Helmut Kohl, cancelliere dell’Unità e cittadino onorario d’Europa. Così oggi Berlino renderà omaggio al politico nato il 3 aprile 1930 ed ancora protagonista delle cronache, nonostante la malattia ed i rapporti con la seconda moglie. Un omaggio particolare, viste le scarse eccezioni, in fatto di richiami dentellati, che la Germania riconosce alle persone viventi: tipicamente, i presidenti della Repubblica in carica o meno (nel passato ripresi ad esempio per le serie ordinarie), il cittadino d’Europa e politico francese Jean Monnet (figura nel 50 pfennig del 16 febbraio 1977), Benedetto XVI (0,55 euro del 12 aprile 2007).
D’altro canto, il personaggio è entrato nella Storia ed ora si celebra il trentesimo anniversario dalla sua ascesa al potere. Presidente dell’Unione cristiano-democratica dal 1973, nove anni dopo, appunto, divenne cancelliere federale, governando per quattro mandati e trovandosi a gestire la crisi geopolitica registrata con la caduta del “Muro”.
Strenuo difensore del progetto per riunificare il Paese anche contro le evidenze, riuscì a conquistare i suoi connazionali, gli allora “ossi”, cioè gli abitanti della Ddr, e soprattutto le Potenze che dalla fine della Seconda guerra mondiale controllavano il territorio: Francia, Regno Unito, Stati Uniti ed Unione Sovietica. Diventando, il 3 ottobre 1990, cancelliere della nuova Germania.
Forte anche di questo risultato, fu tra i sostenitori del processo dell’unificazione monetaria europea, ora discusso da alcune realtà politiche.
Il francobollo, dal nominale pari a 55 centesimi, è dovuto a Coordt von Mannstein. Offre un ritratto fotografico in bianco e nero; la macchia di colore è assicurata dalle bandiere tedesca e continentale. Annulli speciali nella capitale ed a Bonn.