L’energia solare entra negli uffici postali, perlomeno in Svizzera. L’operatore nazionale, infatti, ha inaugurato uno fra i più grandi impianti fotovoltaici del Paese utilizzando come base il tetto del centro di smistamento lettere a Mülligen (Zurigo).
I pannelli si estendono per ottomila metri quadrati di superficie, area più ampia di un campo da calcio e tra le più vaste, fra quelle adattate alla bisogna, del Paese. L’apparecchiatura genererà circa 1.300 MWh di energia elettrica l’anno, pari al consumo di 370 famiglie.
L’azienda, in questo modo, “dà un importante contributo alla strategia energetica 2050 della Confederazione”. Lo scorso dicembre, una struttura più piccola è stata messa in funzione a Yverdon-les-Bains, ma complessivamente quelle annunciate sono una ventina. Nel corso del 2013 sarà la volta del centro pacchi di Frauenfeld e di altre sette sedi postali a Sion, Daillens, Ginevra 2, Niederbipp, Berna e due ad Härkingen. In totale, una volta chiusi tutti i cantieri, dovrebbero essere immessi nella rete circa 6.600 MWh ogni dodici mesi.
Dal 2008, la Posta svizzera soddisfa il proprio fabbisogno di elettricità attraverso fonti rinnovabili: idroelettrica, eolica, solare e biomassa. Dal 2012, essa è esclusivamente di produzione nazionale.
Con l’impiego di oltre 4.000 motorini elettrici e 156 veicoli a biogas nel recapito di lettere e pacchi, nonché di autobus ibridi o ad idrogeno presso Autopostale, la società s’impegna nel tutelare l’ambiente. Inoltre, dall’1 aprile 2007 compensa le emissioni di anidride carbonica prodotta nella distribuzione del corriere: attività che, dunque, avviene ad impatto climatico zero.