Un mese e mezzo di anticipo per celebrare, con due anni di ritardo, san Gregorio Magno, nato attorno al 540 e scomparso nel 604.
Complici magari le vacanze, è già disponibile il bozzetto del francobollo che uscirà solo il 2 settembre, dedicato al prefetto di Roma, poi monaco benedettino, diacono a Costantinopoli e dal 590 papa, che tra l’altro riformò l’amministrazione ecclesiastica e la liturgia. Ma contribuì anche ad avviare la cristianizzazione di longobardi ed anglosassoni.
L’immagine è tratta dalla scultura “Papa Gregorio Magno benedicente”, realizzata da Nicolas Cordier e collocata a Roma all’interno della chiesa dedicata a Sant’Andrea al Celio. Sullo sfondo è invece rappresentata la basilica intitolata a Gregorio, che si trova nella stessa città.
Il francobollo, dal valore di 60 centesimi, potrà essere annullato con l’annullo commemorativo allo Spazio filatelia della capitale. Il bollettino illustrativo è firmato dal presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni del XIV centenario della morte di Gregorio Magno, Claudio Leonardi.