Da Calitri (Avellino) a Roma, per la precisione all’auditorium “Parco della musica”. Dove domani alle ore 21 si esibirà in “Musica per sposalizi”, spettacolo presentato dal conterraneo Vinicio Capossela. È la “Banda della Posta”, formata da Giuseppe Caputo (“Matalena”, al violino), Franco Maffucci (“Parrucca”, chitarra e voce), Giuseppe Galgano (“Tottacreta”, fisarmonica), Giovanni Briuolo (chitarra e mandolino), Vincenzo Briuolo (mandolino e fisarmonica), Giovanni Buldo (“Bubù”, basso), Antonio Daniele (batteria), Crescenzo Martiniello (“Papp’lon”, organo), Gaetano Tavarone (“Nino”, chitarre), Vito “Tuttomusica” (strumenti) e Canio Zarrilli (fotografie e proiezioni).
Offrirà un repertorio di mazurke, polke, valzer, passo doppio, tango, tarantella, quadriglia e foxtrot. Comune nell’Italia degli anni Cinquanta e Sessanta, si è codificato come una specie di classico del genere in un periodo nel quale lo sposalizio ha rappresentato la principale occasione di musica, incontro e ballo. Poi, le tastiere elettroniche hanno preso il sopravvento e gli sposalizi sono diventati… matrimoni.
Durante la serata, Capossela introdurrà gli artisti attraverso aneddoti e racconti, documentati dalla proiezione di foto storiche. Qualche anno fa -anticipa il cantautore- “un gruppo di anziani suonatori di quell’epoca aurea non priva di miseria ha preso l’abitudine di ritrovarsi davanti alla Posta nel pomeriggio assolato. Avevano l’aria di vecchi pistoleri in paglietta. A domandargli cosa facessero appostati davanti a quell’ufficio postale, rispondevano che montavano la guardia alla Posta, per controllare l’arrivo della pensione. Quando l’assegno arrivava, sollevati tiravano fuori gli strumenti dalle custodie e si facevano una suonata. Il loro repertorio fa alzare i piedi e la polvere e fa mettere a ammollo le camicie sui pantaloni. Ci ricorda cose semplici e durature.”.
I biglietti costano 30,00 o 40,00 euro. “Musica per sposalizi” è tratta dal disco “Primo ballo”, registrato dalla “Banda della Posta” nell’ottobre del 2012. È stato prodotto da Vinicio Capossela e Asso Stefana, poi registrato da Taketo Gohara; è di prossima uscita.