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editor Fabio Bonacina

27262 news from 8/3/2003

L’ultima serie di sportelli presente in un’ala dell’immobile di piazza Battisti resterà fino al termine del 2015. Poi, scadrà il contratto

L'attuale Bari Vr, che nel 2015 dovrà spostarsi
L'attuale Bari Vr, che nel 2015 dovrà spostarsi

Chissà se gli studenti che frequentano a Bari la sede di piazza Battisti 1 dell’Università intitolata ad Aldo Moro si rendono conto di trovarsi in un vecchio ufficio postale restaurato con tanta cura. In effetti, gli oggetti che richiamano il passato sono numerosi, dagli arredi d’epoca alla lapide dei postelegrafonici caduti, dall’orologio agli scrivimpiedi. E senza contare la cassetta, ancora utilizzabile anche se di certo non viene svuotata, con tanto di targa per l’“impostazione richieste bollature filateliche”.

“Il complesso, composto di due fabbricati, il palazzo delle Poste e dei telegrafi ed il palazzo delle Preture unificate, è stato acquistato dall’Università nel dicembre del 2003 per 19.110.000 euro”, spiega dallo stesso ateneo l’ingegner Gianfranco Ferrara Mirenzi in questa intervista a “Vaccari news”. È lui ad aver seguito gli interventi di restauro in qualità di direttore ai lavori, con i colleghi Alessandro Alboreto, Giuditta Bonsegna, Giuseppe Del Vecchio e Gaetano Ranieri.

Poste italiane occupa ancora, in locazione, una parte del piano rialzato, con accesso da piazza Battisti, ma solo fino al termine del 2015. E l’Università -viene precisato- “non ha in programma il rinnovo del contratto”.

“Entrambi gli edifici -prosegue Gianfranco Ferrara Mirenzi- sono stati progettati dall’architetto e ingegnere romano Roberto Narducci, dipendente del ministero alle Comunicazioni. La sede delle Poste fu realizzata, fra il 1931 e il 1934, dall’impresa romana di Alfredo Pagano. Di evidente valore storico e architettonico, e per questo vincolata con il decreto n°667 del 2005, si inserisce nella rigida scacchiera murattiana di impianto ottocentesco con un’efficace e monumentale soluzione d’angolo. Dotato di una fisionomia riconoscibile, l’insieme mostra l’adesione dell’architetto Narducci alla linea del Razionalismo con evidenti ammiccamenti al Futurismo e rivela in modo chiaro il significato urbano della scelta compositiva: l’accesso ai servizi per il pubblico, sottolineato da un pronao, è orientato verso il centro della città, all’angolo tra piazza Battisti e via Nicolai, mentre l’ingresso carraio alle prestazioni secondarie e interne è situato in via Garruba, in direzione della stazione ferroviaria”.

Quando sono cominciati i lavori, e quando si prevede possano terminare? “L’ingente impegno finanziario necessario al recupero ha convinto l’amministrazione universitaria ad intervenire per stralci funzionali, nell’ambito di un più ampio ed organico progetto di recupero, che tocca anche la vicina costruzione ex Enel. I lavori sono iniziati nel settembre del 2009, interessando prioritariamente il restauro della porzione del piano rialzato, in passato destinata ai servizi al pubblico, situata ad angolo tra piazza Battisti e via Nicolai. Successivamente, l’intervento è stato esteso ad alcuni ambienti ubicati al primo piano. I lavori di restauro dell’intero edificio, iniziati nel luglio scorso, si prevede termineranno nel dicembre 2014. In una fase intermedia, nell’aprile del 2013, si stima di completare il recupero dell’ala che si affaccia su via Nicolai”.

Ora quali attività universitarie ospita e quali, a regime, dovrà ospitare? “Le porzioni al piano rialzato ed al primo, per le quali gli interventi di restauro già sono completati, sono destinate a centro multifunzionale per studenti. L’elegante atrio centrale, ex salone pubblico per le corrispondenze, conserva la sua fisionomia di spazio di libero accesso ed è dotato di info-totem per la consultazione rapida, senza cioè l’ausilio degli operatori. Questi ultimi, invece, sono a disposizione dell’utenza presso gli sportelli, gestiti dall’ufficio relazioni col pubblico, adiacenti al corridoio semicircolare che si estende lungo il perimetro di connessione tra le due ali. Si tratta di un lavoro perfettamente riuscito; ne è prova la velocità e l’entusiasmo con cui la città si è riappropriata di questo luogo, trasformandolo in appena un anno in un importante e vitale punto di riferimento culturale. L’edificio, infatti, non offre solo servizi agli studenti, tra i quali una sala lettura da quarantotto posti ed una sala computer munita di diciotto postazioni, ma mette a disposizione della città l’atrio centrale per esposizioni temporanee. In quella che era la sala di accettazione telegrammi vi è un locale riunioni e proiezioni da centoventi posti a sedere e nell’ex sala di scrittura e casellario «americano», posta anch’essa in prossimità dell’atrio centrale e riportata alle sue dimensioni originarie, si trova un’aula seminari e conferenze da cinquanta posti. Nei restanti spazi al piano rialzato ed al primo sono allocati uffici che svolgono attività strettamente correlate al centro multifunzionale per studenti. A regime, il resto dei locali sarà predisposto per accogliere attività e uffici amministrativi che, a parte qualche eccezione, offriranno supporti agli utenti”.

Come si presenta da piazza Battisti l'immobile ed una parte dei cantieri interni (le due foto: Antonio & Roberto Tartaglione, Domenico Nettis)
Come si presenta da piazza Battisti l'immobile ed una parte dei cantieri interni (le due foto: Antonio & Roberto Tartaglione, Domenico Nettis)



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