti interofili, Flavio Pini- “lavoreremo per portare avanti i progetti significativi già avviati, quali aumentare la visibilità dell’Ufi con la nostra rivista… e con il sito web, continuare con la presenza qualificata dei soci alle esposizioni nazionali e promuovere la partecipazione alle esposizioni internazionali dove l’interofilia italiana è poco conosciuta e per questo non apprezzata come meriterebbe”. L’attuale periodico, riservato ai soci, conta 56 pagine con illustrazioni a colori. Una parte sostanziosa è dedicata all’intervento firmato Gianluca di Lauro, dal titolo “Il servizio pacchi postali della Repubblica italiana nel periodo 15 agosto - 30 novembre 1946”. Tra gli altri interventi, “Colonie italiane nel Corno d’Africa e nascita dell’Impero 1869-1936” (di Giancarlo Casoli), la prima parte di “Cartoline postali con risposta pagata inviate all’estero 1879-1900” (Flavio Pini), “Telegrammi pubblicitari” (Enrico Bertazzoli).
“L’anno 2024 è l’anno dello sport, non solo per i Giochi olimpici di Parigi”, ma anche per Euromed postal. Ed è proprio di questo argomento che Pier Antonio De Angelis scrive su “Phila-sport” 131, organo dell’Unione italiana collezionisti olimpici e sportivi. Mostra parte dei francobolli emessi e, al tempo stesso, approfondisce la struttura, fondata nel 2011 da alcuni operatori postali del Mediterraneo. Ora essa si impegna a sostenere i ventidue membri, ad esempio nell’affrontare in modo competitivo il mercato in evoluzione, promuovendo e proteggendo gli interessi collettivi; incoraggia i partner a condividere le migliori pratiche e le iniziative di sviluppo fornendo un ambiente facilitante; assicura servizi di alta qualità, efficienti, affidabili, accessibili e convenienti per la clientela; contribuisce alla crescita economica e sociale; rafforza la posizione dell’industria attiva nel settore. Fra gli impegni, appunto l’emissione comune annuale, avviata nel 2014, cui partecipano alcuni membri (non l’Italia).
“In Francia è stato possibile per un periodo piuttosto lungo spedire i giornali per posta apponendo l’affrancatura direttamente sui fogli prima della stampa, in modo che quest’ultima fungesse anche da annullamento dei francobolli. Dal 1868 dell’inizio settembre 1870 questo tipo di affrancatura doveva essere realizzata con gli speciali francobolli per giornali, il cui prezzo di vendita comprendeva anche una tassa fiscale; successivamente queste speciali marche furono abolite, ma fino al 1893 si tollerò che la tassa postale fosse assolta con normali francobolli apposti sulla carta dei giornali prima di mandarla sotto il rullo tipografico”. Ne scrive Paolo Guglielminetti nell’ultimo numero del periodico edito dal Centro italiano filatelia tematica, ovvero il “Notiziario tematico” 229. È l’articolo “L’annullamento tipografico”. Introducendo poi il quesito: tale materiale “può effettivamente essere utilizzato in una tematica da esposizione?”. Secondo lo specialista…
Variegate le iniziative -quasi tutte digitali- definite da Poste italiane per il “Mese dell’educazione finanziaria”, che scoccherà venerdì seguendo il tema 2024 “Educazione finanziaria: oggi per il tuo domani”. L’obiettivo -viene precisato- è “divulgare e diffondere la cultura finanziaria, assicurativa e previdenziale per compiere scelte consapevoli e adatte agli obiettivi personali e familiari”.
Questo il calendario proposto dall’operatore: il 13 novembre a Firenze è in programma il convegno, in presenza, “Eduf in tour”, dedicato a “La gestione dell’economia personale e familiare”.
In concomitanza alla “Giornata dell’educazione assicurativa”, prevista il giorno 6, si terranno due approfondimenti da remoto sulla tematica “La protezione”; il 19 e 21 se ne aggiungeranno quattro dedicati a “La previdenza”; per la “Giornata della legalità finanziaria” (la data precisa non viene indicata) la pagina specializzata del sito verrà implementata con una nuova collana di guide digitali e quiz rivolti ai giovanissimi dai sei ai dieci anni.
