Una data storica per la filatelia italiana, quella del 30 aprile 1923, esattamente un secolo fa oggi. Dopo anni di richieste, lamentele, ipotesi e tentativi, si riuscì a portare a termine il primo repertorio delle cartevalori nazionali scritto e prodotto nel Bel Paese. E quel giorno venne presentata a re Vittorio Emanuele III la copia del lavoro.
S’intitola “Catalogo dei francobolli d’Italia”, anche se è passato alla storia come “Catalogo della Vittoria” a causa del 5 centesimi raffigurato in copertina e appartenente alla serie che l’1 novembre 1921 -peraltro con significativo ritardo- aveva sottolineato postalmente la fine della Prima guerra mondiale. Nelle 458 pagine viene considerata l’intera area di allora, dagli Antichi Stati al Regno, dalle Colonie alle Occupazioni, senza trascurare Fiume e San Marino. Figura in uno dei tagli da 0,70 euro emessi il 18 ottobre 2013 così da promuovere la “Giornata della filatelia”.
Per sottolineare il giro di boa e approfondire l’argomento, l’Unione stampa filatelica italiana ha organizzato, per mercoledì 3 maggio alle ore 21 via Zoom, la conferenza a partecipazione libera “Cent’anni fa il primo catalogo italiano di francobolli”. Questi relatori e temi affrontati nei brevi interventi:
Beniamino Bordoni, “Cosa dicevano le riviste dell’epoca”;
Bruno Crevato-Selvaggi, “I contenuti del catalogo”;
Beatrice Marini, “Me lo farò io di mio gusto il mio albo”;
Fabio Bonacina, “In copertina, un francobollo particolare”;
Paolo Deambrosi e Sebastiano Cilio, “Il catalogo: l’essenziale”.
Per partecipare occorre chiedere il link a comunicazione@usfi.eu; in seguito la registrazione verrà resa disponibile sulla pagina Youtube della stessa Usfi (fine).