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editor Fabio Bonacina

27242 news from 8/3/2003

Definiti gli obiettivi della fondazione, che però si fermano ai… confini del Lazio. I nomi di chi guida la struttura

Ora ha un quadro più definito
Ora ha un quadro più definito

Dopo oltre un anno dall’annuncio, i primi passi per la fondazione ProPosta, sostenuta dalla Confederazione italiana dirigenti e alte professionalità insieme ad Assidipost-Federamanager, ossia l’Associazione sindacale dirigenti del gruppo Poste italiane.

E le attività pubbliche cominciano dal sito, oggi supporto irrinunciabile. Dove si rivela una stretta collaborazione con le strutture ministeriali del settore, in particolare con il Museo storico della comunicazione e l’attigua biblioteca.

Numerose le attività che annuncia di voler sostenere; peccato, però, la loro limitazione geografica, fissata addirittura per statuto: intende operare, infatti, “esclusivamente nell’ambito territoriale della regione Lazio”.

Tra gli impegni, figura il “tenere viva la memoria della storia della comunicazione postale, fondamento della colleganza tra gli uomini e del vivere civile”. Mantenendo rapporti con persone, istituti ed enti, pubblici e privati, “che si occupano ai maggiori livelli di storia postale e di filatelia dei Paesi dell’area italiana”. Contemporaneamente, vuole promuovere studi e ricerche anche attraverso borse di studio per laureandi, incontri e gemellaggi con istituzioni aventi finalità analoghe, nonché firmare pubblicazioni, mostre, esposizioni, conferenze, convegni. Senza dimenticare i giovani, in favore dei quali pensa, ad esempio, di portare il settore nelle aule delle scuole elementari, medie inferiori e superiori. Ancora, desidera seguire la liberalizzazione del mercato, “osservandone gli sviluppi ed i riflessi sulla comunicazione, compiendo studi e formulando proposte anche per il miglioramento del servizio postale universale”. Al tempo stesso partecipando alla ricerca, alla conservazione ed all’arricchimento del patrimonio storico-postale.

Al suo interno opera il consiglio di amministrazione, per tre anni composto dal presidente Angelo di Stasi, del vice Renato Garbarini, dal consigliere delegato Lorenzo Urbano, nonché da Alberto Sartori e Bruno Sbardella. Si aggiungono il collegio dei revisori (il presidente è Marco Sacconi) ed il comitato tecnico, costituito da membri “scelti tra persone particolarmente versate in materia di storia postale e filatelia dei Paesi dell’area italiana”. Accanto alla coordinatrice Antonella Veschi, vi figurano Andrea Alfieri, Pino Barchetta, Nicola Burdiat, Stefano Carbone, Maurizio di Paolo, Cristiana Farci, Duccio Lippi, Salvatore Mancinelli, Tina Menelao, Stefano Pappalardo, Carlo Petrini, Angelo Pucacco, Antonino Profilo, Pina Russo ed Aldo Vernice. Tutte le cariche sono prestate a titolo gratuito, rimborsi spese a parte.




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