Roma - Il Museo storico della comunicazione, gestito dal ministero delle Imprese e del made in Italy, resta chiuso sempre, anche nell’anno dedicato a Guglielmo Marconi, nonostante possegga numerosi reperti che riguardano lo scienziato. E sempre non si conosce fino a quando proseguirà questa incomprensibile situazione. Per chi, comunque, vuole scoprire quanto conserva, ci sono i video presenti sulla pagina Youtube che fa capo al polo culturale dello stesso Mimit. In particolare, si evidenzia la serie chiamata “Il Museo storico della comunicazione raccontato da chi ci lavora”. Si tratta di brevi filmati, per ora una ventina, realizzati dal personale interno; documentano curiosità e caratteristiche di alcuni degli oggetti che arricchiscono la straordinaria collezione. La visione è gratuita.
Scoprire la posta via podcast. È il progetto “Lettere dall’umanità”, concretizzato da Intesa Sanpaolo e Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” odv. Sono previste dieci puntate da venti minuti circa ciascuna; le prime cinque già sono note; trattano dalle lettere in argilla dei sumeri alla riorganizzazione altomedievale, dalla stirpe tassiana al ruolo di Venezia e alla “repubblica delle lettere”. Verranno rese pubbliche una alla settimana su quattro diversi riferimenti digitali dell’istituzione bancaria: sito, Apple podcast, Spotify, Youtube. L’accesso è gratuito.
“La necessità di comunicare a distanza non è di certo frutto della modernità, ma ha radici profonde che risalgono alla storia stessa dell’umanità, riflettendo il nostro bisogno naturale di interconnessione e scambio”, viene annotato. “Ricostruiamo il lungo percorso che ci ha portati fino alla costruzione di un sistema postale nazionale: dalla prima lettera mai spedita, fino ai mezzi più moderni, riscopriamo insieme un frammento della nostra storia collettiva”.
Gli interventi sono condotti dal direttore dell’Issp, Bruno Crevato Selvaggi, ogni volta con un interlocutore diverso.
Alle non molte associazioni locali che producono una pubblicazione cartacea autonoma si è aggiunto il Circolo filatelico numismatico Noale. Che firma “Cursores novalensis” (circolofilateliconoale@gmail.com).
“Tanti sono stati i consensi per il nostro primo numero”, scrive nel secondo il segretario, Andrea Fusati. È “andato praticamente a ruba”; “molto apprezzato sia dai collezionisti che dalle riviste specializzate”. Risulta una pubblicazione di quaranta pagine dal formato “A5” e con immagini a colori.
Si legge della vita interna, ma anche dell’assemblea che la Federazione fra le società filateliche italiane ha svolto il 15 giugno, organizzata proprio dal sodalizio nella cittadina in provincia di Venezia. I restanti interventi variano per settore e approccio, passando dalle considerazioni su alcuni nuovi francobolli (firmate dal redattore Maurizio Bulegato e ancora da Andrea Fusati) ad approfondimenti di reperti storici (Fabio Carraro, Marco De Biasi). Lasciando spazio pure ad altri ambiti, con le banconote di plastica (Alberto Zanon) e gli ordini di requisizione dei pneumatici, curiosa traccia della Seconda guerra mondiale (Marino Gatto).
Apprezzati da chi li ha seguiti in precedenza, tornano gli appuntamenti digitali gratuiti che Poste italiane dedica all’educazione finanziaria. Ecco i prossimi:
- 10 ottobre alle ore 10, “Il risparmio e gli investimenti” (“Gestiamo al meglio risparmi e investimenti e miglioriamo il nostro benessere finanziario”);
- 10 alle 16.30, replica con sottotitoli e interprete nella lingua dei segni italiana;
- 15 alle 10, con sottotitoli e interprete Lis, “I conti di casa” (“Gestiamo al meglio il bilancio familiare per conseguire i nostri obiettivi di vita e quelli dei nostri familiari”);
- 15 alle 16.30, “La gestione del credito” (“Realizziamo i nostri progetti di vita attraverso un uso consapevole del risparmio e delle soluzioni di finanziamento”);
- 22 alle 10, con sottotitoli e interprete Lis, “La protezione” (“Impariamo a proteggerci, pianifichiamo meglio il nostro presente e assicuriamo un futuro sereno a chi amiamo”);
- 22 alle 16.30, replica;
- 24 alle 10, “La previdenza” (“Pianifichiamo da subito il nostro percorso previdenziale per vivere serenamente gli anni della pensione”);
- 24 alle 16.30, replica con sottotitoli e interprete Lis;
- 31 alle 10, “Il passaggio generazionale” (“Pianifichiamo il nostro passaggio generazionale per essere dei «buoni antenati»”);
- 31 alle 16.30, replica con sottotitoli e interprete Lis.